Littérature scientifique sur le sujet « Microscopia a scansione di sonda »

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Articles de revues sur le sujet "Microscopia a scansione di sonda"

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Staffolani, R., G. Biagini, A. Pugnaloni, E. Salvolini, N. Cester et C. Romanini. « Studio delle Modificazioni Morfo-Funzionali delle Cellule Endoteliali in Gravidanze Gemellari ». Acta geneticae medicae et gemellologiae : twin research 43, no 1-2 (1994) : 116. http://dx.doi.org/10.1017/s0001566000003068.

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Résumé :
AbstractLe gravidanze gemellari sono caratterizzate da riduzioni delle dimensioni del feto accompagnati dai corrispondenti riduzioni placentari, come precedentemente riportato. Anche modificazioni sono state evidenziate a carico degli altri annessi embrionali, mentre varie sono le problematiche non risolte. Pertanto noi abbiamo voluto valutare le caratteristiche morfofunzionali delle vene ombelcali cordonali di gemelli dicoriali confrontandoli con quelle di gravidanze normali a termine. Sono stati analizzati i cordoni ombelicali di gravidanze a termine e da una gravidanza gemellare dicoriale recisi dalla placenta subito dopo il parto. È stata utilizzata la microscopia elettronica a trasmissione (TEM) e a scansione (SEM). Per l'indagine immuno istochimica è stata impiegata la tecnica del complesso avidina-biotina perossidasi. Le cellule endoteliali sono state ottenute con il metodo di Jaffe e per gli studi di fluorescenza è stata utilizzata la sonda l-(4 trimetilaminofenil) 6 fenil-1,3,5 — esatriene (TMA-DPH).Nei cordoni ombelicali ottenuti da gravidanze normali a termine esse presentano una completa fase di differenziamento. Abbiamo infatti osservato: 1) elementi modicamente appiattiti, 2) protrusioni citoplasmatiche, 3) vescicole di pinocitosi e citoplasmatiche, 4) aggregati di lisomi, 5) corpi di Weibel e Palade, 6) nucleo lenticolare, 7) nucleo evidente con predominante eucromatina. La tonaca media appare ricca di fibrocellule muscolari lisce ricche di filamenti di tipo contrattile. Nei gemelli le celule endoteliali appaiono globose con aspetti di attività cellulare come anche confermato dagli studi biochimici. Le cellule muscolari sottostaminali risultano assai ricche di reticolo ergastoplasmatico e con fenotipo sintetico.In conclusione per quanto concerne il cordone ombelicale quanto da noi osservato istochimicamente ultrastrutturalmente biochimicamente pare sottolineare uno stato di minor maturità delle gravidanze gemellari rispetto ai controlli normali a termine.
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Pilotti, G., F. Grillo Ruggieri, T. Emanueli, L. Garzia et V. F. Nadalini. « Ecografia Prostatica : Tecnica Di Studio Con Sonda Transrettale ‘Real Time’ a Scansione Lineare ». Urologia Journal 52, no 3 (juin 1985) : 433–38. http://dx.doi.org/10.1177/039156038505200320.

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B. Samori. « Con la Microscopia a Scansione di Forza alia Scoperta delle Organizzazioni Molecolari in Biologia ». Boletim da Sociedade Portuguesa de Química, 1 décembre 1994, 40. http://dx.doi.org/10.52590/m3.p579.a3000666.

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Thèses sur le sujet "Microscopia a scansione di sonda"

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Marega, Riccardo. « Sintesi e caratterizzazioni attraverso spettroscopia NMR di nuovi derivati dei nanotubi di carbonio ». Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2009. http://hdl.handle.net/10077/3085.

