Thèses sur le sujet « Nuova didattica »
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Simion, Anna <1982>. « Insegnare italiano ad adulti analfabeti e debolmente scolarizzati : la nuova sfida e l’apporto della tecnologia ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21238.
Texte intégralLora, Alice <1995>. « Il deposito del museo di arte contemporanea come nuova ‘sfida’ per la didattica museale. Il caso della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Achille Forti di Verona ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17389.
Texte intégralNardone, Mariarosaria <1972>. « Educazione e Nuove Tecnologie : i nuovi scenari educ@tivi del Videogioco ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/276/1/Tesi_Nardone.pdf.
Texte intégralNardone, Mariarosaria <1972>. « Educazione e Nuove Tecnologie : i nuovi scenari educ@tivi del Videogioco ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/276/.
Texte intégralMorbiato, Gloria <1990>. « Didattica della Letteratura : nuovi approcci e nuovi strumenti ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5496.
Texte intégralBeraldo, Rossella <1980>. « Nuove prospettive e nuovi strumenti per la formazione dei docenti di lingue : i social software per la glottodidattica ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2009. http://hdl.handle.net/10579/612.
Texte intégralGobbo, Beatrice <1990>. « EDUCARE AL PENSIERO CRITICO nuove prospettive didattiche ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/7283.
Texte intégralNaressi, Chiara <1976>. « Didattica 2.0 : studiare ed apprendere la matematica con le nuove tecnologie ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2643.
Texte intégralBaldassarre, Giuseppe. « Analisi del movimento e nuove tecnologie ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2012. http://hdl.handle.net/10556/601.
Texte intégralMetodologia della Ricerca – Analisi del movimento e nuove tecnologie di Giuseppe Baldassarre Lo studio dell’analisi del movimento attraverso l’uso delle nuove tecnologie, ha negli ultimi decenni, avuto un notevole sviluppo anche se è ancora agli stadi primordiali. Il lavoro approfondirà la conoscenza delle tecniche e dei nuovi strumenti utilizzati nell’analisi del movimento degli esseri umani e come loro possono determinare una gamma vastissima di rilevazioni finalizzate alla comprensione della statica e della dinamica del corpo umano, sia per quanto riguarda gli aspetti biomeccanici (descrizione cinematica e dinamica, modelli muscolo-scheletrici, simulazione del movimento), sia per quelli neurali connessi al controllo motorio e alla coordinazione del movimento. L’uso delle moderne tecnologie per l’analisi del movimento, inoltre, riveste un ruolo importante in diverse aree della medicina e delle scienze umane. In neurofisiologia, in ortopedia e nella riabilitazione motoria, queste tecniche, consentono una più dettagliata diagnosi funzionale e un più adeguato trattamento terapeutico. Le ricerche e gli studi nel campo dell’analisi del movimento, possono sicuramente contribuire a fornire indicazioni e rappresentare nuovi filoni di studio per le loro applicazioni in ambito educativo. Le attività di movimento per la loro natura rientrano in tutti i campi d’interesse del genere umano, salutistico, sportivo, ricreativo, sociale, rappresentando un contesto formativo ad alto significato educativo e un valore aggiunto alla formazione della persona. Il lavoro basato sulla ricerca sperimentale cercherà di fornire utili informazioni in grado di unire il versante educativo e psicopedagogico dello sport, cogliendone gli aspetti salienti e le spinte emozionali, con quello cognitivo, per una loro piena utilizzazione in un ambiente educativo - formativo. Le nuove tecniche permettono di ricavare in modo non invasivo informazioni dettagliate e quantificate sulla funzionalità del nostro apparato locomotore. I nuovi sistemi come le telecamere video o a raggi infrarossi, le piattaforme stabilometriche/dinamometriche e i sistemi elettromiografici permettono di effettuare analisi multifattoriali statiche, dinamiche del cammino, mediante le quali si possono evidenziare e quantificare le alterazioni del gesto motorio rispetto ai pattern fisiologici di movimento, le asimmetrie e le anomale correlazioni tra grandezze biomeccaniche e attività muscolare. Uno dei punti forti di queste tecniche è la possibilità di poter confrontare quantitativamente le condizioni funzionali di un paziente nelle varie fasi di studio di patologie o trattamenti riabilitativi. L’adozione di tecniche e metodologie oggettive, ripetibili, misurabili, confrontabili e riproducibili, può aiutare a superare le difficoltà d’interpretazione e valutazione diagnostica nei diversi campi di applicazione Neurofisiologica, Ortopedica, Riabilitativa e Performativa. Gli studi negli anni novanta di tipo psicopedagogico e di tipo educativo erano finalizzati esclusivamente alla soluzione di problemi all’interno di contesti educativi, così come affermavano molti autori dell’epoca (J.B. Carroll, 1963, D. Ausubel, 1968, R.M.W. Travers, 1973) evidenziando che i contesti privilegiati dalla psicologia dell’educazione sono quelli scolastici, ma è grazie alle teorie di autori come G. Rizzolatti, C. Sinigaglia (2006), H. Gardner (1985), D. Goleman (2001), J. LeDoux (2003), M. Sibilio (2002), che hanno, attraverso i loro studi, ampliato questo tipo di ricerche fornendo risposte significative sui meccanismi cognitivi ed emotivi, sulla corporeità e sul movimento e sulle sorprendenti capacità del nostro cervello, aprendo nuovi orizzonti alla didattica e ai processi educativi sia in ambiente scolastico che in ambiente sportivo. L’approccio neurofisiologico elaborato da Donald Hebb ha evidenziato lo stretto rapporto tra emozione e apprendimento, orientando una ricerca dello stimolo forte nei processi formativi. Infatti, la sua teoria scarica-connetti ha aperto nuovi orizzonti per la didattica che trae spunto, per l’applicazione di nuove metodologie, dalle esperienze motorie e corporee. In quest’ottica le attività motorie e sportive diventano volano per l’accesso ai saperi e trasversali alle attività educative e formative della persona. Il lavoro è suddiviso in tre parti. Nella prima parte abbiamo tracciato la storia e l’evoluzione dell’analisi del movimento fino a oggi soffermandoci sugli aspetti legati ai segnali biomedicali necessari per la rilevazione di informazioni proveniente dal nostro corpo. La seconda parte del lavoro è stata dedicata all’analisi del movimento e alle varie branche della medicina che a vario titolo si occupano dello studio dei segnali emessi dal corpo e del movimento, descrivendo analiticamente le strumentazioni tecnologiche presenti nel Laboratorio di Analisi del Movimento dell’Università degli Studi di Salerno, e il loro utilizzo. Nell’ultima parte del lavoro sono state presentate le esperienze e le ricerche effettuate, con la strumentazione a disposizione, durante il dottorato e le relative riflessioni e conclusioni. [a cura dell'autore]
X n.s.
