Littérature scientifique sur le sujet « Mediazione penale »

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Articles de revues sur le sujet "Mediazione penale"

1

Pilla, Vittorio. « La mediazione penale ». MINORIGIUSTIZIA, no 4 (mars 2009) : 89–101. http://dx.doi.org/10.3280/mg2008-004008.

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2

Scivoletto, Chiara. « Giustizia minorile e partecipazione sociale : qualche riflessione sulla mediazione penale ». SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no 3 (décembre 2012) : 55–67. http://dx.doi.org/10.3280/sd2012-003004.

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Résumé :
La mediazione penale č una attivitŕ fondata sulla logica della negoziazione attraverso cui si mira non solo alla gestione della situazione giuridica violata, ma anche alla ricomposizione dei rapporti sociali tra gli individui. La mediazione penale minorile permette all'autore di reato minorenne e alla sua vittima di divenire protagonisti attivi della gestione del conflitto che li oppone. Alla luce dei risultati di una ricerca, sinteticamente riportati nell'articolo, pare possibile affermare che la mediazione consente di aprire nella dimensione processuale penale uno spazio per le vittime che resterebbe altrimenti loro negato. Infatti la mediazione penale minorile ha offerto sia agli autori che alle vittime l'occasione per esprimersi e riconoscersi. Essa si presta dunque a divenire un laboratorio di partecipazione sociale, specie laddove venga praticata nella dimensione tra pari.
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3

Scivoletto, Chiara. « Riparazione e cura nella mediazione penale minorile ». MINORIGIUSTIZIA, no 1 (mars 2012) : 377–85. http://dx.doi.org/10.3280/mg2012-001035.

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4

Calfapietro, Titti. « Percorsi di mediazione penale. L'elaborazione condivisa dell'esperienza criminosa ». MINORIGIUSTIZIA, no 3 (septembre 2013) : 200–205. http://dx.doi.org/10.3280/mg2013-003020.

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5

Tramontano, Gianluca. « II. Verso un centro di mediazione penale in Molise ». MINORIGIUSTIZIA, no 1 (septembre 2010) : 237–43. http://dx.doi.org/10.3280/mg2010-001023.

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6

Rupil, Maria, et Francesca Mosiello. « Attraverso l'altro : l'incontro autore-vittima nella mediazione penale minorile ». MINORIGIUSTIZIA, no 1 (juillet 2018) : 126–33. http://dx.doi.org/10.3280/mg2018-001013.

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7

Micela, Francesco. « La mediazione č un alibi per il processo penale minorile ? » MINORIGIUSTIZIA, no 4 (avril 2010) : 183–89. http://dx.doi.org/10.3280/mg2009-004023.

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8

Favretto, Anna Rosa. « Giustizia e rispetto. Sotto il segno di Ermes, pensieri per i naviganti ». SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no 3 (décembre 2012) : 89–102. http://dx.doi.org/10.3280/sd2012-003006.

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Résumé :
Gli studi sulla socializzazione normativa, occupandosi del "senso del giusto" e dei sentimenti di giustizia negli individui e nei gruppi sociali, offrono un interessante punto di avvio per considerazioni sulla giustizia riparativa e la giustizia penale in ambito minorile. Č a partire da questi studi che vengono ripercorsi sia le piů importanti critiche rivolte, nel corso del tempo, alla giustizia riparativa e alla mediazione penale, sia i punti di forza, unitamente alla pro- spettiva proposta da Garland in relazione all'inevitabile compresenza di aspetti emotivi e di aspetti razionali in ogni atto penale e alla compartecipazione sociale alla costruzione e al sostegno delle attivitŕ punitive. Nel lavoro si individua l'ambito penale minorile come uno dei territori elettivi per realizzare quella "giustizia ibrida" che permetterebbe di coniugare elementi sanzionatori ed elementi di giustizia sociale, riconoscendo tuttavia le contraddizioni insite nell'applicazione di pratiche di giustizia riparativa in una societŕ fondata su ampi differenziali di potere.
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9

Abruzzese, Arianna. « La risposta "mite" della mediazione nel processo penale del Tribunale per i minorenni di Bari ». MINORIGIUSTIZIA, no 1 (septembre 2010) : 85–99. http://dx.doi.org/10.3280/mg2010-001011.

