Littérature scientifique sur le sujet « Orientamento strategico »

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Articles de revues sur le sujet "Orientamento strategico"

1

Messina, Patrizia. « L'associazionismo intercomunale come forma di governo delle reti e strumento di sviluppo strategico del territorio ». ARGOMENTI, no 36 (janvier 2013) : 85–104. http://dx.doi.org/10.3280/arg2012-036004.

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Résumé :
Il saggio presenta uno studio di caso sull'efficacia occupazionale dei tirocini di formazione e orientamento prendendo in esame i Search and matching models quale principale riferimento per lo studio della disoccupazione e delle dinamiche che favoriscono l'inserimento lavorativo. Secondo tale approccio l'impiego di strumenti e di misure di politica attiva del lavoro come i tirocini, che favoriscono l'incontro tra domanda e offerta di lavoro abbattendo i costi di ricerca di un impiego, avrebbe come effetto una crescita occupazionale. Partendo da una posizione critica nei confronti di tale approccio lo studio coglie alcune caratteristiche tipiche nell'utilizzo dei tirocini, ne esalta le potenzialità formative ma mette in dubbio le potenzialità occupazionali. Classificazione .
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2

Martinelli, Elisa, et Bernardo Balboni. « Orientare il Town Centre Management al mercato della cittŕ ». ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no 1 (octobre 2011) : 77–94. http://dx.doi.org/10.3280/ed2011-001005.

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Résumé :
L'articolo propone un metodo procedurale di analisi e valutazione delle esigenze dei portatori di interesse della cittŕ come fase imprescindibile alla pianificazione di progetti di Town Centre Management (Tcm) in ottica di orientamento al mercato. Si intende cosě contribuire sia all'evoluzione degli studi sul tema, supportandone la connotazione strategica, sia al progresso nell'implementazione operativa. A supporto della tesi degli autori si č utilizzato lo studio di caso, descrivendo un'esperienza comunale concreta relativa alla cittŕ di Bologna, come esempio innovativo in Italia dove le iniziative di Tcm sono parziali, di tipo promozionale e basate piů su esigenze interne e pre-definite dell'amministrazione locale che sulla ricognizione delle esigenze degli stakeholder del territorio urbano.
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Karlsson Minganti, Pia. « Matrimoni contestati. Giovani musulmani in contesti transnazionali ». MONDI MIGRANTI, no 2 (janvier 2011) : 117–29. http://dx.doi.org/10.3280/mm2010-002006.

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Résumé :
Nella ricerca accademica si presta sempre piů attenzione al fenomeno del raggiungimento dell'etŕ adulta tra i musulmani di seconda e terza generazione presenti in Europa. Quest'articolo tratta in particolare dei membri delle associazioni islamiche giovanili esistenti in Svezia e in Italia. Presenterň qui un mio nuovo progetto di ricerca, finalizzato allo studio delle trattative sulla pianificazione dei loro matrimoni: con chi, quando, dove e come. Le trattative in questione riguardano l'idea che i giovani hanno del matrimonio islamico, idea che si č venuta formando nel quadro delle emergenti sfere pubbliche dell'Islam. Inoltre, nelle negoziazioni sono coinvolti membri appartenenti a famiglie transnazionali e a network etnici, che hanno orientamenti religiosi diversi e diverse motivazioni nella pianificazione matrimoniale. Poiché i giovani musulmani vivono in Europa, i loro matrimoni sono influenzati anche dagli atteggiamenti e dalle condizioni della societŕ che li circonda. Strutturato in forma di indagine comparata, questo progetto si basa su interviste di carattere qualitativo e osservazioni partecipative tra i giovani attivisti musulmani di due paesi europei: Svezia e Italia. La questione centrale delle trattative di matrimonio č qui presa in esame a partire da ideali, desideri, obblighi e condizioni dei singoli giovani. Tale questione č intesa come un punto di osservazione strategico per l'esame degli aspetti significativi del cambiamento in corso. Da questo punto di osservazione, si ha modo di vedere come le azioni delle persone nella quotidianitŕ si colleghino a processi societari di globalizzazione e alla riorganizzazione delle relazioni di genere. Parole chiave: Giovani musulmani, Svezia, Italia, Matrimonio, Genere, Migrazioni.
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4

Liberti, Giuseppe Andrea. « Oltre Marechiare ». Polisemie 3 (13 avril 2022) : 1–22. http://dx.doi.org/10.31273/polisemie.v3.914.

