Articles de revues sur le sujet « Libro di Giobbe »

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1

Zieliński, Marcin. « Il Salterio e il libro di Giobbe . Seminario per studiosi e docenti di Sacra Scrittura. Roma, 20–24 gennaio 2020 (@Biblicum 6 ; Roma : Gregorian & ; Biblical Press 2020). Pp. 308. € 12. ISBN 978–88-7653-728-8 (e-Book) ». Biblical Annals 11, no 2 (29 avril 2021) : 379–84. http://dx.doi.org/10.31743/biban.12416.

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2

Degórski, Bazyli. « Il Libro di Giobbe nella letteratura monastica delle origini (secoli IV–V) ». Biblica et Patristica Thoruniensia 6 (4 février 2014) : 167. http://dx.doi.org/10.12775/bpth.2013.010.

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3

Fornari, Giuseppe. « Prospettive del potere. Anamorfosi del Leviatano in Hobbes e nel Libro di Giobbe ». Annali di Scienze Religiose 11 (janvier 2018) : 301–34. http://dx.doi.org/10.1484/j.asr.5.116201.

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4

Tronina, Antoni. « Władza Boga nad światem a ład moralny według Księgi Hioba ». Verbum Vitae 14 (14 décembre 2008) : 57–70. http://dx.doi.org/10.31743/vv.1483.

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Résumé :
Nella cosmogonia vicino-orientale l’ordine politico si riflette in tutto il cosmo. In confronto eon tale concezzione del potere, Israele ha elaborato un altro modelio della creazione, armonizzato eon suo monoteismo rigoroso. Deutero-Isaia era propagatore precipuo di questa fede nel potere universale di Jahve. Il Libro di Giobbe, redatto nell’epoca dell’impero persiano, contiene un testimonio splendido del dibattimento sul probierna della ricompesa e della sofferenza. Immagini mitologici di combattimento delle divinità sono stati applicati ad illustrare il superamento di Jahvè sulle potenze del caos. La sapienza di Jahvè e il suo incrollabile governo guarantirono la stabilità del mondo creato e l’ordine morale. La giustizia (mishpat) divina costituisce fonadamento del potere politico e dell'ordine morale nel mondo.
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5

Mazzinghi, Luca. « La sapienza biblica ». Revista Brasileira de Interpretação Bíblica 2, no 3 (25 juillet 2021) : 167–89. http://dx.doi.org/10.46859/pucrio.acad.rebiblica.2596-2922.2021v2n3p167.

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Résumé :
Uno dei criteri per riconoscere l’esistenza di una tradizione sapienziale all’interno della Bibbia è la presenza di una chiara teologia della creazione. Per quanto riguarda la teologia della storia sembra, a prima vista, che essa sia assente da Proverbi, Giobbe e Qohelet, la sapienza in lingua ebraica. La dimensione della storia resta in realtà sullo sfondo del pensiero dei saggi ed emerge con chiarezza prima di tutto in Ben Sira che in Sir 44-50 rilegge in chiave sapienziale la storia di Israele. E’ nel libro della Sapienza tuttavia che avviene un incontro fecondo tra teologia della creazione e teologia della storia, in una prospettiva che si apre anche a una dimensione escatologica.
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6

Toloni, Giancarlo. « Tracce dell’antieroe tragico nell’enigmatica moglie di Giobbe ? Sul riuso biblico di un modulo drammatico classico ». Sefarad 77, no 1 (24 juillet 2017) : 7. http://dx.doi.org/10.3989/sefarad.017.001.