Fiore, Daniele. « Società della conoscenza e nuove tecnologie : innovazione didattica nella scuola secondaria di secondo grado ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11446/.
Texte intégralAl, Kaisy Ban <1974>. « Unità didattica, Unità d’apprendimento e Neuroscienze. Il Modello Alla luce delle Nuove Teorie Scientifiche ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9463.
Texte intégralFerrari, Luca <1980>. « Per una implementazione sostenibile delle nuove tecnologie a scuola ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7437/4/tesi_dottorato_28_marzo_2016_b.pdf.
Texte intégralLa presente dissertazione si propone di esplorare, da un punto di vista pedagogico e secondo un approccio qualitativo, il tema della implementazione sostenibile delle nuove tecnologie digitali in ambito scolastico. A partire dai risultati delle indagini esplorative condotte nella Regione Emilia Romagna (Italia) e nello Stato de El Salvador (America Centrale), le considerazioni raccolte e organizzate in questo lavoro vorrebbero rappresentare un primo contributo d’indirizzo politico e pedagogico per sostenere sia le scuole in aree e/o in situazioni di svantaggio, sia le scuole considerate di “eccellenza” nel cooperare tra loro e nel governare adeguatamente i processi che rendono “possibile” la implementazione sostenibile e sistemica delle TIC nella scuola.
Ferrari, Luca <1980>. « Per una implementazione sostenibile delle nuove tecnologie a scuola ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7437/.
Texte intégralLa presente dissertazione si propone di esplorare, da un punto di vista pedagogico e secondo un approccio qualitativo, il tema della implementazione sostenibile delle nuove tecnologie digitali in ambito scolastico. A partire dai risultati delle indagini esplorative condotte nella Regione Emilia Romagna (Italia) e nello Stato de El Salvador (America Centrale), le considerazioni raccolte e organizzate in questo lavoro vorrebbero rappresentare un primo contributo d’indirizzo politico e pedagogico per sostenere sia le scuole in aree e/o in situazioni di svantaggio, sia le scuole considerate di “eccellenza” nel cooperare tra loro e nel governare adeguatamente i processi che rendono “possibile” la implementazione sostenibile e sistemica delle TIC nella scuola.
FERRARI, MIRELLA. « Fruizione dei beni culturali, nuove tecnologie per la comunicazione artistica, pubblico e didattica nei musei ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2011. http://hdl.handle.net/10281/19821.
Texte intégralRiccato, Aurora <1997>. « MediAzione : le nuove didattiche museali tra necessità e opportunità di sviluppo ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21757.
Texte intégralZucchini, Luisa <1970>. « La didattica della traduzione specializzata dallo spagnolo in italiano : competenza traduttiva, genere testuale e nuove tecnologie ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/5090/1/zucchini_luisa_tesi.pdf.
Texte intégralThis research was born from the virtuous combination of theory and teaching practice in the spirit of a research-action. The aim of this thesis was to develop a learning path for training in specialized translation from Spanish into Italian in the medical-scientific, technical and economics-law fields, within today’s Italian university. This proposal is based on three elements: the analysis of the current market for translation from and into the above stated languages, the identification of the educational goals on the basis of the translation competence model chosen, and the development of the learning path according to skills and the enfoque por tareas. In developing the teaching methods, there are two aspects that define the path: the concept of specialized textual genre in translation and information management using new technologies (corpora, terminology and phraseology data bases, translation memories and “controlled translation”). This thesis is divided into two parts: the first one (four chapters) presents the theoretical background to the considerations on teaching specialized translation; the second one (two chapters) presents the methodological and analytical background to the teaching proposal. The first chapter sets out the relationship between translation and the professional world; the second chapter presents the concept of translation competence as a bridge between education and the professional translation world; the third chapter goes through the main stages of the general translation teaching evolution; the fourth chapter describes some of the most recent and complete teaching proposals for specialized translation in the technical, medical-scientific and economics-law fields. The fifth chapter introduces the concept of specialized textual genre in translation and the sixth chapter sets out the teaching proposal for specialized translation from Spanish into Italian, aim of this thesis.
Zucchini, Luisa <1970>. « La didattica della traduzione specializzata dallo spagnolo in italiano : competenza traduttiva, genere testuale e nuove tecnologie ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/5090/.
Texte intégralThis research was born from the virtuous combination of theory and teaching practice in the spirit of a research-action. The aim of this thesis was to develop a learning path for training in specialized translation from Spanish into Italian in the medical-scientific, technical and economics-law fields, within today’s Italian university. This proposal is based on three elements: the analysis of the current market for translation from and into the above stated languages, the identification of the educational goals on the basis of the translation competence model chosen, and the development of the learning path according to skills and the enfoque por tareas. In developing the teaching methods, there are two aspects that define the path: the concept of specialized textual genre in translation and information management using new technologies (corpora, terminology and phraseology data bases, translation memories and “controlled translation”). This thesis is divided into two parts: the first one (four chapters) presents the theoretical background to the considerations on teaching specialized translation; the second one (two chapters) presents the methodological and analytical background to the teaching proposal. The first chapter sets out the relationship between translation and the professional world; the second chapter presents the concept of translation competence as a bridge between education and the professional translation world; the third chapter goes through the main stages of the general translation teaching evolution; the fourth chapter describes some of the most recent and complete teaching proposals for specialized translation in the technical, medical-scientific and economics-law fields. The fifth chapter introduces the concept of specialized textual genre in translation and the sixth chapter sets out the teaching proposal for specialized translation from Spanish into Italian, aim of this thesis.
Malobbia, Martina <1991>. « Ragazzi al museo. Nuovi media e tecnologie per la didattica museale : il caso Palazzo Grassi Teens ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10020.
Texte intégralLevarta, Anna <1993>. « IL RUOLO SOCIALE DELL’EDUCAZIONE TEATRALE : PROFILI LEGISLATIVI E DIDATTICI DI UN NUOVO MODELLO FORMATIVO ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13904.
Texte intégralRibisi, Jessica. « Nuove tecnologie per una didattica inclusiva - Analisi di un'esperienza all'interno di una scuola secondaria di primo grado ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14129/.
Texte intégralGagliardo, Pietro. « Nuove tecnologie e Inquiry Learning ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16125/.
Texte intégralTagliati, Claudia <1976>. « La città educativa e le nuove tecnologie. L'integrazione scuola-territorio nella società della comunicazione ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1003/1/Tesi_Tagliati_Claudia.pdf.
