Littérature scientifique sur le sujet « Modelli di previsione di vita »

Créez une référence correcte selon les styles APA, MLA, Chicago, Harvard et plusieurs autres

Choisissez une source :

Consultez les listes thématiques d’articles de revues, de livres, de thèses, de rapports de conférences et d’autres sources académiques sur le sujet « Modelli di previsione di vita ».

À côté de chaque source dans la liste de références il y a un bouton « Ajouter à la bibliographie ». Cliquez sur ce bouton, et nous générerons automatiquement la référence bibliographique pour la source choisie selon votre style de citation préféré : APA, MLA, Harvard, Vancouver, Chicago, etc.

Vous pouvez aussi télécharger le texte intégral de la publication scolaire au format pdf et consulter son résumé en ligne lorsque ces informations sont inclues dans les métadonnées.

Articles de revues sur le sujet "Modelli di previsione di vita"

1

Boldreghini, Fulvio, et Giuseppe Sancetta. « Early warning system e governance del rischio di credito : l'emersione anticipata della crisi d'impresa dal punto di vista dei creditori finanziari ». CORPORATE GOVERNANCE AND RESEARCH & ; DEVELOPMENT STUDIES, no 2 (janvier 2022) : 147–75. http://dx.doi.org/10.3280/cgrds2-2021oa12637.

Texte intégral
Résumé :
La capacità di stimare la probabilità di default è da sempre uno degli obiettivi principali delle istituzioni finanziarie e, nell'imminente futuro, sarà sicuramente la chiave per far fronte all'aumento delle esposizioni deteriorate dovuto agli impatti dell'emergenza pandemica da Covid-19. Il presente lavoro si propone di indagare le pratiche di governance e gli strumenti di gestione del rischio di credito adottati per rilevare tempestivamente segnali di squilibrio economico e finanziario delle società. Di conseguenza, è stata prima condotta una revisione approfondita dei modelli di previsione dell'insolvenza per illustrare limiti e punti di forza ampiamente discussi in letteratura. In secondo luogo, si è fatto ricorso all'analisi di un case study per descrivere sia la metodologia dell'Early Warning System (EWS), sia le pratiche di governance interna adottate per monitorare e gestire tempestivamente i segnali di deterioramento del merito creditizio. I risultati evidenziano la necessità di combinare modelli quantitativi con un approccio di tipo judgmental per costruire un processo di monitoraggio in grado di intercettare anomalie ed evitare errate classificazioni. L'analisi del case study mostra inoltre come il coinvolgimento anticipato degli esperti di ristrutturazione del debito sia un elemento chiave nella definizione delle azioni volte a prevenire eventi di default. 
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
2

Dattomo, Nicla. « Il Piano Tekne per l'Area di sviluppo industriale di Taranto ». STORIA URBANA, no 130 (octobre 2011) : 137–67. http://dx.doi.org/10.3280/su20011-130006.

Texte intégral
Résumé :
La circostanza peculiare che qualifica il caso di Taranto č l'avvio, all'inizio degli anni '60, della costruzione del IV Centro siderurgico nazionale Italsider. La decisione governativa di localizzare a Taranto tale impianto precede la costituzione del Consorzio per l'Area di sviluppo industriale (Asi) e rappresenta il principale tema con cui si confronta il piano per l'Area medesima. Il Piano regolatore territoriale dell'Asi di Taranto viene redatto tra il 1960 e il 1962 dalla societŕ Tekne, con la consulenza di Giovanni Astengo e Giorgio Fuŕ. Il saggio ne propone la rilettura, guardandovi come a un'esperienza paradigmatica da due punti di vista. Da un lato, per le riflessioni a cui esso dŕ luogo, circa il ruolo e gli strumenti del piano urbanistico rispetto al processo di sviluppo. Dall'altro lato, per i modi in cui, attraverso di esso, diventano palesi alcune difficoltŕ e incertezze del meccanismo stesso di attivazione delle Aree di sviluppo industriale del Mezzogiorno. L'analisi dei contenuti del Piano guarda, in particolare, alle seguenti questioni. La prima č la distinzione necessaria tra previsione e obiettivi di sviluppo, con ciň che determina sul piano delle scelte riguardanti gli investimenti da finanziare per attrezzare le aree per le industrie; questo punto č all'origine della discussione sul significato e la funzione del "piano di prospettiva". La seconda č la proposizione di un modello insediativo, attraverso il quale si esplicitano alcune idee riguardo alle relazioni fra struttura sociale, assetti spaziali, usi del territorio e modelli possibili di sviluppo industriale. Questi contenuti vengono osservati in prospettiva, nel paragrafo conclusivo, prendendo in esame i modi della attuazione del Piano.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
3

Di Lullo, A. M., M. Scorza, F. Amato, M. Comegna, V. Raia, L. Maiuri, G. Ilardi, E. Cantone, G. Castaldo et M. Iengo. « An “ex vivo model” contributing to the diagnosis and evaluation of new drugs in cystic fibrosis ». Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no 3 (juin 2017) : 207–13. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1328.

