Articles de revues sur le sujet « Le Mille e una notte »

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1

Navarro Espinach, Germán. « La Edad Media a través del cine : La Trilogía de la Vida de Pasolini ». eari. educación artística. revista de investigación, no 10 (20 décembre 2019) : 286. http://dx.doi.org/10.7203/eari.10.14089.

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Résumé :
Resumen: El cine es una herramienta muy importante para aproximarse a otras épocas históricas con el objetivo de tratar cuestiones de género y diversidad. Un ejemplo claro al respecto lo constituye la denominada Trilogia della Vita o Trittico della Vita de Pier Paolo Pasolini, tres películas que recrean los cuentos eróticos más famosos de la Edad Media desde la Cristiandad al Islam: Il Decameron de Giovanni Boccaccio, I racconti di Canterbury de Geoffry Chaucer e Il fiore delle Mille e una notte. El cine nos muestra así a una literatura histórica singular que representa a una Edad Media diferente. En ese sentido, este artículo analiza por primera vez el valor que tienen estas tres películas de Pasolini en el área de conocimiento de la historia medieval desde la perspectiva queer para fomentar la educación artística y los derechos LGTBIQ+ en la universidad. Es también un pequeño homenaje a la biografía extraordinaria de Pasolini, escritor, filósofo y fundador del llamado cine de poesía. Palabras clave: cine, literatura, Edad Media, género, diversidad sexual, Pasolini, educación artística, derechos humanos. Abstract: Cinema is a very important tool to approach other historical periods with the aim of talking about gender and diversity. A clear example of this is the Trilogy of Life by Pier Paolo Pasolini, three films that recreate the most famous erotic tales of the Middle Ages from Christianity to Islam: Giovanni Boccaccio’s The Decameron, Geoffrey Chaucer’s The Canterbury Tales, and The Thousand and One Nights (often known as The Arabian Nights). Thereby, cinema shows us a singular historic literature that represents a different Middle Ages. In this way, this article analyzes for the first time the value of these three films in the knowledge area of Medieval History from the queer perspective to promote Art Education and GLBTIQ+ Rights at the University. It is also a small tribute to the extraordinary Pasolini’s biography, writer, philosopher and founder of the so-called poetry cinema. Keywords: cinema, literature, Middle Ages, gender, sexual diversity, Pasolini, art education, human rights. DOI: http://dx.doi.org/10.7203/eari.10.14089
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2

Rossi, Luca Carlo. « Una notte all’Opera con Gadda ». Giornale storico della letteratura italiana 195, no 649 (janvier 2018) : 59–75. http://dx.doi.org/10.1484/j.gsli.5.129740.

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Spallino, Patrizia. « La "Notte del Destino" : una notte di pace finché non spunterà l'alba ». Estudios Humanísticos. Filología, no 33 (1 décembre 2011) : 81. http://dx.doi.org/10.18002/ehf.v0i33.2892.

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Résumé :
En este artículo se presenta un análisis del concepto de "destino". En la tradición islámica que se inspira en la Noche del Destino, se celebra que Alá reveló el libro del Corán al profeta Mahoma. Sobre él, la lectura interpretada por algunos comentaristas islámicos. Pero el concepto de destino que ya se expresa en la poesía pre-islámica, para cambiar la reflexión teológica y abrir el debate sobre el problema del libre albedrío y la predestinación divina. Cierra la exposición la presentación de la idea del gran místico andaluz Ibn 'Arabi
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4

Mainiero, Teresa, et Marzia Rocchini. « Se una notte d'inverno un viaggiatore ». IPNOSI, no 1 (juillet 2013) : 85–91. http://dx.doi.org/10.3280/ipn2013-001006.

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Bigongiari, Piero. « UNA NOTTE DI VENTO A SIRACUSA ». Forum Italicum : A Journal of Italian Studies 20, no 1 (mars 1986) : 107–9. http://dx.doi.org/10.1177/001458588602000107.

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Tognocchi, Luca. « “La notte” di Dino Campana e Faust : tra metamorfosi e iniziazione ». Quaderni d'italianistica 43, no 1 (26 janvier 2023) : 117–30. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v43i1.40182.

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Résumé :
Questo articolo indaga il tema della notte e la funzione poetica del personaggio di Faust all’interno delle prime sezioni dei Canti Orfici (“La Notte” e i “Notturni”) di Dino Campana. Campana dichiarò di voler fare del suo libro un “piccolo Faust,” e nomina proprio Faust come io-lirico della “Notte.” Inoltre, sono presenti espliciti richiami testuali alla scena “Notte di Valpurga” della tragedia goethiana, parzialmente tradotta da Campana in una lettera del settembre 1917. In entrambe le opere, la notte permette la violazione dello status quo e consente all’io di valicare i propri confini. Se il notturno faustiano presenta continue metamorfosi e/o travestimenti dei personaggi in scena e include un rituale d’iniziazione cui lo stesso Faust prende parte, la notte campaniana diventa luogo e momento di trasformazione, secondo modalità carnevalesche, e di iniziazione ai culti misterici, che verranno studiate e approfondite nell’articolo.
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Vitacolonna, Luciano. « Analisi di una lirica pavesiana : La notte ». Quaderns d’Italià 17 (2 novembre 2012) : 171. http://dx.doi.org/10.5565/rev/qdi.327.

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Salveti, Gaetano. « GAETANO SALVETI : DA UNA NOTTE CON ULISSE ». Forum Italicum : A Journal of Italian Studies 24, no 1 (mars 1990) : 97–99. http://dx.doi.org/10.1177/001458589002400108.

