Littérature scientifique sur le sujet « Marchi di qualità europei »

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Articles de revues sur le sujet "Marchi di qualità europei"

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Gasperoni, Giancarlo. « Il disagio infrastrutturale nelle scuole italiane : contesto europeo e caratterizzazione territoriale ». ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no 132 (février 2022) : 36–52. http://dx.doi.org/10.3280/asur2021-132-s1003.

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Résumé :
Si esplora la qualità dell'infrastruttura delle scuole italiane percepita dai dirigenti scolastici, secondo dati tratti dall'edizione 2018 del Programme for International Student Assessment (PISA). Indici di "disagio" (riferiti a infrastrutture, docenti, personale non docente e materiali didattici) mostrano che in Italia le criticità infra-strutturali sono più avvertite rispetto sia ad altri paesi europei sia agli altri ambiti indagati, ma senza una forte differenziazione territoriale interna.
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Scalcione, Vincenzo. « Educational and training conditions of learning environments : quality control standards in the school ». Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, no 1 (30 avril 2022) : 188–202. http://dx.doi.org/10.36253/form-12607.

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Résumé :
The development of forms of monitoring of educational systems has meant to account for the functioning of educational organizations. In the evaluation, the methods of measuring quality have become the structural articulation of each organized system. The need was felt to use interactive management methods, capable of promoting continuous quality control, also through a systematic verification of results and feedback produced by users. The text analyzes similar organizational methods in educational contexts, where actions are affirmed to improve the quality of the service, through the use of indicators, with the aim of defining training standards for quality learning environments. The concept of effectiveness and improvement intersect in the ESI project, where schools from European countries were able to share the identifying elements for educational change. Condizioni educative e formative degli ambienti di apprendimento: gli standard di controllo della qualità nella scuola. Lo sviluppo di forme di monitoraggio dei sistemi educativi ha inteso dar conto del funzionamento delle organizzazioni educative. Nella valutazione le modalità di misurazione della qualità sono divenute l’articolazione strutturale di ogni sistema organizzato. Si è avvertita la necessità di utilizzare metodi di gestione interattivi, in grado di promuovere il controllo continuo della qualità, anche attraverso una sistematica verifica dei risultati e del feedback prodotto dagli utenti. Nel testo si analizzano simili modalità organizzative nei contesti educativi, dove si affermano azioni per il miglioramento della qualità del servizio, attraverso l’utilizzo di indicatori, con l’obiettivo di definire standard formativi per ambienti di apprendimento di qualità. Il concetto di efficacia e di miglioramento si incrociano nel progetto Esi, dove scuole dei paesi europei hanno potuto condividere gli elementi indentificativi per il cambiamento educativo.
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Nicoletta Rosati. « L' educazione STEM al nido : una sfida possibile ». IUL Research 2, no 4 (20 décembre 2021) : 188–207. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v2i4.160.

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Résumé :
Il documento della Commissione europea Proposal for Key Principles of a Quality Framework for Early Childhood Education and Care (2014) ha posto in rilievo l’importanza di una specificità dell’educazione infantile. I vari documenti europei “Starting Strong” (OECD, 2001; 2006; 2012; 2021) sottolineano come un’educazione adeguata a partire dalla prima infanzia possa garantire uno sviluppo pieno e olistico della persona del bambino. Studi economici, inoltre, ritengono che un’istruzione precoce di qualità possa contribuire alla crescita del “capitale umano” di ogni nazione. Partendo da queste considerazioni si può comprendere quanto sia importante far sviluppare precocemente le abilità che permettano di affrontare la complessità sociale attuale. Tra queste abilità, le cosiddette abilità STEM sono considerate basilari per lo sviluppo olistico della personalità fin dalla prima infanzia. Il presente contributo intende illustrare una riflessione sugli effetti dell’educazione STEM nella prima infanzia richiamando gli esiti del progetto europeo di ricerca Kitchen Lab 4 Kids e una prima esperienza di insegnamento delle abilità STEM nel nido.
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Niccolucci, Franco. « ARIADNEplus : l’avventura continua ». DigItalia 15, no 2 (décembre 2020) : 88–95. http://dx.doi.org/10.36181/digitalia-00016.

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Résumé :
L’articolo descrive il progetto europeo ARIADNEplus, continuazione del precedente progetto ARIADNE. Questo nuovo progetto ha, come il precedente, l’obiettivo di superare la frammentazione degli archivi digitali di dati archeologici europei disponibili online attraverso la creazione di un catalogo. Rispetto al precedente progetto, ARIADNEplus ne estende significativamente la copertura geografica, tematica e temporale. I dati sono forniti da autorevoli istituzioni nazionali che ne garantiscono la qualità. Il catalogo permette di effettuare ricerche sui metadati, che sono conformi a standard internazionali, con vari criteri, e quindi di accedere ai dati direttamente presso l’archivio del proprietario dei dati stessi. Questi possono poi essere ulteriormente rielaborati con vari strumenti software forniti nel sistema. Tutti gli strumenti informatici utilizzati si avvalgono delle tecnologie più recenti. Una parte importante delle risorse del progetto è dedicata alla formazione degli utenti sia all’uso del sistema ARIADNEplus sia, in generale, all’applicazione in campo archeologico delle politiche e delle strategie europee riguardo alla open science.
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Reinhard, Wolfgang. « Hat Papstgeschichte Zukunft ? » Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 97, no 1 (1 décembre 2017) : 353–71. http://dx.doi.org/10.1515/qufiab-2017-0019.

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Résumé :
Riassunto Sembra che almeno in Germania si stia esaurendo l’attività editoriale che riguarda i rapporti mandati dai nunzi alla segreteria di Stato. Nella digitalizzazione delle fonti si può ravvisare una valida alternativa compensatoria, tanto più che essa consentirebbe di creare una vasta banca dati che, raccogliendo i dati di tutte le persone e tutti gli uffici della curia, offrirebbe un’ottima base per ulteriori ricerche. In ogni caso è possibile raccordare la storia dei papi al nuovo approccio decostruttivista della storia politica e culturale, se si pone al centro dell’attenzione il papato nella sua qualità di singolare potenza culturale che coltiva una sua singolare cultura del potere. Decisiva è la constatazione che la chiesa papale non solo funse da modello per la formazione degli Stati europei, ma sarebbe diventata Stato essa stessa. In questo senso sarebbero auspicabili studi a lungo termine sul personale e sulle istituzioni. Accanto a questa storia materiale sarebbero utili sia l’indagine della devozione personale dei papi, e in particolare del culto mariano, che l’esplorazione del culto del papa e di altre pratiche premoderne, ma tuttora vive, nei credenti.
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Corigliano, Alessandra. « Web scraping e diritti di proprietà intellettuale nell'intermediazione di biglietti aerei low cost ». RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no 22 (novembre 2018) : 120–64. http://dx.doi.org/10.3280/dt2018-022005.

