Littérature scientifique sur le sujet « LINGUA TOSCANA »

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Articles de revues sur le sujet "LINGUA TOSCANA"

1

Blanch, Juan M. Lope. « Las Osservationi de Giovanni Miranda ». Historiographia Linguistica 24, no 1-2 (1 janvier 1997) : 29–40. http://dx.doi.org/10.1075/hl.24.1-2.04bla.

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Résumé :
Summary Giovanni Miranda’s Osservationi della Lingua Castigliana (Venice, 1566) was the best pedagogical grammar of Spanish of its time; and since it served as a model to French, English, and German grammarians it was important well beyond Italy. Because it was essentially a practical teaching work, one finds in it few theoretical pronouncements. Theory, however, is not totally absent from his book, as becomes obvious in the discussion of the concept of ‘sentence’ or of the ‘parts of speech’, but as a whole the work deals with questions that were thought to be essential to the learner of a language, mostly morphology and certain peculiarities of Castilian grammar and usage. The work is divided into four parts: I, the article, the noun, the adjective, and the pronoun; II, the verb, whose conjugation is dealt with exhaustively; III, the non-inflectional parts of speech in Spanish; and IV, spelling and pronunciation. Throughout the work the author discusses related semantic, lexical, and phraseological subjects, and uses proverbs, anecdotes, and very short stories to illustrate colloquial usage of Spanish. Miranda’s Osservationi were influenced by Giovanni Mario Alessandri d’Urbino’s Paragone della Lingua Toscana et Castigliana (Naples, 1560). Miranda the format of the Paragone, but greatiy expands on it. The Osservationi della Lingua Castigliana can be said to be the first effective pedagogical grammar of Spanish written for speakers of other languages.
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2

Skubic, Mitja. « Gianfranco Folena, Vocabolario del veneziano di Carlo Goldoni, Redazione a cura di Daniela Sacco e Patrizia Borghesan. Regione del Veneto - Fondazione Giorgio Cini - lstituto di Enciclopedia ltaliana, Venezia 1993 ; pp. 718. » Linguistica 35, no 2 (1 décembre 1995) : 335–37. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.35.2.335-337.

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Résumé :
E' con profonda commozione che mi accingo a stendere una breve recensione dell' opera postuma che porta il nome di Gianfranco Folena, scomparso prematuro nel 1992. Con l'italianistica di Ljubljana Folena ebbe rapporti amichevoli. A due riprese aveva fatto conferenze molto sentite e ci ha conquistati, oltre che con la sua dettagliata esposizione dei fatti e la perspicace analisi linguistica e filologica (ricordo ancora la conferenza sulla lingua nel Piovano Arlotto), anche con la sua affascinante pronuncia toscana. A me personalmente ha sempre elargito consigli (ebbi con lui un primo incon­ tro nel lontano 1952 a Firenze, lui, allora, assistente di Bruno Migliorini, e l'ultimo, solo telefonico, nel 1991) quando io, novello, incominciavo a produrre. Folena ha reso possibile la pubblicazione nelle riviste linguistiche italiane dei miei primi scritti e gliene sono sinceramente grato.
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Montijano García, Juan María. « El disegno en los siglos XVI y XVII ». i+Diseño. Revista Científico-Académica Internacional de Innovación, Investigación y Desarrollo en Diseño 2 (6 juin 2010) : 39–46. http://dx.doi.org/10.24310/idiseno.2010.v2i.12695.

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Résumé :
Uno de los conceptos más complejos del vocabulario artístico renacentista y barroco es el de disegno. Como tantos otros términos, su formulación original se atribuye al pintor, arquitecto, urbanista y teórico Giorgio Vasari, fi el seguidor de Miguel Ángel y primer historiador del arte con su obra Le Vite de’ più eccellenti Architetti, Pittori et Scultori italiani da Cimabue insino à tempi nostri descritte in lingua Toscana da Giorgio Vasari pittore Artetino... La mayor originalidad vasariana en el ámbito teórico del sistema de las artes es el desarrollo del concepto de las arti del disegno, que señala el parentesco entre las tres artes visuales por medio de un origen común, y en la práctica. Esta valoración esencial del disegno en Vasari tiene su culminación en la creación de la Accademia del Disegno en Florencia y al servicio del Gran Duque Cosme I de Médicis.
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Kempas, Ilpo. « Sull’uso del passato remoto e prossimo nei rinvii anaforici dei testi scientifici, giuridici e tecnici ». Neuphilologische Mitteilungen 123, no 1 (30 mai 2022) : 171–201. http://dx.doi.org/10.51814/nm.101856.

