Littérature scientifique sur le sujet « Letteratura tedesca della Moderne »

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Articles de revues sur le sujet "Letteratura tedesca della Moderne"

1

Oropallo, Lorenzo. « Letteratura, arte e conoscenza nel romanticismo. una sintesi ». EPISTEMOLOGIA, no 2 (novembre 2012) : 329–23. http://dx.doi.org/10.3280/epis2012-002011.

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Résumé :
Un'indagine dello stato dei saperi artistici e scientifici nell'etŕ moderna deve necessariamente partire dall'epistemologia del primo romanticismo tedesco. Il sistema filosofico di Kant, infatti, analizza l'ambito di applicazione del pensiero umano, rilevando che l'arte, in quanto oggetto che sfugge all'indagine razionale della natura, non fornisce alcun tipo di conoscenza. Partendo da tale premessa, e dal ruolo che quindi Kant assegna preliminarmente all'arte, relegandola nell'ambito dell'estetica che č intesa come branca filosofica autonoma distinta dall'indagine razionale della scienza, Fichte, Schelling e i primi romantici tedeschi propongono di riconsiderare l'arte come forma di conoscenza piů alta, in quanto non solo prodotto, ma produzione del sapere stesso per il tramite del medesimo processo conoscitivo su cui si fonda la scienza. Ciononostante, proprio a partire dal romanticismo letteratura, arte e scienza vengono definitivamente separate andando a costituire le basi del nostro attuale paradigma conoscitivo.
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2

Castaldo, Antonino. « Democratizzazione e sistemi partitici. Il caso della Repubblica federale tedesca ». MONDO CONTEMPORANEO, no 1 (juin 2011) : 115–47. http://dx.doi.org/10.3280/mon2011-001005.

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Résumé :
La nascita e la strutturazione dei sistemi partitici e, soprattutto, la loro importanza nei processi di democratizzazione sono da tempo oggetto di discussione nella letteratura internazionale. In questo saggio si analizza il processo di istituzionalizzazione del sistema partitico della Germania federale subito dopo la fine della seconda guerra mondiale. Sulla base di una serie di indicatori empirici tratti dalla letteratura, l'autore dimostra che questo sistema partitico appare pienamente strutturato a partire quantomeno dal 1957. Successivamente, si concentra l'attenzione su attori, fasi, strategie e motivazioni in grado di spiegare il processo di stabilizzazione del sistema partitico considerato. Infine, si valuta il peso che tale stabilizzazione ha avuto nel consolidamento democratico della Germania federale, giungendo a sostenere che il peso dei partiti e del sistema partitico č stato quanto mai consistente, alla luce della scarsa legittimazione di cui godevano le istituzioni democratiche tra la popolazione tedesca negli anni immediatamente successivi alla fine della seconda guerra mondiale.
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3

Renker, Andrea. « Eine weiße Kerze für Francesca von Berta Schmidt-Bickelmann – Dantelektüren eines Mitglieds der DDG (1938–1959) ». Deutsches Dante-Jahrbuch 96, no 1 (24 septembre 2021) : 133–44. http://dx.doi.org/10.1515/dante-2021-0027.

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Résumé :
Riassunto Dante un classico della letteratura tedesca? – In occasione del seicentesimo anniversario della morte del poeta questa domanda riconquistò una popolarità ambigua in Germania, la cui portata sorpassava di gran lunga le discussioni meramente accademiche. La questione è anche al centro delle letture dantesche di Berta-Schmidt-Bickelmann (1885–1959), che fu membro della Deutsche Dante-Gesellschaft in questi anni. Il presente contributo esamina per la prima volta gli articoli e le poesie di questa appassionata lettrice di Dante, pubblicati tra il 1938 e il 1959 nel Mitteilungsblatt della Deutsche Dante-Gesellschaft. Se ne ricava un’impressione sulla ricezione non-accademica di Dante in Germania verso la metà del Novecento.
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Baumann, Christiane. « „La perduta gente“ ». Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 99, no 1 (1 novembre 2019) : 340–66. http://dx.doi.org/10.1515/qufiab-2019-0015.

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Résumé :
Riassunto Alla letteratura tedesca sull’Italia, sviluppatasi nel corso dell’Ottocento, si guarda ancora oggi come se fosse mera emulatrice di quella dei tempi di Goethe. In realtà, essa subì un radicale cambiamento di paradigma, passando da una visione immaginaria dell’Italia, basata sull’idealità classica, alla considerazione del paese reale. Contemporaneamente sorsero nuovi modelli. Ciò si osserva in autori come Fanny Lewald o Heinrich Laube, ma si nota anche in Richard Voß, scrittore di grande successo a cavallo dei due secoli. La sua percezione ampia e variegata dell’Italia è quasi dimenticata, oggi, e costituisce una lacuna della ricerca. La sua immagine dell’Italia fu influenzata significativamente da Lord Byron e dallo storico, scrittore e saggista Ferdinand Gregorovius, in particolare dalle sue „Passeggiate per l’Italia“. Il saggio descrive come l’approccio naturalistico di Voß all’Italia sia sorta verso la metà del 1870, proprio a partire dalla lettura critica del presente italiano, proposta da Gregorovius, e dai suoi tentativi di combinare scienze storiche e poesia. Questa prospettiva naturalistica emerge in schizzi novellistici e saggistici, in modo particolare nel volume „Erlebtes und Geschautes“ (Cose vissute e osservate), pubblicato nel 1888. Questi schizzi furono il contributo sincero e originale di Voß alla letteratura tedesca sull’Italia del XIX secolo, aspetto finora trascurato dalla ricerca.
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5

