Articles de revues sur le sujet « Nuovo Mondo »

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Denti, Giovanni. « Vienna, il crepuscolo del mondo di ieri e l'alba del mondo nuovo ». TERRITORIO, no 58 (septembre 2011) : 155–60. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-058015.

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Résumé :
La costruzione degli Höfe viennesi č stata un'autentica epopea: teorici dell'austro marxismo come Otto Bauer vedevano nella realizzazione dei grandi complessi residenziali la concretizzazione del «Mondo nuovo» che avrebbe dato nuova dignitŕ sociale e culturale alla classe operaia fi no a quel momento sfruttata: il «mondo di ieri» contro il mondo nuovo. La contrapposizione tra quartieri operai e cittŕ borghese era sottolineata anche dai caratteri architettonici di questi nuovi complessi residenziali: grandi corti chiuse, ove erano concentrate le funzioni collettive e culturali, accessi trattati come «porte» e in alcuni casi, come il Karl Marx-Hof, torrette distribuite lungo la facciata che restituivano l'immagine di un sistema fortezze, simbolicamente accerchianti la Vienna edifi cata negli ultimi giorni dell'impero, costruita attorno al Ring. A distanza di circa novant'anni lo stratifi carsi della storia ha conferito alle diverse parti di Vienna un carattere fortemente coeso: come avrebbe detto Robert Musil «tutto si č amalgamato»
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2

Iacono, Alfonso Maurizio. « I bambini giocano nei mondi intermedi ». EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no 16 (septembre 2011) : 124–32. http://dx.doi.org/10.3280/eds2011-016009.

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Résumé :
Questo lavoro intende mettere a confronto la teoria di Donald Winnicott e quella di Gregory Bateson in rapporto ai temi del gioco e dell'imitazione. I bambini, come ci ricorda una poesia di Tagore, costruiscono mondi, creando e imitando. I bambini inventano mondi intermedi. Essi creano imitando e imitano creando. Giambattista Vico aveva osservato che i bambini sono dotati di fantasia, imitazione, memoria. La fantasia ha bisogno dell'imitazione e della memoria, perché essi non creano dal nulla, ma da qualcosa e questo qualcosa č dato da ciň che hanno visto, sentito, toccato. Un mondo nuovo, un mondo intermedio, fatto di fantasia, nasce dall'imitazione e dal ricordo di un altro mondo.
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Galli, Francesco, et J. Wacher. « Un nuovo contributo sul mondo romano ». Quaderni Urbinati di Cultura Classica 44, no 2 (1993) : 139. http://dx.doi.org/10.2307/20547201.

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András, István. « A preskolasztika triumvirátusa ». Studia Theologica Transsylvaniensia 18, no 2 (15 décembre 2015) : 165–82. http://dx.doi.org/10.52258/stthtr.2015.2.03.

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Résumé :
Il mondo umano si realizza sempre nella tensione dello sviluppo. Si potrebbe dire, che non è mai finito. Sempre esiste la possibilità per qualcosa nuovo, per qualcos’altro. I secoli passano e l’uomo pian-piano scopre nuove frontiere. Come i secoli si soprappongono anche le scoperte, anche le diverse culture si soprappongono. Sarebbe difficile pensare una parte della cultura umana senza le radici, senza il passato. Il mondo scolastico, che trionfa nel medio evo, è impensabile senza il lavoro faticoso dei predecessori. Nel periodo prescolastico troviamo le fonti, le radici di questo trionfo. L’articolo seguente presenterà questo mondo preparativo chiamato prescolastico, attraverso i filosofi, Boëthius, Iohannes Scotus Eriugena ed Anselmo D’Aosta.
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Caviedes, Cesar N., Massimo Ganci et Rosa Scaglione Guccione. « Nuovo Mondo e area mediterranea a confronto. » Hispanic American Historical Review 75, no 2 (mai 1995) : 276. http://dx.doi.org/10.2307/2517329.

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Caviedes, César N. « Nuovo Mondo e area mediterranea a confronto ». Hispanic American Historical Review 75, no 2 (1 mai 1995) : 276–77. http://dx.doi.org/10.1215/00182168-75.2.276.

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Alfonso, Maurizio Iacono. « Una storia tra i mondi intermedi ». EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no 17 (décembre 2011) : 78–88. http://dx.doi.org/10.3280/eds2012-017007.

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Résumé :
Questo articolo prende avvio da una storia personale fatta di crisi della politica, di una guarigione dal mal di schiena e da una ricerca sul concetto di feticismo come storia della sostituzione, e arriva alla conclusione che il gioco, il rito, il teatro possono svelare il significato dei "mondi intermedi". Essi infatti sono tutti degli atti consapevoli del fare finta, cioč dello sdoppiamento mimetico, dove l'imitazione di un mondo dato spinge verso la costruzione di un mondo nuovo, che imita appunto il primo, ma se ne differenzia, rendendosi via via autonomo. Č questa l'autonomia nella relazione che caratterizza e determina i mondi intermedi. In questo far finta, in tale abbandono consapevole alla finzione, la relazione nell'autonomia puň essere richiamata dalla "coda dell'occhio".
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Teti, Vito. « Figure, usi, e paradossi della nostalgia ». Italian Canadiana 35 (18 août 2021) : 19–41. http://dx.doi.org/10.33137/ic.v35i0.37215.

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Résumé :
I termini nostalgia e melanconia si sono affermati come categorie significative di svariate discipline (filosofia, antropologia, storia, psicanalisi ecc.) secondo le quali l'emigrazione può essere studiata sia come dispersione e perdita di presenza e identità culturali sia come occasione di rinnovato spirito creativo, come una rinascita, nel luogo di accoglienza, per una nuova comunità, seguendo un particolare percorso utopico. Ciascuna delle succitate categorie presenta comunque una duplice accezione: una conservativa, retroattiva, che porta all'indietro, l’altra “attiva”, propositiva, rigeneratrice, che guarda al futuro senza cancellare il passato. In questo saggio, a seguito di una rapida revisione di tali concetti, attraverso la letteratura antropologica, filosofica, demologica del mondo occidentale, si prende in esame la nostalgia degli emigrati nel nuovo mondo, analizzandone le diverse movenze e ambiguità nella lenta costruzione di nuove identità, e ricordando l’importanza di saper “ritornare” alle origini con coscienza critica, sempre attenta e mai retorica.
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András, István. « Posztmodern teológia ? Avagy a like esélye ». Studia Theologica Transsylvaniensia 24, no 1 (15 juin 2021) : 9–24. http://dx.doi.org/10.52258/stthtr.2021.1.01.