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Résumé :
L’articolo esamina la scelta tra il passato remoto (PR) e il passato prossimo (PP) nei rinvii anaforici dei testi scientifici, giuridici e tecnici tra il 1500 e il 2000. L’italiano standard a base toscana si caratterizza per la grammaticalizzazione del PP come tempo aoristico e per la sua espansione nel campo semantico occupato prima dal PR. L’uso di questi due tempi nei rinvii anaforici è stato indagato empiricamente, raccogliendo tutti gli esempi di PR (N=146; più tardi ancora 24, cioè 170 in totale) usati in otto predeterminate frasi fatte (con dire e vedere) disponibili tramite Google nel momento di osservazione e un numero identico di esempi di PP, per scoprire le possibili differenze tra i due tempi in rapporto agli anni di pubblicazione dei documenti. Inoltre, sono stati osservati i numeri totali degli esempi di PP per confrontarli con quelli di PR. I risultati rivelano che i cambiamenti avvenuti nella lingua in genere si riflettono anche nell’uso di entrambi i tempi, benché con ritardo. Il periodo ≤1800, soprattutto proprio l’Ottocento, si profila come “l’età dell’oro” del PR, mentre il Novecento conosce un’espansione sostanziale del PP. In totale, il PP risulta predominante nei rinvii anaforici studiati (N=857, 85,4%).
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Pensato, Rino. « 1911-2011. Il centenario artusiano e Casa Artusi a Forlimpopoli ». SOCIETÀ E STORIA, no 136 (juillet 2012) : 413–18. http://dx.doi.org/10.3280/ss2012-136009.

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Résumé :
L'autore ricostruisce il contributo di Pellegrino Artusi all'unificazione dei costumi alimentari degli italiani, cento anni dopo la sua morte (1911) e 120 anni dopo la pubblicazione del suo capolavoro, La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene (1891). Il suo "ricettario" viene pubblicato ininterrottamente da 120 anni ed č l'unico ricettario italiano ad essere stato tradotto nelle principali lingue del mondo. Il successo č dovuto al metodo di raccolta e scelta delle ricette, prelevate, piů che da altri ricettari italiani e stranieri, dalla "pratica" di cercare le ricette direttamente, da cuochi e soprattutto persone comuni, che Artusi conosceva attraverso i suoi viaggi per tutta la penisola, o per corrispondenza. Il gastronomo e letterato Artusi agě anche sulla lingua della cucina, abbandonando quasi del tutto i diffusissimi francesismi e introducendo una lingua sobria ma elegante, molto influenzata, come la sua cucina, dagli usi toscani e romagnoli. In suo onore (e della sua "cucina di casa") venne aperto nel 2007 a Forlimpopoli, sua cittÀ natale (in Romagna), il primo centro in Italia culturale e gastronomico dedicato appunto alla cucina domestica, Casa Artusi, che ospita la suo interno.
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Berruto, Gaetano. « Sul posto della variazione nella teoria linguistica ». Linguistica 49, no 1 (29 décembre 2009) : 9–25. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.49.1.9-25.

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Résumé :
Una parte cospicua dell’opera scientifica di Mitja Skubic si può ritenere collocata più o meno direttamente in campi di studio aventi a che fare con la variazione. Una buona cinquantina dei più di 220 titoli di Skubic riportati nella bibliografia curata da Marjeta Prelesnik-Drozg in linguistica XLVIII (2008), 11–31, verte infatti sullo studio di fenomeni in specifiche varietà di lingua (il toscano parlato, la lingua di Goldoni, varie parlate venete, friulano e sloveno di Gorizia, e via discorrendo) o su casi di interferenza e contatto nell’area italo-slovena, dove è per lo più evidente una dimensione variazionista. Vorrei quindi offrire al festeggiato in questa sede alcune riflessioni generali sulla questione della variazione linguistica che spero gli giungano gradite. Un tratto evidente nella linguistica anche teorica (o nelle diverse anime della linguistica)1 degli ultimi decenni è infatti il progressivo aumento di interesse verso la variazione. Un problema sempre ritornante in tale contesto è quello del posto e del ruolo eventuale che la variazione possa o debba avere nella teoria lingui- stica. Riprendo quindi in queste pagine, con qualche sintetica argomentazione, una questione che, molto dibattuta negli anni Settanta in concomitanza con la fondazio- ne e lo sviluppo della linguistica variazionista di William Labov,2 è emersa solo spo- radicamente negli anni Ottanta e Novanta, ed è divenuta, su altre basi, di nuovo molto attuale all’inizio del Terzo Millennio.
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Foscoli, Vanessa. « Nuove strategie di inclusione al Museo del Tessuto di Prato ». Babylonia Journal of Language Education 3 (23 décembre 2022) : 40–45. http://dx.doi.org/10.55393/babylonia.v3i.212.

