Littérature scientifique sur le sujet « Meccanismo controllato »

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Articles de revues sur le sujet "Meccanismo controllato"

1

Milner, Joel, Cynthia Thomsen, Julie Crouch, Mandy Rabenhorst, Patricia Martens, Christopher Dyslin, Jennifer Guimond, Valerie Stander et Lex Merrill. « I sintomi traumatici mediano la relazione fra maltrattamento fisico infantile e il rischio in etŕ adulta di maltrattamento ? » MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no 1 (avril 2011) : 11–45. http://dx.doi.org/10.3280/mal2011-001002.

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Résumé :
: anche se la trasmissione intergenerazionale della violenza familiare č stata ben documentata, il meccanismo responsabile di questo effetto non č stato ancora completamente accertato. Il presente studio valuta se i sintomi traumatici mediano la relazione fra una storia di maltrattamento fisico infantile (CPA, Child Physical Abuse) e il rischio in etŕ adulta di perpetrare il maltrattamento fisico (rischio di CPA in etŕ adulta), e se tale mediazione sia uguale per le donne e per gli uomini.: reclute femminili e maschili della Marina Statunitense (USN, US Navy) (N = 5.394) e studenti universitari (N = 716) hanno completato un questionario self-report riguardante la loro storia di maltrattamento infantile (nello specifico, maltrattamento fisico infantile e abuso sessuale infantile [CSA, Child Sexual Abuse]), l'esposizione alla violenza intima tra i partner (IPV, Intimate Partner Violence), attuali sintomi traumatici, e il rischio in etŕ adulta di perpetrare il maltrattamento fisico infantile.: come atteso, č stata riscontrata una forte associazione fra una storia di maltrattamento fisico infantile e il rischio di CPA in etŕ adulta. Questa associazione č risultata significativa anche dopo aver controllato le variabili demografiche e l'esposizione infantile ad altre forme di violenza (CSA e IPV), e la forza della relazione non č risultata variare in base alle variabili demografiche o all'esposizione ad altre forme di violenza. Tuttavia, l'associazione fra una storia di CPA e il rischio di CPA in etŕ adulta č risultata piů forte fra i soggetti con alti punteggi di evitamento difensivo rispetto ai soggetti con bassi punteggi. L'associazione fra una storia di CPA e il rischio di CPA in etŕ adulta č risultata largamente, ma non interamente, mediata dai sintomi psicologici traumatici. La mediazione č stata osservata per gli uomini e per le donne sia del campione della Marina Statunitense sia degli studenti universitari.: i sintomi traumatici associati ad una storia di CPA rendono conto di una sostanziale parte della relazione fra una storia di CPA e il rischio in etŕ adulta di perpetrare il maltrattamento fisico infantile sia negli uomini sia nelle donne.: nella misura in cui i sintomi traumatici sono un meccanismo a partire dal quale si verifica la trasmissione intergenerazionale dell'abuso infantile, intervenire per ridurre i sintomi traumatici nelle vittime di CPA ha il potenziale di ridurre il rischio di perpetuare il ciclo della violenza.
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Trincas, Roberta, et Mauro Meleddu. « La relazione tra processi emotivi e processi di controllo cognitivo : i meccanismi di conflitto e interazione ». RICERCHE DI PSICOLOGIA, no 2 (juin 2012) : 243–80. http://dx.doi.org/10.3280/rip2011-002005.

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Résumé :
Nell'ultimo decennio si č sviluppato notevolmente lo studio della relazione tra processi emotivi e processi di controllo cognitivo e, attualmente, č stata sottolineata la similaritŕ tra questi due processi. Pensiamo, per esempio, allo sviluppo dei modelli del doppio processo nell'ambito di studio delle emozioni (Barrett et al., 2007), secondo cui i processi emotivi comprendono forme di elaborazione automatica e controllata cosě come i processi cognitivi. In accordo con questa prospettiva, risulta necessario chiarire alcune questioni fondamentali sulla similaritŕ tra emozioni e processi cognitivi e sui loro meccanismi di interazione. Le ricerche sull'argomento si sono interessate a due aspetti, uno riguarda il ruolo dei processi di controllo cognitivo nella regolazione emotiva, l'altro si focalizza sull'influenza delle emozioni sui processi di controllo del pensiero e del comportamento. L'obiettivo di questa rassegna critica della letteratura č di approfondire quest'ultimo filone di ricerca considerando, in particolare, la prospettiva secondo cui gli stati emotivi sarebbero attivati automaticamente e, conseguentemente, interferirebbero sull'esecuzione di compiti che richiedono controllo esecutivo (Gray, 2004; Zelazo, 2006). A tal fine, verrŕ delineata una prospettiva teorico/metodologica che integra i principali modelli teorici e le ricerche appartenenti a questo ambito di studi delle scienze cognitive.
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Di Pietro, Maria Luisa, et Roberta Minacori. « Sull’abortività della pillola estroprogestinica e di altri “contraccettivi” ». Medicina e Morale 45, no 5 (31 octobre 1996) : 863–900. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1996.896.