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Résumé :
This paper describes some of the routes taken by Neapolitan poetry during the 21st century, paying particular attention to the most recognizable literary experiences and to authors whose works have been relevant for the evolution of the local poetic language. The paper traces a linguistic and formal path of the main tendencies of Neapolitan poetry: starting from the persistence of dialect, it continues by addressing experimentalism in Italian poetry written in Naples. Then, it focuses on the junction of performance and spoken strategies with long poems and narrative compositions, which I compare to the current directions of contemporary lyric poetry. The purpose of this paper is to offer a preliminary recognition of what happened in Neapolitan poetry from 2000 to 2020, overcoming the critical boycott of an area which has always expressed an outstanding literary and cultural vivacity. Pur senza pretendere di restituirne un quadro completo, il contributo intende descrivere alcuni percorsi della poesia del Duemila prodotta a Napoli. L’attenzione è rivolta alle scritture maggiormente riconoscibili e ad alcuni casi singoli di autrici e autori significativi per l’evoluzione della lingua poetica (non solo) locale. In particolare, l’articolo traccia un itinerario formale e linguistico delle tendenze più marcate della poesia partenopea: partendo dalla resistenza della linea dialettale, si passa allo sperimentalismo nella poesia in lingua italiana; la performatività e le possibilità esecutive del testo poetico si intrecciano poi con la forma-poemetto e le non poche narrazioni in versi, alle quali si contrappone un esame degli orientamenti della produzione lirica contemporanea. L’obiettivo è quello di offrire una prima ricognizione di quanto si è mosso nel primo XXI secolo in area napoletana, superando in questo modo un certo ostracismo critico nei confronti di una zona più che mai in fermento sul fronte poetico e letterario. English title Beyond Marechiare. First notes on Neapolitan poetry of the 21st century
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5

Di Rienzo, Paolo, Aline Sommerhalder, Massimo Margottini et Concetta La Rocca. « Apprendimento permanente, saperi e competenze strategiche : approcci concettuali nel contesto di collaborazione scientifica tra Brasile e Italia (Lifelong learning, knowledge and Strategic Competence : conceptual approaches in the context of scientific collaboration between Brazil and Italy) ». Revista Eletrônica de Educação 12, no 3 (7 octobre 2019). http://dx.doi.org/10.14244/198271993584.

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Résumé :
This essay aims to show some approaches in the understanding of the lifelong learning concepts, knowledge, competence, from a literature review with the contributions of Dewey, Bruner, Freire, Schon and Tardif among others. Coming from theoretical studies carried out by Italian researchers and a Brazilian researcher, through their Research Centers/Laboratories and international collaborative partnership between Brazilian and Italian Universities, this text addresses from the undertake scientific literature, key terms which support the held studies. From the considerations, it is highlighted the regular understanding around lifelong learning concept, which considers the human condition for the permanent learning and valuing experiences from different contexts, such as family and school (basic and higher education). In view of this, the approximation between the concepts of competence and knowledge was also highlighted, recognized and valued as fundamental elements for the learning process and for the development of critical and reflexive thinking, and consequently transforming daily problems and challenges. The task reinforces the research network, pursuing the improving theoretical knowledge to subsidize the scientific research production in the educational field, besides Brazilian or Italian academic walls.SommarioQuesto saggio ha l’obiettivo di presentare gli approcci sulla definizione dei concetti di apprendimento permanente, saperi e competenze, partendo da una revisione della letteratura, con i contributi,tra gli altri, di Dewey, Bruner, Freire, Schon e Tardif. A partire dall’analisi teorica condotta da ricercatori italiani e una ricercatrice brasiliana, mediante i loro centri di ricerca/laboratório, e l’accordo di collaborazione internazionale tra l’università brasiliana e italiana, questo testo affronta, in base alla letteratura scientifica, i termini chiave che supportano gli studi realizzati. Dalle argomentazioni espresse, emerge la posizione comune sul concetto di apprendimento permanente o per tutta la vita, che considera l’approccio umanistico e la valorizzazione delle esperienze provenienti da diversi contesti come la famiglia e la scuola (in particolare di base e superiore). In questa prospettiva, si mette in evidenzia anche l'approssimazione semantica tra i concetti di competenza e saperi, riconosciuti e valorizzati come elementi fondamentali per il processo di apprendimento e per lo sviluppo del pensiero critico e riflessivo, e di conseguenza trasformatore rispetto ai problemi e alle sfide quotidiane della vita. Il presente contributo rafforza la rete di ricerca congiunta, con l'obiettivo di migliorare le conoscenze teoriche per supportare lo sviluppo di ricerche in campo educativo, al di là delle mura accademiche brasiliane o italiane.Keywords: Lifelong learning, Knowledge, Strategic competence, Reflexive competence.Parole chiave: Apprendimento permanente, Saperi, Competenze strategiche, Competenze di riflessione.Palavras-chave: Aprendizagem permanente, Conhecimento, Competência estratégica, Competência reflexiva.ReferencesALBERICI, A. La possibilità di cambiare. Apprendere ad apprendere come risorsa strategica per la vita. Milano: Franco Angeli, 2008.ALBERICI, A.; DI RIENZO, P. Learning to learn for individual and society. In: R. Deakin CRICK, C. S.; K. REN (Eds), Learning to Learn. International perspectives from theory and practice. New York: Routledge, 2014, p. 87-104.BALDACCI M. Trattato di pedagogia generale, Roma: Carocci Editore, 2002.BANDURA A. 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Thèses sur le sujet "Orientamento strategico"

1

MAGNANI, GIACOMO. « Risorse, competenze, orientamento strategico e assetti : il caso delle fondazioni bancarie ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/116.

