Articles de revues sur le sujet « Nullità del contratto »

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Fauceglia, Domenico. « Nullità e conformazione dei contratti di impresa ad opera delle autorità indipendenti = Nullity and conformation of business contracts by authorities ». CUADERNOS DE DERECHO TRANSNACIONAL 10, no 2 (5 octobre 2018) : 306. http://dx.doi.org/10.20318/cdt.2018.4379.

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Résumé :
Riassunto: Sin dall’avvento nel sistema istituzionale italiano delle c.d. Autorità indipendenti, al-le quali è attribuito il potere di regolare settori sensibili del mercato (domain sensibles), si è posta l’attenzione sulla particolare interferenza tra regolazione del mercato e di-sciplina dei contratti. In parti­colare, le Autorità indipendenti godono di un potere re-golamentare abbastanza variegato: la legge attri­buisce alle Authorities i poteri di defi-nire i procedimenti di formazione e conclusione, nonché la forma e il contenuto mi-nimo dei contratti. In relazione a questi ultimi poteri, si cercherà, con tale contributo, di esaminare le ipotesi di nullità negoziale derivanti dalla difformità dei contratti ri-spetto ai regolamenti delle Autorità Indipendenti, nonché le ipotesi di eteroregola-mentazione dei contratti ad opera dei rego­lamenti delle Autorità Indipendenti.Parole chiavi: contratto, mercato, autorità indipendenti, nullità dei contratti, integrazione contrat-tuale, contratti d’impresa, contratti bancari, contratti finanziari.Abstract: Since the inclusion in the Italian institutional system of the c.d. Independent authori-ties, which are given the power to regulate sensitive sectors of the market (domain sensibles), attention has been focused on the particular interference between market regulation and contract discipline. In particular, the Authorities have quite a varied regulatory power: the law gives the Authorities the power to define the starting and conclusion procedures, as well as the form and minimum content of the con­tracts. In relation to these last powers, we will try, with this contribution, to examine the hy-pothesis of negotiation nullity deriving from the non-conformity of the contracts with the regulations of the Inde­pendent Authorities, as well as the hypothesis of external regulation of the contracts by the regulations of Independent Authorities.Keywords: contract, market, independent authorities, nullity of contracts, contractual inte-gration, business contract, banking contracts, financial contracts.
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Nowicka, Urszula. « "Animadversiones" obrońcy węzła małżeńskiego w trybunale apelacyjnym ». Prawo Kanoniczne 53, no 3-4 (15 octobre 2010) : 223–43. http://dx.doi.org/10.21697/pk.2010.53.3-4.11.

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Résumé :
La presenza del difensore del vincolo al processo di nullità del matrimonio è sempre necessaria; in caso contrario gli atti sono nulli. Anche se si notano a volte posizioni che tendono a ridimensionare il suo ruolo o ridurlo a qualche insignificante adempimento formale. Il Santo Padre Giovanni Paolo II nei suoi discorsi al Tribunale della Rota Romana ha detto molte volte che sarebbe grave errore considerarla di minore importanza perché il suo intervento sarebbe di grave danno per la retta amministrazione della giustizia. Il difensore del vincolo non è in opposizione alle parti, ma collaboratore alla scoperta della verità oggettiva del matrimonio. Poiché la sua funzione non si limita al formale riassunto degli atti o ad alcune superficiali osservazioni. La funzione del difensore del vincolo assume importanza particolare nel tribunale di appello. Egli deve analizzare tutti gli atti e la sentenza della Ia istanza, contemporaneamente proponendo ed esponendo tutti gli argomenti che possono essere ragionevolmente addotti contro la nullità. I giudici, devono tener conto delle osservazioni del difensore del vincolo, decidono – secondo il can. 1682 § 2 CIC – della conferma della sentenza della Ia istanza con proprio decreto oppure ammettano la causa all’ordinario esame del nuovo grado. Questi obblighi del difensore del vincolo al tribunale di appello e anche gli elementi che egli deve tenere conto nel suo lavoro, sono lo scopo del seguente articolo.
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Nisticň, Fausto. « I contratti di lavoro a termine : profili sostanziali ». QUESTIONE GIUSTIZIA, no 6 (mars 2011) : 85–100. http://dx.doi.org/10.3280/qg2010-006006.