Texte intégralTagliati, Claudia <1976>. « La città educativa e le nuove tecnologie. L'integrazione scuola-territorio nella società della comunicazione ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1003/.
Texte intégralNICOTRA, MARIANNA. « La vita come mediatore didattico. Nuovi paradigmi per le discipline umanistiche nell'istruzione e formazione professionale ». Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2016. http://hdl.handle.net/10446/71623.
Texte intégralFoschi, Elia <1975>. « Studio e validazione di una nuova metodica per la valutazione dello stato di forma ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/782/1/Tesi_Foschi_Elia.pdf.
Texte intégralFoschi, Elia <1975>. « Studio e validazione di una nuova metodica per la valutazione dello stato di forma ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/782/.
Texte intégralLEONE, VINCENZA. « Le nuove tecnologie come valore aggiunto del CLIL ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/1018.
Texte intégralThis thesis is the result of a research study in CLIL and Technologies that arose from the combination of different factors: the desire of investigate the implementation of new technologies at school, considering the possible implication, and the need to improve the quality of language learning giving new stimuli to the students. It is based on a theoretical study and an action research which investigated different school levels and university courses. The research proved the positive stimulus of new technologies as value-added to CLIL and recognised the key role of the teacher in such a double-focus approach.
LEONE, VINCENZA. « Le nuove tecnologie come valore aggiunto del CLIL ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/1018.
Texte intégralThis thesis is the result of a research study in CLIL and Technologies that arose from the combination of different factors: the desire of investigate the implementation of new technologies at school, considering the possible implication, and the need to improve the quality of language learning giving new stimuli to the students. It is based on a theoretical study and an action research which investigated different school levels and university courses. The research proved the positive stimulus of new technologies as value-added to CLIL and recognised the key role of the teacher in such a double-focus approach.
Sgrò, Francesco Lucio. « Nuove tecnologie informatiche e scienze motorie : approcci applicativi in ambienti educativi ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2012. http://hdl.handle.net/10556/326.
Texte intégralLo sviluppo delle nuove tecnologie a supporto della didattica ha determinato l’inarrestabile crescita dei modelli d’insegnamento–apprendimento a distanza, sempre più flessibili ed efficaci, basati sull’utilizzo delle tecnologie digitali. Ad oggi è sicuramente possibile individuare diversi ausili tecnologici adoperati, al pari di differenti risorse didattiche per l’apprendimento, come i software specifici per la didattica, noti con il nome di edu-software, le risorse elettroniche, come archivi di immagini e video, e gli ambienti tecnologici per l’apprendimento. In questo scenario, però, le tecnologie non sono state utilizzate in modo del tutto equo nei diversi contesti educativi. Infatti, è possibile individuarne l’utilizzo negli approcci didattici prettamente ad indirizzo scientifico, come l’insegnamento della matematica, della fisica o della chimica; nell’area umanistica, già è possibile osservare un utilizzo moderato delle nuove tecnologie, mentre nell’ambito delle attività motorie hanno trovato impieghi poco significativi. La pratica di attività motorie come strumento educativo rappresenta un momento di crescita sia sotto il profilo fisico che sotto il profilo intellettivo e può anch’essa trovare punti di contatto significativi ed opportuni con le nuove tecnologie informatiche. In questo lavoro di tesi ci si è posti l’obiettivo di dimostrare come sia possibile utilizzare le nuove tecnologie informatiche, limitatamente ad alcune sue forme, per integrare i classici approcci formativi adoperati nel mondo delle attività motorie, proponendo l’utilizzo di specifici ausili tecnologici per la fase di valutazione dei gradi di abilità conseguiti dagli studenti. Il lavoro di tesi si fonda su un’accurata analisi e una precisa dissertazione delle tecnologie utilizzate in ambito educativo e su una disamina puntuale delle peculiarità necessarie per la sperimentazione delle tecnologie informatiche nell’educazione motoria, con particolare riferimento ai sistemi di valutazione della “prestazione”. Al fine di determinare la metodologia e le tecnologie più adeguate per la valutazione motoria si sono analizzati i contributi scientifici più significativi, ponendo particolare enfasi sui requisiti che gli strumenti adoperati devono possedere per un corretto, efficace e non invasivo impiego anche in contesti educativi. Gli strumenti sono stati classificati in funzione dell’applicabilità nei diversi momenti valutativi dell’attività motoria, in funzione dei requisiti di input/output richiesti e delle relative caratteristiche fisiche e tecnologiche. Con riferimento alla valutazione motoria, inoltre, sono stati ampiamente dettagliati i compendi sull’attività fisica proposti sia per i giovani che per gli adulti, evidenziando come la codifica delle singole attività motorie attraverso i MET – Metabolic Equivalent Task permetta una classificazione efficace e condivisa da tutta la comunità scientifica. Definiti gli strumenti per la valutazione dell’attività motoria, è stato sviluppato un sistema ITS – Intelligent Tutoring System, cioè un software in grado di emulare le prestazioni di un tutor, specificatamente progettato ed implementato per l’utilizzo nell’attività motoria. L’aspetto più innovativo del sistema è rappresentato dal modello studente che, attraverso l’implementazione con tecnologie proprie dell’intelligenza artificiale, come la logica Fuzzy e le Reti Neurali, garantisce una classificazione delle attività motorie con schemi di valutazione e codifiche assolutamente affini a quelle effettuate, nella realtà, dai docenti. La tecnologia proposta è stata oggetto di diversi step di valutazione, legati ad aspetti simulativi e sperimentali. In particolare è stata organizzata una sessione di valutazione presso una scuola media di Enna, in cui i ragazzi hanno svolto un programma di attività motoria predisposto dal loro docente di educazione fisica attraverso una console di Active Video Gaming, la Nintendo Wii, “giocando” con il video-game “EA Active Sports” ed indossando un accelerometro della Nike connesso con un iPod della Apple. Alla fine del percorso di attività motoria il sensore è stato collegato al PC e il modulo studente implementato ha opportunamente valutato l’attività fisica espletata, per mezzo di una comparazione tra il consumo calorico atteso, predeterminato attraverso i MET delle diverse attività, e quello realmente misurato dal sensore indossato. Le sperimentazioni proposte hanno fornito indicazioni di assoluta affinità tra le valutazioni dei docenti e quelle fornite dal modulo studente. La proposta descritta vuole rappresentare una modalità educativa, in quanto consente agli studenti di svolgere esercizi di educazione motoria, al pari delle altre discipline, in maniera autonoma. Il sistema proposto, inoltre, fornisce loro una valutazione oggettiva della “prestazione” eseguita che consente loro di monitorare i loro progressi formativi. [a cura dell'autore]
X n.s.
