Littérature scientifique sur le sujet « Nidificazione »

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Articles de revues sur le sujet "Nidificazione"

1

Surdo, Salvatore. « Passero <em>Passer italiae x hispaniolensis</em> ; nidificante su barca da pesca in Sicilia ». Rivista Italiana di Ornitologia 92, no 2 (15 décembre 2022) : 53–54. http://dx.doi.org/10.4081/rio.2022.563.

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Résumé :
Si segnala la nidificazione di passera sarda Passer prope hispaniolensis su delle barche da pesca (gozzi) ormeggiate a Margi Spanò (Trapani). Sebbene la nidificazione di uccelli su imbarcazioni sia stata documentata, la maggioranza dei casi è riferita a specie acquatiche quasi esclusivamente appartenenti alle famiglie Anatidae, Rallidae e Sulidae. Di particolare interesse è il fatto che almeno 12 coppie hanno utilizzato come sito di nidificazione cinque diversi gozzi ormeggiati.
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2

Authors, The. « Short Communications ». Rivista Italiana di Ornitologia 84, no 1 (20 mars 2015) : 53. http://dx.doi.org/10.4081/rio.2014.228.

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Résumé :
<p><strong>Overwintering of Crane, Grus grus, within the Alpine arch </strong></p><p><strong>Prima nidificazione accertata di assiolo Otus scops in provincia di Varese</strong></p>
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3

Storino, Pierpaolo, Giuseppe Martino, Manuela Policastrese, Eugenio Muscianese, Domenico Bevacqua, Sergio Tralongo et Antonino Siclari. « Prima nidificazione accertata di Tordo bottaccio Turdus philomelos nel Parco Nazionale dell’Aspromonte ». Rivista Italiana di Ornitologia 87, no 2 (21 juin 2018) : 45–47. http://dx.doi.org/10.4081/rio.2017.321.

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Résumé :
In Calabria, il Tordo bottaccio Turdus philomelos si riproduce solo nei settori settentrionali e centrali della Regione (i.e. Pollino, Orsomarso e Sila), mentre in provincia di Reggio Calabria la nidificazione non è mai stata accertata e le osservazioni risultano scarse e concentrate esclusivamente nei periodi migratori. Durante due successive stagioni riproduttive (2015-2016), abbiamo osservato N=16 individui di T. philomelos a differenti altitudini (min 630 m, max 1,838 m a.s.l.) prevalentemente nei boschi di latifoglie decidue mesofile. Sono stati utilizzati la modalità del “distance sampling” eseguendo un transetto a piedi ed altre 3 diverse tecniche di campionamento “point-count” per stimare la presenza della specie nel Parco Nazionale dell’Aspromonte. Con questo lavoro, abbiamo accertato per la prima volta la nidificazione del T. philomelos nel Parco Nazionale dell’Aspromonte e nella provincia di Reggio Calabria. In futuro, con l’incremento dell’area di investigazione, si potrà quantificare in modo più accurato il numero di coppie nidificanti e la loro distribuzione su scala regionale.
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4

Camelliti, Giuseppe. « Accertata nidificazione del rondone pallido Apus pallidus nel Parco Nazionale dell’Aspromonte ». Rivista Italiana di Ornitologia 87, no 2 (21 juin 2018) : 43–44. http://dx.doi.org/10.4081/rio.2017.374.

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5

Alessandro, Ghiggi. « Osservazioni di una femmina di Astore Accipiter gentilis nidificante nel primo anno di età in Provincia di Alessandria ». Rivista Italiana di Ornitologia 87, no 2 (21 juin 2018) : 49. http://dx.doi.org/10.4081/rio.2017.329.

