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Thèses sur le sujet « Misura diretta »

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SALAMONE, GIUSEPPE. « La confisca come misura di sicurezza e come sanzione : problematiche applicative, in particolare con riferimento ai rapporti tra confisca diretta e per equivalente ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2017. http://hdl.handle.net/10281/158261.

Texte intégral
Résumé :
La confisca è da sempre un istituto al centro di accesi dibattiti giurisprudenziali e dottrinali. Accanto al modello di confisca prevista come misura di sicurezza, il legislatore nel corso degli anni, ha previsto varie ipotesi speciali per contrastare, a fronte dell’inadeguatezza del modello classico, i diversi fenomeni criminali. Tali ripetuti interventi normativi – che hanno portato all’introduzione di misure che, anche alla luce dell’interpretazione fornita dalle Corti europee, assumono la natura di vere e proprie sanzioni penali (in particolare la confisca per equivalente) – hanno però creato un quadro confuso e disarticolato, il quale ha portato la stessa giurisprudenza, in sede di interpretazione, a sovrapporre in molti ambiti misure ablatorie diverse, perdendo molto spesso di vista, in nome di una pur comprensibile efficienza repressiva, il riferimento ai principali parametri costituzionali. Il presente lavoro si pone l’obbiettivo di analizzare le principali forme di confisca previste nel nostro ordinamento in relazione alla diversa natura giuridica di misura di sicurezza o di sanzione, al fine di mettere in luce i problemi applicativi che derivano dalla qualificazione giuridica delle misure ablative patrimoniali, anche con riferimento alle indicazioni provenienti dalle Corti europee, a dire il vero non sempre seguite dalla giurisprudenza nazionale. Ci si concentrerà in particolare sull’analisi dei rapporti tra confisca diretta e confisca per equivalente, dando atto dei problemi che derivano dalla tendenza della giurisprudenza nazionale, soprattutto nell’ambito dei reati tributari, a sovrapporre due istituti fra loro assai diversi per natura e presupposti applicativi. In particolare si illustrerà come la giurisprudenza più recente, al fine di consentire una ampia applicazione della confisca nei casi in cui l’oggetto sia rappresentato da somme di denaro, invochi la misura della confisca diretta, senza che sia necessario “scomodare” la sanzione della confisca per equivalente. A fronte di tale critica situazione in tema confisca, l’unica soluzione prospettabile sembra essere rappresentata da una completa opera di risistemazione della materia da parte del legislatore, in modo che vengano finalmente salvaguardate, in sede di applicazione della misura, non soltanto le garanzie che competono al destinatario del provvedimento ablatorio, ma anche il fondamentale principio di certezza del diritto.
Confiscation is an institution that is always at the center of heated jurisprudential and doctrinal debates. Next to the confiscation model provided as a safety measure, over the years the legislator has provided various special assumptions to counter the different criminal phenomena, in view of the inadequacy of the classical model. Those repeated regulatory interventions - which have led to the introduction of measures that take on the nature of authentic penalties (including confiscation for equivalent), thanks to the interpretation given by the European Courts – have however created a confusing and disjointed picture, which has brought the case-law itself to overlap different ablatorie measures in many areas in the interpretation stage, often losing sight of the reference to the main constitutional principles, in the name of a repressive, while understandable, efficiency. The present work has the objective of analyzing the main forms of confiscation under the italian legal system in relation to the different legal nature of detention or punishment, in order to highlight the practical problems arising from the legal classification of ablative measures equity, also based on the guidelines given by the European Courts, (truth be told) not always followed by national law. We will focus in particular on the analysis of the relationship between direct seizure and confiscation for equivalent, taking note of the problems which arise from the tendency of the national case law, especially in the context of tax rules, to overlay two institutions different in nature and in assumptions applications. In particular, we will discuss how the most recent case-law, in order to allow a wider application of confiscation in cases where the object is represented by sums of money, relies on the measurement of direct confiscation, without “bothering” the sanction of confiscation for the equivalent. In view with this critical situation on confiscation, the only solution seems to be a complete work of resettlement on the matter by the legislator, so that not only the guarantees that compete to the recipient of scalers measure but also the fundamental principle of legal certainty are finally safeguarded when applying the measure.
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BORGHESI, MATTEO. « Toward the first neutrino mass measurement of Holmes ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2022. http://hdl.handle.net/10281/379056.

Texte intégral
Résumé :
Gli unici metodi per misurare la massa del neutrino che non siano dipendente dal modello teorico sono quelli basati sullo studio cinematico del decadimento beta o per cattura elettronica, poiché assumono solo la conservazioni di energia e momento. Holmes è un progetto ERC che è iniziato nel 2014 e che è portato avanti nei laboratori di criogenia dell’università di Milano-Bicocca. Il suo obiettivo è quello di effettuare una misura diretta della massa del neutrino con una sensibilità statistica dell’ordine dell’elettronvolt. Inoltre, proverà anche la fattibilità di questa tecnica per una futuro esperimento che mirerà a superare la sensibilità attuale di KATRIN, che rappresenta lo stato dell’arte delle misure dirette. Per raggiungere la sensiblità di 1 eV. Holmes farà una misura calorimetrica, adottando 1000 microcalorimeteri a basse temperature, ognuno dei quali verrà impiantato con una attività di 300 Bq di 163 Ho. In una misura calorimetrica del decadimento per cattura elettronica dell’Ho, tutta l’energia viene misurata eccetto quella del neutrino. Anche se il neutrino non viene rivelato, il valore della sua massa altera la forma dello spettro di diseccitazione, riducendo anche il valore dell’end-point di un eguale valore. Questa distorsione dello spettro è misurabile solo in una regione vicino all’end-point, dove il rate di conteggi è basso e il background può facilmente nascondere il segnale. Il 163 Ho rappresenta il miglior candidato per una misura calorimetrica della massa del neutrino in termini di sensibilità statistica, dato che ha un Q valore basso di 2833 eV. Inoltre ha anche una vita media relativamente breve (4570 anni), che permette di inserire una piccola quantità di nuclei in un piccolo volume contenitivo. Ogni singolo rivelatore di Holmems è composto da un assorbitore in oro con l’olmio impiantato, termicamente accoppiato a un Transition Edge Sensor (TES), il quale è un termometro molto sensibile, costituito da un bilayer superconduttivo di Mo/Cu. I rivelatori di Holmes devono produrre dei segnali sia dal veloce tempo di salita, per ridurre il pile-up, sia con un veloce tempo di discesa, per ridurre il tempo morto della misura. Il tempo di salita è però limitato dalla massima frequenza di campionamento data dalla banda del sistema di acquisizone, che a sua volta è fissata dal numero di rivelatori che devono essere letti in contemporanea. Dato il numero previsto di rivelatori e di attività, sia i TES che il sistema di lettura microwave multiplexing saranno spinti al loro limite per soddisfare i requisiti dell’esperimento. Durando il mio dottorato, mi sono occupato di vari compiti, sia software che hardware. Ho testato i processi che portano alla fabbricazione finale dei rivelatori TES e ho misurato le loro performance con il sistema di lettura a microonde usando una sorgente di raggi X esterna. Ho inoltre studiato il background atteso dovuto ai raggi cosmici e alla radioattività naturale. Allo stesso tempo, ho sviluppato un software modulare per l’analisi del segnale e dei dati, assieme a innovativi algoritmi per la discriminazione del pile-up, la fonte di background più importante per Holmes. Nel capitolo 1 presento brevemente il panorama sperimentale sulla misura della massa del neutrino, mentre nel capitolo 2 parlerò in particolare dell’esperimento Holmes. Nel capitolo 3 introduco la fisica che sta alla base della risposta dei rivelatori TES, per poi concentrarmi sul design di quelli adottati da Holmes. Nel capitolo 4 presento le routine di analisi che ho sviluppato per produrre uno spettro calibrato a partire dai dati grezzi. Il capitolo 5 finalmente presenta le performance che ho misurato dei rivelatori di Holmes. Nell’ultima parte di questo elaborato presenterò invece i risultati ottenuti nella campagna di misure atta a stimare il rate atteso di background.
The absolute mass of neutrinos is one of the most important riddles yet to be solved, since it has many implications in Particle Physics and Cosmology. The only model independent method of measuring the neutrino mass is based on the kinematic analysis of the beta or the electron capture (EC) decay, which only assumes momentum and energy conservation. Holmes is an ERC project started in 2014, which is currently being set up in the cryogenic laboratory of the University of Milano Bicocca. It will perform a direct measurement of the neutrino mass with a sensitivity of the order of 1 eV. In addition, it will prove the scalability of this technique to a next generation experiment that might go beyond the current expected sensitivity of the state of the art experiment, KATRIN. In order to reach its goal sensitivity, Holmes will use 1000 low temperature microcalorimeters, each implanted with an activity of 300 Bq of 163 Ho, performing thus a calorimetric measurement. In a calorimetric measurement of the electron capture (EC) decay of 163Ho, all the energy is measured except for the fraction carried away by the neutrino. Although the neutrino is not detected, the value of its mass affects the shape of the de-excitation spectrum, reducing also the end-point of the spectrum by an amount equal to m_nu. The spectrum distortion is statistically significant only in a region close to the end-point, where the count rate is lowest and background can easily hinder the signal. In terms of achievable statistical sensitivity, 163 Ho is one of the best candidate, given the combined effect of its low Q-value (2.833 keV) and the proximity of the highest energy peak to the end-point of the spectrum. 163 Ho also has a relatively short half life of 4570 years, which allows to embed a small number of nuclei in a small absorbing volume. Each single Holmes detector is composed of a 163 Ho ion-implanted gold absorber thermally coupled to a Transition Edge Sensor (TES). A TES is a sensitive thermometer, consisting of a superconductor Mo/Cu bi-layer film. The Holmes detectors not only need a fast recovery time to reduce the amount of dead time but also a quick time response to discriminate between two nearly coincident interactions. The latter is limited by the maximum sampling frequency set by the bandwidth of the acquisition system, which in turn is set by the number of detectors that need to be readout at the same time. Given the target number of detectors and the single pixel activity, the detectors and the microwave multiplexing readout system will be pushed to their limits to meet the Holmes requirements. During my PhD work I took care of various tasks, both hardware and software related. I tested the detector fabrication process and measured the resulting detector performances with the microwave multiplexing readout using external X-ray sources. I also studied the expected background due to cosmic rays and environmental radioactivity. At the same time, I developed a modular and robust software for signal processing and data analysis, alongside new algorithms for the pile-up discrimination, the Holmes expected main source of background. Chapter one briefly reviews the experimental efforts on the neutrino mass determination, with a spotlight on the state of the art experiments, while chapter two presents the Holmes experiment with its expected statistical sensitivity. Chapter 3 firstly introduces the physics behind the behavior of a Transition Edge Sensors, then focuses on the specific design and fabrication process of the Holmes detectors. Chapter 4 presents the analysis routines required to produce a clean calibrated spectrum from a raw dataset. Chapter 5 finally shows the measured detectors performances. The last part of the dissertation presents the expected background rate after the studies conducted with a dedicate measurements campaign.
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Damato, Neto José. « Resposta do feijoeiro ao molibdênio em mistura com glyphosate no plantio direto ». Universidade Federal de Viçosa, 2010. http://locus.ufv.br/handle/123456789/4530.

Texte intégral
Résumé :
Made available in DSpace on 2015-03-26T13:39:37Z (GMT). No. of bitstreams: 1 texto completo.pdf: 426054 bytes, checksum: c0ad434551aa86070264961654fb175e (MD5) Previous issue date: 2010-07-05
Conselho Nacional de Desenvolvimento Científico e Tecnológico
Experiments were carried out at the Experimental Station of Coimbra, Minas Gerais, of the Department of Plant Science of the Universidade Federal de Viçosa to study the effect of Mo in mixture with glyphosate, applied on corn and brachiaria straw on bean plant crop under no-till system. Two field assays were carried out, the first on brachiaria straw and the second on corn straw. The experiment was set up in split-plots, with the plots consisting of five doses of molybdenum (0, 100, 200, 400 and 800 g ha-1), applied in combination with the a desiccating herbicide (glyphosate) and the split-plots consisting of two doses of molybdenum (0 and 100 g ha-1), applied via the leaves on the bean plant, in the DBC, with four repetitions. Each split-plot was composed by five 5 m long, 0.5 m spaced lines of bean plant, cultivar Ouro Vermelho. Molybdenum foliar fertilization was carried out at stage V4, with sodium molybdate (39% of Mo) being the source of Mo. The content of chlorophyll was evaluated in the third completely expanded leaf from the apex (index leaf), through the SPAD index (Soil Plant Analyses Development), with three readings per leaflet being carried out in ten leaves randomly selected from the split-plot plants. The contents of N, P, K, Ca, Mg, S, Mn, Zn, Cu and Mo were evaluated in the leaves and grains under laboratory conditions. The number of plants per hectare (NP), number of pods per plant (NPP), number of grains per pod (NGP), mass of 100 grains (MG) and yield (Y) were later determined. The bean plant cultivated on the brachiaria straw absorbed MO applied on the latter, combined with glyphosate, increasing its yield. The content of Mo in the leaves increased in response to the application of the micronutrient, in mixture with glyphosate. Its concentration was even greater in the grains, when Mo was also applied via the leaves. The foliar content of nitrogen increased with the application of Mo mixed with glyphosate, when the micronutrient was not applied on the bean plant leaves, presenting a behavior similar to the SPAD index. When, besides the mixture of Mo with glyphosate, the former was applied via the leaves on the bean plants, these two factors decreased slightly. P content in the grains reduced when Mo was applied via the leaves. The content of K in the grains increased with the increase of the molybdenum dose, applied together with glyphosate on the brachiaria straw. On the other hand, when the bean plant was cultivated on the corn straw, the number of pods per plant (NPP) increased in response to the application of the Mo mixtures with glyphosate, when there was no foliar application of Mo on the bean plant. The foliar content of Mo was higher in the treatment Mo was applied on the bean plant leaves, regardless of the dose of this micronutrient, mixed with glyphosate. The content of Mo in the grains increased linearly with the increase of the micronutrient dose, applied together with glyphosate. The SPAD index was not altered, regardless of the Mo dose applied together with glyphosate, and/or applied via the leaves on the bean plant.
Com o objetivo de estudar o efeito do Mo em mistura com o dessecante, aplicado sobre palhadas de milho e braquiária para o plantio direto do feijoeiro, foram conduzidos experimentos na estação experimental de Coimbra, Minas Gerais, pertencente ao Departamento de Fitotecnia da Universidade Federal de Viçosa. Realizaram-se dois ensaios em campo, sendo o primeiro sobre palhada de braquiária e o segundo sobre palhada de milho. O experimento foi implantado utilizando-se parcelas subdivididas, sendo as parcelas constituídas por cinco doses de molibdênio (0, 100, 200, 400 e 800 g ha-1), aplicadas juntamente com o herbicida dessecante (glyphosate) e as subparcelas constituídas por duas doses de molibdênio (0 e 100 g ha-1), aplicadas via foliar no feijoeiro, no DBC, com quatro repetições. Cada subparcela foi composta por cinco linhas de feijão, cultivar Ouro Vermelho, com 5 m de comprimento, espaçadas de 0,5 m. A adubação foliar molíbdica foi realizada no estádio V4, sendo o molibdato de sódio (39% de Mo) a fonte de Mo. Avaliaram-se o conteúdo de clorofila na terceira folha completamente expandida a partir do ápice (folha índice), através do índice SPAD (Soil Plant Analyses Development), sendo realizadas três leituras por folíolo em dez folhas tomadas aleatoriamente nas plantas da subparcela. Em laboratório foram avaliados os teores de N, P, K, Ca, Mg, S, Mn, Zn, Cu e Mo, nas folhas e nos grãos. Posteriormente, foi determinado o número de plantas por hectare (NP), o número de vagens por planta (NVP), o número de grãos por vagem (NGP), a massa de 100 grãos (MG) e a produtividade (P). O feijoeiro cultivado sobre palhada de braquiária absorveu o Mo aplicado na braquiária, junto com o dessecante, aumentando sua produtividade. O teor de Mo nas folhas aumentou em resposta à aplicação do micronutriente, em mistura com o dessecante. Nos grãos, a sua concentração foi ainda maior, quando o Mo foi, também, aplicado via foliar. O teor foliar de nitrogênio aumentou com a aplicação de Mo misturado com o dessecante, quando não houve aplicação deste micronutriente nas folhas do feijoeiro, apresentando comportamento semelhante ao índice SPAD. Quando além da mistura do Mo com o dessecante houve aplicação do mesmo via foliar no feijoeiro, estes dois fatores diminuíram ligeiramente. O teor de P nos grãos reduziu quando o Mo foi aplicado via foliar. O teor K nos grãos aumentou com o aumento da dose de molibdênio aplicada junto com o dessecante na palhada da braquiária. Por outro lado, quando o feijoeiro foi cultivado sobre palhada de milho, o número de vagens por planta (NVP) aumentou em resposta à aplicação das misturas do Mo com o dessecante, quando não houve aplicação foliar de Mo sobre o feijoeiro. O teor foliar de Mo foi superior no tratamento que houve aplicação do mesmo nas folhas do feijoeiro, independentemente da dose deste micronutriente misturado com o dessecante. O teor de Mo nos grãos aumentou de forma linear com o aumento da dose do micronutriente aplicado junto com o dessecante. O índice SPAD não foi alterado, independentemente da dose de Mo aplicada juntamente com o dessecante e ou aplicado via foliar no feijoeiro.
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Nietiedt, Gustavo Heller. « MISTURAS DE BIODIESEL DE SOJA, COM ADITIVAÇÃO E VARIAÇÃO DO PONTO DE AVANÇO, EM UM MOTOR DE INJEÇÃO DIRETA ». Universidade Federal de Santa Maria, 2010. http://repositorio.ufsm.br/handle/1/7532.

Texte intégral
Résumé :
The diesel fuel is used widely in the country and the world. Moreover, growing environmental awareness leads to a larger demand for renewable energy resources. The pioneering in the use of ethanol makes Brazil also bears some conditions to move quickly to consolidate the use of the biodiesel in larger scales, in the replacement or as a blend with mineral diesel in diesel engines. Thus, this work evaluated by tests on a dynamometer bench, the performance of an agricultural tractor equipped with direct injection engine using different blends of soybeans methyl biodiesel. Also, it was analyzed the influence of additives to improve the performance, and it was used two positions of injection timing, one of them original and the other advanced. The best results were obtained using the B10 fuel for all performance parameters measured (torque, power and specific fuel consumption). For the variable torque this proportion presented values 0.4% higher than the values presented by the B5 proportion, being that, for the variable power, the values of B10 fuel were higher 0.2% compared to B5, making the differences between the fuels virtually inexpressive. Already the B100 fuel presented the lowest performance in torque, power and specific fuel consumption. For the specific fuel consumption, this proportion presented the highest values, 10% higher than the values for B10 fuel. Regarding the use of additives and the variation of the initial injection timing it was not identified significance in the results. For these test conditions, where tests were realized in a tractor model 1986, equipped with an engine with 3000 hours of work, it is possible to observe that there is the possibility of use higher concentrations of biodiesel added to mineral diesel without the necessity of engine modifications. However, it is perfectly normal that happened a performance fall under the use of higher levels of soybeans methyl biodiesel. Thus, should be consider the use of higher proportions of biodiesel added to diesel commercial, doing an analysis of the economic viability inherent of biofuels use.
O óleo diesel combustível é utilizado em grande escala no país e no mundo. Por outro lado, a crescente conscientização ambiental acarreta em uma maior demanda por recursos energéticos renováveis. O pioneirismo no uso do etanol faz com que o Brasil também ostente condições de avançar rapidamente na consolidação do uso do biodiesel em maiores escalas, na substituição ou em mistura ao diesel de origem mineral em motores de Ciclo Diesel. Assim, o presente trabalho avaliou, por meio de ensaios em bancada dinamométrica, o desempenho de um trator agrícola equipado com motor de injeção direta sob a utilização de diferentes misturas de biodiesel metílico de soja. Também foi avaliada a influência da adição de aditivos para a melhoria de desempenho, bem como foram utilizados dois pontos de avanço de injeção, sendo um deles original e o outro adiantado. Os melhores resultados foram obtidos sob a utilização do combustível B10, para todos os parâmetros de desempenho avaliados (torque, potência e consumo específico de combustível). Para a variável torque essa proporção apresentou valores apenas 0,4% maiores que os apresentados pela proporção B5, sendo que, para a variável potência, os valores do combustível B10 foram superiores em apenas 0,2% em relação ao B5, tornando praticamente inexpressivas as diferenças entre tais combustíveis. Já o combustível B100 apresentou o menor desempenho em torque, potência e consumo específico. Em relação ao consumo específico, essa proporção apresentou os maiores valores, 10% superiores aos valores apresentados pelo combustível B10. Quanto ao uso de aditivos e o avanço no ponto inicial de injeção não foi identificada maior significância nos resultados obtidos. Para estas condições de ensaio, onde foram realizados testes em um trator modelo 1986, dotado de um motor com 3000 horas de uso, percebe-se que há a possibilidade de utilização de maiores teores de biodiesel adicionado ao diesel de origem mineral sem a necessidade de maiores modificações no motor. Todavia, é perfeitamente normal que ocorra relativa queda de desempenho sob o uso de maiores teores de biodiesel metílico de soja. Assim, deve-se considerar a possibilidade de utilização de maiores proporções de biodiesel adicionado ao diesel comercial, realizando-se uma análise da viabilidade econômica inerente ao uso desses biocombustíveis.
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Germanos, Ricardo Alberto Coppola. « Simulação numérica da evolução linear e não linear em uma camada de mistura compressível tridimensional ». Universidade de São Paulo, 2009. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/18/18148/tde-19012011-132153/.