Texte intégral
Résumé :
La fibrosi cistica (FC) è una malattia autosomica recessiva causata da mutazioni nel gene CFTR (Cystic Fibrosis Transmembrane conductance Regulator). Finora sono state descritte circa 2000 mutazioni, ma per la maggior parte di esse è difficile definirne l’effetto senza complesse procedure in vitro. Abbiamo effettuato il campionamento (mediante brushing), la cultura e l’analisi di cellule epiteliali nasali umane (HNEC) utilizzando una serie di tecniche che possono aiutare a testare l’effetto delle mutazioni CFTR. Abbiamo eseguito 50 brushing da pazienti FC e controlli, e in 45 casi si è ottenuta una coltura positiva. Utilizzando cellule in coltura: i) abbiamo dimostrato l’espressione ampiamente eterogenea del CFTR nei pazienti e nei controlli; ii) abbiamo definito l’effetto di splicing di una mutazione sul gene CFTR; iii) abbiamo valutato l’attività di gating di CFTR in pazienti portatori di differenti mutazioni; iv) abbiamo dimostrato che il butirrato migliora in modo significativo l’espressione di CFTR. I dati provenienti dal nostro studio sperimentale dimostrano che l’uso del modello ex-vivo di cellule epiteliali nasali è un importante e valido strumento di ricerca e di diagnosi nella studio della FC e può anche essere mirato alla sperimentazione ed alla verifica di nuovi farmaci. In definitiva, in base ai nostri dati è possibile esprimere le seguenti conclusioni: 1) il prelievo delle cellule epiteliali nasali mediante brushing è applicabile senza alcuna anestesia ed è ben tollerato da tutti i pazienti affetti da FC (bambini e adulti), è scarsamente invasivo e facilmente ripetibile, è anche in grado di ottenere una sufficiente quantità di HNECs rappresentative, ben conservate, idonee allo studio della funzionalità di CFTR; 2) la conservazione delle cellule prelevate è possibile fino a 48 ore prima che si provveda all’allestimento della coltura e ciò permette di avviare studi multicentrici con prelievi in ogni sede e quindi di ottenere una ampia numerosità campionaria; 3) la coltura di cellule epiteliali nasali può essere considerata un modello adatto a studiare l’effetto molecolare di nuove mutazioni del gene CFTR e/o mutazioni specifiche di pazienti “carriers” dal significato incerto; 4) il modello ex-vivo delle HNECs consente inoltre di valutare, prima dell’impiego nell’uomo, l’effetto di farmaci (potenziatori e/o correttori) sulle cellule di pazienti portatori di mutazioni specifiche di CFTR; tali farmaci possono modulare l’espressione genica del canale CFTR aprendo così nuove frontiere terapeutiche e migliori prospettive di vita per pazienti affetti da una patologia cronica come la Fibrosi Cistica; 5) la metodologia da noi istituita risulta essere idonea alla misura quantitativa, mediante fluorescenza, dell’attività di gating del canale CFTR presente nelle membrane delle cellule epiteliali nasali prelevate da pazienti portatori di differenti genotipi; in tal modo è possibile individuare: a) pazienti FC portatori di 2 mutazioni gravi con un’attività < 10% (in rapporto ai controlli -100%), b) soggetti FC portatori contemporaneamente di una mutazione grave e di una lieve con un’attività tra 10-30%, c) i cosiddetti portatori “carriers”- eterozigoti - con un’attività tra 40-70%. In conclusione la possibilità di misurare l’attività del canale CFTR in HNECs fornisce un importante contributo alla diagnosi di FC, mediante individuazione di un “cut-off diagnostico”, ed anche alla previsione della gravità fenotipica della malattia; quindi quanto rilevabile dalla misura del suddetto canale permette di prospettare per il futuro la possibilità di valutare meglio i pazienti per i quali il test del sudore ha dato risultati ambigui (borderline o negativi). La metodica da noi sperimentata consente anche di monitorare i pazienti durante il trattamento farmacologico, valutando in tal modo i reali effetti delle nuove terapie.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
4

Ruggeri, Mirella, Nazario Santolini, Marco Stegagno, Giuseppe Imperadore et Rosa Bruna Dall'Agnola. « Modelli concettuali di qualità della vita ». Epidemiologia e psichiatria sociale. Monograph Supplement 8, S5 (mars 1999) : 12–15. http://dx.doi.org/10.1017/s1827433100000332.

