Thèses sur le sujet « Mutui »

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1

Baruzzo, Luca <1993&gt. « Mutui Subprime ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15432.

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Résumé :
L'elaborato è volto a dare un'inquadramento generale su cosa siano e quale sia stata l'evoluzione del fenomeno dei mutui subprime causa della crisi finanziaria scatenatasi negli Stati Uniti d'America. Successivamente, si è proceduto a riportare in ordine cronologico i principali fatti e interventi legislativi ed economici delle autorità. Verranno evidenziati anche i principali protagonisti della crisi. Per concludere, analizzeremo lo stato attuale dell'economia mondiale e la possibilità di incorrere nuovamente nel fenomeno subprime e quindi su una nuova possibile bolla speculativa. Inoltre, si procederà a studiare quale sia il futuro e i nuovi sistemi per la gestione più efficiente di questi strumenti finanziari.
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2

Lenzi, Alessia <1990&gt. « Polizze assicurative collegate ai mutui ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/15019.

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Résumé :
La materia delle polizze assicurative collegate ai contratti di mutuo affonda le proprie radici nel più ampio fenomeno della “bancassicurazione”. Il contratto assicurativo collegato al contratto di finanziamento è utilizzato in funzione di protezione contro i rischi della concessione del credito: il creditore si assicura contro il dannoal patrimonio che potrebbe subire e l'assicuratore si obbliga ad indennizzare il creditore della perdita totale o parziale del credito.Le polizze assicurative collegate ai contratti di mutuo sono state analizzate secondo il seguentemetodo di ricerca.Nel primo capitolo della tesi è stata esaminata la fattispecie delle polizze assicurative abbinate ai contratti di finanziamento. In particolare la fattispecie è stata analizzata dalla prospettiva del collegamento negoziale che si instaura tra il contratto assicurativo e il contratto di mutuo. Sono state esaminate in un primo momento le categorie generali del collegamento negoziale e successivamente la categoria del collegamento negoziale è stata contestualizzata in base al tema di ricerca. Nel secondo capitolo è stata esaminata la regolamentazione introdotta dal legislatore e dall'Ivass volta ad introdurre limiti esterni alla volontà contrattuale prevedendo l’inibizione ai privati delle pattuizioni e dei comportamenti potenzialmente forieri di maggiori effetti di distorsione del mercato. Nel terzo capitolo è stata esaminata la regolamentazione volta ad introdurre alcuni obblighi di condotta positivi giustificati da finalità di interesse generale di salvaguardia delle dinamiche di mercato, che finiscono con l’incidere, in diversa misura, sull’agire dei soggetti privati. Infine nel quarto capitolo è stato esaminato il fenomento delle polizze assicurative abbinate ai finanziamenti nell'ordinamento inglese e come il Legislatore e il regolatore inglese hanno tentato di risolvere le criticità presenti su tale mercato.
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3

Rosa, Catia <1995&gt. « La problematica dei mutui ipotecari e la soluzione Re.O.Co ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16797.

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Résumé :
Dopo la crisi dei mutui sub-prime le interrelazioni tra il mercato immobiliare e il settore bancario sono diventate pericolose. Infatti, la debolezza del mercato immobiliare e l’aumento dei crediti deteriorati, in relazione alle inefficienze della giustizia italiana nel recupero degli immobili ipotecati, hanno contribuito all’adozione da parte della banca di requisiti prudenziali più stringenti e alla diminuzione della capacità di finanziare lo sviluppo e la crescita del Paese. Sebbene negli ultimi anni si stia assistendo a una diminuzione del rischio in capo alle banche e ad una ripresa delle transazioni immobiliari, il problema del recupero del credito in asta resta un problema attuale. In questo senso, lo strumento della Re.O.Co., che nasce con lo scopo di rimpossessarsi degli immobili a garanzia dei crediti, “proteggendo” il loro valore di recupero, e valorizzandoli successivamente sul mercato libero, appare in alcuni casi una valida soluzione e l’obiettivo dell’elaborato è proprio quello di dimostrarne la bontà, alla luce dei recenti interventi normativi e fiscali del Legislatore.
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4

Bars, Nicola <1990&gt. « Le polizze abbinate ai mutui e ai finanziamenti : profili giuridici ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/7987.

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5

Maculan, Alberto <1993&gt. « Le Reoco come strumento di soluzione della crisi dei mutui immobiliari ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14887.

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Résumé :
L'elaborato si pone l'obiettivo di analizzare dettagliatamente come la crisi del 2007-2008 ha impattato sul mercato immobiliare italiano, considerando tutti i principali indicatori del settore (compravendite, quotazioni, stock,…), incluso l'aspetto bancario (mutui concessi, crediti in sofferenza, tassi di interesse,…). Ciò al fine di offrire una panoramica esaustiva della situazione che ha caratterizzato il mercato immobiliare negli ultimi 10 anni, supportata da una solida base statistica. Viene poi presentato uno dei veicoli oggi utilizzati dagli istituti finanziari per cercare di sanare la situazione legata ai mutui immobiliari sofferenti: la Real Estate Owned Company (in sigla REOCO). Tale strumento viene prima descritto dal punto di vista normativo, analizzando le disposizioni che hanno permesso la sua introduzione, e successivamente da un punto di vista pratico, elencandone le caratteristiche e le potenzialità. Per chiudere il cerchio verranno infine esaminati alcuni casi concreti in cui è stata impiegata una REOCO, e gli effetti che ha prodotto. Seguirà una considerazione conclusiva sulla sua bontà.
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6

Lovisetto, Marco <1991&gt. « Evoluzione e analisi empirica del mercato dei mutui residenziali erogati alle famiglie italiane ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9969.

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Résumé :
Il contenuto del presente documento tratterà l'analisi di scenario relativamente ai mutui delle famiglie Italiane per l'acquisto degli immobili residenziali dopo la recente crisi economica. Lo scopo è analizzare come si è evoluto il mercato delle erogazioni di credito in Italia dopo il peggioramento di alcuni fattori, quali ad esempio la disoccupazione ed il PIL, causati dalla crisi economica degli ultimi anni. Nella prima parte verrà illustrato il contratto di mutuo, la normativa che disciplina la materia introdotta da "Basilea 3" a livello europeo. Saranno esaminati nel dettaglio le tipologie negoziali del mutuo e i relativi tassi di riferimento per le varie tipologie e le strategie competitive delle banche. Nella seconda parte si analizzerà il metodo di valutazione del merito di credito delle famiglie, che determina lo spread nel tasso di interesse del mutuo, inoltre si analizzerà la situazione economica attuale del mercato immobiliare, dopo anni di recessione. Nella terza parte dell’elaborato si procederà ad una analisi empirica del mercato, attraverso serie storiche di fattori che influenzano in maniera positiva e negativa il credito erogato, capiremo se le ipotesi fatte inizialmente sono realmente dimostrate dal modello econometrico. Verrà poi fatto un confronto tra tasso fisso e tasso variabile negli anni, costruendo un modello pratico che li confronti e produca, ceteris paribus, un risultato economico dovuto alla loro evoluzione storica.
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7

Vincenti, Giovanni <1987&gt. « Sostenibilità e criteri di valutazione nel settore finanziario : il caso dei mutui acquisto casa ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2574.

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Résumé :
Obiettivo di questa tesi è quello di approfondire i punti in comune tra due tematiche che ad un primo approccio potrebbero sembrare non correlate: la valutazione del merito creditizio nella concessione di mutui per acquisto e ristrutturazione casa e la sostenibilità ambientale dell’immobile oggetto di acquisto. La tesi si divide in due parti distinte. La prima fornisce una panoramica del prodotto bancario mutuo; partendo dalla disciplina che ha regolamentato il credito fondiario di fine 800, se ne percorre l’evoluzione storica fino ad arrivare all’attuale normativa. Verranno approfondite anche le caratteristiche tecniche del mutuo come il piano di ammortamento e il tasso di interesse e si esaminerà il percorso che compie un mutuatario dai primi colloqui in banca fino al momento del rogito analizzando le procedure che la banca attua per la valutazione del merito creditizio. La seconda parte della tesi introduce il tema dell’ecosostenibilità nel settore dell’edilizia residenziale fornendo una disamina di temi quali le normative nazionali e sovranazionali, lo stato dell’arte delle certificazioni energetiche degli edifici e gli interventi che possono essere eseguiti per ridurre il consumo energetico. In ultima analisi verranno presentate argomentazioni volte ad accomunare la valutazione del merito creditizio di un richiedente di un mutuo e la sostenibilità ambientale dell’immobile oggetto di acquisto; attraverso un’analisi critica si andranno a proporre alcune soluzioni che mettano in luce come nella valutazione del merito creditizio per la concessione di un mutuo per acquisto o ristrutturazione della casa possano essere valutati positivamente le qualità energetiche dell’immobile.
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8

Di, Mezza Grazia. « Obblighi informativi e tutela del consumatore nel D.Lgs. n. 72/2016 attuativo della direttiva n. 2014/17/Ue ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2019. http://hdl.handle.net/11577/3422220.

