Littérature scientifique sur le sujet « Misure di pressione »

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Articles de revues sur le sujet "Misure di pressione"

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Cioffi, Francesco, Francesco Gallerano et Enrico Napoli. « Simulazione numerica tridimensionale del campi de moto indotti dal vento ». Ingeniería del agua 13, no 2 (30 juin 2006) : 135. http://dx.doi.org/10.4995/ia.2006.2886.

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Résumé :
Nell’articolo viene proposto un modello numerico tridimensionale al volume finiti, che viene utilizzato per la simulazione di campi di moto indotti dal mento in corpi idrici con batimetria complessa. I risultati numerici sono confrontati con misure sperimentali. Al fine di verificare gli effetti sul calcolo del campi idrodinamici di alcume ipotesi simplificative, relative alla distribuzione verticale della pressione e degli sforzi di Reynolds, sono stati quindi condotti alcuni test numerici, dai quali si è evidenziato che l’ipotesi di distribuzione idrostatica delle pressioni, cui si fa ricorso nelle approssinazioni di tipo “quasi-3D”, può essere utilizzata per il carcolo del profili verticali della componente di clocità orizaontale ad una certa distanza dalle pereti, ma conduce a risultati poco corrtti in prossimità delle pareti di monte e di valle. Si è inotre verificata l’applicabilità del modello algbrico proposto da Tsanis [23], confrontando il profilo parabolico del coefficiente di viscosità tubolenta assunto da questo mmodello con quello resultante dall’utilizzo del modello K. Tali profili risultano in buon accordo nella maggior parte del dominio considerato, sebbene il modello di Tsanis sobrastimi decisamente le viscosità turbolente in prossimità delle pareti di monte e di valle.
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Cristofaro, Antonio. « Il prelievo tributario in agricoltura : da Vanoni a Calderoli ». QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no 3 (octobre 2012) : 105–34. http://dx.doi.org/10.3280/qu2012-003005.

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Résumé :
Il prelievo tributario in agricoltura: da Vanoni a Calderoli Il lavoro si propone di analizzare il prelievo tributario nel settore agricolo. Si mette in evidenza come le imprese agricole abbiano sempre goduto di una sorta di "fiscalitŕ di vantaggio", rispetto a quelle operanti negli altri settori economici; si sottolinea come l'attuale struttura del prelievo sia,di fatto, un ostacolo all'espansione dell'impresa, con l'adozione di forme giuridiche piů sofisticate; infine si puntualizza come la pressione tributaria tenda a penalizzare le imprese piů efficienti, con particolare riguardo a quelle localizzate nell'Italia del Nord. Questo scenario verrŕ parzialmente modificato con l'introduzione del "federalismo municipale", che tende ad eliminare alcune agevolazioni di cui le imprese agricole ed in particolare quelle individuali hanno finora goduto; peraltro, l'impatto quantitativo di queste nuove misure deve essere considerato relativamente modesto.
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Civenti, Graziella, Roberto Blaco, Antonio Lora et Angelo Cocchi. « Psychiatric services in Lombardy from 1983 to 1993 : trends and interrelations between equipment, staff and activities indicators ». Epidemiologia e Psichiatria Sociale 5, no 3 (décembre 1996) : 178–89. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00004164.

