Littérature scientifique sur le sujet « Libri antichi »
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Articles de revues sur le sujet "Libri antichi"
Tatai Baltă, Cornel. « Rappresentazioni diaboliche nei libri romeni antichi (secoli XVI-XIX) ». Studia Universitatis Babeș-Bolyai Theologia Catholica 64, no 1-2 (30 décembre 2019) : 203–25. http://dx.doi.org/10.24193/theol.cath.2019.10.
Texte intégralInserra, Simona. « Libri antichi, antichi rimedi : erbari e ‘materia medica' tra gli incunaboli della biblioteca del Monastero dei Benedettini di Catania ». ARCHIVIO STORICO PER LA SICILIA ORIENTALE, no 1 (mai 2021) : 100–106. http://dx.doi.org/10.3280/asso2020-001011.
Texte intégralFreni, Giulia. « Gli antichi e la glaukophthalmia : nuovi dati per la storia di un ‘inestetismo’ mediterraneo ». Florentia Iliberritana 31 (15 octobre 2021) : 67–80. http://dx.doi.org/10.30827/floril.v31i.20977.
Texte intégralDondi, Cristina, et Matilde Malaspina. « L'ecosistema digitale del CERL per lo studio del libro antico a stampa : dal progetto 15cBOOKTRADE a oggi ». DigItalia 17, no 1 (juin 2022) : 134–56. http://dx.doi.org/10.36181/digitalia-00044.
Texte intégralEndemann, Klaus. « Giulio Romano und Andrea Palladio Die Landshuter Residenz Herzog Ludwigs X. und ihre Rezeption in den frühen Palastkonzepten Palladios ». Zeitschrift für Kunstgeschichte 80, no 1 (30 décembre 2017) : 35–82. http://dx.doi.org/10.1515/zkg-2017-0002.
Texte intégralCarrara, Eliana. « Plinio e l’arte degli Antichi e dei Moderni. Ricezione e fortuna dei libri XXXIV-XXXVI della Naturalis Historia nella Firenze del XVI secolo (dall’ Anonimo Magliabechiano a Vasari) ». Archives Internationales d'Histoire des Sciences 61, no 166-167 (janvier 2011) : 367–81. http://dx.doi.org/10.1484/j.arihs.5.101487.
Texte intégralJackson, Steven. « The Aetia I & ; II - G. Massimilla : Callimaco : Aitia : Libri Primo e Secondo : Introduzione, testo critico, traduzione e commento. (Biblioteca di Studi Antichi, 77.) Pp. 502. Pisa : Giardini, 1996. Paper. ISBN : 88-427-0013-4. » Classical Review 47, no 2 (octobre 1997) : 258–60. http://dx.doi.org/10.1017/s0009840x00250555.
Texte intégralCelentano, Maria Silvana. « Oratorical Exercises from the Rhetoric to Alexander to the Institutio oratoria : Continuity and Change ». Rhetorica 29, no 3 (2011) : 357–65. http://dx.doi.org/10.1525/rh.2011.29.3.357.
Texte intégralConte, Alberto. « Novelle italiane antiche nella tradizione manoscritta : dal libro d'autore alle antologie nei primi secoli ». Carte Romanze. Rivista di Filologia e Linguistica Romanze dalle Origini al Rinascimento 10, no 2 (23 décembre 2022) : 273–315. http://dx.doi.org/10.54103/2282-7447/18750.
Texte intégralGómez Jiménez, Silvia. « Andreu Pintado, Javier ; Ozcáriz Gil, Pablo y Mateo Pérez, Txaro : Epigrafía romana de Santa Cruz de Eslava, Faenza, Epigrafia e Antichità, 2019, 187 pp. ISBN : 978-88-7594-140-6. » Documenta & ; Instrumenta - Documenta et Instrumenta 18 (14 avril 2020) : 255–56. http://dx.doi.org/10.5209/docu.68793.
Texte intégralThèses sur le sujet "Libri antichi"
MONTAGNER, LUCA. « LA BRAIDENSE AI TEMPI DI NAPOLEONE. STORIA DI UN'ISTITUZIONE MILANESE ATTRAVERSO LE SUE CARTE D'ARCHIVIO ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2022. http://hdl.handle.net/10280/122846.
Texte intégralThis thesis traces the events of the Braidense National Library during the Napoleonic period in Italy, a period that is still little known in the history of the Milanese institution. The work has involved a combination of different types of research, from archival to historical, analysing particular and unpublished fonds of the library itself, whether manuscript or printed, which have made it possible to identify the peculiarities of the daily management of the institution and the relations established beyond the Alps during the French domination in Italy. After an initial chapter dedicated to the status quaestionis on the years of the library's foundation, the following chapters trace the phases of the Milanese institute, divided into three specific periods: the Cisalpine Republic, the Italian Republic and the Kingdom of Italy. The divergences of these periods are thus highlighted, underlining how after the difficulties of the first years the Braidense experienced a moment of growth, both for the enrichment of volumes and for the growing prestige and recognition, not only in Italy but also in Europe.