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Usher, Jonathan. « INTERRUPTORY MECHANISMS IN CALVINO'S ‘SE UNA NOTTE …’ ». Italian Studies 45, no 1 (janvier 1990) : 81–102. http://dx.doi.org/10.1179/its.1990.45.1.81.

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Ritrovato, Salvatore. « Stagioni e figure della notte nella poesia di Paolo Volponi ». Quaderni d'italianistica 43, no 1 (26 janvier 2023) : 131–47. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v43i1.40183.

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Résumé :
Il presente articolo offre un attraversamento del tema, ma sarebbe meglio dire del “sentimento” della notte, nella poesia di Volponi, nella quale è presente sin dalle prime raccolte, e non cessa di prodursi in immagini intense nei versi della maturità e della vecchiaia. In particolare, si intende dimostrare la problematica evoluzione della notte dalla originaria dimensione lirica, legata alle stagioni naturali della terra, in cerca di una simbiosi con la vita interiore del poeta (sulla quale la bufera bellica ha lasciato ferito e cicatrici), a una nuova lucida e a volte angosciata percezione della notte, ormai tradita dall’uomo che la proietta su uno sfondo insonne e inerte di struggenti fantasmi lirici (come per esempio la luna).
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Brysiak, Anna Małgorzata. « “La luna è piena e il lago riposa tranquillo. O quasi.” Percorsi nella prosa notturna di Fleur Jaeggy ». Quaderni d'italianistica 43, no 1 (26 janvier 2023) : 169–83. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v43i1.40185.

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Résumé :
L’articolo intende mostrare la pervasività della figura della notte nell’opera narrativa di Fleur Jaeggy e segnalare dei percorsi nella sua prosa, partendo dal fascino dell’autrice per la notte, momento elettivo della sua creazione oltre che sfondo costante delle sue opere letterarie. Della rappresentazione della notte in Jaeggy viene posta in primo piano la dimensione perturbante, enigmatica e spiazzante, propria dei personaggi così come della poetica dell’autrice. Ancora, il saggio si propone di mostrare la ricca, originale e multiforme centralità dell’esperienza e dell’immaginario della notte nella prosa di Jaeggy e nel suo mondo letterario, individuando passaggi in cui la notte si manifesta ora quale luogo dell’anima, ora spazio di incontro con fantasmi e doppi, ora punto di congiunzione fra dimensione spirituale e spettrale. Si indagano infine gli scenari tenebrosi in cui i protagonisti di Jaeggy trovano una forma di apparente distacco o, addirittura, di preparazione alla morte.
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Tincani, Chiara. « L'inadempimento all'obbligo di assistenza nel trasporto aereo e il danno risarcibile ». RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no 19 (février 2018) : 57–72. http://dx.doi.org/10.3280/dt2017-019003.

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Résumé :
A causa della cancellazione del volo, un passeggero è rimasto in aeroporto per un giorno e una notte e il vettore non gli ha prestato assistenza, come previsto dall'art. 9 del reg. (CE) n. 261/2004. Il vettore non ha trovato alcuna sistemazione per la notte al passeggero, il quale ha acquistato cibo e bevande. Il passeggero ha avviato un'azione legale ed ha ottenuto una somma corrispondente al costo di ciò che aveva mangiato e bevuto
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Manella, Gabriele, Emanuele Giordano, Tommaso Rimondi et Dominique Crozat. « Tra consumo e rischio : l'ambivalenza della vita di notte tra gli studenti di Montpellier e di Bologna ». SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no 126 (janvier 2022) : 97–117. http://dx.doi.org/10.3280/sur2021-126006.

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Résumé :
La notte è passata dall'essere una dimensione "residuale" della giornata ad un importante segmento della socialità e dell'economia di molte città, diventando anche una "fucina" di nuove pratiche di consumo e di fruizione degli spazi urbani. Non mancano però contrasti e conflitti: tra le varie popolazioni che fruiscono degli stessi spazi, ma anche tra la diffusione di alcune pratiche e le politiche dell'ammi¬nistrazione locale che tentano di regolarle. Questo articolo si propone di approfondire gli usi dello spazio pubblico da parte degli studenti a Bologna e Montpellier, evidenziando le pratiche sociali e di consumo messe in atto durante la notte.
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GAERTNER, J. « PEREC'S 53 JOURS AND CALVINO'S SE UNA NOTTE D'INVERNO... » French Studies Bulletin 20, no 72 (1 janvier 1999) : 9–10. http://dx.doi.org/10.1093/frebul/20.72.9.

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Kottman, Paul. « SE UNA NOTTE D'INVERNO UN VIAGGIATORE : L'APERTURA DELLA CHIUSURA ». Forum Italicum : A Journal of Italian Studies 30, no 1 (mars 1996) : 55–64. http://dx.doi.org/10.1177/001458589603000103.

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Polanowska, Patrycja. « La voce “sull’orlo della notte.” Milo De Angelis e Stéphane Mallarmé ». Quaderni d'italianistica 43, no 1 (26 janvier 2023) : 185–208. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v43i1.40186.

