Littérature scientifique sur le sujet « Organizzazione mondiale del commercio »

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Articles de revues sur le sujet "Organizzazione mondiale del commercio"

1

Mistri, Maurizio. « Processi cognitivi ed organizzazione dei distretti industriali ». ARGOMENTI, no 30 (mars 2011) : 39–67. http://dx.doi.org/10.3280/arg2010-030003.

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Résumé :
Questo saggio ha l'obiettivo di analizzare la capacitŕ di adattamento del sistema dei distretti industriali italiani ai cambiamenti in atto nella economia mondiale e nell'universo delle innovazioni tecnologiche. L'analisi viene compiuta con un riferimento costante alle basi cognitive dei processi decisionali degli agenti che operano nei distretti industriali. Il concetto di conoscenza, in effetti, ha una base strettamente cognitivista, a differenza di quanto č accaduto per il concetto di informazione. La riflessione sulla conoscenza in economia politica puň partire dall'idea che ogni sistema economico č incardinato in sistemi piů ampi (politici, culturali, militari, ecc.) che ne condizionano il funzionamento e le dinamiche evolutive. Ne deriva che nel mondo economico i processi dinamici non sono del tutto conoscibili ex ante, a causa dei limiti informativi e dei limiti computazionali a cui sono soggetti gli agenti economici.
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2

Bertilorenzi, Marco. « La strutturazione del commercio mondiale dell'alluminio Tecnologia, traders e cartelli (1886-1914) ». ITALIA CONTEMPORANEA, no 282 (décembre 2016) : 90–113. http://dx.doi.org/10.3280/ic2016-282005.

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3

Spoto, Giuseppe. « Luci e ombre del sistema multilaterale degli accordi internazionali sul commercio dei prodotti agricoli ». Przegląd Prawa Rolnego, no 2(29) (30 décembre 2021) : 423–60. http://dx.doi.org/10.14746/ppr.2021.29.2.22.

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Résumé :
Anche se le regolazioni sul commercio dei prodotti agricoli si sono evoluti dagli obiettivi di piena liberalizzazione perseguiti per il commercio dei prodotti industriali, le regole del GATT sono state applicate fin dall’inizio. L’autore dell’articolo ricostruisce il quadro normativo delle fonti internazionali, con particolare attenzione all’Accordo SPS (sulle misure sanitarie e fitosanitarie), all’Accordo TBT (sulle barriere tecniche al commercio), e all’Accordo TRIPs (Trade Related Intellectual Property Rights; Accordo sugli aspetti commerciali dei diritti di proprietà intellettuale). La seconda parte dello studio approfondisce il tema del commercio e dell’informazione a garanzia del diritto internazionale umanitario, partendo da un esame del caso del vino israeliano e dalla motivazione della sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea (C-368/18). Da quando l’OMC è stata istituita sono avvenuti molti cambiamenti, ma soprattutto c’è stata un’inversione di rotta da parte dei Paesi industrializzati che hanno scelto di stimolare accordi commerciali bilaterali rispetto al sistema multilaterale, minando così l’importanza delle regole dell’OMC. La novità più significativa di questa evoluzione è che tali accordi bilaterali non sono più da considerare come ulteriori sviluppi nella costruzione del sistema multilaterale, ma sono spesso diventati dei veri e propri ostacoli alla ricostruzione. Per l’autore, sono proprio le regole del commercio internazionale stabilite con l’OMC a offrire le migliori garanzie di fronte alla crescita degli scambi e alla conquista sempre più crescente di quote significative del mercato mondiale da parte dei Paesi più aggressivi. Le crisi economiche degli ultimi anni e, soprattutto, i recenti sconvolgimenti dei mercati internazionali a seguito della pandemia hanno mostrato la necessità di rinnovare l’agenda globale, legando indissolubilmente la circolazione delle merci (soprattutto agricole) ad ulteriori obiettivi che non possono prescindere dal cambiamento climatico, dalla lotta all’inquinamento e dalla soluzione dei problemi ambientali che sono diventati temi da considerare come tasselli di un unico grande mosaico. Questi obiettivi richiederebbero un rilancio del multilateralismo e confermerebbero l’importanza di trovare un anello comune all’interno dell’OMC.
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4

Fortunato, Vincenzo. « La Fiat e il lavoro operaio nella manifattura di classe mondiale ». SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no 126 (mai 2012) : 222–35. http://dx.doi.org/10.3280/sl2012-126015.

