Littérature scientifique sur le sujet « Malattia di Grave »

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Articles de revues sur le sujet "Malattia di Grave"

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Terziroli Beretta-Piccoli, Benedetta, Andrea De Gottardi, Diego Vergani et Giorgina Mieli-Vergani. « Le malattie autoimmuni di fegato nell’adulto ». Schweizer Gastroenterologie 2, no 2 (juillet 2021) : 56–66. http://dx.doi.org/10.1007/s43472-021-00040-4.

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Résumé :
RiassuntoL’epatite autoimmune è una infiammazione cronica del fegato che colpisce tutte le età, caratterizzata da transaminasi e immunoglobuline G elevate, presenza di autoanticorpi, epatite dell’interfaccia alla biopsia epatica, e ottima risposta alla terapia con steroidi. Se non trattata, ha una sopravvivenza a 5 anni del 50 %.La colangite biliare primitiva è una patologia cronica colestatica autoimmune del fegato che colpisce i medi e piccoli dotti biliari, caratterizzata da preponderanza femminile, e positività dell’anticorpo anti-mitocondrio. La sopravvivenza media della malattia non trattata è 9‑10 anni. La terapia di scelta è l’acido ursodesossicolico, che ha un forte impatto sulla storia naturale della malattia.La colangite sclerosante primitiva è la più rara e la più grave delle malattie autoimmuni di fegato. Si caratterizza da forte associazione alle malattie infiammatorie intestinali. I pazienti con PSC hanno un rischio elevato di colangiocarcinoma. Non esistono terapie medicamentose efficaci, e la malattia richiede una presa a carico specialistica multidisciplinare.Questo articolo offre una panoramica per il clinico delle tre patologie nell’adulto.
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Di Cosmo, Antonio Pio. « Le patologie di Giustiniano e le profilassi mediche in voga nella Proto Bisanzio. Gli Adynata come eccezionale cura ». Asclepio 73, no 1 (24 juin 2021) : p336. http://dx.doi.org/10.3989/asclepio.2021.02.

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Résumé :
[it] Questa ricerca confronta i dati raccolti dai testi riguardanti l’imperatore Giustiniano con le informazioni concernenti la casistica delle malattie sessuali nel contesto della Proto Bisanzio. Un testo agiografico, la Vita di San Sansone, racconta: una grave malattia colpisce Giustiniano agli organi genitali e i medici non sono in grado di curarla. La patologia viene risolta da un miracolo di San Sansone. Questo adynaton pone l’imperatore in uno ‘spazio di copertura’. Dopo il 23° o 24° anno del suo regno, Giustiniano soffre disturbi ad una gamba, accompagnati da dolore durante la minzione. Körbler ipotizza che questi sintomi siano dovuti alla sifilide. Il disturbo alla gamba viene curato dall’intercessione dei santi Cosma e Damiano. La malattia dell’imperatore si rivela dunque come luogo della letteratura agiografica. L’adynaton poi conferma l’istituzione imperiale ed afferma l’adeguatezza del sovrano.
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3

Vasciaveo, A., S. Magnaldi, A. Scabar, F. Zennaro, F. Bouquet, M. R. Cilio et C. Bonnier. « Neurocisticercosi ». Rivista di Neuroradiologia 5, no 1_suppl (avril 1992) : 117–20. http://dx.doi.org/10.1177/19714009920050s123.

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Résumé :
La neurocisticercosi è l'infestazione del SNC da parte delle larve della taenia solium: l'uomo funge in questo caso da ospite intermedio; le larve si distribuiscono attraverso il torrente circolatorio e successivamente si incistano in varie sedi. A livello encefalico si distinguono forme meningee, parenchimali, endoventricolari e forme miste, con espressione clinica assai variabile. Gli autori descrivono il caso clinico di un bambino affetto da una grave forma di neurocisticercosi con localizzazioni multiple meningee, parenchimali ed endoventricolari. L'evoluzione della malattia è stata seguita principalmente con esami di risonanza magnetica lungo un arco di tempo di otto mesi. Gli autori descrivono gli aspetti semeiologici più tipici di questa malattia studiata con tomografia RM.
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Daidone, R., P. Visconti, R. Agati et P. Giovanardi Rossi. « Studio clinico-neuroradiologico di un caso di patologia della sostanza bianca individuabile come malattia di Alexander ». Rivista di Neuroradiologia 5, no 1_suppl (avril 1992) : 75–78. http://dx.doi.org/10.1177/19714009920050s114.

