Littérature scientifique sur le sujet « Nuova Musica »

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Articles de revues sur le sujet "Nuova Musica"

1

Bernardini, Nicola, et Venice Biennale. « Nuova Atlantide, Il Continente della Musica Elettronica 1900-1986 ». Computer Music Journal 11, no 3 (1987) : 48. http://dx.doi.org/10.2307/3679737.

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O'Grady, Deirdre. « Da Dante a Mercadante : Francesca da Rimini voce del belcanto ottocentesco ». Dante e l'Arte 8 (7 mars 2022) : 183–202. http://dx.doi.org/10.5565/rev/dea.145.

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Résumé :
Questo studio rintraccia l’evoluzione della figura di Francesca da Rimini da voce poetica dantesca, a voce scenica del Romanticismo italiano per arrivare sulla scena lirica ottocentesca in veste di primadonna, espressione del belcanto ottocentesco. In questo nuovo contesto Francesca si esprime come voce del Romanticismo medievale. Questo itinerario la libera dall’essere strumento della dottrina tomistica per diventare una figura che medita su una filosofia tutta nuova, che la spinge a riflettere sulla natura della colpevolezza e sul suo rapporto con l’innocenza. Nel campo della musica, il manoscritto riscoperto ci spinge a una rivisitazione delle voci e della tecnica vocale dei grandi interpreti dell’Ottocento e anche a una riconsiderazione della voce di tenore del periodo. Dalla poesia di Dante si passa al teatro di Pellico, al libretto di Romani per riscoprire il Personaggio lirico senza Interprete.
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3

Furlan, Alberto. « Rebuilding the Country : La "nuova tradizione" nella musica pop-rock degli aborigeni australiani ». La Ricerca Folklorica, no 46 (octobre 2002) : 135. http://dx.doi.org/10.2307/1479922.

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Avallone, Alessandro. « Franz Liszt e la «Dante Symphony» : frammenti e simboli per una nuova musica «umanitaria» ». Dante e l'Arte 2 (31 décembre 2015) : 127. http://dx.doi.org/10.5565/rev/dea.39.

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Bartoli, Gabriella. « Psicologia, arte, attività espressive ». RICERCHE DI PSICOLOGIA, no 2 (octobre 2021) : 203–15. http://dx.doi.org/10.3280/rip2021oa12607.

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Résumé :
Viene ricostruito il clima culturale che favorì un primo accostarsi della psicologia accademica bolognese al fenomeno artistico. Tra i fattori facilitanti: gli stretti rapporti fra i maestri tedeschi della Gestalt e gli artisti del Bauhaus nel periodo 1911-1933; nonché, nei primi anni Sessanta, entro la scuola di Renzo Canestrari, gli scambi tra i gestaltisti italiani e gli esponenti di avanguardie artistiche come "Arte Programmata" e "Nuova Tendenza". Ne scaturirono iniziative di ricerca messe in opera da un gruppo di allievi nelle Università di Bologna e, in seguito, di Roma Sapienza e Roma Tre. Furono inoltre introdotte nel corso di laurea DAMS di Bologna due nuove discipline ("Psicologia dell'arte" e "Psicologia della musica"), poi attivate in altri atenei. In parallelo vennero condotti numerosi studi teorici e sperimentali sui linguaggi artistici e i processi creativi, d'invenzione e fruizione; studi i cui risultati sono stati apprezzati sul piano internazionale per l'integrazione dei metodi e l'interdisciplinarità delle competenze.
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MATELLI, ELISABETTA. « MUSICOTERAPIA E CATARSI IN TEOFRASTO ». Bulletin of the Institute of Classical Studies 47, no 1 (1 décembre 2004) : 153–74. http://dx.doi.org/10.1111/j.2041-5370.2004.tb00249.x.

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Abstract Si propone una nuova interpetazione di Teofrasto, Historia Plantarum IV. 11.1–9 dedicato alla descrizione di due tipologie di ance per aulo: il passo è stato messo a confronto con le esperienze pratiche di costruzione e uso di questo tipo di imboccatura ancora vive in zone grecaniche della Calabria, documentate da fotografie e da una registrazione dei suoni (accessibili nella pagina web http:www.unicatt.itdocentimatelli). Anche in altre opere Teofrasto si è occupato dell'aulo per descriverne gli effetti terapeutici e catartici. Si approfondiscono le questioni musicali implicate in tali testimonianze (tipo di strumento musicale, concetti di ‘genere’, ‘amonia’, ‘ritmo’), offrendo alcune esemplificazioni esecutive nella pagina web attraverso il suono dell'aulo (suonato dal M.stro C. Crucitti). Infine la nozione di ‘catarsi’ viene studiata all'interno della filosofia di Teofrasto, dove fisiologia umana, psicologia, poetica e musica sono teoreticamente collegate in un sistema unitario. Particolare importanza viene data al collegamento dell'idea di ‘entusiasmo’ a quella di ‘catarsi’, entrambe esperienze sia fisiologiche che psichiche, e al tempo stesso ‘poetiche’: una intima unione collega l'esperienza poetico/estetica alla condizione psico-fisica dell'individuo.
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7

Lannutti, Maria Sofia. « L’ultimo canto : Musica e poesia nella lirica catalana del medioevo (con una nuova edizione del Cançoneret di Sant Joan de les Abadesses) ». Romance Philology 66, no 2 (septembre 2012) : 309–63. http://dx.doi.org/10.1484/j.rph.5.100843.

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Romanelli, Claudia. « Quel che resta di pulp in Stabat Mater di Tiziano Scarpa ». Forum Italicum : A Journal of Italian Studies 52, no 3 (18 juin 2018) : 763–87. http://dx.doi.org/10.1177/0014585818781796.