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Résumé :
Per controllare la fertilità oggi si utilizzano diverse tecniche ad azione contraccettiva, che impediscono, nella maggior parte dei casi in modo temporaneo, il concepimento. Oltre ai cosiddetti contraccettivi esistono e vengono usate altre tecniche che spesso sono spacciate per contraccettive, ma che in realtà agiscono non impedendo l’inizio di una gravidanza, ma che questa, una volta iniziata, possa evolvere normalmente: quindi queste tecniche sono abortive. Nell’articolo sono esaminati il meccanismo d’azione e il tasso di abortività di alcuni “contraccettivi” come la pillola estroprogestinica (pillole monofasiche, bifasiche, pillole a prevalente azione androgenica), dei cosiddetti “intercettivi” (minipillola; progestinici depot come le preparazioni iniettabili, gli impianti sottocute, gli anelli vaginali; la spirale o IUD; quella che è definita “contraccezione post-coitale o d’emergenza) e dei cosiddetti “contragestativi” (RU486, le prostaglandine, i vaccini abortivi). I risultati dello studio mostrano che l’attuale ricerca nel campo del controllo della fertilità è indirizzata a prodotti per lo più ad azione abortiva e che si sta cercando - anche da parte della letteratura internazionale - di farli accettare dall’opinione pubblica, mascherando o mistificando la realtà “aborto”. In una siffatta situazione allora la verità semantica e scientifica è più che mai necessaria, altrimenti le persone possono essere soggette a manipolazione sebbene credano di essere libere.
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Cristina Gugliandolo, Maria, Valeria Verrastro et Francesca Liga. « Parenting invalidante e dipendenze tecnologiche : il ruolo del controllo psicologico genitoriale ». MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no 3 (décembre 2019) : 55–74. http://dx.doi.org/10.3280/mal2019-003005.

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Résumé :
Recenti studi hanno evidenziato come pratiche genitoriali disfunzionali (quali il controllo psicologico) si correlino con esiti maladattivi nei figli. L'obiettivo del presente studio è quello di indagare i meccanismi che sottendono l'insorgere di un uso dipendente delle nuo-ve tecnologie. 311 partecipanti, tra i 18 e i 26 anni, hanno compilato alcuni questionari. I risultati hanno evidenziato una relazione tra controllo psicologico genitoriale e dipendenza da Internet, da smartphone e da social network, attraverso la mediazione della suscettibilità al controllo. Questo studio contribuisce all'avanzamento della letteratura in merito alla com-binazione di fattori sociali e personali nell'eziologia delle nuove dipendenze e offre spunti alla riflessione sulla possibilità di considerare il controllo psicologico come una forma di abuso emotivo.
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Mazzucotelli, Francesco. « FRAGMENTS OF LEBANON : SECTARIANISM AND THE FINANCIAL CRISIS ». Il Politico 252, no 1 (22 juin 2020) : 24–42. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2020.295.