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10

Tamanza, Giancarlo, Ettore De Angeli et Marialuisa Gennari. « Pena, punizione e riparazione nel processo penale minorile. Uno studio valutativo sui risultati degli interventi di mediazione ». RICERCHE DI PSICOLOGIA, no 3 (octobre 2018) : 499–513. http://dx.doi.org/10.3280/rip2018-003011.

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Thèses sur le sujet "Mediazione penale"

1

Tugnoli, Francesca <1986&gt. « Giustizia ristorativa e mediazione penale ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7714/1/tugnoli_francesca_tesi.pdf.

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Résumé :
La tesi ha lo scopo di verificare l'opportunità di introdurre serie ipotesi di mediazione penale nel nostro ordinamento. Ciò che ci si propone, in particolare, è di superare le attuali mere affermazioni di facciata che vengono fatte di tale istituto, per giungere all'introduzione di forme di mediazione penale che siano realmente tali nel senso che, mediante la praticabilità di tale istituto, se ne dovrebbero raggiungere i reali benefici applicativi. A tal fine, l'analisi ripercorre la nascita e lo sviluppo della giustizia ristorativa e poi della mediazione penale come modalità di realizzazione di giustizia riparativa. Il contributo prosegue con l'esame della sostanza della mediazione e delle sue potenzialità, effettuata anche tramite la disamina di alcuni esempi tratti dall'esperienza inglese, ciò al fine di comprendere come le soluzioni ad oggi offerte dal nostro sistema - che vengono ripercorse alla luce delle più importanti ricerche ad oggi effettuate in Italia, in Europa ed in Inghilterra - non consentano di raggiungere analoghi benefici. Nella parte conclusiva del contributo, infine, alla luce di quanto emerso nel corso della tesi, si ipotizzano soluzioni ermeneutiche che, senza rinnegare il dettato costituzionale ed i nostri principi fondanti, consentano di introdurre forme di mediazione che possano definirsi realmente tali.
In this thesis, the author critically explores the opportunity to introduce restorative conferences and victim-offender mediation in our criminal proceeding. In particular, this contribution stars with the analysis of foundation and development of restorative justice practices and how this procedure has influenced the victim conception and the born of the new conciliative paradigm. Subsequently, it examines the victim offender mediation itself as a type of restorative practices and how in our Country this procedures are used and applied: youth and juvenile probation; adult offenders probation and Justice of the Peace. Furthermore this contribution reports some English example of victim-offender mediation to show the importance of this procedures and it analyzes the most important research on that theme that have been done in Europe, England and Italy. At the end of the analysis, the author, after verified the perfect adaptability of this practices with our Constitution; purposes some hypothesis of mediation conferences, inspired from English system, to include them in our criminal proceeding.
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2

Dalla, Riva Elisa <1989&gt. « Mediazione e mediatori per una corretta giustizia riparativa ? » Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4152.

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Résumé :
L’ipotesi che mi propongo di sostenere è che la giustizia riparativa per minori stranieri poggia le sue basi su due tipi di mediazione: i progetti che fanno da “ponte” tra i detenuti ed il mondo esterno, tra il “dentro” ed il “fuori”, tra l’Istituto Penale Minorile e la società, e la mediazione intesta come l’operato dei singoli professionisti che svolgono il loro lavoro in quanto mediatori penali o mediatori culturali, per giungere allo stesso fine. Questi due modi di interpretare la mediazione convergono in uno stesso fine, cioè quello di ottenere una rieducazione del minore e un corretto reintegro in società.
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3

Mottes, Arianna <1992&gt. « Riparlare, rimparare, riparare. La mediazione penale in ambito minorile quale strumento virtuoso di giustizia riparativa ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15313.

