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1

Biasillo, Roberta. « Esercizi di visualizzazione interattiva ». HISTORIA MAGISTRA, no 19 (janvier 2016) : 107–8. http://dx.doi.org/10.3280/hm2015-019011.

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2

Maiello, Angela. « L’immagine d’archivio nell’epoca della partecipazione interattiva ». Rivista di estetica, no 63 (1 décembre 2016) : 87–98. http://dx.doi.org/10.4000/estetica.1281.

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3

Di Costanzo, Francesco. « Tumori Neuroendocrini : Tumori Rari ? Sessione Interattiva ». Tumori Journal 86, no 2_suppl1 (mars 2000) : S18—S21. http://dx.doi.org/10.1177/03008916000862s106.

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4

Messina, Francesca, Daniela Gaggero et Filippo Sozzi. « La mostra scientifica interattiva “La scienza si fa bella” ». Quaderni di Comunicazione Scientifica 1, no 1 (2021) : 223. http://dx.doi.org/10.17454/qdcs01.19.

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5

Forni, Marco. « Grammatica ladina gardenese cartacea, interattiva online e su dispositivi mobili ». Ladinia 41 (2017) : 235–63. http://dx.doi.org/10.54218/ladinia.41.235-263.

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Cinotti, Nicoletta. « L'espressione di un antico bisogno di compagnia : Infant research e analisi bioenergetica ». GROUNDING, no 2 (janvier 2013) : 7–24. http://dx.doi.org/10.3280/gro2012-002002.

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Il presente articolo intende affrontare il tema del dialogo tra l'analisi bioenergetica e l'Infant research. Nel farlo, viene presentato il paradigma della Still-Face che permette di esplorare i processi di autoregolazione, di regolazione interattiva, e la radice corporea della regolazione emotiva mostrando come l'autrice ha usufruito dei risultati della ricerca scientifica per arricchire il suo patrimonio formativo e clinico bioenergetico. Un esempio di integrazione che puň essere seguito poiché ne vengono illustrati gli aspetti teorici e pratici. Verrŕ anche presentato un breve caso clinico che esemplifica una possibilitŕ di intervento utilizzando questo paradigma.
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Iannello, Paola, Angela Sorgente, Maura Crepaldi et Margherita Lanz. « L'educazione finanziaria per potenziare le competenze di progettazione dei soggetti autori di reato ». PSICOLOGIA DI COMUNITA', no 2 (septembre 2020) : 123–43. http://dx.doi.org/10.3280/psc2020-002008.

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Il presente articolo descrive un percorso di educazione economico e finanziaria, "Nulla osta per una progettazione consapevole", ideato per la popolazione carceraria che attraverso l'utilizzo di una metodologia interattiva e di un gioco di società (Projetto), ha l'intento di pro-muovere la consapevolezza dei soggetti autori di reato nella progettazione del loro futuro lavorativo, favorendo l'autovalutazione e l'automonitoraggio delle condizioni di fattibilità di un proprio progetto personale. L'articolo presenta anche una descrizione sintetica della prima rea-lizzazione di tale percorso presso la sezione maschile della casa di reclusione di Bollate e le ri-flessioni emerse in conclusione.
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Abbolito, A. « I nuovi supporti audiovisivi e la didattica interattiva : New audiovisual media and interactive teaching ». Urologia Journal 62, no 1 (février 1995) : 131–36. http://dx.doi.org/10.1177/039156039506200132.

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Cinotti, Nicoletta. « Costruire significati condivisi a partire dall'esperienza corporea : la prospettiva dell'analisi bioenergetica ». GROUNDING, no 1 (novembre 2010) : 51–62. http://dx.doi.org/10.3280/gro2010-001008.

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L'articolo parte dall'analisi di un caso per evidenziare come si realizza il processo di autoregolazione e di regolazione interattiva nella clinica bioenergetica. L'esperienza corporea portata dal paziente, la successiva esplorazione attraverso il lavoro sul cavalletto, viene considerata alla base del processo di costruzione del significato dell'esperienza, un significato che č il fine ultimo dei processi di regolazione. Accanto al movimento emergente la relazione terapeutica evidenzia anche il movimento relazionale che č il significato implicito della modalitŕ difensiva. Cogliere sia i movimenti corporei che quelli relazionali aiuta la consapevolezza del processo terapeutico in corso e permette una sintonizzazione che sia communion e communication, condivisione e comunicazione. Una condivisione che č una comunicazione non interpretativa sull'esperienza in prima persona che si realizza attraverso il lavoro corporeo.
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Roggero, Maria Pia. « Dal modello a sandwich dell'azione terapeutica a un'ipotesi costitutiva del soggetto ». RICERCA PSICOANALITICA, no 3 (septembre 2012) : 31–42. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2012-003004.