Cortiana, Paola. « I significati dello scrivere a scuola nell'era digitale. Analisi della motivazione degli studenti e proposte didattiche ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2016. http://hdl.handle.net/11577/3424472.
Texte intégralLa presente ricerca si interroga su quale sia l’origine dell’atteggiamento demotivato trasversalmente diffuso a scuola verso la scrittura da parte di ragazze e ragazzi, e su come sia possibile porvi rimedio. Lo studio è basato sull’ipotesi che la motivazione a scrivere cambi in relazione a particolari generi e processi e con il progredire del grado scolastico. Dopo l’analisi della letteratura, lo studio ha previsto la costruzione di strumenti per la rilevazione della motivazione rispetto a generi e pratiche di scrittura: questa parte della ricerca ha coinvolto 707 studenti e ha compreso tre fasi. Nella fase preliminare, ad alunni di 5^ scuola primaria, 2^ scuola secondaria di 1^ grado e di 2^ e 4^ secondaria di 2^ grado (N = 165) è stato chiesto di indicare, in forma scritta, tipologie e pratiche di scrittura che apprezzavano di più e di meno dentro e fuori scuola. Le risposte degli studenti sono state integrate con le informazioni provenienti da documenti ministeriali, dando vita, nella seconda fase, a due questionari motivazionali su generi e processi di scrittura. Tali questionari sono stati somministrati in forma esplorativa a studenti dello stesso grado scolastico della fase di pre-indagine (N = 200), che hanno valutato ogni quesito su una scala a 5 punti ("Per niente"- "Moltissimo") su quattro dimensioni: piacevolezza, autopercezione di competenza, utilità e valore per l’espressione del sé. In base ai risultati di questa somministrazione esplorativa i questionari sono stati modificati e somministrati nella terza fase a 361 studenti. Le analisi fattoriali hanno evidenziato diverse strutture fattoriali per ogni dimensione. Le analisi della varianza e le analisi post-hoc, effettuate sui punteggi fattoriali, hanno fatto emergere differenze interessanti per ogni dimensione, evidenziando un andamento significativamente diverso per generi di scrittura realizzati con le nuove tecnologie. Sulla base dei risultati emersi sono state elaborate considerazioni pedagogiche e proposte di sviluppi didattici. In particolare sono state sperimentate due metodologie basate su un concetto multimodale di composizione e sull’utilizzo della scrittura del blog. Le esperienze realizzate hanno evidenziato aspetti positivi e criticità legate al rapporto tra scrittura tradizionale e nuove forme di comunicazione. Lo studio conferma nell’insieme che la scrittura è un processo complesso da insegnare; evidenzia però anche le ampie possibilità insite in approcci che tengono conto delle componenti motivazionali e dei cambiamenti introdotti dalle nuove tecnologie, offrendo ai giovani occasioni plurime e alternative di scrittura.
FERRI, LETIZIA. « Il liceo artigianale, la creazione di un nuovo modello di scuola al servizio di una concezione unitaria dell'uomo nel mondo ». Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2020. http://hdl.handle.net/10446/181488.
Texte intégralGaldieri, Michela. « Sport, disabilità e tecnologia : nuove prospettive di ricerca ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2011. http://hdl.handle.net/10556/242.
Texte intégralLo studio sulle possibili relazioni scientifiche tra attività motorie, sport, nuove tecnologie e disabilità in ambiente educativo rappresenta ancora uno spazio di ricerca relativamente inesplorato. Questo originale campo di indagine, in direzione di una necessaria sintesi movimento-tecnologie, richiede preliminarmente, uno studio complesso della persona e delle inesplorate potenzialità che la caratterizzano e che le tecnologie possono utilizzare in forma “diversa e originale” per favorire i processi di integrazione. Questo orizzonte di studio, prima di approcciare alle diverse dimensioni che possono collegare didatticamente le tecnologie, il movimento e la disabilità nei contesti educativi, richiede una riflessione epistemologica che chiarisca il valore etico della “diversità”, la significatività della presenza dello studente con disabilità nella costruzione di un percorso formativo del gruppo classe allo scopo di trasformare sempre l’integrazione dei compagni in situazione di handicap in una risorsa educativa e didattica per tutti. La disabilità rappresenta, infatti, un’ originale occasione di crescita del gruppo, una costante sollecitazione sul piano didattico per costruire nella scuola uno spazio privilegiato e multiesperienziale per sperimentare un sistema alternativo degli apprendimenti e per sviluppare abilità e competenze cognitive troppo spesso compresse dal sistema tradizionale della didattica. La presenza dello studente disabile è un vero “motore di ricerca” dei diversi stili cognitivi, uno stimolo all’impiego metodologico di dimensioni diverse della cognizione, in quanto “un’educazione costruita su una molteplicità di intelligenze può riuscire più solida ed efficace di una costruita su due soltanto, potendo sviluppare una gamma più vasta di talenti e rendere il curricolo tradizionale accessibile a un numero più elevato di studenti. Le attività di movimento, nella complessità dei campi applicativi salutistici, sportivi, ricreativi, adattivi e sociali, rappresentano un contesto formativo con forte valenza educativa, un’originale area di valorizzazione del soggetto anche in presenza di difficoltà psicofisiche e sensoriali, ma necessita di tecnologie e supporti capaci di garantire opportunità e diritti per favorire la partecipazione dei disabili. La scuola primaria in particolare, prima Istituzione educativa che dovrebbe garantire il diritto/dovere delle persona in situazione di handicap, ha rappresentato negli ultimi decenni un vero laboratorio della didattica, sperimentando in ragione di una specificità formativa, itinerari di integrazione che hanno capitalizzato la dimensione corporeo-chinestesica della persona. La ricerca sulla relazione tra corporeità, nuove tecnologie e didattiche per l’integrazione scolastica del disabile nel periodo dell’infanzia e dell’adolescenza, ponendosi in una prospettiva complessa e plurale delle scienze motorie, capace di esprimere a pieno la sua dimensione educativa in una chiave integrata e sistemica ha coniugato studi: - sulla relazione tra corpo, movimento e accesso alla conoscenza; - sulle potenzialità adattive e compensative del movimento e sulla sua possibile educabilità finalizzata all’uso ed alla costruzione di abilità diverse; - sulle caratteristiche e le modalità d’uso di tecnologie finalizzate ai processi di facilitazione di accesso ai percorsi formativi, compresi quelli educativomotorio- sportivi. Il lavoro, nella sua parte iniziale, è stato caratterizzato dalla costruzione di una cornice epistemologica interdisciplinare del versante educativo della attività motorie e sportive che, investigando la relazione tra corpo, movimento e processi apprenditivi, ha evidenziato la centralità della dimensione