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Résumé :
Nel 2008 Tiziano Scarpa pubblica Stabat Mater con il quale vincerà prima il Premio Mondello e poi lo Strega. La critica ha definito questo romanzo sorprendente, visto che non ha molto a che vedere con l'interesse di Scarpa per la narrativa cannibale, dando ragione a chi di recente ha notato l’affermarsi di una nuova letteratura dell’impegno in Italia. Tuttavia, un’attenta analisi del romanzo mette in luce una serie di tecniche predilette dai cannibali che rendono l’opera meno convenzionale di quanto si possa credere. Stabat Mater, diario spietato di un’adolescente abbandonata dalla madre nella Venezia del 1700, rappresenta personaggi alienati, scene di sangue e secrezione corporea, ricorre alla frammentarietà ed alla ripetizione lessicale, alla sperimentazione linguistica tesa alla produzione di un linguaggio orale e performativo, trovando ispirazione in vari generi e mezzi espressivi, quali il romanzo, il diario, la pittura, la musica e la poesia sacra. Con quest’opera Scarpa continua a voler suscitare nei lettori una reazione alla parola scritta, dimostrando di non mancare né d’immaginazione a livello espressivo, né d’essere indifferente al tema dell’ engagement, come gli è stato spesso rimproverato. Stabat Mater si misura con questioni che coinvolgono i rapporti tra arte, vita e cultura anche grazie a quel che di pulp in esso rimane.
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Yang, Fuyin. « The Canzone Napoletana Phenomenon in the reflection of scientific critical thought ». Aspects of Historical Musicology 21, no 21 (10 mars 2020) : 98–112. http://dx.doi.org/10.34064/khnum2-21.06.

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Résumé :
Introduction. The Neapolitan song is a phenomenon associated with stable patterns of perception. This was a consequence of the popularity of the genre in the field of “light music”, when from the end of the 19th century to the 1970s, other non-pop forms of Canzone Napoletana were ousted from the musical context and the minds of listeners. The transfer of interest from authenticity to the field of musical “pop culture” naturally provoked a certain mode of silence in the research environment. Little interest in the study of the genre indicated a lag in scientific and analytical processes in comparison with practical results. Background. The active studying phase of the South of Italy song tradition falls on the middle of the 20th century and is associated with the activities of a music critic, professor of ethnomusicology Diego Carpitella (1924−1990). This defender of Italian folklore took an active part in ethnographic expeditions and the 1950s discussions, collected more than 5,000 songs, and paid special attention to the music of southern Italy. An important contribution was also made by Roberto De Simone (born 1933) – Italian theater director, composer and ethnomusicologist, founder of Nuova Compagnia di Canto Popolare (from 1967 to the present). Today, the fate of the historical past of Canzone Napoletana appears to be the object of close attention in Italy. This is evidenced by regularly held international conferences dedicated to the stylistics and poetics of Neapolitan song, its historical past, personalities who made a significant contribution to the formation of the genre, as well as monographs of various topics. Objective of the researching. In Ukrainian and Chinese musicology, the state of elaboration of the information field on the issue of Canzone Napoletana is extremely weak. Therefore, it seems relevant to refer to the review of foreign scientific sources. Thus, the subject of research in this article is the tradition of scientific and critical understanding of the phenomenon of Neapolitan song, formed at the crossroads of different areas of modern Italian art history. The identification of the leading issues in the coverage of the phenomenon of Canzone Napoletana in the works of modern scientists is the subject of this article. The research material, on the one hand, is a song “Te vogliо Bene assaje” as an example of commercialization of the genre, on the other hand – a monograph “La canzone napoletana. Tra memoria e innovazione” (2013). Results. The prerequisites for modern scientific thought aimed at studying the musical folklore of the South of Italy first arose in the 19th century. In the context of Romanticism’s interest in folk culture, musicological search was more of a practical nature: collection and recording of the texts of Neapolitan songs, musical notation of samples of spoken creativity. The origin of these processes is investigated in the collective monograph “La canzone napoletana. Tra memoria e innovazione” (2013) prepared by historians, sociologists, anthropologists, musicians. They entered a group for the study of Neapolitan song on the initiative by Institute for Studies on the Mediterranean (ISSM, Italy). Paola Avallone points to the ability of Neapolitan music to sublimate the musical traditions of various Mediterranean peoples, due to contact with the southern regions through geographic, commercial interaction. In Italy itself, the Neapolitan song is already recognized as a cultural phenomenon, the uniqueness of which is surprising against the background of the region’s economic problems, the depletion of its natural resources, and weak state financial support. The study of Neapolitan song at an interdisciplinary level dictates the development of such directions as: historical, methodological, scientific-analytical, morphological. The Neapolitan song is inextricably linked with the cultural environment of the southerners, their special “lifestyle”, mythological and religious ideas. Marialuisa Stazio characterizes the Neapolitan song of the late 19th century as unique because of its strong connection to collective memory. The attitude to the Canzone Napoletana as a certain musical archetype reveals the insufficiency of methods and imperfection of the tools of analysis due to the archaic nature of the origins of the Canzone Napoletana, as well as because of the incompleteness of its evolution from 1824 to 1970. Many of the samples created during this period have many similarities. At the same time, the forms of communication changed: from “flying” leaflets to “compilations” – collections of Neapolitan songs, like “Passatempi musicali” by G. Cottrau; from author’s songs to the involvement of the media in the 20th century, “television festivals of the Neapolitan song”. In the last decade, the Internet resources YouTube, Spotify, Pandora have played a decisive role in promoting the musical product Musica Napoletana. Conclusions. The Neapolitan song is of interest as a cultural and economic phenomenon. It has turned into a “tourist” product, a souvenir, which fully represents the cultural originality of the southern region, acts as a carrier of the cultural code of the nation and the Mediterranean as a whole. The problem of its preservation, as well as of bringing the existing developments in the field of ethnomusicology to a common denominator, giving them a certain integrity, remains urgent.
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Wilbourne, Emily. « Lo Schiavetto (1612) : Travestied Sound, Ethnic Performance, and the Eloquence of the Body ». Journal of the American Musicological Society 63, no 1 (2010) : 1–43. http://dx.doi.org/10.1525/jams.2010.63.1.1.