Nadler, Robert. « Multilocalitŕ : un concetto emergente fra mobilitŕ e migrazione ». SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no 94 (avril 2011) : 119–33. http://dx.doi.org/10.3280/sur2011-094009.

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Résumé :
Da tempo il tema della mobilitŕ sociale e spaziale interessa discipline come la sociologia, la geografia e l'economia. I processi migratori, dall'altro, sono diventati un oggetto specifico della ricerca scientifica. Tuttavia entrambi si sono sviluppati all'interno delle societŕ industriali moderne e appare lecito dubitare del fatto che essi possano ancora rappresentare in modo adeguato la condizione di individui e di gruppi sociali post-moderni che devono organizzare la propria vita in contesti socio-spaziali altamente flessibili. L'Ufficio Federale per l'Edilizia e la Progettazione Regionale tedesco () ha recentemente dedicato un numero speciale della rivista "Informazioni sullo Sviluppo Spaziale" () al tema della multilocalitŕ. Il termine sta assumendo sempre piů importanza nel dibattito internazionale al fine di descrivere alcuni tratti specifici della vita quotidiana postmoderna. In questo saggio l'autore ripercorre i passaggi salienti del dibattito sul tema in corso nell'ambiente scientifico di lingua tedesca. In un primo momento, descrivendo il significato attribuito al concetto di multilocalitŕ e agli elementi che lo differenziano da quelli di mobilitŕ e di migrazione. In seguito, mostrandone i campi di applicazione di maggiore interesse per la ricerca scientifica.
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Rossi, Francesco. « Raul Calzoni, La letteratura tedesca contemporanea. Lʼetà della divisione e della riunificazione. (Studi Superiori 1129) Carocci, Roma 2018. 275 S., € 25,‒. » Arbitrium 38, no 3 (3 décembre 2020) : 399–403. http://dx.doi.org/10.1515/arb-2020-0072.

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7

Sisto, Michele. « « Le sens de la lutte ». La Breve storia della letteratura tedesca de György Lukács en Italie (1945-1958) ». Revue germanique internationale, no 32 (1 décembre 2020) : 107–29. http://dx.doi.org/10.4000/rgi.2578.

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Campesi, Giuseppe. « Stato, diritto e mercato nella societŕ globale. A proposito della sociologia della globalizzazione di Saskia Sassen ». SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no 2 (novembre 2010) : 177–93. http://dx.doi.org/10.3280/sd2010-002009.

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Résumé :
A distanza di un anno l'uno dall'altro sono stati resi disponibili al lettore italiano gli ultimi lavori di Saskia Sassen: "Una sociologia della globalizzazione" (2008) e "Territorio, autoritŕ, diritti" (2009). Il presente contributo intende ricostruire criticamente il percorso di ricerca seguito dalla sociologa olandese e, in particolare, il suo apporto teorico al vasto dibattito in corso nelle scienze politico-sociali sull'impatto che i processi di globalizzazione hanno avuto sulle strutture giuridico-politiche moderne. Diversamente dalla letteratura dominate, Saskia Sassen propone di considerare il ruolo dello Stato quale referente fondamentale per la produzione delle condizioni politicoistituzionali che rendono possibile la globalizzazione. A tal fine enuclea la categoria teorica di de-nazionalizzazione, utilizzata per descrivere l'avviarsi di un processo di ridefinizione della topologia politico-giuridica moderna in cui lo Stato non svolge il ruolo della pura vittima sacrificale.
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Steinsiek, Angela. « Das epistolarische Werk von Ferdinand Gregorovius. Eine Bestandsaufnahme ». Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 97, no 1 (20 décembre 2017) : 290–315. http://dx.doi.org/10.1515/qfiab-2017-0014.

