Thèses sur le sujet « Insegnanti - Formazione »
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ABBIATI, GIOVANNI. « LA FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI IN ITALIA. LA VALUTAZIONE DI DUE POLITICHE DI FORMAZIONE PROFESSIONALE PER INSEGNANTI DI SCUOLA MEDIA ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2013. http://hdl.handle.net/2434/219121.
Texte intégralNapoli, Stefania. « La formazione dell'insegnante competente ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2012. http://hdl.handle.net/10556/367.
Texte intégralI rapidi cambiamenti che hanno investito la società negli ultimi decenni hanno coinvolto anche il corpo insegnante in servizio e i futuri maestri a cui sono richieste, già nell’ambito della formazione iniziale, sempre maggiori competenze. Già da tempo il personale docente ha dovuto modificare il suo modo d’insegnare per adeguarsi al passaggio da una scuola della conoscenza a una scuola della competenza. Quindi non più la semplice trasmissione di nozioni dal docente al discente ma una formazione che stimoli attraverso la scoperta, il lavoro di gruppo, l’ausilio delle nuove tecnologia, l’acquisizione di competenze. Questo nuovo ruolo dell’insegnante richiede una formazione specifica orientata all’acquisizione di tecniche e strategie didattiche adatte a relazionarsi con studenti sempre più eterogenei, che in particolar modo nella scuola primaria presentano marcate differenze culturali, di capacità, d’interessi e di valori. Studenti che si approcciano alla scuola con modalità totalmente differenti gli uni dagli altri. Gli insegnanti quindi si trovano di fronte ad una scuola di massa che deve rispondere ad una pluralità d’esigenze. Nodo cruciale è la formazione dei docenti che deve iniziare con un adeguato percorso universitario e continuare lungo tutto il corso di vita, al fine di acquisire in primis le competenze di base da arricchire costantemente con un patrimonio di conoscenze, pratiche, tecniche e modelli d’azioni in costante evoluzione grazie alla ricerca. In realtà, la formazione degli insegnanti è un percorso che continua lungo tutto il tragitto personale e professionale in quanto nuove competenze devono essere sviluppate costantemente per far fronte alle sfide che il mondo della scuola pone quotidianamente innanzi. Questo richiede una formazione iniziale di qualità e un successivo percorso che permetta di essere costantemente aggiornati.The rapid changes of last decades have deeply affected our society and as well as the in-service and future teachers to whom are required already in the initial training specific competences. For-back the teaching staff has had to change their way to teach in order to adapt to the transition from a school of knowledge to a school of competence. Therefore, not more a mere transmission of notions by a teacher to a learner but a training that sharpens the acquisition of skills through the discovery, the teamwork and the use of new technologies. This new role of the teacher requires a specific training oriented to the acquisition of techniques and teaching strategies suited to interact with students always more heterogeneous who in particular in Primary School show marked cultural differences, skills, interests and values. Students who approaches to the school in a completely different manner from each other. Because of these differences teachers find themselves to face with a mass education that must respond to a variety of needs. In order to achieve these results teachers have to make use of tools offered by the autonomy of didactics, research, and development. The training of teachers becomes a crucial issue, because it has to start with an appropriate degree course and continue throughout the whole life, in order to acquire the first basic skills which later need to be constantly enriched with a heritage of knowledge, practices, techniques and models of 'actions constantly changing thanks to the research. [a cura dell'autore]
X n.s.
ZECCA, LUISA. « I laboratori pedagogico-didattici nella formazioni iniziale degli insegnanti. Il caso di scienze della formazione primaria di Milano-Bicocca ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2014. http://hdl.handle.net/10281/53436.
Texte intégralThe present research envisages a theoretical section that recognizes previous studies carried out on Primary Teacher Education and on on-campus laboratories (LPD pedagogical-didactical laboratories). The second section is empiric and relates to a naturalistic case-study, based both on the phenomenological method and on the Grounded Theory. The experience of Milano-Bicocca involved teachers from four curriculum areas (psycho-pedagogical, scientific-mathematical, historical-geographical, motor-artistic and musical), 16 graduating or newly graduated students and 8 former-student teachers, that have all been involved in broad semi-structured interviews. The aim of the research is to verify the effectiveness, already proved through different studies, of on-campus laboratories, and fully understand their methodology, highlighting strengths and weaknesses. Experiental Learning is used in the LPD (pedagogical-didactical laboratories) in order to comprehend curricular subject matters and a teaching method, to improve reflexivity and didactic based on social-constructivism. Core criteria of this approach are learning from one’s own experience, learning by doing and by reflecting on new pedagogical methodologies. The expertise to be gained is: learning to understand ourselves and our childhood representation, teaching and learning, listening and observing. Students have pointed out two types of laboratories: ‘theoretical’ and ‘practical’; the former are considered ‘useless’ because theories are not linked to practice; the latter are useful and reflect the teachers’ approach. In order to run a high quality laboratory the role of the person in charge is key. A skilled laboratory leader is capable of managing experimental learning situations and of linking ‘practice’ to ‘theory’. During apprenticeship or at the beginning of one’s professional career, a specific issue emerges: the actual real school is completely different from the ideal one. The real school seldom teaches through laboratory where small cooperating groups learn by researching. These issues open up new paths of research on LPD education leaders and on training devices aimed at better connecting schools and Universities.