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Résumé :
RIASSUNTOScopo - Lo studio è stato condotto con l'obiettivo di descrivere le linee di tendenza manifestatesi nel periodo 1983-1993 nei Servizi psichiatrici pubblici lombardi relativamente a indicatori di struttura, personale e attività. Setting - Sono stati utilizzati dati relativi a tutti i presidi facenti capo, secondo quanto previsto dal Progetto Obiettivo Regionale, alle Unità Operative di Psichiatria della Regione Lombardia, ovvero Centri Psico-sociali, Ambulatori, Strutture Intermedie Non Residenziali, Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura, Centri Residenziali di Terapie Psichiatriche e di Risocializzazione e Comunita Protette. Non sono stati inclusi nello studio i dati relativi all'attivita svolta dagli ex Ospedali Psichiatrici e dalle strutture private. Disegno - I dati sono stati forniti dal Sistema Informativo Psichiatrico Regionale che dal 1983 rileva in maniera omogenea e sistematica su tutto il territorio regionale informazioni relative alle strutture, al personale e alle prestazioni erogate dalle Unita Operative di Psichiatria. Sui dati relativi al periodo 1983-1993 e stata condotta un'analisi grafica della dinamica dei servizi con descrizione delle tendenze evidenziatesi nel periodo in oggetto e delle interazioni tra le variabili considerate. Principali misure utilizzate - Variabili di risorse e di prestazioni relative all'attivita degenziale e a quella non residenziale dei servizi. Formulazione di indicatori che permettano l'analisi delle relazioni tra le variabili stesse. Risultati - Nel periodo considerato si assiste globalmente a un aumento consistente del volume di attivita (residenziale e non) spiegabile solo parzialmente attraverso l'aumento delle risorse a disposizione. L'incremento quantitative dell'assistenza fornita pare infatti legato da un lato a una sempre maggiore utilizzazione delle risorse allocate e a un aumento della produttivita dei servizi, dall'altro alia pressione crescente della domanda. I dati a disposizione, inoltre, evidenziano come il baricentro della organizzazione dei servizi pubblici si sia spostato sempre piú negli anni sul momento di trattamento non residenziale, anche se l'assenza di una analoga documentazione per quanto attiene alle strutture private rende questa conclusione parziale. Conclusioni - L'analisi condotta testimonia l'importanza del Sistema Informativo per monitorare i cambiamenti nella organizzazione dei servizi e per fornire i dati necessari alia attivazione di indagini ad hoc (per es. studi di esito).
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Bignamini, Angelo A. « Il rischio calcolato e la relazione con l’assistito : aspetto ambivalente della medicina ». Medicina e Morale 52, no 6 (31 décembre 2003) : 1175–202. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2003.658.

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Résumé :
I medici ed i loro assistiti sono sottoposti a pressioni perché venga regolarmente valutato il rischio di patologie future e vengano applicate misure di prevenzione primaria e secondaria. Si rilevano alcuni problemi relativi a questa politica, che investono l’affidabilità degli algoritmi e la difficoltà a raggiungere gli obiettivi fissati. A partire dall’osservazione di dati reali da uno studio osservazionale, viene discusso l’impatto sulla giustificazione etica dei meccanismi di screening di popolazione, dell’applicazione sistematica delle misure di prevenzione raccomandate dalle linee guida, e più in generale sulla cosiddetta “cultura della prevenzione”. I punti critici evidenziati sono la necessità di considerare che il singolo soggetto non è il rappresentante medio della popolazione, ma un soggetto individuale con caratteristiche, bisogni, e sensibilità proprie; la consapevolezza che la prevenzione può essere efficace sulla popolazione ma non necessariamente sul singolo; la presa di coscienza che gli obiettivi da raggiungere per la riduzione del rischio devono essere raggiungibili nella realtà mettendo in gioco la libertà-responsabilità del soggetto al di là delle raccomandazioni delle linee guida, e che comunque non può garantire un esito favorevole. Viene infine sottolineato che l’insistenza sulle misure di prevenzione sono anche l’espressione della perdita del senso del limite al diritto alla vita e alla tutela della salute, cioè un’espressione del rifiuto del significato della malattia e della morte.
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Berardi, Donato, Filippo Galimberti, Antonio Pergolizzi et Michele Tettamanzi. « La transizione ecologica : dalle persone alle politiche e viceversa ». ECONOMIA PUBBLICA, no 3 (novembre 2021) : 159–81. http://dx.doi.org/10.3280/ep2021-003007.