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Résumé :
Riassunto Quello di Ferdinand Gregorovius e uno dei piu importanti carteggi del XIX secolo. Nonostante gli sforzi dell’autore di sottrarre questa parte delle sue carte al pubblico, si sono conservate diverse migliaia di lettere che, accanto alla sua opera complessiva, rivestono un valore straordinario anche dal punto di vista letterario. Indispensabili sono le lettere per ricostruire la genesi dei suoi lavori, per comprenderne la qualita nella dialettica tra letteratura e scienza, per identificare i suoi scritti anonimi. Le sue corrispondenze con studiosi, nobili, politici, scrittori, artisti ed editori rappresentano nell’insieme un documento unico della storia politica e sociale, culturale e delle scienze nel XIX secolo e permettono di farsi un’idea concreta sulle vaste reti di contatto transnazionali non solo epistolari, ma anche personali, e sulle condizioni di lavoro di uno storico che svolgeva le sue attivita liberamente e in modo indipendente. Le sue corrispondenze, coprendo diversi decenni, mettono infine in luce i rapidi sviluppi che nella loro interazione contrassegnarono la storia italiana e tedesca dell’epoca.
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Steinsiek, Angela. « Das epistolarische Werk von Ferdinand Gregorovius. Eine Bestandsaufnahme ». Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 97, no 1 (5 mars 2018) : 290–315. http://dx.doi.org/10.1515/qufiab-2017-0014.

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Résumé :
Riassunto Quello di Ferdinand Gregorovius è uno dei più importanti carteggi del XIX secolo. Nonostante gli sforzi dell’autore di sottrarre questa parte delle sue carte al pubblico, si sono conservate diverse migliaia di lettere che, accanto alla sua opera complessiva, rivestono un valore straordinario anche dal punto di vista letterario. Indispensabili sono le lettere per ricostruire la genesi dei suoi lavori, per comprenderne la qualità nella dialettica tra letteratura e scienza, per identificare i suoi scritti anonimi. Le sue corrispondenze con studiosi, nobili, politici, scrittori, artisti ed editori rappresentano nell’insieme un documento unico della storia politica e sociale, culturale e delle scienze nel XIX secolo e permettono di farsi un’idea concreta sulle vaste reti di contatto transnazionali non solo epistolari, ma anche personali, e sulle condizioni di lavoro di uno storico che svolgeva le sue attività liberamente e in modo indipendente. Le sue corrispondenze, coprendo diversi decenni, mettono infine in luce i rapidi sviluppi che nella loro interazione contrassegnarono la storia italiana e tedesca dell’epoca.
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Thèses sur le sujet "Letteratura tedesca della Moderne"

1

BERTOCCHI, MIRIAM. « DIDATTICA INTERCULTURALE DELLA LETTERATURA TEDESCA PER APPRENDENTI ITALIANI ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2013. http://hdl.handle.net/2434/235676.

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Résumé :
This thesis aims to show how literary texts can promote intercultural competence. As foreign language classrooms become more multicultural, foreign language teaching practices should reflect this trend by promoting cultural understanding. Literary texts may offer learners opportunities to develop critical reading skills that help them understand other cultures. The approach presented here wants to work with literature by offering specific tasks directed to develop the intercultural competence. The first part of the work tries to explain the components of the intercultural approach (goals, methods, contents). The second part describes a teaching project based on eleven didactic units. Each unit is focused on a literary text written by an author of the intercultural German literature.
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Schwarzer, Manuela <1992&gt. « Moderne Spuren um 1800 ? - Heinrich von Kleists moderne Züge zwischen Zufälligkeit und Sprachkritik ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15161.

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Résumé :
Heinrich von Kleist si inserisce tra gli autori del romanticismo tedesco in quanto scrive le sue opere nei primi anni dell'800; tuttavia egli si colloca al tempo stesso come pioniere della modernità, anticipandola di un secolo circa nei temi e rompendo gli schemi del suo tempo. Il dominio della casualità (contingenza) è uno dei temi moderni di cui tratta nei suoi racconti ("Das Bettelweib von Locarno", "Das Erdbeben in Chili", "Über das Marionettentheater") e che lo rendono effettivamente un ponte tra illuminismo, romanticismo e modernità. L'incongruenza tra parola, pensiero e verità, la sua Sprachkritik, - che anticipa Nietzsche nel suo saggio „Über Wahrheit und Lüge im außermoralischen Sinne“ - viene tematizzata in “Über die allmähliche Verfertigung der Gedanken beim Reden", "Über das Marionettentheater", "Von der Überlegung" ed altri scritti.
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Ragni, Francesco <1986&gt. « Genealogia della Nascita della tragedia. Nietzsche e la Fruhromantik ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amsdottorato.unibo.it/8800/1/Ragni_Francesco_Tesi.pdf.

