Littérature scientifique sur le sujet « Mascellari »

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Articles de revues sur le sujet "Mascellari"

1

Vincent-Bugnas, S., P. Y. Marcy, S. Testelin, S. Delanian, A. Doglio, I. Precheur et J. Thariat. « Osteoradionecrosi dei mascellari ». EMC - Otorinolaringoiatria 15, no 2 (juin 2016) : 1–9. http://dx.doi.org/10.1016/s1639-870x(16)77594-5.

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SAPONARO, G., G. GASPARINI, D. CERVELLI, L. DALL’ASTA, G. D’AMATO, M. FORCIONE, S. PELO et A. MORO. « Il lembo libero osteoperiosteo di Fibula come opzione ricostruttiva preprotesica nelle atrofie severe e nei difetti post oncologici dei mascellari ». Acta Otorhinolaryngologica Italica 35, no 6 (décembre 2015) : 394–99. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-763.

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Résumé :
Il gold standard nella ricostruzione dei mascellari nelle atrofie severe, siano esse di natura idiopatica o iatrogena, come nei casi di chirurgia resettiva oncologica, deve essere incentrato verso tecniche di ricostruzione immediata che consentano un veloce recupero funzionale ed estetico. I pazienti considerati in questo studio sono stati trattati durante un periodo di 5 anni (2010-2014) con ricostruzione immediata del deficit dei mascellari, eseguito per mezzo di lembo libero di fibula osteo-periosteo. Sono stati pertanto selezionati 14 pazienti sottoposti a ricostruzione con tale tecnica, senza riportare complicanze a medio e lungo termine. Il principale vantaggio di questo tipo di ricostruzione va ricercato nella formazione di gengiva cheratinizzata sovrastante il lembo libero che consente la migliori condizione possibile per una ricostruzione implantoprotesica. L’unico svantaggio di questa tecnica è da imputare alla necessità di lasciare che la ferita chirurgica intraorale guarisca per seconda intenzione in modo da promuovere la formazione di gengiva cheratinizzata dai bordi della ferita stessa, per tale ragione però il pazente necessita di un rigido follow up per il primo mese dopo l’intervento. Lo scopo di questo lavoro è valutare l’efficacia di tale tecnica nelle ricostruzioni ossee dei mascellari.
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Vincent-Bugnas, S., P. Y. Marcy, S. Testelin, S. Delanian, A. Doglio, I. Prêcheur, A. Paul et J. Thariat. « Osteonecrosi dei mascellari sotto bifosfonati ». EMC - Otorinolaringoiatria 15, no 2 (juin 2016) : 1–10. http://dx.doi.org/10.1016/s1639-870x(16)77595-7.

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Del Fabbro, Massimo. « Un aggiornamento sull’osteonecrosi dei mascellari ». Dental Cadmos 82, no 9 (novembre 2014) : 606–7. http://dx.doi.org/10.1016/s0011-8524(14)70226-0.

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5

Demarosi, F., et R. Franchini. « Lesioni radiotrasparenti delle ossa mascellari (2) ». Italian Oral Surgery 9, no 1 (février 2010) : 40–42. http://dx.doi.org/10.1016/j.ios.2009.07.002.

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6

Vescovi, P., U. Romeo, E. Merigo, A. Del Vecchio, G. Palaia, M. Meleti et S. Nammour. « L’impiego del laser nelle patologie delle ossa mascellari ». Dental Cadmos 79, no 3 (mars 2011) : 133–46. http://dx.doi.org/10.1016/j.cadmos.2010.09.002.

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7

Clementini, M., C. Agrestini, M. Mucedero et P. Cozza. « Trattamento ortodontico-chirurgico di canini mascellari inclusi. Caso clinico ». Mondo Ortodontico 37, no 2 (avril 2012) : 70–76. http://dx.doi.org/10.1016/j.mor.2011.12.002.

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Yoruk, O., A. Tatar, O. N. Keles et A. Cakir. « The value of Nigella sativa in the treatment of experimentally induced rhinosinusitis ». Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no 1 (février 2017) : 32–37. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1143.