Texte intégral
Résumé :
As aplicações aeroespaciais estão frequentemente associadas a escoamentos compressíveis com altíssimos números de Reynolds. No entanto, existem no contexto aeroespacial importantes aplicações que envolvem escoamentos compressíveis a Reynolds relativamente baixos. Entre eles se destacam o escoamento em pás de turbina a gás e ao redor de dispositivos de alta sustentação como eslates e flapes em grandes ângulos de ataque. Pode-se destacar também o processo de combustão supersônica que está intimamente ligado e é fortemente beneficiado pelo presente estudo. Nas aplicações aerodinâmicas em baixos números de Reynolds frequentemente uma parcela significativa do escoamento se apresenta no regime de transição para turbulência, ou nos estágios iniciais do escoamento turbulento. O objetivo do presente projeto é a simulação numérica direta de escoamentos compressíveis transicionais com desenvolvimento de um código para simulação em três dimensões de escoamentos alto subsônicos. O escoamento a ser estudado no projeto é a evolução linear e não linear de trens de onda e pacotes de onda em uma camada de mistura compressível. A solução das equações de Navier-Stokes é obtida através do método das diferenças finitas. As derivadas espaciais são resolvidas através de um método compacto de sexta ordem, enquanto que as derivadas temporais são resolvidas através do método de Runge-Kutta de quarta ordem. Os métodos de aproximação foram modificados para trabalhar com malhas não uniformes visando refinar a malha em pontos em que o fenômeno ocorre e, consequentemente, reduzir o custo computacional. A investigação numérica inicia-se com a análise da taxa de amplificação dos trens de ondas fortemente modulados em regime linear. Os resultados obtidos foram comparados favoravelmente com a teoria linear. Os testes foram estendidos para a análise não linear, e consequentemente, foi possível reproduzir os fenômenos clássicos de instabilidade hidrodinâmica através da evolução dos trens de ondas oblíquos.
Aerospace applications are frequently associated with compressible flows at relatively high Reynolds number. Nevertheless important applications involve compressible flows at relatively low Reynolds number in the aerospace context. Among them, the flow on gas turbine blades and high lift devices such as slats and flaps at high angle of attack are particulary important. Besides, progress in aeroespace research is dependent on developing more efficient propulsion systems. In aerodynamic applications at low Reynolds number, often a substancial portion of the flow is in the transition regime, or in the initial stages of a turbulent flow. The objective of the present study is the Direct Numerical Simulation of three-dimensional transition of compressible flows in a mixing layer. Inspired on the worked devoted to modulated waves, the current work investigates the linear and nonlinear temporal evolution of wavetrains in this phenomenon. The Navier-Stokes equations were solved with a sixth-order compact finite-difference schemes. The time integration was performed by a fourth-order Runge-Kutta scheme. Moreover, the methods to solve the spatial derivatives were modified to work with non-uniform grids. This technique was implemented with the objective to improve the resolution of the grid where the phenomenon occurs and to reduce the computational cost. The numerical investigation starts with an analysis of the growth rate of the wavetrains in linear regime to verify the numerical code. The results compared favourably with linear theory. Tests were also performed in the nonlinear regime to simulate the oblique wavetrains and it was possible to reproduce the classical hydrodynamic instability phenomena.
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Martinello, Tiago. « Desenvolvimento de comprimidos de paracetamol de 500 mg fabricados por compressão direta utilizando o planejamento estatístico de mistura ». Universidade de São Paulo, 2005. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/9/9139/tde-31082006-160216/.

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Résumé :
As formas orais sólidas são as mais utilizadas pela sua facilidade de administração e transporte, além de proporcionarem maior estabilidade, se comparadas às líquidas ou semi-sólidas. Dentre os sólidos orais, os comprimidos destacam-se por apresentarem processo de fabricação relativamente fácil, com alta produtividade e baixo custo. A compressão direta é o método preferencial para a produção de comprimidos pois economiza tempo e energia, é ambientalmente menos agressiva e reduz investimentos em equipamentos e na estrutura da área de produção, por requerer menor número de etapas no processamento que os métodos tradicionais de granulação. A principal limitação para a aplicação desse processo é a baixa capacidade de compactação dos fármacos que requerem altas concentrações para obtenção do efeito terapêutico. Com o objetivo de desenvolver formulações contendo alto teor de fármaco por compressão direta foi utilizado o planejamento estatístico de mistura e o paracetamol como fármaco modelo, pelas propriedades deficientes de escoamento e compactação. O programa Design Expert® foi empregado e forneceu 19 formulações, que foram produzidas e avaliadas quanto ao índice de compressibilidade, ângulo de repouso, umidade, peso médio, friabilidade, dureza, doseamento, desintegração e dissolução. O programa Design Expert® foi alimentado com os resultados obtidos e as formulações foram otimizadas. A formulação otimizada que atendeu a todos os parâmetros de qualidade foi produzida e analisada. Os resultados encontrados foram muito próximos aos previstos pela análise de regressão, demonstrando que o projeto de mistura é uma ótima opção para a pesquisa e desenvolvimento, diminuindo o tempo despendido e o número de experimentos.
The solid oral forms are widely used, by easy administration and transport. They provide larger stability than a liquid or semi-solid. Among the solids orals the tablets appear for they present production process relatively easy, with high productivity and low cost. The direct compression is the preferential method for the production of tablets because is less aggressive for the environment, saves time and energy and reduces investments in equipments and in the structure of the production area, for requiring smaller number of stages in the production\'s process than the traditional methods of granulation. The main limitation for the application of that process is the low compaction capacity of the drugs that require high percentages for the therapeutic effect. The aim of this study was developing formulations containing high amount of drug by direct compression using the statistical planning of mixture and the paracetamol as drug model, for the deficient flow and compaction properties. The program Design Expert® was used and supplied 19 formulations that were produced and the compressibility index, angle, humidity, weight, friablility, hardness, assay, disintegration and dissolution were analyzed. The program Design Expert® was fed with the obtained results and the formulations were optimized. The formulation optimized that assisted all quality parameters was produced and analyzed. The obtained results were very close with the regression analysis, demonstrating that the mixture project is a great option for the research and development, reducing the spent time and the number of experiments.
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Martinez, Denise Maria Varella. « Transição à turbulência na camada de mistura estavelmente estratificada utilizando simulação numérica direta e simulação de grandes escalas ». reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2006. http://hdl.handle.net/10183/7230.

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Résumé :
A transição à turbulência em uma camada de mistura estavelmente estratificada é de grande interesse para uma variedade de problemas geofísicos e de engenharia. Esta transição é controlada pela competição entre o cisalhamento do escoamento de base e as forças de empuxo, devido à estratificação em densidade do ambiente. Os efeitos do empuxo atuam no escoamento reduzindo a taxa de crescimento das perturbações e retardando a transição à turbulência, enquanto o cisalhamento fornece energia cinética ao escoamento. O presente trabalho investiga a natureza da transição à turbulência em uma camada de mistura temporal estavelmente estratificada através de Simulação Numérica Direta (DNS) e Simulação de Grandes Escalas (LES). O propósito da investigação é analisar o efeito da estratificação estável no desenvolvimento da instabilidade de Kelvin-Helmholtz (K-H) e na formação dos vórtices longitudinais, que se formam após a saturação dos turbilhões primários de K-H. Além deste propósito, é examinado, utilizando de DNS e LES, o desenvolvimento das instabilidades secundárias de K-H na camada baroclínica. Os testes numéricos tridimensionais são realizados com diferentes tipos de condições iniciais para a flutuação de velocidade transversal, enquanto uma condição forçada é usada para as outras duas componentes de flutuação de velocidade. Em particular, o efeito do comprimento transversal do domínio de cálculo é testado empregando diferentes comprimentos, enquanto são usadas as mesmas dimensões para a direção longitudinal e vertical. As simulações bidimensionais mostram que o aumento da estratificação inibe o processo de emparelhamento, reduz a troca de energia entre os turbilhões de K-H e o escoamento, atenua a instabilidade de K-H e diminui o fluxo vertical de massa. A instabilidade secundária do tipo K-H é identtificada na camada baroclínica para Re ¸ 500 quando há o processo de emparelhamento dos vórtices simulados. Na simulação a Re = 500, a instabilidade secundária de K-H aparece tanto para Ri = 0.07 (fraca estratificação) como para Ri = 0.167 (forte estratificação). Os resultados tridimensionais demonstram que os vórtices longitudinais são claramente formados na camada a Ri = 0. Por outro lado, nos casos estratificados os vórtices são enfraquecidos, devido ao gradiente longitudinal de densidade, que diminui a vorticidade nos turbilhões de K-H enquanto aumenta na região entre eles.
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Pinzón, Ricardo Andrés Tusso. « Otimização econômica de sequências de colunas de destilação convencionais e coluna com parede dividida para a mistura benzeno, tolueno e p-xileno ». Universidade de São Paulo, 2014. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/3/3137/tde-24122014-115533/.

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A destilação é um processo de separação com uma alta demanda de energia, razão pela qual, através de diferentes épocas tem sido estudadas diferentes configurações. O problema da separação de misturas multicomponente pode envolver sequências de colunas de destilação convencionais. Neste caso, surge um problema combinatório a fim de projetar a sequência mais econômica de separação. Por outro lado, em anos recentes têm sido proposto o uso de equipamentos alternativos, sendo as colunas com paredes divididas uma opção bastante estudada que se caracterizam pela integração de 2 seções de colunas compartilhando um único condensador e um único refervedor. Estes equipamentos propõem diminuir o custo total de processo de separação de misturas multicomponentes. Neste trabalho apresenta-se um estudo econômico da separação de três misturas ternárias de Benzeno, Tolueno, P-xileno, comparando os projetos ótimos de sequências convencionais e de colunas de paredes divididas. Inicialmente, são definidas as variáveis de projeto para cada configuração por meio de uma análise de graus de liberdade. O dimensionamento é realizado inicialmente com o método não rigoroso de valor de fronteira. Finalmente, as sequências diretas e indiretas e as colunas de parede divididas são projetadas usando modelos rigorosos, baseados no método de ponto de bolha, programação matemática para resolver os problemas de otimização do Custo Total Anualizado TAC com variáveis contínuas e enumeração exaustiva para tratar o problema combinatório. São obtidos projetos ótimos para uma alimentação com três composições diferentes. A sequência indireta forneceu o melhor resultado para a alimentação rica no componente mais pesado (-58,35%) e no componente intermediário (-45,98%). Já a sequência direta foi a melhor quando a alimentação é rica em componente leve (-33,36%). A coluna com parede dividida teve o pior desempenho em todos os três casos estudados.
Distillation is a high-energy demand separation process, for that reason, alternative configurations have been studied through the ages. The separation problem of multicomponent mixtures may involve a sequence of conventional distillation columns. In this case, a combinatorial problem arises in order to design the most economical separation sequence. On the other hand, in recent years the use of alternative devices has been proposed. One of those options is the divided wall column, which is extensively studied, and is characterized by the integration of two column sections sharing a single condenser and a single reboiler. This equipment is sought to decrease the total cost of the separation process for multicomponent mixtures. This work presents an economic study for the separation of three ternary mixtures of benzene, toluene and p-xylene, comparing the optimum design of conventional sequences and divided wall columns. Initially, the design variables are defined for each configuration through a degrees of freedom analysis. The sizing is initially performed with the boundary value shortcut method. Then, the direct and indirect sequences, and divided wall columns are designed using rigorous models based on the bubble point method. Mathematical programming is used for solving the optimization problems of minimization of the total annualized cost (TAC) with continuous variables and exhaustive enumeration to handle the combinatorial issue. Optimal designs for three feeds with different compositions are obtained. The indirect sequence provided the best result for the feed rich in the heaviest component (-58.35 %) and in the intermediate component (-45.98 %). The direct sequence result was the best when the feed composition is rich in lighter component (-33.36 %). The divided wall column had the worst performance in all three cases studied.
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Ibanez, Roberta Mantovani Caiaffa dos Santos. « Sobre a relação entre pena e cidadania : forma jurídica, pena e disciplina numa perspectiva jusfilosófica crítica ». Universidade Presbiteriana Mackenzie, 2014. http://tede.mackenzie.br/jspui/handle/tede/1103.

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Made available in DSpace on 2016-03-15T19:34:06Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Roberta Mantovani Caiaffa dos Santos Ibanez.pdf: 662001 bytes, checksum: 8dc411ef2ed3f0cb93d0746b51089636 (MD5) Previous issue date: 2014-02-07
The essential objective of this study is the analysis of criminal law, under a marxist perspective, presenting its intrinsic relationship to the capitalist mode of production. The evolution of the punitive system, from the end of the 15th century to the present day, clearly demonstrates the key role that the criminal law has developed in all phases of capitalism. During the transition from feudalism to capitalism, the punishment was fundamental to format the new proletariat, instilling in them the disciplines of the new mode of production. After the Industrial Revolution, the prison adopted a posture more intimidating and terrorist. In the Fordist period, the carcer came to be regarded as a stage to the social rehabilitation and reintegration of the offender into the society, while welfare policies sought to maintain the poor class away from criminality. Finally, in the post-Fordism period, the welfare policies gave way to criminal policies, thus the social control and management of poverty are conducted through the prisons. The mass incarceration of the groups socially segregated, in a policy of zero tolerance, gives the keynote of the present time, as well as the severity of punishments.
O presente estudo tem por objetivo precípuo a análise do Direito Penal sob a perspectiva marxista, evidenciando sua intrínseca relação com o modo de produção capitalista. A evolução do sistema punitivo, desde o final do século XV até os dias atuais, demonstra claramente o fundamental papel que o Direito Penal desenvolveu em todas as fases do capitalismo. Durante a transição do sistema feudal para capitalista, as penas foram fundamentais na formação do novo proletariado, incutindo-lhes as disciplinas do novo modo de produção. Após a Revolução Industrial, o cárcere adotou uma postura mais intimidatória e terrorista. No período fordista, a prisão passou a ser encarada como etapa de ressocialização e reintegração do infrator ao seio social, enquanto as políticas de assistência social buscavam afastar a classe menos favorecida da criminalidade. Por fim, no pós-fordismo, as políticas de assistência social cedem lugar às políticas criminais, sendo que o controle social e a gestão da pobreza são realizados através dos presídios. O encarceramento em massa dos grupos segregados socialmente, em uma política de tolerância zero, dá a tônica do momento atual, assim como a severidade das punições.
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Barreto, Luciana Augusto. « Pela graça da mistura : ações afirmativas, discurso e identidade negra no curso de direito em universidades públicas paraibanas ». Universidade Federal da Paraí­ba, 2014. http://tede.biblioteca.ufpb.br:8080/handle/tede/4784.

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Made available in DSpace on 2015-05-07T15:09:13Z (GMT). No. of bitstreams: 1 arquivototal.pdf: 4284401 bytes, checksum: de65d8af975b9ad67939beb0cc746d68 (MD5) Previous issue date: 2014-02-28
Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior
The state of the Brazilian Black People proves racism s aftereffect in our society, both in private scopem pronounced by prejudgment and discrimination, both on public, especially regarding public policies and the law in general. With advent of measures for inclusion in higher education favoring the black membership, mainly with Law 12.711/12, argument about rights becomes fierce for sidelines in its full citizenship and unfold races society alive in Brazil. It analyzes the implementation of affirmative action in Paraiba s public universities- Universidade Estadual da Paraíba and Universidade Federal da Paraíba- in law school, considering them as measures to promote empowerment and overcoming racism from the construction of positive black identities, as establishing new ruling relations, initially on academical environment, and reflects in all social body. From analytical Foucault, that highlights micropowers, the bloke and ruling relations, argued that shape identities of young blacks and browns are being built in law school, against of intersubjective exchanges of power between students and professors, in the assertion of their identity, and effective participation in academic life. The qualitative research involved the analysis of interviews of students and teachers of the law courses of the aforementioned universities and found, through his discourses, which are still striking the association between race and poverty, the idea of "racial democracy , formal equality and stigmatizing relationship between students / students and teachers belonging to different social classes; a significant percentage of students and teachers denies the practice of racial prejudice, although ponder their existence. It was found that the implementation of measures for inclusion in public universities of Paraíba, especially those with racial group enables the fight against racism, since it promotes diversity, and contributes, even in embryo, to form positive identities beyond of academic life.
A situação da população negra no Brasil reflete as consequências do racismo presente em nossa sociedade, tanto no âmbito privado, marcado pela discriminação e preconceito, quanto no público, especialmente no que tange às políticas públicas e a legislação de um modo geral. Com o advento das medidas de inclusão no ensino superior em favor da pertença negra, sobretudo com a Lei 12.711/12, a discussão acerca dos direitos torna-se acirrada vez que as ações afirmativas voltam-se para grupos alijados em sua cidadania plena e desvelam a sociedade de raças existente no Brasil. Analisa-se, então, a implementação das ações Afirmativas em universidades públicas paraibanas- Universidade Estadual da Paraíba e Universidade Federal da Paraíba- nos cursos de direito, considerando-as como medidas capazes de impulsionar empoderamento e superação do racismo a partir da construção de identidades negras positivas, à medida que instauram novas relações de poder, inicialmente no ambiente universitário, e que se desdobram por todo o corpo social. A partir da Analítica Foucaultiana, que destaca os micropoderes, o sujeito e as relações de poder, discutiu-se de que forma as identidades de jovens pardos e pretos estão sendo construídas no curso de direito, diante das trocas intersubjetivas de poder entre alunos e professores, na afirmação de sua identidade e na participação efetiva na vida acadêmica. A pesquisa qualitativa contou com a análise de entrevistas semiestruturadas de alunos e de professores dos cursos de direito das já referidas universidades e constatou, através de seus discursos, que ainda são marcantes a associação entre raça e pobreza, a ideia de democracia racial , isonomia formal e a relação estigmatizante entre alunos/alunos e professores de pertenças e classes sociais diferentes; que parte significativa dos alunos e professores nega a prática de preconceito racial, embora pondere sua existência. Verificou-se que a implementação de ações afirmativas em universidades públicas da Paraíba, sobretudo as que possuem recorte racial, viabiliza a luta contra o racismo, posto que promove a diversidade, e contribui, mesmo que embrionariamente, para a constituição de identidades positivas para além da vida acadêmica.
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SILVESTRI, Alessia Teresa. « Processo di powder-based Additive Manufacturing per strutture ibride e su misura : uso della Direct Laser Deposition per nuove applicazioni nell'industria 4.0 ». Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2022. http://hdl.handle.net/10446/207094.

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Diniz, Filho Hermes Mangueira. « A mistura dos bósons Z − Z′ e a quebra explícita da simetria leptônica no modelo 331 com neutrinos de m ao direita ». Universidade Federal da Paraí­ba, 2009. http://tede.biblioteca.ufpb.br:8080/handle/tede/5715.