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Résumé :
Viene presentato il caso di una paziente di 4 anni, giunta ad osservazione per ritardo psico-motorio ed arresto dello sviluppo del linguaggio. Figurava nell'anamnesi la comparsa di irrequietezza, insonnia e pianto frequente; la deambulazione senza appoggio, iniziata a 3 anni, era condotta su base allargata. Le indagini di routine, la ricerca di mucopolisaccaridi ed enzimi lisosomiali, EMG, potenziali evocati del tronco encefalico e cariotipo risultarono nella norma; l'EEG mostrò anomalie non specifiche. L'obiettività rivelò macrocrania, ipertelorismo, iper-refles- sia osteo-tendinea. La TC evidenziò grave riduzione di densità della sostanza bianca e discreta dilatazione ventricolare. La RM rivelò parimenti gravi segni di sofferenza della sostanza bianca cerebrale e cerebellare, con integrit della capsula interna e dello splenio del corpo calloso.
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Ferretti, Annalisa, Manuela Tartari et Magda Viola. « Una lettura complementare di Infant Observation ». SETTING, no 28 (mai 2010) : 83–113. http://dx.doi.org/10.3280/set2009-028009.

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Résumé :
L'autrice esamina le caratteristiche del controtransfert e gli effetti traumatici sulla coppia analitica nella grave malattia fisica dell'analista. La disamina della letteratura si declina tra prospettive teoriche e cliniche assai discordanti. L'inevitabile intrusione nello spazio analitico di elementi di realtŕ fortemente traumatici concernenti l'analista altera il campo relazionale, mobilitando fantasie, difese ed emozioni nell'analista e nel paziente. L'articolo considera in particolare le caratteristiche del controtransfert che si viene a sviluppare in tale traumatica situazione.
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Andreula, C. F. « Patologia della sostanza bianca ». Rivista di Neuroradiologia 5, no 1_suppl (avril 1992) : 33–38. http://dx.doi.org/10.1177/19714009920050s106.

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Résumé :
I reperti neuropatologici delle lesioni infiammatorie e infettive della sostanza bianca sono la distruzione della guaina mielinica con risparmio dei cilindrassi, il coinvolgimento eventuale degli oligodendrociti e la presenza di infiltrati perivascolari. L'indagine neuroradiologica avrà nella RM l'esame di prima scelta e tenderà a svelare la presenza di aree di sofferenza mielinica come lesioni dotate di alta densità protonica e lungo T2. Tali zone possono presentare lungo T1 dovuto ad edema concomitante o a grave distruzione mielinica. Indispensabile risulta il completamento dell'esame con la somministrazione di mezzo di contrasto per valutare lo stato della barriera ematoencefalica. In neuropediatria il rapporto di incidenza tra malattie infettive e sclerosi multipla si inverte a favore delle prime. L'eziopatogenesi infettiva determina la comparsa di lesioni encefalitiche a quasi esclusivo interessamento della sostanza bianca e a distribuzione non esclusiva. Tra le leucoencefaliti le più frequenti sono le forme immunomediate, ad aumento subacuto, la panenecefalite sclerosante subacuta, ad andamento cronico da virus morbilloso e le più rare forme di papova virus. Le forme immunomediate svelano frequentemente in anamnesi una banale malattia virale e per moventi patogenetici complessi determinano una leucoencefalite multifocale monofasica, con alterazione di barriera ematoencefalica transitoria e legata all'evento morboso. La forma cronica da morbillivus (PESS) per un difetto cronico della cellula ospite provoca una incompleta azione antigenica con persistenza nel tempo dell'infiammazione a predilezione per la sostanza bianca. Nella leucoencefalite multifocale progressiva da papova le aree di demielinizzazione sono diffuse, di varia dimensione e raramente con alterazione della barriera, per la localizzazione preferenziale del virus a carico degli oligodendrociti. La sclerosi multipla, di rara incidenza nell'infanzia (1%), non ha importanti variazioni rispetto al quadro dell'adulto. Scopo dell'indagine neuroradiologica è di rivelare l'eventuale presenza di placce attive, spia della multifasicità della malattia mediante studio col mezzo di contrasto paramagnetico.
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Barbera, V., G. Barbera, G. Otranto, R. Faiola, C. Feliziani, A. Villani et A. Santoboni. « Calcifilassi peniena : una rara complicanza in corso di emodialisi ». Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, no 1 (24 janvier 2018) : 9–12. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1106.