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Résumé :
Obiettivo del presente studio è stato quello di investigare l’effetto della Nigella sativa e della cefalexina nel trattamento della rinosinusite batterica indotta in setting sperimentale. La rinosinusite batterica è stata indotta mediante stafilococco aureo. I conigli sono stati suddivisi in 5 gruppi; uno di controllo (n = 6), N. sativa 50 mg/kg/d (n = 6), N. sativa 100 mg/kg/d (n = 6), N. sativa 200 mg/kg/d (n = 6), e cefalexina 20 mg/kg/d (n = 6). La N. sativa è stata somministrata per via orale per 7 giorni. Lo stesso volume di soluzione salina (% 0,9 NaCl) è stato quindi somministrato al gruppo di controllo per lo stesso periodo di tempo. Dopo il periodo di trattamento i campioni di mucosa dei seni mascellari sono stati valutati utilizzando metodologie istopatologiche e stereologiche. La metà dei campioni di mucosa del seno mascellare sono stati congelati a -80°C per una successiva analisi dei livelli di ossido nitrico. L’analisi patologica ha rivelato un intenso processo infiammatorio in atto nei conigli trattati con sola soluzione salina. Solo un lieve grado di infiammazione è stato invece rilevato nei conigli nei gruppi trattati con cefalexina, N. sativa 100 mg/kg/d, e N. sativa 200 mg/kg/d. Il livello di ossido nitrico, elevato nel gruppo placebo, è risultato invece essere ridotto negli altri gruppi. La N. sativa potrebbe prevenire i ambiamenti istopatologici indotti dalla rinosinusite mediante una riduzione dei livelli di ossido nitrico con andamento dose dipendente, e potrebbe essere usata nel trattamento della rinosinusite.
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Galluzzi, P. « Indicazioni alla RX convenzionale, TC ed RM nello studio dei seni mascellari ». Rivista di Neuroradiologia 9, no 2 (avril 1996) : 181–92. http://dx.doi.org/10.1177/197140099600900206.

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Résumé :
Con l'avvento della risonanza magnetica nucleare e con i continui miglioramenti tecnici introdotti negli ultimi anni (sequenze rapide, angio-RM, studi funzionali…) sempre minori sono le indicazioni della radiologia convenzionale e della tomografia computerizzata quali esami di prima scelta. Una delle rare regioni in cui la RM non ha ancora preso il sopravvento è il massiccio facciale. In questo lavoro si è tentato di affiancare ad ogni patologia dei seni mascellari l'esame o gli esami più idonei per arrivare ad una diagnosi; è stata effettuata a questo scopo una revisione della letteratura internazionale.
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Greco, Emanuela A., Gianluca De Morelli et Silvia Migliaccio. « Terapia con bisfosfonati o denosumab e osteonecrosi delle ossa mascellari ». L'Endocrinologo 20, S1 (5 avril 2019) : 24–26. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-019-00546-9.

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Thèses sur le sujet "Mascellari"

1

MONGUZZI, RICCARDO. « Il trattamento delle osteonecrosi dei mascellari da bifosfonati ». Doctoral thesis, Università Milano-Bicocca, 2008. http://hdl.handle.net/10281/20318.

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Lizio, Giuseppe <1972&gt. « Efficacia delle griglie in titanio con osso particolato nella ricostruzione dei difetti alveolari tridimensionali dei mascellari ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amsdottorato.unibo.it/6457/1/tesi_Phd.pdf.