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Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior - CAPES
In this thesis, we develop some phenomenological aspects of a model based on the gauge symmetry SU(3)CNSU(3)LNU(1)N (311νR), that include righthanded neurinos in its matter content. We establish all the necessary structure for the study of the phenomenological aspects of the model. First, we obtain bounds on the angle that mix the gauge bosons Z and Z′, taking into account a requirement of the model, namely, that the number of fermionic families is exactly three. Also we implement the mass for both species of neutrinos (left-hand and right-handed) via type II seesaw mechanism, obtained adding to the model a sextet of scalars which will be responsible by the violation of the lepton number. The main consequence is the rising of a sterile neutrino with mass in the KeV range, satisfying all the cosmological and astrophysical constraints. This neutrino will a viable candidate for warm dark matter in the universe.
Nesta tese, desenvolvemos alguns aspectos relacionados `a fenomenologia de um modelo com simetria de gauge SU(3)CNSU(3)LNU(1)N (331νR), que possui neutrinos de m ao direita no seu conte´udo de mat´eria. Estabelecemos toda a estrutura necess´aria para o estudo dos aspectos fenomenol´ogicos do modelo. Primeiro, vamos obter v´ınculos no angulo que mistura os b´osons de gauge Z e Z′, levando em conta uma exig encia imposta pelo modelo, ou seja, que o n´umero de fam´ılias fermi onicas ´e exatamente tr es. Tamb´em implementamos termos de massa para ambas as esp´ecies de neutrinos (m ao esquerda e m ao dieita) via mecanismo seesaw tipo II, obtido adicionado ao modelo um sexteto de escalares, que ser´a respons ´avel pela viola¸c ao do n´umero lept onico. A principal consequ encia ´e o surgimento de um neutrino est´eril com massa na escala de KeV , satisfazendo todas as restri¸c oes cosmol´ogicas e astrof´ısicas. Esse neutrino ser´a um vi´avel candidato `a mat´eria escura morna do universo.
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Esquivel, López Argitxu 1989. « Control of anabolic steroids misuse in sport : potential of direct detection of phase II metabolites ». Doctoral thesis, Universitat Pompeu Fabra, 2018. http://hdl.handle.net/10803/665719.

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Anabolic androgenic steroids (AAS) are widely used by athletes to enhance sports performance. In this thesis, different studies were performed to evaluate the potential of the direct detection of phase II metabolites by LC-MS/MS to improve the detection of AAS misuse in sport. First, the direct detection of glucuronide metabolites was investigated using metandienone, allowing the detection of thirteen glucuronides, one of them resistant to enzymatic hydrolysis. The proposed analytical strategy provides a comprehensive approach and it is recommended to be used for metabolic studies of other AAS. Second, the detection of bisglucuronide conjugates of AAS was investigated. The mass spectrometric behavior was studied using synthesized AAS bisglucuronides to develop strategies for their detection. The formation of bisglucuronides was demonstrated in samples collected after norandrostenediol administration. Finally, the role of sulfate metabolites to detect endogenous AAS administration was evaluated. A LC-MS/MS method was developed for the direct quantitation of fourteen endogenous steroid sulfates. The use of some ratios between steroid sulfates improved the retrospectivity after oral and intramuscular testosterone administration. Steroid sulfates should be included in the steroid profile to complement the current markers. The results of the thesis demonstrate the increased role of the direct analysis of phase II metabolites of AAS in doping control.
Los esteroides anabolizantes androgénicos (EAA) son ampliamente usados por los atletas para mejorar el rendimiento deportivo. En esta tesis se han desarrollado diferentes estudios en los que se evalúa el potencial de la detección directa de metabolitos de fase II por CL-EM/EM para mejorar la detección del abuso de los EAA en el deporte. Primeramente, se ha evaluado la detección directa de metabolitos glucurónido para la metandienone, permitiendo la detección de trece glucurónidos, uno de ellos resistente a la hidrolisis enzimática. La estrategia analítica propuesta ofrece un estudio exhaustivo y se recomienda su uso para estudios metabólicos de otros EAA. En segundo lugar, se ha evaluado la detección de conjugados bisglucurónidos de EAA. Se ha estudiado la ionización y fragmentación usando bisglucurónidos de EAA sintetizados con el fin de desarrollar estrategias para detectarlos. Estos conjugados se han detectado en muestras de orina recogidas tras la administración de norandrostenediol. Finalmente, se ha evaluado la utilidad de los metabolitos conjugados con sulfato para detectar la administración de EAA endógenos. Se ha desarrollado un método CL-EM/EM para la cuantificación directa de catorce esteroides endógenos sulfato. El uso de algunos ratios entre sulfatos mejora la capacidad de detección tras la administración oral e intramuscular de testosterona. Los esteroides sulfato deberían incluirse en el perfil esteroidal como complemento a los marcadores convencionales. Los resultados de esta tesis demuestran el aumento del protagonismo del análisis directo de metabolitos de fase II de los EAA en el control de dopaje.
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LORENZETTI, Anna. « Parità di genere nell'accesso a beni e servizi : la direttiva 2004/113 e le misure di implementazione. Quali direzioni del diritto antidiscriminatorio ? » Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2010. http://hdl.handle.net/10446/591.

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The thesis focuses on the Directive 2004/113, on the equal treatment in the access and supply of goods and services. The first chapter analyses the evolution of the European antidiscrimination law, from the beginning of the European Economic Community to the Lisbon Treaty, crossing trough the second generation antidiscrimination Directives. The second chapter examines the so called “Goods and Services Directive”, its contents, its limits. The third part focuses on the Italian implementation process, with the modifications to the “Equal Opportunity Code” (D. Lgs. 198/2006). The fourth chapter deals with the “lights and shadows” of the German transposition of the “Goods and Services Directive” and the fifth gives an overview on the implementation in the Member States, analysing, in particular, the position of the national jurisprudence and of the Equality bodies to estimate how and when a distinction in the access and supply of goods and services is a justifiable difference or became a discrimination. The last part considers the issues analysed in the precedent chapters, focusing on the relationship between the principle of equality and the private autonomy, on the use and the boundary of the gender and on the possibility to observe a hierarchy in the protection of the different grounds. Then it points out notions and concepts “classic” in the antidiscrimination provisions. Finally, starting from the possibility to admit a distinction in the access and supply of goods and services on the ground of sex, the thesis analyses the possibility to interpret the “Goods and Services Directive” in the light of the Antisubordination principle, given that the differential pricing of services, sex segregation of services utilized by both men and women, single-sex provision of services, are justified on the ground of reasons of decency, safety, counteracting stereotypes and to break down gender roles.
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Oliveira, Christina Barbosa de. « A hermenêutica constitucional da cláusula pro misero : uma interpretação à luz do texto constitucional ». Faculdade de Direito, 2014. http://repositorio.ufba.br/ri/handle/ri/15281.

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Posto que a realidade social esteja em constante mudança, os ventos do neoconstitucionalismo trouxeram, em sobreposição, novos pleitos e novas maneiras de relações sociais, fazendo surgir, dentre os debates da atualidade, incertezas sobre a acepção e o alcance de inúmeros temas, mas em especial, acerca dos modos e critérios para aferição das vulnerabilidades. De outro lado, embora o sistema constitucional demonstre a preocupação do legislador originário no tocante à tutela dos direitos existenciais daqueles que estão à margem do corpo social, ainda se vivencia resistências e indefinições nos conflitos, o que faz deduzir a necessidade de um maior esforço argumentativo acerca da autêntica efetividade e legitimidade de sua imposição. À vista dessa circunstância, a análise atualizada da hermenêutica constitucional, por meio da adoção de novos padrões interpretativos, parece corresponder ao avanço indispensável para o atingimento desta meta. Tendo como substrato teórico a metodologia tópica de Theodor Viehweg, serão exploradas as soluções e possibilidades ofertadas pelo sistema normativo e pela jurisdição pátrias no alcance da eficácia dos Direitos Sociais Fundamentais de cunho vital, sob olhar, nesse exercício, da hermenêutica da cláusula pro misero. Considerada como um topoi, a intenção da presente dissertação é comprovar, por meio do estudo da praxis judicial, de maneira inconcussa, a posição preeminente e vinculativa do mínimo existencial pela diretriz da cláusula pro misero. Maximizar as contribuições que a interpretação pro misero tem a oferecer, garantindo a realização dos direitos sociais mínimos a despeito do articulado paradigmático de inoponibilidades: eis o desafio a que nos propomos.
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BANDIERA, EDOARDO. « I terzi nel procedimento di prevenzione patrimoniale finalizzato alla confisca. Diritti, poteri e tutela dei soggetti coinvolti nel procedimento alla luce della direttiva 2014/42/UE e del regolamento 2018/1805/UE ». Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2020. http://hdl.handle.net/11392/2488047.

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L’indagine ha ad oggetto la tutela procedimentale che l’ordinamento riconosce ai terzi coinvolti in un procedimento finalizzato all’adozione di un provvedimento di confisca di prevenzione; dunque, si concentra sui diritti ed i poteri che questi soggetti possono esercitare nel corso del procedimento. L’assunto da cui prende abbrivio la ricerca è quello per cui negli ultimi anni l’attenzione del legislatore, in materia penale, è stata catalizzata sempre più dai patrimoni e dalle ricchezze illecitamente accumulate dalle organizzazioni criminali, che sono così divenute il bersaglio privilegiato dell’intervento punitivo. Accanto a un diritto penale patrimoniale si è, così, edificato un “processo al patrimonio” che ha visto nelle forme di incapacitazione patrimoniali, recte nella confisca, la forma privilegiata di risposta coercitiva statale. In particolare, il modello italiano si è connotato per un ricorso parossistico all’utilizzo della confisca misura di prevenzione, una sanzione dalla natura non penale. La considerazione per cui i provvedimenti ablatori, siano essi cautelari, oppure definitivi, rischiano di coinvolgere beni formalmente nella proprietà o nella disponibilità di soggetti terzi ha mosso il legislatore, nazionale . È questo il motivo per cui la più recente normativa europea (la direttiva 2014/42/UE relativa al congelamento e alla confisca dei beni strumentali e dei proventi da reato nell’Unione europea) chiede agli Stati membri di garantire uno statuto minimo di tutela dei diritti dei terzi in sede di trasposizione (artt. 6 e 7). Peraltro, in sede di recepimento della direttiva (d.lgs. 29 ottobre 2016, n. 202) il legislatore domestico non ha apportato alcuna modifica al nostro ordinamento in merito alle garanzie che devono essere riconosciute ai soggetti terzi coinvolti in un procedimento penale all’esito del quale sarà comminata la sanzione della confisca. Dal punto di vista della teoria generale del processo, infatti, il terzo non essendo una parte del processo penale, ma un estraneo, non può proporre alcuna impugnazione avverso la sentenza di primo grado che prevede la confisca di beni su cui vanti, a qualsiasi titolo, una pretesa. La tutela dei soggetti terzi, invece, è da tempo “croce e delizia” del procedimento di prevenzione patrimoniale. Si sono così esaminate le differenti posizioni e gli strumenti di tutela corrispondenti a ciascuna di esse, che le diverse tipologie di terzi possono azionare, pur nell’unicità del procedimento.
The investigation has as its object the procedural protection that the system recognizes to third parties involved in a procedure aimed at the adoption of a measure of confiscation of prevention; therefore, the analysis focuses on the rights and powers that these subjects can exercise during the procedure. The assumption from which the research is taken into consideration is that, in recent years, the attention of the Legislator, in the criminal matter, has been catalyzed more and more by the patrimonies and riches illegally accumulated by the criminal organizations, which have become the privileged target of the punitive intervention. Alongside a criminal patrimonial law, a "trial of the patrimony" has been built up, which has seen in the forms of patrimonial incapacitation, recte in the confiscation, the privileged form of coercive state response. In particular, the Italian model has been characterized by a paroxysmal recourse to the use of the confiscation measure of prevention, a sanction of a non-criminal nature. The consideration for which the dispositions of attorney, whether precautionary or definitive, risk involving property formally in the ownership or availability of third parties, has moved the legislator, national and European, to prepare a minimum statute of guarantee in respect of these subjects. This is why the most recent European legislation (Directive 2014/42/EU on the freezing and confiscation of instrumental property and the proceeds from crime in the European Union) calls on the Member States to guarantee a minimum statute for the protection of the rights of third parties when transposing it (Articles 6 and 7). From the point of view of the general theory of the trial, in fact, the third party, not being a part of the criminal trial, but a stranger, cannot propose any appeal against the sentence of first instance which provides for the confiscation of goods and properties on which, for whatever reason, a claim is made. The protection of third parties, on the other hand, has long been a "cross and delight" of the procedure of patrimonial prevention. The research has been characterized by two poles: on the one hand, the process of patrimonial prevention; on the other, the participation of the third party in the same. In conclusion, particular attention was paid to the issue of evidence, differentiating with regard to the object of evidence that each category of third party is required to demonstrate.
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Proença, Fabriccio Quixadá Steindorfer. « Direito de minoria societária e políticas públicas nas sociedades de economia mista ». Pontifícia Universidade Católica do Rio Grande do Sul, 2016. http://hdl.handle.net/10923/8333.

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This study aims to investigate the process of construction of joint capital companies management policies, which have been imposing repeated losses to the minority shareholder, responsible for the capital contribution that enable such investments. In this effort sought to historical origin of state management since before the proclamation of independence to the present day, as a means of ascertaining the will of the Brazilian State and the search in fulfilment of its purposes. The justice and the wellness, as drivers of those policies, are evaluated in the formation of justifying public interest the adoption of unusual practices in business activity and often distanced profit purpose and duty of loyalty to which these companies are subjected, because of its commercial nature. They are also the object of study the principles of economic order positivized in the 1988 Constitution, the question of the right to private property as a fundamental right and a state responsibility as principles that guide the action of governments in the capital market. In the finish, it is the company's management, the controlling shareholder and the legal status of minority shareholders. These topics deepen the corporate issue, which puts him at odds state interests (often a government) on the one hand and the interests of minority shareholders of another, creating administrative and judicial proceedings that may lead to disastrous convictions against companies controlled by State. The findings point to a hermeneutic aspects of output, which seeks to adapt the objectives of the Welfare State and the legitimate economic interests of the investors of joint stock companies.
O presente trabalho almeja investigar o processo de construção das políticas de gestão de sociedades de economia mista, as quais vêm impondo reiterados prejuízos à minoria acionária, responsável pelo aporte de capitais que viabilizam tais investimentos. Nesse afã buscou-se a origem histórica da gestão estatal desde antes da proclamação da independência até os dias atuais, como meio de apurar a vontade do Estado brasileiro frente à busca na realização de seus fins. A justiça e o bem comum, como propulsores dessas políticas, são avaliados na formação do interesse público justificador da adoção de práticas incomuns na atividade empresarial e, muitas vezes, distanciadas do intuito de lucro e do dever de lealdade aos quais essas companhias estão submetidas, em razão de sua natureza mercantil. Também são objeto de estudo os princípios da ordem econômica positivados na Constituição de 1988, a questão do direito à propriedade privada como direito fundamental e a responsabilidade estatal como preceitos que norteiam a ação dos governos no mercado de capitais. No arremate, trata-se da administração da companhia, o acionista controlador e o regime jurídico dos acionistas minoritários. Esses tópicos aprofundam a questão societária, que coloca em choque os interesses do Estado (muitas vezes de um governo) de um lado e o interesse dos acionistas minoritários de outro, gerando demandas administrativas e judiciais que podem culminar em desastrosas condenações contra as sociedades controladas pelo Estado. As conclusões apontam para uma saída de vertente hermenêutica, que busca adequar os objetivos do Welfare State e o legítimo interesse econômico dos investidores das sociedades de economia mista.
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Zago, Felipe do Canto. « (In) Constitucionalidade do artigo 2º, I, da Lei 11.101/05 numa interpretação sistemática com o artigo 173, § 1º, da Constituição Federal ». Pontifícia Universidade Católica do Rio Grande do Sul, 2010. http://hdl.handle.net/10923/2392.

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The objective of this study is to present the big doctrinal discussion about the possibility or not of bankruptcy of state and joint state and private companies. In short, the Law No. 11. 101/95 (Bankruptcy Act), set forth in its art. 2, item I, the impossibility of the bankruptcy of said state companies. However, contrary to this infra-constitutional act, there is hermeneutic support based on the constitutional provision of the art. 173 of the Constitution, which would allow the bankruptcy of said indirectly managed state companies. In effect, it is an attempt to highlight the most relevant aspects of this subject since the legal issue under discussion is very complex, and few have ventured to look into it. It is therefore an issue insufficiently considered by the doctrine and jurisprudence.
O presente estudo tem a finalidade de apresentar a grande discussão doutrinária acerca da possibilidade ou não da falência das Empresas Públicas e das sociedades de economia mista. A Lei n. º 11. 101/95 (Lei de Falências), trouxe em seu art. 2º, inciso I, a impossibilidade da falência dessas paraestatais. Todavia, na contramão dessa Lei infraconstitucional, existe sustentação hermenêutica baseada em dispositivo constitucional, no art. 173 da CF, que possibilitaria a falência dessas empresas públicas da administração indireta. É uma tentativa, com efeito, de destacar os aspectos mais relevantes desse assunto, uma vez que a discussão jurídica em comento é muito complexa, e poucos se aventuraram a debruçar-se sobre o tema. Trata-se, assim, uma questão insuficientemente apreciada pela doutrina e pela jurisprudência.
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Ferreira, Mariza Marques [UNESP]. « Sociedade de economia mista : possibilidade de recuperação judicial ». Universidade Estadual Paulista (UNESP), 2011. http://hdl.handle.net/11449/98929.

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Made available in DSpace on 2014-06-11T19:29:45Z (GMT). No. of bitstreams: 0 Previous issue date: 2011-09-02Bitstream added on 2014-06-13T18:59:30Z : No. of bitstreams: 1 ferreira_mm_me_fran.pdf: 873576 bytes, checksum: 74000765ba0da4ec94fb9125494cf155 (MD5)
No final do século XIX, com a crise do liberalismo, o Estado passou a interferir na esfera econômica, antes legada à sorte do próprio mercado, inclusive através da criação de empresas estatais. Empresa Estatal é o gênero, do qual fazem parte as espécies empresas públicas, sociedades de economia mista e outras empresas que, não tendo as características da empresas públicas ou sociedades de economia mista, estão submetidas ao controle do Governo. Elas são pessoas jurídicas de direito privado que podem explorar atividade econômica ou prestar determinado serviço público. A recuperação judicial de empresas, inspirada da Reorganization do direito americano, foi introduzida no ordenamento jurídico brasileiro com a Lei nº11.101/2005, com o objetivo de permitir que empresas em situações de crise econômico-financeira possam ser saneadas e continuem em funcionamento, evitando a liquidação definitiva das mesmas. O art. 2º, inciso I, da Lei nº 11.101/2005 exclui as empresas estatais e sociedades de economia mista do seu âmbito de aplicação. Este dispositivo é inconstitucional, pois afronta a previsão do inciso II, do parágrafo 1º do art. 173 da Constituição Federal, que determina que as empresas públicas e sociedades de economia mista que exploram atividade econômica estejam sujeitas ao regime jurídico próprio das empresas privadas, inclusive quanto às obrigações comerciais. Assim, as sociedades de economia mista que exploram atividade econômica em regime de concorrência com a iniciativa privada podem se submeter à sistemática de recuperação de empresas prevista na Lei nº 11.101/2005. Para solucionar as incompatibilidades existentes entre a sistemática da Lei nº 11.101/2005 e as especificidades da sociedade de economia mista, deve ser criada uma lei específica para tratar do assunto
In the late nineteenth century, with the crisis of liberalism, the state began to intervene in the economic sphere, the sort of legacy before the market itself, including through the establishment of state enterprises. State Company is the genus, the species which includes public companies, joint stock companies and other companies, not having the characteristics of public enterprises or joint stock companies, are subject to government control. They are legal entities under private law that can exploit economic activity or provide certain public service. The Reorganization of Companies, inspired by the Reorganization of American law, was introduced into the Brazilian legal system with the Law No. 11.101/2005, in order to allow companies in situations of economic or financial crisis can be reorganized and remain in operation, avoiding the final settlement thereof. Art. 2, paragraph I, of Law No. 11.101/2005 excludes state-owned enterprises and joint stock companies in its scope. This device is unconstitutional because it confronts the forecast section II, paragraph 1 of Art. 173 of the Federal Constitution, which stipulates that public companies and joint stock companies that explore economic activity are subject to special legal regime of private companies, including as to business obligations. Thus, joint stock companies that explore economic activity in competition with the private sector can undergo systematic Corporate Recovery under Law No. 11.101/2005. To resolve the incompatibility between the systematics of Law No. 11.101/2005 and specificities of the society of mixed economy, there should be a specific law to address the issue
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Bastos, Noel de Oliveira. « Desvios de finalidade no Direito Constitucional Tributário brasileiro : aspectos estruturais e teleológicos da tributação na Constituição Federal de 1988 ». Universidade Federal do Rio Grande do Norte, 2012. http://repositorio.ufrn.br:8080/jspui/handle/123456789/13932.

