Littérature scientifique sur le sujet « Nuova didattica »

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Articles de revues sur le sujet "Nuova didattica"

1

Cignetti, Luca, Silvia Demartini, Simone Fornara et Vincenzo Todisco. « Editoriale ». DIDIT. Didattica dell’italiano. Studi applicati di lingua e letteratura, no 1 (9 novembre 2021) : VII—VIII. http://dx.doi.org/10.33683/didit.21.01.00.

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Résumé :
Prende l’avvio, con questo fascicolo, DIDIT. Didattica dell’italiano. Studi applicati di lingua e letteratura, una nuova rivista scientifica nata dalla collaborazione tra il Centro competenze didattica dell’italiano lingua di scolarizzazione del Dipartimento formazione e apprendimento della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana e l’Alta scuola pedagogica dei Grigioni. Alla rivista partecipano quindi due istituzioni universitarie che si occupano della formazione degli insegnanti del Ticino e dei Grigioni, i due cantoni svizzeri in cui l’italiano è lingua ufficiale (nei Grigioni accanto al tedesco e al romancio): un contesto del tutto particolare, che vede l’italiano insieme lingua di scolarizzazione e lingua prima (in Ticino e nel Grigioni italiano), lingua seconda (in Ticino) e lingua straniera nella scuola dell’obbligo (nella parte tedesca del Canton Grigioni). In una realtà così peculiare dal punto di vista linguistico e culturale, DIDIT intende offrire uno strumento di ricerca e aggiornamento rivolto a chi opera, per ragioni di studio o di lavoro, nell’ambito della didattica dell’italiano come lingua prima, come lingua seconda o come lingua straniera. Vista la particolare situazione linguistica del Canton Grigioni, del limitrofo Alto Adige e tenuto conto delle diverse altre lingue presenti sul territorio grigionese e ticinese accanto alle lingue ufficiali, la nuova rivista prende in considerazione anche la ricerca sulla didattica del plurilinguismo. In questo senso la rivista si presenta come luogo di scambio scientifico privilegiato e unico nel panorama delle pubblicazioni scientifiche presenti sul territorio nazionale svizzero e come uno dei pochi strumenti a livello internazionale che prendono in esame l’italiano nei diversi contesti di insegnamento; l’obiettivo sul medio-lungo termine è di configurarsi come un punto di riferimento nel campo degli studi sulla didattica dell’italiano e del plurilinguismo, caratterizzati dal costante connubio tra dimensione teorica e dimensione applicativa. DIDIT è divisa in tre sezioni: Studi e ricerche, Esperienze didattiche e Recensioni e segnalazioni. La prima, affidata alla penna di studiose e studiosi di chiara fama nel settore della didattica della lingua e della letteratura italiana (in questo primo numero Maria G. Lo Duca e Giuliana Fiorentino e, per la tematica del plurilinguismo, Ruth Videsott), accoglie approfondimenti teorici su temi afferenti agli ambiti didattici sopra ricordati. La seconda è dedicata a esempi di applicazioni e percorsi didattici, affidati a studiose e studiosi, ricercatrici e ricercatori, docenti attive e attivi nella scuola di ogni ordine e grado (in questo numero Livia Radici Tavernese, Daniele Dell’Agnola, Stefania Crameri e Daniela Kappler). La terza presenta, infine, recensioni di libri e studi che possono contribuire all’innovazione didattica nelle discipline di riferimento e a segnalazioni di opere – come albi illustrati, poesie, raccolte di racconti e romanzi – rivolte a lettori di diverse fasce di età. Tenuto conto dei contesti minoritari con cui si vede confrontato l’italiano in Svizzera, la rivista ambisce a diventare anche uno strumento per il sostegno e la promozione della lingua italiana in questo contesto nazionale, e non solo. In tal senso, si propone di estendere il proprio orizzonte agli studi sulla didattica dell’italiano in un’accezione ampia, che accolga prospettive plurali e sguardi capaci di spaziare dalla teoria all’applicazione pratica, avendo sempre come obiettivo di fondo un aggiornamento costante sulle strategie, sui metodi, sulle ricerche volte a migliorare e a innovare l’insegnamento dell’italiano. In tal modo la rivista garantisce lo scambio e la comunicazione tra il mondo della ricerca e quello della scuola, a livello nazionale e internazionale: attraverso la scelta dei temi, degli ambiti di ricerca e di riflessione, DIDIT vuole così rispondere alle sfide didattiche e teoriche poste alla disciplina e stimolare il dibattito scientifico e pubblico.
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Troiano, Rosa. « PER UNA NUOVA DIDATTICA DELLA LINGUA ITALIANA ». Forum Italicum : A Journal of Italian Studies 44, no 2 (septembre 2010) : 532–37. http://dx.doi.org/10.1177/001458581004400216.

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Cipolli, Carlo, et Marco Poli. « L'insegnamento delle discipline psicologiche nei corsi di laurea in Medicina e Chirurgia : il contributo di Marcello Cesa-Bianchi ». RICERCHE DI PSICOLOGIA, no 1 (mai 2021) : 103–20. http://dx.doi.org/10.3280/rip1-2021oa11604.

