Littérature scientifique sur le sujet « Meccanismi di controllo »

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Articles de revues sur le sujet "Meccanismi di controllo"

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Cristina Gugliandolo, Maria, Valeria Verrastro et Francesca Liga. « Parenting invalidante e dipendenze tecnologiche : il ruolo del controllo psicologico genitoriale ». MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no 3 (décembre 2019) : 55–74. http://dx.doi.org/10.3280/mal2019-003005.

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Résumé :
Recenti studi hanno evidenziato come pratiche genitoriali disfunzionali (quali il controllo psicologico) si correlino con esiti maladattivi nei figli. L'obiettivo del presente studio è quello di indagare i meccanismi che sottendono l'insorgere di un uso dipendente delle nuo-ve tecnologie. 311 partecipanti, tra i 18 e i 26 anni, hanno compilato alcuni questionari. I risultati hanno evidenziato una relazione tra controllo psicologico genitoriale e dipendenza da Internet, da smartphone e da social network, attraverso la mediazione della suscettibilità al controllo. Questo studio contribuisce all'avanzamento della letteratura in merito alla com-binazione di fattori sociali e personali nell'eziologia delle nuove dipendenze e offre spunti alla riflessione sulla possibilità di considerare il controllo psicologico come una forma di abuso emotivo.
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Trincas, Roberta, et Mauro Meleddu. « La relazione tra processi emotivi e processi di controllo cognitivo : i meccanismi di conflitto e interazione ». RICERCHE DI PSICOLOGIA, no 2 (juin 2012) : 243–80. http://dx.doi.org/10.3280/rip2011-002005.

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Résumé :
Nell'ultimo decennio si č sviluppato notevolmente lo studio della relazione tra processi emotivi e processi di controllo cognitivo e, attualmente, č stata sottolineata la similaritŕ tra questi due processi. Pensiamo, per esempio, allo sviluppo dei modelli del doppio processo nell'ambito di studio delle emozioni (Barrett et al., 2007), secondo cui i processi emotivi comprendono forme di elaborazione automatica e controllata cosě come i processi cognitivi. In accordo con questa prospettiva, risulta necessario chiarire alcune questioni fondamentali sulla similaritŕ tra emozioni e processi cognitivi e sui loro meccanismi di interazione. Le ricerche sull'argomento si sono interessate a due aspetti, uno riguarda il ruolo dei processi di controllo cognitivo nella regolazione emotiva, l'altro si focalizza sull'influenza delle emozioni sui processi di controllo del pensiero e del comportamento. L'obiettivo di questa rassegna critica della letteratura č di approfondire quest'ultimo filone di ricerca considerando, in particolare, la prospettiva secondo cui gli stati emotivi sarebbero attivati automaticamente e, conseguentemente, interferirebbero sull'esecuzione di compiti che richiedono controllo esecutivo (Gray, 2004; Zelazo, 2006). A tal fine, verrŕ delineata una prospettiva teorico/metodologica che integra i principali modelli teorici e le ricerche appartenenti a questo ambito di studi delle scienze cognitive.
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Beretta, Sergio, Saverio Bozzolan et Giovanna Michelon. « La disclosure sul sistema di controllo interno come meccanismo di monitoraggio : evidenze empiriche da differenti contesti istituzionali ». MANAGEMENT CONTROL, no 1 (avril 2011) : 125–49. http://dx.doi.org/10.3280/maco2011-001006.

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Résumé :
I sistemi di controllo interno (SCI) orientano l'azione del management e contribuiscono alla protezione degli interessi degli investitori (e degli altri stakeholder). La natura di meccanismi di governo interni all'organizzazione, tuttavia, impedisce la diretta osservazione dei SCI da parte degli investitori, i quali possono maturare un proprio giudizio sulla qualitŕ della loro struttura e l'efficacia del loro funzionamento solo attraverso la diffusione di informazioni fornite dal management. La teoria dell'agenzia offre un'utile prospettiva di indagine, suggerendo che il management avrŕ maggiori incentivi alla disclosure sui SCI quanto piů deboli sono i meccanismi di governo aziendale. In particolare questo lavoro indaga in merito alla esistenza di un rapporto di sostituzione fra disclosure sui SCI ed altri meccanismi di monitoring riconducibili in essenza alla struttura proprietaria dell'impresa ed alla composizione dei massimi organi di governo aziendale. L'ipotesi di sostituzione viene esaminata in differenti contesti istituzionali attraverso l'analisi della disclosure sui SCI di 160 societŕ europee quotate su quattro differenti mercati finanziari (Londra, Parigi, Francoforte, Milano) per il triennio 2003- 2005. Le evidenze raccolte e le analisi condotte testimoniano l'esistenza di tale rapporto di sostituzione, contribuendo a chiarire le logiche di utilizzo discrezionale della disclosure da parte del management.
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Mazzucotelli, Francesco. « FRAGMENTS OF LEBANON : SECTARIANISM AND THE FINANCIAL CRISIS ». Il Politico 252, no 1 (22 juin 2020) : 24–42. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2020.295.