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Si sono approfonditi i passaggi teorici che hanno accompagnato Harrison alla creazione di un modello dell'azione terapeutica fondato sull'epistemologia della complessitŕ. Si č voluto mettere in luce l'evoluzione teorica che ha portato Harrison alla creazione di un modello dell'azione terapeutica nella terapia con il bambino a partire dalle ricerche del BCSG. Si č ipotizzato la necessitŕ di un riferimento costitutivo del soggetto come condizione indispensabile per sostenere teoricamente il cambiamento inteso come esito di creazione interattiva. Si č cercato infine di declinare la proposta teorica della fondazione del soggetto attingendo al concetto di SOC e al concetto di "contesto" nei due casi citati da Harrison, infine si č voluto proporre un modello a sandwich per la pratica clinica con l'adulto.
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Sireci, Maria Grazia. « Al di là ; di ciò ; che posso vedere con gli occhi ». GRUPPI, no 1 (octobre 2020) : 170–81. http://dx.doi.org/10.3280/gruoa1-2020oa10492.

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Un viaggio attraverso le opere della mostra itinerante e interattiva: Don't Ask Me Where I'm From, toccando alcuni temi comuni nel percorso di vita dei migranti di seconda e terza generazione. La mostra invita il visitatore/viaggiatore a fare un vero e proprio viaggio all'interno e fuori di sé, facendo risuonare delle corde personali che parlano di aspetti fondamentali nella vita di ciascun individuo; punti di riferimento, senza i quali difficilmente potremmo vivere una condizione di benessere.Temi dunque come la casa, la memoria e la lingua prendono forma attraverso il colore o il bianco e nero, le linee o gli spazi vuoti e tanto altro. L'arte rende giustizia a ciò che questi artisti hanno vissuto o stanno vivendo e permette un approdo simbolizzante, un ponte tra noi e loro.
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Calise, Mauro, et Rosanna De Rosa. « IL GOVERNO ELETTRONICO : VISIONI, PRIMI RISULTATI E UN'AGENDA DI RICERCA ». Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 33, no 2 (août 2003) : 257–83. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200027179.

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IntroduzioneSul governo elettronico (e-government per gli addetti ai lavori) pesa, dalle origini, un'ambivalenza — e ambiguità. Terminologica ma, al tempo stesso, politologica. Nella quasi totalità degli studi, sia di presentazione che di implementazione, l'e-government viene indicato come un processo di trasformazione tecnologica (più o meno radicale) di alcune prassi amministrative, con l'obiettivo principale (dichiarato) di rendere più trasparente, efficiente e interattiva l'erogazione di alcuni servizi e l'accesso a molte informazioni. In tale accezione, l'e-government si collocherebbe tra i processi di ammodernamento della macchina burocratica rientrando nell'affollata categoria dei tentativi di riforma della pubblica amministrazione. Coerentemente con tale impostazione, numerose definizioni sottolineano l'ambito strettamente implementativo e policy-oriented dei principali progetti di e-government, collegandoli — e condizionandoli — alle potenzialità tecnologiche offerte dallo sviluppo delle ICT e di Internet in particolare.
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Vanni, Fabio. « La consultazione psicologica in adolescenza ». RICERCA PSICOANALITICA, no 1 (mars 2011) : 79–101. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2011-001006.

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Il testo traccia le linee generali di un modello di consultazione psicologica con l'adolescente che si rifŕ alla teoria del soggetto relazionale elaborata all'interno della Societŕ Italiana di Psicoanalisi della Relazione. Una volta richiamati i punti principali del pensiero teorico sull'etŕ adolescenziale che fa da retroterra alla clinica, viene declinata l'impostazione della consultazione a partire dalla concezione sistemica degli attori in campo, sia per la parte clinica che per quella dell'adolescente, il contesto, gli obiettivi. La consultazione viene assunta come momento centrale della clinica psicologica dell'etŕ adolescenziale e descritta in tutta la sua complessitŕ conoscitiva, decisionale, interattiva e dinamica. Viene proposta come un processo diagnostico e terapeutico che puň concludersi in sé o fare da premessa a sviluppi terapeutici diversificati co-costruiti sulle esigenze specifiche di quel sistema che ha al centro l'adolescente. Numerose esemplificazioni cliniche aiutano a comprendere le proposte tecniche.
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Gotthold, Jacqueline. « "Un fiume l'attraversa" : navigare la terapia di coppia secondo la prospettiva del sé e della regolazione interattiva ». INTERAZIONI, no 2 (décembre 2009) : 66–77. http://dx.doi.org/10.3280/int2008-002006.