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Résumé :
Son numerosas las analogías entre los grandes protagonistas de las páginas bíblicas y los héroes griegos de la épica arcaica y las heroínas del teatro clásico. En particular, la figura de la mujer del justo, perseguido injustamente e incomprendido precisamente por su incondicional fidelidad, está muy próxima a la del anti-héroe del teatro sofocleo, que se opone con fuerza a la elección del héroe en nombre de la mentalidad del hombre común; en ambos casos, de hecho, el resultado obtenido es exactamente el contrario de las expectativas, dado que ratifica la elección del justo/héroe, contribuyendo a acentuar aún más su aislamiento. Sobre este modelo literario, en consecuencia, podría haberse situado el personaje de su mujer en la historia de Job; de hecho, ella está ausente en la leyenda antigua que sirve de base al prólogo y al epílogo del libro bíblico. La Septuaginta antigua (Old Greek = OG) lo atestigua claramente con el añadido (vv. 9a-e) mediante el cual, algo después, la intervención de la mujer de Job quedó definida de manera más favorable, haciendo de ella una especia de anti-heroína, sobre el esquema dramático de Ismene y Crisótemis frente a sus respectivos héroes, en el teatro trágico de Sófocles. El Testamento de Job apreció esta elección y acentuó el papel de la mujer, reelaborando de manera benévola la imagen que de ella se muestra en la tradición de la Septuaginta.
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7

Tronina, Antoni. « Jozue - Jezus. Biblijna typologia zbawiciela ». Verbum Vitae 1 (15 juin 2002) : 41–56. http://dx.doi.org/10.31743/vv.1314.

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Résumé :
L’'autore del saggio propone una lettura tipologica dei testi biblici riguardanti Giosue. La prima parte mostra una visione panoramica del grande personaggio nelle tradizioni letterali dell'’Antico Testamento. Continuando questo tema, la parte seconda (cosidetti „testi intertestamentali”) contiene una prova dell’approfondire il ruolo di Giosue nella storia di salvezza. Nella parte ultima (Giosue come figura del Salvatore) vogliamo dimostrare la riflessione sul valore tipologico della persona e dell’opera di Giosue nei scritti del Nuovo Testamento e nella tradizione della Chiesa. I cristiani leggono il Libro di Giosue come prefigurazione dell’opera salvifica di Gesù Cristo, compiuta sulla Croce. Come Giosue sostituisce il Legislatore Mose, cos l’ordine di grazia in Gesù Salvatore sostituisce l’antico ordine della Legge.
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8

Galasso, Luigi. « Giove e il fato nel IX libro delle Metamorfosi di Ovidio ». Materiali e discussioni per l’analisi dei testi classici, no 49 (2002) : 117. http://dx.doi.org/10.2307/40236228.

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9

Lemański, Janusz. « Nadzieja Zbawienia dla wzywających imienia Pana (Jl 3,1-5) ». Verbum Vitae 9 (14 janvier 2006) : 33–47. http://dx.doi.org/10.31743/vv.1405.

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Résumé :
La pericope di Gl 3,1-5 viene vista qui come un puncto focale del'intero libro del profeta. Un posto particolare viene occupato dal verso 5, che puo essere una chiave teologica per comprendere il messaggio di Gioele: la salvezza essige da un lato la permenenza nel rendere culto a Dio e da un altro necessaria e la grazia divina. Tutti e due aspetti sono indispensabili per nutrire la speranza delia salvezza nel giorno del Signore. Nei tempi delia chiesa apostolica la profezia viene reinterpretata nella chiave messianica e il suo compimento si indica nel giorno di Pentecoste e nel nome di Gesu Cristo.
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10

Wypych, Stanisław. « Miłosierdzie Boga w nurcie tradycji deuteronomistycznej ». Verbum Vitae 3 (14 janvier 2003) : 39–56. http://dx.doi.org/10.31743/vv.1958.

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Résumé :
Nell'introduzione alla sua opera (Deut 1- 4) il deuteronmista aveva fatto vedere come il Dio avesse condotto il popolo eletto dal monte Horeb ai confini della terra promessa. Jahve indico anche chiaramente le condizioni dell'abitazione sulla terra: la fedelta agli impegni presi nel momento della stipolazione dell'alleanza. Il deuteronomista dimostra che nel Libro di Giosue il Dio aveva realizzato la promessa della terra data ai Patriarchi. Nel Librodei Giudici (2,6-3,6) fa vedere il ritmo della storia: prosperita, infedelta, punizione che conduce alla conversione e perdono. Nei Libridei Re il deuteronomista fa vedere l'infedelta dei re ed anche del popolo. Percio arriva la punizione, cioe la deportazione alla Babilonia. Il deuteronomista vuol spiegare perche il popolo eletto si e trovato nelle condizioni simili e che cosa deve fare per riuscire da questa situazione. Allora invita alla conversione e sottolinea sporattutto la misericordia di Dio, indicata gia nel programma (Deut 4,30s), ricordata nel momento della consacrazione del tempio (1 Re 8,47-50) e sottolineata in modo straordinario nel Libro d'Esodo (34,6), nel brano da noi considerato del deuteronomista, in cui leggiamo: Jahve, Dio pietoso e misericordioso, tardo all'ira e grande in benignita e fedelta.
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11