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Résumé :
Dovendo esprimere il proprio giudizio sulla tradizione romantica, Nietzsche ha seguito l’esempio di Goethe: «Io chiamo classico ciò che è sano, romantico ciò che è malato». La tesi al cui sviluppo è dedicato il presente lavoro intende confutare questo pregiudizio ermeneutico in riferimento al primo Romanticismo tedesco, considerato come un oggetto filosofico, e non alla stregua di un fenomeno poetico o psicologico. Compito di questa indagine è comprendere la Nascita della tragedia e il primo Romanticismo tedesco, non come termini di reciproca comparazione ma come casi esemplari (secondo la definizione di esemplarità data da Kant), all’interno di un ordine conoscitivo più universale, che è intenzione dell’indagine determinare. Ciò è possibile nella misura in cui, come lo studio intende mostrare, in Nietzsche e nei primi romantici tedeschi i concetti filosofici rispondono a uno stesso principio, il quale produce il ‘sistema frammentario’ e il ‘frammento totale’ come lo stesso oggetto teoretico osservato ad altezze dimensionali diverse. Sono due i postulati generali su cui si fonda il presente studio e che determina la sua divisione interna: I) La nascita della tragedia è un sistema filosofico in forma non sistematica, con la sua teoria della conoscenza, teoria del linguaggio e la sua filosofia della storia, le quali sono trattate nelle rispettive sezioni di questo lavoro; II) Le sezioni di questo sistema possono essere rintracciate negli scritti dello stesso periodo, come le divergenti istanze del pensiero di Nietzsche che convergono nell’opera principale come in uno delle loro possibili espressioni. Lo studio non comparativo, genealogico di queste due differenti filosofie, mostra altresì in che modo e in quale misura è possibile stabilire una relazione non banale tra le prime ricerche filosofiche di Nietzsche e il successivo sviluppo del suo pensiero, contribuendo, a partire da una questione particolare, al più ampio dibattito sulla comprensione della sua filosofia.
In expressing his remarks on the romantic legacy, Nietzsche followed the statement Goethe: «I call Classical the healthy and the Romantic the sick». Many interpreters assumed this verdict as expression of the actual content of his philosophy. The thesis this work develops, proposes the refutation of this hermeneutical prejudice in relation to the early German Romanticism, studied as a philosophical object, rather than as a poetical or psychological phenomenon. This work’s aim is to comprehend The birth of tragedy and the early German Romanticism, not as comparative but rather as exemplar terms, within a larger gnoseological order, which is the research’s purpose to determine. This is possible to the extent that, as the study shows, both Nietzsche’s and early romantics’ philosophical concepts follow a distinctive principle. This principle produces the nietzschean ‘fragmentary system’ and the romantic ‘total fragment’, as the same theoretical object observed at different dimensional heights. Two are the general postulates which grounds the method this study follows, as well as its internal partition: I) The birth of tragedy is a philosophical system in a non-systematic form, with its theory of knowledge, its philosophy of language, its philosophy of history, which have been discussed here in monothematic chapters; II) The sections of this system have to be found in the writings of the same period, as the conflicting instances of Nietzsche’s thinking converging in the main opus as one of its potential fulfilments. The non comparative, genealogical analysis of these two singular philosophies shows also, by questioning the concepts’ origin, how and to what extent is it possible to establish a non trivial correlation between Nietzsche’s early researches and his thought’s later developments.
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4

Baracetti, Alessandro <1987&gt. « Empatia, socialità e narrativa : una proposta didattica per l'insegnamento della letteratura tedesca ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14308.

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Résumé :
Questa tesi studia le relazioni che si instaurano tra individui tramite la lettura di testi narrativi. In particolare, viene approfondita la relazione che sussiste tra abilità empatiche e competenze sociali all’interno del contesto scuola. La lettura e la comprensione del testo narrativo presuppongono la presenza di schemi cognitivi attraverso i quali l’individuo si orienta, al fine di instaurare un rapporto con l’altro. Lo scopo di questo lavoro mira a chiarire le condizioni che permettono l’incontro del singolo con l’alterità e la conseguente comprensione dell’altro e delle differenze. L’empatia si presenta come un’abilità che richiede sia una struttura cognitiva sia una struttura emotiva. Essa ha un ruolo fondamentale nella conoscenza di sé stessi e nei rapporti che regolano il sistema intersoggettivo. Ugualmente, lo sviluppo delle competenze sociali presuppone una formazione specifica che includa attività mirate all’allenamento delle abilità del singolo su entrambi i livelli. In questo elaborato, viene quindi preso in esame il rapporto esistente tra lettore e libro, e la sua correlazione con l’esperienza del mondo reale del singolo inserito in una società di individui in comunicazione tra loro. Le abilità empatiche diventano quindi la base su cui sviluppare le abilità sociali e di interrelazione tra lettori. L’analisi di tali tematiche si conclude con una proposta didattica per l’insegnamento della letteratura tedesca, che ha come scopo finale lo sviluppo delle competenze sociali.
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5

Tatasciore, Claudia <1984&gt. « La traduzione interculturale nell’Austria-Ungheria della Jahrhundertwende Analisi critica delle traduzioni in tedesco e in italiano del romanzo ungherese I ragazzi della Via Pál di Ferenc Molnár ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amsdottorato.unibo.it/6393/1/Tatasciore_Claudia_tesi.pdf.