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Résumé :
2007/2008
I derivati solubili di nanotubi di carbonio (CNTs sono in fase di studio in molteplici settori tecnologici, fra cui quello biomedico. Nel nostro caso, a seguito dell' introduzione di gruppi carbossilici sui CNTs mediante loro ossidazione, sono stati formati legami estere o ammide con derivati dell'acido Ialuronico (HA), in modo da ottenere coniugati solubili in soluzioni acquose. L'HA è uno zucchero fondamentale in molteplici processi biologici e la sua introduzione sui CNTs permette, in linea di principio, di indirizzare i coniugati verso opportune linee cellulari tumorali. Per verificare l'avvenuta coniugazione dell'HA ed i suoi derivati ai CNTs ossidati sono state condotte analisi di spettroscopia NMR basata sulla diffusione (DOSY): in questo modo è stato possibile verificare la ridotta diffusione delle catene di HA a seguito della coniugazione covalente con i CNTs. Per settare i parametri necessari per le analisi DOSY sono stati prodotti ed analizzati derivati di CNTs solubili in solvente organico o in soluzioni acquose che sono stati precedentemente caratterizzati mediante le comuni tecniche analitiche dei CNTs. In questo modo è stata trovata una correlazione fra le informazioni ottenibili mediante spettroscopia NMR, relative alle funzionalità introdotte sui CNTs, e le analisi di microscopia elettronica, necessarie all'identificazione di CNTs solubilizzati a seguito della funzionalizzazione.
1980
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Dotto, Andrea <1986&gt. « Caratterizzazione di substrati con proprietà fotocatalitiche mediante microscopia elettrochimica a scansione e microscopia capillare ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/2140.

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Résumé :
In questo lavoro di tesi sono stati caratterizzati materiali nanostrutturati ottenuti mediante deposizione di film sottili di biossido di titanio e nanohorns su substrati conduttori. La deposizione dei film sottili è stata eseguita mediante Chemical Vapour Deposition e Physical Vapour Deposition. Le misure sperimentali eseguite sui campioni hanno consentito di verificare le proprietà elettriche e fotochimiche dei materiali e il loro potenziale impiego quali elettrodi in celle elettrochimiche per la conversione di energia radiante in energia elettrica. Per lo studio sono state utilizzate tecniche elettroanalitiche dinamiche innovative quali la microscopia elettrochimica a scansione e la microscopia capillare
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Bonazza, Gregorio <1988&gt. « Studio di nanoparticelle di argento mediante tecniche accoppiate di microscopia elettrochimica a scansione e voltammetria ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6655.

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Lini, Matilde. « Microscopia elettronica a scansione : principi, sviluppi ed osservazioni su campioni di nanoparticelle ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Résumé :
I progressi nella ricerca di nuovi detector più efficaci per la rivelazione del segnale e di sorgenti più efficienti di elettroni rendono la microscopia elettronica a scansione uno degli strumenti più utili e versatili d'indagine microscopica e microanalitica. Attualmente, trova impiego in svariati settori di ricerca, dalla biologia, alla medicina, alla chimica. Per quanto riguarda la fisica, risulta essere uno strumento particolarmente adeguato alla analisi della struttura della materia. Il presente lavoro analizza, da un lato, i principi fisici grazie ai quali funziona il microscopio elettronico a scansione e, dall'altro, attraverso l'analisi di alcuni campioni costituiti da nanoparticelle, le informazioni di tipo morfologico e strutturale che si possono desumere.
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FACCHIN, ALESSANDRO. « Studio mediante microscopia a scansione di tunnelling di metallo-porfirine : la forma del sito attivo nell'elettrocatalisi di piccole molecole ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2022. http://hdl.handle.net/11577/3427954.