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Résumé :
Marcello Cesa-Bianchi (1926-2018) è stato professore ordinario di Psicologia generale per 40 anni nella Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università Statale di Milano. Una parte rilevante della sua attività istituzionale è stata indirizzata alla valorizzazione delle funzioni didattiche delle discipline psicologiche nellaformazione degli studenti dei corsi di laurea in Medicina e Chirurgia. Questo obiettivo è stato perseguito fin dagli anni '70, in parallelo con a) l'evoluzione delle competenze richieste ai nuovi medici dal nuovo approccio centrato sul paziente in medicina, b) l'incremento di complessità delle attività cliniche all'interno degli ospedali generali, c) l'armonizzazione dei corsi di studio per la formazione dei medici come presupposto per la loro libera circolazione negli stati aderenti alla Comunità (poi Unione) Europea.L'avvio di questo processo di armonizzazione, all'inizio degli anni '80, fornì l'opportunità di coordinare le indicazioni derivate da esperienze didattiche innovative realizzate in alcune facoltà mediche (in particolare, nelle Università di Milano Statale, Bologna, Napoli Federico II) e di presentarle alle commissioni ministeriali impegnate prima nella revisione dell'ordinamento didattico del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1986 (la cosiddetta Nuova Tabella XVIII) e nel suo adeguamento nel 1996, e poi al definitivo ordinamento, nell'ambito della generale riorganizzazione degli studi universitari disposta dal Decreto Legislativo n. 509 del 1999.Per stimolare le innovazioni nella didattica delle discipline psicologiche e la presentazione di proposte ufficiali per le modifiche degli ordinamenti didattici prima del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia e poi di tutti i corsi di laurea e laurea specialistica dell'area sanitaria Cesa-Bianchi promosse numerosi convegnia partire dal 1986 e la costituzione del Collegio dei docenti e ricercatori di discipline psicologiche nelle Facoltà di Medicina e Chirurgia nel 1993. Attraverso questo organismo vennero elaborate e presentate ufficialmente le proposte che hanno portato ad inserire definitivamente la psicologia generale tra le discipline per la formazione di base del medico e dei laureati delle professioni sanitarie, e la psicologia clinica tra le discipline caratterizzanti per gli stessi corsi di studio. Un risultato altrettanto importante e duraturo è stato l'inserimento di specifiche competenze professionali (comunicative relazionali) da acquisire attraverso le discipline psicologiche.
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Della Marca, Manlio. « Gli zoomanti : insegnare la letteratura americana ai tempi del Covid-19 ». Altre Modernità, no 27 (30 mai 2022) : 213–24. http://dx.doi.org/10.54103/2035-7680/17890.

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Résumé :
Nel maggio 2020, Giorgio Agamben, uno dei filosofi italiani più influenti della sua generazione, scriveva in un post pubblicato sul sito dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici che i professori che avessero accettato di “sottoporsi alla nuova dittatura telematica e di tenere i loro corsi solamente online” erano “il perfetto equivalente dei docenti universitari che nel 1931 avevano giurato fedeltà al regime fascista”. I filosofi, si sa, sin dai tempi di Zenone, amano coltivare l’arte del paradosso. Con tonalità meno apocalittiche rispetto ad Agamben, in questo contributo, suggerisco, con un pizzico di ironia, che docenti e studenti che accettano l’uso massiccio della didattica online non rischiano di trasformarsi in pericolose camicie nere digitali, ma, tutt’al più in zoomanti: anime sospese nei nuovi purgatori digitali del terzo millennio. Ripercorrendo tre semestri di didattica online della Letteratura americana presso l’Università di Monaco, questo saggio riflette sulle opportunità e i pericoli creati dalla radicale riconfigurazione del rapporto fra produzione del sapere e tecnologia causata dalla pandemia.
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Mazza, Caterina, et Samuele Calzone. « Spazi di apprendimento virtuali e integrati : l’esperienza di alcune scuole italiane impegnate nei progetti ‘PON per la scuola’ nell’affrontare l’emergenza COVID-19 ». IUL Research 3, no 6 (21 décembre 2022) : 46–61. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v3i6.307.