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Résumé :
La calcifilassi rappresenta una condizione clinica severa ed assai grave che si manifesta prevalentemente - ma non esclusivamente - in pazienti affetti da malattia renale cronica (CKD) sottoposti a terapia sostitutiva. Colpisce circa 1′1– 4% della popolazione dialitica (1, 2) e presenta una mortalità assai elevata (60–80%) (3). È caratterizzata clinicamente dalla presenza di ulcerazioni ischemiche a carico della cute e da necrosi conseguente allo sviluppo di calcificazioni distrofiche delle arteriole sottocutanee. L'interessamento penieno è assai raro ed in letteratura ne sono riportate - fino ad oggi - circa 40 segnalazioni. A tale proposito viene descritto il caso di un paziente di 50 anni, seguito presso la nostra UOC che sviluppò tale grave e, purtroppo fatale, complicanza clinica.
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Pazzagli, Adolfo. « Depressione e mania : solo due "fasi" di una malattia o anche due modi di manifestare sofferenze traumatiche ? » PSICOANALISI, no 1 (septembre 2010) : 69–81. http://dx.doi.org/10.3280/psi2010-001004.

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Résumé :
Il presente contributo ha lo scopo di presentare un caso di depressione grave nel quale la terapia psicoanalitica, accompagnata all'inizio da un trattamento con farmaci antidepressivi, ha portato a un percorso di indagine, ri-scoperta e conoscenza di ragioni lontane e riattivate nel transfert che erano soggiacenti non solo alla grave depressione e ad alcuni tratti della personalitŕ ma anche, specificatamente, ad alcuni dei sintomi, il cui significato, che ha acquisito valore comunicativo col procedere del processo, č stato possibile elaborare e, se pur parzialmente, superare. Il caso si presta poi ad alcune considerazioni generali sulle difficoltŕ, in un setting quale quello psicoanalitico, di separare nettamente gli episodi depressivi da aspetti del carattere, i periodi di normalitŕ da quelli dominati dal disturbo, cosa piů facile in un setting psichiatrico, nel quale lo psichiatra focalizza la sua attenzione e la sua indagine su alcuni sintomi e alcune loro caratteristiche che sono giŕ presenti nella sua mente. Nel contempo, tuttavia, č possibile constatare la maggior possibilitŕ di contattare, attraverso la psicoanalisi, la depressione come risultato di una storia di vita e non come un puro episodio, che sovente č superato solo attraverso un viraggio maniacale non solo del paziente ma anche dello psichiatra curante.
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Gelardi, M., L. Iannuzzi, M. De Giosa, S. Taliente, N. De Candia, N. Quaranta, E. De Corso, V. Seccia et G. Ciprandi. « Non-surgical management of chronic rhinosinusitis with nasal polyps based on clinical-cytological grading : a precision medicine-based approach ». Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no 1 (février 2017) : 38–45. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1417.