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This article examines at the relationship between epistemologies of sound, repertoires of popular music, and markers of ethnic difference in early seventeenth-century Italy. The analysis concentrates on two scenes from the 1612 commedia dell'arte play Lo Schiavetto (“The Little Slave”). In one, an Italian nobleman disguises himself as a mute Jew, in the other, a young Italian noblewoman sings while cross-dressed as a black, male slave. Questions of embodiment are considered, as are the specific historical circumstances of the work's original performers, Virginia Ramponi Andreini, detta Florinda, and her husband, Giovan Battista Andreini, detto Lelio. Musical discussion focuses on the genre of the madrigal comedy (with particular attention to Orazio Vecchi's L'Amfiparnaso) and Giulio Caccini's Le nuove musiche e nuova maniera di scriverle (1614).
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Thèses sur le sujet "Nuova Musica"

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Genuario, Francesco <1985&gt. « Puglia Sounds, una nuova filiera della musica ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5002.

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Résumé :
L'elaborato inerisce allo studio dell'industria musicale e della relativa filiera. In particolare sul tentativo della Regione Puglia e di soggetti ad essa collegati, di strutturare, attraverso l'utilizzo di fondi Europei, la filiera della musica grazie ad un programma chiamato Puglia Sounds. La ricerca si focalizza su questo programma analizzandone tutti gli aspetti e, attraverso un'indagine empirica e la costruzione di un database, cerca di osservare se effettivamente si può parlare o meno di filiera della musica.
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Giommoni, Marco. « Processi morfogenetici e normativi nella Nuova Musica : la composizione algoritmica e le strutture musicali dell'avanguardia ». Rouen, 2006. http://www.theses.fr/2006ROUEL551.

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Résumé :
La thèse s'occupe de l'analyse algorithmique de 5 extraits de partition de musique contemporaine. Elle s'intéresse à l'influence de la pensée scientifique d'aujourd'hui sur les techniques d'écriture musicale contemporaine
The thesis is involved with the algorithmic analysis of 5 extraits of contemporary music score. It discusses of the influence of scientific experience of today in the technic of musical writing
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Bianchessi, Marco Angelo <1994&gt. « Il rap, la musica del nuovo capitalismo ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14213.

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Résumé :
Il Realismo Capitalista di Mark Fisher, come struttura pervasiva che comprende tutto l’orizzonte del pensabile, ha nelle ultime tendenze della musica rap il suo volto più evidente e sfacciato. Sviscerando gli elementi strutturali che compongono l’analisi fatta dal critico inglese, si possono ritrovare nella scena rap americana e non (ma mi attengo a quella Americana perché è la più grande e stratificata), alcuni di questi elementi. Attraverso un’analisi comparata tra il testo di Fisher e il mezzo musica, si possono sfruttare i concetti portanti del libro per ricavare un’analisi inedita della scena musicale. Da una parte, il capitalismo è riuscito ad inglobare qualsiasi altro sistema economico pensabile e pensato fino ad ora, assorbendolo e riproponendolo ma riuscendo a tenere saldamente in mano a sè tutte le leve del potere. Dall’altra l’esplosione musicale del rap (che di recente ha superato il rock come genere più ascoltato del pianeta), si può vedere con lo stesso genere di ottica. Nei suoi recenti sviluppi, questo genere di musica (che da sempre ha proposto un approccio inclusivo rispetto alla tradizione) ha progressivamente abbracciato a livello mainstream più musicalità in modo sempre più deciso, spaziando dall’elettronica al jazz, dal blues al rock. Tutto questo ha portato ad una ridefinizione dell’identità del genere stesso. Il rap è diventato lo specchio fedele di quella che è l’identità fluida della contemporaneità
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Pozzobon, Patrizia. « L’industria musicale e la musica classica nello scenario dei media digitali ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23558/.

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La musica classica ha sempre fatto parte del mondo dell’intrattenimento fino ai giorni nostri. In epoca contemporanea però, con l’evoluzione tecnologica, questa ha perso sempre più popolarità fino a essere considerata di nicchia o adatta solo a un certo tipo di persone, con un alto livello di cultura o sofisticate. Questa viene anche percepita difficile l’attenzione richiesta e la complessità considerata non accessibile a tutti. Le industrie culturali oggi devono affrontare problemi di monetizzazione del proprio mercato molto più che in precedenza, a causa delle nuove piattaforme digitali, dei nuovi media e del cambiamento della fruizione del prodotto culturale. La volatilità del prodotto e il cambiamento delle pratiche sociali hanno portato a nuove strategie per ottenere un ritorno degli investimenti e degli sforzi di produzione. L’aumento pervasivo dell’utilizzo di internet e dei social media richiede nuove tecniche per contrastare la pirateria digitale, la percezione delle persone e con il loro coinvolgimento. Dopo una panoramica sul funzionamento e le problematiche dell'industria musicale, viene analizzato l'ambito della musica classica come genere di nicchia, con le sue caratteristiche e pratiche peculiari, con uno sguardo all’Italia. Dopo un confronto, viene esaminato cosa è cambiato nell’era digitale e se la musica classica è riuscita a utilizzare nuove strategie, ad adattarsi alle novità del settore e del pubblico, osservando alcune realtà internazionali rilevanti. Nell’ultima parte si prende in considerazione il periodo della pandemia di covid-10 iniziata nel 2020 e si osserva quali problematiche sono emerse e come ha reagito il settore, concentrandosi soprattutto sull’ambito della musica dal vivo e sul contesto italiano. Si conclude quindi con delle considerazioni sull’efficacia delle strategie adottate e sull’impatto positivo che hanno avuto i media digitali per promuovere la musica classica dovuto alla spinta tecnologica causata dalla pandemia.
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Darby, Rosemarie. « The liturgical music of the Chiesa Nuova, Rome (1575-1644) ». Thesis, University of Manchester, 2018. https://www.research.manchester.ac.uk/portal/en/theses/the-liturgical-music-of-the-chiesa-nuova-rome-15751644(eac12ff5-339a-413b-8c05-eade9235645a).html.