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Résumé :
Questa tesi valuta l’efficacia della tecnica delle griglie in titanio con osso particolato nella ricostruzione dei difetti alveolari tridimensionali ai fini della riabilitazione dentale implanto-protesica. Il primo studio ha considerato la metodica in termini di complicanze post-operatorie e di risultati implanto-protesici. Sono stati considerati 24 pazienti con difetti tridimensionali trattati con l’applicazione di 34 griglie di titanio e osso particolato e riabilitati protesicamente dopo circa 8-9 mesi. 4 su 34 griglie sono state rimosse prima dell’inserimento implantare (11.76% di fallimento totale); 20 su 34 griglie si sono esposte per deiscenza dei tessuti molli (58.82% di complicanze): 4 (11.77%) prima e 16 (47.05%) dopo le prime 4-6 settimane dall’intervento; in nessun caso il piano di trattamento implanto-protesico ha subito variazioni. Dopo un follow-up medio di 20 (3-48) mesi dal carico protesico, nessuno degli 88 impianti ha perso la propria osteo-integrazione (100% di sopravvivenza implantare), con un valore complessivo di successo implantare di 82.9%. Il secondo studio ha calcolato in termini volumetrici la ricostruzione ossea ottenuta con griglie e la sua corre-lazione con l’estensione dell’esposizione e la tempistica del suo verificarsi. Sono stati valutati 12 pazienti con 15 difetti alveolari. Per ciascun sito sono state studiate le immagini TC con un software dedicato per misurare i volumi in tre dimensioni: il volume di osso non formatosi rispetto a quanto pianificato, lacking bone volume (LBV), è stato calcolato sottraendo il volume di osso ricostruito, reconstructed bone volume (RBV) in fase di ri-entro chirurgico dal volume di osso pianificato pre-operativamente, planned bone volume (PBV). LBV è risultato direttamente proporzionale all’area di esposizione della griglia, con un valore del 16.3% di LBV per ogni cm2 di griglia esposta. Si sono evidenziate, inoltre, correlazioni positive tra LBV , la tempistica precoce di esposizione e il valore di PBV.
The thesis reports about the effectiveness of the titanium mesh technique with particulate graft in the reconstruction of three-dimensional alveolar defects for implant borne prosthetic rehabilitation. The first study evaluated the technique in terms of complications and implants and prosthetic results. 24 patients with varied morphological defects, treated with 34 titanium meshes and particulate bone and rehabilitated at least 8-9 months thereafter were included. Four of 34 meshes in three patients had to be removed before implant placement (11.76% total failure); 20 of 34 meshes were exposed due to soft tissue dehiscence (58.82% of complications): four (11.77%) prematurely (within 4-6 weeks) and 16 (47.05%) delayed (after 4-6 weeks), with no compromise in implant placement or prosthetic plan. After a mean follow-up of 20 (3-48) months of prosthetic loading, none of the 88 implants was lost during follow-up (100% implant survival) and 15 implants demonstrated increased bone loss, yielding a cumulative implant success rate of 82.9%. The second study was focused on the volumetric bone reconstruction obtained and its correlation with the extent and timing of mesh exposure and amount of reconstruction planned. 12 patients (mean age 49.1 years) with 15 alveolar defects, treated with Ti-mesh and particulate grafts were considered. For each site, computed tomography (CT) images were analyzed using software designed to measure 3D volumes: the bone volume lacking (LBV) was calculated by subtracting the reconstructed bone volume (RBV) at re-opening from the planned bone volume (PBV) to be created at the time of reconstruction. LBV was significantly positively correlated with the area of mesh exposed, with a 16.3% LBV for every cm2 of mesh exposed; there were positive correlations between LBV and early exposure and the PBV.
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Lizio, Giuseppe <1972&gt. « Efficacia delle griglie in titanio con osso particolato nella ricostruzione dei difetti alveolari tridimensionali dei mascellari ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amsdottorato.unibo.it/6457/.