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Résumé :
1. La definizione attuale del contratto a tempo determinato / 2. Le sentenze della Corte di giustizia / 3. Nullitŕ del termine e conseguenze nel rapporto di impiego privato / 4. Nullitŕ del termine e conseguenze nel rapporto di impiego pubblico / 5. La nuova disciplina: art. 32 legge n. 183/2010. Generalitŕ / 6. Le nuove conseguenze sul piano risarcitorio / 7. I rimedi.
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Tomás Mataix, David. « La problemática derivada del reconocimiento de los efectos del contrato de gestación subrogada desde la perspectiva del Derecho del trabajo y de la Seguridad Social = The problem derived from recognizing the effects of gestation contract subrogated from the perspective of labor law and social security ». CUADERNOS DE DERECHO TRANSNACIONAL 11, no 2 (1 octobre 2019) : 348. http://dx.doi.org/10.20318/cdt.2019.4962.

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Résumé :
Resumen: El contrato de gestación subrogada es nulo de pleno derecho en España por ser clara­mente contrario a los principios más esenciales de nuestro ordenamiento jurídico, siendo tal consecuen­cia expresada en la Ley 14/2006, de 26 de mayo. Pese a ello, de su celebración derivan una serie de efectos en el ámbito del Derecho del Trabajo y de la Seguridad Social, surgidos a partir de la creación de una nueva realidad familiar resultada del nacimiento de un menor de edad.Palabras clave: maternidad subrogada, nulidad, derechos sociales, Seguridad Social, interés su­perior del menor.Abstract: The surrogate motherhood contract is declared invalid in Spain because it is clearly con­trary to the most essential principles of our legal system, this being expressed by the Law 14/2016, 26th of May. However, a series of effects derive from the celebration in the field of Labor and Social Security Law, arising from the creation of a new family reality resulting from the birth of a minor.Keywords: surrogate motherhood, nullity, social security, social rights, children´s interest.
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Rozkrut, Tomasz. « Zadania biegłych w kościelnym postępowaniu sądowym ». Prawo Kanoniczne 49, no 3-4 (20 décembre 2006) : 63–86. http://dx.doi.org/10.21697/pk.2006.49.3-4.05.

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Résumé :
Il parere del perito nel processo canonico è una questione di grande attualità e al tempo stesso un argomento di grande interesse dottrinale e processuale. Non vi sono dubbi sul fatto che il perito processuale appaia nel processo canonico anzitutto come esperto scientifico. La sua opinione è un mezzo processuale particolare, che viene sottoposto al giudizio dell’autorità giudiziaria della Chiesa, secondo il principio della libera valutazione delle prove processuali. Il ruolo degli esperti nella vita attuale della Chiesa, e particolarmente nel processo matrimoniale moderno non solo non è da sottovalutare, ma al contrario è molto importante e richiede una piena rivalutazione, non soltanto da parte dell’autorità giurisdizionale ecclesiale. Larticolo presenta tre questioni: ruolo del perito nel processo canonico, carattere consultivo dell’opinione del perito nei confronti del giudice nel processo matrimoniale e influsso alternativo dell’opinione del perito sulla decisione del giudice. La base per loro forma magistero di papa Giovanni Paolo II sul ruolo del perito (CIC’83, can. 1574-1581). Molto importanti sono in materia i suoi discorsi alla Rota Romana (1987 e 1988) ma anche, voluta da lui, Istruzione da osservarsi nei tribunali diocesani e interdiocesani nella trattazione delle cause di nullità del matrimonio Dignitas connubii (2005), specialmente nei art. 203-213
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Rivadeneira Martí­nez, Carlos. « El amor en el matrimonio : De la canoní­stica al derecho chileno ». Derecho y Justicia, no 4 (17 novembre 2015) : 101–16. http://dx.doi.org/10.29344/07196377.4.915.

