Littérature scientifique sur le sujet « Letteratura italiana XVIII secolo »

Créez une référence correcte selon les styles APA, MLA, Chicago, Harvard et plusieurs autres

Choisissez une source :

Consultez les listes thématiques d’articles de revues, de livres, de thèses, de rapports de conférences et d’autres sources académiques sur le sujet « Letteratura italiana XVIII secolo ».

À côté de chaque source dans la liste de références il y a un bouton « Ajouter à la bibliographie ». Cliquez sur ce bouton, et nous générerons automatiquement la référence bibliographique pour la source choisie selon votre style de citation préféré : APA, MLA, Harvard, Vancouver, Chicago, etc.

Vous pouvez aussi télécharger le texte intégral de la publication scolaire au format pdf et consulter son résumé en ligne lorsque ces informations sont inclues dans les métadonnées.

Articles de revues sur le sujet "Letteratura italiana XVIII secolo"

1

Sárközy, Péter. « Fortuna e traduzione delle opere letterarie italiane in Ungheria ». Italianistica Debreceniensis 25 (29 mars 2020) : 20–35. http://dx.doi.org/10.34102/itde/2019/5552.

Texte intégral
Résumé :
La critica letteraria, sia in Ungheria che in Italia, ha prestato grande attenzione alla fortuna e all'irradiazione della letteratura italiana in Ungheria, basti pensare ai tredici volumi, frutto della collaborazione scientifica della Fondazione Giorgi Cini di Venezia e dell'Accademia ungherese delle scienze. L'articolo mira a offrire un'ampia panoramica del successo della letteratura italiana in Ungheria, soprattutto attraverso le traduzioni. L'articolo esamina i vari periodi storici e i movimenti letterari che hanno caratterizzato i contatti letterari tra i due paesi. Fino alla seconda metà del XVIII secolo, l'irradiazione della letteratura italiana si manifestava innanzitutto nell'adozione dei suoi modelli letterari e delle sue formule poetiche nelle opere dei maggiori autori della letteratura ungherese. Il diciannovesimo secolo vide invece la stagione della traduzione dei grandi classici della prima letteratura italiana (Dante, Petrarca e Boccaccio) tradotti di nuovo nel ventesimo secolo, grazie anche all'impegno degli italiani magiari. Infine, l'articolo si concentra sulla situazione attuale, descrivendo le traduzioni di autori contemporanei.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
2

Alcini, Laura. « PAOLO ANTONIO ROLLI PRIMO TRADUTTORE DI MILTON UN POETA, EDITORE, POLEMISTA E MAESTRO D'ITALIANO NELL'INGHILTERRA DEL SETTECENTO ». Forum Italicum : A Journal of Italian Studies 39, no 2 (septembre 2005) : 398–420. http://dx.doi.org/10.1177/001458580503900205.

Texte intégral
Résumé :
Il saggio intende ricostruire la vicenda biografica e letteraria di Paolo Antonio Rolli, intellettuale eclettico nella Londra del secolo diciottesimo, a cui spetta il merito, scarsamente riconosciuto, di precursore e fautore degli scambi letterari tra Italia e Gran Bretagna. Per almeno trenta anni Rolli fu infatti uno dei più autorevoli rappresentanti della lingua e della cultura italiana a Londra, diventandone principale ambasciatore. Oltre al Rolli poeta arcade, librettista ed editore-filologo esiste anche un Rolli docente di lingua italiana la cui vocazione maieutica si esprime nell'intento, assolutamente moderno, di rendere più vicini il mondo letterario inglese e quello italiano. Egli si colloca d'altronde nella scia di quella corrente culturale che, già dal secolo XVII, aveva visto la lingua italiana diventare fulcro della formazione culturale anglosassone. Tendenza che in John Milton aveva trovato il suo più illustre rappresentante. L'attività di traduttore, dai classici e dai moderni, costituisce senza dubbio la parte fondamentale della produzione di Paolo Rolli, particolarmente intensa durante la permanenza inglese. Il più importante lavoro traduttivo rimane la versione italiana del Paradise Lost di J. Milton che impegnò il poeta per circa quindici anni. L'opera, pionieristica per l'epoca, rappresenta una pietra miliare della critica italiana in rapporto alla letteratura inglese.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
3

Miletti, Marco Nicola. « Le facce d’un diamante. Appunti per una storia dell’immediatezza nella procedura penale italiana ». Revista Brasileira de Direito Processual Penal 7, no 2 (29 août 2021) : 827. http://dx.doi.org/10.22197/rbdpp.v7i2.596.

