Thèses sur le sujet « Nuova didattica »

Pour voir les autres types de publications sur ce sujet consultez le lien suivant : Nuova didattica.

Créez une référence correcte selon les styles APA, MLA, Chicago, Harvard et plusieurs autres

Choisissez une source :

Consultez les 50 meilleures thèses pour votre recherche sur le sujet « Nuova didattica ».

À côté de chaque source dans la liste de références il y a un bouton « Ajouter à la bibliographie ». Cliquez sur ce bouton, et nous générerons automatiquement la référence bibliographique pour la source choisie selon votre style de citation préféré : APA, MLA, Harvard, Vancouver, Chicago, etc.

Vous pouvez aussi télécharger le texte intégral de la publication scolaire au format pdf et consulter son résumé en ligne lorsque ces informations sont inclues dans les métadonnées.

Parcourez les thèses sur diverses disciplines et organisez correctement votre bibliographie.

1

Simion, Anna <1982&gt. « Insegnare italiano ad adulti analfabeti e debolmente scolarizzati : la nuova sfida e l’apporto della tecnologia ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21238.

Texte intégral
Résumé :
L’alfabetizzazione degli adulti è una questione che si è ripresentata con i flussi migratori degli ultimi anni. I nuovi arrivati devono necessariamente acquisire la lingua italiana per soddisfare bisogni specifici, raggiungere obiettivi concreti e integrarsi nella nuova società, pur mantenendo la propria autonomia: usufruire di beni e servizi essenziali, conoscere e preservare i propri diritti, ottenere migliori opportunità lavorative, supportare la propria famiglia. I bisogni di apprendimento degli adulti sono ampiamente studiati e descritti, ma recentemente si è presentata la necessità di alfabetizzare adulti analfabeti o bassamente scolarizzati anche nella propria lingua madre: questa tipologia di studente mostra le stesse necessità vagliate dall’andragogia e ulteriori peculiarità. Le tecnologie trovano da sempre grande applicazione nella didattica, ma si sono dimostrate di grande supporto per le specificità dell’adulto analfabeta. In questo lavoro verranno analizzate le ricadute didattiche, prendendo in esame costrutti teorici esemplificati da casi pratici.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
2

Lora, Alice <1995&gt. « Il deposito del museo di arte contemporanea come nuova ‘sfida’ per la didattica museale. Il caso della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Achille Forti di Verona ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17389.

Texte intégral
Résumé :
È ormai opinione condivisa che i depositi museali non siano dei meri contenitori, polverosi e chiusi, di oggetti preziosi, ma che essi rappresentino invece il ‘cuore’ del museo. Sono una viva miniera di ricchezze a cui però, purtroppo, nella gran parte dei casi il pubblico ancor’oggi non ha accesso. La presente ricerca si propone, dunque, di analizzare come la didattica museale possa, nel prossimo futuro, essere utilizzata per rendere maggiormente accessibili e fruibili, attraverso una serie di attività guidate, i caveau o gli archivi di musei e gallerie. Dopo una prima analisi dell’attuale situazione della didattica nei musei d’arte contemporanea in Italia, l’elaborato si concentra sul dibattito internazionale relativo all’importanza e alla valorizzazione del deposito quale elemento fondamentale della realtà museale. In particolare, viene preso in esame il caso della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Verona Achille Forti, per la quale vengono sviluppati, in via sperimentale, alcuni brevi percorsi educativi rivolti ad un pubblico di adolescenti e adulti, atti a valorizzare i depositi del museo veronese.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
3

Nardone, Mariarosaria <1972&gt. « Educazione e Nuove Tecnologie : i nuovi scenari educ@tivi del Videogioco ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/276/1/Tesi_Nardone.pdf.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
4

Nardone, Mariarosaria <1972&gt. « Educazione e Nuove Tecnologie : i nuovi scenari educ@tivi del Videogioco ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/276/.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
5

Morbiato, Gloria <1990&gt. « Didattica della Letteratura : nuovi approcci e nuovi strumenti ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5496.

Texte intégral
Résumé :
Il lavoro indaga i nuovi possibili approcci e i nuovi device tecnologici utili nell’insegnamento e nella didattica della letteratura nella scuola del nuovo millennio: i giovani vivono in un ambiente totalmente pervaso dalla tecnologia digitale e per questo necessitano di un approccio didattico diverso, attento alla loro individualità e intellettualità, come alla loro sfera emozionale; al contempo si auspica la creazione di un contesto d’apprendimento che sia collaborativo e costruttivo, il quale preveda un utilizzo intelligente e proficuo degli strumenti elettronici più moderni – computer, tablet, lavagne interattive, libri digitali, e-book – che rendano il contesto scolastico più consono ai giovani che entrano oggi nella scuola. Queste nuove risorse si possono rivelare un supporto decisivo per innovare l’impostazione della didattica della letteratura, orientata non più solamente ad un approccio storicistico o struttural-semiotico, ma incentrato sul testo letterario, sulla sua interpretazione e sull’analisi dei suoi significati, arricchendo la comunicazione letteraria tra docente e studente. Una didattica letteraria modulare – per temi, generi, autori, opere – può quindi coinvolgere maggiormente lo studente nel dialogo quotidiano, diventando creatore e artefice del proprio percorso di apprendimento e di educazione letteraria all’interno del gruppo classe, nel quale ciascuno si confronta, interagisce, co-costruisce con il gruppo dei pari e con il docente. Questa dinamica che si viene ad innestare nell’aula potrà solo essere migliorata e arricchita dall’utilizzo delle risorse hardware multimediali come delle piattaforme software di collaborazione e condivisione e dalla navigazione in rete.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
6

Beraldo, Rossella <1980&gt. « Nuove prospettive e nuovi strumenti per la formazione dei docenti di lingue : i social software per la glottodidattica ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2009. http://hdl.handle.net/10579/612.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
7

Gobbo, Beatrice <1990&gt. « EDUCARE AL PENSIERO CRITICO nuove prospettive didattiche ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/7283.

Texte intégral
Résumé :
Albert Einstein diceva: “Non ho mai insegnato ai miei allievi; ho solo cercato di fornire loro le condizioni in cui possono imparare”. È questa la tesi di fondo che ripercorre tutta la mia tesi; la didattica tradizionale, a mio avviso, ha bisogno di essere rinnovata profondamente. Partendo da una resoconto storico in cui ripercorro la relazione che intercorre tra alcuni peculiari momenti storici e l’insegnamento della filosofia giungo infine ad una nuova proposta. Attraverso l’utilizzo di tecniche didattiche nuove, diverse rispetto alla tradizionale lezione frontale, ho intrapreso un percorso di circa quattro mesi con alcune classi del liceo scientifico e delle scienze applicate di Treviso. I ragazzi erano chiamati a riflettere sul tema dell’eutanasia, o meglio sul rapporto tra scienza e vita con riferimento primario alle problematiche relative all’eutanasia. Nel fare questo ho proposto loro diversi spunti, ho utilizzato tecniche di apprendimento di gruppo, mi sono avvalsa dell’uso di post-it e di file multimediali, abbiamo affrontato prima collettivamente poi divisi in sottogruppi alcuni casi specifici ed infine abbiamo intrapreso un dibattito tra parti opposte. La convinzione profonda che utilizzare in ambito scolastico metodi diversi dalla lezione frontale possa aiutare i ragazzi nell’ esprimere se stessi e un proprio giudizio, dovendone tuttavia fornire una motivazione adeguata, è stata confermata dalla grande partecipazione e dall’entusiasmo con i quali i ragazzi hanno preso parte a tale progetto.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
8

Naressi, Chiara <1976&gt. « Didattica 2.0 : studiare ed apprendere la matematica con le nuove tecnologie ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2643.

Texte intégral
Résumé :
La mia tesi parte dalla necessità di elaborare metodi di insegnamento più efficaci dove lo studente non è più solo fruitore, ma diventa parte integrante del processo di formazione creando, selezionando ed elaborando in modo personale le esperienze. Nel primo capitolo si analizzano i principali social network, LIM, e-Book e il registro elettronico considerandone caratteristiche, possibili vantaggi ed eventuali svantaggi nell’applicazione didattica. Nel secondo capitolo viene trattata “la scuola digitale” con particolare riguardo ad ambienti di apprendimento digitali, ad esperienze già realizzate in alcune scuole e alle sperimentazioni delle Cl@ssi2.0. Nel terzo capitolo viene considerato il caso di Matemates2012; gruppo su FaceBook frequentato dagli studenti del Corso di Matematica della Facoltà di Economia di Ca’ Foscari – Venezia. Le conclusioni cercano punti di forza e debolezza del percorso seguito con verifica dei risultati sperati ed ottenuti.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
9

Baldassarre, Giuseppe. « Analisi del movimento e nuove tecnologie ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2012. http://hdl.handle.net/10556/601.

Texte intégral
Résumé :
2010 - 2011
Metodologia della Ricerca – Analisi del movimento e nuove tecnologie di Giuseppe Baldassarre Lo studio dell’analisi del movimento attraverso l’uso delle nuove tecnologie, ha negli ultimi decenni, avuto un notevole sviluppo anche se è ancora agli stadi primordiali. Il lavoro approfondirà la conoscenza delle tecniche e dei nuovi strumenti utilizzati nell’analisi del movimento degli esseri umani e come loro possono determinare una gamma vastissima di rilevazioni finalizzate alla comprensione della statica e della dinamica del corpo umano, sia per quanto riguarda gli aspetti biomeccanici (descrizione cinematica e dinamica, modelli muscolo-scheletrici, simulazione del movimento), sia per quelli neurali connessi al controllo motorio e alla coordinazione del movimento. L’uso delle moderne tecnologie per l’analisi del movimento, inoltre, riveste un ruolo importante in diverse aree della medicina e delle scienze umane. In neurofisiologia, in ortopedia e nella riabilitazione motoria, queste tecniche, consentono una più dettagliata diagnosi funzionale e un più adeguato trattamento terapeutico. Le ricerche e gli studi nel campo dell’analisi del movimento, possono sicuramente contribuire a fornire indicazioni e rappresentare nuovi filoni di studio per le loro applicazioni in ambito educativo. Le attività di movimento per la loro natura rientrano in tutti i campi d’interesse del genere umano, salutistico, sportivo, ricreativo, sociale, rappresentando un contesto formativo ad alto significato educativo e un valore aggiunto alla formazione della persona. Il lavoro basato sulla ricerca sperimentale cercherà di fornire utili informazioni in grado di unire il versante educativo e psicopedagogico dello sport, cogliendone gli aspetti salienti e le spinte emozionali, con quello cognitivo, per una loro piena utilizzazione in un ambiente educativo - formativo. Le nuove tecniche permettono di ricavare in modo non invasivo informazioni dettagliate e quantificate sulla funzionalità del nostro apparato locomotore. I nuovi sistemi come le telecamere video o a raggi infrarossi, le piattaforme stabilometriche/dinamometriche e i sistemi elettromiografici permettono di effettuare analisi multifattoriali statiche, dinamiche del cammino, mediante le quali si possono evidenziare e quantificare le alterazioni del gesto motorio rispetto ai pattern fisiologici di movimento, le asimmetrie e le anomale correlazioni tra grandezze biomeccaniche e attività muscolare. Uno dei punti forti di queste tecniche è la possibilità di poter confrontare quantitativamente le condizioni funzionali di un paziente nelle varie fasi di studio di patologie o trattamenti riabilitativi. L’adozione di tecniche e metodologie oggettive, ripetibili, misurabili, confrontabili e riproducibili, può aiutare a superare le difficoltà d’interpretazione e valutazione diagnostica nei diversi campi di applicazione Neurofisiologica, Ortopedica, Riabilitativa e Performativa. Gli studi negli anni novanta di tipo psicopedagogico e di tipo educativo erano finalizzati esclusivamente alla soluzione di problemi all’interno di contesti educativi, così come affermavano molti autori dell’epoca (J.B. Carroll, 1963, D. Ausubel, 1968, R.M.W. Travers, 1973) evidenziando che i contesti privilegiati dalla psicologia dell’educazione sono quelli scolastici, ma è grazie alle teorie di autori come G. Rizzolatti, C. Sinigaglia (2006), H. Gardner (1985), D. Goleman (2001), J. LeDoux (2003), M. Sibilio (2002), che hanno, attraverso i loro studi, ampliato questo tipo di ricerche fornendo risposte significative sui meccanismi cognitivi ed emotivi, sulla corporeità e sul movimento e sulle sorprendenti capacità del nostro cervello, aprendo nuovi orizzonti alla didattica e ai processi educativi sia in ambiente scolastico che in ambiente sportivo. L’approccio neurofisiologico elaborato da Donald Hebb ha evidenziato lo stretto rapporto tra emozione e apprendimento, orientando una ricerca dello stimolo forte nei processi formativi. Infatti, la sua teoria scarica-connetti ha aperto nuovi orizzonti per la didattica che trae spunto, per l’applicazione di nuove metodologie, dalle esperienze motorie e corporee. In quest’ottica le attività motorie e sportive diventano volano per l’accesso ai saperi e trasversali alle attività educative e formative della persona. Il lavoro è suddiviso in tre parti. Nella prima parte abbiamo tracciato la storia e l’evoluzione dell’analisi del movimento fino a oggi soffermandoci sugli aspetti legati ai segnali biomedicali necessari per la rilevazione di informazioni proveniente dal nostro corpo. La seconda parte del lavoro è stata dedicata all’analisi del movimento e alle varie branche della medicina che a vario titolo si occupano dello studio dei segnali emessi dal corpo e del movimento, descrivendo analiticamente le strumentazioni tecnologiche presenti nel Laboratorio di Analisi del Movimento dell’Università degli Studi di Salerno, e il loro utilizzo. Nell’ultima parte del lavoro sono state presentate le esperienze e le ricerche effettuate, con la strumentazione a disposizione, durante il dottorato e le relative riflessioni e conclusioni. [a cura dell'autore]
X n.s.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
10

Fiore, Daniele. « Società della conoscenza e nuove tecnologie : innovazione didattica nella scuola secondaria di secondo grado ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11446/.