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Résumé :
Il contributo intende rendicontare i risultati principali ottenuti dal progetto Tessuti SOCIALI” (SOCIal Learning, Allestimenti museali, Lingue, Interazioni): percorsi conoscitivi per il Museo del Tessuto di Prato, coordinato dall'Università per Stranieri di Siena e finanziato dalla Regione Toscana. A Prato, la seconda città più grande della Toscana, la popolazione straniera residente rappresenta il 22% della popolazione totale. In una realtà sociale plurilingue e pluriculturale come quella pratese è indispensabile migliorare i servizi legati al settore museale e aumentare l'accessibilità alle iniziative culturali. “Tessuti SOCIALI” è un progetto di inclusione che intende favorire lo sviluppo delle competenze linguistiche e della consapevolezza interculturale, con l’ausilio delle nuove tecnologie.
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Aramburu Sánchez, Celia. « ALDOBRANDINO DA SIENA, LA SANITÀ DEL CORPO : VOLGARIZZATO DA ZUCCHERO BENCIVENNI. PROBLEMAS TEXTUALES Y TRADUCCIÓN ». Transfer 12, no 1-2 (18 janvier 2022) : 97–113. http://dx.doi.org/10.1344/transfer.2017.12.97-113.

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Résumé :
En las primeras décadas del siglo XIV, el vulgar había estado relegadosobre todo a cuestiones meramente prácticas. El texto que nos ocupa tratade cuestiones cotidianas referentes a la salud, por ello es importante lautilización del vulgar, ya que un tratado medicinal escrito en latín llegaríaa un menor número de personas. Por este motivo Zucchero Bencivenni sepropuso realizar la vulgarización de dicho tratado. Al comienzo de su“vulgarización” especifica que ha sido traducido “di lingua franzese infiorentina”: él no habla de “vulgar”, sino de florentino, ya que en la épocase utilizaban casi indiferentemente los términos “volgare, fiorentino,toscano, italiano”, ya que no habían nacido todavía las disputas quepondrían un poco de claridad a las diferencias entre los distintostérminos.En nuestro análisis trataremos de resolver algunos problemas textuales,sobre todo referidos a algunas denominaciones de plantas yenfermedades que tal vez se deban a que el autor intentó traducir delfrancés al italiano.
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Beneteau, David. « Per un'edizione critica della versione toscana dell'«Histoire ancienne jusqu'a Cesar» contenuta nel manoscritto Hamilton 67 : «Le verace istorie romane» ». Carte Romanze. Rivista di Filologia e Linguistica Romanze dalle Origini al Rinascimento 9, no 2 (30 décembre 2021) : 135–63. http://dx.doi.org/10.54103/2282-7447/16066.

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Résumé :
Presento in quest’articolo una notizia della imminente pubblicazione di un libro, Le verace istorie Romane, basato sul manoscrittto Hamilton 67 della Bi- blioteca nazionale della Germania a Berlino, datato 1313. In questo articolo sot- tolineo il rapporto fra i diversi codici, la forma della scrittura dell’estensore Lapo Corsini e la sua storia, e il metodo unico di contaminare e di associare codici da lingue diverse. Alla fine dell’articolo presento due campioni del testo, dalla storia dell’invasione di Annibale e delle meraviglie che appaiono, e dal racconto della peste e dell’infestazione mortale dei grilli.
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Lacagnina, Davide. « Milano, 1881 : Courbet e Carpeaux tra le “macchiette” di Navarro della Miraglia ». ACME 74, no 2 (14 septembre 2022) : 123–45. http://dx.doi.org/10.54103/2282-0035/18664.