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Résumé :
The music of the Congregation of the Roman Oratory has been the subject of previous research relating to their spiritual exercises or oratories, which contributed to the development of the oratorio. This thesis, however, investigates the liturgical music from the Chiesa Nuova, the church of the Congregation of the Oratory in Rome. The period covered extends from 1575, when the Congregation was officially recognised, to 1644, when Girolamo Rosini, the final member of the Congregation to hold the post of maestro di cappella, died. After referring to literature that has described the Chiesa Nuova as an important centre for church music in Rome, the sources of what once formed a vast library of liturgical music are discussed with reference to other important archival material, such as inventories of the music including one from as early as 1592, which had not previously been discovered. The necessary historic background on the music establishment at the Chiesa Nuova supplies new evidence on the musicians involved, as well as the impact made by the Oratorian emphasis on music as an inspirational tool for devotion. The largest part of the thesis is given to a discussion of a representative sample of the music. These sources provide one of the most complete pictures of the provision of liturgical music in a single institution in Rome during that period. It presents the great diversity of styles that existed side-by-side, ranging from the small-scale motet to large-scale polychoral works. As much of the music only exists in manuscript copies or in rare early prints, thirty-two complete transcriptions of these unique sources are included. This study provides a valuable contribution to research into sacred music in Rome during a period straddling the two traditionally defined epochs of the Renaissance and Baroque and an era of renewed energy in the Church, as well as providing evidence to substantiate the reputation of the Chiesa Nuova as one of the greatest centres for church music in Rome during that period.
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Gámez, Hernández Carlos. « Le Nuove Musiche : Giovanni Battista Bovicelli ? » Thesis, University of North Texas, 2010. https://digital.library.unt.edu/ark:/67531/metadc30458/.

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Résumé :
This thesis is a comparative study on the late 16th century manuals of ornamentation by Girolamo Dalla Casa, Giovanni Bassano, Riccardo Rognoni, and Giovanni Battista Bovicelli. The study demonstrates that the latest Renaissance manual should be given more credit for the innovative ornamentation style that was to come in the Early Baroque era. Bovicelli's use of sequence, dissonances, and less moving notes for more rhythmic varieties are features most often associated in the style of the Baroque. Unfortunately, the topic of ornamentation in the late Renaissance is most commonly discussed as a group of different entities writing in the same style. The research for this paper is intended to separate the manuals of the late Renaissance, focusing on the separate styles that led to the work of Giovanni Battista Bovicelli.
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Spreafico, Chiara <1991&gt. « L'industria della musica alla conquista delle nuove generazioni di 'nativi digitali' ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9754.

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Résumé :
L'industria musicale è in costante e veloce adeguamento ai mutamenti sociali, specie dall'avvento di Internet. La mia tesi tratterà di come i prodotti musicali industriali sembrino sempre più rivolti a un pubblico relativamente nuovo, quello dei nativi digitali (bambini, pre adolescenti e in parte adolescenti). A partire da una premessa sull'avvento di Internet, della diffusione di strumenti e piattaforme digitali e della conseguente formazione di una nuova categoria di fruitori musicali indipendenti, quella dei più giovani, la ricerca si concentra su un nuovo target, esaminando in particolare gli under 18 e le loro modalità di accesso al web. In particolare si tenta di comprendere come il settore musicale si rivolga a fasce di mercato corrispondenti a utenti sempre più giovani, sfruttando lo sviluppo dei dispositivi digitali e l'accesso diffuso da parte di quelli. Un terzo capitolo approfondirà la figura dei nativi digitali: identità, approccio alle nuove tecnologie, abilità specifiche. Il quarto capitolo sarà incentrato sui canali preferiti dall'industria musicale nel rivolgersi ai nuovi fruitori, e le più recenti forme di marketing 'virale' via Internet. Verrà esaminato uno specifico caso di studio. Il quinto ed ultimo capitolo chiuderà con una riflessione sulle conseguenze di questo fenomeno, producendo ipotesi sul futuro dell'industria musicale.
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Giner, Marco María Carmen. « CREATIVIDAD ARTÍSTICA EN LA INFANCIA. UNA NUEVA PROPUESTA EN EDUCACIÓN MUSICAL ». Doctoral thesis, Universitat Politècnica de València, 2017. http://hdl.handle.net/10251/90465.