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Résumé :
Parallelamente ai contratti di credito al consumo, la Commissione europea ha monitorato nel corso degli anni i comportamenti degli operatori finanziari nella stipulazione di contratti di credito per l’acquisto di beni immobili residenziali. Al termine dei vari studi, il Parlamento europeo ed il Consiglio hanno emanato il 4 febbraio 2014, la nuova Direttiva 2014/17/UE592, volta sia a disciplinare contratti di credito ai consumatori stipulati per l’acquisto di beni immobili residenziali attraverso la predisposizione di rimedi volti ad evitare una concessione irresponsabile dei creditori per l’acquisto di tali beni (apportando anche alcune modifiche alla precedente direttiva n. 2008/48/CE, relativa ai contratti di credito ai consumatori).Attraverso la direttiva n.17/2014 il legislatore europeo abbiamo visto come abbia inteso armonizzare alcuni aspetti della disciplina dei contratti di credito al consumatore che siano assistiti da diritti di garanzia su beni immobili residenziali o finalizzati all’acquisto o al mantenimento del diritto di proprietà su beni immobili. L’intervento del legislatore comunitario si inserisce tra quelli di “armonizzazione minima”, nonostante contenga disposizioni che limitino gli Stati membri in ordine alla possibilità di introdurre o mantenere disposizioni divergenti: si pensi ad esempio alla disciplina relativa al calcolo del tasso annuo effettivo globale e a quella concernente le informazioni precontrattuali personalizzate da fornirsi mediante il prospetto informativo europeo standardizzato. La tipologia di beni oggetto della direttiva, sono generalmente acquistati all’interno delle famiglie, ma a differenza di quelli di consumo, hanno un valore economico di gran lunga superiore che quindi porta spesso i consumatori, non aventi disponibilità economiche così importanti, a stipulare presso gli appositi istituti di credito, contratti volti all’acquisto, e si è posto pertanto per questi contratti l’esigenza di garantire una erogazione di credito responsabile ed in favore di soggetti meritevoli. Si è evidenziato come la direttiva mutui abbia predisposto una disciplina più rigida, rispetto a quella presente nella direttiva sul credito ai consumatori n.48/2008/Ce per l’acquisto di beni di consumo, volta favorire da un lato il responsible borrowing, dall’altro il responsible lending. Per quanto riguarda la disciplina del responsible borrowing vi è, infatti, da un lato, in sede pubblicitaria un ampliamento delle informazioni volte a promuovere sia l’istituto di credito, che i prodotti finanziari disponibili sul mercato a chiunque abbia interesse a stipulare un contratto di credito; dall’altro, vi è in sede precontrattuale una migliore erogazione d’informazioni al consumatore-cliente, informazioni che vengono fornite attraverso un modulo informativo personalizzato alle preferenze e condizioni economiche del consumatore (Considerando 41).In merito alla disciplina del responsible lending sono state previste, invece, disposizioni più rigide e chiare per quanto riguarda la valutazione del merito creditizio e le sue ripercussioni sul rapporto obbligatorio. La disciplina del responsible borrowing, all’interno della c.d. “direttiva mutui”, si è evidenziato come si caratterizzi per una graduale erogazione d’informazioni che inizia da un ambito generale standardizzato, svincolato da una contrattazione vera e propria con un consumatore determinato (all’informazione pubblicitaria sono dedicati gli artt. 11 12 alle informazioni generali l’art. 13), fino ad una qualificata personalizzata serie d’informazioni dirette al consumatore specifico (all’informazione precontrattuale è dedicato l’art. 14), contrassegnate dalla bi-direzionalità circolarità delle notizie fornite da un lato, dal finanziatore, dall’altro dal consumatore. Queste informazioni, sono tutte fornite in modo che il consumatore possa giungere ad una decisione informata, attraverso sia il confronto tra le offerte di credito disponibili sul mercato, sia una valutazione delle diverse implicazioni che possono conseguire una volta stipulato il contratto. Abbiamo analizzato, la prima tranche d’informazioni: informazioni pubblicitarie e generali sono erogate a fini meramente conoscitivi e pubblicitari ad un numero indeterminato di soggetti. Dalla lettura del nuovo d.lsg. 72/2016 è emerso come molte questioni non siano in realtà state risolte, in particolare la scelta di riportarsi fedelmente al contenuto della direttiva, senza aggiungere nulla e senza integrare alcun passaggio, ha fatto si che non si affrontassero determinati temi quali il recesso, il collegamento contrattuale nell’ambito dei contratti di credito immobiliari, o soprattutto le conseguenze derivanti dalla mancata o inadeguata o errata valutazione del merito creditizio da parte del professionista. Proprio quest’ultimo passaggio relativo al non aver affrontato in termini di conseguenze i casi derivanti dalla mancata o inadeguata o errata valutazione del merito creditizio da parte del professionista ha portato a delle riflessioni. La direttiva non avendo individuato rimedi specifici nel caso di violazione degli obblighi di informazione, neppure in merito alle responsabilità del finanziatore o del consumatore, ha rimesso agli Stati membri il compito di definire in sede di recepimento “sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive”. Non sono quindi mancati autori che hanno elaborato delle ipotesi in riferimento alle conseguenze in caso di violazione degli obblighi di informazione; in relazione alla disciplina delle informazioni generali, quelle quindi rivolte ad un pubblico indeterminato e ancora estraneo ad una possibile contrattazione, laddove queste informazioni dovessero risultare lacunose o fuorvianti, si è ipotizzata l’applicabilità della disciplina delle pratiche commerciali scorrette di cui all’art.20 del codice del consumo e, quindi, della tutela amministrativa di cui agli artt. 21-23 -27 del Codice del Consumo. Qualora poi, tali informazioni siano falsate e determinino un comportamento del consumatore interessato che non si sarebbe verificato nel caso in cui tali informazioni fossero state veritiere, si potrebbe ipotizzare un vizio del consenso sanzionabile con l’annullamento del contratto stesso. Concretamente, tuttavia, non è sempre facile giungere ad una soluzione simile, laddove soprattutto la conclusione del contratto è sempre mediata dall’erogazione delle informazioni personalizzate secondo il disposto di cui all’art. 14 della direttiva, che riguardano sì i medesimi aspetti oggetto delle informazioni generali, ma che li espongono in modo molto più dettagliato e finalizzato. Ecco, quindi, che se l’informazione personalizzata è integra e completa e corrisponde poi all’operazione che effettivamente si conclude, sembra difficile o quanto meno forzato poter sostenere che il contratto concluso sia annullabile per via delle scorrette informazioni generali che si ritiene possano aver viziato il consenso del consumatore in fase anteriore a quella precontrattuale. Qualora le, invece, le informazioni scorrette siano fornite in sede precontrattuale attraverso il modulo personalizzato e creino uno sviamento del comportamento economico del consumatore, si ritiene che esse possano realmente allora aver inciso sulla volontà del contrante, viziandone il consenso. In ultima analisi, si dà il caso in cui si determini una discordanza tra i costi indicati in sede di informazioni generali e quelli rinvenuti nel Pies; in tal caso sarebbe applicabile nel nostro ordinamento la disciplina delle informazioni pubblicitarie di cui all’art. 116 e 117 del T.u.b., secondo cui il contenuto del contratto può si discostarsi ma solo in melius dal contenuto presente nelle informazioni pubblicitarie. In questi casi si avrà, quindi, la nullità delle clausole contrattuali che prevedevano condizioni economiche meno favorevoli in sede pubblicitaria e la sostituzione automatica con le clausole più favorevoli, che quindi vadano a ripristinare lo squilibrio che si è determinato. Qualora poi l’inesattezza delle informazioni generali abbia determinato la mancata conclusione del contratto, il consumatore si ritiene che possa appellarsi alla violazione dell’art.1337 c.c., ovvero alla configurabilità di una responsabilità precontrattuale del professionista, lamentando un danno nell’aver fatto affidamento nelle condizioni economiche esposte all’interno delle informazioni generali riguardati quei determinati prodotti, informazioni che poi si sono rivelate fuorvianti in sede di informazioni personalizzate. Nel caso in cui, invece, il contratto sia concluso in assenza di consegna del Pies o con l’erogazione di un Pies mancante delle parti che riguardano la spiegazione di alcuni contenuti economici essenziali del contratto, in entrambi i casi si ritiene che si possa ipotizzare la violazione degli obblighi informativi personalizzati che comporta un’estensione del termine di recesso ci cui all’art. 125-bis e ter del cod.cons. Si è palesa dunque, la cautela del legislatore europeo e di quello italiano nel pronunciarsi in merito alla responsabilità del consumatore che del professionista e nel prevedere sanzioni in merito a tali comportamenti. La scelta prudente è sicuramente dettata anche dalla delicatezza della materia che si affronta. Se infatti si caricasse di eccessivi oneri in termini di informazione, la figura del finanziatore, si potrebbe avere come effetto quello di un comportamento difensivo e soprattutto di diffidenza dello stesso qualora voglia concedere il credito, con inevitabile danneggiamento per il consumatore che non sarebbe incoraggiato alla stipulazione responsabile di tali contratti e, quindi, un danneggiamento per il mercato in generale. Se, d’altra parte si caricasse di eccessivi oneri il consumatore, questo comporterebbe una disciplina oltremodo severa per lo stesso, dimenticando che è invece il soggetto debole che deve essere tutelato, dove invece il professionista sarebbe esageratamente tutelato, potendo erogare finanziamenti senza considerare la figura e gli interessi del consumatore. Si può comunque evidenziare che, nonostante le difficoltà del legislatore europeo e nazionale, gli strumenti interpretativi presenti nel nostro ordinamento se coordinati con le norme di derivazione europea, possono prospettare dei margini di tutela ulteriore per il consumatore, avendo come guida il principio di buona fede nella fase delle trattative e nella conclusione del contratto. L’assenza nel nostro ordinamento di un apposito sistema rimediale, che faccia discendere dalle ipotesi di violazione di un obbligo informativo una sanzione tipica, fa si che la ricerca della soluzione è inevitabilmente lasciata all’interprete. Orbene, in un contesto del genere, la dottrina (ma anche, come visto in precedenza, la giurisprudenza) si è sbizzarrita dando vita ad un ventaglio di ipotesi, da taluno definito come l’“ambaradan dei rimedi contrattuali”. Ecco dunque che si è dedicato ampio spazio a quello che è il dibattito nazionale tra regole di validità e regole di correttezza, fino alla pronuncia delle SS.UU del 2007, e i risvolti in termini degli effetti che la violazione delle regole di comportamento possono provocare su un contratto valido ma tuttavia sconveniente. Da questo spunto, e per approcciarsi ad una soluzione di quella che è la violazione degli obblighi precontrattuali in senso stretto, in omessa valutazione del merito creditizio, o nelle patologie del Pies, si è analizzata la disciplina interne e si è ipotizzata l’applicabilità della teoria dei vizi incompleti. Funzione della teoria dei c.d. vizi incompleti potrebbe perciò rinvenirsi nell’esigenza di evitare che la disciplina dell’invalidità negoziale possa venire facilmente elusa da soggetti che, furbamente, utilizzino tali limiti per concludere contratti con assetti di interessi fortemente squilibrati e pur tuttavia validi; e per fungere da guida per gli operatori del diritto al fine di cristallizzare la nuova fattispecie della responsabilità precontrattuale in caso di contratto valido, ma sconveniente. Inoltre, gran parte della dottrina propende a escludere il ricorso al rimedio invalidante sulla scorta di un’importante pronuncia delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione risalente al 2007, concernente i contratti di investimento e la violazione degli obblighi informativi. Al di là dell’oggetto specifico della controversia, queste sentenze sono particolarmente importanti per l’innovazione che hanno apportato nell’ordinamento sul tema del rapporto fra regole di validità e di responsabilità in caso di violazione degli obblighi di buona fede nella fase delle trattative. L’elaborazione della teorica dei c.d. vizi incompleti ha svolto un’opera di “traino” ai fini dell’avvicinamento delle due discipline (quella precontrattuale e quella relativa al sistema delle invalidità negoziali), portando con sé notevoli conseguenze, anche sul piano giurisprudenziale, tralatiziamente ancorato ad interpretazioni riduttive della normativa precontrattuale. Per quanto attiene più nel dettagli alla violazione dell’obbligo di valutazione del merito creditizio, abbiamo avuto modo di constare che già la direttiva sul credito al consumo 2008/48/Ce aveva introdotto l’esecuzione della verifica della solvibilità del consumatore/ debitore non aveva regolato le conseguenze dell’eventuale inadempimento di questo obbligo, per cui all’art.23 della direttiva in linea con quanto previsto dal considerando n.47, si limitava a rimettere agli Stati membri la definizione di sanzioni che fossero “efficaci, proporzionate e dissuasive” per punire la violazione delle disposizioni nazionali in materia di credito al consumo. Tuttavia la discrezionalità lasciata al legislatore nazione difficilmente si coordinava con l’obiettivo di armonizzazione massima a livello europeo. Lo stesso legislatore italiano non aveva ritenuto di intervenire per determinare le conseguenze sanzionatorie dell’omessa valutazione del merito creditizio da parte del finanziatore che, quindi dipenderanno dalla normativa da parte dei giudici nazionali, attraverso il ricorso ai rimedi civilistici esistenti. Corre l’obbligo precisare che se è vero che il nostro sistema civilistico non preveda il divieto di erogare il finanziamento qualora la capacità restitutoria del consumatore risultasse negativa, essendo pacificamente ammessi sia da parte di dottrina che di giurisprudenza la piena validità dei contratti stipulati in tale contesto, tuttavia, l’importanza della valutazione si ravvisa laddove la sua violazione comporti un effetto negativo sul consumatore sicuramente importante; lo stesso infatti dopo la concessione del credito confidando sulla propria capacità di sostenere il piano di rimborso, affidandosi alla valutazione che il finanziatore avrebbe dovuto eseguire prima dell’erogazione, si ritrova in realtà in uno stato di futura insolvenza. Un comportamento scorretto del finanziatore sia che non effettui la preventiva verifica del merito creditizio, sia che conceda il finanziamento in presenza di una valutazione dall’esito negativo, avrà come conseguenza l’erogazione al consumatore di un credito eccessivo rispetto alla sua capacità restitutoria e, a ragione di ciò, potrebbe non riuscire a rispettare gli impegni assunti. Nonostante la mancanza di una specifica disposizione sul punto, la dottrina ha ritenuto opportuno tutelare il consumatore prevedendo che il mancato rispetto da parte del finanziatore di un obbligo di condotta determini la possibilità di poter agire per ottenere un risarcimento danni, in quanto non ha ricevuto tutte le informazioni necessarie per potere giungere ad una decisione ponderata e ciò l’ha portato a contrarre un debito non sostenibile. Può quindi concludersi considerando che seppure la direttiva mutui si sia inserita in un contesto tentando di colmarne lacune, alla luce soprattutto di un’armonizzazione massina in aspetti che se lasciati ai singoli Stati, avrebbero comportato un eccessivo divario di tutela, è proprio in quell’ambito dove avrebbe dovuto spingersi oltre che in realtà si arresta. La tutela del contraente debole, soprattutto nella fase precontrattuale, in termini di “rimedi” per violazioni da parte dell’operatore del credito, sembra essere ancora ancorata alle soluzioni domestiche dei singoli Stati che si trovano quindi a far fronte a recepimenti di direttive che seppure, come è, sono finalizzate alla massima tutela del consumatore, tralasciano poi quello che è l’aspetto dove concretamente si dovrebbe attuare questa tutela, ovvero la fase esecutiva.
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DE, SANTIS PAOLA. « La crisi dei mutui subprime : analisi degli effetti sui rendimenti e sul rischio sistematico nel mercato immobiliare ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2010. http://hdl.handle.net/2108/1283.

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Résumé :
Nel paper si analizza lâ effetto che ha avuto la crisi dei subprime sui titoli del comparto immobiliare nel mercato USA, epicentro dellâ attuale crisi economica mondiale. Tramite il modello a tre fattori di Fama e French si studia la relazione tra lâ extra rendimento dellâ indice REIT, considerato una proxy dellâ andamento dei titoli immobiliari americani, e lâ extra rendimento dellâ indice S&P500, considerato una proxy del rendimento del portafoglio di mercato. Si riscontra un aumento del coefficiente di regressione (il beta) nellâ anno 2007 seguito da un ritorno ai valori iniziali nellâ anno 2009 e la possibile presenza di break strutturali. I risultati tendono a confermare la presenza di un â Asymmetric REIT Beta Puzzleâ precedentemente analizzato in letteratura.
This paper analyzes the effects of the subprime crisis on U.S. Real Estate Stocks, which plays a significant role in the current crisis. By analyzying, by means of the Fama & French three factor model, the return on the REIT index, which is considered a proxy for the U.S. Real Estate securities trend, and the return on the S&P500 yield, which may be interpreted as a proxy for U.S. market portfolio. I found evidence of an increase in the beta coefficient in 2007 followed by a reversion to the initial value in 2009. Moreover, I found evidence of the presence of structural breaks. The results tend to confirm the presence of the â Asimmetric REIT Beta Puzzleâ , previously analyzed in literature.
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Mutui, Theophilus M. [Verfasser]. « Physiological and Molecular effects of Thidiazuron and Ethylene on Leaf Yellowing and Rooting of Pelargonium (Pelargonium zonale hybrids) Cuttings / Theophilus M Mutui ». Aachen : Shaker, 2005. http://d-nb.info/1186589841/34.

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Brun, Michele <1994&gt. « Analisi dei cambiamenti dei framework contabili internazionali e nazionali in risposta alle crisi finanziarie globali - dalla crisi finanziaria dei mutui sub-prime al Covid-19 ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17202.

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Résumé :
Il presente elaborato ha la finalità di riassumere i temi che verranno trattati nonché gli obiettivi perseguiti all’interno della mia tesi di laurea magistrale dal titolo “Analisi dei cambiamenti dei framework contabili internazionali e nazionali in risposta alle crisi finanziarie globali – dalla crisi finanziaria dei mutui sub-prime al Covid-19”. L’elaborato esporrà le reazioni e gli interventi nei framework contabili poste in essere dalle istituzioni nonché dai vari organismi di contabilità nazionali e internazionali in risposta alle crisi finanziarie del XXI secolo e, in particolare, alla crisi finanziaria dei mutui sub-prime del 2007-2009 e all’attuale crisi economica provocata dall'emergenza sanitaria del COVID-19. Per ciascuna delle succitate crisi finanziarie si esporranno inizialmente le cause generanti nonché gli effetti sull’economia globale e sull’economia italiana, anche attraverso delle analisi macroeconomiche. Si esamineranno inoltre le iniziative poste in essere dalle istituzioni per contenerne gli effetti sino ad arrivare all’obiettivo principale dell’elaborato: l’analisi dettagliata dei cambiamenti nei principi contabili nazionali e internazionali posti in essere dagli organismi responsabili delle loro emanazioni, come ad esempio l’Organismo Italiano Contabilità (OIC) e l’International Accounting Standards Board (IASB).
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Kortebi, Mohamed Riadh. « A cross-layer approach for muti-constrained routing in 802.11 wireless mutli-hop networks ». Thesis, Evry-Val d'Essonne, 2009. http://www.theses.fr/2008EVRY0036.