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- Approach, by Jacqueline Gotthold The author compares the couple's journey to the incredible and changing currents of a river. First it is rough, then it is slow and majestic; its flow shows the phases of expression, narration, articulation and change of the couple in therapy. Given that all relations are supposedly co-created, dyadic, dynamic, bi -directional and self and interactively regulated, Gotthold maintains that in the couple's treatment it is necessary to understand the miscues that have surfaced during the emergent process of the dyadic system of the co-creation. If all goes well, the couple will be able to understand and to change the dyadic regulatory processes in order to proceed in a "healthy" and co-agreed manner. To maintain her theory the author refers to the contributions of Bebee and Lachman's Infant Research with specific references to the concepts of coordination, equilibrium, and mutual influence systems, on the Study of the Boston Group on transformation and on the notion of implicit relational knowing. Through a clinical example, Gotthold shows how it is possible in couple's therapy, to transform a system from a bi-directional to a tri-directional one. Understanding the bi-directional and self and interactively regulated dimensions of the relationship we are investigating, aids the implicit and explicit and procedural interpretations that are necessary to change the system.
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Darlene, B. Ehrenberg. « Il coinvolgimento psicoanalitico ». RICERCA PSICOANALITICA, no 1 (décembre 2011) : 9–28. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2012-001002.

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Secondo l'autrice, le sottili transazioni che avvengono fra paziente e analista costituiscono il dato analitico di partenza e la base per comprendere la struttura interattiva del processo. Giŕ Winnicott aveva saputo enfatizzare il valore e l'importanza delle reazioni affettive esplicite dell'analista: in piena sintonia con lui, si ribadisce la necessitŕ che l'analista dimostri il proprio impegno nel processo e nella relazione, anche quando il comportamento del paziente produce in lui delle reazioni disagevoli. In questo genere di procedimento interattivo, lo scopo non č quello di restare fuori dalle zone pericolose e proteggersi dalle dinamiche distruttive o semplicemente sopravvivere ad esse, ma essere d'aiuto a identificarle e trovare delle vie per entrarci e decostruirle, demistificando le sottili interazioni e disinnescando le bombe ad orologeria prima che esplodano. Per questi pazienti puň essere profondamente significativa l'esperienza nuova per cui l'analista fa di tutto per mantenere un contatto con loro anche quando la situazione si fa problematica e rischiosa.
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Longo, Fiammetta, et Filippo Pecorari. « Punteggiatura e coordinazione sintattica : il caso dei puntini di sospensione e della lineetta singola ». Annales Universitatis Paedagogicae Cracoviensis. Studia de Cultura 1, no 9 (2017) : 180–92. http://dx.doi.org/10.24917/20837275.9.1.16.

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Abstrakt Questo lavoro intende analizzare gli usi enfatizzanti dei puntini di sospensione e della lineetta singola in combinazione con la congiunzione e nell’italiano contemporaneo. Proporremo, a partire da esempi autentici, una descrizione degli effetti prodotti dai due segni in coordinazioni micro-sintattiche e macro-sintattiche. Mostreremo che i due segni partecipano alla gerarchizzazione dell’informazione da prospettive diverse: i puntini hanno una sostanza interattiva e producono una messa in rilievo indiretta dell’elemento isolato; la lineetta ha invece una sostanza informativa e agisce direttamente sulla struttura informativa del segmento testuale. Interpunkcja a zdania współrzędnie złożone: wielokropek i myślnik Celem niniejszego artykułu jest analiza użyć emfatycznych wielokropka i myślnika razem ze spójnikiem we współczesnym języku włoskim. W toku badań, posługując się wybranymi przykładami, opiszemy użycia obu znaków w strukturach makro i mikro – syntaktycznych zdania współrzędnie złożonego. Wykażemy także, że obydwa znaki mają w różnym stopnu wpływ na hierarchizację informacji: wielokropek pełni w zdaniu głównie funkcję komunikacyjną i powoduje pośrednie wyeksponowanie danego wypowiedzenia, myślnik zaś jest znakiem informującym i wpływa bezpośrednio na strukturę informacyjną zdania.
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Milanesi, Paolo. « La prospettiva teorico-clinica di George Downing e la concezione del soggetto come sistema vivente ». RICERCA PSICOANALITICA, no 1 (mars 2010) : 19–30. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2010-001003.