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Résumé :
Resumen No obstante tener el amor una significativa gravitación en el desarrollo del consorcio marital, si hablamos de la incidencia jurí­dica del amor conyugal en el matrimonio, necesariamente hay que referirla al consentimiento matrimonial, en tanto éste es la causa eficiente del matrimonio, y por lo tanto en el momento de su manifestación se determina la existencia o inexistencia, la validez o nulidad del matrimonio, tanto canónico como civil, según la suficiencia jurí­dica del consentimiento. En este trabajo se afirma que el amor conyugal es condición sine qua non para la existencia del consentimiento matrimonial, de la voluntad de contraer matrimonio, y también del objeto del contrato de matrimonio, de lo que se sigue que el desamor conyugal hace imposible el consentimiento hacia el matrimonio, y el objeto del mismo, y constituye una causal de inexistencia jurí­dica matrimonial, canónica y civil. Palabras clave: Amor conyugal; matrimonio; consentimiento; validez jurí­dica; derecho canónico. LOVE IN MARRIAGE: FROM CANON TO CHILEAN LAW Abstract While love has a significant relevance in the development of marital consortium, if we talk about the legal incidence of conjugal love in marriage, we necessarily have to refer it to marital consent, as this is the efficient cause of marriage, and therefore at the time of its manifestation it determines the existence or nonexistence, the validity or nullity of marriage, both canonical and civil, according to the legal sufficiency of consent. This paper argues that conjugal love is a condition sine qua non for the existence of consent, the will to get married and also the object of the marriage contract and that the conjugal unlove makes the consent to marriage, as well as its object, impossible, and constitutes a cause of marital nonexistence, canonical and civil. Key words: Conjugal love; marriage; consent; legal validity; canon law.
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Catalán Chamorro, María José. « El derecho a la libre prestación de servicios o libre circulación de capitales en la Unión Europea vs. la protección del consumidor nacional croata a la luz del asunto C-630/17 Anica Milivojević vs. Raiffeisenbank St. Stefan-Jagerberg-Wolfsberg Egen = The right to free provision of services or free movement of capital in the european union vs. the protection of the Croatian national consumer in the context of the case C-630/17 Anica Milivojević vs. Raiffeisenbank St. Stefan-Jagerberg-Wolfsberg Egen ». CUADERNOS DE DERECHO TRANSNACIONAL 12, no 1 (5 mars 2020) : 531. http://dx.doi.org/10.20318/cdt.2020.5201.

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Résumé :
Resumen: En el presente trabajo se analiza el impacto que ha tenido la Ley de nulidad de los contratos de préstamo con elementos internacionales celebrados en la República de Croacia con un acreedor no autorizado y su confrontación con la normativa europea. Esto se realiza a través de las cuestiones prejudiciales planteadas por un Tribunal municipal croata sobre la afectación del derecho a la libre prestación de servicios y libre circulación de capitales en la Unión Europea; alteración de los fueros competenciales, extensión del concepto de consumidor a empresarios y la concepción de los derechos reales.Palabras clave: Derecho a la libre prestación de servicios, Reglamento 1215/2012, defensa de los consumidores y derecho real de hipoteca.Abstract: This paper analyses the impact of the Law on the nullity of loan contracts with international elements entered into in the Republic of Croatia with an unauthorised creditor and its confrontation with European regulations. This is done through prejudicial questions raised by a Croatian Municipal Court on the effect of the right to the free provision of services and free movement of capital in the European Union; alteration of the jurisdictional privileges, extension of the concept of consumer to entrepreneurs and the conception of mortgage rights. Keywords: Right to freedom to provide services, Regulation 1215/2012, consumer protection and mortgage liem.
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Pertusa Rodríguez, Luis. « Dimensión consular de la gestación por sustitución en Derecho internacional privado = Consular aspects of surrogate gestation under International Private Law ». CUADERNOS DE DERECHO TRANSNACIONAL 10, no 2 (5 octobre 2018) : 597. http://dx.doi.org/10.20318/cdt.2018.4391.