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Résumé :
L’attuale crisi finanziaria libanese è per molti versi il risultato di un sistema politico clientelare, rivestito di narrazioni e di rivendicazioni confessionali, che ha utilizzato le risorse pubbliche in cambio di un instabile supporto. L’articolo prende in considerazione il default del marzo 2020 nel quadro del dibattito sulla fragilità dello stato libanese e la natura del sistema confessionalista. La fragilità delle istituzioni pubbliche libanesi è stata spesso convenientemente spiegata come l’effetto di fattori esterni, ultimo tra i quali il fardello rappresentato dai rifugiati della guerra civile siriana, o come il risultato delle frammentazioni religiose. L’articolo inquadra la crisi in corso all’intersezione tra il collasso di un sistema neopatrimoniale di rendite legate alle economie del Golfo e la crisi di legittimità delle élites politiche locali. La combinazione di tutti questi fattori esaspera i meccanismi di impoverimento della maggioranza della popolazione, e particolarmente della sua classe media, che rimane esposta a meccanismi confessionali di clientelismo, disciplina e controllo. Il paradosso dell’attuale crisi è che essa sta rafforzando le fondamenta del sistema che è all’origine dei meccanismi di indebitamento e di insostenibilità finanziaria. Dopo essere state messe sotto pressione dalle manifestazioni di piazza negli ultimi mesi del 2019, la pandemia di Covid-19 sta offrendo alle élites politiche la possibilità di riaffermare il proprio controllo egemonico sui propri territori e settori sociali di riferimento.
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Noto, Guido, Lucrezia Coletta, Sara Zuccarino et Milena Vainieri. « Il controllo e la gestione della performance delle attività di prevenzione in contesti interorganizzativi : il caso dei controlli frontalieri sugli alimenti ». MECOSAN, no 117 (avril 2021) : 59–75. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2021-117004.

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Résumé :
I servizi sanitari di prevenzione sono caratterizzati da un'elevata complessita principalmente legata al contesto inter-organizzativo e ambientale in cui operano. Da cio consegue una notevole difficolta nel misurarne e valutarne i risultati. Per tali motivi, il controllo e la gestione della performance delle attivita di prevenzione si avvalgono di diversi meccanismi, formali e informali, che hanno l'obiettivo di orientare i comportamenti e le decisioni degli individui e delle organizzazioni coinvolte verso fini comuni. Lo scopo del presente lavoro e quello di approfondire i sistemi di controllo e gestione della performance impiegati nei servizi di prevenzione che operano in contesti inter-organizzativi - e in particolare nell'ambito dei controlli frontalieri sugli alimenti - al fine di supportare il disegno e l'implementazione degli stessi. Per fare cio, la ricerca si concentra sui casi di studio delle infrastrutture portuali di Genova e Livorno. Parole chiave: prevenzione, controlli condottools. To explore performance management in such contexts, this research suggests the adoption of management control as a "package" approach. Thus, the research's objective is to understand how management control operates in the delivery of preventative services operating in inter-organizational environment. To do so, this study focuses on the cases of Genoa's and Leghorn's ports.
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D’Andrea, Antonio. « Il Parlamento e il Governo : le ragioni del rispettivo disallineamento costituzionale (sempre reversibile) ». DIRITTO COSTITUZIONALE, no 3 (novembre 2022) : 9–40. http://dx.doi.org/10.3280/dc2022-003002.

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Résumé :
Da circa trent'anni il sistema di governo parlamentare, in Italia, ha funzionato in modo poco rispettoso del ruolo centrale che la Costituzione riserva agli organi parlamentari, a cominciare dall'esercizio della funzione normativa. Nella prassi sono stati il Governo e il suo leader, insieme allo stesso Presidente della Repubblica, ad assumere, non solo la guida politica dello Stato, ma anche il pieno controllo della maggioranza parlamentare via via faticosamente costituita. Nell'articolo si ipotizzano alcune soluzioni istituzionali incentrate principalmente su nuovi meccanismi elettorali in grado di rivitalizzare il parlamenta-rismo italiano, ritenuto sempre preferibile ad altri sistemi di governo.
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Campostrini, Stefano. « Metodi e strumenti di valutazione nella prevenzione e nella promozione della salute ». RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no 50 (décembre 2012) : 7–22. http://dx.doi.org/10.3280/riv2011-050002.