corporeo-chinestesica nei processi di costruzione dei saperi e il potenziale educativo, formativo ed integrativo di una pratica didattica orientata alla valorizzazione delle attività motorie e sportive anche nella loro forma adattata. L’analisi delle radici scientifiche del gioco e delle attività motorie e sportive, della possibile relazione tra movimento ed esperienza ludica in ambiente educativo, ha richiesto uno studio della storia del fenomeno sportivo nelle sue fasi evolutive, dal mondo classico all’età contemporanea, approfondendo alcune tappe di un percorso di trasformazione sociale e culturale che ha coinvolto tradizioni, ideologie politiche, principi filosofici, dottrine religiose. La consapevolezza scientifica della relazione intercorrente tra dimensione corporea, qualità morali e spirituali e modelli educativi ha richiesto una lettura dinamica del fenomeno motorio-sportivo e della diversabilità, soggetto ed oggetto di culture diverse ed organizzazione sociale. In particolare, le scienze psico-pedagogiche, hanno gradualmente consentito una correlazione delle attività motorio-sportive ai valori educativi ed ai processi formativi, riconoscendo alla dimensione ludica un ruolo fondamentale nello sviluppo psicofisico del fanciullo e nel corpo il primo strumento di accesso alla conoscenza. L’attivismo di J. Dewey e di M. Montessori, l’approccio cognitivista di J. Bruner, e senso-motorio di J. Piaget, il pluralismo di H. Gardner, l’approccio emozionale di D. Goleman, l’approccio metacognitivo di D. P. Ausubel e J. P. Novak, hanno contribuito ad una valorizzazione della dimensione corporeo-chinestesica come base di ogni apprendimento, al riconoscimento di una pluralità di formae mentis indipendenti ma interagenti, alla rivalutazione di una “mente emotiva” capace di condizionare il nostro agire razionale e la comunicazione delle nostre emozioni e hanno affermato, indirettamente, una rivalutazione dei giochi motori, delle diverse forme di giochi sportivi e delle attività di movimento come strumenti per la formazione e occasioni di espressione personale dei bambini. La lettura filosofica delle relazioni esistenti tra dimensione biologica, psicologica e sociale, e il contributo originale di M. Merleau Ponty, ha consentito un’analisi dei rapporti tra pratica motoria e sportiva e modelli sociali, individuando nel corpo e nel movimento un prezioso strumento di mediazione con il mondo. Lo studio, ancora, dei principali approcci teorici relativi alla comunicazione corporea attraverso i contribuiti di P. Watzlawich, M. Argyle, V. Birkenbihl, E. Goffman, ha favorito la comprensione dei numerosi e “immediati” segnali del corpo svelando parte di quell’alfabeto che costituisce il “linguaggio del corpo”. I recenti studi nel settore neuro-bio-fisiologico, grazie al dawinismo neurale di G.M. Edelman e gli studi di G. D. Kandel, i contributi di A. Damasio e J. LeDoux, di G. Rizzolatti, di A. Berthoz hanno fornito alla scienza risposte significative sui meccanismi cognitivi ed emotivi, sull’analisi del movimento e sulle sorprendenti capacità anticipative e simulative del nostro cervello, aprendo nuovi orizzonti della didattica e del fare educativo. Anche se non di recente elaborazione, l’approccio neurodidattico di Donald Hebb ha giustificato scientificamente la soggettività dei processi mnemonici ed il rapporto tra emozione e apprendimento, ispirando ed orientando una continua ricerca dello stimolo forte nei processi formativi e sollecitando, implicitamente, l’esplorazione di nuovi campi interdisciplinari come quelli sportivo-motorio. La sua teoria scarica-connetti ha rappresentato un nuovo orizzonte della didattica, un campo inesplorato aperto al protagonismo di nuove metodologie di insegnamento, un terreno neurobiologico e psicologico che ha incoraggiato una visione dell’azione didattica orientata e supportata da esperienze motorie e corporee. La trasferibilità dei contenuti disciplinari, attraverso l’esperienza corporea apre l’accesso ad un sapere plurimo, capace di ancorarsi simultaneamente ai diversi canali conoscitivi e sensopercettivi. Il corpo diventa soggetto interagente per la soluzione di problemi, per la rielaborazione di strategie complementari o alternative della conoscenza, un vero motore di supporto alla didattica, un ambiente di apprendimento nel quale è possibile seguire un itinerario complesso dove si possono aprire spazi del ‘sapere, del saper fare e del saper essere’ attraverso una didattica partecipata. Questa nuova modalità didattica consente di regolare ed utilizzare di volta in volta le diverse forme di comunicazione analogica, di orientare e supportare con l’ausilio dei gesti, di favorire la costante azione chinestesica e la relazione tra una pluralità di formae mentis realizzando un ambiente di apprendimento motorio-sportivo in cui si valorizzano competenze ed abilità potenzialmente vicarianti sul piano formativo, si aprono finestre sul mondo del disagio, della disabilità e più generalmente sulle modalità di costruzione del successo formativo, offrendo al mondo dell’educazione la possibilità di un ripensamento complessivo della prassi educativa che parta dalla soggettività, dai bisogni individuali della persona, dalle sua inscindibilità corporeocognitiva ed emotiva. In questa chiave di lettura le attività motorie e sportive diventano modulatori e facilitatori di percorsi cooperativi e solidali, mettono in campo valori come tolleranza, solidarietà e rispetto delle differenze e si pongono come canali privilegiati per l’accesso ai saperi anche per i disabili supportati dalla presenza, sul territorio nazionale ed internazionale, da organizzazioni quali Special Olympics e CIP che favoriscono la partecipazione sportiva e da un ampio ventaglio di disposizioni legislative che tutelano il loro diritto di integrazione sociale. La seconda parte del lavoro, non a caso, ha riguardato l’analisi delle norme italiane ed europee in materia di integrazione sociale dei disabili che orientano le politiche sociali verso l’inclusione e l’integrazione del disabile anche attraverso le nuove tecnologie (D.P.R. 5 febbraio 1992, n. 104 – Legge Quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate; Risoluzione dell’Assemblea delle Nazioni Unite del 20 dicembre 1993, n. 48/96 - Standard Rules on the Equalization of Opportunities for Persons with Disabilities; Direttiva del Consiglio Europeo del 27 novembre 2000, n. 200/78/EC - “A General Framework for Equal Treatment in Employment and Occupation”; Direttiva del Consiglio Europeo del 12 maggio 2000, COM. n. 284 - “Towards a Barrier Free Europe for People with Disabilities”). Le disposizioni normative in merito (Consiglio Europeo Straordinario di Lisbona del 24 marzo 2000, COM n. 99/680 - Piano Europeo “e-Europe 2002: An Information Society for All”; COM – UE del Il 25 settembre 2001, n. 529 - “eEurope 2002: Accessibility of Public Web Sites and their Content”; Decisione del Consiglio e del Parlamento Europeo del 18 dicembre 2006, n. 1982/2006/ - “Seventh Framework Programme of the European Community