Thèses sur le sujet « Maggiore »

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Tigler, Guido <1963&gt. « Il portale maggiore di San Marco a Venezia ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 1994. http://hdl.handle.net/10579/15577.

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2

SALI, MARIA ENRICA. « IL CARICO SOCIO-SANITARIO DELLA DEPRESSIONE MAGGIORE NEGLI ADULTI ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2023. https://hdl.handle.net/10281/404618.

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Résumé :
Introduzione: il Disturbo Depressivo Maggiore è la seconda causa che determina anni vissuti con disabilità nel mondo, con un elevato carico economico e sociale. Il presente studio si propone di valutare in dettaglio il burden socio-economico complessivo della della Depressione maggiore in età adulta in Italia. Metodi: è stato condotto uno studio osservazionale, multicentrico e longitudinale sul costo della malattia su pazienti di età compresa tra 18 e 65 anni con diagnosi di Depressione maggiore che iniziavano o apportavano modifiche alla propria terapia antidepressiva. I sintomi depressivi sono stati valutati con scale cliniche specifiche ed è stata rilevata anche la qualità della vita correlata alla salute. Sono stati raccolti i dati relativi al consumo di risorse sanitarie e la perdita di produttività per stimare i costi della Depressione maggiore. Risultati: La gravità della Depressione maggiore era maggiore durante le visite di arruolamento e diminuiva durante il periodo di osservazione, come riportato da tutte le scale cliniche. È stato anche osservato un miglioramento significativo dei punteggi sulla qualità di vita. Le spese mediche dirette aumentavano nei primi 3 mesi e diminuivano nel tempo (0-3° mese: € 155,9 per paziente-mese, 3°-6° mese: € 144,7 e 6°-12° mese: € 108,9). Anche i costi indiretti hanno mostrato un andamento simile con € 386,3 per paziente-mese per i primi 3 mesi dopo l'arruolamento e € 179,9 negli ultimi 6 mesi di osservazione. Limitazioni: la dimensione del campione era piccola e nello studio non era presente alcun gruppo di controllo; non da escludere la possibilità della presenza di bias di selezione. Conclusione: i risultati suggeriscono che la Depressione maggiore è un problema di salute mentale associato a un maggiore carico socio-economico che varia al variare della gravità dei sintomi. Questi risultati forniscono informazioni sulla complessità e sul burden della Depressione maggiore, e permettono di porre attenzione sull'importanza di includere i disturbi depressivi come priorità di salute pubblica.
Background: Major Depressive Disorder (MDD) is the second main cause of years lived with disabilities in the world, with high economic and social burden. This study aims to assess in detail the overall socio-economic burden of adult MDD in Italy. Methods: An observational, multicenter, longitudinal cost of illness study was conducted on patients aged 18-65 years with a diagnosis of MDD starting antidepressant therapy. Depressive symptoms were assessed with specific clinical scales and Health Related Quality of Life (HRQoL) was also detected. The healthcare resources consumption and productivity loss were also collected to estimate the costs of MDD. Results: The MDD severity was higher during the enrolment visits and decrease during the observational period, as reported by all clinical scales. A significant improvement in HRQoL scores was also observed. Direct medical costs were higher in the first 3 months and decrease over time (0-3rd months: € 155.9 per patient-month, 3 rd -6 th months: € 144.7, and 6 th -12 th months: € 108.9). Indirect costs also showed a similar trend with € 386.3 per patient-month for the first 3 months after enrollment and € 179.9 in the last 6 months of observation. Limitations: The sample size was small and no control group was present in the study; furthermore there may be a selection bias. Conclusion: Results suggest that MDD is a mental health problem associated with higher socio- economic burden that varies with severity of symptoms. These results provide information on complexity and burden of MDD, emphasizing the importance of including Depressive disorders as a public-health priority.
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3

Bau', Francesca <1988&gt. « I brevetti stimolano maggiore innovazione ? Teorie e dati a confronto ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2562.

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Résumé :
La tradizionale giustificazione economica per l’esistenza dei brevetti è legata alla natura di bene pubblico delle idee. Secondo tale teoria, i brevetti sarebbero una sorta di “male necessario” a garantire alla società un adeguato tasso di innovazione, proteggendo i ritorni economici dell’innovatore che sarebbero altrimenti minacciati dal rischio di imitazione. Obiettivo del presente lavoro è di mostrare i limiti di questa teoria convenzionale e di mettere in dubbio il reale bisogno di un sistema legale di brevetto. L’evidenza storica qui esaminata rivela infatti come l’innovazione non sia assente laddove manchi o sia debole la protezione brevettuale, tutt’altro. Altro obiettivo è quello di indebolire la convinzione teorica prevalente secondo la quale brevetti più forti stimolano maggiore innovazione e sono, perciò, socialmente desiderabili. Nel presente lavoro, l’analisi di alcuni lavori empirici proverà, al contrario, che manca qualsiasi evidenza di una relazione positiva tra la forza del brevetto e gli incentivi a innovare. Lo studio di alcuni modelli teorici di innovazione sequenziale evidenzierà inoltre che laddove l’innovazione ha natura cumulativa la presenza di brevetti forti a tutela delle innovazioni iniziali può soffocare, anziché stimolare, l’attività innovativa. Questo lavoro di tesi si focalizza su teorie e dati che esprimono e motivano lo scetticismo verso le recenti politiche che, con l’obiettivo dichiarato di promuovere l’attività inventiva e il progresso economico della società, hanno contribuito a rafforzare a livello mondiale la protezione brevettuale.
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4

Marin, Michela <1997&gt. « Le nuove tecnologie per una maggiore inclusività e accessibilità nei musei ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21284.

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Résumé :
Attraverso questa tesi si vuole far capire che la cultura è di tutti e per tutti. Proprio per questo motivo bisogna cercare il modo di far si che tutte le persone possano accedervi con semplicità e che la loro esperienza, all'interno delle strutture museali, sia il più normale possibile. La mia ricerca vuole fare questo, un approfondimento sulle nuove tecnologie che possono essere applicate nelle diverse strutture museali per un’accessibilità e un’inclusività più ampia possibile, in modo che tutti i visitatori possano vivere al meglio la propria esperienza durante la visita. Vuole far capire quanto siano importanti e cosa rappresentino i musei per tutta la comunità sia a livello nazionale che internazionale e cosa questi facciano per un maggiore accesso al pubblico. Attraverso un’analisi della situazione museale italiana ed europea si vuole mostrare come vengono affrontati questi argomenti guardando alle differenti realtà presenti sul territorio nazionale ed internazionale.
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Cristofolini, Maurizio. « Studio epidemiologico di correlazione tra depressione maggiore, manifestazioni somatiche e modalità lavorative ». Doctoral thesis, Università di Catania, 2012. http://hdl.handle.net/10761/998.

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Résumé :
Major Depression (MD), today, is considered a very avoidant disease, so much that, in 2030, it will probably be the first condition of invalidism. In Italy, by an Istat s report of 2011, 8 millions subjects are suffering from MD (ca 12-13% in the general population). In work behavior it is possible to encounter some risk factors for MD (mobbing, night work, shift work), or deseases related to MD (job burnout, work-related stress). Moreover, some somatic symptoms (cardiovascular, respiratoy, or gastroenteric) are related to MD. In a sample of 1013 workers (706 male, 307 female), selected between public employees (nursing personnel, bus drivers, administrative personnel), by the subministration of Beck Depression Inventory (BDI), we have found this data: 172 subjects with MD (ca 17%; 138 with mild depression, 31 with moderate depression, 3 with severe depression). No evidence of determinant reason appeared by observig relationship with depression and type of working hours (day shift, night shift and no-shift), but other factors, in relationship with type of working hours (years of working activity, gender), seemed to be decisive for cause MD. Further, MD was often associated with cardiovascular (9,8%), respiratory (14,4%), and, especially, gastro-enteric symptoms (58,7%).
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6

Nasca, Carla. « Determinanti molecolari dei Disordini dello Spettro Autistico e del Disturbo Depressivo Maggiore ». Doctoral thesis, Università di Catania, 2013. http://hdl.handle.net/10761/1325.

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Résumé :
La mia attività di Ricerca svolta durante il corso di Studi del Dottorato in Neurobiologia si è incentrata sul possibile meccanismo d azione dell L-acetylcarnitina (LAC) in due modelli animali: i topi CD1 sottoposti al paradigma dell Unpredictable Chronic Stress che, come evidenziato dalla letteratura scientifica, rappresentano un modello animale di depressione indotta da stress ambientale, e i ratti Flinders Sensitive Line, considerato in letteratura un ottimo modello genetico di depressione. Il farmaco mostra una rapida azione antidepressiva già al trattamento subcronico che sembra essere dovuto ad un effetto epigenetico a carico del promotore del gene grm2 che codifica per il recettore metabotropico per il glutammato mGlu2.
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ERMINI, GIAMPAOLO. « La chiesa di Monte Oliveto Maggiore : origine, costruzione, trasformazioni (secoli XIV-XV) ». Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/11578/278326.

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Valentini, Alessandra <1982&gt. « Il partito degli sconfitti : la factio di Agrippina Maggiore all'esordio del principato ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3030.

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Résumé :
L’avvento del principato determinò la fine della libertà politica intesa in senso repubblicano e spostò la discussione dalle sedi tradizionali (senato e comizi) ad un nuovo luogo di decisione politica, la corte. Questo studio si propone di indagare le forme assunte dall’opposizione in età tiberiana, focalizzando l’attenzione sull’azione della nipote di Augusto. Attraverso la ricostruzione del profilo biografico di Agrippina Maggiore e dell’azione politica posta in essere dalla matrona e dal suo gruppo nonché la definizione dell’ideologia patrocinata dal circolo e delle forme di comunicazione con le basi del consenso si è potuto concorrere, nella più ampia prospettiva della funzione politica della corte, al riconoscimento dei gruppi che animavano la dialettica politica del tempo, alla definizione dell’identità degli aderenti e dei loro obbiettivi nonché a chiarire le dinamiche della partecipazione politica delle matrone nella prima età imperiale.
The foundation of the Principate brought to an end the political freedom of the Roman Republic and shifted the debate from the traditional places (senate and comitia) to a new site, the court. This research aims to investigate the opposition during the reign of Tiberius, focusing on Agrippina the Elder’s action. The reconstruction of the biography of Augustus’ granddaughter and of the political action put in place by the matron and by her entourage as well as the analysis of the ideas and of the ways of communicate used by the group with the basis of the consensus enabled to detect the groups and the members that during the reign of Tiberius animated the political debate, to determine their identity and their goals as well as to explain, in the broader perspective of the political role of the court, the dynamics of matrons’ political participation in the early empire.
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9

Marson, Sara <1994&gt. « I Care Leavers : una ricerca sulla complessità del passaggio alla maggiore età ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13613.

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Résumé :
Il termine Care Leavers, letteralmente, significa “colui che lascia la cura”, e si riferisce ai ragazzi che hanno vissuto un periodo della loro vita “fuori famiglia” a causa dell’inadeguatezza dei propri geni-tori nel provvedere alla loro crescita ed educazione. Tale provvedimento, in Italia, è regolato dalla legge del 4 maggio 1983 n.184 e dalle sue successive modifiche. Queste, però, non disciplinano il passaggio alla maggiore età: cosa accade quando questi ragazzi, cresciuti lontano dal proprio nucleo familiare, diventano maggiorenni e dunque soggetti non più aventi il diritto di godere della tutela dell’Ente pubblico, che fino a quel momento si è preso cura di loro? È da questo interrogativo che prende vita la mia ricerca, volta a conoscere e descrivere il passaggio alla maggiore età dei ragazzi che fino a quel momento sono stati accolti presso famiglie affidatarie, case famiglia o comunità per minori. La popolazione di riferimento sono assistenti sociali, educatori di comunità, genitori affidatari e ragazzi facenti parte dell’Ulss 4 del Veneto Orientale. La docu-mentazione empirica è composta dalle trascrizioni di interviste discorsive che ripercorrono le diverse esperienze relative al tema in oggetto dei soggetti coinvolti. Da queste si cercherà di evincere le criti-cità e i punti di forza delle diverse narrazioni, al fine di poter offrire uno spunto di riflessione che possa essere d’aiuto per i progetti futuri.
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MARTINELLI, PAOLA. « Codifica e modulazione per una maggiore robustezza al Jamming del collegamento satellitare TTC ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2014. http://hdl.handle.net/2108/214223.