Texte intégral
Résumé :
Il saggio ripercorre alcune tappe dell’evoluzione del principio di immediatezza nella procedura penale italiana, entro l’arco cronologico compreso tra la fine del secolo XVIII e il codice Finocchiaro-Aprile del 1913. Dopo una breve rassegna delle diverse definizioni del lemma e un cenno diacronico alla demarcazione dal concetto di oralità, la ricerca muove dagli spunti offerti da ‘pionieri’ quali Francesco Mario Pagano e Niccola Nicolini; esamina la letteratura europea (francese e, soprattutto, tedesca) che permeò la riflessione dei giuristi italiani; quindi si addentra nella stagione post-unitaria. Quest’ultima fu connotata dal contrasto tra un codice di rito (1865) ancora prettamente inquisitorio e una dottrina tutt’altro che compatta: se i primi commentari e, ancor piú, la scuola carrariana classificavano l’immediatezza tra i canoni inderogabili della giustizia liberale, la scuola positiva vi scorgeva un indebito cedimento alle interferenze popolari ed emotive nel dibattimento. La lunga elaborazione del codice Finocchiaro-Aprile non solo stimolò un serrato confronto dottrinale ma partecipò a quel movimento per l’oralità grazie al quale Chiovenda confidava di modernizzare il rito civile e penale.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
4

Comberiati, Daniele, et Alessandra Giro. « Straniamenti e spaesamenti a confronto nella letteratura italiana ed europea del XVIII e XIX secolo ». Incontri. Rivista europea di studi italiani 36, no 1 (9 septembre 2021) : 7–17. http://dx.doi.org/10.18352/inc11003.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
5

Muecke, Frances. « Orazio nella letteratura italiana : Commentatori, traduttori, editori italiani di Quinto Orazio Flacco dal XV al XVIII secolo (review) ». Parergon 22, no 2 (2005) : 225–26. http://dx.doi.org/10.1353/pgn.2006.0029.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
6

Donnici, Fabio. « Collezioni e collezionisti di reperti archeologici in Basilicata tra il XVIII e gli inizi del XX secolo ». ACME 74, no 2 (14 septembre 2022) : 41–94. http://dx.doi.org/10.54103/2282-0035/18662.

Texte intégral
Résumé :
Ad oggi non esistono in letteratura studi specificatamente dedicati al collezionismo privato di antichità in Basilicata, al contrario di quanto avvenuto in altre regioni limitrofe del Meridione d’Italia. Eppure, ad un’attenta disamina delle fonti bibliografiche e archivistiche – queste ultime per lo più inedite – disponibili, appare evidente come questo territorio molto ricco sotto il profilo archeologico abbia in realtà conosciuto, tra il XVIII e gli inizi del XX secolo, numerose ed importanti esperienze collezionistiche a livello locale. Nel presente contributo si cercherà per la prima volta non solo di enuclearne sistematicamente episodi e protagonisti principali, ma anche di delinearne alcune linee di tendenza generali e seguirne l’evoluzione di forme e contenuti nel corso del tempo. L’intento che si vuole perseguire, in altre parole, è quello di giungere ad una messa a fuoco della “cultura collezionistica” lucana, la quale pare perfettamente inserirsi e trovare ragion d’essere nella più ampia cultura antiquaria italiana e europea del periodo considerato, offrendo al contempo nuovi dati per la conoscenza di una delle sue espressioni più peculiari: la pratica di ricercare e raccogliere testimonianze materiali del passato al fine di elaborare nuove costruzioni identitarie nel presente.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
7

Donatiello, Federico. « I primi contatti con il Teatro Occidentale in Romania : le traduzioni dei melodrammi di Pietro Metastasio nei Principati Danubiani alla fine del XVIII secolo/First contacts with western theatre in Romania : The translations of Pietro Metastasio's Melodrammi in Romanian Principates at the end of eighteenth century ». Hiperboreea 1, no 2 (1 décembre 2014) : 111–24. http://dx.doi.org/10.5325/hiperboreea.1.2.0111.