Texte intégral
Résumé :
Riconoscendo l’importanza delle traduzioni all’interno della cosiddetta repubblica democratica dell’infanzia, il lavoro analizza le prime traduzioni tedesche e italiane del classico della letteratura per l’infanzia I ragazzi della Via Pál di Ferenc Molnár, al fine di metterne in luce i processi non solo prettamente traduttivi, ma anche più ampiamente culturali, che hanno influenzato la prima ricezione del romanzo in due contesti linguistici spesso legati per tradizione storico-letteraria alla letteratura ungherese. Rispettando la descrizione ormai comunemente accettata della letteratura per ragazzi come luogo di interazione tra più sistemi – principalmente quello letterario, quello pedagogico e quello sociale –, il lavoro ricostruisce innanzitutto le dinamiche proprie dei periodi storici di interesse, focalizzando l’attenzione sulla discussione circa l’educazione patriottica e militare del bambino. In relazione a questa tematica si approfondisce l’aspetto della “leggerezza” nell’opera di Molnár, ricostruendo attraverso le recensioni del tempo la prima ricezione del romanzo in Ungheria e presentando i temi del patriottismo e del gioco alla guerra in dialogo con le caratteristiche linguistico-formali del romanzo. I risultati raggiunti – una relativizzazione dell’intento prettamente pedagogico a vantaggio di una visione critica della società e del militarismo a tutti i costi – vengono messi alla prova delle traduzioni. L’analisi critica si basa su un esame degli elementi paratestuali, sull’individuazione di processi di neutralizzazione dell’alterità culturale e infine sull’esame delle isotopie del “gioco alla guerra” e dei “simboli della patria”. Si mostra come, pur senza un intervento censorio o manipolazioni sensibili al testo, molte traduzioni italiane accentuano l’aspetto patriottico e militaresco in chiave pedagogica. Soprattutto in Italia, il romanzo viene uniformato così al contesto letterario ed educativo dell’epoca, mentre in area tedesca la ricezione nell’ambito della letteratura per ragazzi sembra aprire al genere del romanzo delle bande.
Recognizing the importance of translations in the “democratic republic of childhood”, I analyse the first German and Italian translations of the children’s literature classic The Paul Street Boys, by Ferenc Molnár, in order to enlighten the translational and cultural processes which influenced the first reception of the novel into two linguistic contexts that for different reasons have been traditionally tied to the Hungarian literature. Research today agrees in considering children’s literature as a place where several systems interact: the literary, the pedagogical and the social. Thus, the work reconstructs first of all the dynamics of the historical periods in which the translations have been done, focusing on the discussion regarding children’s education, patriotism and war. Referring to these themes, I consider the character of “lightness” in Molnár’s work, reconstructing through contemporary reviews the first reception of the novel in Hungary and proposing an analysis of the novel, through which patriotism and war are presented in dialogue with its linguistic-formal characteristics. The results – a reduction of the mainly pedagogical aim in favour of a critical view of the society and its militarism – are then compared with the translations. In the critical analysis of the translations I consider first of all the paratextual elements, then the processes of neutralisation of foreignness and finally an exam of two main isotopies: “playing the war” and “symbols of the homeland”. The analysis shows how some Italian translations amplify the military and patriotic character of the novel, although they don’t operate with censorship or significant modifications of the source text. In particular in Italy, the novel is integrated in the literary and pedagogical system of the target language, whereas the German area seems to be opened to a new literary genre of children’s literature, the “gang-novel”.
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Tatasciore, Claudia <1984&gt. « La traduzione interculturale nell’Austria-Ungheria della Jahrhundertwende Analisi critica delle traduzioni in tedesco e in italiano del romanzo ungherese I ragazzi della Via Pál di Ferenc Molnár ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amsdottorato.unibo.it/6393/.