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Résumé :
Il paradigma della giustizia riparativa (traduzione della locuzione inglese restorative justice) nasce dall’esigenza di offrire alla collettività un paradigma giuridico capace di coinvolgere maggiormente la vittima, il reo e la comunità civile nella risoluzione di un conflitto sorto a seguito di un fatto illecito. Il reato assume quindi una valenza diversa; esso non viene più inteso come danno che l’individuo compie nei confronti della Stato, al contrario, il reato è da considerare in termini di violazione della persona e delle relazioni interpersonali. Il ruolo della vittima assume quindi vitale importanza e la riparazione del conflitto tra le parti diviene il fine ultimo. In questo contesto, la mediazione penale costituisce uno degli strumenti maggiormente compiuti della giustizia riparativa. L’obiettivo di questo studio è quello di comprendere quanto Il paradigma di giustizia riparativa, congiuntamente alla mediazione penale, sia efficace e necessario per rispondere ai bisogni della collettività. Si analizzerà, al principio, l’evoluzione del concetto di pena e di giustizia, dall’Antichità all’età contemporanea giungendo alle origini storico-giuridiche della giustizia riparativa, mettendo in evidenza poi, le teorie e gli strumenti principali ad essa correlati, con particolare attenzione ad alcuni esempi virtuosi di mediazione penale in ambito internazionale. Verrà, quindi, approfondito lo strumento della Mediazione Penale, con specifico interesse verso la sua attuazione all’interno del procedimento penale minorile, ponendo a confronto la normativa di riferimento a livello europeo con il cambiamento normativo in corso con l’attuale Governo italiano. Infine, verrà presentato un caso di studio relativo al progetto “Stretta di mano” compiuto nella regione Veneto attraverso la trascrizione di alcune interviste sottoposte a promotori e collaboratori di tale programma.
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4

Cardinale, Sonia. « La legislazione contro la violenza di genere in Italia, Portogallo e Brasile : proposta di traduzione di articoli del Codice Penale portoghese e del Codice Penale brasiliano ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21289/.

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Résumé :
Il presente elaborato, il cui tema principale è la violenza di genere, si propone di confrontare il modo in cui l’Italia, il Portogallo e il Brasile contrastano e prevengono questo fenomeno. Partendo dalla definizione di violenza di genere, ne vengono analizzate cause e tipologie. Si procede poi con un’analisi degli articoli riguardanti la violenza di genere del Codice Penale italiano e la proposta di traduzione degli articoli riguardanti lo stesso tema del Codice Penale portoghese e del Codice Penale brasiliano. Vengono poi analizzate le misure di prevenzione del fenomeno nei tre paesi e presentate alcune testimonianze di tre donne, una italiana, una portoghese e una brasiliana, vittime di violenza di genere.
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5

Salsi, Valentina. « Interpretare in ambito penale : imparzialità e neutralità nella Causa Knox c. Italia ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18382/.