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Résumé :
L’attuale crisi finanziaria libanese è per molti versi il risultato di un sistema politico clientelare, rivestito di narrazioni e di rivendicazioni confessionali, che ha utilizzato le risorse pubbliche in cambio di un instabile supporto. L’articolo prende in considerazione il default del marzo 2020 nel quadro del dibattito sulla fragilità dello stato libanese e la natura del sistema confessionalista. La fragilità delle istituzioni pubbliche libanesi è stata spesso convenientemente spiegata come l’effetto di fattori esterni, ultimo tra i quali il fardello rappresentato dai rifugiati della guerra civile siriana, o come il risultato delle frammentazioni religiose. L’articolo inquadra la crisi in corso all’intersezione tra il collasso di un sistema neopatrimoniale di rendite legate alle economie del Golfo e la crisi di legittimità delle élites politiche locali. La combinazione di tutti questi fattori esaspera i meccanismi di impoverimento della maggioranza della popolazione, e particolarmente della sua classe media, che rimane esposta a meccanismi confessionali di clientelismo, disciplina e controllo. Il paradosso dell’attuale crisi è che essa sta rafforzando le fondamenta del sistema che è all’origine dei meccanismi di indebitamento e di insostenibilità finanziaria. Dopo essere state messe sotto pressione dalle manifestazioni di piazza negli ultimi mesi del 2019, la pandemia di Covid-19 sta offrendo alle élites politiche la possibilità di riaffermare il proprio controllo egemonico sui propri territori e settori sociali di riferimento.
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Beretta, Sergio, Saverio Bozzolan et Giovanna Michelon. « La disclosure sul sistema di controllo interno come meccanismo di monitoraggio : evidenze empiriche da differenti contesti istituzionali ». MANAGEMENT CONTROL, no 1 (avril 2011) : 125–49. http://dx.doi.org/10.3280/maco2011-001006.

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Résumé :
I sistemi di controllo interno (SCI) orientano l'azione del management e contribuiscono alla protezione degli interessi degli investitori (e degli altri stakeholder). La natura di meccanismi di governo interni all'organizzazione, tuttavia, impedisce la diretta osservazione dei SCI da parte degli investitori, i quali possono maturare un proprio giudizio sulla qualitŕ della loro struttura e l'efficacia del loro funzionamento solo attraverso la diffusione di informazioni fornite dal management. La teoria dell'agenzia offre un'utile prospettiva di indagine, suggerendo che il management avrŕ maggiori incentivi alla disclosure sui SCI quanto piů deboli sono i meccanismi di governo aziendale. In particolare questo lavoro indaga in merito alla esistenza di un rapporto di sostituzione fra disclosure sui SCI ed altri meccanismi di monitoring riconducibili in essenza alla struttura proprietaria dell'impresa ed alla composizione dei massimi organi di governo aziendale. L'ipotesi di sostituzione viene esaminata in differenti contesti istituzionali attraverso l'analisi della disclosure sui SCI di 160 societŕ europee quotate su quattro differenti mercati finanziari (Londra, Parigi, Francoforte, Milano) per il triennio 2003- 2005. Le evidenze raccolte e le analisi condotte testimoniano l'esistenza di tale rapporto di sostituzione, contribuendo a chiarire le logiche di utilizzo discrezionale della disclosure da parte del management.
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De Bellis, Maurizia. « Il ruolo di indirizzo e controllo della Commissione europea nel dispositivo per la ripresa e la resilienza : la trasformazione della condizionalità ». DIRITTO COSTITUZIONALE, no 2 (juillet 2022) : 31–49. http://dx.doi.org/10.3280/dc2022-002003.

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Résumé :
Il ruolo della Commissione nel NGEU si caratterizza per una compresenza di elementi di continuità e di discontinuità. Se il meccanismo della condizionalità ha caratterizzato già gli strumenti di assistenza finanziaria predisposti in risposta alla crisi del debito sovrano, nel caso del NGEU le condizioni di assegnazione e di esborso dei finanziamenti si collegano a obiettivi ampi, quali la trasformazione ecologica e quella digitale, che vanno a indirizzare ex ante le riforme nazionali. Attraverso l'esame della prassi applicativa del primo anno di operatività del dispositivo per la ripresa e la resilienza, il contributo indaga la trasformazione del ruolo di controllo della Commissione
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Girotto, Dimitri. « Parlamento e Unione europea ». DIRITTO COSTITUZIONALE, no 3 (novembre 2022) : 41–61. http://dx.doi.org/10.3280/dc2022-003003.

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Résumé :
Il saggio si propone di analizzare il ruolo del Parlamento italiano nel processo di forma-zione e attuazione del diritto europeo. Sotto il primo profilo, viene esaminato il funzio-namento del meccanismo del controllo di sussidiarietà, e vengono presi in considerazio-ne gli strumenti di indirizzo nei confronti del Governo. Con riguardo alla fase discen-dente, l'attenzione si concentra sugli strumenti normativi di attuazione del diritto euro-peo. Un focus particolare è dedicato alla manovra di bilancio e alla interlocuzione con le istituzioni europee. Il saggio si conclude con alcune considerazioni sulle disfunzioni del bicameralismo e su possibili miglioramenti del sistema dei rapporti tra Parlamento e UE.
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Domenichelli, Luisa. « Il Trattato di Lisbona : un decisivo passo in avanti per le autonomie territoriali ». CITTADINANZA EUROPEA (LA), no 1 (décembre 2010) : 165–80. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2010-001008.