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Made available in DSpace on 2014-12-17T14:27:18Z (GMT). No. of bitstreams: 1 NoelOB_DISSERT_parcial.pdf: 478275 bytes, checksum: 7477ebe7625341cf6b9626c3f1470b3b (MD5) Previous issue date: 2012-08-10
This work deals with considerations regarding common types of tax misuse that are present in the 1988 Brazilian Constitution. Thus, the work aims to unveil dogmatic features present in these practices that are considered illegal and are beset with vices such as power misusage. The research also aims to acknowledge the unconstitutionality issues regarding other guidance on behalf of goods that are responsible for the gradual positive approach realized by the 1988 Brazilian Federal Constitution. Thus, the work systematically used methodological procedures that aim to interpret the logical premises present as in the structure proposed by incidence rule matrix as in Ihering´s correction criteria considered as effective in itself. This is done also considering themes such as the Brazilian Public Tax legal matters. The work also performs a teleological debate of the Brazilian National Tax System as well as other related themes. It is understood that power misusage or any regards increase in aliquots. This can be observed in the quantitative criteria present in central aspects regarding taxes that are described in the constitutional regime either regulatory or induced nature, such as §1º, of the normative information present in article number 153 which is considered predominantly as tax raising such as pointed out in the 1988 Brazilian Constitution. On the other hand, it is seen that the type of misguidance with goods is understood as a practice that deviates as well as cuts connection with (rectius, unattaches) tax resources that are gathered and destined to specific constitutional purposes. At the end, the work deals with issues that aim to identify possible causes that lead to the use of norms and patterns that regulate such deviations. The research emphasizes ratio issues that are present in tax inspection proposals and invalidation that aim to restore the logical compatibility of these normative actions included in the Constitutional Tax Legal matters that was put forth by the 1988 Brazilian Federal Constitution
O ensaio em apreço tece considerações sobre as modalidades de desvios de finalidade mais recorrentes no Direito Constitucional Tributário brasileiro, de modo a descortinar as faces dogmáticas das práticas eivadas de vícios de ilegalidade (desvio de poder) e inconstitucionalidade (tredestinação) responsáveis pela frustração paulatina dos escopos positivados na Constituição Federal de 1988 (CF de 1988). Para tanto, utilizam-se sistematicamente dos procedimentos metódicos de interpretação, com especial atenção às fecundas premissas lógicas e estruturalistas da regra matriz de incidência tributária, aliadas ao critério de correção material de cunho finalista de Ihering, sem se olvidar da pertinente contextualização dos eixos temáticos, com o Estado fiscal brasileiro, em uma releitura teleológica do Sistema Tributário Nacional e de outros temas transversais relevantes. Compreende-se por desvio de poder todo e qualquer desvio de finalidade que enseja ao aumento de alíquota presente no critério quantitativo da regra matriz dos impostos elencados no regime constitucional das normas tributárias indutoras do §1º, do artigo 153, da CF de 1988, com finalidade predominantemente arrecadatória. Por sua vez, entende-se por tredestinação o desvio de finalidade que desvincula (rectius, desafeta) os recursos tributários arrecadados e de antemão destinados à concretização de fins constitucionais específicos. Por derradeiro, ao identificar os veículos introdutores de normas instrumentalizadores dos desvios, foram propostas, em ultima ratio, algumas interpretações que viabilizam as suas fiscalizações e invalidações, no intuito de restaurar a compatibilidade lógico-finalística desses atos normativos, com os fins positivados no sistema de direito constitucional tributário inaugurado pela Carta Constitucional de 1988
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Afonso, Marjorie Gressler. « O controle concorrencial das condutas unilaterais das empresas estatais ». reponame:Repositório Institucional do FGV, 2017. http://hdl.handle.net/10438/20187.

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Neste trabalho, pretende-se estudar como se dá o controle concorrencial de condutas unilaterais das empresas públicas e sociedades de economia mista pelo CADE. Pretende-se verificar: (i) se as empresas estatais estão sujeitas ao controle concorrencial de condutas exercido pelo CADE, tal como previsto na Lei no 12.529/2011, (ii) se o CADE exerce o controle das condutas unilaterais praticadas pelas empresas estatais tal como previsto na legislação aplicável, (iii) se, e em quais casos, há ou deve haver uma isenção do controle concorrencial sobre as condutas unilaterais das empresas estatais, e (iv) se a metodologia adotada pelo CADE para a análise e o controle de condutas unilaterais das estatais é adequada para identificar e coibir práticas anticompetitivas unilaterais praticadas por empresas estatais. Na primeira parte, foram estudadas as regras que definem a competência do CADE, de forma a delimitar o escopo subjetivo de aplicação da Lei nº 12.529/2011, e foram analisados alguns precedentes do CADE que tratam de sua competência subjetiva, com especial ênfase na aplicação das normas concorrenciais aos entes públicos e na atividade de prestação de serviços públicos. Verificamos que o CADE possui, de fato, competência para controlar as condutas concorrenciais das empresas estatais, mas exerceu esse poder poucas vezes. Em seguida, foram investigadas as possíveis isenções concorrenciais que podem se aplicar às empresas em geral, e às empresas estatais, especificamente. Verificamos que a jurisprudência e doutrina pátria já reconhecem a possibilidade de isenção decorrente da regulação. Analisou-se, também, a possibilidade de isenção das condutas das empresas estatais que sejam voltadas à promoção de políticas públicas, e concluiu-se que, diante do risco de captura da empresa estatal, a isenção não seria adequada. Na segunda parte, apresentamos alguns incentivos que recaem sobre os acionistas e administradores das empresas estatais e que pautam a sua conduta concorrencial. Em seguida, foi analisada a metodologia do CADE para a identificação e o controle das condutas anticompetitivas uniliterais – abuso de posição dominante e prática de preços predatórios, especificamente – para verificar se esta é adequada quando aplicada às empresas estatais. Verificou-se que algumas premissas das quais o CADE parte em sua análise, não são perfeitamente aplicáveis à realidade das empresas estatais
In this paper, we intend to study how CADE carries out antitrust control of unilateral conduct of state-owned enterprises. We intend to verify: (i) whether state-owned enterprises are subject to the antitrust control by CADE, as provided for in Law 12,529 of 2011 (ii) whether CADE exercises this control, (iii) whether and in what cases, there should be an exemption from competitive control of unilateral conduct of state-owned enterprises, and (iv) whether the methodology adopted by CADE for the analysis and control of unilateral conduct by state-owned is adequate to identify and restrain unilateral anticompetitive practices by these companies. In the first part, we examine the rules that define CADE's competence in order to define the subjective scope of Law 12,529 of 2011 and analyze some precedents in which CADE addresses its subjective competence with special emphasis on the application of the competition rules to public entities and public services. We have verified that CADE is indeed competent to control the competitive behavior of state-owned enterprises but has used this power only on rare occasions. Next, we examined the possible competitive exemptions that may apply to companies in general, and to state-owned enterprises, specifically. We have verified that jurisprudence and legal scholars already recognize that regulation may lead to imunity from antitrust control. Furthermore, we addressed if measures taken by of state-owned enterprises that are to promote public policies could be exempted from antitrust control. In the second part, we present some incentives that apply to shareholders and administrators of state-owned enterprises and that will affect the competitive behavior by these firms. Next, we analyzed CADE’s methodology for the identification and control of unliteral anticompetitive conduct – specifically regarding the abuse of dominant position and predatory pricing – to verify if it is adequate when applied to state-owned enterprises. We have verified that the rule of reason applied to verify if the conduct of a dominant firm is abusive, in general, only considers the economic efficiencies of the investigated conduct, and not other possible social and public policies gains that can be legitimately pursued by the state-owned enterprises
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Ndiko, Amina. « The regulation of foreign direct investment in Tanzania : a focus on tax incentives schemes ». University of Western Cape, 2013. http://hdl.handle.net/11394/3913.

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Ferreira, Mariza Marques. « Sociedade de economia mista : possibilidade de recuperação judicial / ». Franca : [s.n.], 2011. http://hdl.handle.net/11449/98929.

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Orientador: Luiz Antônio Soares Hentz
Banca: Paulo Roberto Colombo Arnoldi
Banca: Gustavo Saad Diniz
Resumo: No final do século XIX, com a crise do liberalismo, o Estado passou a interferir na esfera econômica, antes legada à sorte do próprio mercado, inclusive através da criação de empresas estatais. Empresa Estatal é o gênero, do qual fazem parte as espécies empresas públicas, sociedades de economia mista e outras empresas que, não tendo as características da empresas públicas ou sociedades de economia mista, estão submetidas ao controle do Governo. Elas são pessoas jurídicas de direito privado que podem explorar atividade econômica ou prestar determinado serviço público. A recuperação judicial de empresas, inspirada da Reorganization do direito americano, foi introduzida no ordenamento jurídico brasileiro com a Lei nº11.101/2005, com o objetivo de permitir que empresas em situações de crise econômico-financeira possam ser saneadas e continuem em funcionamento, evitando a liquidação definitiva das mesmas. O art. 2º, inciso I, da Lei nº 11.101/2005 exclui as empresas estatais e sociedades de economia mista do seu âmbito de aplicação. Este dispositivo é inconstitucional, pois afronta a previsão do inciso II, do parágrafo 1º do art. 173 da Constituição Federal, que determina que as empresas públicas e sociedades de economia mista que exploram atividade econômica estejam sujeitas ao regime jurídico próprio das empresas privadas, inclusive quanto às obrigações comerciais. Assim, as sociedades de economia mista que exploram atividade econômica em regime de concorrência com a iniciativa privada podem se submeter à sistemática de recuperação de empresas prevista na Lei nº 11.101/2005. Para solucionar as incompatibilidades existentes entre a sistemática da Lei nº 11.101/2005 e as especificidades da sociedade de economia mista, deve ser criada uma lei específica para tratar do assunto
Abstract: In the late nineteenth century, with the crisis of liberalism, the state began to intervene in the economic sphere, the sort of legacy before the market itself, including through the establishment of state enterprises. State Company is the genus, the species which includes public companies, joint stock companies and other companies, not having the characteristics of public enterprises or joint stock companies, are subject to government control. They are legal entities under private law that can exploit economic activity or provide certain public service. The Reorganization of Companies, inspired by the Reorganization of American law, was introduced into the Brazilian legal system with the Law No. 11.101/2005, in order to allow companies in situations of economic or financial crisis can be reorganized and remain in operation, avoiding the final settlement thereof. Art. 2, paragraph I, of Law No. 11.101/2005 excludes state-owned enterprises and joint stock companies in its scope. This device is unconstitutional because it confronts the forecast section II, paragraph 1 of Art. 173 of the Federal Constitution, which stipulates that public companies and joint stock companies that explore economic activity are subject to special legal regime of private companies, including as to business obligations. Thus, joint stock companies that explore economic activity in competition with the private sector can undergo systematic Corporate Recovery under Law No. 11.101/2005. To resolve the incompatibility between the systematics of Law No. 11.101/2005 and specificities of the society of mixed economy, there should be a specific law to address the issue
Mestre
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Alvim, Tatiana Araújo. « A finalidade como elemento identificador das contribuições sociais : um elo entre o direito financeiro e o direito tributário ». Universidade Federal de Alagoas, 2006. http://repositorio.ufal.br/handle/riufal/748.

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Résumé :
The central topic of the present dissertation is the interrelation between Financial and Tax Law through the perspective of the social contributions, considered as autonomous tax operations according to the ends specified in the Federal Constitution of 1988. The present study maintains that the use of the revenues from the contributions is not only relevant to the Financial Law, but also to the Tax Law, once the contributions were created under the present Constitution as taxes to be used by the state in social areas, to check the economic power and to protect professional and economic categories (article 149 of Federal Constitution of 1988). In this context, we propose a concept of tax and a classification of different taxes in order to help identify the applicable judicial regime for the contributions. The study analyses the composition of the tax competence of the contributions, as well as the basic rule of incidence and the financial rule, both norms supported by the constitutional competence. A broader scope in the study analyses the contributions as an instrument to assure human rights, which require material resources for their fulfillment. In short, the study deals with the problem of the misuse of purpose in the normative and phatic plans, including its consequences, showing the posicion of the Supreme Court on the subject.
Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior
Esta dissertação tem como tema central a inter-relação entre o Direito Tributário e o Direito Financeiro sob a perspectiva das contribuições sociais, considerada espécie tributária autônoma caracterizada pela vinculação a fins especificados pela Constituição Federal de 1988. O estudo parte do pressuposto de que a destinação dada à receita das contribuições é relevante não só para o Direito Financeiro, assim como para o Direito Tributário, uma vez que as contribuições foram concebidas pela atual Constituição como tributo vinculado à atuação estatal nas áreas social, de intervenção no domínio econômico e de interesse de categoria profissional e econômica (art. 149 da CF/88). Nesse contexto, propõe-se um conceito de tributo e uma classificação para as espécies tributárias, com o objetivo de identificar o regime jurídico aplicável às contribuições. Analisa-se a composição da norma de competência tributária das contribuições, bem como, a da regra-matriz de incidência e a da regra financeira, ambas normas de comportamento que têm seu fundamento de validade na norma constitucional de competência. Sob um enfoque mais amplo, estudam-se as contribuições como instrumento de efetivação dos direitos sociais, os quais em sua maioria requerem recursos materiais para a sua satisfação. Por fim, trata-se do problema do desvio de finalidade no plano normativo e no plano fático, e de suas conseqüências, demonstrando qual a posição do Supremo Tribunal Federal sobre o assunto.
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Neves, Heidi Rosa Florencio. « Direito administrativo sancionador e o crime de insider trading ». Universidade de São Paulo, 2013. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/2/2136/tde-18112016-105900/.

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Résumé :
O objeto da dissertação é a regulamentação do uso indevido de informação privilegiada no mercado de capitais. Discute-se no texto qual seria a melhor maneira de reprimir a conduta praticada pelo insider trading, concluindo-se que o sistema ideal seria não mais a dupla repressão como ocorre atualmente, mas sim a separação entre as esferas administrativa e penal. A primeira julgaria as infrações de menor gravidade, deixando apenas as que efetivamente causassem potencialidade lesão grave ao bem jurídico sob a tutela do direito penal. Ante a necessidade de compreensão do contexto em que o delito de uso indevido de informação privilegiada ocorre, o trabalho inicia-se com um breve panorama do mercado de capitais, no qual se trata da formação do mercado de valores mobiliários, das bolsas de valores e das sociedades anônimas. Assim, no primeiro capítulo trata-se da regulamentação do mercado de capitais no Brasil, em especial, das Leis 6.385/1976, a qual regula o mercado de valores mobiliários brasileiro e traz a descrição do tipo penal do crime do insider trading no artigo 27-D, e da Lei 6.404/1976, que regula as sociedades anônimas no Brasil, e trata dos deveres de informar, de lealdade e de guardar sigilo impostos aos administradores das sociedades anônimas de capital aberto. No segundo capítulo, é feita inicialmente uma abordagem do que vem a ser o crime de insider trading e informação privilegiada, mencionando-se quais são argumentos contrários e a favor da repressão da conduta de utilização indevida de informação privilegiada. Na seqüência, faz-se uma breve análise da legislação estrangeira, com destaque para os países Estados Unidos da América, Espanha, Portugal e Itália. O terceiro capítulo trata da regulamentação do crime de insider trading no Brasil, iniciando-se com uma breve análise comparativa entre o tipo penal da legislação pátria e os das legislações estrangeiras estudadas no capítulo anterior. Em seguida, é analisada a tipicidade objetiva e subjetiva do tipo penal, concluindo-se que se trata de crime formal, que não admite tentativa e que se consuma no momento da utilização da 173 informação relevante ainda não divulgada ao mercado, independentemente da obtenção da vantagem indevida. Ainda no terceiro capítulo, trata-se do sujeito ativo e passivo do delito, concluindo-se que, de acordo com a redação do tipo penal, apenas quem tem o dever de manter sigilo pode ser responsabilizado criminalmente no Brasil pelo crime de insider trading, e que o sujeito passivo é a coletividade, a sociedade como um todo. Esse capítulo traz também o debate existente, sobretudo na doutrina estrangeira, de qual seria o bem jurídico tutelado pelo crime em comento. Dentre todas os possíveis bem jurídicos aventados, conclui-se que apenas a igualdade entre os investidores e a confiança no mercado de capitais são dignos de tutela penal e justificam a intervenção dessa esfera do direito. O quarto capítulo trata da relação existente entre o direito penal econômico e o crime de insider trading. Além de tratar das características do direito penal econômico, o capítulo traz críticas à expansão do direito penal moderno e trata da ineficiência da utilização da esfera penal para proteger de forma eficaz os delitos da moderna criminalidade econômica. O quinto e último capítulo trata justamente do título do trabalho: Direito Administrativo Sancionador e o Crime de Insider Trading. Nesse capítulo, explica-se o modelo proposto para sancionar a utilização indevida de informação privilegiada, iniciando-se por tratar da definição de direito administrativo sancionador e sua distinção entre o direito penal. Na seqüência trata-se da possível configuração de bis in idem existente atualmente com a aplicação de sanção administrativa e penal para o mesmo fato, para o mesmo sujeito e com o mesmo fundamento. Trata-se ainda do fortalecimento da CVM como agência reguladora para regulamentar, fiscalizar e punir com eficiência as utilização indevida de informação privilegiada, deixando para o direito penal apenas as infrações capazes de colocar em risco o mercado de capitais. Por fim, são expostas as conclusões do trabalho.
The object of this dissertation is the regulation of the misuse of privileged information in the capital market. It is discussed in the text which would be the best way to repress the conduct practiced by insider trading, concluding that the ideal system would be no more the double repression as currently occurs, but a single repression in administrative or criminal sphere according to the seriousness of the offense. The first would judge the lesser gravity infractions, leaving only those that actually caused any serious injury to the good under the legal protection of criminal law. Before the need to understand the context in which the offense of misuse of privileged information occurs, the dissertation begins with a brief overview of capital markets, in which it comes to the formation of the securities market, stock exchange, as well as corporations. Thus, the first chapter deals with (i) the regulation of the capital market in Brazil, in particular regarding Law 6.385/1976, which regulates the securities market of Brazil and contains a description of the type of criminal offense of insider trading, and (ii) the Federal Act 6.404/1976, which regulates corporations in Brazil and provides the duties to inform, loyalty and confidentiality imposed on directors of stock companies. In the second chapter, it is initially provided an approach of the concept of the insider trading crime, mentioning what are the arguments against and in favor of its repression. Subsequently, there is a brief analysis of foreign law, particularly the legislation of the United States of America, Spain, Portugal and Italy. The third chapter deals with the regulation of the insider trading crime in Brazil, beginning with a brief comparative analysis of criminal hyphotesis provided by Brazilian law and the foreign legislation analyzed in the previous chapter. Then, it is analysed the objective and subjective elements of the criminal hypothesis, concluding that it is a formal crime, which admits no attempt and that occurs at the time of use of relevant information not yet disclosed to the market, independently of obtaining improper benefit. The fourth chapter deals with the relationship between economic crime and insider trading crime. Besides approaching characteristics of the economic criminal law, the chapter provides critics to the expansion of modern criminal law and deals with the inefficiency of using the criminal sphere to protect society against the crimes of modern economic criminality. The fifth and final chapter deals with the relationship between punitive administrative law and insider trading crime. In this chapter it is explained the model proposed to penalize the misuse of inside information, starting with the definition of punitive administrative law and its distinction from criminal law. Following reference is to the possible configuration of bis in idem currently existing in the application of the criminal and administrative sanction for the same offense, same individual and on the same basis. In addition, it is also discussed the strengthening of the Comissão de Valores Mobiliários (the Brazilian Securities and Exchange Commission) as the regulatory agency authorized to regulate, inspect and punish effectively the misuse of inside information, leaving to the penal sphere only the criminal law offenses that are entitled to put the capital market in risk. Finally, the dissertation conclusions are exposed.
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Zago, Felipe do Canto. « (In) Constitucionalidade do artigo 2?, I, da Lei 11.101/05 numa interpreta??o sistem?tica com o artigo 173, ? 1?, da Constitui??o Federal ». Pontif?cia Universidade Cat?lica do Rio Grande do Sul, 2010. http://tede2.pucrs.br/tede2/handle/tede/4111.