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Résumé :
La rinosinusite cronica con polipi nasali (CRSwNP) è una malattia cronica nasosinusale, a eziologia infiammatoria, con significativo impatto negativo sulla qualità di vita dei pazienti. La CRSwNP rappresenta ancora oggi una sfida terapeutica per lo specialista ORL, sia per la comprensione della sua eziopatogenesi, sia per il suo controllo clinico ed è questo è testimoniato dalla alta incidenza di recidiva dopo trattamento. Abbiamo voluto verificare l’ipotesi che un approccio terapeutico nuovo, standardizzato, e individualizzato sul grading clinico-citologico (clinical-cytological grading – CCG) consentisse un miglior controllo dei sintomi della malattia, e di ridurre la necessità di ricorrere alla chirurgia. Abbiamo pertanto reclutato 204 pazienti affetti da CRSwNP, di cui 145 hanno regolarmente assunto la terapia rispettando il protocollo proposto, e 59 pazienti, invece, che non hanno assunto la terapia in modo sistematico e sono stati quindi inclusi come controlli. Dopo 5 anni di trattamento standardizzato, abbiamo notato che 15 pazienti su 145 (10,3%) del gruppo con terapia standardizzata avevano avuto un miglioramento dello staging endoscopico, 61 su 145 (42%) si erano mantenuti costanti, mentre 69/145 (47,5%) erano andati incontro a un peggioramento. Nel gruppo di controllo, invece, i pazienti peggiorati erano ben 49 su 59 (83%), con un peggioramento significativo in termini di grading endoscopico di almeno due classi (p < 0,05). I pazienti e i controlli sono stati successivamente stratificati sulla base del CCG in 3 sottogruppi: pazienti con CCG lieve, moderata e grave. Dopo tale suddivisione in classi, è stato possibile evidenziare che nel gruppo con CCG lieve (n = 27), il 92% dei pazienti manteneva negli anni un trend costante, in assenza di peggioramenti e senza necessità di ricorrere alla chirurgia nei 5 anni di osservazione, mentre nel gruppo di controllo, 1 paziente su 59 (1,6%; p = <0,05) ricorreva a chirurgia. Nel gruppo con CCG moderato (n = 83), invece, il 44% dei pazienti “standardizzati” non aveva avuto un peggioramento di grading endoscopico, con un 3,6% di pazienti che aveva avuto necessità di ricorrere alla chirurgia, contro il 13,6% del gruppo controllo (p < 0,05). Nel gruppo dei pazienti con CCG grave (n = 35), anche se nessun paziente riusciva a ottenere un miglioramento del grading endoscopico, il 40% dei pazienti veniva comunque giudicato “controllato” da un punto di vista clinico. Nel gruppo dei pazienti con CCG grave, ben il 5,7% dei pazienti necessitava di trattamento chirurgico, ma anche in questo caso, la percentuale dei pazienti operati era significativamente maggiore (p = 0,0000) nel gruppo di controllo (49%). Infine, l’analisi statistica effettuata ha dimostrato chiaramente che, da un punto di vista obiettivo, le dimensioni dei polipi nasali tendevano ad aumentare a una velocità maggiore nel gruppo controllo che nel gruppo “standardizzato”, con incrementi proporzionali nelle tre classi di CCG (lieve, moderato e grave). Lo studio attuale fornisce le basi per lo sviluppo e l’adozione di un nuovo approccio per la gestione della CRSwNP sulla base di uno score clinico e citologico (CCG) che permetta di stimare con accuratezza la gravità della CRSwNP e di adattarne il trattamento. Tale approccio limita l’uso degli steroidi sistemici alle sole classi CCG di entità moderata-grave con dosi di steroidi inferiori rispetto a quanto precedentemente suggerito in letteratura. Il nostro protocollo può migliorare pertanto l’aderenza terapeutica dei pazienti, il tasso di controllo della malattia e può ridurre il ricorso alla chirurgia nel corso degli anni.
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Pedrazzoli, M., L. Autelitano et F. Biglioli. « Prevenzione delle fratture mandibolari conseguenti alla necrosi ossea da difosfonati ». Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no 4 (août 2016) : 317–20. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-823.

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Résumé :
La frattura della mandibola rappresenta solitamente l'evento finale nei pazienti che presentano una progressione della necrosi ossea derivante dall'impiego dei difosfonati. Si tratta di una grave complicanza molto dolorosa che impedisce ai pazienti di alimentarsi correttamente, essendo pertanto un fattore che peggiora notevolmente la loro qualità di vita. L'obiettivo del trattamento dei pazienti che presentano la necrosi ossea legata ai difosfonati (BRONJ) dovrebbe essere rallentare la progressione della malattia. Presentiamo una soluzione tecnica per il trattamento dei pazienti che presentano necrosi mandibolare in stadio 3 ad alto rischio di sviluppare una frattura, avendo un'altezza mandibolare residua di osso sano inferiore a 6 mm. Il trattamento consiste nel posizionamento di una placca ricostruttiva mandibolare per via extra-orale in un piano superficiale al muscolo platisma per tenere i mezzi di sintesi separati dal sito infettivo e non farli contaminare con conseguente necessità di doverli rimuovere, seguito dal courettage per via endorale della necrosi mandibolare. Il rispetto della vascolarizzazione mandibolare e l'assenza di contatto diretto tra il sito di osteonecrosi e la placca ricostruttiva rappresentano alcuni dei vantaggi di questa metodica. La placca ricostruttiva rinforza la mandibola e consente di aggredire energicamente l'area di necrosi mandibolare, senza esporre il paziente a rischio di frattura iatrogena. Questo garantisce al paziente un rallentamento della progressione della malattia e impedisce la frattura patologica della mandibola, inevitabile epilogo delle necrosi ossee mandibolari.
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Thèses sur le sujet "Malattia di Grave"

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MORANTE, GIACOMINA. « La malattia grave e le relazioni intrafamiliari : Riflessioni pedagogiche e strategie di intervento ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1332.