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Résumé :
Con la poesia moderna l’immagine onirica e il sogno di un’unità nuova, fortemente presenti nel Romanticismo, sfociano spesso nel quadro della lacerazione e dell’impossibilità della notte. Dal punto di vista filosofico tale tendenza viene rappresentata da Maurice Blanchot che nel saggio Lo spazio letterario propone una distinzione tra prima e altra notte. Il suo modello risulta direttamente applicabile all’opera di Stéphane Mallarmé, considerando soprattutto l’ottica di Igitur. L’articolo si propone di esaminare tale aspetto, mettendolo in contrasto con la poesia contemporanea di Milo De Angelis, l’autore che esordisce nel 1976 con Somiglianze, opponendosi in modo esplicito al mallarmeano “sogno” della purezza. Nelle sue raccolte, la notte viene tendenzialmente riscoperta attraverso la dimensione lirico-tragica. Un’analisi contrastiva di questi approcci permette di definire il senso profondo delle immagini notturne, ma anche i prerequisiti necessari perché esse si realizzino, indipendentemente dalle distanze poetiche.
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Puglisi, Melania. « Eros e linguaggio in Se una notte d'inverno un viaggiatore ». Cuadernos de Filología Italiana 28 (15 juillet 2021) : 379–403. http://dx.doi.org/10.5209/cfit.72734.

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Résumé :
Quanto e in che modo l’eros informa la scrittura calviniana? L'articolo propone un approfondimento nuovo e originale sul tema, toccato finora in modo complessivo solo in Gabriele 1994, e lo fa in modo interdisciplinare, secondo due prospettive: quella letteraria e quella linguistica. L’analisi si concentra su Se una notte d’inverno un viaggiatore, in particolare sulla scena erotica del romanzo, caratterizzata dalla descrizione del sesso come lettura del corpo. L’articolo mostra come, sia sul piano letterario sia su quello linguistico, il romanzo sia pervaso dall’erotismo in modo più profondo di quanto si creda. Ciò si rileva, per fare qualche esempio, in diversi passi che comunicano tra loro a distanza, in domande a cui si dà risposta dopo qualche pagina, nelle ripetizioni di parole chiave. La struttura stessa dei capitoli, così come la successione degli eventi, segue uno schema che sembra trovare una ragion d’essere nella tematica erotica. L’autore veicola il proprio pensiero sull’erotismo anche attraverso le peculiari strategie linguistiche che adotta e che sembrano essere la conseguenza naturale della sua teoria sulla difficile rappresentabilità dell’eros in letteratura.
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Buccino, Alessia. « Le mille guerre di Iryna ». PSICOBIETTIVO, no 3 (décembre 2022) : 103–9. http://dx.doi.org/10.3280/psob2022-003009.

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Résumé :
Il lavoro clinico con Iryna ha rappresentato un chiaro esempio di quanto sia necessario affrontare gli interventi psicologici di emergenza e quel- li in cui si incontrano eventi traumatici, disagio sociale, esclusione e solitudine, coinvolgendo tutti gli attori coinvolti nella vicenda, compresi gli operatori che hanno partecipato agli interventi di aiuto, i caregivers e tutte le persone coinvolte affettivamente. È necessario liberarsi dei preconcetti lineari tra causa ed effetto e affrontare ogni vicenda attraverso una visione globale e unitaria dell'individuo e della sua storia, cercando fragilità e risorse, personali e collettive. Nel caso di Iryna, la guerra da cui è fuggita rappresenta soltanto una delle tante guerre, dei tanti traumi da dover affrontare e andavano cercate risorse che erano rimaste sepolte dalle macerie e che insieme a lei bisognava ritrovare.
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Grandi, Tommaso. « “In camera oscura.” Fenomenologia del notturno ed estetica dell’indefinito in Giacomo Leopardi ». Quaderni d'italianistica 43, no 1 (26 janvier 2023) : 81–99. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v43i1.40180.

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Résumé :
Questo contributo analizza i temi della notte e dell’indefinito nell’opera di Giacomo Leopardi, muovendo dalla concezione preromantica del notturno, dalla Philosophical Enquiry di Burke e dalla meditazione zibaldoniana intorno al primato gnoseologico della facoltà immaginativa. Attraverso il confronto con il pensiero di Novalis sul motivo della lontananza e con la psicologia sartriana de L’imaginaire (1940), s’intende mostrare come la notte, nell’opera leopardiana, rappresenti la dimensione estetica privilegiata per la manifestazione dell’immaginario, in una prospettiva che, non solo delinea un’estetica del lontano e dell’indefinito, ma apre anche alla specificità fondativa, nei confronti della coscienza, dell’atto immaginativo, operando lo stesso ribaltamento nella gerarchia delle facoltà che Sartre porrà in essere oltre un secolo più tardi.
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Di Martino, Simona. « Le visioni letterarie di Alfonso Varano e Giacomo Leopardi : tra teologia e ghost story ? » Quaderni d'italianistica 43, no 1 (26 janvier 2023) : 57–80. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v43i1.40178.

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Résumé :
L’articolo intende analizzare il ruolo della notte come momento privilegiato per il manifestarsi di visioni di defunti ed entità soprannaturali nelle Visioni sacre e morali di Alfonso Varano, pubblicate postume nel 1789, e nell’“Appressamento della morte,” composto nel 1816, di Giacomo Leopardi. Nonostante l’impianto moralistico di tali opere e il loro debito alla tradizione medievale e soprattutto dantesca, i poemetti presi in esame dimostrano che il fenomeno delle visioni è fortemente caratterizzato da elementi, quali terrore e meraviglia, che compaiono anche nei romanzi gotici che nello stesso periodo si stavano diffondendo nel resto d’Europa e particolarmente nel contesto anglosassone. La notte, pertanto, confermandosi lo spazio temporale più propizio per l’apparizione degli spiriti, contribuisce alla creazione di un immaginario “fantasmagorico” italiano moderno, suggerendo un’interpretazione delle due opere scelte in termini di una ghost story italiana ante litteram.
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Arcangeli, Giulia. « Dovere di protezione dell'albergatore per danni alla persona dovuta al fatto penale di terzi ». RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no 35 (avril 2022) : 105–29. http://dx.doi.org/10.3280/dt2022-035009.