Texte intégral
Résumé :
Abstract Uno dei fenomeni più importanti che hanno favorito l'occidentalizzazione romanza della lingua letteraria romena è stato il largo affluire di traduzioni di letteratura francese e italiana. Nel Settecento predomina la figura del poeta italiano Pietro Metastasio con ben nove testi tradotti: il melodramma italiano arriva nei Principati con modalità peculiari in quanto le traduzioni non sono destinate tanto alla rappresentazione scenica quanto alla sola lettura; esse si basano inoltre non sul testo italiano originale ma su alcune traduzioni intermediarie in lingua neogreca. La penetrazione delle opere di Metastasio nei Principati, come pure di molta cultura occidentale, è perciò legata indissolubilmente alla cultura neogreca e ai gusti della nobiltà fanariota. per modesti compilatori come Slǎtineanu o Beldiman; la scomparsa del neogreco come lingua di cultura favorirà ulteriormente il processo di rinnovamento linguistico e letterario.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
8

Kallendorf, Craig. « Orazio nella letteratura italiana : commentatori, traduttori, editori italiani di Quinto Orazio Flacco dal XV al XVIII secolo. Dal codice al libro, 26. Antonio Iurilli ». Papers of the Bibliographical Society of America 101, no 3 (septembre 2007) : 426–28. http://dx.doi.org/10.1086/pbsa.101.3.24293720.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
9

Cattoni, Silvia. « La letteratura italiana tradotta in Argentina ». Revista de Italianística, no 34 (7 novembre 2017) : 90. http://dx.doi.org/10.11606/issn.2238-8281.v0i34p90-102.

Texte intégral
Résumé :
In due secoli di storia della letteratura argentina, lo sviluppo della letteratura italiana tradotta è in stretto rapporto con i propositi pedagogici o estetici determinati dal contesto culturale dei diversi momenti storici. In linea di massima, è possibile affermare che, dalla conformazione dello Stato nazionale e durante i primi decenni del XX secolo, la traduzione letteraria mirava ad ampliare l’orizzonte culturale di un lettore che si consolidava al ritmo della fiammante nazione. Nelle fasi successive e in stretto rapporto con la politica culturale portata avanti da Victoria Ocampo a partire dal 1931 tramite la rivista Sur e il suo posteriore progetto editoriale, la traduzione è stata soprattutto una pratica di scrittura che ebbe un’influenza decisiva nell’ordito della letteratura nazionale favorendo il suo rinnovo e incentivando le versioni di traduttori argentini. Fu questa un’apertura che favorì, durante la seconda metà del secolo, nel contesto della ricezione della letteratura universale, l’ingresso della letteratura italiana in Argentina. Il presente lavoro tratta in maniera sistematica, ma provvisoria, il panorama della letteratura italiana tradotta in Argentina. Lo scopo principale comporta il registro dei momenti più fecondi e l’interpretazione degli esiti ottenuti nei confronti della traduzione nel sistema letterario nazionale.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
10

Giacobbe, Giuliana Antonella. « Adelaide Bernardini : polemiche e rivalità. » Revista Internacional de Culturas y Literaturas, no 23 (2020) : 191–202. http://dx.doi.org/10.12795/ricl.2020.i23.14.

Texte intégral
Résumé :
Scrittrice di origini umbre oggi quasi sconosciuta, Adelaide Bernardini fu una delle protagoniste della letteratura italiana del XX secolo. La sua vita si vide coinvolta in diversi scandali e polemiche letterarie con autori molto famosi della letteratura italiana come Marinetti o Pirandello, che non le perdonarono il fatto di essere la moglie di Luigi Capuana e di dimostrare un carattere ribelle.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.

Thèses sur le sujet "Letteratura italiana XVIII secolo"

1

Xhyheri, Hedie <1971&gt. « Presenze albanesi nella cultura veneta tra XV e XVIII secolo : editoria e teatro. Scanderbeg tra commedia dell’arte e genere tragico ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18549.

Texte intégral
Résumé :
Traccia del contenuto della tesi Si analizza l’officina editoriale di Bernardino (de) Vitali, di origini albanesi, entro il panorama del dibattito culturale della prima metà del Cinquecento a Venezia. Ne emerge una ricca produzione che risponde a tutte le novità del dibattito culturale: dalle discussioni linguistiche alle attività di volgarizzamenti dai classici, dall’attenzione al mondo musicale all’affermarsi del teatro rinascimentale. In quest’ultimo settore si analizza la presenza dell’eroe nazionale albanese, ormai diventato eroe sovranazionale, Giorgio Castriota Principe di Epiro, soprannominato Scanderbeg, ovvero Principe Alessandro, nuovo Alessandro Magno. Si mostra come Scanderbeg sia stato inserito nel panorama mitografico della Serenissima, sia entrato nelle forme celebrative dell’arte veneziana, abbia dato vita a una commedia dell’arte di tale successo da rimanere sempre richiesta dal pubblico dal Seicento al tempo di Carlo Goldoni, fino a fornire tematiche tragiche nel secondo Settecento, tra i fermenti culturali della Padova di Melchiorre Cesarotti. In interlinea si delinea, entro gli orizzonti dello Stato da Mar di Venezia, la presenza costante dell’Albania Propria (altro dall’Albania Veneta), terra geo politicamente strategica entro il Commonwealth veneziano.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
2