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Résumé :
This thesis was born of several reasons. My experience as music teacher has allowed me to work in an educational project focused on a young age range, a project that involved music, dance and plastic arts, called "Jardí Artístic" (JA). Artistic education is key part ofa child¿s formation as it has a direct impact when they reach adulthood. I have appreciated the innovative character of this project for many years, while at the same time believing that improvements could be made in the didactic execution and theory fundamentals. This doctoral thesis investigates the potential outcomes of artistic learning through a case study of the JA project. The objective is to evaluate the project from a multidimensional perspective, allowing us to place it in its context and present recommendations for its improvement while verifying that the methodology used is suited to developing artistic sensibility. The specific objectives of the thesis are to analyze the project, evaluate the teachers' formations and the participation of the families, to in the end present proposals based on both theoretical and practical study. These objectives are approached through bothanalytical and qualitative methodology. The bibliography revision done is through theSnowball Method, because conventional search and database did not deliver satisfactory results regardingcreativity in artistic education at a young age, either in general or musical education. Through analysis, the chosen methods for the case study were: study of legal regulations, study of teaching center documentation, system of interviews and qualitative questionnaires. The results of the case study were interpreted through the verification of data gathered in field work. JA takes place at the "Centro Municipal de Artes de Burriana". It is clear that it follows the regulations and has the characteristics of a school of music and dance whose aims are to "make available to all who want it this method of accessing culture". The objective of JA is thesensibilization to art and the stimulation of creativity through the integration of three disciplines. The conclusion reached is that this experimental educational path develops upon the stated objectives, but still needs to improve in its exploration of artistic creativity and fulfill the theoretical-pedagogical fundamentals. The most relevant results from the study were: JAdevelops the creative potential of the children through a program which keeps improving thanks to the different specializations in artistic disciplines of the professors, however the social and educational value of a formation in the arts does not reach its full potential because JA does not manage to integrate the arts into a single, complete artistic concept. The study proves that the objective is partially achieved throughconcreteactivities. This thesis proposes to work through projects which focus on integrating the arts. This method, carried out in single space for music, dance and painting will motivate young children because acquired knowledge has a "real" and tangible end product. We put forward that applying this methodology across all age brackets would reduce the number of students who abandon their artistic studies, especially those in their teenage years.
Esta tesis se engendra por varios motivos. Mi experiencia como docente en música me puso en contacto con un proyecto educativo para una franja de edad temprana en el que se integraba la música, la danza y las artes plásticas, Jardí Artístic. La enseñanza en artes es fundamental para la formación integral del niño pues influye directamente en su edad madura. Durante años aprecié el carácter innovador del proyecto, al tiempo que intuí posibles mejoras en su ejecución didáctica y fundamentación teórica. Esta tesis doctoral investiga las potencialidades del aprendizaje artístico a través del caso de estudio del proyecto Jardí Artístic. Su objetivo es evaluar el proyecto desde una perspectiva multidimensional, capaz de situarlo en su contexto y proporcionar recomendaciones para su mejora. Trata de comprobar si utiliza un método de trabajo adecuado para desarrollar la sensibilización artística. Los objetivos específicos de la tesis son analizar el proyecto, valorar la formación del profesorado y de la participación de las familias y aportar propuestas fundamentadas en el estudio teórico y práctico. Se abordan los objetivos a través de una metodología analítica y cualitativa. Se efectúa una revisión bibliográfica de tipo snowball, pues las búsquedas por descriptores en bases de datos convencionales no arrojaron resultados satisfactorios sobre el concepto de creatividad en enseñanzas artísticas en edades tempranas y en educación musical en particular. A través de su análisis, se plantean los siguientes métodos para el estudio de este caso: examen de la normativa legal y de la documentación del centro; así como un sistema de entrevistas y cuestionarios de corte cualitativo. Mediante la verificación de los datos obtenidos durante el trabajo de campo se realiza la interpretación del caso. Jardí Artístic se imparte en el Centro Municipal de las Artes de Burriana. Se ha evidenciado que según la normativa cumple con las características de los estudios de escuelas de música y danza para "llegar a todo el entramado social que demanda este modo de acceso a la cultura". El objetivo de JA es la sensibilización en las artes y el fomento de la creatividad mediante la integración de las tres disciplinas. Se concluye que esta línea experimental educativa desarrolla los objetivos que se propone si bien se ha de mejorar la exploración de la creatividad artística y completar su fundamentación teórico-pedagógica. Los resultados más relevantes de nuestro trabajo de campo son los siguientes: JA desarrolla el potencial creativo de los niños a través de una programación que se va mejorando gracias a la especialización de sus profesores en las disciplinas artísticas; el valor social y educativo de la educación en artes no alcanza sin embargo todo su potencial, ya que JA no consigue integrar las artes en un mismo concepto artístico en su totalidad. El trabajo demuestra que ese objetivo se alcanza de forma parcial, con actividades concretas. Esta tesis propone trabajar con el método de proyectos para seguir ahondando en esta línea integradora de las artes. Este método, desarrollado en un mismo espacio para música, danza y pintura, motiva a los niños de edades tempranas ya que como resultado del conocimiento adquirido obtienen un fruto tangible y "real". Suponemos que aplicar una metodología de este tipo en el resto de la horquilla de edad corregiría los índices de abandono de estudios artísticos que se producen, especialmente a la adolescencia.
Aquesta tesi es crea per varios motius. La meua experiència com a docent en música em va posar en contacte amb un projecte educatiu per a una franja d'edat primerenca en què s'integrava la música, la dansa i les arts plàstiques, Jardí Artístic. L'ensenyança en arts és fonamental per a la formació integral del xiquet perquè influïx directament en la seua edat madura. Durant anys vaig apreciar el caràcter innovador del projecte, alhora que vaig intuir possibles millores en la seua execució didàctica i fonamentació teòrica. Aquesta tesi doctoral investiga les potencialitats de l'aprenentatge artístic a través del cas d'estudi del projecte Jardí Artístic. El seu objectiu és avaluar el projecte des d'una perspectiva multidimensional, capaç de situar-ho en el seu context i proporcionar recomanacions per a la seua millora. Tracta de comprovar si utilitza un mètode de treball adequat per a desenvolupar la sensibilització artística. Els objectius específics de la tesi són analitzar el projecte, valorar la formació del professorat i de la participació de les famílies i aportar propostes fonamentades en l'estudi tècnic i pràctic. S'aborden els objectius a través d'una metodologia analítica i qualitativa. S'efectua una revisió bibliogràfica de tipus snowball, ja que les recerques per descriptors en bases de dades convencionals no van presentar resultats satisfactoris sobre el concepte de creativitat en ensenyances artístiques en edats primerenques i en educació musical en particular. A través de la seua anàlisi, es plantegen els següents mètodes per a l'estudi d'este cas: examen de la normativa de legal i de la documentació del centre; així com un sistema d'entrevistes i qüestionaris d'estil qualitatiu. Per mitjà de la verificació de les dades obtinguts durant el treball de camp es realitza la interpretació del cas. Jardí Artístic s'imparteix en el Centre Municipal de les Arts de Borriana. S'ha evidenciat que segons la normativa compleix amb les característiques dels estudis d'escoles de música i dansa per a "arribar a tot l'entramat social que demanda este mode d'accés a la cultura". L'objectiu de JA és la sensibilització en les arts i el foment de la creativitat per mitjà de la integració de les tres disciplines. Es conclou que esta línia experimental educativa desenvolupa els objectius que es proposa si bé s'ha de millorar l'exploració de la creativitat artística i completar la seua fonamentació teòrico-pedagògica. Els resultats més rellevants del nostre treball de camp són els següents: JA desenvolupa el potencial creatiu dels xiquets a través d'una programació que es va millorant gràcies a l'especialització dels seus professors en les disciplines artístiques; el valor social i educatiu de l'educació en arts no aconseguix no obstant això tot el seu potencial, ja que JA no aconsegueix integrar les arts en un mateix concepte artístic en la seua totalitat. El treball demostra que eixe objectiu s'aconsegueix de forma parcial, amb activitats concretes. Aquesta tesi proposa treballar amb el mètode de projectes per a continuar aprofundint en aquesta línia integradora de les arts. Aquest mètode, desenvolupat en un mateix espai per a música, dansa i pintura, motiva els xiquets d'edats primerenques ja que com a resultat del coneixement adquirit obtenen un fruit tangible i "real". Suposem que aplicar una metodologia d'aquest tipus en la resta d'edats corregiria els índexs d'abandonament d'estudis artístics que es produïxen, especialment a l'adolescència.
Giner Marco, MC. (2017). CREATIVIDAD ARTÍSTICA EN LA INFANCIA. UNA NUEVA PROPUESTA EN EDUCACIÓN MUSICAL [Tesis doctoral no publicada]. Universitat Politècnica de València. https://doi.org/10.4995/Thesis/10251/90465
TESIS
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9