Texte intégral
Résumé :
Les réseaux sans fil multi-saut (WMN : Wireless multi-hop Networks) sont passés du stade de simple curiosité pour revêtir aujourd'hui un intérêt certain aussi bien du point de vue de la communauté de recherche que des opérateurs de réseaux et services. En analysant les services et applications fournis au sein des réseaux WMNs, nous pouvons constater que certaines applications telles que la visioconférence, la VoIP, etc sont sensibles au délai et nécessitent une certaine qualité de service (QoS). D'autres applications telles que le transfert de fichier, le streaming vidéo, etc. sont gourmands en terme d'utilisation de bande passante. Par conséquent, les architectures de communication des réseaux WMNs doivent intégrer des mécanismes de routage efficaces et adaptés pour répondre aux besoins des services et applications envisagés. Dans cette thèse, Nous nous intéressons à la problématique du routage dans les réseaux WMNs. Notre objectif est de proposer une nouvelle approche de routage qui prend en compte différents métriques de coûts. Tout d'abord, nous avons montré que le routage sous contraintes multiples est un problème NP complet et que trois étapes sont nécessaires à la conception d'une nouvelle solution de routage: (i) modélisation de l'interférence, (ii) l'estimation de la de la bande passante restante, (iii) l'estimation du délai à un saut. Suivant cette vision, nous avons proposé deux variantes du protocole de routage OLSR (SP-OLSR, S2P-OLSR) se basant sur la métrique SINR. Les résultats des simulations ont montré l'intérêt de la proposition dans un contexte de communication vocale (VoIP). Ensuite, nous avons proposé un algorithme d'estimation d'interférence à 2 sauts (2-HEAR) afin d'estimer la bande passante disponible. Puis, et sur la base de cet algorithme, nous avons proposé une nouvelle métrique de routage pour les WMNs: Estimated Balanced Capacity (EBC) en vue de parvenir à l'équilibrage de charge entre des différents flux. La dernière question abordée dans cette thèse est celle de l'estimation du délai à un saut. La solution proposée donne une borne du délai en se basant sur un modèle de file d'attente de type G/G/1. Enfin, nous avons englobé toutes les précédentes contributions pour mettre en place une nouvelle approche de routage hybride sous contraintes multiples. Ce protocole comporte une partie proactive utilisant la nouvelle métrique de routage (EBC) et une partie réactive qui permet de prendre en compte le délai relative à une connexion donné
There is a growing interest in wireless multi-hop networks (WMNs) since there are promising in opening new business opportunity for network operators and service providers. This research field aims at providing wireless communication means to carry different types of applications (FTP, Web browsing, video streaming, in addition to VoIP). Such applications have different constraints and their specific requirements in terms of Quality of Service (QoS) or performance metrics (delay jitter, end-to-end delay). We examine, in this thesis, the problem of routing in WMNs. Our main goal is to propose a new multi-metrics routing capable to fit these particular needs. In this thesis, we make several contributions toward WMN multi-constrained routing. First, we show that the multi-constrained path finding problem is NP-Complete and inherently a cross-layer issue, and that three steps are necessary to design the multi-metric routing protocol: (i) modeling of the inferring signal, (ii) estimation of the remaining bandwidth, (iii) estimation of the one-hop delay. Second, moving in such direction, we propose two enhanced versions of the OLSR routing protocol. The suggested protocols consider the SINR as a routing metric to build a reliable topology graph. Performance evaluation shows that utilizing such routing metric helps to improve significantly the VoIP application quality in the context of ad hoc network while maintaining a reasonable overhead cost. Third, we have proposed a 2-Hop interference Estimation Algorithm (2-HEAR) in order to estimate the available bandwidth. Then, and based on such algorithm, we have proposed a novel routing metric for WMNs: Estimated Balanced Capacity (EBC) in order to achieve load-balancing among the different flows. The next issue tackled in this thesis is the one-hop delay estimation, the one-hop delay is estimated by means of an analytical model based on G/G/1 queue. Finally, we have encompassed all the previous contributions to address our main goal, i.e. the design of a multi-constrained routing protocol for WMNs. A hybrid routing protocol is then proposed. This protocol is a junction of two parts : a proactive part that makes use of the previously estimated constraint, and a reactive part, which is triggered ”on demand” when news applications are expressed
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Khanfir, Hajer. « Contribution à l'étude des systèmes de communication en liaison descendante muti-antenne mutli-utilisateur avec voie de retour ». Paris, CNAM, 2009. http://www.theses.fr/2009CNAM0652.

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Résumé :
The next generation of wireless networks will require more efficient use of the system resources to accommodate the demand for voice, video, and data transmission. In this thesis, we investigate methods to increase the transmission rate in three different downlink multi-antenna systems : the first and the second are respectively the single user and multi-user systems with partial channel state information (CSIT), the third one is the multicast multi-user system. For the first two systems, we studied and compared two feedback methods : the limited feedback, where a quantized version of the CSI is transmitted to the scheduler and the analog feedback method. For the multi-antenna multi-user systems,we proposed a technique to reduce the feedback load for multi-antenna multi-user system,this technique can at the same time preserve the multi-user diversity while reducing the complexity of the user selection algorithm. A part of the proposed user-selection algorithm is implemented on the users’ sides. The feedback load on the uplink channels is controlled by thresholds which are determined by the base station according to the number of users in the cell. We showed that in this case the system performances are more affected by the size quantization of the channel direction than the size quantization of the channel magnitude. We also derived a lower bound on the ergodic sum rate for the proposed system. We also studied the single and multi-user system performance when the feedback channels are affected by the noise. In the case of the multi-user system, we proposed an algorithm to reduce this noise on the feedback channels. Finally, in the case of the multi-user muticast system, we proposed two user selection algorithms in order to maximize the total sumrate. We analyze the performance of these algorithms in multicast orthogonal frequency division multiplexing (OFDM) systems with single and multiple transmit antennas. We showed that the resource allocation that includes the subcarrier allocation, bit loading, and the precoding vector selection in the multiple-input single-output (MISO) case is a difficult optimization problem. Consequently, we propose suboptimal algorithms based on the maximization of the sum data rate and the maximization of the minimum user data rate criteria
Les futures générations de réseaux sans fil ont besoin d’une meilleure utilisation des ressources afin de satisfaire la demande croissante en services tels que la voix, le transfert de données et les applications multimédia. Les travaux de cette thèse ont porté sur la maximisation des débits de transmission dans trois différents systèmes multi-antenne en voie descendantes : le premier et le second sont respectivement les systèmes mono-utilisateur et multi-utilisateur avec une connaissance partielle du canal de transmission et le troisième est le système multi-diffusion multi-utilisateur. Pour les deux premiers systèmes, nous avons étudié et comparé deux méthodes de transmission des données sur voies de retour renvoyant respectivement des données quantifiées et non-quantifiées. Pour les systèmes multi-antenne multi-utilisateur, nous avons proposé une technique de réduction du flux sur les voies de retour qui permet à la fois de préserver la diversité multi-utilisateur tout en réduisant la complexité de l’algorithme de sélection des utilisateurs. Une partie de l’algorithme de sélection des utilisateurs proposé est implémenté au niveau des récepteurs. Le flux sur la voie de retour est contrôlé par des seuils fixés par la station de base en fonction du nombre d’utilisateurs dans la cellule. Nous avons montré que dans ce cas les performances du système sont bien plus affectées par la précision de la quantification de la direction que celle de la norme du canal. Nous avons aussi dérivé une borne inférieure sur la somme des capacités du système proposé. Nous avons également étudié les performances des deux systèmes multi-antenne multiutilisateur et mono-utilisateur quand les voies de retours sont altérées par du bruit. Dans le cas du système multi-utilisateur, nous avons proposé un algorithme de réduction de bruit cas du système multi-utilisateur, nous avons proposé un algorithme de réduction de bruit sur les voies de retour. Finalement, dans le cas du système multi-utilisateur multi-diffusion (multicast), nous avons proposé deux algorithmes de sélection des utilisateurs ayant pour objectif de maximiser le débit de l’ensemble des utilisateurs. Le premier algorithme est proposé dans un contexte mono-antenne, alors que le second algorithme est dans un contexte multi-antenne à l’émission. Ces algorithmes ont été étudiés pour une transmission par multiplexage fréquentiel de sous-porteuses orthogonales (OFDM) et permettent également des allocations de ressources optimisées par la sélection des utilisateurs
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CARMASSI, JACOPO. « A proposal of a new approach to financial supervision after the 2007-2008 financial crisis ». Doctoral thesis, Luiss Guido Carli, 2009. http://hdl.handle.net/11385/200786.

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Résumé :
The 2007-2008 financial crisis: selective cross-sector bailouts and the need of a new regulatory and supervisory approach (subprime crisis). Systemic risk: traditional views and a new perspective. Supervision of Systemically Relevant financial Institutions.
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Cruz, Tamburrino Javier, et Díaz Mauricio Santos. « El contrato de mutuo hipotecario endosable ». Tesis, Universidad de Chile, 2001. http://www.repositorio.uchile.cl/handle/2250/107250.

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Résumé :
Memoria (licenciado en ciencias jurídicas y sociales)
No autorizada por el autor para ser publicada a texto completo
Por medio del presente trabajo se pretende, sistematizar, comparar las distintas normas que regulan al mutuo hipotecario endosable, para luego focalizar algunos problemas que se han suscitado en la aplicación de dichas normativas tratado de aportar alguna solución a los mismos. Para poder lograr una mayor comprensión del tema es indispensable comenzar este trabajo recordando algunos conceptos fundamentales, a saber, el contrato de mutuo y sus características, analizado, primero, desde un punto de vista del derecho civil y luego como un contrato mercantil, para luego pasar al contrato de mutuo hipotecario desde un punto de vista general. Así llegamos a la normativa aplicable al contrato de mutuo hipotecario endosable donde se efectúa un análisis comparativo de las normativa que lo regula, poniendo énfasis en las diferencias existentes entre dichas normativas. Posteriormente desarrollamos algunos problemas que se han detectad en la aplicación de estas normas. Para finalizar se ha introducido un análisis de mercado respecto del comportamiento de los créditos hipotecarios en la década 1987-1997
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CRISTIANO, FRANCESCO. « IL MUTUO DISSENSO PER COMPORTAMENTI CONCLUDENTI ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2013. http://hdl.handle.net/2434/219668.

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Résumé :
The parties terminate a binding agreement between them by mutual consent. This thesis is structured in two chapters and is dedicated to the mutual consent expressed through behaviours implying a tacit expression of will. The first chapter investigates the frame of the contractual figure of the “mutual consent” with specific reference to the issue of its possible retroactive effectiveness. The second chapter focuses on the agreement in mutual consent and on the importance of the behaviours implying a tacit expression of will for its execution: in particular we investigate, in a critical perspective, the cases of mutual consent for behaviours implying a tacit expression of will in case law. It concerns cases where the mutual consent occurs because of the restitution of the contractual obligations set forth in the original contract, the destruction of the contractual document, the submission of claims with contrasting demands for rescission of the contract for default and the persistent non-fulfilment of the contractual relationship.
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Gómez, Rubio Constanza Alejandra. « Vejez y cuidados, eso que les pasa a otros(as). Discursos y experiencias comunitarias autogestionadas en personas mayores de Santiago de Chile ». Doctoral thesis, Universitat Autònoma de Barcelona, 2019. http://hdl.handle.net/10803/667224.