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Made available in DSpace on 2015-04-14T14:33:37Z (GMT). No. of bitstreams: 1 425646.pdf: 60020 bytes, checksum: ed60bffcd034623d4a4b89e2a1e83a09 (MD5) Previous issue date: 2010-06-28
O presente estudo tem a finalidade de apresentar a grande discuss?o doutrin?ria acerca da possibilidade ou n?o da fal?ncia das Empresas P?blicas e das sociedades de economia mista. A Lei n.? 11.101/95 (Lei de Fal?ncias), trouxe em seu art. 2?, inciso I, a impossibilidade da fal?ncia dessas paraestatais. Todavia, na contram?o dessa Lei infraconstitucional, existe sustenta??o hermen?utica baseada em dispositivo constitucional, no art. 173 da CF, que possibilitaria a fal?ncia dessas empresas p?blicas da administra??o indireta. ? uma tentativa, com efeito, de destacar os aspectos mais relevantes desse assunto, uma vez que a discuss?o jur?dica em comento ? muito complexa, e poucos se aventuraram a debru?ar-se sobre o tema. Trata-se, assim, uma quest?o insuficientemente apreciada pela doutrina e pela jurisprud?ncia.
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Silva, Júlio César José da. « Determinação direta de constituintes inorganicos em leite por ICP OES : comparação critica do desempenho analitico em configuração de tocha axial e radial, usando uma mistura de animais terciarios (CFA-C) como solvente ». [s.n.], 2004. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/248972.

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Orientadores: Nivaldo Baccan, Solange Cadore
Tese (doutorado) - Universidade Estadual de Campinas, Instituto de Quimica
Made available in DSpace on 2018-08-04T00:16:09Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Silva_JulioCesarJoseda_D.pdf: 4275177 bytes, checksum: 6afd1886bc8430e35cea23f5d74074b7 (MD5) Previous issue date: 2004
Resumo: Neste trabalho foi explorada a inserção das amostras de leite num instrumento de emissão óptica em plasma (ICP OES) após uma simples diluição em uma mistura de aminas terciárias solúveis em água (CFA-C 10 % v/v). Macro (Ca, K, Mg, Na e P) e micro-elementos (Al, Ba, Cu, Fe, Mn, Mo, Se e Zn) foram determinados usando ambas as configurações axial e radial do plasma. O desempenho analítico do ICP OES foi avaliado em termos da razão Mg II 280,2 nm / Mg I 285,2 nm, efeitos de matriz, BEC, SBR, LOD, LOQ, exatidão e precisão. Usando uma vazão de nebulização de 0,6 L min e potência aplicada de 1,3 kW, a razão Mg II/Mg I foi maior do que oito para ambas as configurações. Em condições robustas, os processos do plasma não foram alterados significativamente pela presença de 0,1 % m/v de Ca, K ou Na. Esse comportamento também foi observado para uma série de linhas analíticas em uma ampla faixa de energia (1,6 - 15,9 eV), embora efeitos de até 30 % tenham sido observados para algumas linhas (ex. Al I 396 nm). Por outro lado, efeitos severos de matriz foram observados para a maioria das linhas analíticas em condições não-robustas, principalmente com AX-ICP OES. O uso de Sc e Y como padrões internos compensou os efeitos de matriz observados em condições robustas, principalmente para o AX-ICP OES, e no entanto, os efeitos sobre a linha atômica so Al I 396 nm permaneceram altos (20 - 30 %). Embora não tenha sido possível determinar Al e Se, a exatidão dos resultados obtidos (intervalo de 98 % de confiança) na presença de uma matriz complexa, sem a necessidade de uma etapa prévia de digestão, e a quantificação de amostras comerciais de leite comprovam a eficácia desse método desenvolvido para uma análise rápida e simples desse tipo de matriz.
Abstract: In this work the insertion of milk samples in an instrument of optical emission in plasma (ICP OES) after a simple dilution in a mixture of soluble tertiary amines in water (CFA-C 10% v/v) was explored. Macro (Al, Ca, K, Mg, Na and P) and micro-elements (Al, Ba, Cu, Fe, Mn, Mo, Se and Zn) were determined using both plasma configurations axial and radial. The analytical performance of the ICP OES was evaluated considering the Mg II 280.2 nm / Mg I 285.2 nm ratio, matrix effects, BEC's, SBR's, LDO's, LOQ's, accuracy and precision. Using a nebulization gas-flow rate of 0.6 L min and applied power of 1.3 kW, the Mg II/Mg I was larger than eight for both configurations. Under robust conditions, the plasma processes were not changed significantly in the presence of 0.1% m/v of Ca, K or Na. This behavior was also observed for a series of analytical lines in a wide range of energy (1.6 - 15.9 eV), although effects up to 30 % have been observed for some lines (i.e. Al I 396 nm). Severe matrix effects were observed for the most analytical lines in non-robust conditions, mainly with AX-ICP OES. It was compensated by the use of Sc and Y as internal standards, mainly for AX-ICP OES under robust conditions, except for the Al I 396 nm atomic line (effects around 20 - 30 %). Although the determination of Al and Se was not possible, the accuracy of the results obtained (confidence interval of 98% for most of the analytical lines) in the presence of a complex matrix without the need of a previous digestion step, the quantification of commercial samples of milk proves the usefulness of this method developed for a fast and simple analysis of this kind of matrix.
Doutorado
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Camargo, Ana Paula Ministério de. « Eficiência de misturas de herbicidas na cultura do feijão nos sistemas de plantio direto e convencional e seus efeitos residuais no solo ». Universidade Federal de Viçosa, 2003. http://www.locus.ufv.br/handle/123456789/10258.

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Submitted by Reginaldo Soares de Freitas (reginaldo.freitas@ufv.br) on 2017-05-08T17:11:31Z No. of bitstreams: 1 texto compĺeto.pdf: 778602 bytes, checksum: ffd1e4e0df44fa558c69b646fec14357 (MD5)
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Conselho Nacional de Desenvolvimento Científico e Tecnológico
O controle químico de plantas daninhas na cultura do feijão é uma prática muito adotada, no entanto, em muitas situações as doses recomendadas estão superestimadas, proporcionando controle por período superior ao necessário e, conseqüentemente, maior resíduo no solo, podendo inviabilizar a rotação de culturas, a exemplo do fomesafen na cultura do feijão. O presente trabalho objetivou avaliar os efeitos de misturas de herbicidas na redução da dose do fomesafen, associados aos sistemas de plantio direto e convencional em áreas de milho colhido para grão e silagem no manejo integrado de plantas daninhas, na produtividade do feijoeiro, cultivar Meia-Noite, e na ação residual do herbicida fomesafen. Os experimentos foram conduzidos em condições de campo e em casa de vegetação, entre os meses de abril e dezembro de 2002. Nos experimentos em campo foram avaliados oito modos de controle de plantas daninhas: testemunha com capina; testemunha sem capina; fluazifop-p-butil + bentazon na dose de 125 + 480 g.ha -1; fluazifop-p-butil + fomesafen nas doses (80 + 100 g.ha -1) e (160 + 200 g.ha -1); fluazifop-p-butil + fomesafen + bentazon nas doses (40 + 50 + 384 g.ha -1), (80 +100 + 288 g.ha -1) e (100 + 125 + 240 g.ha -1). Nos experimentos em casa de vegetação foi avaliada a ação residual do fomesafen utilizado nos modos de controle em condições de campo, tendo como padrão a testemunha com capina. No plantio convencional, tanto em área de milho colhido para grão como para silagem, houve grande infestação de Cyperus rotundus (tiririca), não sendo ela controlada por nenhum dos modos de controle utilizados. Em ambas as áreas de plantio direto não houve infestação desta planta. Todos os modos de controle foram eficientes no controle de plantas daninhas dicotiledôneas, com exceção do fluazifop-p-butil + bentazon (125 + 480 g.ha -1) no sistema de plantio direto sobre o milho colhido para grão. A produtividade do feijoeiro não foi afetada pelos modos de controle em nenhum dos quatro ambientes agrícolas, indicando boa seletividade à misturas avaliad as. O feijoeiro s apresentou maior produtividade quando cultivado em área de milho colhido para grão no sistema de plantio direto. Nos experimentos em casa de vegetação, observaram-se sintomas visuais de toxidez do fomesafen nas doses de 100, 125 e 200 g.ha-1 nas plantas de sorgo nos quatro ambientes agrícolas, porém estas doses só afetaram o desenvolvimento das plantas de sorgo cultivadas em solo proveniente do sistema de plantio direto sobre o milho colhido para silagem.
Weed chemical control in bean crop is a commonly adopted practice. However, in many cases, the recommended doses are overestimated, providing control for a period longer than necessary, leading to a greater amount of residue in soil, thus jeopardizing crop rotation, as in the case of fomesafen application on bean crop. This work aimed to evaluate the effects of herbicide mixtures on reduced doses of fomesafen, under no-till and conventional systems in areas of corn harvested for grain and silage, on integrated weed control management, common bean productivity, (Meia- Noite cultivar), and fomesafen residual action. The experiments were conducted under field and greenhouse conditions from April to December 2002. The following eight modes of weed control were evaluated under field conditions: control with weeding; control without weeding; fluazifop-p- butyl+bentazon at dose 125 + 480 g.ha -1; fluazifop-p-butyl+fomesafen at doses (80 + 100 g.ha -1) and (160 + 200 g.ha -1); fluazifop-p-butyl+fomesafen + bentazon at doses (40 + 50 + 384 g.ha -1), (80 + 100 + 288 g.ha -1) and (100 + 125 + 240 g.ha -1). In the greenhouse experiments, the residual action of fomesafen applied in the control modes under field conditions was evaluated, using control with weeding as standard. A great infestation of Cyperus Rotundus (purple sedge) was observed under conventional system in the areas of corn harvested for grain and silage, without this weed being controlled by any of the control modes utilized. Cyperus Rotundus infestation was not observed in either no -till areas. All the control modes were efficient in controlling dicotyledon weeds, except for fluazifop-p-butyl+bentazon (125 + 480 g.ha -1), under no-till system on corn harvested for grain. Bean productivity was not affected by the control modes in any of the four environments, indicating good selectivity in relation to the mixtures evaluated. The bean plant presented the highest productivity when cultivated in areas of corn harvested for grain under no-till system. In the greenhouse experiments, visual symptoms of fomesafen toxicity were observed at doses 100, 125, and 200 g.ha -1 in sorghum plants in the four environments; however, these doses affected only the development of sorghum plants cultivated in soil from the area of corn harvested for silage under no -till system.
Não foi localizado o cpf do autor.
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Proen?a, Fabriccio Quixad ? Steindorfer. « Direito de minoria societ?ria e pol?ticas p?blicas nas sociedades de economia mista ». Pontif?cia Universidade Cat?lica do Rio Grande do Sul, 2016. http://tede2.pucrs.br/tede2/handle/tede/6709.

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Submitted by Setor de Tratamento da Informa??o - BC/PUCRS (tede2@pucrs.br) on 2016-05-27T12:18:29Z No. of bitstreams: 1 TES_FABRICCIO_QUIXADA_STEINDORFER_PROENCA_PARCIAL.pdf: 604187 bytes, checksum: 977f9beba37a324bace077efdef6bc8f (MD5)
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Coordena??o de Aperfei?oamento de Pessoal de N?vel Superior - CAPES
This study aims to investigate the process of construction of joint capital companies management policies, which have been imposing repeated losses to the minority shareholder, responsible for the capital contribution that enable such investments. In this effort sought to historical origin of state management since before the proclamation of independence to the present day, as a means of ascertaining the will of the Brazilian State and the search in fulfilment of its purposes. The justice and the wellness, as drivers of those policies, are evaluated in the formation of justifying public interest the adoption of unusual practices in business activity and often distanced profit purpose and duty of loyalty to which these companies are subjected, because of its commercial nature. They are also the object of study the principles of economic order positivized in the 1988 Constitution, the question of the right to private property as a fundamental right and a state responsibility as principles that guide the action of governments in the capital market. In the finish, it is the company's management, the controlling shareholder and the legal status of minority shareholders. These topics deepen the corporate issue, which puts him at odds state interests (often a government) on the one hand and the interests of minority shareholders of another, creating administrative and judicial proceedings that may lead to disastrous convictions against companies controlled by State. The findings point to a hermeneutic aspects of output, which seeks to adapt the objectives of the Welfare State and the legitimate economic interests of the investors of joint stock companies.
O presente trabalho almeja investigar o processo de constru??o das pol?ticas de gest?o de sociedades de economia mista, as quais v?m impondo reiterados preju?zos ? minoria acion?ria, respons?vel pelo aporte de capitais que viabilizam tais investimentos. Nesse af? buscou-se a origem hist?rica da gest?o estatal desde antes da proclama??o da independ?ncia at? os dias atuais, como meio de apurar a vontade do Estado brasileiro frente ? busca na realiza??o de seus fins. A justi?a e o bem comum, como propulsores dessas pol?ticas, s?o avaliados na forma??o do interesse p?blico justificador da ado??o de pr?ticas incomuns na atividade empresarial e, muitas vezes, distanciadas do intuito de lucro e do dever de lealdade aos quais essas companhias est?o submetidas, em raz?o de sua natureza mercantil. Tamb?m s?o objeto de estudo os princ?pios da ordem econ?mica positivados na Constitui??o de 1988, a quest?o do direito ? propriedade privada como direito fundamental e a responsabilidade estatal como preceitos que norteiam a a??o dos governos no mercado de capitais. No arremate, trata-se da administra??o da companhia, o acionista controlador e o regime jur?dico dos acionistas minorit?rios. Esses t?picos aprofundam a quest?o societ?ria, que coloca em choque os interesses do Estado (muitas vezes de um governo) de um lado e o interesse dos acionistas minorit?rios de outro, gerando demandas administrativas e judiciais que podem culminar em desastrosas condena??es contra as sociedades controladas pelo Estado. As conclus?es apontam para uma sa?da de vertente hermen?utica, que busca adequar os objetivos do Welfare State e o leg?timo interesse econ?mico dos investidores das sociedades de economia mista.
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Martins, Renata de Abreu. « Regime licitatório constitucional das empresas estatais : análise de constitucionalidade do tratamento homogêneo estabelecido pela Lei Federal n. 13.303/2016 ». Universidade Presbiteriana Mackenzie, 2018. http://tede.mackenzie.br/jspui/handle/tede/3530.

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Submitted by Hernani Medola (hernani.medola@mackenzie.br) on 2018-04-04T21:18:28Z No. of bitstreams: 2 Renata de Abreu Martins.pdf: 1057590 bytes, checksum: 27a45d6b7b4a45aad95b4cc0b7e44a32 (MD5) license_rdf: 0 bytes, checksum: d41d8cd98f00b204e9800998ecf8427e (MD5)
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The Constitutional Amendment n.º 19/1998, as an instrument to ensure the effectiveness of the State Reform, titles its justification red tape decrease and efficiency improvement by Public Administration, altering the text of article 173, 1st paragraph of the Brazilian Federal Constitution, which then determined that the legislation will stablish the Articles of the public company, private and public company and their subsidiaries with economic activities, that shall also state the regime for bids and contracts. After 18 years of legislative inertia, among the political crisis experienced in Brazil and popular pressure that demanded better moral standards from Public Administration, the Federal Law nº 13.303/2016 was enacted, describing the legal regime applicable to all stateowned companies, for those which develop economic activities and also for the ones that render public services, including the legal regime regarding bids and contracts. Therefore, under this matter, a question arose concerning the accordance of the legal provision and the constitutional commandment. For that reason, this masters dissertation objectives to answer this question, through doctrinaire and legal precedents research, as well as classic interpretation methods, swayed by the application of constitutional interpretation principles.
A Emenda Constitucional n.° 19/1998, como instrumento de efetivação da Reforma do Estado, cuja justificativa era promover uma desburocratização e eficiência na Administração, alterou a redação do art. 173, §1° da Constituição Federal, passando o dispositivo a determinar que a elaboração de lei estabelecerá o estatuto jurídico da empresa pública, da sociedade de economia mista e de suas subsidiárias que explorem atividade econômica, a qual também deverá dispor sobre o regime de licitações e contratos. Após 18 anos de inércia legislativa, em meio à crise política vivenciada pelo Brasil e às pressões populares que demandavam uma maior moralização na Administração Pública, foi promulgada a Lei Federal n.° 13.303/2016, estabelecendo o regime jurídico aplicável a todas as estatais, tanto das exploradoras de atividades econômicas quanto prestadoras de serviços públicos, inclusive no que tange ao regime de licitações e contratos. Portanto, sobre este assunto, emergiu a dúvida se a determinação legal se encontra em conformidade com o mandamento constitucional. Deste modo, a presente dissertação de mestrado tem por objetivo responder esta pergunta, utilizando-se, para tanto, de pesquisa doutrinária e jurisprudencial, bem como dos métodos clássicos de interpretação, permeados pela aplicação dos princípios de interpretação constitucional.
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Termignoni, Martha Giugno. « Interesse social e finalidade das sociedades de economia mista no direito brasileiro : a equação entre interesse público e lucratividade ». reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2015. http://hdl.handle.net/10183/127923.

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Esta dissertação tem por objetivo estudar a convivência entre interesse público e lucratividade nas sociedades de economia mista, nas quais as motivações de interesse público que autorizam a sua criação e são representadas pelo Estado no papel de acionista controlador devem conviver com acionistas minoritários privados e com o fim lucrativo inerente às sociedades anônimas, previsto no artigo 2o, caput, da Lei no 6.404/76. Com tal intuito, a dissertação abordará a finalidade das companhias mistas traduzida na noção de “interesse social”. Um dos temas essenciais do Direito Societário, o interesse social pauta a conduta dos acionistas e dos administradores, servindo de parâmetro para a condução dos negócios sociais e para a solução de conflitos de interesses. Trata-se de uma pesquisa conduzida pelo método dedutivo, uma vez que se partirá analiticamente dos conceitos e teorias gerais para o problema particular proposto. Assim, a dissertação abordará a legislação aplicável às sociedades de economia mista, suas principais características e as mais relevantes teorias acerca do interesse social para depois centrar-se na discussão sobre o interesse das sociedades de economia mista. Após a análise dos principais aspectos do regime jurídico aplicável às companhias mistas e das correntes contratualistas e institucionalistas que estudam o interesse social, será possível demonstrar que a forte presença do Estado como empreendedor contribuiu para a adoção de uma concepção institucionalista da sociedade anônima no Direito brasileiro, a qual está de acordo com a busca de finalidades que não se resumem à lucratividade, considerando-se outros interesses além daqueles representados pelos acionistas. Com efeito, o institucionalismo integracionista parece ser a teoria mais próxima do interesse social das sociedades de economia mista, que não se adaptam ao modelo contratualista do interesse social, uma vez que a finalidade lucrativa precisa conviver com o interesse público que motiva a constituição destas entidades. Na abordagem da finalidade das sociedades de economia mista, será discutido o papel exercido pelo objeto daquelas companhias na busca pela lucratividade, expondo-se as teorias que afirmam que a intensidade com que serão perseguidos os lucros varia conforme o seu objeto seja a exploração de atividade econômica ou a prestação de serviços públicos. Finalmente, é possível concluir que os desafios impostos pela convivência entre lucratividade e interesse público acabam agravados pela falta de uma regulação clara e inequívoca das companhias mistas no ordenamento jurídico brasileiro.
This dissertation discusses the convergence of public interest and corporate profits in mixed enterprises (sociedades de economia mista), in which the reasons of public interest that authorize their creation must be harmonized with private minority shareholders and the profitoriented objectives determined by article 2nd of Act No. 6.404/76. For such purposes, the dissertation analyzes the ultimate goals of mixed enterprises, which are related to the concept of “corporate objective”. Being one of the main subjects of Corporate Law, the corporate objective regulates the conducts of shareholders and managers, establishing a standard to guide the company’s businesses and to resolve conflicts of interests. The research follows deductive methodology, starting from general concepts and theories to reach the subject proposed herein. Therefore, this dissertation will present the legislation applicable to mixed enterprises, their main characteristics and the most relevant theories regarding the corporate objective, and later will focus on the central discussion about mixed enterprises’ corporate objectives. After analyzing the main aspects of the legal regime applicable to mixed enterprises and the contractual and institutional theories that explain the corporate objective, it will be possible to understand that the strong presence of the State as entrepreneur has contributed to an institutional approach of corporations in Brazilian law, which accommodates corporate objectives that are not strictly related to profitability, but considers other interests beyond those of the shareholders. Indeed, institutionalism seems to be better adapted to the corporate objectives of mixed enterprises, which ally profitability with the public interest. When discussing the corporate objective of mixed enterprises, the role of their activity shall be presented, since many authors argue that the intensity of profits depends on whether they explore economic activities or public services. Finally, it will be possible to conclude that the challenges imposed by the corporate objectives of mixed enterprises are greater due to the lack of a clear and certain regulation of those entities in Brazilian law.
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Lacerda, Clodomiro Fernandes. « Governança corporativa nas sociedades de economia mista de capital aberto ». Universidade Presbiteriana Mackenzie, 2017. http://tede.mackenzie.br/jspui/handle/tede/3091.