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Résumé :
È necessario ricostruire i modelli di produzione e di consumo, abilitando il reddito come strumento in grado di generare sostenibilità. Tra gli strumenti atti a misura-re la relazione tra ambiente e sviluppo economico vi sono la curva di Kuznets e il disaccoppiamento: il primo indaga i modelli di consumo e il rapporto che inter-corre fra il reddito pro capite e l'inquinamento prodotto da ciascun cittadino quale relazione tra reddito e diseguaglianza sociale. L'ipotesi di questa teoria è che al crescere del reddito pro capite l'impatto ambientale cresca fino a segnare un picco, per poi decrescere disegnando una curva ad "U rovesciata". Il disac-coppiamento, invece, si occupa dei modelli di produzione e ha un'accezione più ampia, studiando l'esistenza di un sistema nel quale il benessere e la qualità della vita delle persone possono crescere senza generare ulteriore pressione sull'ambiente: in altre parole, quando alla crescita economica non corrisponde un aumento proporzionale della produzione di rifiuti da parte delle attività eco-nomiche. Il progresso tecnologico è chiamato a trovare il modo di coniugare il miglioramento del tenore di vita con la tutela dell'ambiente. Se i modelli di con-sumo saranno orientati all'ambiente anche la produzione vi si dovrà adeguare. È questo il senso più intimo della transizione ecologica.
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Cimino, Elena. « The therapeutic inertia in T2 Diabetes management during Covid-19 pandemic ». Journal of AMD 25, no 1 (mai 2022) : 14. http://dx.doi.org/10.36171/jamd22.25.1.3.

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Résumé :
La pandemia COVID-19 ha profondamente modificato la presa in carico e la gestione delle patologie croniche non trasmissibili, non ultimo il diabete mellito. Nell’ambito della iniziativa Annali AMD, è stata condotta un’approfondita analisi circa gli effetti dell’emergenza sanitaria originata dalla diffusione epidemica di SARS-CoV-2 sui servizi di Diabetologia Italiani. Sono stati analizzati, confrontandoli con i dati del 2019, i dati dell’anno 2020 estraibili mediante la cartella informatizzata diabetologica di tutti i pazienti che presentassero una prescrizione farmacologica. Per poter valutare anche i pazienti seguiti da remoto con sistemi di telemedicina, sono stati inclusi nell’analisi anche coloro che hanno ricevuto una prescrizione farmacologica indipendentemente dalla rilevazione di altri parametri (es peso o pressione). Pur nell’estrema difficoltà dei primi mesi di lockdown, il numero totale di pazienti seguiti in presenza e da remoto nel 2020 è risultato solo lo 0.8% inferiore a quello del 2019. Nel 2020 si è assistito ad un incremento nella prescrizione di farmaci cardio-nefro protettivi (SGLT2i e GLP1RA) a fronte di una riduzione di quella di secretagoghi. Il livello medio di Hba1c è, seppur di poco, peggiorato nel 2020. Molte sono state le difficoltà nell’implementare la terapia anche in soggetti con HbA1c elevata (HbA1C > 9%) dove si è assistito ad un ulteriore ritardo dell’inizio della terapia insulinica. Anche le complicanze sono state indagate in misura minore per le ovvie conseguenze del forte ridimensionamento degli accessi nelle strutture sanitarie per esami clinici e di laboratorio non urgenti. In definitiva, nonostante gli sforzi della comunità diabetologica italiana per continuare con tutti i mezzi a disposizione la presa in carico dei soggetti affetti da diabete, la pandemia COVID-19 ha rappresentato un ulteriore motivo di peggioramento dell’inerzia terapeutica. Ha, contestualmente, fornito l’occasione per sperimentare sistemi di telemedicina/televisita che dovranno rappresentare, in un contesto tecnologico e normativo adeguato, nell’immediato futuro, ulteriori strumenti a disposizione per incentivare una presa in carico sempre più globale della persona con diabete. PAROLE CHIAVE diabete mellito tipo 2; inerzia terapeutica; pandemia; Covid 19; telemedicina; SGLT2i; GLP1RA; insulina.
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Febi, G., G. Arcidiacono, P. Marchesi, M. Tosetti et R. Battini. « L'impiego della maschera laringea in anestesia pediatrica per RM ». Rivista di Neuroradiologia 13, no 2 (avril 2000) : 197–202. http://dx.doi.org/10.1177/197140090001300206.

