Littérature scientifique sur le sujet « Intervalli di riferimento »

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Articles de revues sur le sujet "Intervalli di riferimento"

1

Dorizzi, Romolo M., et Paolo Maltoni. « Intervalli di riferimento comuni ? Utili ? Possibili ? Necessari ? » La Rivista Italiana della Medicina di Laboratorio - Italian Journal of Laboratory Medicine 7, no 1 (mars 2011) : 5–10. http://dx.doi.org/10.1007/s13631-011-0002-3.

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2

Farneti, D., B. Fattori et L. Bastiani. « The endoscopic evaluation of the oral phase of swallowing (Oral-FEES, O-FEES) : a pilot study of the clinical use of a new procedure ». Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no 3 (juin 2017) : 201–6. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1126.

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Résumé :
O-FEES (O-FEES) è una procedura endoscopica, concepita per visualizzare direttamente la fase orale della deglutizione. Nella prospettiva di un utilizzo clinico, la fattibilità, la sicurezza e l’accettabilità dell’O-FEES è stata inizialmente valutata. Successivamente, la procedura è stata confrontata con il gold standard radiologico. L’accettabilità dell’O-FEES è stata confrontata con quello della FEES per mezzo di un questionario a dieci punti, sottoposto ad un campione di 52 pazienti ambulatoriali che lamentavano di disturbi della deglutizione. Il modello Repeated measure analysis of variance (rm-ANOVA) è stato utilizzato per testare la differenza media di accettabilità delle due procedure nello stesso soggetto. Successivamente un altro campione di 8 pazienti ambulatoriali di sesso maschile, è stato sottoposto alla registrazione simultanea di O-FEES e videfluoroscopia (VFSS). L’affidabilità inter-individuale, utilizzando 10 parametri radiologici di riferimento, fra O-FEES e VFSS, è stata determinata alla cieca tra due giudici. La concordanza inter-individuale tra i due giudici, per i punteggi di O-FEES e della VFSS è stata determinata con il Single score intra-class correlation coefficient (ICC). Le differenze FEES e O-FEES tra le risposte per ogni domanda e tra tutte le domande considerate, sono risultate statisticamente significative (rm-ANOVA; F-statistica p < 0,001). La concordanza inter-individuale fra la valutazione endoscopica e radiologiche tra i due valutatori, ha mostrato una forte correlazione intra-classe (ICC) (intervallo di confidenza al 95%): 0,875 (0,373-0,979) e 0,921 (0,542-0,986) rispettivamente. Il test di Bland-Altman suggerisce che le due metodiche producono risultati analoghi. Nella pratica clinica e confrontata con la FEES, l’O-FEES è una procedura tollerata e sicura. Rispetto al gold standard radiologico, l’O-FEES offre informazioni affidabili sulla preparazione e propulsione orale del bolo.
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3

Manganelli, Benedetto, Francesco Paolo Del Giudice et Debora Anelli. « Interpretation and measurement of the spread between asking and selling prices in the Italian residential market [Interpretazione e misura dello spread tra prezzi richiesti e prezzi di vendita nel mercato residenziale italiano] ». Valori e Valutazioni 31 (février 2023) : 5–13. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20223102.