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La High Court of Justice esamina un caso di richiesta di risarcimento del danno, fisico e psichico, subito dalle ospiti di un hotel aggredite da un estra-neo introdottosi durante la notte. Precisato il diverso approccio del modello degli ordinamenti anglosassoni sul tema della responsabilità dopo una breve disamina del contratto di albergo, si approfondiscono analogie e differenze sulla responsabilità dell'albergatore tra civil law e common law, facendo specifico riferimento agli "obblighi di protezione", con una proiezione sul possibile esito del giudizio in Italia
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Cuzzi, Marco. « «Moderno, veloce, di servizio» : il conservatorismo popolare de «La Notte» ». STORIA IN LOMBARDIA, no 1 (juillet 2021) : 67–89. http://dx.doi.org/10.3280/sil2020-001003.

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Résumé :
Voluto dall'industriale del cemento Carlo Pesenti come quotidiano elettorale per contrastare le sinistre alle elezioni politiche italiane del 1953, «La Notte» diventò un protagonista del giorna-lismo di Milano dagli anni Cinquanta ai Settanta. Caratterizzato da uno stile dinamico, «La Notte» fu un quotidiano di informazione, riportando notizie di ogni tipo, dalla politica naziona-le alla vita economica, sociale e persino notturna. Fu il primo tabloid italiano. Il suo direttore Nino Nutrizio, un giornalista di destra, schierò il giornale con la Maggioranza silenziosa e con il "blocco d?ordine" anticomunista. Quando si accorse che l?estremismo neofascista stava mo-nopolizzando la reazione moderata milanese, Nutrizio si allontanò dal Movimento Sociale Ita-liano, schierandosi con le istituzioni. L?avvento delle televisioni commerciali ne fece declinare il successo. Dimessosi il direttore nel 1979, nella fase più acuta del terrorismo, il giornale so-pravvivrà fino al 1994, all?alba di una nuova epoca per Milano e per l?Italia.
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Pavia, Luisa Sternfeld. « La Voce Dei Pazienti : Certe Luci Non Puoi Spegnerle ». Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 29, no 2 (25 mai 2017) : 144–45. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2017.647.

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Questa toccante testimonianza di Sabrina ci aiuta a capire che la vita è una costante sfida alla nostra capacità di resistere e di reagire alle avversità. A momenti felici si alternano momenti di buio e la luce in fondo al tunnel sembra non arrivare mai. Ma noi siamo fatti di una materia complessa, in cui il dolore e la capacità di reagire possono e devono convivere per creare un delicato equilibrio. Alla notte segue sempre il giorno e quello che arriva potrebbe, finalmente, essere un giorno di speranza.
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Fiorita, Nicola. « Uguaglianza e libertŕ religiosa negli "anni zero" ». DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no 1 (mai 2011) : 30–49. http://dx.doi.org/10.3280/diri2011-001003.

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Megale, Teresa. « «A li occhi miei ricominciò diletto». Il Purgatorio di Dante nella regia di Federico Tiezzi (2021) ». Dante e l'Arte 9 (22 décembre 2022) : 75–86. http://dx.doi.org/10.5565/rev/dea.181.

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Il saggio ricostruisce la regia di Federico Tiezzi per il secondo allestimento (2021) de Il Purgatorio. La notte lava la mente, su drammaturgia di Mario Luzi. L’analisi dello spettacolo, immerso nella straniante condizione dell’attesa e in una particolare dulcedo atmosferica e psicologica, offre l’occasione per esaminare la scrittura scenica del regista toscano e per ingrandire il lavoro d’attore di Sandro Lombardi, fondato in modo speciale sull’universo poetico di Dante.
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Bruno, Davide, et Marie Rose Moro. « La lunga notte dell'esilio. Gruppi istituzionali e centri per immigrati in Italia ». GRUPPI, no 3 (octobre 2011) : 95–105. http://dx.doi.org/10.3280/gru2010-003010.

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Résumé :
I Centri di Permanenza Temporanei (CPT) accolgono gli stranieri in una situazione di irregolaritŕ rispetto alle leggi italiane sull'immigrazione. Si tratta essenzialmente di persone in attesa dell'esecuzione del provvedimento di espulsione o che, non trovandosi in possesso di documenti d'identitŕ, devono essere identificate. A partire da una esperienza sul campo svolta in un CPT italiano e dall'analisi della letteratura, l'autore analizza la dinamica istituzionale propria di queste strutture e le interazioni con l'esterno. Lo scopo di questo lavoro č infatti quello di interrogarci sulla funzione di questi luoghi nella societŕ. Attraverso un parallelo con istituti che hanno caratteristiche analoghe di istituzioni totali, giungeremo alla conclusione che il funzionamento di tali centri sembra essere legato alla messa in campo di meccanismi di difesa rispetto al sentimento del "perturbante", suscitato dall'incontro con lo straniero. Verranno inoltre presentati approcci terapeutici di gruppo per la presa in carico del paziente migrante, che tengano in considerazione gli aspetti di sofferenza psichica legati al trauma migratorio.
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Straticň, Ettore, Stefania Forconi, Enrico Vernizzi, Cristina Benazzi et Filippo Nocini. « Il trattamento delle madri infanticide in OPG. Analisi di dieci pazienti internate presso l'OPG di Castiglione delle Stiviere ». RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no 3 (décembre 2012) : 125–34. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2012-003008.