Vignato, Anna. « Le competenze dell'insegnante. Formazione e pratiche nelle sfide della contemporaneità ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2012. http://hdl.handle.net/11577/3425826.
Texte intégralNell’attuale realtà chiamata “Società della conoscenza” il ruolo fondamentale degli insegnanti nella formazione delle nuove generazioni viene ribadito a più livelli, sia dai singoli Paesi che a livello comunitario. I cambiamenti e le innovazioni legati all’attualità spaziano in ogni ambito del quotidiano e implicano l’introduzione di nuove modalità di lavoro per gli insegnanti, specialmente nella scuola primaria. Ad esempio, sfide come l’avvento delle nuove tecnologie per la comunicazione, la realtà multiculturale, l’accesso all’istruzione di una pluralità di soggetti hanno creato una serie di situazioni complesse che l’insegnante si trova ad affrontare nella vita in classe. Emerge con forza la questione dell’adeguatezza del suo profilo di competenze e, di conseguenza, di una sua formazione di qualità in una prospettiva di life long learning. La ricerca intende approfondire la realtà professionale degli insegnanti di scuola primaria, focalizzandosi sui nodi che contraddistinguono tale professione, ovvero il suo profilo di competenze, le problematiche che si trova ad affrontare nella società delle innovazioni e la formazione ricevuta e desiderata. Le domande di ricerca sono distribuite su due filoni d’indagine, sviluppati all’interno di due gruppi di riferimento: un gruppo di insegnanti in servizio, di cui fanno parte docenti della Regione Veneto e della Provincia di Lleida, in Catalunya, e un gruppo di insegnanti in formazioni, ovvero studenti del corso di laurea in “scienze della Formazione Primaria” dell’ateneo di Padova. Il framework teorico comprende una rassegna sulle tematiche di ricerca, dalle caratteristiche della Società della conoscenza al costrutto di competenza, al profilo professionale dell’insegnante. La scelta dei contenuti spazia dai documenti europei considerati più importanti alle opere di teorici dell’educazione contemporanei e non, offrendo una linea evolutiva dei concetti in analisi. La prospettiva di ricerca abbraccia la complessità della situazione reale e utilizza, oltre che soggetti appartenenti a due realtà nazionali diverse, una metodologia di ricerca mista, adeguata all’approfondimento di situazioni connotate da molteplici fattori. Un primo momento di ricerca, chiamato “fase quantitativa”, prevede la raccolta di dati quantitativi attraverso un questionario altamente strutturato. Una seconda fase di ricerca, chiamata invece “qualitativa”, mira all’approfondimento dei dati raccolti attraverso focus group con gli insegnanti. I dati ottenuti sono stati analizzati attraverso l’applicazione di software adeguati alla ricerca sociale, ovvero SPSS per la fase quantitativa e ATLAS.ti per la fase qualitativa. Gli esiti dell’indagine offrono una panoramica sulla professione e sulla condizione dell’insegnante, andando anche ad indagare i suoi fabbisogni formativi nella società attuale. A tale scopo, vengono messe in rilievo alcune linee guida che potrebbero trovare accoglimento nella costruzione e gestione dei percorsi formativi, sia di base che continuativi, per gli insegnanti della scuola primaria.
SOLERTI, PAOLA. « L'EDUCAZIONE LINGUISTICA NELLA SCUOLA PRIMARIA : STATO DELL'ARTE E FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI. ESITI DI UN'INDAGINE IN LOMBARDIA ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2020. http://hdl.handle.net/10280/71037.
Texte intégralThis work is based on two main assumptions. The first is that a broad definition of language education is a process that unfolds ‘as a continuum through the teaching/learning of the mother tongue and of second, foreign, classical and ethnic languages’ (Bosisio, Chini, 2014:25). In this sense, the construct of language education entails the following: a global view of the individual linguistic repertoire; the shift of the focus of language learning/teaching from individual languages to the integrated development of processes that promote the linguistic, communicative, relational and cognitive development of the individual; and a view of language learning according to which the integrated development of languages takes place across all disciplines and therefore all teachers, regardless of the subject or discipline taught, are ‘linguistic educators’, or language teachers. The second assumption of this study is that how language education is implemented is, ultimately, entrusted to teachers and is therefore conditioned by their knowledge, beliefs, implicit theories, opinions, and attitudes – in other words, their teacher cognition (Borg, 2003, 2006). These theoretical assumptions are the basis of this survey, conducted through the administration of a questionnaire aimed at exploring the knowledge, beliefs, implicit theories, opinions, and attitudes of primary school teachers towards linguistic education, their role as linguistic educators, language learning/teaching, multilingualism, and multilingual education. In the first part of this work, the theoretical framework of the survey is outlined. In detail, the first chapter reconstructs the evolution of the construct of language education in Italy and Europe, while the second is dedicated to language teacher cognition. The second part is divided into five chapters in which the methodology is explained, and the data from the survey examined. The work ends with a discussion section and some concluding reflections, in which some possible paths of teacher training are briefly outlined, as well as some possible lines of future research.