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Résumé :
Questo lavoro è incentrato sulle fondazioni bancarie italiane. Lo scopo di questo lavoro è quello di descrivere la situazione di questi enti non profit nate dalle vecchie casse di risparmio (e banche dei monti). Si ritiene che fondazioni bancarie, che sono i soggetti grant making più importanti in Italia, stiano attraversano un momento di cambiamenti (dal punto di vista strategico), dopo un periodo turbolento dal punto di vista della produzione legislativa, in questo lavoro queste aziende sono studiate con l'approccio tipico della resource based view allo scopo di capire se le fondazioni bancarie stiano superando l'isomorfismo istituzionale che caratterizzò il sistema delle fondazioni tecniche bancarie adottando nuove e diverse strategie basate sulle competenze centrali che ogni fondazione possiede. L'ipotesi di questo lavoro sono due: il superando dell'isomorfismo e l'affermazione di una nuova cultura manageriale. La ricerca multi-metodo mostra che le ipotesi non sono ancora completamente verificate anche se alcune fondazioni guidate da direttori più visionari stanno approntando nuovi approcci strategici ed organizzativi per il loro futuro.
This work is focused on the Italian banking foundations. The aim of this work is to describe the situation of these non profit organizations born from the old public banks. The banking foundations which are the richest grant making subjects in Italy are supposed to be in a moment of changes (under the strategic point of view), after a period of turbulent times due to the legislative innovations, in this work these organizations are studied with the typical approach of the Resource based view in order to understand if the banking foundations are overcome the isomorphism that characterized the whole system of banking foundations adopting new different strategies based on the core competences which every foundation has. The hypotheses of this work are two: the overcoming of the isomorphism and the affirmation of a new managerial culture among these subjects. The research that used different methods shows that the hypothesis are still not completely verified even if some foundations lead by visionary managers are trying new strategic and organizational approaches for their future.
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2

MAGNANI, GIACOMO. « Risorse, competenze, orientamento strategico e assetti : il caso delle fondazioni bancarie ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/116.

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Résumé :
Questo lavoro è incentrato sulle fondazioni bancarie italiane. Lo scopo di questo lavoro è quello di descrivere la situazione di questi enti non profit nate dalle vecchie casse di risparmio (e banche dei monti). Si ritiene che fondazioni bancarie, che sono i soggetti grant making più importanti in Italia, stiano attraversano un momento di cambiamenti (dal punto di vista strategico), dopo un periodo turbolento dal punto di vista della produzione legislativa, in questo lavoro queste aziende sono studiate con l'approccio tipico della resource based view allo scopo di capire se le fondazioni bancarie stiano superando l'isomorfismo istituzionale che caratterizzò il sistema delle fondazioni tecniche bancarie adottando nuove e diverse strategie basate sulle competenze centrali che ogni fondazione possiede. L'ipotesi di questo lavoro sono due: il superando dell'isomorfismo e l'affermazione di una nuova cultura manageriale. La ricerca multi-metodo mostra che le ipotesi non sono ancora completamente verificate anche se alcune fondazioni guidate da direttori più visionari stanno approntando nuovi approcci strategici ed organizzativi per il loro futuro.
This work is focused on the Italian banking foundations. The aim of this work is to describe the situation of these non profit organizations born from the old public banks. The banking foundations which are the richest grant making subjects in Italy are supposed to be in a moment of changes (under the strategic point of view), after a period of turbulent times due to the legislative innovations, in this work these organizations are studied with the typical approach of the Resource based view in order to understand if the banking foundations are overcome the isomorphism that characterized the whole system of banking foundations adopting new different strategies based on the core competences which every foundation has. The hypotheses of this work are two: the overcoming of the isomorphism and the affirmation of a new managerial culture among these subjects. The research that used different methods shows that the hypothesis are still not completely verified even if some foundations lead by visionary managers are trying new strategic and organizational approaches for their future.
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Gaeta, Carlotta <1988&gt. « Orientamento al mercato e strategie di marketing nel settore vitivinicolo : una cluster analysis su un campione di imprese italiane ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1683.