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Résumé :
Nel 1881, per i tipi dell’editore Brigola di Milano, vedeva la luce Macchiette parigine, un compendio di profili biografici che lo scrittore siciliano Emanuele Navarro della Miraglia (1838-1919) dedicava a eminenti personalità della cultura letteraria e artistica francese di metà Ottocento.Francesista, a lungo residente a Parigi (1864-1872), in contatto a Milano con gli ambienti della scapigliatura lombarda (1872-1882) e da ultimo professore di Lingua e letteratura francese presso l’Istituto superiore di magistero femminile di Roma (1883-1913), Navarro della Miraglia includeva fra le sue “macchiette” anche due ritratti d’artisti dedicati rispettivamente a Gustave Courbet e a Jean-Baptiste Carpeaux.Questo contributo si propone di definire il contesto e le ricadute di una lettura non allineata alla tempestiva e più “ortodossa” discussione della lezione di Courbet promossa da Diego Martelli presso i macchiaioli toscani, a beneficio di una geografia culturale diversamente articolata fra le aperture cosmopolite del naturalismo meridionale e le frange più avanzate della scapigliatura lombarda. Allo stesso modo il resoconto dell’atelier di Carpeaux è riconsiderato alla luce del coevo dibattito sulla scultura monumentale e delle ricerche in corso a Milano su un modellato più mosso e nervoso.
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Thèses sur le sujet "LINGUA TOSCANA"

1

Petrini, Valentina. « Giambattista Giuliani : Dante e le parlate popolari toscane nelle ricerche di un piemontese spiemontizzato ». Doctoral thesis, Università del Piemonte Orientale, 2020. http://hdl.handle.net/11579/115030.

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Résumé :
Con questa tesi mi propongo di offrire uno strumento biografico, bibliografico e documentario che possa contribuire alla conoscenza e allo studio delle opere di Giambattista Giuliani, notevole letterato della seconda metà dell’Ottocento, al suo tempo celebre commentatore di Dante e sensibile interprete della questione della lingua italiana nell’Ottocento. Considerata la mancanza di una bibliografia critica su Giuliani, nonostante gli apporti alla ricerca venuti dagli studi di Carlo Dionisotti, Claudio Marazzini, Luca Serianni, è risultata necessaria un’indagine complessiva della figura e delle opere dello studioso, che non solo definisse la sua posizione nel quadro della storiografia letteraria, ma che evidenziasse anche i suoi rapporti con il contesto politico - culturale del secolo XIX. Un ruolo fondamentale in questo lavoro è stato rivestito dall’accurata analisi delle opere edite da Giuliani e dalla ricerca documentaria con la riscoperta, a cui mi sono dedicata con successo, di importanti documenti inediti che hanno permesso la ricostruzione della vita di Giuliani, attraverso la fitta rete di rapporti intessuta con illustri esponenti del mondo intellettuale e politico dell’epoca; l’analisi dello sviluppo diacronico della posizione assunta dal padre somasco nei dibatti intorno alla lingua italiana che caratterizzarono l’Ottocento; la messa in evidenza delle implicazioni tra gli studi danteschi e quelli linguistici portati avanti da Giuliani, con particolare attenzione al metodo da lui adottato in questi campi d’indagine.
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2

Mass, Christiane. « La lingua nostra patria : Die Rolle der florentischen Sprache für die Konstitution einer florentinischen : WIR-Gemeinschaft im Kreis um Lorenzo de' Medici / ». Münster : Nodus, 2002. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb39073642c.

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Rustici, Francesco. « La lingua della storiografia italiana delle origini. Dinamiche enunciative e testualità in alcune cronache volgari del Trecento toscano ». Doctoral thesis, Scuola Normale Superiore, 2018. http://hdl.handle.net/11384/86021.

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Santurio, Deise Flores. « USO DE ÓLEOS ESSENCIAIS DE ESPECIARIAS PARA CONTROLE DE COLIFORMES EM LINGUIÇA TOSCANA ». Universidade Federal de Santa Maria, 2015. http://repositorio.ufsm.br/handle/1/3409.