Galletti, Filippo <1992>. « La formazione degli stati regionali italiani (secc. XIII-XV). Acquisizioni scientifiche e ricadute sui manuali di storia, tra formazione degli insegnanti e approcci metodologici ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amsdottorato.unibo.it/10464/4/ITA%20tesi%20filippo%20dottorato.pdf.
Texte intégralThe thesis aims to investigate the relationship between the findings of scientific research in the field of history, with particular reference to the theme of the formation of the Italian regional states in the late Middle Ages, and their teaching in secondary schools. In the part dedicated to the theoretical framework, it underlines the increasingly pressing need for quality teaching and learning of history in today's society, based on a sense of active democratic participation and on the development of critical thinking, despite the fact that official ministerial documents do not always devote due importance to the subject. In addition, recent results obtained through a questionnaire administered to university students seem to confirm didactics still linked to traditional practice. In this sense, therefore, it is necessary to refound and refocus the importance of history by deepening the specific vocabulary and the basic epistemological premises of the discipline. Starting from these issues, the empirical framework analyzes the state of progress of recent scientific-academic research on the formation of the Italian regional states of the late Middle Ages; compares the subject in the main school textbooks adopted in the metropolitan area of Bologna (Italy); and, finally, analyzes the conceptions on history, medieval history and the use of the textbook by secondary school history teachers thanks to the answers derived from the administration of a questionnaire on teaching practice. The results obtained will make it possible to detect possible gaps between academic research and the secondary teaching of history, medieval history, and the formation of regional states, sometimes underlining the increasingly urgent need for an integrated in-service training of teachers.
La tesis investiga las relaciones entre las averiguaciones de la investigación científica en el campo de la historia, con especial referencia al tema de la formación de los estados regionales italianos de la Baja Edad Media, y su enseñanza en los centros de secundaria. En la parte dedicada al marco teórico, se subraya la necesidad cada vez más acuciante de una enseñanza y un aprendizaje de la historia de calidad en la sociedad actual, basados en el sentido de la participación democrática activa y en el desarrollo del pensamiento crítico, a pesar de que los documentos ministeriales oficiales no siempre dediquen la debida importancia a la asignatura y de que los recientes resultados obtenidos a través de un cuestionario administrado a los estudiantes universitarios parezcan confirmar una didáctica todavía ligada a la práctica tradicional. En este sentido, por tanto, es necesario reenfocar la importancia de la historia profundizando en el vocabulario específico y en las premisas epistemológicas básicas de la disciplina. A partir de estos asuntos, el marco empírico analiza el estado de avance de la reciente investigación científico-académica sobre la formación de los estados regionales italianos de la baja Edad Media; compara el tema en los principales libros de texto escolares adoptados en el área metropolitana de Bolonia (Italia); y, por último, analiza las concepciones sobre la historia, la historia medieval y el uso del libro de texto de los profesores de historia de la escuela secundaria gracias a las respuestas derivadas de la administración de un cuestionario sobre la práctica docente. Los resultados obtenidos permitirán detectar posibles lagunas entre la investigación académica y la enseñanza secundaria de la historia, la historia medieval y la formación de los estados regionales, subrayando a veces la necesidad cada vez más urgente de una formación integrada en el servicio de los profesores.
DEBE', ANNA. « MAESTRI "SPECIALI" ALLA SCUOLA DI PADRE GEMELLI. LA FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI PER FANCIULLI ANORMALI ALL'UNIVERSITA' CATTOLICA (1926-1978) ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2014. http://hdl.handle.net/10280/2994.
Texte intégralThe “School for the special aids and assistants for disabled children”, opened in 1926 at the Catholic University of Milan by father Agostino Gemelli, was one of the very first in Italy to set up about disabled children teacher training. This School gives evidence of Gemelli’s work in the special education area and also represents the Italian path toward scholastic inclusion for disabled persons. The interest of Gemelli, one of the most famous psychologists in the XX Century Italian framework, towards disability reflects how the contemporary Catholic world cared about interventions for the weakest not only driven by a charity feeling but based on scientific studies. Moreover, the study highlights how teacher training has changed from the Twenties to the Seventies of the last Century, following the different way of looking at disabled children, from isolation in special schools to inclusion in common classes. The thesis contributes to improve Italian studies in the field of the history of special education, a subject that has, for the most part, to be written. The research is carried out through archival investigations with the purpose of shedding light on teachers, users, materials and textbooks of the School, since its origin until the Seventies.