Texte intégral
Résumé :
Lo scopo di questo lavoro è quello di valutare la presenza di bisogni specifici nelle famiglie quando c’è una persona che si ammala di cancro. Un altro obiettivo è quello di valutare la ricaduta educativa dell’offerta di ospitalità dell’Associazione CasAmica. Il primo e il secondo capitolo sono dedicati ai temi della salute e della malattia, e dell’impatto della malattia grave sulle relazioni familiari. Nel terzo capitolo vengono delineate le caratteristiche del contesto in cui la ricerca è stata svolta (CasAmica) insieme alle finalità e ai valori che lo animano. Il quarto capitolo è dedicato all’analisi delle interviste fatte a 35 persone, familiari di persone malate ospiti di CasAmica. L’utilizzo di un’intervista narrativa ha reso più semplice, agli intervistati, la narrazione della propria esperienza e dei vissuti emotivi. Dall’analisi emerge che in questa situazione critica sono sentiti molto forti e urgenti il bisogno di affetto e sostegno, di confronto e condivisone, di casa, familiarità e ritorno alla normalità, ma anche il bisogno di ricevere un aiuto materiale ed economico. CasAmica, propone valori di autenticità e solidarietà, e si prende cura del malato e della sua famiglia, garantendo quel tessuto vitale, di dono, amore, gratuità, reciprocità e condivisione che caratterizza i legami familiari: gli ospiti vivono positivamente il soggiorno a CasAmica potendo stare in un ambiente sereno e familiare e trovando risposta ai loro bisogni.
The aim of the following thesis is to analyze and evaluate the specific needs which a family can have when one of its members has a cancer. Another goal is to consider the educative dimension concerning the services of CasAmica Onlus. The first and the second chapter treat health and illness topics, moreover they explore the impact of a serious illness on the familiar relationships. In the third chapter are described the characteristics of CasAmica, together with its purposes and values. The fourth chapter analyzes 35 interviews which have been addressed to the relatives of sick people hosted in CasAmica Onlus. It has been used a specific type of interview, the narrative interview, in order to facilitate the free expression of each personal and emotional experience. From the interview analysis the following urgent needs came out: the need of fondness and support, of comparison and sharing, of familiarity and daily life; moreover has came out the need of an economic support. Regarding these needs, CasAmica stands out as an Onlus able to offer solidarity values: CasAmica takes care of the sick person and his/her family, assuring all the elements which characterize familiar bonds, such as reciprocity and unselfishness. Therefore, the guests of CasAmica experience a positive stay thanks the familiar context that grants their needs.
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MORANTE, GIACOMINA. « La malattia grave e le relazioni intrafamiliari : Riflessioni pedagogiche e strategie di intervento ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1332.

Texte intégral
Résumé :
Lo scopo di questo lavoro è quello di valutare la presenza di bisogni specifici nelle famiglie quando c’è una persona che si ammala di cancro. Un altro obiettivo è quello di valutare la ricaduta educativa dell’offerta di ospitalità dell’Associazione CasAmica. Il primo e il secondo capitolo sono dedicati ai temi della salute e della malattia, e dell’impatto della malattia grave sulle relazioni familiari. Nel terzo capitolo vengono delineate le caratteristiche del contesto in cui la ricerca è stata svolta (CasAmica) insieme alle finalità e ai valori che lo animano. Il quarto capitolo è dedicato all’analisi delle interviste fatte a 35 persone, familiari di persone malate ospiti di CasAmica. L’utilizzo di un’intervista narrativa ha reso più semplice, agli intervistati, la narrazione della propria esperienza e dei vissuti emotivi. Dall’analisi emerge che in questa situazione critica sono sentiti molto forti e urgenti il bisogno di affetto e sostegno, di confronto e condivisone, di casa, familiarità e ritorno alla normalità, ma anche il bisogno di ricevere un aiuto materiale ed economico. CasAmica, propone valori di autenticità e solidarietà, e si prende cura del malato e della sua famiglia, garantendo quel tessuto vitale, di dono, amore, gratuità, reciprocità e condivisione che caratterizza i legami familiari: gli ospiti vivono positivamente il soggiorno a CasAmica potendo stare in un ambiente sereno e familiare e trovando risposta ai loro bisogni.
The aim of the following thesis is to analyze and evaluate the specific needs which a family can have when one of its members has a cancer. Another goal is to consider the educative dimension concerning the services of CasAmica Onlus. The first and the second chapter treat health and illness topics, moreover they explore the impact of a serious illness on the familiar relationships. In the third chapter are described the characteristics of CasAmica, together with its purposes and values. The fourth chapter analyzes 35 interviews which have been addressed to the relatives of sick people hosted in CasAmica Onlus. It has been used a specific type of interview, the narrative interview, in order to facilitate the free expression of each personal and emotional experience. From the interview analysis the following urgent needs came out: the need of fondness and support, of comparison and sharing, of familiarity and daily life; moreover has came out the need of an economic support. Regarding these needs, CasAmica stands out as an Onlus able to offer solidarity values: CasAmica takes care of the sick person and his/her family, assuring all the elements which characterize familiar bonds, such as reciprocity and unselfishness. Therefore, the guests of CasAmica experience a positive stay thanks the familiar context that grants their needs.
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BAGNASCO, DIEGO. « Mepolizumab in severe asthma : evidence in real-life ». Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2020. http://hdl.handle.net/11567/1010161.

