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Thèses sur le sujet « Molestie »

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Bedetti, Giulia <1997&gt. « IL MOVIMENTO #METOO E L’EVOLUZIONE DELLA NORMATIVA SULLE MOLESTIE IN CINA ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20545.

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Résumé :
Il movimento femminista #MeToo contro le molestie sessuali nei luoghi di lavoro, iniziato nell’industria dell’intrattenimento di Hollywood, è riuscito nel giro di poco tempo a raggiungere l’intero pianeta grazie alla diffusione dell’hashtag online. L’origine del movimento è dovuta innanzitutto alla mancanza di attenzione riguardo al problema delle molestie nella società, in cui le vittime spesso si sentono sole e non comprese e, soprattutto, all’inadeguatezza della legge in materia. In America, il movimento è riuscito a suscitare un’evoluzione normativa sulle molestie sessuali, con la modifica e l’aggiunta di nuove leggi. L’obiettivo di questo studio è quello di determinare in che modo in Cina sia arrivato tale movimento, nonostante il governo tolleri raramente azioni collettive e di importazione straniera, e come è riuscito a sfidare la censura. A questo proposito, la domanda della ricerca è la seguente: è possibile che il movimento #MeToo sia riuscito a portare uno sviluppo normativo, nonché amministrativo e giuridico? Per rispondere alla domanda di ricerca, sono state analizzate in primo luogo le legislazioni americana e italiana e la consapevolezza delle rispettive società sul tema, poiché legge e società sono intrinsecamente collegate tra loro. Dopodiché lo studio si è concentrato sull’ingresso di #MeToo in Cina che è avvenuto in maniera differente rispetto al resto del globo, poiché ha avuto origine nel mondo accademico, per una serie di motivazioni. Si è scoperto che in Cina le molestie sessuali vengono viste come un comportamento normalizzato, diffuso e tenuto spesso segreto. Così come è stato fatto per l’America, il motivo di ciò si è andato ad analizzare nelle lacune della legislazione cinese in materia e nella mentalità della società, che stigmatizza la vittima come la classica ragazza che “se l’è cercata”. L’atteggiamento della popolazione cinese è anche influenzato da una tradizione culturale che opprime le donne da secoli e dal pensiero del Partito Comunista sui movimenti femministi, visti spesso come importazioni occidentali che vanno di conseguenza soppressi poiché in qualche modo contribuiscono a sconvolgere l’ordine sociale e spodestare il potere degli uomini. Nonostante ciò, è stato scoperto che #MeToo ha portato delle vittorie in Cina, sebbene piccole rispetto a quanto è avvenuto nel luogo natale del movimento. Con il crescere della consapevolezza nella società intorno al tema, sempre più donne hanno trovato il coraggio di parlare della loro esperienza e di portare il loro caso in tribunale, nonostante la vittoria non fosse di certo scontata. Inoltre, a seguito di tali dichiarazioni online, diverse aziende hanno adottato dei codici di condotta contro le molestie sessuali e il Ministero dell’Istruzione ha impiegato dei protocolli per il comportamento degli insegnanti. Proprio sull’onda del movimento, vennero emessi dei regolamenti speciali nella provincia del Jiangsu e per finire nel 2020 è stato adottato il Codice Civile che contiene l’articolo 1010 che da per la prima volta una descrizione generale di molestia sessuale, marcandola come un reato, facendo così intendere che la diffusione di #MeToo abbia dato una spinta enorme su questa questione di legge.
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2

Breveglieri, Agnese <1988&gt. « Mobbing e molestie sessuali nei luoghi di lavoro : una prospettiva di genere ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6092.

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Résumé :
L’obiettivo dell’elaborato è osservare ed interpretare i fenomeni delle molestie morali e sessuali diffusi nei luoghi di lavoro in un’ottica di genere: i dati sono analizzati ricercando punti di contatto o divergenza tra i generi, sia quando uomini e donne sono autori di molestie, sia quando ne sono vittime. Ritengo fondamentale quest’azione per capire le reali dimensioni del problema e per poter proporre, successivamente, interventi di prevenzione e risoluzione realmente efficaci, poiché basati sulle specificità di genere emerse; ad esempio la progettazione di interventi di formazione ed informazione differenziati per donne e uomini. Per conseguire l’obiettivo prefissato nei capitoli I e III si approfondiscono caratteristiche, tipologie e cause di entrambi i fenomeni, si delineano i principali riferimenti legislativi nazionali e comunitari in materia, concludendo con la presentazione di alcuni dati recenti a disposizione. Nei capitoli II e IV vengono prese in considerazione le indagini, rispettivamente sul mobbing e sulle molestie sessuali, che contengono dati divisi per genere, maschile e femminile. Si fa il punto della situazione sul materiale elaborato negli anni, sia in Italia che in Europa: esistono indagini che si occupano di approfondire le differenze o le similitudini tra i generi? Quali risultati sono ricavabili dalle ricerche effettivamente a disposizione? Quali sono i dati mancanti? La lettura di questi capitoli cerca di offrire spunti di riflessione e soluzioni a tali quesiti. Nel capitolo V, infine, sono delineate le principali strategie di prevenzione ed intervento per combattere i fenomeni in questione; in particolare larga importanza è data alle figure del/lla Consigliere/a di Parità e del/lla Consigliere/a di Fiducia e alle tecniche di risoluzione che esse mettono in atto. In allegato sono presentate due interviste da me condotte a L. Basso, ex Consigliera di Parità della Regione Veneto e a F. Torelli, Consigliera di Fiducia dell’Università Ca’Foscari.
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Vighi, Federica <1997&gt. « Molestie sessuali nel mondo del lavoro : normativa e prassi nel diritto cinese ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21041.

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Résumé :
Il presente elaborato tratta dell’evoluzione normativa e della prassi nel diritto cinese in materia di molestie sessuali, con un inquadramento specifico sulle condotte perpetrate nel mondo del lavoro. Lo studio si prefigge l’obiettivo di mostrare l’aumento dell’attenzione che, nell’ultimo ventennio, il Legislatore e il Governo hanno riposto sul problema, pur evidenziando la persistenza di molteplici ostacoli che ne rallentano la risoluzione. L’elaborato parte dall’importazione in Cina, negli anni ’90, del concetto straniero di “molestie sessuali”, per passare poi all’ingresso e all’evoluzione della fattispecie nell’ordinamento cinese e condurre infine un’analisi sulle sanzioni a cui gli autori di questi comportamenti possono essere sottoposti. Nel secondo capitolo il focus si restringe sulle condotte sessualmente moleste perpetrate nel mondo del lavoro: inizialmente vengono presentati alcuni recenti dati a riprova della gravità e della frequenza con cui tali condotte sono poste in essere e, a seguire, vengono analizzate le disposizioni, adottate soprattutto nell’ultimo decennio, atte a contrastare il fenomeno, riponendo particolare attenzione sugli obblighi e sulle responsabilità a carico del datore di lavoro. L’elaborato si conclude mettendo in luce gli ostacoli più evidenti che si frappongono all’eliminazione del problema e che rafforzano la cosiddetta “cultura al silenzio”, ovvero il fatto che la maggior parte delle vittime non cerchi aiuto esterno. Vengono utilizzati più livelli d’analisi: da una parte vi sono ostacoli di natura sociale e culturale, con la “normalizzazione” delle molestie sessuali sul lavoro e la dilaniante mentalità del “victim-blaming”, dall’altra parte persistono alcune lacune normative, imputabili in parte all’assenza di una legge nazionale ad hoc, ed infine si rileva un divario tra quanto sancito dalla legge (law in the books) e quanto effettivamente applicato (law in action).
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Iannantuono, Serena. « Scandalo abusi e molestie sessuali : proposta di traduzione di un articolo sul caso Harvey Weinstein ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Résumé :
Questo elaborato finale si propone di presentare una proposta di traduzione per alcuni estratti dell’articolo pubblicato nella rivista statunitense The New Yorker dal titolo “From Aggressive Overtures to Sexual Assault: Harvey Weinstein’s Accusers Tell Their Stories”.
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Florio, Maria <1968&gt. « Violenze in famiglia e molestie sul lavoro : aspetti socio-criminologici e giuridici nell'ordinamento italiano e francese ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4409/1/Florio_Maria-Tesi.pdf.

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Résumé :
L'elaborato si pone l'obiettivo di indagare il complesso quadro delle molestie in famiglia e sul lavoro nell'ordinamento italiano e di effettuare una comparazione con un ordinamento appartenente alla stessa tradizione giuridica, l'ordinamento francese. Nel corso dell'esposizione saranno ricostruiti gli aspetti socio-criminologici e giuridici delle molestie in famiglia verso i soggetti deboli, donne, minori, anziani o portatori di handicap, le molestie sul luogo di lavoro quali molestie sessuali e mobbing, le molestie a distanza o stalking, che per molti aspetti rappresentano un fenomeno sommerso e poco conosciuto. La tesi intende analizzare soprattutto le forme di molestie psicologiche e meno conosciute. La ricostruzione teorico-normativa degli argomenti trattati è integrata con i risultati di una ricerca quantitativa e qualitativa tratta dalla giurisprudenza dei due paesi. Il lavoro, quindi, è organizzato in due parti: la prima è incentrata sugli aspetti teorici, socio-criminologici e giuridici e la seconda è dedicata alla ricerca empirica, che è stata condotta utilizzando quali fonti di dati le sentenze della Suprema Corte di Cassazione italiana e francese.
The dissertation aims to look into the complex picture of domestic violence and harassment at work in the Italian legal system and to make a comparison to another legal system of the same legal tradition, the French one. The exposition will run through the socio-legal and criminological aspects of domestic violence against weak people as women, minors, elderly and disabled persons, of harassment at work like sexual harassment and bossing or mobbing, of harassment at a distance like stalking, which represent, for many aspects, an hidden and neglected phenomenon. The thesis is going to analyze especially the forms of psychological harassment and the lesser-known forms. The theoretical-normative reconstruction of the covered topics is integrated with the results of a quantitative and qualitative case law research of the two countries. The work, therefore, is organized in two parts: the first part focuses on theoretical, socio-legal and criminological aspects and the second part is devoted to the empirical research, which was conducted by data sources such as the judgments of the Italian and French Supreme Court of Cassation.
L'exposé a pour objectif de chercher à connai^tre le cadre complexe du harcèlement dans la famille et au travail dans le système italian et d'effectuer une comparaison avec un système appartenant à la me^me tradition juridique, le système français. Au cours de l'exposé l'on reconstruira les aspects socio-criminologiques et juridiques du harcèlement familial envers les sujects faibles, femmes, mineurs, personnes a^gées et porteurs de handicap, le harcèlement au travail tels que le harcèlement sexuel et mobbing, le hatcèlement à distance ou stalking, qui, pour de nombreux aspects, représentent un phénomène caché at peu connu. La thèse veut surtout analyser les formes de harcèlement psychologique et moins connues. La reconstruction théorico-normative des arguments traités est complétée par les résultats d'une recherche quantitative et qualitative tirée de la jurisprudence des deux pays. Le travail est donc organisé en deux parties: la première est centrée sur les aspects théoriques, socio-criminologiques et juridiques et la seconde est consacrée à la recherche empirique, qui a été menée en utilisant comme sources de données les jugements de la Cour Supre^me de Cassation italienne et française.
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Florio, Maria <1968&gt. « Violenze in famiglia e molestie sul lavoro : aspetti socio-criminologici e giuridici nell'ordinamento italiano e francese ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4409/.

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Résumé :
L'elaborato si pone l'obiettivo di indagare il complesso quadro delle molestie in famiglia e sul lavoro nell'ordinamento italiano e di effettuare una comparazione con un ordinamento appartenente alla stessa tradizione giuridica, l'ordinamento francese. Nel corso dell'esposizione saranno ricostruiti gli aspetti socio-criminologici e giuridici delle molestie in famiglia verso i soggetti deboli, donne, minori, anziani o portatori di handicap, le molestie sul luogo di lavoro quali molestie sessuali e mobbing, le molestie a distanza o stalking, che per molti aspetti rappresentano un fenomeno sommerso e poco conosciuto. La tesi intende analizzare soprattutto le forme di molestie psicologiche e meno conosciute. La ricostruzione teorico-normativa degli argomenti trattati è integrata con i risultati di una ricerca quantitativa e qualitativa tratta dalla giurisprudenza dei due paesi. Il lavoro, quindi, è organizzato in due parti: la prima è incentrata sugli aspetti teorici, socio-criminologici e giuridici e la seconda è dedicata alla ricerca empirica, che è stata condotta utilizzando quali fonti di dati le sentenze della Suprema Corte di Cassazione italiana e francese.
The dissertation aims to look into the complex picture of domestic violence and harassment at work in the Italian legal system and to make a comparison to another legal system of the same legal tradition, the French one. The exposition will run through the socio-legal and criminological aspects of domestic violence against weak people as women, minors, elderly and disabled persons, of harassment at work like sexual harassment and bossing or mobbing, of harassment at a distance like stalking, which represent, for many aspects, an hidden and neglected phenomenon. The thesis is going to analyze especially the forms of psychological harassment and the lesser-known forms. The theoretical-normative reconstruction of the covered topics is integrated with the results of a quantitative and qualitative case law research of the two countries. The work, therefore, is organized in two parts: the first part focuses on theoretical, socio-legal and criminological aspects and the second part is devoted to the empirical research, which was conducted by data sources such as the judgments of the Italian and French Supreme Court of Cassation.
L'exposé a pour objectif de chercher à connai^tre le cadre complexe du harcèlement dans la famille et au travail dans le système italian et d'effectuer une comparaison avec un système appartenant à la me^me tradition juridique, le système français. Au cours de l'exposé l'on reconstruira les aspects socio-criminologiques et juridiques du harcèlement familial envers les sujects faibles, femmes, mineurs, personnes a^gées et porteurs de handicap, le harcèlement au travail tels que le harcèlement sexuel et mobbing, le hatcèlement à distance ou stalking, qui, pour de nombreux aspects, représentent un phénomène caché at peu connu. La thèse veut surtout analyser les formes de harcèlement psychologique et moins connues. La reconstruction théorico-normative des arguments traités est complétée par les résultats d'une recherche quantitative et qualitative tirée de la jurisprudence des deux pays. Le travail est donc organisé en deux parties: la première est centrée sur les aspects théoriques, socio-criminologiques et juridiques et la seconde est consacrée à la recherche empirique, qui a été menée en utilisant comme sources de données les jugements de la Cour Supre^me de Cassation italienne et française.
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TORLASCO, FRANCESCA. « Violenza sessuale : prassi applicative e prospettive di riforma anche alla luce dell'esperienza statunitense ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2020. http://hdl.handle.net/10281/262947.