DEBE', ANNA. « MAESTRI "SPECIALI" ALLA SCUOLA DI PADRE GEMELLI. LA FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI PER FANCIULLI ANORMALI ALL'UNIVERSITA' CATTOLICA (1926-1978) ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2014. http://hdl.handle.net/10280/2994.
Texte intégralThe “School for the special aids and assistants for disabled children”, opened in 1926 at the Catholic University of Milan by father Agostino Gemelli, was one of the very first in Italy to set up about disabled children teacher training. This School gives evidence of Gemelli’s work in the special education area and also represents the Italian path toward scholastic inclusion for disabled persons. The interest of Gemelli, one of the most famous psychologists in the XX Century Italian framework, towards disability reflects how the contemporary Catholic world cared about interventions for the weakest not only driven by a charity feeling but based on scientific studies. Moreover, the study highlights how teacher training has changed from the Twenties to the Seventies of the last Century, following the different way of looking at disabled children, from isolation in special schools to inclusion in common classes. The thesis contributes to improve Italian studies in the field of the history of special education, a subject that has, for the most part, to be written. The research is carried out through archival investigations with the purpose of shedding light on teachers, users, materials and textbooks of the School, since its origin until the Seventies.
Celentin, Paola <1972>. « La formazione degli insegnanti di lingue via internet : modello di analisi delle interazioni formative nei web-forum secondo una prospettiva costruttivista ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2005. http://hdl.handle.net/10579/531.
Texte intégralGalbusera, Barbara. « Pedagogia e autismo : per una formazione degli operatori alla didattica scolastica ». Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2018. http://hdl.handle.net/10446/102057.
Texte intégralThe objective of this thesis is to address the theme of “didactics and autism”, with the aim to making a theoretical and practical contribution for those working within the Italian schooling system with students diagnosed within the autism spectrum. The argument is divided into four sections. In the first section it discusses how the education sciences have analyzed autism. After a historical construction that begins from diagnosis, contributions from psychology (psychoanalytic, behavioral and cognitive), genetics and Critical Autism Studies are analyzed. The section concludes arguing that until today science of education theories have not been able to consider the autistic person as a whole. Therefore these theoretical constructions and practices do not include the pedagogical perspective, which has not allowed the creation of a tested education for the individual of favored learning. Contributions from those authors who have theorized education for autistic subjects through special pedagogy has also been analyzed, demonstrating how pedagogy of personalism approaches would allow the the person rather than their autism to be placed at the centre, making an ad hoc construction more feasible. A pedagogical study is analyzed in section two, whose aim was to collect teaching experiences with autistic children in Italian primary education. The aim was to collect their individual narratives in order to discover their points of view on didactics. The analysis reveals that the child’s autism creates significant problems for the teacher. In order to determine if the autism was the major cause, further teachers within similar structures but without autistic children were interviewed. Comparing results finds that the child’s autism allows the teacher to ask more questions of themselves, both as a person and as an individual. However there is the remaining problem of the difficulty found in transforming human experience into educational experience, a factor that undermines their sense of effectiveness. The argument is therefor made for the need to invest in training teachers to help them acquire these skills. It emerged from the interviews that the teachers felt that the technical support (including those of the health services) as well as science of education and the pedagogic perspective contributions were extremely important. This leads to another problem: if the contribution of the educational sciences is perceived as fundamental, how much space is left for pedagogy and didactics? This question led to the formation of the third part of the thesis. A questionnaire was prepared and sent online to the teachers working in the Italian primary school system to discover their educational needs and wishes, as well as their points of view on the didactic methodologies. The analysis reveals that teachers across Italy use various methodologies, but in general feel the need for more contributions from the education sciences and pedagogy in order to construct a more personalized education approach. In light of the findings from these first three sections a course of training was proposed. Thanks to a child neuropsychiatric collaboration this training was trialled with a view of testing if such training would benefit the professionals in relation to their work with autistic children. This question has been presented in the fourth part. The positive experiences demonstrate that the proposal helps operators within their work and improved their sense of efficiency. Therefor I argue that a pedagogy of personalism could improve the didactic performance of professionals for all students and not only those autistic, contributing to redefining the sense of education itself.
Ursoleo, Alessandra <1969>. « Immagine e storyboard nel digital storytelling per la formazione degli insegnanti : l’impatto del digital storytelling sull’autoefficacia e l'attitudine degli insegnanti in pre-servizio verso l'immagie, lo storyboard e la digital literacy nella narrazione digitale ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/10276.
Texte intégralGRION, VALENTINA. « Costruire identità professionale in ambienti narrativi on line. Una ricerca sulla formazione di insegnanti in servizio in contesto di CL in SFP ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2009. http://hdl.handle.net/11577/3426062.