Dziadosz, Dariusz. « Boża i ludzka wierność. Teologiczny obraz zdobycia Kanaanu ». Verbum Vitae 11 (14 janvier 2007) : 43–66. http://dx.doi.org/10.31743/vv.1428.

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Résumé :
Si puó dire che il Pentateuco nelia tradizione judaica e una particolare documentazione teologica dell'adempimento delle promesse di Jahve fatte ad Abramo ed ai suoi discendenti. Peró il lettore della storia dei pattiarchi nota subito che questo adempimento non si conclude completamente all'intemo dei primi cinque libri delia Bibbia. Tra le garanzie divine rivelate ad Abramo (la terra, la discendenza e la perpetua benedizione di Dio) nel Pentateuco manca proprio la realizzazione di quella piu importante che riguarda la terra di Canaan. Questa promessa diventa una realta solo all'epoca di Giosue. Tale situazione non e un caso, neppure una svista dei redattori della Bibbia ebraica, ma piuttosto una voluta scelta teologica che sottolinea il carrattere particolare delia relazione tra Dio e il popolo di Israele. Il fondamento e la condizione di questo rapproto reciproco molto stretto e del tutto unico e la fedelta all'alleanza sinaitica.
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Nadia Covini, Maria. « Consumi di pregio nel Quattrocento milanese : storicità e problemi della stima ». CHEIRON, no 1 (avril 2021) : 87–110. http://dx.doi.org/10.3280/che2019-001005.

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Résumé :
La stima del valore di beni appartenenti alle diverse categorie del con-sumo cospicuo poteva essere complicata da vari fattori, come l'eterogeneità dei pezzi e della loro qualità, o i cambiamenti del gusto e delle mode in vista di modelli di distinzione sociale. Con riferimento alla Lombardia del secondo Quattrocento, lo scritto considera il mo-mento della stima e delle sue valenze (legale, economica, morale e so-ciale), e riguarda alcune categorie significative di beni di lusso come gioie e pezzi di abbigliamento, libri manoscritti e a stampa, oggetti anti-chi e oggetti d'arte, per analizzare alcune peculiarità delle procedure di stima e individuare i più importanti cambiamenti rilevabili nel tempo; e per stabilire, inoltre, chi fossero le persone e le expertises ritenute adat-te a valutare le diverse tipologie di beni.
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Caballero, Juan Luis. « Piergiorgio BERETTA (a cura di), Libro di dodici profeti. I profeti minori. Osea, Gioele, Amos, Adbia, Giona, Michea, Naum, Abacuc, Sofonia, Aggeo, Zaccaria, Malachia. Ebraico • greco • latino • italiano, Cinisello Balsamo (Milano) : San Paolo («Biblia Ebr ». Scripta Theologica 43, no 2 (3 novembre 2015) : 510. http://dx.doi.org/10.15581/006.43.3268.

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Krause, Karin. « Massimo BERNABÒ, Le miniature per i manoscritti greci del Libro di Giobbe. Patmo, Monastero di San Giovanni Evangelista, cod. 171 ; Roma, Biblioteca Apostolica Vaticana, cod. Vat. gr. 749 ; Sinai, Monastero di Santa Caterina, cod. 3 ; Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana, cod. gr. 538 ». Byzantinische Zeitschrift 99, no 1 (20 janvier 2006). http://dx.doi.org/10.1515/byzs.2006.223.