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Zanfini, Massimo <1975&gt. « Aspetti dell'architettura religiosa a Trento : il caso della basilica di S. Maria Maggiore ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/6093/1/zanfini_massimo_tesi.pdf.

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Résumé :
Lo scavo di Santa Maria Maggiore a Trento ha permesso di mettere in luce strutture precedenti fino al I sec. d.C. . Di queste, il presente lavoro ha analizzato quelle riferibili agli edifici sacri, di cui il primo costruito nella seconda metà del V sec. d.C. . Lo studio dell'edificio è stato utilizzato per cercare di comprendere le modalità con cui è avvenuta la monumentalizzazione dei luoghi di culto a Trento, e le dinamiche di interazione tra comunità religiosa e autorità civile.
The excavation of the church of Santa Maria Maggiore in Trento allowed us to bring to light previous archaeological structures until the I B.C.. This thesis analized the structures that can be referred to the previous churches, the first built in the second half of the 5th century. The data has been studied in order to understand how the first monumental christian buildings were built in Trento, and the methods of the interaction between the christian community and the constituted authority.
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Zanfini, Massimo <1975&gt. « Aspetti dell'architettura religiosa a Trento : il caso della basilica di S. Maria Maggiore ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/6093/.

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Résumé :
Lo scavo di Santa Maria Maggiore a Trento ha permesso di mettere in luce strutture precedenti fino al I sec. d.C. . Di queste, il presente lavoro ha analizzato quelle riferibili agli edifici sacri, di cui il primo costruito nella seconda metà del V sec. d.C. . Lo studio dell'edificio è stato utilizzato per cercare di comprendere le modalità con cui è avvenuta la monumentalizzazione dei luoghi di culto a Trento, e le dinamiche di interazione tra comunità religiosa e autorità civile.
The excavation of the church of Santa Maria Maggiore in Trento allowed us to bring to light previous archaeological structures until the I B.C.. This thesis analized the structures that can be referred to the previous churches, the first built in the second half of the 5th century. The data has been studied in order to understand how the first monumental christian buildings were built in Trento, and the methods of the interaction between the christian community and the constituted authority.
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Gregorini, Alessandra <1989&gt. « Il Lignum vitae di S. Maria Maggiore a Bergamo. Un'analisi iconografica e funzionale ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/5742.

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Résumé :
L'elaborato si propone di svolgere un'analisi di tipo iconografico e funzionale dell'affresco trecentesco rappresentante il 'Lignum vitae' di S. Maria Maggiore a Bergamo all'interno del contesto culturale e pittorico locale.
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Secci, Martina <1990&gt. « Da una chiesa all'altra : storia di Santa Maria Maggiore di Jesolo attraverso l'archeologia ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8470.

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Résumé :
Raccolta e rilettura dell’edito e dell’inedito relativo agli studi e agli scavi sul sito archeologico delle Antiche Mura di Jesolo, considerando tutte e tre le fasi costruttive della basilica medievale. La revisione è completata dalla consultazione degli archivi di Tombolani e Dorigo e da un tentativo di ricostruzione contestuale.
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Magarotto, Serena <1996&gt. « La Relazione sulla Gestione e il percorso verso una maggiore disclosure non finanziaria ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20194.

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Résumé :
Scopo dell'elaborato è, in primis, delineare quale è stato il percorso normativo che ha portato alle caratteristiche attuali della Relazione degli Amministratori. Inoltre, vista l'importanza che i temi ESG hanno assunto anche nel documento allegato al bilancio, si illustrano le novità introdotte dal D.Lgs. 254/2016 per quanto riguarda la Disclosure di informazioni non finanziarie. Infine, si conclude con un'illustrazione di quali sono, ad oggi, gli Standard più utilizzati dalle imprese italiane (ma non solo) per la presentazione di questi temi.
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Putyrskaya, Viktoryia. « Migration processes of 137Cs in the drinking water reservoir Lago Maggiore : Measurements and Modeling ». Doctoral thesis, Saechsische Landesbibliothek- Staats- und Universitaetsbibliothek Dresden, 2010. http://nbn-resolving.de/urn:nbn:de:bsz:14-qucosa-62342.

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Résumé :
Das künstliche Radionuklid 137Cs wurde seit über einem halben Jahrhundert in die Natur eingebracht. Sein erstes Erscheinen in Sedimenten der zentraleuropäischen Seen korrespondiert mit den Nuklearwaffentests in den 60er-Jahren des 20. Jahrhunderts. Die stärkste Kontaminierung der europäischen Seen und Flüsse entstand als Folge des radioaktiven Niederschlags nach dem Unfall in Tschernobyl im Frühjahr 1986. In dieser Arbeit wurde das Migrationsverhalten des künstlichen 137Cs im Lago Maggiore und anderen Seen im Alpenvorland als Folge dieses Niederschlags untersucht. Der Lago Maggiore zählt zu den größten Trinkwasserreservoiren südlich der Alpen. Nach dem Unfall in Tschernobyl gingen ungefähr 20 kBq•m-2 des 137Cs auf die Oberfläche des Sees nieder. Im Zeitraum von 2003 bis 2005 wurden Sedimentkerne und Wasserproben an sieben unterschiedlichen Stellen des Lago Maggiore entnommen. Diese Arbeit beschäftigt sich mit Daten über die Verteilung des 137Cs in den Zuflüssen, dem Wasser des Sees, in Schwebstoffen und Bodensedimenten und mit der Assoziierung von 137Cs mit verschiedenen geochemischen Fraktionen. Um den Abfluss des 137Cs aus dem Wassereinzugsgebiet in den Fluss zu modellieren, wurde ein Compartmentmodell verwendet. Zur Modellierung der Aufnahmemenge von 137Cs im Sediment und der vertikalen Verteilung innerhalb dessen wurde ein Diffusions-Konvektions-Modell entwickelt. Dieses Modell berücksichtigt die Aufnahme von Aktivität durch Sedimentation, Fixierung und Rücklösung, retardierte Diffusion, die Verdichtung des Sediments sowie den Einfluss konkurrierender Ionen auf die retardierte Diffusion innerhalb des Sediments. Die Ergebnisse der Parameteroptimierung – im Wesentlichen die Sedimentationsrate und der 137Cs-Verteilungskoeffizient Kd, welcher die Aufnahme der Aktivität in das Sediment determiniert – werden erörtert und mit denen anderer europäischer Seen, die eine ähnliche 137Cs-Deposition, aber unterschiedliche limnologische Eigenschaften aufweisen, verglichen. Zur Beurteilung der Bioverfügbarkeit von 137Cs wurde die 137Cs-Aktivitätskonzentrationen von Fischproben aus dem Lago Maggiore gemessen. Aus bereits existierenden Daten und unseren Messergebnissen wurden 137Cs Fisch-Wasser Konzentrations-Verhältnisse errechnet und mit denen für andere Seen, die von ähnlichen 137Cs-Kontaminationen betroffen sind, verglichen
Artificial Cs-137 has been introduced into the environment for more than half a century. Its first appearance in central European lake sediments corresponds to the nuclear weapons testing in the 1960s. The largest contamination of European lakes and rivers occurred as a consequence of the fallout after the Chernobyl accident in spring 1986. In this work the migration behaviour of artificial Cs-137 in Lago Maggiore and other pre-alpine lakes as a consequence of these fallouts was studied. Lago Maggiore is one of the largest drinking water reservoirs in the south of the Alps. After the Chernobyl accident roughly 20 kBq•m-2 of 137Cs were deposited onto the lake surface. From 2003 to 2005 bottom sediment cores and water samples were collected at 7 different locations of Lago Maggiore. Data on the 137Cs distribution in tributaries, lake water, suspended matter, bottom sediments, and the 137Cs association to different geochemical fractions are presented in this work. To model the run-off of 137Cs from the watershed into the lake a compartment model was used. For modeling the input of 137Cs into and the vertical distribution within the sediment a diffusion–convection type model was developed. This model takes into account the uptake of activity by sedimentation, fixation and redissolution, retarded diffusion, the influence of competing ions on the retarded diffusion within the sediments, and compaction of sediments. The results of the parameter optimization – mainly the sedimentation rate and the 137Cs distribution coefficient Kd, which determines the uptake of activity into the sediment – are discussed and compared with those of other European lakes characterized by similar 137Cs deposition levels but different limnological properties. To estimate the bioavailability of 137Cs, its activity concentrations in fish samples from Lago Maggiore were measured. Combining the existing data with our measurements, 137Cs fish–water concentration ratios were calculated and compared with those for other lakes which were affected by similar 137Cs contamination
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Cossar, Roisin Ann. « The work of salvation, civic piety in the Misericordia Maggiore of Bergamo, 1265--1365 ». Thesis, National Library of Canada = Bibliothèque nationale du Canada, 1999. http://www.collectionscanada.ca/obj/s4/f2/dsk1/tape9/PQDD_0006/NQ41130.pdf.

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Grillo, Giulia <1993&gt. « Ventotene, Rodi, Capri : simbologia e significati delle insulae nell'esperienza di Giulia Maggiore e Tiberio ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12322.

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Il mio lavoro di tesi ha lo scopo di mettere in luce la concezione e la simbologia delle isole nel vissuto di Giulia Maggiore e Tiberio. Dopo un’analisi dei personaggi e del contesto entro il quale essi sono inseriti, ci si è occupati delle ragioni dell’esilio della figlia di Augusto a Pandataria, con particolare attenzione al significato che l’isola assume in questo contesto e alla percezione che di essa si ricava, indagando la concezione antica del territorio, ma anche attraverso uno sguardo moderno al sens of island. In seguito è analizzata la scelta di Tiberio di rifugiarsi a Rodi, rilevando le ragioni che lo hanno spinto a compiere questo gesto, ma soprattutto cercando di conoscere la vita nell'isola e la duplice percezione che ne coglieva il personaggio. Infine, il terzo ed ultimo capitolo vede nuovamente come protagonista Tiberio: lo studio verte sulla svolta derivata dal suo essere diventato imperatore, con particolare riguardo al modus operandi che lo caratterizza. Si indagano le ragioni del ritiro del nuovo principe, verso la fine dei suoi anni, a Capri: l’isola, ancora una volta assume un significato diverso. L’obiettivo del mio elaborato consiste, dunque, nell’ individuare con che ‘tipo’ di insula ci si confronta nelle diverse situazioni, facendo emergere come il ‘non luogo’ diventi, per questi personaggi, ‘luogo’: luogo di prigione, luogo di espiazione, luogo di rifugio, luogo di speranza, luogo di pace, luogo di serenità.
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Lanzoni, Anna <1990&gt. « Figure simboliche di animali all'interno della decorazione scultorea del portale maggiore della cattedrale di Ferrara ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13476.

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Résumé :
Questo lavoro, ha come oggetto l’analisi della decorazione scultorea del portale maggiore della cattedrale di Ferrara, altrimenti noto come ‘Porta dei Principi’. In particolare, nel sesto capitolo, il più corposo della trattazione, l’attenzione sarà focalizzata sui rilievi a soggetto faunistico scolpiti sui quattro pilastrini a sezione quadrata che compongono la strombatura del portale stesso. L’obiettivo è quello di verificare se, e in quale modo, tali figure possano essere messe in relazione con altri elementi appartenenti al programma iconografico del protiro e del portale, e se sia possibile attribuire loro specifici significati simbolici.
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GIACOBBE, DANIELE ROBERTO. « Valutazione dei fattori di rischio per lo sviluppo di candidemia dopo interventi di cardiochirurgia maggiore ». Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2020. http://hdl.handle.net/11567/1006301.