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Résumé :
Questa tesi valuta l’efficacia della tecnica delle griglie in titanio con osso particolato nella ricostruzione dei difetti alveolari tridimensionali ai fini della riabilitazione dentale implanto-protesica. Il primo studio ha considerato la metodica in termini di complicanze post-operatorie e di risultati implanto-protesici. Sono stati considerati 24 pazienti con difetti tridimensionali trattati con l’applicazione di 34 griglie di titanio e osso particolato e riabilitati protesicamente dopo circa 8-9 mesi. 4 su 34 griglie sono state rimosse prima dell’inserimento implantare (11.76% di fallimento totale); 20 su 34 griglie si sono esposte per deiscenza dei tessuti molli (58.82% di complicanze): 4 (11.77%) prima e 16 (47.05%) dopo le prime 4-6 settimane dall’intervento; in nessun caso il piano di trattamento implanto-protesico ha subito variazioni. Dopo un follow-up medio di 20 (3-48) mesi dal carico protesico, nessuno degli 88 impianti ha perso la propria osteo-integrazione (100% di sopravvivenza implantare), con un valore complessivo di successo implantare di 82.9%. Il secondo studio ha calcolato in termini volumetrici la ricostruzione ossea ottenuta con griglie e la sua corre-lazione con l’estensione dell’esposizione e la tempistica del suo verificarsi. Sono stati valutati 12 pazienti con 15 difetti alveolari. Per ciascun sito sono state studiate le immagini TC con un software dedicato per misurare i volumi in tre dimensioni: il volume di osso non formatosi rispetto a quanto pianificato, lacking bone volume (LBV), è stato calcolato sottraendo il volume di osso ricostruito, reconstructed bone volume (RBV) in fase di ri-entro chirurgico dal volume di osso pianificato pre-operativamente, planned bone volume (PBV). LBV è risultato direttamente proporzionale all’area di esposizione della griglia, con un valore del 16.3% di LBV per ogni cm2 di griglia esposta. Si sono evidenziate, inoltre, correlazioni positive tra LBV , la tempistica precoce di esposizione e il valore di PBV.
The thesis reports about the effectiveness of the titanium mesh technique with particulate graft in the reconstruction of three-dimensional alveolar defects for implant borne prosthetic rehabilitation. The first study evaluated the technique in terms of complications and implants and prosthetic results. 24 patients with varied morphological defects, treated with 34 titanium meshes and particulate bone and rehabilitated at least 8-9 months thereafter were included. Four of 34 meshes in three patients had to be removed before implant placement (11.76% total failure); 20 of 34 meshes were exposed due to soft tissue dehiscence (58.82% of complications): four (11.77%) prematurely (within 4-6 weeks) and 16 (47.05%) delayed (after 4-6 weeks), with no compromise in implant placement or prosthetic plan. After a mean follow-up of 20 (3-48) months of prosthetic loading, none of the 88 implants was lost during follow-up (100% implant survival) and 15 implants demonstrated increased bone loss, yielding a cumulative implant success rate of 82.9%. The second study was focused on the volumetric bone reconstruction obtained and its correlation with the extent and timing of mesh exposure and amount of reconstruction planned. 12 patients (mean age 49.1 years) with 15 alveolar defects, treated with Ti-mesh and particulate grafts were considered. For each site, computed tomography (CT) images were analyzed using software designed to measure 3D volumes: the bone volume lacking (LBV) was calculated by subtracting the reconstructed bone volume (RBV) at re-opening from the planned bone volume (PBV) to be created at the time of reconstruction. LBV was significantly positively correlated with the area of mesh exposed, with a 16.3% LBV for every cm2 of mesh exposed; there were positive correlations between LBV and early exposure and the PBV.
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PEPE, GIOVANNI. « Implementazione dei protocolli di prevenzione primaria e secondaria dell'osteonecrosi dei mascellari da bifosfonati somministrati per via endovenosa in pazienti oncologici ». Doctoral thesis, Università di Foggia, 2016. http://hdl.handle.net/11369/338933.