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Résumé :
L'articolo sottolinea le novitŕ piů importanti introdotte dal Trattato di Lisbona a difesa del ruolo delle autonomie territoriali a livello europeo. Riprendendo il corpus di disposizioni giŕ proposte dalla Convenzione europea, il Trattato presenta un articolato disegno volto al coinvolgimento delle regioni e degli enti locali nel sistema europeo di governance multilivello. Questo disegno č riconducibile a tre nuclei principali: il riconoscimento delle autonomie territoriali come attori dell'ordinamento giuridico, l'attribuzione, all'interno del nuovo meccanismo di controllo del principio di sussidiarietŕ, di strumenti di partecipazione al processo decisionale comunitario e di tutela delle sfere di competenze e, infine, la garanzia di tali strumenti attraverso il riconoscimento del diritto di ricorso del Comitato delle Regioni alla Corte di giustizia.
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D’Andrea, Antonio. « Il Parlamento e il Governo : le ragioni del rispettivo disallineamento costituzionale (sempre reversibile) ». DIRITTO COSTITUZIONALE, no 3 (novembre 2022) : 9–40. http://dx.doi.org/10.3280/dc2022-003002.

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Résumé :
Da circa trent'anni il sistema di governo parlamentare, in Italia, ha funzionato in modo poco rispettoso del ruolo centrale che la Costituzione riserva agli organi parlamentari, a cominciare dall'esercizio della funzione normativa. Nella prassi sono stati il Governo e il suo leader, insieme allo stesso Presidente della Repubblica, ad assumere, non solo la guida politica dello Stato, ma anche il pieno controllo della maggioranza parlamentare via via faticosamente costituita. Nell'articolo si ipotizzano alcune soluzioni istituzionali incentrate principalmente su nuovi meccanismi elettorali in grado di rivitalizzare il parlamenta-rismo italiano, ritenuto sempre preferibile ad altri sistemi di governo.
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Thèses sur le sujet "Meccanismo controllato"

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Muscati, Roberta. « Progettazione a meccanismo controllato di telai in C.A ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2017. http://hdl.handle.net/10556/2695.

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Résumé :
2015 - 2016
The Theory oj Plastic Mechanism Control (TPMC), based on the application oj the kinematic theorem oj the plastic collapse, has been developed in the nineties with rejerence to moment-resisting jrames (MRFs) and progressively extended to several steel structural typologies, commonly adopted as seismic-resistant structural system. The aim oj this PhD thesis is the study oj a simple procedure to design moment resisting concrete jrames. This methodology allows to dejine structures having a smart behaviour when subjected to seismic excitation. Infact, the structure develops the maximum number oj dissipative zones by means oj a particular collapse mechanism: the global one. In particular, the outcome oj the theory is the evaluation oj the sum oj the plastic moments oj the columns required, at each storey, to prevent undesiredjailure modes such as sojt-storey mechanism. In the proposed method the second-order effects, due to vertical loads, can play an important rale in the seismic design oj reinforced concrete jrames; they can be taken into account by mean the mechanism equilibrium curve oj the considered collapse mechanism. To complete the study, is important to consider a comparison between the design oj a reinjorced concrete jrame according code rules i.e. adopting the hierarchy criteria and the same frame designed by the Theory oj Plastic Mechanism Contro!. The TPMC is a more sophisticated design procedure because it works in jull compliance with codes recommendations considering that it respects the hierarchy criteria. These last, in jact, are jundamental to avo id dangerous collapse mechanisms such as "sojt-storey" mechanism but they are not sufficient to guarantee the exploitation oj the maximum dissipation capacity oj the frame To validate the TPMC design procedure several practical applications with reference to the design of a multi-storey frame are presented. In addition, both push-over analyses and non.-linear dynamic analyses have been made to investigate the actual collapse mechanism of the designed structure. All the obtained results confirm the capability of the design procedure to achieve a collapse mechanism of global type. The importance of this theory and therefore of the design structures is the possibilities to maximize the energy dissipation capacity and global ductility because all the dissipative zones are involved in the corresponding yielding pattern. Conversely, beam-column hierarchy criterion, commonly suggested by seismic codes, appears only as a very rough approximation when compared to the TPMC and its theoretical background. During the study has been realized the implementation of a graphical interface for the design of reinforced concrete frames. The program works as a pre- and post- processor of a routine calculation for the design of frames with kinematic theorem of plastic collapse. The aim oJ this software is give the possibility to design according to TPMC me tho do logy, through the use of a technological instrument, simple to use from all types of users, even not IT experts. [edited by author]
XV n.s
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SORRENTINO, ELEONORA. « Meccanismi di controllo della proliferazione delle cellule germinali primordiali ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2008. http://hdl.handle.net/2108/446.