Texte intégral
Résumé :
A ventuno anni dalla riforma che ha riguardato i reati sessuali è opportuno chiedersi se la normativa vigente, sostanzialmente da allora rimasta immutata, sia tuttora (e se lo sia mai stata) efficace a contrastare il fenomeno della violenza sessuale nelle sue forme di manifestazione. Seppur si avverta la necessità di un cambiamento (ne è espressione anche l’approvazione della recente legge 69/2019), tuttavia non si è ancora posto mente ad una rivisitazione complessiva della disciplina. La legge n. 69 del 19 luglio 2019, nota come “Codice Rosso”, infatti, pur contenendo rilevanti modifiche in tema di reati contro la persona, sia sotto il profilo sostanziale che processuale, non impatta sulla struttura base del reato di violenza sessuale. Sollecitazioni in merito ad un mutamento della disciplina provengono anche dalla giurisprudenza di merito. Ciò è quanto emerge dall’indagine empirica condotta su procedimenti penali, con imputazione ex art. 609 bis c.p., definiti dal Tribunale di Milano nell’arco del triennio 2015 – 2017. L’analisi dei casi giurisprudenziali permette di cogliere come gli interpreti, già da tempo, si spingano a letture evolutive del dato teorico, con argomentazioni capaci di offrire nuove prospettive applicative delle fattispecie incriminatrici dei reati sessuali. Riforme in materia sono state peraltro adottate in vari Paesi stranieri. La rilevanza di uno studio comparato si traduce nella possibilità, che il raffronto tra differenti sistemi giuridici offre, di individuare quali profili della normativa di altri ordinamenti siano maggiormente apprezzabili e quali, invece, più criticabili. Il comune denominatore delle riforme succedutesi negli ordinamenti di civil law diversi dal nostro e nei principali sistemi di common law si rinviene nella necessità di realizzare una tutela più pregnante contro i reati sessuali, condividendo principi ispiratori incentrati sull’importanza di valorizzare la libertà di autodeterminazione della persona nella sfera della propria sessualità e di costruire fattispecie di reato incentrate sul requisito della mancanza del consenso della vittima. Significative le modifiche apportate alla disciplina dei reati sessuali in Germania, Spagna e Svezia. Nell’area del common law spiccano l’ordinamento giuridico inglese, nonché quello statunitense. Proprio con riferimento a quest’ultimo, spinte riformistiche negli Stati Uniti d’America si sono diffuse già dalla metà degli anni ‘60 e sono proseguite fino alla metà degli anni ’70 del secolo scorso, anni in cui le rilevazioni statistiche relative al reato di violenza carnale hanno registrato picchi allarmanti tanto da far parlare di “rape epidemic”. Già si insisteva sulla necessità di abbandonare il requisito della resistance come elemento necessario per la sussistenza del reato e sull’opportunità di individuare parametri univoci da cui inferire il non consenso della vittima. In tale ottica, di assoluto rilievo è la modifica compiuta dallo Stato della California, che ha emanato il 28 settembre 2014 una legge dal titolo “Yes means Yes” secondo cui è richiesto “an affirmative consent standard in the determination of wether consent was given by both parties to sexual activity”. Definita dalle testate giornalistiche come “la nuova legge anti-stupro”, è una misura approvata per arginare la piaga delle violenze sessuali commesse nei campus universitari: il silenzio o la mancanza di resistenza da parte della vittima non sono sufficienti a integrare il consenso al rapporto sessuale. L’attenzione posta dall’ordinamento californiano sulla valorizzazione della mancanza del consenso della persona offesa offre spunti di riflessione in un’ottica di riforma del diritto interno in materia di violenza sessuale.
Generally, sexual assault is defined as an unwanted sexual contact. In the Italian penal code the regulation of sexual crimes is the result of a reform that is now twenty years old. The aim of the work is to focus on the controversial issues related to this topic. In particular, the author believes that a new reform is needed. For example, it could be appropriate to diversify the criminal behaviors, by distinguishing sexual harassment from sexual abuse and rape. Then, it could be interesting ad useful to focus on the lack of consent of the victim, in order to punish these kind of crimes. From this point of view it’s really important to make a comparison with the U. S. system. In the U.S.A. a relevant issue concerning the way criminal laws punish sexual assaults is linked to the debate if it should be better focused on the defendant’s use of force or violence, or on the victim’s lack of consent (in this case, it’s important to define which is the best consent standard to use). Some legislations require proof of both: either lack of consent or force by itself isn’t enough to constitute the crime. An interesting food for thought might be found by considering the way in which some U.S. legislations deal with the problem. On September 28, 2014 the State of California, with the goal of addressing the phenomenon of sexual assaults campus colleges, adopted the “Yes means Yes” bill, to amend Section 67386 of the Education code, relating to student safety. This law requires colleges and universities in California to adopt specific policies regarding sexual assault, including the introduction of a new affirmative consent standard in the determination of whether consent was given by a complainant. The law requires colleges and universities to adopt these policies in order to receive state funds for student financial assistance. This new legislation was followed - on July 7, 2015 - by another similar one, adopted in the State of New York, titled “Enough is Enough”, which requires all colleges to adopt a set of comprehensive procedures and guidelines, including a uniform definition of affirmative consent. Affirmative consent is a relatively new concept in the law. In effect, it requires a university student accused of sexual misconduct to establish that the accuser affirmatively consented to the sexual contact. These changes in California and New York do not alter the criminal definition of sexual assault, which continues to require the state to prove the lack of consent. However, the laws also require colleges to create and implement methods for educating students about affirmative consent. Such educational programs likely include clear and frank discussions about sex and about sexual dignity and autonomy. Therefore, it is important to understand whether this new standard could be a significant step towards reforming criminal rape laws and creating a more sensible, compassionate view of sex in society generally.
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Kirby, Stuart. « The child molester : separating myth from reality ». Thesis, University of Surrey, 1993. http://epubs.surrey.ac.uk/843046/.

Texte intégral
Résumé :
There exist contradictory perceptions of child molesters. Whereas the criminal justice system treats them as similar to other criminals the academic literature views them as victims of a pathological disorder emphasizing the need for treatment. A deeper exploration of the academic literature reinforces this distinction. Instead of researching and categorising the similarities or differences between child molesters and other criminal offenders the literature has implicitly accepted that no commonalities exist by postulating only variations within child sexual offenders. It is argued in this thesis that this constricted approach has missed existing communal characteristics between the groups. The thesis is proposed that child molesters should be viewed as exploitative and abusive individuals for whom sexual deviancy with a young vulnerable victim forms part of a diversity of symptoms demonstrating the way they relate to other individuals within society. This is in contrast to the academic literature which views him as an individual with only one distinguishing trait, an exclusive sexual motivation towards children. In order to explore this further all detected sexual offenses committed on children aged between 5-12 years for a three year period (1987-89) which were reported to the Lancashire Constabulary were compiled. Victim, offence, and offender details were then content analyzed for all 416 offenses, and evaluated using a number of statistical tests. The initial analysis did not support previous conceptual classifications that offenders could be distinguished by a sexual preference for children. Instead the offenses exhibited similarities to other criminal offenses which allowed their discrimination on a variety of criteria. These comprised: age and gender of victim; age and gender of offender, relationship of offender to the victim; type of offence and how it was committed; and the previous convictions and the antecedents of the offender. It was further hypothesized that offenders could further be discriminated as to their degree of invasiveness towards the victim. Ninety-seven of the offenses were then content analyzed over 59 variables relating specifically to offence behaviour. A multi-dimensional scaling procedure known as Smallest Space Analysis (Lingoes, 1973) revealed a faceted structure to child molestation behaviour, distinguishing offenders between levels of aggression and intimacy. The facet structure provided a model to test and confirm the social interactive model proposed by Canter, 1989. Using Chi-square analysis it was established that those who related to the child in the most abusive fashion were revealed to have distinct characteristics; the most exploitative offenders showed criminal recidivism and an inability to sustain relationships. In contrast the intimate, socially motivated offender, who demonstrated the most apparent empathy towards the victim had less criminal history, and a superior ability to form non-deviant relationships. It was hypothesized that a linear continuum relating to levels of abuse existed between these two extremes of offender behaviour. The ability to differentiate child sex offenses on a number of clearly defined offence behaviour criteria and to then ascribe offender characteristics was subjected to a field validation test. The subsequent profile was found accurate on all 22 variables in relation to an offender who indecently assaulted a number of pre-pubertal boys. Aggressively orientated behaviour was then described in terms of an "anti-social personality" whereby indiscriminate sexual deviancy appeared as just another symptom of impulsive criminal behaviour. In contrast "intimate orientated behaviour" was described in terms of relationship inadequacy. The continuum of behaviour between the two extremes was explained in terms of coercive and abusive behaviour explained within the parameters of a multi-disciplinary criminological model. In conclusion the theoretical benefits are discussed of a psychological framework which allows offenses to be understood in terms of observable criteria. Similarly the practical benefits for criminal investigation are also addressed.
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Germaná, César. « A favor de la sociología, aunque sea una ciencia que moleste ». Pontificia Universidad Católica del Perú, 2013. http://repositorio.pucp.edu.pe/index/handle/123456789/115373.

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Silva, Raphael Frederico Acioli Moreira da. « A "molestia da cor" : a construção da identidade social de Lima Barreto (1881-1922) ». [s.n.], 2002. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/278963.

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Résumé :
Orientador: Maria Clementina Pereira Cunha
Dissertação (mestrado) - Universidade Estadual de Campinas, Instituto de Filosofia e Ciencias Humanas
Made available in DSpace on 2018-08-02T11:55:03Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Silva_RaphaelFredericoAcioliMoreirada_M.pdf: 11516970 bytes, checksum: acdbe209db3c58f08b682d607068ab56 (MD5) Previous issue date: 2002
Resumo: o objetivo deste estudo é abordar a vida e a obra do literato Afonso Henriques de Lima Barreto (1881-1922), investigando a maneira como lidou com os significados de sua ascendência africana no contexto histórico das primeiras décadas do século XX. Pretendo analisar o processo de constante reformulação de sua identidade social rastreando uma das obsessões de sua vasta obra: o combate às representações de afro-descendentes marcadas pela animalidade e sensualidade, estereótipos que significaram para o literato pontos de partida de uma discussão ao mesmo tempo íntima e pública sobre a traumática inserção dos negros na história brasileira
Abstract: The aim of this study is to approach the life and works of Brazilian writer Afonso Henriques de Lima Barreto (1881-1922), investigating the way he dealt with the meanings of his African ancestry in the historical context of 20th Century first decades. I interid to analyze the process of constant reformulation of his social identity searching one of his obsessions: the struggle against two stereotypes concerning people of African descent that associate them with animality and sensuality. These images represented for him starting points of an intimate and public discussion related to the traumatic insertion ofblack people in Brazilian history
Mestrado
Mestre em História
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Vidal, de la Torre Oriana. « "No molestar ! Manifiesto" : tradición y novedad en un discurso publicitario ». Bachelor's thesis, Pontificia Universidad Católica del Perú, 2011. http://tesis.pucp.edu.pe/repositorio/handle/123456789/1185.

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Résumé :
El presente trabajo abordará el estudio del enunciado lingüístico de “No Molestar! ‘Manifiesto’”, anuncio publicitario audiovisual creado para la promoción de un conjunto de series animadas trasmitidas por Canal Fox, señal de televisión por cable dirigida a Latinoamérica. La hipótesis de la cual partió este trabajo fue que el discurso a tratar se construye como respuesta a un segmento de la población latinoamericana cuyo gusto estético se articula en torno a la elusión del nombramiento de la propia identidad. Asimismo, para comprender cómo se plasma en el discurso lo planteado por la hipótesis, este análisis se realizó, prioritariamente, según la perspectiva teórica del estudio retórico. El giro hacia el campo retórico durante el inicio de esta investigación tuvo relación con el interés que suscitaron en mí algunos de los rasgos que distinguían al anuncio tratado. Entre ellos, se destaca el protagonismo de la palabra –poco frecuente en la producción de un enunciado publicitario audiovisual–, el que se evidenciaba en la atípica extensión del enunciado lingüístico y en la presencia de ciertos rasgos estructurales que se podrían calificar de tradicionales. Entre estos últimos, se destacaba la secuencialidad en oposición a la fragmentariedad, un distintivo que llama la atención no solo porque la linealidad sea un patrón que se suele romper en el espacio publicitario, sino debido a que el anuncio se identificaba como un manifiesto y, así, con un género que, particularmente en el ámbito artístico, se suele oponer a la tradición discursiva canónica.
Tesis
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Winship, Jacqueline Ruth. « Cursed : constructing the experience of the Catholic clergy child molester ». Thesis, The University of Sydney, 2012. https://hdl.handle.net/2123/28963.

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Résumé :
This thesis constructs the experience of a group of Catholic clergy child molesters, each of whom had sexually molested a child/children aged thirteen years or younger. The specific focus was on understanding the subjective experience of sexual desire for a child among Catholic clergy child molesters. The broader purpose was to gain a greater understanding of the factors implicated in clergy child molestation. It was hoped that this might contribute to prevention and treatment programs and hence, ultimately, to fewer victims. Charmaz's (2006) constructivist grounded theory was utilised as the methodology for the study. This approach focuses on the interpretive aspects of grounded theory and is underpinned by the belief that theories are constructed from data rather than simply discovered. Thus the aim was to construct an interpretive understanding of the meaning participants made of their subjective experience. In depth interviews were conducted with each of the 12 purposively selected participants. These interviews were analysed using grounded theory coding procedures. Increasingly abstract levels of coding led to the construction of two theoretical categories - "Cursed Desire" and "Cursed Identity" - which were integrated into the core theoretical code "Cursed". This study contributes to the existing literature by providing a unique focus on the subjective experience of molesters. A tentative theory is proposed in order to account for the experience of the participants at an abstract level. This theory is influenced by Ussher's (2000) Material-Discursive-lntrapsychic model. It proposes relationships between the prevailing socio-cultural discourses as well as intrapsychic and material factors identified as relevant by the participants. These relationships result not only in the sexual desire for a child but also in the interpretation of this desire as deviant and in an ensuing burdened identity, leading to the overall experience of the participants of being "cursed".
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Mackelprang, Emily, et Emily Mackelprang. « What's the Difference ? A Comparison of the MSI II Protocols of Male and Female Sexual Offenders ». Diss., The University of Arizona, 2016. http://hdl.handle.net/10150/620630.

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Despite a substantial expanse of literature addressing male sexual offending, the phenomenon of female sexual offending has only recently garnered empirical attention. While research remains nascent in nature, considerable advances have been made in the study of demographics, criminal characteristics, and typologies of female sexual offenders (FSOs). Similarities and differences between male and female sexual offenders have been the source of much speculation; however, hypotheses arising from this speculation have rarely been subjected to empirical scrutiny. Similarly, there has been limited examination of intra-group differences among FSOs. While myriad actuarial assessments have been developed for use with male offenders, similar measures for female offenders are practically non-existent. One notable exception is the Multiphasic Sex Inventory II (MSI II), an instrument with both male and female forms. The present study analyzed, compared, and contrasted the MSI II protocols of 300 male and female adult sex offenders.
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Lempen, Karine. « Le harcèlement sexuel sur le lieu de travail et la responsabilité civile de l'employeur : le droit suisse à la lumière de la critique juridique féministe et de l'expérience états-unienne / ». Genève [u.a.] : Schulthess, 2006. http://www.gbv.de/dms/spk/sbb/recht/toc/517501449.pdf.

Texte intégral
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Ammagarahalli, Munishamappa Byrappa. « Olfactory neuroethology of the Oriental fruit moth, Grapholita molesta (Busck) ». Doctoral thesis, Universitat de Lleida, 2015. http://hdl.handle.net/10803/314761.

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Résumé :
The oriental fruit moth, Grapholita molesta, is one of the main pests of peach trees worldwide. It is conThe oriental fruit moth, Grapholita molesta, is one of the main pests of peach trees worldwide. Plant volatiles are a promising technique to attract G. molesta under mating disruption conditions. In my thesis I have characterized the response of olfactory receptor neurons (ORN) to pheromone and plant odors by means of single-sensillum electrophisiology. I then used this information to determine that a previously reported pheromone-plant synergism does not result from pheromone-plant interactions at the ORN level. I have compared several plant volatile blends previously tested in Australia and China, and have found that none of them attracted moths in the field, but they synergized pheromone responses in the laboratory. Finally, I investigated the role of plant blends and alcohols on the response to unnatural pheromone blend ratios or overdosed pheromone concentrations. With these studies we hopefully advanced on basic and applied aspects of the olfactory neuroethology of this species.
Grapholita molesta es una de las principales plagas del melocotonero. Los volátiles de planta son una técnica prometedora para atraer G. molesta en condiciones de confusión sexual. En mi tesis he caracterizado la respuesta de las neuronas receptoras olfativas (ORN) a la feromona y volátiles de planta mediante registros de sensila única. Después determiné que el sinergismo entre volátiles de planta y feromona previamente publicado no ocurre a nivel de la ORN. Más adelante he comparado volátiles de planta que en estudios anteriores en China y en Australia habían dado buenos resultados pero en mi caso no hubo respuestas en campo, aunque en el túnel de vuelo sí que aumentaron la respuesta a la feromona. Finalmente he explorado el papel de volátiles de planta y alcoholes en la respuesta a mezclas subóptimas de feromona. Con estos resultados espero haber contribuido al conocimiento de la neuretología olfativa de esta plaga.
Grapholita molesta és una de les principals plagues del presseguer. Els volàtils de planta són una tècnica prometedora per atreure G. molesta en condicions de confusió sexual. En la meva tesi he caracteritzat la resposta de les neurones receptores olfactòries (ORN) a la feromona i volàtils de planta mitjançant registres de sensila única. Després vaig determinar que el sinergismo entre volàtils de planta i feromona prèviament publicat no ocorre a nivell de la ORN. Més endavant he comparat volàtils de planta que en estudis anteriors a Xina i a Austràlia havien dau bons resultats però en el meu cas no va haver-hi respostes en camp, encara que en el túnel de vol sí que van augmentar la resposta a la feromona. Finalment he explorat el paper de volàtils de planta i alcohols en la resposta a mescles subóptimas de feromona. Amb aquests resultats espero haver contribuït al coneixement de la neuretología olfactòria d'aquesta plaga.trolled with sex pheromones (mating disrupton) and insecticide applications. Under mating disruption conditions it is difficult to monitor the pest and to evaluate the control methods. Plant volatiles are a promising technique to attract G. molesta under mating disruption conditions. In addition plant volatiles could attract females, while the sex pheromone only attracts males.
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Jara, Arnal Eduardo. « La regulación de olores molestos : diagnóstico y criterios para un enfoque regulatorio ». Tesis, Universidad de Chile, 1999. http://www.repositorio.uchile.cl/handle/2250/116570.

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Résumé :
Memoria (licenciado en ciencias jurídicas y sociales)
No autorizada por el autor para ser publicada a texto completo
El objetivo de este trabajo es considerar aquellos elementos metodológicos que permitan aportar a la reflexión analítica de nuevas formas de regulación en el ámbito ambiental. Para la consecución de tal objetivo, se ha elegido como objeto de estudio un problema ambiental pendiente, entendiéndose por éste una de aquellas nuevas formas de contaminación que aún no han tenido una respuesta regulatoria específica y omnicomprensiva de parte del Estado. La metodología utilizada ha consistido, primero, en recopilar aquellos antecedentes científicos básicos que permitan comprender el problema odorífero, las normas jurídicas de rango constitucional con que actualmente se hace frente a este problema en Chile, la jurisprudencia de los tribunales superiores de justicia acumulada a la fecha en materia de recursos de protección interpuestos específicamente por olores molestos y las normas legales preferentes o residuales que, hasta ahora, pueden ser o han sido utilizadas por los organismos responsables. En seguida, una vez descritos y analizados los antecedentes recopilados, se ha buscado corroborar la hipótesis de la necesidad de una regulación específica sobre olores molestos, presentando al efecto un balance del diagnóstico expuesto a lo largo de los primeros capítulos. Corroborada la necesidad de contar con tal regulación, se analizan muestras ilustrativas de las tendencias existentes en Derecho comparado, en cuanto su “La regulación de olores molestos. Diagnóstico y criterios para un enfoque regulatorio” análisis crítico permite extraer ciertos principios básicos acerca de las características que debiera tener la regulación deseada. Analizada dicha experiencia, se exponen los elementos a tomar en cuenta al momento de diseñar esta regulación, considerando la oportunidad metodológica que esta materia representa en orden a adentrarse en el estudio de enfoques de regulación novedosos, aplicables en consecuencia a otros problemas ambientales pendientes.
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Taylor, Randal. « Family-of-origin and current family styles of adults molested as children ». CSUSB ScholarWorks, 1995. https://scholarworks.lib.csusb.edu/etd-project/1226.