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Résumé :
RIASSUNTO I bifosfonati per via endovenosa vengono utilizzati come terapia di riferimento per diverse patologie oncologiche coinvolgenti l’apparato scheletrico, dalle metastasi ossee all’ipercalcemia neoplastica. Nonostante tali farmaci forniscano ottimi risultati, il loro sempre più largo impiego ha portato all’aumento dei casi di osteonecrosi dei mascellari (di seguito ONM), una patologia necrotizzante dell’osso complicata da sovrainfezioni batteriche, con scarsa tendenza alla guarigione che clinicamente si presenta come un’esposizione dell’osso alveolare che insorge spontaneamente (FOTO) o, più spesso, diviene evidente in seguito ad una procedura chirurgica odontoiatrica come avulsioni dentali (FOTO + RX), interventi di chirurgia parodontale o il posizionamento di impianti dentali. L’efficacia della prevenzione odontoiatrica e dei controlli periodici nel ridurre significativamente l’incidenza di ONM nei pazienti trattati con bifosfonati è stata dimostrata in diversi studi. Pertanto, anche sulla base delle indicazioni della Raccomandazione n. 10 del Ministero della Salute del Settembre 2009, relativa alla “Prevenzione dell’osteonecrosi della mascella/mandibola da bifosfonati”, l’IRCCS “Casa Sollievo della Sofferenza” ha avviato un protocollo di studio osservazionale, approvato dal Comitato Etico, per verificarne l’applicazione. Anche la ASL di Foggia ha predisposto un percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale PDTA per la prevenzione ed il trattamento di tale patologia. Nell’ambito dello studio osservazionale sono stati arruolati 88 pazienti e nell’ambito del PDTA sono stati analizzati i dati relativi a n. 35 pazienti. Dall’analisi dei dati dello studio osservazionale e di quelli del monitoraggio del PDTA sono emerse nuove ed interessanti indicazioni riguardo alla frequenza dell’ONM in pazienti in trattamento con bifosfonati somministrati per via orale. ABSTRACT Intravenous bisphosphonates are used as standard therapy for several oncological diseases that affect the skeleton, such as bone metastases and neoplastic hypercalcemia. Although these drugs grant very good results, their increasing use has determined the rise of cases of osteonecrosis of the jaw (ONJ), a pathology which affects bones and that is complicated by the incurring bacterial infections that are hard to manage. Another manifestation is the display of the alveolar bone that can be spontaneous or, more often, a consequence of tooth extraction or periodontal procedures or implants. The efficacy of dental prevention and of periodical controls for the reduction of the incidence of ONJ for patients treated with bisphosphonate was demonstrated in several studies. Therefore, also on the basis of the indications contained in the Recommendation n. 10 of the Italian Ministry of Health (September, 2009) on the Prevention of osteonecrosis caused by bisphosphonate in the maxilla/mandibula, I designed an observational study approved by IEC of IRCCS “Casa Sollievo della Sofferenza” and a shared clinical pathway approved by ASL Foggia Director for the prevention and treatment of such pathology. This pathway is supported by several documents. One document is devoted to the patient and enables him to know more about the treatment and the pathology. Another document is addressed to the family doctor. Eventually there are a pharmacovigilance form and also a specific dentistry form compiled by the physicians for the patients that will be treated or are yet treated with bisphosphonates. This last form enables the physician working in the field of Hematology, Oncology or Dentistry to dialogue among them and to follow the patient in a collaborative way.
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Ricci, Emanuele <1981&gt. « Studio della superficie degli impianti dentali in titanio : La nanotecnologia nella valutazione delle nuove superfici implantari in rapporto all'osteointegrazione dei mascellari ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/6877/1/ricci_emanuele_tesi.pdf.

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Résumé :
Il presente lavoro parte dalla descrizione dei processi di rimodellamento osseo mascellare a seguito della perdita di elementi dentari e la successiva riabilitazione mediante impianto dentale osteointegrato. Approfondiremo proprio i complessi aspetti dell’osteointegrazione su superfici implantari in titanio sia a livello micro che macroscopico. Nel campo dell’implantologia, infatti, il titanio risulta essere il materiale maggiormente impiegato in virtù della sua eccellente biocompatibilità e resistenza. Successivamente prenderemo in analisi i trattamenti di superficie implantare ad oggi più diffusi, lavorati prevalentemente a livello microscopico e infine confronteremo una sistematica trattata tradizionalmente con una innovativa trattata superficialmente a livello nanometrico. Il confronto avverrà in vivo, paragonando i risultati ottenuti clinicamente e radiograficamente tra le 2 sistematiche implantari, utilizzate per ripristinare la funzione masticatoria nei pazienti arruolati.
This paper starts from the description of the processes of the maxillary bone remodeling due to the loss of teeth and the subsequent rehabilitation by osseointegrated dental implants. We are deepening the complex features of osseointegration of titanium implant surfaces at both micro and macroscopic aspects. In fact in implantology the titanium appears to be the material most widely used because of its excellent biocompatibility and resistance. Subsequently we will analyze the implant surface treatments for today's most popular, worked mostly at the microscopic level and then will compare a treated traditionally system with an innovative surface treated at the nanometer level. The comparison will take place in vivo, by comparing the results obtained clinically and radiographically between the two implant systems, used to restore the masticatory function in patients enrolled.
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Ricci, Emanuele <1981&gt. « Studio della superficie degli impianti dentali in titanio : La nanotecnologia nella valutazione delle nuove superfici implantari in rapporto all'osteointegrazione dei mascellari ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/6877/.