Benassi, Alessandro. « «L'ultima meta de’ simboli» : poetica e retorica delle imprese nel XVI secolo in Italia ». Doctoral thesis, Scuola Normale Superiore, 2016. http://hdl.handle.net/11384/86104.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
3

Pinzoni, Enrico <1996&gt. « Critica dantesca contemporanea. Dieci studi per mezzo secolo (1970-2020) ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19697.

Texte intégral
Résumé :
Dopo una breve introduzione alla critica dantesca dell'ultimo cinquantennio, di essa sarà analizzato un campione di dieci monografie notevoli di altrettanti autori, composte in quest'arco di tempo e divenute fondamentali o di grande importanza all'interno degli studi di dantistica: "Studi su Dante", di Erich Auerbach (1963); "Un'idea di Dante. Saggi danteschi", di Gianfranco Contini (1976); "La poesia della 'Divina Commedia'", di Charles S. Singleton (1978); "Dante filosofo e poeta", di Rocco Montano; "Dante. La poetica della conversione", di John Freccero (1986); "La 'Commedia' senza Dio. Dante e la creazione di una realtà virtuale", di Teodolinda Barolini (2003); "Human Vices and Human Worth in Dante's 'Comedy'", di Patrick Boyde (2000); "La nobiltà di Dante", di Umberto Carpi (2004); "L'io e il mondo. Un'interpretazione di Dante", di Marco Santagata (2011); "Qualche idea su Dante", di Mirko Tavoni (2015). Per ciascun volume si fornirà una schedatura di indice e schema, di tesi espresse e percorsi esplorati, e di un elenco ragionato di recensioni e di citazioni ricevute.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
4

STRAZZI, FRANCESCA. « Il veicolo a due ruote nell'immaginario letterario italiano del XX secolo ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/295.

Texte intégral
Résumé :
Parlare dell'influenza dei mezzi di trasporto moderni, e in particolare della motocicletta, nella letteratura italiana permette di aprire nuove prospettive di studio, perché oggi ci si confronta giornalmente con veicoli potenti e tecnologicamente sempre più avanzati. In ambito culturale gli intellettuali riconoscono al veicolo a due ruote un ruolo importante per descrivere la società. Attraverso la motocicletta l'individuo avverte in sé una nuova forza che lo porta a sperimentare l'ansia d'infinito. Egli si sente un nuovo centauro che ha assunto in sé le medesime caratteristiche di forza e velocità del suo mezzo meccanico. Nei secoli passati il veicolo più usato era il cavallo, nell'era di navi, treni e aerei il mezzo che più gli si avvicina è la moto, non solo per la postura del cavaliere, ma perché essa lascia il pilota a contatto con il paesaggio esterno, con i vari fenomeni atmosferici (pioggia, sole e vento) e con i profumi della natura. Se in passato il moto del cavallo poteva diventare il pretesto per esprimere determinati processi narrativi, nel Novecento tale compito è affidato alla motocicletta che cha finito per condizionare il modo di vivere e di pensare degli uomini del XX secolo.
Speaking about the influence of modern means of transport (in particular about the motorcycle) in literature, fixes a new way of studying culture, because today we have to cope with more and more powerful and technologically advanced vehicles. Intellectuals acknowledge motorcycles an important role to describing society. Thanks to the motorcycle man exploits a new strength that enables him to overcome his limits. He feels a sort of divinity embodying the same peculiarities as his vehicle. In the past the horse was the most widespread means of transport while today, in an age of airplanes, ships and trains, it has been replaced by the motorcycle, both for the rider's posture and for his contact with the environment and its expressions: rain, sun and wind as well as the perfumes of the Earth. Just like the horse's motion was in the past a way to express narrative processes, the motorcycle has inherited this task today, therefore conditioning the contemporary way of living and thinking.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
5

STRAZZI, FRANCESCA. « Il veicolo a due ruote nell'immaginario letterario italiano del XX secolo ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/295.