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Résumé :
Per eseguire un esame di risonanza magnetica (RM) in età pediatrica è necessario “sedare” in sicurezza il bambino per garantirne durante le scansioni I'immobilità e l'omeostasi delle funzioni vitali. Nella ricerca di una metodica che riassumesse caratteristiche di invasività minima, scarsa produzione di inquinamento ambientale e che consentisse un esatto e costante controllo del livello di anestesia e della pervietà delle vie aeree, siamo giunti all'utilizzo della maschera laringea (LMA) abbinato ad anestesia generale inalatoria in respiro spontaneo. In un periodo di 18 mesi 482 bambini non premedicati di classe ASA I-III (5,5 + 4,3 aa; range 1 giorno − 18 aa) affetti da patologie del SNC sono stati sottoposti in sequenza ad anestesia inalatoria con LMA per eseguire una RM cerebrale. Utilizzando un circuito Mapleson “F” modificato allungando le branche inspiratoria ed espiratoria e collegando quest'ultima ad un sistema di aspirazione “Venturi”, l'anestesia veniva indotta, in presenza di un genitore, facendo respirare al bambino alotano a concentrazioni rapidamente crescenti in una miscela gassosa di ossigeno e protossido d'azoto al 50%. Alla scomparsa del riflesso ciliare il. genitore poteva allontanarsi, si provvedeva ad incannulare una vena periferica e quindi si introduceva una maschera laringea di misura appropriata. Utilizzando un monitor amagnetico compatibile con gli alti campi magnetici presenti, si provvedeva quindi a monitorare la saturazione trans-cutanea dell'ossigeno (Sa02), l'ECG, la PA non invasiva, la pressione parziale della C02 di fine espirazione (EtPC02) e la concentrazione sia dell'alogenato che dei gas respirati. Si posizionava poi il bambino all'interno del magnete continuando l'anestesia in respiro spontaneo con alotano a 1,5 della sua concentrazione minima alveolare inibente (MAC) in miscela gassosa di ossigeno ed aria, con un flusso respiratorio minimo di 300 ml/Kg/min. Circa alla metà della durata dell'esame la concentrazione dell'alogenato veniva diminuita a circa 1,0 MAC. Al termine dell'esame si sospendeva l'erogazione dell'alogenato togliendo la maschera laringea alla comparsa dei primi riflessi delle vie aeree superiori. Il piccolo veniva poi adagiato su un lettino di un'altra stanza dove si risvegliava accanto allo stesso genitore che aveva precedentemente assistito all'induzione. In tutta l'esperienza descritta, sia durante l'induzione, che nel periodo intraesame, come al risveglio, non sono stati registrati casi rilevanti di desaturazione, ipotensione, bradicardie, aritmie, convulsioni o altri incidenti clinicamente significativi. Non si è mai constatato rigurgito gastro-esofageo. Questo lavoro durato quasi due anni ci porta senz'altro a concludere che l'utilizzo della LMA con anestesia inalatoria in respiro spontaneo per il paziente in età pediatrica in risonanza magnetica, comporta ottimi risultati in fatto di sicurezza ed efficacia anestesiologica.
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Rapetti, Franco. « Le misure della pioggia di Giovan Stefano Conti a Lucca (Toscana, Italia) (23 settembre 1744-21 luglio 1794) ». Bollettino della Società Geografica Italiana, 29 septembre 2022, 101–22. http://dx.doi.org/10.36253/bsgi-1526.