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Nella sentenza di seguito commentata, la Corte d'Appello di Milano, in merito alla decisione di Ryanair di escludere qualsiasi intermediazione commerciale nella vendita dei propri biglietti aerei, si è pronunciata nella vertenza tra la compagnia aerea irlandese e l'agenzia di viaggi italiana Viaggiare che, in primo grado, ha denunciato il comportamento di Ryanair in quanto avrebbe ostacolato con il proprio comportamento l'agenzia di viaggio nella vendita dei biglietti aerei di Ryanair direttamente ai consumatori, costringendo l'agenzia stessa a riutilizzare i dati forniti dal database di Ryanair al fine di vendere indirettamente i biglietti sul suo sito web. La Corte (in parziale riforma della sentenza del Tribunale di primo grado) ha ritenuto che la decisione della compagnia aerea di riservarsi la vendita di biglietti aerei non costituisse un abuso di posizione dominante come previsto dall'articolo 102 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea, in quanto Ryanair deteneva nel mercato dei voli europei solo il 10%, quota questa molto bassa, che varrebbe a escludere una posizione dominante della compagnia su detto mercato. Nell'ottica della normativa antitrust, è stata accolta la mozione di Ryanair volta ad escludere una posizione dominante sul mercato dei voli europei, mentre nell'ottica dei diritti di proprietà intellettuale la domanda di Ryanair è stata respinta. A questo proposito, la Corte non ha accolto la mozione di Ryanair in base alla quale l'uso dei suoi marchi da parte di Viaggiare violasse i diritti privativi di Ryanair; la Corte ha inoltre stabilito che il database di Ryanair non potesse essere considerato di proprietà di quest'ultima, in quanto lo stesso, essendo del tutto svincolato da specifiche tecniche e funzionali che ne dettano la scelta e l'organizzazione dei dati, non può essere considerato alla stregua di una manifestazione creativa e, quindi, proprietà intellettuale ai sensi dell'art. 2, 64-quinques e 64-sexies della Legge sul Copyright. La Corte ha quindi ritenuto che non vi fosse nemmeno protezione ai sensi della cosiddetta dottrina "sui generis" del database Rynair poiché la protezione di tale database era finalizzata ad escludere la commercializzazione dei biglietti aerei e non a proteggere gli sforzi di investimento di Ryanair. La condotta di Viagiare di "screen scraping" dei dati Ryanair relativi all'offerta di biglietti aerei è stata considerata legittima in quanto Ryanair - nei Termini di Utilizzo del suo sito web - ha fornito l'accesso (concessione di licenza) a terzi dei suoi dati
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Pennelli, Orazio, et Luigi Pacilli. « Il nuovo sistema di finanziamento degli ospedali pubblici e privati. Alcune riflessioni sul tema ». Medicina e Morale 44, no 3 (30 juin 1995) : 427–46. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1995.978.

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Résumé :
L'articolo presenta il nuovo sistema di finanziamento degli Istituti di ricovero pubblici e privati introdotto in Italia di recente, a gennaio 1995 (ma già in uso da alcuni anni negli Stati Uniti e in alcuni Paesi europei), detto "a prestazione" o "a tariffa", che si basa sul sistema di classificazione della casistica ospedaliera DRG-ROD, al fine di contrastare la continua lievitazione della spesa ospedaliera. Infatti, il progressivo incremento della spesa sanitaria, di cui quella ospedaliera è la componente principale, in Italia (come in tutti Paesi occidentali), insieme con la sempre più diffusa coscienza della limitatezza delle risorse disponibili, ha posto in primo piano la necessità di assicurare ai cittadini una assistenza sanitaria contraddistinta da un livello di efficacia e di efficienza superiore rispetto al passato, raggiungibile anche attraverso una limitazione della crescita della spesa. L'adozione di tale nuovo sistema, seppure potrà portare indubbi vantaggi (classificazione più adeguata della casistica, riduzione de lla spesa ecc.), suscita tuttavia una serie di riflessioni di carattere etico, in quanto una sua non corretta applicazione potrebbe essere responsabile di una riduzione della qualità della assistenza prestata, della equità con cui essa è erogata, e addirittura di un aumento della spesa ospedaliera, in mancanza di controlli efficaci organizzati dalle Istituzioni competenti.
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Bellia, Claudio, et G. Fabiola Safonte. « Prodotti agroalimentari e segni distintivi di qualità. Dimensione economica dei prodotti contrassegnati da marchi dop/igp in forza delle normative comunitarie e strategie di valorizzazione ». ECONOMIA AGRO-ALIMENTARE, no 1 (avril 2015) : 81–105. http://dx.doi.org/10.3280/ecag2015-001005.

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De Fiore, Luca. « Il ruolo formativo dell'editoria ». RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no 1 (avril 2022) : 153–68. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2022-001009.

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Résumé :
Durante il Novecento, numerose case editrici hanno svolto un ruolo importante per la crescita culturale dell'Italia, una funzione formativa molto simile a quella che ha caratterizzato l'attività di molti editori di paesi come Francia, Inghilterra, Germania, Stati Uniti. Quasi sempre l'attività editoriale era legata al contributo di intellettuali che svolgevano un ruolo politico-culturale attraverso l'impegno professionale: narratori, giornalisti, poeti. Questa funzione esplicitamente pedagogica dell'editoria è stata messa in crisi verso la fine del secolo scorso dall'esaurirsi della stagione politicamente più coinvolgente e conflittuale e, allo stesso tempo, dall'emergere di nuovi modelli di gestione che affidavano la conduzione aziendale a dirigenti più attenti ai risultati economici che al prestigio culturale. Con l'inizio del nuovo millennio, l'editoria italiana e internazionale ha iniziato a essere dominata da multinazionali proprietarie dei marchi storici dell'editoria e spesso gestite in maniera impersonale. L'editoria scientifica è forse quella che meglio ha saputo adattarsi alla gestione manageriale e, forse non a caso, è la più attraversata dal cambiamento: una delle questioni più discusse riguarda la qualità dei contenuti e gli strumenti per la sua valutazione precedente (peer review) e successiva alla pubblicazione (gli indici bibliometrici hanno assunto un potere determinante per la progressione delle carriere dei professionisti sanitari). Anche i modelli di accesso alle riviste sono molto cambiati, nonostante l'open access in grande ascesa rischi di discriminare i ricercatori delle nazioni a basso reddito. In un contesto culturale, sociale e politico molto cambiato rispetto al secolo scorso, anche l'attività, le scelte e le decisioni delle case editrici meno esposte o schierate politicamente possono avere un valore culturale non trascurabile contribuendo così a formare punti di vista sul mondo. E non è detto che - proprio grazie al lavoro degli editori - queste prospettive sul futuro non possano tornare a ispirarsi ai valori che hanno orientato la cultura del Novecento.
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Notícias, Transfer. « Noticias ». Transfer 12, no 1-2 (4 octobre 2021) : 219–32. http://dx.doi.org/10.1344/transfer.2017.12.219-232.