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Résumé :
Il presente lavoro parte dalla descrizione dei processi di rimodellamento osseo mascellare a seguito della perdita di elementi dentari e la successiva riabilitazione mediante impianto dentale osteointegrato. Approfondiremo proprio i complessi aspetti dell’osteointegrazione su superfici implantari in titanio sia a livello micro che macroscopico. Nel campo dell’implantologia, infatti, il titanio risulta essere il materiale maggiormente impiegato in virtù della sua eccellente biocompatibilità e resistenza. Successivamente prenderemo in analisi i trattamenti di superficie implantare ad oggi più diffusi, lavorati prevalentemente a livello microscopico e infine confronteremo una sistematica trattata tradizionalmente con una innovativa trattata superficialmente a livello nanometrico. Il confronto avverrà in vivo, paragonando i risultati ottenuti clinicamente e radiograficamente tra le 2 sistematiche implantari, utilizzate per ripristinare la funzione masticatoria nei pazienti arruolati.
This paper starts from the description of the processes of the maxillary bone remodeling due to the loss of teeth and the subsequent rehabilitation by osseointegrated dental implants. We are deepening the complex features of osseointegration of titanium implant surfaces at both micro and macroscopic aspects. In fact in implantology the titanium appears to be the material most widely used because of its excellent biocompatibility and resistance. Subsequently we will analyze the implant surface treatments for today's most popular, worked mostly at the microscopic level and then will compare a treated traditionally system with an innovative surface treated at the nanometer level. The comparison will take place in vivo, by comparing the results obtained clinically and radiographically between the two implant systems, used to restore the masticatory function in patients enrolled.
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Babini, Federico. « Progettazione e sviluppo di un'applicazione di realtà aumentata su HoloLens per la valutazione di pazienti affetti da alterazioni mascellari o dell'articolazione temporo-mandibolare ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Résumé :
La realtà aumenta (AR) è una tecnologia che offre la possibilità di sovrapporre al mondo reale, dati digitali che “aumentano” il contenuto informativo associato all’oggetto reale, creando un ambiente con il quale l’utente può interagire. Negli ultimi anni i progressi tecnologici stanno consentendo l’introduzione dell’AR anche in ambito medico. In questo elaborato di tesi, ci si è focalizzati sull’applicazione della realtà aumentata ad una procedura diagnostica per la chirurgia maxillofacciale. In particolare, il lavoro svolto ha riguardato lo sviluppo di un’applicazione AR su HoloLens 2, con l’obiettivo di valutare pazienti affetti da alterazioni mascellari o dell’articolazione temporo – mandibolare (ATM). Per l’analisi di tale articolazione, che coinvolge il movimento del condilo mandibolare all’interno della fossa glenoidea dell’osso temporale nei tre piani dello spazio, l’iter diagnostico rappresenta un momento cruciale, spesso basato su un’attenta palpazione dell’articolazione stessa e dei muscoli masticatori, uniti a test diagnostici più specifici (es. kinesiografia). Tuttavia, tali approcci non consentono una visualizzazione diretta delle strutture anatomiche profonde che partecipano ai movimenti mandibolari. L’utilizzo di un applicativo AR permetterebbe la proiezione delle strutture anatomiche profonde coinvolte direttamente sul massiccio facciale del paziente, facilitando così la valutazione diagnostica da parte del clinico. Lo sviluppo dell’applicazione AR ha richiesto le seguenti fasi di lavoro: 1) Valutazioni preliminari degli strumenti software e delle metodologie di tracking utilizzabili per il tracciamento simultaneo di cranio e mandibola; 2) Sviluppo dell’applicazione AR per HoloLens 2; 3) Valutazione sperimentale dell’applicazione AR sviluppata, inizialmente in vitro su phantom e successivamente su un soggetto volontario; 4) Analisi della cinetica mandibolare visualizzata in realtà aumenta e confronto con quella ottenuta da tracciato kinesiografico.
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CLEMENTINI, MARCO. « Rigenerazione e preservazione ossea a fini implanto-protesici ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2009. http://hdl.handle.net/2108/208675.