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Résumé :
Negli anni che seguirono la chiusura dell’Accademia del Cimento di Firenze, per quanto fino ad oggi emerso, le misure meteorologiche subirono una battuta di arresto, che si protrasse fino ai primi anni del Settecento, quando ripresero con vigore, seppure con marcate differenze nelle diverse aree del Paese. A Lucca, Giovan Stefano Conti (7 marzo 1720-28 marzo 1791) raccolse una serie di misure della pioggia, della pressione atmosferica e della temperatura dell’aria presso il palazzo “alla Pantera” nel Fillungo della città, ininterrottamente dal 23 settembre 1744 fino a pochi giorni dalla morte; nei tre anni successivi le misure furono continuate dal fratello Carlo, per concludersi il 20 luglio 1794. La pioggia, raccolta in un “vaso” con la bocca tarata a “mezzo braccio quadrato fiorentino a panno”, veniva pesata alla fine del mese: le trasformazioni delle unità di misura in uso a Lucca nel Settecento nelle unità decimali corrispondono al valore medio annuale della pioggia di 1.290,2 mm, con valori estremi di 903,2 mm nel 1775 e di 1.843,2 mm nel 1786. Il regime stagionale vide il massimo pluviometrico in autunno (34,4%), seguito dall’inverno (31,5%), dalla primavera (22,6%) e dall’estate (11,5%) (regime sub-mediterraneo). L’andamento delle piogge annuali mostra fasi siccitose, come alla metà degli anni Cinquanta e tra la fine degli anni Ottanta fino al termine delle misure, alternate a periodi umidi, che interessarono la metà degli anni Sessanta e Settanta del Settecento. Nel complesso la tendenza del catalogo è debolmente negativa (-4,8 mm/10 anni). La serie pluviometrica di Giovan Stefano Conti, poiché esente da “disomogeneità non climatica”, è idonea a rappresentare i caratteri della piovosità della seconda metà del Settecento nella città di Lucca. Costituisce un documento meteorologico di grande rilievo, sia per l’eccellente stato di conservazione del manoscritto, sia per la cura con cui fu redatto, ma soprattutto per la durata delle misure e delle “osservazioni circa la stagione e stato del tempo”. Può essere utilizzato sia per le comparazioni sincroniche, ad esempio con le piogge rilevate a Camaiore da Pietrantonio Butori nella finestra di sovrapposizione dei due cataloghi tra il 1777 e il 1793, sia per la comparazione diacronica con le piogge rilevate presso l’Orto Botanico di Lucca nell’ultimo cinquantennio. Tali analisi costituiscono un prezioso contributo alle attuali discussioni circa le tendenze della piovosità in Toscana, troppo spesso totalmente prive della necessaria prospettiva storica.
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Thèses sur le sujet "Misure di pressione"

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Marton, Filippo. « Valutazione dell’affidabilità e dell’accuratezza di tre dispositivi wireless per la misura delle pressioni plantari ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Résumé :
Dall’esperienza di tirocinio, svolto da Ottobre 2019 a Gennaio 2020 presso l’azienda BBSoF S.r.l. di Padova in collaborazione con l’Università di Bologna, nasce questo progetto di tesi che si pone come obiettivo quello di confrontare le prestazioni di diverse solette e verificare la possibilità di utilizzare un nuovo sistema di rilevazione delle pressioni plantari in sostituzione al sistema usato attualmente da BBSoF nelle proprie valutazioni biomeccaniche. Durante il tirocinio sono stati acquisiti i dati di un soggetto durante l’esecuzione di cinque differenti task: romberg test, gait, squat, drop landing e countermovement attraverso l’utilizzo di un sistema di 6 telecamere stereofotogrammetriche (Smart E, 60-120 Hz, BTS s.r.l.), 8 videocamere commerciali (GoPro Hero7, 30 fps), 2 pedane di forza (Bertec Corp., 960 Hz) e delle solette baropodometriche. Il soggetto ha effettuato i test con quattro diverse tipologie di solette. Utilizzando il software specifico di ciascun sistema di rilevazione dei carichi sono stati estratti i dati di forza e di pressione; successivamente sono stati elaborati e confrontati attraverso codici sviluppati appositamente dal personale BBSoF, tramite l'utilizzo del linguaggio di programmazione Matlab®, allo scopo di valutare l’affidabilità e l’accuratezza dei dispositivi utilizzati nella misurazione delle pressioni plantari. Dal confronto della forza di reazione al suolo e della pressione media valutati attraverso il calcolo di parametri statistici è emerso che uno dei dispositivi esaminati potrebbe costituire una valida alternativa al sistema attualmente in uso.
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Maluccelli, Lorenza. « "Pressioni globali, misure locali" : la prostituzione di strada nella provincia Italiana ». Thesis, University of Nottingham, 2014. http://eprints.nottingham.ac.uk/14373/.