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The developmental impact of the family system on a child varies according to the functional status of the family. Harter, Pamela, and Neimeyer (1988) found that sexually abused children reported perceptions of significantly less cohesion and adaptability than nonabused children within their families of origin.
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Freeman, Justin K. « Effects of a Tape Cast, Air-Stirrup, and an Air-Stirrup Applied Over a Taped Ankle on Dynamic Ankle Inversion ». BYU ScholarsArchive, 2004. https://scholarsarchive.byu.edu/etd/1132.

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Objective: To compare the tape cast, and an Air-Stirrup/closed basketweave combination to the Air-Stirrup alone with respect to their effects on dynamic ankle inversion. Design and Setting: This study used a repeated measures design with the independent variables being the exercise bout and the ankle support method (4 levels: no support, Air-Stirrup only, Air-Stirrup/closed basketweave, and tape cast). The 2 dependent variables were total inversion and maximum inversion velocity. Measurements were taken before and after an exercise bout, and all trials were conducted in the university's human performance laboratory. Subjects: 16 subjects (11 male, 5 female, age 24.3 ± 1.8 years) with no ankle injury within 6 months prior to participation participated in this study. Measurements: Subjects stood on an inversion platform, which rotated 37° in the frontal plane, creating dynamic inversion of the ankle. Total inversion and maximum inversion velocity were calculated using electrogoniometers. A linear growth curve was used to model pre to post exercise differences. Results: There was a significant difference between the control and the 3 support methods for both variables. The effects of the Air-Stirrup/closed basketweave were similar to the effects of the Air-Stirrup alone. There was no significant difference between the tape cast and the Air-Stirrup. Conclusions: All 3 support methods significantly reduce total ankle inversion and maximum inversion velocity. When compared with the Air-Stirrup alone, the tape cast and the tape/brace combination both are similar in their effects on total ankle inversion and maximum inversion velocity.
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Padilha, Aline Costa. « Monitoramento de adultos de Grapholita molesta (Busck, 1916) (Lepidoptera : Tortricidae) em pomares de macieira (Malus domestica) submetidos à técnica da interrupção do acasalamento na região de São Joaquim, SC ». Universidade do Estado de Santa Catarina, 2015. http://tede.udesc.br/handle/handle/1224.

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Made available in DSpace on 2016-12-08T16:44:51Z (GMT). No. of bitstreams: 1 PGPV15MA162.pdf: 485003 bytes, checksum: 8cc8cd108640c8beeeb156ffd3c9c91a (MD5) Previous issue date: 2015-02-24
The oriental fruit moth Grapholita molesta (Busck, 1916) (Lepidoptera: Tortricidae) is a pest of apple orchards in southern Brazil. The use of mating disruption technique (MD), through the use of sex pheromones aims to reduce the use of insecticides for pest control. However the technology has not been used massively by the productive sector in Brazil. The success of the technology depends on several factors, such as the synthetic sex pheromone, the level of emissions of volatile substances, the number of dispensers per area, the pest population density, speed and wind direction, one of the main the absence of reliable monitoring tools in the treated areas. This may result in pest damage increasing insecurity of technicians and producers in relation to the use of technology by malicultores. The aim of this study was to conduct an assessment of the perception of the grower against the management of G. molesta with sex pheromone in the orchards and provide information for safe monitoring of adult insects in commercial apple orchards treated with MD. The work was conducted in São Joaquim, SC. The survey of the perception of fruit farmers regarding the use of mating disruption was conducted through face to face interviews using a semi-structured questionnaire. The effect of different types of traps and attractions in the monitoring was conducted through experiments in apple orchards treated with MD as G. molesta control method evaluating the McPhail, Ajar and Pot traps, baited with sugarcane molasses (25%) , grape juice (25%) and brown sugar solution (8.69%) with terpinyl acetate (0.05%) (TAS). Weekly was held to exchange food baits and evaluated the number of adults (males and females) of virgin and mated females of G. molesta and non-target insects captured. A second experiment was conducted evaluating the period for exchange of attractions. After obtaining the best trap + attractive set an experiment was conducted in orchards with and without synthetic sex pheromone to control in order to obtain a more efficient food trap when compared to standard trap. With the queries made, it is observed that fruit growers are performing late application of sex pheromone (December), enabling high population densities of the pest, and it is not perceived by conventional monitoring. There is a need for a monitoring these areas that captures females, and the best diffusion occurs correct time information from the application of emitting pheromone for the grower, so that higher doses of pheromone already in the area preventing the 1st matings occur. Attractive sugarcane molasses proved inefficient in G. molesta capture in all evaluated orchards and, combined with the three tested traps. The attractive TAS in the traps Pot and Ajar captured the highest number of adults in the moth-eastern tested orchards. With regard to selectivity, the set Ajar + TAS proved to be the most selective capturing the smallest number of nontarget insects as compared to the other sets. TAS attractive exchange can be performed approximately 14 days after preparation of the solution. The Ajar trap can be efficient to capture females in the orchards with MD and can be used to monitor these sites
A mariposa oriental Grapholita molesta (Busck, 1916) (Lepidoptera: Tortricidae) é uma das principais pragas da cultura da macieira na região Sul do Brasil. O emprego da técnica da interrupção do acasalamento (TIA), mediante o uso de feromônios sexuais tem como objetivo reduzir o uso de inseticidas para o controle da praga. Entretanto a tecnologia não tem sido utilizada de forma massiva pelo setor produtivo no Brasil. O sucesso da tecnologia depende de vários fatores, como a formulação do feromônio sexual sintético, o nível de emissão das substâncias voláteis, o número de liberadores por área, a densidade populacional da praga, a velocidade e a direção do vento, sendo um dos principais, a ausência de ferramentas confiáveis de monitoramento nas áreas tratadas. Esse fato pode resultar em danos da praga aumentando a insegurança dos técnicos e produtores em relação ao emprego da tecnologia pelos malicultores. O objetivo desse trabalho foi realizar um diagnóstico sobre a percepção do fruticultor frente ao manejo de G. molesta com feromônio sexual nos pomares e disponibilizar informações para o monitoramento seguro de insetos adultos em pomares comerciais de macieira tratados com TIA. Os trabalhos foram conduzidos no município de São Joaquim, SC. O levantamento da percepção dos fruticultores em relação ao uso da interrupção do acasalamento foi realizado através de entrevistas presenciais utilizando um questionário semiestruturado. O efeito de diferentes tipos de armadilhas e atrativos no monitoramento foi realizado através de experimentos em pomares de macieira tratados com TIA como método de controle de G. molesta avaliando-se as armadilhas McPhail, Pote e Ajar iscadas com melado de cana (25%), suco de uva (25%) e solução de açúcar mascavo (8,69%) com acetato de terpenila (0,05%) (ATAM). Semanalmente foi realizada a troca dos atrativos alimentares e avaliado o número de adultos (machos e fêmeas), de fêmeas virgens e acasaladas de G. molesta e insetos não alvo capturados. Um segundo experimento foi realizado avaliando-se o período para troca dos atrativos. Após a obtenção do melhor conjunto armadilha + atrativo foi realizado um experimento em pomares com e sem feromônio sexual sintético para controle, visando obter a eficiência da armadilha alimentar quando comparada a armadilha padrão. Com os questionários realizados, observa-se que os fruticultores estão realizando aplicações tardias de feromônio sexual (dezembro), possibilitando altas densidades populacionais da praga, e isso não é percebido pelo monitoramento convencional. Há a necessidade de estabelecer um monitoramento nessas áreas que capture fêmeas, e que ocorra a melhor difusão da informação do momento correto da aplicação dos emissores de feromônio para os fruticultores, de modo que as altas doses de feromônio sexual já estejam na área evitando que os primeiros acasalamentos ocorram. O atrativo Melado de Cana mostrou-se pouco eficiente na captura de G. molesta em todos os pomares avaliados e, combinado com as três armadilhas testadas. O atrativo ATAM nas armadilhas Pote e Ajar capturou o maior número de adultos da mariposa-oriental nos pomares testados. Em relação à seletividade, o conjunto Ajar + ATAM mostrou-se o mais seletivo, capturando o menor número de insetos não alvo quando comparado com os demais conjuntos. A troca do atrativo ATAM pode ser realizada aproximadamente 14 dias após o preparo da solução. A armadilha Ajar demonstrou ser eficiente na captura de fêmeas nos pomares com TIA e pode ser utilizada para o monitoramento nesses locais
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Baratto, Federica <1994&gt. « Lo strumento del Business Plan ed il caso Moleskine : tra assunzioni, realtà e coerenza ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13847.

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Résumé :
Quando si parla dal punto di vista aziendalistico, la pianificazione di medio-lungo termine viene effettuata dal documento definito come Piano Industriale o Business Plan, il quale permette di inquadrare in termini quantitativi e qualitativi le strategie competitive aziendali, le azioni che saranno realizzate per raggiungerli e la stima dei risultati attesi. Il Business Plan si può dire rappresenti la vision aziendale ed è uno strumento chiave non solo interno, ma anche esterno di comunicazione strategica per l’intero ciclo di vita e per tutte le tipologie di aziende. E’ uno strumento che rende concrete e fornisce maggior credibilità alle strategie operative, finanziarie ed organizzative. In particolare in questi anni, dove l’aumento dell’incertezza per il futuro dovuto allo sviluppo sempre più rapido delle nuove tecnologie ed alla diffidenza degli istituti bancari che rispetto ad un tempo concedono sempre con maggior difficoltà finanziamenti, che il Business Plan sta acquisendo sempre più importanza ed un ruolo centrale nel vissuto aziendale. Per ogni buon management aziendale una delle sfide della globalizzazione è quella della gestione del rischio e della dinamicità dei cambiamenti, in un’ottica di monitoraggio e miglioramento efficace ed efficiente al fine di assicurare il continuum aziendale. Essa può essere perseguita anche grazie all’integrazione tra il Business Plan ed un sistema informativo aziendale, al fine di creare uno strumento coerente ed all’avanguardia che consenta di mantenere e potenziare la competitività. La tesi viene sviluppata considerando le due funzioni principali teoriche per le quali viene redatto tale documento, ovvero: l’aziendale come strumento principalmente con una valenza di tipo interno, che ha il compito di informare, guidare e controllare i processi decisionali ed il finanziario, uno strumento di comunicazione esterna, un “biglietto da visita”, che espone la vision aziendale al confronto con il mercato nazionale ed internazionale, al fine di raccogliere finanziamenti concentrandosi dunque su un pubblico come istituti di credito, potenziali investitori, fondi di Private Equity o per intraprendere un percorso di quotazione e prepararsi all’IPO (Initial Public Offering). L’elaborato si conclude con l’esposizione di un caso pratico, ovvero quello del gruppo Moleskine, che nel 2013 aveva deciso di effettuare un’IPO per entrare nella Borsa Italiana. Si è scelto di mettere a confronto i Business Plan elaborati da due analisti differenti, con lo scopo di valutare le varie assunzioni ed i diversi approcci applicati dai due interlocutori di fronte ad un'univoca situazione aziendale.
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Cara, Elisa Regina. « Modelos matemáticos para o controle de praga grapholita molesta em culturas de pessegueiros ». reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2016. http://hdl.handle.net/10183/138270.

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A Grapholita molesta (mariposa oriental) é a principal praga associada à cultura do pessegueiro na Região Sul do Brasil, provocando perdas da ordem de 3% a 5%. Diante disso, desenvolvemos um modelo matemático para descrever a evolução temporal de três fases do ciclo de vida da mariposa (ovo, lagarta e fêmea adulta) e de dois inimigos naturais (parasitoides). Determinamos os pontos de equilíbrio do modelo. viabilidade biológica suas respectivas estabilidades locais. Os Parâmetros para o modelo foram estabelecidos de acordo com dados experimentais encontrados na literatura.
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Chitra, Eric, et n/a. « Bionomics of Culicoides molestus (Diptera : Ceratopogonidae) : a pest biting midge in Gold Coast canal estates ». Griffith University. School of Environmental and Applied Science, 2004. http://www4.gu.edu.au:8080/adt-root/public/adt-QGU20041119.101151.

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Résumé :
Culicoides molestus (Skuse) is the major species of biting midge that plagues human comfort in the estuarine Gold Coast region of southeast Queensland. Local authorities have initiated a search for an effective, non-chemical means of control, that would minimize human-midge interaction. The effectiveness of a program to control an organism, such as a biting midge, is dependent upon knowledge of the biology of the particular organism of interest. This project revolved examines the lifecycle of C. molestus in detail. It addresses questions regarding the location, seasonal distribution, and dispersal of its juvenile stages in the sand of infested beaches, and their response to chemical treatment, the monthly and annual cycles of the adult midge, and the possibilities of achieving laboratory oviposition, as a first step to laboratory colonisation. The distribution of eggs, larvae and pupae of C. molestus was found to be mostly concentrated around, but below, mean tide level. They also occurred well below the mean tide level. Eggs and larvae have been recovered from as deep as 10 cm in the sand. A seasonal study of the juveniles of this species indicated that they were more strongly influenced by tides than seasons. After a routine pest-control larviciding treatment, a beach recolonisation study revealed that beaches become suitable for oviposition approximately two months after treatment. Large larvae invaded the sprayed areas within days of treatment, which suggests the existence of a refuge outside of the reach of the insecticide. Larvae found in clean (egg- and larva-free), isolated sand containers, placed on the study beach, indicated that larvae could swim in or on the water as a way of moving around the beach. Extended bite-rate studies highlighted the existence of four peaks in adult midge biting activity during the course of a year, around the mid seasons. The strongest peaks of activity were found to be in autumn and spring, but the data suggest that the species undergoes four generations in a year. Through a series of trial-and-error experiments, oviposition under laboratory conditions was achieved. Although the time from blood-feeding to egg maturation is not yet well determined, it occurs within an eight day mean survival period. Blood quality appears critical for adult blood-fed midge survival. Midges fed on the blood of a volunteer who was frequently exposed to midge bites do not live long enough to mature its eggs. The partial ovarial development of one unfed adult female, reared in the laboratory, indicates that C. molestus is facultatively anautogenous.
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Lawson, Louanne. « Becoming a success story : how boys who have molested children describe what happens during treatment / ». Full text (PDF) from UMI/Dissertation Abstracts International, 2000. http://wwwlib.umi.com/cr/utexas/fullcit?p3004315.

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Chitra, Eric. « Bionomics of Culicoides molestus (Diptera : Ceratopogonidae) : a pest biting midge in Gold Coast canal estates ». Thesis, Griffith University, 2004. http://hdl.handle.net/10072/367178.

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Résumé :
Culicoides molestus (Skuse) is the major species of biting midge that plagues human comfort in the estuarine Gold Coast region of southeast Queensland. Local authorities have initiated a search for an effective, non-chemical means of control, that would minimize human-midge interaction. The effectiveness of a program to control an organism, such as a biting midge, is dependent upon knowledge of the biology of the particular organism of interest. This project revolved examines the lifecycle of C. molestus in detail. It addresses questions regarding the location, seasonal distribution, and dispersal of its juvenile stages in the sand of infested beaches, and their response to chemical treatment, the monthly and annual cycles of the adult midge, and the possibilities of achieving laboratory oviposition, as a first step to laboratory colonisation. The distribution of eggs, larvae and pupae of C. molestus was found to be mostly concentrated around, but below, mean tide level. They also occurred well below the mean tide level. Eggs and larvae have been recovered from as deep as 10 cm in the sand. A seasonal study of the juveniles of this species indicated that they were more strongly influenced by tides than seasons. After a routine pest-control larviciding treatment, a beach recolonisation study revealed that beaches become suitable for oviposition approximately two months after treatment. Large larvae invaded the sprayed areas within days of treatment, which suggests the existence of a refuge outside of the reach of the insecticide. Larvae found in clean (egg- and larva-free), isolated sand containers, placed on the study beach, indicated that larvae could swim in or on the water as a way of moving around the beach. Extended bite-rate studies highlighted the existence of four peaks in adult midge biting activity during the course of a year, around the mid seasons. The strongest peaks of activity were found to be in autumn and spring, but the data suggest that the species undergoes four generations in a year. Through a series of trial-and-error experiments, oviposition under laboratory conditions was achieved. Although the time from blood-feeding to egg maturation is not yet well determined, it occurs within an eight day mean survival period. Blood quality appears critical for adult blood-fed midge survival. Midges fed on the blood of a volunteer who was frequently exposed to midge bites do not live long enough to mature its eggs. The partial ovarial development of one unfed adult female, reared in the laboratory, indicates that C. molestus is facultatively anautogenous.
Thesis (Masters)
Master of Philosophy (MPhil)
School of Environmental and Applied Science
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Sausen, Carla Daniele. « Influência do fotoperíodo na inclusão de diapausa em Grapholita molesta (Busck, 1916) (Lepidoptera : tortricidae) ». reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2010. http://hdl.handle.net/10183/138241.