Culaciati, Riveros Francisca Andrea. « Músicos independientes : la autogestión como la nueva forma de estar en la scena musical chilena ». Tesis, Universidad de Chile, 2013. http://repositorio.uchile.cl/handle/2250/132760.

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Résumé :
Memoria conducente al título profesional de Periodista
Esta investigación periodística se traducirá en un programa radial, donde se expondrán las distintas estrategias que llevan a cabo artistas independientes de la música chilena, con el fin de promover, posicionar y hacer circular sus creaciones. Un proceso que, sin desatender el periodo productivo que concluye con la grabación de sus discos, se abocará a la difusión y promoción de sus producciones. Además se investigarán las estrategias que ocupan para participar en los distintos circuitos donde puedan exponer su música, y, en específico, su relación con sellos independientes, sellos digitales o netlabel, y la plataforma MySpace. Este programa radial contará la historia de estos artistas, quienes sin ser parte de los estilos tradicionales o más vendidos, realizan un esfuerzo por conjugar sus propios sonidos con lo más importante: las estrategias que ellos mismos trazan para autogestionar sus carreras.
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Folin, Enrico <1955&gt. « PIETRO MONTANI Ricostruzione storica e biografica della figura del musicista alla luce di nuove fonti documentali ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4190.

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Résumé :
Pietro Montani dedica la sua intera vita alla musica, dai precocissimi studi musicali intrapresi in famiglia, all’ultimo impegno, mantenuto fino alla morte, di Direttore dell’Accademia Filarmonica di Bologna. Concertista, compositore e insegnante di pianoforte al Conservatorio per oltre quarant’anni, prima a Firenze e poi a Milano, collabora a lungo con l’editore Ricordi attraverso un’intensa attività di revisore, curatore e trascrittore di opere pianistiche e con l’assunzione, per l’intera durata delle pubblicazioni, della direzione del mensile «Ricordiana». Appassionato polemista, negli scritti si occupa principalmente di temi legati alla didattica pianistica, argomento a cui dedica un saggio e tutti i più importanti articoli. Questo studio si propone di recuperare e riorganizzare la documentazione, oggi sparsa tra biblioteche e archivi, necessaria a ridelineare la figura del musicista e a ricostruire, anche attraverso fonti documentali inedite, il significato e la contestualizzazione della sua multiforme opera. E’ anche proposta una riedizione aggiornata del catalogo delle composizioni, degli scritti e delle revisioni, in ordine cronologico.
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Livres sur le sujet "Nuova Musica"

1

Allorto, Riccardo. Nuova storia della musica. Milano : Ricordi, 1989.

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2

Renzo, Cresti, dir. Per una nuova storia della musica. Napoli : D. Peerson, 1987.

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3

Franco Oppo : Nuova musica dalla Sardegna. Palermo : L'epos, 2011.

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4

Nuova consonanza : Trent'anni di musica contemporanea in Italia, 1959-1988. Lucca : Libreria musicale italiana, 1990.

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5

Failla, Salvatore Enrico. Ritorno alla fase prima : Considerazioni sulla nuova vecchia musica. Acireale (Catania) [etc.] : Bonanno, 2003.

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Failla, Salvatore Enrico. Ritorno alla fase prima : Considerazioni sulla nuova vecchia musica. Acireale : Bonanno, 2003.

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7

Venezia, Biennale di, dir. Nuova atlantide : Il continente della musica elettronica 1900-1986. Venezia : la Biennale di Venezia, 1986.

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8

Ferrarotti, Franco. Homo sentiens : Giovani e musica : la rinascita della comunità dallo spirito della nuova musica. Napoli : Liguori, 1995.