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Considered one of the most controversial phenomena produced by the processes of economic globalization, the expansion of the sex industry and the radical shift in its composition and organization have received much attention in the last two decades, both academic and political. My research aims to interrogate the largely unexplored transformations that have affected the urban geography of prostitution and the evolution of local regulatory systems. In the context of a metamorphosis of the local sex markets, coincided with the accelerated growth of international women’s migration from the last decades of the century, these pages present an original empirical study on the relationship between prostitution, communities and local authorities in the major cities of the Italian region of northeast: the Emilia-Romagna. The survey focuses on street prostitution and observes three processes that in the last twenty years contribute to the crisis of the existing ones and the production of new urban regulation of sex work: 1) the settlement of migrant prostitution in the geography of territory; 2) the impact of spatial configurations of street prostitution on the communities; 3) the institutional mediation carried out by the local policy makers (first of all the Majors) on the effects of globalization of the sex market in the urban context. The comparison between cities is based on the hypothesis that the geopolitical dynamics between the different territorial systems operate as an organizing principle in the production of specific rules and practices on the prostitution issue.
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Farfaneti, Francesco. « Metodi di misura della rigidità arteriosa nell'uomo ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23861/.

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Résumé :
La rigidità arteriosa è considerata un indice prognostico cardiovascolare indipendente di grande importanza clinica. La sua misurazione è argomento di numerosi studi presenti in letteratura. La maggior parte dei metodi di misura della rigidità arteriosa si basa sulla misurazione della velocità dell’onda di pressione (PWV) prodotta dall’eiezione sistolica. La PWV è esprimibile in funzione dei parametri geometrici e meccanici della parete dei vasi sanguigni con l’equazione di Bramwell-Hill e l’equazione di Moens-Korteweg. Da queste equazioni si deduce che una maggiore PWV corrisponde a una maggiore rigidità arteriosa. La PWV è misurabile globalmente in un lungo tratto arterioso (es. arteria carotide-arteria femorale) o localmente in un segmento arterioso più breve. La misurazione locale fornisce informazioni più specifiche e clinicamente rilevanti. Questo elaborato ha come obiettivo la discussione critica di alcune di queste metodologie per misurazioni globali e locali. Tra i metodi trattati quelli che sfruttano tecnologie di imaging biomediche a risonanza magnetica; innovativi metodi a ultrasuoni che sfruttano una tecnica che permette la visualizzazione dell’onda nella larghezza dell’immagine ultrasonora (ultrafast ultrasound imaging); i metodi single point basati sulla misurazione diretta della PWV in un determinato punto e i metodi utilizzati da alcuni dispositivi disponibili in commercio. La descrizione di questi metodi e dei principi fisici generali alla base della velocità dell’onda di polso è argomento del secondo capitolo dell’elaborato. È preceduta da un capitolo introduttivo che descrive elementi di anatomia e fisiologia del sistema arterioso, principi base dell’analisi dell’onda di polso e il fenomeno dell’irrigidimento della parete arteriosa (LAS). Il terzo capitolo fornisce un confronto tra i metodi descritti nel secondo, basato sugli articoli di validazione presenti in letteratura.
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Galasso, Giovanni. « Implementazione e calibrazione di un modello di pressione massima in camera di combustione basato sulla misura della corrente di ionizzazione ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15353/.