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L'Autore descrive inizialmente il lavoro clinico portato avanti negli anni da George Downing, ne esplicita i referenti teorici sottostanti, con particolare riferimento al concetto di "memoria procedurale" quale costrutto spiegativo della qualitŕ interattiva che caratterizza ogni relazione umana fin dai primi giorni di vita. In un secondo tempo prova ad inserire tale concezione all'interno di una prospettiva piů ampia che si colloca, da un punto di vista epistemico, nella teoria dei sistemi complessi dinamici e non lineari. La motivazione del sistema-soggetto, in quest'ottica, non č data dal tentativo di creare o mantenere i legami con l'oggetto, ma dal ricercare o riconquistare lo stato di "coerenza sistemica" in un processo creativo e continuo. Anche il concetto di "riconoscimento" viene rivisitato secondo questa prospettiva prendendo le mosse dalla descrizione che ne diede Hegel nella sua Fenomenologia dello spirito e nella descrizione del processo dell'autocoscienza. Si desume che l'esplicitazione dei referenti teorici impliciti dell'analista sia condizione sine qua non per dare vita, all'interno del processo analitico, ad un percorso che fondi la presenza ai propri stati interni e quindi a sé stesso del soggetto.
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Morelli, Mara. « MEDIANDO NELL’AULA VIRTUALE DI SPAGNOLO LINGUA STRANIERA PER FUTURE PEDAGOGISTE ». Italiano LinguaDue 14, no 2 (18 janvier 2023) : 150–72. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/19577.

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Il presente lavoro intende condividere alcune esperienze di collaborazione interattiva online all’interno di insegnamenti universitari di spagnolo lingua straniera in corsi di studio di Scienze dell’Educazione e Pedagogia. Il quadro teorico di riferimento si basa sulla mediazione così come teorizzata e resa operativa nel Volume Complementare del QCER (2018). L’analisi di estratti videoregistrati tratti dagli incontri online delle studenti per realizzare i loro lavori di gruppo evidenziano attività e strategie collaborative e fanno emergere come la mediazione possa intendersi sia come guida e orizzonte metodologico di riferimento, sia come pratica per l’apprendimento autoriflessivo. Mediating in the virtual Spanish foreign language classroom for future pedagogists This paper presents some data selected from online interactive collaborative experiences within Spanish as a Foreign Language courses in Educational Sciences and Pedagogy University programmes. The theoretical framework is based on mediation and interaction descriptors and scales as updated in the Companion Volume of the CEFR (2018). Collaborative activities and strategies emerge from the analysis of the selected videorecorded excerpts where students meet online to carry out their group work. Mediation turns to be both a theoretical framework and a practice to favour self-reflexive learning.
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Eibenstein, Rebecca, et Adele Fabrizi. « Abuso sessuale e PTSD complesso : gli effetti dello stress traumatico cronico sul sistema immunitario. Strategie d'intervento ». RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA, no 1 (juin 2021) : 23–43. http://dx.doi.org/10.3280/rsc2021-001002.

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Il lavoro presenta le principali caratteristiche del PTSD complesso nel contesto dell'abuso sessuale e l'impatto che questo disturbo e la condizione di stress cronico ad esso associata può avere sulla persona traumatizzata, in particolar modo sul sistema immunitario. Una caratteristica importante del sistema immunitario è la sua capacità di reagire in modo differente in base allo stimolo specifico, ma anche la capacità di apprendimento e di memoria, mostrando come questo sistema si strutturi fondamentalmente in rapporto con l'ambiente. È sempre più evidente che le diverse modalità di risposta del sistema immunitario non dipendono solo dal ti-po di stimolo (ad esempio, virus, batteri), ma anche dal microambiente e dalle condizioni generali dell'organismo, dunque anche dallo stress psicologico. È chiaro, pertanto, come il sistema immunitario sia in grado di interagire con il sistema ner-voso e quindi con i fenomeni mentali e relazionali. Lo stress psichico di tipo croni-co che si osserva in coloro che hanno subito un trauma cumulativo interpersonale può quindi costituire un importante fattore di disfunzione del sistema immunitario, con un'alterata risposta che è alla base di molte patologie in cui il sistema immunitario svolge un ruolo cruciale. Oltre a ciò, nelle persone vittime di abuso è stato rilevato uno sfasamento del sistema nervoso autonomo, per cui risultano essere iperattiva-te da un sistema viscerale che invia loro un continuo segnale di pericolo. Questa condizione ha importanti ripercussioni anche sulla capacità interattiva e sociale, con un grave impatto sul benessere psicofisico della persona. Per questo motivo, è necessario sviluppare interventi basati su un approccio multidisciplinare e biopsi-cosociale che aiutino le persone traumatizzate a risintonizzare la regolazione au-tonomica per favorire la fiducia e un coinvolgimento sociale spontaneo, e ad ela-borare le componenti emotive e somatiche dell'esperienza traumatica.
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CHEBINI, Sabrina. « La Numidia Post-massinissiana : la lotta di potere e le guerre giugurtine. Come Roma riuscì a sopprimere la minaccia giugurtina ? » ALTRALANG Journal 3, no 01 (31 juillet 2021) : 90–107. http://dx.doi.org/10.52919/altralang.v3i01.105.