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Résumé :
“Transfer” XII: 1-2 (mayo 2017), pp. 212-225. ISSN: 1886-554 212 NOTICIAS / NEWS (“transfer”, 2017) 1) CONGRESOS / CONFERENCES: 1. 8th Asian Translation Traditions Conference: Conflicting Ideologies and Cultural Mediation – Hearing, Interpreting, Translating Global Voices SOAS, University of London, UK (5-7 July 2017) www.translationstudies.net/joomla3/index.php 2. 8th International Conference of the Iberian Association of Translation and Interpreting (AIETI8), Universidad de Alcalá, Madrid, Spain (8-10 March 2017) www.aieti8.com/es/presentation 3. MultiMeDialecTranslation 7 – Dialect translation in multimedia University of Southern Denmark, Odense, Denmark (17-20 May 2017) https://mmdtgroup.org 4. Texts and Contexts: The Phenomenon of Boundaries Vilnius University, Lithuania (27-28 April 2017) www.khf.vu.lt/aktualijos/skelbimai/220-renginiai/1853-texts-andcontexts- the-phenomenon-of-boundaries 5. 21st FIT World Congress: Disruption and Diversification Australian Institute of Interpreters and Translators (AUSIT), Brisbane, Australia (3-5 August 2017) www.fit2017.org/call-for-papers 6. 6th International Conference on PSIT (PSIT6) - Beyond Limits in Public Service Interpreting and Translating: Community Interpreting & Translation University of Alcalá, Spain (6-8 March 2017) www.tisp2017.com “Transfer” XII: 1-2 (mayo 2017), pp. 212-225. ISSN: 1886-554 213 7. International Conference: What Grammar Should Be Taught to Translators-to-be? University of Mons, Belgium (9-10 March 2017) Contact: gudrun.vanderbauwhede@umons.ac.be; indra.noel@umons.ac.be; adrien.kefer@umons.ac.be 8. The Australia Institute of Interpreters and Translators (AUSIT) 2016 National Conference Monash University, Melbourne, Australia (18-19 November 2017) www.ausit.org/AUSIT/Events/National_Miniconference_2016_Call_ for_Papers.aspx 9. 1st Congrès Mondial de la Traductologie – La traductologie : une discipline autonome Société Française de Traductologie, Université de Paris Ouest- Nanterre-La Défense, France (10-14 April 2017) www.societe-francaise-traductologie.com/congr-s-mondial 10. Working Our Core: for a Strong(er) Translation and Interpreting Profession Institute of Translation & Interpreting, Mercure Holland House Hotel, Cardiff (19-20 May 2017) www.iti-conference.org.uk 11. International conference T&R5 – Écrire, traduire le voyage / Writing, translating travel Antwerp , Belgium (31 May - 1 June 2018) winibert.segers@kuleuven.be 12. Retranslation in Context III - An international conference on retranslation Ghent University, Belgium (7-8 February 2017) www.cliv.be/en/retranslationincontext3 “Transfer” XII: 1-2 (mayo 2017), pp. 212-225. ISSN: 1886-554 214 13. 11th International Conference on Translation and Interpreting: Justice and Minorized Languages under a Postmonolingual Order Universitat Jaume I, Castelló de la Plana, Spain (10-12 May 2017) http://blogs.uji.es/itic11 14. 31è Congrès international d’études francophones (CIÉF) : Session de Traductologie – La francophonie à l’épreuve de l’étranger du dedans Martinique, France (26 June – 2 July 2017) https://secure.cief.org/wp/?page_id=913 15. Complexity Thinking in Translation Studies: In Search of Methodologies KU Leuven, Belgium (1-2 June 2017) www.ufs.ac.za/humanities/unlistedpages/ complexity/complexity/home-page 16. 1st International Conference on Dis/Ability Communication (ICDC): Perspectives & Challenges in 21st Century Mumbai University, India (9-11 January 2017) www.icdc2016-universityofmumbai.org 17. Lost and Found in Transcultural and Interlinguistic Translation Université de Moncton, Canada (2-4 November 2017) gillian lane-mercier@mcgill.ca; michel.mallet@umoncton.ca; denise.merkle@umoncton.ca 18. Translation and Cultural Memory (Conference Panel) American Comparative Literature Association's 2017 Annual Meeting University of Utrecht, The Netherlands (6-9 July 2017) www.acla.org/translation-and-cultural-memory 19. Media for All 7 – A Place in Between Hamad bin Khalifa University, Doha, Qatar (23-25 October 2017) http://tii.qa/en/7th-media-all-international-conference “Transfer” XII: 1-2 (mayo 2017), pp. 212-225. ISSN: 1886-554 215 20. Justice and Minorized Languages in a Postmonolingual Order. XI International Conference on Translation and Interpreting Universitat Jaume I, Castellón, Spain (10-12 May 2017) monzo@uji.es http://blogs.uji.es/itic11/ 21. On the Unit(y) of Translation/Des unités de traduction à l'unité de la traduction Paris Diderot University, Université libre de Bruxelles and University of Geneva (7 July 2017 (Paris) / 21 October 2017 (Brussels) / 9 December 2017 (Geneva) www.eila.univ-paris-diderot.fr/recherche/conf/ciel/traductologieplein- champ/index?s[]=traductologie&s[]=plein&s[]=champ 22. The Translator Made Corporeal: Translation History and the Archive British Library Conference Centre, London, UK (8 May 2017) deborah.dawkin@bl.uk 23. V International Conference Translating Voices Translating Regions - Minority Languages, Risks, Disasters and Regional Crises Europe House and University College London, UK (13-15 December 2017) www.ucl.ac.uk/centras/translation-news-and-events/vtranslatingvoices 24. 8th Annual International Translation Conference - 21st Century Demands: Translators and Interpreters towards Human and Social Responsibilities Qatar National Convention Centre, Doha, Qatar (27-28 March 2017) http://tii.qa/en/8th-annual-international-translation-conference 25. Complexity Thinking in Translation Studies: In Search of Methodologies KU Leuven, Belgium (1-2 June 2017) www.ufs.ac.za/humanities/unlistedpages/ complexity/complexity/home-page “Transfer” XII: 1-2 (mayo 2017), pp. 212-225. ISSN: 1886-554 216 26. 15th International Pragmatics Conference (IPrA 2017) – Films in Translation – All is Lost: Pragmatics and Audiovisual Translation as Cross-cultural Mediation (Guillot, Desilla, Pavesi). Conference Panel. Belfast, Northern Ireland, UK (16-21 July 2017) http://ipra.ua.ac.be/main.aspx?c=*CONFERENCE2006&n=1296 2) CURSOS, SEMINARIOS, POSGRADOS / COURSES, SEMINARS, MA PROGRAMMES: 1. MA in Intercultural Communication in the Creative Industries University of Roehampton, London, UK www.roehampton.ac.uk/postgraduate-courses/Intercultural- Communication-in-the-Creative-Industries 2. Máster Universitario en Comunicación Intercultural, Interpretación y Traducción en los Servicios Públicos Universidad de Alcalá, Spain www3.uah.es/master-tisp-uah 3. Máster Universitario de Traducción Profesional Universidad de Granada, Spain http://masteres.ugr.es/traduccionprofesional/pages/master 4. Workshop: History of the Reception of Scientific Texts in Translation – Congrès mondial de traductologie Paris West University Nanterre-La Défense, France (10-14 April 2017) https://cmt.u-paris10.fr/submissions 5. MA programme: Traduzione audiovisiva, 2016-2017 University of Parma, Italy www.unipr.it/node/13980 “Transfer” XII: 1-2 (mayo 2017), pp. 212-225. ISSN: 1886-554 217 6. MA in the Politics of Translation Cairo University, Egypt http://edcu.edu.eg 7. Research Methods in Translation and Interpreting Studies University of Geneva, Switzerland (Online course) www.unige.ch/formcont/researchmethods-distance1 www.unige.ch/formcont/researchmethods-distance2 8. MA programme: Investigación en Traducción e Interpretation, 2016-2017 Universitat Jaume I, Castellón, Spain monzo@uji.es www.mastertraduccion.uji.es 9. MA programme: Traduzione Giuridica - Master di Secondo Livello University of Trieste, Italy Italy http://apps.units.it/Sitedirectory/InformazioniSpecificheCdS /Default.aspx?cdsid=10374&ordinamento=2012&sede=1&int=web &lingua=15 10. Process-oriented Methods in Translation Studies and L2 Writing Research University of Giessen, Germany (3-4 April 2017) www.uni-giessen.de/gal-research-school-2017 11. Research Methods in Translation and Interpreting Studies (I): Foundations and Data Analysis (Distance Learning) www.unige.ch/formcont/researchmethods-distance1 Research Methods in Translation and Interpreting Studies (II): Specific Research and Scientific Communication Skills (Distance Learning) www.unige.ch/formcont/researchmethods-distance2 University of Geneva, Switzerland “Transfer” XII: 1-2 (mayo 2017), pp. 212-225. ISSN: 1886-554 218 3) LIBROS / BOOKS: 1. Carl, Michael, Srinivas Bangalore and Moritz Schaeffer (eds) 2016. New Directions in Empirical Translation Process Research: Exploring the CRITT TPR-DB. Cham: Springer. http://link.springer.com/book/10.1007/978-3-319-20358-4 2. Antoni Oliver. 2016. Herramientas tecnológicas para traductores. Barcelona: UOC. www.editorialuoc.com/herramientas-tecnologicas-para-traductores 3. Rica Peromingo, Juan Pedro. 2016. Aspectos lingüísticos y técnicos de la traducción audiovisual (TAV). Frakfurt am Main: Peter Lang. www.peterlang.com?432055 4.Takeda, Kayoko and Jesús Baigorri-Jalón (eds). 2016. New Insights in the History of Interpreting. Amsterdam: John Benjamins. https://benjamins.com/#catalog/books/btl.122/main 5. Esser, Andrea, Iain Robert Smith & Miguel Á. Bernal-Merino (eds). 2016. Media across Borders: Localising TV, Film and Video Games. London: Routledge. www.routledge.com/products/9781138809451 6. Del Pozo Triviño, M., C. Toledano Buendía, D. Casado-Neira and D. Fernandes del Pozo (eds) 2015. Construir puentes de comunicación en el ámbito de la violencia de género/ Building Communication Bridges in Gender Violence. Granada: Comares. http://cuautla.uvigo.es/sos-vics/entradas/veruno.php?id=216 7. Ramos Caro, Marina. 