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Résumé :
L’obbiettivo dell’attività svolta presso il dipartimento di Sperimentazione Motopropulsori di Ferrari S.p.a. è sviluppare un modello in grado di stimare la pressione massima sviluppata dal motore, partendo dalla corrente di ionizzazione misurata in camera di combustione. Tale richiesta nasce dalla volontà di conoscere le condizioni in cui si trova il pistone durante il funzionamento in vettura, al fine di studiare il reale limite di detonazione. Oggigiorno, infatti, il limite di detonazione viene imposto attraverso convenzioni ingegneristiche. Queste convenzioni comportano limiti sull’anticipo di accensione che risultano troppo stringenti, andando così a perdere i vantaggi che una combustione ad alto anticipo di accensione produce. L’elaborato spiega i passaggi che hanno caratterizzato il processo di implementazione e calibrazione del modello di pressione massima. Nel primo capitolo vengono spiegati gli effetti delle principali grandezze motore sulla pressione massima, approfondendo quelli relativi alle tre grandezze scelte come input del modello: velocità di rotazione dell’albero motore, coefficiente di riempimento e MFB50 (50% mass fraction burnt). Il secondo capitolo spiega l’attività, svolta a monte, di implementazione di un modello in grado di identificare l’MFB50 a partire dalla corrente di ionizzazione misurata in camera di combustione. Nel terzo capitolo invece viene spiegato l’intero procedimento di calibrazione del modello di PMAX: dall’attività al banco prova fino ad arrivare al modello completamente calibrato. Infine il quarto capitolo mostra tutti i risultati ottenuti a valle dell’attività di validazione del modello, caratterizzata da una prima fase di confronto con un secondo modello sviluppato presso l’Università di Bologna e una seconda fase in cui è stato simulato il funzionamento di un motore controllato sulla base delle informazioni in uscita dal modello di PMAX.
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Piccioni, Alberto. « Ottimizzazione di un sistema manometrico per la misura dell'assorbimento di idrogeno nei metalli ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9427/.

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Résumé :
Nel presente lavoro viene descritto come è stata ottimizzata, a livello software e hardware, la procedura di controllo della pressione in uno strumento manometrico utilizzato per la misura della quantità di idrogeno assorbita e desorbita da parte di metalli. Dopo una breve introduzione sulle caratteristiche dell'idrogeno che lo rendono così appetibile dal punto di vista energetico, viene esposta la teoria alla base del processo di formazione di idruri metallici. Vengono dunque descritte le due principali tecniche di caratterizzazione di questi sistemi, ovvero le cinetiche e le isoterme pressione-composizione (PCI), e il metodo di misura adottato, ovvero quello volumetrico. Successivamente si passa alla descrizione delle componenti hardware del sistema, per poi soffermarsi sull'analisi dettagliata dell'algoritmo del software implementato, spiegando i problemi affrontati e le soluzioni adottate, riportando anche alcune formule utili ricorrenti. Infine, vengono esposti i risultati ottenuti da misure di cinetiche e PCI per il sistema MgH2 (idruro di magnesio).
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Bozzi, Cionci Arianna. « Metodi di analisi e monitoraggio della pressione arteriosa ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Résumé :
La misurazione della pressione arteriosa è molto comune nella pratica clinica poichè permette di avere una valutazione generale sullo stato di salute del paziente. La pressione arteriosa viene rilevata sia nei controlli di routine che nell'assistenza di un paziente in area critica. La misurazione può essere non invasiva oppure invasiva. La tecnica invasiva consiste nella rilevazione della pressione arteriosa tramite catetere. Il monitoraggio può avvenire tramite sensore extravascolare oppure intravascolare. I metodi non invasivi invece, permettono di valutare in maniera indiretta e ad intervalli regolari, i valori pressori, basondosi sulle intuizioni di Riva-Rocci e Korotkoff. La debolezza di queste tecniche non invasive risiede nell’impossibilità di tracciare la variabilità e la forma d’onda della pressione arteriosa. L’esigenza di avere una rilevazione non invasiva continua ha quindi spinto nel corso degli anni i ricercatori a sviluppare nuovi metodi di misura. Lo scopo delle nuove tecniche e dei miglioramenti di quelle più tradizionali resta comunque lo stesso: raggiungere l’accuratezza e la precisione della misurazione diretta, restando ovviamente non invasive.
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Ferri, Fabrizio. « Misura di mitigazione degli effetti della carenza idrica nei sistemi acquedottistici ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amslaurea.unibo.it/176/.

