Littérature scientifique sur le sujet « Nuovi montanari »

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Articles de revues sur le sujet "Nuovi montanari"

1

Cottino, Gaia, et Silvia Luraschi. « Farsi casa attraverso le pratiche alimentari. Voci di richiedenti asilo, operatori e operatrici nelle province di Cuneo e Lecco ». MONDI MIGRANTI, no 2 (août 2021) : 105–17. http://dx.doi.org/10.3280/mm2021-002006.

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Résumé :
Il cibo influenza il modo in cui le persone si relazionano allo spazio e fanno casa. Attraverso la costruzione di una competenza culinaria, i migranti danno senso alle nuove situazioni, tra memoria e adattamenti alle grammatiche alimentari dei con-testi di accoglienza. Nell'articolo si intrecciano le voci di richiedenti asilo e rifugiati con quelle di operatrici e operatori. Proponiamo una visione interdisciplinare delle pratiche alimentari all'interno di un ventaglio di Centri d'Accoglienza Straordinaria (CAS) e del sistema ex-SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifu-giati) dell'area montana e prealpina delle valli cuneesi e della provincia di Lecco, con l'obiettivo di analizzare come spazi diversi generino possibilità distinte di uti-lizzo della "valigia del cibo" e come i nuovi arrivati abbiano agentivamente elabo-rato soluzioni creative di homemaking e di interazione sociale.
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2

Harrison, S. J. « F. Montanari (ed.), La Prosa Latina. Rome : La Nuova Italia Scientifica, 1991. Pp. 253. L 35,000. - F. Montanari (ed.), La Poesia Latina. Rome : La Nuova Italia Scientifica, 1991. Pp. 251. L 35,000. » Journal of Roman Studies 83 (novembre 1993) : 184–86. http://dx.doi.org/10.2307/300990.

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3

De Stefano, Francesco, et Antonio Pizzo. « Nuove osservazioni sul tempio del santuario extraurbano di Tusculum ». Journal of Roman Archaeology 33 (2020) : 73–92. http://dx.doi.org/10.1017/s1047759420000926.

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Résumé :
La Escuela Española de Historia y Arqueología en Roma (EEHAR–CSIC) realizza ormai da 25 anni scavi archeologici e ricerche su Tusculum e il suo territorio, trattandosi di uno dei progetti di più lunga durata di una scuola straniera su territorio italiano. I risultati ottenuti da diversi gruppi di lavoro hanno restituito un′immagine straordinaria della città con la scoperta di una serie di complessi (foro, teatro, acropoli, chiese) che illustrano archeologicamente l'articolazione urbana del sito e le ulteriori possibilità di sviluppo delle ricerche. Dall′inizio dei lavori, nel 1994,1 la ricerca si è sviluppata in varie fasi contraddistinte da una strategia istituzionale coerente che ha facilitato la continuità del progetto, grazie anche alla partecipazione della XI Comunità Montana. In questi anni sono state numerose le pubblicazioni che hanno messo in circolazione i dati provenienti dalle varie campagne di scavo.2
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4

Caso, Daniela. « Photovoice : una metodologia partecipativa per promuovere il cambiamento nella comunità. Un'esperienza con adolescenti ». PSICOLOGIA DI COMUNITA', no 2 (mars 2012) : 81–92. http://dx.doi.org/10.3280/psc2011-002008.

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Résumé :
Photovoice č una metodologia di ricerca-azione partecipata che utilizza le fotografie scattate dai partecipanti per incoraggiare la discussione critica di gruppo riguardo le difficoltà e le risorse della comunità con l'obiettivo di promuovere il cambiamento individuale e comunitario. Nel presente contributo, il metodo Phtovoice ha consentito agli adolescenti di una piccola comunità montana coinvolti nella ricerca, di sviluppare una coscienza critica circa il legame tra la propria vita e le soluzioni offerte dalla comunità in relazione alle loro richieste relative alla gestione del tempo libero. Tale visione critica ha permesso ai giovani partecipanti di suggerire nuove soluzioni ai referenti politici, rendendosi in questo modo attivi promotori del cambiamento sociale.
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5

Powell, J. G. F. « Franco Montanari (ed.) : La poesia latina : forme, autori, problemi and La prosa latina : forme, autori, problemi. (Studi superiori NIS, 107–108, Lettere.) Pp. 251 and 253. Rome : La Nuova Italia Scientifica, 1991. L. 35,000 (each vol.). » Classical Review 43, no 2 (octobre 1993) : 438. http://dx.doi.org/10.1017/s0009840x00288331.