2016. La traducción de los sentidos: audiodescripción y emociones. Munich: Lincom Academic Publishers. http://lincom-shop.eu/epages/57709feb-b889-4707-b2cec666fc88085d. sf/de_DE/?ObjectPath=%2FShops%2F57709feb“ Transfer” XII: 1-2 (mayo 2017), pp. 212-225. ISSN: 1886-554 219 b889-4707-b2cec666fc88085d% 2FProducts%2F%22ISBN+9783862886616%22 8. Horváth , Ildikó (ed.) 216. The Modern Translator and Interpreter. Budapest: Eötvös University Press. www.eltereader.hu/media/2016/04/HorvathTheModernTranslator. pdf 9. Ye, Xin. 2016. Educated Youth. Translated by Jing Han. Artarmon: Giramondo. www.giramondopublishing.com/forthcoming/educated-youth 10. Martín de León, Celia and Víctor González-Ruiz (eds). 2016. From the Lab to the Classroom and Back Again: Perspectives on Translation and Interpreting Training. Oxford: Peter Lang. www.peterlang.com?431985 11. FITISPos International Journal, 2016 vol.3: A Retrospective View on Public Service Translation and Interpreting over the Last Decade as well as the Progress and Challenges that Lie Ahead www3.uah.es/fitispos_ij 12. Dore, Margherita (ed.) 2016. Achieving Consilience. Translation Theories and Practice. Newcastle: Cambridge Scholars Publishing. www.cambridgescholars.com/achieving-consilience 13. Antonini, Rachele & Chiara Bucaria (eds). 2016. Nonprofessional Interpreting and Translation in the Media. Frankfurt am Main: Peter Lang. www.peterlang.com/index.cfm?event=cmp.ccc.seitenstruktur.detai lseiten&seitentyp=produkt&pk=82359&cid=5&concordeid=265483 14. Álvarez de Morales, Cristina & Catalina Jiménez (eds). 2016. Patrimonio cultural para todos. Investigación aplicada en traducción accesible. Granada: Tragacanto. www.tragacanto.es/?stropcion=catalogo&CATALOGO_ID=22 “Transfer” XII: 1-2 (mayo 2017), pp. 212-225. ISSN: 1886-554 220 15. Poznan Studies in Contemporary Linguistics, special issue on Language Processing in Translation, Volume 52, Issue 2, Jun 2016. www.degruyter.com/view/j/psicl.2016.52.issue-2/issuefiles/ psicl.2016.52.issue-2.xml?rskey=z4L1sf&result=6 16. Translation and Conflict: Narratives of the Spanish Civil War and the Dictatorship Contact: alicia.castillovillanueva@dcu.ie; lucia.pintado@dcu.ie 17. Cerezo Merchán, Beatriz, Frederic Chaume, Ximo Granell, José Luis Martí Ferriol, Juan José Martínez Sierra, Anna Marzà y Gloria Torralba Miralles. 2016. La traducción para el doblaje. Mapa de convenciones. Castelló de la Plana: Publicacions de la Universitat Jaume I. www.tenda.uji.es/pls/www/!GCPPA00.GCPPR0002?lg=CA&isbn=97 8-84-16356-00-3 18. Martínez Tejerina, Anjana. 2016. El doblaje de los juegos de palabras. Barcelona: Editorial UOC. www.editorialuoc.com/el-doblaje-de-los-juegos-de-palabras 19. Chica Núñez, Antonio Javier. 2016. La traducción de la imagen dinámica en contextos multimodales. Granada: Ediciones Tragacanto. www.tragacanto.es 20. Valero Garcés, Carmen (ed.) 2016. Public Service Interpreting and Translation (PSIT): Training, Testing and Accreditation. Alcalá: Universidad de Alcalá. www1.uah.es/publicaciones/novedades.asp 21. Rodríguez Muñoz, María Luisa and María Azahara Veroz González (Eds) 2016. Languages and Texts Translation and Interpreting in Cross Cultural Environments. Córdoba: Universidad de Córdoba. www.uco.es/ucopress/index.php/es/catalogo/materias- 3/product/548-languages-and-texts-translation-and-interpreting“ Transfer” XII: 1-2 (mayo 2017), pp. 212-225. ISSN: 1886-554 221 in-cross-cultural-environments 22. Mereu, Carla. 2016. The Politics of Dubbing. Film Censorship and State Intervention in the Translation of Foreign Cinema in Fascist Italy. Oxford: Peter Lang. www.peterlang.com/view/product/46916 23. Venuti, Lawrence (ed.) 2017. Teaching Translation: Programs, Courses, Pedagogies. New York: Routledge. www.routledge.com/Teaching-Translation-Programs-coursespedagogies/ VENUTI/p/book/9781138654617 24. Jankowska, Anna. 2015. Translating Audio Description Scripts. Translation as a New Strategy of Creating Audio Description. Frankfurt: Peter Lang. www.peterlang.com/view/product/21517 25. Cadwell, Patrick and Sharon O'Brien. 2016. Language, culture, and translation in disaster ICT: an ecosystemic model of understanding. Perspectives: Studies in Translatology. www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/0907676X. 2016.1142588 26. Baumgarten, Stefan and Chantal Gagnon (eds). 2016. Translating the European House - Discourse, Ideology and Politics (Selected Papers by Christina Schäffner). Newcastle: Cambridge Scholars Publishing. www.cambridgescholars.com/translating-the-european-house 27. Gambier, Yves and Luc van Doorslaer (eds) 2016. Border Crossings – Translation Studies and other disciplines. Amsterdam: John Benjamins. www.benjamins.com/#catalog/books/btl.126/main 28. Setton, Robin and Andrew Dawrant. 2016. Conference Interpreting – A Complete Course. Amsterdam: John Benjamins. https://benjamins.com/#catalog/books/btl.120/main “Transfer” XII: 1-2 (mayo 2017), pp. 212-225. ISSN: 1886-554 222 29. Setton, Robin and Andrew Dawrant. 2016. Conference Interpreting – A Trainer’s Guide. Amsterdam: John Benjamins. https://benjamins.com/#catalog/books/btl.121/main 5) REVISTAS / JOURNALS: 1. Technology and Public Service Translation and Interpreting, Special Issue of Translation and Interpreting Studies 13(3) Contact: Nike Pokorn (nike.pokorn@ff.uni-lj.si) & Christopher Mellinger (cmellin2@kent.edu) www.atisa.org/tis-style-sheet 2. Translator Quality – Translation Quality: Empirical Approaches to Assessment and Evaluation, special issue of Linguistica Antverpiensia, New Series (16/2017) Contact: Geoffrey S. Koby (gkoby@kent.edu); Isabel Lacruz (ilacruz@kent.edu) https://lans-tts.uantwerpen.be/index.php/LANSTTS/ announcement 3. Special Issue of the Journal of Internationalization and Localization on Video Game Localisation: Ludic Landscapes in the Digital Age of Translation Studies Contacts: Xiaochun Zhang (xiaochun.zhang@univie.ac.at) and Samuel Strong (samuel.strong.13@ucl.ac.uk) 4. mTm Translation Journal: Non-thematic issue, Vol. 8, 2017 www.mtmjournal.gr Contacts: Anastasia Parianou (parianou@gmail.com) and Panayotis Kelandrias (kelandrias@ionio.gr) “Transfer” XII: 1-2 (mayo 2017), pp. 212-225. ISSN: 1886-554 223 5. CLINA - An Interdisciplinary Journal of Translation, Interpreting and Intercultural Communication, Special Issue on Interpreting in International Organisations. Research, Training and Practice, 2017 (2) revistaclina@usal.es http://diarium.usal.es/revistaclina/home/call-for-papers 6. Technology and Public Service Translation and Interpreting, Special Issue of Translation and Interpreting Studies, 2018, 13(3) www.atisa.org/call-for-papers 7. Literatura: teoría, historia, crítica, special issue on Literature and Translation www.literaturathc.unal.edu.co 8. Tradumàtica: Journal of Translation Technologies Issue 14 (2016): Translation and mobile devices www.tradumatica.net/revista/cfp.pdf 9. Ticontre. Teoria Testo Traduzione. Special issue on Narrating the Self in Self-translation www.ticontre.org/files/selftranslation-it_en.pdf 10. Terminology, International Journal of Theoretical and Applied Issues in Specialized Communication Thematic issue on Food and Terminology, 23(1), 2017 www.benjamins.com/series/term/call_for_papers_special_issue_23 -1.pdf 11. Cultus: the Journal of Intercultural Communication and Mediation. Thematic issue on Multilinguilism, Translation, ELF or What?, Vol. 10, 2017 www.cultusjournal.com/index.php/call-for-papers 12. Translation Spaces Special issue on No Hard Feelings? Exploring Translation as an Emotional Phenomenon “Transfer” XII: 1-2 (mayo 2017), pp. 212-225. ISSN: 1886-554 224 Contact: severine.hubscher-davidson@open.ac.uk 13. Revista electrónica de didáctica de la traducción y la interpretación (redit), Vol. 10 www.redit.uma.es/Proximo.php 14. Social Translation: New Roles, New Actors Special issue of Translation Studies 12(2) http://explore.tandfonline.com/cfp/ah/rtrs-si-cfp 15. Translation in the Creative Industries, special issue of The Journal of Specialised Translation 29, 2018 www.jostrans.org/Translation_creative_industries_Jostrans29.pdf 16. Translation and the Production of Knowledge(s), special issue of Alif 38, 2018 Contact: mona@monabaker.com,alifecl@aucegypt.edu, www.auceg ypt.edu/huss/eclt/alif/Pages/default.aspx 17. Revista de Llengua i Dret http://revistes.eapc.gencat.cat/index.php/rld/index 18. Call for proposals for thematic issues, Linguistica Antverpiensia New Series https://lans-tts.uantwerpen.be/index.php/LANSTTS/ announcement/view/8 19. Journal On Corpus-based Dialogue Interpreting Studies, special issue of The Interpreters’ Newsletter 22, 2017 www.openstarts.units.it/dspace/handle/10077/2119 20. Díaz Cintas, Jorge, Ilaria Parini and Irene Ranzato (eds) 2016. Ideological Manipulation in Audiovisual Translation, special issue of “Altre Modernità”. http://riviste.unimi.it/index.php/AMonline/issue/view/888/show Toc “Transfer” XII: 1-2 (mayo 2017), pp. 212-225. ISSN: 1886-554 225 21. PUNCTUM- International Journal of Semiotics, special issue on Semiotics of Translation, Translation in Semiotics. Volume 1, Issue 2 (2015) http://punctum.gr 22. The Interpreters' Newsletter, Special Issue on Dialogue Interpreting, 2015, Vol. 20 www.openstarts.units.it/dspace/handle/10077/11848 23. Gallego-Hernández, Daniel & Patricia Rodríguez-Inés (eds.) 2016. Corpus Use and Learning to Translate, almost 20 Years on. Special Issue of Cadernos de Tradução 36(1). https://periodicos.ufsc.br/index.php/traducao/issue/view/2383/s howToc 24. 2015. Special Issue of IberoSlavica on Translation in Iberian- Slavonic Cultural Exchange and beyond. https://issuu.com/clepul/docs/iberoslavica_special_issue 26. The AALITRA Review: A Journal of Literary Translation, 2016 (11) www.lib.latrobe.edu.au/ojs/index.php/AALITRA/index 27. Transcultural: A Journal of Translation and Cultural Studies 8.1 (2016): "Translation and Memory" https://ejournals.library.ualberta.ca/index.php/TC/issue/view/18 77/showToc 28. JoSTrans, The Journal of Specialised Translation, issue 26 www.jostrans.org 29. L’Écran traduit, 5 http://ataa.fr/revue/archives/4518
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Thèses sur le sujet "Marchi di qualità europei"