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Résumé :
Nella prevenzione e promozione della salute c'č sempre piů domanda di valutazione: soprattutto in tempi di crisi economica si domanda che i programmi, interventi, politiche si basino su sostanziali evidenze di efficacia. Inoltre, per svolgere al meglio il loro ruolo di regolatori del sistema, ministero e regioni necessitano di meccanismi di monitoraggio e controllo, per programmare, indirizzare e valutare. Il presente intervento vuole proporre alcune riflessioni di carattere metodologico per un primo indirizzo sia a quei valutatori che si accingono ad applicarsi a questo specifico ambito, sia agli operatori della prevenzione e della promozione della salute che vogliono affrontare problemi valutativi. Non si vuole con questo raggiungere un'esaustivitŕ (impossibile in un singolo intervento) ma suscitare alcune domande e riflessioni.
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Tambone, Stefania, Rosalinda Cassibba, Lara Luchinovich et Silvia Godelli. « Un'indagine sulle conseguenze psicologiche dell'abuso attraverso l'uso del test di Rorschach ». MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no 1 (mars 2010) : 67–87. http://dx.doi.org/10.3280/mal2010-001005.

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Résumé :
Il presente lavoro č finalizzato a comprendere se e quanto il test di Rorschach possa aiutare a valutare le conseguenze dell'abuso, nelle sue varie forme, su specifiche aree dello sviluppo psicologico dei bambini che ne sono vittime. La ricerca č stata condotta su un campione di 40 bambini di etŕ compresa tra i 6 e i 10 anni, di cui 20 vittime di abuso e 20 non abusati. Dalla comparazione fra bambini vittime di abuso e gruppo di confronto č emerso che il gruppo di bambini abusati č caratterizzato da una produzione ideativa limitata, carente sul piano della qualitŕ formale, da un elevato controllo della sfera emotiva attraverso il ricorso a massicci meccanismi di rimozione, da una scarsa capacitŕ di introiezione e dall'assenza di oggetti interni identificatori.
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Fontana, Dario, et Giovanni Solinas. « Qualità del lavoro nell'industria digitalizzata : risultati di una ricerca empirica ». SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no 158 (novembre 2020) : 74–95. http://dx.doi.org/10.3280/sl2020-158004.

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Résumé :
In questo saggio si discutono i risultati di una ricerca sulle condizioni di lavoro in imprese "digitalizzate". Sono stati intervistati oltre mille lavoratori occupati in imprese manifatturiere e nel settore bancario nella provincia di Modena. L'indagine ha riguardato le diverse dimensioni della qualità del lavoro privilegiando il confronto tra i lavoratori "digitalizzati" e "classici". Lo sfondo teorico dello studio è, in larga parte, quello originariamente proposto da Gallino. Per le imprese prese a riferimento, le trasformazioni in atto determinano una forte intensificazione dei carichi di lavoro e una standardizzazione di procedure e compiti. Questo fenomeno coinvolge una larga maggioranza dei lavoratori. L'assetto digitale ha lasciato invariati (se non peggiorati) i gradi di autonomia e di controllo senza rafforzare i meccanismi partecipativi e di condivisione dei destini e della mission aziendale. Per tutte le dimensioni emergono segni marcati di discriminazione di genere.
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Smorti, Martina, Vania Valoriani, Claudia Vanni et Paola Benvenuti. « Assisted reproduction and maternal representations during pregnancy Aims ». PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no 1 (septembre 2010) : 33–54. http://dx.doi.org/10.3280/psd2010-001002.