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Résumé :
In seguito ad estrazione dentaria l’alveolo va incontro ad un processo fisiologico di riassorbimento che, per la sua natura cronica e cumulativa, può portare a quadri di atrofia dei mascellari. In tali quadri potrebbe non essere possibile un inserimento implantare corretto per il successo della successiva riabilitazione protesica. Varie tecniche chirurgiche sono state descritte per risolvere tali quadri di atrofia o per minimizzare tale riassorbimento post-estrattivo. Tra le prime, denominate tecniche di rigenerazione ossea, ricordiamo la rigenerazione ossea guidata, gli innesti di apposizione, le osteotomie dei mascellari associate o meno agli innesti interposizionali, l’elevazione del seno mascellare, la distrazione osteogenica, gli innesti rivascolarizzati. Tra le seconde, denominate tecniche di preservazione ossea, ricordiamo le tecniche di management dell’alveolo post-estrattivo. Nel seguente lavoro verranno descritte le sequenze chirurgiche ed i risultati di alcune di queste metodiche.
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Lanteri, V. « CAMBIAMENTI TRIDIMENSIONALI DEL MASCELLARE SUPERIOREDOPO ESPANSIONE CON LEAF EXPANDER® IN UN CAMPIONEDI PAZIENTI IN ETA¿ EVOLUTIVA.VALUTAZIONE MEDIANTE SOVRAPPOSIZIONE DI MODELLI DIGITALI E DI CTBC ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2017. http://hdl.handle.net/2434/473542.

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Résumé :
Scopo del lavoro: valutare le modificazioni trasversali delle arcate ottenuti con un’espansione lenta, con forze leggere ed alto controllo del movimento, su un campione di pazienti in crescita, con insufficienza trasversale del mascellare. Materiali e Metodi: sono stati inclusi nello studio n° 10 pazienti (n° 3 maschi, n° 7 femmine) con un’età media di 7 anni 5 mesi +/- 7 mesi, trattati con espansione mascellare lenta per la correzione di crossbite posteriore monolaterale (con shift mandibolare), mediante il dispositivo denominato Leaf Expander (L.E.), ancorato sui secondi molari decidui. Su questo campione di n°10 pazienti sono stati eseguiti due diversi Studi Pilota. - Studio Pilota I In tutti i pazienti (n°10) sono stati realizzati modelli digitali delle arcate dentarie prima dell’inizio del trattamento (T1) e a fine terapia, al momento della rimozione dell’espansore L.E. (T2). I modelli sono stati analizzati rilevando n°5 parametri lineari: 1) distanza intermolare sup. (molari permanenti) 2) distanza intermolare sup. (molari decidui) 3) distanza intercanina superiore 4) distanza intermolare inferiore (molari permanenti) 5) distanza intercanina inferiore - Studio Pilota II In n° 5 pazienti, con deficit di spazio a carico dei canini superiori, è stata effettuata una tomografia computerizzata cone beam (CBCT) prima dell’inizio del trattamento (T1), seguita da una CBCT al momento della rimozione del L.E. (T2). Sono state eseguite misurazioni e sovrapposizioni al fine di valutare n° 3 parametri, i più significativi secondo la letteratura: 1) ampiezza nasale 2) ampiezza mascellare a livello dei II molari decidui 3) ampiezza mascellare a livello di primi molari permanenti Risultati: In tutti i pazienti si è realizzata la correzione del crossbite posteriore, con 4 mesi di trattamento in media. Tutti i parametri oggetto di valutazione, dentali e scheletrici, relativi all’arcata superiore, sono aumentati significativamente durante la fase di espansione lenta mascellare. Il percorso eruttivo e la prognosi dei canini inclusi risultano migliorati. Per quanto riguarda l’arcata mandibolare abbiamo rilevato la riduzione del diametro intermolare 6-6 e l’incremento del diametro intercanino. Conclusioni: i risultati dei due Studi Pilota convalidano l’efficacia dell’espansore lento Leaf Expander, nel trattamento delle insufficienze trasversali del mascellare, nel giovane paziente, con azione sia dentoalveolare sia scheletrica.
Aim of the researche: The purpose of this study was to evaluate and compare the dental and bone effects of slow maxillary expansion, with low forces and hight movement control, in a sample of young patients with unilateral transversal maxillary deficiency, with mandibular shift. Materials and method: have been included in the study 10 patients (n° 3 male, n° 7 female) with an average age of 7.5 yrs +/- 7, treated with a slow maxillary expansion by Leaf Expander appliance . - Pilot Study I: for all ten patients, the digital models have been made at the beginning of the therapy (T1), at the end of expansion (T2). Five parameters have been measured with the cast analysis: 1) the distance between the first upper permanent molars 2) the distance between the upper second deciduous molars 3) the distance between the upper canine cusps 4) the distance between the lowers molars 5) the distance of the lower canine cusps. - Pilot Study II: for only 5 patients, with loss of space for upper cusps, a cone beam computed tomography (CBCT) have been performed at the beginning of the therapy (T1) and after expansion (L.E. remotion) (T2). Misurations and superimpositions have been performed to evaluate the three parameters, most relevant on basis of literature: 1) nasal width 2) basal bone 3) intermolar diameter at II deciduous molars Results: In all the patients the complete correction of posterior crossbite has been achieved in 4 monts, on average. Significant increases in the dental and skeletal transversal diameters were obtained with slow maxillary expansion. Increases were also obtained about anterior mandibular arch (+ 1mm). Conclusions: the Pilot Studys performed confirm the soundness of Leaf Expander appliance in the transversal deficiency correction with a both dental-alveolar and skelectal action in the treatment of young patients.
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10