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Résumé :
Il ciclo cellulare nelle PGCs presenta aspetti particolari che richiedono probabilmente meccanismi di controllo unici. Difatti tali meccanismi devono assicurare allo stesso tempo l’espansione della popolazione germinale, il mantenimento potenziale della totipotenza differenziativa intrinseca alla linea germinale e il passaggio dal ciclo mitotico a quello meiotico in maniera dipendente dal sesso. Nel nostro lavoro, impiegando metodologie di isolamento e coltura di cellule germinali delle gonadi di embrioni murini a diversi stadi di sviluppo messe a punto nel nostro laboratorio, abbiamo iniziato a caratterizzare l’espressione in tali cellule di un gruppo significativo di geni (96) coinvolti nel controllo del ciclo cellulare mitotico delle cellule somatiche, utilizzando per la prima volta una tecnologia di analisi di c-DNA microarray su popolazioni purificate di PGCs, ovociti primari in profase meiotica I e prospermatogoni in G0. Allo stesso tempo, l’espressione degli stessi geni è stata analizzata per confronto in cellule ES, EG e fibroblasti embrionali. Le analisi comparate dei cDNA arrays hanno da una parte evidenziato somiglianze e differenze nel ciclo cellulare tra PGCs, cellule ES e cellule EG e dall’altra fornito indicazioni su alcuni meccanismi molecolari relativi al ciclo cellulare che potrebbero essere responsabili del blocco mitotico nelle cellule germinali embrionali e il passaggio al ciclo meiotico negli ovociti. Nel primo tipo di confronto, si è potuto rilevare che, relativamente ai geni analizzati, le PGCs presentano un ciclo cellulare che da una parte le rende simili a normali cellule somatiche proliferanti, in particolare per la presenza di una fase G1 soggetta a regolazione, dall’atra le rende più affini nel complesso di espressione genica alle cellule staminali alle quali sono accomunate per diverse altre caratteristiche genomiche. Da rilevare in tale ambito le notevoli diversità di espressione dei cDNA per Eras e Timp-3 tra le PGCs e le cellule EG che possono rappresentare oggetto di ulteriori studi relativi ai meccanismi alla base della trasformazione delle PGCs in cellule EG o EC. Nel confronto tra PGCs e prospermatogoni e ovociti e tra prospermatogoni e ovociti, le osservazioni più interessanti a nostro parere, riguardano l’espressione relativamente elevata sia nei prospermatogoni che negli ovociti della ciclina G2 e degli inibitori delle CDKs p16 e p21, che rende queste proteine candidate per un ruolo nel blocco mitotico che si verifica in questi due tipi cellulari, e gli aumentati livelli di trascritti per ciclina C e ciclina H, due cicline che potrebbero avere un ruolo importante nel passaggio da mitosi a meiosi negli ovociti.
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CILENTI, FRANCESCO. « CARATTERIZZAZIONE DEI MECCANISMI MOLECOLARI CHE CONTROLLANO L'ESPRESSIONE DI GENI INFIAMMATORI NEI MACROFAGI ». Doctoral thesis, Università Vita-Salute San Raffaele, 2021. http://hdl.handle.net/20.500.11768/121781.