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Résumé :
Background: Candida species are among the most frequent causative agents of healthcare-associated bloodstream infections, with mortality higher than 40% in critically ill patients. Specific populations of critically ill patients may present peculiar risk factors related to their reason for intensive care unit admission. The primary objective of the present study was to assess the predictors of candidemia after open heart surgery. Methods: This retrospective, matched, case-control study was conducted in 8 Italian hospitals from 2009 to 2016. The primary study endpoint was development of candidemia after open surgery. Crude mortality within 30 days after the onset of candidemia in cases was a secondary study endpoint. Results: Overall, 222 patients (74 cases and 148 controls) were included in the study. Candidemia developed at a median time of 23 days after surgery (interquartile range 14-36). In multivariable analysis, independent predictors of candidemia were New York Heart Association class equal or greater than III (odds ratio [OR] 23.81, 95% confidence intervals [CI] 5.73-98.95, p<0.001), previous therapy with carbapenems (OR 8.87, 95% CI 2.57-30.67, p=0.001), and previous therapy with fluoroquinolones (OR 5.73, 95% CI 1.61-20.41, p=0.007). Crude 30-day mortality of candidemia was 53% (39/74). Septic shock was independently associated with mortality in the multivariable model (OR 5.64, 95% CI 1.91-16.63, p=0.002). No association between prolonged cardiopulmonary bypass time and candidemia was observed in this study. Conclusions: Previous broad-spectrum antibiotic therapy and high NYHA class were independent predictors of candidemia in cardiac surgery patients with prolonged postoperative ICU stay.
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Foderà, Giuseppe Marco. « Studio dei fattori di maggiore influenza sul fenomeno del sovrascavo in gallerie scavate con metodo tradizionale ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Résumé :
Per garantire l’omogeneità della sezione e rispettare le indicazioni di esercizio, durante le operazioni di scavo di una galleria ferroviario, devono essere rispettati vincoli geometrici come: linea teorica di scavo, sagoma di ingombro, sagoma delle linee di contatto e spazi tecnici. Tramite questi vincoli è possibile definire il sovrascavo come la quantità di roccia scavata in eccesso oltre la linea teorica di scavo; questo difetto geometrico inevitabilmente genera dei profili fuori sagoma con conseguente aumento dei tempi e dei costi di scavo. Viene analizzato tale fenomeno per tre gallerie scavate in tradizionale con esplosivo (galleria di accesso, cunicolo esplorativo e galleria di linea ovest sud) facenti parti della Galleria di Base del Brennero sul versante italiano e in particolare del lotto di Mules 2- 3. Attraverso il rilievo geometrico dei profili fuori sagoma per mezzo del tunnelscanning, la caratterizzazione geomeccanica dell’ammasso tramite il rilievo del fronte e lo studio delle tecniche di scavo utilizzate è stato proposto un metodo per distinguere il sovrascavo dovuto a motivi geologici da quello dovuto a motivi tecnici. Inoltre, in assenza di ulteriori trattazioni sul fenomeno in letteratura, sono state studiate le correlazioni con il sovrascavo rispetto i principali parametri dell’ammasso, che usualmente vengono rilevati, e rispetto le caratteristiche peculiari della tecnica di scavo da cui sono state trovate delle relazioni empiriche per la stima indiretta del sovrascavo. È stato effettuato un confronto tra i principali criteri di contabilizzazione e valutati i costi aggiuntivi derivanti dal sovrascavo. Lo studio ha dimostrato che esiste una relazione tra sovrascavo, caratteristiche ammasso e caratteristiche tecniche e ha proposto un metodo facilmente implementabile nelle usuali operazioni di rilievo del fronte di scavo per distinguere il sovrascavo tecnico da quello geologico ai fini della contabilizzazione e come base per futuri criteri.
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Fabbian, Annika <1989&gt. « Limen Benevolentiae : la Porta Maggiore della Basilica di Sant'Ambrogio a Milano tra arte, restauro e liturgia ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17237.

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Résumé :
La finalità di questo lavoro di ricerca sulla porta maggiore della Basilica di Sant’Ambrogio a Milano è quella di creare un terreno comune in cui possano dialogare le istanze storico-artistica, scientifica e liturgica. Un’attenta ed approfondita ricerca sulle fonti ha permesso di gettare le basi per questo dialogo pluridisciplinare. Dall’analisi dei restauri effettuati sull’opera nel corso dei secoli – in particolare quelli del 1750 e del 2007 - è stato possibile affrontare lo studio dell’iconologia e iconografia, le quali si legano indissolubilmente con il significato liturgico della porta come limen delle tre dimensioni vissute dall’uomo: spirituale, storica ed esistenziale. Le varie trasformazioni dei secoli, il cambio di utilizzo della porta stessa – da oggetto limite che separava e compiva un’azione mistagogica a reliquia di un tempo glorioso ed enfatizzato a cui la Chiesa milanese attribuisce la paternità della liturgia Ambrosiana – e la mancanza di dati certi sulla sua origine ne hanno fatto, negli anni ’80 e ’90 del XX secolo, un’opera molto discussa tra gli studiosi milanesi e non. L’ultimo restauro ha posto ulteriori domande sulla datazione dei vari motivi iconografici, della loro messa in opera e delle varie fasi di interventi. Una ricerca per riformulare domande e provare a dare alcune risposte, oggi in una società che ha dimenticato come vedere le opere nella loro totalità.
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Malcangio, Valentino Claudio. « Studio del comporamento strutturale di torri medievali : il caso del campanile di San Giacomo Maggiore in Bologna ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amslaurea.unibo.it/650/.

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Parolin, Elena <1994&gt. « Binomio tra normativa internazionale e nazionale : quale scelta migliore per ottenere una maggiore informativa dalle realtà italiane ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14303.

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Résumé :
Con l’elaborato si intende confrontare in modo teorico e pratico il sistema di bilancio di aziende italiane che seguono la normativa internazionale rispetto a quelle che seguono la normativa civilistica per comprendere la quantità e la qualità di informazione offerta e se essa è di utile supporto per ulteriori utilizzi, in particolare per la determinazione del rating aziendale. Infatti, l’adozione di principi contabili diversi ha effetto su vari strumenti e nel terzo capitolo dell’elaborato ci si è soffermati sul rating aziendale, in quanto esso trova proprio la base nell’analisi di bilancio. Si tratterà anche il tema della trasparenza informativa, argomento che accomuna entrambe le macronormative trattate, quelle sugli schemi di bilancio e sul rating.
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Meyer-Eller, Sören. « Musikalischer Satz und Überlieferung von Messensätzen des 15. Jahrhunderts : die Ordinariumsvertonungen der Handschriften Aosta 15 und Trient 87/92 / ». München : W. Fink, 1989. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb36666873b.

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Della, Mora Angelica <1996&gt. « Lio Piccolo e Lio Maggiore : topografie e potenziale archeologico degli antichi lidi Altinati tra età romana e alto medioevo ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21688.

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Résumé :
Il Progetto di tesi mira a ricomporre i dati archeologici e topografici dell’area dell’antico litorale della città di Altino, corrispondente alle attuali isole/barene di Lio Piccolo e Lio Maggiore. Attraverso la raccolta dati e la loro sistematizzazione su base GIS, il lavoro di ricerca tratterà i dati di archivio della soprintendenza, la letteratura archeologica e storica locale e alcune segnalazioni di ritrovamenti sporadici. I recenti dati stratigrafici provenienti dallo scavo dell’area della villa di Lio Piccolo forniranno un confronto puntuale, sia rispetto le informazioni relative alle quote e alla qualità del dato archeologico, sia in riferimento a dati quantitativi e qualitativi del dato ceramico. La ricerca ha un duplice obiettivo. Il primo è quello di ricostruire le linee di insediamento e le modalità di occupazione dell’area costiera dall’epoca Romana al periodo medievale. Il secondo obiettivo è definire la qualità del dato archeologico fino ad ora raccolto, elaborando modelli circa il potenziale archeologico delle distinte unità topografiche comprese dallo studio.
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Gori, Valentina. « Materiali e umidità di risalita nella basilica di S. Maria Maggiore a Bologna : uno studio sperimentale ai fini del restauro ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Résumé :
La chiesa di Santa Maria Maggiore è uno degli edifici religiosi più antichi di Bologna. Ormai dal 2012 lo Studio di progettazione Cavina Terra architetti si sta occupando dell’intervento di restauro, volto perlopiù a mitigare i problemi di natura strutturale, occorsi già a seguito degli eventi sismici del febbraio 2012. Il presente lavoro di tesi riguarda i problemi generati dall’umidità di risalita, che ha indotto numerosi fenomeni di degrado non solo sulle superfici delle strutture in elevazione intonacate, ma anche sui basamenti in marmo presenti, nonché sull’estesa pavimentazione in terrazzo alla veneziana. Tale problematica risulta direttamente collegabile al ricco sistema di canali presenti in zona: di fronte all’attuale ingresso della chiesa, lungo Via Galliera, scorreva l’alveo artificiale del torrente Aposa, mentre nella vicina Riva di Reno scorre tuttora, benché tombato, l’omonimo canale. Nella prima parte della tesi è stata effettuata una ricerca storico-archivistica relativa non solo alle vicissitudini storiche e alle trasformazioni architettoniche della chiesa, ma anche al sistema delle acque presenti in zona, approfondendo il rapporto dell’edificio con il sistema fognario. Inoltre l’interpretazioni di indagini di natura geofisica e geognostica, svolte in sito, ha permesso di ricavare le informazioni necessarie per la comprensione dell’entità e della distribuzione dell’umidità nel sottosuolo, nonché la conoscenza del terreno sottostante la basilica. Nella seconda parte sono state eseguite delle indagini diagnostiche su campioni di materiali prelevati in varie zone ritenute significative all’interno della chiesa e un’indagine microclimatica all’interno dell’edificio. Infine, sulla base dei risultati ottenuti in laboratorio e in sito, è stato possibile redigere delle linee guida per l’intervento sull’umidità e sui materiali.
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Femminis, Cecilia Maria <1995&gt. « Complessità e opportunità nei rapporti tra Chiesa cattolica e arte contemporanea : il caso dell'Abbazia di San Giorgio Maggiore a Venezia ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19228.

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Résumé :
Il presente studio parte dalla personale curiosità di esaminare il rapporto che insite attualmente tra Chiesa cattolica e arte. L’idea nasce dall’esperienza di visita a mostre di arte contemporanea organizzate all’interno di chiese veneziane, pensare a questi luoghi di culto in veste di spazi espositivi mi ha portato a riflettere sul tipo di relazione che la Chiesa cattolica instaura oggi con l’arte in generale e con l’arte sacra. La ricerca tenta quindi di rispondere alla domanda: quali elementi determinano il rapporto che intercorre oggi tra la Chiesa e la sua arte? Lo studio si focalizza sulla prospettiva dell’istituzione ecclesiastica rispetto all’arte, quindi le principali fonti di riferimento sono documenti pubblicati dalle autorità della Chiesa competenti in merito. La tesi è strutturata in tre parti, nella prima si ripercorre l’evoluzione storica del rapporto tra Chiesa e mondo dell’arte, nella seconda si analizza l’approccio ecclesiastico alla gestione dei beni culturali di interesse religioso, nella terza si approfondisce la posizione del mondo cattolico rispetto all’utilizzo di linguaggi artistici contemporanei anche attraverso la presentazione di un caso virtuoso: la proposta culturale dell’Abbazia di San Giorgio Maggiore (VE). Lo studio evidenzia che la difficoltà del mondo cattolico nel comprendere il fenomeno estetico attuale e il disinteresse del mondo dell’arte contemporanea verso l’istituzione ecclesiastica, contestualizzati in un generale processo di secolarizzazione, rendono complesso l’incontro tra le due parti ai fini di collaborazioni. Tuttavia recenti esperienze di virtuosa cooperazione dimostrano che forme di dialogo tra Chiesa e linguaggi artistici contemporanei sono ancora possibili.
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Bassi, Domenico. « Resezione epatica maggiore con modulazione del flusso portale nel ratto : studio emodinamico e ruolo della Serpina B3 sul danno cellulare ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2015. http://hdl.handle.net/11577/3424101.