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Lazzari, Francesca <1956&gt. « Acculturazione e formazione scolastica : strategie e processi di acculturazione delle seconde generazioni di migranti nella scuola secondaria superiore ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2010. http://hdl.handle.net/10579/1023.

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Résumé :
Il programma di ricerca considera il fenomeno dell'acculturazione affrontandolo, in un’ottica integrata pedagogica, sociologica e psicosociale, sia dal punto di vista dei migranti di seconda generazione in età adolescenziale inseriti nel sistema scolastico, sia dal punto di vista degli insegnanti, individuati quali attori significativi della società di accoglienza. La valenza formativa ed educativa si posiziona sul fronte della riflessività pedagogica interculturale. Per misurare le strategie di acculturazione adottate dagli studenti migranti di seconda generazione e gli orientamenti di acculturazione adottati dalla comunità ospitante in seguito al contatto esperito nel contesto scolastico, sono state utilizzate versioni adattate della Immigration Acculturation Scale (IAS) e la Host Community Acculturation Scale (HCAS) elaborate da Bourhis & Bougie (1998) e da Bourhis e Barrette (2004) che si basano sul Modello di Acculturazione Interattiva (Interactive Acculturation Model – IAM) di Bourhis, Moïse, Perreault, & Senecal (1997). Dopo una breve contestualizzazione della ricerca in prospettiva interculturale, la Parte Prima presenta una rassegna dei principali risultati della ricerca scientifica teorica ed empirica internazionale e italiana sul tema dell’acculturazione. La Parte Seconda, a partire dal percorso che ha condotto all’elaborazione degli obiettivi e delle ipotesi esplorate, illustra metodologie, tecniche di rilevazione e criteri adottati per l’analisi dei risultati, per l’elaborazione dei dati e per la procedura di adattamento al contesto scolastico italiano delle scale IAS e HCAS del modello IAM. Nella Parte Terza si delinea lo scenario culturale di riferimento dei processi identitari e di acculturazione dei migranti con un approfondimento sulle seconde generazioni di adolescenti stranieri inseriti nel contesto sociale e scolastico. Nella Parte Quarta si illustrano i caratteri e le peculiarità del fenomeno migratorio nel contesto territoriale. Si procede alla verifica delle ipotesi di ricerca, dei risultati e delle tendenze emerse. A partire dalla comparazione trasversale delle analisi descrittive dei due studi, si teorizzano i risultati relativi alle strategie di acculturazione degli studenti migranti di seconda generazione e agli orientamenti espressi dai docenti. Si analizzano le esperienze di immigrazione delle studentesse. Infine, si propone una riflessione sulle risonanze virtuose tra acculturazione e formazione scolastica per individuare un possibile paradigma educativo interculturale. Nell’ ultima parte si documentano i riferimenti bibliografici e gli strumenti d’indagine utilizzati.
The research program consider the acculturation phenomenon dealing with it, thanks to an integrated pedagogical, sociological and psychosocial perspective, both from the point of view of second generation immigrants in their adolescence age who are integrated in the school system, and from the point of view of teachers, recognized to be significant actors in the receiving society. The formative and educative value takes its place on the front of pedagogical reflexivity/reflection on intercultural issues. In order to measure the acculturation strategies adopted by the second generation immigrant students as well as the acculturation orientations chose by the host society as a result of the tested contact in the scholastic context, several adapted version of the Immigration Acculturation Scale (IAS) and of the Host Community Acculturation Scale (HCAS) were used. These two measure instruments were elaborated by Bourhis & Bougie (1998) and by Bourhis and Barrette (2004), basing on the Interactive Acculturation Model – IAM thought by Bourhis, Moïse, Perreault, & Senecal (1997). In the first part a survey of the main results of Italian and international scientific research, both theoretical and empirical, on the subject of acculturation. The second part, starting from presenting the process which led to the formulation of objectives and explored hypothesis, illustrate methodologies, survey techniques and the criterions adopted in order to analyse results, to process data and to adapt IAS and HCAS scales, from the IAM model, to the Italian school context. In the third part the cultural scenario of reference for identity and acculturation processes is outlined, through an intercultural perspective and an in-depth study on second generation of teenager immigrants, integrated in the school and social context. In the fourth part the characteristics and the particularities of the migration phenomenon in the territorial context are presented. We will proceed to verify the research hypothesis, the results and the emerged tendencies. Starting from a transversal comparison of descriptive analysis of the two studies, we will theorize the results dealing with the acculturation strategies of second generation immigrant students and the orientations expressed by teachers. We will analyse the migration experiences of students, particularly girls. Finally we will propose a reflection about virtuous resonance between acculturation and education in order to determine a possible paradigm of intercultural education. In the last part we will document the bibliographical references and the investigation instruments which were used.
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ROSSATO, Chiara. « La comunicazione delle missione aziendale nell'era digitale ». Doctoral thesis, 2008. http://hdl.handle.net/11562/929876.