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Résumé :
Avere a disposizione una caratterizzazione estesa e sistematica di un determinato gruppo di materiali consente di ricavare un andamento del loro comportamento chimico. In questo lavoro, un consistente numero di metallo-porfirine è stato valutato dal punto di vista elettrochimico, ricavandone informazioni circa il processo di reazione di riduzione di ossigeno (ORR). A tal scopo, sono state impiegate principalmente due tecniche di caratterizzazione. La tecnica di voltammetria ciclica (CV) ha restituito informazioni elettrochimiche di carattere macroscopico, permettendo di discriminare se i centri metallici fossero contraddistinti da un processo di ossidoriduzione o meno. Inoltre, essa ha potuto restituire importanti parametri cinetici circa la reazione ORR, così come informazioni circa bi- o tetra-elettronicità del processo di riduzione dell’ossigeno. Pertanto, il presente elaborato è volto alla trattazione di elettrocatalisi molecolare nell’ambito ORR, e la principale tecnica sperimentale di sperimentazione a tal fine è stata la microscopia a scansione di tunnelling in ambiente elettrochimico (EC-STM). La strumentazione STM si presenta come un potente mezzo di indagine, capace di visualizzare la materia a livello atomico, ed in questo risulta accoppiata con un bipotenziostato, consentendo la raccolta di immagini in ambiente elettrochimico. I sistemi metallo-macrociclici sono stati depositati su substrati solidi, quali Au(111) e HOPG, e quindi posti a contatto con elettrolita, realizzando in questa maniera di fatto una superficie elettrodica, operante con il ruolo di elettrodo di lavoro in una tradizionale cella a tre elettrodi. Nello stesso tempo, la strumentazione STM è in grado di scansionare il siffatto elettrodo di lavoro, caratterizzando pertanto il campione in condizioni in operando. Tramite EC-STM è stato investigato il comportamento molecolare in elettrolita privo di ossigeno, verificando che per alcune metallo-porfirine ha luogo una ossidoriduzione del tipo M(III)/M(II). Inoltre, è stato visualizzato il fenomeno di adsorbimento di ossigeno molecolare sui siti attivi catalitici, riconosciuti pertanto nei centri metallici coordinati da azoto. La combinazione tra EC-STM e CV ha quindi portato all’ottenimento di un vasto numero di dati, che sono stati inseriti in volcano-plots. Grandezze cinetiche quali la corrente a metà picco di riduzione ORR sono state correlate con la protrusione ricavata dai profili topografici delle immagini EC-STM, ottenendo anche una stima dell’iterazione metallo-ossigeno. È stato quindi individuato un andamento dell’attività catalitica. Inoltre, è stato riscontrato che soltanto i metalli dotati di un comportamento redox sono in grado di esercitare una catalisi mediata dal cambiamento di stato di ossidazione del centro metallico stesso. Al contrario, le porfine sprovviste di fenomeno redox comportano una peggiore attività catalitica di ORR. Tuttavia, è stato ipotizzato che meccanismo di trasferimento di carica possa comunque avvenire qualora venga indotta una parziale carica positiva. A tal proposito, l’effetto e il ruolo del substrato risultano determinanti, e ciò è stato evidenziato con il sistema di platino porfirina depositata su Au(111) e HOPG. Pur focalizzandosi sull’aspetto della elettrocatalisi molecolare, questo lavoro mostra comunque una importante affinità con dispositivi elettrochimici avanzati quali le celle a combustibile. Allo stato attuale, l’impiego di materiali a base di platino garantisce le prestazioni migliori per la catalisi ORR, tuttavia permangono evidenti limitazioni al suo uso a causa di un elevato costo e una bassa reperibilità a livello globale. Una valida alternativa è stata individuata nei materiali carboniosi opportunamente dopati con centri metallo-azoto, e le metallo-porfirine trattate in questo elaborato si qualificano come adeguati sistemi modello per migliorarne l’efficacia di ORR.