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Résumé :
Guardando la nostra epoca sorgono in noi domande: „dove andiamo così” o „che fine avrà l’uomo”. L’articolo seguente porta davanti ai nostri occhio una risposta speciale che si costruisce sul lavoro di Leclercq e descrive l’uomo postmoderno come virtuale, senza gran affetto verso la teologia ma capace di creare qualcosa di nuovo. Seguendo l’itinerario di Leclercq possiamo osservare come dalla teologia monastica attraverso la scolastica con le scoperte del mondo moderno si arriva al postmoderno dove diventerà una da migliaia. Questo mondo prepara la via per qualcosa di nuovo in cui precisamente sarà presente anche Dio.
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Aloè, Carla. « Gomitoli letterari nel Mondo nuovo di Tommaso Stigliani ». Italique, no XIX (1 décembre 2016) : 265–97. http://dx.doi.org/10.4000/italique.440.

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O'Collins, Gerald. « Book Review : La Risurrezione : Inizio del mondo nuovo ». Theological Studies 65, no 2 (mai 2004) : 409–10. http://dx.doi.org/10.1177/004056390406500225.

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Diodato, Roberto. « Il corpo-ambiente virtuale ». Perspectiva 37, no 1 (23 avril 2019) : 23–38. http://dx.doi.org/10.5007/2175-795x.2019.e53201.

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Résumé :
La riflessione odierna sull’husserliano “mondo della vita” non può esimersi dal considerare che oggi il “mondo della vita” è mediatizzato, è un ambiente mediale o semplicemente un medium, un continente/dispositivo abitato da neotecnologie digitali che rendono il tessuto del mondo nel suo insieme una stoffa comunicativa. L’articolo ispeziona in particolare il corpo/ambiente virtuale, un aspetto del mondo della vita ancora non pienamente realizzato nelle sue potenzialità, ma destinato a incidere sempre di più sulle pratiche di vita. Il corpo/ambiente virtuale si caratterizza come un ente di tipo nuovo, immersivo e interattivo, ontologicamente ibrido perché insieme interno ed esterno, cosa e immagine. L’articolo individua in alcune forme d’arte l’indicazione per abitare in modo non passivo il corpo/ambiente virtuale.
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Berišić Antić, Danijela, et Matea Maglica. « La nascita di un nuovo linguaggio nella pandemia ». SPONDE 2, no 1 (28 décembre 2022) : 93–110. http://dx.doi.org/10.15291/sponde.4091.

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Résumé :
La pandemia causata dal COVID-19 ha drasticamente cambiato la quotidianità delle persone. L’impensabile è diventato realtà. Sembra sempre più difficile immaginare di ritornare a vivere la "normalità". Il linguaggio, sottoposto a continui mutamenti, è diventato più ricco in un breve lasso di tempo. Ovviamente, non tutti i termini e i neologismi coniati durante la pandemia faranno in futuro parte dei dizionari ma alcuni verranno sicuramente registrati per segnare un’epoca che difficilmente sarà dimenticata. In questo contributo si è voluto riassumere ed analizzare cambiamenti subiti dal linguaggio sul piano lessicale. I termini, prima relativi esclusivamente al campo medico, hanno riempito le pagine dei giornali e il web e sono entrati a far parte del linguaggio comune dei cittadini. La nuova situazione che si è creata nel mondo dall’apparizione della pandemia è stata da ispiratrice per la creazione di neologismi, provenienti in gran misura dall’inglese. Il COVID-19 ha fatto creare tanto pessimismo tra le persone, le cose che prima erano scontate, non lo sono più, e c’è chi ha ritrovato l’ottimismo cercando di sdrammatizzare creando parole scherzose con i prefissoidi corona- e covid-. Oltre alle categorie summenzionate, nel presente contributo una parte è stata dedicata alle metafore sportive che vengono usate con il riferimento al coronavirus per attenuare la situazione difficile e dolorosa contro cui il mondo è andato in contro.
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Mori, Luca. « Presenza e virtualizzazione del corpo nel "nuovo mondo multi-schermo" ». EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no 20 (septembre 2013) : 53–66. http://dx.doi.org/10.3280/eds2013-020006.

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Selwyn, Jennifer D., Adriano Prosperi et Wolfgang Reinhard. « Il Nuovo Mondo nella coscienza italiana e tedesca del Cinquecento. » Sixteenth Century Journal 25, no 1 (1994) : 229. http://dx.doi.org/10.2307/2542596.

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Nicola, Laura Di. « Classici italiani nel mondo. Quale canone per il nuovo millennio ? » Narrativa, no 38 (1 décembre 2016) : 43–54. http://dx.doi.org/10.4000/narrativa.793.

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Bartolini, Stefano. « Populismo : il nuovo spettro che si aggira per il mondo ». HISTORIA MAGISTRA, no 26 (octobre 2018) : 51–72. http://dx.doi.org/10.3280/hm2018-026005.

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Neri, Demetrio. « Sulla bioetica ». PARADIGMI, no 1 (avril 2010) : 115–24. http://dx.doi.org/10.3280/para2010-001009.

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Résumé :
L'ormai radicata presenza della bioetica nel panorama culturale internazionale č un indizio del fatto che, nell'ultimo scorcio del secolo scorso, essa ha rappresentato un modo nuovo di affrontare i problemi morali scaturenti dal mondo della medicina e della ricerca biologica. Nei primi tre paragrafi l'articolo tratteggia alcuni aspetti della "novitŕ" della bioetica, con particolare riguardo al suo porsi come nuovo spazio pubblico per un dibattito etico improntato all'argomentazione razionale e al rispetto del pluralismo. L'ultimo paragrafo č dedicato a una sintetica presentazione della situazione italiana e termina con alcuni interrogativi di "biopolitica".
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Kagan, Richard L. « Mappe dal nuovo mondo : cartografie locali e definizione del territorio in Nuova Spagna (secoli XVI-XVII) ». Hispanic American Historical Review 79, no 4 (1 novembre 1999) : 751–52. http://dx.doi.org/10.1215/00182168-79.4.751.