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Résumé :
La riemergenza del passato puň assumere nell'esperienza psicopatologica le caratteristiche del vissuto persecutorio; come č rappresentato dalla figura di Mnemon, il testimone di una inadempienza dell'eroe nella Grecia arcaica. Al culmine della esperienza delirante dalla profonditŕ del pozzo della memoria puň emergere il riflesso di un sosia portatore di un Ideale dell'Io irraggiungibile, incorruttibile ed atemporale, che testimonia di una macchia, di una colpa, di una vergogna. Č quanto accade nel romanzo incompiuto di James "Il senso del passato", in cui il protagonista rimane prigioniero della sua stessa fascinazione per un'antica dimora londinese avuta in ereditŕ: qui il passato si materializza nella figura di un ritratto di spalle; quando una notte egli avrŕ la ventura di incontrare l'uomo del ritratto, ne riconoscerŕ nel volto il suo stesso volto.
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Belgradi, Davide. « Il voyeurismo e il desiderio dell’io : un’indagine del fenomeno voyeuristico in due testi di Italo Calvino ». Forum Italicum : A Journal of Italian Studies 55, no 1 (18 janvier 2021) : 21–42. http://dx.doi.org/10.1177/0014585820948449.

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L’articolo analizza il fenomeno voyeuristico in due testi di Italo Calvino tratti da Se una notte d’inverno un viaggiatore. L’analisi, preceduta da una necessaria introduzione al tema della visualità calviniana, propone una lettura dei testi in questione incentrata sulla relazione tra sguardo ed erotismo, di cui il voyeurismo si sostanzia. Tale indagine ha fatto emergere le correlazioni tra il voyeurismo e la formazione, in senso lacaniano, dell’io. Dei protagonisti-voyeur si sono riscontrati, in maniera differente, gli sviluppi delle dinamiche di pulsione e desiderio dell’io, e si è tentato di mostrare come in questi testi tali aspetti possano rappresentare la manifestazione di un preciso metodo conoscitivo: di un singolare modo di stare al mondo e di definire i confini dell’io nella relazione con gli altri.
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Ribeiro do Prado, Vanessa. « “Zhenshchina mozhet vse!”, sim, senhores ! » Caderno Espaço Feminino 33, no 1 (13 septembre 2020) : 442–45. http://dx.doi.org/10.14393/cef-v33n1-2020-20.

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A presente resenha pretende analisar e, ao mesmo tempo, apresentar às leitoras e leitores a recente tradução para o português da obra "Una donna può tutto. 1941: volano le Streghe della notte" (no original), da jornalista e escritora italiana Ritanna Armeni. No Brasil, o livro recebeu o título de "As Bruxas da Noite: a história não contada do regimento aéreo russo na Segunda Guerra Mundial", e foi editada e publicada pela Editora Seoman, do Grupo Editorial Pensamento. Para além do cenário bélico, a obra aborda temáticas de gênero, como misoginia e sororidade.
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Jacobsen, Mara Mauri. « La "formazione" della contingenza : Se una notte d'inverno e il "racconto" lacaniano sull'amore ». Quaderni d'italianistica 13, no 2 (1 octobre 1992) : 217–30. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v13i2.10110.

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Usher, Jon. « FROM ‘SUPER-ALBERO’ TO ‘IPER-ROMANZO’ : LEXICAL CONTINUITY AND CONSTRAINT IN CALVINO'SSE UNA NOTTE D'INVERNO ». Italian Studies 51, no 1 (janvier 1996) : 181–203. http://dx.doi.org/10.1179/its.1996.51.1.181.

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Testa, Carlo. « Per una traduzione multidimensionale della poesia : “Notte, strada, lampione, farmacia” di Aleksandr Blok tra esistenzialismo e simbolismo ». Quaderni d'italianistica 34, no 1 (22 juillet 2013) : 217–40. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v34i1.19880.

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Résumé :
Questo articolo propone al pubblico di lingua italiana una nuova traduzione in verso e rima, commentata e ragionata, della classica poesia blokiana “Notte, strada, lampione, farmacia,” anche nota come Danza macabra II (1912), tratta dalla raccolta Un mondo terribile (Strashnyi mir). La mia proposta viene presentata analiticamente attraverso un confronto puntuale con quattro preesistenti traduzioni in italiano: in primo luogo quella di Renato Poggioli, ne Il fiore del verso russo (1949), e successivamente quelle di Angelo Maria Ripellino (1975), Bruno Carnevali (1977) e Sergio Pescatori (1981). La caratteristica precipua di questa mia proposta è la presentazione di una traduzione poetica, ovvero una traduzione “multidimensionale” che nella lingua destinataria conservi, oltre ovviamente ad un massimo possibile della dimensione semantica (il “senso” strettamente letterale), anche tratti di verso e rima quanto più possibile simili a quelli che il testo di partenza possiede nella propria veste originale.
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Muratore, Mary Jo. « The Reader Defied : Text as Adversary in Calvino's Se una notte d’inverno un viaggiatore ». Quaderni d'italianistica 15, no 1-2 (1 octobre 1994) : 111–19. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v15i1-2.10243.

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Mirčetić, Predrag. « Allegra o lenta : un’altra lettura del romanzo di Italo Calvino “Se una notte d’inverno un viaggiatore” ». Italica Belgradensia 2015, no 2 (2015) : 63–74. http://dx.doi.org/10.18485/italbg.2015.2.4.

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Benfatti, Flávia Andrea Rodrigues. « A masculinidade em foco : uma reflexão do tema nas narrativas autobiográficas Tropic of Cancer e Tropic of Capricorn ». Revista Eletrônica da ANPHLAC, no 17 (22 mars 2015) : 87–106. http://dx.doi.org/10.46752/anphlac.17.2014.2213.