Texte intégral
Résumé :
Riconoscendo l’importanza delle traduzioni all’interno della cosiddetta repubblica democratica dell’infanzia, il lavoro analizza le prime traduzioni tedesche e italiane del classico della letteratura per l’infanzia I ragazzi della Via Pál di Ferenc Molnár, al fine di metterne in luce i processi non solo prettamente traduttivi, ma anche più ampiamente culturali, che hanno influenzato la prima ricezione del romanzo in due contesti linguistici spesso legati per tradizione storico-letteraria alla letteratura ungherese. Rispettando la descrizione ormai comunemente accettata della letteratura per ragazzi come luogo di interazione tra più sistemi – principalmente quello letterario, quello pedagogico e quello sociale –, il lavoro ricostruisce innanzitutto le dinamiche proprie dei periodi storici di interesse, focalizzando l’attenzione sulla discussione circa l’educazione patriottica e militare del bambino. In relazione a questa tematica si approfondisce l’aspetto della “leggerezza” nell’opera di Molnár, ricostruendo attraverso le recensioni del tempo la prima ricezione del romanzo in Ungheria e presentando i temi del patriottismo e del gioco alla guerra in dialogo con le caratteristiche linguistico-formali del romanzo. I risultati raggiunti – una relativizzazione dell’intento prettamente pedagogico a vantaggio di una visione critica della società e del militarismo a tutti i costi – vengono messi alla prova delle traduzioni. L’analisi critica si basa su un esame degli elementi paratestuali, sull’individuazione di processi di neutralizzazione dell’alterità culturale e infine sull’esame delle isotopie del “gioco alla guerra” e dei “simboli della patria”. Si mostra come, pur senza un intervento censorio o manipolazioni sensibili al testo, molte traduzioni italiane accentuano l’aspetto patriottico e militaresco in chiave pedagogica. Soprattutto in Italia, il romanzo viene uniformato così al contesto letterario ed educativo dell’epoca, mentre in area tedesca la ricezione nell’ambito della letteratura per ragazzi sembra aprire al genere del romanzo delle bande.
Recognizing the importance of translations in the “democratic republic of childhood”, I analyse the first German and Italian translations of the children’s literature classic The Paul Street Boys, by Ferenc Molnár, in order to enlighten the translational and cultural processes which influenced the first reception of the novel into two linguistic contexts that for different reasons have been traditionally tied to the Hungarian literature. Research today agrees in considering children’s literature as a place where several systems interact: the literary, the pedagogical and the social. Thus, the work reconstructs first of all the dynamics of the historical periods in which the translations have been done, focusing on the discussion regarding children’s education, patriotism and war. Referring to these themes, I consider the character of “lightness” in Molnár’s work, reconstructing through contemporary reviews the first reception of the novel in Hungary and proposing an analysis of the novel, through which patriotism and war are presented in dialogue with its linguistic-formal characteristics. The results – a reduction of the mainly pedagogical aim in favour of a critical view of the society and its militarism – are then compared with the translations. In the critical analysis of the translations I consider first of all the paratextual elements, then the processes of neutralisation of foreignness and finally an exam of two main isotopies: “playing the war” and “symbols of the homeland”. The analysis shows how some Italian translations amplify the military and patriotic character of the novel, although they don’t operate with censorship or significant modifications of the source text. In particular in Italy, the novel is integrated in the literary and pedagogical system of the target language, whereas the German area seems to be opened to a new literary genre of children’s literature, the “gang-novel”.
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Bazzanini, Lia <1961&gt. « Letteratura e realia. Le espressioni culturo-specifiche nelle traduzioni italiane della Wendeliteratur ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2405/2/bazzanini_lia_tesi.pdf.

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Résumé :
Il presente lavoro affronta il problema della traduzione dei termini culturo-specifici nella letteratura contemporanea di lingua tedesca ambientata nella DDR. L’analisi della produzione narrativa della Wendeliteratur consente di osservare come il lessico e le espressioni tipiche della DDR vengano utilizzati nelle opere letterarie in funzione citazionale per denotare e connotare la realtà della Germania dell’Est. Attraverso un approccio integrato che coniuga i contributi teorici degli studi sulla traduzione con gli aspetti della pratica traduttiva il lavoro indaga il tema dei realia attraverso una presentazione delle ricerche esistenti, propone una classificazione specifica per i realia della DDR e procede a una ricognizione delle strategie e dei procedimenti traduttivi concreti, che consente di evidenziare le diverse scelte adottate dai traduttori. Attraverso un’analisi ermeneutica dei testi e lo strumento dell’isotopia come indicatore di coerenza le traduzioni italiane delle opere della Wendeliteratur sono oggetto di un’analisi critica. I risultati dell’analisi vengono infine utilizzati come riferimento per la traduzione dei realia nel racconto di F.C. Delius, Die Birnen von Ribbeck.
Literature and realia. GDR-culture-specific terms in the Italian translations of Wendeliteratur Realia are expressions referring to culture-specific phenomena, which can only be understood in the particular cultural context in which they are embedded; consequently they lack a corresponding expression in the target language. In the works of contemporary German literature focusing on life in the GDR, the so called Wendeliteratur, realia are used with a “quotational” function to denote and connote the particular situation of East Germany before the fall of the Berlin Wall and in the period until Germany reunification. Starting from the existing works concerning culture-specific terms, this thesis proposes a definition of realia. Through an integrated approach joining together the different theoretical issues of the translation studies with the practical issues of the translation task, it then develops a specific taxonomy for culture-specific terms in the GDR and investigates the main translation strategies and concrete procedures through an analysis of the solutions proposed in the translated works. The different choices in the Italian versions are finally submitted to an analysis based on the isotopies containing culture-specific expressions. Realia are repeated through the text assuring its coherence, they constitute an orientation for the interpreting task of the reader/translator, they guide him/her to recognize the different levels of the textual coherence and to choose the most appropriate solutions, taking into account the different textual dimensions and the complexity of the translation task. The results of the analysis are used as reference points for the translation into Italian of Friedrich Christian Delius’ novel Die Birnen von Ribbeck.
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Bazzanini, Lia <1961&gt. « Letteratura e realia. Le espressioni culturo-specifiche nelle traduzioni italiane della Wendeliteratur ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2405/.