Texte intégral
Résumé :
Lo studio della qualità della vita nei pazienti affetti da disturbi mentali risale ai primi anni '80 (Malm et al., 1981; Lehman et al., 1982; Lehman, 1983; Baker & Intagliata, 1982; Bigelow et al., 1982). Negli stessi lavori compare per la prima volta un tentativo di riflessione teorica sul concetto di qualità della vita in psichiatria: un elemento condiviso dagli autori che si sono occupati di qualità della vita in quel periodo è il superamento delle tradizionali misure legate alla malattia (sintomi, compromissione, disabilità) per includere nell'indagine l'esperienza che il paziente ha della propria condizione di vita; tuttavia, vi sono notevoli differenze tra i vari autori nella concettualizzazione del rapporto tra le condizioni obiettive di vita e la loro percezione soggettiva e circa i fattori che influenzano questa relazione. Descriveremo di seguito alcuni modelli di qualità della vita facendo riferimento alla recente opera di Katschnig et al. (1997).
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
5

Fotia, Mauro. « LA PREVISIONE POLITICA : NOTE EPISTEMOLOGICHE ». Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 32, no 1 (avril 2002) : 111–40. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200029944.

Texte intégral
Résumé :
IntroduzioneAnalisi previsionale e teorie della probabilitàScarsa è la fiducia che i politologi, in particolare europei, nutrono nei confronti della validità scientifica delle indagini previsionali. Gravi appaiono ai loro occhi le limitazioni epistemologiche e metodologiche da cui tali indagini risultano afflitte. L'uso di modelli semplificanti e riduttivi, l'assenza di approcci pluridisciplinari, la mancata integrazione delle variabili politiche con altre variabili a loro strettamente collegate, come sono ad esempio quelle economiche, il frequente ricorso a tecniche estrapolative, sono alcune delle distorsioni più frequentemente riscontrate nelle ricerche politologiche di tipo previsionale.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
6

Langlois, Richard N. « Are Economic Models Applicable to Politics?* ». Journal of Public Finance and Public Choice 6, no 2 (1 octobre 1988) : 83–93. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15760639917540.

Texte intégral
Résumé :
Abstract Le diverse condizioni esistenti in ambito politico rispetto a quelle tipiche delle strutture di mercato legittimano il quesito se la stessa metodologia possa essere adottata per lo studio di ambedue le situazioni.Questo scritto risponde affermativamente: gli strumenti della teoria economica sono, di fatto, applicabili alia politica alio stesso modo in cui lo sono alle tradizionali tematiche economiche.É necessario, peraltro, distinguere tra l’ applicabilityà di un modello (o di una teoria) e il suo grado di validità generale (o generalizzabilità). Tale distinzione corrisponde, approssimativamente, a quella tra spiegazione e previsione, come funzioni di un modello teorico.Se si ammette che i modelli di statica comparata consentono di formulare tendenze piuttosto che previsioni assolute, si può ritenere che i modelli di Public Choice prevedano tendenze che sono tipicamente meno precise di quelle che è possible formulare quando modelli analoghi si applichino al mercato.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
7

Angelozzi, Andrea. « Problemi della previsione in psichiatria ». PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no 4 (décembre 2021) : 623–46. http://dx.doi.org/10.3280/pu2021-004005.

Texte intégral
Résumé :
Sono esaminati vari problemi relativi alla previsione in psichiatria. I dati disponibili mostrano, in modo simile alle scienze sociali, ampi limiti nella capacità previsionale, specie per quanto riguarda il suicidio, la violenza e altri aspetti comportamentali. Vengono esaminate le difficoltà che nascono dal cercare di derivare il futuro della persona dal suo passato, la mancata coerenza fra aspetti di personalità e possibili comportamenti e il privilegio dato a strumenti psicopatologici incentrati sul singolo caso, rispetto a quelli attuariali con valutazioni testistiche e statistiche. Vengono anche evidenziati i numerosi bias cognitivi che distorcono le previsioni, in particolare l'errore fondamentale di attribuzione, che privilegia aspetti personologici rispetto a quelli situazionali. Ma altri bias hanno una importante azione distorsiva, da quelli della rappresentatività a quelli della disponibilità, da quelli statistici, al framing o al priming. Emerge una psichiatria molto legata nelle pratiche ancora al senso comune e alla folk psychology, con la ricchezza ma anche i molti errori che la caratterizzano. Di fatto esiste una modesta capacità previsionale riconosciuta alla psicologia popolare e alla psichiatria, ma è legata più a vincoli situazionali che a modelli personologici e psicopatologici e in ogni caso scarsamente affidabile per la previsione clinica in psichiatria.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
8

Pelillo-Hestermeyer, Giulia. « Il racconto mediatizzato della vita di Margherita Hack. » Mnemosyne, no 6 (15 octobre 2018) : 14. http://dx.doi.org/10.14428/mnemosyne.v0i6.13693.

