Littérature scientifique sur le sujet « Nuova domanda abitativa »

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Articles de revues sur le sujet "Nuova domanda abitativa"

1

Dini, Roberto. « Nuovi sguardi sulla montagna. Elementi per il progetto alla grande scala ». TERRITORIO, no 56 (mars 2011) : 158–63. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-056024.

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Résumé :
In quanto spazio ‘altro' le Alpi costituiscono un terreno di sperimentazione privilegiato per tentare di rispondere ad alcune domande centrali nel dibattito sulla pianificazione e sul progetto d'area vasta: dalle problematiche connesse alla patrimonializzazione del paesaggio, all'intreccio tra dato fisico e sociale, alla sostenibilitŕ ambientale, alla tutela del patrimonio storico e ambientale. Č fondamentale ragionare su modalitŕ di trasformazione in grado di tenere assieme immagini, progettualitŕ, dinamiche di natura differente, al fi ne di generare ‘territori abitati' nella complessitŕ dei loro valori. Anche nel contesto alpino emerge la necessitŕ di una riflessione intorno al tema dell'architettura alla grande scala, nell'incrocio tra strutturazioni insediative, morfologie del substrato territoriale con l'insieme delle pratiche dell'abitare e delle politiche di sviluppo locale.
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2

Rosasco, Paolo, Leopoldo Sdino et Benedetta Sdino. « Immigration in Genoa : real estate demand survey in the historic centre [Immigrazione a Genova : un’indagine conoscitiva sulla domanda immobiliare nel centro storico] ». Valori e Valutazioni 28 (juillet 2021) : 67–80. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20212807.

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Résumé :
Migratory flows which characterized European cities over the last decade have generated profound changes in the social and economic tissue causing a housing demand with its own characteristics. In Italy, such phenomenon is particularly evident, not only in terms of property demand by foreigner residents, but also as to the turnover produced in terms of volume. Immigration in Genoa manifested itself starting from the second post-war period through a considerable flow of people coming from South of Italy regions looking for an occupation in many state industries and companies in the city or the port. The phenomenon ceased in the ‘70s with the beginning of the deindustrialization and it has been substituted by foreign immigration coming from North Africa and Central America poorest countries. New residents settle in the urban units of Molo, Maddalena and Prè (Historic Centre) abandoned by traditional inhabitants and where the lower prices level makes the buildings more accessible to this specific demand, often characterized by reduced economic capacities. I flussi migratori che caratterizzano le città europee in questi ultimi decenni hanno generato profondi cambiamenti nel tessuto sociale ed economico causando una domanda abitativa con propri caratteri. In Italia, il fenomeno è particolarmente evidente, sia in termini di domanda di immobili da parte di residenti stranieri sia in termini di volumi di affari prodotti. Per la città di Genova il fenomeno dell’immigrazione si manifesta a partire dal secondo dopoguerra con un consistente flusso di soggetti provenienti dalle regioni del sud Italia in cerca di occupazione nelle molte industrie e aziende statali presenti in città e nel porto. Il fenomeno cessa negli anni ‘70 con l’inizio della deindustrializzazione e viene sostituito dall’immigrazione estera dagli stati più poveri del nord Africa e del Centro America. I nuovi residenti si insediano nei sestrieri del Molo, della Maddalena e di Prè (Centro Storico della città) ormai abbandonati dagli abitanti tradizionali e dove il basso livello dei prezzi rende più accessibili gli immobili da parte di questa specifica domanda spesso caratterizzata da ridotte capacità economiche
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Thèses sur le sujet "Nuova domanda abitativa"

1

MASSACCESI, CLAUDIA. « Abitare short stay. Innovazione della residenza collettiva ad uso temporaneo ». Doctoral thesis, 2013. http://hdl.handle.net/2158/806333.