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Submitted by Hernani Medola (hernani.medola@mackenzie.br) on 2017-02-22T18:45:15Z No. of bitstreams: 2 Clodomiro Fernandes Lacerda.pdf: 978833 bytes, checksum: ea057a126788dc49d700fadc8ee1718a (MD5) license_rdf: 0 bytes, checksum: d41d8cd98f00b204e9800998ecf8427e (MD5)
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The aim of this dissertation is to analyze the institutional governance framework for mixedcapital corporations regarding the protection of minority shareholders. Thus, first, it presents an overview of various interests involved in corporations with public-traded shares, as a whole. Then, it discusses the unique challenges these corporations face having the government in their control, and the typical problems that their minority shareholders are subject to. Finally, it scrutinizes the basic governance framework established by the Brazilian legal system for these companies, and it makes an assessment of the limitations of these mechanisms.
O objetivo do presente trabalho é analisar o arcabouço institucional das sociedades de economia mista de capital aberto no que se refere à proteção dos acionistas minoritários. Para tanto, pretende-se, introdutoriamente, apresentar um panorama sobre os diferentes interesses envolvidos nas companhias abertas em geral. Em seguida, intenta-se discutir os desafios singulares próprios das sociedades de economia mista e os tipos de problemas a que seus acionistas minoritários estão sujeitos. Por fim, tenciona-se esmiuçar a estrutura básica de governança instituída pelo ordenamento jurídico brasileiro para essas companhias e formular uma avaliação sobre as limitações desses mecanismos.
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Santos, Renato Ferreira dos. « O papel do Estado como acionista controlador de sociedades de economia mista : limites e restrições à perseguição do interesse público ». reponame:Repositório Institucional do FGV, 2017. http://hdl.handle.net/10438/21990.

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Submitted by RENATO FERREIRA DOS SANTOS (rferreira@gcouto.com.br) on 2018-04-06T02:25:01Z No. of bitstreams: 1 Dissertação - Mestrado - final depositada.pdf: 2119847 bytes, checksum: d1561dfd21057b694feb48bf2d3df5e8 (MD5)
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Approved for entry into archive by Maria Almeida (maria.socorro@fgv.br) on 2018-04-12T15:39:27Z (GMT) No. of bitstreams: 1 Dissertação - Mestrado - final depositada.pdf: 2119847 bytes, checksum: d1561dfd21057b694feb48bf2d3df5e8 (MD5)
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The purpose of this dissertation is to examine the limits and restrictions imposed to the State as controlling shareholder of mixed-ownership companies (sociedades de economia mista), when it sacrifices the profitability of such companies to pursue the public interest that justified the incorporation of the company. The study shall analyze the constitucional basis for the incorporation of this kind of companies, as well as its social and economic purposes. Afterwards, this dissertation shall discuss the restrictions imposed by Article 238 of Law No. 6,404/76 and by the new provisions of Law No. 13,303/16, as well as the feasibility of the use of such companies to achieve macroeconomic goals and to put into practice public policies. Throughout this work, it will also be discussed the conflict of interests arising from the dual role of State vis-à-vis the state-owned entities, acting as controlling shareholder and regulator at the same time. In addition, this dissertation shall assess whether the company and/or its private shareholders should be entitled to receive a compensation for any losses incurred by the company as a result of the execution of loss-making transactions carried out with the purpose to pursue the public interest that justified the incorporation of the company. Finally, the work shall present the main types of control to which the mixed-ownership companies are subject, under the perspective of the controlling shareholder, as well as a critical judgement to certain relevant decisions recently issued in connection with the subject matter of this dissertation.
O presente trabalho tem por objetivo examinar os limites e restrições à atuação do Estado como acionista controlador de sociedades de economia mista, nas hipóteses em que se admite a atenuação ou o sacrifício da lucratividade de tais companhias com o objetivo de realizar o interesse público que justificou a sua criação. Para esse fim, o estudo analisará as bases constitucionais para a criação de tais sociedades, bem como as finalidades social e econômica com que são constituídas as sociedades de economia mista. Em seguida, esta dissertação discutirá os limites impostos pelo art. 238 da Lei nº 6.404/76 e pelas novas disposições aplicáveis da Lei nº 13.303/16, bem como a possibilidade, à luz do regramento legal, de utilização de tais companhias para objetivos macroeconômicos e para a promoção de políticas públicas. Ao longo do presente trabalho, será analisado, ainda, o conflito de interesses que decorre do duplo papel do Estado em relação às sociedades de economia mista, atuando, a um só tempo, como regulador e controlador. Será examinada, ainda, a possibilidade de compensação da companhia e/ou dos acionistas privados por prejuízos suportados com a execução de operações deficitárias com vistas a realizar o interesse público que justificou a criação da sociedade. Ao final, o trabalho apresentará as principais formas de controle das sociedades de economia mista, em especial o seu controle pelo Poder Executivo e o seu controle societário, na perspectiva do acionista controlador, assim como uma crítica a decisões relevantes recentemente proferidas a propósito do tema deste trabalho.
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Bonfim, Natália Bertolo. « O interesse público nas sociedades de economia mista ». Universidade de São Paulo, 2012. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/2/2133/tde-18102012-141510/.

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O trabalho trata do interesse público nas sociedades de economia mista enquanto tipo societário que agrega participação estatal e privada em seu capital social, e que se constitui em instrumento do Estado para a implementação de políticas públicas. Analisa os elementos que as caracterizam e os problemas internos e externos que delas decorrem, buscando demonstrar que toda sua estrutura gravita em torno do interesse público que lhes dá causa. Em um segundo momento, percorre os meandros da expressão interesse público, investigando seus aspectos ideológicos e a compreensão do conceito no decorrer da evolução histórico-cultural do pensamento jurídico-político. Assegura que sua essência de conceito jurídico indeterminado não retira a possibilidade de sua melhor aplicação a cada caso concreto, tendo em vista que seu núcleo permanece aberto à realidade. Entende que, com a instituição do Estado Democrático de Direito pela Constituição Federal de 1988, que erigiu a dignidade da pessoa humana como princípio fundamental da ordem econômicasocial, o interesse público passou a constituir uma forma de garantir a satisfação dos interesses privados, pelo que não se pode incorrer no erro de afirmar que o interesse público coloca em risco os direitos fundamentais, conferindo à expressão um caráter autoritário que, em verdade, ela não contém. Aduz sobre a propalada idéia de supremacia do interesse público sobre o interesse privado, não contemplada explicitamente pelo texto constitucional, mas amplamente admitida pelo Direito Administrativo como princípio que consagra uma finalidade imperativa e indisponível da Administração e de seus agentes. Apresenta o embate atual na doutrina brasileira entre a corrente de juristas que propugna pela reconstrução do princípio da supremacia do interesse público, com base na nova roupagem que lhe foi conferida pela Constituição Federal, de garantidor dos direitos fundamentais, frente à corrente que defende a desconstrução do princípio que, a seu ver, colocaria em risco os interesses privados, o que demandaria um juízo de ponderação entre os interesses conflitantes. Em seguida, passa a analisar o interesse público como elemento fundamental da atividade estatal e combate que a participação do Estado na exploração direta de atividade econômica tenha caráter subsidiário; o Estado não só pode, como deve intervir no domínio econômico, visando assegurar o melhor interesse público a ser realizado. Em sua parte final, o trabalho traz, especificamente, a compreensão do interesse público nas sociedades de economia mista com base nas questões clássicas que derivam da atuação do Estado em um contexto macroeconômico, sob a perspectiva do poder de controle, da função social da empresa, do lucro e da concorrência. Conclui que o interesse público nas sociedades de economia mista se confunde com sua própria finalidade e deve ser compreendido tanto como elemento que norteia todos os aspectos de sua constituição, tanto como elemento que direciona a atuação estatal na atividade econômica.
The paper discusses the public interest in joint ventures as a type of company that combines state and private participation in its capital stock, and that it constitutes in an instrument of the State for the implementation of public policies. It analyzes the elements that characterize them and the internal and external problems resulting thereon, seeking to demonstrate that their whole structure revolves around the public interest that gives them rise. Then it goes through the intricacies of the term public interest by investigating its ideological aspects and understanding the concept in the course of historical and cultural evolution of the legal and political thought. It ensures that its essence of indeterminate legal concept does not remove the possibility of its best application in each specific case, given that its core remains open to reality. It considers that, with the establishment of the Democratic Rule-of-law State by the Federal Constitution of 1988, that raised the human dignity as a fundamental principle of social-economic order, public interest began to be a way to ensure satisfaction of private interests, by that you cannot make the mistake of asserting that the public interest endangers the fundamental rights, giving the expression an authoritarian character that, in fact, it does not have. It brings forward the divulged idea about supremacy of the public interest over the private interest, not covered explicitly by the Constitution, but widely accepted by the Administrative Law as the principle that elects a mandatory and unavailable purpose of the Administration and its agents. It presents the current resistance in Brazilian doctrine between the jurists current who advocates the reconstruction of the public interest supremacy principle, based on the new look given to it by the Federal Constitution, of guarantor of fundamental rights, and the current that defends the deconstruction of the principle that, in their opinion, endanger the private interests, which would require a court to deliberate between conflicting interests. Then it analyzes the public interest as a fundamental element of the state activity and it combats that the States participation in the direct exploitation of economic activity has subsidiary nature; the State not only may, but must intervene in the economic order, in order to ensure the best interest public. In its final part, this paper brings, specifically, the understanding of the public interest in joint ventures based on the classic questions that arise from the actions of the State in a macroeconomic context, from the perspective of controlling power, companys social function, profit and competition. Its conclusion is that the public interest in joint ventures is confounded with its own purpose and should be understood both as an element that guides all aspects of its constitution, and as an element that directs the State action in economic activity.
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Rêgo, Tâmara Luz Miranda. « Medidas alternativas e desjudicialização da saúde : uma análise da situação no Estado da Bahia ». Faculdade de Direito, 2018. http://repositorio.ufba.br/ri/handle/ri/28151.

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A presente pesquisa concentra seu objeto de estudo em torno da eficácia das medidas alternativas como forma de garantir o direito fundamental à saúde na atualidade. Nesse aspecto, a problemática invocada recai sobre a possibilidade de efetivar o direito à saúde por meio de medidas complementares ao sistema sanitário implantado no Brasil, após a Constituição de 1988, tendo como exemplo o Estado da Bahia. A partir da análise em evidência, será possível perceber que a busca por soluções consensuais e dialógicas constituem um importante instrumento de trabalho para a efetivação do direito à saúde no país. O objetivo principal desta tese é reconhecer que, apesar das dificuldades enfrentadas pelo Estado Brasileiro ao longo da sua história, os problemas em torno da saúde pública podem ser atenuados ou até mesmo superados mediante adoção de medidas resolutivas compatíveis com a dinâmica das relações sociais, econômicas e políticas contemporâneas. Além disso, por meio da temática abordada, será possível analisar o sistema sanitário estruturado no Estado da Bahia a fim de conhecer um pouco mais das suas peculiaridades e contribuir para o aperfeiçoamento do modelo alternativo adotado nessa região, desde a implantação da Câmara de Conciliação da Saúde, criada na Capital baiana, por meio do Convênio de Cooperação nº 01/2015. O estudo se firmou em dados empíricos fornecidos diretamente pela Secretaria de Saúde do Estado da Bahia, além de análise teórica e explanatória sobre o assunto. Os resultados mostram uma redução na judicialização da saúde na Bahia. Contudo, apesar dos avanços obtidos, é indispensável investir no fortalecimento das vias alternativas adotadas no Estado, fomentando a ampliação de técnicas nesse sentido.
The present research aims to study the effectiveness of alternative measures as a way of guaranteeing the fundamental right to health in the present time. In this regard, the problem is based on the possibility of implementing the right to health through complementary measures to the health system implemented in the country after the 1988 constitution, using the State of Bahia as an example. From the analysis in evidence, it is possible to perceive that the search for consensual and dialogical solutions constitute an important working tool for the realization of the right to health in the country. The main objective of this thesis is to recognize that despite the difficulties faced by the Brazilian State throughout its history, public health problems can be attenuated or even overcome by adopting resolutive measures that are compatible with the dynamics of social relations, economics and contemporary politicss. In addition, through the theme discussed, it will be possible to analyze the sanitary system structured in the State of Bahia, in order to know a little more of its peculiarities and contribute to the improvement of the alternative model adopted in this region since the implementation of the Chamber of Conciliation of Health, created in the Bahian Capital, through Cooperation Agreement nº 01/2015. The study was based on empirical data provided directly by the Health Department of the State of Bahia as well as a theoretical and explanatory analysis of the subject. The results show a reduction in the judicialization of health in Bahia. However, despite the progress made, it is essential to invest in the strengthening of the alternative routes adopted in the State and to, encourage the expansion of techniques in this regard.
La presente ricerca concentra il suo oggetto di studio sull'efficacia delle misure alternative come mezzo per garantire il diritto fondamentale alla salute nel tempo presente. A questo proposito, il problema si basa sulla possibilità di attuare il diritto alla salute attraverso misure complementari al sistema sanitario attuato nel paese, dopo la costituzione del 1988, prendendo ad esempio lo stato di Bahia. Dalle analisi in evidenza sarà possibile percepire che la ricerca di soluzioni consensuali e dialogiche costituisce un importante strumento di lavoro per la realizzazione del diritto alla salute nel Paese. L'obiettivo principale di questa tesi è riconoscere che, nonostante le difficoltà incontrate dallo Stato brasiliano nel corso della sua storia, i problemi di salute pubblica possono essere attenuati o addirittura superati adottando misure risolutive compatibili con la dinamica delle relazioni sociali , economico e politico. Inoltre, attraverso il tema discusso, sarà possibile analizzare il sistema sanitario strutturato nello Stato di Bahia per conoscere un po 'più delle sue peculiarità e contribuire al miglioramento del modello alternativo adottato in questa regione, dall'attuazione della Camera di conciliazione di salute, creato nella capitale baiana, attraverso l'accordo di cooperazione nº 01/2015. Lo studio è stato basato su dati empirici forniti direttamente dal Dipartimento della Sanità dello Stato di Bahia, nonché un'analisi teorica e esplicativa sull'argomento. I risultati mostrano una riduzione della giudizializzazione della salute a Bahia. Tuttavia, nonostante i progressi compiuti, è essenziale investire nel rafforzamento delle rotte alternative adottate nello Stato, incoraggiando l'espansione delle tecniche a tale riguardo.
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Grava, Guilherme Saraiva. « Direito, desenvolvimento e transformações institucionais : como o Congresso Nacional regulou a Comissão Mista de Orçamento entre 1988 e 2015 ? » reponame:Repositório Institucional do FGV, 2017. http://hdl.handle.net/10438/18234.

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Rejected by Suzinei Teles Garcia Garcia (suzinei.garcia@fgv.br), reason: Boa tarde Guilherme, Por favor, tirar o acento da palavra Getulio em todas as páginas. Obrigada. Suzi 3799-7876 on 2017-05-09T15:34:53Z (GMT)
Submitted by Guilherme Saraiva Grava (gsgrava@gmail.com) on 2017-05-09T16:40:20Z No. of bitstreams: 1 GRAVA, 2017, Direito, Desenvolvimento e Transformacoes Institucionais.pdf: 3017738 bytes, checksum: 3a740eb2098d4c36ceed6e77fd50c27d (MD5)
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When the new Brazilian Constitution of 1988 was ratified, the National Congress regained several of its prerogatives related to the budgetary process that had been limited during the previous regime (of 1969). One, in particular, was the restauration of the legislative power to modify the budget laws through the adoption of amendments on the original bill, offering congressmen the ability to increase or to create new expenditures for the Federal Government. This arrangement was similar to the system that prevailed under the Constitution of 1946, but with a series of new restrictions that did not exist at that time. The main distinctive feature was the promotion of a unicameral procedure for the approval of budgetary laws, convened through a permanent joint committee specifically dedicated to this purpose – the Joint Budget Committee (Comissão Mista de Orçamento or CMO). This body, considered one of the most powerful in the Brazilian National Congress, accumulates attributes regarding the examination of the budget laws, of the amendments presented to those bills during the approval phase, and also for the control phase of the budget cycle. However, despite its relevance, the legal literature has dedicated little attention to the study of the CMO and its regulation, which is mostly established by the congressmen themselves through internal rules. With this perception in mind, the present research aims to study the so-called Joint Resolutions of the National Congress, approved between 1988 and 2015, which, through the legal framework created for the CMO, regulated the legislative role in the approval phase of the budget laws in Brazil. In this sense, the research seeks to answer three questions: (1) What is the content of the provisions in the Federal Constitution of 1988 that determine the powers and responsibilities of the Joint Budget Committee? (2) What were the procedural provisions governing the operation of the Joint Budget Committee between 1988 and 2015? (3) Which of these regimental regulations could make the process more "rational" and in what way would they do it? In order to deal with these issues, the work intends to describe the institutional transformations of the Committee through the methodological strategy of a case study, articulating the regulation created during this period with the context that involved its elaboration. Moreover, the thesis intends to contribute to the literature that studies the relationship between Law and Development, as it seeks to provide a deeper understanding of some of the budgetary institutions in Brazil – a subject of great relevance to the national development process.
Com o advento da Constituição de 1988, o Congresso Nacional recuperou diversas prerrogativas no campo orçamentário que haviam sido limitadas no regime anterior. Em particular, restaurou-se a sua competência de modificar as leis do Orçamento através da aprovação de emendas, inclusive para aumentar e criar novas despesas – à semelhança do que ocorria sob a Constituição de 1946, porém com uma série de delimitações e restrições então inexistentes. O principal traço distintivo foi a manutenção da tramitação unicameral das leis orçamentárias, reunida por meio de uma comissão mista permanente dedicada especificamente para este fim – a Comissão Mista de Orçamento (CMO). O Órgão, considerado um dos mais poderosos do Congresso Nacional, acumula competências relativas ao exame e à emissão de pareceres sobre os projetos de leis orçamentárias, às emendas apresentadas a referidos projetos e, por fim, ao acompanhamento e fiscalização da Lei Orçamentária Anual, uma vez aprovada. Entretanto, apesar de sua relevância, são poucos os trabalhos na literatura jurídica que se dedicam ao estudo da CMO e de sua regulação específica, majoritariamente estabelecida pelos próprios congressistas através de normas internas. Diante dessa percepção, o presente trabalho tem por objetivo o estudo das denominadas Resoluções Conjuntas do Congresso Nacional, aprovadas entre os anos de 1988 e 2015, com destaque para a disciplina, através do regime jurídico criado para a CMO, da atuação dos parlamentares na fase de aprovação das leis orçamentárias da União. A pesquisa procura, assim, responder a três perguntas principais: (1) Qual é o conteúdo das disposições presentes na Constituição Federal de 1988 que determinam as competências e as atribuições para a atuação da Comissão Mista de Orçamento? (2) Quais foram e de que modo se sucederam as disposições regimentais que regularam o funcionamento da Comissão Mista de Orçamento entre os anos de 1988 e 2015? (3) Quais dessas regulações regimentais seriam aptas a tornar o processo mais 'racional' e de que maneira o fariam? Para tratar dessas questões, pretende-se descrever as transformações institucionais da Comissão através da estratégia metodológica do estudo de caso, articulando-se o regramento existente no período com o contexto que envolveu sua elaboração. O trabalho pretende, ao final, contribuir à literatura que estuda as relações entre Direito e Desenvolvimento por buscar compreender, de forma mais aprofundada, algumas das instituições orçamentárias no Brasil – tema de grande relevância ao processo de desenvolvimento nacional.
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Santana, Melina Marques Mendes. « O tratamento penal do uso indevido de informação privilegiada no mercado de capitais insider trading ». Pontifícia Universidade Católica de São Paulo, 2012. https://tede2.pucsp.br/handle/handle/5827.