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Résumé :
Il paper focalizza l'attenzione sulle recenti trasformazioni nell'organizzazione del lavoro e della produzione legate all'introduzione nelle fabbriche del Gruppo Fiat Auto della cosiddetta "manifattura di classe mondiale" o World Class Manufacturing (Wcm). In particolare, attraverso i dati di una ricerca sulle condizioni di lavoro e sulle relazioni industriali nello stabilimento Fiat-Sata di Melfi, si esplora l'impatto di tali cambiamenti sul lavoro operaio. I principali risultati dell'indagine evidenziano come, nonostante alcuni importanti cambiamenti legati all'adozione del Wcm rispetto alla fabbrica snella di ispirazione giapponese, appare chiaramente una marcata continuitŕ con i tradizionali principi tayloristici quali, ad esempio, la crescente importanza nei confronti di standard, metodi, tempi di produzione, unitamente alla crescita del controllo manageria- le sui lavoratori. Tutto ciň richiede una piů strategica e sofisticata gestione delle risorse umane e relazioni industriali partecipative finalizzate a ridurre la conflittualitŕ e ad ottenere il necessario consenso dei lavoratori per una buona riuscita nell'implementazione delle nuove regole e della nuova organizzazione del lavoro in fabbrica.
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5

Moyo, Sam. « Transizione agraria mancata e sotto-consumo in Africa ». SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no 128 (décembre 2012) : 106–21. http://dx.doi.org/10.3280/sl2012-128007.

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Résumé :
La trasformazione agraria in Africa non č riuscita a causa di una combinazione di fattori, tra cui l'alienazione della terra che si č verificata soprattutto nell'Africa dei settler, e sta crescendo altrove, e il super-sfruttamento del lavoro agricolo nelle economie contadine dell'Africa non settler. Negli anni sessanta, l'alienazione dei terreni č stata interrotta, ma la cattiva integrazione del continente nel sistema capitalista mondiale ineguale, in particolare il sistema alimentare mondiale, č cresciuta sotto il neoliberismo dagli anni ottanta. Gli errori nelle politiche di aggiustamento si sono intensificati dopo la recente crisi finanziaria mondiale portando a un aumento di privatizzazioni e concentrazione dei terreni agricoli, anche sotto il controllo del capitale straniero. La persistenza della produzione di beni agricoli per l'esportazione ha minato la produzione alimentare per il consumo locale, mentre gli investimenti pubblici nelle tecnologie agricole sono diminuite. L'alternativa della sovranitŕ alimentare centrata su piccoli produttori autonomi richiede un intervento significativo dello stato e lo sviluppo del capitale umano, per ristrutturare il sistema alimentare e per migliorare la protezione dei consumatori e del commercio. Il caso dello Zimbabwe viene presentato come esempio di resistenza agraria al neoliberismo.
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6

Auffarth, Sid. « Non ricostruire, ma costruire nuovamente. Hannover dopo la seconda guerra mondiale ». STORIA URBANA, no 129 (avril 2011) : 155–70. http://dx.doi.org/10.3280/su2010-129006.

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Résumé :
Il saggio dŕ conto del cosiddetto «miracolo di Hannover», la complessa, quanto rapida ricostruzione della cittŕ della Bassa Sassonia gravemente ferita durante il secondo conflitto bellico. La "nuova costruzione" ebbe un notevole impulso grazie alla fiducia nella riforma monetaria del 1948 e all'intraprendenza dell'assessore all'urbanistica Hillebrecht, il quale si attivň per una rinascita "partecipata" in cui protagonisti, a parte tecnici e politici, fossero prima di tutti i proprietari dei suoli e gli imprenditori. Il dibattito, costante e aggiornato, sui modi della ricostruzione fu anche esteso all'intera cittadinanza. Il punto di forza del progetto di Hillebrecht fu di pensare a una pianificazione che non tenesse conto dell'impianto originale, ricordato solo attraverso la ricostruzione di alcuni monumenti, ma che fosse rivolto allo sviluppo futuro. In questi programmi, che approdarono a un piano a blocchi (la viabilitŕ, le residenze, il commercio, ecc.), la circolazione ebbe un ruolo fondamentale, forse sproporzionato rispetto alle esigenze del momento. Tant'č vero che, ancora oggi, fra le critiche al nuovo impianto urbano postbellico, ora in fase di revisione, vi č quella di aver dato luogo ad una "cittŕ a misura d'automobile".
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7