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Résumé :
ResumoEste artigo discute os conceitos de masculinidade e, em menor escala, femininidade e feminismo no contexto da hegemonia masculina heterossexual resgatando o legado do patriarcalismo que as sociedades ocidentais testemunharam e ainda contribuem para sua perpetuação. Dentro das discussões de gênero e sexualidade, teóricos apontam esse legado patriarcal de forma a nos permitir interpretá-lo como um peso que o homem carrega ao longo de sua trajetória de vida. Nesse sentido, o homem heterossexual sempre precisou e ainda precisa provar sua virilidade a fim de reforçá-la e impedir que outras formas de sexualidade ocupem um espaço que sempre fora seu. Essa hegemonia é, portanto, interpretada dentro das narrativas Tropic of Cancer e Tropic of Capricorn, do escritor norte-americano Henry Miller, ancoradas pelo período entreguerras.Palavras-chave: masculinidade heterossexual; narrativas; Henry Miller.
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Sánchez Fernández, Luis Vicente, Pedro Arcos González, Rolando Neri Vela et Elisa Hernández Martín. « La pandemia de gripe de 1918-1919 en territorio asturiano : de padecimiento histórico a enfermedad emergente cien años después / The Influenza pandemics of 1918-1919 in Asturian territory : Analysis of a 100-year process going from historical suffering to emerging disease ». Ería 1, no 1 (13 mai 2019) : 79–97. http://dx.doi.org/10.17811/er.1.2019.79-97.

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Résumé :
La pandemia de gripe de 1918 y 1919 ha sido considerada una de las mayores catástrofes sanitarias del siglo xx. España alcanzó una tasa de mortalidad de 13,03 por mil habitantes. Este estudio pone de manifiesto una realidad diferenciadora en el Principado de Asturias, por un lado: Oviedo, Gijón y Avilés como núcleos urbanos con una tasa de mortalidad de 8,84 por mil habitantes y de otro Cangas del Narcea representativode una zona rural donde la enfermedad duró más tiempo y causó una mortalidad significativamente mayor. Esta gripe es una enfermedad que sigue activa entre nosotros.La pandémie de grippe de 1918 et 1919 en Espagne a étéconsidérée comme l’une des plus grandes catastrophes sanitaires du xxe siècle, atteignant un taux de mortalité de 13,03 pour mille habitants. Cette étude montre de différents impacts de l’épidémie dans les zones urbaines et rurales de la Principauté des Asturies. Dans les zones urbaines d’Oviedo, de Gijón et d’Avilés, le taux de mortalité était de 8,84 pour mille habitants, tandis que dans la zone rurale de Cangas del Narcea, la maladie a duré plus longtemps et a entraîné une mortaliténettement plus élevée. Bien que présentant des différences épidémiologiques et temporelles, la grippe reste une maladie périodiquement présente parmi nous.The 1918/19 influenza pandemic has been considered one of the biggest health disaters of the twentieth century. In Spain it reached a mortality rate of 13.03 per thousand inhabitants. This study shows a distinct reality in the Principality of Asturias, on the one hand we have Oviedo, Gijón and Avilés as centers of urban structure with a mortality rate of 8.80 per thousand inhabitants. On the other hand, Cangas del Narcea, representing a rural area, where the disease lasted longer and caused a significantly higher mortality. Flu is a disease that is still active today.
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Briziarelli, Susan. « What's In a Name ? A Seventeenth-Century Book, Detective Fiction, and Calvino'sSe una notte d'inverno un viaggiatore ». Romance Quarterly 57, no 1 (30 novembre 2009) : 77–91. http://dx.doi.org/10.1080/08831150903334127.

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Vacante, Salvatore. « Le paludi di Eritre : un'interpretazione ecologico-ambientale ». Klio 99, no 2 (7 février 2018) : 399–419. http://dx.doi.org/10.1515/klio-2017-0032.

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Résumé :
Riassunto: Le fonti relative alle paludi di Eritre in Asia Minore sono qui riesaminate in chiave storico-ambientale. La menzione dell'organizzazione degli heleoreontes o ‚Guardiani delle paludi‘ su una pietra confinaria dai dintorni di Eritre fornisce evidenza circa l'amministrazione della chōra cittadina nel periodo tardo Classico – primo Ellenistico. Una nuova datazione per l'iscrizione è suggerita, precisamente al tardo IV secolo a. C., quando le città greche della costa anatolica furono conquistate dai Macedoni. I ‚Guardiani delle paludi‘ erano probabilmente membri di una delle chiliastyes (‚gruppi di mille‘) territoriali forse introdotte sotto Alessandro Magno. L'evidenza disponibile induce ad annoverare le locali paludi nel gruppo delle antiche e oggi per lo più estinte ‚foreste allagate‘ mediterranee.
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Pizzi, Elisabetta, Giovanna Attinà et Benedetta Russo. « Le mille guerre di Iryna. Commento al caso clinico in una prospettiva cognitivo-comportamentale ». PSICOBIETTIVO, no 3 (décembre 2022) : 110–15. http://dx.doi.org/10.3280/psob2022-003010.