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Résumé :
La presente tesis se interroga por la vejez pobre y sus cuidados en Santiago de Chile. Particularmente, busca conocer y comprender la vejez y sus cuidados que construyen mujeres y hombres que participan en organizaciones comunitarias autogestionadas de adultos(as) mayores pobres, en la ciudad capital del país. Me aproximo desde la gerontología feminista, el poscolonialismo y elementos del anarquismo de Piotr Kropotkin, siempre considerando las interseccionalidades de género, clase y edad de manera crítica, mediante la visibilización de diferentes discursos e ideologías de la base. El escrito es un recorrido que comenzó con la pregunta ¿Cómo se construyen la vejez y los cuidados mutuos en dos organizaciones comunitarias autogestionadas de adultos(as) mayores pobres, insertas en un contexto neoliberal?, Sin embargo, en el transcurso de la investigación fueron surgiendo otras interrogantes que abrieron la tesis a temas de gran importancia para responder a la primera: ¿cómo han podido las personas mayores subsistir en condiciones sociales no hegemónicas?, ¿qué papel juega el apoyo mutuo en las estrategias de subsistencia de las personas mayores en comunidades pobres?, ¿cómo se construyen las formas de politicidad en la vejez a partir de los cuidados mutuos y de la autogestión? Para responder a estas y otras interrogantes inicialmente comencé por describir el contexto neoliberal chileno, para ubicar al/la lector(a) en el marco general de la investigación. Luego doy cuenta de mi posicionamiento como autora, tanto personal como profesionalmente, lo que me lleva a tomar una serie de decisiones ético-teórico-políticas en relación con el estudio. Dichas decisiones se comienzan a vislumbrar en la literatura seleccionada y presentada desde una perspectiva crítica. Concordante con lo anterior, teórica y metodológicamente utilicé Análisis Crítico del Discurso, con especial énfasis en una perspectiva feminista, que complementé con notas de campo del trabajo en terreno que realicé en dos fases. En la primera, trabajé con una organización autogestionada de corte más cristiano, mientras en la segunda lo hice con otra organización autogestionada de carácter más laico, pero no por eso sus participantes menos creyentes. Desarrollé entrevistas cualitativas abiertas semidirectivas a un total de 22 personas mayores, cinco hombres y 17 mujeres, que además compartían la historia de la constitución del barrio desde más de 50 años. A partir del Análisis Crítico del Discurso y de las notas de campo, se produjeron tres dimensiones argumentativas: 1. Construcciones discursivas sobre la vejez: “Son los más indefensos, con los niños también”; 2. Cuidados: Del sacrificio y el colonialismo a la ayuda mutua; 3. La autogestión en las organizaciones comunitarias y la relación con las redes de cuidado en la vejez: “...ellos iban a manejar nuestra plata, entonces nosotros dijimos que no”. Estas dimensiones permitieron jerarquizar los discursos y visibilizar las ideologías operantes, como la heteropatriarcal, a la vez que posibilitaron destacar la importancia política de las mujeres mayores en sus cuidados mediante la ayuda mutua, la solidaridad y la reciprocidad que han construido entre ellas, mostrando que los cuidados comunitarios son una potente alternativa ante el Estado, el mercado y la familia.
This thesis is questioned by poor old age and his care in Santiago de Chile. In particular, it seeks to know and understand old age and its care that builds women and men who participate in self-managed community organizations of poor older adults in the capital city of the country. I approach from feminist gerontology, postcolonialism and elements of anarchism by Piotr Kropotkin, always considering the intersections of gender, class and age critically, through the visibility of different speeches and ideologies of the base. The writing is a journey that began with the question how do you build old age and mutual care in two self-managed community organizations of poor older adults, inserted in a neoliberal context?, however, in the course of the Research were emerging other questions that opened the thesis to issues of great importance to respond to the first: How have older people survive in non-hegemonic social conditions?; What role does mutual support play in the strategies the livelihood of older people in poor communities; How are the forms of politicity in old age built from mutual care and community self-management? To answer these and other questions initially I began by describing the chilean neoliberal context, to locate the reader in the general framework of the research. Then I realize my position as author, both personally and professionally, which leads me to take a series of ethical-theoretical-political decisions regarding the study. These decisions begin to be glimpsed in the literature selected and presented from a critical perspective. Concordant with the foregoing, theoretically and methodologically, I used critical discourse analysis, with special emphasis on a feminist perspective, which I complemented with field notes from ground work I did in two phases. In the first one, I worked with a more Christian self-managed cutting organization, while in the second I did it with another self-managed organization of a more secular character, but that is not why its less-believing participants. I developed qualitative interviews open semidirective to a total of 22 elderly people, five men and 17 women, who also shared the history of the Constitution of the neighborhood for more than 50 years. From the critical analysis of the discourse and the field notes, three argumentative dimensions were produced: 1. Discursive constructions on old age: "They are the most helpless, with children too"; 2. Care: From sacrifice and colonialism to mutual help; 3. Self-management in community organizations and the relationship with care networks in old age: "... they were going to handle our money, so we said no." These dimensions allowed the hierarchical discourse and visualize of the operating ideologies, such as the heteropatriarcal, while making it possible to highlight the political importance of older women in their care through mutual aid, solidarity and Reciprocity that they have built among them, showing that community care is a potent alternative to the state, the market and the family.
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Gollini, Alessandro. « Protocolli di autenticazione mutua e loro implementazione ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10021/.

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Résumé :
La tesi discute i protocolli di autenticazione d'entità, in particolare i protocolli di autenticazione mutua. Dopo averne definito le principali caratteristiche utilizzando diversi esempi, si descrive il protocollo MAP1, presentato da Mihir Bellare e Philip Rogaway nel 1993. Di questo protocollo viene successivamente descritta una possibile implementazione e simulazione nell'ambiente Stateflow di Simulink.
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Mora, Silva Macarena. « Mutuo e Intereses en la Roma Clásica ». Tesis, Universidad de Chile, 2007. http://www.repositorio.uchile.cl/handle/2250/107804.

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Résumé :
Memoria (licenciado en ciencias jurídicas y sociales)
No autorizada por el autor para ser publicada a texto completo
En esta memoria a parte de abocarnos al estudio de la escuela D’orsiana de las Fuentes de las Obligaciones, se hace un exhaustivo estudio de las obligaciones crediticias en la Roma Clásica, principalmente de los Prestamos Civiles, y ahondamos en lo que fue el tratamiento del Mutuo en la época clásica y pre-justinianea, haciendo un especial análisis en lo que fue el tratamiento de los intereses.
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Osterling, Parodi Felipe, et Freyre Mario Castillo. « El mutuo disenso en el código civil ». IUS ET VERITAS, 2015. http://repositorio.pucp.edu.pe/index/handle/123456789/123684.

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Résumé :
El mutuo disenso es un medio extintivo obligacional que proviene de un consentimiento prestado de manera opuesta o contraria al primigenio. Se trata, entonces, de un contrato cuyo contenido es justamente lo inverso a la constitución del vínculo obligatorio, con el cual se elimina, en virtud de la voluntad de ambas partes, el acuerdo anterior. En el presente artículo, los autores se encargan de analizar el contenido del artículo 1313 del Código Civil y precisar los alcances y limitaciones de esta figura. The mutual consent is a mean used to extinguish obligations coming from a consent granted from an opposite or contrary manner against the original one. This is, therefore, a contract which essence is exactly opposing to the formalization of the binding relation, with which is terminated the former agreement, under the will of both parties. In this article, the authors are responsible for analyzing the subject-matter of article 1313 of the Civil Code and to specify the extent and limitations of this figure.
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Vega, Centeno Ponce de León Rodrigo. « Diseño de Muqui : un robot narrador de cuentos ». Bachelor's thesis, Pontificia Universidad Católica del Perú, 2015. http://tesis.pucp.edu.pe/repositorio/handle/123456789/6490.

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Résumé :
El periodo de constante modernización que se vive en la actualidad, en particular la urbanización de zonas rurales de Latinoamérica, amenaza una de las formas más usadas para transmitir y preservar la cultura, costumbres y anécdotas de una comunidad: la tradición oral. Se hace importante rescatar la identidad cultural de dichas comunidades para lo cual se quiere aprovechar otro aspecto del contexto actual como es la robótica social. En la década reciente se tiene una emergente categoría de robots de servicio que está ganando una presencia significativa en las actividades de la vida diaria. En este contexto, la presente tesis desarrolla el diseño de MUQUI, un robot compañero de comunidad que forme parte de ella y comparta su cultura y tradiciones. Este trabajo se enfoca en la problemática técnica en el desarrollo de MUQUI, centrándose en los requerimientos y funciones que deben ser cubiertos en el diseño, haciendo énfasis en la estética e interacción. En el presente documento se describe a detalle el sistema mecánico y electrónico del robot planteado obteniendo un diseño que posee formas antropomórficas con movimiento de la cabeza, una pantalla para mostrar ojos que permitan comunicar emociones, un proyector en la cabeza para la emisión de imágenes y un sombrero distintivo para identificarlo con la comunidad a la que pertenece. Cuenta con brazos, los cuales mueve mientras habla para reforzar las ideas que busca transmitir y finalmente posee un sistema de locomoción en base a ruedas para desplazamiento. Las formas antropomórficas del robot son logradas a través de carcasas de plástico ABS elaboradas por impresión 3D, todas estas sujetas a una estructura interna formada por planchas de acero que soporta todos los componentes del robot. Con el fin de validar el diseño de la estructura se realiza una simulación por elementos finitos y se implementa y prueba el funcionamiento de la tarjeta que regula la distribución de energía a todo el robot. Con los resultados satisfactorios obtenidos, se puede concluir que se consigue un diseño satisfactorio de un robot proveedor de servicios capaz de desempeñarse como un narrador de cuentos de manera automática.
Tesis
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HAUTEQUESTT, FILHO G. C. « TIPOLOGIAS DA ARQUITETURA DO CAFÉ EM MUQUI-ES ». Universidade Federal do Espírito Santo, 2011. http://repositorio.ufes.br/handle/10/2081.

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Résumé :
Made available in DSpace on 2016-08-26T15:18:51Z (GMT). No. of bitstreams: 1 tese_4880_Dissertação - Genildo Coelho Hautequestt Filho.pdf: 13130691 bytes, checksum: 09fb824c42b63f899ed73756efd6007a (MD5) Previous issue date: 2011-06-06
Tipologias, materiais e técnicas construtivas da arquitetura do café produzida em Muqui, sul do estado do Espírito Santo, entre os anos de 1918 (final da Primeira Guerra Mundial) e 1976 (pós Programa de Erradicação dos Cafeeiros Improdutivos) são objetos desse estudo. Em função de diversos determinantes históricos, o município teve boa parte de seu acervo arquitetônico urbano e rural preservados, sendo que somente a partir do ano de 1998 foi iniciado um processo de gestão patrimonial local. Para a compreensão da arquitetura, discutiremos a economia do café e seus reflexos na formação da cidade de Muqui, buscando compreender sua importância no contexto regional e nacional. A partir desse estudo, foi possível dividir a arquitetura remanescente em quatro períodos distintos de evolução, e, posteriormente, classificá-la de acordo com suas características tipológicas. A pesquisa tem como base o levantamento cadastral de trinta e cinco dos quarenta e cinco imóveis estudados, aliado ao conhecimento prévio de todos os 272 imóveis de interesse de preservação remanescentes na cidade, atualmente tombada pelo conselho Estadual de Cultura. A partir dela foi possível classificar os materiais e as técnicas construtivas de forma descritiva e analítica, o que poderá contribuir para a melhoria no processo de gestão do patrimônio local.
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Baldini, Marta <1985&gt. « Trasmissibilità del mutuo, circolazione del credito e surrogazione ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5548/1/baldini_marta_tesi.pdf.

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Résumé :
La presente ricerca mira ad individuare e risolvere alcuni problemi di inquadramento e di disciplina applicabile in ordine all’istituto regolato dall’art. 8 della legge n. 40/2007, con successive modificazioni ed integrazioni, definito a livello normativo come «portabilità del mutuo». In particolare, ci si è chiesti come la nuova normativa in tema di trasferibilità del mutuo possa inserirsi all’interno della disciplina della surrogazione se quest’ultima non venga considerata come possibile strumento di circolazione del credito e se ci si possa spingere fino a considerare l’art. 8 come una riscrittura moderna dell’istituto codicistico. Sebbene l’art. 8 non sia stato limitato ai finanziamenti ipotecari, tali istituti costituiscono il principale ambito di applicazione della normativa. Per questa ragione si è sostenuto che la disposizione, più che la «portabilità del mutuo», avrebbe lo scopo di incentivare la «portabilità dell’ipoteca», intendendosi quest’ultima come la surrogazione del nuovo finanziatore nel credito ipotecario, ovvero più specificamente nell’ipoteca, ai sensi dell’art. 1202 c.c. Lo studio dei riflessi della surrogazione, così come prevista dalla legge del 2007, sulle garanzie in generale e sull’ipoteca in particolare, ha mostrato come il legislatore, tramite l’introduzione di una disciplina semplificata, abbia inteso adeguare gli istituti giuridici tradizionali alle esigenze pratiche di flessibilità del mercato del credito; ciò tuttavia con scarso successo e lasciando aperti taluni dubbi interpretativi. Al fine di approfondire la ricerca, si è affrontata la materia oggetto di studio in un’ottica comparata, rilevando quali siano a livello europeo le principali differenze in tema di circolazione del credito, portabilità del mutuo e trasferibilità delle garanzie.
The purpose of this study is to identify and resolve some of the problems with the regulations applicable to the case of «the portability of the loan», as defined by art. 8 of italian law n. 40/2007 and subsequent amendments. The main question, on which this study is based, is about how the new legal framework of « the portability of the loan» can be included in the legal regulation of subrogation, in the case in which subrogation is not described as one of the means to achieve circulation of credit. Another problem concerns the possibility to consider art. 8 as a new wording of subrogation, as defined in the italian civile code. Although the application of art. 8 is not restricted to mortgage funding, the discipline in question is often applied to this case. For this reason it can be argued that « the portability of the loan » legislation is intended to encourage «mortgage portability». «Mortgage portability» can be defined as the subrogation of the new financier in the mortgage, according to art. 1202, italian civil code. The italian law n. 40/2007 introduces a more simple discipline to encourage « the portability of the loan». This helps to give a new life to the legal regulation of subrogation, which could become one of the main medium for credit's circulation, although some problems remain unsolved. Thus, is interesting to study the reflections of subrogation on guarantees and, in particular, on mortgages. The study has focused on the comparison of the main differences between European countries in the regulations of circulation of credit, « the portability of the loan» and transferability of guarantees.
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Baldini, Marta <1985&gt. « Trasmissibilità del mutuo, circolazione del credito e surrogazione ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5548/.