Texte intégralIn ambito di ricerca di formazione degli insegnanti un crescente interesse è dimostrato nei confronti del tema dell’identità professionale. Korthagen (2004, Korthagen & Verkuyl, 2007) considera l’identità professionale come dimensione particolarmente rilevante nella ricerca dell’essenza del “buon insegnante”. Alsup (2005) ritiene che formare un’identità professionale sia un processo centrale per assumere pienamente l’habitus d’insegnante. Gli insegnanti perciò necessitano di una formazione che offra loro opportunità per sviluppare soddisfacenti identità professionali: essi devono prendersi cura di sé, prima di poter meglio farsi carico degli altri. Per questo i formatori degli insegnanti dovrebbero porre le tematiche relative all’identità professionale al centro delle proprie proposte formative. Essi dovrebbero inoltre fare chiarezza con i formandi, sulle difficoltà che comporta raggiungere una soddisfacente e consapevole identità professionale. Assumendo una prospettiva discorsiva costruzionista (Holstein, Gubrium, 2008), si ritiene che raccontando e condividendo le proprie storie, gli insegnanti costruiscano e mostrino le loro identità. Narrare la propria storia è un processo che coinvolge la “riflessione su”, la selezione e l’adattamento degli eventi in maniera da renderli significativi per colui che narra e per cercare di persuadere della loro significatività colui che ascolta. Raccontare storie è perciò un importante lavoro di costruzione identitaria (Watson, 2006). La comprensione più profonda di sé come insegnanti conduce ad un’auto-trasformazione che rappresenta una forma di empowerment professionale (Zembylas, 2003). In questa prospettiva, l’identità risulta un costrutto narrativo e discorsivo che prende forma all’interno delle istituzioni, attraverso le risorse narrative disponibili in certi setting. (Holstein, Gubrium, 2000; Søreide, 2007). Questa costruzione si realizza come continuo processo di posizionamento nel discorso (Davies, Harré, 1990). Harré e van Langenhove (1999) sottolineano che l’individuo emerge, attraverso il processo d’interazione sociale, non come prodotto più o meno stabile, ma come costruito e ricostruito attraverso una varietà di pratiche discorsive alle quali egli partecipa. L’obiettivo della ricerca è quello di esplorare come l’identità professionale può essere costruita attraverso l’uso delle risorse narrative disponibili nel contesto di discussione on line. Specificamente si vogliono esaminare quali risorse narrative usano i partecipanti e come essi si posizionano all’interno del contesto, mentre sono impegnati nel processo di costruzione identitaria professionale. I partecipanti alla ricerca sono stati 13 insegnanti di scuola primaria o dell’infanzia, frequentanti il laboratorio on line di Tecnologie dell’istruzione nell’ambito del CL in Scienze della Formazione Primaria dell’Università di Padova. I soggetti sono stati divisi in 2 gruppi individuati in base all’età di servizio: il gruppo A formato dalle insegnanti con 8-10 anni di servizio nella scuola (insegnanti esperti) e il gruppo B formato dalle insegnanti con 4-5 anni di servizio nella scuola (insegnanti qualificati). I partecipanti hanno interagito fra di loro esclusivamente on line, in modalità testuale e asincrona, utilizzando una piattaforma specificamente realizzata. Le attività, che si sono svolte durante un lasso di tempo di circa tre mesi e sono state suddivise in una fase individuale, durante le quale essi hanno prodotto una presentazione di sé e descritto la propria visione del “buon insegnante”, e una di gruppo in cui hanno condiviso la propria scelta e i propri vissuti professionali. I dati hanno compreso gli scritti dei due gruppi: a) i testi che ciascuno studente ha scritto individualmente; b) le sequenze dei messaggi in forum. Utilizzando la Positioning Theory (Harré, van Langenhove, 1999), è stata condotta un’analisi del discorso con l’ausilio del software di analisi qualitative AtlasTi: Nei 4 corpora d’analisi le partecipanti hanno fatto riferimento a una moltitudine di posizioni soggettive, a sottolineare i differenti aspetti della comprensione di sé e del proprio lavoro. Attraverso l’analisi dei processi d'identificazione e distanziamento dalle posizioni soggettive espresse dai pari, sono andate emergendo le identità che sembrano avere avuto maggiore significatività per le insegnanti partecipanti al laboratorio. Sono stati individuati 5 costrutti identitari: - l’insegnante in relazione, costrutto identitario forte, emergente dalle narrazioni delle partecipanti di entrambi i gruppi A e B, sia in fase individuale, che in quella di gruppo. E’ l’identità dell’insegnante impegnato in una serie articolate di relazioni con i diversi componenti della realtà scolastica; - l’insegnante materna, costrutto meno articolato e complesso del precedente, ma emergente in modo diffuso negli scritti delle partecipanti; è l’identità dell’insegnante che intende il rapporto educativo come un “prendersi cura” dei bambini, i quali rappresentano la bussola della sua azione