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Résumé :
Il presente elaborato finale pone al centro la figura dell’interprete giuridico, la cui condotta è regolamentata, a livello nazionale, dal codice di procedura penale italiano e, a livello europeo, dalla Direttiva Europea 2010/64/UE. La scelta di quest’argomento è il risultato dell’interesse di chi scrive verso il ruolo dell’interprete nel procedimento penale; ruolo di estrema difficoltà ma di essenziale importanza che, troppo spesso, viene sottovalutato. Attraverso lo studio di un caso concreto, si cercherà di analizzare nel dettaglio le conseguenze della mala condotta dell’interprete durante la fase investigativa prima e dibattimentale dopo. Il primo dei tre capitoli vuole essere un tour d’horizon di quest’attività, con riferimento ai codici e alle direttive che ne indicano i principi fondamentali. Il secondo capitolo, invece, avrà come oggetto la sentenza della Corte Europea dei Diritti Umani, emessa in data 24 gennaio 2019, in merito al ricorso presentato da Amanda Knox contro l’Italia, nel caso Meredith Kercher. La Corte di Strasburgo ha condannato l’Italia a risarcire Amanda Knox per l’inadeguata “assistenza linguistica” che le è stata fornita durante l’iter giudiziario e, di conseguenza, per la violazione del diritto di difesa. Il terzo e ultimo capitolo dell’elaborato, prevederà due riflessioni. La prima verterà sull'imparzialità e sulla neutralità dell’interprete, due dei precetti previsti dalla normativa nazionale e internazionale, nonché dalla maggior parte dei codici deontologici esistenti, tra i più difficili da rispettare. La seconda riflessione, conseguente alla prima, riguarderà la difficoltà oggettiva di applicare le recenti direttive europee relative al diritto all'interprete e al traduttore, dovuta ad una perdurante penuria di interpreti qualificati in questo specifico ambito.
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6

MAZZACUVA, FEDERICO. « L'ente collettivo come soggetto nell'ambito del diritto punitivo : modelli di responsabilità e nuovi strumenti sanzionatori. Analisi comparata con i sistemi di common law ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2014. http://hdl.handle.net/10281/51368.

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Résumé :
Oggetto di trattazione è l’analisi, in chiave comparata con i sistemi di common law, dei regimi di responsabilità “punitiva” degli enti collettivi, con particolare riguardo, anzitutto, ai principi e alle garanzie applicabili; in secondo luogo, al contenuto dell’addebito rivolto alla società; e, infine, ai profili processuali e sanzionatori. L’individuazione di nozioni autonome di “colpa” e di “rieducazione”, riferibili alla persona giuridica, è condotta attraverso la disamina dei procedimenti di giustizia negoziata e di mediazione penale di matrice anglo-americana.
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7

Ruggieri, Ilaria. « Il ruolo dell’interprete in ambito giudiziario : divario tra codici deontologici, aspettative delle istituzioni e realtà della pratica interpretativa ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Résumé :
Il presente elaborato è incentrato sull’analisi della figura dell’interprete in ambito giudiziario ed è volto ad illustrare come sussista un profondo divario tra il ruolo prescritto dai codici deontologici ed imposto dai principi etici, nonché auspicato dagli organi istituzionali (Magistrati, Avvocati, funzionari di Polizia Giudiziaria), e quello effettivamente riscontrabile nella realtà dell’attività interpretativa nello specifico settore. La coesistenza di peculiari fattori (situazioni comunicative asimmetriche, varietà di tipi di interazione, pluralità di tecniche di interpretazione, ecc.) che caratterizzano l’interpretazione in ambito giudiziario contribuisce a mettere in luce la sua singolarità, rendendolo un settore a sé stante rispetto alle altre declinazioni dell’interpretare. E’ stato operato un confronto tra i principi che regolano la condotta dell’interprete nei codici deontologici, la concezione che le istituzioni hanno della funzione interpretativa in ambito giudiziario ed il ruolo realmente assunto dal professionista nella pratica quotidiana. Si è constatato come i concetti di invisibilità, imparzialità/neutralità dell’interprete, la visione di tale figura come mera macchina traduttrice e semplice strumento di trasposizione del detto, siano raramente e pienamente riscontrabili nella condotta dell’interprete poiché ogni sua interpretazione riflette inevitabilmente la sua soggettività. Proprio per osservare sul campo il comportamento dell’interprete in ambito giudiziario e verificare sul piano pratico le riflessioni condotte nell’elaborato, sono stati analizzati tre distinti scambi dialogali mediati da un interprete relativi a casi penali realmente accaduti e prima d’ora mai analizzati. Per due di essi è stato possibile assistere direttamente alle udienze svoltesi presso la Sezione Penale del Tribunale Ordinario di Bologna. La peculiarità del terzo caso riguarda il complesso ed articolato procedimento penale relativo al noto crac del gruppo Parmalat.
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8

Bezzi, Gaia. « Tornare a pensare di Maurizio Bacchilega : uno spaccato di realtà quotidiana. Proposta di traduzione di una selezione di poesie locali ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21357/.