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Résumé :
Resumen: El artículo 10.1 de la Ley 14/2006 establece la nulidad de los contratos de gestación por sustitución en España. La Instrucción de la DGRN de 5 de octubre de 2010 diseña un mecanismo para recibir resoluciones extranjeras que establezcan filiaciones mediante gestación por sustitución en un registro civil consular. La instrucción exige que la filiación venga determinada por una sentencia judi­cial. El encargado del registro civil consular tiene un amplio margen de maniobra a la hora de realizar la inscripción así como para exigir que la sentencia extranjera haya obtenido un exequatur o bien realizar un reconocimiento incidental de la misma.Palabras clave: gestación por sustitución, Instrucción de la DGRN, registro civil consular, senten­cia judicial, reconocimiento incidental.Abstract: Article 10(1) of law 14/2006 establishes the nullity of contracts of surrogate gestation in Spain. DGRN Rule of October the 5th of 2010 devises a mechanism to receive in a consular civil registry foreign resolutions that establishes filiations through surrogate gestation. The Rule requires that the filiation will be determined by a court ruling. The person in charge of the consular civil registry has a wide discretion when registering this ruling as well as considering if an exequatur is needed or a direct recognition is adequate.Keywords: surrogate gestation, DGRN ruling, consular civil registry, court ruling, direct recognition.
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Ruppelt, Hans-Jürgen. « Competition Law and its Application in Germany ». Journal of Public Finance and Public Choice 8, no 2 (1 octobre 1990) : 117–24. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907345054.

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Résumé :
Abstract L’economia tedesca è sempre stata caratterizzata da una struttura molto concentrata, in cui le imprese facevano frequente ricorso ai cartelli. Alia fine dell’ultima guerra, gli alleati (ed in particolare gli Stati Uniti) hanno insistito perché la concentrazione fosse ridotta ed i cartelli fossero eliminati, introducendo cosi la libera concorrenza nell’economia.La legge ha introdotto un generale divieto di cartellizzazione, con alcune esenzioni legali che consentono specifiche intese.L’applicazione della legge attraverso un organismo indipendente, l’Ufficio Federale dei Cartelli, si è basata esclusivamente sugli aspetti concorrenziali, con esclusione quindi degli aspetti di «interesse pubblico». L’unica eccezione è costituita dal potere di autorizzazione di cartelli e concentrazioni da parte del Ministro, che tuttavia vi ha fatto ricorso molto raramente.Nell’ambito di applicazione della legge sono rientrate non soltanto le attività dirette a limitare la concorrenza da parte dei privati, ma anche le distorsioni del mercato prodotte da interventi pubblici, come regolamentazione, sussidi e protezionismo. Negli anni più recenti, in particolare, la politica della concorrenza si è ispirata all’idea di modificare l’equilibrio tra settore privato e settore pubblico, riducendo quest’ultimo mediante deregolamentazione e privatizzazione.La legge tedesca riguarda essenzialmente quattro gruppi di limitazioni della concorrenza: accordi orizzontali, restrizioni verticali, abuso del potere di mercato e concentrazioni.Gli accordi orizzontali sono proibiti e, di conseguenza, nulli. Coloro che vi abbiano preso parte sono passibili di una multa che può giungere fino ad un ammontare pari a tre volte il valore degli utili così conseguiti. Si tratta, peraltro, di un criterio di difficile applicazione, essendo molto ardua la determinazione dell’incremento di utili ottenuto con un accordo.Una lacuna del sistema era costituita dal fatto di escludere alcune forme di collusione che a stretto rigore non rientravano nella categoria degli «accordi». È stato necessario emendare la legge, includendovi esplicitamente le «azioni concertate».Un secondo problema riguarda l’inclusione o meno nel concetto di «restrizione della concorrenza” dell’obbligo per le parti dell’accordo di mettere in atto comportamenti contrari alla concorrenza. Secondo l’interpretazione degli organi giudiziari tale obbligo si deve presumere.Per quanto riguarda le deroghe, l’Ufficio Federale dei Cartelli tende ad essere alquanto rigido.Per gli «accordi verticali», la legge tedesca, in contrasto con l’art. 85 del Trattato CEE e con la legge italiana, introduce specifiche regole. Essi sono, in genere, legali, con la sola eccezione degli accordi per la determinazione del prezzo, che sono proibiti di per sé, a meno che non riguardino il settore dell’editoria.Gli interventi per accordi verticali sono stati poco frequenti e, a quanto sembra, nella maggior parte dei casi tali accordi non dovrebbero essere stati influenzati dalla legislazione sulla concorrenza.Per quanto riguarda l’abuso di potere di mercato, il vecchio adagio statunitense vale anche per la Germania: le dimensioni non danno luogo, di per sé, ad un pericolo. Analogamente, una posizione dominante, come tale, non può essere ritenuta dannosa, anche se è ampiamente diffusa l’opinione secondo cui non debba essere consentito l’abuso di posizione dominante.Sotto il profilo applicativo, peraltro, bisogna identificare due fondamentali presupposti: una «posizione dominante” e un «comportamento abusivo».Il controllo del comportamento abusivo persegue, sia in Germania che in Italia, due obiettivi: impedire alle imprese dominanti di stabilire prezzi troppo elevati, realizzando profitti monopolistici (abuso di prezzi), e proteggere la libertà di competere delle altre imprese (pratiche restrittive).Per quanto riguarda l’abuso di prezzi, l’esperienza tedesca non è stata molto incoraggiante, soprattutto per la ben nota difficoltà nella definizione del «giusto prezzo».Hanno avuto maggiore successo, invece, i procedimenti nei riguardi di pratiche restrittive. Anche in questo caso non e facile applicare la normativa concorrenziale, specie per quanto riguarda i casi «marginali», come i casi di collegamenti tra imprese che non sembrano evidenziare comportamenti anti-competitivi.L’introduzione della regolamentazione delle concentrazioni è avvenuta in Germania soprattutto per le difficoltà nel perseguire gli abusi di posizione dominante. Diversamente dalla legge italiana, il sistema tedesco non prevede un minimo fatturato nazionale, ma fa riferimento al valore del fatturato nel suo complesso, dovunque sia stato conseguito.Notevoli difficoltà potranno derivare dalla definizione del concetto di «controllo». Dal punto di vista pratico sembra conveniente combinare le caratteristiche di flessibilità e certezza giuridica con una definizione generale che specifichi il maggior numero possibile di fattispecie.Le caratteristiche più significative dell’attività di controllo delle concentrazioni svolta in Germania sono l’effetto sospensivo della notificazione che precede la concentrazione e un criterio strettamente concorrenziale. L’esperienza dimostra che è molto difficile far venir meno una concentrazione, una volta che sia stata effettuata. Per questo motivo si richiede che le concentrazioni che eccedono una determinata soglia siano comunicate in anticipo.Sebbene l’Ufficio Federale dei Cartelli abbia a disposizione quattro mesi per completare la sua investigazione, circa i tre quarti delle procedure sono completate entro quattro settimane.Vi è una netta distinzione di compiti tra l’Ufficio Federale dei Cartelli e il Ministro dell’Economia. Il primo si occupa degli aspetti strettamente inerenti alla concorrenza, senza tener conto degli altri benefici che possono derivare dalla concentrazione. Il Ministro, invece, per considerazioni d’interesse pubblico, può autorizzare una concentrazione che l’Ufficio Federale dei Cartelli aveva bloccato. Sino ad ora (dal 1973) soltanto sei autorizzazioni sono state concesse dal Ministro e non sembra che esse abbiano dato luogo ai risultati positivi che erano attesi.
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ALBA, Juan Fernando Durán, Ivan Aparecido RUIZ et Horácio MONTESCHIO. « OBRIGATORIEDADE DE OBSERVÂNCIA DO PRINCÍPIO DO JULGADOR NATURAL NA SINDICÂNCIA E NO PROCESSO ADMINISTRATIVO DISCIPLINAR : EFETIVAÇÃO DO DIREITO E GARANTIA FUNDAMENTAL COMO FORMA DE ACESSO À JUSTIÇA ». Revista Juridica 1, no 58 (7 avril 2020) : 353. http://dx.doi.org/10.21902/revistajur.2316-753x.v1i58.3836.