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Résumé :
Grapholita molesta é uma das principais pragas de Rosaceae, provocando danos significativos nas brotações e nos frutos. Nos meses de dormência das rosáceas, no sul do Brasil, a densidade populacional é reduzida. Nesse estudo, foi avaliada a influência dos fotoperíodos (10L:14E, 11L:13E, 12L:12E, 13L:11E, 14L:10E e 16L:8E) na temperatura de 25 ± 1 ºC e umidade relativa de 60 ± 10% na indução da diapausa nas fases de ovo, larva, pré-pupa e pupa de G. molesta. Observou-se também o efeito do fotoperíodo no tempo de desenvolvimento dos insetos que não manifestaram diapausa, bem como a fertilidade, a fecundidade e a duração das fases imaturas da segunda geração. A diapausa foi observada, no estágio de prépupa, apenas quando ovos e larvas com menos de 12 horas foram expostos às fotofases de 10, 11, 12, 13 e 14 horas. Entre os indivíduos que não manifestaram dormência, a redução da fotofase tendeu a aumentar o tempo de desenvolvimento dos insetos. A fecundidade e a fertilidade, de modo geral, não foram afetadas pelo fotoperíodo. O tempo de desenvolvimento dos indivíduos da segunda geração tendeu a ser mais longo nas fotofases entre 14 e 10 horas.
Grapholita molesta is a major pests of Rosaceae, causing significant damage to buds and fruits. In Southern Brazil, its population density is reduced during Rosaceae dormancy months. In this study, we evaluated the influence of photoperiod (10L:14D, 11L:13D, 12L:12D, 13L:11D, 14L:10D and 16L:8D) on diapause induction of egg, larval, prepupal and pupal phases in G. molesta, at 25 ± 1 ºC of temperature and 60 ± 10% of relative humidity. We also observed the photoperiod effect on the duration of development of non-diapausing insects, on fertility and fecundity, and the duration of the immature stages of the second generation. The prepupal diapause was observed only when eggs and larvae were submitted to photophases of 10, 11, 12, 13 and 14 hours. Among the individuals that did not manifest dormancy, the photophase reduction tended to increase the length of development. In general, fecundity and fertility were not affected by the photoperiod. The development of the second generation individuals tended to be longer in the photophases between 10 and 14 hours.
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Gregório, Patrícia Luciane Fernandes. « Aprendizagem e memória em Anastrepha fraterculus (WIEDEMANN) (DIPTERA : TEPHRITIDAE) e Grapholita molesta (LEPIDOPTERA : TORTRICIDAE) ». reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2013. http://hdl.handle.net/10183/152981.

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Résumé :
A aprendizagem caracteriza-se como a mudança de um determinado comportamento, que ocorre como resultado de uma experiência anterior. Esta capacidade pode auxiliar os insetos em estratégias de busca e defesa, conferindo a estes, plasticidade de respostas frente a diferentes estímulos. O presente estudo teve como objetivo, avaliar a ocorrência de aprendizagem e memória em Anastrepha fraterculus (Wiedemann,1830) (Diptera: Tephritidae) e Grapholita molesta (Busck, 1916) (Lepidoptera, Tortricidae). Foram avaliadas as respostas comportamentais de A. fraterculus, quando previamente expostas a frutos artificiais confeccionados com ágar, agua e polpa de espécies hospedeiras, ou inexperientes, assim como moscas previamente expostas a frutos artificiais contendo óleo essencial de capim-limão ou confeccionados apenas com água e ágar (controle). Também foram verificadas as respostas quimiotáxicas de lagartas e adultos de G. molestas experientes ou não com o odor de óleo essencial de capim-limão e a permanência da memória olfativa após a metamorfose. Além disso, foi avaliada a influencia de um estímulo aversivo sobre aprendizagem associativa, após o condicionamento das lagartas desta espécie, pareando odor de acetato de etila e choque elétrico, sendo as lagartas e adultos posteriormente testados em olfatômetro Y. A experiência com frutos artificiais contendo polpa de amora influenciou positivamente o número de puncturas e de ovos depositados sobre este substrato, por A. fraterculus, sendo que esta memória se manteve por até 72 horas, enquanto que a exposição a substratos contendo polpa de goiaba não afetou o comportamento das moscas. A experiência prévia com óleo essencial de capim-limão alterou o comportamento de escolha do hospedeiro, por A. fraterculus e o quimiotáxico de lagartas e adultos de G. molesta. Lagartas de G. molesta aprenderam de forma associativa e mantiveram a memória adquirida após a metamorfose por 72 horas.
Learning is defined as a change in behavior caused by prior experience. Insects' capacity to learn helps improve their search and defense strategies by allowing them a plasticity of response to different stimuli. The aim of this study was to assess learning and memory in Anastrepha fraterculus (Wiedemann,1830) (Diptera: Tephritidae) and Grapholita molesta (Busck, 1916) (Lepidoptera, Tortricidae). Behavioral responses were tested for A. fraterculus flies previously exposed to artificial fruits consisting of agar, water, and fruit pulp of host species, flies not exposed to such fruits, flies previously exposed to artificial fruits containing lemongrass essential oil, and flies exposed to fruits made with water and agar (control). Chemotaxic responses of G. molesta caterpillars and adults exposed or not exposed to lemongrass essential oil were also assessed, together with the duration of olfactory memory after metamorphosis. The influence of an adverse stimulus on associative learning was also tested, by first conditioning G. molesta caterpillars to associate ethyl acetate with an electric shock, and then testing caterpillar and adult behavior in a Y-olfactometer. Prior experience with artificial fruits containing blackberry pulp increased the number of punctures and eggs deposited by A. fraterculus on that substrate, with this memory lasting for up to 72 hours. By contrast, exposure to substrates with guava pulp did not affect flies' behavior. Prior experience with lemongrass essential oil modified the host-selection behavior of A. fraterculus and the chemotaxy of juvenile and adult G. molesta. G. molesta caterpillars demonstrated associative learning and maintained the memory for 72 hours after metamorphosis.
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Angelini, Giulia. « Intervento di riqualificazione di un impianto di compostaggio in ambiente altamente urbanizzato : criticità, verifiche, soluzioni ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/986/.

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Résumé :
Complice l'entrata a far parte dell'Unione Europea e del risultante recepimento delle sue normative e sopratutto dei suoi principi, nel nostro Paese si sta verificando un sostanziale incremento delle realtà territoriali attivate sul fronte della raccolta differenziata. L'intercettazione delle frazioni compostabili (umido e scarti verdi) sta assumendo un ruolo di sempre maggior rilevanza quantitativa nella raccolta differenziata. Infatti dal 1997 al 2007 si è passati da circa 604.000 ton di frazioni raccolte a 2.368.000 ton. Questo sistema di recupero degli scarti organici è attualmente il più diffuso nel nostro Paese. Esso presenta indubbi problemi tecnico-gestionali, sopratutto riconducibili alle emissioni odorigene che raramente risultano però nocive o addirittura tossiche per la salute dell'ambiente e delle persone. Nonostante questo dato gli impianti di compostaggio incontrano spesso una diffusa e forte avversione da quella parte di popolazione interessata ad accogliere l'impianto sul proprio territorio rispetto anche ad impianti di indubbia maggior pericolosità. Per via di questo generale atteggiamento in Italia risulta pertanto esistere una normativa particolarmente stringente sulle garanzie ambientali necessarie per la realizzazione di impianti di compostaggio confrontata con quella europea. Questa normativa però lascia inalterata la difficoltà nella diffusione di un'impiantistica adeguata a rispondere alle necessità della raccolta differenziata. Questo problema risulta ancor più rilevante come nel caso dell'impianto oggetto di studio situato in ambiente altamente urbanizzato. In questi territori ad alta densità abitativa spesso si assiste alla degenerazione del sistema dove protratte conflittualità con la popolazione interessata ostacolano l'esercizio o portano alla temporanea cessazione delle attività degli impianti esistenti. Ulteriore problema risulta essere il fatto che anche in impianti nuovi criteri corretti di progettazione e costruzione risultano essere alle volte non sufficienti per evitare le precedenti problematiche, diventa quindi oltremodo difficoltoso ottenere gli stessi risultati intervenendo su impianti già esistenti con misure di riqualificazione adeguate e compatibili con la sostenibilità economica dell'impianto. Per tanto questa tesi si propone di individuare le problematiche esistenti e proporre soluzioni efficaci al rilevante problema delle emissioni odorigene che sembra caratterizzare questo impianto, tramite uno studio dello stato di fatto e l'analisi delle criticità riscontrate, concentrandosi in modo particolare sul biofiltro e sulla biofiltrazione, che sembra essere il problema principale che influenza la qualità delle emissioni. Il caso oggetto di questa tesi riguarda un impianto avviato nel 2004 che, dopo un lungo periodo di esercizio caratterizzato da problematiche ambientali mai pienamente risolte, è stato sottoposto dalla seconda metà del 2008 ad una semplice e sistematica revisione delle procedure gestionali e mirati interventi tecnici ed impiantistici nell'ambito di un percorso di risanamento e riqualificazione. 5
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Mateo, Martínez Begoña. « Aproximación metodológica a la obtención de modelos de percepción de molestias a partir de parámetros psicoacústicos en vehículos ferroviarios. Aplicación a trenes de alta velocidad ». Doctoral thesis, Universitat Politècnica de València, 2016. http://hdl.handle.net/10251/59414.

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Résumé :
[EN] Comfort on board is, nowadays, one of the main reasons for the choice of transport means. Therefore, offering greater comfort is an advantage against other modes of mobility and the competition brought about by liberalization of rail passenger transport. Noise is a key factor influencing passenger comfort. Therefore, in the late nineties, the first relevant acoustic comfort studies about high-speed vehicles began to appear. Although most studies focus mainly on the physical characterization, they have made some progress on trying to relate the interior noise and the passenger comfort. The main objective of this research is to conduct a methodological approach to obtaining a psychoacoustic model, in order to predict the level of discomfort of passengers in conditions of commercial circulation, and make a comparison between different high-speed rail vehicles in terms of sound quality. For this purpose, it was necessary to define an experimental methodology to obtain objective parameters of the background noise, as well as subjective measures of perception. In particular, for the calculation of objective measures, this study develops a procedure to measure sound inside high-speed vehicles traveling at commercial speed, that allows their psychoacoustical comparison. The field study has identified the psychoacoustic variables that best describe the background noise, and how they vary according to their location within the vehicle. To measure the perception, a methodology to assess the level of annoyance of representative sounds has been defined. This methodology has been validated as a result of the study, obtaining a high reliability in the measurement of discomfort levels. The experimental methodology was applied in a field study, where the sound within six high-speed vehicles traveling at commercial speed was recorded. That field study allowed to record forty-six sounds that were subsequently measured in their level of discomfort by passengers. In order to obtain a model to predict the level of annoyance, different psychoacoustic variables were analyzed: A weighted pressure level, loudness, sharpness and roughness of the sounds, along with the level of annoyance perceived by multiple linear regression. The model obtained has a predictive capacity of 90.8%. Moreover, the research includes a comparison of the level of discomfort and a psychoacoustic characterization of the vehicles that were part of the field study.
[ES] El confort a bordo es, hoy en día, uno de los motivos clave de la elección del medio de transporte. Por tanto, ofrecer una mayor comodidad es una ventaja competitiva a la hora de presentar una oferta diferenciada ante otros modos de movilidad y ante la competencia que aparecerá con la liberalización del transporte de viajeros por ferrocarril. El ruido es clave como factor que influye en el confort del pasajero. Por ello, a finales de los años noventa, comienzan a aparecer los primeros estudios relevantes sobre confort acústico de vehículos de alta velocidad. Aunque la mayor parte de los estudios se centran principalmente en la caracterización física, se han realizado algunos avances en intentar relacionar el ruido interior con el confort del pasajero. El objetivo principal de la presente investigación es realizar una aproximación metodológica a la obtención de un modelo psicoacústico que permita predecir el nivel de molestias de los pasajeros en condiciones de circulación comerciales, así como realizar una comparativa de diferentes vehículos ferroviarios de alta velocidad en cuanto a su calidad sonora. Con este objetivo, ha sido necesaria la definición una metodología experimental para la obtención de parámetros objetivos del ruido de fondo así como de medidas subjetivas de la percepción del pasajero. En concreto, para el cálculo de medidas objetivas, se ha definido un procedimiento de medida del sonido en el interior de vehículos de alta velocidad circulando a velocidad comercial que permita la caracterización psicoacústica para su comparativa. El estudio de campo realizado ha permitido identificar las variables psicoacústicas que mejor describen el ruido de fondo y conocer como varían en función de su localización dentro del vehículo. Para la medida de la percepción se ha definido una metodología de evaluación del nivel de molestia de los sonidos representativa de la percepción del pasajero. Esta metodología ha sido validada como resultado del estudio, obteniendo una elevada fiabilidad en la medida del nivel de molestia. La metodología experimental ha sido aplicada en un estudio de campo donde se registró el sonido en el interior de seis vehículos de alta velocidad circulando a velocidad comercial. El estudio de campo permitió registrar cuarenta y seis sonidos que posteriormente fueron valorados por pasajeros en cuanto a su nivel de molestia. Con el objetivo de obtener un modelo de predicción del nivel de molestia, las variables psicoacústicas: nivel de presión sonora ponderado A, loudness, sharpness y roughness de los sonidos registrados fueron analizadas junto con el nivel de molestia percibido mediante un análisis de regresión lineal múltiple. El modelo obtenido presenta una capacidad de predicción del 90,8%. Adicionalmente, se realizó una comparativa de los vehículos que formaron parte del estudio de campo en cuanto a su nivel de molestia y su caracterización psicoacústica.
[CAT] El confort a bord, és, hui en dia, un dels motius clau de l'elecció del mitjà de transport. Per tant, oferir una major comoditat és un avantatge competitiu a l'hora de presentar una oferta diferenciada front a altres modes de mobilitat i davant la competència que apareixerà amb la liberalització del transport de viatgers per ferrocarril. El soroll és clau com a factor que influeix en el confort del passatger. Per això, a finals dels anys noranta, comencen a aparèixer els primers estudis rellevants sobre confort acústic de vehicles d'alta velocitat. Encara que la major part dels estudis es centren principalment en la caracterització física, s'han realitzat alguns avanços en intentar relacionar el soroll interior amb el confort del passatger. L'objectiu principal de la present recerca és realitzar una aproximació metodològica a l'obtenció d'un model psicoacústic que permeta predir el nivell de molèsties dels passatgers en condicions de circulació comercials, així com realitzar una comparativa de diferents vehicles ferroviaris d'alta velocitat en quant a la seua qualitat sonora. Amb aquest objectiu, ha sigut necessària la definició d'una metodologia experimental per a l'obtenció de paràmetres objectius del soroll de fons, així com les mesures subjectives de la percepció del passatger. En concret, per al càlcul de mesures objectives, s'ha definit un procediment de mesura del soroll a l'interior de vehicles d'alta velocitat circulant a velocitat comercial que permeta la caracterització psicoacústica per a la seua comparativa. L'estudi de camp realitzat a permès identificar les variables psicoacústiques que millor descriuen el soroll de fons i conèixer com varien en funció de la seua localització dins del vehicle. Per a la mesura de la percepció s'ha definit una metodologia d'avaluació del nivell de molèstia dels sons representativa de la percepció del passatger. Aquesta metodologia ha sigut validada com resultat de l'estudi, obtenint una elevada fiabilitat en la mesura del nivell de molèstia. La metodologia experimental ha sigut aplicada en un estudi de camp on es registrà el so a l'interior de sis vehicles d'alta velocitat circulant a velocitat comercial. L'estudi de camp va permetre enregistrar quaranta sis sons que posteriorment foren valorats per passatgers en quant al seu nivell de molèstia. Amb l'objectiu d'obtindre un model de predicció del nivell de molèstia, les variables psicoacústiques nivell de pressió sonora ponderat A, loudness, sharpness i roughness dels sons enregistrats foren analitzades junt amb el nivell de molèstia percebut mitjançant una anàlisi de regressió lineal múltiple. El model obtingut presenta una capacitat de predicció del 90,8%. Addicionalment, es va realitzar una comparativa dels vehicles que formaren part de l'estudi de camp en quant al seu nivell de molèstia i la seua caracterització psicoacústica.
Mateo Martínez, B. (2015). Aproximación metodológica a la obtención de modelos de percepción de molestias a partir de parámetros psicoacústicos en vehículos ferroviarios. Aplicación a trenes de alta velocidad [Tesis doctoral no publicada]. Universitat Politècnica de València. https://doi.org/10.4995/Thesis/10251/59414
TESIS
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Strapasson, Priscila. « Percepção química de Grapholita molesta (Busck) (lepidoptera : Tortricidae) a substâncias alimentares e voláteis de maçã ». reponame:Repositório Institucional da UFPR, 2012. http://hdl.handle.net/1884/29044.