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9

Porzio, Michele. Metafisica del silenzio : John Cage, l'Oriente e la nuova musica. Milano : Auditorium, 1995.

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10

Silvano, Pezzetta, dir. Educazione all'immagine, al suono e alla musica motoria nella nuova scuola elementare. Firenze : Le Monnier, 1987.

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Chapitres de livres sur le sujet "Nuova Musica"

1

Ercoles, Marco. « ‘Nuova Musica’ e agoni poetici. Il dibattito sulla musica nell’Atene classica ». Dans Poeti in Agone, 131–61. Turnhout : Brepols Publishers, 2018. http://dx.doi.org/10.1484/m.gifbib-eb.5.115163.

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2

Gavazza, Beatrice. « Musica in scena ed erudizione musicale negli scoli al prologo delle Tesmoforiazuse di Aristofane ». Dans Nuove volute di versi, 37–48. Göttingen : Vandenhoeck & Ruprecht, 2022. http://dx.doi.org/10.13109/9783949189326.37.

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3

Lomiento, Liana. « Musica e drammaturgia nelle Commedie di Aristofane ». Dans Nuove volute di versi, 199–218. Göttingen : Vandenhoeck & Ruprecht, 2022. http://dx.doi.org/10.13109/9783949189326.199.

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4

Bettarini, Luca. « Poesia e musica nella Theophoroumene di Menandro ». Dans Nuove volute di versi, 69–82. Göttingen : Vandenhoeck & Ruprecht, 2022. http://dx.doi.org/10.13109/9783949189326.69.

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5

D’ Angour, Armand. « The Musical Frogs in Frogs ». Dans Nuove volute di versi, 27–36. Göttingen : Vandenhoeck & Ruprecht, 2022. http://dx.doi.org/10.13109/9783949189326.27.

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6

Imperio, Olimpia. « La parodia musicale di Eschilo nelle Rane di Aristofane ». Dans Nuove volute di versi, 161–72. Göttingen : Vandenhoeck & Ruprecht, 2022. http://dx.doi.org/10.13109/9783949189326.161.

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7

Hickmann, Ellen. « FROM MUSIC ARCHAEOLOGY TO HISTORIOGRAPHY : ANDEAN MUSIC ARCHAEOLOGY AND MUSICAL INSTRUMENTS, SINGING AND DANCING IN GUAMAN POMA’S NUÉVA CRÓNICA Y BIEN GOBIERNO ». Dans From Music Archaeology to Historiography, 51–57. Piscataway, NJ, USA : Gorgias Press, 2011. http://dx.doi.org/10.31826/9781463234386-001.

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8

Totaro, Piero. « Note sceniche sulla performance orchestico–musicale del trio Euripide/Teredon/Elaphion nel finale delle Tesmoforiazuse di Aristofane ». Dans Nuove volute di versi, 49–68. Göttingen : Vandenhoeck & Ruprecht, 2022. http://dx.doi.org/10.13109/9783949189326.49.

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9

Visconti, Amedeo. « Capitolo II. Le testimonianze aristosseniche sulla ‘musica nuova’ ». Dans Aristosseno di Taranto, 129–63. Publications du Centre Jean Bérard, 1999. http://dx.doi.org/10.4000/books.pcjb.3537.

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10

« 5. Transformations in Nueva Trova ». Dans Music and Revolution, 135–69. University of California Press, 2019. http://dx.doi.org/10.1525/9780520939462-008.

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Actes de conférences sur le sujet "Nuova Musica"

1

Kerr, Vicki. « Interpretar la naturaleza de manera antinatural : Musique concrète y la realización del conocimiento – un ave marina a la vez ». Dans LINK 2021. Tuwhera Open Access, 2021. http://dx.doi.org/10.24135/link2021.v2i1.129.g228.

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Résumé :
Las aves marinas migratorias son un conducto invisible entre los sistemas marinos y terrestres, que transportan los nutrientes que consumen en el mar a los bosques donde se reproducen. Actuando como centinelas ambientales, su salud y éxito reproductivo proporcionan señales de alerta temprana del deterioro de los ecosistemas marinos a medida que cambia el clima y disminuyen las poblaciones de peces. Aotearoa es la capital mundial de las aves marinas, contando con el 25% de todas las especies que se reproducen y el 10% que lo hacen exclusivamente. Desempeñan un papel fundamental en el mantenimiento de ecosistemas saludables, incluido el apoyo a los bosques de Aotearoa, que durante mucho tiempo han dependido de los nutrientes marinos para sustentar su crecimiento. Ahora predominantemente restringidas a las islas costeras debido a la depredación y la destrucción del hábitat, las aves marinas y sus sonidos familiares se han vuelto menos disponibles, en una época en la que el movimiento global sin precedentes y la expansión planetaria de la población humana ha culminado en la pesca insostenible, los depredadores y la destrucción del hábitat. Las aves, que inspiran mitología, canciones, poesía e historias, han sido importantes para dar forma a nuestra comprensión de cómo se ha llegado a conocer y comprender el entorno natural de Aotearoa, Nueva Zelanda. Este artículo especula sobre cómo aprendemos a comunicarnos y cooperar con estos taonga pasados por alto, y qué se podría aprender de tal intercambio a través de la práctica creativa. Reflexionando sobre lo que las aves podrían decirnos, el músico Matthew Bannister y yo, un artista visual, hemos seguido el ejemplo de las aves marinas que comparten nuestro entorno en la costa oeste de la Isla Norte de Nueva Zelanda, desde el petrel (ión) de cara gris hasta el alcatraz (tākapu). Partiendo de la premisa de que la vocalización de las aves es una negociación realizada que incluye la defensa del territorio y la atracción de la pareja, la llamada de un pájaro es una forma de comunicación que dice efectivamente “Ven aquí” o “Vete”, lo que podría decirse que es cierto para la música, marcando un espacio social y un tiempo para invitar o repeler. En lugar de limitar los cantos de las aves a categorías funcionalistas de explicación, nos preguntamos si las aves marinas pueden comunicarse e intercambiar información sobre los cambios ambientales utilizando un vocabulario maleable, compuesto por unidades acústicas únicas, dispuestas y reorganizadas secuencialmente para una mayor profundidad comunicativa. Otorgar un alto nivel de agencia y creatividad a las aves en lugar de creer que un ave solo se vale de un “habla” estereotipada para sobrevivir en un entorno rico en accidentes otorga mayor importancia a las respuestas que se improvisan directamente sobre los estímulos ambientales como irritantes en lugar de como una señal. Con este fin, Matthew explora los cantos de los pájaros a través de musique concrète, que utiliza los sonidos cotidianos como material musical. Utilizando grabaciones de aves marinas, sus muestras abstraen los valores musicales de las convenciones del canto de las aves: una respuesta humana al “otro” en composiciones formadas conjuntamente, que reflejan una relación viva y evolutiva entre el compositor/intérprete y el pájaro. Para desarrollar aún más nuestra investigación en una obra de arte multimedia, extiendo una técnica utilizada para la composición electroacústica (síntesis granular) al dominio visual. Los retratos en video originales del artista y el pájaro se desnaturalizan reorganizando, repitiendo y mezclando secuencias sintetizadas existentes, para construir una nueva estructura acústica y visual que aísla o disloca la apariencia y el comportamiento de la lógica de causa y efecto de la vida misma.
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2