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Résumé :
Obiettivo. Analizzare le rappresentazioni materne in un campione di donne in gravidanza tramite fecondazione assistita. Nello specifico si intende analizzare: 1) il contenuto dell'esperienza della gravidanza e dell'essere madre e 2) lo stile delle rappresentazioni materne relative a sé e al bambino. Metodologia. Campione: 20 donne italiane di etŕ compresa tra i 28 e i 42 anni (etŕ media 35; d.s. 4) in attesa del primo figlio. Strumento: Intervista per le Rappresentazioni Materne in Gravidanza (Ammaniti et al., 1995). Risultati. Il tema dell'infertilitŕ emerge con forza dalle interviste; il modo in cui č avvenuta la fecondazione influenza l'esperienza della gravidanza che viene vissuta in maniera piů concreta e meno affettiva. Inoltre, soprattutto se la gravidanza č stata a forte rischio medico, le donne hanno maggiore difficoltŕ a lasciarsi andare alla gravidanza e tendono ad usare meccanismi di difesa volti a mantenere il controllo su di sé.
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Thèses sur le sujet "Meccanismi di controllo"

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SORRENTINO, ELEONORA. « Meccanismi di controllo della proliferazione delle cellule germinali primordiali ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2008. http://hdl.handle.net/2108/446.

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Résumé :
Il ciclo cellulare nelle PGCs presenta aspetti particolari che richiedono probabilmente meccanismi di controllo unici. Difatti tali meccanismi devono assicurare allo stesso tempo l’espansione della popolazione germinale, il mantenimento potenziale della totipotenza differenziativa intrinseca alla linea germinale e il passaggio dal ciclo mitotico a quello meiotico in maniera dipendente dal sesso. Nel nostro lavoro, impiegando metodologie di isolamento e coltura di cellule germinali delle gonadi di embrioni murini a diversi stadi di sviluppo messe a punto nel nostro laboratorio, abbiamo iniziato a caratterizzare l’espressione in tali cellule di un gruppo significativo di geni (96) coinvolti nel controllo del ciclo cellulare mitotico delle cellule somatiche, utilizzando per la prima volta una tecnologia di analisi di c-DNA microarray su popolazioni purificate di PGCs, ovociti primari in profase meiotica I e prospermatogoni in G0. Allo stesso tempo, l’espressione degli stessi geni è stata analizzata per confronto in cellule ES, EG e fibroblasti embrionali. Le analisi comparate dei cDNA arrays hanno da una parte evidenziato somiglianze e differenze nel ciclo cellulare tra PGCs, cellule ES e cellule EG e dall’altra fornito indicazioni su alcuni meccanismi molecolari relativi al ciclo cellulare che potrebbero essere responsabili del blocco mitotico nelle cellule germinali embrionali e il passaggio al ciclo meiotico negli ovociti. Nel primo tipo di confronto, si è potuto rilevare che, relativamente ai geni analizzati, le PGCs presentano un ciclo cellulare che da una parte le rende simili a normali cellule somatiche proliferanti, in particolare per la presenza di una fase G1 soggetta a regolazione, dall’atra le rende più affini nel complesso di espressione genica alle cellule staminali alle quali sono accomunate per diverse altre caratteristiche genomiche. Da rilevare in tale ambito le notevoli diversità di espressione dei cDNA per Eras e Timp-3 tra le PGCs e le cellule EG che possono rappresentare oggetto di ulteriori studi relativi ai meccanismi alla base della trasformazione delle PGCs in cellule EG o EC. Nel confronto tra PGCs e prospermatogoni e ovociti e tra prospermatogoni e ovociti, le osservazioni più interessanti a nostro parere, riguardano l’espressione relativamente elevata sia nei prospermatogoni che negli ovociti della ciclina G2 e degli inibitori delle CDKs p16 e p21, che rende queste proteine candidate per un ruolo nel blocco mitotico che si verifica in questi due tipi cellulari, e gli aumentati livelli di trascritti per ciclina C e ciclina H, due cicline che potrebbero avere un ruolo importante nel passaggio da mitosi a meiosi negli ovociti.
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RIGHI, GIOVANNI. « MECCANISMI PSICOLOGICI DI CONTROLLO DELL'ATTIVITA' FISIOLOGICA UMANA : STUDI SPERIMENTALI SUL BIOFEEDBACK DI SECOND'ORDINE ». Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2006. http://thesis2.sba.units.it/store/handle/item/12362.