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Bernardini, Michela. « Investor Education. Orientamenti Dottrinali e Case Study per l’Elaborazione di una Strategia Nazionale ». Thesis, 2016. http://eprints.rclis.org/30120/1/Investor%20Education.pdf.

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Résumé :
The dissertation focuses on financial education trends and innovations in the academic literature that can be translated in an investor education strategy shared by all national stakeholders. Policy makers would be interested in the following considerations that raise to strategic asset educational programs for retail investors. The instrument used for the survey was a detailed analysis of the doctrine and three structured interviews at CONSOB, Bank of Italy and Feduf. The first part focuses on the definition of financial education, as financial interdisciplinary branch that combines aspects of cognitive psychology and financial theories, and as complementary tool for soft law to the regulation and supervision. Then it seeks to understand the degree of financial miseducation over investment contracts and how we can generate a virtuous circle from this. Since the critical issues of the financial system are due in part to the type of rules on transparency between broker and client, it is key to investigate the cognitive techniques of individuals, reconciling the needs of investor protection with the development of the activity trade and provision of investment services. In this area we have to draw and implant investor education projects. In the dissertation there is a study on all the preliminary investigations that Governments, international organizations and private Authority should take to generate a systematic program. After those different educational approaches are enucleated and deepened (from the gamefication nudging, and different degrees of empowerment), always keeping in mind the financial education purpose: ensuring everyone comprehension to be an irrational agent with enough capacity/knowledge to make efficient economic decisions with the fewest number of mistakes. Through vivae voces of institutions and industry people, it finally understands how national strategies should define a global and cross-sectoral vision and to set realistic and logical overall targets with policy priorities.
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FORMICONI, Cristina. « LÈD : Il Lavoro È un Diritto. Nuove soluzioni all’auto-orientamento al lavoro e per il recruiting online delle persone con disabilità ». Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251119.