Texte intégral
Résumé :
All'interno di questo elaborato vengono analizzati gli effetti positivi e negativi dell'introduzione delle nuove tecnologie nel sistema scolastico all'interno della società odierna, definita società della conoscenza; vengono descritte la lavagna interattiva multimediale e successivamente due software didattici, proponendo al termine una proposta di innovazione attuabile nella scuola secondaria di secondo grado, basata su un mio intervento riguardante l'unità didattica della "Retta nel piano cartesiano" e della "Parabola". Il filo conduttore è quello dell'analisi critica nei confronti delle potenzialità che la rivoluzione digitale porta con sé, cercando di riflettere su quello che potrebbe essere il giusto compromesso tra la nostra scuola e i tempi odierni.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
11

Al, Kaisy Ban <1974&gt. « Unità didattica, Unità d’apprendimento e Neuroscienze. Il Modello Alla luce delle Nuove Teorie Scientifiche ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9463.

Texte intégral
Résumé :
Nell'elaborato finale vengono trattati i concetti di unità didattica e unità di acquisizione:cosa sono e cosa rappresentano in glottodidattica? Verrà tracciata la storia del concetto fino ai giorni nostri. Si prendono in esame alti modelli di insegnamento delle lingue, sottolineandone le eventuali differenze/o affinità? Si considerano le teorie su cui si basa il modello di unità di apprendimento, e poi si passa a trattare le neuroscienze e il loro apporto ed applicazione alla didattica delle lingue, con particolare attenzione alle più recenti scoperte, in particolare la Teoria dell'Embodiment. Verrà presa in esame e messa a confronto la glottodidattica russa, e le teorie su cui si basano i metodi di insegnamento delle lingue. Vengono poi esaminati possibili apporti per la revisione del concetto. Si conclude considerando le neuroscienze e le nuove scoperte applicate ai materiali autentici (canzone, video, ecc)in ambito glottodidattico.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
12

Ferrari, Luca <1980&gt. « Per una implementazione sostenibile delle nuove tecnologie a scuola ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7437/4/tesi_dottorato_28_marzo_2016_b.pdf.

Texte intégral
Résumé :
This dissertation aims to explore, from a pedagogical point of view and according to a “qualitative approach”, the issue of sustainable implementation of new technologies at school. Take in account the exploratory researches undertaken in Italy (Emilia Romagna) and in the State of El Salvador (Central America), this work intends to stimulate the political and cultural debate around the issue of sustainability of ICT. It represents a first contribution to support schools in cooperating each other, in order to systematically manage the processes that make “possible” the sustainable implementation of ICT in the school.
La presente dissertazione si propone di esplorare, da un punto di vista pedagogico e secondo un approccio qualitativo, il tema della implementazione sostenibile delle nuove tecnologie digitali in ambito scolastico. A partire dai risultati delle indagini esplorative condotte nella Regione Emilia Romagna (Italia) e nello Stato de El Salvador (America Centrale), le considerazioni raccolte e organizzate in questo lavoro vorrebbero rappresentare un primo contributo d’indirizzo politico e pedagogico per sostenere sia le scuole in aree e/o in situazioni di svantaggio, sia le scuole considerate di “eccellenza” nel cooperare tra loro e nel governare adeguatamente i processi che rendono “possibile” la implementazione sostenibile e sistemica delle TIC nella scuola.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
13

Ferrari, Luca <1980&gt. « Per una implementazione sostenibile delle nuove tecnologie a scuola ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7437/.

Texte intégral
Résumé :
This dissertation aims to explore, from a pedagogical point of view and according to a “qualitative approach”, the issue of sustainable implementation of new technologies at school. Take in account the exploratory researches undertaken in Italy (Emilia Romagna) and in the State of El Salvador (Central America), this work intends to stimulate the political and cultural debate around the issue of sustainability of ICT. It represents a first contribution to support schools in cooperating each other, in order to systematically manage the processes that make “possible” the sustainable implementation of ICT in the school.
La presente dissertazione si propone di esplorare, da un punto di vista pedagogico e secondo un approccio qualitativo, il tema della implementazione sostenibile delle nuove tecnologie digitali in ambito scolastico. A partire dai risultati delle indagini esplorative condotte nella Regione Emilia Romagna (Italia) e nello Stato de El Salvador (America Centrale), le considerazioni raccolte e organizzate in questo lavoro vorrebbero rappresentare un primo contributo d’indirizzo politico e pedagogico per sostenere sia le scuole in aree e/o in situazioni di svantaggio, sia le scuole considerate di “eccellenza” nel cooperare tra loro e nel governare adeguatamente i processi che rendono “possibile” la implementazione sostenibile e sistemica delle TIC nella scuola.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
14

FERRARI, MIRELLA. « Fruizione dei beni culturali, nuove tecnologie per la comunicazione artistica, pubblico e didattica nei musei ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2011. http://hdl.handle.net/10281/19821.

Texte intégral
Résumé :
Questa ricerca rappresenta un tentativo di indagine sulla fruizione artistica con specifico interesse rivolto alle tecnologie evolute. L’indagine si divide in due parti: la prima incentrata sulle teorie che hanno tentato di indagare il bene culturale e di offrire dei modelli teorici, nonché sulle poetiche espositive e sui modelli che le istituzioni prediligono nell’allestire una mostra, sia essa temporanea che permanente; la seconda, a partire dai risultati di diverse esperienze e ricerche empiriche, indaga gli ambiti di consumo dell’oggetto artistico, ovvero i laboratori didattici offerti in Italia e in Europa, con qualche eccellenza Statunitense, e analizza il bene culturale mediato dalle nuove tecnologie, concentrando gli sforzi della ricerca sul campo, suddivisa a sua volta in tre fasi, che hanno visto l’alternarsi di metodologie qualitative e quantitative differenti in fase applicativa e di estrazione dei risultati. La finalità, che i nostri sforzi hanno voluto perseguire in una logica di ibridazione dei saperi a vocazione scientifica e a vocazione umanistica, è quella, da una lato, di indagine dell’ambito comunicativo artistico, spesso dimenticato dalle scienze comunicative e non tenuto in considerazione da quella storiche; e dall’altro di analisi e riflessione sull’applicazione delle nuove tecnologie alla sfera dell’arte, con specifico interesse per l’apprendimento informale e il ‘consumo’ del bene artistico da parte di un utenza più di curiosi che non di cultori.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
15

Riccato, Aurora <1997&gt. « MediAzione : le nuove didattiche museali tra necessità e opportunità di sviluppo ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21757.

Texte intégral
Résumé :
La ricerca intende presentare quali sono stati i principali sviluppi e innovazioni attuati nell’ambito della didattica museale durante il periodo di chiusura delle sedi museali per far fronte alle misure di contenimento della diffusione del virus Covid-19. Questa circostanza è stata l’occasione per avviare un processo di evoluzione nell’utilizzo delle strumentazioni digitali, che hanno permesso il mantenimento di un dialogo culturale inclusivo e fruibile anche a distanza. Partendo da un’analisi storica delle trasformazioni del termine museo, da collezione privata a spazio accessibile al pubblico, vengono tracciate le particolari questioni esaminate nei dibattiti relativi la didattica museale, dalla necessità di fornire metodi e strumenti adatti a tutti per la comprensione artistica, fino alla nuova proposta di definizione museale adottata dall’International Council of Museums (ICOM). Viene evidenziato, inoltre, il particolare rapporto di mediazione che lega il museo all’ambiente scolastico, nel suo ruolo strategico di consolidamento di un legame progressivo che avvicina i giovani al patrimonio culturale, illustrando le principali teorie pedagogiche che sottolineano l’importanza esperienziale del vissuto come chiave per il mantenimento di questo rapporto. Nella seconda parte, facendo riferimento alle principali difficoltà riscontrate durante il periodo di lockdown, si individua il ruolo strategico svolto dalla strumentazione digitale, che ha determinato un’opportunità di sviluppo e innovazione per una didattica museale aperta sul mondo in un’ottica interculturale. Sono state confrontate le proposte realizzate nel periodo di chiusura delle sedi e quello immediatamente successivo dei principali musei veneziani, tra cui la Fondazione Musei Civici di Venezia, la Peggy Guggenheim Collection e le Gallerie dell’Accademia di Venezia. L’analisi dei dati, pur se parziali, sembra confermare l’ipotesi che il bisogno di cultura risulta in crescita, e che, seppur le azioni digitali hanno svolto un ruolo fondamentale di relazione con il pubblico, queste non potranno mai sostituire totalmente l’esperienza fisica della visita in museo, che necessita di una mediazione in un’ottica di progettualità e di didattica museale.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
16

Zucchini, Luisa <1970&gt. « La didattica della traduzione specializzata dallo spagnolo in italiano : competenza traduttiva, genere testuale e nuove tecnologie ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/5090/1/zucchini_luisa_tesi.pdf.

Texte intégral
Résumé :
Il progetto di ricerca che presentiamo nasce dalla virtuosa combinazione di teoria e prassi didattica nello spirito della ricerca-azione. Scopo del presente lavoro è elaborare un percorso didattico di formazione alla traduzione specializzata in ambito medico-scientifico, tecnico ed economico-giuridico per la combinazione linguistica spagnolo-italiano all’interno della cornice istituzionale concreta dell’università italiana oggi. La nostra proposta formativa si fonda su tre elementi: la ricognizione del mercato attuale della traduzione per la combinazione linguistica indicata, l’individuazione degli obiettivi formativi in base al modello di competenza traduttiva scelto, l’elaborazione del percorso didattico per competenze e basato sull’enfoque por tareas di traduzione. Nella progettazione delle modalità didattiche due sono gli aspetti che definiscono il percorso proposto: il concetto di genere testuale specializzato per la traduzione e la gestione delle informazioni mediante le nuove tecnologie (corpora, banche dati terminologiche e fraseologiche, memorie di traduzione, traduzione controllata). Il presente lavoro si articola in due parti: la prima parte (quattro capitoli) presenta l’inquadramento teorico all’interno del quale si sviluppa la riflessione intorno alla didattica della traduzione specializzata; la seconda parte (due capitoli) presenta l’inquadramento metodologico e analitico all’interno del quale si elabora la nostra proposta didattica. Nel primo capitolo si illustrano i rapporti fra traduzione e mondo professionale; nel secondo capitolo si presenta il concetto di competenza traduttiva come ponte tra la formazione e il mondo della traduzione professionale; nel terzo capitolo si ripercorrono le tappe principali dell’evoluzione della didattica della traduzione generale; nel quarto capitolo illustriamo alcune tra le più recenti e complete proposte didattiche per la traduzione specializzata in ambito tecnico, medico-scientifico ed economico-giuridico. Nel quinto capitolo si introduce il concetto di genere testuale specializzato per la traduzione e nel sesto capitolo si illustra la proposta didattica per la traduzione specializzata dallo spagnolo in italiano che ha motivato il presente lavoro.
This research was born from the virtuous combination of theory and teaching practice in the spirit of a research-action. The aim of this thesis was to develop a learning path for training in specialized translation from Spanish into Italian in the medical-scientific, technical and economics-law fields, within today’s Italian university. This proposal is based on three elements: the analysis of the current market for translation from and into the above stated languages, the identification of the educational goals on the basis of the translation competence model chosen, and the development of the learning path according to skills and the enfoque por tareas. In developing the teaching methods, there are two aspects that define the path: the concept of specialized textual genre in translation and information management using new technologies (corpora, terminology and phraseology data bases, translation memories and “controlled translation”). This thesis is divided into two parts: the first one (four chapters) presents the theoretical background to the considerations on teaching specialized translation; the second one (two chapters) presents the methodological and analytical background to the teaching proposal. The first chapter sets out the relationship between translation and the professional world; the second chapter presents the concept of translation competence as a bridge between education and the professional translation world; the third chapter goes through the main stages of the general translation teaching evolution; the fourth chapter describes some of the most recent and complete teaching proposals for specialized translation in the technical, medical-scientific and economics-law fields. The fifth chapter introduces the concept of specialized textual genre in translation and the sixth chapter sets out the teaching proposal for specialized translation from Spanish into Italian, aim of this thesis.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
17

Zucchini, Luisa <1970&gt. « La didattica della traduzione specializzata dallo spagnolo in italiano : competenza traduttiva, genere testuale e nuove tecnologie ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/5090/.

Texte intégral
Résumé :
Il progetto di ricerca che presentiamo nasce dalla virtuosa combinazione di teoria e prassi didattica nello spirito della ricerca-azione. Scopo del presente lavoro è elaborare un percorso didattico di formazione alla traduzione specializzata in ambito medico-scientifico, tecnico ed economico-giuridico per la combinazione linguistica spagnolo-italiano all’interno della cornice istituzionale concreta dell’università italiana oggi. La nostra proposta formativa si fonda su tre elementi: la ricognizione del mercato attuale della traduzione per la combinazione linguistica indicata, l’individuazione degli obiettivi formativi in base al modello di competenza traduttiva scelto, l’elaborazione del percorso didattico per competenze e basato sull’enfoque por tareas di traduzione. Nella progettazione delle modalità didattiche due sono gli aspetti che definiscono il percorso proposto: il concetto di genere testuale specializzato per la traduzione e la gestione delle informazioni mediante le nuove tecnologie (corpora, banche dati terminologiche e fraseologiche, memorie di traduzione, traduzione controllata). Il presente lavoro si articola in due parti: la prima parte (quattro capitoli) presenta l’inquadramento teorico all’interno del quale si sviluppa la riflessione intorno alla didattica della traduzione specializzata; la seconda parte (due capitoli) presenta l’inquadramento metodologico e analitico all’interno del quale si elabora la nostra proposta didattica. Nel primo capitolo si illustrano i rapporti fra traduzione e mondo professionale; nel secondo capitolo si presenta il concetto di competenza traduttiva come ponte tra la formazione e il mondo della traduzione professionale; nel terzo capitolo si ripercorrono le tappe principali dell’evoluzione della didattica della traduzione generale; nel quarto capitolo illustriamo alcune tra le più recenti e complete proposte didattiche per la traduzione specializzata in ambito tecnico, medico-scientifico ed economico-giuridico. Nel quinto capitolo si introduce il concetto di genere testuale specializzato per la traduzione e nel sesto capitolo si illustra la proposta didattica per la traduzione specializzata dallo spagnolo in italiano che ha motivato il presente lavoro.
This research was born from the virtuous combination of theory and teaching practice in the spirit of a research-action. The aim of this thesis was to develop a learning path for training in specialized translation from Spanish into Italian in the medical-scientific, technical and economics-law fields, within today’s Italian university. This proposal is based on three elements: the analysis of the current market for translation from and into the above stated languages, the identification of the educational goals on the basis of the translation competence model chosen, and the development of the learning path according to skills and the enfoque por tareas. In developing the teaching methods, there are two aspects that define the path: the concept of specialized textual genre in translation and information management using new technologies (corpora, terminology and phraseology data bases, translation memories and “controlled translation”). This thesis is divided into two parts: the first one (four chapters) presents the theoretical background to the considerations on teaching specialized translation; the second one (two chapters) presents the methodological and analytical background to the teaching proposal. The first chapter sets out the relationship between translation and the professional world; the second chapter presents the concept of translation competence as a bridge between education and the professional translation world; the third chapter goes through the main stages of the general translation teaching evolution; the fourth chapter describes some of the most recent and complete teaching proposals for specialized translation in the technical, medical-scientific and economics-law fields. The fifth chapter introduces the concept of specialized textual genre in translation and the sixth chapter sets out the teaching proposal for specialized translation from Spanish into Italian, aim of this thesis.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
18

Malobbia, Martina <1991&gt. « Ragazzi al museo. Nuovi media e tecnologie per la didattica museale : il caso Palazzo Grassi Teens ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10020.