Texte intégral
Résumé :
Parlare dell'influenza dei mezzi di trasporto moderni, e in particolare della motocicletta, nella letteratura italiana permette di aprire nuove prospettive di studio, perché oggi ci si confronta giornalmente con veicoli potenti e tecnologicamente sempre più avanzati. In ambito culturale gli intellettuali riconoscono al veicolo a due ruote un ruolo importante per descrivere la società. Attraverso la motocicletta l'individuo avverte in sé una nuova forza che lo porta a sperimentare l'ansia d'infinito. Egli si sente un nuovo centauro che ha assunto in sé le medesime caratteristiche di forza e velocità del suo mezzo meccanico. Nei secoli passati il veicolo più usato era il cavallo, nell'era di navi, treni e aerei il mezzo che più gli si avvicina è la moto, non solo per la postura del cavaliere, ma perché essa lascia il pilota a contatto con il paesaggio esterno, con i vari fenomeni atmosferici (pioggia, sole e vento) e con i profumi della natura. Se in passato il moto del cavallo poteva diventare il pretesto per esprimere determinati processi narrativi, nel Novecento tale compito è affidato alla motocicletta che cha finito per condizionare il modo di vivere e di pensare degli uomini del XX secolo.
Speaking about the influence of modern means of transport (in particular about the motorcycle) in literature, fixes a new way of studying culture, because today we have to cope with more and more powerful and technologically advanced vehicles. Intellectuals acknowledge motorcycles an important role to describing society. Thanks to the motorcycle man exploits a new strength that enables him to overcome his limits. He feels a sort of divinity embodying the same peculiarities as his vehicle. In the past the horse was the most widespread means of transport while today, in an age of airplanes, ships and trains, it has been replaced by the motorcycle, both for the rider's posture and for his contact with the environment and its expressions: rain, sun and wind as well as the perfumes of the Earth. Just like the horse's motion was in the past a way to express narrative processes, the motorcycle has inherited this task today, therefore conditioning the contemporary way of living and thinking.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
6

AVELLANO, VANIA. « Notizie biografiche su Dante nei commenti alla commedia del 14. secolo ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2014. http://hdl.handle.net/2108/201889.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
7

Schembari, Andrea. « Un lungo secolo "sentimentale". Sondaggi su Sciascia e il Settecento ». Thesis, Universita' degli Studi di Catania, 2011. http://hdl.handle.net/10761/318.

Texte intégral
Résumé :
L'analisi dei rapporti che avvicinano l'opera di Leonardo Sciascia alla storia, alle idee, e ai protagonisti del Settecento europeo, si e' troppo spesso concentrata sui valori illuministici espressi dall'opera stessa. Muovendo dalla considerazione che il Settecento, per Sciascia, e' innanzitutto categoria metastorica dell'interpretazione del mondo, questo studio articola in tre parti e nove sondaggi alcuni dei possibili approfondimenti sull'argomento. La prima parte analizza il saggio sul "Secolo educatore", il testo piu' importante dedicato dallo scrittore al Settecento e ai suoi autori; si e' scelto quindi di proporre due ulteriori valutazioni sul valore dell'affezione di Sciascia per le figure di Denis Diderot e Paul-Louis Courier. La seconda parte, tematica, affornta l'evoluzione della pratica e del genere della "conversazione", rilevando la presenza del modello francese e settecentesco nella prosa narrativa e saggistica dello scrittore. La terza, infine, e' dedicata alla rilettura delle due opere ambientate da Sciascia nel XVIII secolo, "Il Consiglio d'Egitto" e "Recitazione della controversia liparitana, dedicata ad A.D.". A tenere insieme le tre sezioni e' la ricchezza semantica acquistata - proprio nel Settecento - dalla parola "sentimento", che fornisce una convincente chiave di lettura del legame tra lo scrittore siciliano e il "lungo" secolo.
The analysis of the relationships that bring together the work of Leonardo Sciascia and the history, ideas and protagonists of Europe in the 18th century, is too often concentrated on the values of the Enlightenment that the work expressed. Beginning with the consideration that that century for Sciascia is above all a metahistoric category of the interpretation of the world, this study in three parts and nine essays articulates some possible elaborations on the subject. The first part analyses the essay headed "Il secolo educatore", the most importantant text dedicated by the writer to the 18th century and its authors; therefore it was chosen to propose two further examinations of the value of Sciascia's affection for the figures of Denis Diderot and Paul-Louis Courier. The second part, thematic, confronts the evolution of the practice and nature of the "conversazione", pointing out the presence of the French model and 18th century in the prose and essays of the author. The third, is dedicated to a new reading of the two works by Sciascia set in the XVIII century, "Il Consiglio d'Egitto" e "Recitazione della controversia liparitana, dedicata ad A.D.", preceded by a preface on the narrative implications of rewriting history. Keeping the three sections together, is the rich semantics/polysemy gained - in the 1700s - by the word "sentimento", that provides a convincing key to understanding the bond between the Sicilian author and the "long" 18th century.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
8