Teresa Cuomo, Maria, Oscar De Franciscis et Alex Giordano. « La rimodulazione strategica del modello di business. L'integrazione tra agri-food e turismo ». ESPERIENZE D'IMPRESA, no 2 (janvier 2021) : 51–67. http://dx.doi.org/10.3280/ei2018-002004.

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Résumé :
L'ampliamento dell'offerta produttiva con attività non appartenenti alle tradizionali aree di mercato delle imprese sta avanzando in specie nel segmento alimentare. Questa nuova impostazione travalica così il tradizionale approccio di tipo "core business", immaginando una logica di "non-core business", di contagio fecondo tra filiere produttive contigue in grado spesso di potenziare imprese e aree geografiche. Lo scenario che emerge dalla nuova alternativa strategica quindi parte dal presupposto che il non-core stimola il core, modificando completamente i tratti di una specifica organizzazione imprenditoriale. Le novità sperimentali fornite da questi business, laddove si manifestano con successo, riescono a produrre alcuni vantaggi fondamentali che vanno dalla diversificazione del rischio d'impresa allo sviluppo del fatturato e delle quote di mercato fino all'innovazione di prodotto in chiave di maggiore sostenibilità. In altri termini, il non-core - che nel caso di un'azienda produttiva a vocazione agricola può configurarsi nell'attività ricettiva, ristorativa e del commercio di produzioni tipiche legate al terroir - può fungere da traino rispetto al business tradizionale diventandone così il nuovo core in una virtuosa spirale di sviluppo.
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8

Palandri, Maria Mercedes. « Lo sport cattolico italiano, dalla fine del II guerra mondiale alle Olimpiadi del Sessanta ». El Futuro del Pasado 6 (1 octobre 2015) : 127–57. http://dx.doi.org/10.14516/fdp.2015.006.001.005.

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Résumé :
All’interno di una cornice che descrive la situazione storico-politica del primo II dopoguerra, la ricostruzione dello sport italiano prende l’abbrivo dopo la lunga parentesi del periodo fascista. Accanto al Comitato Olimpico Nazionale Italiano (Coni) emergono nuovi organismi che si occupano di sport e contribuiscono ad arricchire la società italiana, tra tutti spicca il Centro Sportivo Italiano (CSI).Questa ricerca ha lo scopo di indagare il contributo che l’organizzazione dello sport cattolico ha messo in campo a favore dello sviluppo del sistema sportivo nazionale. Dalla relazione privilegiata che papa Pacelli ha concesso al popolo sportivo cattolico elaborando con i suoi discorsi una concezione di sport «cristianamente e sanamente inteso», capace di guidarlo e orientarlo di fronte a questo fenomeno in continua espansione. Alla presentazione della figura di Luigi Gedda, presidente del Csi dal 1944, anno della sua fondazione, fino al 1960, anno della XVII Olimpiade romana, e che ha rappresentato il trait d’union tra le gerarchie ecclesiastiche, il Csi e lo sport. All’alacre attività del Csi degli anni Cinquanta che ha visto un sostanziale sviluppo del suo impegno e delle sue attività nei confronti del gioventù sportiva che si è concretizzato attraverso il riscontro di un maggiore numero di tesserati. Ma soprattutto all’operosa condotta portata avanti da questa organizzazione cattolica in prospettiva dei Giochi Olimpici di Roma del 1960 con la preparazione della Giornata Olimpica indetta dal Coni per diffondere lo spirito olimpico tra la popolazione in ogni luogo d’Italia e per sollecitare lo sviluppo di una coscienza critica di fronte al vasto analfabetismo motorio degli italiani.
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9

Migone, Paolo. « Presentazione dei principali sistemi diagnostici in psichiatria e alcune riflessioni sul problema della diagnosi ». RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no 2 (juillet 2011) : 19–40. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2011-002003.