Texte intégral
Résumé :
Oggi i ragazzi vivono la visita al museo come un'attività legata ancora molto alla formazione scolastica e tendono perciò a non tornarci più una volta conclusi gli studi. Negli ultimi vent'anni, i musei hanno fatto passi da gigante, rinnovando la loro proposta didattica grazie al supporto di nuove tecnologie ed offrendo esperienze sempre più coinvolgenti e istruttive ai visitatori. La tendenza però sembra quella di rivolgersi soprattutto ai bambini e agli adulti, tralasciando un'importante fetta di visitatori, caratterizzata dai ragazzi di età compresa tra i 13 e i 19 anni. Questa tesi si propone dunque di mostrare come i nuovi media e le nuove tecnologie abbiano le giuste potenzialità per coinvolgere in modo efficace i ragazzi rendendo l'esperienza di visita interessante e formativa. Dopo una breve introduzione sulla funzione educativa del museo, verrà evidenziata l'importanza della diversificazione dell'offerta didattica, mettendo l'accento proprio sui ragazzi, sulle motivazioni che li spingono a disinteressarsi alla visita museale e perché è invece importante coinvolgerli. Verranno quindi portati alcuni esempi di esperienze didattiche nazionali e internazionali legate all'uso di sistemi ICT, rivolte proprio ai giovani e, in particolare, verrà descritta l'attività di Palazzo Grassi Teens sottolineandone risultati e potenzialità.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
19

Levarta, Anna <1993&gt. « IL RUOLO SOCIALE DELL’EDUCAZIONE TEATRALE : PROFILI LEGISLATIVI E DIDATTICI DI UN NUOVO MODELLO FORMATIVO ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13904.

Texte intégral
Résumé :
Non è un caso che ogni città in Italia, dalla più piccola alla più grande sia in possesso in un teatro. Da sempre, tale strumento culturale ha influenzato e sviluppato, attraverso i suoi strumenti, relazioni umane, creative, politiche e tematiche pedagogiche. Negli ultimi due secoli, programmi e leggi hanno affrontato e sviluppato il teatro sotto il profilo economico e sociale; politiche di promozione, tutela ed educazione teatrale si son ritrovate al centro di un dibattito internazionale, creando nuove opportunità, soprattutto in ambito scolastico. Dalle organizzazioni internazionali all’Unione Europea, tali programmi educativi hanno avuto ampio riscontro all’interno delle diverse realtà didattiche e legislative.In Italia, tale questione è stata pressoché sviluppata all’interno delle scuole e degli istituti governativi, attraverso percorsi didattici mirati e con l’emanazione di alcuni Decreti Legislativi rivolti alla loro attuazione. Ho voluto esplicare in questo mio elaborato finale, i principali progetti educativi attuati nel corso degli anni e la legislazione emanata a tutela e promozione di essi.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
20

Ribisi, Jessica. « Nuove tecnologie per una didattica inclusiva - Analisi di un'esperienza all'interno di una scuola secondaria di primo grado ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14129/.

Texte intégral
Résumé :
Il seguente elaborato ha lo scopo di mostrare in che modo gli strumenti tecnologici possono essere messi al servizio di una didattica inclusiva, in ambito matematico, pronta a rispondere alle richieste della società contemporanea. Il testo parte con un'analisi generale della situazione attuale nel mondo dell'educazione approfondendo la normativa scolastica in vigore e giunge all'elaborazione di un'unità didattica sui solidi di rotazione, passando attraverso la testimonianza di un'esperienza svolta in una scuola secondaria di primo grado.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
21

Gagliardo, Pietro. « Nuove tecnologie e Inquiry Learning ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16125/.

Texte intégral
Résumé :
La didattica scolastica è molto incentrata sulle modalità d’apprendimento degli studenti e su come poter migliorare l’apprendimento stesso. A tal proposito, l’introduzione delle nuove tecnologie informatiche ha aperto ampi scenari e portato una notevole innovazione sia nelle modalità di svolgimento della didattica da parte di un insegnante sia nelle modalità di apprendimento da parte di uno studente. L’obiettivo di questo lavoro è stato quello di trovare dei nuovi metodi di insegnamento da un punto di vista didattico ma anche da un punto di vista pedagogico e di appurarne l’efficacia. Con questo proposito è stata svolta un’attività, in collaborazione con una classe seconda di una scuola secondaria di primo grado, cercando di massimizzare l’utilizzo delle nuove tecnologie associandole a nuove metodologie di apprendimento: l’Inquiry Learning. L’apprendimento per scoperta del progetto Go-Lab, riguardante nello specifico le discipline STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica), verte in questa direzione: qui l’indagine da parte dello studente ha un ruolo cruciale in cui l’informazione non viene offerta allo studente bensì deve essere estratta e appresa da quest’ultimo tramite esperimenti. Il lavoro svolto con la classe ha permesso agli studenti di apprendere i concetti fondamentali di un argomento del curricolo di matematica, il Teorema di Pitagora, e inoltre ha portato alla creazione di un nuovo spazio d’apprendimento (Inquiry Learning Space) pubblicato sul portale web del Go-Lab che successivamente potrà essere utilizzato da altri insegnanti per i propri scopi didattici o dagli stessi studenti come forma di ripasso.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
22

Tagliati, Claudia <1976&gt. « La città educativa e le nuove tecnologie. L'integrazione scuola-territorio nella società della comunicazione ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1003/1/Tesi_Tagliati_Claudia.pdf.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
23

Tagliati, Claudia <1976&gt. « La città educativa e le nuove tecnologie. L'integrazione scuola-territorio nella società della comunicazione ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1003/.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
24

NICOTRA, MARIANNA. « La vita come mediatore didattico. Nuovi paradigmi per le discipline umanistiche nell'istruzione e formazione professionale ». Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2016. http://hdl.handle.net/10446/71623.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
25

Foschi, Elia <1975&gt. « Studio e validazione di una nuova metodica per la valutazione dello stato di forma ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/782/1/Tesi_Foschi_Elia.pdf.

Texte intégral
Résumé :
We observed 82 healthy subjects, from both sexes, aged between 19 and 77 years. All subjects performed two different tests: for being scientifically acknowledged, the first one was used as a reference and it was a stress test (CPX). During the entire test, heart rate and gas exchange were recorded continuously; the second, the actual object of this study, was a submaximal test (TOP). Only heart rate was recorded continuously. The main purpose was to determinate an index of physical fitness as result of TOP. CPX test allowed us to individuate anaerobic threshold. We used an incremental protocol of 10/20 Watt/min, different by age. For our TOP test we used an RHC400 UPRIGHT BIKE, by Air Machine. Each subject was monitored for heart frequency. After 2 minutes of resting period there was a first step: 3 minutes of pedalling at a constant rate of 60 RPM, (40 watts for elder subjects and 60 watts for the younger ones). Then, the subject was allowed to rest for a recovery phase of 5 minutes. Third and last step consisted of 3 minutes of pedalling again at 60 RPM but now set to 60 watts for elder subjects and 80 watts for the young subjects. Finally another five minutes of recovery. A good correlation was found between TOP and CPX results especially between punctua l heart rate reserve (HRR’) and anaerobic threshold parameters such as Watt, VO2, VCO2 . HRR’ was obtained by subtracting maximal heart rate during TOP from maximal theoretic heart rate (206,9-(0,67*age)). Data were analyzed through cluster analysis in order to obtain 3 homogeneous groups. The first group contains the least fit subjects (inactive, women, elderly). The other groups contain the “average fit” and the fittest subjects (active, men, younger). Concordance between test resulted in 83,23%. Afterwards, a linear combinations of the most relevant variables gave us a formula to classify people in the correct group. The most relevant result is that this submaximal test is able to discriminate subjects with different physical condition and to provide information (index) about physical fitness through HRR’. Compared to a traditional incremental stress test, the very low load of TOP, short duration and extended resting period, make this new method suitable to very different people. To better define the TOP index, it is necessary to enlarge our subject sample especially by diversifying the age range.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
26

Foschi, Elia <1975&gt. « Studio e validazione di una nuova metodica per la valutazione dello stato di forma ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/782/.

Texte intégral
Résumé :
We observed 82 healthy subjects, from both sexes, aged between 19 and 77 years. All subjects performed two different tests: for being scientifically acknowledged, the first one was used as a reference and it was a stress test (CPX). During the entire test, heart rate and gas exchange were recorded continuously; the second, the actual object of this study, was a submaximal test (TOP). Only heart rate was recorded continuously. The main purpose was to determinate an index of physical fitness as result of TOP. CPX test allowed us to individuate anaerobic threshold. We used an incremental protocol of 10/20 Watt/min, different by age. For our TOP test we used an RHC400 UPRIGHT BIKE, by Air Machine. Each subject was monitored for heart frequency. After 2 minutes of resting period there was a first step: 3 minutes of pedalling at a constant rate of 60 RPM, (40 watts for elder subjects and 60 watts for the younger ones). Then, the subject was allowed to rest for a recovery phase of 5 minutes. Third and last step consisted of 3 minutes of pedalling again at 60 RPM but now set to 60 watts for elder subjects and 80 watts for the young subjects. Finally another five minutes of recovery. A good correlation was found between TOP and CPX results especially between punctua l heart rate reserve (HRR’) and anaerobic threshold parameters such as Watt, VO2, VCO2 . HRR’ was obtained by subtracting maximal heart rate during TOP from maximal theoretic heart rate (206,9-(0,67*age)). Data were analyzed through cluster analysis in order to obtain 3 homogeneous groups. The first group contains the least fit subjects (inactive, women, elderly). The other groups contain the “average fit” and the fittest subjects (active, men, younger). Concordance between test resulted in 83,23%. Afterwards, a linear combinations of the most relevant variables gave us a formula to classify people in the correct group. The most relevant result is that this submaximal test is able to discriminate subjects with different physical condition and to provide information (index) about physical fitness through HRR’. Compared to a traditional incremental stress test, the very low load of TOP, short duration and extended resting period, make this new method suitable to very different people. To better define the TOP index, it is necessary to enlarge our subject sample especially by diversifying the age range.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
27

LEONE, VINCENZA. « Le nuove tecnologie come valore aggiunto del CLIL ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/1018.

Texte intégral
Résumé :
Questa tesi è il risultato di uno studio sul CLIL e le nuove tecnologie per la didattica nato da un insieme di fattori: il desiderio di investigare l’uso delle nuove tecnologie a scuola, considerando le possibili implicazioni, e il bisogno di migliorare la qualità dell’apprendimento linguistico attraverso la creazione di nuovi stimoli per gli studenti. Tale studio è costituito da una parte teorica e una pratica di ricerca sul campo in cui si sono presi in considerazione diversi gradi di scuola e anche corsi universitari. La ricerca ha dimostrato l’influenza positiva delle nuove tecnologie come valore aggiunto al CLIL e ha riconosciuto il ruolo chiave dell’insegnante in questo tipo di approccio bifocale.
This thesis is the result of a research study in CLIL and Technologies that arose from the combination of different factors: the desire of investigate the implementation of new technologies at school, considering the possible implication, and the need to improve the quality of language learning giving new stimuli to the students. It is based on a theoretical study and an action research which investigated different school levels and university courses. The research proved the positive stimulus of new technologies as value-added to CLIL and recognised the key role of the teacher in such a double-focus approach.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
28

LEONE, VINCENZA. « Le nuove tecnologie come valore aggiunto del CLIL ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/1018.

Texte intégral
Résumé :
Questa tesi è il risultato di uno studio sul CLIL e le nuove tecnologie per la didattica nato da un insieme di fattori: il desiderio di investigare l’uso delle nuove tecnologie a scuola, considerando le possibili implicazioni, e il bisogno di migliorare la qualità dell’apprendimento linguistico attraverso la creazione di nuovi stimoli per gli studenti. Tale studio è costituito da una parte teorica e una pratica di ricerca sul campo in cui si sono presi in considerazione diversi gradi di scuola e anche corsi universitari. La ricerca ha dimostrato l’influenza positiva delle nuove tecnologie come valore aggiunto al CLIL e ha riconosciuto il ruolo chiave dell’insegnante in questo tipo di approccio bifocale.
This thesis is the result of a research study in CLIL and Technologies that arose from the combination of different factors: the desire of investigate the implementation of new technologies at school, considering the possible implication, and the need to improve the quality of language learning giving new stimuli to the students. It is based on a theoretical study and an action research which investigated different school levels and university courses. The research proved the positive stimulus of new technologies as value-added to CLIL and recognised the key role of the teacher in such a double-focus approach.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
29

Sgrò, Francesco Lucio. « Nuove tecnologie informatiche e scienze motorie : approcci applicativi in ambienti educativi ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2012. http://hdl.handle.net/10556/326.