Texte intégral
Résumé :
Introduzione L'asma è una delle malattie respiratorie croniche tra le più comuni in tutto il mondo. Si stima che una percentuale di pazienti tra i 5 e i 10% sia affetta da una forma di asma grave, spesso non completamente controllata dalla terapia inalatoria, ma solo da una aggiunta cronica o da al bisogno di corticosteroidi sistemici. Nel corso degli anni sono stati sviluppati diversi farmaci biologici per ridurre l'uso di corticosteroidi sistemici e i loro effetti avversi a lungo termine. Uno di questi, il mepolizumab, è attivo sulla citochina IL-5, che è responsabile della maturazione, dello sviluppo e della produzione di eosinofili, a lungo studiati ed individuati come possibili responsabili di diverse forme di questa malattia. Obiettivo In primo luogo abbiamo voluto analizzare le caratteristiche di base dei pazienti trattati nella vita reale e di quelli arruolati in studi clinici randomizzati di mepolizumab, al fine di verificare la possibile presenza di differenze. Successivamente siamo andati a valutare gli effetti reali di un farmaco anti IL-5 (mepolizumab) sull'efficacia nel ridurre l'esacerbazione dell'asma, l'assunzione di steroidi e migliorare la funzione polmonare. In secondo luogo è stato anche valutato il profilo di sicurezza del mepoluzumab, i possibili effetti collaterali legati al passaggio ad esso partendo da altri farmaci biologici, la gestione dei costi di questo tipo di terapia e la ricerca di possibili marcatori di risposta predittivi. Materiali Sono stati effettuati diversi studi retrospettivi multicentrici al fine di ottenere i dati necessari per sviluppare le analisi necessarie per gli obiettivi prefissati. Risultati Il farmaco si è dimostrato efficace negli studi clinici come nella vita reale, ma con alcune differenze soprattutto nel tipo di paziente che viene trattato nella realtà rispetto a quello degli studi clinici. Anche il profilo di sicurezza si è dimostrato molto promettente. Un'analisi del costo del farmaco ha dimostrato che l'introduzione del mepolizumab nella terapia sebbene abbia un peso nel computo totale della spesa di ogni paziente trattato con questo farmaco, la spesa stessa può ridursi prospetticamente con una progressiva diminuzione dell'incidenza di eventi avversi da terapia corticosteroide cronica. Conclusioni In conclusione, il mepolizumab è apparso un farmaco promettente nel controllo dell'asma grave nei pazienti trattati nella vita reale, nonostante alcune differenze di base tra i soggetti arruolati negli studi clinici. Il profilo di sicurezza è rimasto promettente anche in coloro che hanno dovuto sostituire un altro biologico con mepolizumab. L'aspetto farmaco-economico è stato particolarmente interessante, infatti, nonostante il mepolizumab aumenti la spesa per paziente, in un solo anno, senza contare i possibili effetti di risparmio a lungo termine, il farmaco si è dimostrato in grado di autofinanziarsi per circa il 25% della spesa totale.
Introduction Asthma is worldwide one of the most common chronic respiratory disease. It is estimated that a percentage of patients between 5 and 10% is affected by a severe form of asthma, often not fully controlled by inhaled therapy, but only to chronic or courses of systemic corticosteroid. Over the years, several biological drugs have been developed in order to reduce the use of systemic corticosteroids and their long-term adverse effects. One of these, mepolizumab, is active on cytokine IL-5, which is responsible for the maturation, development and production of eosinophils, for a long time studied as possible responsible of several form of this disease. Objective Firstly we would analyse the baseline characteristics of patients treated in real life and the one enrolled on mepolizumab's randomized clinical trials. Subsequently we went to evaluate the real-life effects of an anti IL-5 drug (mepolizumab) on efficacy of reduce asthma exacerbation, steroid intake and improve lung function. Secondarily has been also evaluate safety profile of mepoluzumab, its effect in the switch between one biological and another, the cost management of this type of therapy and the search for possible predictive response markers. Materials Several multicentre retrospective studies have been carried out in order to obtain the data needed to develop the analyses required for the objectives set. Results The drug has proven to be as effective in clinical trials as it is in real life, but with some differences especially in the type of patient being treated in reality compared to clinical trials one. The safety profile has also proven to be very safe. An analysis of the cost of the drug has shown that the introduction of mepolizumab in therapy can have an impact on the increase in expenditure in the first year, an expenditure that is reduced prospectively with a progressive reduction in the incidence of adverse events from chronic corticosteroid therapy. Conclusion In conclusion, mepolizumab appeared to be a promising drug in the control of severe asthma in patients treated in real life, despite some baseline differences between subjects enrolled in clinical trials. The safety profile also remained promising in those who had to replace another biological with mepolizumab. The pharmaco-economic aspect was particularly interesting, in fact, despite the fact that mepolizumab increases expenditure per patient, in just one year, not counting the possible long-term savings effects, the drug proved to be able to finance itself for about 25% of total expenditure.
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MAFFI, LUCIANO. « Territorio e vitivinicoltura nell'Oltrepò Pavese : dall'indagine geostorica alle sfide attuali della geoeconomia ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2009. http://hdl.handle.net/10280/383.