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Resumo: O monitoramento é uma etapa fundamental do Manejo Integrado de Pragas e tem a finalidade de verificar a presença de um inseto e sua intensidade, fornecendo subsídios para tomada de decisões para aplicação de uma medida de controle. Grapholita molesta (Busck, 1916), é uma importante praga de fruteiras de clima temperado e a eficiência do monitoramento desta espécie, realizado com armadilhas a base de feromônio, é prejudicada em áreas onde se utiliza a técnica de confusão sexual como controle, devido à similaridade dos feromônios envolvidos. O objetivo deste trabalho foi identificar novos compostos atrativos para G. molesta, visando sua utilização no monitoramento deste tortricídeo em pomares com confusão sexual. Atrativos alimentares foram testados em campo para a captura de mariposas, utilizando armadilhas do tipo McPhail iscadas com suco e vinho de uva em pomares de maçã. Também foram realizados experimentos em laboratório para identificar os voláteis emitidos por frutos de 'Eva' e 'Gala' em diferentes estágios de desenvolvimento, através da coleta dos voláteis por headspace e análise em cromatografia gasosa, assim como a resposta eletrofisiológica e comportamental de G. molesta a estes compostos. Por fim, o efeito da interação entre os voláteis liberados por maçã madura e feromônio sintético foi avaliado para a captura de machos de G. molesta em experimentos de campo. Verificou-se que o vinho foi o atrativo mais eficiente para a captura de G. molesta em pomares com confusão sexual, superando as capturas com feromônio sintético. Além disso, atrativos alimentares capturaram fêmeas copuladas, o que pode explicar a ocorrência de danos mesmo quando há baixas capturas em armadilhas com feromônio durante a eficiência da formulação de confusão sexual. Em relação à avaliação de resposta de G. molesta aos voláteis de maçã em diferentes estágios de maturação, não foram detectadas repostas eletrofisiológicas da mariposa-oriental aos voláteis emitidos em estágio imaturo de ambas cultivares. Adultos responderam eletrofisiologicamente a dois compostos de 'Eva' em estágio de processo de maturação: hexanoato de isoamila e ? -farneseno. Dentre os voláteis liberados em estágio de maturação fisiológica, doze elicitaram respostas em adultos. Fêmeas virgens não responderam aos voláteis em olfatômetro e fêmeas acasaladas foram atraídas por voláteis liberados por frutos em estágio de maturação fisiológica, o que sugere uma maior sensibilidade de fêmeas acasaladas, estimuladas pela necessidade de localizar sítios de oviposição. Machos também foram atraídos por voláteis de frutos em estágio de processo de maturação e em maturação fisiológica, possivelmente estes utilizam o odor como pista química em busca de parceiras para o acasalamento. Quanto ao efeito de voláteis de maçã madura e feromônio sintético, não foi observado incremento na atração de adultos em bioensaios em olfatômetro "Y" e nas capturas de machos em campo.
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Pistori, Raquel Eduarda Trevisan [UNESP]. « Crescimento da macrófita aquática flutuante Salvinia molesta em viveiros de aquicultura com distintos estados tróficos ». Universidade Estadual Paulista (UNESP), 2005. http://hdl.handle.net/11449/144149.

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Made available in DSpace on 2016-09-27T13:40:15Z (GMT). No. of bitstreams: 0 Previous issue date: 2005-04-18. Added 1 bitstream(s) on 2016-09-27T13:45:40Z : No. of bitstreams: 1 000337475.pdf: 352651 bytes, checksum: 115d53ec10c7894518319ec7e20348aa (MD5)
Conselho Nacional de Desenvolvimento Científico e Tecnológico (CNPq)
Salvinia molesta é uma espécie de macrófita aquática flutuante livre que tem habilidade para colonizar rapidamente muitos ambientes aquáticos com características físicas e químicas distintas. Efluentes das atividades de aqüicultura podem proporcionar a eutrofização dos ambientes aquáticos, favorecendo o desenvolvimento indesejado de algumas macrófitas aquáticas, especialmente do tipo ecológico flutuante livre. No Centro de Aqüicultura da UNESP - Jaboticabal a espécie S. molesta é encontrada em abundância em várias represas. Neste contexto, os objetivos principais deste trabalho foram avaliar os coeficientes de crescimento e da composição química da biomassa de S. molesta crescendo em duas represas do CAUNESP. Represa 1 (R1) que não recebe descarga de efluentes de aqüicultura e represa 2 (R2) submetida a descarga de efluentes dos setores de nutrição, piscicultura e ranicultura. O estudo foi desenvolvido entre os meses de julho de 2003 a março de 2004. Em cada represa foram colocados oito cercados de 1 m2 cada contento rametes de S. molesta, Quatro possuíram tela plástica vazada com abertura de poro de 3 x 4 mm na parte inferior e os outros quatro não contiveram proteção para verificar possíveis interferências de herbivoria por animais aquáticos nos coeficientes de crescimento. Os coeficientes de crescimento em R1 (0,026 dia-1) foram inferiores ao de R2 (0,731 dia-1). A herbivoria e o diferente grau de trofia dos ambientes (R1 meso-eutrófica e R2 hiper-eutrófica) foram fatores que exerceram forte influência nos coeficientes de crescimento. Os resultados permitiram concluir que os lançamentos de efluentes de aqüicultura promoveram a eutrofização e conseqüentemente aumento do crescimento de S. molesta
Salvinia molesta is a free-floating aquatic macrophyte, which colonize many aquatic environments with distinct physical and chemical characteristics. In this context, effluents from aquaculture activities may contribute to eutrofication of aquatic environments enabling the undesirable development of some aquatic macrophytes, specially the ecological type of free floating. In the Aquaculture Center of UNESP (CAUNESP) - Jaboticabal City, São Paulo State, Brazil, the S. molesta is easily found in many reservoirs. The main aim of this research is to study the growth rates and the chemical composition of S. molesta breeding in two reservoirs in CAUNESP. The first one (R1) does not receive any aquaculture effluents, whereas the second (R2) receive effluents from fish, frog and shrimp breeding tanks. This study was developed from July 2003 to March 2004. Eight square structures of 1 m2 each were set up in each reservoir; four of each had plastic sieves with 3 x 4 mm openings covering inferior part. The other four structures did not have any protection in order to allow fish interference concerning the growth rates. The growth rates in R1 (0,026 day -1) were lower than the values of R2 (0,731 day -1). The fish herbivory and the different trofic levels in the reservoirs (R1 meso-eutrophic and R2 hypereutrophic) were factors that strongly influenced the growth rates. According to the results, we conclude that aquaculture effluents cause eutrofication and, consequently increase the growth of S. molesta
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Pistori, Raquel Eduarda Trevisan. « Crescimento da macrófita aquática flutuante Salvinia molesta em viveiros de aquicultura com distintos estados tróficos / ». Jaboticabal, 2005. http://hdl.handle.net/11449/144149.

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Orientador: Antonio Fernando Monteiro Camargo
Banca: Flávio Ruas de Moraes
Banca: Irineu Bianchi Junior
Resumo: Salvinia molesta é uma espécie de macrófita aquática flutuante livre que tem habilidade para colonizar rapidamente muitos ambientes aquáticos com características físicas e químicas distintas. Efluentes das atividades de aqüicultura podem proporcionar a eutrofização dos ambientes aquáticos, favorecendo o desenvolvimento indesejado de algumas macrófitas aquáticas, especialmente do tipo ecológico flutuante livre. No Centro de Aqüicultura da UNESP - Jaboticabal a espécie S. molesta é encontrada em abundância em várias represas. Neste contexto, os objetivos principais deste trabalho foram avaliar os coeficientes de crescimento e da composição química da biomassa de S. molesta crescendo em duas represas do CAUNESP. Represa 1 (R1) que não recebe descarga de efluentes de aqüicultura e represa 2 (R2) submetida a descarga de efluentes dos setores de nutrição, piscicultura e ranicultura. O estudo foi desenvolvido entre os meses de julho de 2003 a março de 2004. Em cada represa foram colocados oito cercados de 1 m2 cada contento rametes de S. molesta, Quatro possuíram tela plástica vazada com abertura de poro de 3 x 4 mm na parte inferior e os outros quatro não contiveram proteção para verificar possíveis interferências de herbivoria por animais aquáticos nos coeficientes de crescimento. Os coeficientes de crescimento em R1 (0,026 dia-1) foram inferiores ao de R2 (0,731 dia-1). A herbivoria e o diferente grau de trofia dos ambientes (R1 meso-eutrófica e R2 hiper-eutrófica) foram fatores que exerceram forte influência nos coeficientes de crescimento. Os resultados permitiram concluir que os lançamentos de efluentes de aqüicultura promoveram a eutrofização e conseqüentemente aumento do crescimento de S. molesta
Abstract: Salvinia molesta is a free-floating aquatic macrophyte, which colonize many aquatic environments with distinct physical and chemical characteristics. In this context, effluents from aquaculture activities may contribute to eutrofication of aquatic environments enabling the undesirable development of some aquatic macrophytes, specially the ecological type of free floating. In the Aquaculture Center of UNESP (CAUNESP) - Jaboticabal City, São Paulo State, Brazil, the S. molesta is easily found in many reservoirs. The main aim of this research is to study the growth rates and the chemical composition of S. molesta breeding in two reservoirs in CAUNESP. The first one (R1) does not receive any aquaculture effluents, whereas the second (R2) receive effluents from fish, frog and shrimp breeding tanks. This study was developed from July 2003 to March 2004. Eight square structures of 1 m2 each were set up in each reservoir; four of each had plastic sieves with 3 x 4 mm openings covering inferior part. The other four structures did not have any protection in order to allow fish interference concerning the growth rates. The growth rates in R1 (0,026 day -1) were lower than the values of R2 (0,731 day -1). The fish herbivory and the different trofic levels in the reservoirs (R1 meso-eutrophic and R2 hypereutrophic) were factors that strongly influenced the growth rates. According to the results, we conclude that aquaculture effluents cause eutrofication and, consequently increase the growth of S. molesta
Mestre
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Vial, Blanco Cristóbal. « Sistema de iluminación de escritorio para la atenuación de sombras indeseadas y molestas en labores de maquetación ». Tesis, Universidad de Chile, 2013. http://www.repositorio.uchile.cl/handle/2250/112825.

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Diseñador Industrial
El trabajo en este proyecto se enfoca en las labores de maquetación y la iluminación necesaria para realizarlas correctamente; específicamente se trata el problema de la aparición de sombras molestas e indeseadas bajo ciertas condiciones lumínicas, las cuales generan reacciones posturales instintivas y con ello efectos adversos que intervienen en el grado de capacidad visual del momento y a su vez en un sinnúmero de efectos sobre el usuario.
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Rodriguez, Rojas Richard Raitt. « Factores de riesgo psicosocial y molestias musculoesqueléticas de promotores de servicios de una empresa bancaria Lima – 2018 ». Bachelor's thesis, Universidad Nacional Mayor de San Marcos, 2018. http://cybertesis.unmsm.edu.pe/handle/cybertesis/10412.

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Determina si existe asociación entre los factores de riesgo psicosocial y las molestias musculoesqueléticas en promotores de servicios de una empresa bancaria. Se estudió una muestra de 234 trabajadores los cuales fueron seleccionados por muestreo no probabilístico por conveniencia. Para lograr el objetivo del presente estudio se hizo uso de un diseño metodológico transversal, de tipo analítico. Se administró a los trabajadores el Cuestionario de Riesgos Psicosociales en el Trabajo SUSESO – ISTAS 21 Versión Breve, una adaptación del Cuestionario nórdico de molestias musculoesqueléticas y una encuesta de recopilación de datos sociodemográficos y laborales. La información recopilada fue analizada utilizando la prueba chi cuadrado independiente, hallando el Odds Ratio y aplicando un modelo de regresión logística lineal. Los resultados obtenidos mostraron existencia de asociación estadística entre riesgo psicosocial por “Compensaciones” y molestias musculoesqueléticas en la zona dorsal (x 2 = 4.51, p<0.05, OR= 2.3). Por lo cual, se aceptó la hipótesis planteada. Además, se observó que las dimensiones de riesgo psicosocial más frecuentes fueron las “Exigencias psicológicas” (83%, n=194) y las “Doble presencia” (81%, n=189); asimismo, las molestias musculoesqueléticas más frecuentes fueron las reportadas en las zonas del cuello (62%, n=144), la espalda baja (50%, n=118) y la espalda alta (44%, n=103). Se concluye que existe asociación estadística entre factores de riesgo psicosocial por compensaciones y molestias musculoesqueléticas en la zona dorsal en los promotores de servicios de la empresa bancaria.
Tesis
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Rodriguez, Rojas Richard Raitt. « Factores de riesgo psicosocial y molestias musculoesqueléticas de promotores de servicios de una empresa bancaria Lima – 2018 ». Bachelor's thesis, Universidad Nacional Mayor de San Marcos, 2019. https://hdl.handle.net/20.500.12672/10412.

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Résumé :
Determina si existe asociación entre los factores de riesgo psicosocial y las molestias musculoesqueléticas en promotores de servicios de una empresa bancaria. Se estudió una muestra de 234 trabajadores los cuales fueron seleccionados por muestreo no probabilístico por conveniencia. Para lograr el objetivo del presente estudio se hizo uso de un diseño metodológico transversal, de tipo analítico. Se administró a los trabajadores el Cuestionario de Riesgos Psicosociales en el Trabajo SUSESO – ISTAS 21 Versión Breve, una adaptación del Cuestionario nórdico de molestias musculoesqueléticas y una encuesta de recopilación de datos sociodemográficos y laborales. La información recopilada fue analizada utilizando la prueba chi cuadrado independiente, hallando el Odds Ratio y aplicando un modelo de regresión logística lineal. Los resultados obtenidos mostraron existencia de asociación estadística entre riesgo psicosocial por “Compensaciones” y molestias musculoesqueléticas en la zona dorsal (x 2 = 4.51, p<0.05, OR= 2.3). Por lo cual, se aceptó la hipótesis planteada. Además, se observó que las dimensiones de riesgo psicosocial más frecuentes fueron las “Exigencias psicológicas” (83%, n=194) y las “Doble presencia” (81%, n=189); asimismo, las molestias musculoesqueléticas más frecuentes fueron las reportadas en las zonas del cuello (62%, n=144), la espalda baja (50%, n=118) y la espalda alta (44%, n=103). Se concluye que existe asociación estadística entre factores de riesgo psicosocial por compensaciones y molestias musculoesqueléticas en la zona dorsal en los promotores de servicios de la empresa bancaria.
Tesis
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Victório, Soraia da Silva [UNESP]. « Interação ecológica entre duas espécies de macrófitas aquáticas flutuantes Pistia stratiotes L. e Salvinia molesta (Michell) ». Universidade Estadual Paulista (UNESP), 2009. http://hdl.handle.net/11449/87885.

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Made available in DSpace on 2014-06-11T19:23:03Z (GMT). No. of bitstreams: 0 Previous issue date: 2009-03-05Bitstream added on 2014-06-13T19:08:49Z : No. of bitstreams: 1 victorio_ss_me_rcla.pdf: 939591 bytes, checksum: 6d156393792e61890a0c90d93e8a9b2a (MD5)
A presente dissertação está estruturada em forma de artigo científico e teve como objetivo avaliar a interação ecológica entre duas espécies de macrófitas aquáticas flutuantes Pistia stratiotes L. e Salvinia molesta (Michell) em duas áreas alagadas marginais ao rio Aguapeú na bacia hidrográfica do rio Itanhaém, SP. Foram escolhidas duas áreas alagadas que apresentassem apenas uma das espécies em maior abundância, com base na hipótese de que S. molesta possui maior habilidade competitiva que P. stratiotes em ambientes com menores concentrações de nutrientes. O delineamento experimental foi constituído de seis tratamentos e três réplicas. Os tratamentos foram: P. stratiotes área 1 (monoespecífico), S. molesta área 2 (monoespecífico), P. stratiotes área 2 (monoespecífico), S. molesta área 1 (monoespecífico), P. stratiotes e S. molesta área 1 (misto) e S. molesta e P. stratiotes área 2 (misto). A capacidade suporte (K) foi calculada para todas as réplicas em cada um dos tratamentos. Para identificar a ocorrência de diferenças significativas foi aplicada a análise de variância ANOVA Fatorial e posteriormente foi aplicado o teste Tukey. Houve diferenças significativas nos valores de capacidade suporte para P. stratiotes entre as áreas alagadas 1 e 2 para os cultivos em monocultura (p=0,0003) e em mistura (p=0,0002). Não houve diferenças significativas (p=0,053) entre as diferentes culturas na área 1, local com maiores concentrações de nutrientes e onde esta espécie ocorre. Houve diferenças significativas (p=0,02) entre as diferentes culturas na área 2, onde P. stratiotes não ocorre. Para S. molesta observou-se diferenças significativas entre as áreas alagadas 1 e 2 para os cultivos em monocultura (p=0,0002) e em mistura (p=0,004). Houve diferenças significativas entre as diferentes culturas na área 2 (p=0,002), local com baixas concentrações...
The effects of ecological interactions with the abiotic factors determine the basis of community diversity and abundance of aquatic macrophytes. Experiments involving interspecific competition may be used to identify the environmental variables on patterns of competition between species of aquatic macrophytes. In this context, this study aimed to evaluate the ecological interaction between two species of floating aquatic macrophytes Pistia stratiotes L. and Salvinia molesta (Michell) in two flooded areas that had only a marginal species in greater abundance, based on the hypothesis that S. molesta have greater competitive ability than P. stratiotes in environments with lower concentrations of nutrients. The ecological interaction was investigated for fourteen weeks in the Aguapeú river, in Itanhaém River Basin, in São Paulo. The experiment consisted of six treatments and three replicates. The treatments were: P. stratiotes area 1 (monospecific), S. molesta area 2 (monospecific), P. stratiotes area 2 (monospecific), S. molesta area 1 (monospecific), P. stratiotes and S. molesta area 1 (moisture) and S. molesta and P. stratiotes area 2 (moisture). The support capacity (K) was calculated for all replicates in each treatment. To identify the occurrence of significant differences was applied to Factorial ANOVA and subsequently Tukey test. There were significant differences in the values of support capacity for P. stratiotes flooded areas between 1 and 2 for the crops in monoculture and in moisture. There were no significant differences between cultures in the área 1. There were significant differences between cultures in the area 2. For S. molesta was observed significant differences between the flooded areas 1 and 2 for the crops in monoculture and in moisture. Significant differences between cultures in the area 2 and area 1. Was observed the existence of asymmetric competition... (Complete abstract click electronic access below)
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Steigleder, Ana Paula. « Estudo morfológico da planta Salvinia Molesta : uma contribuição para a biônica e o design de produto ». reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2010. http://hdl.handle.net/10183/28839.