Texte intégral
Résumé :
2010 - 2011
Lo sviluppo delle nuove tecnologie a supporto della didattica ha determinato l’inarrestabile crescita dei modelli d’insegnamento–apprendimento a distanza, sempre più flessibili ed efficaci, basati sull’utilizzo delle tecnologie digitali. Ad oggi è sicuramente possibile individuare diversi ausili tecnologici adoperati, al pari di differenti risorse didattiche per l’apprendimento, come i software specifici per la didattica, noti con il nome di edu-software, le risorse elettroniche, come archivi di immagini e video, e gli ambienti tecnologici per l’apprendimento. In questo scenario, però, le tecnologie non sono state utilizzate in modo del tutto equo nei diversi contesti educativi. Infatti, è possibile individuarne l’utilizzo negli approcci didattici prettamente ad indirizzo scientifico, come l’insegnamento della matematica, della fisica o della chimica; nell’area umanistica, già è possibile osservare un utilizzo moderato delle nuove tecnologie, mentre nell’ambito delle attività motorie hanno trovato impieghi poco significativi. La pratica di attività motorie come strumento educativo rappresenta un momento di crescita sia sotto il profilo fisico che sotto il profilo intellettivo e può anch’essa trovare punti di contatto significativi ed opportuni con le nuove tecnologie informatiche. In questo lavoro di tesi ci si è posti l’obiettivo di dimostrare come sia possibile utilizzare le nuove tecnologie informatiche, limitatamente ad alcune sue forme, per integrare i classici approcci formativi adoperati nel mondo delle attività motorie, proponendo l’utilizzo di specifici ausili tecnologici per la fase di valutazione dei gradi di abilità conseguiti dagli studenti. Il lavoro di tesi si fonda su un’accurata analisi e una precisa dissertazione delle tecnologie utilizzate in ambito educativo e su una disamina puntuale delle peculiarità necessarie per la sperimentazione delle tecnologie informatiche nell’educazione motoria, con particolare riferimento ai sistemi di valutazione della “prestazione”. Al fine di determinare la metodologia e le tecnologie più adeguate per la valutazione motoria si sono analizzati i contributi scientifici più significativi, ponendo particolare enfasi sui requisiti che gli strumenti adoperati devono possedere per un corretto, efficace e non invasivo impiego anche in contesti educativi. Gli strumenti sono stati classificati in funzione dell’applicabilità nei diversi momenti valutativi dell’attività motoria, in funzione dei requisiti di input/output richiesti e delle relative caratteristiche fisiche e tecnologiche. Con riferimento alla valutazione motoria, inoltre, sono stati ampiamente dettagliati i compendi sull’attività fisica proposti sia per i giovani che per gli adulti, evidenziando come la codifica delle singole attività motorie attraverso i MET – Metabolic Equivalent Task permetta una classificazione efficace e condivisa da tutta la comunità scientifica. Definiti gli strumenti per la valutazione dell’attività motoria, è stato sviluppato un sistema ITS – Intelligent Tutoring System, cioè un software in grado di emulare le prestazioni di un tutor, specificatamente progettato ed implementato per l’utilizzo nell’attività motoria. L’aspetto più innovativo del sistema è rappresentato dal modello studente che, attraverso l’implementazione con tecnologie proprie dell’intelligenza artificiale, come la logica Fuzzy e le Reti Neurali, garantisce una classificazione delle attività motorie con schemi di valutazione e codifiche assolutamente affini a quelle effettuate, nella realtà, dai docenti. La tecnologia proposta è stata oggetto di diversi step di valutazione, legati ad aspetti simulativi e sperimentali. In particolare è stata organizzata una sessione di valutazione presso una scuola media di Enna, in cui i ragazzi hanno svolto un programma di attività motoria predisposto dal loro docente di educazione fisica attraverso una console di Active Video Gaming, la Nintendo Wii, “giocando” con il video-game “EA Active Sports” ed indossando un accelerometro della Nike connesso con un iPod della Apple. Alla fine del percorso di attività motoria il sensore è stato collegato al PC e il modulo studente implementato ha opportunamente valutato l’attività fisica espletata, per mezzo di una comparazione tra il consumo calorico atteso, predeterminato attraverso i MET delle diverse attività, e quello realmente misurato dal sensore indossato. Le sperimentazioni proposte hanno fornito indicazioni di assoluta affinità tra le valutazioni dei docenti e quelle fornite dal modulo studente. La proposta descritta vuole rappresentare una modalità educativa, in quanto consente agli studenti di svolgere esercizi di educazione motoria, al pari delle altre discipline, in maniera autonoma. Il sistema proposto, inoltre, fornisce loro una valutazione oggettiva della “prestazione” eseguita che consente loro di monitorare i loro progressi formativi. [a cura dell'autore]
X n.s.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
30

Cortiana, Paola. « I significati dello scrivere a scuola nell'era digitale. Analisi della motivazione degli studenti e proposte didattiche ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2016. http://hdl.handle.net/11577/3424472.

Texte intégral
Résumé :
The research focuses on the reason why students of different ages are demotivated towards writing and investigates ways to solve the problem. The study was based on the assumption that students’ motivation to write changes across school levels in relation to particular tasks and practices. After the investigation of the literature, the instruments to investigate motivation toward different genres of texts and processes were created. This part of the study comprised three phases and involved 707 students. In the preliminary phase, 5th, 8th, 10th, and 12th graders (N= 165) were asked to indicate, in written form, the type(s) or aspects of writing in and out of school they liked most, and the one(s) they disliked most. The students’ responses were integrated to information coming from Educational Ministery Documents, in order to create two questionnaires, one for the genres and one for the processes. The two questionnaires were administered to students of the same school grades as those interviewed in the first phase (N = 200), who rated each item on a 5-point scale (“Not at all” – “Very much”) on four dimensions: liking, self-perception of competence, valuing and attainment value (second exploratory phase). In the third phase the two questionnaires have been modified and were administered to 361 students of the same school grades. Factor analyses showed different factor structures for each dimension. From ANOVAs and post-hoc analyses carried out on the factor scores, interesting developmental differences emerged for each dimension; in particular it emerged that new writings have an own trend. On the basis of the results, we reflected on pedagogical implications and elaborated didactics proposals. In particular we experienced two methodologies: one was based on a multimodal concept of composition, the other on the use of the blog at school. The two experiences showed positive aspects in the use of new technologies but they also showed difficulties connected to the integration between traditional writing and new writings. In conclusion, the research confirms writing is a complex process to teach, but it also shows the potential of didactic approaches that take into account motivational aspects and the changes occured in the communication field, giving students multiple occasions of writing.
La presente ricerca si interroga su quale sia l’origine dell’atteggiamento demotivato trasversalmente diffuso a scuola verso la scrittura da parte di ragazze e ragazzi, e su come sia possibile porvi rimedio. Lo studio è basato sull’ipotesi che la motivazione a scrivere cambi in relazione a particolari generi e processi e con il progredire del grado scolastico. Dopo l’analisi della letteratura, lo studio ha previsto la costruzione di strumenti per la rilevazione della motivazione rispetto a generi e pratiche di scrittura: questa parte della ricerca ha coinvolto 707 studenti e ha compreso tre fasi. Nella fase preliminare, ad alunni di 5^ scuola primaria, 2^ scuola secondaria di 1^ grado e di 2^ e 4^ secondaria di 2^ grado (N = 165) è stato chiesto di indicare, in forma scritta, tipologie e pratiche di scrittura che apprezzavano di più e di meno dentro e fuori scuola. Le risposte degli studenti sono state integrate con le informazioni provenienti da documenti ministeriali, dando vita, nella seconda fase, a due questionari motivazionali su generi e processi di scrittura. Tali questionari sono stati somministrati in forma esplorativa a studenti dello stesso grado scolastico della fase di pre-indagine (N = 200), che hanno valutato ogni quesito su una scala a 5 punti ("Per niente"- "Moltissimo") su quattro dimensioni: piacevolezza, autopercezione di competenza, utilità e valore per l’espressione del sé. In base ai risultati di questa somministrazione esplorativa i questionari sono stati modificati e somministrati nella terza fase a 361 studenti. Le analisi fattoriali hanno evidenziato diverse strutture fattoriali per ogni dimensione. Le analisi della varianza e le analisi post-hoc, effettuate sui punteggi fattoriali, hanno fatto emergere differenze interessanti per ogni dimensione, evidenziando un andamento significativamente diverso per generi di scrittura realizzati con le nuove tecnologie. Sulla base dei risultati emersi sono state elaborate considerazioni pedagogiche e proposte di sviluppi didattici. In particolare sono state sperimentate due metodologie basate su un concetto multimodale di composizione e sull’utilizzo della scrittura del blog. Le esperienze realizzate hanno evidenziato aspetti positivi e criticità legate al rapporto tra scrittura tradizionale e nuove forme di comunicazione. Lo studio conferma nell’insieme che la scrittura è un processo complesso da insegnare; evidenzia però anche le ampie possibilità insite in approcci che tengono conto delle componenti motivazionali e dei cambiamenti introdotti dalle nuove tecnologie, offrendo ai giovani occasioni plurime e alternative di scrittura.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
31

FERRI, LETIZIA. « Il liceo artigianale, la creazione di un nuovo modello di scuola al servizio di una concezione unitaria dell'uomo nel mondo ». Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2020. http://hdl.handle.net/10446/181488.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
32

Galdieri, Michela. « Sport, disabilità e tecnologia : nuove prospettive di ricerca ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2011. http://hdl.handle.net/10556/242.