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Résumé :
La presente ricerca mira ad individuare e risolvere alcuni problemi di inquadramento e di disciplina applicabile in ordine all’istituto regolato dall’art. 8 della legge n. 40/2007, con successive modificazioni ed integrazioni, definito a livello normativo come «portabilità del mutuo». In particolare, ci si è chiesti come la nuova normativa in tema di trasferibilità del mutuo possa inserirsi all’interno della disciplina della surrogazione se quest’ultima non venga considerata come possibile strumento di circolazione del credito e se ci si possa spingere fino a considerare l’art. 8 come una riscrittura moderna dell’istituto codicistico. Sebbene l’art. 8 non sia stato limitato ai finanziamenti ipotecari, tali istituti costituiscono il principale ambito di applicazione della normativa. Per questa ragione si è sostenuto che la disposizione, più che la «portabilità del mutuo», avrebbe lo scopo di incentivare la «portabilità dell’ipoteca», intendendosi quest’ultima come la surrogazione del nuovo finanziatore nel credito ipotecario, ovvero più specificamente nell’ipoteca, ai sensi dell’art. 1202 c.c. Lo studio dei riflessi della surrogazione, così come prevista dalla legge del 2007, sulle garanzie in generale e sull’ipoteca in particolare, ha mostrato come il legislatore, tramite l’introduzione di una disciplina semplificata, abbia inteso adeguare gli istituti giuridici tradizionali alle esigenze pratiche di flessibilità del mercato del credito; ciò tuttavia con scarso successo e lasciando aperti taluni dubbi interpretativi. Al fine di approfondire la ricerca, si è affrontata la materia oggetto di studio in un’ottica comparata, rilevando quali siano a livello europeo le principali differenze in tema di circolazione del credito, portabilità del mutuo e trasferibilità delle garanzie.
The purpose of this study is to identify and resolve some of the problems with the regulations applicable to the case of «the portability of the loan», as defined by art. 8 of italian law n. 40/2007 and subsequent amendments. The main question, on which this study is based, is about how the new legal framework of « the portability of the loan» can be included in the legal regulation of subrogation, in the case in which subrogation is not described as one of the means to achieve circulation of credit. Another problem concerns the possibility to consider art. 8 as a new wording of subrogation, as defined in the italian civile code. Although the application of art. 8 is not restricted to mortgage funding, the discipline in question is often applied to this case. For this reason it can be argued that « the portability of the loan » legislation is intended to encourage «mortgage portability». «Mortgage portability» can be defined as the subrogation of the new financier in the mortgage, according to art. 1202, italian civil code. The italian law n. 40/2007 introduces a more simple discipline to encourage « the portability of the loan». This helps to give a new life to the legal regulation of subrogation, which could become one of the main medium for credit's circulation, although some problems remain unsolved. Thus, is interesting to study the reflections of subrogation on guarantees and, in particular, on mortgages. The study has focused on the comparison of the main differences between European countries in the regulations of circulation of credit, « the portability of the loan» and transferability of guarantees.
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Clarke, Maree, et mareec@koorieheritagetrust com. « Maree Clarke : reflections on creative practice, place and identity ». RMIT University. Education, 2009. http://adt.lib.rmit.edu.au/adt/public/adt-VIT20091118.114516.

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Résumé :
I am connected to the Yorta Yorta, Wamba Wamba, Mutti Mutti and Boonurong people through my heritage. My connection to these four language groups provides the framework for my arts practice research project. Totems are an important component of my work. Totems govern life in Koori tribal language groups. For example, they dictate who you can talk to and marry, and govern rights for making art, including men's business and women's business. This translates as 'Lore' in Koori culture. Lore is a Koori term meaning a way of being that encompasses kinship systems, responsibilities, and beliefs, as they interconnect with a particular area of country. In the past, when the Museum acquired Aboriginal artefacts, they sometimes did not record all the details. This meant there was then a break in the knowledge. Aboriginal people have our own collection of artefacts in various cultural institutions, but we do not have that layer of information about what the designs were about. The totems are not necessarily in the designs on the shields and artefacts. They are generally designs relating to those different areas. Gunnai/Kurnai can be quite different to Latje Latje, for example. Some of the designs on the banners may represent the totems. This can reflect an artist's interpretation of the meanings within such designs. My work incorporates a re-interpretation of a range of different totems connected to the language groups I have a blood connection to.
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Smith, Nicole R. « Wangechi Mutu : Feminist Collage and the Cyborg ». Digital Archive @ GSU, 2009. http://digitalarchive.gsu.edu/art_design_theses/51.

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Résumé :
Wangechi Mutu is an internationally recognized Kenyan-born artist who lives and works in Brooklyn. She creates collaged female figures composed of human, animal, object, and machine parts. Mutu’s constructions of the female body provide a transcultural critique on the female persona in Western culture. This paper contextualizes Mutu’s work and artistic strategies within feminist, postmodern, and postcolonial narratives on collage, while exploring whether collage strategies are particularly useful for feminist artists. In their fusion of machine and organism, Mutu’s characters are visual metaphors for feminist cyborgs, particularly those outlined by Donna Haraway. In this paper, I examine parallels between collage as an aesthetic strategy and the figure of the cyborg to suggest meaningful ways of approaching differences between women and how they experience life in contemporary Western culture.
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Monteiro, Ana Maria. « Neuroticos anonimos : reavaliando a vida sob novas perspectivas ». [s.n.], 2002. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/281630.

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Résumé :
Orientador: Amneris Angela Maroni
Dissertação (mestrado) - Universidade Estadual de Campinas, Instituto de Filosofia e Ciencias Humanas
Made available in DSpace on 2018-08-03T22:45:31Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Monteiro_AnaMaria_M.pdf: 7572680 bytes, checksum: 88c4402bf115544809bbc9452df96a2b (MD5) Previous issue date: 2002
Resumo: Esta dissertação teve por objetivo analisar a crescente proliferação dos grupos de auto-ajuda, bem como os fatores que desencadearam a expansão desses grupos nas últimas décadas do século XX. Assim, o presente estudo parte da compreensão da origem desse fenômeno e dos aspectos que contribuíram para acelerar as transformações e as rupturas que atingem o mundo moderno. Perante as conseqüências e as mudanças bruscas inerentes à modernidade, este trabalho discute as seguintes questões: Como caracterizar o homem das grandes cidades, que hoje atua nos grupos de auto-ajuda, mas não só neles? Como é possível fazer uma leitura das pessoas que participam dos grupos de auto-ajuda? Para fundamentar o estudo, foi abordada a irmandade dos Neuróticos Anônimos, presente no Brasil há 32 anos, mediante a realização de uma pesquisa participante, que se concentra na análise da filosofia e das práticas de recuperação dos grupos de auto-ajuda
Abstract: This dissertation had for objective to analyze to growing proliferation of the groups of self-help, as well as the factors that unchained the expansion of those groups in the last decades of the 20thcentury. Therefore, the present study comes from the understanding of the Ofigin of that phenomenon and of the aspects that contributed to accelerate the transformations andt he rupturesthat reach the modern world. Facing the consequences and the inherent abrupt changes to the modernity, this work discussess the following subjects: how to characterize the man of the great cities, that today acts in the groups of self-help, but not only in them? How is it possible to do a reading of the people that participate in the groups of self-help? The study was support by the Anonymous Neurotic fraternity, founded in Brazil 32 years ago, through accomplishment of a participant research that concentrates on the analysis of the philosophy and of the practices of the of self-help groups recovery
Mestrado
Ciencia Politica
Mestre em Ciência Política
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Benavides, Chàvez Enedina. « “LA AVENENCIA EN LOS PROCEDIMIENTOSESPECIALES DE DIVORCIO POR MUTUO CONSENTIMIENTO EN LOS CENTROS DE MEDIACIÓN, CONCILIACIÓN Y JUSTICIA RESTAURATIVA EN EL ESTADO DE MÉXICO” ». Tesis de Licenciatura, Universidad Autónoma del Estado de México, 2013. http://hdl.handle.net/20.500.11799/66844.

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Résumé :
El motivo que me orilló a adentrarme al estudio del presente trabajo de investigación es la falta de atención especializada que requieren las familias antes de ser fragmentadas por un divorcio, en donde tal pareciera que los lazos de amor que una vez existieron entre cónyuges nunca los hubo. En donde los consortes toman posturas incorrectas para ventilar todo lo relacionado a derechos y obligaciones que tienen durante el procedimiento ante el Órgano Jurisdiccional y posteriores al divorcio; cuando existe el Centro de Mediación, Conciliación y Justicia Restaurativa dotada de todas las virtudes para acoger tal situación.
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Enzweiler, Jacinta 1955. « Coagulação mutua de ouro coloidal com oxidos de ferro ». [s.n.], 1991. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/250424.

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Orientador : Ines Jockes
Tese (doutorado) - Universidade Estadual de Campinas, Instituto de Quimica
Made available in DSpace on 2018-07-14T00:04:50Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Enzweiler_Jacinta_D.pdf: 4279680 bytes, checksum: 0067a8deb702edfeff30c1cc2d797d43 (MD5) Previous issue date: 1991
Doutorado
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Durand, José. « Elecciones y dinero : la lógica de la atracción mutua ». Pontificia Universidad Católica del Perú, 2006. http://repositorio.pucp.edu.pe/index/handle/123456789/47221.

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Tapia, Farías Juan Eduardo. « Clasificación de Género en Imágenes Faciales Usando Información Mutua ». Tesis, Universidad de Chile, 2012. http://repositorio.uchile.cl/handle/2250/102779.

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Résumé :
Durante la década de los 90, uno de los principales problemas abordados en el área de visión computacional fue el detectar rostros en imágenes, para lo cual se desarrollaron innumerables métodos y aplicaciones que pudieran realizar dicha tarea. En la actualidad, ese problema se encuentra prácticamente solucionado con detectores con tasas de detección muy altas, por lo cual, el problema ha evolucionado a poder obtener información adicional de estos rostros detectados, ya sea identi cando su raza, edad, emociones, género, entre otros. Es en este contexto, que se enmarca esta investigación. La clasi cación de género se considera una tarea difícil y complementaria al reconocimiento de patrones, a causa de la alta variabilidad de la apariencia del rostro. Los rostros son objetos no rígidos y dinámicos con una diversidad grande en la forma, el color y la textura, debido a múltiples factores como la pose de la cabeza, iluminación, expresiones faciales y otras características faciales. La alta variabilidad en la apariencia de los rostros afectan directamente su detección y clasi cación. En este trabajo de tesis se implementaron los métodos de extracción de características basados en intensidad y textura, se midió su desempeño con 4 tipos de clasi cadores distintos. Las características extraídas fueron fusionadas al nivel de las características. Por otra parte, se extendió el efecto de seleccionar características utilizando 3 métodos basados en Información Mutua, Mínima redundancia y Máxima relevancia(mRMR), Información Mutua Normalizada (NMIFS), Información Mutua Condicional (CMIFS). Se compararon nuestros resultados con los mejores datos publicados, utilizando las bases de datos internacionales de rostros FERET y WEB, usando diferentes tamaños de imágenes y particiones de datos. Se obtuvieron mejoras signi cativas en la clasi cación de género, que van desde 1.2 % al 12.7 % sobre la base de datos FERET y desde 4.1 % al 8.9 % sobre la base de datos WEB. Además, se redujo el número de características utilizadas como entradas en el clasi cador. Dependiendo del tamaño de la imagen, el número total de características seleccionadas es reducida a menos del 74 % en la base de datos FERET y en un 76.04 % en la base de datos WEB. Por lo tanto, el tiempo computacional se reduce signi cativamente para aplicaciones en tiempo real.
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Lee, Byongjun S. M. Massachusetts Institute of Technology. « The return of the infrastructure "Muti-Platform City" ». Thesis, Massachusetts Institute of Technology, 2016. http://hdl.handle.net/1721.1/106416.

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Résumé :
Thesis: S.M., Massachusetts Institute of Technology, Department of Architecture, 2016.
Page 157 blank. Cataloged from PDF version of thesis.
Includes bibliographical references (pages 143-147).
Cities, spaces that always coexist with the old and new, are similar to realms of production. Cities have complex layers of construction over time, including all types of transport infrastructure roads, railways, highways, etc. This infrastructure reflects the city's history and evolution. The thesis studies the impact of infrastructural interventions on the urban environment, especially in terms of its morphological changes during the 19th through the 21st centuries. By examining this impact, the thesis shows that there is an important causal relationship between technology, means of transportation, and infrastructure planning. The first half of the project is an analysis of the development of transport infrastructure in general and the evolution of city form. With this as a backdrop, the second half proposes a new urban transportation framework in an historic area of Boston suggesting ways to improve urban environments by introducing transport infrastructure that is more integrated into the urban fabric. More specifically, this section takes a close look at Bulfinch Triangle in Boston, which has had dramatic transport infrastructure changes. This small triangle-shaped area, created from landfill in 1825, underwent changes that essentially buried major infrastructure underground. While this minimized the impact of pollution, it also separated city life from the infrastructure below. This thesis proposes a shift in the relationship between the urban and pedestrian environment and a new, integrated transport system - that is, above ground and using new technologies.
by Byongjun Lee.
S.M.
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Prada, Londoño Manuel. « Entre disimetría y reciprocidad. El reconocimiento mutuo según Paul Ricœur ». Doctoral thesis, Universitat de Barcelona, 2016. http://hdl.handle.net/10803/394031.