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Résumé :
The lack of transparency in the property market and the resulting difficulty in finding comparables to use in property valuations, very often forces evaluators to substitute the asking prices with the selling prices in the market approach. This alternative is now also accepted by case law but has the limitation of having to quantify, albeit very roughly, the correction to be made in relation to the probable spread between the asking prices, taken as a reference, and future selling prices. The importance of the asking prices to understand the market, is acknowledged in international literature which has mainly focused (starting from the analysis of the prices themselves and the time spent on the market), on the search for the best sales strategies, or on the measurement of the illiquidity of the property market. This study, in an innovative way, also on the basis of the relationships already proven, instead, attempts to interpret and measure the difference between asking and selling prices, in order to build a reference for the adjustments made to the former in estimation practice. The target is pursued through the construction of a multivariate analysis model on a sample taken over a 12- year interval in the city of Potenza, Italy. The analysis allowed to measure and interpret the marginal contribution that macro and microeconomic variables provide to the explanation of the spread under investigation. La mancanza di trasparenza nel mercato immobiliare e la conseguente difficoltà di rilevare utili comparabili da utilizzare nelle stime immobiliari costringe i periti, molto spesso, a sostituire nel procedimento diretto i prezzi di vendita con i prezzi richiesti. Si tratta di una alternativa ormai riconosciuta anche dalla giurisprudenza, ma che ha in sé il limite di dover quantificare seppur in modo molto approssimativo la correzione da apportare in relazione al probabile spread tra i prezzi richiesti, presi a riferimento, e i futuri prezzi di vendita. L’importanza dei prezzi richiesti per l’interpretazione del mercato è riconosciuta nella letteratura internazionale la quale si è prevalentemente concentrata, partendo dal- l’analisi di questi e del tempo sul mercato, sulla ricerca delle migliori strategie di vendita, o sulla misura della il- liquidità del mercato immobiliare. Questo lavoro, in modo originale, anche sulla base delle relazioni già di- mostrate, prova invece a interpretare e misurare la differenza tra prezzi richiesti e prezzi di vendita, al fine di costruire un riferimento per la correzione da apportare ai primi nella pratica estimativa. L’obiettivo è perseguito mediante la costruzione un modello di analisi multivariata su un campione rilevato su un intervallo di 12 anni nella città di Potenza. L’analisi ha consentito di misurare ed interpretare il contributo marginale che variabili macro e microeconomiche forniscono alla spiegazione dello spread indagato.
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Tozzoli, Renato, Francesca Di Serio, Paolo Metus et Vincenzo Brescia. « Intervalli di riferimento del TSH in Italia : uno studio geoepidemiologico a due siti ». La Rivista Italiana della Medicina di Laboratorio 16, no 2 (juillet 2020). http://dx.doi.org/10.23736/s1825-859x.20.00064-x.

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Foddis, A. « La rilevanza degli indicatori e della dimensione della performance ai fini dell’accountability ». Working Paper of Public Health 3, no 1 (15 juin 2014). http://dx.doi.org/10.4081/wpph.2014.6727.

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Résumé :
Il processo di aziendalizzazione volto a recuperare la funzionalità del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), la conseguente responsabilizzazione legata alla gestione delle risorse assegnate alle articolazioni che lo compongono, il riconoscimento della libertà di scelta all’accesso delle prestazioni sanitarie quale condizione di concorrenza tra erogatori al fine di contrastare l’implosione di modelli statici e incapaci di creare valore, hanno reso necessario un approccio multidimensionale di misurazione della performance, in coerenza con la nuova cornice normativa delineata dalle riforme sanitarie degli anni ’90. Essa infatti è considerata leva determinante per l’accountability, ossia si ritiene che la misurazione dei risultati conseguiti possa tradursi in un processo di responsabilizzazione degli operatori nella misura in cui si lega alla pubblicazione dei dati e quindi ad un ritorno informativo del proprio operato con misurazioni oggettive, chiare e trasparenti. Misurare la performance significa fissare obiettivi quantificabili, definire i risultati attesi, associare agli obiettivi degli indicatori che possano adeguatamente misurare sia il percorso sia il grado di raggiungimento degli stessi, rilevare sistematicamente, ad intervalli di tempo definiti, il valore degli indicatori. La rilevanza della misurazione/valutazione delle prestazioni, e delle sue tecniche, è cresciuta di pari passo con l’espandersi sia di procedure di rendicontazione interne alle singole aziende sanitarie, sia di forme di rendicontazione pubblica aperta, o almeno accessibile, ai cittadini. In riferimento ai destinatari interni, l’impiego di un sistema di indicatori per la misurazione della performance è un valido supporto ai fini del controllo direzionale per indirizzare il management nei processi decisionali; in riferimento ai destinatari esterni, tale sistema costituisce il mezzo per poter dar loro conto dei risultati delle azioni intraprese. Insieme al concetto di responsabilità, il principio dell’accountability presuppone quello di trasparenza inteso come accesso alle informazioni concernenti ogni aspetto dell’organizzazione, fra cui gli indicatori gestionali e gli strumenti di comunicazione volti a rendere visibili decisioni, attività e risultati. Il presente lavoro si compone di una parte introduttiva dedicata a illustrare brevemente il concetto di produzione, di una riferita a delineare la rilevanza di un sistema di indicatori quale supporto imprescindibile nelle scelte decisionali volte al miglioramento continuo della performance, e di una conclusiva in cui si è inteso rimarcare l’importanza di progettare un sistema di controllo di gestione integrato con un sistema di gestione della qualità, quale strumento di controllo direzionale interno all’azienda sanitaria e di rendicontazione esterna del proprio operato, meglio conosciuta con il termine di “accountability”.
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Zollo, Verdiana, et et al. « Invecchiare con la terapia antiretrovirale o essere anziani in terapia antiretrovirale : due profili di comorbidità differenti ? » JHA - Journal of HIV and Ageing, mars 2022. http://dx.doi.org/10.19198/jha31527.