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Résumé :
Conselho Nacional de Desenvolvimento Científico e Tecnológico
The food products deterioration by pathogenic microorganisms is a major problem especially in meat industries. Escherichia coli is a facultative anaerobic bacteria of intestinal origin, and is a cause of concern in the meat industry. The use of essential oils as inhibitors of growth of spoilage and pathogenic microorganisms is a good natural choice contributing for the reduction of food deterioration. This study aimed to evaluate twenty (20) in vitro activities of E. coli strains retrieved from the collection of bacteria of Laboratório de Pesquisas Micológicas of the Universidade Federal de Santa Maria (UFSM). The microdilution methodology was applied following the M31-A3 technique protocols. Thymol and the essential oil of thyme (Thymus vulgaris), cinnamaldehyde and the essential oil of cinnamon (Cinnamomum zeylanicum), carvacrol and the essential oil of oregano (Origanum vulgare) were the main oils used along with their components. In these tests, the essential oils presented better results than its constituents. Besides, in vitro tests had been carried out with the same isolate in order to evaluate the antimicrobial activity of the thyme, cinnamon and oregano essential oils. The geometric means of the MIC (minimum inhibitory concentration) and MBC (minimal bactericidal concentration) for the essential oils of oregano, cinnamon and thyme did not show relevant differences (p > 0.05). Afterwards, the activities of these oils were evaluated against the growth of coliforms in the Toscana sausage mass. The samples (Toscana sausage mass added with the essential oils) to the concentrations of 8000 μg.ml-1 , 3200 μg.ml-1 , 400 μg.ml-1 , 200 μg.ml-1 , with the addition of the strain (Escherichia coli) 103 U C T 5 C 5 20 e 30 days using the 3M technique Petrifilm dish for counting the E.coli and coliforms (AOAC 991.14). During the 30 days storage of the Toscana sausage mass, there was a reduction in the counting of total coliforms and the thermotolerant coliforms with addition of essential oils in different concentration levels. The sensory analysis of the Toscana sausage added with the essential oils of cinnamon and oregano in the concentration of 200 μg.ml-1 and 400 μg.ml-1 were considered as acceptable by the consumers.
A deterioração de produtos alimentares, especialmente aqueles derivados de carne, por microrganismos patogênicos é um grande problema na indústria. Escherichia coli é uma bactéria anaeróbia facultativa de origem intestinal, e é um motivo de preocupação no setor de carnes. Neste contexto, os óleos essenciais com suas propriedades antimicrobianas, seriam uma forma natural de contribuírem com a redução da deterioração. Neste estudo avaliou-se a atividade antimicrobiana de óleos essenciais e seus componentes, in vitro, frente a 20 espécies de Escherichia coli de origem entérica, pertencente a coleção de bactérias do Laboratório de Pesquisas Micológicas da UFSM, usando a técnica de microdiluição de acordo com o protocolo M31-A3. O óleo essencial de tomilho (Thymus vulgaris), e timol, óleo essencial de canela (Cinnamomum zeylanicum), e cinamaldeído e óleo essencial de orégano (Origanum vulgare) e carvacrol, foram os óleos essenciais e seus componentes majoritários utilizados. Nestes testes, os óleos essenciais apresentaram melhores resultados em relação aos seus respectivos compostos. As médias geométricas de CIMs (concentrações inibitórias mínimas) e CBMs (concentrações bactericidas mínimas) para os óleos essenciais de orégano, canela e tomilho não evidenciaram diferença significativa (p > 0,05). Ainda avaliou-se a atividade antimicrobiana dos mesmos, nas concentrações de 8000 μg.ml-1, 3200 μg.ml-1 , 400 μg.ml-1 , 200 μg.ml-1 adicionados em massa de linguiça Toscana , inoculada com Escherichia coli ATCC 25922 (10³ UFC. ml-1 ). Aa análises foram realizadas no período de 0, 10, 15, 20 e 30 dias, usando a técnica 3M Petrifilm placa para contagem de E.coli e coliformes (AOAC 991.14). Nos 30 dias de armazenamento da massa de linguiça Toscana, houve uma redução na contagem de coliformes totais e coliformes termotolerantes com adição dos óleos essenciais em diferentes concentrações. Os óleos essenciais de canela e tomilho foram eficientes no controle de coliformes a partir da concentração de 1600 μg.ml-1, enquanto que o óleo essencial de orégano foi eficiente desde a concentração de 200 μg.ml-1 A análise sensorial demonstrou que a linguiça Toscana adicionada do óleo essencial de canela e óleo essencial de orégano nas concentrações de 200 μg.ml-1 e 400 μg.ml-1, foi considerada aceitável pelos consumidores.
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5