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Résumé :
Background: The increased blood flow per gram of liver immediately after liver resection results in an increase intrahepatic shear stress that seems to be involved in the stimulation and regulation of regeneration. A portal hyperflow however causes a serious liver damage due to high intraparenchymal shear stress. This phenomenon has been studied mainly in living donor liver transplantation or cadaveric split liver and in extreme liver resections. The result is a syndrome defined Small for Size which has many similarities with liver failure after hepatectomy and it is associated with severe morbidity and mortality. Among the mechanisms of cell protection and regeneration after liver resection, the Serpin B3 (serine protease inhibitor with anti-apoptotic action) could have a role in the control of apoptosis. The portal flow modulation through the use of port-caval shunt, embolization of the splenic artery, splenectomy has been proposed to prevent the damage due to a high shear stress. Aim of the study: The aim of the study is the analysis of hemodynamic changes assessed by ultrasound of the portal and hepatic artery circulation in rats after major liver resection and liver resection associated with splenectomy and their impact on the parenchymal damage. The study also aims to assess the relationship between the Serpin B3 expression and cell damage after resection in different groups of animals. Material and Methods: 23 male Wistar rats were divided into 4 groups: Group A (5 animals) underwent a 30% liver resection, Group B (8) 60% resection, the Group C (7) 60% resection associated with splenectomy and Group D (3) constituted the control group and underwent a simple laparotomy (sham operated). Immediately before surgery (T0) and after two hours (T1) blood samples were drawn from each rat (dosage of AST, ALT, LDH, lactic acid and ammonium). Samples of liver tissue were collected after the resection and 2 hours after surgery. An hepato-splenic echo-color Doppler was done at T0 and T1 in all the rats. On bioptic samples of the various groups, in addition to standard histopathological analysis, the extraction and quantification of RNA Serpin B3 was performed. On the same biopsies the apoptotic index quantification was tested with TUNEL. Results: The eco-Doppler study showed a portal flow per gram of liver in group B greater than the other 3 groups. Only in group B the hepatic arterial resistance had increased significantly; also the resistance of the splenic artery appeared increased. In group C, there was a tendency to reduction in portal flow and also the hepatic arterial resistance tended to decrease in this same group. The expression of Serpin B3 in group B increased more than the other groups. The TUNEL test showed a greater degree of apoptosis in group C than in group B and in the control. Conclusions: The post-resection liver damage is already present 2 hours after hepatectomy and it is probably due to the hemodynamic changes that this causes. The role of Serpina B3 has not been yet clarified in the protection of the damage after major liver resection; what we have seen in our study is that to a greater expression of Serpin B3 is associated a lower apoptosis.
Presupposti studio: L'aumento del flusso sanguigno per grammo di fegato immediatamente dopo resezione epatica comporta un aumento dello shear stress intraepatico che sembra essere coinvolto nello stimolo e regolazione della rigenerazione. Un iperafflusso portale tuttavia sembra determinare un serio danno epatico a causa dell'elevato shear stress intraparenchimale. Questo fenomeno è stato studiato prevalentemente nel trapianto di fegato parziale da donatore vivente o cadavere e nei soggetti sottoposti a resezioni epatiche estreme. Ne risulta una sindrome definita come Small for Size che ha molte similitudini con l'insufficienza epatica post epatectomia e che si associa a grave morbilità e mortalità. Tra i meccanismi di rigenerazione e protezione cellulare post resezione epatica, la Serpina B3 (inibitore delle serin-proteasi con azione anti- apoptotica) potrebbe avere un ruolo nel controllo dell’apoptosi. Per prevenire il danno da elevato shear stress si è focalizzata l'attenzione sulla modulazione del flusso portale attraverso il confezionamento di shunt porto-cavali, l'embolizzazione dell'arteria splenica, la splenectomia. Scopo dello studio : è l’analisi delle variazioni emodinamiche all'ecodoppler del circolo portale e arterioso epatico in corso di resezione epatica maggiore nel ratto e in corso di resezione epatica associata a splenectomia e il loro impatto sul danno parenchimale. Lo studio ha inoltre lo scopo di valutare la correlazione tra espressione della Serpina B3 e il danno cellulare post resettivo in gruppi diversi di animali. Materiali e metodi: 23 ratti Wistar maschi sono stati suddivisi in 4 gruppi: il Gruppo A (5 animali) è stato sottoposto a resezione epatica del 30%, il Gruppo B (8) a resezione 60%, il Gruppo C (7) a resezione 60% associata a splenectomia e il Gruppo D (3) ha costituito il gruppo di controllo ed è stato sottoposto a laparotomia, ma non a resezione epatica (sham operated). Immediatamente prima dell’intervento chirurgico (T0) e a due ore (T1) si sono eseguiti prelievi ematici su ciascun ratto (dosaggio di AST, ALT, LDH, Acido lattico e Ammonio). Campionamenti di tessuto epatico sono stati eseguiti al termine della resezione e a 2 ore dalla fine dell'intervento chirurgico. Sempre a T0 e T1 è stato effettuato un eco-color doppler epato-splenico. Sui prelievi bioptici dei vari gruppi oltre ad analisi istopatologiche standard, è stata eseguita l’estrazione e la quantificazione dell’RNA della Serpina B3. Sugli stessi prelievi bioptici si è eseguito il test TUNEL per la quantificazione dell’indice apoptotico. Risultati: L’indagine doppler ha mostrato un flusso portale per grammo di fegato maggiore nel gruppo B rispetto agli altri 3 gruppi. Solamente nel gruppo B le resistenze arteriose epatiche hanno avuto un aumento significativo e le resistenze dell’arteria splenica apparivano aumentate. Nel gruppo C c’è stata una tendenza del flusso portale a diminuire dopo resezione epatica + splenectomia ed anche le resistenze arteriose epatiche tendevano a ridursi in questo stesso gruppo. L’espressione di Serpina B3 nel gruppo B è aumentata maggiormente rispetto agli altri gruppi. L’indagine TUNEL ha mostrato un maggior grado di apoptosi nel gruppo C rispetto al gruppo B e al controllo. Conclusioni: Il danno epatico post-resettivo è presente già 2 ore dopo l’epatectomia ed è probabilmente dovuto alle alterazioni emodinamiche che questa provoca. Il ruolo della Serpina B3 non è ancora chiarito nella protezione del danno dopo resezione epatica maggiore; quello che abbiamo assistito nel nostro studio è che ad una maggior espressione di Serpina B3 si associa una minore apoptosi.
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Battilani, Chiara. « Analisi geologico-tecnica della subsidenza nell’area urbana di Bologna ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21801/.

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Résumé :
Questa tesi mira alla ricerca di un modello di subsidenza in grado di riprodurre quanto osservato nell’area di Bologna e nelle aree limitrofe in cui è stato possibile osservare in modo accentuato il fenomeno della subsidenza antropica, in questo caso Castel Maggiore. È stato inizialmente svolto uno studio sul fenomeno nel caso specifico di Bologna per comprendere quali siano le cause scatenanti e per osservare le variazioni nel tempo che ha subito la subsidenza. Successivamente tramite un’analisi a ritroso è stata studiata la subsidenza avvenuta dal 1976 al 1999 al caposaldo di Castel Maggiore. Grazie ai dati prelevati da una stratigrafia profonda presente in quest’area e ai dati piezometrici prelevati da un pozzo in località Bargellino, sono stati svolti i calcoli suddividendoli in due diverse analisi, la prima che considera tutte le litologie presenti nella stratigrafia, e la seconda che tiene conto solo delle argille. Tramite l’equazione della consolidazione monodimensionale di Terzaghi sono stati ottenuti i valori di cedimento del terreno considerando il limite minimo e il valore medio del modulo di compressibilità. È stato fatto un grafico comparativo tra la curva reale della subsidenza e le curve teoriche ottenute tramite i calcoli. I risultati mostrano che il modello che meglio rappresenta la situazione reale è quello che considera un valore medio del modulo di compressibilità per l’intera stratigrafia. Questo ci permette di capire come non solo l’argilla, ma anche la sabbia e la ghiaia hanno dato un importante contributo nella subsidenza verificatasi per estrazione di acqua e quindi per variazione della pressione idrostatica del terreno.
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Yektas, Biancat Gonul <1974&gt. « LA SCENA DEL DUELLO NEL MOSAICO PAVIMENTALE DI SANTA MARIA MAGGIORE A VERCELLI (XII SEC.) : PROPAGANDA ANTITURCA AI TEMPI DELLE CROCIATE ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18625.

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Résumé :
THE BATTLE SCENE (12TH CENT.) OF THE MOSAIC FLOOR OF SANTA MARIA MAGGIORE IN VERCELLI THE ANTI-TURKISH PROPAGANDA AT THE TIME OF THE CRUSADES A Thesis Submitted to Ca 'Foscari University of Venice Department of Philosophy and Cultural Heritage Master's Degree in History of Arts and Conservation of Cultural Heritage Medieval and Byzantine Programme by Gönül Yektaş Biancat March 2021 ABSTRACT The archaeological remains of the ancient basilica of Santa Maria Maggiore, in Vercelli, include a mysterious floor mosaic known as the "duello" or "monomachia" (conflict/battle). The theme of this 12th-century work of art has been the subject of numerous The theme of this 12th-century work of art has been the subject of numerous either academic or non-academic debates over the past two centuries. Scholars and researchers have come up with various theories about the combatants in the mosaic and their mysterious descriptive writings, "Fel and Fol." However, this Middle Ages puzzle requires a more comprehensive answer. Foremost, to solve the problem, some pieces that are still missing need first to be discovered and identified. As an introductory problem, the meaning of the inscriptions lacks both a complete elaborate analysis and a single persuasive idea. As many recent studies have demonstrated, the battle scene is connected to the Crusades. Though it is common knowledge that the Crusades were fought against the Turks, no one has adequately addressed this key single fact when explaining the mysterious enigma up to now. From this starting point, the thesis attempts to analyzes the mosaic with an iconographic and iconological method considering the conditions of its era, to come up with an alternative hypothesis. Keywords: Fel and Fol, the Basilica of Santa Maria Maggiore of Vercelli, floor mosaics, duel iconography, combat between the Crusaders and the Turks, iconographic propaganda, enemy symbolism.
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Lillywhite, Marie-Louise. « The counter reformation and the decoration of Venetian churches 1563-1610 : San Giacomo dall'Orio, Santa Maria dell'Umiltà, the Redentore and San Giorgio Maggiore ». Thesis, University of Warwick, 2013. http://wrap.warwick.ac.uk/58313/.