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Résumé :
2004/2005
Il lavoro di ricerca svolto in questa tesi è strettamente legato ad una prospettiva che vede nell'approccio sperimentale alla psicologia dello sport il punto di riferimento teorico ed applicativo. Il percorso metodologico che si è voluto tracciare nel corso dei primi capitoli sta ad indicare un'esigenza imprescindibile sottolineata più volte nel corso dello sviluppo delle ipotesi di lavoro: l'applicazione del metodo sperimentale alle problematiche psicologiche inerenti all'esperienza sportiva umana è una grande risorsa per la psicologia e per tutte le scienze dello sport. Il concetto principale grazie al quale si snoda l'intero percorso che unisce l'analisi della letteratura di settore alla strutturazione delle sperimentazioni proposte è sicuramente il biofeedback. Quest'ultimo è, al tempo stesso, un processo avente specifiche basi fisiologiche nonché una tecnica di intervento utilizzata sia in ambito psicologico che bio-medico. Nei quattro esperimenti riportati in questo lavoro di tesi si è cercato di espandere il concetto tradizionale di bio feedback dimostrando l'opportunità di distinguere diversi piani di analisi di applicabilità delle tecniche legate al principio di retroazione ed implementate grazie ai supporti tecnologici di diagnosi e di stimolazione del soggetto. La proposta formulata è stata definita come ipotesi relativa all'utilizzo del bio feedback di secondo ordine. Tale definizione nasce dal principio base applicato nella strutturazione degli esperimenti e relativo alla stimolazione acustica dei soggetti con una rappresentazione sonora del battito cardiaco umano avente frequenza del battito controllata sistematicamente. In diverse condizioni (a riposo, durante l'esecuzione di un compito cognitivo, durante il recupero post-performance e negli intervalli tra prove finalizzate alla misurazione della forza esplosiva), infatti, è stata proposta ai soggetti una stimolazione con un suono relativo ad un battito cardiaco avente frequenza sistematicamente tarata su determinati parametri e comunque diversa da quella effettivamente rilevata nella situazione contingente. L'effetto riscontrato sperimentalmente è quello di una forte tendenza alla standardizzazione delle condizioni di attivazione cardiaca e, associato a quest'ultima, un'ottimizzazione delle risorse fisiche in funzione della performance sportiva. L'importanza dei risultati ottenuti nelle sperimentazioni proposte in questo lavoro sottolinea, da un lato, la necessità della riscoperta della stimolazione acustica in funzione della strutturazione di strategie cognitive per il miglioramento della performance in ambito sportivo, dall'altro, la fondatezza dell'ipotesi relativa all'efficacia del biofeedback cardiaco di second'ordine nel contesto generale degli studi sui processi di autoregolazione dell'essere umano.
XVIII Ciclo
1975
Versione digitalizzata della tesi di dottorato cartacea.
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MASTROPAOLO, Mariangela. « ANALISI DEI MECCANISMI DI CONTROLLO DELLA MOTILITA’ GASTROINTESTINALE DA PARTE DI ORMONI COINVOLTI NEL BILANCIO IDRICO-SALINO ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2014. http://hdl.handle.net/10447/91008.

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Gugliotta, Oscar. « I Meccanismi di accountability delle Istituzioni finanziarie multilaterali : dall’Inspection Panel della Banca Mondiale al Project-Affected People’s Mechanism dell’Asian Infrastructure Investment Bank ». Doctoral thesis, Luiss Guido Carli, 2022. https://hdl.handle.net/11385/223978.

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Accountability e responsabilità delle istituzioni finanziarie multilaterali nel diritto internazionale. La nascita dei meccanismi di controllo (Independent Accountability Mechanisms – IAMs). I meccanismi indipendenti di accountability (IAMs) delle principali MFIs: composizione, competenze, procedure e funzioni. I diversi meccanismi indipendenti di accountability (IAMs) a confronto.
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Moraes, Filho Odilon Carpes. « Os mecanismos de controle preventivo de constitucionalidade no direito brasileiro ». reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2008. http://hdl.handle.net/10183/76771.