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Résumé :
INTRODUZIONE: Il presente progetto di ricerca nasce all’interno di un Dottorato Eureka, sviluppato grazie al contributo della Regione Marche, dell’Università di Macerata e dell’azienda Jobmetoo by Jobdisabili srl, agenzia per il lavoro esclusivamente focalizzata sui lavoratori con disabilità o appartenenti alle categorie protette. Se trovare lavoro è già difficile per molti, per chi ha una disabilità diventa un percorso pieno di ostacoli. Nonostante, infatti, la legge 68/99 abbia una visione tra le più avanzate in Europa, l’Italia è stata ripresa dalla Corte Europea per non rispettare i propri doveri relativamente al collocamento mirato delle persone con disabilità. Tra chi ha una disabilità, la disoccupazione è fra il 50% e il 70% in Europa, con punte dell’80% in Italia. L’attuale strategia europea sulla disabilità 2010-2020 pone come obiettivi fondamentali la lotta alla discriminazione, le pari opportunità e l’inclusione attiva. Per la realizzazione di tali obiettivi assume un’importanza centrale l’orientamento permanente: esso si esercita in forme e modalità diverse a seconda dei bisogni, dei contesti e delle situazioni. La centralità di tutti gli interventi orientativi è il riconoscimento della capacità di autodeterminazione dell’essere umano, che va supportato nel trovare la massima possibilità di manifestarsi e realizzarsi. Ciò vale ancora di più per le persone con disabilità, in quanto risultano fondamentali tutte quelle azioni che consentono loro di raggiungere una consapevolezza delle proprie capacità/abilità accanto al riconoscimento delle caratteristiche della propria disabilità. L’orientamento assume così un valore permanente nella vita di ogni persona, garantendone lo sviluppo e il sostegno nei processi di scelta e di decisione con l’obiettivo di promuovere l’occupazione attiva, la crescita economica e l’inclusione sociale. Oggi giorno il frame work di riferimento concettuale nel campo della disabilità è l’International Classification of Functioning, Disability and Health (ICF), il quale ha portato a un vero e proprio rovesciamento del termine disabilità dal negativo al positivo: non si parla più di impedimenti, disabilità, handicap, ma di funzioni, strutture e attività. In quest’ottica, la disabilità non appare più come mera conseguenza delle condizioni fisiche dell’individuo, ma scaturisce dalla relazione fra l’individuo e le condizioni del mondo esterno. In termini di progetto di vita la sfida della persona con disabilità è quella di poter essere messa nelle condizioni di sperimentarsi come attore della propria esistenza, con il diritto di poter decidere e, quindi, di agire di conseguenza in funzione del proprio benessere e della qualità della propria vita, un una logica di autodeterminazione. OBIETTIVO: Sulla base del background e delle teorie di riferimento analizzate e delle necessità aziendali è stata elaborata la seguente domanda di ricerca: è possibile aumentare la consapevolezza negli/nelle studenti/esse e laureati/e con disabilità che si approcciano al mondo del lavoro, rispetto alle proprie abilità, competenze, risorse, oltre che alle limitazioni imposte dalla propria disabilità? L’obiettivo è quello di sostenere i processi di auto-riflessione sulla propria identità e di valorizzare il ruolo attivo della persona stessa nella sua autodeterminazione, con la finalità ultima di aumentare e migliorare il match tra le persone con disabilità e le imprese. L’auto-riflessione permetterà di facilitare il successivo contatto dialogico con esperti di orientamento e costituirà una competenza che il soggetto porterà comunque come valore aggiunto nel mondo del lavoro. METODI E ATTIVITÀ: Il paradigma teorico-metodologico adottato è un approccio costruttivista: peculiarità di questo metodo è che ciascuna componente della ricerca può essere riconsiderata o modificata nel corso della sua conduzione o come conseguenza di cambiamenti introdotti in qualche altra componente e pertanto il processo è caratterizzato da circolarità; la metodologia e gli strumenti non sono dunque assoggettati alla ricerca ma sono al servizio degli obiettivi di questa. Il primo passo del progetto di ricerca è stato quello di ricostruzione dello stato dell’arte, raccogliendo dati, attraverso la ricerca bibliografica e sitografica su: l’orientamento, la normativa vigente in tema di disabilità, i dati di occupazione/disoccupazione delle persone con disabilità e gli strumenti di accompagnamento al lavoro. A fronte di dati mancanti sul territorio italiano relativi alla carriera e ai fabbisogni lavorativi degli/delle studenti/esse e laureati/e con disabilità, nella prima fase del progetto di ricerca è stata avviata una raccolta dati su scala nazionale, relativa al monitoraggio di carriera degli studenti/laureati con disabilità e all’individuazione dei bisogni connessi al mondo del lavoro. Per la raccolta dati è stato sviluppato un questionario ed è stata richiesta la collaborazione a tutte le Università italiane. Sulla base dei dati ricavati dal questionario, della letteratura e delle indagini esistenti sulle professioni, nella fase successiva della ricerca si è proceduto alla strutturazione di un percorso di auto-orientamento, volto ad aumentare la consapevolezza nelle persone con disabilità delle proprie abilità e risorse, accanto a quella dei propri limiti. In particolare, il punto di partenza per la costruzione del percorso è stata l’Indagine Istat- Isfol sulle professioni (2012) e la teoria delle Intelligenze Multiple di H. Gardner (1983). Si è arrivati così alla strutturazione del percorso di auto-orientamento, composto da una serie di questionari attraverso i quali il candidato è chiamato ad auto-valutare le proprie conoscenze, le competenze, le condizioni di lavoro che gli richiedono più o meno sforzo e le intelligenze che lo caratterizzano, aggiungendo a questi anche una parte più narrativa dove il soggetto è invitato a raccontare i propri punti di forza, debolezza e le proprie aspirazioni in ambito professionale. Per sperimentare il percorso di auto-orientamento creato, nell’ultima fase della ricerca è stato predisposto uno studio pilota per la raccolta di alcuni primi dati qualitativi con target differenti, studenti/esse universitari/e e insegnanti di scuola superiore impegnati nel tema del sostegno e dell’orientamento, e utilizzando diversi strumenti (autopresentazioni, test multidimensionale autostima, focus group). CONCLUSIONI: I dati ottenuti dallo studio pilota, seppur non generalizzabili, in quanto provenienti da un campione esiguo, hanno evidenziato come il percorso di auto-orientamento attivi una riflessione sulla visione di sé nei diversi contesti e un cambiamento, in positivo o in negativo, nell’autostima e nella valutazione di sé in diverse aree, ad esempio nell’area delle relazioni interpersonali, del vissuto corporeo, dell’emotività ecc. Tali dati ci hanno permesso soprattutto di evidenziare punti di forza e debolezza del percorso creato e di apportare modifiche per una maggiore comprensione e adattabilità del prodotto stesso. Il valore del percorso orientativo è connesso al ruolo attivo di auto-valutatore giocato dal candidato con disabilità, affiancando a questa prima fase di autovalutazione un successivo confronto dialogico con un esperto, tale da permettere un ancoraggio alla realtà esterna, al contesto in cui il soggetto si trova a vivere. In questo senso, l’orientamento assume il valore di un processo continuo e articolato, che ha come scopo principale quello di sostenere la consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità, agendo all’interno dell’area dello sviluppo prossimale della persona verso la realizzazione della propria identità personale, sociale e professionale.
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PETRINI, Maria Celeste. « IL MARKETING INTERNAZIONALE DI UN ACCESSORIO-MODA IN MATERIALE PLASTICO ECO-COMPATIBILE : ASPETTI ECONOMICI E PROFILI GIURIDICI. UN PROGETTO PER LUCIANI LAB ». Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251084.