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Résumé :
L'articolo Le mille guerra di Iryna racconta la storia personale e clinica di un'adolescente ucraina che viveva in un orfanotrofio coi suoi fratel- li minori, prima che una tutor li portasse in Italia a causa dell'invasione russa dell'Ucraina. La sofferenza di Iryna si palesa nella famiglia ospitante attraverso il sintomo del mutismo. Iryna e la famiglia ospitante vengono prese in carico da una terapeuta di orientamento sistemico-relazionale. In questo articolo si ipotizza che la paziente possa presentare più traumatizzazioni, conseguenti a eventi sia re- lazionali, che ambientali. A partire da questa ipotesi, si confrontano gli interventi terapeutici attuati nell'ottica sistemico-relazionale con quelli che avrebbe potuto realizzare un terapeuta di orientamento cognitivo-comportamentale.
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Petrillo, Agostino, et Palmas Luca Queirolo. « "Andando tranquilli verso la notte?" Discutendo con Mike Davis su Obama, la crisi, le frontiere.. » MONDI MIGRANTI, no 2 (octobre 2009) : 97–102. http://dx.doi.org/10.3280/mm2009-002007.

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Résumé :
Mike Davis č uno dei piů originali sociologi urbani americani degli ultimi decenni. A partire da un testo divenuto ormai classico La cittŕ di quarzo, uscito nel 1990, in cui ricostruiva la storia urbana di Los Angeles in chiave di grande disutopia della dispersione spaziale e del controllo sociale, egli ha prodotto tutta una serie di lavori che hanno al loro centro il tema delle trasformazioni delle metropoli contemporanee e il ruolo che in esse giocano le lotte e i movimenti dei migranti. Il presente contributo si interroga, utilizzando la forma dell'intervista, sui temi delle frontiere, della crisi con le sue ricadute sulle vite dei migranti, sulle nuove opzioni politiche sul tema aperte dalla presidenza Obama.
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Esteves, Lainister de O. « Literatura marginal americana : do épico confessional ao niilismo erótico ». Viso : Cadernos de estética aplicada 4, no 9 (8 juin 2011) : 85–103. http://dx.doi.org/10.22409/1981-4062/v9i/103.

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Résumé :
O objetivo deste artigo é analisar como a prosa ficcional norte americana do século XX se define a partir de um modelo de herói marginal. Autores como Henry Miller; Jack Kerouac e Charles Bukowski dramatizam um tipo de heroísmo baseado na representação de temas como liberdade e redenção que permite pensar como determinados textos se encontram na configuração de uma suposta linhagem literária.
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Criveller, Claudia. « Andrej Sinjavskij, il ‘nobile brigante’ ». Mnemosyne, no 5 (15 octobre 2018) : 11. http://dx.doi.org/10.14428/mnemosyne.v0i5.14243.

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Résumé :
Nella seconda parte del XX secolo in Unione Sovietica accanto alla letteratura ufficiale del canone realista socialista si diffuse ampiamente la letteratura clandestina del samizdat, nel cui contesto la letteratura autobiografica e memorialistica occupa un posto centrale. Un primo filone tenta di ristabilire la verità dei fatti storici, un secondo utilizza invece gli strumenti della letterarietà, fondendo elemento reale e invenzione, al fine di cercare una verità individuale e al tempo stesso universale più elevata. Il presente lavoro indaga il caso di Andrej D. Sinjavskij (1925-1997), vittima della repressione sovietica. Nelle sue opere autobiografiche Buona notte ! e Una voce dal coro egli utilizza diversi procedimenti autofinzionali (creazione di un personaggio alter-ego come il santo folle della tradizione, l’archetipo letterario dell’uomo superfluo, il personaggio delle fiabe russe del sempliciotto, nonché l’uso del paratesto e di elementi strutturali diversi). Il saggio indaga l’uso dello pseudonimo di Abram Terz, personaggio tratto dal folclore ebraico di Odessa.
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Santos, Jandir, et Eduardo Almeida. « Por um épico homossexual : as estratégias de releitura homoafetiva em A canção de Aquiles, de Madeline Miller - Jandir Silva dos Santos e Eduardo Alves de Almeida ». Revista Épicas 11, jun22 (30 juin 2022) : 52–62. http://dx.doi.org/10.47044/2527-080x.2022v11.5262.

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A figura quase mítica de Homero legou-nos um dos expoentes para o estudo do gênero épico: Ilíada, que versa sobre a queda da poderosa cidade de Tróia e a ação de um de seus protagonistas, o semideus Aquiles. Madeline Miller, escritora norte-americana, toma a saga do herói e produz a releitura A canção de Aquiles (2021), romance que narra os eventos da Guerra de Tróia (além dos anos formativos da vida de Aquiles) a partir da visão de Pátroclo, a quem o texto clássico refere-se como grande amigo do semideus e Miller retrata como seu amante. Reconfigurando um dos textos fundantes da cultura ocidental a partir de uma sensibilidade homoafetiva estruturante, Miller contempla Bakhtin (1997) quando este fala sobre a estabilidade relativa do gênero, Wood (2011) ao tratar sobre as formas subversivas de uso das mecânicas dos gêneros textuais clássicos, e as considerações de Regina Dalcastagnè (2012) acerca da contestação do território literário e seus discursos heteronormativos, o que então era apenas subtexto nos versos de Homero. Desse modo, Miller questiona os valores hegemônicos que permeiam o épico, imbuindo um de seus derivados, o romance, com uma possibilidade de representação LGBTQIA+ passível de leitura à luz da Teoria Queer.
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Fontana, Dario, et Giovanni Solinas. « Qualità del lavoro nell'industria digitalizzata : risultati di una ricerca empirica ». SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no 158 (novembre 2020) : 74–95. http://dx.doi.org/10.3280/sl2020-158004.