Simonato, Andrea <1981&gt. « Una memorabile visione. La divulgazione dell'opera di Dante nel XXI secolo ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2398.

Texte intégral
Résumé :
Il 23 dicembre 2002 un programma televisivo diventa un caso letterario. Roberto Benigni recita in prima serata su RAI Uno l'ultimo canto del Paradiso. Dal giorno seguente le vendite della Divina Commedia aumentano in maniera esponenziale: i letterati cominciano a riflettere sull'efficacia di questa performance, e l'opinione pubblica non risparmia le critiche a un sistema scolastico che in questi anni, di certo, non ha saputo produrre lo stesso interesse verso l'opera di Dante. A livello popolare sempre di più sono le persone che si appassionano alla trasposizione del viaggio dantesco messa in scena dal comico fiorentino. A livello didattico si tenta la corsa alla semplificazione o all'ausilio delle moderne tecnologie per cercare di comunicare attraverso gli strumenti multimediali più recenti a cui i ragazzi in età scolare sono più abituati e nei confronti dei quali, di conseguenza, dovrebbero essere più ricettivi. Partendo da questi presupposti è il caso di indagare per comprendere qual è il limite verso cui ci si può spingere senza rinnegare il messaggio originario dell'opera dantesca e allo stesso tempo permettere la massima ed efficace divulgazione del capolavoro letterario alla base della nostra cultura nazionale.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
9

Furlan, Cristiana. « "Travel to encounter" viaggi e alterità nella letteratura italiana sull'Africa tra diciannovesimo e ventesimo secolo ». Thesis, McGill University, 2010. http://digitool.Library.McGill.CA:80/R/?func=dbin-jump-full&object_id=86602.