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Résumé :
Negli ultimi anni il dibattito sull’educazione si è arricchito di una nuova componente che prevede, come proposto da Loris Malaguzzi (I cento linguaggi dei bambini. L'approccio di Reggio Emilia all'educazione dell'infanzia, 2010), di considerare lo spazio come il “terzo educatore”, capace di sostenere l’apprendimento in una prospettiva di inclusione e di ascolto. È ormai riconosciuto il ruolo dello spazio nei processi di rinnovamento dei sistemi scolastici, così come promosso dalle ricerche dell’OCSE: l’ambiente fisico risulta determinante nello sviluppo del benessere degli studenti (Cuyvers, 2011), nella possibilità di accedere all’istruzione e infine nell’acquisizione di competenze chiave (Von Ahlefeld, 2009). A partire dal 2020, l’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del COVID-19 ha costretto le scuole di ogni ordine e grado a ripensare la didattica online e a rivedere, di conseguenza, l’ambiente scolastico. L’iniziale sospensione delle attività didattiche in presenza e la realizzazione, successivamente, di una didattica mista (presenza-online) ha alterato l’organizzazione degli spazi scolastici, accentuando in alcuni casi forme di diseguaglianza (relative, ad esempio, all’accesso ai device tecnologici) che hanno contribuito ad aumentare il divario e la povertà educativa nei territori (Save The Children, 2 marzo 2021). In tale prospettiva, il presente studio ha approfondito la risposta che le scuole secondarie di secondo grado, all’interno dell’opportunità offerta dal Programma Operativo Nazionale PON Per la Scuola 2014-2020, hanno sperimentato in termini di didattica a distanza, durante i mesi del primo lockdown (marzo-giugno 2020) e nel primo quadrimestre dell’a.s. 2020/2021. Sono state individuate 12 scuole particolarmente attive che sono state coinvolte in una analisi qualitativa: l’indagine ha permesso anche di individuare alcuni casi virtuosi di istituti che hanno organizzato lo spazio di apprendimento virtuale sia acquistando strumentazione tecnologica per dotare il proprio istituto di attrezzature adeguate, sia offrendo una formazione specifica al corpo docente in relazione all’uso delle TIC e delle metodologie didattiche maggiormente funzionali all’erogazione della didattica a distanza e digitale integrata. L’obiettivo è capire come un ripensamento dello spazio, in forme miste (presenza-online), abbia promosso il recupero della dimensione di inclusione e di collaborazione che sono alla base dello sviluppo delle competenze: l’ambiente fisico facilita infatti l’espressione di bisogni e di esigenze specifiche ma richiede, allo stesso tempo, una metodologia didattica adeguata e una disponibilità di tecnologie. Questa analisi intende cogliere le prospettive di miglioramento e gli ambiti su cui sarebbe auspicabile pianificare interventi di tipo formativo e di supporto alle scuole per il futuro, oltre che estendere ulteriormente l’analisi esplorando altre realtà. Un’ulteriore prospettiva di ricerca futura potrebbe coinvolgere gli studenti che hanno sperimentato la didattica a distanza in una riflessione meta-cognitiva sul loro processo di apprendimento in relazione allo spazio fisico e virtuale in cui si svolge la relazione pedagogica.
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Francini, Giancarlo, Katia Giacometti, Conny Leporatti, Silvia Mugnaini, Nora Nelli, Luca Pappalardo et Francesca Vanon. « Il pensiero sistemico-relazionale tra rappresentazione e interazione : una proposta di corso teorico ». TERAPIA FAMILIARE, no 98 (mai 2012) : 37–66. http://dx.doi.org/10.3280/tf2012-098003.

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In questo articolo viene avviata una riflessione sulla didattica in psicoterapia, partendo dalla proposta di nuova impostazione dei corsi introduttivi all'ottica sistemico- relazionale. L'idea di fondo č quella di partire dalle trasformazioni sociali in atto e, nello stesso tempo, di tornare alle radici del movimento di terapia familiare per recuperare la cultura sistemico-relazionale al di lŕ delle divisioni e dei riduzionismi. In particolare gli autori si soffermano a rileggere i contributi del cosiddetto approccio psicodinamico alla luce di nuovi stimoli culturali e scientifici. Su queste basi propongono un programma diverso per il CIOR, che sostituisce la centralitŕ delle fasi del ciclo vitale della famiglia con quella delle dimensioni chiave del familiare: coniugalitŕ, genitorialitŕ e legame intergenerazionale.
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Lubello, Sergio. « FORME DI TESTUALITÀ BREVE NELLA DIDATTICA DELL’ITALIANO ». Italiano LinguaDue 14, no 2 (17 janvier 2023) : 140–54. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/19654.

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Résumé :
Il contributo parte dal concetto di ‘brevità’ testuale e si concentra sulla nuova “semiosfera testuale”, in particolare su alcuni generi testuali brevi digitati e sul loro possibile uso nella didattica dell’italiano (tweet, blog, email ecc.). Particolare attenzione è dedicata alla email di tipo formale (studente > docente), genere purtroppo poco o per nulla praticato a scuola come dimostrano le molte email di studenti, linguisticamente e pragmaticamente fallimentari. Forms of short textuality in Italian teaching This paper, starting from the concept of textual 'brevity', focuses on the new "textual semiosphere", in particular on some short typed textual genres and their possible use in L1 Italian didactics (tweet, blog, email etc.). A specific attention is dedicated to the formal email (from the student to the teacher), an unfortunately little or not practiced textual genre at school, as evidenced by the many emails from the students, which are linguistically and pragmatically not-functional short texts.
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Bani, Marco, et Michele Procacci. « La formazione a distanza in psicoterapia cognitivo-comportamentale : rischi ed opportunità ; ». QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no 47 (février 2021) : 47–61. http://dx.doi.org/10.3280/qpc47-2020oa11205.