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Résumé :
Stimoli ambientali con opposta funzione biologica, come ad esempio segnali immunostimolatori e immunomodulatori, regolano l’espressione di geni infiammatori per coordinare una risposta immunitaria protettiva e, allo stesso tempo, evitare danno tissutale. Nonostante la co-esistenza di tali stimoli in molti contesti, i meccanismi molecolari che regolano l’espressione di geni infiammatori da parte di stimoli immunomodulatori sono poco caratterizzati. In questo studio, le proprietà genomiche dei geni e degli elementi cis-regolatori attivati dal lipopolisaccaride (LPS), prototipo di stimolo infiammatorio, sono state valutate nel contesto di co-esposizione con rilevanti stimoli immunomodulatori in macrofagi murini. Lo studio si è particolarmente focalizzato sulla modalità di soppressione degli elementi cis-regolatori attivati da LPS da parte del derivato dell’acido arachidonico prostaglandina E2 (PGE2). PGE2 sopprime l’attivazione di un gruppo di enhancer e geni infiammatori, tra cui l’interferone di tipo I (IFN I). Gli enhancer soppressi da PGE2 sono poco accessibili basalmente (ovvero in macrofagi non stimolati) e contengono il sito di legame per i fattori trascrizionali della famiglia MEF2. La delezione del fattore trascrizionale MEF2A provoca effetti simili al trattamento con PGE2, ovvero soppressione di enhancer infiammatori e geni, tra cui IFN I, in seguito ad esposizione a diversi stimoli infiammatori. In particolare, PGE2 interferisce con l’attivazione di ERK5, noto interattore di MEF2, da parte di LPS. Questo studio identifica l’asse PGE2-MEF2A come rilevante nel controllo dell’espressione di geni infiammatori e IFN I nei macrofagi.
Tight control of inflammatory gene expression by antagonistic environmental cues, namely immunostimulatory and immunomodulatory, ensures immune protection and avoid tissue damage. However, the molecular mechanisms regulating inflammatory gene expression by immunomodulatory signals remain largely uncharacterized. In this study, we dissected the genomic features of genes and cis-regulatory regions induced by lipopolysaccharide (LPS) and the impact of immunomodulatory signals on their activation in murine macrophages. We particularly focused on prostaglandin E2 (PGE2), an arachidonic derivative with a multitude and complex immunoregulatory activities, and found to counteract the activation of a set of LPS-inducible gene enhancers, including type I interferon (IFN I). Targeted gene enhancers display poorly permissive chromatin organization already in unstimulated macrophages and were marked by the transcription factor myocyte enhancer factor 2A (MEF2A). Loss of MEF2A phenocopied PGE2 treatment, namely impaired activation of inflammatory gene enhancers and abolished IFN I production upon exposure to multiple innate immune stimuli. Mechanistically, PGE2 interfered with LPS-induced activation of ERK5, a known interactor of MEF2. This study identifies a PGE2-MEF2A as relevant axis involved in the control of inflammatory gene expression and IFN I response in macrophages.
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MASTROPAOLO, Mariangela. « ANALISI DEI MECCANISMI DI CONTROLLO DELLA MOTILITA’ GASTROINTESTINALE DA PARTE DI ORMONI COINVOLTI NEL BILANCIO IDRICO-SALINO ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2014. http://hdl.handle.net/10447/91008.

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D'Elia, Jasmine. « Studio di un sistema meccanico per il fissaggio di carichi sospesi su velivoli pilotati da remoto ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/22996/.

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Résumé :
Negli ultimi tempi sono stati condotti numerosi studi sugli aeromobili a pilotaggio remoto o UAV (Unmanned Aerial Vehicles) per la loro notevole versatilità, sia per applicazioni in ambito civile, ad esempio operazioni di “ricerca e soccorso” e trasporto merci, che militare, quindi per attività di ricognizione. Durante il trasporto di carichi sospesi, questi assumono un comportamento simile a un pendolo. Questo moto oscillatorio può causare non solo diversi disturbi al drone, che possono portare a instabilità e a riduzione della controllabilità del velivolo, ma anche al danneggiamento del drone e del carico stesso. L'obiettivo di questo studio è progettare un sistema passivo di controllo del moto causato dall'oscillazione del carico in modo tale da non destabilizzare il drone durante il trasporto. In primo luogo, sarà necessario elaborare un modello matematico che illustri la cinematica e la dinamica di un drone, in questo caso verrà considerato l'esacottero DJI S800. In seguito si studierà una strategia di controllo passivo dell'oscillazione, il cui scopo è mantenere il baricentro del drone e quello del carico allineati durante l'intera operazione di trasporto in modo tale da mantenere la stabilità del velivolo senza che vi sia alcun tipo di azione da parte del pilota sui comandi di volo.
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Moraes, Filho Odilon Carpes. « Os mecanismos de controle preventivo de constitucionalidade no direito brasileiro ». reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2008. http://hdl.handle.net/10183/76771.