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6

Fanti, Fabrizio. « Catalogo critico delle Cantharidae d’Italia (Insecta, Coleoptera) ». Memorie della Società Entomologica Italiana 91, no 1-2 (15 décembre 2014) : 61. http://dx.doi.org/10.4081/memoriesei.2014.61.

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Résumé :
Questo articolo, di carattere essenzialmente compilativo ma arricchito da numerosi dati inediti, prende in considerazione la corologia delle specie italiane della Famiglia Cantharidae e riflette il punto di vista personale dell’autore relativamente a numerose indicazioni dubbie presenti in letteratura. La forma proposta è quella di un Catalogo delle specie italiane di Cantharidae con l’indicazione esplicita di tutte le regioni nelle quali ogni specie è nota. I taxa che attualmente compongono la famiglia, conosciuti per l’italia, sono 219 (215 specie e 4 sottospecie), ai quali bisogna aggiungere le 12 specie che sono state ritenute dubbie, o dal punto di vista della validità tassonomica, oppure perché la loro presenza in italia resta da confermare (citazioni molto vecchie e/o dubbie). Molte specie sono citate per la prima volta (o confermate nei casi dubbi) di varie regioni italiane: <em>Cantharis decipiens</em> (Umbria), <em>Cantharis falzonii</em> (Campania), <em>Cantharis flavilabris</em> (Umbria), <em>Cantharis</em> <em>fusca</em> (Friuli Venezia Giulia, Umbria, conferma per il Veneto), <em>Cantharis montana</em> (Val d’aosta, Piemonte), <em>Cantharis</em> <em>pallida</em> (Umbria),<em> Cantharis terminata</em> (Val d’aosta, Lombardia, Veneto), <em>Metacantharis clypeata</em> (Friuli Venezia Giulia), <em>Podistra</em> <em>rufotestacea</em> (Friuli Venezia Giulia, toscana), <em>Rhagonycha gallica</em> (Lombardia, Friuli Venezia Giulia), <em>Rhagonycha lignosa</em> (Umbria), <em>Rhagonycha lutea</em> (Veneto), <em>Rhagonycha nigriceps</em> (Molise), <em>Malthinus bilineatus</em> (Lombardia), <em>Malthinus deceptor</em> (Umbria), <em>Malthinus devillei</em> (toscana, Umbria, Lazio), <em>Malthinus facialis</em> (Lombardia, Veneto), <em>Malthinus fasciatus</em> (Emilia Romagna: nuovo per San Marino), <em>Malthinus glabellus</em> (Umbria), <em>Malthinus neapolitanus </em>(Toscana, Umbria),<em> Malthinus pseudobiguttatus</em> (conferma per Piemonte, Liguria e Basilicata), <em>Malthinus reflexus</em> (Piemonte, toscana, Umbria), <em>Malthinus seriepunctatus</em> (Umbria, Basilicata), <em>Malthinus sordidus sordidus</em> (Val d’aosta, Lombardia, Umbria), <em>Malthodes brevicornis</em> (Umbria, Lazio), <em>Malthodes facetus</em> (Umbria), <em>Malthodes flavoguttatus</em> (Val d’aosta), <em>Malthodes latialis</em> (toscana), <em>Malthodes lobatus</em> (Umbria), <em>Malthodes parthenias</em> (Umbria), <em>Malthodes pinnatus</em> (Calabria), <em>Malthodes siculus</em> (Umbria), <em>Malthodes solarii</em> (toscana), <em>Malthodes spectabilis</em> (Umbria), <em>Malthodes umbrosus</em> (Umbria). Vengono infine discusse brevemente le specie da escludere dalla fauna italiana.
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7

Panigada, G., M. Campanini, A. Fontanella et R. Nardi. « Aspetti clinico-organizzativi nella degenza medica ospedaliera in Italia : il ruolo della Medicina Interna nel Dipartimento Medico e continuità assistenziale ». Italian Journal of Medicine 3, no 1 (31 décembre 2015) : 499. http://dx.doi.org/10.4081/itjm.q.2015.6.