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Résumé :
Il presente articolo descrive una femmina di Astore nidificante nel primo anno di vita in provincia di Alessandria, durante la stagione riproduttiva 2015. In Italia, non vi sono molte pubblicazioni su questo tipo di strategia riproduttiva a causa della mancanza di studi sui modelli di nidificazione della specie. Secondo Krüger (2005) e Nielsen and Drachmann (2003), nel nord-est dell’Europa molte femmine iniziano a nidificare al primo anno, generalmente con un minore successo riproduttivo, che sembrerebbe essere conseguente ad un periodo di crescita della popolazione.
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6

Marotto, Paolo, Luciano Ruggieri et Gabriella Vaschetti. « La Cicogna bianca (Ciconia ciconia) in Piemonte e in Provincia di Torino dal 1996 al 2014 ». Rivista Italiana di Ornitologia 87, no 2 (21 juin 2018) : 29–35. http://dx.doi.org/10.4081/rio.2017.370.

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Résumé :
Viene presentata un’analisi della popolazione di Cicogna bianca (Ciconia ciconia) in Piemonte nord occidentale e, specificatamente, in provincia di Torino negli ultimi 20 anni. Il primo tentativo di nidificazione risale al 1980, ma è solo a partire dal 1996 che si è registrata una colonizzazione del territorio torinese con la presenza di un massimo di 8 coppie (2014). Parallelamente, anche il numero di individui svernanti nella stessa area, particolarmente in prossimità di discariche di rifiuti urbani, è aumentato. Viene indicata una correlazione tra l’aumento del numero di individui non migranti e il numero di coppie nidificanti nella stessa area.
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7

Scarton, Francesco, Mauro Bon et Oliviero Trebbi. « Importanza di un impianto di fitodepurazione per l’avifauna acquatica nidificante e svernante. Il caso di una Cassa di Colmata (Mira, Venezia, Italia settentrionale) ». Rivista Italiana di Ornitologia 87, no 2 (21 juin 2018) : 9–14. http://dx.doi.org/10.4081/rio.2017.322.

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Résumé :
Nell’impianto di fitodepurazione della Cassa di Colmata A (Mira, Venezia), ampia 110 ha di cui due terzi rappresentati da canneti, durante gli anni 2011-2016 è stata accertata la nidificazione di 17 specie di uccelli acquatici, sia comuni (cigno reale, folaga, tuffetto, germano reale) che di maggior interesse conservazionistico (tarabuso, moretta tabaccata, fistione turco). L’avifauna acquatica svernante include 29 specie; le più abbondati sono risultate germano reale e alzavola, con presenze anche di specie di interesse conservazionistico come moretta tabaccata e tarabuso. Come altri bacini di fitodepurazione, anche quello studiato ha assunto rilevante valore per l’avifauna selvatica nel volgere di un breve periodo di tempo dall’avvio del progetto.
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8

Casale, Fabio, Ettore Rigamonti, Marco Ricci, Luca Bergamaschi, Raffaele Cennamo, Angelo Garanzini, Leonardo Mostini, Alessandro Re, Valentina Toninelli et Mauro Fasola. « Gli uccelli della provincia di Novara (Piemonte, Italia) : distribuzione, abbondanza e stato di conservazione ». Rivista Italiana di Ornitologia 87, no 1 (12 mai 2017) : 3. http://dx.doi.org/10.4081/rio.2017.336.