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Résumé :
La pandemia da Covid-19 ha modificato radicalmente la pratica clinica, introducendo la necessità di erogare interventi in modalità telematica per molti mesi; al tempo stesso anche le scuole di formazione in psicoterapia hanno dovuto inizialmente sospendere la formazione in presenza per poi riprendere i corsi in modalità telematica, adattando la struttura dei corsi a questa nuova modalità.La peculiarità della formazione in psicoterapia rende complessa una formazione completamente a distanza soprattutto per la dimensione esperienziale della formazione.È stata effettuata una SWOT analysis che ha coinvolto i direttori delle scuole di specializzazione in psicoterapia afferenti alla SITCC per identificare i punti di forza e debolezza delle scuole e le opportunità e i rischi che l'attuale situazione determina per la formazione e per gli specializzandi nei prossimi mesi.I risultati si sono focalizzati su due macro-categorie (opportunità e rischi) che includono alcuni temi e sotto-temi che vengono discussi per fornire alcuni spunti di riflessione e discussione per l'organizzazione di una nuova didattica.La didattica telematica presenta indubbi vantaggi che tutti i partecipanti hanno sottolineato, tuttavia è importante considerare gli adattamenti necessari ad un uso efficace di questa modalità.La maggior parte delle scuole ha espresso la volontà di mantenere la modalità telematica per una parte della didattica anche in futuro riconoscendone il valore di esperienza formativa.
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Vogler, Stefanie Karin. « Didattica a distanza di Lingua tedesca in ambiente universitario ». Altre Modernità, no 27 (30 mai 2022) : 131–44. http://dx.doi.org/10.54103/2035-7680/17882.

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Résumé :
Negli ultimi due anni, la pandemia ha obbligato docenti e studenti ad adeguarsi a una nuova forma di didattica a distanza anche a livello universitario. Il contributo muove dall’esperienza nella Scuola di Economia dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, dove l’inglese è la prima lingua obbligatoria, mentre il tedesco viene offerto in alternativa al francese e allo spagnolo. Insegnare una materia la cui caratteristica principale è la comunicazione in un contesto che per la sua stessa natura pone dei forti limiti all’interazione in quanto i partecipanti (sia docenti che studenti) rimangono fisicamente lontani fra di loro, presenta delle notevoli sfide. Attraverso esempi emersi nell’aula virtuale vengono esaminati i problemi riscontrati e le soluzioni sperimentate in diciotto mesi di didattica soltanto da remoto. L’analisi degli aspetti critici e degli elementi positivi emersi da questa esperienza porta a riflettere su alcuni concetti basilari dell’apprendimento autonomo e, di conseguenza, sul ruolo dei docenti e dei discenti. L’obiettivo è di esaminare le modalità con cui integrare tali concetti in un ambiente istituzionale quale l’università, per formulare proposte concrete per lo studio del tedesco sia a distanza che in presenza dopo il rientro (forse anche solo parziale) nell’aula reale.
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Elia, Domenico F. A. « Le origini della ginnastica nella scuola elementare Italiana : normativa e didattica di una nuova disciplina ». Paedagogica Historica 56, no 1-2 (31 août 2018) : 228–31. http://dx.doi.org/10.1080/00309230.2018.1499783.

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Thèses sur le sujet "Nuova didattica"

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Simion, Anna <1982&gt. « Insegnare italiano ad adulti analfabeti e debolmente scolarizzati : la nuova sfida e l’apporto della tecnologia ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21238.

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Résumé :
L’alfabetizzazione degli adulti è una questione che si è ripresentata con i flussi migratori degli ultimi anni. I nuovi arrivati devono necessariamente acquisire la lingua italiana per soddisfare bisogni specifici, raggiungere obiettivi concreti e integrarsi nella nuova società, pur mantenendo la propria autonomia: usufruire di beni e servizi essenziali, conoscere e preservare i propri diritti, ottenere migliori opportunità lavorative, supportare la propria famiglia. I bisogni di apprendimento degli adulti sono ampiamente studiati e descritti, ma recentemente si è presentata la necessità di alfabetizzare adulti analfabeti o bassamente scolarizzati anche nella propria lingua madre: questa tipologia di studente mostra le stesse necessità vagliate dall’andragogia e ulteriori peculiarità. Le tecnologie trovano da sempre grande applicazione nella didattica, ma si sono dimostrate di grande supporto per le specificità dell’adulto analfabeta. In questo lavoro verranno analizzate le ricadute didattiche, prendendo in esame costrutti teorici esemplificati da casi pratici.
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Lora, Alice <1995&gt. « Il deposito del museo di arte contemporanea come nuova ‘sfida’ per la didattica museale. Il caso della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Achille Forti di Verona ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17389.

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Résumé :
È ormai opinione condivisa che i depositi museali non siano dei meri contenitori, polverosi e chiusi, di oggetti preziosi, ma che essi rappresentino invece il ‘cuore’ del museo. Sono una viva miniera di ricchezze a cui però, purtroppo, nella gran parte dei casi il pubblico ancor’oggi non ha accesso. La presente ricerca si propone, dunque, di analizzare come la didattica museale possa, nel prossimo futuro, essere utilizzata per rendere maggiormente accessibili e fruibili, attraverso una serie di attività guidate, i caveau o gli archivi di musei e gallerie. Dopo una prima analisi dell’attuale situazione della didattica nei musei d’arte contemporanea in Italia, l’elaborato si concentra sul dibattito internazionale relativo all’importanza e alla valorizzazione del deposito quale elemento fondamentale della realtà museale. In particolare, viene preso in esame il caso della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Verona Achille Forti, per la quale vengono sviluppati, in via sperimentale, alcuni brevi percorsi educativi rivolti ad un pubblico di adolescenti e adulti, atti a valorizzare i depositi del museo veronese.
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Nardone, Mariarosaria <1972&gt. « Educazione e Nuove Tecnologie : i nuovi scenari educ@tivi del Videogioco ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/276/1/Tesi_Nardone.pdf.