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Marozza, Maria Ilena. « Contaminazioni epistemologiche. Ernesto de Martino e lo sviluppo di un pensiero psicologico complesso ». PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no 2 (mai 2022) : 225–44. http://dx.doi.org/10.3280/pu2022-002003.

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Résumé :
Il difficile percorso intrapreso da Ernesto de Martino nell'aprire un confronto tra antropologia e psicologia ha suscitato molte perplessità nel clima culturale degli anni 1960. Prima vengono di-scussi gli ostacoli incontrati dal progetto di ricerca sulle apocalissi culturali e i deliri di fine del mondo, e successivamente viene descritto il nuovo clima culturale che si sviluppò negli anni 1980, con l'emergere di nuovi paradigmi di pensiero favorevoli a un ripensamento del rapporto tra individuo e cultura. In questa prospettiva, il pensiero pionieristico di de Martino nell'intendere la presenza umana come intrinsecamente legata alle istituzioni culturali si prestò molto bene ad aprire una strada verso lo sviluppo di una psicologia complessa.
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Noether, Emiliana P., et Gianfausto Rosoli. « Scalabrini tra vecchio e nuovo mondo. Atti del Convegno Storico Internazionale. » International Migration Review 25, no 3 (1991) : 638. http://dx.doi.org/10.2307/2546777.

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Spieth, Darius A. « Giandomenico Tiepolo'sIl Mondo Nuovo : Peep Shows and the “Politics of Nostalgia” ». Art Bulletin 92, no 3 (septembre 2010) : 188–210. http://dx.doi.org/10.1080/00043079.2010.10786127.

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Cope, R. Douglas. « The History of the New World : Benzoni’s Historia del Mondo Nuovo ». Ethnohistory 65, no 2 (1 avril 2018) : 323–25. http://dx.doi.org/10.1215/00141801-4385105.

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Chudy, Wojciech. « Drogi nadziei ». Verbum Vitae 9 (14 janvier 2006) : 151–64. http://dx.doi.org/10.31743/vv.1407.

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Résumé :
L'autore percepisce il pesimismo e la delusione dell'umanita della seconda meta del ventesimo secolo. All'idea della disperazione lui contrapone l'atteggiamento e l'insegnamento di Giovanni Paolo II, presenti nel suo libro "Varcare la soglia della speranza". Nel ricco insegnamento del Papa Wojtyła vengono scoperte tre vie della speranza - la verita, il bene e l'amore - manifestate nella loro pienezza nella persona di Gesu. Proprio in Lui esse conducono alla salvezza, cioe alla vita in un'altro mondo, rinnovato da Cristo Risorto, in cui regnano: Amore, Bene e Verita, viste in modo personale. In questa prospettiva la morte puo essere vista come la soglia di questo nuovo mondo e la piena realizzazione delle speranze umane.
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Antoncecchi, Ettore, et Enrico Orsini. « Cardiologia 2020. Cosa c’è di nuovo ». CARDIOLOGIA AMBULATORIALE 29, no 1 (30 mai 2021) : 1–13. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2021-1-1.

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Résumé :
Il panorama scientifico 2020 è stato dominato dalla pandemia CoViD, che ha quasi del tutto as-sorbito l’interesse e le energie della ricerca, in ogni branca della medicina. La cardiologia non ha fatto eccezioni. Non vi è stata piattaforma web, congres-so o meeting, rivista internazionale o nazionale, che non si sia occupata in larga misura dei rapporti fra CoViD-19 e malattie cardiovascolari. Il risultato è stata la povertà di reali novità nella produzione scientifica in ambito cardiovascolare. Anche l’atte-sissimo progetto ISCHEMIA, pubblicato nel 2020, che peraltro non ha apportato reali novità nel trat-tamento della cardiopatia ischemica cronica, non ha suscitato il dibattito scientifico che sarebbe stato ne-cessario, soffocato purtroppo dalla tragedia CoViD che il mondo ha vissuto in questo anno. Una delle poche eccezioni dell’anno 2020 è stata la inarrestabi-le conferma degli inibitori SGLT2, che hanno ormai travalicato il semplice ruolo di farmaci antidiabetici, per collocarsi a pieno titolo fra gli agenti dotati di uno spiccato ruolo protettivo verso gli outcomes cardiovascolari. Come ogni anno, abbiamo concentrato la nostra attenzione su alcuni temi, che riteniamo particolar-mente significativi per l’interesse dei lettori.
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APFELSTADT, ERIC. « CHRISTOPHER COLUMBUS, PAOLO DAL POZZO TOSCANELLI AND FERNO DE RORIZ : NEW EVIDENCE FOR A FLORENTINE CONNECTION ». Nuncius 7, no 2 (1992) : 69–80. http://dx.doi.org/10.1163/182539192x00857.

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Résumé :
Abstracttitle RIASSUNTO /title Si ritiene che Paolo dal Pozzo Toscanelli abbia mandato tre lettere in Portogallo tra il 1474 e il 1482: una, comprendente una mappa, indirizzata ad un canonico di Lisbona chiamato Fernando Martins; un'altra, contenente copie della prima lettera e della carta, a Cristoforo Colombo; e una terza ancora a Colombo. Sebbene l'autenticit delle tre lettere sia stata accettata dalla maggior parte degli studiosi colombiani, l'intera corrispondenza stata negata da alcuni, e le due lettere a Colombo da altri. In giuoco almeno una parte della stima per la scoperta del Mondo Nuovo. Martins stato spesso identificato col canonico portoghese Fernando de Roritz, che stato testimone al testamento di Niccol di Cusa insieme con Paolo dal Pozzo Toscanelli, ma nessun'altra prova della sua conoscenza con Toscanelli stata finora conosciuta. Nuovi documenti adesso confermano la presenza del Roritz a Firenze nel 1459, quando egli ha servito accanto al Toscanelli come medico del cardinale Giacomo di Portogallo ed stato testimone al testamento del cardinale, e di nuovo nel 1466, quando stato testimone all'atto di dote della cappella del cardinale in San Miniato al Monte.
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Oliva, Federico. « L’urbanistica italiana tra riforma e contrariforma ». Ciudades, no 18 (8 novembre 2017) : 127. http://dx.doi.org/10.24197/ciudades.18.2015.127-142.