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Résumé :
Vengono presentati i principali sistemi di diagnosi psichiatrica, e precisamente le ultime edizioni del Diagnostic and Statistical Manual (DSM) dell'American Psychiatric Association (il DSM-III del 1980, il DSM-III-R del 1987, il DSM-IV del 1994, il DSM-IV-TR del 2000, e il DSM-5 previsto per il 2013), la decima edizione dell'International Classification of Diseases (ICD-10) proposta nel 1992 dalla Organizzazione Mondiale della Sanitŕ (OMS), e il Manuale Diagnostico Psicodinamico (PDM) prodotto dalla comunitŕ psicoanalitica internazionale nel 2006. A proposito dei DSM, vengono discussi alcuni problemi metodologici quali le dicotomie validitŕ/attendibilitŕ, categorie/dimensioni e politetico/monotetico, e anticipati alcuni dibattiti critici a proposito del futuro DSM-5, previsto per il 2013. Infine, vengono discusse le seguenti problematiche: la psicopatologia "descrittiva" e "strutturale"; la diagnosi come "difesa" del terapeuta; l'aspetto scientifico e l'aspetto filosofico della diagnosi; i tentativi di "sospensione" del giudizio e dei nostri preconcetti; la dicotomia nomotetico-idiografico.
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10

Mondolo, Silvia. « Il Lanificio di Manerbio e la riorganizzazione marzottiana degli anni trenta ». STORIA IN LOMBARDIA, no 1 (juillet 2010) : 41–77. http://dx.doi.org/10.3280/sil2010-001002.

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Résumé :
Il saggio ripercorre le trasformazioni che coinvolsero lo stabilimento bresciano negli anni trenta. A partire dall'acquisizione da parte di Gaetano Marzotto Jr nel corso del 1927, si tracciano i passaggi fondamentali della riorganizzazione aziendale che portarono il lanificio bresciano, attraverso un progressivo processo di co- ordinazione e accentramento, ad essere parte importante della piů grande impresa laniera italiana quale divenne l'industria Marzotto nel corso degli anni trenta. L'imposizione di una razionalizzazione gestionale prende avvio da un piano di riduzione dei costi e da una rigida organizzazione del personale e del lavoro accompagnata da progressivi ammodernamenti e potenziamenti tecnico-impiantistici, e da una articolata politica di welfare aziendale. Note biografiche: Silvia Mondolo laureata in Storia presso l'Universitŕ degli studi di Milano con una tesi dal titolo Il Lanificio di Manerbio dalla nascita alla seconda guerra mondiale (1907-1940), attualmente frequenta il Master in "Conservazione, gestione e valorizzazione del patrimonio industriale" presso l'Universitŕ degli studi di Padova. Email: silvia.mondolo@virgilio.it
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Thèses sur le sujet "Organizzazione mondiale del commercio"

1

Persiani, Alessio. « Profili della tassazione del reddito delle società tra diritto comunitario e accordi sul commercio internazionale ». Doctoral thesis, Luiss Guido Carli, 2008. http://hdl.handle.net/11385/200767.

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2

BUDETTA, MICHELE. « Mappatura dei rimedi di difesa commerciale e delle barriere tecniche al commercio negli accordi commerciali regionali ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/224.