Texte intégral
Résumé :
2009 - 2010
Lo studio sulle possibili relazioni scientifiche tra attività motorie, sport, nuove tecnologie e disabilità in ambiente educativo rappresenta ancora uno spazio di ricerca relativamente inesplorato. Questo originale campo di indagine, in direzione di una necessaria sintesi movimento-tecnologie, richiede preliminarmente, uno studio complesso della persona e delle inesplorate potenzialità che la caratterizzano e che le tecnologie possono utilizzare in forma “diversa e originale” per favorire i processi di integrazione. Questo orizzonte di studio, prima di approcciare alle diverse dimensioni che possono collegare didatticamente le tecnologie, il movimento e la disabilità nei contesti educativi, richiede una riflessione epistemologica che chiarisca il valore etico della “diversità”, la significatività della presenza dello studente con disabilità nella costruzione di un percorso formativo del gruppo classe allo scopo di trasformare sempre l’integrazione dei compagni in situazione di handicap in una risorsa educativa e didattica per tutti. La disabilità rappresenta, infatti, un’ originale occasione di crescita del gruppo, una costante sollecitazione sul piano didattico per costruire nella scuola uno spazio privilegiato e multiesperienziale per sperimentare un sistema alternativo degli apprendimenti e per sviluppare abilità e competenze cognitive troppo spesso compresse dal sistema tradizionale della didattica. La presenza dello studente disabile è un vero “motore di ricerca” dei diversi stili cognitivi, uno stimolo all’impiego metodologico di dimensioni diverse della cognizione, in quanto “un’educazione costruita su una molteplicità di intelligenze può riuscire più solida ed efficace di una costruita su due soltanto, potendo sviluppare una gamma più vasta di talenti e rendere il curricolo tradizionale accessibile a un numero più elevato di studenti. Le attività di movimento, nella complessità dei campi applicativi salutistici, sportivi, ricreativi, adattivi e sociali, rappresentano un contesto formativo con forte valenza educativa, un’originale area di valorizzazione del soggetto anche in presenza di difficoltà psicofisiche e sensoriali, ma necessita di tecnologie e supporti capaci di garantire opportunità e diritti per favorire la partecipazione dei disabili. La scuola primaria in particolare, prima Istituzione educativa che dovrebbe garantire il diritto/dovere delle persona in situazione di handicap, ha rappresentato negli ultimi decenni un vero laboratorio della didattica, sperimentando in ragione di una specificità formativa, itinerari di integrazione che hanno capitalizzato la dimensione corporeo-chinestesica della persona. La ricerca sulla relazione tra corporeità, nuove tecnologie e didattiche per l’integrazione scolastica del disabile nel periodo dell’infanzia e dell’adolescenza, ponendosi in una prospettiva complessa e plurale delle scienze motorie, capace di esprimere a pieno la sua dimensione educativa in una chiave integrata e sistemica ha coniugato studi: - sulla relazione tra corpo, movimento e accesso alla conoscenza; - sulle potenzialità adattive e compensative del movimento e sulla sua possibile educabilità finalizzata all’uso ed alla costruzione di abilità diverse; - sulle caratteristiche e le modalità d’uso di tecnologie finalizzate ai processi di facilitazione di accesso ai percorsi formativi, compresi quelli educativomotorio- sportivi. Il lavoro, nella sua parte iniziale, è stato caratterizzato dalla costruzione di una cornice epistemologica interdisciplinare del versante educativo della attività motorie e sportive che, investigando la relazione tra corpo, movimento e processi apprenditivi, ha evidenziato la centralità della dimensione corporeo-chinestesica nei processi di costruzione dei saperi e il potenziale educativo, formativo ed integrativo di una pratica didattica orientata alla valorizzazione delle attività motorie e sportive anche nella loro forma adattata. L’analisi delle radici scientifiche del gioco e delle attività motorie e sportive, della possibile relazione tra movimento ed esperienza ludica in ambiente educativo, ha richiesto uno studio della storia del fenomeno sportivo nelle sue fasi evolutive, dal mondo classico all’età contemporanea, approfondendo alcune tappe di un percorso di trasformazione sociale e culturale che ha coinvolto tradizioni, ideologie politiche, principi filosofici, dottrine religiose. La consapevolezza scientifica della relazione intercorrente tra dimensione corporea, qualità morali e spirituali e modelli educativi ha richiesto una lettura dinamica del fenomeno motorio-sportivo e della diversabilità, soggetto ed oggetto di culture diverse ed organizzazione sociale. In particolare, le scienze psico-pedagogiche, hanno gradualmente consentito una correlazione delle attività motorio-sportive ai valori educativi ed ai processi formativi, riconoscendo alla dimensione ludica un ruolo fondamentale nello sviluppo psicofisico del fanciullo e nel corpo il primo strumento di accesso alla conoscenza. L’attivismo di J. Dewey e di M. Montessori, l’approccio cognitivista di J. Bruner, e senso-motorio di J. Piaget, il pluralismo di H. Gardner, l’approccio emozionale di D. Goleman, l’approccio metacognitivo di D. P. Ausubel e J. P. Novak, hanno contribuito ad una valorizzazione della dimensione corporeo-chinestesica come base di ogni apprendimento, al riconoscimento di una pluralità di formae mentis indipendenti ma interagenti, alla rivalutazione di una “mente emotiva” capace di condizionare il nostro agire razionale e la comunicazione delle nostre emozioni e hanno affermato, indirettamente, una rivalutazione dei giochi motori, delle diverse forme di giochi sportivi e delle attività di movimento come strumenti per la formazione e occasioni di espressione personale dei bambini. La lettura filosofica delle relazioni esistenti tra dimensione biologica, psicologica e sociale, e il contributo originale di M. Merleau Ponty, ha consentito un’analisi dei rapporti tra pratica motoria e sportiva e modelli sociali, individuando nel corpo e nel movimento un prezioso strumento di mediazione con il mondo. Lo studio, ancora, dei principali approcci teorici relativi alla comunicazione corporea attraverso i contribuiti di P. Watzlawich, M. Argyle, V. Birkenbihl, E. Goffman, ha favorito la comprensione dei numerosi e “immediati” segnali del corpo svelando parte di quell’alfabeto che costituisce il “linguaggio del corpo”. I recenti studi nel settore neuro-bio-fisiologico, grazie al dawinismo neurale di G.M. Edelman e gli studi di G. D. Kandel, i contributi di A. Damasio e J. LeDoux, di G. Rizzolatti, di A. Berthoz hanno fornito alla scienza risposte significative sui meccanismi cognitivi ed emotivi, sull’analisi del movimento e sulle sorprendenti capacità anticipative e simulative del nostro cervello, aprendo nuovi orizzonti della didattica e del fare educativo. Anche se non di recente elaborazione, l’approccio neurodidattico di Donald Hebb ha giustificato scientificamente la soggettività dei processi mnemonici ed il rapporto tra emozione e apprendimento, ispirando ed orientando una continua ricerca dello stimolo forte nei processi formativi e sollecitando, implicitamente, l’esplorazione di nuovi campi interdisciplinari come quelli sportivo-motorio. La sua teoria scarica-connetti ha rappresentato un nuovo orizzonte della didattica, un campo inesplorato aperto al protagonismo di nuove metodologie di insegnamento, un terreno neurobiologico e psicologico che ha incoraggiato una visione dell’azione didattica orientata e supportata da esperienze motorie e corporee. La trasferibilità dei contenuti disciplinari, attraverso l’esperienza corporea apre l’accesso ad un sapere plurimo, capace di ancorarsi simultaneamente ai diversi canali conoscitivi e sensopercettivi. Il corpo diventa soggetto interagente per la soluzione di problemi, per la rielaborazione di strategie complementari o alternative della conoscenza, un vero motore di supporto alla didattica, un ambiente di apprendimento nel quale è possibile seguire un itinerario complesso dove si possono aprire spazi del ‘sapere, del saper fare e del saper essere’ attraverso una didattica partecipata. Questa nuova modalità didattica consente di regolare ed utilizzare di volta in volta le diverse forme di comunicazione analogica, di orientare e supportare con l’ausilio dei gesti, di favorire la costante azione chinestesica e la relazione tra una pluralità di formae mentis realizzando un ambiente di apprendimento motorio-sportivo in cui si valorizzano competenze ed abilità potenzialmente vicarianti sul piano formativo, si aprono finestre sul mondo del disagio, della disabilità e più generalmente sulle modalità di costruzione del successo formativo, offrendo al mondo dell’educazione la possibilità di un ripensamento complessivo della prassi educativa che parta dalla soggettività, dai bisogni individuali della persona, dalle sua inscindibilità corporeocognitiva ed emotiva. In questa chiave di lettura le attività motorie e sportive diventano modulatori e facilitatori di percorsi cooperativi e solidali, mettono in campo valori come tolleranza, solidarietà e rispetto delle differenze e si pongono come canali privilegiati per l’accesso ai saperi anche per i disabili supportati dalla presenza, sul territorio nazionale ed internazionale, da organizzazioni quali Special Olympics e CIP che favoriscono la partecipazione sportiva e da un ampio ventaglio di disposizioni legislative che tutelano il loro diritto di integrazione sociale. La seconda parte del lavoro, non a caso, ha riguardato l’analisi delle norme italiane ed europee in materia di integrazione sociale dei disabili che orientano le politiche sociali verso l’inclusione e l’integrazione del disabile anche attraverso le nuove tecnologie (D.P.R. 5 febbraio 1992, n. 104 – Legge Quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate; Risoluzione dell’Assemblea delle Nazioni Unite del 20 dicembre 1993, n. 48/96 - Standard Rules on the Equalization of Opportunities for Persons with Disabilities; Direttiva del Consiglio Europeo del 27 novembre 2000, n. 200/78/EC - “A General Framework for Equal Treatment in Employment and Occupation”; Direttiva del Consiglio Europeo del 12 maggio 2000, COM. n. 284 - “Towards a Barrier Free Europe for People with Disabilities”). Le disposizioni normative in merito (Consiglio Europeo Straordinario di Lisbona del 24 marzo 2000, COM n. 99/680 - Piano Europeo “e-Europe 2002: An Information Society for All”; COM – UE del Il 25 settembre 2001, n. 529 - “eEurope 2002: Accessibility of Public Web Sites and their Content”; Decisione del Consiglio e del Parlamento Europeo del 18 dicembre 2006, n. 1982/2006/ - “Seventh Framework Programme of the European Community for Research, Technological Development and Demonstration Activities 2007-2013) promuovono, infatti, il rispetto dei diritti e la rimozione di tutti gli ostacoli di natura giuridica, economica e socio-culturale che impediscono l’uguaglianza e la valorizzazione delle diversità, ma soprattutto prevedono tra le azioni prioritarie la “eparticipation” ossia la partecipazione di tutti, ivi i compresi i disabili, alla società dell’informazione e invitano a sviluppare dei percorsi di studi “adattati” alle “esigenze speciali” con l’ausilio delle nuove tecnologie o Tecnologie Assistive. La riflessione, a questo punto, si è estesa al tema dell’accessibilità e dell’adattabilità degli strumenti informatici e tecnologici in ambito didattico. Questo studio è nato da una preventiva analisi dei benefici che gli utenti con abilità diverse possono ricavare dall’ utilizzazione di software e ausili specifici in relazione alla tipologia di deficit sensoriale e psicofisico. L’ipotesi, inoltre, di una progettazione di spazi all’interno dei quali realizzare percorsi che si ispirino a modalità d’insegnamento alternative e complementari alla didattica tradizionale, ha determinato nella parte finale del lavoro, l’esame delle più importanti tecnologie presenti sul mercato funzionali alla sperimentazione di diverse strade di applicazione dei saperi appresi e alla stimolazione di nuove forme di conoscenza attraverso il corpo e il movimento. In particolare le diverse tipologie di sistemi tecnologici presentati (motion capture, pedane dinamometriche, calorimetri) aprono degli scenari impensabili fino a pochi anni fa nel campo della comunicazione e dello studio, per quanto concerne la didattica inclusiva, e arricchiscono gli ambienti della ricerca didattica di nuove metodologie di insegnamento dei saperi disciplinari e di nuove modalità di analisi e di valutazione delle grandezze coinvolte nel movimento, dalla postura ai gesti motori, dalle sequenze motorie ai modelli coordinativi dei disabili.[a cura dell’autore]
IX ciclo n.s.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
33

Trento, Angelica <1996&gt. « Il nuovo livello Pre-A1 del Volume Complementare del Quadro Comune Europeo Un prezioso strumento a supporto dell’apprendente di lingue principiante assoluto ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19726.

Texte intégral
Résumé :
Nell’Aprile 2020 il Consiglio d’Europa pubblica la versione definitiva del Volume Complementare del Quadro Comune Europeo, frutto di un lavoro quasi decennale fortemente voluto da chi si occupa di educazione linguistica. Fra le novità introdotte vi è un nuovo livello, il Pre-A1, divenuto di fatto il primo gradino della scala raggiungibile da un principiante assoluto, il quale può ora contare su un repertorio limitato di mezzi linguistici ed extralinguistici. Il presente studio ha come obiettivo primario quello di fornire un’analisi dettagliata dei descrittori di questo livello, ancora poco considerato, contestualizzandolo all’interno degli studi sulle prime fasi dello sviluppo interlinguistico. Saranno poi approfonditi i contesti nei quali esso può rappresentare un prezioso strumento: bambini fin dall’età della scuola dell’infanzia, apprendenti della scuola primaria e secondaria che muovono i primi passi in una nuova lingua, adulti e anziani principianti assoluti e persone manifestanti bisogni glottodidattici speciali. Nella seconda parte di questo lavoro verranno invece messe in luce le principali differenze e analogie con il livello omonimo introdotto nel 2014 da Italiano L2 in contesti migratori. Sillabo e descrittori dall’alfabetizzazione all’A1, generante grande confusione nel contesto italiano. Verrà infine proposta una riflessione circa l’adeguatezza dei principali test impiegati in Italia per rilevare i bisogni e le competenze alfabetiche degli apprendenti migranti.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
34

Lusetti, Marialuisa <1970&gt. « Formazione, apprendimento e nuove prospettive e-learning. Lo sviluppo delle nuove tecnologie didattiche e la creazione di sistemi di apprendimento lungo l’intero arco della vita ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1096/1/Tesi_Lusetti_Marialuisa.pdf.

Texte intégral
Résumé :
The thesis of this paper is based on the assumption that the socio-economic system in which we are living is characterised by three great trends: growing attention to the promotion of human capital; extremely rapid technological progress, based above all on the information and communication technologies (ICT); the establishment of new production and organizational set-ups. These transformation processes pose a concrete challenge to the training sector, which is called to satisfy the demand for new skills that need to be developed and disseminated. Hence the growing interest that the various training sub-systems devote to the issues of lifelong learning and distance learning. In such a context, the so-called e-learning acquires a central role. The first chapter proposes a reference theoretical framework for the transformations that are shaping post-industrial society. It analyzes some key issues such as: how work is changing, the evolution of organizational set-ups and the introduction of learning organization, the advent of the knowledge society and of knowledge companies, the innovation of training processes, and the key role of ICT in the new training and learning systems. The second chapter focuses on the topic of e-learning as an effective training model in response to the need for constant learning that is emerging in the knowledge society. This chapter starts with a reflection on the importance of lifelong learning and introduces the key arguments of this thesis, i.e. distance learning (DL) and the didactic methodology called e-learning. It goes on with an analysis of the various theoretic and technical aspects of e-learning. In particular, it delves into the theme of e-learning as an integrated and constant training environment, characterized by customized programmes and collaborative learning, didactic assistance and constant monitoring of the results. Thus, all the aspects of e-learning are taken into exam: the actors and the new professionals, the virtual communities as learning subjects, the organization of contents in learning objects, the conformity to international standards, the integrated platforms and so on. The third chapter, which concludes the theoretic-interpretative part, starts with a short presentation of the state-of-the-art e-learning international market that aims to understand its peculiarities and its current trends. Finally, we focus on some important regulation aspects related to the strong impulse given by the European Commission first, and by the Italian governments secondly, to the development and diffusion of e-learning. The second part of the thesis (chapters 4, 5 and 6) focus on field research, which aims to define the Italian scenario for e-learning. In particular, we have examined some key topics such as: the challenges of training and the instruments to face such challenges; the new didactic methods and technologies for lifelong learning; the level of diffusion of e-learning in Italy; the relation between classroom training and online training; the main factors of success as well as the most critical aspects of the introduction of e-learning in the various learning environments. As far as the methodological aspects are concerned, we have favoured a qualitative and quantitative analysis. A background analysis has been done to collect the statistical data available on this topic, as well as the research previously carried out in this area. The main source of data is constituted by the results of the Observatory on e-learning of Aitech-Assinform, which covers the 2000s and four areas of implementation (firms, public administration, universities, school): the thesis has reviewed the results of the last three available surveys, offering a comparative interpretation of them. We have then carried out an in-depth empirical examination of two case studies, which have been selected by virtue of the excellence they have achieved and can therefore be considered advanced and emblematic experiences (a large firm and a Graduate School).
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
35

Lusetti, Marialuisa <1970&gt. « Formazione, apprendimento e nuove prospettive e-learning. Lo sviluppo delle nuove tecnologie didattiche e la creazione di sistemi di apprendimento lungo l’intero arco della vita ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1096/.

Texte intégral
Résumé :
The thesis of this paper is based on the assumption that the socio-economic system in which we are living is characterised by three great trends: growing attention to the promotion of human capital; extremely rapid technological progress, based above all on the information and communication technologies (ICT); the establishment of new production and organizational set-ups. These transformation processes pose a concrete challenge to the training sector, which is called to satisfy the demand for new skills that need to be developed and disseminated. Hence the growing interest that the various training sub-systems devote to the issues of lifelong learning and distance learning. In such a context, the so-called e-learning acquires a central role. The first chapter proposes a reference theoretical framework for the transformations that are shaping post-industrial society. It analyzes some key issues such as: how work is changing, the evolution of organizational set-ups and the introduction of learning organization, the advent of the knowledge society and of knowledge companies, the innovation of training processes, and the key role of ICT in the new training and learning systems. The second chapter focuses on the topic of e-learning as an effective training model in response to the need for constant learning that is emerging in the knowledge society. This chapter starts with a reflection on the importance of lifelong learning and introduces the key arguments of this thesis, i.e. distance learning (DL) and the didactic methodology called e-learning. It goes on with an analysis of the various theoretic and technical aspects of e-learning. In particular, it delves into the theme of e-learning as an integrated and constant training environment, characterized by customized programmes and collaborative learning, didactic assistance and constant monitoring of the results. Thus, all the aspects of e-learning are taken into exam: the actors and the new professionals, the virtual communities as learning subjects, the organization of contents in learning objects, the conformity to international standards, the integrated platforms and so on. The third chapter, which concludes the theoretic-interpretative part, starts with a short presentation of the state-of-the-art e-learning international market that aims to understand its peculiarities and its current trends. Finally, we focus on some important regulation aspects related to the strong impulse given by the European Commission first, and by the Italian governments secondly, to the development and diffusion of e-learning. The second part of the thesis (chapters 4, 5 and 6) focus on field research, which aims to define the Italian scenario for e-learning. In particular, we have examined some key topics such as: the challenges of training and the instruments to face such challenges; the new didactic methods and technologies for lifelong learning; the level of diffusion of e-learning in Italy; the relation between classroom training and online training; the main factors of success as well as the most critical aspects of the introduction of e-learning in the various learning environments. As far as the methodological aspects are concerned, we have favoured a qualitative and quantitative analysis. A background analysis has been done to collect the statistical data available on this topic, as well as the research previously carried out in this area. The main source of data is constituted by the results of the Observatory on e-learning of Aitech-Assinform, which covers the 2000s and four areas of implementation (firms, public administration, universities, school): the thesis has reviewed the results of the last three available surveys, offering a comparative interpretation of them. We have then carried out an in-depth empirical examination of two case studies, which have been selected by virtue of the excellence they have achieved and can therefore be considered advanced and emblematic experiences (a large firm and a Graduate School).
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
36

Romagnoli, Cristian <1993&gt. « Applicazioni tecnologiche e nuovi metodi di valutazione della performance negli sport acquatici ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amsdottorato.unibo.it/10279/1/Cristian%20Romagnoli_%20Tesi.pdf.