Having the possibility of realising a systematic characterisation on a definite group of generic materials allows to understand a general trend in their chemical behaviour. In this work, several metal macrocyclic molecules were investigated from an electrochemical point of view, and information on the electrocatalytic process of oxygen reduction reaction (ORR) was gathered. Two main characterisation techniques were employed. Cyclic voltammetry gave a macroscopic electrochemical knowledge of the investigated systems, allowing to discriminate whether a redox process concerned or not the metal centres and it provided also kinetic parameters for the ORR process or information about the bielettronic or tetraelectronic reduction of O2 to H2O2 or to H2O, respectively. Therefore, this work deals with molecular electrocatalysis of ORR, and the main characterisation technique herein employed is represented by electrochemical scanning tunnelling microscopy. STM itself is a powerful imaging tool to visualise matter at single molecular level, and it is coupled with a bipotentiostat to enable imaging in the electrochemical cell. The metal macrocycles deposited on a solid substrate (Au(111) and HOPG) when immersed in an electrolyte, realise an electrode surface, which is polarised as working electrode. At the same time, STM images can be recorded, providing a unique single molecule point of view under in operando condition. EC-STM allowed to investigate molecular behaviour in deaerated electrolyte, thereby succeeding in observing, for some metal-porphyrins, the redox reduction M(III)/M(II). Moreover, it enables O2 adsorption visualisation onto the active catalytic centres, recognised in the central coordinated metal. The combination of EC-STM with CV brought to a large experimental data collection, which could be recombined into volcano-like correlations, where the half-peak current represents the kinetic parameter to be plotted versus the bumping arising from the STM topographic profile when O2 binds onto the metal center, and that can be regarded as a measure of M-O2 interaction. A catalytic activity trend was established, and the redox property of some metal centres was individuated as the true catalytic mechanism for ORR. For those metal-centred molecules exhibiting a redox couple, the ORR occurred within a redox-like catalysis, where the metal center mediates the reduction of the oxygen molecule, recovering its original oxidation state by reduction at the electrode. Molecules without a redox behaviour did result in worse performances, but a certain catalysis was still observed such as Pd or Cu octaethylporphyrins. In this case it was hypothesized that intermolecular charge transfer via non-covalent functionalization can impart ORR electrocatalytic activities to the exposed sites of the support or of the molecule where a partial positive charge can be induced. This is a curious effect since the support itself is not active, nor are the molecules, but the ensemble of both let arising new properties and new “cooperative” catalytic activity. Clearly, the capability to transfer charge density to the support or vice versa critically depends on the support itself, and this was clearly observed in non redox active system such Pt-octaethylporphyrin passing from HOPG to Au(111) electrode support. Though representing a purely molecular electrocatalysis example, this work retains important links with fuel-cells, which are nowadays being explored as valuable alternatives to fossil-fuels. Currently, these devices host Pt-based materials as main catalysts towards the slow ORR, but platinum suffers from scarcity and high cost, and a valid alternative is represented by metal-nitrogen sites embedded in carbonaceous matrixes. Their performance is still not equal to Pt-based catalysts, but promising results are being obtained and on this regard EC-STM studies on molecular sites which mimic macroscopic materials can provide insightful correlations.
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Battistel, Dario <1979&gt. « Sviluppo di dipositivi micro e nanometrici e loro impiego in microscopia elettrochimica a scansione (SECM) ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2011. http://hdl.handle.net/10579/1097.