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ABSTRACT: With the Third Punic War, Scipio Emiliano had settled the African question, constituting a province which still had good relations with the kingdom of Numidia ruled by Massinissa, whose politics had attracted Roman merchants and businessmen to Africa, romans and italics. attracted by African riches, Rome was therefore grateful for the relations it had with Numidia. the kingdom after the death of Massinissa had passed to the eldest son Mecipsa, on the latter's death, the kingdom was disputed by the three main heirs, among them, the most unscrupulous was Giugurta, adopted son of Mecipsa, thus a long struggle for supremacy broke out. This article deals with the period of the Roman conquest in North Africa, with particular dedication to the period post- Massinissa and the analysis of the politico-social scenario of Numidia. What role did Giugurta play? How did Rome respond to this threat? RIASSUNTO: Con la terza guerra punica, Scipione Emiliano sbarcò sul territorio di Cartagine, dopo questa grandiosa vittoria, l’Africa del Nord divenne provincia romana, Roma e Numidia avevano sempre mantenuto buoni rapporti, infatti la politica di Massinissa aveva atterrato in Africa commercianti e uomini d’affari, romani ed italici attratti dalle ricchezze africane, dunque Roma era contenta dei rapporti che interattiva con la Numidia, il regno dopo la morte di Massinissa era passato al figlio maggiore Mecipsa, alla morte di quest’ultimo, il regno fu conteso dai tre principali eredi, tra i quali il più spregiudicato era Giugurta, figlio adottivo di Mecipsa, scoppiò cosi una lunga lotto per la supremazia. Nel presente articolo sono trattati i momenti della conquista romana in Nord-Africa, con particolare dedizione al periodo post-massinissiano e all’analisi dello scenario politico-sociale della Numidia. Quale il ruolo giocato da Giugurta ? Come Roma rispose a tale minaccia?
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Ramsey, John T. « Cronologia ciceroniana. By Nino Marinone, Seconda edizione aggiornata e corretta con nuova versione interattiva in CD‐ROM, a cura di, Ermanno Malaspina. Bologna : Pàtron Editore, 2004. Pp. 518. €40.00 (paper). » Classical Philology 101, no 4 (octobre 2006) : 424–29. http://dx.doi.org/10.1086/519188.

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STEEL, C. E. W. « (N.) Marinone Cronologia Ciceroniana. Seconda edizione aggiornata e corretta con nuova versione interattiva in cd-rom. A cura di E. Malaspina. (Collana di Studi Ciceroniani 6.) Pp. 518, CD-ROM. Rome : Centro di Studi Ciceroniani/Bologna : Pàtron Editore, 2004. Paper, €40. ISBN : 88-555-2773-8. » Classical Review 56, no 1 (24 mars 2006) : 246. http://dx.doi.org/10.1017/s0009840x05001307.

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D’Ambrosio, Maria, et Giovanni Laino. « Educatori come designer degli spazi perFormativi. Asili nido come ‘fabbriche' di cittadinanza e innovazione sociale ». WELFARE E ERGONOMIA, no 1 (juin 2020) : 39–57. http://dx.doi.org/10.3280/we2020-001005.