Texte intégral
Résumé :
Nello sport di alto livello l’uso della tecnologia ha raggiunto un ruolo di notevole importanza per l’analisi e la valutazione della prestazione. Negli ultimi anni sono emerse nuove tecnologie e sono migliorate quelle pre-esistenti (i.e. accelerometri, giroscopi e software per l’analisi video) in termini di campionamento, acquisizione dati, dimensione dei sensori che ha permesso la loro “indossabilità” e l’inserimento degli stessi all’interno degli attrezzi sportivi. La tecnologia è sempre stata al servizio degli atleti come strumento di supporto per raggiungere l’apice dei risultati sportivi. Per questo motivo la valutazione funzionale dell’atleta associata all’uso di tecnologie si pone lo scopo di valutare i miglioramenti degli atleti misurando la condizione fisica e/o la competenza tecnica di una determinata disciplina sportiva. L’obiettivo di questa tesi è studiare l’utilizzo delle applicazioni tecnologiche e individuare nuovi metodi di valutazione della performance in alcuni sport acquatici. La prima parte (capitoli 1-5), si concentra sulla tecnologia prototipale chiamata E-kayak e le varie applicazioni nel kayak di velocità. In questi lavori è stata verificata l’attendibilità dei dati forniti dal sistema E-kayak con i sistemi presenti in letteratura. Inoltre, sono stati indagati nuovi parametri utili a comprendere il modello di prestazione del paddler. La seconda parte (capitolo 6), si riferisce all’analisi cinematica della spinta verticale del pallanuotista, attraverso l’utilizzo della video analisi 2D, per l’individuazione delle relazioni Forza-velocità e Potenza-velocità direttamente in acqua. Questo studio pilota, potrà fornire indicazioni utili al monitoraggio e condizionamento di forza e potenza da svolgere direttamente in acqua. Infine la terza parte (capitoli 7-8), si focalizza sull’individuazione della sequenza di Fibonacci (sequenza divina) nel nuoto a stile libero e a farfalla. I risultati di questi studi suggeriscono che il ritmo di nuotata tenuto durante le medie/lunghe distanze gioca un ruolo chiave. Inoltre, il livello di autosomiglianza (self-similarity) aumenta con la tecnica del nuoto.
In high-level sports, technology has achieved a role of considerable importance for the analysis and performance assessment. In recent years, the developments in new technologies and the improvements in previous ones (i.e. accelerometers, gyroscopes, and software for video analysis) in terms of sample rate, data acquisition, and sensor size, allowed the "wearability" of new sensor systems and their insertion into the sport equipment. Technology has always been at the service of athletes as a support tool to achieve the top in sports results. For this reason, the functional assessment of the athlete associated with the use of technologies aims to assess the improvements of athletes by measuring the physical condition and/or technical skills on a specific sport. This thesis aims to study the use of technological applications and identify new methods of performance assessment in some water sports. The first part (chapters 1-5), focuses on the prototype technology called E-kayak and the various applications in flatwater sprint kayaking. Here, the reliability of the data provided by the E-kayak with other systems available in the literature was verified. In addition, new parameters useful for understanding the paddler's performance model were investigated. The second part (chapter 6), refers to the kinematic analysis of the vertical thrust in the waterpolo player, through the use of 2D video analysis, for the identification of the Force-velocity and Power-velocity relationships directly in the water. This pilot study will provide useful information for the monitoring and conditioning of strength and power to be carried out directly in the water. Finally, the third part (chapters 7-8) focuses on identifying the Fibonacci sequence (divine sequence) in crawl and butterfly swimming styles. The results of these studies suggest that the swimming pace maintained during medium/long distances plays a key role. Furthermore, the level of self-similarity increases with the swimming technique.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
37

CAPUZZI, MONICA. « Le nuove sfide all'educazione nella realtà dell'Unione Europea ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/136.

Texte intégral
Résumé :
La tesi analizza e riflette, criticamente e metodicamente, sulla base di precisi contenuti bibliografici, in merito a quanto l'Unione Europea ha proposto, e continua a prospettare, per ciascuno dei propri cittadini nel complesso settore formativo, educativo e didattico. La matrice della riflessione, e della conseguente azione, è data dal celeberrimo Vertice di Lisbona del marzo del 2000, in cui ciascuno degli Stati membri si impegnò affinché l'Unione Europea potesse diventare, nell'intervallo di tempo intercorrente fra il 2000 ed il 2010, "l'economia della conoscenza più forte e competitiva nel mondo". La sottolineatura relativa all'incremento del "capitale umano" e del "capitale sociale" ritorna con insistente frequenza nella maggior parte dei documenti relativi al patto formativo complessivo nella Comunità Europea. Ciò dà adito ad un corollario di riflessioni che vertono di volta in volta sull'introduzione sempre più massiccia delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione; sulla conoscenza di almeno due lingue straniere; sul collegamento sinergico fra il mondo del lavoro ed il mondo della formazione; sull'educazione lungo l'intero corso della vita; sul monitoraggio continuo della qualità dell'istruzione; sulla riforma dei curricola; sulla costruzione delle competenze, per fare solo pochi esempi. I valori che, conseguentemente, non solo in campo formativo ma anche in campo lavorativo, appaiono fondamentali, sono legati alla competitività, alla flessibilità, al cambiamento, all'adattabilità, all'apprezzamento delle eccellenze, all'innovazione ed all'imprenditorialità, considerate indispensabili in un contesto caratterizzato dalla globalizzazione.
The present degree thesis analyses and thinks over, critically and methodically, on the bases of careful bibliographical contents, the proposals that European Union has made, and is still making, for everyone of its citizens in the complicated field of formation, education and didactics. The matrix of reflection, and of the following action, has been realized by the famous Meeting of Lisbon in March 2000, during that every one of the member States committed themselves in order that European Union became, in the period between 2000 and 2010, the strongest and the most competitive economy of knowledge in the world". The underlining concerning the increase of "human capital" and of "social capital" comes back with insistent frequency in the most of documents about the overall formative agreement in European Community. It brings to a corollary of reflections in the direction, time after time, of an ever more massive introduction of Technology of Information and Communication; of the knowledge of two languages at least, of the synergistic connection between the world of work and the world of formation; of the education along the whole course of life; of the continuous monitoring of education quality; of the reformation of curricula; of the skills construction, just to bring few examples. The values that, consequently, not only in the formation field but also in the work field, seem to be essential, are connected with competitiveness, flexibility, change, adaptability, appreciation of excellence, innovation and entrepreneurship, esteemed necessary in a context characterized by globalization.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
38

CAPUZZI, MONICA. « Le nuove sfide all'educazione nella realtà dell'Unione Europea ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/136.

Texte intégral
Résumé :
La tesi analizza e riflette, criticamente e metodicamente, sulla base di precisi contenuti bibliografici, in merito a quanto l'Unione Europea ha proposto, e continua a prospettare, per ciascuno dei propri cittadini nel complesso settore formativo, educativo e didattico. La matrice della riflessione, e della conseguente azione, è data dal celeberrimo Vertice di Lisbona del marzo del 2000, in cui ciascuno degli Stati membri si impegnò affinché l'Unione Europea potesse diventare, nell'intervallo di tempo intercorrente fra il 2000 ed il 2010, "l'economia della conoscenza più forte e competitiva nel mondo". La sottolineatura relativa all'incremento del "capitale umano" e del "capitale sociale" ritorna con insistente frequenza nella maggior parte dei documenti relativi al patto formativo complessivo nella Comunità Europea. Ciò dà adito ad un corollario di riflessioni che vertono di volta in volta sull'introduzione sempre più massiccia delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione; sulla conoscenza di almeno due lingue straniere; sul collegamento sinergico fra il mondo del lavoro ed il mondo della formazione; sull'educazione lungo l'intero corso della vita; sul monitoraggio continuo della qualità dell'istruzione; sulla riforma dei curricola; sulla costruzione delle competenze, per fare solo pochi esempi. I valori che, conseguentemente, non solo in campo formativo ma anche in campo lavorativo, appaiono fondamentali, sono legati alla competitività, alla flessibilità, al cambiamento, all'adattabilità, all'apprezzamento delle eccellenze, all'innovazione ed all'imprenditorialità, considerate indispensabili in un contesto caratterizzato dalla globalizzazione.
The present degree thesis analyses and thinks over, critically and methodically, on the bases of careful bibliographical contents, the proposals that European Union has made, and is still making, for everyone of its citizens in the complicated field of formation, education and didactics. The matrix of reflection, and of the following action, has been realized by the famous Meeting of Lisbon in March 2000, during that every one of the member States committed themselves in order that European Union became, in the period between 2000 and 2010, the strongest and the most competitive economy of knowledge in the world". The underlining concerning the increase of "human capital" and of "social capital" comes back with insistent frequency in the most of documents about the overall formative agreement in European Community. It brings to a corollary of reflections in the direction, time after time, of an ever more massive introduction of Technology of Information and Communication; of the knowledge of two languages at least, of the synergistic connection between the world of work and the world of formation; of the education along the whole course of life; of the continuous monitoring of education quality; of the reformation of curricula; of the skills construction, just to bring few examples. The values that, consequently, not only in the formation field but also in the work field, seem to be essential, are connected with competitiveness, flexibility, change, adaptability, appreciation of excellence, innovation and entrepreneurship, esteemed necessary in a context characterized by globalization.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
39

Di, Campo Julia. « Introdurre una prospettiva di genere nei percorsi di Dottorato : nuovi approcci pedagogici ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2018. http://hdl.handle.net/11577/3422809.