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Résumé :
This thesis examines the effects that the religious changes heralded by the Counter Reformation and the decrees regarding religious imagery and the Eucharist promulgated at the Council of Trent had on the decoration of Venetian churches from the close of the Council in 1563 until the first years of the seventeenth century. Although politically Venice shielded her independence from the power of the Papacy, she nonetheless responded in conformity to the Tridentine decrees and played an important role throughout the Cinquecento as a centre for religious renewal. In turn this had an important impact on the fabric and decoration of the city’s churches, particularly in the last two decades of the Cinquecento. Focusing on four Venetian churches that were the objects of extensive decorative programmes during the late Cinquecento; San Giacomo dall’Orio, Santa Maria dell’Umiltà, the Redentore and San Giorgio Maggiore, this thesis combines archival and visual evidence to reach a deeper understanding of how the decoration of the Venetian church changed in this period. The central tenet of this thesis is that Venice made an important and early contribution towards developing the ‘ideal’ visual response required by the Council of Trent. In the immediate aftermath of the Council of Trent until the end of the century Venice enjoyed a period of important artistic renewal and achievement. This ‘golden age’ emerged in the years following Trent and in a period characterised by ongoing war and ravaging pestilence. Yet far from discouraging creative genius, the contemporary religious and political upheaval appears to have challenged artists and patrons to ever greater achievements. It thus appears that the conditions imposed by the Council of Trent created a framework within which artists could better represent the values of the renewed Catholicism of the late sixteenth century.
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Barbera, Gowri <1996&gt. « "GUARDARE OLTRE ... VERSO UN NUOVO DOMANI. Percorsi biografici verso la maggiore età e prospettive sociali dei minori stranieri non accompagnati. Un caso studio." ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17740.

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Résumé :
I minori stranieri non accompagnati sono bambini, ragazzi, per lo più in età adolescenziale che intraprendono un percorso migratorio dal loro Paese di origine verso un nuovo Paese per diversificati motivi familiari, culturali, sociali, economici. Sono minori, ma in particolar modo sono “non accompagnati”, in quanto partono da soli, senza genitori o figure adulte che li proteggano e li accompagnino in questo lungo e tortuoso viaggio. Il loro percorso il più delle volte è segnato da sofferenza, solitudine, violenza, paura, fame, sete; ma che nonostante le numerose difficoltà che incontrano lungo il viaggio, rimangono ancorati alle loro speranze: essere accolti in un nuovo Paese, realizzare i proprio sogni, trovare un lavoro, aiutare le proprie famiglie nel Paese di origine, realizzarsi come persone adulte o creare una propria famiglia. Sulla base di questo i minori stranieri non accompagnati, che arrivano in Italia, devono essere adeguatamente accolti e tutelati. L’accoglienza non po' tuttavia essere utopica e astratta, ma si concretizza solo nel momento in cui il minore viene riconosciuto regolarmente nel territorio nazionale e vengono predisposti per lui percorsi graduali di accompagnamento e di inserimento nel tessuto sociale. Al minore devono essere riconosciuti i diritti fondamentali, previsti dalla normativa nazionale, europea, internazionale, attraverso l’inserimento in adeguate strutture di accoglienza, la nomina di un tutore, la regolarizzazione del suo status giuridico, l’iscrizione scolastica … Il sistema di accoglienza, tuttavia, si è presentato nel tempo frammentario, inadeguato, carente sotto più punti di vista, tanto da non garantire il pieno godimento dei diritti fondamentali del minore, arrivando, talvolta, a non garantirgli neppure il soddisfacimento dei bisogni essenziali. Questo aggrava la condizione del minore, il quale si trova a vivere in una situazione ancor più difficile, privo di strumenti e competenze per muoversi autonomamente entro il nuovo contesto. I percorsi di accompagnamento e di integrazione devono prevedere una loro continuità anche una volta che il minore abbia raggiunto la maggiore età, in quanto i neomaggiorenni sono ritenuti persone adulte e per questo motivo meno tutelabili, ma non sempre questo coincide con la realtà, in quanto non sono riusciti, nel breve periodo che intercorre dalla partenza all’arrivo nel nuovo Paese, a crearsi una propria autonomia e indipendenza. La transizione alla maggiore età dovrebbe, quindi, essere adeguatamente sostenuta per fare in modo che i giovani migranti riescano a crearsi un proprio ruolo sociale nel nuovo contesto, attraverso l’inserimento lavorativo, abitativo e sociale all’interno della comunità. Diversi sono i progetti sviluppatisi sul territorio nazionale che si muovono verso questa direzione, grazie ad una collaborazione e ad un lavoro integrato tra i diversi attori formali e informali che ruotano attorno al ragazzo, quali scuola, associazioni, cooperative, tribunale, servizio sociale. Uno di questi, finanziato dall’iniziativa Never Alone, è il Progetto “SAAMA”, in continuità con il Progetto “Ragazzi Harraga”, pensato e realizzato da un solido partenariato, con lo scopo, da una parte di sensibilizzare e attivare la comunità educante del territorio; dall’altra di creare percorsi individualizzati rivolti ai minori e neomaggiorenni stranieri presenti a Palermo. L’immigrazione, tuttavia, non dovrebbe essere considerata un’emergenza da arginare e controllare temporaneamente, ma un processo strutturale e continuo che dovrebbe essere valorizzato all'interno del Paese di arrivo, tanto da essere considerato un percorso spontaneo, rivalutando il concetto di cittadinanza, considerando gli immigrati come un “noi”, non “altri”, come parte della società.
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ALIZZI, ANTONIO. « PROFESSIONALITA', RUOLO E FUNZIONI DEL DIRETTORE SANITARIO. AMBITI DI MANAGERIALITA' IN TRE ORGANIZZAZIONI AD ELEVATA COMPLESSITA' : ISTITUTO CLINICO HUMANITAS, ISTITUTO EUROPEO DI ONCOLOGIA, OSPEDALE MAGGIORE POLICLINICO ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/1106.

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Résumé :
Nell’ambito delle professioni mediche, quella del direttore sanitario aziendale risulta poco indagata. La ricerca – di tipo qualitativo, condotta sui direttori sanitari di tre ospedali di Milano – si propone di investigare questo ruolo professionale a partire dalle novità registrate nell’ultimo ventennio e dagli obiettivi che si pone nel proprio campo. L’ipotesi è che la figura esaminata abbia subito tali e profonde mutazioni per cui: a) in superficie, sono cambiate le competenze fondamentali per l’esercizio efficace del ruolo; in particolare, l’attività “produttiva” è stata affidata al “direttore medico di presidio” mentre la programmazione e il coordinamento strategico al direttore sanitario; b) in profondità, compromesse e dissolte quelle caratteristiche che Freidson considerava tipiche della professione, il direttore sanitario è andato costruendosi una nuova professionalità, caratterizzata dai saperi tecnici tradizionali, ma anche da nuove competenze manageriali. Viene ripercorso normativamente e storicamente il cambiamento intervenuto nel ruolo, fino a delinearne i nuovi ambiti di managerialità. Individuare tali competenze è utile per: includerle, mediante percorsi educativi specifici, nel fabbisogno formativo professionale, leggerne il ricorso e lo sviluppo, in una chiave isomorfica normativa, come funzionale allo stesso direttore sanitario per attivare/controllare il cambiamento, tanto nell’ospedale, quanto nel campo organizzativo della salute.
Within the scope of medical professions, the role of the chief medical officer is not so much investigated. The present quality-type research has been carried out on the activity of chief medical officers in three hospitals in Milan and aims to investigate this profession starting from the innovations it underwent during the last twenty years and from the goals it intends to reach. The hypothesis we formulated is that the role we are analyzing has undergone such deep changes that: a) on the surface, fundamental skills required for an efficient practice of this profession have changed; in particular, the “productive” activity has been entrusted to the hospital medical director, while programming and strategic coordination has been ascribed to the chief medical officer; b) in depth, since the characteristics considered as typical by Freidson were compromised and hence dissolved, chief medical officers have been acquiring a new professionalism, marked by traditional knowledge but also by new managerial skills. Changes occurred in this profession have been studied in the present dissertation both from a regulatory and from an historical point of view, in order to trace out the new scope of its managerial activities. Detecting skills is important: for including them among the educational needs of this profession to be acquired thanks to specific training paths, for tracing their recurrence and development in the frame of a normative isomorphism, which would be useful for the chief medical officer himself in order to start/monitor the changes as much in the hospital as in the whole organizational health field.
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ALIZZI, ANTONIO. « PROFESSIONALITA', RUOLO E FUNZIONI DEL DIRETTORE SANITARIO. AMBITI DI MANAGERIALITA' IN TRE ORGANIZZAZIONI AD ELEVATA COMPLESSITA' : ISTITUTO CLINICO HUMANITAS, ISTITUTO EUROPEO DI ONCOLOGIA, OSPEDALE MAGGIORE POLICLINICO ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/1106.

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Résumé :
Nell’ambito delle professioni mediche, quella del direttore sanitario aziendale risulta poco indagata. La ricerca – di tipo qualitativo, condotta sui direttori sanitari di tre ospedali di Milano – si propone di investigare questo ruolo professionale a partire dalle novità registrate nell’ultimo ventennio e dagli obiettivi che si pone nel proprio campo. L’ipotesi è che la figura esaminata abbia subito tali e profonde mutazioni per cui: a) in superficie, sono cambiate le competenze fondamentali per l’esercizio efficace del ruolo; in particolare, l’attività “produttiva” è stata affidata al “direttore medico di presidio” mentre la programmazione e il coordinamento strategico al direttore sanitario; b) in profondità, compromesse e dissolte quelle caratteristiche che Freidson considerava tipiche della professione, il direttore sanitario è andato costruendosi una nuova professionalità, caratterizzata dai saperi tecnici tradizionali, ma anche da nuove competenze manageriali. Viene ripercorso normativamente e storicamente il cambiamento intervenuto nel ruolo, fino a delinearne i nuovi ambiti di managerialità. Individuare tali competenze è utile per: includerle, mediante percorsi educativi specifici, nel fabbisogno formativo professionale, leggerne il ricorso e lo sviluppo, in una chiave isomorfica normativa, come funzionale allo stesso direttore sanitario per attivare/controllare il cambiamento, tanto nell’ospedale, quanto nel campo organizzativo della salute.
Within the scope of medical professions, the role of the chief medical officer is not so much investigated. The present quality-type research has been carried out on the activity of chief medical officers in three hospitals in Milan and aims to investigate this profession starting from the innovations it underwent during the last twenty years and from the goals it intends to reach. The hypothesis we formulated is that the role we are analyzing has undergone such deep changes that: a) on the surface, fundamental skills required for an efficient practice of this profession have changed; in particular, the “productive” activity has been entrusted to the hospital medical director, while programming and strategic coordination has been ascribed to the chief medical officer; b) in depth, since the characteristics considered as typical by Freidson were compromised and hence dissolved, chief medical officers have been acquiring a new professionalism, marked by traditional knowledge but also by new managerial skills. Changes occurred in this profession have been studied in the present dissertation both from a regulatory and from an historical point of view, in order to trace out the new scope of its managerial activities. Detecting skills is important: for including them among the educational needs of this profession to be acquired thanks to specific training paths, for tracing their recurrence and development in the frame of a normative isomorphism, which would be useful for the chief medical officer himself in order to start/monitor the changes as much in the hospital as in the whole organizational health field.
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Sattin, Anna <1994&gt. « IL PASSAGGIO ALLA MAGGIORE ETA’ DEI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI ALLA CONCLUSIONE DEL PERCORSO NEL SISTEMA DI ACCOGLIENZA : ANALISI DELLE PROGETTUALITA' ATTIVATE DAL COMUNE DI VENEZIA ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14948.