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Résumé :
Questo lavoro ha lo scopo di catalogare e descrivere i meccanismi di controllo preventivo di costituzionalità esistente nella pianificazione patria. Tradizionalmente, è consuetudine di classificare il controllo della costituzionalità delle leggi in due o tre modelli: Americano e austriaci (alcuni aggiunto il modello francese), in vista della provenienza dei controlli: diffuso e concentrato (e preventivo), rispettivamente. Tuttavia, come mostra la ricerca, non vi è alcun modo, al momento, prendere in considerazione questa classificazione sono stagne, nella misura in cui ogni paese si fondono le caratteristiche dei modelli di cui, al fine di adeguarli alla cultura giuridica del posto. In questo corso, si è in un sistema giuridico, i meccanismi (non modelli) per il controllo di costituzionalità. Alcuni sono repressivi (dove il controllo avviene dopo la pubblicazione di atto legislativo), altri sono preventivi (quando il controllo è operato durante il processo legislativo). Un altro significato è ancora lì: quando il controllo è esercitato dalla magistratura e quando non lo è. Così, il lavoro affronterà i meccanismi, giudiziarie e non giudiziarie, il controllo preventivo di costituzionalità trovato in Brasile, cioè, il controllo di costituzionalità condotta dal presidente della Camera dei Deputati, per l'istituzione di commissioni i giustizia, il diritto di veto dei Presidente della Repubblica, l'analisi delle ipotesi di misure costituzionali e il Congresso Nazionale, il controllo effettuato accidentali durante il processo legislativo, il controllo di costituzionalità di preventivo proposto emendamento costituzionale che cercano di abolire una clausola pétrea e la possibilità di controllo dapprima per la Azione di violazione di obblighi fondamentali.
Este trabalho tem o objetivo de catalogar e descrever os mecanismos de controle preventivo de constitucionalidade existentes no ordenamento pátrio. Tradicionalmente, costuma-se classificar o controle de constitucionalidade das leis em dois ou três modelos: americano e austríaco (alguns acrescem o modelo francês), em vista da origem dos controles: difuso e concentrado (e preventivo), respectivamente. Todavia, conforme se busca demonstrar, não há como, atualmente, considerar tal classificação de modo estanque, na medida em que cada país mescla características dos modelos apontados, a fim de adaptá-las à cultura jurídica do lugar. Nesse rumo, tem-se, em um ordenamento jurídico, mecanismos (e não modelos) de controle de constitucionalidade. Alguns são repressivos (em que controle se dá após publicado o ato normativo), outros são preventivos (quando o controle se opera durante o processo legislativo). Outra acepção ainda se vislumbra: quando o controle é exercido pelo Poder Judiciário e quando não é. Desta forma, o trabalho abordará os mecanismos, não-jurisdicionais e jurisdicionais, de controle preventivo de constitucionalidade encontrados no Brasil, quais sejam, controle de constitucionalidade realizado pelo presidente da Câmara dos Deputados, pelas comissões de constituição e justiça, o veto do presidente da República, a análise dos pressupostos constitucionais das medidas provisórias no Congresso Nacional, o controle incidental realizado durante o processo legislativo, o controle preventivo de constitucionalidade de proposta de emenda constitucional tendente a abolir uma cláusula pétrea e a possibilidade de controle prévio pela ação de descumprimento de preceito fundamental.
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Muscati, Roberta. « Progettazione a meccanismo controllato di telai in C.A ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2017. http://hdl.handle.net/10556/2695.

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Résumé :
2015 - 2016
The Theory oj Plastic Mechanism Control (TPMC), based on the application oj the kinematic theorem oj the plastic collapse, has been developed in the nineties with rejerence to moment-resisting jrames (MRFs) and progressively extended to several steel structural typologies, commonly adopted as seismic-resistant structural system. The aim oj this PhD thesis is the study oj a simple procedure to design moment resisting concrete jrames. This methodology allows to dejine structures having a smart behaviour when subjected to seismic excitation. Infact, the structure develops the maximum number oj dissipative zones by means oj a particular collapse mechanism: the global one. In particular, the outcome oj the theory is the evaluation oj the sum oj the plastic moments oj the columns required, at each storey, to prevent undesiredjailure modes such as sojt-storey mechanism. In the proposed method the second-order effects, due to vertical loads, can play an important rale in the seismic design oj reinforced concrete jrames; they can be taken into account by mean the mechanism equilibrium curve oj the considered collapse mechanism. To complete the study, is important to consider a comparison between the design oj a reinjorced concrete jrame according code rules i.e. adopting the hierarchy criteria and the same frame designed by the Theory oj Plastic Mechanism Contro!. The TPMC is a more sophisticated design procedure because it works in jull compliance with codes recommendations considering that it respects the hierarchy criteria. These last, in jact, are jundamental to avo id dangerous collapse mechanisms such as "sojt-storey" mechanism but they are not sufficient to guarantee the exploitation oj the maximum dissipation capacity oj the frame To validate the TPMC design procedure several practical applications with reference to the design of a multi-storey frame are presented. In addition, both push-over analyses and non.-linear dynamic analyses have been made to investigate the actual collapse mechanism of the designed structure. All the obtained results confirm the capability of the design procedure to achieve a collapse mechanism of global type. The importance of this theory and therefore of the design structures is the possibilities to maximize the energy dissipation capacity and global ductility because all the dissipative zones are involved in the corresponding yielding pattern. Conversely, beam-column hierarchy criterion, commonly suggested by seismic codes, appears only as a very rough approximation when compared to the TPMC and its theoretical background. During the study has been realized the implementation of a graphical interface for the design of reinforced concrete frames. The program works as a pre- and post- processor of a routine calculation for the design of frames with kinematic theorem of plastic collapse. The aim oJ this software is give the possibility to design according to TPMC me tho do logy, through the use of a technological instrument, simple to use from all types of users, even not IT experts. [edited by author]
XV n.s
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CILENTI, FRANCESCO. « CARATTERIZZAZIONE DEI MECCANISMI MOLECOLARI CHE CONTROLLANO L'ESPRESSIONE DI GENI INFIAMMATORI NEI MACROFAGI ». Doctoral thesis, Università Vita-Salute San Raffaele, 2021. http://hdl.handle.net/20.500.11768/121781.