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Résumé :
<img src="/public/site/images/pgranata/intro.jpg" alt="" /><br /><p class="titolo"><strong>Aspetti clinico-organizzativi nella degenza medica ospedaliera in Italia: il ruolo della Medicina Interna nel dipartimento medico e continuità assistenziale</strong> 499<br /><em>G. Panigada, I. Chiti</em></p><img src="/public/site/images/pgranata/Sezioni3.jpg" alt="" /><br /><p class="titolo"><strong>Organizzazione delle Medicine Interne della Toscana: analisi specifica delle criticità</strong> 503<br /><em>R. Laureano, S. Meini</em></p><p class="titolo"><strong>Risultati di una <em>survey</em> sulla complessità promossa da FADOI</strong> 509<br /><em>M. Gambacorta, A. Montagnani, P. Gnerre</em></p><p class="titolo"><strong><em>Fare di più non significa fare meglio</em>: il contributo FADOI al programma di <em>Slow Medicine</em> per una medicina sostenibile</strong> 513<br /><em>L. Lusiani, R. Frediani, A. Fortini, R. Nardi</em></p><p class="titolo"><strong>Gli effetti della riorganizzazione ospedaliera sulla comunicazione medico-paziente: un’analisi di cambiamento necessario</strong> 523<br /><em>M. Felici, S. Lenti</em></p><p class="titolo"><strong>Survey sui fabbisogni di formazione e aggiornamento degli internisti FADOI</strong> 528<br /><em>C. Canale, M. Cannone, M. La Regina, R. Risicato, M. Silingardi</em></p><img src="/public/site/images/pgranata/Sezioni21.jpg" alt="" /> <br /><p class="titolo"><strong>L’internista ospedaliero: dentro o fuori?</strong> 531<br /><em>F. Orlandini, F. Pietrantonio</em></p><p class="titolo"><strong>La telemedicina in Medicina Interna</strong> 537<br /><em>A. Sciascera</em></p><p class="titolo"><strong><em>Red flags</em> e modelli di <em>fast track</em> per accedere rapidamente alla diagnosi precoce</strong> 541<br /><em>F. Pieralli, F. Corradi</em></p><img src="/public/site/images/pgranata/Sezioni4.jpg" alt="" /><br /><p class="titolo"><strong>Sovraffollamento e qualità assistenziale in Ospedale: sono previste soluzioni nei patti per la salute?</strong> 544<br /><em>A. Fontanella</em></p><p class="titolo"><strong>L’area critica di medicina interna: stato dell’arte nella Regione Puglia. Quali motivazioni? Per quali pazienti? Secondo quali normative?</strong> 548<br /><em>F. Ventrella</em></p><p class="titolo"><strong>Il <em>medico tutor</em> nell’ospedale per intensità di cura</strong> 556<br /><em>M. Alessandri</em></p><p class="titolo"><strong>L’<em>Hospitalist</em></strong> 563<br /><em>I. Stefani, A. Mazzone</em></p><p class="titolo"><strong>Il dipartimento medico è tuttora una soluzione per il governo clinico della complessità assistenziale?</strong> 567<br /><em>G. Landini</em></p><p class="titolo"><strong>Modalità organizzative e clima interno nell’area medica</strong> 569<br /><em>S. De Carli, R. Re</em></p><p class="titolo"><strong>Malattie endocrino-metaboliche in area medica: percorsi clinico-assistenziali ed implicazioni economiche</strong> 575<br /><em>M. Cappagli, S. Barbieri, V. Scardigli, C. Rossi, L. Sanna, E. Romano</em></p><p class="titolo"><strong>Cure palliative: nuova branca specialistica o competenze da riscoprire?</strong> 583<br /><em>G. Chesi, P. Montanari, R. Nardi</em></p><p class="titolo"><strong>Strumenti di comunicazione esterna per la continuità assistenziale: dimissioni protette, percorsi integrati ospedale territorio, integrazione di servizi</strong> 588<br /><em>G. Chesi, E. Scalabrini, N. Branchetti, C. Sarti, F. Bencivenni, A. Giudici</em></p><p class="titolo"><strong><em>Integrated delivery system</em>: effetti su costi e qualità. Quale futuro?</strong> 599<br /><em>E. Desideri</em></p><p class="titolo"><strong>L’ospedale del futuro tra assistenza in acuzie e continuità di cura: il modello inglese può essere implementato anche nei nostri ospedali?</strong> 601<br /><em>P. Gnerre, M. Gambacorta, A. Montagnani</em></p><img src="/public/site/images/pgranata/concl.jpg" alt="" /><p class="titolo"><strong>Conclusioni: chi garantisce il coordinamento e la continuità delle cure?</strong> 608<br /><em>C. Nozzoli</em></p><img src="/public/site/images/pgranata/appendix.jpg" alt="" /><br /><p class="titolo"><strong>I documenti FADOI</strong> 610<br /><em>M. Campanini</em></p>
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Stefani, Alessandra. « Verso la nuova Direzione generale economia montana e foreste : il percorso e le nuove sfide ». L'Italia Forestale e Montana, 2021, 55–82. http://dx.doi.org/10.4129/ifm.2021.2.01.