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Résumé :
La mia tesi di ricerca concerne un approfondimento sui minori stranieri non accompagnati (MSNA), in particolare per quanto riguarda la questione del compimento della maggiore età. In Italia negli anni, non si è posta la giusta attenzione nel garantire una continuità a tutti coloro che una volta maggiorenni, concludono il percorso di accoglienza in comunità o affido familiare. La normativa italiana si occupa di fornire a questi ragazzi delle strutture di accoglienza adatte alle loro esigenze garantendogli una serie di diritti e tutele in quanto minori stranieri non accompagnati, indipendentemente dalla richiesta di protezione internazionale. Con il compimento della maggiore età, però, questa salvaguardia viene meno in quanto lo Stato ritiene che l’individuo sia in grado di provvedere autonomamente a sé stesso; problematico risulta quindi il passaggio di questi ragazzi una volta maggiorenni. Solo recentemente, con la legge n. 47 del 2017 è stata sancita la possibilità di prevedere un prolungamento di tutela del sistema di accoglienza fino al 21esimo anno di età. Il mio obiettivo di ricerca è infatti quello di esplorare alcune progettualità significative realizzate a sostegno di questi ragazzi neomaggiorenni. Individuerò quindi, le principali risposte attivate dal Comune di Venezia per far fronte a questi bisogni mediante la realizzazione di interventi volti all’inclusione ed integrazione sociale, in questo caso, dei Care leavers MSNA in uscita dal percorso di accoglienza.
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Fanciulli, Benedetta <1995&gt. « "Gli Ebrei nel deserto" di Jacopo Tintoretto : indagine iconografica e storico-contestuale sul telero laterale sinistro del presbiterio della chiesa di San Giorgio Maggiore a Venezia ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15484.

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Résumé :
La tesi propone un'indagine iconografica sull'opera di Tintoretto conservata nel presbiterio di San Giorgio Maggiore a Venezia. Alla luce di alcuni documenti d'archivio che consentono di ipotizzare una commissione di qualche anno precedente rispetto alla datazione solitamente proposta, l'opera è stata contestualizzata all'interno del grande progetto decorativo che nell'ultimo ventennio del Cinquecento coinvolge la zona presbiterale della chiesa. Ciò ha permesso di stabilire che la tela, insieme con la sua compagna frontale, costituisce il primo passo della decorazione del presbiterio, o almeno di quello che poteva esserne il progetto, ragion per cui il rapporto fra le tele e l'architettura circostante risulta inevitabilmente rovesciato e necessita di una nuova lettura. La tesi presenta inoltre un'ampia sezione dedicata al confronto dell'opera di Tintoretto con soggetti analoghi trattati da altri autori, perlopiù coevi, presenti in altre chiese veneziane, nell'intento di stabilire una tradizione figurativa tale da poter identificare eventuali scarti iconografici e invenzioni proprie del singolo artista, senza naturalmente mai prescindere dallo studio delle fonti e dal loro confronto.
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SANNA, LUCIA. « EFFETTI DELLA STIMOLAZIONE MAGNETICA TRANSCRANICA RIPETITIVA SU LIVELLI SIERICI DI BDNF, GRAVITA’ DI PATOLOGIA E PERFORMANCE COGNITIVA IN PAZIENTI ADULTI AFFETTI DA DISTURBO DEPRESSIVO MAGGIORE FARMACORESISTENTE ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2019. http://hdl.handle.net/11584/271989.

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Résumé :
Objective: Major depressive disorder (MDD) is a common and disabling illness associated with significant functional and psychosocial impairment. Currently, 60–70% of patients affected by MDD will ultimately respond to trials of standard medication; therefore, there are still nearly 30% of MDD patients who fail to respond satisfactorily to the available antidepressant treatments (Treatment Resistant Depression-TRD). The primary objective of this study is to compare pre-and post-treatment serum BDNF levels, illness severity and cognitive performance in patients with drug-resistant major depressive disorder (MDD) who received a complete cycle of repetitive transcranial magnetic stimulation (rTMS). Secondly, the correlation between serum BDNF level, illness severity and cognitive performance was assessed. We hypothesize rTMS will increase serum BDNF levels and will improve cognitive functions, inducing a neuro-protective effect, which contributes to decreased the global illness severity. A correlation between the change in BDNF levels and change in symptom severity may suggest that BDNF has a central role in the molecular mechanism of action of rTMS treatments. Furthermore, such a finding would support BDNF as a biochemical marker of MDD. Methods: This prospective, controlled study comparing pre-and post-treatment serum BDNF levels, illness severity and cognitive performance of 25 outpatients with drug-resistant MDD who received rTMS treatment (20 session-4weeks) in add-on to psychopharmacological treatment(N=13) or received only psychopharmacological treatment(N=12). Before starting the first stimulation session a blood sample for DNA extraction was taken from each subject. Serum BDNF levels were measured 1 week prior to (Baseline-B) and 1 week, after treatment (Endpoint-E), using the human BDNF ELISA kit. Depression severity was measured 1 week before and and 1 week after treatment, using the Hamilton Depression Rating Scale-21 item (HAM-D 21) and the Clinical Global Impression (CGI). Cognitive Performance was measured 1 week prior to and 1 week after treatment using Trail-Making Test (TMT), Digit Span Test (DST), Verbal Fluency Test, Mini Mental State Examination (MMSE). Results: All patients in the active group showed a significant HAM-D 21 and CGI score reduction, respectively from 22±3.67(B) to 10.31±5.60(E) (p=3.272e-06) and from 4,23±0,72(B) to 2,69±0,75(E) (p=1,889e-05) compared to the lack of therapeutic response in the patients who haven’t received rTMS. Full remission (HAM-D 21≤8) was achieved in 5of 13patients in the active group. The average of the scores obtained by the patients who received rTMS on the CGI-Improvement scale was 1.84±1.06, while the average of the scores obtained by the controls was 3.66± 0.98 (p=0.0001909). In patients treated with rTMS, cognitive performance improved. The patients in the active group showed a significant MMSE and Digit Span Test score increase, respectively from 25,36±2.60(B) to 28±2.08(E) (p= 0.009068) and from 9,53 ±4,19(B) to 13,15±4,01(p=0.03434) compared to the lack of therapeutic response in the patients who haven’t received rTMS. There was no significant difference in serum BDNF levels before and after rTMS. Post-treatment BDNF concentration was not significantly correlated with post-treatment depression severity or cognitive performance in patients who received rTMS. Conclusions: Our study suggests a clinically relevant response from rTMS over the left dorsolateral prefrontal cortex in patients with TRD. Active rTMS treatment was, moreover, associated with gains across the majority of domains of cognitive functioning examined. However rTMS may not exert their clinical effects by altering serum BDNF levels in patients with drug-resistant MDD. Serum BDNF concentration may not be a biomarker of rTMS treatment response. Further replications in larger samples will help to clarify the relevance of this preliminary data in the rTMS mechanism of action.
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Kafetsis, Vassilios. « La conoscenza delle caratteristiche costruttive dell'edilizia storica come elemento fondamentale e propedeutico per gli interventi. Il caso di studio del campanile di San Giacomo Maggiore a Bologna ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amslaurea.unibo.it/656/.

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Policastro, Michela. « Palazzo Reggiani Zacchia (già Gozzadini, XV secolo) a Bologna : analisi del degrado e proposte di intervento sui materiali ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Résumé :
Il Palazzo Reggiani Zacchia è un edificio di epoca rinascimentale, progettato dagli architetti Giovanni da Brensa e Giovanni Beroaldo. Costruito lungo Strada Maggiore, è nato incorporando una costruzione preesistente, la Torre dei Tantidenari del XIII secolo, facendola diventare il suo androne di ingresso. Il lavoro di tesi si incentra sul cortile interno, unica parte del palazzo che non ha subìto profonde modifiche nel corso dei secoli. Si affronta, inoltre, il tema della Torre dei Tantidenari inglobata nell’edificio e in particolare dei blocchi dismessi del basamento in selenite, confrontando il comportamento del materiale con i basamenti della vicina Torre degli Oseletti, situata in Strada Maggiore al civico 36 e della Torre degli Azzoguidi, in via Altabella. Dopo una prima indagine storica, si realizza il rilievo del degrado della pavimentazione del cortile, dei prospetti che si affacciano sulla corte interna e dei prospetti sotto il portico perimetrale. Questa prima fase fornisce un quadro di riferimento che diviene il punto di partenza per la scelta delle più rispettose operazioni da effettuare volte al mantenimento dell’opera. Si passa, poi, al rilievo del degrado dei blocchi della Torre dei Tantidenari e per un confronto, si esegue anche il rilievo delle basi delle due torri sopracitate, considerate come esempio. In seguito, si effettua la diagnostica dei principali materiali individuati mediante il prelievo di alcuni campioni sui quali verranno eseguite prove in laboratorio per indagare la natura chimica dei materiali e la presenza di sostanze estranee, al fine di indirizzare le scelte progettuali. In base al confronto tra i risultati ottenuti dalle indagini e l’analisi del degrado, viene proposto un intervento di progettazione che segue il principio di minimo intervento e si occupa della conservazione dei materiali esistenti e del rinnovo dei colori originari, nel rispetto dei valori storici del bene.
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SCIFO, ANDREA. « Studio degli effetti della pre-esposizione adolescenziale al Δ9-THC nell’autosomministrazione di eroina, in età adulta, in un modello animale di maggiore (ratti Lewis) e minore (ratti Fischer 344) predisposizione all’abuso ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2016. http://hdl.handle.net/11584/266869.

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Résumé :
Introduction: The progression from adolescence strong use of Cannabis to heroin abuse in adulthood, theorized by Kandel as Gateway Hypothesis (GH) doesn't adequately account the importance of phenotype vulnerability as predisposing factor involved in the development of a drug abuse-related behavioral disorder. Addiction prone Lewis (LEW) and addiction resistant Fischer (F344) inbred rat strains represents a useful animal model of different drug vulnerability in light of the different susceptibility to opiates and psychostimulants reinforcing properties. Aim: Thus, the purpose of this study was to investigate the influence of Δ9-THC adolescence exposure on the addictive properties of heroin in LEW and F344 strain, during heroin self-administration (SA) in adulthood. Methods: On the 6th postnatal (PN) week rats were administered twice a day with increasing doses of Δ9-THC (2, 4, 8 mg/kg, i.p.) for three consecutive days. In adulthood (12th PN), LEW and F344 rats were trained to acquire heroin SA behavior (0.025 mg/kg/48 μl, 1-h daily session), under Fixed Ratio-1 (FR-1) (1NP = 1 infusion) schedule of responding. When criterion of acquisition was met, LEW and F344 rats were subjected to self administer heroin: i) under Fixed Ratio (FR-3 and FR-5) schedule of responding (Exp I), to better understand how Δ9-THC could influence heroin reinforcing properties; ii) under Progressive Ratio (PR3-4) schedule of reinforcement (Exp II) in order to evaluate if Δ9-THC adolescent exposure affect the motivational value of heroin; iii) during daily 4-h SA (long access, LA), with increasing doses of heroin (0.025, 0.050 and 0.100 mg/kg), under FR-1 schedule (Exp. III) to determine the role of Δ9-THC as predisposing factor in the vulnerability of opiate abuse by escalation of heroin intake. Results: In each experiments, adolescent pre-exposure to Δ9-THC induced higher operant responding activity and greater adaptation to all experimental conditions (Exp I, II, III) of opiate-reinforced SA behavior in adult LEW rats as well as progressive escalation of heroin intake when exposed to higher doses of heroin, compared to LEW vehicle as well as to F344 strain (Exp III). Furthermore, LEW Δ9-THC pretreated rats readily acquire PR schedule, showing greater nose poking behavior and higher breaking point values compared to their controls as well as to the counterpart F344 groups. No such differences were observed in the F344 rats strain. Conclusion: Genetic vulnerability plays a critical role as a predisposing factor in the progression to opiate abuse and related behavioral disease. The results of my research strongly demonstrate that Δ9-THC pre-treatment in adolescence differentially affects both heroin rewarding properties and motivational value, in adulthood, in a strain-related way, and for the first time clearly indicate that heavy Cannabis use during adolescence could have a gateway effect in the adulthood only on individuals provided by an addiction prone genetic and/or phenotype background.
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Tassinari, Federico. « Studio preliminare delle acque sotterranee in relazione al progetto di realizzazione di una vasca di espansione in corrispondenza del tratto arginato del Fiume Reno in loc. Trebbo di Reno, comune di Castel Maggiore (BO) ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13349/.