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SAMPALEAN, NICULINA IUDITA. « ESPLORAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEI CONSUMATORI NEI CONFRONTI DELLE DIVERSE ETICHETTE RELATIVE AGLI ALIMENTI DI QUALITÀ CERTIFICATA DALL'UNIONE EUROPEA ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2022. http://hdl.handle.net/10280/115280.

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Résumé :
Qualsiasi prodotto alimentare che si trova sul mercato contiene diverse etichette che aiutano i consumatori nel loro processo decisionale quando fanno acquisti. Questo aiuto può essere garantito solo se i consumatori comprendono il significato di queste etichette, le differenze tra loro e le informazioni che certificano. La tesi ha esplorato il ruolo delle etichette nel settore del marketing alimentare usando studi condotti sull'approccio del consumatore. Utilizzando diversi metodi (statistici ed econometrici), abbiamo analizzato le percezioni, la consapevolezza e la conoscenza dei consumatori verso alcune etichette alimentari e le loro preferenze e comportamenti verso i prodotti alimentari che portano queste etichette (etichette nutrizionali sul fronte della confezione e marchi di qualità europei). I prodotti alimentari certificati di qualità sono stati scelti perché sono drammaticamente rilevanti per il settore agroalimentare europeo, e ancora di più per quello italiano dove costituisce la DOP Economy, data la sua densità. Sulla base dei risultati abbiamo formulato alcune raccomandazioni di marketing, policy, e di comunicazione che potrebbero essere utilizzate dai consorzi per migliorare l'impegno dei consumatori per i prodotti con marchi di qualità. Le raccomandazioni sono state rivolte anche ai policy maker e ai produttori dei prodotti DOP/IGP/STG/Organici ma anche ai policy maker dell'Etichettatura Nutrizionale.
Any food product found on the market contains several labels that help consumers in their decision making when shopping. This help can be guaranteed only if the consumers understand the significance of those labels, the differences between them and the information that they certify. The thesis explored labels’ role in the food marketing sector and studies were carried out according to consumer approach. Using different methods (statistics and econometrics), we analyzed consumers perceptions, awareness, knowledge towards some food labels and their preferences and behavior toward food products bearing these labels (Front of Packaging Nutritional Labels and Quality labels). Quality certified food products were chosen because are dramatically relevant for the European agri-food sector, even more of the Italian one where it forms the DOP Economy, due to its density. Assessments of several food labels from a consumer behavior perspective was carried out. Based on the findings we formulated some policy, marketing recommendations and communication suggestions that could be used by the consortia to enhance consumers’ engagement for products with quality certifications (PDO/PG/TSG or organic). The recommendations were also addressed to policy makers and producers of the PDO/PGI/TSG/Organic products but also to the policy makers of the Nutritional Labelling.
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FORMICONI, Cristina. « LÈD : Il Lavoro È un Diritto. Nuove soluzioni all’auto-orientamento al lavoro e per il recruiting online delle persone con disabilità ». Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251119.