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Résumé :
<p>In questo lavoro viene riportato un elenco commentato degli uccelli noti per la provincia di Novara (1.340 km2) aggiornato al 31/12/2016 e vengono forniti dati di sintesi relativi alle attività di monitoraggio condotte in anni recenti (2009-2016). I dati sono stati raccolti sia attraverso revisione bibliografica sia attraverso attività di ricerca diretta sul campo. L’avifauna della provincia di Novara annovera o ha annoverato (dal 1860 al 2016) 304 specie delle quali 135 nidificanti certe o probabili in tempi recenti (dopo il 2000), 85 di interesse comunitario (Allegato I della Direttiva “Uccelli”), 116 SPEC - <em>Species of European Conservation Concern</em> secondo BirdLife International e 53 inserite nella <em>European Red List of Birds.</em> L’area è di importanza europea e/o nazionale per la nidificazione di specie di interesse conservazionistico quali <em>Egretta</em> <em>garzetta</em> (650-1.100 nidi), <em>Nycticorax</em> <em>nycticorax</em> (200-300 nidi), <em>Botaurus</em> <em>stellaris</em> (5-7 maschi cantori), <em>Ciconia nigra</em> (1-2 coppie), <em>Ciconia</em> <em>ciconia</em> (4-6 coppie), <em>Himantopus</em> <em>himantopus</em> (300-500 coppie), <em>Vanellus vanellu</em>s (500-600 coppie), <em>Columba oenas</em> (20-30 coppie), nonché per la migrazione di <em>Philomachus pugnax</em> (5.000-7.000 ind.) e <em>Tringa glareola</em> (500-1.500 ind.). Negli ultimi anni (2009-2016) si segnalano in particolare: la nidificazione accertata per la prima volta nel Novarese di<em> Ardea alba,</em> <em>Galerida cristata</em> e <em>Lullula arborea</em>; il ritorno di <em>Burhinus oedicnemus</em> e <em>Chlidonias niger</em> in periodo riproduttivo dopo decenni di assenza; la colonizzazione da parte di <em>Dryocopus</em> <em>martius</em> degli ambienti forestali di collina e di pianura.</p>
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9

Brichetti, Pierandrea, et Nunzio Grattini. « Distribuzione, consistenza ed evoluzione delle popolazioni di cigno reale, Cygnus olor, nidificanti in Italia nel periodo 1980-2012 ». Rivista Italiana di Ornitologia 84, no 1 (20 mars 2015) : 29. http://dx.doi.org/10.4081/rio.2014.216.

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Résumé :
Storicamente, i primi casi di nidificazione di Cigno reale (<em>Cygnus olor)</em> in Italia sono stati accertati in Lombardia e Piemonte negli anni ‘60-’70 del secolo scorso, in seguito ad introduzioni iniziate negli anni ‘30-’40 nelle parti svizzere di alcuni laghi lombardi e continuate nei decenni successivi. La popolazione nidificante risulta attualmente concentrata nelle regioni settentrionali, dal Piemonte orientale alla fascia costiera alto-adriatica, dove si riproduce quasi il 90 % della popolazione nazionale; presenze più frammentate in Liguria, Trentino-Alto Adige, Toscana, Umbria, Lazio, Basilicata e Sardegna. All’inizio degli anni ‘80 del secolo scorso erano state stimate 20-35 coppie nidificanti in meno di 15 siti; di queste, l’80% si trovava in Piemonte e Lombardia. Le coppie sono aumentate a 25-45 nel 1987, poi a 300-500 nei primi anni del 2000, ed attualmente a 500-700 in oltre 150 siti, con un aumento di oltre il 900% rispetto ai valori iniziali. Questi dati confermano la fase di incremento ed espansione territoriale nota a livello europeo negli ultimi decenni. La colonizzazione di molti siti riproduttivi, localizzati in prevalenza nelle regioni settentrionali, è dovuta alla formazione di nuclei svernanti, cui fa seguito la formazione di coppie riproduttrici. Tale fenomeno ha interessato, seppur in misura più limitata, anche le regioni centro-meridionali, dove le osservazioni sono andate aumentando negli ultimi due decenni. Il Cigno reale nidifica a coppie isolate o localmente raggruppate in forma coloniale in zone umide naturali o artificiali, anche di modesta estensione, preferibilmente dal livello del mare fino a 300 m, con un’altitudine massima di 970 m s.l.m., rilevata in Trentino.
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10

Chiereghin, Maurizio, et Fabiano Sartirana. « [Prima nidificazione con successo di Gipeto (Gypaetus barbatus) in Piemonte dall’inizio del progetto di reintroduzione della specie sulle Alpi] ». Rivista Italiana di Ornitologia 89, no 2 (30 avril 2020). http://dx.doi.org/10.4081/rio.2019.439.