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Résumé :
Il lavoro svolto in questa tesi di dottorato è stato focalizzato nell’impiego di tecniche elettrochimiche e, in particolare, di tecniche di microscopia elettrochimica quali la microscopia elettrochimica a scansione (SECM) e la più recente Intermitted Contact SECM (IC-SECM). Mediante l’impiego di queste tecniche elettrochimiche, sono state studiate le proprietà chimiche e di reattività elettrochimica di materiali micro e nano strutturati quali film multistrato di Pt/Al2O3 e di diamante drogato con boro (BDD). Parallelamente, sono stati presi in considerazioni aspetti teorici riguardanti la SECM e sono stati simulati i fenomeni di trasporto di massa nel caso di substrati costituiti da regioni attive di dimensione variabile, caratterizzati da un certo grado di recessione. Questo studio ha consentito la formulazione di un modello che è stato verificato sperimentalmente. Infine, sono stati messi a punto dei protocolli per la preparazione di sonde potenziometriche iono-selettive per H+ per IC-SECM.
This thesis is focused on the use of electrochemical techniques and microscopy such as scanning electrochemical microscopy and the recently developed Intermitted Contact SECM (IC-SECM). With the using of these techniques, the chemical and electrochemical properties of micro and nanostructured multilayer thin films of Pt/Al2O3 and borod doped diamond (BDD) were studied. Furthermore, a simulated model that describes the mass transport phenomena in particular SECM experiments was developed. In particular, the model takes into account of the recession degree of an active substrate with different dimensions. The model was experimentally verified. Finally, protocols for the preparation of H+ ion-selective microelectrodes for IC-SECM were developed.
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Pironi, Martina. « Cemento endodontico iniettabile : ricerca del "carrier" mediante osservazioni di microscopia elettronica a scansione e misure di micro-permeabilita' ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Résumé :
Questa tesi si pone l’obiettivo di individuare il corretto veicolo “carrier” per un cemento bioceramico premiscelato, iniettabile e pronto all’uso. Il suddetto cemento è creato per applicazioni di chiusura e otturazioni permanenti del canale radicolare. A tale scopo è stato analizzato anatomicamente il dente e sono state approfondite le patologie. In seguito si è posta particolare attenzione per l’endodonzia e la terapia endodontica ortograda. L’attenzione si è poi focalizzata sui cementi endodontici allo scopo di ricercare lo stato dell’arte circa le proprietà chimico-fisiche di cementi ampiamente utilizzati in odontoiatria quali il mineral trioxide aggregate (MTA) e il cemento da cui è derivato ossia il cemento Portland. La parte sperimentale dell’elaborato parte con l’idea di ricreare, presso il Centro di Ricerca Interdisciplinare di Biomineralogia, Cristallografia e Biomateriali del Dipartimento di Scienze della Terra e Geologico-Ambientali dell’Università di Bologna, un prodotto con le stesse caratteristiche di un cemento ad uso endodontico iniettabile attualmente in commercio. Si è quindi studiato non solo il comportamento ma si sono anche analizzate le caratteristiche superficiali al SEM del suddetto cemento additivato con differenti sostanze (acqua, PEG 400, etil-lattato, glicerina) in diverse quantità. Si è passati di poi a testare il campione dalle caratteristiche più vicine all’obiettivo su disco di dentina con il permeabilimetro di Pashley e successivamente, si sono osservati dischi di dentina dopo l’applicazione del cemento e dopo attacco acido al SEM.
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Frallonardo, Paola. « Ruolo dei cristalli di calcio nell'infiammazione. Studio del liquido sinoviale mediante Microscopia Elettronica a Scansione, in pazienti con artrosi del ginocchio ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2014. http://hdl.handle.net/11577/3423989.