for Research, Technological Development and Demonstration Activities 2007-2013) promuovono, infatti, il rispetto dei diritti e la rimozione di tutti gli ostacoli di natura giuridica, economica e socio-culturale che impediscono l’uguaglianza e la valorizzazione delle diversità, ma soprattutto prevedono tra le azioni prioritarie la “eparticipation” ossia la partecipazione di tutti, ivi i compresi i disabili, alla società dell’informazione e invitano a sviluppare dei percorsi di studi “adattati” alle “esigenze speciali” con l’ausilio delle nuove tecnologie o Tecnologie Assistive. La riflessione, a questo punto, si è estesa al tema dell’accessibilità e dell’adattabilità degli strumenti informatici e tecnologici in ambito didattico. Questo studio è nato da una preventiva analisi dei benefici che gli utenti con abilità diverse possono ricavare dall’ utilizzazione di software e ausili specifici in relazione alla tipologia di deficit sensoriale e psicofisico. L’ipotesi, inoltre, di una progettazione di spazi all’interno dei quali realizzare percorsi che si ispirino a modalità d’insegnamento alternative e complementari alla didattica tradizionale, ha determinato nella parte finale del lavoro, l’esame delle più importanti tecnologie presenti sul mercato funzionali alla sperimentazione di diverse strade di applicazione dei saperi appresi e alla stimolazione di nuove forme di conoscenza attraverso il corpo e il movimento. In particolare le diverse tipologie di sistemi tecnologici presentati (motion capture, pedane dinamometriche, calorimetri) aprono degli scenari impensabili fino a pochi anni fa nel campo della comunicazione e dello studio, per quanto concerne la didattica inclusiva, e arricchiscono gli ambienti della ricerca didattica di nuove metodologie di insegnamento dei saperi disciplinari e di nuove modalità di analisi e di valutazione delle grandezze coinvolte nel movimento, dalla postura ai gesti motori, dalle sequenze motorie ai modelli coordinativi dei disabili.[a cura dell’autore]
IX ciclo n.s.
Trento, Angelica <1996>. « Il nuovo livello Pre-A1 del Volume Complementare del Quadro Comune Europeo Un prezioso strumento a supporto dell’apprendente di lingue principiante assoluto ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19726.
Texte intégralLusetti, Marialuisa <1970>. « Formazione, apprendimento e nuove prospettive e-learning. Lo sviluppo delle nuove tecnologie didattiche e la creazione di sistemi di apprendimento lungo l’intero arco della vita ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1096/1/Tesi_Lusetti_Marialuisa.pdf.
Texte intégralLusetti, Marialuisa <1970>. « Formazione, apprendimento e nuove prospettive e-learning. Lo sviluppo delle nuove tecnologie didattiche e la creazione di sistemi di apprendimento lungo l’intero arco della vita ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1096/.
Texte intégralRomagnoli, Cristian <1993>. « Applicazioni tecnologiche e nuovi metodi di valutazione della performance negli sport acquatici ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amsdottorato.unibo.it/10279/1/Cristian%20Romagnoli_%20Tesi.pdf.
Texte intégralIn high-level sports, technology has achieved a role of considerable importance for the analysis and performance assessment. In recent years, the developments in new technologies and the improvements in previous ones (i.e. accelerometers, gyroscopes, and software for video analysis) in terms of sample rate, data acquisition, and sensor size, allowed the "wearability" of new sensor systems and their insertion into the sport equipment. Technology has always been at the service of athletes as a support tool to achieve the top in sports results. For this reason, the functional assessment of the athlete associated with the use of technologies aims to assess the improvements of athletes by measuring the physical condition and/or technical skills on a specific sport. This thesis aims to study the use of technological applications and identify new methods of performance assessment in some water sports. The first part (chapters 1-5), focuses on the prototype technology called E-kayak and the various applications in flatwater sprint kayaking. Here, the reliability of the data provided by the E-kayak with other systems available in the literature was verified. In addition, new parameters useful for understanding the paddler's performance model were investigated. The second part (chapter 6), refers to the kinematic analysis of the vertical thrust in the waterpolo player, through the use of 2D video analysis, for the identification of the Force-velocity and Power-velocity relationships directly in the water. This pilot study will provide useful information for the monitoring and conditioning of strength and power to be carried out directly in the water. Finally, the third part (chapters 7-8) focuses on identifying the Fibonacci sequence (divine sequence) in crawl and butterfly swimming styles. The results of these studies suggest that the swimming pace maintained during medium/long distances plays a key role. Furthermore, the level of self-similarity increases with the swimming technique.
CAPUZZI, MONICA. « Le nuove sfide all'educazione nella realtà dell'Unione Europea ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/136.
Texte intégralThe present degree thesis analyses and thinks over, critically and methodically, on the bases of careful bibliographical contents, the proposals that European Union has made, and is still making, for everyone of its citizens in the complicated field of formation, education and didactics. The matrix of reflection, and of the following action, has been realized by the famous Meeting of Lisbon in March 2000, during that every one of the member States committed themselves in order that European Union became, in the period between 2000 and 2010, the strongest and the most competitive economy of knowledge in the world". The underlining concerning the increase of "human capital" and of "social capital" comes back with insistent frequency in the most of documents about the overall formative agreement in European Community. It brings to a corollary of reflections in the direction, time after time, of an ever more massive introduction of Technology of Information and Communication; of the knowledge of two languages at least, of the synergistic connection between the world of work and the world of formation; of the education along the whole course of life; of the continuous monitoring of education quality; of the reformation of curricula; of the skills construction, just to bring few examples. The values that, consequently, not only in the formation field but also in the work field, seem to be essential, are connected with competitiveness, flexibility, change, adaptability, appreciation of excellence, innovation and entrepreneurship, esteemed necessary in a context characterized by globalization.
CAPUZZI, MONICA. « Le nuove sfide all'educazione nella realtà dell'Unione Europea ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/136.