didattica; - l’insegnante professionista, un’identità che prende forma in modo nettamente più chiaro e definito nei due corpora dei testi individuali; è un’identità caratterizzata da molteplici dimensioni, di cui le più rilevanti e comuni ai due gruppi, sono quelle legate alla capacità di collaborare e di motivare gli allievi; - l’insegnante in crisi, che emerge dalle narrazioni condivise del gruppo A (fra i due, quello composto dagli insegnanti con più anni di servizio), e in particolare dal corpus del forum; è l’identità dell’insegnante in pericolo di burnout, stanco e logorato dalla propria attività lavorativa; - l’insegnante-persona, definita da numero minimo di diverse posizioni soggettive, ma emergente con particolare “urgenza” e bisogno di manifestarsi. E’ l’identità che prende forma nello spazio fluttuante, instabile e ambiguo che si crea fra la propria identità personale e la professionalità. A tutte queste identità, ciascuna partecipante ha fatto in qualche modo riferimento, da tutte vi si è, in qualche modo, distanziata. Il processo di costruzione individuale dell’identità professionale si è realizzato come processo di posizionamento e di negoziazione fra le varie possibili identità emergenti nel contesto discorsivo. Si è giunti inoltre a verificare come le identità emergenti abbiano spazi di sovrapposizione l’una all’altra. La possibilità di capire i processi e le strutture attraverso le quali tali costruzioni avvengono e quali immagini, credenze, pratiche, riflessioni vi siano comprese rappresenta un’importante potenzialità e uno strumento di lavoro per coloro che sono impegnati nel campo della formazione degli insegnanti, così come in quello dell’amministrazione e della politica scolastiche. In tal senso la ricerca getta luce su possibili modelli formativi per gli insegnanti in servizio. Focalizzando sulle risorse e sui processi di costruzione narrativa dell’identità professionale dell’insegnante in servizio, la ricerca ha mostrato altre importanti implicazioni. I risultati confermano, innanzitutto, l’idea, già espressa da molti ricercatori e ampiamente discussa nei precedenti capitoli di questo lavoro, che non abbia senso proporre agli insegnanti in formazione un modello preconfezionato e universale di identità professionale cui aderire, poiché il costrutto identitario professionale risulta flessibile, continuamente costruito e ricostruito, sempre situato. In secondo luogo essi contribuiscono ad offrirci uno squarcio, seppure limitato, ma pur sempre significativo, sull’odierna realtà scolastica, permettendo l’emergere di approcci teorici, credenze diffuse, pratiche, significati, che rappresentano i sistemi valoriali dominanti nell’attuale istituzione scuola, o meglio, nelle quotidianità scolastiche vissute dai partecipanti alla ricerca. Una lettura dei dati dal punto di vista più strettamente pedagogico conduce a rilevare che entrambe le attività proposte nel laboratorio on line, quella individuale e quella di gruppo, possono essere considerate significative poiché hanno permesso alle partecipanti di esplicitare ed esplorare, a livello narrativo, i propri vissuti professionali e personali in una crescente consapevolezza di sé come insegnanti. Va messo in luce il valore strategico del forum come luogo/strumento collettivo privilegiato alla realizzazione di processi orientati ad una più profonda consapevolezza della propria identità professionale. Va rilevato inoltre che i risultati della ricerca hanno mostrato una sorta di evoluzione delle due comunità (gruppi A e B) nel passaggio fra l’attività di narrazione individuale a quella condivisa nel forum. La condivisione narrativa conduce le partecipanti ad abbandonare alcune posizioni, probabilmente le meno significative per loro, e a focalizzarsi su un numero minore di aspetti maggiormente condivisi. L’interazione in forum - arricchita a volte da dinamiche di tipo oppositivo che hanno contribuito a mettere in discussione costrutti poco esplorati, affermazioni date per scontate - favorisce invece una maggiore elaborazione dei costrutti e perciò una migliore esplorazione di ciascuna posizione soggettiva e definizione del costrutto identitario.
CATTANEO, AGNESE. « SAPERE D'AZIONE E COSTRUZIONE DELLA CONOSCENZA. LO SVILUPPO PROFESSIONALE DEGLI INSEGNANTI DI RICERCA, PRATICA RIFLESSIVA E INNOVAZIONE ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/324.
Texte intégralCATTANEO, AGNESE. « SAPERE D'AZIONE E COSTRUZIONE DELLA CONOSCENZA. LO SVILUPPO PROFESSIONALE DEGLI INSEGNANTI DI RICERCA, PRATICA RIFLESSIVA E INNOVAZIONE ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/324.
Texte intégralSpagnolo, Camilla. « Valutazione formativa in matematica. Strumenti di rilevazione delle abilità in matematica nei video del progetto FAMT&L ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10899/.
Texte intégralNicolodi, Suzana Cini Freitas. « Práticas e processos de mediação pedagógica em cursos de pedagogia na modalidade EAD ». Universidade do Vale do Rio dos Sinos, 2012. http://www.repositorio.jesuita.org.br/handle/UNISINOS/3120.