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Résumé :
Stimoli ambientali con opposta funzione biologica, come ad esempio segnali immunostimolatori e immunomodulatori, regolano l’espressione di geni infiammatori per coordinare una risposta immunitaria protettiva e, allo stesso tempo, evitare danno tissutale. Nonostante la co-esistenza di tali stimoli in molti contesti, i meccanismi molecolari che regolano l’espressione di geni infiammatori da parte di stimoli immunomodulatori sono poco caratterizzati. In questo studio, le proprietà genomiche dei geni e degli elementi cis-regolatori attivati dal lipopolisaccaride (LPS), prototipo di stimolo infiammatorio, sono state valutate nel contesto di co-esposizione con rilevanti stimoli immunomodulatori in macrofagi murini. Lo studio si è particolarmente focalizzato sulla modalità di soppressione degli elementi cis-regolatori attivati da LPS da parte del derivato dell’acido arachidonico prostaglandina E2 (PGE2). PGE2 sopprime l’attivazione di un gruppo di enhancer e geni infiammatori, tra cui l’interferone di tipo I (IFN I). Gli enhancer soppressi da PGE2 sono poco accessibili basalmente (ovvero in macrofagi non stimolati) e contengono il sito di legame per i fattori trascrizionali della famiglia MEF2. La delezione del fattore trascrizionale MEF2A provoca effetti simili al trattamento con PGE2, ovvero soppressione di enhancer infiammatori e geni, tra cui IFN I, in seguito ad esposizione a diversi stimoli infiammatori. In particolare, PGE2 interferisce con l’attivazione di ERK5, noto interattore di MEF2, da parte di LPS. Questo studio identifica l’asse PGE2-MEF2A come rilevante nel controllo dell’espressione di geni infiammatori e IFN I nei macrofagi.
Tight control of inflammatory gene expression by antagonistic environmental cues, namely immunostimulatory and immunomodulatory, ensures immune protection and avoid tissue damage. However, the molecular mechanisms regulating inflammatory gene expression by immunomodulatory signals remain largely uncharacterized. In this study, we dissected the genomic features of genes and cis-regulatory regions induced by lipopolysaccharide (LPS) and the impact of immunomodulatory signals on their activation in murine macrophages. We particularly focused on prostaglandin E2 (PGE2), an arachidonic derivative with a multitude and complex immunoregulatory activities, and found to counteract the activation of a set of LPS-inducible gene enhancers, including type I interferon (IFN I). Targeted gene enhancers display poorly permissive chromatin organization already in unstimulated macrophages and were marked by the transcription factor myocyte enhancer factor 2A (MEF2A). Loss of MEF2A phenocopied PGE2 treatment, namely impaired activation of inflammatory gene enhancers and abolished IFN I production upon exposure to multiple innate immune stimuli. Mechanistically, PGE2 interfered with LPS-induced activation of ERK5, a known interactor of MEF2. This study identifies a PGE2-MEF2A as relevant axis involved in the control of inflammatory gene expression and IFN I response in macrophages.
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Miori, Giordano. « La modellazione di sistemi meccanici, applicazioni per il controllo e la misura = Mechanical System Modelling, Applications for Measurement and Control ». Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2011. https://hdl.handle.net/11572/368698.