Texte intégral
Résumé :
Travel as a primary human activity has long been examined in all its different facets and functions: exploration, discovery, conquest, quest for the unknown. It has been considered a means of self-discovery and self-determination. The scholarly literature on this topic has revealed that far from corresponding simply to a physical displacement, traveling represents above all a cognitive moment.
Building on travel as a privileged moment to acquire knowledge, this dissertation focuses on how physical displacement to non-familiar places and the encounter with a different civilization can change the mental structures and cultural categories of the traveler. Particular attention is devoted to the relationship between the traveler and the Other, in this specific case the populations of Africa.
My discussion takes into consideration the writings of three Italian authors who traveled to Africa at three very different but equally important moments in African history. Gaetano Casati was an explorer and witnessed the first phases of European colonization in North Africa. Alberto Moravia visited Africa after the sixties and witnessed the decolonization process. Finally, Gianni Celati traveled to the continent at the end of the 20th century and experienced the profound contradictions besetting contemporary post-colonial and neo-colonial Africa.
Although the historical context is necessary to understand the relational dynamics into play, the main argument of this thesis, i.e., the encounter with the Other, is explored within the post-colonial and cultural studies framework. This approach sheds new light on the texts, making new and different critical interpretations possible. Within this distinctive perspective, travel becomes the moment in which the encounter with the Other takes place. This framework, along with the phenomenological approach developed by Emmanuel Lévinas, has allowed me to emphasize the dialectical relationship between the Self and the Other.
A very contradictory reality has emerged, which continues to be problematic in recent years in spite of the fact that today people can travel more often and faster. In the final analysis, the nature of the traveler's relationship with the Other emerges ever more clearly as the result of a fundamental ethical choice.
Le voyage est, depuis toujours, une des plus importantes activités auxquelles l'humain s'adonne: qu'il s'agisse d'exploration, de découverte, de conquête, d'une recherche de l'inconnu ou d'une quête d'identité, les fonctions symboliques et métaphoriques du voyage ont fait déjà l'objet de nombreuses études. Ces dernières se sont d'ailleurs toutes attardées à un aspect primordial: le voyage ne signifie pas seulement un déplacement physique, il est avant tout un moment cognitif.
La présente thèse se penche précisément sur cet aspect pour en mieux faire ressortir les différents enjeux. Partant de la prémisse que le voyage constitue un moment propice à l'acquisition de nouvelles connaissances, nous démontrons comment le déplacement physique vers et à l'intérieur de lieux étrangers ainsi que la rencontre avec l'Autre - dans le cas qui nous préoccupe ici, les différentes populations de l'Afrique - influencent et modifient les structures culturelles du voyageur.
Le corpus analysé est formé des récits de voyage de trois auteurs qui ont visité l'Afrique à trois moments historiques différents mais tous aussi significatifs: l'exploration et la colonisation, la décolonisation, et enfin l'Afrique contemporaine aux prises avec la néo-colonisation et la pauvreté. Bien qu'une mise en contexte historique s'avère importante pour comprendre les récits de Gaetano Casati, Alberto Moravia et Gianni Celati, l'axe principal autour duquel tourne la présente thèse - la relation à l'Autre - sera abordé à partir d'un cadre théorique inspiré de la critique post-coloniale et des études culturelles. Ces approches combinées nous permettent de lire ces textes d'un point de vue différent et, par conséquent, d'en livrer une nouvelle interprétation.
Ce cadre critique, uni à l'approche phénoménologique d'Emmanuel Lévinas, nous permet ainsi de considérer la rencontre avec l'Autre qui émerge de l'expérience du voyage comme un moment charnière de la relation entre le soi et l'autre, une relation dont la réalité vécue s'avère hautement complexe et contradictoire, dans toutes les époques prises en considérations, et donc aussi dans la contemporanéité. En effet, bien que les voyages soient beaucoup plus fréquents aujourd'hui, et bien que les possibilités de rencontre avec l'Autre s'en trouvent multipliées, cette relation reste encore difficile à définir. Les termes à partir desquels la relation à l'Autre se développe demeurent, ultimement, le choix éthique du voyageur.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
10

Bernardi, Veronica <1991&gt. « I cronisti di Ezzelino : fonti, intrecci, strutture narrative nella cronachistica padana del XIII e del XIV secolo ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amsdottorato.unibo.it/9329/1/Bernardi_Veronica_tesi.pdf.

Texte intégral
Résumé :
Questa tesi di dottorato analizza la produzione storiografica della Marca Trevigiana, con particolare attenzione al corpus ezzeliniano, svolgendo un’analisi particolareggiata delle cronache di Gerardo Maurisio, Rolandino da Padova, dell’anonimo autore del Chronicon Marchiae Tarvisinae et Lombardiae, di Paride da Cerea, Niccolò Smereglo e Antonio Godi. Lo scopo è quello di mettere in luce innanzitutto quanto nella scrittura storica medievale le strutture letterarie abbiano contribuito a creare una tappa fondamentale per le origini della letteratura italiana. Di conseguenza la tesi mostra fra l’altro come Ezzelino da Romano abbia ricoperto non solo una posizione storica di rilievo assoluto ma sia stato anche un personaggio alla cui delineazione ha concorso una straordinaria stagione storiografica intrecciata a originali procedure narrative. Si pone infine attenzione al mito di Ezzelino e alla possibile ricezione delle cronache sopra richiamate nella Commedia dantesca e in altri testi successivi.
This thesis focuses on Medieval historiography, in particular the Marca Trevigiana commentators in the age of Ezzelino III da Romano (Gerardo Maurisio, Rolandino da Padova, the author of the Chronicon Marchiae Tarvisinae et Lombardiae, Paride da Cerea, Niccolò Smereglo, and Antonio Godi) in order to analyze the character of Ezzelino and his damnatio memoriae through XIII and XIV centuries writing. This group of citizens’ chronicles represents an intermediate landmark between the old universal chronicles and the new humanistic historiography. In this commentators’ opinion, after the perturbing experience of Ezzelino’s tyranny, it became impossible to reintroduce the canonic and traditional recording of events year by year. Hero or tyrant, Ezzelino had forced chroniclers to look at history from a different perspective. The research starts from the historical sources, in order to cover and examine the narrative techniques of these works. At a later stage, I relate my studies of these chronicles to the historiography of Dante’s life and highlight the connections to the Divine Comedy.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.