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Résumé :
INTRODUZIONE: Il presente progetto di ricerca nasce all’interno di un Dottorato Eureka, sviluppato grazie al contributo della Regione Marche, dell’Università di Macerata e dell’azienda Jobmetoo by Jobdisabili srl, agenzia per il lavoro esclusivamente focalizzata sui lavoratori con disabilità o appartenenti alle categorie protette. Se trovare lavoro è già difficile per molti, per chi ha una disabilità diventa un percorso pieno di ostacoli. Nonostante, infatti, la legge 68/99 abbia una visione tra le più avanzate in Europa, l’Italia è stata ripresa dalla Corte Europea per non rispettare i propri doveri relativamente al collocamento mirato delle persone con disabilità. Tra chi ha una disabilità, la disoccupazione è fra il 50% e il 70% in Europa, con punte dell’80% in Italia. L’attuale strategia europea sulla disabilità 2010-2020 pone come obiettivi fondamentali la lotta alla discriminazione, le pari opportunità e l’inclusione attiva. Per la realizzazione di tali obiettivi assume un’importanza centrale l’orientamento permanente: esso si esercita in forme e modalità diverse a seconda dei bisogni, dei contesti e delle situazioni. La centralità di tutti gli interventi orientativi è il riconoscimento della capacità di autodeterminazione dell’essere umano, che va supportato nel trovare la massima possibilità di manifestarsi e realizzarsi. Ciò vale ancora di più per le persone con disabilità, in quanto risultano fondamentali tutte quelle azioni che consentono loro di raggiungere una consapevolezza delle proprie capacità/abilità accanto al riconoscimento delle caratteristiche della propria disabilità. L’orientamento assume così un valore permanente nella vita di ogni persona, garantendone lo sviluppo e il sostegno nei processi di scelta e di decisione con l’obiettivo di promuovere l’occupazione attiva, la crescita economica e l’inclusione sociale. Oggi giorno il frame work di riferimento concettuale nel campo della disabilità è l’International Classification of Functioning, Disability and Health (ICF), il quale ha portato a un vero e proprio rovesciamento del termine disabilità dal negativo al positivo: non si parla più di impedimenti, disabilità, handicap, ma di funzioni, strutture e attività. In quest’ottica, la disabilità non appare più come mera conseguenza delle condizioni fisiche dell’individuo, ma scaturisce dalla relazione fra l’individuo e le condizioni del mondo esterno. In termini di progetto di vita la sfida della persona con disabilità è quella di poter essere messa nelle condizioni di sperimentarsi come attore della propria esistenza, con il diritto di poter decidere e, quindi, di agire di conseguenza in funzione del proprio benessere e della qualità della propria vita, un una logica di autodeterminazione. OBIETTIVO: Sulla base del background e delle teorie di riferimento analizzate e delle necessità aziendali è stata elaborata la seguente domanda di ricerca: è possibile aumentare la consapevolezza negli/nelle studenti/esse e laureati/e con disabilità che si approcciano al mondo del lavoro, rispetto alle proprie abilità, competenze, risorse, oltre che alle limitazioni imposte dalla propria disabilità? L’obiettivo è quello di sostenere i processi di auto-riflessione sulla propria identità e di valorizzare il ruolo attivo della persona stessa nella sua autodeterminazione, con la finalità ultima di aumentare e migliorare il match tra le persone con disabilità e le imprese. L’auto-riflessione permetterà di facilitare il successivo contatto dialogico con esperti di orientamento e costituirà una competenza che il soggetto porterà comunque come valore aggiunto nel mondo del lavoro. METODI E ATTIVITÀ: Il paradigma teorico-metodologico adottato è un approccio costruttivista: peculiarità di questo metodo è che ciascuna componente della ricerca può essere riconsiderata o modificata nel corso della sua conduzione o come conseguenza di cambiamenti introdotti in qualche altra componente e pertanto il processo è caratterizzato da circolarità; la metodologia e gli strumenti non sono dunque assoggettati alla ricerca ma sono al servizio degli obiettivi di questa. Il primo passo del progetto di ricerca è stato quello di ricostruzione dello stato dell’arte, raccogliendo dati, attraverso la ricerca bibliografica e sitografica su: l’orientamento, la normativa vigente in tema di disabilità, i dati di occupazione/disoccupazione delle persone con disabilità e gli strumenti di accompagnamento al lavoro. A fronte di dati mancanti sul territorio italiano relativi alla carriera e ai fabbisogni lavorativi degli/delle studenti/esse e laureati/e con disabilità, nella prima fase del progetto di ricerca è stata avviata una raccolta dati su scala nazionale, relativa al monitoraggio di carriera degli studenti/laureati con disabilità e all’individuazione dei bisogni connessi al mondo del lavoro. Per la raccolta dati è stato sviluppato un questionario ed è stata richiesta la collaborazione a tutte le Università italiane. Sulla base dei dati ricavati dal questionario, della letteratura e delle indagini esistenti sulle professioni, nella fase successiva della ricerca si è proceduto alla strutturazione di un percorso di auto-orientamento, volto ad aumentare la consapevolezza nelle persone con disabilità delle proprie abilità e risorse, accanto a quella dei propri limiti. In particolare, il punto di partenza per la costruzione del percorso è stata l’Indagine Istat- Isfol sulle professioni (2012) e la teoria delle Intelligenze Multiple di H. Gardner (1983). Si è arrivati così alla strutturazione del percorso di auto-orientamento, composto da una serie di questionari attraverso i quali il candidato è chiamato ad auto-valutare le proprie conoscenze, le competenze, le condizioni di lavoro che gli richiedono più o meno sforzo e le intelligenze che lo caratterizzano, aggiungendo a questi anche una parte più narrativa dove il soggetto è invitato a raccontare i propri punti di forza, debolezza e le proprie aspirazioni in ambito professionale. Per sperimentare il percorso di auto-orientamento creato, nell’ultima fase della ricerca è stato predisposto uno studio pilota per la raccolta di alcuni primi dati qualitativi con target differenti, studenti/esse universitari/e e insegnanti di scuola superiore impegnati nel tema del sostegno e dell’orientamento, e utilizzando diversi strumenti (autopresentazioni, test multidimensionale autostima, focus group). CONCLUSIONI: I dati ottenuti dallo studio pilota, seppur non generalizzabili, in quanto provenienti da un campione esiguo, hanno evidenziato come il percorso di auto-orientamento attivi una riflessione sulla visione di sé nei diversi contesti e un cambiamento, in positivo o in negativo, nell’autostima e nella valutazione di sé in diverse aree, ad esempio nell’area delle relazioni interpersonali, del vissuto corporeo, dell’emotività ecc. Tali dati ci hanno permesso soprattutto di evidenziare punti di forza e debolezza del percorso creato e di apportare modifiche per una maggiore comprensione e adattabilità del prodotto stesso. Il valore del percorso orientativo è connesso al ruolo attivo di auto-valutatore giocato dal candidato con disabilità, affiancando a questa prima fase di autovalutazione un successivo confronto dialogico con un esperto, tale da permettere un ancoraggio alla realtà esterna, al contesto in cui il soggetto si trova a vivere. In questo senso, l’orientamento assume il valore di un processo continuo e articolato, che ha come scopo principale quello di sostenere la consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità, agendo all’interno dell’area dello sviluppo prossimale della persona verso la realizzazione della propria identità personale, sociale e professionale.
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PETRINI, Maria Celeste. « IL MARKETING INTERNAZIONALE DI UN ACCESSORIO-MODA IN MATERIALE PLASTICO ECO-COMPATIBILE : ASPETTI ECONOMICI E PROFILI GIURIDICI. UN PROGETTO PER LUCIANI LAB ». Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251084.