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Résumé :
Background Osteoarthritis (OA) is a chronic joint disease characterized by a progressive loss of articular cartilage, osteophyte formation, thickening of the subchondral bone, along with frequent signs of intraarticular inflammation with moderate synovitis. The role of inflammation in the pathogenesis of OA is becoming increasingly evident especially in its early phases The pathogenesis is not yet clear. In the last years the role of calcium crystals in structural progression of OA was considered. Calcium pyrophosphate (CPP) and basic calcium phosphate (BCP) are the most common calcium crystals detected in OA. The role of calcium crystals in synovial inflammation and their significance in OA progression in this context continues to be debatable. Objective The aim of this study was to evaluate the presence of calcium crystals in synovial fluid using ultrasensitive analysis with scanning electron microscopy (SEM) at early and later stages of symptomatic and radiographic knee OA (KOA), to investigate the presence of CPP and BCP crystals in synovial fluid (SF) of patients with KOA and their relationship with main indices of clinical and synovial activities. Methods SF was collected from 120 patients affected with KOA, 84 females, mean age 68±10.7 yrs (range 50-93 yrs). All patients answered at three disease-specific questionnaires: WOMAC, Lequesne algofunctional index and VAS. SF calcium crystals analysis was performed by regular and polarized light microscopy. Alizarin red stain was performed in all speciments. As BCP crystals are more challenging to detect and are too small to be seen by light microscopy, SEM a highly specialized technique, has been used to define calcium-containing crystals. All patients underwent to knee ultrasound (US) with power Doppler. Everyone were undergoing knee X-ray and they were classified according to the radiological grade of Kellgren and Lawrence (KL). Results CC were detected by SEM in 62/120 (51.6%) of the patients. The patients with CC were older (p=0.036), had a greater difficulty in moving (p=0.0041); they had a higher PMN percentage in SF (0.0041) and a positive power Doppler statistically significant (p=<0.0001). CPP were positive in 37/120 patients (30%) by SEM. In patients with CPP, we found a significant difference with regard to age (p=0.0002), disease duration (p=0.041), pain (p=0.039), KL radiographic score (p=0.0334), US power Doppler (p=0.0001). BCP were detected by SEM in 33/120 pazienti (27.5%). In patients with BCP+ we found a significant difference with regard to WOMAC (p=0.0001), pain (p=0.0001), stiffness (p<0.0001), functional impairment (p<0.0001), Lequesne index (p<0.0001), Visual Analogic Scale (<0.0004), US power Doppler (p<0.0001). In the group of patients BCP+ we found a correlation between KL score and disease duration. On the basis of disease duration, the patients were subdivided into three groups I <1yr (49); II 1-5 yrs (27); III > 5 yrs (44). The main differences were found with regard to age, US power Doppler. The KL score were worse in III group. In the I group (early KOA) with CPP+ and BCP+ was found significant difference with regard to US Power Doppler (p=0.0039). In the III group we not found significant differences between CPP+ and CPP-. In the I group (early KOA) in patients with BCP+ we found a significant difference with regard to pain (p=0.0002), stiffness (p=0.045), functional impairment (p=0.0014), WOMAC (p=0.0002) US power Doppler (p=0.0009). Conclusion In us study we evaluated the presence of CC in LS of patients with KOA, using ultrasensitive method as the SEM. CC+ was found to be correlated with severe clinical status and worse imaging findings, and PD resulted positive in patients with CC+ by SEM. CC+ appeared to be an expression of worse evolution and aggressive KOA. Particularly intriguing BCP+in the early group. The presence of BCP is associated with a greater degree of inflammation.
Introduzione L'artrosi (OA) è una malattia articolare cronica, caratterizzata da lesioni degenerative e produttive a carico della cartilagine delle articolazioni diartrodiali. Tuttavia, grande interesse della comunità scientifica si è sviluppato attorno alla componente infiammatoria caratterizzata da una modesta sinovite. In questo ambito negli ultimi anni notevole interesse è stato rivolto al ruolo che possono svolgere i cristalli di calcio (CC) nella patogenesi dell'OA, ma se questi contribuiscano direttamente al danno cartilagineo o ne siano più semplicemente un epifenomeno è ancora argomento di dibattito. I CC più comuni nell'OA sono quelli di pirofosfato di calcio diidrato, dall'inglese calcium pyrophosphate (CPP) e quelli generalmente definiti di fosfato basico di calcio (BCP dall'inglese basic calcium phosphate) che comprendono idrossiapatite, octacalcio fosfato e tricalcio fosfato. Scopo dello studio Indagare con metodica ultrasensibile Microscopia Elettronica a Scansione (SEM) la presenza di cristalli di CPP e di BCP nel liquido sinoviale (LS) di pazienti con artrosi del ginocchio (GOA) e sui loro rapporti con i principali indici di attività e di gravità di malattia. Pazienti e metodi Sono stati sottoposti ad artrocentesi del ginocchio ed esame del LS 120 pazienti, 84 femmine, età media 68±10,7 anni (range 50-93). In ciascun paziente sono stati valutati i principali indici clinici di malattia attraverso i questionari WOMAC, Lequesne e VAS; su tutti è stato eseguito esame ultrasonografico (US) dell'articolazione