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Résumé :
In Italia la riforma urbanistica è attesa dal 1963, quando fu presentata una legge di riforma della legge urbanistica del 1942 che avrebbe cambiato la qualità delle successive trasformazioni territoriali, ma che il Parlamento non approvò perché riduceva radicalmente il peso della rendita fondiaria nell’economia. Da allora sono stati approvati vari provvedimenti, anche positivi, ma non una nuova legge organica, anche per la contrapposizione che si è creata nel mondo dell’urbanistica tra riformisti, sostenitori di un nuovo modello di piano strutturale-strategico, capace di adattarsi alle nuove realtà territoriali in divenire e conservatori, contrai a superare il modello regolativo della legge del 1942. Mentre dal 2003 è cambiato completamente il quadro istituzionale, con il passaggio alle Regioni delle competenze legislative in materia urbanistica e la formazione di una sorta di “federalismo urbanistico”, con molti elementi di confusione. Oggi è in discussione una nuova legge nazionale nell’ambito della revisione costituzionale delle competenze Stato-Regioni, che riprende alcuni dei principi fondamentali della riforma urbanistica e molte soluzioni già sperimentate dalle leggi delle varie Regioni. Essendo d’iniziativa governativa questa legge ha qualche probabilità di essere approvata, concludendo così il lungo percorso della riforma urbanistica italiana.
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Barcellona, Pietro. « Elogio del discorso inutile ». RUOLO TERAPEUTICO (IL), no 114 (mai 2010) : 28–40. http://dx.doi.org/10.3280/rt2010-114003.

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La nostra epoca tecnico-scientifica sembra ossessionata dalla risoluzione di problemi, pratici o teorici che siano. Saggisti, opinionisti e persino filosofi non resistono al richiamo delle sirene. Il dramma č che ai consulenti predicatori che forniscono ricette e soluzioni, fa da contraltare una schiera sempre piů vasta di individui disorientati e incapaci di prendere decisioni autonome. La ricerca della veritŕ, perň, č ben diversa dalla ricerca di rimedi efficaci, perché implica la creazione di un nuovo spazio mentale, dove pensieri ed emozioni si trasformano in nuovi pensieri ed emozioni. Di qui la scelta dell'elogio del discorso "inutile", che attiene alle trasformazioni soggettive, alle relazioni affettive, liberando lo spazio mentale dai vincoli del conformismo sociale e dall'etica del successo. Sono "inutili" tutti quei discorsi che riguardano la sfera psichica, che producono rappresentazioni mentali diverse e creano scenari differenti da quelli consueti. Si tratta di dialoghi interattivi, creativi, dove non č possibile distinguere chi dona da chi riceve e richiamano le riflessioni sul radicamento di Simone Weil, secondo cui sapere č comprendere e non apprendere. L'efficacia del comprendere ha a che vedere con la trasformazione del soggetto, attraverso il suo sguardo sul mondo. Il discorso "inutile" usa il linguaggio dell'eccedenza, che ci aiuta ad appezzare l'incalcolabile significato degli affetti, dell'amicizia, di tutto ciň per cui vale la pena di perdere la vita per ritrovarla piů ricca. Come la conversione di Paolo, ogni nuova visione del mondo č un'irruzione dell'impensato nella vita quotidiana. E l'impensato sta a testimoniare l'eccedenza. Possiamo considerare i percorsi psicoanalitici delle conversioni, perché si strutturano nel tempo attraverso la creazione di nuovi significati, che retroagiscono sulla storia del soggetto, rilanciandola in avanti.
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De Paulis-Dalembert, Maria Pia. « Il viaggio di Johan PadanL’affabulazione di un giullare per un mondo nuovo ». Italies, no 17/18 (1 octobre 2014) : 713–30. http://dx.doi.org/10.4000/italies.4944.

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Saitto, Francesco. « RAGIONANDO SUL TRATTATO DI MAASTRICHT COME MOMENTO DI “FRATTURA” : PROCESSO DI INTEGRAZIONE EUROPEA E TRASFORMAZIONI DEL SISTEMA ECONOMICO ». Il Politico 251, no 2 (3 mars 2020) : 138–57. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2019.241.

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L'articolo esamina il Trattato di Maastricht in una prospettiva storica e comparativa, concentrandosi sulle sue implicazioni economiche e costituzionali. Il Trattato di Maastricht viene quindi contestualizzato in un processo storico, evidenziando i tentativi dello Stato costituzionale europeo di affrontare la crisi del cosiddetto "liberalismo incorporato" dopo la caduta di Bretton Woods. Questo processo ha avuto significativi contraccolpi economici e politici in tutto il mondo. In Europa, gli anni Settanta sono stati caratterizzati da un'elevata instabilità economica, soprattutto in considerazione del sistema monetario e del crescente debito pubblico. Da allora è nata l'esigenza di una nuova forma di radicamento democratico del capitalismo, con l'obiettivo di creare un nuovo equilibrio tra capitalismo e democrazia. Sebbene pieno di contraddizioni, il Trattato di Maastricht rappresentava un tentativo di far fronte a questo mutevole ordine mondiale economico e politico. In quel periodo il sistema politico italiano si trovava a fronteggiare un'insopportabile instabilità economica e il Trattato di Maastricht rappresentava un'opportunità per favorire una riforma del sistema politico ed economico "dall'esterno" attraverso un "vincolo esterno", come lo definì Guido Carli. Non era la prima volta nella storia italiana. Un nuovo processo è iniziato e, pieno di contraddizioni e inadeguatezze, è ancora in corso.
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Benozzo, Francesco. « La Terra dei Morti di Thomas Kinsella come spazio primordiale di un nuovo immaginario ». Le Simplegadi 19, no 21 (novembre 2021) : 18–26. http://dx.doi.org/10.17456/simple-170.

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Tra le numerose opere poetiche di Thomas Kinsella, Notes from the Land of the Dead, del 1973, appare quella più legata agli elementi del paesaggio fisico. In questo saggio si provano a percorrere alcune strategie cognitive e percettive che consentono al poeta irlandese di farsi interprete, attraverso di esso, di un immaginario per la rifondazione poetica del mondo, all’interno di quella che ho recentemente definito come world poetry
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Morelli, Ugo. « La bomba interna. Indifferenza, crisi di legame e vulnerabilitŕ ». EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no 14 (septembre 2010) : 81–106. http://dx.doi.org/10.3280/eds2010-014007.