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Résumé :
A medio camino entre un comentario de texto y un ejercicio de reflexión filosófica, la tesis tiene como objetivo central caracterizar los aspectos constitutivos del reconocimiento mutuo según la perspectiva de Paul Ricoeur, especialmente en el tercer estudio de Parcours de la reconnaissance. La exposición se divide en tres secciones: en la primera se presentan las líneas generales del marco categorial del reconocimiento mutuo, es decir, la dialéctica entre disimetría y reciprocidad, que, a su vez, es la que sirve de hilo conductor de todo el recorrido. Una vez se esboza en qué consiste la relación entre ipseidad y alteridad que Ricoeur desarrolla a propósito de la «dialéctica de los grandes géneros», Mismo y Otro (capítulo 1), se presenta el movimiento que va del sí hacia el otro –Husserl mediante–, clave para entender la solicitud, la responsabilidad, la acogida, el compromiso de reconocer efectivamente al otro (capítulo 2); y el que va del otro hacia el sí que Ricoeur teje con los hilos de la filosofía levinasiana –, acicate para asumir la primacia del otro, de sus circunstancias particulares, en el ejercicio del reconocimiento (capítulo 3). En la segunda sección se sigue el diálogo que Ricoeur establece con Hobbes (capítulo 4), Hegel (capítulo 5) y Honneth (capítulo 6) en torno a la pregunta por «si, en la base del vivir-juntos, existe un motivo originariamente moral que Hegel identificará con el deseo de ser reconocido». Esta sección culmina con el intento de esclarecer cuáles son los reparos de Ricoeur a la lucha por el reconocimiento, para mostrar que la pregunta: «¿cuándo un sujeto es reconocido verdaderamente?» puede responderse a la luz de la contraposición entre justicia e injusticia y de la tensión entre vocación de infinito que llama a la esperanza y respuesta desmedida a esa vocación (capítulo 7). La tercera sección se concentra en lo que Ricoeur denomina, con Luc Boltanski, «estados de paz». Se verá que en ellos la alteridad alcanza su culmen, el vivir juntos se plantea de forma privilegiada según la clave del amor al prójimo y el don, y el símbolo y la sobreabundància del ágape figuran como escenarios propicios del reconocimiento mutuo. No obstante, la experiencia a la que remiten los estados de paz no está libre de inconvenientes, conflictos, fracasos y desviaciones que propician la realización del mal en cualquiera de sus formas, todo lo cual es muestra de la imposibilidad de considerar que existen formas definitivamente acabadas de reconocimiento. De ahí el reconocimiento mutuo exija la asunción de la phrónesis para decidir la acción que conviene según el caso particular al que nos enfrentemos.
Halfway between a text analysis and a Philosophical reflection, this dissertation aims to characterize the constitutive aspects of mutual recognition according to Paul Ricœur’s perspective, especially developed in Parcours de la reconnaissance. The exposition is divided into three sections: the first presents the broad outlines of the categorical framework of mutual recognition, or the dialectic between dissymmetry and reciprocity that works as a thread running through the entire dissertation. Once the relationship between ipseity and alterity has been sketched (Chapter 1), a double movement is presented: a) one coming from the self to the other –via Husserl–, which is the key to understanding solicitude, responsibility, welcome, and commitment to effective recognition to the other (Chapter 2); b) another coming from the other to the self –based on Levinas’ philosophy–, that is a spur to assume the primacy of the other’s particular circumstances in the exercise of mutual recognition (Chapter 3). The second section follows Ricœur’s dialogue with Hobbes (Chapter 4), Hegel (Chapter 5), and Honneth (Chapter 6) about the question of “whether an originarily moral motive underlies life together, one that Hegel will identify with the desire to be recognized.” This section ends by trying to establish what Ricœur’s objections to the struggle for recognition are, in order to show that the question: “When […] does a subject deem him- or herself to be truly recognized?” can be solved in light of contraposition between justice and injustice, and of the tension between vocation of infinite, which invites us to hope, and a disproportionate answer to this very vocation (Chapter 7). The third section is focused on what Ricœur calls, with Luc Boltanski, “States of peace”. In these states, as will be submitted, alterity reaches its high point, life together is understood according to the love of neighbor and gift, and symbol and agape’s superabundance are the most favorable scenario for mutual recognition. Notwithstanding, the experience of states of peace is not free of issues, conflicts, failures, and deviations that contribute to any form of evil. This is why it is not possible to consider any definitely finished form of recognition. Therefore, mutual recognition demands phronesis from us to decide the convenient action according to the particular situation persons must face.
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Stepanova, Olena. « Work-life balance in organizational subcultures : the case of Mutua ». Doctoral thesis, Universitat Autònoma de Barcelona, 2012. http://hdl.handle.net/10803/107963.

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Résumé :
La investigació ha posat de manifest que les iniciatives d'integració de treball i vida personal tenen efectes positius sobre la conciliació i sobre el benestar general dels empleats quan, a més del suport estructural, es tenen en compte altres variables. La cultura organitzacional ha estat identificada com un d'aquests factors clau per a la conciliació efectiva de treball i vida personal. Però per si sola aquesta variable cultural no dóna compte de la diversitat d'experiències de conciliació treball- vida a les organitzacions. Aquesta tesi parteix d'una constatació i d'una sospita: D'una banda, es basa en l'observació de l'existència de subgrups diferenciats dins d'una mateixa organització que poden adoptar posicions diferents pel que fa a determinats valors de la cultura general de l'organització. Per altra, s'inspira en la sospita que les subcultures organitzacionals són la dimensió oculta que permet explicar aquella multiplicitat d'experiències pel que fa a la conciliació. Se suposa que el nivell de suport a la integració de treball i vida personal varia entre subcultures, influint en la conciliació. Des d'un enfocament multinivell (organitzacional, interindividual i individual), s'ha estudiat el paper de les subcultures en la conciliació dels empleats de la seu central i de diverses delegacions d'una empresa espanyola del sector de les assegurances, que gestiona contingències d'accidents de treball i malalties professionals. Es van utilitzar diverses tècniques qualitatives de col · lecció de dades: recerca documental, grup de discussió (amb l'equip de recursos humans), 44 entrevistes semiestructurades en profunditat i observacions de camp. Els resultats mostren com els individus construeixen les seves experiències d'integració de vida laboral i personal dins de les subcultures i influenciats a més per factors contextuals macroeconòmics i legals. El model conceptual construït mitjançant la integració dels resultats posa de manifest que la subcultura organitzacional va tenir el major impacte en l'experiència de conciliació, en la consegüent gestió dels límits entre diferents facetes de la vida i en les estratègies d'afrontament utilitzades. Diversos nivells de context s'afegeixen a la complexitat dels fenòmens estudiats. El context nacional amb els seus supòsits bàsics, que abasten la ideologia del treball i la visió de gènere sobre la conciliació, van influir en les '"opcions" que tenien els empleats al voltant de la integració de la vida amb el treball. Així mateix, els contextos macro econòmics i jurídics i les característiques del treball van ser els factors contextuals que van orientar addicionalment les decisions dels individus. Els supervisors i companys de treball van tenir una influència directa en la integració de la vida laboral i personal, ja que van promoure els supòsits subculturals subjacents, influint en les estratègies dels individus mitjançant el nivell del suport mostrat i els permisos concedits. El nivell d'interdependència laboral i la possibilitat de coincidir durant les hores de treball van facilitar també les conductes de suport i les seves contràries exhibides pels supervisors i col · legues, posant en evidència la importància de les variables professionals i contextuals en l'estudi de la conciliació. Finalment, les persones van descriure la seva integració de treball- vida en funció de diversos nivells de context. D’aquesta manera, l'estudi de les subcultures i l'enfocament de múltiples nivells van permetre descobrir, més enllà de la resiliència individual i de l'avaluació positiva, barreres existents per a la integració de la vida laboral i personal en diferents nivells, aportant suggeriments per a futures investigacions i intervencions.
La investigación ha puesto de manifiesto que las iniciativas de integración de trabajo y vida personal tienen efectos positivos sobre la conciliación y sobre el bienestar general de los empleados cuando, además del apoyo estructural, se tienen en cuenta otras variables. La cultura organizacional ha sido identificada como uno de estos factores clave para la conciliación efectiva de trabajo y vida personal. Pero por si sola esta variable cultural no da cuenta de la diversidad de experiencias de conciliación trabajo-vida en las organizaciones. Esta tesis parte de una constatación y de una sospecha: Por una parte, se basa en la observación de la existencia de subgrupos diferenciados dentro de una misma organización que pueden adoptar posiciones distintas con respecto a determinados valores de la cultura general de la organización. Por otra, se inspira en la sospecha de que las subculturas organizacionales son la dimensión oculta que permite explicar aquella multiplicidad de experiencias en cuanto a la conciliación. Se supone que el nivel de apoyo a la integración de trabajo y vida personal varía entre subculturas influyendo en la conciliación. Desde un enfoque multinivel (organizacional, interindividual e individual), se ha estudiado el papel de las subculturas en la conciliación de los empleados de la sede central y de diversas delegaciones de una empresa española del sector de los seguros, que gestiona contingencias de accidentes de trabajo y enfermedades profesionales. Se utilizaron diversas técnicas cualitativas de colección de datos: investigación documental, grupo de discusión (con el equipo de recursos humanos), 44 entrevistas semi-estructuradas en profundidad y observaciones de campo. Los resultados muestran cómo los individuos construyen sus experiencias de integración de vida laboral y personal dentro de las subculturas e influenciados además por factores contextuales macroeconómicos y legales. El modelo conceptual construido mediante la integración de los resultados pone de manifiesto que la subcultura organizacional tuvo el mayor impacto en la experiencia de conciliación, en la consiguiente gestión de los límites entre diferentes facetas de la vida y en las estrategias de afrontamiento utilizadas. Varios niveles de contexto se añaden a la complejidad de los fenómenos estudiados. El contexto nacional con sus supuestos básicos, que abarcan la ideología del trabajo y la visión de género sobre la conciliación, influyeron en las '"opciones" que tenían los empleados en torno a la integración de la vida con el trabajo. Asimismo, los contextos macro económicos y jurídicos y las características del trabajo fueron los factores contextuales que orientaron adicionalmente las decisiones de los individuos. Los supervisores y compañeros de trabajo tuvieron una influencia directa en la integración de la vida laboral y personal, ya que promovieron los supuestos subculturales subyacentes, influyendo en las estrategias de los individuos mediante el nivel del apoyo mostrado y los permisos concedidos. El nivel de interdependencia laboral y la posibilidad de coincidir durante las horas de trabajo, facilitaron también las conductas de apoyo y sus contrarias exhibidas por los supervisores y colegas, poniendo en evidencia la importancia de las variables profesionales y contextuales en el estudio de la conciliación. Finalmente, las personas describieron su integración de trabajo-vida en función de diversos niveles de contexto. De este modo, el estudio de las subculturas y el enfoque de múltiples niveles permitió descubrir, más allá de la resiliencia individual y de la evaluación positiva, barreras existentes para la integración de la vida laboral y personal en diferentes niveles, aportando sugerencias para futuras investigaciones e intervenciones.
Research in the work-life field has shown that work-life initiatives positively affect employees’ integration attempts and overall well-being, when other variables, beyond structural support, are considered. Culture has been identified as a key factor for employees’ work-life integration. However, even with organizational culture considered, research still falls short on being able to explain the variance in the experience of work-life balance in organizations. This thesis combines a confirmatory and exploratory approach. On one hand, it is known that within one organization there can exist various subgroups that share the same values and behaviors, which can differ or even oppose the organizational culture. On the other hand, we suspect that organizational subcultures are the missing dimension that allows understanding the vast array of work-life experiences. We suppose that the level of work-life support can vary within subcultures and thus influence employees’ work-life integration. This thesis adopted a multi-level approach (organizational, interindividual and individual) to study the role of subcultures in employees’ work-life balance in the headquarters and various branches of an insurance non-profit Spanish organization, administrating contingencies of work-related accidents and illnesses. Multiple sources of data collection were used to compile evidence, including archival research, a focus group (with the HR team), 44 in-depth semi-structured interviews and field observations. The results show how individuals construct their work-life integration experiences within subcultures, also when influenced by different contextual macroeconomic and legal factors. The conceptual model constructed through the integration of these results shows that the immediate subculture had the strongest impact on the work-life experience and consequent boundary management and coping strategies used. Various layers of context added to the complexity of the studied phenomenon. National context with its assumptions, encompassing the ideology of work and the gendered view of work-life issues, affected employees’ “choices” around work-life integration. The macro economic and legal contexts and job characteristics represented the contextual factors that further directed individuals’ decisions. Supervisors and colleagues had a direct influence on work-life integration as they enacted the existing subcultural assumptions, directing individuals’ work-life strategies by their supportive behaviors and allowance decisions. The level of job interdependence and possibility to coincide during working hours, further influenced supportive and unsupportive behaviours exhibited by supervisor and colleagues, emphasizing the importance of occupational and other contextual variables, when studying work-life issues. Finally, individuals described their experience of work-life integration in function of multiple layers of context. This way, additionally to individual resilience and positive assessment, the study of subcultures and the multi-layered approach allowed uncovering existing barriers for work-life integration at different levels, providing suggestions for future research and practice.
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Holder, Karen R. « Evolutionary divergence and historical biogeography of rock ptarmigan (Lagopus mutus) ». Thesis, National Library of Canada = Bibliothèque nationale du Canada, 1998. http://www.collectionscanada.ca/obj/s4/f2/dsk2/ftp02/NQ35964.pdf.

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Kim, Christine. « Munui (문의) : Modern Adaptations of Korean Folk and Fairy Tales ». Scholarship @ Claremont, 2018. http://scholarship.claremont.edu/cmc_theses/1911.

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Guiloff, Scarneo Ian. « Optimización de la Liquidez de Fondo Mutuo del “Money Market” ». Tesis, Universidad de Chile, 2010. http://www.repositorio.uchile.cl/handle/2250/102260.

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Nel, Les. « The formulation of strategy for Moriana Muti / Les Nel ». Thesis, North-West University, 2007. http://hdl.handle.net/10394/1575.

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Résumé :
Traditional healing has become an integral and recognised part of health care in South Africa. Consumers are allowed to choose who to consult for their health care, and legislation is changing to facilitate the controlled use of traditional practitioners. The main objective of this study is to formulate a strategy for Moriana Muti trading in traditional and herbal medicines. The exploratory nature of this research study mitigates the need for a hypothesis to be formulated. The study is focused on developing a unique model for trading in traditional and herbal medicinal products, rather than on the confirmation of prior research, although certain aspects and factors proved in prior research might be used in the development of the strategy. A comprehensive literature study was undertaken to determine what modern approaches are being used in the formulation of strategy. In parallel, prominent role players in the health care industry were analysed to determine what these companies viewed as an appropriate process or methodology to formulate a strategy. Moriana Muti was analysed on the basis of the modern approach to strategy formulation in an attempt to evaluate the organisation's strategy development process. The health care industry was also analysed to determine which factors and elements are of strategic significance. Moriana Muti was also evaluated against the industry and major competitors. It is evident that Moriana Muti is in an industry that is attractive. Growth potential and the return on investment are substantial, given that the company follows the correct strategy. The best strategy for Moriana Muti is a joint venture with pharmaceutical companies Wyeth and Schering Plough. Additional to the joint venture, the pharmaceutical infrastructure, distribution networks and research and development technologies can be utilised to further ensure growth and to acquire market share. Subsequent strategies have been identified, namely vertical integration and franchising which could be pursued after the primary strategy has been successfully implemented. The balanced scorecard approach will be used to monitor progress and the degree of successful execution of the strategy's critical activities.
Thesis (M.B.A.)--North-West University, Potchefstroom Campus, 2008.
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Ncala, Jackie N. « Muti rituals and the biblical portrayal of child sacrifice ». Diss., University of Pretoria, 2018. http://hdl.handle.net/2263/64295.