Texte intégral
Résumé :
La ricerca analizza l’evoluzione della vitivinicoltura nell’Oltrepò Pavese quale elemento caratterizzante il paesaggio di questo territorio. Tale settore produttivo risulta essere una delle principali attività svolte nell’area in esame e ne caratterizza l’economia, il paesaggio collinare, le tradizioni e le forme identitarie, specialmente nellla zona centro-orientale, ossia nei territori che gravitano sui centri urbani di Casteggio, Broni e Stradella. Il lavoro si propone di approfondire anzitutto la valorizzazione della tipicità e del locale, riassunti e rappresentati nel termine terroir, che indica l’insieme degli elementi geomorfologici, climatici, antropici e culturali che rendono unico un prodotto (in questo caso il vino), mettendo così il locale al centro di un’analisi che si può estendere poi a riflessioni di ordine generale. L’indagine geografica ha studiato gli aspetti ambientali e quelli antropici, nonché le loro relazioni. Si è fatto riferimento ai fattori geologici, pedologici e climatici, che altresì sono gli elementi imprescindibili degli studi di «zonazione» che si occupano proprio dell’interazione tra viticoltura e ambiente. L’indagine geostorica-territoriale si è rivolta soprattutto ai seguenti temi: il paesaggio vitivinicolo; i tipi di vitigni impiantati e i relativi sistemi di coltivazione; le produzioni e la commercializzazione del prodotto; la rappresentazione delle proprietà e del territorio attraverso i catasti. Inoltre si approfondiscono i temi geoeconomici sia a scala globale sia a scala locale, grazie alla rielaborazione delle informazioni relative al settore produttivo. Il contesto locale pertanto è confrontato con quello regionale, nazionale e globale, al fine di comprenderne i legami, soprattutto in relazione alle attuali sfide geoeconomiche.
In this thesis we analyse the evolution of grape growing and wine making as two of the elements which have contributed to the shaping of the landscape in the Oltrepò Pavese and represent two of the main economic activities of this geographic area, with is often identified with them – particularly in the mid-western part, i.e., the areas around the towns of Casteggio, Broni and Stradella. My main goal is to investigate the ways in which the values of locality and typicity – represented by the term terroir – are promoted. “Terroir” stands for, and comprises, a number of elements such as geo-morphological and climatic features, as well as human and cultural factors, all of which contribute to the uniqueness of a product like wine. My research thus starts from, and gives prominence to, the local level, in order to formulate a set of observations from which more general conclusions may then be drawn. The geographical investigation focusses on the environmental and human factors as well as their interrelationships. In its course, we refer to factors such as geology, pedology and climate, the crucial elements of all studies of «zoning», which describe precisely the complex interaction between grape growing and the environment. The geo-historical analysis concentrates especially on thematic areas such as the landscape; the varieties of grape that are planted and the respective growing techniques; the production and marketing of the produce; the ways in which property boundaries and the territory have been represented in land registries. The geo-economic factors, at both the local and global levels, are investigated through the analysis of the data from the production sector. The local context is thus compared to the regional, national and global ones in order to better understand the nature of their interactions and provide useful insights in relation to the challenges posed by the current geo-economic scenarios.
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5

MAFFI, LUCIANO. « Territorio e vitivinicoltura nell'Oltrepò Pavese : dall'indagine geostorica alle sfide attuali della geoeconomia ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2009. http://hdl.handle.net/10280/383.