Livres sur le sujet "Letteratura italiana XVIII secolo"

1

Libertini italiani : Letteratura e idee tra XVII e XVIII secolo. Milano : Biblioteca universale Rizzoli, 2012.

Trouver le texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
2

Scrivere lettere nel XVIII secolo : Precettistica, prassi e letteratura. Verona : QuiEdit, 2012.

Trouver le texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
3

Andreatta, Silvana. Infanzia sola e letteratura tra XVIII e XIX secolo. Firenze : Firenze Atheneum, 2005.

Trouver le texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
4

Orazio nella letteratura italiana : Commentatori, traduttori, editori italiani di Quinto Orazio Flacco dal XV al XVIII secolo. Manziana (Roma) : Vecchiarelli, 2004.

Trouver le texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
5

Il proverbio nella letteratura italiana dal XV al XVII secolo : Atti delle giornate di studio, Università degli studi Roma Tre, Fondazione Marco Besso, Roma 5-6 dicembre 2012. Manziana (Roma) : Vecchiarelli editore, 2014.

Trouver le texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
6

Spagnoletti, Giacinto. La letteratura italiana del nostro secolo. Milano : Mondadori, 1985.

Trouver le texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
7

Spagnoletti, Giacinto. La letteratura italiana del nostro secolo. Milano : Mondadori, 1985.

Trouver le texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
8

La letteratura italiana del nostro secolo. Milano : A. Mondadori, 1985.

Trouver le texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
9

Giovanni, Nocentini. Storia della letteratura italiana del XX secolo. Arezzo : Helicon, 2000.

Trouver le texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
10

Alberto, Asor Rosa, dir. Letteratura italiana del Novecento : Bilancio di un secolo. Torino : Einaudi, 2000.

Trouver le texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.

Chapitres de livres sur le sujet "Letteratura italiana XVIII secolo"

1

De Pol, Roberto. « Il contributo dell’editore Georg Müller di Francoforte e del traduttore Johann Makle alla ricezione della letteratura italiana in Germania nel XVII secolo ». Dans The Medieval Translator, 313–43. Turnhout, Belgium : Brepols Publishers, 2020. http://dx.doi.org/10.1484/m.tmt-eb.5.120931.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
2

Azzetta, Luca. « Iniziative per un centenario. Dante al Dipartimento di Lettere e Filosofia ». Dans L'illustre volgare, 21–33. Firenze : Società Editrice Fiorentina, 2022. http://dx.doi.org/10.35948/dilef/978-88-6032-685-0.02.

Texte intégral
Résumé :
Il contributo presenta le iniziative maturate all’interno del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Firenze in occasione del settimo centenario della morte di Dante. In particolare si sofferma su due iniziative: dapprima l’ampio ciclo di conferenze Dante e i poeti italiani del Novecento, dedicato al vario rapporto intrattenuto da venti poetesse e poeti del secolo scorso con la poesia dell’Alighieri; quindi la mostra Onorevole e antico cittadino di Firenze. Il Bargello per Dante, ospitata nelle sale del Museo del Bargello, che ricostruisce le modalità con cui Firenze, pochi anni dopo la morte di Dante, si riappropriò della memoria e della figura del poeta, dando vita a un profondo processo di rielaborazione della memoria: esso culmina con la consacrazione dell’Alighieri dovuta a Giovanni Boccaccio e ha ricadute decisive per la storia della letteratura e della cultura italiana, cioè del modo in cui ancora oggi si guarda a Dante e si legge la Commedia. All’interno di questo percorso di riappropriazione un aspetto rilevante è quello che riguarda le prime traduzioni dai classici latini, che intrattengono con la Commedia un rapporto privilegiato e complesso.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
3

Ferrer, Eduardo Blasco. « Paolo D'Achille— Sintassi del parlato e tradizione scritta della lingua italiana. Analisi di testi dalle origini al secolo XVIII (I volgari d'Italia 4). Roma, Bonacci, 1990. Pp. 388 ». Dans 1992, 163–67. De Gruyter, 1993. http://dx.doi.org/10.1515/9783112419168-019.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
Nous offrons des réductions sur tous les plans premium pour les auteurs dont les œuvres sont incluses dans des sélections littéraires thématiques. Contactez-nous pour obtenir un code promo unique!

Vers la bibliographie