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Résumé :
The question addressed by this study would be to ask where there is any semantic overlap in the way in which on the one hand child sacrifices functioned in the OT and on the other hand how muti rituals function in contemporary South Africa. Do these different rituals function similarly, or not? In answering this question, this study will first provide a literature overview of how muti murders are described in academic literature and show the complexities of trying to understand African religion and culture. This is achieved by looking at the concept of muti rituals, its meaning, targeted victims (who are usually women and children) and development in history, from sacrifice in war times to sacrifice for material gain. In this section works from cultural anthropology are used to help form a clearer picture of what muti rituals are and how they function within society. The study then moves to how the practice of child sacrifice is portrayed in texts such as Genesis 22:1-19 (the binding of Isaac) and Judges 11:29-40 (Jephthah’s vow). Although many scholars chose to separate the sacrifices of Genesis 22 and Judges 11, this study will show that they should be read together since they share the common theme of burnt-offering. In the comparison it will become clear that both Abraham and Jephthah are fathers of an only child; their child is the single most precious thing they possess. Moreover, both accounts are of an etiological nature. The fact that both narratives are in the canon should be seen as an indication of the important contribution that they make to the theme of sacrifice. In a more general chapter, the concepts of sacrifice and offering are outlined and are both acknowledged as a form of worship. This is followed by an overview of the different types of sacrifices as outlined in the Levitical literature and their different occurrences, focusing on the burnt-offering. Rituals are therefore understood as a communicating and clarifying social reality and establishing it. These patterns are understood with the use of a Mesopotamian inscription about “The death of Gilgamesh” which shows that warfare and killing were necessary to maintain and establish order, prosperity and peace. A comparison between muti rituals and child sacrifice yields more differences than similarities. One of the major similarities is that a blessing is bestowed on the offerer, be it success in business, victory in war or the acquisition of land. The motif of sacrificing one for the greater good seems to be at play. The main difference between muti rituals and child sacrifice is that in muti rituals, the sacrifice is dedicated to ancestors while in child sacrifice they are dedicated to Yahweh. In muti rituals, the victim does not need to be related to the offerer but in both these texts; the victim is the only child, a special possession of the father.
Dissertation (MTh)--University of Pretoria, 2018.
NRF-Freestanding
Old Testament Studies
MTh
Unrestricted
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Vergara, Quezada Jorge Ramón. « Selección e identificación de grupos complementarios de características utilizando información mutua ». Tesis, Universidad de Chile, 2015. http://repositorio.uchile.cl/handle/2250/133532.

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Résumé :
Doctor en Ingeniería Eléctrica
El constante crecimiento del volumen, la tasa de generación y la dimensionalidad de datos en todas las áreas hace cada vez más necesario el análisis automático de éstos. Bajo este contexto, el pre-procesamiento de datos aparece como un área de investigación de gran interés, principalmente porque hace inteligible los datos para un posterior análisis. Una de las técnicas de preprocesamiento es la selección de características, la cual estudia cómo seleccionar un subconjunto mínimo de características para construir un modelo que genera los datos. La selección de características tiene como propósito: (i) mejorar el desempeño de predicción de los predictores, (ii) proveer mayor rapidez y efectividad en la predicción, y (iii) posibilitar una comprensión más clara del proceso que genera los datos. Tradicionalmente la literatura ofrece métodos focalizados en mejorar los dos primeros puntos, destacando aquellos métodos con las siguientes cualidades: independientes del clasificador, reflejándose en un bajo costo computacional; y criterios de selección de características basados en información mutua que tienen la capacidad de detectar relaciones no-lineales entre las características. La importancia del tercer punto es que no solo ayuda a la comprensión del proceso, sino que además permite identificar las interacciones existentes entre características (grupos de características). Por otro lado, su principal dificultad consiste en la poca precisión (y consecuentemente difícil cuantificación) de los conceptos de relevancia e interacción. La presente tesis extiende los actuales criterios de selección de características basados en información mutua a través del diseño de un criterio de selección e identificación de grupos complementarios de características. En este contexto, un grupo complementario se define como aquellas características que al actuar conjuntamente entregan mayor información de la variable de salida en relación a la suma de información que cada una de éstas por separado tiene de la variable de salida. Este trabajo se inicia con una detallada revisión de los actuales métodos de selección de características, permitiendo conocer la necesidad de incluir los términos de interacción, específicamente el término de complementariedad o sinergia. Posteriormente se realiza una formalización teórica e identificación de los conceptos de relevancia única, redundancia y complementariedad existentes entre características y la variable de salida. Además se formula una estrategia para determinar el límite inferior de información que cada característica tiene de la variable de salida. Finalmente se realiza el diseño y formulación de un nuevo criterio de selección e identificación de grupos complementarios. Las principales contribuciones de esta tesis son desarrollar una mejora del criterio CMIM (Conditional Mutual Information Maximization) y proponer un nuevo criterio para la identificación y selección de grupos complementarios de características. Los métodos propuestos se comparan con los criterios de selección de características más usados de la literatura. Los resultados muestran que los aportes de la propuesta van más allá de identificar grupos complementarios de características, sino que además permite mejorar el desempeño de los clasificadores en la etapa posterior al preprocesamiento. También el criterio propuesto permite visualizar los grados de interacción que existen entre las características y variable de salida. La complejidad computacional se incrementa levemente, siendo todavía comparable a los criterios más eficientes existentes en el área. Los alcances de esta propuesta permiten establecer en términos generales, una mayor y mejor comprensión de los procesos que generan los datos, y en términos específicos, la información necesaria para una futura detección del tamaño óptimo de características.
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Vaitekunas, Jeffrey J. « Ultrasonic surgical instruments a mutli-variate study for cutting-rate effects / ». Cincinnati, Ohio : University of Cincinnati, 2003. http://rave.ohiolink.edu/etdc/view?acc%5Fnum=ucin1052935131.

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Bolognesi, Marco <1989&gt. « Usura nel mutuo e nel leasing. Analisi critica delle clausole contrattuali ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6990.

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Résumé :
L’elaborato s’inquadra nel contesto dell’applicazione di usura su contratti stipulati dagli Istituti bancari e di finanziamento, con un focus sui contratti di mutuo e leasing, per illustrare quali siano le principali problematiche derivanti dall’applicazione di clausole contrattuali quali, ad esempio quelle relative all’indicizzazione dei tassi. Il testo è suddiviso in quattro capitoli. Nel capitolo primo si presentano le caratteristiche principali delle fonti normative che hanno portato alla situazione vigente, illustrando come la giurisprudenza di merito ha delineato alcune fattispecie di reato. Nel capitolo secondo ci si sofferma sulle basi di calcolo per la determinazione del TAEG di finanziamento e si rappresenta una criticità rilevante data da un vuoto normativo. Nel capitolo terzo si espongono per sommi capi i requisiti caratterizzanti dei contratti bancari con specifico approfondimento sui contratti swap e sulle opzioni ad esso connesse. Nel capitolo quarto si analizzano due casi pratici: un mutuo e un leasing presenti sul mercato. In esito all’analisi critica delle clausole pattuite, si verifica se in essi vi sia la configurazione della condotta usuraria da parte dell’istituto di credito o meno, presentando i risultati degli elaborati.
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Buda, Rodolphe. « Modélisation multi-dimensionnelle et analyse muti-régionale de l’économie française ». Paris 10, 2010. http://www.theses.fr/2010PA100229.

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Résumé :
Dans cette thèse nous avons abordé la modélisation multidimensionnelle (multirégionale, multisectorielle) sur un plan théorique, empirique et instrumental. Après avoir examiné l'état de la modélisation macroéconométrique en passant en revue ses principaux outils quantitatifs, nous avons identifié les théories et modèles présentant le marché du travail sous une forme spatiale en passant en revue l'Economie du travail et la Science régionale. Dans la 2ème partie, nous avons présenté les principaux algorithmes de la modélisation puis nous avons levé l'hypothèse de neutralité théorique du choix des algorithmes et proposé des pistes d'améliorations quantitatives et qualitatives, notamment la modélisation d'inspiration autrichienne que nous avons conçue. Enfin nous avons présenté les logiciels de modélisation multidimensionnelle SIMUL et SIM2 que nous avons construits. Dans la 3ème partie, nous avons présenté notre travail de constitution de banque de données de modélisation, abordant ainsi les problèmes de collecte et de maintenance des données. Nous avons présenté notre travail de rétropolation de séries longues d'emploi régional 1967-2006 en NES36. Nous avons conclu sur la problématique de la révision des données. Dans la dernière partie, nous nous sommes livrés à un essai d'analyse conjoncturelle régionale de l'emploi en appliquant nos logiciels à nos données pour effectuer des estimations. Sachant que H est la dernière année historique où l'INSEE a fourni des données d'emploi détaillé définitives et que T est l'année courante, nos horizons d'estimations ont été successivement H+1, H+2 et T-1. Nous avons enfin confronté nos résultats à ceux des publications conjoncturelles des institutions et des organismes sociaux
In this thesis, we have considered multidimensional modelling - multiregional, multi-sectoral one - according to a theoretical, empirical and instrumental point of view. In the first part, we have examined the state of macro-econometric modelling in analyzing its main quantitative tools. Then, we have considered Labor Economics and Regional Science to identify the theories and models which represent the spatial labor market. In the second part, we have presented the main modelling algorithms then we have left the assumption that choice of algorithms is theoretically neutral, and we have proposed a Quantitative Austrian Modelling. Finally we have presented the modelling both SIMUL and SIM2 software we have developed. In the third part, we have presented our work to build a modelling data bank, especially long run time series of the French regional employment 1967-2006. Finally, we have examined the problem of data revision process. In the last part, we have tried to develop a short run analysis of regional French employment. If we consider that INSEE published its last definitive regional data during year H, and T is the current year, our work has consisted in estimating the regional employment of years H+1, H+2 and T-1. We have compared our results to the national data of the main institutions (UNEDIC, ACOSS, URSAFF, MSA)
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Laganaro, Natasha Marcili. « Análise de variabilidade genética do mutum-de-penacho (Crax Fasciolata) (Aves, Cracidade) ». Universidade Federal de São Carlos, 2013. https://repositorio.ufscar.br/handle/ufscar/1529.

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Made available in DSpace on 2016-06-02T19:26:22Z (GMT). No. of bitstreams: 1 LAGANARO_Natasha_2013.pdf: 2207723 bytes, checksum: bd1833cc54fbd66fa459a656658c85e9 (MD5) Previous issue date: 2013-04-05
Financiadora de Estudos e Projetos
Nos últimos tempos, muitas espécies entraram na lista de ameaça, tendo seu tamanho populacional reduzido ao ponto de se considerar que a melhor estratégia para sua conservação é a ex situ. A família Cracidae (Aves, Galliformes) é composta por 50 espécies, das quais 24 encontram-se em algum grau de ameaça. As populações trazidas para o cativeiro, no entanto, são compostas por um número pequeno de fundadores, estando sujeitas a endocruzamentos, deriva genética e efeitos fundadores. Assim, um dos grandes desafios para a reprodução é se amenizar essa perda, a longo prazo, da diversidade alélica e heterozigose. O manejo genético pode auxiliar propondo melhores acasalamentos, de maneira a maximizar os valores de heterozigose e preservar a riqueza alélica. No entanto, ao se propor essas análises os resultados não podem ser comparados, na maioria dos casos, com o cenário natural, simplesmente por não se haverem amostras dessas populações. Para o mutum-de-penacho há uma população originária da região da Usina Hidroelétrica de Porto Primavera que foi resgatada e trazida para o cativeiro da CESP Paraibuna. O objetivo desse trabalho foi analisar sua variabilidade genética e comparar com uma população já existente em cativeiro da mesma espécies e com dados da literatura para demais cracídeos ameaçados. Foram genotipados e analisados 64 C. fasciolata, sendo 50 da CESP e 14 do CCC Poços de Caldas, por meio de 10 loci de microssatélites. Os resultados demonstraram que não há diferença significativa entre a riqueza alélica e a heterozigose esperada da população natural com a mantida em cativeiro e com duas outras espécies de cracídeos ameaçados, bem como com demais espécies ameaçadas, sugerindo uma variação genética abaixo do desejável para se alcançar os objetivos proposto pela estratégia de conservação ex situ. Tabelas comparativas com valores de heterozigose e riqueza alélica para as matrizes de Porto Primavera e sua prole nascida em cativeiro demostraram que não houve perda de alelos nas gerações, indicando ausência de endocruzamento e deriva. Tabelas de pareamento e rankings indicam as relações de parentesco e níveis de variabilidade genética para cada indivíduos analisado, apontando melhores pareamentos dentro de criatórios e indivíduos aptos para reintrodução.
Nos últimos tempos, muitas espécies entraram na lista de ameaça, tendo seu tamanho populacional reduzido ao ponto de se considerar que a melhor estratégia para sua conservação é a ex situ. A família Cracidae (Aves, Galliformes) é composta por 50 espécies, das quais 24 encontram-se em algum grau de ameaça. As populações trazidas para o cativeiro, no entanto, são compostas por um número pequeno de fundadores, estando sujeitas a endocruzamentos, deriva genética e efeitos fundadores. Assim, um dos grandes desafios para a reprodução é se amenizar essa perda, a longo prazo, da diversidade alélica e heterozigose. O manejo genético pode auxiliar propondo melhores acasalamentos, de maneira a maximizar os valores de heterozigose e preservar a riqueza alélica. No entanto, ao se propor essas análises os resultados não podem ser comparados, na maioria dos casos, com o cenário natural, simplesmente por não se haverem amostras dessas populações. Para o mutum-de-penacho há uma população originária da região da Usina Hidroelétrica de Porto Primavera que foi resgatada e trazida para o cativeiro da CESP Paraibuna. O objetivo desse trabalho foi analisar sua variabilidade genética e comparar com uma população já existente em cativeiro da mesma espécies e com dados da literatura para demais cracídeos ameaçados. Foram genotipados e analisados 64 C. fasciolata, sendo 50 da CESP e 14 do CCC Poços de Caldas, por meio de 10 loci de microssatélites. Os resultados demonstraram que não há diferença significativa entre a riqueza alélica e a heterozigose esperada da população natural com a mantida em cativeiro e com duas outras espécies de cracídeos ameaçados, bem como com demais espécies ameaçadas, sugerindo uma variação genética abaixo do desejável para se alcançar os objetivos proposto pela estratégia de conservação ex situ. Tabelas comparativas com valores de heterozigose e riqueza alélica para as matrizes de Porto Primavera e sua prole nascida em cativeiro demostraram que não houve perda de alelos nas gerações, indicando ausência de endocruzamento e deriva. Tabelas de pareamento e rankings indicam as relações de parentesco e níveis de variabilidade genética para cada indivíduos analisado, apontando melhores pareamentos dentro de criatórios e indivíduos aptos para reintrodução.
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Garcia, Oscar. « Rafue Ite ! Ethnographie d’un bal rituel amazonien (Murui-Muina-Uitoto, Amazonie colombienne) ». Thesis, Paris Sciences et Lettres (ComUE), 2018. http://www.theses.fr/2018PSLEH178.