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Résumé :
La ricerca analizza l’evoluzione della vitivinicoltura nell’Oltrepò Pavese quale elemento caratterizzante il paesaggio di questo territorio. Tale settore produttivo risulta essere una delle principali attività svolte nell’area in esame e ne caratterizza l’economia, il paesaggio collinare, le tradizioni e le forme identitarie, specialmente nellla zona centro-orientale, ossia nei territori che gravitano sui centri urbani di Casteggio, Broni e Stradella. Il lavoro si propone di approfondire anzitutto la valorizzazione della tipicità e del locale, riassunti e rappresentati nel termine terroir, che indica l’insieme degli elementi geomorfologici, climatici, antropici e culturali che rendono unico un prodotto (in questo caso il vino), mettendo così il locale al centro di un’analisi che si può estendere poi a riflessioni di ordine generale. L’indagine geografica ha studiato gli aspetti ambientali e quelli antropici, nonché le loro relazioni. Si è fatto riferimento ai fattori geologici, pedologici e climatici, che altresì sono gli elementi imprescindibili degli studi di «zonazione» che si occupano proprio dell’interazione tra viticoltura e ambiente. L’indagine geostorica-territoriale si è rivolta soprattutto ai seguenti temi: il paesaggio vitivinicolo; i tipi di vitigni impiantati e i relativi sistemi di coltivazione; le produzioni e la commercializzazione del prodotto; la rappresentazione delle proprietà e del territorio attraverso i catasti. Inoltre si approfondiscono i temi geoeconomici sia a scala globale sia a scala locale, grazie alla rielaborazione delle informazioni relative al settore produttivo. Il contesto locale pertanto è confrontato con quello regionale, nazionale e globale, al fine di comprenderne i legami, soprattutto in relazione alle attuali sfide geoeconomiche.
In this thesis we analyse the evolution of grape growing and wine making as two of the elements which have contributed to the shaping of the landscape in the Oltrepò Pavese and represent two of the main economic activities of this geographic area, with is often identified with them – particularly in the mid-western part, i.e., the areas around the towns of Casteggio, Broni and Stradella. My main goal is to investigate the ways in which the values of locality and typicity – represented by the term terroir – are promoted. “Terroir” stands for, and comprises, a number of elements such as geo-morphological and climatic features, as well as human and cultural factors, all of which contribute to the uniqueness of a product like wine. My research thus starts from, and gives prominence to, the local level, in order to formulate a set of observations from which more general conclusions may then be drawn. The geographical investigation focusses on the environmental and human factors as well as their interrelationships. In its course, we refer to factors such as geology, pedology and climate, the crucial elements of all studies of «zoning», which describe precisely the complex interaction between grape growing and the environment. The geo-historical analysis concentrates especially on thematic areas such as the landscape; the varieties of grape that are planted and the respective growing techniques; the production and marketing of the produce; the ways in which property boundaries and the territory have been represented in land registries. The geo-economic factors, at both the local and global levels, are investigated through the analysis of the data from the production sector. The local context is thus compared to the regional, national and global ones in order to better understand the nature of their interactions and provide useful insights in relation to the challenges posed by the current geo-economic scenarios.
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6

BORGOGNI, ELISA. « Ipotesi di nuovi approcci farmacologici per il trattamentodella malattia di Graves : studio degli effetti antiinfiammatoridi agonisti di PPARγ e di analoghi dellavitamina D ». Doctoral thesis, 2009. http://hdl.handle.net/2158/599073.

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LEVANTESI, Susanna. « Aspetti attuariali delle assicurazioni sulla salute : una proposta di garanzia assicurativa a copertura della non autosufficienza e delle malattie gravi ». Doctoral thesis, 2004. http://hdl.handle.net/11573/434994.

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Livres sur le sujet "Malattia di Grave"

1

Guastalli, Andrea, et Fabio Maccione. Chi Tocca 'n Se 'ngrugna : Affrontare una Malattia Grave Di Tua Figlia Senza Perdersi D'animo. Independently Published, 2017.

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2

Nuovo Ricettario Di Cucina Della Dieta Mediterranea : 250 Ricette Facili e Deliziose, per Promuovere la Tua Salute Generale e Prevenire Gravi Malattie. con Programma Dimagrimento Di 27 Giorni. Independently Published, 2021.

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