FLORIANI, FEDERICO. « Valutazione radiografica del rimodellamento osseo nei rialzi di seno mascellare con innesto di osso autologo ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2015. http://hdl.handle.net/10281/88405.

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Résumé :
Il lavoro svolto riguarda la misurazione dell'altezza dell'osso perimplantare nel mascellare superiore nella zona molare dove, contestualmente all'inserzione dell'impianto dentale, è stato eseguito un grande rialzo del seno mascellare con innesto di osso autologo. La valutazione è stata fatta misurando l'altezza dell'osso parallela all'asse maggiore dell'impianto, direttamente su ortopantomografia digitale. La misurazione è stata effettuata al T0 e cioè successivamente all'inserzione implantare; e al T1, cioè dopo un follow up variabile compreso tra 2 e 11 anni. I risultati hanno mostrato come nel tempo l'innesto di osso si è mantenuta nel tempo, intengrandosi perfettamente con l'osso circostante rispettando l'altezza totale dell'osso perimplantare al momento dell'inserzione della fixture.
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Livres sur le sujet "Mascellari"

1

Franco, Solmi, Pasquali Marilena, Palazzo del podestà (Bologna, Italy) et Bologna (Italy), dir. Norma Mascellani : Mostra antologica : Bologna, Salone del Podestà, Palazzo Re Enzo, 5-27 novembre 1985. Bologna : Grafis edizioni, 1985.

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2

Rocca di Umbertide, centro per l'arte contemporanea, dir. Le ceramiche Rometti / a cura di Marinella Caputo, Enrico Mascelloni : Rometti ceramics. Milano : Skira, 2005.

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3

Ortopedia funzionale dei mascellari. Attraverso la riabilitazione neuro-occlusale. Volumen 2 - 5. edición. Nike, 2010.

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4

Ortopedia funzionale dei mascellari. Attraverso la riabilitazione neuro-occlusale. Volumen 1 - 5. edición. Nike, 2010.

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Chapitres de livres sur le sujet "Mascellari"

1

Tonelli, Paolo, Leila Brancato, Marco Duvina, Christian Viviani et Alberto Borgioli. « Osteonecrosi del mascellare e bisfosfonati ». Dans Osteoporosi e malattie metaboliche dell’osso, 531–35. Milano : Springer Milan, 2009. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1357-5_49.

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