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Made available in DSpace on 2016-04-26T20:20:53Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Melina Marques Mendes Santana.pdf: 953155 bytes, checksum: 9ec7f895d4848d3ba880f4a4eb067e0d (MD5) Previous issue date: 2012-05-16
This work aims at assessing the criminal treatment of the insider trading activities on the capital markets. It begins by assessing the most relevant aspects of capital markets and their impact for the economy. Subsequently, it studies the value of the information and the way it should be dealt with by current and potential market participants and any other stakeholder. Following the information collection phase, the differences between white collar crimes and conventional crimes are scrutinized. Then, the work is performed by verifyingand describing how the insider trading has been defined as a crime in the Brazilian legal system and by pointing out the pros and cons of the current legislation. There is also a brief analysis of the international legislation linked to the subject. Ultimately, this work intends to contribute to the elucidation of the insider trading subject and to the unequivocal elimination of that practice
Este trabalho consiste em uma pesquisa acerca do tratamento penal dispensado ao uso indevido de informação privilegiada no mercado de capitais insider trading. Inicia-se com a abordagem dos aspectos mais relevantes do mercado de capitais e de seu impacto na economia. Na sequência, é estudado o valor da informação no mercado de capitais e a forma pela qual deve ser acessada pelos investidores atuais ou potenciais , além dos demais players do mercado. Reunido este arcabouço de informações, passa-se a analisar o tema do Direito Penal Econômico, com as suas especificidades em relação à criminalidade tradicional para, então, verificar a forma pela qual a prática do insider trading foi criminalizada no ordenamento jurídico brasileiro, apontando-se os erros e acertos do legislador. Por fim, é feita uma breve análise da legislação estrangeira correlata ao tema. Com isso, pretende-se contribuir para a elucidação do tema e para o repúdio efetivo a tal prática
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Costa, Henrique Araújo. « Reexame de prova em recurso especial ». Pontifícia Universidade Católica de São Paulo, 2006. https://tede2.pucsp.br/handle/handle/6962.

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Made available in DSpace on 2016-04-26T20:24:06Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Dissertacao Henrique Araujo Costa.pdf: 715750 bytes, checksum: 377b208f9e659711143cb5230b4a9423 (MD5) Previous issue date: 2006-05-26
Conselho Nacional de Desenvolvimento Científico e Tecnológico
The subject addressed by the present text is the evidence reexame in an appeal to the Brazilian Superior Court of Justice. The topic under epistemological and dogmatic points of view retakes the concepts of fact and norm to critically analyze the court decisions in the application of its seventh abridgement that states: "The pretension of simple evidence reexame does not try the appeal to the Superior Court of Justice". Therefore, is applied an epistemological and procedural retrospect, from Roman Law to nowadays Instrumentalism, questioning the current landmark of analysis. Under a dogmatic boarding it is cogitated the possibility of setting distinctive criterias of fact and norm concepts, concluding for its impossibility, especially if anchored in the subsumetive paradigm. The present text, based on the Knijnik´s Tricotomic Theory and its concept of mixed questions, attempts to overcome the subsumetive paradigm. However, it concludes that the Tricotomic Theory tackles in an artificial division of concepts. As contribution for a new dogmatic, the present text offers a linguistic and discursive approach of the subject. In support to this approach, axiology and semiotics are binded towards a rhetorical reconstruction, that reread after-modern fashion offers a chance of reflection under more current argumentative and systematic prisms to the procedural thought. After these retaken cases are analyzed it is possible to isolate and criticize emblematic examples of the incompatibility involving the theory of the common sense of the procedure (subsumitive and binary) in contrast with the court decisions (rhetorical and complex).
O reexame de prova em recurso especial é o tema abordado pelo presente texto, que sob o ponto de vista epistemológico e dogmático retoma os conceitos de fato e direito no propósito de analisar criticamente a jurisprudência do Superior Tribunal de Justiça no que concerne à aplicação da sua Súmula 7, segundo a qual: A pretensão de simples reexame de prova não enseja recurso especial . Nesse intuito, parte-se em retrospectiva epistemológica e processual, desde o direito romano à instrumentalidade, questionando-se acerca da atualidade desse marco de análise para objetivo proposto. Ao mesmo tempo, cogita-se, sob um ponto de vista mais dogmático, da possibilidade de fixação de critérios distintivos dos conceitos de fato e direito, concluindo-se pela sua impossibilidade, especialmente se ancorada a discussão no paradigma subsuntivo. A partir desse ponto, o texto aborda tentativas de superação desse paradigma, inclinando-se à Teoria Tricotômia de Knijnik e seu conceito de questão mista. No entanto, conclui que mesmo a Teoria Tricotômica está comprometida em demasia com uma divisão artificial dos conceitos, pelo que se propõe uma abordagem lingüística e discursiva do tema como contribuição para uma nova dogmática. Em amparo a essa abordagem, são cotejadas axiologia e semiologia rumo a uma reconstrução retórica, que relida à moda pós-moderna oferece ao pensamento processual oportunidade de reflexão sob os prismas argumentativos e sistemáticos mais atuais. Somente após essa retomada é analisada a jurisprudência do STJ, fazendo-se possível isolar e criticar casos emblemáticos da incompatibilidade entre a teoria embasadora do senso comum do processualista (subsuntiva e binária) em contraste com a prática judiciária (retórica e complexa).
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Fidalgo, Carolina Barros. « O estado empresário : regime jurídico das tradicionais e novas formas de atuação empresarial do estado na economia brasileira ». Universidade do Estado do Rio de Janeiro, 2012. http://www.bdtd.uerj.br/tde_busca/arquivo.php?codArquivo=4630.

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A presente dissertação versa sobre limites para a intervenção do Estado na economia sob a forma empresarial e os controles a ela aplicáveis. Além de abordar o papel do Estado como acionista de sociedades privadas e a compatibilidade dessa forma de intervenção com o ordenamento jurídico brasileiro, promove-se uma releitura da doutrina e jurisprudência sobre as sociedades de economia mista e sobre as empresas públicas. Estuda-se as razões que levam o Estado a intervir na economia de uma maneira geral, seja de forma direta ou indireta, a partir das teorias econômicas normativas e descritivas sobre a intervenção estatal na economia. Discorre-se sobre os fundamentos constitucionais à intervenção do Estado na economia e os possíveis motivos para a criação de empresas estatais e participação minoritária em sociedades privadas, bem como sobre os condicionamentos impostos pelo princípio da livre iniciativa à intervenção do Estado na economia, em especial à luz da jurisprudência dos Tribunais Superiores. Foram abordados, ainda, os princípios da eficiência, da livre concorrência e da proporcionalidade, que também constituem fundamentos e limites gerais à intervenção do Estado na economia, além da necessidade de autorização legal. Além de apresentarmos um breve resumo da discussão histórica sobre a criação das empresas estatais no Brasil e os motivos para a escolha de um ou outro tipo de sociedade estatal, analisa-se o regime jurídico aplicável a essas entidades, à luz dos dispositivos constitucionais e da jurisprudência sobre o tema, incluindo-se o estudo do seu regime de pessoal, de bens, tributário, licitações, contratual, responsabilidade civil e falência. Estudaremos, ainda, as formas de controle incidentes sobre essas entidades. Por fim, a dissertação também abrange o estudo da intervenção do Estado como acionista minoritário em sociedades privadas, abordando os motivos para essa participação societária, bem como a natureza dessa intervenção. Trata-se de empresas controladas pela iniciativa privada, mas que têm algum grau de participação estatal em seu capital. São muitos os motivos que podem levar o Poder Público a participar sem poder de controle em empresas privadas. A participação minoritária pode visar a permitir um maior controle do Estado sobre a empresa participada, ou mesmo a tomada de controle gradual de determinada companhia, mas também pode constituir uma forma de parceria entre a iniciativa estatal e a privada, como forma mais eficiente de fomento de atividades consideradas de interesse público ou de compartilhamento de riscos e custos envolvidos em determinada atividade explorada pelo Poder Público e pela iniciativa privada. Aborda-se a relação das sociedades meramente participadas com a Administração pública, bem como os condicionamentos constitucionais à participação minoritária estatal sem controle em sociedades privadas (proporcionalidade, eficiência, necessidade de autorização legal, realização de procedimento licitatório com vista à escolha do parceiro privado, e controle do Tribunal de Contas da União).
This dissertation discusses the limits imposed to State intervention in the economy under corporate form and the respective control enforced. Further, to approach the role played by the State as shareholder on private Companies and the compatibility of this form of intervention with the Brazilian legal order, it promotes a doctrine and jurisprudential rereading over joint capital Companies and public capital Companies. It studies the reasons for a direct or indirect State intervention in the economy, from a normative and descriptive economic perspectives. It also analyses the constitutional fundaments for the economic intervention and possible reasons for the creation of state-owned enterprises and public-private companies without state control. It also approaches the principles of free market, efficiency, competition and proportionality, that constitute fundaments and general limits for the state interventionism on the market, besides the necessity of legal authorization. After a brief introduction about the historical discussion over Brazilian state owned enterprises, it analyzes the applicable law for those entities, according to constitutional jurisprudence over this theme, including the regime of labor, goods, taxes, bidding, contracts, liability and bankruptcy. It also encompasses the study of the forms of control falls on those entities. Finally, this dissertation also reaches the State as a minority shareholder on private Companies, landing reasons for this shareholder intervention. These companies, as not being controlled by the state partner, are not included in private and public joint stock companys definition given by the Decree-law n200/67. Its about corporations controlled by the private initiative, but with some degree of state participation on their capital. There are many reasons that may take the Public Power to participate without control power in private companies. The minority participation may aim to allow a bigger control by the State over the under-taking company, or even the gradual investiture of control on determined company, but may also constitute a way of partnership between public and private initiatives, as a more efficient way of promotion of activities considered of public interest or sharing risks and costs involved in certain activity explored by the Public Power and by the private initiative. This study gives special attention to the constitutional basis and limits for this kind of State intervention on the economy, as well as the incident control over it, with emphasis on the control done by the Brazilian Superior Audit Institution.
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Gonçalves, Alexandre Manoel. « A tipificação penal como forma de regulação do mercado de capitais ». Universidade Presbiteriana Mackenzie, 2012. http://tede.mackenzie.br/jspui/handle/tede/1052.

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Made available in DSpace on 2016-03-15T19:33:53Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Alexandre Manoel Goncalves.pdf: 1317030 bytes, checksum: 5b611f48911913eb10863f83d5bfb44b (MD5) Previous issue date: 2012-08-09
Capital Market is comprised of the most important companies in activity in a given country. It is a means to obtain resources to finance productive activity in the long term, being consistent with the size of the business and its economic capacity. Also, Capital Market is widely used for savings both through funds or direct investments. The Federal Constitution ensures economic order based upon free enterprise. However, regardless of the business sector, that cannot be considered as unlimited freedom in terms of economic activity, exempt of monitoring or accountability. Therefore, over the past two decades the Movable Assets Commission has become a steady and accurate institution establishing administrative rules, conducting assessments in case of suspicion of irregularities, in addition to establishing penalties. On the other hand, Bovespa Market Supervision is taking over self-regulation among traders and brokers. Nonetheless, in some cases administrative supervision alone is insufficient to prevent irregular practices or punish those responsible. For specific cases, measures such as suspension of the exercise of professional activity and fines have proven ineffective to discourage the unlawful conduct of certain persons. Under such circumstances, criminal law becomes the State s last resort to regulate the matter. Law 6.485/76, with wording amended by Law 10.303/01, typifies the crimes of market manipulation, misuse of insider information and irregular exercise of office, profession, activity or function in the capital market. It is society s role to reflect and define what conducts shall be regarded as crimes.
O Mercado de Capitais representa a reunião das mais relevantes empresas em atividades de determinado país. Trata-se de um meio para a obtenção de recursos de modo a financiar a atividade produtiva, em longo prazo, de forma compatível com o porte do negócio e sua capacidade econômica. Noutro aspecto, serve como destino para a poupança popular, quer por meio de fundos, ou investimentos diretos. A Constituição Federal assegura a ordem econômica fundada na livre iniciativa. Não significa, entretanto, liberdade absoluta da atividade econômica e isso vale para qualquer setor empresarial sem que exista alguma espécie de acompanhamento ou responsabilidade. No caso do mercado de capitais, a Comissão de Valores Mobiliários se firmou, ao longo das duas últimas décadas, como instituição serena e precisa, para estabelecer normas administrativas, realizar apurações quanto à suspeita de irregularidades e até estabelecer sanções. A Bovespa Supervisão de Mercados, por sua vez, começa a ocupar o espaço de autorregulação entre os operadores e corretoras. Há casos, contudo, em que a tutela administrativa é insuficiente para, isoladamente, evitar práticas irregulares ou punir os responsáveis. Suspensão do exercício da atividade profissional e multa, em determinados casos, mostram-se fracos a desestimular a conduta ilícita de determinadas pessoas. Normas penais, por vezes, representam o último recurso do Estado para disciplinar o assunto. A Lei 6.485/76, com a redação alterada pela Lei 10.303/01, tipifica os crimes de manipulação de mercado, uso indevido de informação privilegiada e o exercício irregular de cargo, profissão, atividade ou função no mercado de capitais. A sociedade deve refletir e definir quais as condutas que deseja ver previstas como crime.
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Sales, Marcel Willian Reis. « Conector de cisalhamento tipo pino com cabeça para viga mista aço-concreto com laje alveolar ». Universidade Federal de Goiás, 2014. http://repositorio.bc.ufg.br/tede/handle/tede/4382.

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Résumé :
Submitted by Luanna Matias (lua_matias@yahoo.com.br) on 2015-03-27T17:05:59Z No. of bitstreams: 2 Dissertação - Marcel Willian Reis Sales - 2014.pdf: 4208639 bytes, checksum: b181bf240488740db8489468fb605743 (MD5) license_rdf: 23148 bytes, checksum: 9da0b6dfac957114c6a7714714b86306 (MD5)
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Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior - CAPES
Composite beams of steel and concrete are studied for some time. The mechanism of transfer of longitudinal shear stresses on the interface between the beam and the slab usually occurs by means of shear connectors. In this case, the set of two materials behavior depends on the strength and rigidity of the connector on the interface, being well known for connectors with pin-type head associated with massive concrete slab. However, there is little information on shear connectors with pin-type head associated with hollowcore slab concrete. This study aims to determine, by means of direct shear tests, the resistance of connectors with pin-type head when associated with cellular slab and precast concrete presence of cover concrete. Hollow core slabs are analyzed with two different heights and concrete cover of 40 mm in thickness. Is also varied the strength of concrete fill and rate of shear reinforcement at the link. The results are compared with normative prescriptions and suggestions for other jobs. At the end, we propose the modification of an expression commonly used to evaluate the resistance of stud bolt and alveolar slab so as to adapt it to the situation of cellular concrete slab with hood.
As vigas mistas de aço e concreto são estudadas há bastante tempo. O mecanismo de transferência de tensões de cisalhamento longitudinais pela interface entre a viga e a laje normalmente se dá por meio de conectores de cisalhamento. Nesse caso, o comportamento conjunto dos dois materiais depende da resistência e da rigidez do conector na interface, sendo bem conhecido para os conectores do tipo pino com cabeça associados com laje maciça de concreto. Entretanto, há pouca informação sobre conectores de cisalhamento do tipo pino com cabeça associados com laje alveolar de concreto pré-moldado. Este trabalho tem por objetivo determinar, por meio de ensaios de cisalhamento direto, a resistência de conectores do tipo pino com cabeça quando associados com laje alveolar de concreto pré-moldado e presença de capa de concreto. São analisadas lajes alveolares com duas alturas diferentes e capa de concreto de 40 mm de espessura. Também é variada a resistência do concreto de preenchimento e a taxa de armadura transversal à ligação. Os resultados são comparados com prescrições normativas e sugestões de outros trabalhos. Ao final, é proposta a modificação de uma expressão normalmente utilizada para avaliar a resistência do conector tipo pino com cabeça e laje alveolar de modo a adequá-la à situação de laje alveolar com capa de concreto.
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Pinto, Henrique Motta. « Empresa estatal : modelo jurídico em crise ? » Pontifícia Universidade Católica de São Paulo, 2010. https://tede2.pucsp.br/handle/handle/8969.

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Résumé :
Made available in DSpace on 2016-04-26T20:30:14Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Henrique Motta Pinto.pdf: 1437961 bytes, checksum: 5260aa32ed2e77b1c22d0beed88373a2 (MD5) Previous issue date: 2010-05-19
The research´s objective is to investigate the regulation of state-owned enterprises moved by a central question: the juridical model represented by enterprises that are controled by the State is in crisis? For that, proposes an identification and the analysis of the decisions of Brazil´s Federal Supreme Court ( Supremo Tribunal Federal ) on the own norms of state-owned enterprises. The research identifies the juridical model of state-owned enterprise as that in which the State uses the private law personality, in the form of a company, with the purpose to develop governamental action. It was possible to conclude that the juridical model of state-owned enterprise has been preserved by the Brazil´s Federal Supreme Court when the own norms of stateowned enterprises are judged, except when the court grant privileges for state-owned enterprises that offers public utilities. Analizing privileges of unpledgedity of property and of reciprocal tributary immunity, the reseach discovered that the court has initiated a moment of crisis on the juridical model of state-owned enterprise, having transformed a part of the regulation of state-owned enterprises in to a regulation of a public law person. The research analyses the alternatives and creates propositions in order to overcome the crisis that has been verifyed
A pesquisa tem o objetivo de investigar o regime jurídico das empresas estatais a partir da indagação: o modelo jurídico representado pelas empresas controladas pelo Estado está em crise? Para isso, propõe a identificação e a análise da jurisprudência do Supremo Tribunal Federal sobre as normas próprias das empresas estatais. A pesquisa identifica o modelo jurídico da empresa estatal como aquele em que o Estado usa a personalidade de direito privado, na forma de sociedade, com a finalidade de desenvolver ação governamental. Foi possível concluir que o modelo jurídico da empresa estatal vem sendo preservado pelo STF quando julga as normas próprias das empresas estatais, exceto quando concede privilégios para as empresas estatais de serviços públicos. A partir da análise dos privilégios da impenhorabilidade de bens e da imunidade tributária recíproca, constatou-se que o STF deu início a um momento de crise no modelo jurídico da empresa estatal, com a transformação parcial do regime jurídico das estatais de serviços públicos no de uma pessoa de direito público. A pesquisa analisa as alternativas e realiza propostas para a superação da crise constatada.A pesquisa tem o objetivo de investigar o regime jurídico das empresas estatais a partir da indagação: o modelo jurídico representado pelas empresas controladas pelo Estado está em crise? Para isso, propõe a identificação e a análise da jurisprudência do Supremo Tribunal Federal sobre as normas próprias das empresas estatais. A pesquisa identifica o modelo jurídico da empresa estatal como aquele em que o Estado usa a personalidade de direito privado, na forma de sociedade, com a finalidade de desenvolver ação governamental. Foi possível concluir que o modelo jurídico da empresa estatal vem sendo preservado pelo STF quando julga as normas próprias das empresas estatais, exceto quando concede privilégios para as empresas estatais de serviços públicos. A partir da análise dos privilégios da impenhorabilidade de bens e da imunidade tributária recíproca, constatou-se que o STF deu início a um momento de crise no modelo jurídico da empresa estatal, com a transformação parcial do regime jurídico das estatais de serviços públicos no de uma pessoa de direito público. A pesquisa analisa as alternativas e realiza propostas para a superação da crise constatada
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Ferreira, Adriana Machado da Rocha. « Captação de recursos por meio de debêntures conversíveis em ações : uma opção para os investimentos no Pré-Sal ». Universidade do Estado do Rio de Janeiro, 2013. http://www.bdtd.uerj.br/tde_busca/arquivo.php?codArquivo=6495.

