Littérature scientifique sur le sujet « Meccanicismo »

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Articles de revues sur le sujet "Meccanicismo"

1

Stella, Aldo, John L. Dennis et Chiara Nucci. « La spiegazione psico-logica di un comportamento : riflessioni su un possibile modello ». RICERCHE DI PSICOLOGIA, no 4 (mars 2012) : 479–503. http://dx.doi.org/10.3280/rip2010-004001.

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Résumé :
La ricerca si incentra sulla spiegazione delle azioni e dei comportamenti e si propone l'obiettivo di confrontare la spiegazione meccanicista, da molti considerata l'unica spiegazione scientifica, con la spiegazione ermeneutica, che comprende anche la spiegazione intenzionale, fondantesi su ragioni, piuttosto che su cause. Se il sillogismo pratico esplicita la ragione, che sta alla base di un'azione e che e indicata nelle premesse, allora il pensiero esprime il suo potere causale in ordine al configurarsi dei comportamenti. Si viene cosi a delineare una spiegazione che, poiche rende manifeste inferenze, presenta il rigore della logica e si esprime nella forma di sillogismi condizionali. Tuttavia, poiche ha a che fare con ragioni e significati, che giustificano le azioni intenzionali, non si riduce alla semplice spiegazione meccanicista. Quando compaiono i significati, i processi di elaborazione cessano di essere solo automatici ed entra in gioco la soggettivita. La dimensione formale e sintattica viene integrata dalla dimensione semantica e la funzione cognitiva diventa funzione ermeneutica, che e frutto del pensiero cosciente e si esprime mediante la lingua naturale. Quest'ultima, nel suo valere come meta-linguaggio, consente di formulare la spiegazione come un discorso, il quale, adeguatamente rigorizzato, configura la "spiegazione psico-logica", che emerge oltre le spiegazioni meccaniciste e fisicaliste, pur conservandone la scientificita
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Baldassarri, Fabrizio. « Fabio Zampieri, Il metodo anatomo-clinico fra meccanicismo ed empirismo : Marcello Malpighi, Antonio Maria Valsalva e Giovanni Battista Morgagni (Roma : ‘L’Erma’ di Bretschneider, 2016), pp. 434, €150, hardback, ISBN : 9788891311733. » Medical History 62, no 3 (11 juin 2018) : 387–89. http://dx.doi.org/10.1017/mdh.2018.29.

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3

Romero, Maria Vita. « Medicina e morale in Descartes / Medicine and ethics in Descartes ». Medicina e Morale 66, no 5 (20 décembre 2017) : 603–15. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2017.509.

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Résumé :
Descartes considera la medicina e la morale come due discipline accomunate dal conseguimento – ciascuna con mezzi e metodi propri – di un fine comune: la salute psicofisica sia come valore in sé, sia come indispensabile premessa per cogliere la felicità in questo mondo. Infatti, se l’uomo non è una “macchina animale”, ma un “composto umano” di anima e di corpo, allora bisogna riconoscere che la medicina e la morale mirano entrambe all’integrità di questo composé humain: l’una guardando al corpo unito alla mente, l’altra alla mente unita al corpo. Sulla scia degli studi condotti sulla machine animale, Descartes aveva tentato di elaborare una medicina anti-animista fondata sui princìpi della meccanica animale; ma, se è vero che tutto si spiega meccanicisticamente nell’organismo, è anche vero però che i princìpi meccanicistici non sono in grado di spiegare la totalità del composé humain, ossia dell’individuo composto di anima e corpo. Da qui la necessità di passare da una medicina basata sulla fisica pura ad una medicina basata sul composto sostanziale, e quindi dall’assoluto meccanicismo fisico al teleologismo psicofisico. Su queste premesse Descartes elabora un particolare concetto di natura su una duplice direttrice di pensiero: da un canto, egli si riallaccia a Ippocrate in merito alla natura intesa come medico delle malattie; dall’altro, apre la strada a certe suggestioni sulla medicina naturale, che invita l’uomo ad ascoltare la natura, quale fonte di rimedi ai suoi mali. ---------- Descartes considers medicine and ethics as two disciplines connected by the achievement – each with different means and methods – of a common goal: psychophysical health, both as a value in itself and as an essential condition to experience happiness in this world. Indeed, if man is not an “animal machine”, but a “human mixture” of soul and body, then it has to be recognised the medicine and ethics both target the integrity of this composé humain: one seeing the body linked to the mind, the other looking at the mind linker to the body. In line with the contribution on the machine animale, Descartes had attempted to develop an anti-animist medicine based on the principles of animal mechanics; however, if it is true that everything can be explained mechanistically in the body, it is also true that mechanistic principles cannot explain the entirety of the composé humain, i.e. the individual made of soul and body. Thus the necessity to move from a medicine purely based on physics to a medicine based on a substantial mixture; therefore, from the absolute physical mechanism to psychophysical teleology. On these conditions Descartes develops a specific concept of nature based on two ideas: on one hand, he looks at Hippocrates regarding the concept of nature seen as a healer of illness; on the other, opens the door to various intuitions of natural medicine that suggests that man should look at nature for remedies to his problems.
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Scano, Gian Paolo. « L'araba fenice e il tempietto dei perfidi lari : dualismo, mentalismo e teoria del soggetto ». RICERCA PSICOANALITICA, no 3 (novembre 2010) : 77–96. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2010-003006.