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Résumé :
Per riconoscere l'evoluzione della paura, della violenza e della guerra nel nostro mondo, questo contributo č un'analisi del conflitto intra-psichico correlato all'inizio dell'era atomica (era della bomba esterna) e ai giorni nostri (era della bomba interna). Ci troviamo ora in un periodo di indifferenza. La crisi dei legami sociali, i social network e i conflitti interiori ed emozionali sono alla base della nostra condizione. L'indifferenza ci ferisce e abbiamo grosse difficoltŕ nell'elaborare l'ambiguitŕ, il conflitto e la creativitŕ. I piů importanti fattori di impatto di questa situazione sono connessi alla vulnerabilitŕ del mondo interno. La contingenza della crisi dei processi di individuazione e i collegamenti sociali favoriscono il rischio dell'emergere dell'altro, e la necessitŕ di investimenti didattici e psicologici per un nuovo patto di legami sociali e processi di individuazione.
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Ricoveri, Giovanna. « Beni comuni e nuovo modello di sviluppo ». AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no 3 (mars 2011) : 91–106. http://dx.doi.org/10.3280/aim2009-003005.

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Résumé :
La tesi sostenuta in questo articolo è che i beni comuni del passato - quelli di sussistenza - possono diventare, se riletti ed aggiornati alla luce del presente, la spina dorsale di un ordine sociale alternativo a quello capitalistico, che domina sul mondo da circa tre secoli. Si ritiene che il "ritorno dei beni comuni", come viene chiamata la proposta presentata in questo elaborato, sia una necessità storica per riuscire a superare la crisi del capitalismo e i problemi da esso creati, specialmente nella sua ultima fase finanziaria: il saccheggio della natura, la privatizzazione dello spazio pubblico, la disoccupazione, le disuguaglianze sociali, i disastri ecologici. Per sostenere la proposta avanzata in questo articolo, prima di tutto vengono identificate le caratteristiche principali dei beni comuni come l'autogoverno da parte delle comunità locali., si ricorda brevemente come i beni comuni siano stati delegittimati dalla Rivoluzione industriale nel passaggio dal Medioevo alla modernità . Terzo: si mettono in evidenza le nuove "recinzioni" di acqua, aria, terra ed dell'energia, così come quella del cambiamento climatico. Quarto: il ritorno ai beni comuni richiede una fase intermedia, cioè la conversione ecologica delle economie che deve essere realizzata dalle comunità locali. Quinto: vengono considerati i motivi che non hanno ancora permesso al ritorno dei beni comuni di diventare il primo tema dell'agenda dei movimenti.
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Alpa, Guido. « L'ingresso della donna nelle professioni legali ». SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no 1 (juillet 2011) : 7–25. http://dx.doi.org/10.3280/sd2011-001001.

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Résumé :
La generositŕ maschile sull'ingresso delle donne nel mondo del diritto č sempre stata assai rara: la donna divienesoltanto con l'abolizione della tutela maritale, in Italia nel 1919, e con una applicazione molto limitata delle nuove regole. Č questo iltra lo status giuridico della donna come persona, come membro della famiglia, come componente della societŕ, e della donna come esercente la professione forense. Per le altre professioni, il notariato e la magistratura, cosě come per la rappresentanza politica, occorrerŕ attendere altri decenni, non solo perché l'ingresso nel mondo del diritto era ancora circondato da ostilitŕ, opposizioni, ritardi culturali e meschine limitazioni, ma anche perché esercitare le funzioni notarili o le funzioni magistratuali significava svolgere un ruolo di natura pubblicistica; e le cariche che implicavano una funzione pubblica o l'esercizio di un pubblico servizio si addicevano solo agli uomini. E alle soglie del nuovo codice civile Anna Maria Mozzoni, una delle grandi icone della battaglia per la paritŕ dei diritti, con il suo saggio del 1864,, tenta, con una accurata analisi della posizione della donna nell'opinione pubblica, nella religione, nella famiglia, nella societŕ e nella scienza, di costruire le basi per una riforma delle regole di diritto privato che ne migliori la posizione e ne garantisca l'emancipazione.
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Barbalato, Beatrice. « La pecora nera di Ascanio Celestini o della desoggettivizzazione ». Quaderni d'italianistica 34, no 2 (25 mars 2014) : 149–68. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v34i2.21040.

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Résumé :
I bambini di Ascanio Celestini hanno un’identità incerta, i loro caratteri trasmigrano, si espandono come malattie esantematiche. la loro visione del mondo è fluida e nomade. È una cifra che troviamo in quasi tutti i suoi lavori. Questo saggio analizza La pecora nera, un’opera in cui il processo di desoggettivizzazione acquista un peso particolare perché Nicola è un internato di un ospedale psichiatrico, e la sua patologia ne fa un migrante psichico. Con Ascanio Celestini siamo agli antipodi del teatro ottocentesco, volto a far identificare lo spettatore nel dramma di protagonisti dal profilo psicologico preciso. Assistiamo ad un procedimento di spossessamento identitario, di pensiero ‘debole,’ come fattore di un nuovo dialogo, apertura, capacità di interscambio. Lo status di bambino, presente in quasi tutti i lavori di Celestini non designa un’età anagrafica, ma piuttosto un modo di essere e di osservare il mondo circostante.
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Dąbek, Tomasz Maria. « Quando lo Spirito Paracleto sarà venuto, „convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio” (Gv 16, 8) ». Ruch Biblijny i Liturgiczny 59, no 1 (31 mars 2006) : 5. http://dx.doi.org/10.21906/rbl.346.