Barucci, G. « «Ad imitazione degli antichi poeti greci e latini». Il libro Hinni et ode di Bernardo Tasso ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2003. http://hdl.handle.net/2434/23670.
Texte intégralConte, Maria <1992>. « Il "Libro degli ammaestramenti degli antichi" di Bartolomeo da San Concordio : edizione critica e studio della tradizione ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/17832.
Texte intégralRISO, DEBORA. « L’Epistolario di Pier della Vigna in 5 libri. Edizione critica della più antica raccolta sistematica ». Doctoral thesis, Università degli studi della Basilicata, 2022. http://hdl.handle.net/11563/155705.
Texte intégralDEMURTAS, MARCO. « Modelli concettuali per la descrizione bibliografica. Applicazioni informatiche per il libro antico ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2021. http://hdl.handle.net/11584/319509.
Texte intégralPavan, Sara <1993>. « Giustizia particolare e rapporti sociali nel libro sulla giustizia : Aristotele, Etica Nicomachea, V ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12398.
Texte intégralSTOCHINO, LAURA. « L'VIII Libro della Fisica di Aristotele. Introduzione, traduzione e commento ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2011. http://hdl.handle.net/11584/266319.
Texte intégralCHESSA, PIETRO. « Tra l’umano e il divino : la divinazione in Giamblico. Un commentario al terzo libro del De mysteriis ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2014. http://hdl.handle.net/11584/266497.
Texte intégralDe, Piano Sergio. « Il rapporto uno-molti e l'espressione della trascendenza nel libro VI del "Commentario al Parmenide di Platone" di Licio Proclo Diadoco ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2010. http://hdl.handle.net/10556/240.
Texte intégralIl complesso sistema teologico-metafisico elaborato da Proclo è sorretto e governato dal duplice presupposto dell‟assoluta trascendenza causale dell‟Uno e della necessaria relazione che Esso intrattiene con i Molti: sicché la scissione (meta)ontologica esistente tra il Principio e l‟universo che da esso promana, con il conseguente rapporto sinallagmatico, ovvero il nesso di reciprocità genetica e funzionale che i molti intrattengono tra loro e mediatamente con il Principio, rappresenta una (bi)polarità costante del pensiero procliano: all‟approfondimento di tali tematiche è consacrata l‟intera sua opera. Intorno a questo costitutivo nucleo tematico, ho inteso organizzare la prima sezione del mio lavoro (capitoli I e II), attraverso un itinerario storico-concettuale che, muovendo da Platone e snodandosi lungo quella tradizione speculativa che allo stesso Platone espressamente si richiama e che giunge fino al tardo neoplatonismo di Proclo, mostra le diverse configurazioni ed interpretazioni del paradigma metafisico henologico. L‟indagine condotta muove, in particolare, dal debito teoretico-metafisico contratto dal neoplatonismo nei confronti della così detta Protologia platonica, o teoria dei Principi, vale a dire di quegli insegnamenti da Platone svolti Innerakademisch esclusivamente in forma orale. La teoria dei Principi unifica il pluralismo delle idee in quella che, secondo le icastiche immagini contenute nei libri centrali della Repubblica, sarà identificata con l‟“Idea del Bene”: questa risulta dotata, per dir così, di una funzione di unità (hen) e misura (métron, akribéstaton métron), cui si contrappone il principio opposto – parimenti imprincipiato, ma di rango inferiore – della non-unità, ovvero della indeterminatezza e della illimitatezza, sostrato di ogni molteplicità particolare. A partire dalla “bipolarità” originaria, Platone deduce la multiforme (“polivoca” l‟avrebbe in seguito definita Aristotele) totalità dell‟essere: dalla bipolarità dei Principi primi, che, stando alle diverse testimonianze dossografiche, Platone definiva dell‟“Uno-Bene” e della “Diade Indefinita di Grande-e-Piccolo” (aóristos dyás), deriva e dipende l‟intera struttura della realtà. La rimodulazione procliana della concezione protologica platonica, intesa ad illustrare il processo emanatistico-causativo dell‟Uno e la struttura ontologica della realtà che ne deriva, costituisce l‟oggetto d‟indagine del III capitolo della tesi: in esso ho esaminato la fondazione monadica di ciascuna articolazione gerarchico-discensiva della realtà determinata dalla trascendenza causale dell‟Uno, all‟interno della quale opera quella medesima dialettica istitutiva del nesso sinallagmatico Uno-molti, che tende alla mediazione della metábasis dalla trascendenza dell‟Uno all‟essere. La prima stratificazione orizzontale che si realizza attraverso la generazione discensiva dell‟Uno è costituita dalla serie delle Enadi: probabile originale creazione del genio procliano, esse rappresentano, per