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Résumé :
La riduzione delle barriere tariffarie ha spostato il dibattito tra gli esperti di commercio internazionale sulle misure protezionistiche alternative (regole d'origine, proprietà intellettuale etc.). inoltre durante gli ultimi dieci anni la proliferazione degli accordi commerciali regionali ha acuito i timori di coloro che ritengono che la strada verso la liberalizzazione dei flussi commerciali internazionali debba passare attraverso l'OMC. questa tesi analizza il nesso tra i rimedi di difesa commerciale, le barriere tecniche al commercio e gli accordi commerciali regionali mediante un esercizio di mappatura di 53 accordi. tale mappatura è sviluppata mediante l'impiego di tabelle che riassumono il contenuto di ogni accordo per quanto concerne le barriere tecniche al commercio e i rimedi di difesa commerciale. Inoltre il presente lavoro effettua una ricognizione della letteratura empirica e teorica sull'argomento fornendo infine un contributo originale mediante l'utilizzo di un modello probit per l'analisi dei dati raccolti. i risultati ottenuti in parte confermano ed in parte smentiscono, a volte anche in maniera contro-intuitiva, alcuni fatti stilizzati dalla letteratura.
The reduction of tariff duties at multilateral and regional level has shifted the focus of international trade debate to other beyond-the-border protectionist measures (i.e. rules of origin, intellectual property, trade remedies etc.). Further during the last ten years the proliferation of regionalism has increased more and more the concern in the supporters of multilateral trading system. This thesis explores the linkages among trade remedies, technical barriers to trade and regional trade agreements. This analysis is performed through the creation of 4 benchmarking exercises (templates) mapping the provisions relevant to antidumping measures, countervailing duties, safeguards measures and technical barriers to trade included in 53 regional trade agreements. The aim of this thesis is to overview both theoretically and empirically the existing relevant literature in order to supply an original contribution to the understanding of the subject. The collection and the processing of the data offer some insight and, sometimes, counterintuitive findings about the modelling of trade remedies and technical barriers provisions in the regional trade agreements.
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3

BUDETTA, MICHELE. « Mappatura dei rimedi di difesa commerciale e delle barriere tecniche al commercio negli accordi commerciali regionali ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/224.

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Résumé :
La riduzione delle barriere tariffarie ha spostato il dibattito tra gli esperti di commercio internazionale sulle misure protezionistiche alternative (regole d'origine, proprietà intellettuale etc.). inoltre durante gli ultimi dieci anni la proliferazione degli accordi commerciali regionali ha acuito i timori di coloro che ritengono che la strada verso la liberalizzazione dei flussi commerciali internazionali debba passare attraverso l'OMC. questa tesi analizza il nesso tra i rimedi di difesa commerciale, le barriere tecniche al commercio e gli accordi commerciali regionali mediante un esercizio di mappatura di 53 accordi. tale mappatura è sviluppata mediante l'impiego di tabelle che riassumono il contenuto di ogni accordo per quanto concerne le barriere tecniche al commercio e i rimedi di difesa commerciale. Inoltre il presente lavoro effettua una ricognizione della letteratura empirica e teorica sull'argomento fornendo infine un contributo originale mediante l'utilizzo di un modello probit per l'analisi dei dati raccolti. i risultati ottenuti in parte confermano ed in parte smentiscono, a volte anche in maniera contro-intuitiva, alcuni fatti stilizzati dalla letteratura.
The reduction of tariff duties at multilateral and regional level has shifted the focus of international trade debate to other beyond-the-border protectionist measures (i.e. rules of origin, intellectual property, trade remedies etc.). Further during the last ten years the proliferation of regionalism has increased more and more the concern in the supporters of multilateral trading system. This thesis explores the linkages among trade remedies, technical barriers to trade and regional trade agreements. This analysis is performed through the creation of 4 benchmarking exercises (templates) mapping the provisions relevant to antidumping measures, countervailing duties, safeguards measures and technical barriers to trade included in 53 regional trade agreements. The aim of this thesis is to overview both theoretically and empirically the existing relevant literature in order to supply an original contribution to the understanding of the subject. The collection and the processing of the data offer some insight and, sometimes, counterintuitive findings about the modelling of trade remedies and technical barriers provisions in the regional trade agreements.
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Murtas, Jessica. « WMO Statement on the State of the Global Climate : Traduzione dall’inglese all’italiano del rapporto specializzato sul clima nel 2019 dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/22907/.