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Nardone, Mariarosaria <1972&gt. « Educazione e Nuove Tecnologie : i nuovi scenari educ@tivi del Videogioco ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/276/.

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Morbiato, Gloria <1990&gt. « Didattica della Letteratura : nuovi approcci e nuovi strumenti ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5496.

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Résumé :
Il lavoro indaga i nuovi possibili approcci e i nuovi device tecnologici utili nell’insegnamento e nella didattica della letteratura nella scuola del nuovo millennio: i giovani vivono in un ambiente totalmente pervaso dalla tecnologia digitale e per questo necessitano di un approccio didattico diverso, attento alla loro individualità e intellettualità, come alla loro sfera emozionale; al contempo si auspica la creazione di un contesto d’apprendimento che sia collaborativo e costruttivo, il quale preveda un utilizzo intelligente e proficuo degli strumenti elettronici più moderni – computer, tablet, lavagne interattive, libri digitali, e-book – che rendano il contesto scolastico più consono ai giovani che entrano oggi nella scuola. Queste nuove risorse si possono rivelare un supporto decisivo per innovare l’impostazione della didattica della letteratura, orientata non più solamente ad un approccio storicistico o struttural-semiotico, ma incentrato sul testo letterario, sulla sua interpretazione e sull’analisi dei suoi significati, arricchendo la comunicazione letteraria tra docente e studente. Una didattica letteraria modulare – per temi, generi, autori, opere – può quindi coinvolgere maggiormente lo studente nel dialogo quotidiano, diventando creatore e artefice del proprio percorso di apprendimento e di educazione letteraria all’interno del gruppo classe, nel quale ciascuno si confronta, interagisce, co-costruisce con il gruppo dei pari e con il docente. Questa dinamica che si viene ad innestare nell’aula potrà solo essere migliorata e arricchita dall’utilizzo delle risorse hardware multimediali come delle piattaforme software di collaborazione e condivisione e dalla navigazione in rete.
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Beraldo, Rossella <1980&gt. « Nuove prospettive e nuovi strumenti per la formazione dei docenti di lingue : i social software per la glottodidattica ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2009. http://hdl.handle.net/10579/612.

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Gobbo, Beatrice <1990&gt. « EDUCARE AL PENSIERO CRITICO nuove prospettive didattiche ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/7283.

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Albert Einstein diceva: “Non ho mai insegnato ai miei allievi; ho solo cercato di fornire loro le condizioni in cui possono imparare”. È questa la tesi di fondo che ripercorre tutta la mia tesi; la didattica tradizionale, a mio avviso, ha bisogno di essere rinnovata profondamente. Partendo da una resoconto storico in cui ripercorro la relazione che intercorre tra alcuni peculiari momenti storici e l’insegnamento della filosofia giungo infine ad una nuova proposta. Attraverso l’utilizzo di tecniche didattiche nuove, diverse rispetto alla tradizionale lezione frontale, ho intrapreso un percorso di circa quattro mesi con alcune classi del liceo scientifico e delle scienze applicate di Treviso. I ragazzi erano chiamati a riflettere sul tema dell’eutanasia, o meglio sul rapporto tra scienza e vita con riferimento primario alle problematiche relative all’eutanasia. Nel fare questo ho proposto loro diversi spunti, ho utilizzato tecniche di apprendimento di gruppo, mi sono avvalsa dell’uso di post-it e di file multimediali, abbiamo affrontato prima collettivamente poi divisi in sottogruppi alcuni casi specifici ed infine abbiamo intrapreso un dibattito tra parti opposte. La convinzione profonda che utilizzare in ambito scolastico metodi diversi dalla lezione frontale possa aiutare i ragazzi nell’ esprimere se stessi e un proprio giudizio, dovendone tuttavia fornire una motivazione adeguata, è stata confermata dalla grande partecipazione e dall’entusiasmo con i quali i ragazzi hanno preso parte a tale progetto.
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Naressi, Chiara <1976&gt. « Didattica 2.0 : studiare ed apprendere la matematica con le nuove tecnologie ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2643.

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La mia tesi parte dalla necessità di elaborare metodi di insegnamento più efficaci dove lo studente non è più solo fruitore, ma diventa parte integrante del processo di formazione creando, selezionando ed elaborando in modo personale le esperienze. Nel primo capitolo si analizzano i principali social network, LIM, e-Book e il registro elettronico considerandone caratteristiche, possibili vantaggi ed eventuali svantaggi nell’applicazione didattica. Nel secondo capitolo viene trattata “la scuola digitale” con particolare riguardo ad ambienti di apprendimento digitali, ad esperienze già realizzate in alcune scuole e alle sperimentazioni delle Cl@ssi2.0. Nel terzo capitolo viene considerato il caso di Matemates2012; gruppo su FaceBook frequentato dagli studenti del Corso di Matematica della Facoltà di Economia di Ca’ Foscari – Venezia. Le conclusioni cercano punti di forza e debolezza del percorso seguito con verifica dei risultati sperati ed ottenuti.
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Baldassarre, Giuseppe. « Analisi del movimento e nuove tecnologie ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2012. http://hdl.handle.net/10556/601.