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Résumé :
Il presente lavoro di ricerca si inserisce all'interno del dibattito sulla nuova domanda abitativa, identificando, alla luce della recente crisi e di una diffusa tendenza alla mobilità degli individui, un bisogno sempre più consistente di alloggi velocemente disponibili e fruibili per brevi periodi (short stay). Questo bisogno, di tipo soprattutto ‘sociale’, è espresso da parte di categorie d’utenza molto eterogenee e non sembra trovare ad oggi adeguata risposta in termini di offerta abitativa. Partendo dal rilevamento di alcune esperienze di Housing Sociale in Italia che cercano di risolvere questo problema, la ricerca si propone di individuare requisiti e modelli organizzativi della Residenza collettiva ad uso temporaneo, attraverso l’analisi di forme di residenzialità temporanea oggi esistenti. La proposta è uno strumento guida al progettista di Housing Sociale, che riunisce e traspone le esigenze dell’utenza temporanea e degli operatori coinvolti, aprendo nuovi scenari sul possibile ruolo di una tipologia a metà strada tra la residenza e la struttura ricettiva. This research work is part of the debate on the new housing demand and identifies an ever-increasing need of quickly available short stay accommodations, due to the recent economic crisis and to a widespread tendency to individuals’ mobility. This need, which is especially a social one, is expressed by very heterogeneous categories of end users, and nowadays it does not seem to be satisfied in terms of housing quality and supply. Starting from some experimental projects of the new Italian Social Housing model that try to find an answer to these heterogeneous needs of temporary accommodations, the research aims to identify requirements and organizational models of the Collective housing for temporary use, through the analysis of the current existing architectural typologies of temporary living. The proposal is a tool guide for the designer of Social Housing. The tool meets the needs of the temporary end users and of the involved operators, opening new scenarios on the possible role of a building type that could be midway between the residence and touristic accommodations.
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Livres sur le sujet "Nuova domanda abitativa"

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1937-, Albisetti Giampaolo, Baroni Maria Carla, Gavasso Corrado, Sindacato unitario nazionale inquilini assegnatari. et Convegno nazionale di studi "Domanda abitativa e recupero della città esistente. Verso il nuovo piano casa", dir. Domanda abitativa e recupero della città esistente : Verso il nuovo piano casa. Milano, Italy : FrancoAngeli, 1988.

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Actes de conférences sur le sujet "Nuova domanda abitativa"

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Salomone, Veronica. « Strategie di sopravvivenza : riciclare – rigenerare – includere nella città mediterranea ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8013.

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Résumé :
Le trasformazioni che investono la città mediterranea contemporanea rendono l’abitare sempre più complesso e contaminato. La precarietà è una condizione ricorrente che genera paesaggi imprevedibili e incostanti. Nasce l’esigenza di rileggere la città attraverso le sue stratificazioni non più solo materiali: si abita riciclando spazi, stravolgendo relazioni, utilizzando strategie di mercato inusuali. La città perde la sua organicità apparente ma, trasformandosi, mantiene i suoi elementi fondanti, sopravvivendo nelle forme di autocostruzione e appropriazione, nelle relazioni sociali e negli assetti economici. La condizione di sopravvivenza si fa strategia e nuova frontiera dell’abitare. La tesi trova le sue argomentazioni in contesti dove condizioni ambientali e socio-economiche generano paesaggi al limite della sopravvivenza. È il caso del Cairo in cui interi quartieri sono stati trasformati dall’ingente domanda di sopravvivenza. In particolare, il paper vuole approfondire il caso studio della Città dei Morti. Inizialmente occupata da strutture temporanee di parenti adoranti, Al-Qarāfa è oggi abitata da circa un milione di egiziani. La densità abitativa è alta e i servizi non sempre sufficienti, per cui le autorità locali decisero nel 2010 di radere al suolo intere sezioni del cimitero attraverso l’attuazione del piano urbanistico Cairo 2050, stravolgendo l’impianto originario dell’area. Qual’è il ruolo del progetto? Quali sono i modelli politici, economici e sociali in grado di rigenerare la città mediterranea contemporanea? Si può ancora parlare di ‘modello mediterraneo’? The transformations that affect the contemporary Mediterranean city make the way of living more and more complex and contaminated. Precariousness is a recurring condition that generates unforeseeable and variable landscapes. It becomes necessary to reassess the city through its layers not only the material ones: you live by recycling spaces, changing relationships, using unusual market strategies. The city loses its apparent organicity but, transforming itself, keeps its basic elements, surviving in self-constructions and appropriation forms, in social relations and in the economic arrangements. The condition of survival becomes strategy and new border of living. The thesis finds its arguments in contexts where environmental and socio-economic conditions produce landscapes at the limits of survival. This is the case of Cairo where entire districts have been transformed by the huge demand of survival. In particular, the paper wants to deepen the study case of the City of the Dead. Initially occupied by temporary structures of adoring relatives, Al-Qarāfa is today inhabited by about a million of Egyptians. The population density is high and the services aren't always enough, so the local authorities decided in the 2010 to demolish entire sections of the cemetery through the implementation of the development plan Cairo 2050, changing the original structure of the area. What is the role of the project? What are the political, economic and social models capable of regenerating the contemporary mediterranean city? Can we still speak of 'Mediterranean model'?
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