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Résumé :
The research activity of this thesis deals with the modelling of mechanical systems and two applications are analyzed by means of the same approach to modelling process. The first application is about the wind energy conversion systems. The modelling activity aimed at representing the behaviour of wind turbines operating in turbulent wind in terms of power conversion performances. The characterization of the test site has been thoroughly presented. Firstly, the concepts and the state of the art of both power curve and turbulence have been examined in detail. Secondly, a model based on a steady instantaneous power curve has been developed starting from the Reynolds approach at turbulence and a procedure to estimate the steady power curve from experimental data has been presented. The model proposed has been used on experimental data collected at the Trento test site to small wind turbines. Finally the model has been validated on experimental data through the comparison on energy capture forecasting. The second application presented deals with the measurement of cylinder roundness by means of multi-point method. The purpose of the modelling activity was the representation of the measurement process of cylinders surface through multi sensor measurement systems. The model has been developed considering step by step the architecture of the measurement system. Firstly, the generic cylinder shape and axis has been modelled in a parametric way. Then the irregular motion during the measurement process has been modelled thanks to a few parameters and finally the sensor disposition and theirs error has been implemented in the model. The parametric model obtained has been used to demonstrate the importance of consider the positioning errors of the sensors and the motion of the cylinder in 3D domain. Finally a three point method for radius and motion reconstruction has been implemented in the model and same Monte Carlo simulation has been carried out to demonstrate the effect of 3D disturbances on shape reconstruction.
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D'Elia, Jasmine. « Studio di un sistema meccanico per il fissaggio di carichi sospesi su velivoli pilotati da remoto ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/22996/.

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Résumé :
Negli ultimi tempi sono stati condotti numerosi studi sugli aeromobili a pilotaggio remoto o UAV (Unmanned Aerial Vehicles) per la loro notevole versatilità, sia per applicazioni in ambito civile, ad esempio operazioni di “ricerca e soccorso” e trasporto merci, che militare, quindi per attività di ricognizione. Durante il trasporto di carichi sospesi, questi assumono un comportamento simile a un pendolo. Questo moto oscillatorio può causare non solo diversi disturbi al drone, che possono portare a instabilità e a riduzione della controllabilità del velivolo, ma anche al danneggiamento del drone e del carico stesso. L'obiettivo di questo studio è progettare un sistema passivo di controllo del moto causato dall'oscillazione del carico in modo tale da non destabilizzare il drone durante il trasporto. In primo luogo, sarà necessario elaborare un modello matematico che illustri la cinematica e la dinamica di un drone, in questo caso verrà considerato l'esacottero DJI S800. In seguito si studierà una strategia di controllo passivo dell'oscillazione, il cui scopo è mantenere il baricentro del drone e quello del carico allineati durante l'intera operazione di trasporto in modo tale da mantenere la stabilità del velivolo senza che vi sia alcun tipo di azione da parte del pilota sui comandi di volo.
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VESPOLI, Silvestro (ORCID:0000-0003-2042-2668). « Un'architettura semi-eterarchica per sistemi di Pianificazione e Controllo della Produzione per l'Industria 4.0 ». Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2022. http://hdl.handle.net/10446/207096.

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Livres sur le sujet "Meccanismi di controllo"

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Salvioni, Daniela M. Le imprese alberghiere : Complessità strutturale e meccanismi di controllo. Milano : Giuffrè Editore, 1988.

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Salvioni, Daniela M. Le imprese alberghiere : Complessità strutturale e meccanismi di controllo. Milano : Giuffrè editore, 1988.

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Barelli, Roberto. Meccanismi sociali di schiavitù. Como : ATC, 1989.

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Nisco, Attilio. Controlli sul mercato finanziario e responsabilità penale. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg245.

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Résumé :
Scandali finanziari e crisi più e meno recenti pongono un fondamentale interrogativo: a che servono molteplici meccanismi di controllo innanzi ad un ineliminabile rischio di “abusi di mercato” e di frodi nei confronti dei risparmiatori? La risposta del legislatore è rappresentata da un consistente moto di riforme intese a conferire nuovi doveri, poteri e, soprattutto, credibilità ai controlli, interni ed esterni alle società, nonché all’autorità di vigilanza sul mercato. È dato supporre che una simile palingenesi della funzione di controllo non possa non incidere sulla responsabilità penale dei suoi titolari, in particolare, per l’omesso impedimento dei reati commessi dagli organi esecutivi di una società, in danno di un interesse collettivo di recente emersione: il “risparmio”. Questo volume ricostruisce tale problematica, rivisitando temi classici, quali il reato omissivo improprio e la compartecipazione omissiva, alla luce delle questioni sollevate dall’assurgere delle organizzazioni societarie ad apparati procedurali complessi, entro i quali lo schema gerarchico e i tradizionali equilibri di potere subiscono una significativa metamorfosi. L’indagine costituisce occasione di riflessione sul concetto di “posizione di garanzia” e sulle sue possibilità di impiego, a tutela dei risparmiatori, nello scenario organizzativo delineato dal diritto delle società azionarie e del mercato finanziario.
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