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Résumé :
2010 - 2011
Metodologia della Ricerca – Analisi del movimento e nuove tecnologie di Giuseppe Baldassarre Lo studio dell’analisi del movimento attraverso l’uso delle nuove tecnologie, ha negli ultimi decenni, avuto un notevole sviluppo anche se è ancora agli stadi primordiali. Il lavoro approfondirà la conoscenza delle tecniche e dei nuovi strumenti utilizzati nell’analisi del movimento degli esseri umani e come loro possono determinare una gamma vastissima di rilevazioni finalizzate alla comprensione della statica e della dinamica del corpo umano, sia per quanto riguarda gli aspetti biomeccanici (descrizione cinematica e dinamica, modelli muscolo-scheletrici, simulazione del movimento), sia per quelli neurali connessi al controllo motorio e alla coordinazione del movimento. L’uso delle moderne tecnologie per l’analisi del movimento, inoltre, riveste un ruolo importante in diverse aree della medicina e delle scienze umane. In neurofisiologia, in ortopedia e nella riabilitazione motoria, queste tecniche, consentono una più dettagliata diagnosi funzionale e un più adeguato trattamento terapeutico. Le ricerche e gli studi nel campo dell’analisi del movimento, possono sicuramente contribuire a fornire indicazioni e rappresentare nuovi filoni di studio per le loro applicazioni in ambito educativo. Le attività di movimento per la loro natura rientrano in tutti i campi d’interesse del genere umano, salutistico, sportivo, ricreativo, sociale, rappresentando un contesto formativo ad alto significato educativo e un valore aggiunto alla formazione della persona. Il lavoro basato sulla ricerca sperimentale cercherà di fornire utili informazioni in grado di unire il versante educativo e psicopedagogico dello sport, cogliendone gli aspetti salienti e le spinte emozionali, con quello cognitivo, per una loro piena utilizzazione in un ambiente educativo - formativo. Le nuove tecniche permettono di ricavare in modo non invasivo informazioni dettagliate e quantificate sulla funzionalità del nostro apparato locomotore. I nuovi sistemi come le telecamere video o a raggi infrarossi, le piattaforme stabilometriche/dinamometriche e i sistemi elettromiografici permettono di effettuare analisi multifattoriali statiche, dinamiche del cammino, mediante le quali si possono evidenziare e quantificare le alterazioni del gesto motorio rispetto ai pattern fisiologici di movimento, le asimmetrie e le anomale correlazioni tra grandezze biomeccaniche e attività muscolare. Uno dei punti forti di queste tecniche è la possibilità di poter confrontare quantitativamente le condizioni funzionali di un paziente nelle varie fasi di studio di patologie o trattamenti riabilitativi. L’adozione di tecniche e metodologie oggettive, ripetibili, misurabili, confrontabili e riproducibili, può aiutare a superare le difficoltà d’interpretazione e valutazione diagnostica nei diversi campi di applicazione Neurofisiologica, Ortopedica, Riabilitativa e Performativa. Gli studi negli anni novanta di tipo psicopedagogico e di tipo educativo erano finalizzati esclusivamente alla soluzione di problemi all’interno di contesti educativi, così come affermavano molti autori dell’epoca (J.B. Carroll, 1963, D. Ausubel, 1968, R.M.W. Travers, 1973) evidenziando che i contesti privilegiati dalla psicologia dell’educazione sono quelli scolastici, ma è grazie alle teorie di autori come G. Rizzolatti, C. Sinigaglia (2006), H. Gardner (1985), D. Goleman (2001), J. LeDoux (2003), M. Sibilio (2002), che hanno, attraverso i loro studi, ampliato questo tipo di ricerche fornendo risposte significative sui meccanismi cognitivi ed emotivi, sulla corporeità e sul movimento e sulle sorprendenti capacità del nostro cervello, aprendo nuovi orizzonti alla didattica e ai processi educativi sia in ambiente scolastico che in ambiente sportivo. L’approccio neurofisiologico elaborato da Donald Hebb ha evidenziato lo stretto rapporto tra emozione e apprendimento, orientando una ricerca dello stimolo forte nei processi formativi. Infatti, la sua teoria scarica-connetti ha aperto nuovi orizzonti per la didattica che trae spunto, per l’applicazione di nuove metodologie, dalle esperienze motorie e corporee. In quest’ottica le attività motorie e sportive diventano volano per l’accesso ai saperi e trasversali alle attività educative e formative della persona. Il lavoro è suddiviso in tre parti. Nella prima parte abbiamo tracciato la storia e l’evoluzione dell’analisi del movimento fino a oggi soffermandoci sugli aspetti legati ai segnali biomedicali necessari per la rilevazione di informazioni proveniente dal nostro corpo. La seconda parte del lavoro è stata dedicata all’analisi del movimento e alle varie branche della medicina che a vario titolo si occupano dello studio dei segnali emessi dal corpo e del movimento, descrivendo analiticamente le strumentazioni tecnologiche presenti nel Laboratorio di Analisi del Movimento dell’Università degli Studi di Salerno, e il loro utilizzo. Nell’ultima parte del lavoro sono state presentate le esperienze e le ricerche effettuate, con la strumentazione a disposizione, durante il dottorato e le relative riflessioni e conclusioni. [a cura dell'autore]
X n.s.
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Fiore, Daniele. « Società della conoscenza e nuove tecnologie : innovazione didattica nella scuola secondaria di secondo grado ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11446/.