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Il saggio apre uno spazio di riflessione sul tema della povertà educativa attraverso una pro-posta teorica e metodologica che investe le politiche e i servizi per l'infanzia di un ruolo stra-tegico nel ridisegno di un ecosistema territoriale in grado di qualificare in chiave pedagogica gli spazi e le attività rivolte ai minori e alla genitorialità. Una qualità pedagogica che passa per i professionisti dell'educazione, quindi per la loro formazione e per la loro postura da ricercatori in situazione, e anche per una pianificazione urbanistica strategica in grado di coniugarsi con una ‘visione' di città che contenga l'idea di spazio urbano e di relativa comu-nità educante, attenta alla complessità delle dinamiche che producono diseguaglianze, mar-ginalità e le molte forme di povertà. In questo senso, e recuperando una responsabilità istitu-zionale connessa alla responsabilità di ciascun professionista, il saggio fa emergere anche quanto pensato e sperimentato nell'attuazione del progetto IRIS (Interventi per Riqualificare e Innovare la Scuola) riferito agli asili nido e ai servizi per l'infanzia del Comune di Napoli. Politiche socio-educative e politiche urbane vengono lette come strumenti per connettere e articolare in chiave pedagogica, emancipativa, trasformativa, le azioni strutturali e integrate in grado di rispondere ai bisogni dell'infanzia e al ruolo dei professionisti dell'educazione, perché proprio a partire da questi professionisti si possa nutrire e potenziare la loro capacità/necessità di partecipazione alla vita e alla costruzione-rigenerazione dei legami sociali/territoriali, in chiave di contrasto alla povertà educativa. Si tratta cioè di recuperare per le professioni socio-educative e per i decisori istituzionali e i pianificatori delle politiche e dei servizi educativi, quella ‘sensibilità' e quella operosità, e quindi quella Vita Activa, rintraccia-ta dalla Arendt (1958) come specifica della condizione umana. Una condizione, quella sensi-bile e activa, quindi altamente interattiva e partecipativa, che ciascuno è chiamato a recupe-rare e a nutrire, proprio attraverso una qualità del gesto e della pratica educante che va ben oltre gli ‘spazi' destinati all'educazione. "L'educazione non è un'isola", sosteneva Jerome Bruner (1996), e in questo senso le politiche e i servizi educativi si devono riconnettere a una più estesa e complessa cultura dell'educazione che emerge proprio dalle dinamiche urbane, sociali, culturali, e trova nello spazio extra-quotidiano dell'educativo una possibilità concreta di innovazione e di nuova traiettoria. La qualità (pedagogica) dei servizi educativi in un qua-dro istituzionale di Welfare, è dunque quella possibilità della policy di tradursi in agency e di generare innovazione sociale ovvero variazioni sul piano della povertà educativa e dei feno-meni con cui si manifesta. La qualità (pedagogica) ha necessità di prendere corpo e di farsi spazio rigenerandosi in nuove pratiche che lavorino proprio sul nesso tra corpi e spazi, e sulla loro reciproca capacità di interazione. Lo scritto è dunque attraversato da un evidente sguardo epigenetico che tiene insieme rifles-sione epistemologica e sua istanza metodologica e qualifica le pratiche educative come ‘pale-stre' di cittadinanza e di coesione sociale in chiave trasformativa e rigenerativa, sia sul piano individuale che su quello politico e delle politiche, così da far emergere la metodologia ‘em-bodied' (Bongard-Pfeifer, 2007) come approccio bio-politico al governo ‘sensibile' del ‘vivente': perché l'educazione e la politica possono insieme ridisegnare un nuovo ecosistema per il process generativo della creatura vivente/living creature (Dewey, 1934).
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Giacosa, Antonella. « Clarification and repair in emergency remote EFL classes ». Ripensare l’insegnamento delle lingue straniere a partire dall’esperienza della didattica a distanza 8, no 2 (30 novembre 2021) : 161–84. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.14.252.