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Résumé :
Con l’espressione “marketing internazionale” ci si riferisce a quell’insieme di attività adottate dall’impresa al fine di sviluppare o perfezionare la propria presenza sul mercato estero. Oggetto della presente ricerca è l’analisi degli aspetti problematici che tali attività sollevano sul piano giuridico: attraverso un approccio basato sull’integrazione della cultura economica del marketing d’impresa con quella più propriamente giuridica, l’indagine mira ad individuare le fattispecie di marketing rilevanti sotto il profilo giuridico e giuspubblicistico, ad analizzarne i profili che risultano più critici per l’impresa e proporre soluzioni concrete. La ricerca è stata condotta in collaborazione all’azienda Gruppo Meccaniche Luciani, che oltre ad essere un affermato fornitore di stampi per calzature, progetta design innovativi attraverso una sua articolazione organizzativa creativa, denominata Luciani LAB. L’impresa investe molto nell’innovazione, ed in questo senso, particolarmente significativo è stato l’acquisto di una potente stampante 3D, tecnologicamente all’avanguardia, che ha consentito all’azienda di progettare diversi prodotti, tra cui una borsa, realizzarli in prototipazione rapida, e successivamente renderli oggetto di specifiche campagne promozionali, illustrate nel presente lavoro. Viene evidenziato come queste rispecchino la peculiarità dell’approccio al marketing da parte della piccola/media impresa, descritto dalla dottrina maggioritaria come intuitivo ed empirico, distante da quello teorico e strategico del marketing management. La collaborazione con l’impresa partner del progetto ha costituito il riferimento principale per l’elaborazione del metodo con cui condurre la ricerca: l’azienda ha promosso i propri prodotti mediante diverse strumenti di marketing, come inserti pubblicitari su riviste, campagne di e-mail marketing e fiere di settore. Queste attività si distinguono tra esse non solo rispetto alle funzioni, alle differenti modalità con cui vengono impiegate e al pubblico cui si rivolgono, ma anche e soprattutto rispetto alla disciplina giuridica di riferimento: ognuna di esse infatti è regolata da un determinato complesso di regole e solleva questioni che si inseriscono in una specifica cornice giuridica. Al fine di giungere ad una sistematica trattazione dei profili giuridici connessi, si è scelto di classificare le diverse azioni di marketing in tre gruppi: quelle riferite alla comunicazione, quelle inerenti l’aspetto del prodotto e quelle che si riferiscono al cliente Per ognuna di queste aree si individua una precisa questione critica per l’impresa, e se ne trattano i profili problematici dal punto di vista giuridico. In relazione al primo gruppo, ovvero la comunicazione pubblicitaria d’impresa, si evidenziano le criticità connesse alla possibilità di tutelare giuridicamente l’idea creativa alla base del messaggio pubblicitario: si mette in discussione l’efficacia degli strumenti giuridici invocabili a sua tutela, in particolare della disciplina del diritto d’autore, della concorrenza sleale e dell’autodisciplina. Si prende come riferimento principale il contesto italiano, considerando la pluralità degli interessi pubblici, collettivi ed individuali coinvolti. Il secondo profilo d’indagine riguarda la disciplina giuridica riconducibile all’e-mail marketing, uno degli strumenti più diffusi di comunicazione digitale. L’invasività di questo sistema nella sfera personale dei destinatari impone l’adozione di adeguati rimedi da parte delle imprese per evitare di incorrere nella violazione delle disposizioni a tutela della privacy. Si trattano le diverse implicazioni derivanti dall’uso di tale strumento, in particolare quelle riferite al trattamento dei dati personali alla luce della normativa vigente in Italia e nell’Unione Europea, e connesse alle modalità di raccolta degli indirizzi e-mail dei destinatari potenzialmente interessati. Infine, la costante partecipazione alle fiere di settore da parte dell’azienda dimostra quanto l’esteriorità del prodotto costituisca uno strumento di marketing decisivo per la competitività aziendale, dunque grande è l’interesse dell’impresa a che il suo aspetto esteriore venga protetto dall’imitazione dei concorrenti. Il tema giuridico più significativo che lega il processo di marketing al prodotto dell’azienda è proprio la protezione legale del suo aspetto, ovvero la tutela del diritto esclusivo di utilizzarlo, e vietarne l’uso a terzi. L’aspetto di un prodotto può essere oggetto di protezione sulla base di diverse discipline che concorrono tra loro, sia a livello nazionale che sovranazionale, dei disegni e modelli, del marchio di forma, del diritto d’autore e della concorrenza sleale. Si è scelto di concentrare il lavoro, in particolare, sulla prima: si ricostruisce il quadro normativo e l’assetto degli interessi implicati dalla fattispecie, per arrivare ad evidenziare le principali criticità nell’interpretazione delle norme, sia a livello nazionale, che nell’Unione Europea. Si approfondiscono gli orientamenti di dottrina e giurisprudenza di alcune disposizioni chiave per l’applicazione della disciplina, quali gli artt. 6 e 7 del Regolamento CE, n. 6/2002, concernenti rispettivamente il «carattere individuale» e la «divulgazione», i due requisiti fondamentali per ottenere la registrazione e conseguente protezione giuridica del disegno. Tali nozioni sono soggette ad interpretazioni parzialmente difformi da parte dei giudici dei diversi Stati membri, e ciò contribuisce a minare l’applicazione omogenea della disciplina in tutto il territorio UE. In questo senso, viene messo in evidenza il ruolo chiave dell’orientamento della Corte di Giustizia dell’Unione Europea nell’interpretazione di tali concetti, avente l’effetto di uniformare l’approccio degli Stati. La Direttiva 98/71/CE ha introdotto la possibilità di cumulare la protezione conferita all’aspetto del prodotto dalla disciplina dei disegni e modelli con quella riconosciuta dalle altre normative. Tale previsione solleva questioni di rilievo sistematico e concorrenziale: ci si interroga su quali problemi di tipo sistematico e di concorrenza vengano sollevati dal riconoscimento su uno stesso prodotto della protezione sia come disegno che come marchio di forma, e sia come disegno che come opera dell’ingegno. In particolare nell’ambito del diritto dei marchi d’impresa e del diritto d’autore, le tutele hanno durata potenzialmente perpetua, diversamente dalla registrazione come disegno o modello, che garantisce la titolarità del diritto di utilizzare il proprio disegno in via esclusiva per un periodo limitato di massimo 25 anni. Questa differenza temporale rende il cumulo problematico sia a livello di coordinamento, che di concorrenza, poiché incentiva il sorgere di “monopoli creativi” sulle forme del prodotto. Il presente lavoro ha come obiettivo l’ampliamento della conoscenza sul tema del marketing con particolare riferimento ai profili giuridici che si pongono, con riguardo alla promozione del prodotto nell’ambito dell’Unione Europea. Si ritiene che il valore aggiunto e l’aspetto più originale della ricerca consista nella sua forte aderenza alla realtà della piccola/media impresa: tramite l’integrazione della ricerca giuridica e dello studio dei fenomeni di marketing si delineano i problemi pratici che questa si trova a dover affrontare nell’implementazione delle attività quotidiane di marketing. Tale indagine vuole essere utile a tutte le piccole/medie imprese che si trovano impreparate nell’affrontare le sfide poste dal marketing e nel conoscere le implicazioni giuridiche che da questo derivano.
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Livres sur le sujet "Marchi di qualità europei"