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Résumé :
All'interno di questo elaborato vengono analizzati gli effetti positivi e negativi dell'introduzione delle nuove tecnologie nel sistema scolastico all'interno della società odierna, definita società della conoscenza; vengono descritte la lavagna interattiva multimediale e successivamente due software didattici, proponendo al termine una proposta di innovazione attuabile nella scuola secondaria di secondo grado, basata su un mio intervento riguardante l'unità didattica della "Retta nel piano cartesiano" e della "Parabola". Il filo conduttore è quello dell'analisi critica nei confronti delle potenzialità che la rivoluzione digitale porta con sé, cercando di riflettere su quello che potrebbe essere il giusto compromesso tra la nostra scuola e i tempi odierni.
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Livres sur le sujet "Nuova didattica"

1

Maiorano, Giuseppe Alfonso. A proposito della nuova didattica della medicina. Roma : Bulzoni, 1988.

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Scurati, Cesare. Tecniche e significati : Linee per una nuova didattica formativa. Milano : Vita e pensiero, 2000.

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L'altra critica : La nuova critica della letteratura tra studi culturali, didattica e informatica. Roma : Meltemi, 2007.

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Mordenti, Raul. L'altra critica : La nuova critica della letteratura tra studi culturali, didattica e informatica. Roma : Meltemi, 2007.

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Briasoulis, Alexandros. Fondo segreto : Un filo rosso per una nuova didattica delle arti attraverso Paul Klee. Pisa : Pisa University Press, 2015.

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Jasink, Anna Margherita, et Giulia Dionisio, dir. MUSINT 2. Florence : Firenze University Press, 2017. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-396-4.

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Résumé :
Musint 2 si propone come un testo da ‘leggere’ che accompagna il nuovo sito-web MUSINT II, seguendo e innovando le linee generali del precedente MUSINT. Ma, come i due progetti on-line differiscono sia negli aspetti tecnici che nei contenuti, pur mantenendo principi e finalità analoghi, così anche il nuovo volume assume un ruolo che lo rende una novità più consona ai progressi che caratterizzano le discipline archeologiche sia sotto l’aspetto scientifico che quello didattico. Viene mantenuta la suddivisione in tre sezioni. La prima contiene una serie di lavori direttamente legati al sito MUSINT II. Si nota un aumento delle presentazioni relative agli aspetti tecnici e didattici, ritenuti una innovazione del nuovo sito, rispetto ai contributi scientifici intesi in senso più tradizionale. La seconda sezione presenta una esemplificazione di lavori significativi di musealizzazione virtuale, volutamente scelta negli ambiti più vari, sottolineandone il taglio didattico. La terza sezione si presenta sullo stesso piano di quella del volume precedente, anche se sono riscontrabili delle novità proprio nella scelta delle ricerche: vengono infatti presentate tematiche già proposte in fase sperimentale e nuove ricerche che si sono venute individuando nel corso di questi anni attraverso le conoscenze più ampie sulle possibilità di una museologia digitale e interattiva.
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Maragliano, Roberto. Il nuovo manuale di didattica multimediale. Roma : Laterza, 1998.

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Teresita, Accietto, et Zorzi Calò Daniela, dir. Nuove tecnologie e didattica delle lingue. Bologna : CLUEB, 1998.

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Giuliomaria, Paola Di. Liceo Farnesina : Nuovi spazi didattici : concorso internazionale di progettazione, ampliamento e nuove funzionalità. [Rome, Italy] : Prospettive, 2011.

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Coonan, Carmel Mary, Ada Bier et Elena Ballarin. La didattica delle lingue nel nuovo millennio. Venice : Edizioni Ca' Foscari, 2018. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-227-7.

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Résumé :
Atti del IV Congresso della società di Didattica delle Lingue e Linguistica Educativa DILLE (Università Ca’ Foscari Venezia, 2-4 febbraio 2017). Il fenomeno dell’internazionalizzazione è sempre più presente in ogni sfera della vita economica, sociale e culturale del paese. In ambito educativo, l’internazionalizzazione è associata a nuove condizioni culturali e linguistiche, nuove esigenze e problemi, e i suoi effetti sono ad ampio raggio, dal momento che il fenomeno produce un impatto importante sull’educazione linguistica, sui programmi formativi per gli studenti, sulla formazione dei docenti, sull’erogazione di corsi. Dietro lo sfondo della crescente natura internazionale del sistema educativo, i contributi presentati al Congresso hanno esplorato le implicazioni per l’insegnamento/apprendimento delle lingue e per l’educazione linguistica in generale.
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Chapitres de livres sur le sujet "Nuova didattica"

1

Pazzaglini, Marcello. « Verso una nuova didattica per i laboratori di architettura ». Dans Bruno Zevi e la didattica dell’architettura, 309–20. Quodlibet, 2019. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctvsf1p1z.30.