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Résumé :
La misericordia di Dio è immensa, ma Dio aspetta la risposta dell’uomo libero. Molto importante è il riconoscimento del peccato e la coscienza del bisogno dell’aiuto divino, della grazia. Lo Spirito Consolatore (παράκλητος), quando verrà, mostra di nuovo la necessità della conversione, della preparazione al giudizio finale. Il “mondo” nel Vangelo di Giovanni designa tutta la creatura, il mondo materiale, ma anche la gente opposta a Dio. Il „principe di questo mondo” (possibile un senso ironico – cf. Gv 12, 31; 14, 30; 16, 11) è il diavolo.Lo Spirito „convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio”. Il verbo „convincerà” rende il termine greco ἐλέγξει (cf. Gv 8, 46; 1 Cor 14, 24), che nel NuovoTestamento può significare anche „correggere” (cf. Mt 18, 15), „riprendere” (cf. Lc 3, 19; 1 Tm 5, 20; 2 Tm 4, 2; Tt 1, 13; 2, 15; Ebr 12, 5; Ap 3, 19), „condannare” (Gv 3, 20; Ef 5, 11. 13; Gc 2, 9); „confondere” (Tt 1, 9; Gd 15). Il nome παράκλησις spesso si traduce come „consolazione” (cf. At 4, 36; 2 Cor 1, 3s; 7, 4), ma anche „esortazione” (cf. At 13, 15; 15, 31; Rm 12, 8; 1 Tm 4, 13), che può essere forte e scoprire i difetti degli esortati.Il peccato (la bestemmia) contro lo Spirito (cf. Mt 12, 31s; Mc 3, 28ss; Lc 12, 10) ha luogo quando l’uomo rifiuta l’ispirazione di Dio, rigetta la testimoniaza di Gesù confermata dai segni della potestà divina (cf. Gv 15, 22-25; Mc 1, 22. 27; Lc 4, 32. 36; Mt 7, 28).I peccatori devono convertirsi, vivere nella vita nuova con il Cristo risorto nella forza dello Spirito (cf. Rm 6, 1-7. 13s; 1 Cor 15, 17; 2 Cor 12, 21; Gal 5, 1; 1 Tm 5, 20. 22. 24s; 1 Gv 1, 8-10). Quella è l’unica via per ciascuno che vive nel mondo, nel quale ancora opera il diavolo, ma per il quale il Dio Padre ha mandato il suo Figlio come Salvatore (cf. 1 Gv 4, 14; 4, 9; Gv 3, 16).
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Peano, C., V. Girgenti, E. Mascetti et F. Sottile. « Educare alla sostenibilita : il caso degli orti scolastici ». Revista Campo-Território 9, no 19 Out. (30 octobre 2014) : 419–50. http://dx.doi.org/10.14393/rct91928146.

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Résumé :
L'educazione ambientale nasce con l'obiettivo di educare una nuova cittadinanza che conosca l'ambiente, che sia consapevole dei problemi legati al suo sfruttamento e motivata ad impegnarsi nella loro risoluzione. A partire dai primi scritti che ne coniano il concetto (Stapp et al, 1969) essa è stata poi assunta, anche internazionalmente, come una possibile risposta alla necessità di divulgare nuovi stili di vita e modelli di sviluppo. Negli ultimi anni si è riscoperto, nell'ambito delle attività legate all'educazione ambientale, un grande interesse rivolto anche ai temi dell'agricoltura e dell'alimentazione più in generale. Questo nuovo interesse può contribuire a ridare valore al mondo rurale e ai suoi prodotti, creando migliori possibilità per gli agricoltori di veder riconosciuto il loro lavoro in termini sia economici sia sociali e culturali. Tra le esperienze di educazione ambientale e alla sostenibilità che riguardano l'ambito agricolo sono numerose le esperienze di orti scolastici. Il presente lavoro si articola oltre che in una riflessione introduttiva sui temi dell'educazione alla sostenibilità , nello sviluppo di un'indagine presso un campione significativo di orti aderenti ai progetti in Italia ed in Africa per costruire un quadro dello stato attuale delle attività educative sviluppate negli orti e per evidenziare le criticità nel percorso formativo.
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Giuseppe De Simone. « Un approccio ecologico-culturale per definire il Mobile Learning ». IUL Research 1, no 1 (24 juillet 2020) : 118–25. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v1i1.40.

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Résumé :
Al giorno d'oggi, il Mobile Learning è spesso considerato come un modo possibile per creare ambienti di apprendimento virtuali e offre molte opportunità per produrre e condividere contenuti multimediali e promuovere l'educazione a distanza. Inoltre, i progetti di formazione e le iniziative sulle tecnologie mobili stanno aumentando in tutto il mondo, quindi ciò dimostra che esiste un interesse diffuso in questa area di studio che va oltre il campo delle tecnologie di insegnamento della ricerca educativa. Tuttavia, il Mobile Learning è ancora un fenomeno relativamente nuovo, e difficile da decifrare, a causa dell'aggiornamento “quotidiano” delle tecnologie digitali e di telecomunicazione che producono nuove caratteristiche e vantaggi per ogni utente. Questo lavoro cercherà di fornire una chiara definizione di Mobile Learning e una guida ragionata per definirla attraverso un approccio culturale-ecologico per evidenziare i suoi benefici e limiti nell'istruzione quotidiana sia formale che informale.
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Cavara, Pietro. « Tra Hobbes e Mandeville. La questione del potere ne La Repubblica di Oceana di James Harrington ». RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no 3 (novembre 2010) : 151–73. http://dx.doi.org/10.3280/sa2010-003014.

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Résumé :
L'autore getta lo sguardo sul pensiero di Harrington e sul suo rigore metodologico affidato a un determinismo economico-proprietario prima di Marx che gli consente di interpretare in forma nuova la societŕ inglese del suo tempo. Ne emerge l'approccio critico nei confronti del mondo borghese e la visione aristocratica in contrasto con le correnti "estreme" di Hobbes e di Mandeville. Dall'analisi della politica, dell'economia e dell'educazione, sorge l'incompatibilitŕ tra l'affermarsi di un individualismo proprietario e competitivo in parte ripudiato e il bisogno di fondare un nuovo modello di societŕ, che in nome di un falso equilibrio e della legge agraria si affidi al recupero dell'antica prudenza. A questo modo Harrington tradisce la teoria del balance economico e dei suoi effetti a vantaggio di una "proposta" ancora intrisa di pensiero machiavelliano. Diventa utile a tal fine la ripresa del contrasto marxiano tra logica storica e logica reale applicato al repubblicanesimo dell'autore inglese.
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Watt, Mary A. « Cosmopoiesis : Dante, Columbus and Spiritual Imperialism in Stigliani’s Mondo nuovo ». MLN 127, no 1S (2012) : S245—S256. http://dx.doi.org/10.1353/mln.2012.0042.