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Résumé :
Questo lavoro ha lo scopo di catalogare e descrivere i meccanismi di controllo preventivo di costituzionalità esistente nella pianificazione patria. Tradizionalmente, è consuetudine di classificare il controllo della costituzionalità delle leggi in due o tre modelli: Americano e austriaci (alcuni aggiunto il modello francese), in vista della provenienza dei controlli: diffuso e concentrato (e preventivo), rispettivamente. Tuttavia, come mostra la ricerca, non vi è alcun modo, al momento, prendere in considerazione questa classificazione sono stagne, nella misura in cui ogni paese si fondono le caratteristiche dei modelli di cui, al fine di adeguarli alla cultura giuridica del posto. In questo corso, si è in un sistema giuridico, i meccanismi (non modelli) per il controllo di costituzionalità. Alcuni sono repressivi (dove il controllo avviene dopo la pubblicazione di atto legislativo), altri sono preventivi (quando il controllo è operato durante il processo legislativo). Un altro significato è ancora lì: quando il controllo è esercitato dalla magistratura e quando non lo è. Così, il lavoro affronterà i meccanismi, giudiziarie e non giudiziarie, il controllo preventivo di costituzionalità trovato in Brasile, cioè, il controllo di costituzionalità condotta dal presidente della Camera dei Deputati, per l'istituzione di commissioni i giustizia, il diritto di veto dei Presidente della Repubblica, l'analisi delle ipotesi di misure costituzionali e il Congresso Nazionale, il controllo effettuato accidentali durante il processo legislativo, il controllo di costituzionalità di preventivo proposto emendamento costituzionale che cercano di abolire una clausola pétrea e la possibilità di controllo dapprima per la Azione di violazione di obblighi fondamentali.
Este trabalho tem o objetivo de catalogar e descrever os mecanismos de controle preventivo de constitucionalidade existentes no ordenamento pátrio. Tradicionalmente, costuma-se classificar o controle de constitucionalidade das leis em dois ou três modelos: americano e austríaco (alguns acrescem o modelo francês), em vista da origem dos controles: difuso e concentrado (e preventivo), respectivamente. Todavia, conforme se busca demonstrar, não há como, atualmente, considerar tal classificação de modo estanque, na medida em que cada país mescla características dos modelos apontados, a fim de adaptá-las à cultura jurídica do lugar. Nesse rumo, tem-se, em um ordenamento jurídico, mecanismos (e não modelos) de controle de constitucionalidade. Alguns são repressivos (em que controle se dá após publicado o ato normativo), outros são preventivos (quando o controle se opera durante o processo legislativo). Outra acepção ainda se vislumbra: quando o controle é exercido pelo Poder Judiciário e quando não é. Desta forma, o trabalho abordará os mecanismos, não-jurisdicionais e jurisdicionais, de controle preventivo de constitucionalidade encontrados no Brasil, quais sejam, controle de constitucionalidade realizado pelo presidente da Câmara dos Deputados, pelas comissões de constituição e justiça, o veto do presidente da República, a análise dos pressupostos constitucionais das medidas provisórias no Congresso Nacional, o controle incidental realizado durante o processo legislativo, o controle preventivo de constitucionalidade de proposta de emenda constitucional tendente a abolir uma cláusula pétrea e a possibilidade de controle prévio pela ação de descumprimento de preceito fundamental.
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TREVISANI, ALBERTO. « CONTROLLO SIMULTANEO DI VIBRAZIONI E MOTO RIGIDO IN MECCANISMI ARTICOLATI A MEMBRI DEFORMABILI ». Doctoral thesis, 2001. http://hdl.handle.net/11577/2975699.