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Résumé :
RESUMO Objetivo: O presente artigo tem por objetivo fazer uma reflexão sobre a obrigatoriedade de observância do princípio do julgador natural também na sindicância e no processo administrativo disciplinar, como forma de efetivar o direito e garantia fundamental na consecução do acesso à Justiça. Metodologia: A proteção aos direitos fundamentais exerce forte influência na elaboração dos textos legislativos, não ficando restrita à sua abrangência as práticas do Poder Executivo. Desta forma, a proteção dos direitos fundamentais e sua aplicação imediata representa um dos baluartes do Estado Democrático de Direito, para tanto, as reflexões serão pautadas na legislação, doutrina e decisão dos tribunais do Brasil. Resultados: Conclui-se que não deve haver comissões temporárias ad hoc constituídas após os fatos faltos, devendo haver comissões permanentes constituídas na Administração Pública. As comissões temporárias ad hoc normalmente são verdadeiras “comissões de encomenda”, prejudicando os direitos e garantias fundamentais e também os princípios da Administração Pública; ou seja, o princípio da legalidade, o princípio da moralidade, o princípio da eficiência e o princípio da impessoalidade além de outros princípios, como o princípio do devido processual legal e o princípio da segurança jurídica. Sem a observância desses princípios, não se pode tratar sobre o acesso à justiça de forma plena, útil e eficiente em que haja Justiça nas decisões. Contribuições:O entendimento claro sobre a inexistência do juízo ou tribunal de exceção no Brasil, bem como a possibilidade de aplicação do princípio do juiz natural na sindicância e no processo administrativo disciplinar. A Constituição da República Federativa do Brasil de 1988, no seu art. 5°., inc. XXXVII, afirma que não haverá juízo ou tribunal de exceção. Em virtude desta norma, a contrario sensu, decorre o princípio do juiz natural. Muitos estudiosos do Direito entendem que essa norma só se aplica ao processo judicial. No entanto, defende-se, no presente texto, que o referido princípio coexiste no processo administrativo e deve ser observado obrigatoriamente na sindicância e no processo administrativo disciplinar, devendo a comissão que desenvolverá toda atividade processual, principalmente a fase de instrução, ser constituída antes da ocorrência dos fatos apontados como infrações disciplinares e sujeitas à sanção administrativa. Palavras-chave: princípio do juiz natural; sindicância e processo administrativo disciplinar; comissão nomeada previamente; nulidade processual; violação de direito e garantia fundamental. ABSTRACT Objective: To reflect on the mandatory observance of the principle of the natural judge also in the investigation and in the disciplinary administrative process as a way of making the right and fundamental guarantee in achieving access to Justice. Methodology: The protection of fundamental rights has a strong influence on the drafting of legislative texts and the practices of the Executive Power are not restricted to its scope. The protection of fundamental rights and their immediate application represents one of the fundamentals of the Democratic State of Law, therefore the reflections will be guided by the legislation, doctrine and decision of the courts of Brazil. Results: There should be no temporary ad hoc commissions constituted after the fault facts; there must be permanent commissions constituted in the Public Administration. Temporary ad hoc commissions are usually true "commission orders", undermining fundamental rights and guarantees and also the principles of Public Administration; that is, the principle of legality, the principle of morality, the principle of efficiency and the principle of impersonality in addition to other principles, such as the principle of due process of law and the principle of legal certainty. Without the observance of these principles it is not possible to deal with access to Justice in a full, useful and efficient way in which there is justice in decisions. Contributions:A clear understanding of the absence of an exception court or tribunal in Brazil, as well as the possibility of applying the principle of the natural judge in the investigation and in the disciplinary administrative process. The Constitution of the Federative Republic of Brazil of 1988 in its article 5, paragraph XXXVII, states that there will be no exception court or tribunal. By virtue of this rule, in contrario sensu, the principle of the natural judge arises. Many law scholars understand that this rule only applies to judicial proceedings. However, it is defended in this paper that such principle co-exists in the disciplinary administrative process; the commission that will develop all procedural activity, mainly the investigation phase, will be constituted before the occurrence of the facts identified as disciplinary infractions and subject to administrative sanction. Keywords: principle of the natural judge; investigation and disciplinary administrative proceedings; previously appointed commission; procedural nullity; violation of rights and fundamental guarantee.
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Sayas Contreras, Rafaela, et Katleen Mar. « Sanción a los negocios jurídicos en colombia : restitución vs indemnización ». Justicia 18, no 24 (1 juillet 2013). http://dx.doi.org/10.17081/just.18.24.676.