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Cerboni, Elisabetta, Maria Adelaide Ricciotti, Antonella Galiano et Adriana Turriziani. « La ricerca del significato come cardine della cura : riflessioni ed esperienze nell’ambito delle Cure Palliative ». Medicina e Morale 62, no 1 (28 février 2013). http://dx.doi.org/10.4081/mem.2013.106.

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Résumé :
Per Cure Palliative si intende l’insieme degli interventi terapeutici, diagnostici e assistenziali rivolti sia alla persona malata, sia al suo nucleo familiare, finalizzati alla cura attiva e totale dei pazienti la cui malattia di base, caratterizzata da un’inarrestabile evoluzione e da una prognosi infausta, non risponde più a trattamenti specifici. La Legge n. 38 del 15 marzo 2010 tutela il diritto del cittadino ad accedere alle Cure Palliative e alla terapia del dolore nel nostro Paese. Come specificato nell’art.1 della Legge 38/2010 è tutelato e garantito, in particolare, il diritto all’accesso alle Cure Palliative e alla terapia del dolore da parte del malato, al fine di assicurare il rispetto della dignità e dell’autonomia della persona umana, il bisogno di salute, l’equità nell’accesso all’assistenza, la qualità delle cure e la loro appropriatezza. L’approccio delle Cure Palliative è finalizzato non solo al controllo dei sintomi, ma soprattutto alla difesa e al recupero della migliore qualità di vita possibile attuando interventi mirati a coinvolgere anche la sfera psicologica, sociale e spirituale. La natura stessa di tale disciplina impone che l’attenzione venga rivolta alla persona nella sua totalità più che alla sola malattia. In tale contesto si inserisce il bisogno di significato, inteso come ricerca del senso della propria vita, che è universale e che, nella condizione di malattia cronica evolutiva assume un’importanza peculiare, andando di pari passo con la ricerca del senso della sofferenza. La ricerca di significato nella maggior parte dei casi non viene tracciata nella comune pratica clinica. La Logoterapia, fondata da Viktor Frankl, è un orientamento psicoterapeutico volto ad aiutare l’uomo a ritrovare il senso della vita. Obiettivo della logoterapia e del logocounseling è quello di cercare di ridare una speranza di vita, un motivo di vita a chi a causa di un evento critico ha paura di aver perso la propria identità. Il nostro contributo si propone di esaminare alcuni aspetti della ricerca di significato, in particolare: la “neurochimica” del significato come aspetto della psico-neuro-endocrino-immunologia, le conversazioni di fine vita come strumento di accesso alla logoterapia, il sofferto percorso di ricerca di significato affrontato nel Libro di Giobbe. ---------- Palliative Care are all therapeutic interventions, diagnostic and care services, aimed at both the sick person and to the family, for the active and total treatment of patients whose underlying disease, characterized by a relentless progress and a poor prognosis, does not respond to specific treatments. The Law n. 38 of 15 March 2010 protects the right of Italian citizens to have access to Palliative Care and pain management. As specified in Article 1 of Law 38/2010 it is protected and guaranteed, in particular, access to Palliative Care and pain therapy for the patient, in order to ensure the respect of human dignity and the autonomy of the human person, the need for health, equity in access to care, the quality of care and their appropriateness. The approach of Palliative Care is aimed not only at controlling the symptoms, but also the defense and recovery of the best possible quality of life by implementing targeted interventions which involve also the psychological, social and spiritual dimension of life. The nature of this discipline requires that the attention must be paid to the person rather than the disease itself. In this contest, there is the need for meaning, understood as a search for meaning of life, which is universal and that, in the condition of rapid evolution illnesses assumes a special importance including the search for the meaning of suffering. Despite its importance, the search for meaning in most cases is not examined in common clinical practice. Logotherapy, founded by Viktor Frankl, is a psychotherapeutic approach aimed at helping man to rediscover the meaning of life. The aim of logotherapy and logocounseling is to try to restore hope of life to those who are afraid of losing their identity because of a critical event. The purpose of our contribution is to examine some aspects of the search for meaning, in particular: the “neurochemistry” of meaning as an aspect of psycho-neuro-endocrino-immunology, the end of life conversations as means of access to logotherapy, the suffered search for meaning addressed in the Book of Job.
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