Texte intégral
Résumé :
Il saggio si sofferma sull’ibridazione di diverse forme discorsive nel racconto di sé dell’astrofisica italiana Margherita Hack (1922-2013), molto nota all’opinione pubblica sia per la sua opera di divulgazione scientifica, che per le prese di posizione su temi politici, religiosi, etici. Nei suoi interventi pubblici, il racconto di una vita “eccezionale” si inserisce nella trattazione di temi scientifici, politici, o di altro tipo. La “media-biografia” appare come un punto d’osservazione privilegiato per studiare modelli socioculturali e sociolinguistici legati alla figura dello scienziato, e della scienziata in particolare, modelli che vengono rivisitati dalla stessa nella ri-costruzione del suo “personaggio”.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
9

Bozzo, Luciana. « La misura dell'attendibilitŕ dei modelli di previsione e l'unitŕ del sapere ». FUTURIBILI, no 1 (mai 2009) : 98–107. http://dx.doi.org/10.3280/fu2008-001006.

Texte intégral
Résumé :
- The reliability of predictive models is assured by the ability to establish a unity of knowledge, or rather of many branches of knowledge. This is the idea that leads the author to reflect on the prediction derived first of all from the "science café", defined as "a talking shop for scholars from a range of disciplines", who represent many branches of knowledge which are in fact a complete whole - "knowledge". The background for the predictive model discussed here is territorial planning, which encompasses an instrumental-explanatory component, a predictive component and an ideal. The construction of the predictive model and the degree of its reliability are produced by the process of unifying knowledge, and this confluence derives from knowledge of geographers, biologists, chemists, engineers, architects, agronomists, sociologists and private citizens. General Urban Development Plans stand as the instrumental and predictive model in which a certain unification of knowledge - at least operational - is achieved.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
10

Alessandro, Ghiggi. « Osservazioni di una femmina di Astore Accipiter gentilis nidificante nel primo anno di età in Provincia di Alessandria ». Rivista Italiana di Ornitologia 87, no 2 (21 juin 2018) : 49. http://dx.doi.org/10.4081/rio.2017.329.

Texte intégral
Résumé :
Il presente articolo descrive una femmina di Astore nidificante nel primo anno di vita in provincia di Alessandria, durante la stagione riproduttiva 2015. In Italia, non vi sono molte pubblicazioni su questo tipo di strategia riproduttiva a causa della mancanza di studi sui modelli di nidificazione della specie. Secondo Krüger (2005) e Nielsen and Drachmann (2003), nel nord-est dell’Europa molte femmine iniziano a nidificare al primo anno, generalmente con un minore successo riproduttivo, che sembrerebbe essere conseguente ad un periodo di crescita della popolazione.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.

Thèses sur le sujet "Modelli di previsione di vita"

1

Frazzoni, Luca. « Modelli di previsione delle serie storiche macroeconomiche ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6736/.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
2

Bedin, Giulia <1990&gt. « Modelli di previsione per il settore automobilistico ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6641.

Texte intégral
Résumé :
Il clima attuale di incertezza economica e politica e la graduale perdita di potere d’acquisto delle famiglie continua a condizionare le decisioni di spesa degli italiani, soprattutto relativamente al comparto dei beni durevoli per la mobilità, settore trainante per l’economia nazionale. Scopo di questa tesi è prevedere l’andamento futuro del mercato autovetture in termini di immatricolazioni di vetture nuove e di passaggi di proprietà delle auto usate. Dopo un’analisi del mercato (sia nuovo che usato) si sono considerati alcuni tra i principali indicatori economici, quali prodotto interno lordo e tasso di disoccupazione, al fine di individuare l’esistenza di relazioni tra il loro trend e quello relativo alla vendita di autovetture. A partire da queste analisi vengono costruiti, mediante l’ausilio del software R, dei modelli statistici in grado di stimare l’andamento del mercato automobilistico e di fornire previsioni a breve termine del suo andamento futuro. Tra le variabili esogene considerate nell’analisi sono considerate anche le ricerche effettuate dai consumatori attraverso il motore di ricerca Google, per poter individuare un’eventuale ulteriore variabile in grado di interpretare e aiutare a prevedere le immatricolazioni autovetture e i passaggi di proprietà.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
3

Presotto, Jacopo <1991&gt. « Approccio evolutivo per sistemi di trading e modelli di previsione statistici combinati ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9591.