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Résumé :
La psicoanalisi nacque come disciplina fisicalista agli albori della crisi della meccanica classica, che ha lasciato la sua impronta sia nella teoria, che rivela un imprevisto dualismo nell'impianto meccanicista, che nella sua evoluzione storica, schiacciata tra contrapposte istanze riduzioniste e mentalista tuttora perduranti. Č difficile dire se la teoria dei sistemi sia sufficiente antidoto contro ogni ritorno del mentalismo, che facilmente filtra nel linguaggio teorico tramite radicate abitudini e pregiudizi, che, come gli idola theatri di F. Bacon, intralciano i processi della conoscenza. L'A. evidenzia alcuni di tali idoli pregiudiziali, riconducendoli ad un'insufficiente considerazione della prospettiva evoluzionista nell'ambito della teoresi psicologica. A partire dall'assunto che il cervello deve essere considerato, anche nelle sue caratteristiche alte e nella sua natura di cervello-che-costruisce-unamente, come un effetto casuale della storia degli organismi di questo pianeta, egli delimita una piattaforma, che poggiando sul ruolo dei qualia nel mondo effettivo della selezione naturale, potrebbe affrontare il problema dell'Io, della soggettivitŕ e dell'intersoggettivitŕ in termini dichiaratamente evoluzionisti in grado di integrare, nella prima, la "natura seconda". Questa prospettiva, tuttavia appena abbozzata, sembra poter consentire di evitare, tanto la Scilla riduzionista quanto la Cariddi mentalista.
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Quintili, Paolo. « Isa Dardano Basso, Meccanicismo e linguaggio in Francia nell’età dei Lumi, Roma, Bulzoni Editore, 1998, 384 p. » Recherches sur Diderot et sur l'Encyclopédie, no 27 (15 octobre 1999). http://dx.doi.org/10.4000/rde.1742.

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Thèses sur le sujet "Meccanicismo"

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Veneroni, Stefano. « La questione delle "Forze vive" nel primo scritto di Kant : tra meccanicismo cartesiano e dinamismo leibniziano ». Thesis, Paris 4, 2015. http://www.theses.fr/2015PA040001.

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Résumé :
S’interroger sur la clef de lecture à assumer pour aborder l’interprétation et l’analyse du premier écrit de Kant,présuppose en même temps de se poser le problème du fil conducteur qui traverse toute la recherche philosophique et scientifique de Kant. La reconstruction systématique et archéologique de la recherche spéculative kantienne pourra donc révéler, déjà à partir des Gedanken, une étude entièrement finalisée à la poursuite [I.] d’une description systématique del’univers (comme connaissance ‘objective’ du monde extérieur et intérieur, materialiter e formaliter spectata) [II.] antécédemment déterminée (comme connaissance ‘subjective’, materialiter e formaliter spectata) [III.] selon la ligne programmatique propre à la Science ‘classique’.Un tel gain a donc permis : (1.) de révéler avant tout l’origine aristotélicienne de la querelle des forces vives ; (2.) de jeter une lumière nouvelle sur la première formation de la pensée de Kant, révélant en outre les sources kantiennes orthodoxes établies par l’historiographie philosophique (c’est-à-dire Descartes, Leibniz et Wolff) comme apparentes par rapport à la perspective assumée par le parcours kantien, davantage tourné quant à lui vers les problèmes ouverts de la mise en cause du modèle physique aristotélicien par Galilée et de ceux émergeant de la tentative d’unification systématique proposée par Newton ; (3.) de trouver enfin, dans la solution kantienne, la clef de voûte pour dépasser définitivement le dualisme épistémologique (d’où l’incongruité conséquente), aujourd’hui subsistante, entre le modèle einsteinien dans le continu et le modèle, discret et probabiliste, proposée par la Mécanique quantique
Asking ourselves about the interpretative framework that we should adopt when we set out to read and examine Kant’s first oeuvre demands that we pose the preliminary question of whether a red thread recurs throughout Kant’s philosophical and scientific investigation. A reconstruction of Kant’s theoretical investigation reveals that Kant’s inquiry, beginning with the Gedanken, is entirely devoted to accomplish (I) a systematic description of the universe (understood as objective knowledge of the external and internal world, a knowledge that is viewed both materially and formally, materialiter and formaliter spectata); (II) an antecedently determined description of the universe (understood as subjective knowledge, a knowledge that is viewed both materially and formally, materialiter and formaliter spectata); and (III) a description of the universe that is carried out within the programmatic direction proper of ‘classic’ Science. Our research findings allowed us to (1) show that the question of ‘living forces’ has Aristotelian underpinnings; (2) shed new light on the first development of Kant’s thought and show that the orthodox Kantian sources (that is, Descartes, Leibniz e Wolf) depart from Kant’s philosophical project which was primarily concerned with the problems that resulted from the crisis of Aristotelian science due to Galileo’s contributions and Newton’s attempt at a systemic unification of nature; (3) finally, identify a Kantiansolution for overcoming the epistemological dualism (and the incompatibility thereof) between Einstein’s model of a continuum in nature and the Quantum Mechanical model that describes nature as discrete and probabilistic
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BALDIN, GREGORIO. « Una visione del mondo meccanicista : Galileo e Mersenne nella filosofia naturale di Thomas Hobbes ». Doctoral thesis, Università del Piemonte Orientale, 2015. http://hdl.handle.net/11579/81616.