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El presente artículo de reflexión analiza el actual contexto del Derecho Privado colombiano, en razón a la evolución de las negociaciones, donde se evidencian situaciones que escapan a lo normativo, como consecuencia de la antigüedad del Código Civil. Una de ellas, está en el Art. 1746 del Código en mención, que regula los efectos de la nulidad como sanción a los negocios jurídicos. En él, se plantea como consecuencia principal de la nulidad, la retrotracción del contrato, mediante un régimen de restituciones mutuas; además dispone lo relacionado con las mejoras y abonos hechos a la cosa objeto del negocio jurídico, pero no establece una directriz para el caso de la reparación de perjuicios derivados de la declaratoria de nulidad del negocio jurídico, al contratante que haya actuado de buena fe. Es precisamente por esta razón que el propósito de esta investigación es determinar si el texto del Art. 1746 del Código Civil es una herramienta eficaz para los contratantes que sufran algún tipo de perjuicio derivado de la nulidad o si por el contrario esto supone la necesidad de iniciar un nuevo proceso para reclamar esos perjuicios y elaborar una nueva propuesta normativa del artículo acorde con el contexto. AbstractThe present article of reflection analyzes the current context of the private Colombian right, in reason to the evolution of the negotiations, where there are demonstrated situations that escape to the normative thing, as consequence of the antiquity of the Civil Code. One of them, it is in the Art. 1746 of the Code in mention, which regulates the effects of the nullity as sanction to the juridical business. In, it appears as principal consequence of the nullity, the retrotracción of the contract, by means of a regime of mutual restitutions, in addition he arranges the related thing to the improvements and credits done to the thing. I object of the juridical business, but it does not establish a directive for the case of the repair of prejudices derived from the declaration of nullity of the juridical business, to the contractor who has acted of good. It is precisely for this reason that the intention of this investigation is to determine if the text of the art. 1746 of the Civil Code is an effective tool for the contractors who suffer some type of prejudice derived from the nullity or if on the contrary this supposes the need to initiate a new process to claim these prejudices and to elaborate a new normative offer of the article according to the context.
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Preciado Domènech, Carlos Hugo. « Extinción del contrato de trabajo de empleada de hogar embarazada por desistimiento empresarial. Nulidad. » Revista de Jurisprudencia Laboral, 16 mai 2020. http://dx.doi.org/10.55104/rjl_00133.