Texte intégral
Résumé :
Nella seguente tesi si è cercato di migliorare le performance di un trading system basato su indicatori e oscillatori presenti nell'analisi tecnica attraverso l'ottimizzazione di questi parametri grazie all'utilizzo del PSO (PARTICLE SWARM OPTIMIZATION).
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
4

Salomoni, Mirco. « La sicurezza stradale : studio dei modelli di previsione incidentale ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amslaurea.unibo.it/174/.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
5

Bergamo, Gianni <1983&gt. « Modelli di previsione per il mercato dell'auto in Italia ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/6510.

Texte intégral
Résumé :
Stando ai dati degli ultimi decenni, quello dell'auto in Italia può essere considerato un mercato maturo, senza possibilità di forti espansioni dei livelli di immatricolazioni raggiunti. Al contrario, esso può subire fasi di sensibile contrazione nei periodi di crisi economica generale, come quella attualmente in corso, rendendo difficile ottenere previsioni accurate. In questo lavoro verranno analizzati alcuni modelli con lo scopo di effettuare delle previsioni sulle immatricolazioni mensili di auto in Italia. Verrà altresì confrontata l’accuratezza delle previsioni out-of-sample rispetto ai primi mesi del 2012, ottenute con i diversi modelli stimati.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
6

Rossi, Federico. « Modelli di predizione numerica di evoluzione di difetti in materiali metallici sotto carichi ciclici ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6341/.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
7

Versari, Luca. « Applicazione di modelli Ray-Tracing alla previsione di intensità solare in scenari urbani ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4713/.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
8

BONOMETTI, Gianluca. « Customer relationship management e performance di marketing : modelli di previsione e caso pratico ». Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2015. http://hdl.handle.net/10446/32804.

Texte intégral
Résumé :
This work aims to analyze the impact of technology on relationships inside of the supply chain. In order to do this, the author adopts the Relationship Marketing theory by David Ballantyne. Consequently, He studies Customer Relationship Management (C.R.M.) from different point of views: Supplier, Sales Agent and Customer. A study is conducted to verify if C.R.M. can help to make predictions about performance when shifting from Distributors to direct sales. In order to do this, the stochastic method by Fader is used within a different setting such as health service, with a different metrics such as Share of the Wallet. In addition to this Customer Metrics, the researcher has studied Customer Lifetime Value and Return on Customersm also. The thesis is confirmed within a non contractual setting. A kind of supremacy of Share of the Wallet over the other Customer Metrics is supported. In the end, the author emphasizes a new conceptual framework for Marketing Resources allocation compared to Kumar’s one.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
9

Mariotti, Gianluca. « Valutazione delle caratteristiche dei modelli di previsione degli impatti odorigeni di tipo gaussiano e lagrangiano ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16995/.

Texte intégral
Résumé :
Le emissioni in atmosfera di inquinanti, come le polveri o gli odori, rappresentano una pressione antropica diffusa e la loro gestione implica la conoscenza del fenomeno e della dispersione all’interno del Planetary Boundary Layer. Questa tesi è incentrata sull’uso di due modelli previsionali: il Dimula, modello gaussiano a plume, e il Lapmod, modello lagrangiano a particelle. Sono state valutate le singole funzionalità, che consentono di stimare la dispersione, e si è analizzata l’affidabilità e la comparabilità dei risultati, in termini di concentrazione, in un reticolo di lati 10.000 m (asse X) ∙ 10.000 m (asse Y). Le simulazioni, relative a sorgenti puntiformi ed areali, a polveri ed odori, sono state condotte a livello orario (short term), usando come input un unico set di dati meteorologici (vento da Ovest e con velocità 1,5 m⁄s, T=293 K), per condizioni atmosferiche instabili, neutre e stabili, e a livello annuale (long term), impiegando come set di dati meteorologici 8760 record relativi al 2016 per la provincia di Ravenna. Nel post-processamento dei risultati, per singole sorgenti e sorgenti totali, sono stati prodotti quattro tipi di grafici: mappe con le curve di iso-concentrazione (per modello), istogrammi con il confronto delle concentrazioni calcolate nei nodi comuni lungo l’asse Y centrale, grafici normalizzati, per una percezione punto per punto dell’andamento dei modelli, e la validazione dei risultati stessi. A livello orario si è apprezzato il comportamento, nella restituzione delle concentrazioni, sopra e sottovento dei due modelli, per classe di stabilità, valutando come l’ubicazione di un recettore sensibile possa guidare la scelta dello strumento previsionale. A livello annuale, invece, si è valutato il diverso grado di modellizzazione del PBL ed in particolare del plume rise, dovuto all’utilizzo di due differenti algoritmi, nonché il diverso approccio nel calcolo dei percentili per le medie di un’ora.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
10

CONSOLE, GIULIA. « Effetti dei cambiamenti climatici sulla distribuzione di specie sensibili dell’erpetofauna europea : modelli di previsione e proposte di conservazione ». Doctoral thesis, Università degli Studi dell'Aquila, 2021. http://hdl.handle.net/11697/169593.