IANNIZZOTTO, STEFANIA. « Processi di toscanizzazione nella Sicilia del Cinquecento. Analisi linguistica dell’Iconomica di Paolo Caggio ». Doctoral thesis, 2005. http://hdl.handle.net/2158/867011.

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Résumé :
La tesi propone l’edizione critica corredata dalla descrizione e caratterizzazione linguistica e stilistica di un testo di letteratura medio-alta e di diffusione culturale presumibilmente ampia, quale l’Iconomica (1552) di Paolo Caggio, l’autore indubbiamente più rilevante della letteratura in toscano nella Sicilia di metà Cinquecento. La sua opera costituisce un punto fermo per l’affermazione nell’isola di una solida prosa di base toscana: egli segna così nella storia linguistico-letteraria siciliana un punto di svolta in direzione di una letteratura pienamente collegata, pur con un rapporto periferico, a quella del resto d’Italia. Il problema della toscanizzazione in Sicilia può trovare così un approfondimento commisurato alle contingenze analitiche attuali. L’osservazione descrittiva e interpretativa del testo dell’Iconomica dovrebbe in generale garantire risultati attendibili in ordine alla ricezione della norma toscana, tanto sul piano teorico della questione della lingua, quanto sul piano pratico dell’effettiva realizzazione linguistica. La scrittura di un testo di letteratura etico-comportamentale – grazie alla sua medietà linguistica e stilistica (equidistante da soluzioni aulico-letterarie o da esiti semicolti), finalizzata alla comunicazione didascalica di valori etici, culturali e sociali a un destinatario di ceto medio-alto – restituisce infatti un’adeguata dimensione sociocomunicativa in base alla quale valutare gli effettivi livelli di toscanizzazione. La tesi quindi, attraverso la ricostruzione filologica e la descrizione sistematica di uno dei principali testi scritti in toscano nella Sicilia cinquecentesca, fa luce sulle fondamentali dinamiche sociocomunicative e socioculturali nell’isola nel secolo cruciale della standardizzazione linguistica italiana: a) incidenza dell’italiano regionale nella letteratura medio-alta; b) incidenza della norma toscana; c) incidenza dei sistemi linguistici interferenti con il toscano e il siciliano, quali il castigliano e il latino. La toscanizzazione del testo è stata accertata attraverso una ricognizione filologico-linguistica condotta sui piani fono-grafemico, morfo-sintattico, fraseologico-lessicale nonché stilistico-pragmatico, in quanto livello più atto a caratterizzare l’interferenza di siciliano, castigliano e latino col toscano. Le scelte di Caggio sui vari livelli di lingua sono poi state riscontrate con le fonti normative toscane, in particolare Fortunio, Bembo e Trissino sul piano grammaticale, e Acarisio, Dolce, Ruscelli e Varchi sul piano lessicologico-idiomatico. Per rendere più organica la caratterizzazione del toscano usato dall’autore, le soluzioni dell’Iconomica sono rapportate ai corrispondenti esiti dell’opera precedente di Caggio, i Ragionamenti … …(1551). Il confronto rivela una tendenza all’uniformità dell’uso linguistico di Caggio, confermando la stabilità e la maturità della sua competenza e coscienza linguistica in direzione della norma toscana. Il volume, come si evince dall’indice allegato, è così strutturato: 1. Introduzione storico-culturale e storico-linguistica 2. Edizione critica del testo dell’Iconomica con relativo apparato di nota 3. Studio linguistico del testo 4. Glossario
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Livres sur le sujet "LINGUA TOSCANA"

1

Michele, Colombo, dir. Della lingua toscana. Firenze : Accademia della Crusca, 2007.

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2

Crusca, Accademia della, dir. Lingua degli uffici e lingua di popolo nella Toscana napoleonica. Firenze : Presso l'Accademia della Crusca, 1985.