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Résumé :
Despido por embarazo de empleada de hogar simulando desistimiento por falta de confianza. Se trata de un despido nulo, y no improcedente como se había declarado en la instancia. Los salarios de tramitación se devengan hasta la notificación de la sentencia de suplicación que por primera vez declara la nulidad y no hasta la notificación de la sentencia de instancia. Dismissal due to pregnancy of a domestic worker simulating withdrawal due to lack of confidence. This is a null dismissal, and not inadmissible as stated in the instance. The processing wages are accrued until the notification of the judgment of supplication that for the first time declares the nullity and not until the notification of the judgment of instance.
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Martínez Moya, Juan. « Dos cuestiones procesales : el derecho a salarios de tramitación en la acumulación sucesiva de procesos por resolución de contrato y despido y la incomparecencia del demandado al acto de juicio como motivo de nulidad de actuaciones. » Revista de Jurisprudencia Laboral, 16 août 2021. http://dx.doi.org/10.55104/rjl_00267.

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Résumé :
Cuando se acumulan sucesivamente los procesos de resolución de contrato de trabajo y despido, si la causa de extinción del contrato está basada en incumplimientos empresariales anteriores e independientes al despido disciplinario posterior, la sentencia ha de resolver primero la acción de resolución, y en el caso de que la estime y declare también la improcedencia del despido, el trabajador tiene derecho a los salarios de devengados desde la fecha del despido hasta la de la sentencia. Las circunstancias impeditivas de incomparecencia de la parte demandada al acto de juicio exigen diligencia en la comunicación al tribunal para que den lugar a la nulidad de actuaciones. Lorsque les processus de rupture du contrat de travail et de licenciement se cumulent successivement, si la cause de la rupture du contrat est fondée sur des manquements aux obligations de travail de l´entreprise antérieurs et indépendante du licenciement disciplinaire ultérieur, le jugement doit d'abord résoudre l'action de résolution, et dans le cas si déclare également le licenciement abusive, le travailleur a droit au salaire accumulé depuis la date du licenciement jusqu'à celle de la décision du Tribunal . Les circonstances qui empêchent a la partie personne contre laquelle la demande est formée au procès nécessitent une diligence dans la communication au tribunal afin qu'elle puisse entraîner la nullité de la procédure.
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Nogueira Guastavino, Magdalena. « Límites a la negociación colectiva. El acuerdo de trabajo a distancia debe contemplar en su clausulado el porcentaje y distribución entre el trabajo presencial y a distancia, siendo nula la cláusula que lo difiere a la voluntad unilateral de la empresa por causas organizativas, pudiendo, sin embargo, preverse plazos distintos de preaviso de la reversibilidad según quien sea la parte que la inste. » Revista de Jurisprudencia Laboral, 16 novembre 2022. http://dx.doi.org/10.55104/rjl_00390.