Andaní, Ángela Bonet. « Nuevos horizontes especulativos ». Dans V Congreso Internacional de Investigacion en Artes Visuales ANIAV 2022. RE/DES Conectar. València : Editorial Universitat Politècnica de València, 2022. http://dx.doi.org/10.4995/aniav2022.2022.15515.

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Résumé :
La promesa especulativa de la nueva estética es el título de un artículo de Luke Turner en el blog “Notas sobre el Metamodernismo” (2012). Turner es el autor del manifiesto del metamodernismo, una corriente estética que recoge la estructura del sentimiento más allá del posmodernismo, y que intenta comprender, asimilar y describir las oscilaciones estéticas de la práctica artística y de la cultura visual en la actualidad. En torno a dicha corriente se está manifestando, de una manera necesaria, la posibilidad de un nuevo orden de las cosas en la cultura contemporánea y, llevando sus tentáculos más allá, en nuestra sociedad. Así, en un momento de horizontes especulativos abiertos, una filosofía, el realismo especulativo -OOO (ontología orientada a los objetos)- de Graham Harman, avala la posibilidad de concebir la realidad y, con ella, la causalidad desde nuevos puntos de vista, sin precedentes. Abandonar el antropoceno y comenzar a escuchar otras formas de inteligencia: la inteligencia artificial, o abrir la posibilidad a la escucha de la inteligencia de la naturaleza: primates, cefalópodos, árboles, piedras, madera… Para ilustrar estos cambios ontológicos a nivel artístico propondremos el estudio del caso de James Bridle como representante de The New Aesthetic. Una etiqueta que recapitula el imaginario visual donde se interrelaciona la superhibridación del imaginario colectivo en la era digital. Y por otra parte, nos acercaremos a la obra musical de Holy Herndon, investigadora sonora que, a través de la electrónica, explora y asimila las nuevas tendencias artísticas relacionadas con la inteligencia artificial. Spawn, un sistema de grabación inteligente creado a partir un aprendizaje automático, da lugar a conjuntos de datos a través de los cuales se genera la pista sonora. Ambos artistas tuvieron una charla fructífera en Berlín en verano de 2019 sobre la Inteligencia Artificial (AI), la naturaleza de la inteligencia y sus implicaciones con la evolución, la cultura y el control del poder.
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Tello Collado, Santiago. « Abd al Malik : le fluide vital du rap ». Dans XXV Coloquio AFUE. Palabras e imaginarios del agua. Valencia : Universitat Politècnica València, 2016. http://dx.doi.org/10.4995/xxvcoloquioafue.2016.3022.

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Résumé :
Uno de los aspectos más llamativos, al tiempo que complejos de la música rap es lo que conocemos como flow. Diferentes autores como Marc (2008) o Béthune (2004), sobre la estética del rap, hacen referencia a este concepto difícil de definir. Partiendo de su sentido más orgánico, en tanto que líquido en movimiento, el flow en el rap requiere estar provisto de enorme y cristalina vitalidad en el recitado de los versos, lo que le confiere uno de los aspectos más atractivos, al tiempo que complejos, en este tipo de música. Procedente de la locución americana to rap, entre chismorrear o darle al pico o, simplemente contar cualquier cosa, el rap song puede definirse como la dicción medio cantada y medio hablada de textos elaborados, rimados y ritmados producida sobre una base musical de mezclas de extractos de otras fuentes sonoras, denominadas samplers. Esta manifestación como tal se materializa en una performance que se lleva a cabo en la calle, surgida en los 70 en Nueva York (Lapassade et Rousselot, 1998, p.9). El rap debe su exégesis a la música popular jamaicana, siendo el género demandado en los 70 entre la militancia negra estadounidense. Ya casi en los 80, observamos el resultado de esta música capaz de mezclar baile y política. No olvidemos que, al igual que el jazz, el blues, el soul o el rhythm and blues, el rap es parte integrante del arte negro americano. A diferencia de lo que pasó en los EEUU, el rap francés no comienza en la calle, sino que estaba dirigido o bien a los media o al show. Abd Al Malik, uno de los raperos más líricos, sensibles y delicados en la escena francesa, imprime a sus canciones un tratamiento cristalino y personal con su particular flow. DOI: http://dx.doi.org/10.4995/XXVColloqueAFUE.2016.3022
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