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Moccia, Luigi. « La comparaison « au-delà » des systèmes de droit : la protection de l'environnement ». CITTADINANZA EUROPEA (LA), no 1 (août 2021) : 5–31. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2021-001001.

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Résumé :
Due tesi di fondo, distinte ma strettamente correlate tra loro, sono al centro di questo saggio. La prima è che la globalizzazione, non solo economica e tecnologica, ma anche sociale e culturale, incidendo sul piano giuridico chiama in causa il diritto comparato per ripensarne e riaffermarne la propria vocazione di studio critico di problematiche ed esperienze giuridiche e normative, che si pone, al livello teorico, come modo autoriflessivo di conoscenza del diritto. La seconda tesi è che vi sono temi, come è il caso emblematico della tutela ambientale, che assumono carattere di ‘fondamenti' di comparazione giuridica, nel senso di rappresentare un paradigma di un nuovo statuto metodologico ed epistemologico di questo campo di studi, che invece di conoscere il mondo attraverso il diritto, alla maniera di classificazioni (tassonomie) dei sistemi giuridici, cerca di conoscere il diritto attraverso il mondo, nella sua dimensione ‘globale', al tempo stesso territoriale e spaziale, particolare e comune, relativa e universale, come polarità tra loro non oppositive, ma complementari.
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Gasperoni, Domenico. « Amministrazione sammarinese : agenzia culturale e di sviluppo economico ? » RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no 3 (septembre 2011) : 57–77. http://dx.doi.org/10.3280/sa2011-003005.

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Résumé :
In ogni momento di crisi e di grandi cambiamenti politici, sociali ed economici del mondo esterno, la Repubblica di San Marino subisce un attentato alla sua identitŕ. Per sopravvivere si trova ogni volta costretta a ripensarsi e a riposizionarsi. L'autore illustra l'appuntamento storico di oggi, che si gioca con tre soggetti: la grande crisi economico-finanziaria mondiale, la nascita dell'Europa e un mutato e difficile rapporto con l'Italia. Fa rilevare che si č alla ricerca di un nuovo modello Paese, mediante il superamento dell'attuale "non modello economico". Per questa prospettiva, secondo l'autore, essenziale diventa il ruolo dell'Amministrazione pubblica, ma di una amministrazione post-burocratica. Viene approfondita l'analisi delle attuali criticitŕ e sono indicate le strade del rinnovamento: la ricerca di unanuova, la ritaratura delle funzioni stesse dello Stato, la riprogettazione di un nuovo modello di welfare. L'autore propone un'ipotesi di lavoro secondo cui l'Amministrazione sammarinese, da problema puň essere parte della soluzione e da consumatrice di Pil, diventerŕ produttrice, anche di conoscenza.
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Wronka, Stanisław. « Chrystus najpełniejszym obrazem Boga ». Ruch Biblijny i Liturgiczny 59, no 2 (30 juin 2006) : 85. http://dx.doi.org/10.21906/rbl.400.

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Résumé :
Il Nuovo Testamento, soprattutto san Paolo, continua il motivo dell’immagine, presente nell’Antico Testamento e sviluppato nel giudaismo ellenistico. Negli scritti veterotestamen ta ri questo motivo viene riferito all’uomo (cf. Gen 1, 26-27; Sap 2, 23; Sir 17, 3) e alla Sapienza (cf. Sap 7, 26). Nel Nuovo Testamento l’uomo rimane l’immagine di Dio (cf. 1 Cor 11, 7; Col 3, 10; Gc 3, 9), ma la vera e incomparabile immagine di Dio è Cristo (cf. 2 Cor 4, 4; Col 1, 15; Eb 1, 3). Egli ha reallizzato in sé e molto trasceso tutti i tratti dell’immagine di Dio percepibili nell’uomo e nella Sapienza. La locuzione „l’immagine di Dio” e i suoi equivalenti contenutistici riferiti a Cristo si trovano ogni volta in un contesto elevato ed esprimono la Sua essenza. Quale Figlio di Dio, generato dal Padre prima dei secoli, Cristo è legato con Lui con il vincolo della stessa natura, condivide la Sua esistenza, gloria e immortalità, Lo conosce totalmente e sta in un dialogo incessante con Lui, nonché collabora nell’opera sia di creazione, che di salvezza. Per questo Cristo è il Signore dell’universo e Datore di vita, Primogenito, inizio e fine di tutto. Egli rivela pienamente Dio, la Sua potenza, sapienza e amore, è il Suo rappresentante e mediatore tra Lui e il mondo. Il Figlio incarnato è l’immagine di Dio nella forma umana. La gloria di Dio, che con Lui irruppe nel mondo, non è più abbagliante come nell’Antico Testamento, ma trasformante, non rovina, bensì ravviva.
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Spagnuolo Lobb, Margherita. « Dialoghi sulla psicoterapia al tempo del Coronavirus : un'introduzione ». QUADERNI DI GESTALT, no 1 (juin 2021) : 11–19. http://dx.doi.org/10.3280/gest2021-001002.

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Questo report fornisce un quadro della sezione speciale intitolata "Dialoghi sulla psicote-rapia al tempo del Coronaviru". Dodici eminenti psicoterapeuti e formatori della Gestalt pro-venienti da diverse parti del mondo sono stati invitati dall'Istituto di Gestalt HCC Italy - Scuo-la di Specializzazione in Psicoterapia riconosciuta dal Ministero dell'Università e della Ricerca - a condividere la loro esperienza della pandemia. Il webinar, organizzato il 15-16 maggio 2020, ha ospitato 850 partecipanti da tutto il mondo, che hanno potuto riflettere su come mi-gliorare le loro competenze come psicoterapeuti in questo momento di trauma globale, e tra-sformare questo evento epocale in un'opportunità di crescita. Dal loro dialogo sono emersi nuovi valori umanistici: uno spostamento dal sostenere lo sviluppo del potere personale al nuovo valore dell'essere-con e riconoscere l'altro. Questa discussione ha rivelato come la psi-coterapia della Gestalt, con la sua prospettiva sul sé come processo che ha luogo al confine di contatto con l'ambiente, e la sua anima relazionale che guarda alla co-creazione tra terapeuta e paziente, può contribuire significativamente a questa svolta. I relatori hanno riportato in questa sezione le loro riflessioni personali, cliniche e teoriche offerte durante il webinar. Il loro obiet-tivo può essere espresso con la domanda "Come possiamo raccontare ai nostri figli ciò che stiamo vivendo con un senso di bellezza e coraggio, in modo che possano andare avanti nella loro vita, contando su una base sicura e significativa?".
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Attiani, Caterina. « L'agricoltura urbana ». SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no 98 (juillet 2012) : 73–89. http://dx.doi.org/10.3280/sur2012-098006.