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Résumé :
A análise biônica é uma ferramenta versátil que apresenta grande potencial tecnológico tanto em aplicações industriais como bens de consumo, pois através dela, o designer, pesquisa e busca na biologia indicações e orientações de elementos e mecanismos funcionais e formais que possibilitem o desenvolvimento de produtos. Assim, produtos que necessitem de conforto térmico, impermeabilização de paredes, lajes, telhas e produtos afins ou mesmo problemas como a retirada de resíduos do fundo de embalagens têm na análise biônica soluções inteligentes e otimizadas pela natureza. Desta forma, esta pesquisa teve o objetivo de analisar a morfologia da planta aquática Salvinia Molesta no intuito de investigar a capacidade de repelência da água na superfície da folha, para posteriormente reproduzir suas propriedades visando o desenvolvimento de produtos que necessitem de superfícies impermeáveis. Para esta análise foram realizados distintos métodos de caracterização: microscopia via microscópio estereoscópico, microscopia eletrônica de varredura - MEV, medida do ângulo de contato, medida da histerese do ângulo de contato e análise por dispersão de energia - EDS. Após a compilação destas informações foi desenvolvida uma simulação computacional 3D a qual serviu tanto para a demonstração quanto para uma melhor compreensão do mecanismo de funcionamento da capacidade de repelência de água da planta Salvinia Molesta. A caracterização por microscopia eletrônica de varredura apresentou a estrutura do tricoma onde por sua vez, identificou os locais onde havia presença e ausência de ceras nos tricomas da planta. A medida do ângulo de contato da superfície da folha é um dado de importante, pois define a capacidade de absorção de água na superfície da planta. Os resultados de caracterização indicaram a hidrofobicidade da Salvinia Molesta que até o momento não havia sido mencionado pela literatura. Esta pesquisa foi ainda precedida de uma metodologia biônica que conduziu em uma pesquisa sistemática onde avaliou a necessidade, os potenciais e as limitações da planta Salvinia Molesta podendo ser esta metodologia aplicada no estudo biônico de plantas em geral.
The bionic analysis is a versatile tool that shows great technological potential either in industrial applications as well as in consumption goods because by its usage the designer researches and seeks in Biology indications and orientations of elements, and functional and formal mechanisms that enable the development of products. Thus, products that need thermal comfort, proofing of walls, slab stones, tiles, and similar products or even problems with the removal of residues from the bottom of packages have got in bionic analysis intelligent solutions optimized by nature. This research aims to analyze the morphology of the aquatic plant Salvinia Molesta with the purpose to investigate the capacity of water repellence on the surface of the leave in order to later reproduce its properties aiming at the development of products that necessitate impermeable surfaces. For this analysis there has been carried out distinct characterization methods, such as: stereoscopical microscopy, scanning electron microscopy - SEM, measurement of the contact angle, measurement of the hysteresis of the angle, and analysis by energy dispersion system - EDS. After the compilation of these data a 3D computer simulation was developed which served as a demonstration as well as a better comprehension of the mechanism on the way the water repellence capacity of Salvinia Molesta works. The characterization by scanning electron microscopy showed the structure of the hair where it identified the places where there were the presence and absence of waxes on the plant’s hairs. The measurement of the contact angle of the leave surface is an important data because it defines the capacity of water absorption on the surface of the plant. The characterization results indicate Salvinia Molesta’s hydrophobicity which had not been mentioned in the literature up to now. This research was also preceded by a bionic methodology which conducted in a systematic research where Salvinia Molesta’s necessity, potentials, and limitations were evaluated, enabling this methodology to be applied in the bionic study of plants in general.
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Victório, Soraia da Silva. « Interação ecológica entre duas espécies de macrófitas aquáticas flutuantes Pistia stratiotes L. e Salvinia molesta (Michell) / ». Rio Claro : [s.n.], 2009. http://hdl.handle.net/11449/87885.

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Résumé :
Orientador: Antonio Fernando Monteiro Camargo
Banca: Gustavo Henrique Gonzaga da Silva
Banca: Ciro César Zanini Branco
Resumo: A presente dissertação está estruturada em forma de artigo científico e teve como objetivo avaliar a interação ecológica entre duas espécies de macrófitas aquáticas flutuantes Pistia stratiotes L. e Salvinia molesta (Michell) em duas áreas alagadas marginais ao rio Aguapeú na bacia hidrográfica do rio Itanhaém, SP. Foram escolhidas duas áreas alagadas que apresentassem apenas uma das espécies em maior abundância, com base na hipótese de que S. molesta possui maior habilidade competitiva que P. stratiotes em ambientes com menores concentrações de nutrientes. O delineamento experimental foi constituído de seis tratamentos e três réplicas. Os tratamentos foram: P. stratiotes área 1 (monoespecífico), S. molesta área 2 (monoespecífico), P. stratiotes área 2 (monoespecífico), S. molesta área 1 (monoespecífico), P. stratiotes e S. molesta área 1 (misto) e S. molesta e P. stratiotes área 2 (misto). A capacidade suporte (K) foi calculada para todas as réplicas em cada um dos tratamentos. Para identificar a ocorrência de diferenças significativas foi aplicada a análise de variância ANOVA Fatorial e posteriormente foi aplicado o teste Tukey. Houve diferenças significativas nos valores de capacidade suporte para P. stratiotes entre as áreas alagadas 1 e 2 para os cultivos em monocultura (p=0,0003) e em mistura (p=0,0002). Não houve diferenças significativas (p=0,053) entre as diferentes culturas na área 1, local com maiores concentrações de nutrientes e onde esta espécie ocorre. Houve diferenças significativas (p=0,02) entre as diferentes culturas na área 2, onde P. stratiotes não ocorre. Para S. molesta observou-se diferenças significativas entre as áreas alagadas 1 e 2 para os cultivos em monocultura (p=0,0002) e em mistura (p=0,004). Houve diferenças significativas entre as diferentes culturas na área 2 (p=0,002), local com baixas concentrações... (Resumo completo, clicar acesso eletrônico abaixo)
Abstract: The effects of ecological interactions with the abiotic factors determine the basis of community diversity and abundance of aquatic macrophytes. Experiments involving interspecific competition may be used to identify the environmental variables on patterns of competition between species of aquatic macrophytes. In this context, this study aimed to evaluate the ecological interaction between two species of floating aquatic macrophytes Pistia stratiotes L. and Salvinia molesta (Michell) in two flooded areas that had only a marginal species in greater abundance, based on the hypothesis that S. molesta have greater competitive ability than P. stratiotes in environments with lower concentrations of nutrients. The ecological interaction was investigated for fourteen weeks in the Aguapeú river, in Itanhaém River Basin, in São Paulo. The experiment consisted of six treatments and three replicates. The treatments were: P. stratiotes area 1 (monospecific), S. molesta area 2 (monospecific), P. stratiotes area 2 (monospecific), S. molesta area 1 (monospecific), P. stratiotes and S. molesta area 1 (moisture) and S. molesta and P. stratiotes area 2 (moisture). The support capacity (K) was calculated for all replicates in each treatment. To identify the occurrence of significant differences was applied to Factorial ANOVA and subsequently Tukey test. There were significant differences in the values of support capacity for P. stratiotes flooded areas between 1 and 2 for the crops in monoculture and in moisture. There were no significant differences between cultures in the área 1. There were significant differences between cultures in the area 2. For S. molesta was observed significant differences between the flooded areas 1 and 2 for the crops in monoculture and in moisture. Significant differences between cultures in the area 2 and area 1. Was observed the existence of asymmetric competition... (Complete abstract click electronic access below)
Mestre
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Miranda, Cecília Vieira. « Salvinia (Salviniaceae) nas regiões sul e sudeste do Brasil ». Universidade Federal de Viçosa, 2017. http://www.locus.ufv.br/handle/123456789/21121.

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Submitted by Marco Antônio de Ramos Chagas (mchagas@ufv.br) on 2018-08-13T18:31:14Z No. of bitstreams: 1 texto completo.pdf: 2492694 bytes, checksum: 956d122d5b2cedacfeb7a479be647eb4 (MD5)
Made available in DSpace on 2018-08-13T18:31:14Z (GMT). No. of bitstreams: 1 texto completo.pdf: 2492694 bytes, checksum: 956d122d5b2cedacfeb7a479be647eb4 (MD5) Previous issue date: 2017-07-31
Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior
Salvinia é um gênero de samambaias aquáticas flutuantes pertencente à família Salviniaceae, Ordem Salviniales, a qual compreende as samambaias heterosporadas. O gênero é subcosmopolita e apresenta cerca de 12 espécies. Uma destas espécies, S. molesta, é originária do Brasil e se transformou numa exótica invasora muito agressiva em vários países. Neste trabalho realizou-se o estudo taxonômico das espécies de Salvinia para as regiões sul e sudeste do Brasil. Para tanto, foram consultadas as coleções dos herbários BHCB, BHZB, CAY, CESJ, CVRD, DIAM, ESAL, FLOR, FUEL, FURB, HAS, HB, HBR, HUFU, HURG, ICN, MBM, MBML, OUPR, PACA, R, RB, SJRP, SP, SPF, SPFR, UEC, UPCB, VIC, análises de imagens online dos tipos, e estudo das espécies em campo. No sul e sudeste do Brasil nove táxons ocorrem, dos quais dois são novos à ciência: S. auriculata var. major, var. nov., S. biloba, S. cucullata, S. ×delasotae, hybr. nov., S. herzogii, S. oblongifolia, S. minima, S. molesta e S. radula. Salvinia cucullata e S. ×delasotae são táxons cultivados, não ocorrendo naturalmente na área de estudo. Com base na análise de plantas da Guiana Francesa, concluiu-se que S. auriculata s. str. (= S. auriculata var. auriculata) não ocorre no sul e sudeste do Brasil. São apresentados cabeçalhos taxonômicos atualizados, descrições, ilustrações, chave e mapas de distribuição geográfica para todos os táxons.
Salvinia is a genus belonging to the family Salviniaceae, Order Salviniales, which comprises the aquatic ferns. The genus is widely distributed throughout the globe and has about 12 species. One of these, S. molesta, originated in Brazil and has become a very aggressive exotic invader in several countries. In this work I present the taxonomic study of Salvinia species from southern and southeastern regions of Brazil. I analyzed materials from herbaria BHCB, BHZB, CAY, CESJ, CVRD, DIAM, ESAL, FLOR, FUEL, FURB, HAS, HB, HBR, HUFU, HURG, ICN, MBM, MBML, OUPR, PACA, R, RB, SJRP, SP, SPF, SPFR, UEC, UPCB, VIC, plus online images of types, and field studies. In southern and southeastern Brazil, nine taxa of Salvinia occur, of which two are new to science: S. auriculata var. major, var. nov., S. biloba, S. cucullata, S. ×delasotae, hybr. nov., S. herzogii, S. oblongifolia, S. minima, S. molesta, and S. radula. Salvinia cucullata and S. ×delasotae are cultivated taxa, not occurring naturally. Based on studies of plants from French Guiana, I concluded that S. auriculata s. str. (= S. auriculata var. auriculata) does not occur in southern and southeastern Brazil. I present updated nomenclatural headings, descriptions, illustrations, key, and maps of distribution of all taxa.
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Poltronieri, Alex Sandro. « Bioecologia de Grapholita molesta (Busck, 1916) (Lepidoptera : Tortricidae) em pomares de pessegueiro no município de Araucária, Paraná / ». oai:ufpr.br:233675, 2007. http://200.17.209.5:8000/cgi-bin/gw_42_13/chameleon.42.13a?host=localhost%201111%20DEFAULT&sessionid=VTLS&function=CARDSCR&search=KEYWORD&pos=1&u1=12101&t1=233675.

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Résumé :
Orientador: Lino Bittencourt Monteiro
Dissertação (mestrado) - Universidade Federal do Paraná, Setor de Ciências Agrárias, Programa de Pós-Graduação em Agronomia. Defesa: Curitiba, 2007
Inclui bibliografia
Área de concentração: Produção vegetal
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Cancian, Leonardo Farage [UNESP]. « Crescimento das macrófitas aquáticas flutuantes Pistia stratiotes e Salvinia molesta em diferentes condições de temperatura e fotoperíodo ». Universidade Estadual Paulista (UNESP), 2007. http://hdl.handle.net/11449/86718.

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Résumé :
Made available in DSpace on 2014-06-11T19:22:23Z (GMT). No. of bitstreams: 0 Previous issue date: 2007-04-04Bitstream added on 2014-06-13T18:49:00Z : No. of bitstreams: 1 cancian_lf_me_jabo.pdf: 528205 bytes, checksum: 5e252699cf2c2ce170589ccb4d218307 (MD5)
Fundação de Amparo à Pesquisa do Estado de São Paulo (FAPESP)
A presente dissertação está estruturada em dois capítulos no formato de artigo científico e teve como objetivo avaliar o crescimento das macrófitas aquáticas flutuantes Pistia stratiotes e Salvinia molesta em diferentes condições de fotoperíodo e temperatura em condições de laboratório. O delineamento experimental foi casualizado sendo constituído de oito tratamentos (T) e três réplicas. Os tratamentos foram: T1 (15°C/8h de fotoperíodo); T2 (15°C/12h de fotoperíodo); T3 (15°C/16h de fotoperíodo); T4 (25°C/8h fotoperíodo); T5 (25°C/12h de fotoperíodo); T6 (25°C/16h de fotoperíodo); T7 (30°C/8h de fotoperíodo) e T8 (30°C/12h de fotoperíodo). A capacidade suporte (K) foi calculada para todas as réplicas em cada um dos tratamentos. Para identificar a ocorrência de diferenças significativas foi aplicada a análise de variância (p<0,05) e posteriormente o foi aplicado o teste de Duncan. Não houve diferenças significativas entre as capacidades suportes de P. stratiotes nos tratamentos T1 e T8 (p=0,05), T2 e T7 (p=0,62), T3 e T4 (p=0,26), T3 e T5 (p=0,36), T4 e T5 (p=0,06) e T5 eT7 (p=0,09). O maior crescimento de Pistia stratiotes ocorreu em temperaturas intermediárias e em fotoperíodos mais longos, com um melhor desempenho quando submetida à temperatura de 25°C e 16 horas de fotoperíodo. Para Salvinia molesta observou-se que não houve diferença significativa entre T1 e T4(p=0,233), T1 e T7(p=0,638), T4 e T6(p=0,106) e T4 e T7(p=0,420). Foi possível observar um melhor crescimento de S. molesta em temperaturas mais baixas, sendo o 2 melhor desempenho observado (tratamento T3) com temperatura de 15°C e fotoperíodo de 16 horas.
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Cancian, Leonardo Farage. « Crescimento das macrófitas aquáticas flutuantes Pistia stratiotes e Salvinia molesta em diferentes condições de temperatura e fotoperíodo / ». Jaboticabal : [s.n.], 2007. http://hdl.handle.net/11449/86718.

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Résumé :
Orientador: Gustavo Henrique Gonzaga da Silva
Banca: Irineu Bianchini Júnior
Banca: Robinson Antonio Pitelli
Resumo: A presente dissertação está estruturada em dois capítulos no formato de artigo científico e teve como objetivo avaliar o crescimento das macrófitas aquáticas flutuantes Pistia stratiotes e Salvinia molesta em diferentes condições de fotoperíodo e temperatura em condições de laboratório. O delineamento experimental foi casualizado sendo constituído de oito tratamentos (T) e três réplicas. Os tratamentos foram: T1 (15°C/8h de fotoperíodo); T2 (15°C/12h de fotoperíodo); T3 (15°C/16h de fotoperíodo); T4 (25°C/8h fotoperíodo); T5 (25°C/12h de fotoperíodo); T6 (25°C/16h de fotoperíodo); T7 (30°C/8h de fotoperíodo) e T8 (30°C/12h de fotoperíodo). A capacidade suporte (K) foi calculada para todas as réplicas em cada um dos tratamentos. Para identificar a ocorrência de diferenças significativas foi aplicada a análise de variância (p<0,05) e posteriormente o foi aplicado o teste de Duncan. Não houve diferenças significativas entre as capacidades suportes de P. stratiotes nos tratamentos T1 e T8 (p=0,05), T2 e T7 (p=0,62), T3 e T4 (p=0,26), T3 e T5 (p=0,36), T4 e T5 (p=0,06) e T5 eT7 (p=0,09). O maior crescimento de Pistia stratiotes ocorreu em temperaturas intermediárias e em fotoperíodos mais longos, com um melhor desempenho quando submetida à temperatura de 25°C e 16 horas de fotoperíodo. Para Salvinia molesta observou-se que não houve diferença significativa entre T1 e T4(p=0,233), T1 e T7(p=0,638), T4 e T6(p=0,106) e T4 e T7(p=0,420). Foi possível observar um melhor crescimento de S. molesta em temperaturas mais baixas, sendo o 2 melhor desempenho observado (tratamento T3) com temperatura de 15°C e fotoperíodo de 16 horas.
Mestre
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Kovanci, Orkun B. « Mating disruption for control of the Oriental fruit moth, Grapholita molesta (Busck) (Lepidoptera:Tortricidae), in North Carolina apple orchards ». NCSU, 2003. http://www.lib.ncsu.edu/theses/available/etd-07242003-225802/.