un verso, gli elementi in qualche modo partecipanti al principio impartecipato, da cui ricevono, attraverso l‟a-temporale processo genetico che le istituisce, il carattere peculiare dell‟unità, che rende omogenea la serie; per altro verso, le enadi rappresentano gli elementi partecipabili di principi unitari ed unificanti, vale a dire il presupposto dell‟unità medesima per le sostanze universali. Pertanto, mentre l‟Uno costituisce la causa impartecipabile di tutti gli esseri, le Enadi, al contrario, costituiscono l‟insieme dei principi in virtù dei quali ogni essere determinato possiede il carattere (ontologico) ed il predicato (logico) dell‟unità. Icone dell‟Uno, donde traggono la loro condizione divina e meta-ontologica privilegiata, le enadi trascendono tutte quelle sostanze che unificano: tale trascendimento è reso possibile dalla pre-esistenza e, al tempo stesso, dalla praesentia, in esse, del Tutto, naturalmente sub specie unitaria e priva di relazioni con determinazioni specifiche dell‟essere, anche se le enadi sono necessariamente a vari livelli partecipate dagli enti e dall‟essere stesso. Le Enadi realizzano, pertanto, una duplice mediazione: esse, infatti, da un lato connettono la molteplicità in senso reale, configurandosi come unità di misura e di determinazione del molteplice; dall‟altro, nel trasmettere il loro carattere di principi di Unità, “esse collegano l‟ente anche con l‟Uno, e rendono possibile il ritorno dell‟ente a loro stesse”. Le Enadi, dunque, rappresentano il tentativo procliano di costituzione di una sovrasostanzialità intermedia: tuttavia, poiché esse si configurano come il metaxý tra l‟assoluta trascendenza del Principio rispetto all‟essere e l‟essere della successiva ipostasi, mi è parso evidente che i termini della dialettica trascendenza-immanenza cui esse soggiacciono instaurino necessariamente una irriducibile contraddizione. A rigore, è la stessa funzione connettiva assegnata alle Enadi da Proclo a rivelarsi intrinsecamente contraddittoria: esse, infatti, ancorché posseggano uno statuto meta-ontologico che le rende superiori alla prima emanazione ipostatica dell‟on-zoé-noûs, rivestono tuttavia un reale valore ontologico nella mediazione tra il non-essere kath’hyperochén dell‟Uno – che si esprime nella sua assoluta impartecipabilità – e l‟essere dell‟on; le Enadi, dunque, ostentano un duplice statuto strutturalmente contraddittorio, in ragione del quale esse rappresentano – hama, simul – ciò che non è più il non-essere dell‟Uno, pur rimanendo superiori all‟ipostasiessere. La consapevole, manifesta inanità dello sforzo compiuto – inteso ad istituire un possibile addentellato incontraddittorio attraverso l‟introduzione delle Enadi – oltre a rivelare l‟incolmabile abissalità che si dischiude e separa la trascendenza assoluta dell‟Uno e l‟immanenza ontologica di un cosmo ipostatico incapace di scorgere in sé le ragioni della propria genesi e sussistenza, manifesta anche l‟impossibilità di istituire una mediazione coerente e non contraddittoria tra strutture concettuali ed ontologiche opposte – rispettivamente la trascendenza dell‟Uno e l‟ontologia dell‟essere – poiché gli elementi incaricati della mediazione necessariamente appartengono all‟una o all‟altra delle due dimensioni. L‟indagine sulle inferenze e gli sviluppi connessi all‟assoluta incoordinabilità delle dimensioni in questione è stata da me condotta nel capitolo IV, nel quale, giovandomi delle analisi procliane condotte nel libro VI del „Commentario al Parmenide di Platone‟ da me tradotto, emerge la ratio giustificativa della presunta inefficacia di ogni tentativo di connessione tra livelli assolutamente non complanari, che a mio giudizio occorre individuare nella semplicità a-diaforica dell‟Uno: la sua semplicità assolutamente priva di relazioni rivela, infatti, la pura unità dell‟Uno nonmediata né mediabile financo con se stesso, giacché la stessa auto-identità si configura pur sempre come mediazione di sé con se stesso, come movimento da sé verso sé, ovvero come relazione di sé con se medesimo, e quindi come differenza o ri-flessione dell‟Uno sulla differenza da sé, istitutiva di una dialettica sinallagmatica tra relazionante e relazionato. Assoluta trascendenza – ed assoluta poiché di rango incommensurabilmente Elevato – nonché semplicità irrelata – ed irrelata proprio perché intrinsecamente in- differenziata – il Principio originario e causale del Tutto non s‟identifica con alcuno degli enti che costituiscono la totalità del reale: autentico cominciamento della totalità degli enti, necessariamente ad essi medesimi preesiste, e da essi medesimi radicitus se ne differenzia: di qui lo status di assoluta ulteriorità ontologica dell‟Uno, peraltro già prodromicamente individuato da Platone... [a cura dell'autore].