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Résumé :
Analizzeremo il fenomeno dell'Agricoltura Urbana (AU). Definiremo il concetto, spiegando come si colloca all'interno delle politiche per lo sviluppo e nell'agenda politica brasiliana nella lotta contro la fame e per la sicurezza alimentare. L'AU sperimenta una riscoperta da parte del sapere accademico a partire dalle proiezioni delle Nazioni Unite di un mondo sempre piů urbano. Tuttavia, non inventa niente di nuovo, ma semplicemente fonde in maniera diversa, rispetto al passato piů recente, elementi che presi singolarmente appartengono ad un passato piů lontano (Ingersoll et al, 2007), riscattando una forma di welfare, giŕ utilizzata in altre epoche di crisi.
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Panizza, Luca, et Nicola Bortoli. « TECC : medicina tattica o nuovo approccio al soccorso ordinario ? » Rescue Press 02, no 01 (25 janvier 2022) : 1. http://dx.doi.org/10.53767/rp.2022.01.01.it.

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Résumé :
Dall’11 settembre 2001 al 31 dicembre 2017, nel mondo, sono stati documentati 108.374 attacchi terroristici. La maggior parte delle lesioni riscontrate sui soggetti coinvolti sono assimilabili a quelle rinvenute nei teatri bellici. Il 25% delle vittime possono essere salvate con misure salvavita appropriate se attuate immediatamente già sul sito dell’attentato adottando procedure di intervento come quelle proposte dal Tactical Emergency Casualty Care. E’ stato condotto uno studio osservazionale trasversale che mettesse a confronto le competenze acquisite da professionisti che hanno partecipato ad un corso di medicina tattica, secondo le linee guida TCCC/TECC, e professionisti che hanno frequentato un corso di gestione del trauma secondo linee guida ATLS/PHTC. Obiettivi secondari dello studio miravano a verificare se queste competenze fossero state utilizzate, dagli stessi professionisti, nelle attività di soccorso al paziente traumatizzato in un contesto ordinario. Lo studio è stato realizzato mediante somministrazione di un questionario ad un campione di 154 professionisti (medici, infermieri ed autisti soccorritori) del servizio di emergenza-urgenza 118 italiano. I partecipanti allo studio che hanno preso parte ad un corso di medicina tattica ammontavano al 30% del campione. Lo studio ha evidenziato che il 60% dei professionisti appartenenti al gruppo che ha partecipato a corsi TCCC o TECC poneva maggior attenzione al controllo delle emorragie e ad una precoce stabilizzazione delle vie aeree rispetto al restante campione di studio. KEYWORDS: TECC, Tactical medicine, Prehospital trauma, terrorist attack, TCCC
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Diana, Goffredo. « Sobre Aldo Albònico y Guiseppe Bellini, comps., Nuovo Mondo. Gli Spagnoli ». Revista Iberoamericana 61, no 170 (4 juin 1995) : 310–13. http://dx.doi.org/10.5195/reviberoamer.1995.6417.

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Scott, Heidi V. « The History of the New World : Girolamo Benzoni's Historia del Mondo Nuovo - by Benzoni, Girolamo ». Bulletin of Latin American Research 37, no 5 (novembre 2018) : 647–48. http://dx.doi.org/10.1111/blar.12905.

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Cassani, Cristiano, Elena Giudici et Silvia Rota. « "Viaggio alla ricerca delle parole per raccontare una storia... anche sempre la stessa, ma con parole diverse" ». EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no 15 (décembre 2010) : 83–124. http://dx.doi.org/10.3280/eds2011-015009.

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Michele De Lucchi racconta che la presenza di due maestri come Ettore Sottsass e Achille Castiglioni gli ha permesso di coniugare il disegno alla riflessione, insegnandogli da un lato l'importanza di fissare sulla carta l'idea quando giunge nella mente e dall'altro l'amore per il dialogo e l'ironia che fa crescere le idee per farle diventare progetti. La duplice influenza del mondo anglosassone e del mondo latino, che il suo studio ha sempre voluto avere, consente di mantenere separati o di unire, a seconda delle esigenze, momenti razionali e momenti istintivi: un team internazionale mantiene in equilibrio i due aspetti del fare progettuale. Il processo di costruzione di un'architettura, che spontaneamente porterebbe subito a una risoluzione formale, deve invece essere condotta lungo i binari della definizione funzionale, distributiva, degli spazi e dei percorsi. L'insegnamento č stato intrapreso da Michele De Lucchi come mezzo di sintesi e definizione del proprio metodo progettuale. Il nuovo modello che egli vuole trasmettere č quello dell'uomo artigiano, descritto da Richard Sennet: nel lavoro che svolge il progettista deve mettere un impegno personale che lo conduca alla gratificazione emotiva.
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Piscitelli, Paola. « In the waithood. Vecchi e nuovi confinamenti nella Johannesburg post-apartheid ». SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no 125 (août 2021) : 80–95. http://dx.doi.org/10.3280/sur2021-125005.

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Dal regime dell'apartheid ad oggi, i ghetti sudafricani hanno assunto configurazioni distinte e articolate, che richiedono un monitoraggio consapevole della loro evoluzione, attento a carpirne le trasformazioni e scevro da retoriche sensazionalistiche di necessaria rimozione forzata. L'articolo ricostruisce gli effetti della divisione ereditata dalla Johannesburg post-apartheid nella vita quotidiana di un'adolescente immigrata in una township alle prese con il nuovo confinamento da Covid-19. Un'attesa nell'attesa per un profilo rappresentativo di un'intera generazione "in the waithood", la cui urgenza di futuro invoca il ripensamento di uno sviluppo urbano fondato sulla relazionalità e non sulla divisione per ricucire il frammentato tessuto socio-economico della città più diseguale del mondo.
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