Texte intégral
Résumé :
Integrate gender education in PhD Curriculum studies: new pedagogical approaches No authentic science is formed by isolated conclusions (..) there is no science if these various discoveries do not connect with each other, giving rise to a relatively coherent system (Dewey 1971). The progress of knowledge is closely linked to multidisciplinarity, the ability to create, as in a neural network of unpublished connections, and allow cognitive insights to be the engines of new visions, strategies, and actions. Research is a circular action that never finds stops, but only new starting points. A process in which the question that prompts the resolution of a given problem or doubt, set off, is transformed along the way and opens as a fractal of innumerable questions. Science is not neutral, it is thought, constructed, produced by men and women minds that in their pursuit in the world look the problems they face with similar eyes but different point of view. The focus of the study assumes that one of the fundamental missions of the University is to incorporate the emerging new culture and society to elaborate reflections in educational and research centers who can project into society and contribute to its change and its governance. Introducing a gender perspective in university studies and research becomes a benchmark for the degree of change and therefore of modernity of the Italian Academy (F. Antonelli et al., 2013). The main question that led the experimental study was to include a transversal dimension that would allow the integration of actions, practices, and gender policies in the field of preparation for scientific careers. To go beyond the marginalization or idealization of the "equal opportunity" issue, it is crucial to assume a reflective-transformational paradigm that makes sense of the idea of using the conceptual tools of theories of education, integrating them with the analysis apparatus of gender studies, can actually lead to re-questioning the field to open up new levels of understanding and to formulate new areas of inquiry and research questions (Cullingford & Bewitt, 2013). Starting from a wide international recognition of the state of the art on the emerging models of "Gender Equality Education", a strategy was developed for the future researcher (PhD) among information on issues of genre in research, analyzed in their multiple dimensions, and proposed through the realization of a path by supplementing the use of MOOC (Grünewald, Meinel, Totschnig & Willems, 2013). The overall aim of the mapping was to understand the relevance of the topic, but also what actions were already carried out in the academic sphere to promote the spread of a “gender sensitive” approach. The results obtained helped to create a mapping of the European and national contexts and make it possible to state that there are different strategies. In particular, at European level, an action of “interdisciplinary mainstreaming” seems to be more widespread. In this regard, reference is made to “explicit” methods through doctoral courses, three-year and master's degree programs and training in the broader sense of “permanent” with a central theme to deepen “Gender Equality” themes but seems to be also consolidated a second approach, which can be termed "integrated", is in which gender studies, theories, methods and research are transversely integrated within the disciplines. This state-of-the-art artwork has been used to define the continuation phases of structured mixed-text research according to an exploratory sequential drawing in which quantitative and qualitative detection tools have been used (Creswell & Plano Clark, 2011). The first phase was an exploratory investigation addressed to coordinators of 875 doctoral courses present on national territory (MIUR data, 2015) to which was followed the second, with the design of a training path proposed to a group of PhD students of different scientific macro-areas. The instrument used for the first phase was a medium-high quantitative (26 item) quantitative polarity questionnaire, realized with 4 dimensions in Computer Assisted Web Interview (CAWI) method: 1) 8 items master; 2) studies and research on gender equality issues, 6 items; 3) content and demonstration of educational interest, 10 items; 4) methodologies and tools, 2 items. The specific objectives of this survey have been different: to understand the interest to include in the training courses offered by the different PhD courses in depth topics in a “Gender Equality” perspective, check out the thematic areas considered important to increase soft skills, investigate preferences for teaching methods to allow to design the subsequent formation in an effective way and adherent to requests. The other qualitative tool used in the second phase is the self-report (Denzin & Lincoln, 2005) that was launched to assess the impact and the likelihood of an ad hoc designed training proposal involving a group of 33 PhDs. The course offered 4 MOOCs created on different themes chosen based on the analysis of the questionnaires and proposed in the Moodle environment specifically for research purposes. The study has set out unpublished goals in the national landscape by proposing a survey on methodologies and pedagogical tools potentially useful to realize the introduction of a gender perspective in scientific research in the context of PhD programs. In fact, in 2014 the European Community, with the Resolution “Modernization of higher education in Europe, Access, Retention and Employability”, stressed the need to initiate a process of gender mainstreaming in schools and study paths, encouraging also to include this perspective in the training academic programs. The document reiterated the need to set up training courses for all people involved in education and research to have “pedagogical tools” needed to deconstruct stereotypes based on gender. There are also many indications from the EU on the pursuit of gender oriented research and studies to reach, through a real evolutionary path, the recent proposal to make it possible that all lines of research in any disciplinary field are always “gender sensitive”. The problem posed by the study is revealed in its complexity, tracing a series of open questions to which it has been sought to respond by researching the most appropriate pedagogical tools and methodologies to transversally spread across the various fields of scientific production the change from a perspective of mainstreaming .
Introdurre una prospettiva di genere nei corsi di Dottorato: nuovi approcci pedagogici Nessuna autentica scienza è formata da conclusioni isolate (..) non si ha scienza fino a quando queste varie scoperte non si collegano tra loro dando luogo ad un sistema relativamente coerente (Dewey 1971). Il progresso della conoscenza è strettamente legato alla multidisciplinarietà, alla capacità di creare, come in una rete neuronale delle connessioni inedite e permettere degli insight cognitivi che possano essere motori di nuove visioni, strategie, azioni. La ricerca, è un’azione circolare che non trova mai punti di arresto, ma solo nuovi punti di partenza in questa visione. Un processo nel quale la domanda che spinge alla risoluzione di una dato problema o dubbio, fatta in partenza, si trasforma lungo la strada e apre come un frattale innumerevoli quesiti. La scienza non è neutra, è pensata, costruita, prodotta da menti maschili e femminili che nel loro procedere nel mondo guardano con occhi simili ma diversi i problemi di fronte ai quali si trovano. Il focus dello studio parte dall’assunto che una delle missioni fondamentali dell’Università sia quella di recepire le novità emergenti dalla cultura e dalla società per elaborare riflessioni nelle sedi didattiche e di ricerca che possano proiettarsi nella società e contribuire al suo mutamento e alla sua governance. Introdurre una prospettiva di genere negli studi e nella ricerca universitaria diventa un banco di prova del grado di cambiamento e dunque di modernità dell’Accademia italiana (Antonelli et al. 2013). La principale domanda che ha mosso lo studio sperimentale è stata come inserire una dimensione formativa trasversale che permettesse di integrare azioni, prassi, politiche di genere nell’ambito della preparazione alle carriere scientifiche. Per andare oltre la marginalizzazione o idealizzazione della questione “pari opportunità” appare fondamentale assumere un paradigma riflessivo-trasformativo secondo il quale prende senso l’ipotesi che utilizzare gli strumenti concettuali delle teorie dell’educazione, integrandole con gli apparati di analisi degli studi di genere, possa effettivamente condurre a re-interrogare il campo per aprire a nuovi livelli di comprensione e a formulare nuovi ambiti d’indagine e domande di ricerca (Cullingford & Bewitt, 2013). Partendo da un’ampia ricognizione internazionale sullo stato dell’arte in merito ai modelli emergenti di “Gender Equality Education”, è stata progettata una strategia di sensibilizzazione, informazione e formazione dei/delle futuri/e ricercatori e ricercatrici (PhD) rispetto alle questioni di genere nella ricerca, analizzate nelle loro molteplici dimensioni, e proposte attraverso la realizzazione di un percorso integrando l’uso di MOOC (Grünewald, Meinel, Totschnig & Willems, 2013). L’obiettivo generale della mappatura era comprendere la rilevanza del tema, ma anche quali fossero le azioni già realizzate negli ambiti accademici volte a promuovere la diffusione di un approccio “gender sensitive”. I risultati ottenuti hanno favorito la creazione di una mappatura del contesto europeo e nazionale e permettono di affermare che esistono differenti strategie. In particolare, a livello europeo, sembra essere più diffusa un’azione di “mainstreaming interdisciplinare”. Infatti, a tal riguardo si fa riferimento a modalità “esplicite” mediante percorsi dottorali, corsi di laurea triennale e magistrale e formazione intesa nella più ampia accezione di “permanente” con tema centrale l’approfondimento di tematiche “Gender Equality”, ma sembra essere anche consolidato un secondo approccio, che può essere definito “integrato”, nel quale gli studi di genere, teorie, metodi e ricerche sono inseriti in modo trasversale all’interno delle discipline. Questa fotografia dello stato dell’arte è servita per definire le fasi di prosecuzione della ricerca mixed method strutturata secondo un disegno sequenziale esplorativo in cui sono stati utilizzati strumenti di rilevazione quantitativa e qualitativa (Creswell & Plano Clark, 2011). La prima fase, è stata un’indagine esplorativa rivolta ai coordinatori degli 875 Corsi di dottorato presenti sul territorio nazionale (dati MIUR, 2015) a cui è seguita la seconda, con la progettazione di un percorso di formazione proposto a un gruppo di PhD students di differenti macro aree scientifiche. Lo strumento utilizzato per la prima fase è stato un questionario a polarità quantitativa con strutturazione medio-alta (26 items), realizzato con metodo CAWI (Computer Assisted Web Interview) a 4 dimensioni: 1) anagrafica (8 items); 2) studi e ricerche su temi Gender Equality (6 items); 3) contenuti e manifestazione d’interesse (10 items); 4) metodologie e strumenti (2 items). Diversi sono stati gli obiettivi specifici di questa indagine: comprendere l’interesse ad inserire nell’offerta formativa dei diversi Corsi di dottorato temi di approfondimento in una prospettiva “Gender Equality”, verificare le aree tematiche ritenute importanti per incrementare soft skills, indagare le preferenze per le metodologie didattiche per permettere di progettare la successiva formazione in modo efficace e aderente alle richieste. L’altro strumento qualitativo, utilizzato nella seconda fase, è il self-report (Denzin & Lincoln, 2005) messo in campo per rilevare l’impatto e il gradimento di una proposta formativa progettata ad hoc che ha coinvolto un gruppo di 26 PhDs. Il percorso ha offerto 4 MOOC tematici progettati in base all’analisi di quanto emerso dai questionari, e proposti in ambiente Moodle appositamente ai fini della ricerca. Lo studio si è posto obiettivi inediti nel panorama nazionale proponendo l’indagine di metodologie e strumenti pedagogici potenzialmente utili per realizzare l’introduzione di una prospettiva di genere nella ricerca scientifica nel contesto dei corsi di Dottorato. Infatti, già nel 2014 la Comunità europea, con la Risoluzione “Modernisation of higher education in Europe, Access, Retention and Employability”, ha sottolineato la necessità di avviare un processo di integrazione della dimensione di genere nelle scuole e nei percorsi di studio, incoraggiando anche a includere nei programmi accademici formazione e sensibilizzazione finalizzati a promuovere l’uguaglianza di genere. Nel documento è ribadita la necessità di istituire corsi di formazione rivolti a tutte le persone coinvolte nel campo dell’istruzione e della ricerca affinché dispongano di “strumenti pedagogici” necessari per decostruire gli stereotipi basati sul genere. Diverse poi, le indicazioni da parte dell’UE in merito alla realizzazione di ricerche e studi “gender oriented” sino ad arrivare, attraverso un vero e proprio percorso evolutivo, alla recente proposta di rendere possibile che tutte le linee di ricerca in qualsiasi ambito disciplinare siano sempre di natura “gender sensitive”. Il problema posto dallo studio si disvela nella sua complessità, tracciando una serie di interrogativi aperti ai quali si è cercato di rispondere ricercando strumenti e metodologie pedagogiche più opportune per diffondere in modo trasversale nei diversi ambiti della produzione scientifica il cambiamento in un’ottica di mainstreaming.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
40

CUGUSI, LUCIA. « L'attività motoria acquatica come nuovo approccio terapico alla cardio-diabetologia ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2013. http://hdl.handle.net/11584/266110.

Texte intégral
Résumé :
The role of general physical activity on improving cardiometabolic profile and quality of life in patients with type 2 diabetes is widely demonstrated. However, little is known about the effects of specific water exercise program in patients with type 2 diabetes. Therefore, the aims of this pilot study were to evaluated the effects of a supervised water training program in subjects affected by type 2 diabetes. Methods: eighteen men affected by type 2 diabetes (51,4±9,38 years), were enrolled in a program of 12 weeks of supervised water training. We assess Cardiometabolic Profile (echocardiography, glycemic, lipidemic and anthropometric profille, blood pressure levels and cardiopulmonary exercise test), and Quality of Life and Physical Activity Levels (Short-form Health Survey 36 with items (SF-36), Problem Areas in Diabetes Questionnaire (PAID) and International Physical Activity Questionnaire (IPAQ)) before and after 12-weeks of a supervised water exercise program. Results: The results showed a significant improvement of cardiovascular and metabolic assessments (aerobic capacity, work, blood pressure, glycemic, anthropometric and lipidemic profile, and diastolic function) and an increasing in quality of life and physical activity levels (Sf-36, PAID, energy expenditure in general physical activity). Discussion: Our findings showed that structured and supervised physical activity performed in water, produced benefits both in improving of the cardiometabolic profile and the HRQoL and also in increasing of the physical activity levels in subjects affected by type 2 diabetes.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
41

Fedeli, Monica. « Nuove prospettive per la fromazione degli adulti : generare valore in una società complessa. I risultati di un'indagine fra testimoni privilegiati ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2008. http://hdl.handle.net/11577/3425218.

Texte intégral
Résumé :
New prospectives for adult learning: generating values in a complex society. This research represents a study and in-depth contribution for adult learning, focussing upon the learning values addressed to adults immersed in working processes and to the tricky role of the trainer that practices his/her own profession with adults involved in life-long learning. This contribution is part of the literature tradition that recently dealt with the subject of generative learning and the value of learning in order to investigate and listen to the trainers' opinion, but also of privileged witnesses, front line exponents in managerial training concerned with the innovation of the same training. The path we have traced, started right from a learning analysis in its multiple exemplifications, analysing the dimensions of adultity in its finest facets, highlighting the difficulties and strong points in a social context such as the current one. The path was articulated in three main parts, and then subsequently subdivided according to subject. First part The first part of the research was dedicated to the study and development of two central themes; the first being more general, concentrating upon the paradigms of: complexity, learning and training; the second more specific, dealing with the subject of generative learning and values. We began by indicating the contexts and interpretations of the subjects dealt with, firstly carrying out a bibliographic research, and afterwards delving into their current exemplifications in the complex context that has recently been developing in adult learning organization. Second part In the second part, some strategic aspects of learning were tackled delving more into the value related to personal identity, and to the value that learning could generate in adults that are on the verge of facing increasingly complex scenarios, characterized on one hand by a specifically technical and technological request, and on the other by a strong sense of sharing and subjectivity; by subjectivity meaning the heart, feelings and personal experience of those operating in a working and social context. The two aspects just outlined can be traced back to two learning models; the first identifies and justifies itself in the contenutistic model, whereas the second in a process model, where the trainer is no longer the person who decides which knowledge or skill to convey, but becomes a facilitator who prepares a learning situation. The target group of the present research is made up of: 1)trainers employed in life long learning addressed at adults in different learning contexts, that carry out their activity in public and private bodies, 2)learning process experts, 3)university professors and adult training researchers, 4)heads of training centres and higher education institutions. Third part In the third part the research hypothesis that was born from the will of indicating values has been developed and discussed, or rather the values that long life learning could generate in adults integrated in different professional contexts or entering the working world. In particular the contexts and modalities by which adults learn have been investigated, when learning becomes important for the person, favouring the acquisition of a deeper awareness of realizing one's own professional actions, adding value, not only at a professional level, but also from a personal point of view. The search for a scope in life and personal choices. To face the heart of the research problem, research tools have been elaborated that have given the possibility of getting to know the involved trainers, researchers and involved experts' points of view better, concentrating the research into four main areas: 1. In accordance with organization/customer/ purchaser 2. Trainees' desires, 3. Values perceived by the trainers and values generated by training, 4. Learning prospectives. For each of these areas we have analyzed and compared the resulting data using different statistic tools, motivated and supported by the wish of contributing, even though not exhaustive, in the training field and especially in adult training. The above-mentioned fields have been explored from different points of view; starting from the first: in accordance with organization/customer/ purchaser, we wanted to understand how important and what role a good alliance represented for the trainer and for the success of the actual training. We gathered data by means of the ATLAS.ti analysis tool and we subdivided them further, as we also did for the other themes dealt with in the two main different areas: regarding the person and relationships and the organization and professional context. The second theme dealt with the trainees desires, in this case we wanted to find out what these desires were, tacit and expressed by those attending training courses, and which perceptions the trainers had of these desires and also which ones and how many of these fall under the sphere of the values reported by the person and organization. The third theme we dealt with was that of the values that we subdivided into: values perceived by the trainers and values generated by training. Therefore those values the trainers perceive in adults attending training courses. How the desires of the trainees to learn in a complex and integrated way were interpreted, drawing on social and transversal competences that act, not only in the professional sphere but also in that of the person. Which values stood out from the needs analysis that the trainers carry out in order to plan their teaching paths. The last theme was that of analyzing the current training developments in our society. On the basis of the interviews and questionnaires, we asked which would be the prospectives of adult learning if it were inside a continuously changing and complex scenario like the present one. All the themes dealt with were analyzed inserting bibliographic references, topics of comparison with the latest training developments in our country and with the new tendencies of the same. We were also interested in discovering new forms of realizing outdoor paths that are attracting the attention of a great number of trainers and experts because of their innovation and originality. We wanted to investigate how much awareness there was towards these new subjects among trainers and privileged exponents in the educational world we had interviewed, and how much the dimension of individual well-being in the organizations could reflect upon peoples' private lives. We were interested in finding out the new values born in adults from the learning practice and how the individual's cognitive baggage can influence and determine the success of so much personalized training. What are the motivations and incentives that would mainly influence the training choices of adults in defined career paths, or searching for new opportunities and professional realities and how much individual satisfaction could have a spin-off in the sphere of professional relationships and in his/her working context. These and many others were the questions and considerations that spurred us to search for the trainers' answers in their role of prime actors because they are directly involved in this change and innovation. This feedback gave us the answers to the questions that we had asked ourselves at the beginning of our research path, enriching them with new and original inspirations that initially we were not able to outline clearly, but above all, they revealed that in order to make the most of oneself one must play the part of a trainer and activator of learning processes and organizational behaviour.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
42

POLSINELLI, Giovanni. « Stima dell’intensità di esercizio e deriva cardiovascolare : una nuova variabile per i modelli di previsione basati sulla frequenza cardiaca ». Doctoral thesis, Università degli studi di Cassino, 2022. https://hdl.handle.net/11580/92118.