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Résumé :
Il presente lavoro affronta il problema della traduzione dei termini culturo-specifici nella letteratura contemporanea di lingua tedesca ambientata nella DDR. L’analisi della produzione narrativa della Wendeliteratur consente di osservare come il lessico e le espressioni tipiche della DDR vengano utilizzati nelle opere letterarie in funzione citazionale per denotare e connotare la realtà della Germania dell’Est. Attraverso un approccio integrato che coniuga i contributi teorici degli studi sulla traduzione con gli aspetti della pratica traduttiva il lavoro indaga il tema dei realia attraverso una presentazione delle ricerche esistenti, propone una classificazione specifica per i realia della DDR e procede a una ricognizione delle strategie e dei procedimenti traduttivi concreti, che consente di evidenziare le diverse scelte adottate dai traduttori. Attraverso un’analisi ermeneutica dei testi e lo strumento dell’isotopia come indicatore di coerenza le traduzioni italiane delle opere della Wendeliteratur sono oggetto di un’analisi critica. I risultati dell’analisi vengono infine utilizzati come riferimento per la traduzione dei realia nel racconto di F.C. Delius, Die Birnen von Ribbeck.
Literature and realia. GDR-culture-specific terms in the Italian translations of Wendeliteratur Realia are expressions referring to culture-specific phenomena, which can only be understood in the particular cultural context in which they are embedded; consequently they lack a corresponding expression in the target language. In the works of contemporary German literature focusing on life in the GDR, the so called Wendeliteratur, realia are used with a “quotational” function to denote and connote the particular situation of East Germany before the fall of the Berlin Wall and in the period until Germany reunification. Starting from the existing works concerning culture-specific terms, this thesis proposes a definition of realia. Through an integrated approach joining together the different theoretical issues of the translation studies with the practical issues of the translation task, it then develops a specific taxonomy for culture-specific terms in the GDR and investigates the main translation strategies and concrete procedures through an analysis of the solutions proposed in the translated works. The different choices in the Italian versions are finally submitted to an analysis based on the isotopies containing culture-specific expressions. Realia are repeated through the text assuring its coherence, they constitute an orientation for the interpreting task of the reader/translator, they guide him/her to recognize the different levels of the textual coherence and to choose the most appropriate solutions, taking into account the different textual dimensions and the complexity of the translation task. The results of the analysis are used as reference points for the translation into Italian of Friedrich Christian Delius’ novel Die Birnen von Ribbeck.
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VECCHIATO, DANIELE. « Verhandlungen mit Schiller. Historische Reflexion und literarische Verarbeitung des Dreißigjährigen Kriegs im ausgehenden 18. Jahrhundert ». Doctoral thesis, Phil. Diss, 2014. http://hdl.handle.net/10278/41517.

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Résumé :
The thesis presents an analysis of Friedrich Schiller’s works on the Thirty Years’ War: the historiographical treatise Geschichte des dreyßigjährigen Kriegs (1790-1792) and the dramatic trilogy Wallenstein (1800). The research has not only been conducted in relation to other significant works of the author, but also to other literary texts of the late 18th century which revolve around the same topic and which have mostly remained unexplored by critics. The corpus includes works by Benedikte Naubert, Gerhard Anton von Halem, A.G.F. Rebmann, Johann Nepomuk Komareck and Niklas Vogt. The selected texts differ consistently from one another in terms of genre, theme and literary quality. However, each of these documents has much to convey about aesthetical, historical, political and philosophical issues that are central to the culture of the late 18th century. The aim of this research is to contextualise these texts within their Entstehungshorizont, to analyse the discourses they engage in and to explain the reasons for the growing interest of the time for the Thirty Years’ War, thus shedding new light on Schiller’s works.
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Abramo, Federica Claudia. « La rappresentazione della relazione fra corpo e mente nei racconti Der Magnetiseur, Die Abenteuer der Sylvester-Nacht e Die Automate di E.T.A. Hoffmann ». Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2021. http://hdl.handle.net/11572/311206.