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Résumé :
During the sudden shift in education onto digital platforms due to the Covid-19 emergency, teachers became streamers and experimented with new tools to involve their students in video-mediated, multi-floor, multiparticipant, and multimodal interactions. In turn, students experienced new ways to participate in lessons and interact with instructors. This study focuses on clarification and repair in videoconferencing as a strategy to address trouble in video-mediated communication and to re-establish mutual understanding. Through participant observation of online classes, the researcher collected data on classroom interactions, which are analyzed through conversation analysis. The findings show how the digital affordances of video-mediated conversation help teachers and students manage intersubjectivity and compensate for the lack of non-verbal cues typical in face-to-face interaction, such as facial expressions or tone of voice. Consequently, this article argues that the wisdom gained during the pandemic can help teachers and lecturers better deal with clarification and repair in digital conversations. Ultimately, it can increase their digital interactional competence, thus giving way to more interaction and learning in EFL classes, both online and in-person. Key words: EMERGENCY REMOTE EDUCATION, CONVERSATION ANALYSIS, CLARIFICATION, REPAIR, EFL Durante la migración hacia las plataformas digitales en la educación debido a la emergencia sanitaria del Covid-19, el profesorado se ha convertido en transmisor digital y ha experimentado con nuevas herramientas para implicar a su alumnado en conversaciones mediadas por vídeo multiparticipativas y multimodales. A su vez, el alumnado ha experimentado nuevas formas de participación en las clases y de interacción con el profesorado. Este estudio se centra en la aclaración y en la reparación en las videoconferencias como una estrategia para afrontar los problemas en la comunicación mediada por vídeo y restablecer el entendimiento mutuo entre docentes y estudiantes. Mediante la observación participante de las sesiones en línea, la investigadora recogió datos sobre las interacciones en clase que son analizados a través del análisis conversacional. Los resultados muestran cómo las posibilidades digitales de la conversación mediada por vídeo ayudan al profesorado y al alumnado a manejar la intersubjetividad y a compensar la falta de señales no verbales propias de la interacción cara a cara, como son las expresiones faciales o el tono de voz. En consecuencia, en este artículo se sostiene que el conocimiento adquirido durante la pandemia puede ayudar al profesorado a afrontar mejor la aclaración y la reparación en las conversaciones digitales. En última instancia, este conocimiento puede aumentar la competencia interactiva digital del profesorado dando lugar a una mayor interacción y a un mayor aprendizaje en las clases de inglés como lengua extranjera, tanto en línea como presenciales. Palabras clave: EDUCACIÓN REMOTA DE EMERGENCIA, ANÁLISIS DE LA CONVERSACIÓN, ACLARACIÓN, REPARACIÓN, EFL Durante l'improvvisa migrazione della didattica sulle piattaforme digitali dovuto all'emergenza Covid-19, i docenti sono diventati streamer e hanno sperimentato nuovi strumenti per interagire e coinvolgere i propri studenti in conversazioni mediate dal il video. A loro volta, gli studenti hanno sperimentato nuovi modi per partecipare alla lezione e interagire con i professori e fra loro. Questo studio si concentra sul chiarimento e la riparazione nella videoconferenza come strategie per affrontare i problemi nella comunicazione mediata dal video e ristabilire la comprensione reciproca. Attraverso l'osservazione partecipante delle lezioni online, sono stati raccolti dati sulle interazioni in classe e sono poi stati analizzati attraverso l'analisi della conversazione. I risultati mostrano come alcune caratteristiche della conversazione mediata dal video aiutino insegnanti e studenti a gestire l'intersoggettività e a compensare la mancanza di segnali non verbali tipici dell'interazione in presenza, come le espressioni facciali o il tono di voce. Si sostiene che la consapevolezza guadagnata durante la pandemia può aiutare i docenti a capire come affrontare il chiarimento e la riparazione nelle conversazioni digitali. Inoltre, può aumentare la loro competenza interattiva digitale, permettendo a una maggiore interazione e apprendimento nelle classi EFL, sia online che in presenza. Parole chiave: ISTRUZIONE A DISTANZA IN EMERGENZA, ANALISI DELLA CONVERSAZIONE, CHIARIMENTO, RIPARAZIONE, EFL
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Macrì, Saverio. « Esperienza estetica interattiva e individuazione Nota su U-DATInos ». Itinera, no 23 (8 août 2022). http://dx.doi.org/10.54103/2039-9251/18559.

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Résumé :
Starting from the analysis of U-DATInos, an artistic project realised by Salvatore Iaconesi and Oriana Persico, the article intends to investigate the essential traits and conditions of possibility of the interactive aesthetic experience. In order to understand the phenomenon of interactivity from a philosophical point of view, it may be of some interest to take a closer look at the concept of relation. The topic will be developed by comparing the perspectives of Gilbert Simondon and Alfred N. Whitehead. The primacy of the relation is precisely the phenomenon that both Simondon and Whitehead, independently but not incompatibly, sought to highlight. A relationship rich in consequences is thus formed between art and philosophy. Philosophy is enriched by its contact with artistic practices, reconsidering the categories it has at its disposal or creating new ones; in doing so, it provides art theory with the conceptual tools it needs, without, however, claiming to reduce the meaning of art within the dimension of the concept.
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Lenti, Gabriele. « L’ologramma ricorsivo dinamico per una topica del relazionale in psicoanalisi ». Ricerca Psicoanalitica 33, no 3 (30 décembre 2022). http://dx.doi.org/10.4081/rp.2022.531.

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Résumé :
In questo lavoro propongo l’idea di una extraterritorialità dell’Inconscio, o ectopia, ciò significa che l’Inconscio non è interamente contenuto nei limiti dello spazio individuale. Inoltre, descrivo la dinamica interattiva tra l’Inconscio del campo analitico e quello individuale fornendo un quadro legato allo spazio-tempo interpsichico e transpsichico. Tale spazio-tempo individua sia una dimensione sincronica che una diacronica dei contenuti e delle difese (qualità) presenti nel campo. Lo spazio-tempo ectopico di un soggetto si estende così per costituirsi in uno comune che condivide con altri soggetti. Questo è l’aspetto cocostruito invocato dalle teorie relazionali in psicoanalisi, infatti, come afferma Webster, l’unità integrante è il risultato di unità diverse rapportate tra di loro in maniera nuova. Questo fatto si manifesta nei sistemi complessi che non presentano una unità originaria semplice e indivisibile, elementare ma una natura omogenea dal punto di vista del tutto e un’unità paradossale, molteplice e diversificata se osservata partendo dalle parti. È l’unità necessaria mente-corpo della sistemica relazionale invocata da Gregory Bateson sulla quale si fonda la nuova epistemologia. La topica di ciascun soggetto non è solo proiettata nel gruppo, è assimilata alle topiche di altri soggetti e contribuisce a costruire uno spazio-tempo comune. Il carattere dell’Inconscio è così ectopico, eterotopico, eterogeneo e politopico; si manifesta oltre che nell’intrapsichico anche negli altri spazio-tempo psichici del campo. In tal modo viene superata la metapsicologia classica dell’apparato individuale che non risulta sufficiente né per definire il dispiegamento delle qualità dell’Inconscio né per individuare la sua natura interattiva.
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Daniela Torti. « Didattica innovativa e valutazione tramite portfolio digitale nel contesto universitario : il punto di vista degli studenti ». IUL Research 2, no 3 (17 juillet 2021). http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v2i3.110.