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Résumé :
Nelle persone che vivono con HIV (PLWH), il peso delle patologie corniche non trasmissibili è aumentato nel tempo, a causa dell’invecchiamento legato a una maggiore sopravvivenza, all’infiammazione cronica, all’attivazione del sistema immunitario, e all’esposizione a lungo termine alla terapia antiretrovirale (ART). L’età anagrafica, quella alla diagnosi di infezione da HIV, e l’esposizione alla ART sono fattori che possono esercitare un effetto sulle differenze sia qualitative che quantitative tra le comorbidità.<br />Per esplorare questa ipotesi, abbiamo valutato la prevalenza di alcune patologie selezionate nei pazienti arruolati nel progetto SCOLTA, per gruppi di età (50-59 e ≥60 anni) e durata della ART. <br />In 1336 soggetti (23.9% donne), la durata della ART era simile tra gruppi di età, sia considerata in continuo (p=0.85) che in categorie (p=0.88). Come atteso, le comorbidità e la multimorbidità erano meno frequenti nel gruppo 50-59 che in quello ≥60 anni. <br />Gli odds ratios (ORs) aggiustati per sesso ed età hanno mostrato che, nella categoria 50-59, si rilevava un aumento di rischio significativo e coerente in categorie di durata della ART, per le malattie cardiovascolari (CVD) (ORs da 1.68 a 2.18), dislipidemia (ORs da 3.61 a 9.08) e osteopenia/osteoporosi (ORs da 3.74 a 6.23). Di conseguenza, anche il rischio di multimorbidità aumentava attraverso le classi di durata della ART (ORs da 2.04 a 4.40). Nel gruppo ≥60 anni, il rischio CVD era significativamente più elevato solo nei pazienti con durata della ART ≥20 anni (OR 2.61, 95% intervallo di confidenza al 95% 1.22-5.58, categoria di riferimento ≤6 mesi). L’aumento di dislipidemia e multimorbidità era coerentemente associato con una maggiore durata della ART.<br />In conclusione, l’età anagrafica, quella alla diagnosi di infezione da HIV, e l’esposizione alla ART sono associate alla multi-morbidità nelle PLWH.
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Actes de conférences sur le sujet "Intervalli di riferimento"

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Ferrighi, Alessandra. « Citta', spazio e tempo : l’applicazione di un HGIS per la storia urbana ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7920.

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Résumé :
La città è frutto dell'opera dell'uomo. Attraverso processi di lunga durata l’uomo ha costruito la forma della città adattando lo spazio circostante e modificando l’ambiente. Indagando tali processi, la storia delle città può essere narrata attraverso la ricerca e lo studio delle fonti, le interpretazioni e le analisi delle stesse. I luoghi o gli eventi legati alla città sono caratterizzati dai due concetti di Spazio e Tempo. Ogni città è stata creata in un determinato spazio e in un determinato tempo; ogni evento si è svolto in momento preciso e in un luogo specifico. I personaggi della storia sono vissuti in un intervallo temporale, hanno contribuito a segnare quel momento con azioni che sono riconoscibili come tracce nella storia. Siano essi personaggi illustri, che uomini del fare. Questa ricerca è nata dall'idea di trovare altri e diversi modi di comunicare, grazie alle nuove tecnologie, le trasformazioni, le stratificazioni e i cambiamenti delle città legati agli eventi naturali, alle decisioni politiche e amministrative avvenute nel corso della storia delle città stesse. Quando si narra la storia della città si fa riferimento, anche se non espressamente, alle due tematiche di Spazio e Tempo perché, come detto, le azioni si svolgono in momenti e luoghi definititi o circoscrivibili. L'HGIS (Historical GIS) se applicato alla storia urbana consente di mettere in relazione Spazio e Tempo nella lettura delle trasformazioni della città e del territorio circostante.
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