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Iannuzzi, Davide. « Sviluppo di un programma in Matlab per la valutazione delle prestazioni dinamiche dei sistemi catetere-trasduttore di pressione ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5579/.

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FIORAVANTI, ANDREA. « Development of innovative waveguide probes with improved measurement capabilities ». Doctoral thesis, 2016. http://hdl.handle.net/2158/1044290.

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Résumé :
Currently, fast-response aerodynamic probes are widely used for advanced experimental investigations in turbomachinery applications. The most common configuration is a virtual three-hole probe. This solution is a good compromise between probe dimension and accuracy. Several authors have attempted to extend the capabilities of these probes in terms of bandwidth and operating conditions. Even though differences exist between the solutions in the literature, all of the designs involve the positioning of a dynamic pressure sensor close to the measurement point. In general terms, the higher the frequency response, the more the sensor is exposed to the flow. This physical constraint puts a limit on the probe applicability since the measurement conditions have to comply with the maximum allowed operating conditions of the sensor. In other applications, when the conditions are particularly harsh and a direct measurement is not possible, a waveguide probe is commonly used to estimate the local pressure. In this device, the sensor is connected to the measurement point through a transmitting duct which guarantees that the sensor is operating in a less critical condition. Generally, the measurement is performed through a pressure tap and particular attention must be paid to the probe design in order to have an acceptable frequency response function. In this study, the authors conceived, developed, and tested a probe which combines the concept of a fast-response aerodynamic pressure probe with that of a waveguide probe. Such a device exploits the benefits of having the sensor far from the harsh conditions while maintaining the capability to perform an accurate flow measurement.
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Livres sur le sujet "Misure di pressione"

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Diario Della Pressione Arteriosa : Libretto Di Controllo Per La Registrazione, La Documentazione E Il Monitoraggio Dei Valori Giornalieri - Spazio Per Tanti Dati Di Misura. Independently published, 2019.

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Diario Della Pressione Arteriosa : Libretto Di Controllo Per La Registrazione, La Documentazione E Il Monitoraggio Dei Valori Giornalieri - Spazio Per Tanti Dati Di Misura. Independently Published, 2019.

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Diario Della Pressione Arteriosa : Libretto Di Controllo per la Registrazione, la Documentazione e il Monitoraggio Dei Valori Giornalieri - Spazio per Tanti Dati Di Misura. Independently Published, 2019.

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Quotidiano, Aiuto. Diario Della Pressione Arteriosa : Libretto Di Controllo per la Registrazione, la Documentazione e il Monitoraggio Dei Valori Giornalieri - Spazio per Tanti Dati Di Misura. Independently Published, 2019.

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Chapitres de livres sur le sujet "Misure di pressione"

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Bösch, Dennis, et Carl-Peter Criée. « Misura della pressione d’occlusione alla bocca ». Dans Prove di funzionalitä respiratoria, 101–8. Milano : Springer Milan, 2009. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-0799-4_7.

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