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Résumé :
Agência Nacional do Petróleo
Financiadora de Estudos e Projetos
O tema a respeito do financiamento da exploração e produção de petróleo, gás natural e outros hidrocarbonetos fluidos nas áreas do Pré-Sal tem sido motivo de debate entre estudiosos e profissionais da área. No novo regime de exploração e produção previsto na Lei n 12.351/2010, a Petróleo Brasileiro S.A. (Petrobras) será a operadora de todos os blocos contratados, ou seja, responsável pela condução e execução, direta ou indireta, de todas as atividades de exploração, avaliação, desenvolvimento, produção e desativação das instalações de exploração e produção. Tal incumbência legal, por si só, denota o volume de investimentos que a Petrobras deverá realizar nos próximos anos, seja com recursos próprios ou de terceiros, para exploração dessas novas áreas descobertas. Ademais, as sociedades contratadas para empreender as operações exploratórias também necessitarão de recursos, uma vez que, junto com a Petrobras, assumirão os custos e os investimentos referentes às atividades de exploração, avaliação, desenvolvimento, fabricação e desativação das instalações de exploração e produção decorrentes dos contratos de partilha. As debêntures conversíveis em ações apresentam-se como uma alternativa viável para a captação de recursos financeiros, além de proporcionarem vantagens, se comparadas com outras formas de financiamento, como empréstimos junto a instituições financeiras e aumento de capital, uma vez que é a companhia emissora responsável por decidir, por exemplo, a data e prazo de vencimento das debêntures e a forma de remuneração dos subscritores de tais títulos. O novo regime legal das debêntures, instituído pela Lei n 12.431/2011, também veio a facilitar o uso desse instrumento para financiar as atividades de produção e exploração de petróleo, gás natural e outros hidrocarbonetos fluidos nas áreas do Pré-Sal. A Petrobras, mesmo enquanto sociedade de economia mista, poderá emitir debêntures conversíveis em ações, observadas algumas regras para a manutenção do seu controle pela União.
The financing of oil, natural gas and other fluid hydrocarbons exploration and production in the Pre Sal areas has currently been a debated matter among scholars and professionals. Under the new exploration and production regime set forth in Law No. 12.351/2010, Petróleo Brasileiro S.A. (Petrobras) will act as an operator of all contracted blocks, thus, it shall be responsible for the direct or indirect management and performance of all of the activities related to the exploration, evaluation, development, production and deactivation of the exploration and production facilities. This legal arrangement by itself denotes the volume of investments that Petrobras is expected to achieve, through the use of its own resources, in the coming years. Moreover, the companies contracted to perform the exploration activities will also be in need of a large amount of resources, since they, alongside with Petrobras, will bear the costs and expenses arising out of the exploration, evaluation, development, production and deactivation of the exploration and production facilities in connection with the sharing contracts. Convertible debentures present themselves as a feasible alternative to obtain the required financial resources in the securities exchange market, as well as are also more advantageous than other capitalization mechanisms, such as traditional bank loans or capital underwriting share subscriptions, since the issuing company is responsible for deciding, e.g., the debenture maturity date and the way that its underwriters will be remunerated. The new legal regime of the debentures, established by Law No. 12.431/2011, was also created to simplify the use of this instrument in order to finance the production and the exploration of oil, natural gas and other fluid hydrocarbons in the Pre Sal areas. Despite being a government-controlled company, Petrobras will be able to issue convertible debentures, provided that it complies with the rules related to its control by the government.
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Borges, Guilherme Martins Teixeira. « O saber penal como instrumento legitimador do processo de criminalização dos trabalhadores rurais sem-terra : apontamentos acerca da Comissão Parlamentar Mista de Inquérito da Reforma Agrária e Urbana (CPMI da Terra) ». Universidade Federal de Goiás, 2014. http://repositorio.bc.ufg.br/tede/handle/tede/4163.

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Résumé :
Submitted by Luanna Matias (lua_matias@yahoo.com.br) on 2015-02-06T11:55:41Z No. of bitstreams: 2 Dissertação - Guilherme Martins Teixeira Borges - 2014.pdf: 3642605 bytes, checksum: daab13868d7272e84e616f7f49ffec97 (MD5) license_rdf: 23148 bytes, checksum: 9da0b6dfac957114c6a7714714b86306 (MD5)
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Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior - CAPES
This dissertation aims to analyze the relationship between the action of landless rural workers, especially the activities of members of the Landless Rural Workers Movement (MST), and the criminalization process of his conducts by Criminal Law. Therefore, this study aims to verify scientifically know as the criminal knowledge can be a legitimate instrument to promote the criminalization and stigmatization of these landless workers. Thus, the work takes as its starting point the characterization of their research subject, namely, the landless rural workers in its meaning of agrarian social movement, why it held an approach to the construction of social inequality and its correlation with the emergence and structuring of social movements, for, in the end, weave important considerations about what is meant by social Movement and Agrarian MST. Following aimed to explain how the criminal know contemporary Brazilian still shows a strong influence of the positivist criminological thought inaugurated by the Italian school centuries ago. It is shown how positivist criminology was responsible for creating a conception of social dangerousness and embrace a segregationist and selective criminological project, such that those individuals who were "classified" as a threat, should be removed from social interaction. We report how this discourse entered " the back door " of the criminal laws homelands and enabled the creation of an ideology of social defense and the criminalization of minorities (poor, landless ruais, black and so on). Finally, aiming to demonstrate the hypothesis elected, held a review of the work conducted by the Joint Parliamentary Committee of Inquiry ( CPMI ) and Urban Land Reform, known as "CPMI of Land ", specially her Final Report , highlighting Project Senate n . 264/2006 ( PLS No. 264 /06 ) and Project of House of Representatives n . 7485/2006 ( PL No. 7485 / 06 ), whose proposals are, appropriately, intended to spearhead a process of criminalization of landless legitimized by criminal law.
A presente dissertação objetiva analisar a relação entre a atuação dos trabalhadores rurais sem terra, em especial a atuação dos integrantes do Movimento dos Trabalhadores Rurais Sem Terra (MST), e o processo de criminalização de suas condutas por parte dos operadores do direito. Para tanto, este estudo se propõe a verificar cientificamente como o saber penal pode ser um instrumento legítimo para promover a criminalização e estigmatização penal destes trabalhadores. Desta forma, o trabalho toma como ponto de partida a caracterização do seu sujeito de pesquisa, qual seja, os trabalhadores rurais sem terra em sua acepção de movimento social agrário, razão por que se realizou uma abordagem da construção das desigualdades sociais e a sua correlação com o surgimento e estruturação dos movimentos sociais, para, ao final, tecer importantes considerações sobre o que se entende por Movimento Social Agrário e MST. Na sequência, objetivou-se explanar como o saber penal brasileiro contemporâneo ainda ilustra uma forte influência do pensamento criminológico positivista inaugurado pela Escola Italiana séculos atrás. Demonstra-se como a criminologia positivista foi responsável por criar uma concepção de periculosidade social e abraçar um projeto criminológico segregacionista e seletivo, de tal forma que aqueles indivíduos os quais fossem “classificados” como uma ameaça, deviam ser afastados do convívio social. Relata-se como esse discurso adentrou “pelas portas dos fundos” das legislações penais pátrias e possibilitou a criação de uma ideologia da defesa social e da criminalização das minorias (pobres, trabalhadores ruais sem terra, negros e etc.). Ao final, objetivando demonstrar factivelmente a hipótese de trabalho eleita, realizou-se uma análise dos trabalhos realizados pela Comissão Parlamentar Mista de Inquérito (CPMI) da Reforma Agrária e Urbana, conhecida como “CPMI da Terra”, em especial os encaminhamentos por ela declarados em seu Relatório Final, com destaque para o Projeto de Lei do Senado n. 264, de 2006 (PLS N. 264/06) e o Projeto de Lei da Câmara dos Deputados n. 7485/2006 (PL N. 7485/06), cujas propostas revelam, com propriedade, a intenção de encabeçar um processo de criminalização dos trabalhadores rurais sem terra legitimado pelo próprio Direito Penal.
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Freitas, Rafael Guarilha P. de. « Controle minoritário ». Pontifícia Universidade Católica de São Paulo, 2015. https://tede2.pucsp.br/handle/handle/6907.

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Résumé :
Made available in DSpace on 2016-04-26T20:23:57Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Rafael Guarilha P de Freitas.pdf: 880892 bytes, checksum: 40e48c5886660a2ffbfb45835061694f (MD5) Previous issue date: 2015-10-06
This work aims to analyze and explore the controversial and relevant aspects inserted in the context of the working control, giving special emphasis to the aspects related to the mandatory bid rule and to the responsibility of the controlling shareholder for the misuse of his control power. Therefore, we have analyzed (i) the origin and the economic justification of the pattern of dispersion of the company s capital stock, which permits the appearance of the working control; (ii) the dynamism of the corporate control; (iii) the main aspects associated to the definition of the working control; (iv) the mandatory bid for the changing of the corporate control; (v) the responsibility of the minority shareholders for the misuse of the corporate power
O presente trabalho tem por objetivo analisar e explorar os aspectos controversos e relevantes presentes num contexto de controle minoritário, sobretudo aqueles relacionados à oferta pública por alienação de controle e à responsabilidade do acionista controlador. Para tanto, analisamos (i) a origem e a justificativa econômica do modelo de dispersão acionaria, modelo esse que propicia o surgimento do controle minoritário; (ii) a dinâmica do poder de controle; (iii) os principais contornos relacionados à definição do controle minoritário; (iv) a oferta pública por alienação de controle; e (v) a responsabilidade do acionista controlador minoritário por abuso do poder de controle
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PANTINI, SARA. « Analysis and modelling of leachate and gas generation at landfill sites focused on mechanically-biologically treated waste ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2013. http://hdl.handle.net/2108/203393.

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Résumé :
Despite significant efforts have been directed toward reducing waste generation and encouraging alternative waste management strategies, landfills still remain the main option for Municipal Solid Waste (MSW) disposal in many countries. Hence, landfills and related impacts on the surroundings are still current issues throughout the world. Actually, the major concerns are related to the potential emissions of leachate and landfill gas into the environment, that pose a threat to public health, surface and groundwater pollution, soil contamination and global warming effects. To ensure environmental protection and enhance landfill sustainability, modern sanitary landfills are equipped with several engineered systems with different functions. For instance, the installation of containment systems, such as bottom liner and multi-layers capping systems, is aimed at reducing leachate seepage and water infiltration into the landfill body as well as gas migration, while eventually mitigating methane emissions through the placement of active oxidation layers (biocovers). Leachate collection and removal systems are designed to minimize water head forming on the bottom section of the landfill and consequent seepages through the liner system. Finally, gas extraction and utilization systems, allow to recover energy from landfill gas while reducing explosion and fire risks associated with methane accumulation, even though much depends on gas collection efficiency achieved in the field (range: 60-90% Spokas et al., 2006; Huitric and Kong, 2006). Hence, impacts on the surrounding environment caused by the polluting substances released from the deposited waste through liquid and gas emissions can be potentially mitigated by a proper design of technical barriers and collection/extraction systems at the landfill site. Nevertheless, the long-term performance of containment systems to limit the landfill emissions is highly uncertain and is strongly dependent on site-specific conditions such as climate, vegetative covers, containment systems, leachate quality and applied stress. Furthermore, the design and operation of leachate collection and treatment systems, of landfill gas extraction and utilization projects, as well as the assessment of appropriate methane reduction strategies (biocovers), require reliable emission forecasts for the assessment of system feasibility and to ensure environmental compliance. To this end, landfill simulation models can represent an useful supporting tool for a better design of leachate/gas collection and treatment systems and can provide valuable information for the evaluation of best options for containment systems depending on their performances under the site-specific conditions. The capability in predicting future emissions levels at a landfill site can also be improved by combining simulation models with field observations at full-scale landfills and/or with experimental studies resembling landfill conditions. Indeed, this kind of data may allow to identify the main parameters and processes governing leachate and gas generation and can provide useful information for model refinement. In view of such need, the present research study was initially addressed to develop a new landfill screening model that, based on simplified mathematical and empirical equations, provides quantitative estimation of leachate and gas production over time, taking into account for site-specific conditions, waste properties and main landfill characteristics and processes. In order to evaluate the applicability of the developed model and the accuracy of emissions forecast, several simulations on four full-scale landfills, currently in operative management stage, were carried out. The results of these case studies showed a good correspondence of leachate estimations with monthly trend observed in the field and revealed that the reliability of model predictions is strongly influenced by the quality of input data. In particular, the initial waste moisture content and the waste compression index, which are usually data not available from a standard characterisation, were identified as the key unknown parameters affecting leachate production. Furthermore, the applicability of the model to closed landfills was evaluated by simulating different alternative capping systems and by comparing the results with those returned by the Hydrological Evaluation of Landfill Performance (HELP), which is the most worldwide used model for comparative analysis of composite liner systems. Despite the simplified approach of the developed model, simulated values of infiltration and leakage rates through the analysed cover systems were in line with those of HELP. However, it should be highlighted that the developed model provides an assessment of leachate and biogas production only from a quantitative point of view. The leachate and biogas composition was indeed not included in the forecast model, as strongly linked to the type of waste that makes the prediction in a screening phase poorly representative of what could be expected in the field. Hence, for a qualitative analysis of leachate and gas emissions over time, a laboratory methodology including different type of lab-scale tests was applied to a particular waste material. Specifically, the research was focused on mechanically biologically treated (MBT) wastes which, after the introduction of the European Landfill Directive 1999/31/EC (European Commission, 1999) that imposes member states to dispose of in landfills only wastes that have been preliminary subjected to treatment, are becoming the main flow waste landfilled in new Italian facilities. However, due to the relatively recent introduction of the MBT plants within the waste management system, very few data on leachate and gas emissions from MBT waste in landfills are available and, hence, the current knowledge mainly results from laboratory studies. Nevertheless, the assessment of the leaching characteristics of MBT materials and the evaluation of how the environmental conditions may affect the heavy metals mobility are still poorly investigated in literature. To gain deeper insight on the fundamental mechanisms governing the constituents release from MBT wastes, several leaching experiments were performed on MBT samples collected from an Italian MBT plant and the experimental results were modelled to obtain information on the long-term leachate emissions. Namely, a combination of experimental leaching tests were performed on fully-characterized MBT waste samples and the effect of different parameters, mainly pH and liquid to solid ratio (L/S,) on the compounds release was investigated by combining pH static-batch test, pH dependent tests and dynamic up-flow column percolation experiments. The obtained results showed that, even though MBT wastes were characterized by relatively high heavy metals content, only a limited amount was actually soluble and thus bioavailable. Furthermore, the information provided by the different tests highlighted the existence of a strong linear correlation between the release pattern of dissolved organic carbon (DOC) and several metals (Co, Cr, Cu, Ni, V, Zn), suggesting that complexation to DOC is the leaching controlling mechanism of these elements. Thus, combining the results of batch and up-flow column percolation tests, partition coefficients between DOC and metals concentration were derived. These data, coupled with a simplified screening model for DOC release, allowed to get a very good prediction of metal release during the experiments and may provide useful indications for the evaluation of long-term emissions from this type of waste in a landfill disposal scenario. In order to complete the study on the MBT waste environmental behaviour, gas emissions from MBT waste were examined by performing different anaerobic tests. The main purpose of this study was to evaluate the potential gas generation capacity of wastes and to assess possible implications on gas generation resulting from the different environmental conditions expected in the field. To this end, anaerobic batch tests were performed at a wide range of water contents (26-43 %w/w up to 75 %w/w on wet weight) and temperatures (from 20-25 °C up to 55 °C) in order to simulate different landfill management options (dry tomb or bioreactor landfills). In nearly all test conditions, a quite long lag-phase was observed (several months) due to the inhibition effects resulting from high concentrations of volatile fatty acids (VFAs) and ammonia that highlighted a poor stability degree of the analysed material. Furthermore, experimental results showed that the initial waste water content is the key factor limiting the anaerobic biological process. Indeed, when the waste moisture was lower than 32 %w/w the methanogenic microbial activity was completely inhibited. Overall, the obtained results indicated that the operative conditions drastically affect the gas generation from MBT waste, in terms of both gas yield and generation rate. This suggests that particular caution should be paid when using the results of lab-scale tests for the evaluation of long-term behaviour expected in the field, where the boundary conditions change continuously and vary significantly depending on the climate, the landfill operative management strategies in place (e.g. leachate recirculation, waste disposal methods), the hydraulic characteristics of buried waste, the presence and type of temporary and final cover systems.
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« Desenvolvimento de comprimidos de paracetamol de 500 mg fabricados por compressão direta utilizando o planejamento estatístico de mistura ». Tese, Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da USP, 2005. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/9/9139/tde-31082006-160216/.

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IAMMARINO, Debora. « Danno ambientale e responsabilità nella gestione dei rifiuti ». Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251115.

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Résumé :
La disciplina del danno ambientale è stata oggetto di diverse e numerose modifiche nel corso degli anni, sia a livello nazionale che europeo. Regolata in Italia, per la prima volta, dalla L. 349/1986 che, all’art. 18, prevedeva la risarcibilità del danno ambientale indipendentemente dalla violazione di altri diritti individuali come la proprietà privata o la salute. In ambito Europeo il primo intervento si è avuto con l’adozione della Direttiva 2004/35/CE sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale. La Direttiva è stata poi recepita in Italia con il D.Lgs. n. 152/2006, che nella Parte Sesta si occupa puntualmente di responsabilità per inquinamento ambientale. Tuttavia, le principali novità della normativa comunitaria con riferimento al regime di responsabilità per attività inquinanti nei confronti dei beni ambientali, non sono state immediatamente riprese in modo adeguato dalla normativa italiana, motivo per cui sono state emanate due procedure di infrazione nei confronti del Governo italiano che, per correre ai ripari, in un primo momento, ha approvato il D.l. 135/2009 introduttivo di nuovi criteri per il ripristino del danno ambientale e successivamente il legislatore è intervenuto con la Legge n. 97/2013 in materia di misure di risarcimento del danno e in materia di criteri di imputazione delle responsabilità. Tuttavia, l’assetto dei criteri di imputazione delle responsabilità è stato più volte oggetto degli interventi interpretativi della giurisprudenza che hanno delineato un quadro molto più rispondente alle istanze di origine comunitaria e ai principi del diritto europeo. All’interno di questo quadro più ampio si inserisce la questione della Gestione dei rifiuti, anch’essa oggetto di svariate modifiche normative volte sempre di più ad una tutela ambientale maggiore e prioritaria, attraverso metodi e tecniche in grado di ridurre la produzione dei rifiuti, l’introduzione del concetto di riduzione, prevenzione e recupero, riciclo e solo in ultimo lo smaltimento. Ruolo centrale assume in questo ambito l’attribuzione delle relative responsabilità in capo ai vari soggetti che si occupano della gestione dei rifiuti, pertanto nell’ultimo capitolo, si analizzeranno le diverse forme di responsabilità degli stessi e si darà conto dei principali interventi giurisprudenziali e della diverse interpretazioni dottrinali che hanno interessato la materia negli ultimi anni.
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