colpita con tecnica power Doppler. Tutti i pazienti soddisfacevano i criteri dell'American College of Rheumatology per OA e avevano una diagnosi radiologica di GOA secondo i criteri di Kellgren e Lawrence (KL). Nel LS sono stati valutati la conta totale leucocitaria (GB), la percentuale di polimorfonucleati (PMN), e la presenza di eventuali CC. La ricerca di CC è stata condotta con microscopio a luce polarizzata, utilizzando anche il compensatore rosso di I ordine; veniva eseguita la colorazione aspecifica con rosso di Alizarina. La microscopia a scansione elettronica (SEM) è stata utilizzata come tecnica ultrasensibile per meglio identificare e caratterizzare i CC. Risultati Il nostro studio ci ha consentito con metodica ultrasensibile (SEM) di rilevare i CC nel LS in 62/120 pazienti (51,6%). Da una prima valutazione delle differenze tra le due popolazioni, i pazienti con CC rispetto a quelli senza erano più anziani (p=0,036), avevano una maggior difficoltà di movimento (p=0,0041); presentavano una % di PMN nel LS superiore (0,0041) e una presenza di power Doppler statisticamente significativa (p=<0,0001). I CPP sono stati evidenziati al SEM in 37/120 pazienti (30%). Nei pazienti con CPP+ abbiamo riscontrato una differenza significativa per età (p=0,0002), durata di malattia (p=0,041), dolore (p=0,039), grado KL (p=0,0334), power Doppler (p=0,0001). Nei pazienti con CPP+ abbiamo riscontrato una correlazione tra loro degli indici clinici: dolore, rigidità , difficoltà , WOMAC, Lequesne. Una correlazione inversa è stata rilevata tra il power Doppler e la conta totale di GB. I BCP sono stati evidenziati al SEM in 33/120 pazienti (27,5%). Nei pazienti con BCP+ abbiamo riscontrato una differenza significativa per WOMAC (p=0,0001), dolore (p=0,0001), rigidità (p<0,0001), difficoltà (p<0,0001), Lequesne (p<0,0001), VAS (<0,0004), power Doppler (p<0,0001); per l'età è stato riscontrato un trend positivo senza significatività statistica (p=0,046). Per quanto riguarda, inoltre, i pazienti con BCP+ abbiamo rilevato una correlazione tra KL e durata di malattia. Abbiamo inoltre suddiviso i pazienti in 3 gruppi in base alla durata di malattia: I gruppo (49) con durata di malattia < 1 anno; II gruppo (27) tra 1-5 anni; III gruppo (44) con durata di malattia > 5 anni. Le differenze principali fra i pazienti dei 3 gruppi sono state riscontrate per l'età , maggiore nel gruppo III, nella positività al power Doppler. La gravità del quadro radiografico erano peggiori nel III gruppo. Quando abbiamo suddiviso i tre gruppi per la presenza di CPP e BCP, nel I gruppo differenze significative si osservavano per il Power Doppler (p=0,0039); al limite della significatività il dolore. Nel III gruppo non abbiamo riscontrato differenze significative tra la presenza e assenza di CPP. Considerando i BCP nel I gruppo sono state riscontrate differenze significative nei BCP+ nei confronti dei BCP- per il dolore (p=0,0002), la rigidità (p=0,045), la difficoltà (p=0,0014), il WOMAC (p=0,0002) e per il power Doppler (p=0,0009). Conclusioni Questo è il primo studio che permette di valutare il significato della presenza di CC nel LS di pazienti affetti da GOA, utilizzando metodica ultrasensibile come il SEM in una popolazione piuttosto ampia di pazienti. Particolarmente intrigante risulta l'analisi di pazienti con BCP nel gruppo early. La presenza dei BCP è sicuramente associata a un grado maggiore di infiammazione e smentirebbe studi precedenti in cui veniva suggerito che i BCP fossero un epifenomeno e non influenzassero il tipo di malattia.
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Florio, Francesco Paolo. « Studio delle modificazioni strutturali della matrice vegetale mela a seguito di differenti intensità di campi elettrici pulsati (PEF) ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Résumé :
Oggigiorno il consumatore medio richiede sempre più un prodotto alimentare che abbia delle caratteristiche ‘fresh-like’, che sia facile e veloce da consumare (es. cibi ‘ready to eat’) e che non abbia subito un elevato trattamento termico. Un esempio sono i prodotti di quarta gamma nati per offrire sul mercato prodotti ortofrutticoli freschi ad elevato contenuto di servizi, ovvero già lavati, puliti, tagliati, confezionati e pronti per il consumo. Questi contengono solitamente frutta e verdura minimamente processata al fine di preservare le caratteristiche organolettiche e nutrizionali. Una parte del lavoro è stata incentrata proprio su questa categoria di prodotti, in particolare sulla mela fresca, applicando ad essa un trattamento non-termico come i campi elettrici pulsati (PEF). L’obiettivo è stato quello di studiare l’impatto del trattamento sulla vitalità cellulare del frutto, comparandolo con il fresco. La seconda parte dello studio, invece, è stata rivolta ai prodotti disidratati o parzialmente disidratati. Questi vengono apprezzati sempre di più in quanto, presentando valori bassi di attività dell’acqua e/o valori bassi di umidità, possono essere conservati a lungo senza deteriorarsi e mantenendo intatte (o quasi) le qualità organolettiche e nutrizionali. L’obiettivo, in questo caso, è stato quello di studiare l’impatto del trattamento PEF e della successiva disidratazione sulle proprietà e sulle caratteristiche reologiche della mela.
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DOLCI, DAVID. « Microscopia a scansione di sonda a correnti inferiori al pA ». Doctoral thesis, 2009. http://hdl.handle.net/2158/481862.

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