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Résumé :
Con l’espressione “marketing internazionale” ci si riferisce a quell’insieme di attività adottate dall’impresa al fine di sviluppare o perfezionare la propria presenza sul mercato estero. Oggetto della presente ricerca è l’analisi degli aspetti problematici che tali attività sollevano sul piano giuridico: attraverso un approccio basato sull’integrazione della cultura economica del marketing d’impresa con quella più propriamente giuridica, l’indagine mira ad individuare le fattispecie di marketing rilevanti sotto il profilo giuridico e giuspubblicistico, ad analizzarne i profili che risultano più critici per l’impresa e proporre soluzioni concrete. La ricerca è stata condotta in collaborazione all’azienda Gruppo Meccaniche Luciani, che oltre ad essere un affermato fornitore di stampi per calzature, progetta design innovativi attraverso una sua articolazione organizzativa creativa, denominata Luciani LAB. L’impresa investe molto nell’innovazione, ed in questo senso, particolarmente significativo è stato l’acquisto di una potente stampante 3D, tecnologicamente all’avanguardia, che ha consentito all’azienda di progettare diversi prodotti, tra cui una borsa, realizzarli in prototipazione rapida, e successivamente renderli oggetto di specifiche campagne promozionali, illustrate nel presente lavoro. Viene evidenziato come queste rispecchino la peculiarità dell’approccio al marketing da parte della piccola/media impresa, descritto dalla dottrina maggioritaria come intuitivo ed empirico, distante da quello teorico e strategico del marketing management. La collaborazione con l’impresa partner del progetto ha costituito il riferimento principale per l’elaborazione del metodo con cui condurre la ricerca: l’azienda ha promosso i propri prodotti mediante diverse strumenti di marketing, come inserti pubblicitari su riviste, campagne di e-mail marketing e fiere di settore. Queste attività si distinguono tra esse non solo rispetto alle funzioni, alle differenti modalità con cui vengono impiegate e al pubblico cui si rivolgono, ma anche e soprattutto rispetto alla disciplina giuridica di riferimento: ognuna di esse infatti è regolata da un determinato complesso di regole e solleva questioni che si inseriscono in una specifica cornice giuridica. Al fine di giungere ad una sistematica trattazione dei profili giuridici connessi, si è scelto di classificare le diverse azioni di marketing in tre gruppi: quelle riferite alla comunicazione, quelle inerenti l’aspetto del prodotto e quelle che si riferiscono al cliente Per ognuna di queste aree si individua una precisa questione critica per l’impresa, e se ne trattano i profili problematici dal punto di vista giuridico. In relazione al primo gruppo, ovvero la comunicazione pubblicitaria d’impresa, si evidenziano le criticità connesse alla possibilità di tutelare giuridicamente l’idea creativa alla base del messaggio pubblicitario: si mette in discussione l’efficacia degli strumenti giuridici invocabili a sua tutela, in particolare della disciplina del diritto d’autore, della concorrenza sleale e dell’autodisciplina. Si prende come riferimento principale il contesto italiano, considerando la pluralità degli interessi pubblici, collettivi ed individuali coinvolti. Il secondo profilo d’indagine riguarda la disciplina giuridica riconducibile all’e-mail marketing, uno degli strumenti più diffusi di comunicazione digitale. L’invasività di questo sistema nella sfera personale dei destinatari impone l’adozione di adeguati rimedi da parte delle imprese per evitare di incorrere nella violazione delle disposizioni a tutela della privacy. Si trattano le diverse implicazioni derivanti dall’uso di tale strumento, in particolare quelle riferite al trattamento dei dati personali alla luce della normativa vigente in Italia e nell’Unione Europea, e connesse alle modalità di raccolta degli indirizzi e-mail dei destinatari potenzialmente interessati. Infine, la costante partecipazione alle fiere di settore da parte dell’azienda dimostra quanto l’esteriorità del prodotto costituisca uno strumento di marketing decisivo per la competitività aziendale, dunque grande è l’interesse dell’impresa a che il suo aspetto esteriore venga protetto dall’imitazione dei concorrenti. Il tema giuridico più significativo che lega il processo di marketing al prodotto dell’azienda è proprio la protezione legale del suo aspetto, ovvero la tutela del diritto esclusivo di utilizzarlo, e vietarne l’uso a terzi. L’aspetto di un prodotto può essere oggetto di protezione sulla base di diverse discipline che concorrono tra loro, sia a livello nazionale che sovranazionale, dei disegni e modelli, del marchio di forma, del diritto d’autore e della concorrenza sleale. Si è scelto di concentrare il lavoro, in particolare, sulla prima: si ricostruisce il quadro normativo e l’assetto degli interessi implicati dalla fattispecie, per arrivare ad evidenziare le principali criticità nell’interpretazione delle norme, sia a livello nazionale, che nell’Unione Europea. Si approfondiscono gli orientamenti di dottrina e giurisprudenza di alcune disposizioni chiave per l’applicazione della disciplina, quali gli artt. 6 e 7 del Regolamento CE, n. 6/2002, concernenti rispettivamente il «carattere individuale» e la «divulgazione», i due requisiti fondamentali per ottenere la registrazione e conseguente protezione giuridica del disegno. Tali nozioni sono soggette ad interpretazioni parzialmente difformi da parte dei giudici dei diversi Stati membri, e ciò contribuisce a minare l’applicazione omogenea della disciplina in tutto il territorio UE. In questo senso, viene messo in evidenza il ruolo chiave dell’orientamento della Corte di Giustizia dell’Unione Europea nell’interpretazione di tali concetti, avente l’effetto di uniformare l’approccio degli Stati. La Direttiva 98/71/CE ha introdotto la possibilità di cumulare la protezione conferita all’aspetto del prodotto dalla disciplina dei disegni e modelli con quella riconosciuta dalle altre normative. Tale previsione solleva questioni di rilievo sistematico e concorrenziale: ci si interroga su quali problemi di tipo sistematico e di concorrenza vengano sollevati dal riconoscimento su uno stesso prodotto della protezione sia come disegno che come marchio di forma, e sia come disegno che come opera dell’ingegno. In particolare nell’ambito del diritto dei marchi d’impresa e del diritto d’autore, le tutele hanno durata potenzialmente perpetua, diversamente dalla registrazione come disegno o modello, che garantisce la titolarità del diritto di utilizzare il proprio disegno in via esclusiva per un periodo limitato di massimo 25 anni. Questa differenza temporale rende il cumulo problematico sia a livello di coordinamento, che di concorrenza, poiché incentiva il sorgere di “monopoli creativi” sulle forme del prodotto. Il presente lavoro ha come obiettivo l’ampliamento della conoscenza sul tema del marketing con particolare riferimento ai profili giuridici che si pongono, con riguardo alla promozione del prodotto nell’ambito dell’Unione Europea. Si ritiene che il valore aggiunto e l’aspetto più originale della ricerca consista nella sua forte aderenza alla realtà della piccola/media impresa: tramite l’integrazione della ricerca giuridica e dello studio dei fenomeni di marketing si delineano i problemi pratici che questa si trova a dover affrontare nell’implementazione delle attività quotidiane di marketing. Tale indagine vuole essere utile a tutte le piccole/medie imprese che si trovano impreparate nell’affrontare le sfide poste dal marketing e nel conoscere le implicazioni giuridiche che da questo derivano.
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Livres sur le sujet "Orientamento strategico"