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Résumé :
Oriental fruit moth, Grapholita molesta (Busck), has been a primary pest of peaches for many years throughout the world, and recently it has also emerged as a key pest of apples in the eastern United States. The implementation of the Food Quality Protection Act has eliminated the use of many organophosphate insecticides and encouraged the search for alternatives to organophosphates for control of Oriental fruit moth. Large and small plot studies were conducted to evaluate mating disruption as an alternative control tactic against Oriental fruit moth in North Carolina apple orchards during 2000-2002. The efficacy of Isomate-M 100 pheromone dispensers and microencapsulated sprayable pheromone was compared to insecticide-treated and non-managed orchards. Pheromone trap catches were significantly reduced in mating disruption blocks compared with conventional and non-managed orchards. Pheromone traps placed in the upper canopy captured significantly more moths than traps placed in the lower canopy across all treatments. Male OFM responded optimally to traps baited with 100 µg lures compared with 30 and 300 µg lures regardless of treatment. The loss of OFM pheromone from red rubber septa over a four-wk period exhibited a first-order release rate for septa loaded with 100 and 300 µg pheromone, but a more constant release rate from septa loaded with 30 µg pheromone. Based on pheromone trap captures, there was little difference among rates of sprayable pheromone ranging from 12.4 to 49.1 g (ai)/ha, but efficacy declined at 2.4 g (ai)/ha applied at monthly intervals. The 6.2 g (ai)/ha rate applied at 2-wk intervals was significantly less effective than monthly applications of 12.4 and 24.7 g (ai)/ha. Significantly fewer moths were caught in pheromone traps deployed in blocks treated in late May with Isomate-M 100, Isomate-M Rosso and Isomate-M 100 plus 3M sprayable pheromone compared with traps in conventional insecticide treatments, and Isomate-M 100 applied in late June. Overall, fruit damage by OFM larvae was quite low in mating disruption blocks.
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Silva, Adinan Alves da. « Respostas do sistema antioxidativo e metabolismo da glutationa em Salvinia molesta D. S. Mitchell (Salviniaceae) submetida ao arsenito ». Universidade Federal de Viçosa, 2014. http://www.locus.ufv.br/handle/123456789/6264.

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Résumé :
Submitted by Marco Antônio de Ramos Chagas (mchagas@ufv.br) on 2015-10-16T10:53:46Z No. of bitstreams: 1 texto completo.pdf: 5109719 bytes, checksum: 52efcdf891a2dfacc791843e0f48307d (MD5)
Made available in DSpace on 2015-10-16T10:53:46Z (GMT). No. of bitstreams: 1 texto completo.pdf: 5109719 bytes, checksum: 52efcdf891a2dfacc791843e0f48307d (MD5) Previous issue date: 2014-02-07
Fundação de Amparo a Pesquisa do Estado de Minas Gerais
Com o objetivo de avaliar os efeitos do AsIII no metabolismo antioxidativo de Salvinia molesta, indivíduos dessa espécie foram expostos às concentrações de 0, 5, 10 e 20 μM desse elemento em solução nutritiva, permanecendo sob tratamento por 24 h para as análises bioquímicas e 96 h para verificar a absorção de As, a taxa de crescimento relativo (TCR) e a sintomatologia visual. Plantas de S. molesta acumularam As nas folhas submersas e nas flutuantes, resultando em redução na TCR desses órgãos. Sintomas visuais, como clorose e necrose aumentaram com o incremento na concentração do poluente e tempo de exposição aos tratamentos. As respostas antioxidativas diferiram entre folhas flutuantes e folhas submersas, havendo nestas últimas, redução na atividade das enzimas dismutase do superóxido e catalase em plantas expostas a maior concentração de AsIII. Com isso, houve aumento na produção de espécies reativas de oxigênio nas folhas submersas e consequentes danos em membranas celulares. Nas folhas flutuantes, verificou-se atividade absoluta mais elevada das enzimas antioxidativas (catalase, peroxidase total, peroxidase do ascorbato e dismutase do superóxido) e menor acúmulo de As, em comparação com as folhas submersas. Em conjunto, esses fatores podem ser os responsáveis pela ausência de danos significativos em membranas celulares e de alterações no conteúdo de pigmentos cloroplastídicos nas folhas flutuantes. O teor de glutationa total e a atividade de algumas enzimas envolvidas no seu metabolismo, também foram alterados em resposta ao As III em S. molesta. A presença do poluente estimulou, tanto em folhas flutuantes, quanto nas folhas submersas, incrementos nas concentrações de glutationa total e na atividade da sintetase da ɣ-glutamilcisteína. As enzimas peroxidase da glutationa e sulfotransferase da glutationa, também apresentaram incrementos em suas atividades em ambos os órgãos avaliados, enquanto a redutase da glutationa aumentou somente nas folhas submersas. De modo geral, as folhas flutuantes demonstraram maior tolerância ao As do que as folhas submersas. No entanto, essa resposta diferenciada entre os órgãos necessita de estudos adicionais para ser esclarecida. O tempo de exposição aos tratamentos e a concentração de AsIII influenciaram nas respostas das plantas e indicam a necessidade de novas pesquisas, no sentido de caracterizar os efeitos desses fatores no metabolismo antioxidativo de S. molesta e definir o seu potencial como espécie fitorremediadora de As.
In order to evaluate the effects of AsIII in antioxidant metabolism of Salvinia molesta, individuals of this specie were exposed to concentrations of 0, 5, 10 and 20 μM of this element in nutrient solution, remaining under treatment for 24 h to biochemical analyzes and 96 h to verify As absorption, relative growth rate (RGR), and visual symptoms. S. molesta plants accumulated As in the submerged and on the floating leaves, resulting in reduction in the RGR of this organs. Visual symptoms, such as chlorosis and necrosis increased with the increase in pollutant concentration and duration of exposure to treatments. Antioxidative responses differ between floating leaves and submerged leaves, having is this last, reduction in the activity of the enzymes superoxide dismutase and catalase in higher concentrations of As III. This led to increased production of reactive oxygen species and consequent damage to cell membranes in the submerged leaves. In the floating leaves, it was found the highest absolute activity of antioxidant enzymes (catalase, total peroxidase, ascorbate peroxidase and superoxide dismutase) and less accumulation of As, as compared to the submerged leaves. Together, these factors may be responsible for the absence of significant cell membranes damage and changes in the content of chloroplastidic pigments in floating leaves. The glutathione content and the activity of some enzymes involved in its metabolism were also changes in response to As III in S. molesta. The presence of pollutant stimulated both in floating leaves and in the submerged leaves, increases in concentrations of total glutathione and the ɣ-glutamylcysteine synthetase activity. The glutathione peroxidase and glutathione sulfotransferase also showed increases in their activities, while glutathione reductase showed no change in the floating leaves, but increased significantly in the submerged leaves. In general, the floating leaves showed greater tolerance than the submerged leaves. However, this differential response between the organs needs further studies to be clarified. The exposure time and the concentration of AsIII influenced in plant responses and indicate the need for further research, in order to characterize the effects of these factors in antioxidative metabolism of S. molesta and define its potential as As phytoremediation species.
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Altafini, Deisi Luizelli. « Percepção química de Grapholita molesta (Busck, 1916) (Lepidoptera : tortricidae) ao feromônio sexual e a voláteis de plantas hospedeiras ». reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2008. http://hdl.handle.net/10183/18520.

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Résumé :
A mariposa-oriental, Grapholita molesta (Lep.: Tortricidae), se destaca como uma das principais pragas das culturas de rosáceas no Brasil. Durante a alimentação, as lagartas fazem galerias em brotos, ramos e frutos, prejudicando a produção comercial destes. Este trabalho teve como objetivo estudar a influência de voláteis de plantas hospedeiras e de fatores fisiológicos dos insetos na percepção química e no comportamento quimiotáxico da espécie, visando à otimização do monitoramento e do controle comportamental da praga. Foram avaliadas as respostas eletroantenográficas (EAG) e quimiotáxicas (olfatometria) de machos ao feromônio sexual sintético em diferentes idades, virgens e não virgens, e alimentados ou em jejum. No estudo da interação dos insetos com os voláteis de planta, foram elaborados extratos de broto, fruto verde e fruto maduro de macieira (Malus domestica, var. Gala) e pessegueiro (Prunus persicae, var. Chiripá), utilizados como estímulo sobre ambos os sexos, alimentados ou não, em EAG. O comportamento quimiotáxico em resposta ao extrato de broto de pessegueiro (EBP) foi observado em fêmeas e machos virgens e fêmeas não virgens. O efeito da interação entre o feromônio e os voláteis de planta hospedeira foi avaliado em machos. As respostas eletroantenográficas, em machos, não diferiram significativamente para os todos os fatores avaliados. No entanto, o comportamento quimiotáxico dos machos parece diminuir com o avanço da idade, sem variar em função do status de cópula ou da alimentação. A percepção eletrofisiológica de machos e fêmeas aos voláteis de planta não variou com a condição alimentar. Para ambos os sexos, o extrato de broto de pessegueiro foi o que gerou as maiores respostas eletrofisiológicas. O comportamento quimiotáxico ao EBP tende a ser maior em fêmeas não virgens. Na percepção eletrofisiológica houve efeito aditivo entre o atraente sexual e o EBP em antenas de machos. No entanto, os resultados comportamentais não corroboraram o observado em eletroantenografia. O conhecimento da interferência destes fatores em G. molesta, poderá auxiliar na interpretação dos resultados provenientes do campo, possibilitando maior adequação e confiabilidade na utilização do controle comportamental com o uso de infoquímicos.
The oriental fruit moth, Grapholita molesta (Lep.: Tortricidae), stands out as one of the most important pest in Rosaceae orchards in Brazil. During feeding, caterpillars bore into shoots, branches and fruits, impairing the commercial production. This work aimed to study the influence of the host plant volatiles and physiological factors in the chemical perception and in the species chemotactic behavior, seeking to optimize monitoring and the behavioral control of this pest. Were evaluated male electroantennographical (EAG) and chemotactical (olfactometry) responses to the synthetic sexual pheromone in different ages, virgins or mated and fed or unfed. In the study of insect interaction with plant volatiles, were elaborated extracts of shoots and of ripe and unripe fruits of apple trees (Malus domestica, Gala cv.) and peach trees (Prunus persicae, Chiripá cv.), employed as stimuli upon both sexes, fed or not, in EAG. The chemotactical behavior in response to the peach tree shoots (PSE) extract was observed in virgins females and males, and mated females. The effect of interaction between pheromone and the host plant volatiles was evaluated for males. The electroantennographical responses of males did not differed significantly for all physiological evaluated factors. Nevertheless, the chemotactical behavior of males seems to decrease with ageing, not varying as a function of mating or feeding conditions. The electrophysiological perception of males and females to the plant volatiles did not varied with feeding status. For both sexes, peach tree shoot extract was the one that elicited the stronger electrophysiological responses. The chemotactical behavior to PS shows a tendency to be higher in mated females. In the electrophysiological perception, was noticed an additive effect between the sexual attractant and the PSE in males antennae. However, the behavioral results did not corroborate those obtained by electroantennography. The knowledge about the interference of these factors in G. molesta, may help to interpret the field results, allowing a better adequation and reliability of infochemicals in the behavioral control.
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Rêgo, Diogo Ricardo Goulart Pereira. « Avaliação da formulação Splat Cida Grafo Bona® sobre o comportamento e mortalidade de Grapholita molesta (Lepidoptera, Tortricidae) ». reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2014. http://hdl.handle.net/10183/115653.

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Résumé :
A mariposa-oriental, Grapholita molesta (Busck, 1916) (Lepidoptera, Tortricidae) é uma das principais pragas associadas às culturas da macieira e do pessegueiro na região sul do Brasil. Para o controle desta praga são utilizados, principalmente, inseticidas químicos. O emprego de feromônios sexuais para o monitoramento e controle de G. molesta, representa uma alternativa, entretanto existem lacunas de conhecimento que poderiam tornar a sua aplicação mais eficiente. Este trabalho teve como objetivos determinar o raio de ação do feromônio sexual ISCAlure Grafolita® em armadilhas Delta, em pomares de pessegueiro e avaliar o produto Splat Cida Grafo Bona® (SCGB) em relação à mortalidade por contato, à percepção eletroantenográfica e à quimiotaxia (túnel de vento), em machos de G. molesta. Para determinar a distância de alcance do feromônio em armadilhas Delta, machos de G. molesta marcados foram liberados a diferentes distâncias das armadilhas e o percentual de captura observado. Nos experimentos que avaliaram a mortalidade, a percepção eletroantenográfica e a quimiotaxia, o produto SCGB foi utilizado fresco e exposto por 30, 60 e 90 dias a condições ambientais não controladas. A mortalidade de machos de G. molesta foi registrada colocando os indivíduos em contato com estes tratamentos. As respostas eletroantenográficas foram obtidas expondo antenas de machos aos mesmos tratamentos e ao inerte da pasta. A quimiotaxia foi observada em túnel de vento e além desses tratamentos, machos também foram expostos a fêmeas virgens. O feromônio sexual contido nas armadilhas para monitoramento de G. molesta, em pomares de pessegueiro, atraiu mais machos a distâncias de até 200 m tendo uma área de cobertura de 12,56 ha; a mortalidade de adultos em contato com o SCGB foi similar entre os indivíduos submetidos a pastas com até 60 dias de exposição; a percepção eletroantenográfica ao produto SCGB não variou entre os tratamentos e a quimiotaxia foi maior quando os machos de G. molesta foram expostos a fêmeas virgens e ao produto SCGB que permaneceu no ambiente por 90 dias.
The oriental fruit moth, Grapholita molesta (Busck, 1916) (Lepidoptera, Tortricidae) is a major pest of crops associated with apple and peach orchards in southern Brazil. In order to control this insect, it is used, mainly, chemical insecticides. Sex pheromones for monitoring and control of G. molesta, is an alternative, however there are gaps in knowledge that could make its application more efficient. This work aimed to determine the action range of the sex pheromone ISCAlure Grafolita® in Delta traps in peach orchards and evaluate the Splat Cida Grafo Bona® (SCGB) in relation to mortality (contact), electroantennographic perception and chemotaxis (wind tunnel) to male G. molesta. Marked G. molesta males were released to different traps distances and the percentage of capture was observed. To evaluate the mortality, the electroantennographic perception and the chemotaxis, fresh and exposed SCGB for 30, 60 and 90 days, were used. Mortality of male G. molesta was recorded placing individuals in contact with these treatments. The electrophysiological responses were obtained from male antennae exposed to the same treatments and to the inert emulsion. In the wind tunnel bioassays males were also exposed to virgin females. The sex pheromone traps attracted more males at distances up to 200 m with a range area of 12.56 ha; the mortality of adults in contact with SCGB was similar among individuals submitted to the emulsion, with up to 60 days of exposure; the electroantennographic perception to the product SCGB did not vary among treatments. Chemotaxis was greater when males G. molesta were exposed to virgin females and SCGB product exposed to the environment for 90 days.
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Jorge, Bruna Czarnobai de. « Uso de nanofibras poliméricas como veículo para feromônio e inseticidas utilizados no manejo de Grapholita molesta (Lepidoptera : Tortricidae) ». reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2017. http://hdl.handle.net/10183/165106.