Texte intégral
Résumé :
Il cambiamento climatico conseguente all’attività antropica è una delle principali cause di perdita di biodiversità nel nostro secolo. Gli effetti del climate change sugli ecosistemi e sulle comunità biologiche, animali e vegetali, sono molto diversi tra loro e includono fenomeni come la distruzione e frammentazione dell’habitat, l’alterazione dell’uso del suolo, l’inquinamento, con la conseguente perdita dell’idoneità ambientale e il rischio di estinzione delle specie più sensibili. Negli ultimi decenni, l’applicazione delle conoscenze statistico-informatiche alle Scienze naturali, ha permesso l’elaborazione di modelli di previsione che sono in grado di fornire informazioni riguardati l’attuale e, probabile, futura distribuzione delle specie in base a diversi scenari di emissioni di gas serra. La modellistica ecologica è la metodologia scientifica recentemente proposta con tali finalità e si basa sull’elaborazione statistica degli Habitat Suitability Models (HSM), ovvero i modelli di compatibilità degli habitat. Il presente studio applica la modellistica ecologica a due gruppi animali con rilevante interesse conservazionistico: gli anfibi e i rettili, vertebrati di notevole importanza sia dal punto di vista strettamente biologico, sia per i ruoli che rivestono all’interno dei servizi ecosistemici; entrambi fortemente minacciati dalle conseguenze del cambiamento climatico. In particolare, le specie target del presente lavoro sono la vipera dell’Orsini, Vipera ursinii, e le specie europee del genere Hydromantes, i geotritoni, scelte per le loro preferenze ecologiche e necessità fisiologiche. Si è osservato come tali specie, nonostante le loro differenze, potranno subire nel prossimo futuro una perdita di habitat conseguente alle condizioni climatiche e ambientali non più idonee alla loro sopravvivenza nelle odierne località di presenza. È stato indagato inoltre il grado di tutela fornito dalle aree protette attualmente istituite (ad esempio, Parchi, Riserve e Siti a tutela internazionale), mostrando in alcuni casi l’inefficienza nella tutela delle specie target. L’applicazione della modellistica ecologica alla Biologia della conservazione è una grande risorsa, in quanto rende possibile l’attuazione di piani di gestione mirati alla tutela delle specie maggiormente minacciate.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.

Livres sur le sujet "Modelli di previsione di vita"

1

Modelli di vita familiare : Un'indagine nella provincia di Salerno. Milano, Italy : FrancoAngeli, 2010.

Trouver le texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
2

Gatto, Ludovico. Medioevo quotidiano : Motivi e modelli di vita. Roma : Editori Riuniti, 1999.

Trouver le texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
3

Conte, Alfonso. Stili di vita e modelli di consumo nel Mezzogiorno tra Otto e Novecento. Salerno : Plectica, 2003.

Trouver le texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
4

Mappa mundi : Modelli di vita per una società senza orientamento. [Milan] : Rizzoli, 2014.

Trouver le texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
5

Lorenzo, Cipriani, dir. Il nostro Medioevo : Modelli di pensiero e di vita quotidiana, immagini dell'età comunale pistoiese. Pistoia : Gli ori, 2009.

Trouver le texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
6

Onda, Silvano. L' eremo di Santa Maria della Torre : Arte, forme e modelli di vita dei primi eremiti di San Bruno. Cosenza, Italy : Luigi Pellegrini, 1992.

Trouver le texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
7

Simonetta, Soldani, dir. L' Educazione delle donne : Scuole e modelli di vita femminile nell'Italia dell'Ottocento. Milano : Angeli, 1989.

Trouver le texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
8

I conservatori femminili a L'Aquila nell'Ottocento : Carità "educatrice," istruzione e modelli di vita. Roma : Aracne editrice S.r.l., 2014.

Trouver le texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
9

Ceschia, Mario. La previsione delle precipitazioni a scala mensile : Confronto tra modelli statistici e a reti neurali, il caso di Udine. Udine : Forum, 2000.

Trouver le texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
10

Ancora sul "testamento" di Niccolò V : Modelli biblici e parabiblici nella "vita" di G. Manetti. Echi di re Salomone e dei "Testamenti dei dodici patriarchi". [Firenze] : Le Lettere, 2008.

Trouver le texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.

Chapitres de livres sur le sujet "Modelli di previsione di vita"

1

Balboni, Paolo E. « 11 • Modelli operativi : tradurre la ricerca in materiali didattici ». Dans Thesaurus di Linguistica Educativa : guida, testi, video. Venice : Fondazione Università Ca’ Foscari, 2022. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-607-7/011.