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Baistrocchi, Elena, et Marco Zaccaroni, dir. 73° Congresso dell'Unione Zoologica Italiana. Florence : Firenze University Press, 2013. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-347-2.

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Résumé :
Il volume raccoglie i contributi al 73° Congresso dell’Unione Zoologica Italiana, svoltosi a Firenze nel settembre 2012 con il contributo organizzativo del Dipartimento di Biologia Evoluzionistica “Leo Pardi”. Il Congresso, che ha visto un’ampia partecipazione di zoologi, anatomo comparati, biologi della riproduzione, etologi ed ecologi, si è aperto con la lettura plenaria di Marlene Zuk, dell’Università del Minnesota “Mate choice and thinkering with evolution” e si è articolato in quattro simposi: I “Dalle strategie sessuali al comportamento sociale (in onore di Tullia Zetto)”; II “Uso dello spazio, orientamento e migrazioni (in onore di Guido Tosi)”; III “Distruttori endocrini”; IV “Specie alloctone”. I Simposi sono stati arricchiti dalle relazioni invitate di Paolo Luschi, Gian Carlo Panzica e Piero Genovesi.
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Rapports d'organisations sur le sujet "Orientamento strategico"

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Frey, Joachim, et Stéphane Praz. Riassunto del programma nazionale di ricerca «Resistenza antimicrobica» (PNR 72). Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica, novembre 2022. http://dx.doi.org/10.46446/publication_pnr72.2022.1.it.

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Résumé :
Il riassunto del programma si rivolge ai decisori del mondo scientifico e della politica, ma anche al vasto pubblico. Nell’intento di fornire un orientamento strategico, il gruppo direttivo vi delinea i contesti, i campi d’intervento e le misure principali che, secondo il gruppo direttivo del PNR 72, risultano dai lavori svolti nell’ambito del programma.
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