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Résumé :
Il presente lavoro approfondisce tematiche connesse alla modellazione ed al controllo di manipolatori leggeri nei quali si manifestano fenomeni vibratori indesiderati. In particolare, un originale schema per il controllo del moto e delle vibrazioni di sistemi articolati piani viene presentato e testato, numericamente e sperimentalmente, con riferimento ad un quadrilatero articolato piano con tutti i membri deformabili. Lo schema è progettato per consentire un controllo il più possibile disaccoppiato del moto rigido, opportunamente definito, e dei fenomeni vibratori che si generano in un meccanismo a causa della deformabilità dei membri. A tal fine vengono utilizzati regolatori derivati da quelli standard della teoria dei controlli, che operano in parallelo su un sistema ridotto di variabili facilmente misurabili sperimentalmente. I fenomeni di accoppiamento dinamico tra le variabili controllate, che necessariamente si vengono a manifestare, sono attenuati adottando accorgimenti per la rielaborazione dei segnali. Inoltre, per rendere più efficace lo schema di controllo, gli effetti gravitazionali sono compensati separatamente sulla base di un modello a membri rigidi del meccanismo. Per la messa a punto e la verifica delle prestazioni dello schema di controllo viene sviluppato un accurato simulatore dinamico. Esso riproduce il comportamento del sistema controllato utilizzando un modello dinamico ad elementi finiti in grado di evidenziare gli effetti di mutuo accoppiamento inerziale tra moto rigido e vibrazioni. Lo schema di controllo è implementato ed integrato con il simulatore del meccanismo utilizzando un software che semplifica significativamente anche le operazioni per la verifica sperimentale delle prestazioni del controllo. I risultati ottenuti in simulazione, relativi alla risposta del sistema in catena chiusa ad un ingresso a gradino applicato a partire da una configurazione di equilibrio statico, dimostrano l’efficacia dello schema sintetizzato. Le prove sperimentali, condotte su un prototipo strumentato del meccanismo senza apportare alcuna modifica allo schema di controllo ed al valore dei parametri in esso presenti, hanno confermato la validità delle prestazioni dello schema e sono in buona corrispondenza con i risultati numerici a dimostrazione dell’accuratezza del modello dinamico.
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FONTANA, ROSA. « Speech Motor Control e Linguaggio Umano. Le nuove ipotesi sui meccanismi di controllo motorio dell'articolazione linguistica ». Doctoral thesis, 2017. http://hdl.handle.net/11570/3117986.

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Résumé :
Aim of this work is to show the evolutionary connection between the chewing movements and the development of species-specific traits useful for speech in Homo Sapiens. This study will demonstrate how motor control of masticatory system affects the whole body homeostasis and its interactions are reciprocal for the production of human articulated language. In this perspective we consider speech as the product of a slow evolution of structures previously used for primary purposes and then adapted to new purely human functions ( refunctionalization ).
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Livres sur le sujet "Meccanismo controllato"

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Salvioni, Daniela M. Le imprese alberghiere : Complessità strutturale e meccanismi di controllo. Milano : Giuffrè Editore, 1988.

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Salvioni, Daniela M. Le imprese alberghiere : Complessità strutturale e meccanismi di controllo. Milano : Giuffrè editore, 1988.

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Nisco, Attilio. Controlli sul mercato finanziario e responsabilità penale. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg245.

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Résumé :
Scandali finanziari e crisi più e meno recenti pongono un fondamentale interrogativo: a che servono molteplici meccanismi di controllo innanzi ad un ineliminabile rischio di “abusi di mercato” e di frodi nei confronti dei risparmiatori? La risposta del legislatore è rappresentata da un consistente moto di riforme intese a conferire nuovi doveri, poteri e, soprattutto, credibilità ai controlli, interni ed esterni alle società, nonché all’autorità di vigilanza sul mercato. È dato supporre che una simile palingenesi della funzione di controllo non possa non incidere sulla responsabilità penale dei suoi titolari, in particolare, per l’omesso impedimento dei reati commessi dagli organi esecutivi di una società, in danno di un interesse collettivo di recente emersione: il “risparmio”. Questo volume ricostruisce tale problematica, rivisitando temi classici, quali il reato omissivo improprio e la compartecipazione omissiva, alla luce delle questioni sollevate dall’assurgere delle organizzazioni societarie ad apparati procedurali complessi, entro i quali lo schema gerarchico e i tradizionali equilibri di potere subiscono una significativa metamorfosi. L’indagine costituisce occasione di riflessione sul concetto di “posizione di garanzia” e sulle sue possibilità di impiego, a tutela dei risparmiatori, nello scenario organizzativo delineato dal diritto delle società azionarie e del mercato finanziario.
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