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Résumé :
Nella tesi si è svolto un lavoro di tipo bibliografico e rilevamento di campagna, per uno studio idrogeologico preliminare in relazione al progetto di realizzazione di di una vasca di espansione. Sono stati eseguite prove di campagna e misurazioni di livelli freatimetrici con relative elaborazioni grafiche dei dati per la creazione di mappe isofreatiche.
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Rivelli, Nicola. « Architettura dell'addio, progetto di una casa funeraria per la città di Bologna ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13626/.

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Résumé :
La ricerca si colloca all’interno di un percorso di studio sul tema dell’architettura delle case funerarie in Italia iniziato anni fa con la partecipazione ad un Workshop intensivo sull’argomento. Dopo un’analisi generale del tema del lutto in Occidente e del contesto italiano per il quale nasce l’esigenza della casa funeraria come nuova struttura per il commiato, sono stati approfonditi alcuni modelli rappresentativi, dell’area mediterranea europea, da un punto di vista funzionale e psicologico-percettivo. In seguito sono state visitate alcune strutture esistenti in Emilia Romagna e Marche, per capire quali fossero le reali esigenze dei fruitori di questi edifici, le mancanze e le possibilità di miglioramento da un punto di vista dell’architettura. Le visite sono state effettuate attraverso la compilazione di alcune schede create ad hoc per la ricerca, grazie al confronto con professionisti del settore. Il progetto della nuova casa funeraria si colloca nell’ambito storico della chiesa di Sant’Apollinare in Ronco di Castel Maggiore, oggi ridotta allo stato di rudere. L’edificio proposto si sviluppa, nel rispetto dell’architettura storica, attraverso l’inserimento di una struttura leggera all’interno delle vecchie scatole murarie. Sono studiati con attenzione soprattutto i percorsi e gli spazi di soglia che permettono un avvicinamento graduale del dolente alla meta finale del commiato.
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Schmidt-Asbach, Bettina. « Die Bauplastik von S. Michele Maggiore in Pavia zur Skulptur und Architektur in Pavia aus der 1. Hälfte des 12. Jahrhunderts ; eine Untersuchung zur Stellung der Bauplastik von Pavia in der oberitalienischen Romanik sowie zur Werkstattorganisation / ». [S.l.] : [s.n.], 2001. http://deposit.ddb.de/cgi-bin/dokserv?idn=970892330.

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Ritossa, Isabel <1994&gt. « I percorsi di inserimento lavorativo dei Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA) come strumento di empowerment per la transizione verso la maggiore età Il caso studio della Cooperativa Sociale Co.Ge.S don Lorenzo Milani nel Comune di Venezia ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18910.

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Résumé :
L' aumento degli arrivi di Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA) nel territorio italiano e di conseguenza anche di coloro che, poi, diventano neomaggiorenni, hanno reso, negli anni, necessaria una maggiore attenzione e comprensione delle opportunità per la loro protezione e inclusione sociale anche dopo l’uscita dal sistema di accoglienza. La presente ricerca, pertanto, indaga il passaggio dalla minore alla maggiore età dei Minori Stranieri Non Accompagnati e ne analizza i percorsi di inserimento lavorativo quale possibile strumento di empowerment per il raggiungimento dell’autonomia. L’elaborato fornisce una visione completa rispetto a: inquadramento normativo a livello nazionale dei MSNA, i percorsi di accoglienza a loro dedicati, il periodo di transizione all’età adulta e le possibili misure per il raggiungimento dell’autonomia. In particolare vengono approfonditi i meccanismi e il funzionamento degli inserimenti lavorativi, spiegati attraverso la realtà descritta dal caso studio della Cooperativa Sociale Co.Ge.S don Lorenzo Milani. L’elaborato integra, infatti, una metodologia di ricerca bibliografica con una di carattere qualitativo, costituita da una raccolta di interviste rivolte agli operatori della Cooperativa.
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Quabin, Davide <1992&gt. « La giurisprudenza all'interno dei maggiori campionati professionistici europei ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10674.

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Résumé :
La tesi si concetrerà sull'analisi dello sport professionistico ed il rapporto giuridico che l'atleta verrà ad instaurare con la società e con la federazione di appartenenza. Tramite questo lavoro si cercherà di comprendere la metodologia giuridica utilizzata non solo all'interno della dottrina italiana, ma anche in alcune di quelle europee. La comparazione giuridica riguarderà per lo più il calcio a livello professionistico, ma le conclusioni che verranno ad essere tratte varrano anche per gli altri sport professionistici. L'indagine prevederà una prima parte in cui ci si focalizzerà sulla relazione tra stato ed ordinamento sportivo, una seconda che permetterà di analizzare le maggior federazioni calcistiche europee ed una terza si concentrerà sul rapporto giuridico tra società, calciatore professionista e federazione.
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Toffanin, Tommaso. « Hippocampal volume in different neuropsychiatric cohorts using a semiautomatic a semiautomatic, stereological and automatic method ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2011. http://hdl.handle.net/11577/3422871.

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Résumé :
Introduction: In the recent literature on the course of different neuropsychiatric disorders, volumetric changes in the hippocampus, a limbic structure with anterior-posterior anatomical and functional segmentation, have been reported. We examined hippocampal volumes in subjects with Cushing’s disease (CD), in female patients with recurrent Familial Pure Depressive Disease (rFPDD) and in a population with mild Traumatic Brain Injury (mTBI), with the hypothesis that cortisol damage on the hippocampus (HC) has an anterior-posterior gradient , depending on the clinical situation and on the interaction between environment and genetic. Additionally, we decided to validate FreeSurfer, an automated software program developed at the Martinos Center for Biomedical Imaging (Harvard University, Boston, USA). This aim is in line with the current research for determining the volume of brain areas, which has been geared towards the development of automated methods of volumetric analysis that are highly reproducible, accurate and potentially more efficient than the current gold standard of the manual technique. I Methods: We used a semi-automated software program (DCM view, Padova Ricerche, Padova, Italy) for Magnetic Resonance Imaging (MRI) to measure hippocampal volumes in ten patients with CD prior to selective surgical resection of the adrenocorticotropic hormone (ACTH)-secreting pituitary micro-adenomas using a trans-sphenoidal approach and after an interval of one year following surgery. This same program was used to measure hippocampal volumes in 15 female patients with familial recurrent Major Depression (MD) and 15 healthy female subjects. We also examined hippocampal volumes using a stereological method, using Analyze software (version 10., Biomedical Imaging Resource, Mayo Foundation, Rochester, MN, USA), in a sample of subjects with mTBI within a month and a year after head injury. In the validation study, the hippocampal volumes of a sample of elderly subjects with unipolar major depression and healthy controls were estimated using a automated method. Using FreeSurfer software, a stereological method (manual) was then used to validate it. Moreover, the accuracy and precision of the automatic delineation of all images acquired were verified. Using ANCOVA with whole-brain volume and age as covariates, volumetric measurements in the two groups with the different disorders were compared. The agreement between the volumetric measures within and between the two methods was determined by calculating Cronbach's alpha coefficient for intra- and inter-rater reliability tests. Results: We found a significant difference in the head of the hippocampus bilaterally 12 months after selective trans-sphenoidal surgical resection of the adrenocorticotropic hormone (ACTH)-secreting pituitary micro-adenomas. The right hippocampal body and tail volumes were significantly smaller in female patients with familial depressive disorder when compared to healthy subjects. No significant differences in hippocampal volumes were found in subjects with mTBI. The test of agreement between the volumetric methods was good, whereas the verification analysis for the quality of the tracing using FreeSurfer was not found to be favourable for segmentation of the hippocampus. Conclusions: The pre-post surgery difference found in our CD patients could contribute to increased the understanding of the pathophysiology of CD as an in vivo model for stress-related hypercortisolemic neuropsychiatric disorders. Our data provide evidence for structural lateralised hippocampal body and tail abnormalities in women with a familial history and recurrent episodes of depression. Although global reductions in hippocampal volume have already been widely reported, data on lateralised regional reductions in samples with familial recurrent depression had not been previously reported. Reductions in right posterior hippocampal volume may be a structural endophenotype for recurrent depressive disorders in women. A bigger sample of subjects and functional neuroimaging studies are necessary to form conclusions concerning changes in the brain structures of subjects with mTBI. The validation data from this study indicate that the automated method should be improved.
Introduzione: Variazioni volumetriche dell’ ippocampo, regione cerebrale del lobo limbico che presenta una differente segmentazione anatomica e funzionale lungo il proprio asse antero-posteriore, sono state riportate dalla recente letteratura nel corso di diversi disturbi neuropsichiatrici. In questo studio sono stati misurati i volumi ippocampali di soggetti con Morbo di Cushing, di donne con disturbo depressivo ricorrente familiare e di una popolazione con trauma cranico lieve, supponendo che il danno indotto dal cortisolo nell’ ippocampo possa variare lungo l’ asse antero-posteriore, a seconda della condizione clinica. Ciò sottolinerebbe l'importanza dell'interazione tra ambiente e genetica in questo fenomeno. Inoltre, ci siamo proposti di convalidare FreeSurfer, un software automatico sviluppato presso il Centro Martinos for Biomedical Imaging (Harvard University, Boston, USA), per determinare il volume di differenti regioni cerebrali., in linea con l'attuale ricerca orientata verso lo sviluppo di metodi automatici che avrebbero il vantaggio di elevate riproducibilità, accuratezza, e, potenzialmente, maggiore efficienza di quelli manuali, attualmente considerati il “gold standard” per la determinazione del volume delle aree cerebrali. Metodi: Un software semi automatico (DCM view, Padova Ricerche, Padova, Italy), su immagini di Risonanza Magnetica Nucleare cerebrale, è stato utilizzato per misurare il volume dell'ippocampo in 10 pazienti con Morbo di Cushing prima e dopo 12 mesi dalla resezione chirurgica selettiva, mediante un approccio transfenoidale, del microadenoma ipofisario ormone-adrenocorticotropo secernente, in 15 pazienti donne con depressione maggiore ricorrente familiare (MD) e 15 soggetti sani di sesso femminile. Un metodo stereologico, utilizzando come programma di riferimento l’Analyze software (versione 10, Biomedical Imaging Resource, Mayo Foundation, Rochester, Minnesota), è sato usato per la determinazione del volume ippocampale, in un campione di soggetti (13) con trauma cranico lieve, entro un mese e un anno dopo il trauma. Nello studio di validazione, su un campione di soggetti anziani con depressione unipolare maggiore e controlli sani, è stato calcolato il volume della regione cerebrale d’interesse sia mediante un metodo stereologico (manuale), sia attraverso il metodo automatico del programma in corso di validazione (FreeSurfer). Successivamente è stato eseguito un controllo sull’accuratezza e sulla precisione della delimitazione automatica di tutte le immagini acquisite. Sono state confrontate le misurazioni volumetriche nei due gruppi delle differenti coorti utilizzando ANCOVA, con il volume cerebrale totale ed età come covariate. L’accordo tra le misure volumetriche all’interno e tra i due metodi, nello studio di validazione, è stato testato usando Cronbach’s alpha mediante l’analisi dell’intra-rater e della inter-rater reliability. Risultati: Abbiamo trovato una differenza significativa nella testa dell'ippocampo bilateralmente nei soggetti con Morbo di Cushing dopo 12 mesi dalla resezione chirurgica selettiva, mediante approccio trans-sfenoidale, del microadenoma ipofisario ormone adrenocorticotropo secernente. I volumi del corpo e della coda dell’ ippocampo erano significativamente minori nei pazienti di sesso femminile con disturbo depressivo familiare, rispetto ai soggetti sani. Nessuna differenza significativa nei volumi hippocampali sono stati trovati nei soggetti con trauma cranico lieve. In conclusione il metodo automatico dimostra un buon accordo con il metodo stereologico, mentre il controllo sulla qualità della delimitazione automatica ha rilevato una non precisa segmentazione della regione cerebrale d’ interesse. Discussione e Conclusioni: Il dato di una differenza del volume della testa dell’ ippocampo pre-post intervento chirurgico potrebbe contribuire a comprendere meglio la fisiopatologia del Morbo di Cushing come modello in vivo per i disturbi neuropsichiatrici legati allo stress. Il dato di una riduzione del volume del corpo e della coda ippocampale in donne con storia familiare ed episodi ricorrenti di depressione. forniscono la prova di un danno strutturale lateralizzato dell'ippocampo. Sebbene la riduzione globale delle ippocampo sia già stata ampiamente riportata, i dati sulle riduzioni regionali lateralizzate nella depressione ricorrente e familiare non erano stati precedentemente segnalati. Una riduzione posteriore del volume ippocampale di destra potrebbe essere un endofenotipo strutturale per disturbi depressivi ricorrenti nelle donne. Un campione più elevato di soggetti e studi di neuroimaging funzionale sarebbero necessari per fare considerazioni sul cambiamento delle strutture cerebrali in soggetti con trauma cranico lieve. I risultati, circa la validazione, indicano che il metodo automatizzato dovrà essere ulteriormente migliorato.
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POMA, GIULIA. « Evaluation of bioaccumulation processes of brominated flame retardants in biotic matrices ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2014. http://hdl.handle.net/10281/50902.