Texte intégral
Résumé :
Ho sempre ritenuto che un glottodidatta dovesse rispondere alla natura teorico-pratica della linguistica educativa: fare ricerca a livello di approccio e metodo, e realizzare percorsi operativi a livello di metodo e di metodologia didattica.Per me ‘azione didattica’ ha significato due cose: formazione di futuri insegnanti e di insegnanti in servizio e realizzazione di materiali didattici. Creare materiali didattici è la verifica dell’impianto teorico, è il momento in cui le riflessioni devono diventare azione che coinvolge la vita di milioni di studenti consentendo loro di culturizzarsi, socializzare, autorealizzarsi.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
2

Parente, Ferdinando. « Cybermedicina, invenzioni biotecnologiche e diritti umani : le frontiere dell’umanesimo giuridico nel nuovo millennio ». Dans HUMAN RIGHTS Evolution in the digital era, 19–27. Wydawnictwo Wyższej Szkoły Gospodarki Euroregionalnej im. Alcide De Gasperi w Józefowie, 2021. http://dx.doi.org/10.13166/wsge/hr-pl/ctwx5188.

Texte intégral
Résumé :
La cybermedicina e il miglioramento in progress delle tecniche sanitarie, pur facilitando l’esecuzione della prestazione medica, comportano il rischio della lesione dei valori della dignità, dell’integrità e dell’identità dell’individuo umano. Infatti, gli interventi terapeutici, soprattutto se manipolativi, possono alterare la composizione intima della corporeità e, in casi estremi, mettere a rischio la naturalità dei processi di evoluzione della specie umana e la perpetuazione della vita sulla terra nelle forme finora conosciute. Di qui, l’esigenza di elaborare nuovi modelli etici e giuridici in grado di orientare lo sviluppo biotecnologico verso un nuovo umanesimo giuridico capace di preservare l’identità e la dignità della persona.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.

Actes de conférences sur le sujet "Modelli di previsione di vita"

1

Cedroni, Anna Rita. « Roadmap per una citta sostenibile : Vienna ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7915.

Texte intégral
Résumé :
Al di là di più di duemila anni di tradizione storica, l’Austria, ha mostrato con coraggio, fin dall’entrata nella Comunità Europea, il suo sviluppo economico così come la sua modernità e la sua apertura verso l’esterno. La dinamicità culturale e tecnologica della sua capitale, l’ha resa uno degli esempi più apprezzati da tutta l’Europa fin dall’inizio di questo secolo. In poco più 15 anni, Vienna è diventata di fatto la città europea con la migliore qualità della vita. Il merito di tale successo è dato sicuramente da due componenti fondamentali: la stabilità politica del Paese e il metodo di gestione dei processi di pianificazione territoriale e urbana. L’attuale sviluppo del territorio mostra come alla base di tale qualità i fattori prevalenti siano l’architettura, ma anche le politiche urbanistiche territoriali. Sta di fatto, spiega un recente rapporto del comune di Vienna sul tema risparmio energetico e sostenibilità, che per garantire e mantenere una tale qualità della vita, occorre tener conto di tre costanti essenziali nelle dinamiche dei processi di sviluppo urbano: il rinnovamento, la ristrutturazione e l’espansione. Tali elementi consentono poi il confronto con modelli europei culturalmente più avanzati. La tutela dell’ambiente e del patrimonio ambientale si inseriscono in questo processo come una delle sfide più importanti che scaturiscono da tale confronto. Questo paper si prefigge di trattare l’esperienza viennese, ripercorrendo il lungo, ma rapido processo di cambiamento cominciato all’inizio degli anni Ottanta. Strumento generale di pianificazione urbanistica, il Piano di Sviluppo della Città (Stadtentwicklungsplan), ha costituito e costituisce tuttora lo strumento decennale di previsione e di programmazione energetica a livello urbano e territoriale, stabilendo le direttrici strategiche di espansione, di ristrutturazione e di rinnovamento della Città e del suo hinterland. Ma l’esclusività di tale strumento, è da vedere nell’anticipazione di temi come il consumo energetico, la sostenibilità e nell’individuazione della tutela ambientale, come questione prioritaria da includere nei programmi d’intervento da attuare a breve termine. Infatti, con la formulazione del primo Programma KliP (Klimaschutzprogramm) (1999–2009) e, successivamente, del secondo Programma KliP (2010-2020), vengono elaborati dei “pacchetti” di provvedimenti con obiettivi ben definiti, come per esempio la riduzione del 21%, a persona, dei gas di emissione e di gas propellenti rispetto ai valori rilevati nel 1990. Gli strumenti con i quali raggiungere tali obiettivi sono: la riduzione del fabbisogno energetico, l’introduzione di fonti di energia ecosostenibile, l’uso di materiali biologici nell’edilizia pubblica e privata a grande e piccola scala, ma soprattutto, gli interventi sulla mobilità, sulla gestione dei rifiuti e sulla protezione del paesaggio. Accanto ai Piani di Sviluppo, Il Programma SEP (Städtische Energieeffizienz-Programm), definisce le linee generali da seguire nella gestione della politica dei consumi energetici a lungo termine, ovvero fino alla fine del 2015. I risultati portano già nel 2011 ad un aumento della quota di energia rinnovabile del 10% del volume totale del consumo di energia. Tra gli incentivi ci sono quelli rivolti alla realizzazione di centrali elettriche, inceneritori per il riciclo di materie dalle quali ricavare energia, mentre un ruolo sempre più importante è dato dall’uso della geotermia, e dell’energia solare. La continuità programmatica culmina nella formulazione di un progetto unitario, SMART CITY WIEN, che riunisce ben dieci gruppi differenti di interessi, istituzioni pubbliche, enti privati, centri universitari di ricerca, ecc., attorno ad una visione a lunga scadenza: Smart Energy vision 2050. Al centro della tavola rotonda le tematiche: lo sviluppo della popolazione, l’ambiente, i metodi di gestione, l’economia, l’energia e la mobilità. Accanto a queste, sostenibilità, partecipazione, diversità, efficienza di risorse, sviluppo regionale integrato come pure sviluppo economico equilibrato sono gli elementi fondamentali per la preparazione delle decisioni future.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
2