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Résumé :
Lo scopo del presente elaborato è quello di proporre la traduzione dall'inglese all'italiano di un rapporto riguardante il clima, intitolato WMO Statement on the State of the Global Climate in 2019 e pubblicato dall'Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) nello stesso anno. Il rapporto include analisi provenienti da servizi meteorologici e idrologici nazionali, istituzioni internazionali, agenzie delle Nazioni Unite ed esperti scientifici. L'OMM si concentra su sette Indicatori Climatici per descrivere il cambiamento climatico su scala mondiale. La traduzione proposta all’interno del presente elaborato potrebbe aiutare i destinatari italiani, in particolare i lettori semi-esperti, che ricercano documenti tradotti nel settore del clima e della meteorologia, in quanto il materiale in questo ambito è disponibile soprattutto in lingua inglese. Quindi, poiché l’OMM non traduce i suoi rapporti in italiano, la presente traduzione potrebbe risultare utile per l’ente e per altre istituzioni che hanno l’obiettivo di raggiungere un pubblico più vasto. Il presente elaborato si suddivide in sei capitoli. Nel primo capitolo viene fornita una panoramica dell'istituzione che ha pubblicato il testo di partenza. Il secondo capitolo presenta un'analisi teorica dei linguaggi specialistici, nonché una breve panoramica sul linguaggio istituzionale e sulla comunicazione nell’ambito del clima e dell’ambiente. Il terzo capitolo si concentra sull'identificazione del genere e include un'analisi del testo di partenza. Il quarto capitolo contiene una breve panoramica sulla linguistica dei corpora e descrive i corpora ad hoc creati per il processo di traduzione. Il quinto capitolo comprende la traduzione del testo di partenza in italiano. Infine, il sesto capitolo offre un commento alla traduzione.
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5

BETTIN, Valentina. « La responsabilità internazionale dello stato per violazione delle norme OMC : regime speciale o ordinamento particolare ? » Doctoral thesis, 2005. https://hdl.handle.net/1814/4565.

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Résumé :
Defence date: 31 January 2005
Examining Board: Prof. Pierre-Marie Dupuy (Istituto universitario europeo) ; Prof.ssa Geneviève Bastid-Burdeau (Université de Paris I) ; Prof. Francesco Francioni (Istituto universitario europeo) ; Prof. Giorgio Sacerdoti (Università Bocconi)
First made available online on 24 May 2016
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6

RUOTOLO, GIANPAOLO MARIA. « L'applicazione interna degli accordi dell'organizzazione mondiale del commercio ». Doctoral thesis, 2004. http://hdl.handle.net/1234/128748.

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7

BASILI, Silvia. « Gli attuali scenari del commercio internazionale dei prodotti agroalimentari, tra vecchie e nuove questioni di sicurezza alimentare : una riflessone comparatistica ta UE, USA e CINA ». Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251081.