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Résumé :
El trabajo a distancia está generando una gran litigiosidad, lo que permite ir perfilando algunos aspectos de la nueva regulación. En este caso, se pide la nulidad de varias de las cláusulas contenidas en los contratos de trabajo cuyo contenido era la traslación de lo acordado en un acuerdo extraestatutario alcanzado con algunos sindicatos. Aunque en otros pleitos ya se han ido anulando diversas cláusulas, cuyos criterios aquí se reiteran, la novedad ahora se concentra en la permisibilidad de que las partes establezcan plazos diversos para preavisar la reversión del trabajo a distancia y en el rechazo a que sea la empresa quien unilateralmente fije los porcentajes de trabajo presencial y a distancia a pesar de que concurra el consentimiento de las partes en ello. Remote work is generating a lot of litigation, which allows us to outline some aspects of the new regulation. In this case, the nullity of several of the clauses contained in employment contracts is requested. Although in other lawsuits several clauses have already been annulled, whose criteria are reiterated here, the novelty now focuses on the permissibility of the parties establishing different deadlines to pre-advise the reversal of remote work and the rejection of the company unilaterally fixing the percentages of face-to-face and remote work despite the consent of the parties to it.
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Pulido Quecedo, Manuel. « Competencias y legitimación ante el Tribunal Administrativo Central de Recursos Contractuales (TACRECO) : especial consideración de los supuestos de nulidad contractual ». Documentación Administrativa, no 288 (1 octobre 2012). http://dx.doi.org/10.24965/da.v0i288.9986.

Texte intégral
Résumé :
<p align="justify">En el presente articulo partiendo de la preocupación comunitaria por desterrar las adjudicaciones ilegales, se estudia la naturaleza del Tribunal Administrativo Central de Recursos Contractuales (TACRECO) como órgano común al servicio de la Administración General del Estado y de otros órganos tal como expresa hoy el articulo 41.1 del Texto Refundido de la ley de Contratos del Sector Público aprobado por el Real Decreto legislativo 3/2011, de 14 de noviembre (en adelante, TRLCSP), sin perjuicio de que su carácter de órgano especializado que actúa con plena independencia funcional en el ejercicio de sus competencias, le permita conocer también de los recursos especiales que se susciten contra los actos de los órganos competentes del Consejo General del Poder Judicial, del Tribunal Constitucional y del Tribunal de Cuentas. En concreto el autor estudia el recurso especial en materia de contratación como objeto de resolución por el tribunal administrativo central de recursos contractuales y en especial los aspectos que tienen con su legitimación y competencia. prestando especial atención a los supuestos de nulidad contractual. Concluye con la propuesta de que el TACRECO en su labor de decir el derecho en esta materia se configure a modo del TEAC en el ámbito de a AGE irradiando y proyectando sus resoluciones a los demás órganos que se creen.</p> <p align="justify"><b>Based on the EC’s determination to stamp out illegal awards, this article analyses the nature of the Public Procurement Review Central Administrative Court (whose Spanish acronym is TACRECO), a common body at the service of the Central State Administration and other bodies, as is currently established in article 41.1 of the Consolidated Text of the Law on Public-sector Contracts, approved under Royal Legislative Decree 3/2011, of 14 November (hereinafter referred to as CTLPSC). Its nature of a specialised body which acts with full functional independence in the exercise of its powers also enables it to assess the special reviews arising against the decisions of the competent bodies of the General Council of the Judiciary, the Constitutional Court and Court of Auditors. Specifically, the author analyses the special review concerning public procurement as subject of resolution by the Public Procurement Review Central Administrative Court, and in particular the aspects which have to do with its legitimation and competence, paying special attention to nullity of contract cases. The article concludes with the suggestion that the TACRECO, in its duty to resolve these reviews, establishes itself like the Central Economic Administrative Court (CEAC) in the sphere of the Central State Administration, irradiating and projecting its decisions onto the other bodies to be established.</p>
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