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Résumé :
Questo contributo presenta una ricerca qualitativa volta a esplorare l’opinione di 35 studenti rispetto alla frequenza del corso universitario di psicologia e scuola. Il corso, basato sulla prospettiva socioculturale, proponeva una metodologia didattica innovativa con valutazione degli studenti tramite portfolio digitale. Tale modalità offriva una didattica efficace basata su una rappresentazione interattiva del processo di insegnamento/apprendimento, volta alla produzione di acquisizioni significative per lo studente e alla costruzione di abilità trasversali. Dai dati emersi, si evince l’importanza dell’introduzione nei percorsi formativi universitari di attività autentiche che richiamino la collaborazione tra studenti. Inoltre, appare importante diffondere nuovi approcci valutativi, al fine di incoraggiare una modalità di apprendimento autodeterminata.
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Pino, Marianna. « Geografia elettorale dell’Emilia Romagna : una cartografia interattiva delle elezioni politiche dal 1976 al 1992 ». E-Review. Rivista degli Istituti Storici dell'Emilia-Romagna in Rete 1 (2013). http://dx.doi.org/10.12977/ereview3.

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La Vigna, Francesco. « Distribution of the areas treated by the journal [La distribuzione delle aree trattate nella nostra rivista] ». Acque Sotterranee - Italian Journal of Groundwater 7, no 2 (30 juin 2018). http://dx.doi.org/10.7343/as-2018-339.

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Per chi non lo avesse ancora notato sulla home page del sito della nostra rivista è presente una finestra nella quale si può vedere l’ubicazione sul territorio delle aree trattate nei lavori della nostra rivista.Ovviamente non sempre gli articoli hanno una stretta connotazione territoriale, e spesso si riferiscono ad aspetti metodologici, in questi casi quindi gli articoli non compaiono sulla mappa. Inoltre capita spesso che dei lavori siano riferiti ad un contesto di intera regione, in questi casi l’ubicazione viene sommariamente riferita al centro geografico della regione stessa.La finestra sulla home page è una finestra interattiva, per cui è possibile zoomare, spostare l’area di riferimento, e anche cliccare sui singoli indicatori, leggere il titolo del lavoro, e quindi cliccare su di esso per essere indirizzati direttamente all’articolo.E’ interessante quindi poter analizzare questa diffusione geografica, partendo ovviamente dal presupposto che la maggior parte dei lavori sia relativo al contesto nazionale italiano.
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Piantato, E., et V. Barbera. « Un’esperienza di Formazione sul Campo presso il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura dell’Azienda Ospedaliera Nazionale di Alessandria ». Working Paper of Public Health 2, no 1 (15 juin 2013). http://dx.doi.org/10.4081/wpph.2013.6766.

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Nel nostro servizio si è realizzata soprattutto una formazione residenziale costituita dall’acquisizione di crediti formativi quale premio per avere partecipato a attività formative tipo conferenze, lezioni, seminari, convegni. Col tempo è nata negli operatori la necessità di un approfondimento riguardante la propria pratica professionale e una disamina dei problemi e delle criticità posti nello specifico contesto di lavoro. Nel 2007 si è pertanto optato per una formazione sul campo, cioè un approccio basato su problemi concreti e specifici da risolvere utilizzando tecniche didattiche incentrate sulla interattività e sul diretto coinvolgimento degli operatori con applicabilità immediata degli elementi appresi alla prassi operativa quotidiana. La formazione è intesa non come “in-formazione”, ma come “dare una forma insieme”, costruire una realtà condivisa riguardo ad un argomento, il caso clinico per noi. Benché esista un supervisore la comunicazione non è unidirezionale “da chi sa a chi non sa” bensì bidirezionale, interattiva in quanto tutti gli operatori sono portatori di un sapere maturato sul campo con il paziente. La formazione diviene pertanto anche educativa, favorendo il cambiamento (cognitivo, emotivo, comportamentale).
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