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2

Alessio Cardaci. « Il disegno per l'infanzia : approcci interdisciplinari per una nuova forma di didattica ». Dans CONNETTERE - UN DISEGNO PER ANNODARE E TESSERE · CONNECTING - DRAWING FOR WEAVING RELATIONSHIPS. FrancoAngeli srl, 2020. http://dx.doi.org/10.3280/oa-548.14.

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3

Maria Grazia Cianci, Daniele Calisi, Sara Colaceci et Matteo Molinari. « Nuove e vecchie immagini della didattica : reale e virtuale ». Dans 42th INTERNATIONAL CONFERENCE OF REPRESENTATION DISCIPLINES TEACHERS. CONGRESS OF UNIONE ITALIANA PER IL DISEGNO. PROCEEDINGS 2020. LINGUAGGI, DISTANZE, TECNOLOGIE. FrancoAngeli srl, 2021. http://dx.doi.org/10.3280/oa-693.26.

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Mantelli, Alessandro. « 5 Un nuovo quadro teorico di progettazione e analisi ». Dans E-learning sostenibile per la didattica del giapponese Progettare per l’apprendimento autonomo. Venice : Fondazione Università Ca’ Foscari, 2021. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-554-4/005.

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Résumé :
5.1 Asse diacronico e asse sincronico a livelli multipli di astrazione. – 5.1.1 Asse diacronico - ADDIE. – 5.1.2 Asse a livelli di astrazione - i 5 livelli di Garrett. – 5.2 Modello semplificato ADDIE-Garrett. – 5.3 Applicazione del modello semplificato ADDIE-Garrett a JaLea: agevolare l’inserimento dei contenuti e la creazione di hyperlink. – 5.3.1 Analisi. – 5.3.2 Specifiche funzionali. – 5.3.3 Interaction Design. – 5.3.4 Interface design. – 5.3.5 Navigation Design. – 5.3.6 Tema. – 5.3.7 Feedback. – 5.4 Applicazione del modello semplificato ADDIE-Garrett a JaLea: funzionalità di trascrizione e traslitterazione automatica. – 5.4.1 Analisi – Obiettivi della funzionalità (1/2). – 5.4.2 Specifiche funzionali (1/2). – 5.4.3 Information architecture (1/2). – 5.4.4 Interaction Design. – 5.4.5 Interface Design. – 5.4.6 Navigation Design. – 5.4.7 Tema. – 5.4.8 Feedback. – 5.4 Analisi – Obiettivi funzionalità (2/2). – 5.4.10 Specifiche funzionali (2/2). – 5.4.11 Information architecture (2/2). – 5.4.12 Esempi di comparazione tra MeCab e BunParser. – 5.4.13 Osservazioni. – 5.5 Considerazioni sul modello semplificato ADDIE-Garrett.
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Anna Osello et Francesco Alotto. « Nuove frontiere per la didattica del Disegno. Il futuro è nei comandi vocali ? » Dans CONNETTERE - UN DISEGNO PER ANNODARE E TESSERE · CONNECTING - DRAWING FOR WEAVING RELATIONSHIPS. FrancoAngeli srl, 2020. http://dx.doi.org/10.3280/oa-548.41.

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Pisa, Gianmarco. « Il confine, luogo di conflitti e attraversamenti. Testimoni di guerra e nuovi conflitti : il caso Balcani ». Dans Margini e Confini. attraVersamenti di metodi e linguaggi tra comunicazione, didattica e possibilità della ricerca. Editoriale Scientifica, 2018. http://dx.doi.org/10.19245/25.05.bs.c05.049.

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Andrea Marraffa. « Das Triadisches Ballett reloaded : l'opera di Schlemmer al servizio di nuove connessioni spaziali e didattiche ». Dans CONNETTERE - UN DISEGNO PER ANNODARE E TESSERE · CONNECTING - DRAWING FOR WEAVING RELATIONSHIPS. FrancoAngeli srl, 2020. http://dx.doi.org/10.3280/oa-548.37.

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Drakouli, Athanasia. « L’utilizzo delle nuove tecnologie nell’insegnamento-apprendimento dell’italiano in Grecia : concrete applicazioni pratiche e i loro risultati didattici ». Dans La lingua italiana nell’educazione in contesti plurilingui, 157–78. Edizioni Università del Litorale, 2020. http://dx.doi.org/10.26493/978-961-293-045-5.157-178.

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9

Di Caro, Vincenzo Nicolò. « 1 • I rapporti tra varietà nel repertorio linguistico : bilinguismo, diglossia e dilalia ». Dans Il bilinguismo italiano-dialetto in Sicilia Profilo sociolinguistico, nuove realtà comunicative e prospettive didattiche. Venice : Fondazione Università Ca’ Foscari, 2022. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-649-7/002.

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Di Caro, Vincenzo Nicolò. « 3 • Lingua italiana e dialetti italoromanzi ». Dans Il bilinguismo italiano-dialetto in Sicilia Profilo sociolinguistico, nuove realtà comunicative e prospettive didattiche. Venice : Fondazione Università Ca’ Foscari, 2022. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-649-7/004.

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