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3

Silvia, Scotti Morgana, et Borromeo Federico 1564-1631, dir. Osservationi sopra le novelle ; Avertimenti per la lingua toscana. Cinisello Balsamo, Milano : Edizioni paoline, 1991.

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4

Paccagnella, Ivano. Tramature : Questioni di lingua nel Rinascimento fra Veneto e Toscana. Padova : CLEUP, 2013.

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5

1960-, Severi Alberto, dir. Novelli vague : Nuova drammaturgia in lingua toscana fra tradizione e discontinuità. Corazzano (Pisa) : Titivillus, 2007.

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6

Ornella, Castellani Pollidori, dir. Il Cesano de la lingua toscana : Edizione critica riveduta e ampliata. Firenze : Accademia della Crusca, 1996.

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7

Ficino, Marsilio. Le divine lettere del gran Marsilio Ficino : Tradotte in lingua toscana da Felice Figliucci Senese. Roma : Edizioni di storia e letteratura, 2001.

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8

Festa della Toscana (2009 : Florence, Italy), dir. Italiano oltre il 2000 : Novità dalla lingua dei romanzi : Festa della Toscana, arti, culture, futuro : Firenze, 29 novembre 2009. [Florence, Italy] : Accademia della Crusca, 2011.

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9

Ficino, Marsilio. Le divine lettere del gran Marsilio Ficino tradotte in lingua toscana per M. Felice Figliucci senese dall'originale in due tomi del 1546-1548. Roma : Edizioni di storia e letteratura, 2000.

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10

Meyer-Lübke, Wilhelm. Grammatica storica della lingua italiana e dei dialetti toscani. 9e éd. Torino : Loescher, 1985.

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Chapitres de livres sur le sujet "LINGUA TOSCANA"

1

Gensini, Stefano. « Elements of a philosophy of language in Claudio Tolomei’s Il Cesano de la lingua Toscana ». Dans History of Linguistics 2008, 129–34. Amsterdam : John Benjamins Publishing Company, 2011. http://dx.doi.org/10.1075/sihols.115.13gen.

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2

« IX. Die semplice lingua comune und das scelto parlar toscano in der sprachlichen Praxis der Flugschriften ». Dans Italienische Flugschriften des Cinquecento (1500-1550), 365–426. Max Niemeyer Verlag, 1996. http://dx.doi.org/10.1515/9783110938821.365.

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Actes de conférences sur le sujet "LINGUA TOSCANA"

1

Espinós Garcia, Mª Isabel, Marco Mastreta et Alessandro Monti. « Proyecto Dorothy : propuestas de innovación en la logística urbana. El Joint Action Plan ». Dans CIT2016. Congreso de Ingeniería del Transporte. Valencia : Universitat Politècnica València, 2016. http://dx.doi.org/10.4995/cit2016.2016.4258.

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Résumé :
El proyecto DOROTHY “Development Of RegiOnal clusTers for researcH and implementation environmental friendlY urban logistics" (www.clusterdorothy.com), financiado por la Comisión Europea dentro del programa Regiones del Conocimiento se ha centrado en la creación de un marco que favorezca la innovación en el sector de la logística urbana. Como uno de los principales resultados del proyecto se han creado 3 clústeres a nivel regional en la Comunidad Valenciana, la región del Valle del Tajo y Lisboa en Portugal y la región de Oltenia en Rumanía, en linea con el clúster de logística urbana ya existente en la región de Toscana en Italia y que ha servido de ejemplo. En colaboración con estos clústeres se ha redactado el Joint Action Plan (JAP) que comprende herramientas para potenciar la innovación y propuestas concretas para poner en práctica en el corto y medio plazo. Esta ponencia resume los contenidos del JAP.DOI: http://dx.doi.org/10.4995/CIT2016.2016.4258
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Mylena Mendes Dias, Larissa, et Raimundo Bernadino Filho. « ELABORAÇÃO DE LINGUIÇA TOSCANA COM BAIXO TEOR DE GORDURA ANIMAL E CLORETO DE SÓDIO - UMA REVISÃO BIBLIOGRÁFICA ». Dans II CONGRESSO INTERNACIONAL DA AGROINDÚSTRIA. Instituto internacional Despertando Vocações, 2021. http://dx.doi.org/10.31692/iiciagro.0336.

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