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Résumé :
Il commercio dei prodotti agroalimentari ha assunto oggi una dimensione globale, che pone una serie di questioni su cui è necessario riflettere. Una di queste riguarda la sicurezza alimentare intesa nell'accezione di food safety, ossia come il diritto di ogni individuo a consumare cibo sano e sicuro. La sicurezza alimentare implica l'assenza di elementi estranei che sono riconducibili ai residui dei trattamenti antiparassitari, veterinari, contaminanti ambientali o ancora l'assenza di adulterazioni nel processo di produzione, che possono comportare un rischio per la salute dei consumatori. La tesi analizza le principali dinamiche internazionali relative all'attuale commercio dei prodotti agroalimentari, focalizzando l'attenzione sulla questione della sicurezza alimentare, che da un lato deve garantire senza compromessi la tutela di tutti i consumatori, e dall'altro però, le misure adottate non devono costituire inutili ostacoli commerciali per le imprese alimentari esportatrici. L'analisi inizia dagli accordi nati nell'ambito della WTO, con la firma del Trattato di Marrakech nel 1994, con lo scopo di favorire gli scambi commerciali internazionali attraverso una maggiore armonizzazione delle differenti normative di riferimento. Per quanto riguarda specificamente la sicurezza alimentare si fa riferimento all'Accordo SPS sulle misure sanitarie e fitosanitarie e al Codex Alimentarius, che hanno lo scopo di creare un sistema di norme internazionali valido all'interno dei paesi membri della WTO per tutelare la salute dei consumatori e garantire pratiche eque nel commercio degli alimenti. Dal contesto multilaterale della WTO si procede ad analizzare il ruolo degli accordi bilaterali o regionali, nati in seguito alla crisi del multilateralismo, iniziata con il round di Doha nel 2001e dovuta principalmente all'eterogeneità delle posizioni dei Paesi membri. In particolare nell'ambito degli accordi bilaterali si fa riferimento al partenariato transatlantico sul commercio e gli investimenti (TTIP) recentemente negoziato tra UE e USA, e fermo per ora a tale fase. Si tratta di un accordo di libero scambio volto ad abbattere molte barriere commerciali esistenti tra le due sponde dell'Atlantico, con particolare riferimento a quelle non tariffarie consistenti in divergenze normative che ostacolano le esportazioni, tra cui vanno sicuramente ricomprese le misure sanitarie e fitosanitarie, che si sono rivelate le questioni maggiormente dibattute nel corso delle trattative del TTIP, offrendo lo spunto per analizzare in chiave comparatistica le due diverse tradizioni giuridiche di food safety, delineate attraverso la tematica degli OGM, dove emerge la distanza dell'approccio giuridico tra le due potenze transatlantiche. L'uso delle moderne tecniche di ingegneria genetica in campo alimentare è stato uno dei temi particolarmente discussi nell'ambito delle negoziazioni; gli OGM erano già stati oggetto di una controversia tra Europa e USA nell'ambito della WTO. In ogni caso il TTIP, nonostante il suo fallimento, segna comunque la volontà delle due potenze di trovare una base normativa comune. L'ultima parte della tesi riguarda invece l'evoluzione della sicurezza alimentare in Cina, che grazie alla rapida crescita economica degli ultimi anni, si attesta ad essere una delle potenze protagoniste degli scambi commerciali mondiali, completando in tal modo il quadro internazionale di riferimento. L'introduzione nel 2009 della prima legge sulla sicurezza alimentare, poi modifica nel 2015, rappresenta un primo avvicinamento ai sistemi normativi occidentali. L'analisi delle diverse normative di food safety nel contesto europeo, statunitense e cinese mostra come la globalizzazione economica abbia determinato anche una globalizzazione giuridica o meglio un progressivo allineamento dei diversi sistemi normativi. La necessità di facilitare gli scambi commerciali per competere a livello mondiale ha favorito l'avvicinamento dei vari ordinamenti giuridici. Pertanto si assiste a una sorta di "contaminazione legislativa" estranea alla politica commerciale comune della WTO, ferma da tempo ad una fase di completa stagnazione. In particolare per quanto riguarda il settore alimentare si auspica che il progressivo avvicinamento dei sistemi normativi sul tema della sicurezza alimentare possa favorire la nascita di una food law unitaria a livello globale, che sappia rispondere alle esigenze economiche - commerciali della libera circolazione dei prodotti, e contemporaneamente garantire la tutela di tutti i consumatori, assicurando un elevato livello di qualità e sicurezza.
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Livres sur le sujet "Organizzazione mondiale del commercio"

1

Adinolfi, Giovanna. L' organizzazione mondiale del commercio : Profili istituzionali e normativi. Padova : CEDAM, 2001.

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2

Società italiana di diritto internazionale., dir. Diritto e organizzazione del commercio internazionale dopo la creazione della Organizzazione mondiale del commercio : II convegno, Milano, 5-7 giugno 1997. Napoli : Editoriale scientifica, 1998.

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3

Montini, Massimiliano, Francesco Francioni et Federico Lenzerini. Organizzazione mondiale del commercio e diritto della Comunità europea nella prospettiva della risoluzione delle controversie. Milano : Giuffrè, 2005.

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4

Venturini, Gabriella. L'Organizzazione mondiale del commercio. 2e éd. Milano : Giuffrè, 2004.

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5

Picone, Paolo. Diritto delI'organizzazione mondiale del commercio. Padova : CEDAM, 2002.

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6

Comite, Valeria Di. Le sovvenzioni e le misure compensative nell'organizzazione mondiale del commercio. Padova : CEDAM, 2009.

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7

Salvadori, Maria Margherita. Gli appalti pubblici nell'Organizzazione mondiale del commercio e nella Comunità europea. Napoli : Jovene, 2001.

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8

Convegno nazionale di storia del commercio in Italia, 1st. Mercati e consumi : Organizzazione, qualificazione del commercio in Italia dal XII al XX secolo. Bologna : Edizioni analisi, 1986.

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9

Mondadori, dir. Economia canaglia : Il lato oscuro del nuovo ordine mondiale. Milano : Il saggiatore, 2009.

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10

Convegno, nazionale di storia del commercio in Italia (1st 1984 Reggio Emilia Italy and Modena Italy). Mercati e consumi : Organizzazione e qualificazione del commercio in Italia dal XII al XX secolo. Bologna : Edizioni Analisi, 1986.

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