Texte intégral
Résumé :
[Nel 2019 sulle Alpi sono stati accertati 57 territori di Gipeto (Gypaetus barbatus), di cui 15 in Italia: 9 nel Parco Nazionale dello Stelvio ed in Valle Venosta, 5 in Valle d’Aosta e nel Parco Nazionale del Gran Paradiso e 1 in Provincia di Torino nelle Valli di Lanzo. In quest’ultimo territorio, la coppia locale si è riprodotta con successo, portando all’involo un giovane in data 18 agosto 2019. Quest’evento rappresenta la prima riproduzione con successo in Piemonte dall’inizio del progetto internazionale di reintroduzione, intrapreso nel 1976 e dai primi rilasci di animali nati in cattività a partire dal 1986]. [Article in Italian]
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Thèses sur le sujet "Nidificazione"

1

Ventolini, Nicola. « La popolazione di Cignoreale nella zona costiera del Friuli Venezia Giulia ». Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2008. http://hdl.handle.net/10077/2655.

Texte intégral
Résumé :
2006/2007
L’organo gestore (SBIC, Stazione Biologica Isola della Cona) della Riserva Naturale Regionale della Foce dell’Isonzo,collaborando con il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Trieste, ha avviato una ricerca di carattere eco-etologico al fine di analizzare l’attuale stato della specie e le possibili problematiche relative all’incremento della popolazione della zona costiera del Friuli Venezia Giulia. Obiettivo sarà mettere in luce l’andamento stagionale della popolazione per comprendere in che misura essa è costituita da individui stanziali e quanto da individui erratici, che frequentano l’area periodicamente. Analizzeremo la valenza delle diverse aree per l’attività trofica e durante le fasi di muta, nidificazione e svernamento. Dal monitoraggio degli individui marcati con collare colorato ci si propone di capire le dinamiche individuali e di popolazione nell’alto Adriatico e le possibili rotte da e verso altre popolazioni estere. Esamineremo nel dettaglio la riproduzione ed il successo riproduttivo della specie, al fine di quantificare l’attuale trend della popolazione, in che misura è determinato dai pulli nati in regione e quanto da afflussi da zone esterne. Indagheremo le peculiarità tra i siti di nidificazione a struttura territoriale e coloniale nonché la frequenza del polimorfismo immutabilis nei pulli e la sua rilevanza sull’involo dei giovani. Al fine di comprendere la pressione dell’attività trofica della specie sulle praterie di fanerogame analizzeremo gli spostamenti dello stormo della foce dell’Isonzo.
XX Ciclo
1976
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2

Preo, Simone Marino <1995&gt. « Strutture artificiali per favorire la nidificazione di sterna comune (Sterna hirundo) in una valle da pesca della Laguna di Venezia : valutazione dell'efficacia ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/18262.

Texte intégral
Résumé :
Nello scenario climatico-ambientale che sta interessando l'Alto Adriatico in questi ultimi anni, molte specie di uccelli acquatici, risultano minacciate dalle sempre maggiori perdita e frammentazione dei loro habitat riproduttivi naturali, oltre che dall'aumento dei livelli idrici, tali talvolta da azzerare completamente le nidificazioni. Le valli da pesca della Laguna di Venezia si configurano tuttavia come ecosistemi ideali per la conservazione di queste specie ornitiche, soprattutto per via della gestione antropica che attenua l'impatto delle sopracitate pressioni ambientali. Purtroppo, spesso in queste aree vengono comunque a mancare gli habitat di nidificazione elettivi, persi durante l'utilizzo antropico dell'area. Questo è il caso di Valle Averto, valle da pesca della Laguna sud oggi abbandonata ed in parte divenuta Oasi WWF, all'interno della quale è in corso il progetto LIFE ForestAll, progetto di restauro ambientale che, tra gli altri obiettivi, ambisce ad aumentare la conservazione dell'avifauna acquatica fornendo siti artificiali di nidificazione. Tra le specie target, quella a cui si rivolgono soprattutto questi interventi è la sterna comune (Sterna hirundo), per la quale sono già note frequentazioni su superfici artificiali. Il presente elaborato di tesi mira a valutare e a discutere l'efficacia di tali interventi di conservazione rivolti ad una specie peraltro inserita nell'Allegato I della Direttiva 09/147/CE Uccelli.
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