Texte intégralThe present degree thesis analyses and thinks over, critically and methodically, on the bases of careful bibliographical contents, the proposals that European Union has made, and is still making, for everyone of its citizens in the complicated field of formation, education and didactics. The matrix of reflection, and of the following action, has been realized by the famous Meeting of Lisbon in March 2000, during that every one of the member States committed themselves in order that European Union became, in the period between 2000 and 2010, the strongest and the most competitive economy of knowledge in the world". The underlining concerning the increase of "human capital" and of "social capital" comes back with insistent frequency in the most of documents about the overall formative agreement in European Community. It brings to a corollary of reflections in the direction, time after time, of an ever more massive introduction of Technology of Information and Communication; of the knowledge of two languages at least, of the synergistic connection between the world of work and the world of formation; of the education along the whole course of life; of the continuous monitoring of education quality; of the reformation of curricula; of the skills construction, just to bring few examples. The values that, consequently, not only in the formation field but also in the work field, seem to be essential, are connected with competitiveness, flexibility, change, adaptability, appreciation of excellence, innovation and entrepreneurship, esteemed necessary in a context characterized by globalization.
Di, Campo Julia. « Introdurre una prospettiva di genere nei percorsi di Dottorato : nuovi approcci pedagogici ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2018. http://hdl.handle.net/11577/3422809.
Texte intégralIntrodurre una prospettiva di genere nei corsi di Dottorato: nuovi approcci pedagogici Nessuna autentica scienza è formata da conclusioni isolate (..) non si ha scienza fino a quando queste varie scoperte non si collegano tra loro dando luogo ad un sistema relativamente coerente (Dewey 1971). Il progresso della conoscenza è strettamente legato alla multidisciplinarietà, alla capacità di creare, come in una rete neuronale delle connessioni inedite e permettere degli insight cognitivi che possano essere motori di nuove visioni, strategie, azioni. La ricerca, è un’azione circolare che non trova mai punti di arresto, ma solo nuovi punti di partenza in questa visione. Un processo nel quale la domanda che spinge alla risoluzione di una dato problema o dubbio, fatta in partenza, si trasforma lungo la strada e apre come un frattale innumerevoli quesiti. La scienza non è neutra, è pensata, costruita, prodotta da menti maschili e femminili che nel loro procedere nel mondo guardano con occhi simili ma diversi i problemi di fronte ai quali si trovano. Il focus dello studio parte dall’assunto che una delle missioni fondamentali dell’Università sia quella di recepire le novità emergenti dalla cultura e dalla società per elaborare riflessioni nelle sedi didattiche e di ricerca che possano proiettarsi nella società e contribuire al suo mutamento e alla sua governance. Introdurre una prospettiva di genere negli studi e nella ricerca universitaria diventa un banco di prova del grado di cambiamento e dunque di modernità dell’Accademia italiana (Antonelli et al. 2013). La principale domanda che ha mosso lo studio sperimentale è stata come inserire una dimensione formativa trasversale che permettesse di integrare azioni, prassi, politiche di genere nell’ambito della preparazione alle carriere scientifiche. Per andare oltre la marginalizzazione o idealizzazione della questione “pari opportunità” appare fondamentale assumere un paradigma riflessivo-trasformativo secondo il quale prende senso l’ipotesi che utilizzare gli strumenti concettuali delle teorie dell’educazione, integrandole con gli apparati di analisi degli studi di genere, possa effettivamente condurre a re-interrogare il campo per aprire a nuovi livelli di comprensione e a formulare nuovi ambiti d’indagine e domande di ricerca (Cullingford & Bewitt, 2013). Partendo da un’ampia ricognizione internazionale sullo stato dell’arte in merito ai modelli emergenti di “Gender Equality Education”, è stata progettata una strategia di sensibilizzazione, informazione e formazione dei/delle futuri/e ricercatori e ricercatrici (PhD) rispetto alle questioni di genere nella ricerca, analizzate nelle loro molteplici dimensioni, e proposte attraverso la realizzazione di un percorso integrando l’uso di MOOC (Grünewald, Meinel, Totschnig & Willems, 2013). L’obiettivo generale della mappatura era comprendere la rilevanza del tema, ma anche quali fossero le azioni già realizzate negli ambiti accademici volte a promuovere la diffusione di un approccio “gender sensitive”. I risultati ottenuti hanno favorito la creazione di una mappatura del contesto europeo e nazionale e permettono di affermare che esistono differenti strategie. In particolare, a livello europeo, sembra essere più diffusa un’azione di “mainstreaming interdisciplinare”. Infatti, a tal riguardo si fa riferimento a modalità “esplicite” mediante percorsi dottorali, corsi di laurea triennale e magistrale e formazione intesa nella più ampia accezione di “permanente” con tema centrale l’approfondimento di tematiche “Gender Equality”, ma sembra essere anche consolidato un secondo approccio, che può essere definito “integrato”, nel quale gli studi di genere, teorie, metodi e ricerche sono inseriti in modo trasversale all’interno delle discipline. Questa fotografia dello stato dell’arte è servita per definire le fasi di prosecuzione della ricerca mixed method strutturata secondo un disegno sequenziale esplorativo in cui sono stati utilizzati strumenti di rilevazione quantitativa e qualitativa (Creswell & Plano Clark, 2011). La prima fase, è stata un’indagine esplorativa rivolta ai coordinatori degli 875 Corsi di dottorato presenti sul territorio nazionale (dati MIUR, 2015) a cui è seguita la seconda, con la progettazione di un percorso di formazione proposto a un gruppo di PhD students di differenti macro aree scientifiche. Lo strumento utilizzato per la prima fase è stato un questionario a polarità quantitativa con strutturazione medio-alta (26 items), realizzato con metodo CAWI (Computer Assisted Web Interview) a 4 dimensioni: 1) anagrafica (8 items); 2) studi e ricerche su temi Gender Equality (6 items); 3) contenuti e manifestazione d’interesse (10 items); 4) metodologie e strumenti (2 items). Diversi sono stati gli obiettivi specifici di questa indagine: comprendere l’interesse ad inserire nell’offerta formativa dei diversi Corsi di dottorato temi di approfondimento in una prospettiva “Gender Equality”, verificare le aree tematiche ritenute importanti per incrementare soft skills, indagare le preferenze per le metodologie didattiche per permettere di progettare la successiva formazione in modo efficace e aderente alle richieste. L’altro strumento qualitativo, utilizzato nella seconda fase, è il self-report (Denzin & Lincoln, 2005) messo in campo per rilevare l’impatto e il gradimento di una proposta formativa progettata ad hoc che ha coinvolto un gruppo di 26 PhDs. Il percorso ha offerto 4 MOOC tematici progettati in base all’analisi di quanto emerso dai questionari, e proposti in ambiente Moodle appositamente ai fini della ricerca. Lo studio si è posto obiettivi inediti nel panorama nazionale proponendo l’indagine di metodologie e strumenti pedagogici potenzialmente utili per realizzare l’introduzione di una prospettiva di genere nella ricerca scientifica nel contesto dei corsi di Dottorato. Infatti, già nel 2014 la Comunità europea, con la Risoluzione “Modernisation of higher education in Europe, Access, Retention and Employability”, ha sottolineato la necessità di avviare un processo di integrazione della dimensione di genere nelle scuole e nei percorsi di studio, incoraggiando anche a includere nei programmi accademici formazione e sensibilizzazione finalizzati a promuovere l’uguaglianza di genere. Nel documento è ribadita la necessità di istituire corsi di formazione rivolti a tutte le persone coinvolte nel campo dell’istruzione e della ricerca affinché dispongano di “strumenti pedagogici” necessari per decostruire gli stereotipi basati sul genere. Diverse poi, le indicazioni da parte dell’UE in merito alla realizzazione di ricerche e studi “gender oriented” sino ad arrivare, attraverso un vero e proprio percorso evolutivo, alla recente proposta di rendere possibile che tutte le linee di ricerca in qualsiasi ambito disciplinare siano sempre di natura “gender sensitive”. Il problema posto dallo studio si disvela nella sua complessità, tracciando una serie di interrogativi aperti ai quali si è cercato di rispondere ricercando strumenti e metodologie pedagogiche più opportune per diffondere in modo trasversale nei diversi ambiti della produzione scientifica il cambiamento in un’ottica di mainstreaming.