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DI, RI M. A. –MQ –. Diffusione Ricerca e. Modelli Alternativi per i. Marchi di Qualità Consulenza Integrata per lo Sviluppo Territoriale e. dei Prodotti, dir. Guida Ragionata ai Sistemi di Gestione ed ai Marchi di Qualità per le Strutture Extralberghiere Bed & Breakfast. Napoli, Italy : DI.RI.M.A.–MQ – Diffusione, Ricerca e Modelli Alternativi per i Marchi di Qualità - Consulenza Integrata per lo Sviluppo Territoriale e dei Prodotti, 2006.

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Actes de conférences sur le sujet "Marchi di qualità europei"

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Cedroni, Anna Rita. « Roadmap per una citta sostenibile : Vienna ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7915.

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Résumé :
Al di là di più di duemila anni di tradizione storica, l’Austria, ha mostrato con coraggio, fin dall’entrata nella Comunità Europea, il suo sviluppo economico così come la sua modernità e la sua apertura verso l’esterno. La dinamicità culturale e tecnologica della sua capitale, l’ha resa uno degli esempi più apprezzati da tutta l’Europa fin dall’inizio di questo secolo. In poco più 15 anni, Vienna è diventata di fatto la città europea con la migliore qualità della vita. Il merito di tale successo è dato sicuramente da due componenti fondamentali: la stabilità politica del Paese e il metodo di gestione dei processi di pianificazione territoriale e urbana. L’attuale sviluppo del territorio mostra come alla base di tale qualità i fattori prevalenti siano l’architettura, ma anche le politiche urbanistiche territoriali. Sta di fatto, spiega un recente rapporto del comune di Vienna sul tema risparmio energetico e sostenibilità, che per garantire e mantenere una tale qualità della vita, occorre tener conto di tre costanti essenziali nelle dinamiche dei processi di sviluppo urbano: il rinnovamento, la ristrutturazione e l’espansione. Tali elementi consentono poi il confronto con modelli europei culturalmente più avanzati. La tutela dell’ambiente e del patrimonio ambientale si inseriscono in questo processo come una delle sfide più importanti che scaturiscono da tale confronto. Questo paper si prefigge di trattare l’esperienza viennese, ripercorrendo il lungo, ma rapido processo di cambiamento cominciato all’inizio degli anni Ottanta. Strumento generale di pianificazione urbanistica, il Piano di Sviluppo della Città (Stadtentwicklungsplan), ha costituito e costituisce tuttora lo strumento decennale di previsione e di programmazione energetica a livello urbano e territoriale, stabilendo le direttrici strategiche di espansione, di ristrutturazione e di rinnovamento della Città e del suo hinterland. Ma l’esclusività di tale strumento, è da vedere nell’anticipazione di temi come il consumo energetico, la sostenibilità e nell’individuazione della tutela ambientale, come questione prioritaria da includere nei programmi d’intervento da attuare a breve termine. Infatti, con la formulazione del primo Programma KliP (Klimaschutzprogramm) (1999–2009) e, successivamente, del secondo Programma KliP (2010-2020), vengono elaborati dei “pacchetti” di provvedimenti con obiettivi ben definiti, come per esempio la riduzione del 21%, a persona, dei gas di emissione e di gas propellenti rispetto ai valori rilevati nel 1990. Gli strumenti con i quali raggiungere tali obiettivi sono: la riduzione del fabbisogno energetico, l’introduzione di fonti di energia ecosostenibile, l’uso di materiali biologici nell’edilizia pubblica e privata a grande e piccola scala, ma soprattutto, gli interventi sulla mobilità, sulla gestione dei rifiuti e sulla protezione del paesaggio. Accanto ai Piani di Sviluppo, Il Programma SEP (Städtische Energieeffizienz-Programm), definisce le linee generali da seguire nella gestione della politica dei consumi energetici a lungo termine, ovvero fino alla fine del 2015. I risultati portano già nel 2011 ad un aumento della quota di energia rinnovabile del 10% del volume totale del consumo di energia. Tra gli incentivi ci sono quelli rivolti alla realizzazione di centrali elettriche, inceneritori per il riciclo di materie dalle quali ricavare energia, mentre un ruolo sempre più importante è dato dall’uso della geotermia, e dell’energia solare. La continuità programmatica culmina nella formulazione di un progetto unitario, SMART CITY WIEN, che riunisce ben dieci gruppi differenti di interessi, istituzioni pubbliche, enti privati, centri universitari di ricerca, ecc., attorno ad una visione a lunga scadenza: Smart Energy vision 2050. Al centro della tavola rotonda le tematiche: lo sviluppo della popolazione, l’ambiente, i metodi di gestione, l’economia, l’energia e la mobilità. Accanto a queste, sostenibilità, partecipazione, diversità, efficienza di risorse, sviluppo regionale integrato come pure sviluppo economico equilibrato sono gli elementi fondamentali per la preparazione delle decisioni future.
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