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Résumé :
The global reduction in the use of PBDEs and HBCD as flame retardants has opened the way for the introduction of “Novel” BFRs (NBFRs) in place of the banned formulations, indicating those BFRs that are new in the market or newly/recently observed in the environment in respect to PBDEs and HBCD. Consequently, consumption and production of these NBFRs will keep rising, and increasing environmental levels of these chemicals are expected in the near future. Important representatives of this group are decabromodiphenyl ethane (DBDPE), 1,2-bis(2,4,6-tribromophenoxy) ethane (BTBPE), hexabromobenzene (HBB), and pentabromoethylbenzene (PBEB). In Italy, previous studies have shown that some BFRs (PBDEs) were measured at high concentrations in the Varese province due to the presence of a great number of textile and plastic industries, and particularly in the sediments of Lake Maggiore, where those facilities wastewaters are finally collected mainly through two lake tributaries (Bardello and Boesio). For these reasons, the present thesis has the aim to evaluate the presence, and the potential bioaccumulation and biomagnification processes of six different classes of BFRs (PBDEs, HBCD, DBDPE, BTBPE, HBB and PBEB) in the Lake Maggiore ecosystem, with particular regard to zebra mussels (Dreissena polymorpha), zooplankton, one littoral fish species (common roach - Rutilus rutilus), and two different pelagic species (twaite shad – Alosa agone and European whitefish – Coregonus lavaretus). Finally, the study has also considered the BFR contamination in the lake sediments with the aim of characterizing in detail the possible presence of temporal trends and/or identifying potential sources of contamination. Moreover, it is plausible that the BFR uptake by benthic organisms, followed by fish predation, might be a significant source of bioaccumulation.
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Yagüe, Gómez-Reino Silvia. « CONSOLIDACIÓN CON MATERIALES INORGÁNICOS EN RESTAURACIÓN DE PINTURA MURAL. LA VISIÓN DE LA "SCUOLA FIORENTINA" ». Doctoral thesis, Universitat Politècnica de València, 2016. http://hdl.handle.net/10251/61776.

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Résumé :
[EN] The main subject of this work is consolidation of wall paintings with inorganic materials under the point of view of the "Scuola Fiorentina", of restoration. Only through the exam of the historical evolution of the "Scuola Fiorentina" of restoration and the study of the socio-cultural context where such evolution took place, it is possible to completely understand how an activity that had a vertiginous growth, would have later converted, the "Scuola Fiorentina" in an international reference and in an undisputed pioneer in the field of restoration. The existence of an official organized agency "Gabinetto di resaturi della Sopraintendenza di Firenze", the catastrophic events that suffered the Florentine territory during the Second World War, and during the flood of 1966, caused a fundamental change in the culture of restoration that drove to put together science and restoration, forever. One of the most important outcomes of such merger was finding of the method Ammonium/Barium ("Dini-Ferroni"). The method was invented thanks to the genius and intuition of the chemist Enzo Ferroni, and due to the talent of the restorer Dino Dini who understood the importance of the joint between a scientific method with the practical hand-action of the restorer. From that moment, it will be clear the preference of the "Scuola Fiorentina" in the use of inorganic material for treatments on surface of mineral matrix. The method of Ammonium-Barium, is a desulphating procedure with a consolidation effect based on two phases with the application of two reagents. The main goal is the transformation of the sulphur ion of the disjointed surface into a compound, crystal and tip-chemically compatible with the carbonated surface, and the re-cohesion of the substrate by means of the compounds that come from the treatment. Since XXI century, due to an even stronger effort to apply science to restoration, also nanotechnologies bounced into restoration. They have been contributing to satisfy the effectiveness and compatibility of the pre-consolidation interventions, that are essential in case of severe disaggregation of paint layer. Pre-consolidation interventions with nanoparticles before the cleaning of the wall surfaces, are clearly related to the method of Ammonium/Barium, because they represent the preliminary interventions necessary to carry out the method with success. The Opificio delle Pietre Dure (OPD), is a governmental agency thank to which I have been able to learn techniques carried out through said methodologies. OPD is the main referent of the current "Scuola Fiorentina" of restoration and it has been characterized for its clear preference in the use of inorganic materials for the treatments on paint layers in carbonated matrix.
[ES] La consolidación de las pinturas murales con materiales inorgánicos, bajo la visión de la escuela fiorentina de la restauración, es el tema principal de este trabajo. A través del estudio del recorrido histórico de la scuola fiorentina de la restauración y del análisis del contexto socio-cultural, se puede entender cómo se pudo desarrollar vertiginosamente, una actividad que convirtió en pocos años a la scuola fiorentina, en ejemplo internacional e indiscutible pionera en el campo de la restauración. La existencia de un centro oficial organizado, "Gabinetto di restauri della Soprintendenza di Firenze", junto a los acontecimientos catastróficos que sufrió el territorio florentino en la IIªGuerra Mundial, y las inundaciones de Florencia de 1966, marcaron un cambio radical en la cultura de la restauración que unió para siempre la ciencia y la restauración. Unión que culminará con el descubrimiento del método "Ammonio-Bario" ("Dini-Ferroni"), gracias al ingenio y la intuición, del químico Enzo Ferroni; y al restaurador Dino Dini, que supo valorar la importancia de la unión del pensamiento científico a la acción práctica-manual del restaurador. A partir de ese momento se configurará la clara preferencia de la scuola fiorentina, en la elección de materiales inorgánicos para las intervenciones sobre sustratos de matriz mineral. El método Ammonio-Bario, es un tratamiento desulfatante con efecto consolidante articulado en dos fases en base a la aplicación de dos reactivos, cuyo objetivo principal, es la trasformación del ión del azufre de la superficie disgregada en un compuesto cristalo-químicamente compatible con la matriz carbonatada, y la recoesión de dicho sustrato a través de los compuestos resultantes del tratamiento. En un esfuerzo aún mayor de la ciencia aplicada a la restauración, las nanotecnologias irrumpen en el campo de la restauración a partir del siglo XXI y estan contribuyendo a satisfacer la eficacia y compatibilidad de las operaciones pre-consolidantes; imprescindibles en situaciones de fuerte disgregación del sustrato pictórico. Las intervenciones de consolidación preventiva (pre-consolidación), realizadas a través de tratamientos de nanoparticulas; en fase propedéutica a la limpieza de las superficies murales; tiene un claro nexo de unión con el método de Ammonio-Bario, ya que completa las intervenciones preliminares necesarias para poder llevar a cabo con éxito dicho método. El Opificio delle Pietre Dure (OPD), institución ministerial gracias a la cual, he podido aprender las técnicas realizadas a través de dichas metodologías es referente principal de la actual scuola fiorentina de la restauración, y se caracteriza por su clara preferencia en el uso de materiales inorgánicos en las intervenciones que realizan sobre sustratos pictóricos en matriz carbonatada.
[CAT] La consolidació de les pintures murals amb materials inorgànics, sota el punt de vista de scuola fiorentina de la restauració, és el tema principal del present treball. Mitjançant l'estudi del recorregut històric de la scuola fiorentina de la restauració i de l'anàlisi del context socio-cultural, es comprèn com es va desenvolupar, vertiginosament, una activitat que va convertir en pocs anys la scuola fiorentina, en un exemple internacional i en una indiscutible pionera al camp de la restauració. La existència d'un centre oficial organitzat, "Gabinetto di restauri della Soprintendenza di Firenze", conjuntament amb els episodis catastròfics que va patir el territori florentí a la II Gerra Mundial, així com les inundacions de Florència de 1966, van marcar un canvi radical a la cultura de la restauració que va unir per sempre la ciència amb la restauració. Unió, que va culminar amb els descobriment del mètode "Ammonio-Bario" ("Dini-Ferroni"); gràcies a l'ingeni i la intuïció del químic Enzo Ferroni i del restaurador Dino Dini, que va saber valorar la importància de la unió del pensament científic amb l'acció pràctica-manual del restaurador. A partir d'aquest moment es configurarà la clara preferència de la scuola fiorentina, en l'elecció de materials inorgànics per a les intervencions sobre substrats de matrius minerals. El mètode Ammonio-Bario, és un tractament desulfatant amb efecte consolidant, que s'articula en dos fases en base a l'aplicació de dos reactius, amb l'objectiu principal de transformar el ió del sofre de la superfície disgregada en un compost cristalo-químicament comptatible amb la matriu carbonatada, i la recoesió de l'esmentat substrat mitjançant els compostos resultants del tractament. Amb un esforç encara més gran de la ciència aplicada a la restauració, les nanotecnologies irrompen en el camp de la restauració a partir del Segle XXI i contribueixen a satisfer l'eficàcia i compatibilitat de les operacions pre-consolidants; imprescindibles en situacions de forta disgregació del substrat pictòric. Les intervencions de consolidació preventiva (pre-consolidació), realitzades mitjançant tractament de nanopartícules; en fase propedèutica a la neteja de les superfícies murals; te un nexe d'unió evident amb el mètode de Ammonio-Bario, ja que complerta les intervencions preliminars necessàries per poder dur a terme amb èxit el referit mètode. L'Opificio delle Pietre Dure (OPD), institució ministerial gràcies a la qual he pogut aprendre les tècniques realitzades mitjançant aquestes metodologies, és referent principal de l'actual scuola fiorentina de la restauració, i es caracteritza per una clara preferència en l'ús de materials inorgànics en les intervencions que realitzen sobre substrats pictòrics en matriu carbonatada.
Yagüe Gómez-Reino, S. (2016). CONSOLIDACIÓN CON MATERIALES INORGÁNICOS EN RESTAURACIÓN DE PINTURA MURAL. LA VISIÓN DE LA "SCUOLA FIORENTINA" [Tesis doctoral no publicada]. Universitat Politècnica de València. https://doi.org/10.4995/Thesis/10251/61776
TESIS
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Lunardi, Lisa <1987&gt. « Formazione teatrale in relazione ai territori. Per una maggior consapevolezza ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4204.

Texte intégral
Résumé :
L'elaborato ha come scopo quello di analizzare il fenomeno della formazione del pubblico nel teatro di prosa, partendo dal presupposto che tale attività sia fondamentale per ampliare la consapevolezza della popolazione sull'importanza del teatro da un punto di vista non solo culturale ma anche civile, sociale e quindi come strumento di sviluppo territoriale. La tesi si apre facendo un panorama sull'evoluzione del concetto di formazione per poi giungere all'analisi di una serie di casi di studio, due italiani e due stranieri, andando infine a dealineare uno scenario di possibilità.
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