CUGUSI, LUCIA. « L'attività motoria acquatica come nuovo approccio terapico alla cardio-diabetologia ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2013. http://hdl.handle.net/11584/266110.
Texte intégralFedeli, Monica. « Nuove prospettive per la fromazione degli adulti : generare valore in una società complessa. I risultati di un'indagine fra testimoni privilegiati ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2008. http://hdl.handle.net/11577/3425218.
Texte intégralPOLSINELLI, Giovanni. « Stima dell’intensità di esercizio e deriva cardiovascolare : una nuova variabile per i modelli di previsione basati sulla frequenza cardiaca ». Doctoral thesis, Università degli studi di Cassino, 2022. https://hdl.handle.net/11580/92118.
Texte intégralPASQUARIELLO, MARIO. « APPRENDIMENTO LINGUISTICO INTEGRATO E VIDEO-EDUCAZIONE : LE NUOVE FRONTIERE DELL'INSEGNAMENTO CLIL. IL PROGETTO CLIL-MUVI ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/40428.
Texte intégralFocusing on teaching and training activities implemented in Italy to provide secondary schools with teachers able to teach in the CLIL context, our research aims at demonstrating the impact of this methodology in teacher training and professional development. Since 2014 this methodology has become compulsory for the Italian secondary terminal classes (except vocational high schools). A strong demand for training prompted from institutions and teachers, urgently required to teach disciplines in a foreign language. The MIUR has therefore set up university courses aimed at integrating languages and disciplines. Here we explore the possibility of exploiting video-training to face Italian teachers’ concerns, who are asked, without being trained in language teaching, to integrate linguistic objectives into their curriculum. We examine a corpus of video-lessons collected for a research set on behalf of the Italian Ministry of Education to investigate at what extent CLIL brought an innovation into the Italian Education. Once highlighted the importance of (self)observation and (self)reflection upon classroom practices, we propose the introduction of micro-teaching practice in CLIL teacher training. A fruitful reflection on the conceptual organization and the didactic transposition of their discipline leads teachers work on the linguistic mediation of knowledge which improves their professional skills.
PASQUARIELLO, MARIO. « APPRENDIMENTO LINGUISTICO INTEGRATO E VIDEO-EDUCAZIONE : LE NUOVE FRONTIERE DELL'INSEGNAMENTO CLIL. IL PROGETTO CLIL-MUVI ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/40428.
Texte intégralFocusing on teaching and training activities implemented in Italy to provide secondary schools with teachers able to teach in the CLIL context, our research aims at demonstrating the impact of this methodology in teacher training and professional development. Since 2014 this methodology has become compulsory for the Italian secondary terminal classes (except vocational high schools). A strong demand for training prompted from institutions and teachers, urgently required to teach disciplines in a foreign language. The MIUR has therefore set up university courses aimed at integrating languages and disciplines. Here we explore the possibility of exploiting video-training to face Italian teachers’ concerns, who are asked, without being trained in language teaching, to integrate linguistic objectives into their curriculum. We examine a corpus of video-lessons collected for a research set on behalf of the Italian Ministry of Education to investigate at what extent CLIL brought an innovation into the Italian Education. Once highlighted the importance of (self)observation and (self)reflection upon classroom practices, we propose the introduction of micro-teaching practice in CLIL teacher training. A fruitful reflection on the conceptual organization and the didactic transposition of their discipline leads teachers work on the linguistic mediation of knowledge which improves their professional skills.
MARCARINI, MARIAGRAZIA FRANCESCA ROSA LUCIA. « Pedarchitettura. Quali spazi per l'educazione della persona ? Un’architettura pedagogica per nuovi modi di insegnare e di apprendere nella scuola del futuro ». Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2014. http://hdl.handle.net/10446/30540.
Texte intégralVaccaro, Valentina. « Le Geometrie Non Euclidee (GNE) 2.0 Le ICT da semplice supporto a strumento creativo in un’esperienza di apprendimento in Matematica ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13552/.
Texte intégralALILI, IMER. « L’insegnamento della lingua, letteratura e cultura italiana all’estero : l’esperienza nella Repubblica di Macedonia ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2015. http://hdl.handle.net/2108/189882.
Texte intégralSCHEPIS, CHIARA. « Carlo Cecchi, funambolo della scena italiana. L'apprendistato e il magistero ». Doctoral thesis, 2016. http://hdl.handle.net/2158/1028015.
Texte intégralDORATO, VALENTINA. « Digital Humanities e didattica : progettazione, creazione e sperimentazione di uno strumento didattico innovativo ». Doctoral thesis, 2020. http://hdl.handle.net/11573/1358087.
Texte intégralBossio, Eugenia Lucia, et Eleonora Bilotta. « Nuove tecnologie e laboratori sperimentali per la didattica delle scienze ». Thesis, 2013. http://hdl.handle.net/10955/143.
Texte intégral