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Résumé :
Cette thèse explore les cérémonies composant les bals rituels des Murui-Muina (Uitoto), peuple indien établi dans le Nord-Ouest amazonien, dans la région du Moyen Caquetá (Colombie). Il s’agit d’une analyse consacrée au chamanisme de ce groupe, conduite à partir d’une étude ethnographique du bal de Yuakɨ (ou bal de fruits).L’objectif principal consiste à démontrer que lors du bal de Yuakɨ plusieurs groupes patrilinéaires reliés par des rapports d’altérité se rassemblent pour agir en vue de la guérison et de l’aménagement de l’environnement. Composée de deux volumes (quatre parties), où le premier est consacré aux aspects généraux du chamanisme murui-muina et le deuxième aux rituels composant le bal de Yuakɨ, la thèse analyse les aspects cosmologiques, les procédures rituelles et les enjeux relationnels qui expliquent le comportement des participants de ce rituel. Cette recherche s’appuie sur plusieurs travails de terrain permettant d’analyser des discours anciens transmis d’âge en âge : durant les cérémonies et les narrations mythiques, des discours quasi secrets tels que le bakakɨ ou le zomarafue sont prononcés. Cette étude propose une synthèse et une réinterprétation de l’ethnographie Murui-Muina.Ainsi se dessine un modèle écologique dans lequel la vie est envisagée comme une lutte incessante entre groupes d’humains et de non-humains, régulée par des normes telles que l’interdiction de l’endocannibalisme et la permission de la vengeance comme seule violence légitime. Ces groupes, placés sous l’autorité d’entités « maîtres », composent un monde vivant où les humains doivent souvent négocier leur vie avec tous les êtres de leur environnement (animaux, plantes, minéraux etc.) À travers une approche relationnelle du rite, la thèse met en évidence les caractéristiques fondamentales des bals rituels murui-muina. Cette recherche rapporte et analyse, pour la première fois, la stratégie mnémotechnique utilisée par les Murui-Muina durant ces pratiques cérémonielles. La thèse donne une place privilégiée à la danse rituelle en devenant l’une des rares contributions à ce sujet en Amazonie. Il s’agit donc d’une contribution à l’anthropologie de la nature aussi bien qu’à l’anthropologie de la mémoire et à l’anthropologie de la danse
This thesis is dedicated to the ritual balls (ritual dances) of the Murui-Muina (also called Uitoto), a people from the North-West area of the Amazon forest (from the region of the Medio-Caquetá). It is an analysis of the different rites that make up the dances and the shamanism of the Murui-Muina, based on an ethnographic study e of the "Yuakɨ Ball" (or "Ball of the Fruits").This research shows that the Yuakɨ Ball is an event that brings together different patrilineage groups and aims at managing the environment surrounding the society and healing from epidemics. The thesis is composed of four parts, divided into two volumes. The first volume is dedicated to murui-muina shamanism and the second to Yuakɨ's ball. In the two volumes, cosmology, ritual procedures and the relationships between those participating in the dances are studied. This analysis is based on an ethnographic study but also on ancient oral traditions, transmitted from one historical period to the next one and told during mythical ceremonies and narrations, such as the bakakɨ and the zomarafue. The existing ethnography on the Murui-Muina will thus be reunited, reinterpreted and compared to the new data collected.In the ecological model of this people, which emerges from this thesis, life is conceived as an incessant struggle between human and non-human groups, regulated by norms such as the prohibition of endo-cannibalism or the revenge (the only legitimate violence). Human and non-human groups are placed under the authority of "Master" spirits and human beings must negotiate their lives with other beings who inhabit their environment (animals, plants, minerals, etc.). This research also shows the mnemonic strategy used by Murui-Muina during the rites studied and wants to be one of the rare contributions to the study of ritual dance in the Amazon area. It is therefore a study that combines anthropology of nature, anthropology of memory and anthropology of dance
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Wang, Xia [Verfasser], Maria [Akademischer Betreuer] Mutti, Maria [Gutachter] Mutti, Jitao [Gutachter] Chen et Jens [Gutachter] Kallmeyer. « Reef ecosystem recovery following the Middle Permian (Capitanian) mass extinction : a multi-scale analysis from South China / Xia Wang ; Gutachter : Maria Mutti, Jitao Chen, Jens Kallmeyer ; Betreuer : Maria Mutti ». Potsdam : Universität Potsdam, 2020. http://d-nb.info/1225396816/34.

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Wang, Xia [Verfasser], Maria [Akademischer Betreuer] Mutti, Maria Gutachter] Mutti, Jitao [Gutachter] Chen et Jens [Gutachter] [Kallmeyer. « Reef ecosystem recovery following the Middle Permian (Capitanian) mass extinction : a multi-scale analysis from South China / Xia Wang ; Gutachter : Maria Mutti, Jitao Chen, Jens Kallmeyer ; Betreuer : Maria Mutti ». Potsdam : Universität Potsdam, 2020. http://d-nb.info/1225396816/34.

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Filippou, Miltiades. « Performance et coordination dans les réseaux radios cognitifs multi-antennes ». Thesis, Paris, ENST, 2014. http://www.theses.fr/2014ENST0047/document.

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Résumé :
Dans cette thèse, nous avons d'abord réalisé une analyse de la performance analytique des deux plus populaires systèmes de la radio cognitif (CR), à savoir les réseaux de radio cognitive (CRN) interweaved et underlay. Il a été montré que numériquement le comportement de chacun des approches CRN examinés est fortement dépendant des paramètres du système de base. En outre, nous avons étudié le problème de taux optimale de recevoir BF et la sélection de l'utilisateur, compte tenu de la liaison montante d'un multi-utilisateur, CRN sans priorité. Comme l'hypothèse d'une information d'état de canal (CSI) réglage, par lequel les chaînes concernées ne seraient que instantanément (resp. statistiquement) connu est, en grande partie, optimiste (resp. pessimiste), nous avons considéré un scénario de CSI mixte. Ensuite, le problème de taux des optimale de transmission BF pour un MISO underlay CRN, en supposant l'existence de CSI mixte, a ensuite été formulée. Se concentrer sur la communication de downlink, l'objectif de la conception du système était la maximisation de la capacité ergodique réalisable du système secondaire, soumis à une contrainte de taux moyen imposée sur la communication primaire. Poursuite de l'enquête du problème de précodage dernier avec la connaissance du canal distribute et mixte, nous avons développé un système de coordination, selon lequel, les émetteurs de coordonner sur la base de statistiques (covariance) des informations de la chaîne mondiale. La stratégie de pré-codage proposé a été montré à surperformer les approches classiques tirés de la littérature. Enfin, dans un cadre CRN priorité, nous avons proposé un algorithme d'affectation des pilotes
In this thesis, we initially conducted an analytical performance analysis of two of the most popular cognitive radio (CR) schemes, namely the interweaved and the underlay cognitive radio network (CRN) approaches. It was numerically shown that the behavior of each of the examined CRN approaches is highly dependent on basic system parameters. Furthermore, we studied the problem of rate-optimal receive BF and user selection, considering the uplink of a multi-user, unprioritized CRN. As the assumption of a channel state information (CSI) setting, whereby the involved channels would be merely instantaneously (resp. statistically) known is, to a great extent, optimistic (resp. pessimistic), we considered a mixed (combined) CSI scenario. Then, the problem of rate-optimal transmit BF for a MISO underlay CRN, assuming the existence of mixed CSI, was thereafter formulated. Concentrating on downlink communication, the goal of the system’s design was the maximization of the secondary system’s achievable ergodic capacity, subject to an average rate constraint imposed on primary communication. Continuing the investigation of the latter precoding problem with mixed, distributed channel knowledge, we developed a coordination scheme, according to which, the transmitters coordinate on the basis of statistical (covariance) information of the global channel. The proposed precoding strategy was shown to outperform conventional approaches taken from the literature. Finally, within a prioritized CRN framework, we proposed a pilot assignment algorithm
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Pereira, Jose Galdino. « Os negros e a construção da sua cidadania : estudo do Colegio São Benedito e da Federação Paulista dos Homens de Cor de Campinas - 1896 a 1914 ». [s.n.], 2001. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/252161.

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Orientador : Jose Luis Sanfelice
Dissertação (mestrado) - Universidade Estadual de Campinas, Faculdade de Educação
O exemplar do AEL pertence a Coleção CPDS
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Mestrado
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Marques, Marcus Vinícius Romero. « Avaliação sanitária do mutum-de-bico-vermelho (Crax blumenbachii) e do mutum-do-nordeste (Pauxi mitu) mantidos em cativeiro no estado de Minas Gerais, no período de 2011 a 2014 ». Universidade Federal de Minas Gerais, 2014. http://hdl.handle.net/1843/SMOC-9MPPUD.

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Résumé :
Red-billed Curassow (Crax blumenbachii) and Alagoas Curassow (Pauxi mitu) in captivity in the State of Minas Gerais, Brazil, were evaluated for selected etiologies, aiming to the health assessment of these species. Twenty (6,55% - 20/305) curassows were positive for Plasmodium, by stained blood smear (Giemsa) and PCR (blood). All C. blumenbachii and P. mitu were negative (swab cloacal) for Aviadenovirus by PCR. However, young Pauxi mitu affected by fibrino-hemorrhagic tracheitis were positive for Aviadenovirus A, by PCR and confirmed by sequencing. All cloacal swabs were negative for Chlamydophila psittaci and Mycoplasma gallisepticum by PCR. Clostridium perfringens type A was isolated from 20.98% (64/305) birds, and cpb2 gene positive C. perfringens type A, which encodes for beta-2 toxin, was detected in 1.96% (6/305). Salmonella Saintpaul was isolated from three red-billed curassows (2.17% 3/138) and Salmonella Anatum was isolated from one Alagoas curassow (0.59% 1/167). Serology was performed only in Alagoas Curassows. By ELISA, antibodies to infectious bursal disease virus (IBDV) were demonstrated in 4.79% (8/167), to myeloid leukosis (subgroup J) in 3.59% (6/167), to avian reticuloendotheliosis virus in 4.79% (8/167), to avian Metapneumovirus in 1.79% (3/167) and avian Orthoreovirus in 10.17% (17/167). No antibodies were detected against avian leukosis virus (ALV). No antibodies to Mycoplasma gallisepticum or Mycoplasma synoviae were revealed by hemagglutination-inhibition (HI). However, antibodies to avian Paramyxovirus-1 were detected in 4.79% (8/167). This study indicates that the captive curassows in the captive do not present infection by relevant poultry pathogens. All efforts must be put forward in order to guarantee the conservation of these species, such as maintainance in biosecure premises.
Foram avaliados aspectos da sanidade de mutuns-de-bico-vermelho (Crax blumenbachii) e mutuns-do-nordeste (Pauxi mitu), de cativeiro no estado de Minas Gerais, para etiologias selecionadas. Do total de 305 aves avaliadas para Plasmodium, vinte (6,55% - 20/305) foram positivas na PCR e na leitura da lâmina em microscopia óptica. Todos os indivíduos das espécies C. blumenbachii e P. mitu avaliados neste estudo foram negativos para Aviadenovirus por PCR de swabs cloacais. Entretanto, em mutuns-do-nordeste acometidos por traqueíte fibrino-hemorrágica fatal, foi obtida a amplificação (PCR) e sequenciamento da parte do gene que codifica a proteína hexon do Aviadenovirus tipo A. Nas PCRs para a detecção de Chlamydophila psittaci e Mycoplasma gallisepticum, todas as aves avaliadas foram negativas. Todos os isolados de Clostridium perfringens dos mutuns-de-bico-vermelho e mutuns-donordeste avaliados foram classificados como C. perfringens tipo A (20,98% - 64/305), e seis amostras (1,96% - 6/305) também foram positivas para o gene cpb2, responsável pela produção da toxina beta-2. Salmonella Saintpaul foi isolada de mutuns-de-bico-vermelho (2,17% 3/138) e Salmonella Anatum foi isolada de mutum-do-nordeste (0,59% 1/167). A avaliação sorológica por ELISA dos soros dos mutuns-do-nordeste revelou anticorpos para o vírus da doença de Gumboro em 4,79% das aves (8/167), para o vírus leucose mielóide aviária (subgrupo J) em 3,59% (6/167), para o vírus da reticuloendoteliose aviária em 4,79% (8/167), para Metapneumovirus aviário em 1,79% (3/167), para Orthoreovirus aviário em 10,17% (17/167), e não foram detectados anticorpos para o vírus da leucose linfoide (ALV). Em mutuns-do-nordeste, a sorologia para Mycoplasma gallisepticum e Mycoplasma synoviae pela inibição da hemaglutinação (IH) não demonstrou anticorpos, enquanto anticorpos para Paramyxovirus aviário sorotipo 1 foram detectados em 4,79% (8/167) das aves. Este estudo indica que os mutuns mantidos em cativeiro não apresentam infecções graves. Todos os esforços devem ser assegurados para garantir a conservação dessas espécies, tais como manutenção em instalações com biosseguridade.
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