IX ciclo n.s.
Tel, Lorenzo <1977>. « DEI CAPITOLI 1-5 DEL LIBRO A DELLA RETORICA DI ARISTOTELE TRADUZIONE, ANALISI E COMMENTO COMPARATIVI TRA IL TESTO GRECO D’ORIGINE [54a 1 – 62a 14] E LA SUA VERSIONE ARABA, DETTA “ANTICA” [1, 1 – 28, 12] ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6979.
Texte intégralLivres sur le sujet "Libri antichi"
Italia, Sotheby's. Libri antichi. Firenze : Sotheby's Italia, 1991.
Trouver le texte intégral(Firm), Bloomsbury Auctions. Libri antichi e rari. Roma : Bloomsbury Auctions, 2014.
Trouver le texte intégralMediolanum, Libreria antiquaria. Incunaboli, libri antichi e rari. Milano : Libreria antiquaria Mediolanum, 1993.
Trouver le texte intégralGiovanni, Caselli, dir. Gli antichi Romani. Firenze : Giunti-Marzocco, 1990.
Trouver le texte intégralMediolanum, Libreria antiquaria. Incunaboli, libri antichi e rari manoscritti. Milano : Libreria antiquaria Mediolanum, 1997.
Trouver le texte intégralTuzzi, Hans. Collezionare libri : Antichi, rari, di pregio. Milano : Edizioni S. Bonnard, 2000.
Trouver le texte intégralBeatrice, Palma, et Archivio di Stato di Torino, dir. Libri degli antichi eroi e uomini illustri. Roma : De Luca, 2005.
Trouver le texte intégralFagioli, Maria Luisa. Antichi libri d'America : Censimento romano, 1493-1701. Roma : Edizioni associate, 1992.
Trouver le texte intégralMediolanum, Libreria antiquaria. Incunaboli, libri antichi e rari 1474-1894. Milano : Libreria antiquaria Mediolanum, 1996.
Trouver le texte intégralMalam, John. Miti e civiltà degli antichi romani. Novara : Istituto geografico De Agostini, 1999.
Trouver le texte intégralChapitres de livres sur le sujet "Libri antichi"
Cavallo, Guglielmo. « I fondamenti materiali della trasmissione dei testi patristici nella tarda antichità : libri, scritture, contesti ». Dans Instrumenta Patristica et Mediaevalia, 51–73. Turnhout : Brepols Publishers, 2012. http://dx.doi.org/10.1484/m.ipm-eb.1.101075.
Texte intégralDe Pasquale, Andrea. « La nascita delle riserve di libri antichi in Italia ». Dans Les bibliothèques et l’économie des connaissances Bibliotheken und die Ökonomie des Wissens 1450–1850 : Colloque international – Internationale Tagung 9–13 avril/April 2019 Sárospatak (Hongrie/Ungarn), 338–58. Magyar Tudományos Akadémia Könyvtár és Információs Központ, 2020. http://dx.doi.org/10.36820/sarospatak.2020.17.
Texte intégral« Per una filologia delle fonti antiche : i libri di cucina antico-italiani nel LEI ». Dans Italica et Romanica, 329–40. Max Niemeyer Verlag, 1997. http://dx.doi.org/10.1515/9783110963311.329.
Texte intégralPerucchi, Giulia. « “In libris Apellem”. Testi sull’arte antica nella biblioteca di Petrarca ». Dans Petrarca und die bildenden Künste, 93–110. De Gruyter, 2021. http://dx.doi.org/10.1515/9783110686999-006.
Texte intégralAiello, Francesca, et Debora Maria Di Pietro. « 4. “Ad uso di Maria Innocenza” : produzione devozionale nella Sicilia del XVIII secolo, dal fondo antico della Società di storia patria per la Sicilia orientale ». Dans Per libri e per scritture, 79–104. Ledizioni, 2018. http://dx.doi.org/10.4000/books.ledizioni.3532.
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