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Résumé :
Nel 1818 E.T.A Hoffmann (1776-1822), celebre e prolifico autore tedesco, chiamato dal tribunale di Berlino a redigere una perizia giudiziaria conosciuta in seguito come Gutachtens über die Mordtat des Tabakspinnergesellen Daniel Schmolling, così scriveva: «all’uomo, prigioniero della sua vita terrena, non è dato di esplorare le profondità della propria natura». Eppure, nonostante la rassegnazione che emerge da queste parole, l’autore esplorò ininterrottamente gli abissi dell’essere umano. A partire da questa riflessione e dal quadro epistemologico delle teorie mediche e filosofiche di metà Settecento e inizio Ottocento, il presente studio analizza alcune modalità di raffigurazione poetica del rapporto corpo-mente del periodo meta-rappresentate da E.T.A. Hoffmann. Animato da un profondo scetticismo, mai scevro da una grande fascinazione per il sapere del suo tempo, l’autore sviluppa una poetica che concepisce l’opera come un esperimento mentale sulle più complesse questioni irrisolte, nel tentativo di comprendere l’essere umano nella sua complessità. In tale contesto alcuni racconti, quali Der Magnetiseur (1814), Die Abenteuer der Sylvester-Nacht (1815) e Die Automate (1814), tematizzano lo spinoso, e al tempo cruciale, rapporto fra corpo e mente, in vista di un miglioramento dell’essere umano che passi attraverso la conoscenza, sebbene l’intervento umano si rilevi fallimentare e controproducente nella ricostituzione di un equilibrio psico-fisico, poiché ancora non si è raggiunto un rapporto armonico tra soggetto e mondo. Dimostrando come la medicina abbia fallito nel presupposto di un intervento unilaterale e parziale, come la stessa creazione umana, se deconnessa dai rapporti di relazione con la totalità dell’esistente sia fallimentare, e come il progresso non riconduca l’uomo alla totalità smarrita della natura, ma anzi lo allontani, i racconti di E.T.A. Hoffmann confermano, ex-negativo, l’indissolubile nesso fra corpo e mente e la necessità, per l’uomo scisso della modernità, di comprenderne il profondo legame e di armonizzare la propria enthelechia rispetto a un mondo esterno che appare inconciliabile con le forze interiori dell’essere umano.
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Livres sur le sujet "Letteratura tedesca della Moderne"

1

Francesco, Fiorentino, et Sampaolo Giovanni 1965-, dir. Atlante della letteratura tedesca. Macerata : Quodlibet, 2009.

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2

Fiorentino, Francesco. La letteratura della Svizzera tedesca. Roma : Carocci, 2001.

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3

Dolfi, Anna, dir. Gli intellettuali/scrittori ebrei e il dovere della testimonianza. Florence : Firenze University Press, 2017. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-562-3.

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«Un’umanità che dimenticasse Buchenwald, Auschwitz, Mauthausen, io non posso accettarla. Scrivo perché ci se ne ricordi»: così Giorgio Bassani a chi gli chiedeva notizie sull’origine della sua scrittura. Guidata da queste parole Anna Dolfi ha costruito un tessuto di suggestioni che hanno spinto studiosi italiani e stranieri e persino alcuni protagonisti a riflettere su narratori, poeti, saggisti, storici, filosofi, editori, artisti, che dalla storia di una difficile appartenenza sono stati indotti a una sorta di fatale, testimoniale dovere morale. Ne è nato un libro di grande novità per taglio e proposte di lettura che, partendo dalla tradizione ebraica antica, da leggende rivissute in chiave politica e libertaria, dopo il Romanticismo e l’Ottocento tedesco porta in primo piano le moderne voci della letteratura/cultura europea e nord americana, della tradizione yiddish e orientale. A ricorrere sono i nomi della grande intellettualità ebraica della Mitteleuropa, di Canetti, Schulz, Döblin, Antelme, Wiesel, Sebald, Oz, Grossman, Nelly Sachs, Irène Némirovsky…, tra gli italiani quelli di Loria, Natalia Ginzburg, Giacomo Debenedetti, Cesare Segre…, soprattutto di Giorgio Bassani e di Primo Levi che, per serbare memoria della tragedia della persecuzione e della Shoah, hanno scelto di collocare la loro intera opera entre la vie et la mort. Inducendo a ricordare come il dovere di testimoniare si leghi all’affetto e al lavoro del lutto, all’effetto duraturo di una ferita immedicabile che ha nutrito la connessione tra la verità dell’accaduto e quello che si potrebbe chiamare il vero della creazione, le vrai du roman.
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4

Cottone, Margherita. Itinerari : Metafore e simboli della letteratura tedesca. Palermo : Palumbo, 1988.

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5

Jugend : Rappresentazioni della giovinezza nella letteratura tedesca. Milano : Mimesis, 2011.

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6

Gli dei della lentezza : Metaforiche della "pazienza" nella letteratura tedesca. Milano : Guerini, 1990.

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7

Reitani, Luigi. Il racconto della Germania : Cronache di letteratura tedesca contemporanea. Udine : Forum, 2015.

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8

Carpi, Anna Maria. La scuola dell'esilio : Riviste e letteratura della migrazione tedesca. Roma : Artemide, 2009.

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9

La scuola dell'esilio : Riviste e letteratura della migrazione tedesca. Roma : Artemide, 2009.

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Weltliteratur o "parole bugiarde" ? Sulle traduzioni della letteratura tedesca nell'Ottocento italiano (Seminar) (2020 Università di Padova). Tra Weltliteratur e parole bugiarde : Sulle traduzioni della letteratura tedesca nell'Ottocento italiano. Padova : Padova University Press, 2021.

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Chapitres de livres sur le sujet "Letteratura tedesca della Moderne"

1

« Pietro 'apostolo' e 'martire' nei testi della letteratura tedesca medievale : periodo medio (secoli XII-XIV) ». Dans Textes et Etudes du Moyen Âge, 123–212. Turnhout : Brepols Publishers, 2008. http://dx.doi.org/10.1484/m.tema-eb.4.00365.

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