Cerasoli, Mario, et Biancamaria Rizzo. « Il futuro tecnologico dei centri storici ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7979.

Texte intégral
Résumé :
Parlare di recupero e valorizzazione dei centri storici può essere quanto mai attuale in un’epoca in cui, forse per la prima volta, si mettono in discussione alcuni modelli insediativi e di sviluppo volti prevalentemente alla espansione delle aree urbane. A cinquant’anni di distanza da quando si è cominciato a parlare in modo organico di centri storici, in un periodo caratterizzato da una delle più gravi crisi economiche globali dopo quella del 1929, com’è cambiato il rapporto tra le città e i propri Centri Storici? Come sono visti i centri storici da chi li abita e da chi non li abita? Quale può essere allora il ruolo potenziale delle nuove tecnologie per la tutela e la valorizzazione dei Centri Storici? Le nuove tecnologie possono non solamente cambiare significativamente la qualità di chi abita e vive nei centri storici ma anche aumentare la competitività degli stessi, aumentando così la loro capacità di attrarre risorse umane e finanziarie e favorendone lo sviluppo economico e socio-culturale. Tuttavia, come si coniuga il valore della storia con le mutevoli esigenze della vita contemporanea? Quali le potenziali applicazioni delle nuove tecnologie per il miglioramento della vita nei centri antichi? Il Centro Storico costituisce un ambito territoriale estremamente delicato, con una precisa identità urbanistica e un elevato valore storico e testimoniale riferibile sia al tessuto urbano, sia a elementi del patrimonio edilizio di rilevante valore, sia ai suoi abitanti. Ma può in realtà rivelarsi una risorsa importante in un progetto di trasformazione virtuosa dell'intera compagine urbana, rafforzandone sia l'identità propria che la capacità di attrazione verso l'esterno. E le nuove tecnologie in questo progetto possono assumere un ruolo determinante. Talk about recovery and valorisation of the historic centers can be as timely as ever at a time when, perhaps for the first time, are put into question some settlement and development models principally aimed to the expansion of urban areas. After fifty years since it been started talking about in an organic way of historical centers, in a period characterized by one of the most serious global economic crisis after the one of 1929, as the relationship between the city and its historical centers has changed? As the historical centers are seen by those who live there and those who do not live in them? Which then can be the potential role of new technologies for the protection and valorisation of historical centers? The new technologies can not only significantly change the quality whose inhabits and lives in the historic centers but also increase the competitiveness of the same, thus increasing their ability to attract human and financial resources and promoting the economic development and socio-cultural. However, how it combines the value of history with the changing needs of contemporary life? What are the potential applications of new technologies for the improvement of life in the ancient centers? The historical center constitutes a territorial field extremely delicate, with a specific urban identity and an high historical and testimonial value referable both to the urban texture, both to elements the building heritage of significant value, both to its inhabitants. But it can actually become an important resource in a virtuous transformation project of the whole urban structure, strengthening both the its own identity that the attractiveness to the outside. And the new technologies in this project can play a decisive role.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
Nous offrons des réductions sur tous les plans premium pour les auteurs dont les œuvres sont incluses dans des sélections littéraires thématiques. Contactez-nous pour obtenir un code promo unique!

Vers la bibliographie