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Résumé :
In questo saggio si discutono i risultati di una ricerca sulle condizioni di lavoro in imprese "digitalizzate". Sono stati intervistati oltre mille lavoratori occupati in imprese manifatturiere e nel settore bancario nella provincia di Modena. L'indagine ha riguardato le diverse dimensioni della qualità del lavoro privilegiando il confronto tra i lavoratori "digitalizzati" e "classici". Lo sfondo teorico dello studio è, in larga parte, quello originariamente proposto da Gallino. Per le imprese prese a riferimento, le trasformazioni in atto determinano una forte intensificazione dei carichi di lavoro e una standardizzazione di procedure e compiti. Questo fenomeno coinvolge una larga maggioranza dei lavoratori. L'assetto digitale ha lasciato invariati (se non peggiorati) i gradi di autonomia e di controllo senza rafforzare i meccanismi partecipativi e di condivisione dei destini e della mission aziendale. Per tutte le dimensioni emergono segni marcati di discriminazione di genere.
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Splendorini, Ilaria. « Apocryphie, tautologie et vertige de la multiplication. Se una notte d’inverno un viaggiatore et l’œuvre de Giulio Paolini ». Italies, no 16 (1 juin 2012) : 325–47. http://dx.doi.org/10.4000/italies.4457.

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Usher, Jon. « FROM ‘SUPER-ALBERO’ TO ‘IPER-ROMANZO’ : LEXICAL CONTINUITY AND CONSTRAINT IN CALVINO'S SE UNA NOTTE D'INVERNO ». Italian Studies 51, no 1 (1 janvier 1996) : 181–203. http://dx.doi.org/10.1179/007516396790599824.

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Papale, Sandro. « Gli occhi oltre la maschera ». PSICOBIETTIVO, no 3 (décembre 2022) : 116–19. http://dx.doi.org/10.3280/psob2022-003011.

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Résumé :
In questo commento dell'articolo Le mille guerre di Iryna di Alessia Buccino l'autore evidenzia come dalle guerre nascono nuovi modelli, nuove epistemologie e procedure cliniche efficaci. Per la cura diventa essenzia- le andare oltre il mero evento, anche se traumatico e terribile, e relazionarsi all'altro come individuo con la sua identità e soggettività. L'autore evidenzia il concetto di maschera al quale è legata l'etimologia del termine persona. Riusci- re a prendere contatto con l'altro al di là della maschera permette di creare una relazione e una comunicazione significativa per il paziente e per il terapeuta. Infine creare un intervento a più livelli e a più voci permette di creare quella rete sanitaria che cura.
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Cisneiros, Daniela. « TEORIA ANTROPOLÓGICA E ARQUEOLÓGICA : Convergências e Divergências ». CLIO Arqueológica 33, no 3 (1 février 2019) : 253. http://dx.doi.org/10.20891/clio.v33n3p253-255.

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Résumé :
A Editora da Universidade Federal do Rio Grande do Norte publica a obra póstuma do Professor Tom Miller TEORIA ANTROPOLÓGICA E ARQUEOLÓGICA, Convergências e Divergências que sairá ao público nos primeiros meses de 2019 com o patrocínio da Associação norte-rio-grandense de Arqueologia. O livro é aguardado com a natural impaciência pela publicação de uma obra que passará a ser básica, especialmente para o conhecimento da teoria arqueológica nos programas de pós-graduação em Arqueologia que tem proliferado no Brasil nas duas últimas décadas. Escrito de forma didática e despretensiosa orienta, porém, no caminho árduo da teoria numa disciplina cuja base é aparentemente prática.
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Natale, Andrea. « Dopo la Thyssen ». QUESTIONE GIUSTIZIA, no 2 (juin 2012) : 147–66. http://dx.doi.org/10.3280/qg2012-002004.

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Résumé :
La sentenza sul caso Thyssen costituisce una svolta? O una presa di posizione ideologica della magistratura? O piuttosto una difficile sentenza su una altrettanto difficile questione di fatto? Il giudizio sulla responsabilitŕ penale degli imputati (e a che titolo) potrŕ eventualmente essere rivisto nei successivi gradi di giudizio. Ciň non toglie che la lettura della sentenza consente giŕ ora di prendere in considerazione dei fatti e trarre da essi dei giudizi. La tragedia della Thyssen di Torino rappresenta infatti un esempio paradigmatico delle mille questioni che si intrecciano nel mondo del lavoro: la crisi; le logiche di impresa che privilegiano il risparmio mettendo tragicamente a rischio la salute dei lavoratori; l'inefficacia dei controlli della pubblica amministrazione; la debolezza dei sindacati. E, sul versante della giurisdizione: la gestione di un processo difficile, con un'imputazione terribile; le reazioni dell'opinione pubblica; i modelli organizzativi delle procure; la specializzazione del magistrato
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Parra Valencia, Lliana. « África en nosotras y nosotros : un tambor que resuena en el cosmos ». Revista Colombiana de Ciencias Sociales 12, no 1 (25 janvier 2021) : 15. http://dx.doi.org/10.21501/22161201.3847.

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La cumbia, el bullerengue, el son de negro y el currulao son parte de la herencia viva de África en Colombia; huellas de africanía, como lo refería Nina de Friedemann (1992), que reafirman una presencia antigua y originaria, entre nosotros. La musicalidad ha sido esencial para los estudios y el pensamiento sobre identidad, cultura negra y la condición de las comunidades afrodescendientes en Améfrica (Du Bois, 1999; D. Zapata, 1962; M. Zapata, 2000; García, 1994; Miller, 2009; Segato, 1995; Mukuna, 1978; Quintero, 2000). Esta noción que acuñó la afrobrasilera Léila Gonzalez (1988) da cuenta de la africanización del continente americano, que incluye los territorios del norte, centro, sur e insular (Caribe).
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