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Laderchi, Eleonora. « Il microcosmo dell'interprete. Analisi delle tre fasi di un'interpretazione ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Résumé :
L'interpretazione, nell'immaginario comune, tende a venire considerata come un processo automatico in cui l'interprete passa meccanicamente da una lingua all'altra. Non si pensa che una prestazione di interpretazione, in realtà, richieda un lavoro rigoroso e puntuale e il continuo sviluppo di abilità cognitive. Questo elaborato ha come obiettivo quello di fornire una visione più ampia di ciò che succede dal momento in cui all'interprete viene commissionato un incarico. La struttura, composta da tre capitoli principali, cerca di evidenziare quelle che sono le tre fasi principali di una prestazione. La prima riguarda la fase previa all'interpretazione vera e propria concentrandosi sulla preparazione e le ricerche che l'interprete è tenuto ad effettuare. La seconda parte mira ad analizzare le componenti psicologiche che entrano in scena nel momento centrale dell'interpretazione. Senza lo sviluppo di queste capacità cognitive, infatti, non sarebbe possibile svolgere questo lavoro, indipendentemente dalla conoscenza linguistica. La terza parte è incentrata sui parametri che permettono di definire la qualità di un'interpretazione. L'obiettivo finale è quello di entrare, almeno in modo fittizio, nella mente di un interprete e fornire una visione meno artificiale di quella che è una professione in cui gli automatismi e i procedimenti meccanici, oltre ad essere estremamente limitanti, garantiscono un profondo insuccesso.
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Sacco, Francesco Giuseppe, Giuliana Mocchi et Roberto Bondì. « Meccanicismo e filosofia sperimentale : la teoria della materia di Robert Hooke ». Thesis, 2013. http://hdl.handle.net/10955/184.

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BRUNI, RICCARDO. « Riflessioni sull’incompletezza. I teoremi di Gödel tra logica e filosofia ». Doctoral thesis, 2004. http://hdl.handle.net/2158/1073404.

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Résumé :
La tesi si propone, da un lato, di ricostruire il significato dei teoremi di incompletezza nell'opera di Gödel attraverso il contributi degli scritti inediti, dall'altro di analizzare la tesi, avanzata da più autori nel corso del tempo, secondo cui quel risultato consentirebbe di formulare un argomento rigoroso attraverso il quale confutare la tesi meccanicista sull'equivalenza tra le mente umana e una macchina finita.
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Livres sur le sujet "Meccanicismo"

1

Organicismo, Meccanicismo. Napoli : Liguori, 1995.

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2

Vaiana, Leonarda. La nuova sfida del meccanicismo. Roma : Armando, 1999.

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3

Vaiana, Leonarda. La nuova sfida del meccanicismo. Roma : Armando, 1999.

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4

Basso, Isa Dardano. Meccanicismo e linguaggio in Francia nell'età dei lumi. Roma : Bulzoni, 1998.

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5

Gori, Pietro. Il meccanicismo metafisico : Scienza, filosofia e storia in Nietzsche e Mach. [Bologna, Italy] : Il mulino, 2009.

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6

Zampieri, Fabio. Metodo Anatomo-Clinico Fra Meccanicismo Ed Empirismo : Marcello Malpighi, Antonio Maria. L'Erma di Bretschneider, 2016.

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