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Nenhuma
Data la forte crescita e sviluppo dell'istruzione a distanza negli ultimi dieci anni in Brasile ed è stato l'opzione modalità dello Stato di offrire, e interiorizzare democratizzare l'accesso a un'istruzione di qualità, portando ad una carenza di insegnanti in formazione di base, l'inchiesta attuale, Pratiche e processi aventi diritto corsi mediazione pedagogici in modalità a distanza, ha cercato di capire come le pratiche sono sviluppati e dei processi di mediazione pedagogica nei contesti formativi in modalità formazione a distanza, utilizzando le tecnologie digitali. Preso come riferimento Pedagogia Corsi di UAB offerti da istituti di istruzione in Paraná. Incluso il contributo delle quattro istituzioni partner che offrono i corsi di Pedagogia UAB in modalità a distanza. La prima fase dello studio è stata rivolta ai coordinatori dei corsi, utilizzando interviste semistrutturate, sperando di capire come il progetto è stato costruito corsi pedagogici, pratiche di insegnamento che sono le più utilizzate e significate in queste modalità , e il valore che attribuiscono alla didattica e alla formazione degli attori che partecipano alla realizzazione dei corsi. La seconda fase della ricerca, rivolta a studenti di un istituto, ha cercato di condurre focus group, delucidare i concetti di formazione, la mediazione e la qualità che questi ragazzi costruirono lungo i sentieri dell'esperienza vissuta nella formazione a distanza. L'approccio di ricerca assunto qualitativa, utilizzando la descrizione e dialogo con i dati nel processo. Come risultati principali si possono citare: un punto di riferimento forte nei progetti fisici aula di educazione pedagogica dei corsi censiti, le pratiche pedagogiche usano ancora il paradigma centrale dell'insegnamento, con l'insegnante come il centro principale del processo, l'importanza di una formazione specifica per gli insegnanti agire in questa modalità, il riconoscimento della conoscenza relativa al lavoro collettivo necessarie sono indicate nel DL, e anche come questi temi sta influenzando la formazione e la valutazione degli studenti che fanno i loro corsi.
Dado o forte crescimento e desenvolvimento da EaD na última década no Brasil e tendo sido a modalidade a opção do Estado para oferecer, democratizar e interiorizar o acesso à uma educação de qualidade, levando em o déficit de docentes na educação básica, a presente investigação, intitulada Práticas e Processos de Mediação Pedagógica em cursos de Pedagogia na Modalidade EaD, buscou compreender como são desenvolvidas as práticas e os processos de mediação pedagógica em contextos formativos na modalidade EaD, que utilizam as tecnologias digitais. Tomou como referente os Cursos de Licenciatura em Pedagogia da UAB ofertados por Instituições de Ensino paranaenses. Contou com a contribuição de quatro Instituições parceiras da UAB que ofertam os Cursos de Pedagogia na modalidade a distância. A primeira etapa do estudo foi direcionada aos coordenadores dos Cursos, usando entrevistas semiestruturadas, na intenção de compreender como o projeto pedagógico dos cursos foi construído, que práticas pedagógicas são mais utilizadas e significadas na modalidade, e o valor que atribuem à formação docente e dos atores envolvidos na realização dos Cursos. A segunda etapa da pesquisa, direcionada aos estudantes de uma das Instituições, procurou, através da realização do Grupo Focal, desvendar as concepções de formação, qualidade e mediação que estes sujeitos construíram ao longo dos percursos formativos vividos na experiência de EaD. A abordagem da pesquisa assumiu caráter qualitativo, usando a descrição e o diálogo com os dados no decorrer do processo. Como principais achados podem ser mencionados: a forte referência do ensino presencial físico nos projetos pedagógicos dos cursos pesquisados; as práticas pedagógicas ainda utilizam a centralidade do paradigma do ensino, tendo o professor como principal centro do processo; a importância da formação específica dos docentes para atuar na modalidade; o reconhecimento dos saberes relativos ao trabalho coletivo são apontados necessários na EaD e, ainda, como estas questões vem impactando na formação dos estudantes e a avaliação que fazem dos seus Cursos.
LAI, GIAMPAOLO. « L'insegnamento della meccanica quantistica nella scuola secondaria : fondamenti, problemi, proposte ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2015. http://hdl.handle.net/11584/266375.
Texte intégralSININI, GLORIA. « La didattica 2.0 e le competenze dell'insegnante. Verso un modello ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1375.
Texte intégralThe digital society and the increasing of informal learning spaces require teachers to become digitally competent. The latest digital trends identified with 2.0 web, create new educational challenges in school. This study, developed in collaboration with CREMIT (Catholic University in Milan), aims to develop a digital model competence that could pave the way for teachers training. The model is going to be built from a bibliographic recognition about the competence concept developed by Guy Le Boterf. This theoretical frame has oriented an ethnographic research on field consisted in deep interviews and participant observations of teachers using technology in class. The best teaching practices will be used to build a competence model giving the guidelines for using ICT in education and didactic.