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Résumé :
The former “Direzione generale foreste”, established in 2017 under the scope of theMinistry of Agricultural, food and forestry policies is about to become “Direzione generaleeconomia montana e foreste”. With this transformation, new important duties dedicated to themountain ecosystem are about to unfold. As this moment comes, we take the opportunity tolook back at the activities of the Direzione generale foreste, how these developed and the firstresults achieved. Most importantly, though, we address those results that are lying ahead of usand still need our best efforts. Those goals need to be analysed bearing in mind the focal pointsemerged in the report of the IV Italian National Congress of Silviculture (Turin, November2018). The new National Forestry Strategy along with other initiatives will be a turning point forthis sector. Sustainable forest management and careful planning will ensure higher biodiversityin our forests, contribute to the national natural capital along with the economic developmentof mountain and rural areas, where there is the majority of Italian forests.
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Thèses sur le sujet "Nuovi montanari"

1

VALCANOVER, MARGHERITA. « Spazializzazione delle pratiche rigenerative. Riuso del patrimonio architettonico montano alpino. Dagli scenari spontanei al ruolo del progetto ». Doctoral thesis, Politecnico di Torino, 2022. http://hdl.handle.net/11583/2972204.

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2

Folin, Enrico <1955&gt. « PIETRO MONTANI Ricostruzione storica e biografica della figura del musicista alla luce di nuove fonti documentali ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4190.

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Résumé :
Pietro Montani dedica la sua intera vita alla musica, dai precocissimi studi musicali intrapresi in famiglia, all’ultimo impegno, mantenuto fino alla morte, di Direttore dell’Accademia Filarmonica di Bologna. Concertista, compositore e insegnante di pianoforte al Conservatorio per oltre quarant’anni, prima a Firenze e poi a Milano, collabora a lungo con l’editore Ricordi attraverso un’intensa attività di revisore, curatore e trascrittore di opere pianistiche e con l’assunzione, per l’intera durata delle pubblicazioni, della direzione del mensile «Ricordiana». Appassionato polemista, negli scritti si occupa principalmente di temi legati alla didattica pianistica, argomento a cui dedica un saggio e tutti i più importanti articoli. Questo studio si propone di recuperare e riorganizzare la documentazione, oggi sparsa tra biblioteche e archivi, necessaria a ridelineare la figura del musicista e a ricostruire, anche attraverso fonti documentali inedite, il significato e la contestualizzazione della sua multiforme opera. E’ anche proposta una riedizione aggiornata del catalogo delle composizioni, degli scritti e delle revisioni, in ordine cronologico.
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