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Résumé :
Tradurre poesie, specie se verso una lingua straniera, può essere considerata una scelta doppiamente anticonvenzionale: da un lato, infatti, la traduzione poetica è ritenuta una delle sfide più ardue per un traduttore, per molti addirittura impraticabile; dall’altro, la traduzione verso la lingua straniera occupa generalmente un ruolo di secondo piano, essendo convinzione largamente diffusa e accettata che la direzione “più naturale” in traduzione sia verso la propria lingua madre. Dopo aver dimostrato che la traduzione poetica è in verità pratica secolare e che, in alcuni casi, per esempio in comunità la cui lingua non è molto diffusa, la traduzione attiva è comunemente attuata, presenterò il lavoro di traduzione da me svolto su una selezione di poesie tratte da Tornare a pensare (2018), opera dell’autore poeta romagnolo Maurizio Bacchilega, verso la lingua francese e le ragioni che mi hanno spinto a intraprendere tale sfida. I componimenti di questo autore, infatti, sono particolarmente interessanti, e adatti alla traduzione, per il loro linguaggio semplice e diretto, in cui si ritrova un lessico quotidiano, impregnato della formazione economica di Bacchilega, a tratti prosastico, da cui quest’opera trae la sua originalità. Questo lavoro, inoltre, ha rappresentato la possibilità di trasporre in un’altra lingua immagini e messaggi dal significato profondo, che sarebbe bello poter trasmettere a un pubblico più ampio di lettori.
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Livres sur le sujet "Mediazione penale"

1

Picotti, Lorenzo. La Mediazione nel sistema penale minorile. Padova : CEDAM, 1998.

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2

Gianluigi, Ponti, et Società italiana di criminologia. Congresso, dir. Tutela della vittima e mediazione penale. Milano : Giuffrè, 1995.

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3

Palazzo, Francesco, et Roberto Bartoli, dir. La mediazione penale nel diritto italiano e internazionale. Florence : Firenze University Press, 2011. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-249-3.

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Résumé :
This book contains the proceedings of the first day of the conference Strumenti alternativi di composizione dei conflitti: la mediazione civile e penale (Alternative instruments for the settlement of disputes: civil and criminal mediation), held in Florence on 20 and 21 October 2010. In recent years criminal mediation has been the subject of acute academic reflection, beginning to open a breach in both legislation and practice. Moreover, mediation has found a consistent and real application within the international perspective. This has opened up new scenarios in which the response to offences expressing a significant illegality is broken down in line with the two paradigms of judicial and "transactional", and within which these paradigms are becoming increasingly integrated.
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4

Brutti, Carlo, et Rita Brutti. Mediazione, conciliazione, riparazione : Giustizia penale e sapere psicoanalitico. Torino : G. Giappichelli, 1999.

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5

Mannozzi, Grazia. La giustizia senza spada : Uno studio comparato su giustizia riparativa e mediazione penale. Milano : Giuffrè, 2003.

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6

Italy. Ufficio centrale giustizia minorile. La mediazione penale in ambito minorile : Applicazioni e prospettive : atti del seminario di studi. Milano : F. Angeli, 1999.

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7

Riondino, Michele. Giustizia riparativa e mediazione nel diritto penale canonico : Theses ad doctoratum in iure canonico assequendum. Città del Vaticano : Lateran University Press, 2011.

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8

Mediazione penale fra vittima ed autore di reato : Esperienze statunitensi, francesi ed italiane a confronto. Bologna : CLUEB, 2003.

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