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Uma das principais pragas de pomares de Rosaceas na região sul do Brasil é a mariposa-oriental (MO), Grapholita molesta, (Busck, 1916) (Lepidoptera, Tortricidae). Para o controle deste inseto são utilizados, principalmente, inseticidas, sendo os feromônios uma alternativa para o seu manejo. Dentro deste contexto, feromônios e inseticidas nano formulados podem potencializar o uso destas ferramentas em agroecossitemas. Sendo assim, os objetivos deste trabalho foram: a) avaliar via cromatografia gasosa (CG), a taxa de liberação de (Z)-8-acetato de dodecenila (composto feromonal majoritário) impregnado em nanofibras de policaprolactona (PCL) e polietilenoglicol (PEG) (1:1); b) observar as respostas eletrofisiológicas (EAG) de machos de MO frente às nanofibras contendo feromônio sexual específico; c) testar a atratividade de nanofibras com feromônio na captura de MO a campo e d) registrar a mortalidade por contato e a percepção eletroantenográfica de machos de MO em relação a formulação de nanofibras confeccionadas com feromônio sexual e o inseticida Nortox 250 CE (cipermetrina). Em todos os bioensaios de laboratório foram avaliadas nanofibras novas e expostas ao ambiente. Nos testes (EAG) foi avaliada a percepção de machos a nanofibras com 0,01 e 0,001% de feromônio, assim como, a formulação comercial ISCAlure®Grafolita; nanofibras com feromônio e 125mg.L-1 de cipermetrina; somente com inseticida e ao controle (sem ambos). Os experimentos de campo foram realizados em pomares de pessegueiro e ameixeira em duas safras consecutivas (2014 e 2015). Na primeira, foram avaliadas a formulação (PCL/PEG) contendo feromônio em diferentes proporções (0,01; 0,1 e 1%), além de armadilhas com fêmeas virgens. Em 2015, foram utilizadas nanofibras com 0,01 e 0,001% de feromônio e estas comparadas com a formulação comercial e o controle (sem feromônio). Ambos os experimentos de campo foram conduzidos ao longo de dez semanas. Para avaliar a mortalidade, foram realizados testes de contato e de gaiola, com nanofibras contendo 0,01% (0,87mg.L-1) de feromônio e 125mg.L-1 de cipermetrina. Nas análises em GC foi possível constatar que as taxas de liberação das nanofibras, não variaram entre 21 e 42 dias, no entanto houve uma diminuição na presença do feromônio após os 63, para ambos os tratamentos (0,01 e 0,001%). As respostas eletroantenográficas foram estatisticamente iguais entre os tratamentos contendo 0,01, 0,001% e o septo comercial de feromônio. Também não houve diferenças na percepção entre nanofibras com e sem inseticida. Em 2014 as maiores capturas foram em armadilhas iscadas com 0,01% de feromônio. No ano seguinte, este mesmo tratamento somente atraiu mais insetos nas primeiras cinco semanas, sendo o septo comercial o mais atrativo da sexta a décima. Nos bioensaios de contato tarsal, a mortalidade foi maior do que 87%, após a exposição de 84 dias e variou 28,33 a 56,67% nos testes de atrai-e-mata.
One of the main pests of rosacea orchards in southern Brazil is the oriental-fruit-moth Grapholita molesta (MO) (Busck, 1916) (Lepidoptera, Tortricidae). To control this insect insecticides are used mainly, pheromones are an alternative to their management. Within this context, pheromones and insecticides nanoformulations can enhance the use of these tools in agroecosystems. Thus, the objectives of this study were: a) to evaluate by gas chromatography (GC), the release rate of (Z) -8-dodecenyl acetate (majority pheromone compound) contained in polycaprolactone (PCL) and polyethyleneglycol (PEG) nanofibers (1:1); b) observe the Electroantenographical (EAG) responses of MO males front of nanofibers containing specific sex pheromone; c) testing the attractiveness of pheromone nanofibers in the capture G. molesta in field; d) record mortality by contact and EAG perception MO males compared to nanofibers formulation made with sex pheromone and insecticide Nortox 250 EC (cypermethrin). In all the laboratory bioassays were evaluated nanofibers new and exposed to the environment. In EAG tests the perception of males to nanofibers with 0.01 and 0.001% pheromone, as well as the commercial formulation ISCAlure®Grafolita was evaluated; nanofibers with pheromone and cypermethrin 125mg.L-1; only with insecticide and control (without both). Field experiments were conducted in peach and plum orchards in two consecutive seasons (2014 and 2015). At the first, the formulations (PCL / PEG) containing pheromone in different ratios (0.01, 0.1 and 1%), and traps with virgin females was evaluated. In 2015, nanofibers with 0.01 and 0.001% of pheromone were used and compared with the commercial formulation and control (without pheromone). Both field experiments were conducted over ten weeks. To assess mortality, contact and cage tests were performed using nanofiber whit 0.01% (0.87mg.L-1) pheromone and 125mg.L-1 cypermethrin. In the analysis in GC was possible to notice that the release rates of pheromone, did not vary between 21 and 42 days, however there was a decrease in pheromone presence after 63 for both treatments (0.01 and 0.001%). EAG responses were statistically similar between treatments containing 0.01, 0.001% and the commercial septum. There were also no differences in perception between the nanofibers with and without insecticide. In 2014 the largest catches were in traps baited with pheromone 0.01%. In the following year, the same treatment only attracted more insects in the first five weeks, and the commercial septum was most attractive from the sixth to tenth. Mortality in tarsal-contact tests was greater than 87%, after 84 days exposure and ranged from 28.33 to 56.67% in attract-and-kill bioassays.
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Oliveira, Jorge Alves de. « O professor de filosofia e o incômodo filosófico frente ao conhecimento ». Universidade Nove de Julho, 2017. http://bibliotecatede.uninove.br/handle/tede/1688.

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Submitted by Nadir Basilio (nadirsb@uninove.br) on 2017-07-12T18:07:08Z No. of bitstreams: 1 Jorge Alves de Oliveira.pdf: 1424415 bytes, checksum: 4398e01a6d7e557633d37334f7ecd2d5 (MD5)
Made available in DSpace on 2017-07-12T18:07:08Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Jorge Alves de Oliveira.pdf: 1424415 bytes, checksum: 4398e01a6d7e557633d37334f7ecd2d5 (MD5) Previous issue date: 2017-01-27
This thesis seeks to be a proposal, an invitation and an exercise to have a 'philosophical view' on public school and school education. This 'philosophical gaze' seeks to identify and characterize this institution as a place of and knowledge. Knowledge that transits between appeasement and annoyance, since it refers to those questions of existence and innumerable relationships between humans and the world around them aiming to signify them and with that to appropriate elements that make it possible to carry out relevant interventions in this environment . Knowledge that is expensive element to the philosophy to the point of being object of study of this curricular component developed by the professor of philosophy. In this sense, the teacher using his pedagogical practice, the "speech exercise" and his "philosophical repertoire" that composes the "philosophical nuisance" can contribute significantly with the students, with the school team, as well as with the school community To face the annoyance or to bother oneself in the face of the appeasement that does not contribute to the resignification of existence. What finally presents itself is the development of another ethos, that of the 'philosophical nuisance', which makes it possible to identify the nuisance even in the educational process, but, above all, it offers important elements for its confrontation in the same process. This text, which is constructed from a bibliographic review, is composed of three chapters: "The school, the knowledge and the philosophy", "Knowledge bothers" and "The pedagogical annoyance". The final considerations are on the subject: "To bother (to be) to humanize oneself and be happy." Finally, all the effort to print, in the school institution, the mark that it should be the space of the adventure in the midst of the efforts so that the people can know and, thus, create actions that humanize to all. Commitment to justice and dignity must be the hallmark of this institution in order to make everyone humanize.
Esta tesis pretende ser una oferta, una invitación y el ejercicio con el fin de tener una "mirada filosófica" sobre la escuela y la educación pública. Esta "mirada filosófica” busca identificar y caracterizar esta institución como un lugar de y el conocimiento. El conocimiento que se mueve entre el apaciguamiento e incómodo, ya que se refiere a esas cuestiones de la existencia y las numerosas relaciones entre los seres humanos y el mundo que les rodea con el objetivo significarlos y elementos de apropiarse de ese modo que permiten la realización de las intervenciones pertinentes en este medio . El conocimiento de que es un elemento costoso de la filosofía como para ser estudiado este componente curricular desarrollado por el profesor de filosofía. En este sentido, este profesor haciendo uso de su enseñanza, el "ejercicio de expresión" y su "repertorio filosófico" que conforma lo 'incómodo filosófico' puede contribuir significativamente a los estudiantes, con el personal de la escuela, así como de la comunidad escolar para hacer frente a lo incómodo o incomodarse delante de apaciguamiento que no contribuye a la ressiginificaçión de la existencia. Lo que se presenta es, finalmente, el desarrollo de otro espíritu, lo 'incómodo filosófica', que permite la identificación de incómodo, incluso en el proceso educativo, pero, sobre todo, ofrece elementos importantes para la solución de ellos en ese proceso. Este texto está construido a partir de una revisión de la literatura se compone de tres capítulos: "La escuela, el conocimiento y la filosofía", "Conocimiento incomoda?" y "Lo incómodo pedagógico". Las consideraciones finales tratan el tema: "Incomodar (si) para humanizar (si) y ser feliz." Por último, todos los esfuerzos posibles para imprimir en la institución escolar, la marca que debe ser la aventura espacial en medio de los esfuerzos para que las personas puedan reunirse y crear así las acciones que humanicen todos. El compromiso con la justicia y la dignidad debe ser la marca más alta de esta institución para que todos humanizar.
Essa tese busca ser uma proposta, um convite e um exercício para que se tenha um ‘olhar filosófico’ sobre a escola e a educação escolar públicas. Esse ‘olhar filosófico’ busca identificar e caracterizar essa instituição como lugar de e do conhecimento. Conhecimento que transita entre o apaziguamento e o incômodo, pois ele se referencia àquelas questões da existência e das inúmeras relações entre os humanos e o mundo que os cerca objetivando significá-las e com isso apropriarem-se de elementos que possibilitem realizar intervenções relevantes neste meio. Conhecimento que é elemento caro à filosofia a ponto de ser objeto de estudo deste componente curricular desenvolvido pelo professor de filosofia. Neste sentido, esse professor, lançando mão de sua prática pedagógica, o “exercício da fala” e de seu “repertório filosófico” que compõe o ‘incômodo filosófico’ pode contribuir significativamente com os estudantes, com a equipe escolar, bem como, com a comunidade escolar a enfrentar o incômodo ou a incomodar-se frente ao apaziguamento que não contribui com a ressignificação da existência. O que se apresenta por fim é o desenvolvimento de um outro ‘ethos’, o do ‘incômodo filosófico’, que possibilita a identificação do incômodo até mesmo no processo educativo, mas, sobretudo, oferece elementos importantes para o seu enfrentamento nesse mesmo processo. Este texto que é construído a partir de pesquisa bibliográfica é composto por três capítulos: “A escola, o conhecimento e a filosofia”, “O conhecimento incomoda?” e “O incômodo filosófico”. As considerações finais versam sobre o tema: “Incomodar (-se) para humanizar (-se) e ser feliz”. Por fim, todo o esforço para imprimir, na instituição escola, a marca de que ela deva ser o espaço da aventura em meio aos esforços para que as pessoas possam conhecer e, assim, criar ações que humanizem a todos. O compromisso com a justiça e com a dignidade deve ser a marca maior desta instituição a fim de que todos se humanizem.
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Morais, Rosana Matos de. « Estudo da reprodução em Grapholita molesta (Busck) (Lepidoptera : tortricidae) com ênfase na morfologia dos órgãos internos e no comportamento ». reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2009. http://hdl.handle.net/10183/28751.

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Résumé :
Grapholita molesta é um tortricídeo de origem asiática, que tem como principais hospedeiros, espécies de rosáceas. Neste estudo foram avaliadas as alterações morfológicas nos órgãos reprodutivos de machos e fêmeas de G. molesta de um e oito dias de idade, virgens e acasalados. As implicações da idade, do número de acasalamentos e do comportamento poligâmico na performance reprodutiva de G. molesta também foram estudadas. No sistema reprodutivo das fêmeas a bolsa copuladora, ovidutos, receptáculo seminal e ovários foram as estruturas que sofreram significativas modificações em função da idade e/ou status de cópula. Nos machos, tais fatores levaram a alterações nos testículos, vasos deferentes, vesícula seminal, glândula dos dutos e dutos ejaculatórios. O comportamento poliândrico não elevou as médias de fecundidade, fertilidade e longevidade das fêmeas, assim como o poligínico foi desvantajoso ao macho, apenas por este não conseguir copular com todas as fêmeas oferecidas. Os machos mantiveram o mesmo sucesso reprodutivo após quatro cópulas consecutivas, apesar de na primeira transferirem um espermatóforo maior. Fêmeas copuladas por machos já acasalados foram mais receptivas em novos pareamentos, do que as fertilizadas por machos virgens, sem alterar a duração do período refratário. A fecundidade, fertilidade e longevidade das fêmeas não se alteraram quando estas copularam uma ou várias vezes ao longo da vida. O avanço da idade do casal foi um fator que contribuiu para a queda nas taxas das variáveis reprodutivas avaliadas. Os resultados apontam que a capacidade de reprodução de G. molesta alterou-se minimamente diante dos fatores analisados, ressaltando assim, o elevado potencial biótico da espécie.
Grapholita molesta is an Asian totricidean that has rosacean species as one of its main hosts. In the present study morphological modifications in reproductive organs of males and females of G. molesta were evaluated in individuals of one and eight days of age, virgin and non-virgin. The implications of age, number of copulas, and polygamic behavior in the reproductive performance of G. molesta were also studied. In the reproductive system of the females the copulatory pouch, oviducts, sperm receptacle, and ovaries presented significant modifications according to the age and/or copula status. While in males, these factors led to alterations of the testicles, deferent ducts, seminal vesicles, ejaculatory ducts and its glands. The polyandric behavior did not increased mean fecundity, fertility, and longevity of the females, and the polyginic behavior presented disadvantages for the males, since they could not copulate with all available females. Males kept the same reproductive success after four consecutive copulas, but in the first they transferred a larger spermatophore. Females copulated by males that have had a copula before were more receptive when paired with other males, in comparison with females fertilized by virgin males. No alteration in length of the refractory period was observed. Fecundity, fertility, and longevity of the females were not altered when they copulated one or several times during the life cycle. The rates of the reproductive variables evaluated decreased with an increase in the age of the couple. The results demonstrate that the reproductive capacity in G. molesta presented minimum alteration in relation to the factors analyzed here, highlighting the elevated biotic potential of the species.
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Hickel, Eduardo Rodrigues. « Dinâmica populacional e previsão da atividade de vôo de Grapholita molesta (Busk, 1916) (Lepidoptera:Tortricidae) em pomares de pessegueiro e ameixeira ». Universidade Federal de Viçosa, 2002. http://www.locus.ufv.br/handle/123456789/9738.

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Submitted by Reginaldo Soares de Freitas (reginaldo.freitas@ufv.br) on 2017-03-09T11:42:02Z No. of bitstreams: 1 texto completo.pdf: 841954 bytes, checksum: 759e60a5593f10047ffa6198efb75664 (MD5)
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Conselho Nacional de Desenvolvimento Científico e Tecnológico
É característico nas populações de seres vivos oscilações no número de indivíduos ao longo do tempo, embora o tempo não seja o promotor destas oscilações. Compreender a forma como ocorrem estas oscilações é fundamental para se proceder o manejo de espécies, quer seja objetivando a preservação da biodiversidade em ambiente naturais ou a supressão de organismos indesejáveis em agroecossistemas. Populações da mariposa oriental, Grapholita molesta (Busk 1916) (Lepidoptera:Trotricidae), em pomares de pessegueiro e ameixeira apresentaram periodicidade de 53,91 semanas com oscilações de indivíduos características de ruído rosa, com típico escalamento 1/f. Uma das implicações desta dinâmica, é que um pico populacional não tende a ser precedido ou sucedido por outro pico populacional, devendo haver uma queda no número de indivíduos antes que picos sucessivos ocorram. Outra implicação, é que grandes picos populacionais não se sucedem em curtos intervalos de tempo, assim, a ocorrência prolongada de um reduzido número de indivíduos passa a denotar que um grande pico populacional está prestes a ocorrer. Estas informações são fundamentais para a estratégia de controle de G. molesta. Sendo a dinâmica 1/f, resulta que não haverá acúmulo de indivíduos na população com o passar do tempo (há pulsos de ocorrência de indivíduos), o que pode tornar inviável vincular a tomada de decisão do controle em níveis populacionais predefinidos. Os surtos de ocorrência de G. molesta foram concomitantes com as flutuações de temperatura e a ocorrência em fase destas oscilações permitiu estabelecer um modelo simulatório da atividade de vôo do inseto com base na captura de adultos em armadilhas de feromônio e na acumulação de calor em graus-dia. Para o primeiro vôo de mariposas (geração pós- diapausa), as previsões para coleta de 50% dos indivíduos ficaram adiantadas em 1,0±0,11 dias, enquanto que para o segundo vôo (primeira geração estival) este adiantamento foi de 5,0±0,13 dias.
It is characteristic in the population of being oscillations in the number of individuals in time, although the time is not the cause of these oscillations. Understanding the way by these oscillations happen is essential for species management either to preserve the biodiversity in nature or to suppress undesired organisms in agroecosystems. Oriental fruit moth, Grapholita molesta (Busk 1916) (Lepidoptera: Trotricidae), populations in peach and plum orchards had periodicity of 53,91 weeks with oscillations in the number of individuals characteristic of pink noise, with typical 1/f scale. One implication of this dynamics is that one population peak is not precede or succeed by another, there must have been a population decline before the occurrence of successive peaks. Another implication is that great peaks do not succeed in short time intervals, so the occurrence of a long time with a small number of individuals suggests that a great population peak is near to happen. This information is important to plan the control of G. molesta. Being the dynamics 1/f, meant that will not have cumulative number of individuals in time (the individuals occur in pulses) and this may turn inappropriate to link the decision of control in predefined population levels. The outbreaks of G. molesta were concomitant with the temperature fluctuations and the occurrence in phase of these oscillations enabled the establishment of a simulation model of the flight activity based on moth trap catches and heat summation in degree-days. For the first flight (overwintered generation) the predictions for 50% catch occurred with an advance of 1,0±0,11 days, whereas for the second flight (first season generation) the same prediction occurred 5,0±0,13 days forward.
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Bravo, Alarcón Fernando. « El afligido contraimperio de la globalización. Comentarios a Imperio, de Hardt y Negri, y a El molestor en la globallzoclón, de Stislitz ». Pontificia Universidad Católica del Perú, 2013. http://repositorio.pucp.edu.pe/index/handle/123456789/115125.

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