Texte intégral
Résumé :
Regularly practicing physical activity and exercise of adequate intensity and duration improves health and fitness. The intensity of aerobic exercise is commonly estimated using heart rate, but in endurance performance the relationship between heart rate and oxygen consumption may be compromised by cardiovascular drift. This physiological phenomenon mainly consists of a time-dependent increase in heart rate and decrease in systolic volume and may lead to overestimation of absolute metabolic intensity in prediction models based on heart rate. Previous research has established that cardiovascular drift is correlated to the increase in core body temperature during prolonged exercise. Therefore, monitoring body temperature during exercise may allow to quantify the increase in heart rate attributable to cardiovascular drift and consequently improve the estimate of muscular work and energy expenditure. Core body temperature measurement is invasive and may be inappropriate, skin temperature is unreliable, oral cavity temperature is influenced by breathing and ingestion of liquids or food, while the external auditory canal is easily accessible and may be suitable for monitoring body temperature during physical activity and exercise. Based on these premises, an experimental protocol was designed to verify whether the increase in heart rate due to cardiovascular drift is associated with the increase in body temperature measured in the external auditory canal. This experimental protocol is composed of a preliminary phase and two submaximal cycling tests and provides monitoring both the tympanic temperature with a professional infrared tympanic thermometer and ear temperature with a wearable device equipped with contact probe. The preliminary phase includes the collection of baseline data for the classification of subjects and the comparison of the tympanic temperature between right and left ear and between closed and open external auditory canal. The first cycling test consists of an incremental exercise followed by a cool down stage and is used to assess the degree of agreement between the two methods of measuring body temperature, while the second cycling test consists of a prolonged exercise in steady state to moderate intensity in a neutral environment and is used to verify the search hypothesis. Due to the SARS-CoV-2 pandemic and the difficulties encountered in recruiting highly trained athletes, a downsized pilot study was carried out which provided encouraging results overall and allowed the optimization of the experimental protocol.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
43

PASQUARIELLO, MARIO. « APPRENDIMENTO LINGUISTICO INTEGRATO E VIDEO-EDUCAZIONE : LE NUOVE FRONTIERE DELL'INSEGNAMENTO CLIL. IL PROGETTO CLIL-MUVI ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/40428.

Texte intégral
Résumé :
La ricerca mette a fuoco le attività formative messe in atto in Italia per dotare con urgenza le scuole secondarie di secondo grado italiane di docenti competenti in ambito CLIL e intende dimostrare l’impatto che questa metodologia ha sulla formazione e lo sviluppo professionale. Dal 2014 il CLIL è obbligatorio nelle classi terminali dei licei e degli istituti tecnici. Ciò ha generato una forte domanda di formazione da parte di istituzioni e docenti chiamati a insegnare discipline in lingua straniera. Questo lavoro esplora la possibilità di sfruttare la video-formazione per fronteggiare le preoccupazioni di quei docenti che, senza essere formati alla glottodidattica, sono chiamati ad integrare obiettivi linguistici al curriculum disciplinare. Il nostro lavoro parte dall’esame di un corpus di video-lezioni da noi raccolte ai fini di una ricerca-azione commissionata dal MIUR volta ad indagare il grado di innovazione implicata dal CLIL, per poi giungere a dimostrare l’importanza dell’auto-osservazione e dell’auto-riflessione sulla prassi didattica, fino a proporre l’introduzione dell’esercizio di microteaching nella formazione dei docenti CLIL. Una ricca riflessione sull’organizzazione concettuale della propria disciplina e sulla sua trasposizione didattica conduce i docenti a un interessate lavoro sulla mediazione della conoscenza che sviluppa le loro competenze professionali.
Focusing on teaching and training activities implemented in Italy to provide secondary schools with teachers able to teach in the CLIL context, our research aims at demonstrating the impact of this methodology in teacher training and professional development. Since 2014 this methodology has become compulsory for the Italian secondary terminal classes (except vocational high schools). A strong demand for training prompted from institutions and teachers, urgently required to teach disciplines in a foreign language. The MIUR has therefore set up university courses aimed at integrating languages and disciplines. Here we explore the possibility of exploiting video-training to face Italian teachers’ concerns, who are asked, without being trained in language teaching, to integrate linguistic objectives into their curriculum. We examine a corpus of video-lessons collected for a research set on behalf of the Italian Ministry of Education to investigate at what extent CLIL brought an innovation into the Italian Education. Once highlighted the importance of (self)observation and (self)reflection upon classroom practices, we propose the introduction of micro-teaching practice in CLIL teacher training. A fruitful reflection on the conceptual organization and the didactic transposition of their discipline leads teachers work on the linguistic mediation of knowledge which improves their professional skills.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
44

PASQUARIELLO, MARIO. « APPRENDIMENTO LINGUISTICO INTEGRATO E VIDEO-EDUCAZIONE : LE NUOVE FRONTIERE DELL'INSEGNAMENTO CLIL. IL PROGETTO CLIL-MUVI ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/40428.

Texte intégral
Résumé :
La ricerca mette a fuoco le attività formative messe in atto in Italia per dotare con urgenza le scuole secondarie di secondo grado italiane di docenti competenti in ambito CLIL e intende dimostrare l’impatto che questa metodologia ha sulla formazione e lo sviluppo professionale. Dal 2014 il CLIL è obbligatorio nelle classi terminali dei licei e degli istituti tecnici. Ciò ha generato una forte domanda di formazione da parte di istituzioni e docenti chiamati a insegnare discipline in lingua straniera. Questo lavoro esplora la possibilità di sfruttare la video-formazione per fronteggiare le preoccupazioni di quei docenti che, senza essere formati alla glottodidattica, sono chiamati ad integrare obiettivi linguistici al curriculum disciplinare. Il nostro lavoro parte dall’esame di un corpus di video-lezioni da noi raccolte ai fini di una ricerca-azione commissionata dal MIUR volta ad indagare il grado di innovazione implicata dal CLIL, per poi giungere a dimostrare l’importanza dell’auto-osservazione e dell’auto-riflessione sulla prassi didattica, fino a proporre l’introduzione dell’esercizio di microteaching nella formazione dei docenti CLIL. Una ricca riflessione sull’organizzazione concettuale della propria disciplina e sulla sua trasposizione didattica conduce i docenti a un interessate lavoro sulla mediazione della conoscenza che sviluppa le loro competenze professionali.
Focusing on teaching and training activities implemented in Italy to provide secondary schools with teachers able to teach in the CLIL context, our research aims at demonstrating the impact of this methodology in teacher training and professional development. Since 2014 this methodology has become compulsory for the Italian secondary terminal classes (except vocational high schools). A strong demand for training prompted from institutions and teachers, urgently required to teach disciplines in a foreign language. The MIUR has therefore set up university courses aimed at integrating languages and disciplines. Here we explore the possibility of exploiting video-training to face Italian teachers’ concerns, who are asked, without being trained in language teaching, to integrate linguistic objectives into their curriculum. We examine a corpus of video-lessons collected for a research set on behalf of the Italian Ministry of Education to investigate at what extent CLIL brought an innovation into the Italian Education. Once highlighted the importance of (self)observation and (self)reflection upon classroom practices, we propose the introduction of micro-teaching practice in CLIL teacher training. A fruitful reflection on the conceptual organization and the didactic transposition of their discipline leads teachers work on the linguistic mediation of knowledge which improves their professional skills.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
45

MARCARINI, MARIAGRAZIA FRANCESCA ROSA LUCIA. « Pedarchitettura. Quali spazi per l'educazione della persona ? Un’architettura pedagogica per nuovi modi di insegnare e di apprendere nella scuola del futuro ». Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2014. http://hdl.handle.net/10446/30540.

Texte intégral
Résumé :
Pedagogy and architecture fields of study seem distant from each other, actually the collaboration between the two disciplines is widely studied and analyzed. The structuring of space and the furniture layout, desks and chair, affect people and teacher can give rise to another organization and another scenario. It becomes important, therefore, to start from the space and from its organization in order to propose a new teaching model. The research has followed two distinct paths: one part was developed in Copenhagen, at Hellerup Skole and Ørestad Gymnasium. This choice of Denmark was made for three reasons: the investments that have been made on the school architecture, the two schools have interpreted the Danish Government to propose an innovative teaching method and the legislative measures that since 1844 were issued foreseeing adequate and clean classrooms and giving importance to the influence of educational spaces on child development . The second part involves Enrico Fermi Institute of Mantua, where the manager has made some structural and organizational changes with the Teal classroom and new ‘origami desk’, for these reasons this institute could be taken as an example of what could be possible in Italy in old schools, with limited investment. From the studies carried out important to highlight that should guide the design and/or reorganization of the space: readability, flexibility and affordance. We have to refer to the physical structure of the place in question, the objects that compose it and the actions that take place regularly there. The three elements: structure, properties and actions must be interactively related between them, so that there is a coordination between them.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
46

Vaccaro, Valentina. « Le Geometrie Non Euclidee (GNE) 2.0 Le ICT da semplice supporto a strumento creativo in un’esperienza di apprendimento in Matematica ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13552/.

Texte intégral
Résumé :
Questa tesi presenta il lavoro svolto nel progetto “Le Geometrie Non Euclidee (GNE) 2.0” e si propone di indagare se e come le nuove tecnologie possano diventare uno strumento operativo per l’insegnamento-apprendimento in Matematica. Il progetto - suddiviso in otto moduli e destinato agli studenti dell’anno conclusivo della scuola secondaria di secondo grado - è stato strutturato in incontri in presenza e attività online gestite a distanza; ogni modulo è stato incentrato sulla presentazione interattiva multimediale dell’argomento da parte dei docenti; si è sviluppato, poi, nella ricerca individuale/collettiva di approfondimenti sul web e nell’apprendimento operativo di uno specifico tool web 2.0 mediante il quale gli studenti hanno progettato e sviluppato un ‘prodotto’ multimediale, rielaborando i contenuti appresi. La novità del progetto “GNE 2.0” si riscontra principalmente nell’argomento e negli strumenti utilizzati, che hanno ‘trasformato’ tanto le metodologie didattiche che le modalità di verifica. Le ICT, opportunamente utilizzate, sono diventate vero e proprio strumento di apprendimento; la LIM è stata impiegata in tutte le sue funzioni interattive e multimediali, diventando il luogo fisico di raccordo del lavoro di studenti e docenti; il Web 2.0, oltre che come mezzo di ricerca, è stato adoperato, grazie anche all’intermediazione del social network, come spazio virtuale in cui trovare e condividere contenuti originali, opinioni, dubbi, ipotesi, interpretazioni, etc.; applicazioni e piattaforme, anche non pensate per uso didattico, sono state piegate alle esigenze del gruppo nel processo di insegnamento-apprendimento.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
47

ALILI, IMER. « L’insegnamento della lingua, letteratura e cultura italiana all’estero : l’esperienza nella Repubblica di Macedonia ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2015. http://hdl.handle.net/2108/189882.

Texte intégral
Résumé :
Teaching italian language, literature and culture abroad: the experience in the Republic of Macedonia (FYROM) by Imer ALILI. // In this dissertation we wanted to summarize, briefly, an empirical and analytical study on the current state of general education and the teaching tools available to teachers of all levels of teaching, to move us forward in the direction of a possible revision and rebuilding the educational system, like the humanistic values of which the various disciplines should be impregnated to comprehend the current conditions of reality evolved in this digital age, now on a global scale. It would be desirable to look at the past, not as it has been addressed so far, but by taking on a cautious and calm ratio, aimed at an enriching perspective in the public education system, which can be achieved by overcoming the innate and primordial tendency to refute a priori others’ theses without first considering them and examining the possibilities for their concretization. For the future of new generations, we should not avoid to convey those basic concepts on which we have been forged, but, instead, be willing to draw on the past with venerable approval, if nothing else, for the experience accumulated by our predecessors. And, for that past-present-future time-frame, the art of teaching - aligned with a necessary empathic remark - has the ultimate goal of an indispensable mission that pedagogues will have to be able to reproduce, based on the objective of reconsidering - for an appropriate, targeted and attentive training - the human-nature relationship, as an inseparable dualism belonging to all humanity, richness in diversity, to redress a serious and fruitful reflection on our future as well as an attempt to mitigate the anxieties and uncertainties dominating these actual times.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
48

SCHEPIS, CHIARA. « Carlo Cecchi, funambolo della scena italiana. L'apprendistato e il magistero ». Doctoral thesis, 2016. http://hdl.handle.net/2158/1028015.

Texte intégral
Résumé :
"Carlo Cecchi: funambolo della scena italiana. L'apprendistato e il magistero" con sguardo storico-biografico e strumenti critico-analitici ricostruisce la vicenda artistica dell’attore-regista e maestro d'attori Carlo Cecchi al fine di ritagliare, da un fenomeno tanto complesso e articolato, due atteggiamenti caratterizzanti la sua relazione con la scena: il personale percorso di formazione e, specularmente, le modalità del lavoro di formatore; da qui il sottotitolo: L’apprendistato e il magistero. L’obiettivo prefissato comporta la necessità di spaziare per tutta la lunga carriera dell’artista, non prescindendo da uno sguardo il più possibile allargato sul contemporaneo. D'altronde, si è creduto di potere concentrare l’attenzione su due periodi, a loro modo emblematici, uno della formazione latu sensu (che si spinge fino al lavoro con il gruppo, il Granteatro, di cui diviene presto guida) e l’altro del magistero. Nel primo caso si assolve il compito di indagare il primissimo percorso formativo, quasi totalmente sconosciuto, di Carlo Cecchi e successivamente la sua lunga formazione da capocomico; nel secondo, si denuncia il valore del magistero del nostro attore in rapporto agli allievi, protagonisti delle scene di oggi.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
49

DORATO, VALENTINA. « Digital Humanities e didattica : progettazione, creazione e sperimentazione di uno strumento didattico innovativo ». Doctoral thesis, 2020. http://hdl.handle.net/11573/1358087.

Texte intégral
Résumé :
Partendo dall'esperienza pluriennale nell'ambito dell'insegnamento dell'italiano L2 in università americane a Roma, si è notata una difficoltà nell'insegnamento della cultura italiana nell'ambito delle lezioni di lingua e cultura italiana. Pertanto, partendo dall'idea che l'apprendimento diventi più efficace e significativo se ancorato ai luoghi, è stato ideato un nuovo strumento didattico digitale gratuito che, utilizzando una mappa di Google, attraverso dei percorsi sia virtuali che reali, proponga un nuovo approccio alla lingua che passi attraverso i suoi artefatti culturali. Esso è stato sperimentato per due semestri alla John Cabot University of Rome in una classe di principianti. I dati raccolti mostrano un miglioramento significativo rispetto alla comprensione degli elementi culturali fondamentali del paese ospitante.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
50

Bossio, Eugenia Lucia, et Eleonora Bilotta. « Nuove tecnologie e laboratori sperimentali per la didattica delle scienze ». Thesis, 2013. http://hdl.handle.net/10955/143.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
Nous offrons des réductions sur tous les plans premium pour les auteurs dont les œuvres sont incluses dans des sélections littéraires thématiques. Contactez-nous pour obtenir un code promo unique!

Vers la bibliographie