SININI, GLORIA. « La didattica 2.0 e le competenze dell'insegnante. Verso un modello ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1375.
Texte intégralThe digital society and the increasing of informal learning spaces require teachers to become digitally competent. The latest digital trends identified with 2.0 web, create new educational challenges in school. This study, developed in collaboration with CREMIT (Catholic University in Milan), aims to develop a digital model competence that could pave the way for teachers training. The model is going to be built from a bibliographic recognition about the competence concept developed by Guy Le Boterf. This theoretical frame has oriented an ethnographic research on field consisted in deep interviews and participant observations of teachers using technology in class. The best teaching practices will be used to build a competence model giving the guidelines for using ICT in education and didactic.
Martins, Filho Altino José. « Minúcias da vida cotidiana no fazer-fazendo da docência na educação infantil ». reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2013. http://hdl.handle.net/10183/72780.
Texte intégralA presente tese consiste na apresentação dos resultados de uma pesquisa realizada em uma instituição de educação infantil localizada em um município situado na região da Grande Florianópolis/SC, no decorrer do ano de 2010. O estudo teve como objetivo descrever e analisar as diferentes minúcias da vida cotidiana no exercício da docência, destacando os elementos constituidores do fazer-fazendo das professoras. Na pesquisa procurei estreitar os elos entre a Pedagogia da Infância e a Sociologia do Cotidiano, buscando interfaces interdisciplinares como forma de compreender a docência no decurso da vida cotidiana, e de contribuir na construção de uma perspectiva sociopedagógica de infância e de educação. Os caminhos investigativos, seguindo pelos pressupostos da pesquisa qualitativa, conduziram-me à realização de uma abordagem interpretativa, configurando-se um estudo de caso. As professoras da referida instituição foram minhas interlocutoras e me permitiram evidenciar, por meio de narrativas orais, a dinâmica das diferentes rotinas no fazer-fazendo da docência. Também utilizei narrativas escritas de uma das professoras, foco da pesquisa, e ainda registros em caderno de campo com base na observação com participação, no percurso de um ano. A escolha da professora foco seguiu alguns critérios previamente elaborados, cujo requisito essencial era o de que se tratasse de uma profissional que apresentasse uma “docência bem sucedida”. A principal contribuição deste estudo situa-se na compreensão de que a ação reflexiva em torno das diferentes minúcias da vida cotidiana, especialmente no que tange ao fazer-fazendo no dia a dia da docência, possibilita entender a complexidade da própria vida vivida no coletivo da instituição educativa. Evidenciou-se também que as minúcias, entendidas por algumas professoras como atividades educacional-pedagógicas relacionadas ao princípio de cuidado e educação - dimensões norteadoras da especificidade da docência na educação infantil -, ainda não são vistas como tal por grande parte das profissionais da instituição.
The present thesis is about the result presentations of a research held in an infantile education institution placed in a municipality in Florianópolis/SC in 2010. The study aims to describe and analyze different details of everyday life concern to teaching, highlighting the constitutor elements of make-making of teachers. In the research was tried to narrow the links between Childhood Pedagogy and Everyday Life Sociology, searching for interdisciplinary interfaces as a way to understand teaching along everyday life and to contribute in the construction of a childhood and education socio-pedagogy perspective. The investigative ways, following by the qualitative research presumptions have led to hold an interpretative approach, configuring a case study. The teachers from that institution were interlocutors and allowed proving, through oral reports, the different routine dynamics of make-making of teaching. It was also used written reports of one of the teachers, focus of the research, and also records in notebook based on observation with participation, along the year. The choice of the focused teacher followed some criteria previously elaborated and the essential requisite was that the professional had a “successful teaching”. The main contribution of this study is placed on the understanding that the reflexive action surrounded by detailed differences of everyday life, specially, concerned to make-making of teaching everyday life, allows understanding the complexity of life lived in the educative institution collectivity. It was evidenced also that the details, understood by some teachers as educational-pedagogical activities related to care and education principle – dimensions that lead to specific teaching in infantile education -, are still not seen as such for most professionals of the institutions.
PETTI, LIVIA. « Dalla laurea alla professione di insegnante : caso di studio di formazione continua attraverso una comunità on line ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2011. http://hdl.handle.net/10281/18770.
Texte intégralZapparrata, Maria Valentina. « LE COMPETENZE EMOTIVE E RELAZIONALI NELLA PROFESSIONE DOCENTE. UN LABORATORIO PER LO SVILUPPO DELLE LIFE SKILLS NEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2017. http://hdl.handle.net/10447/239971.
Texte intégralMOLTENI, PAOLA. « AUTISMO E SCUOLA : DIMENSIONI EDUCATIVE DEL LAVORO DI RETE TRA ESPERIENZE LOCALI E PROSPETTIVE INTERNAZIONALI ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2015. http://hdl.handle.net/10280/6171.
Texte intégralMOLTENI, PAOLA. « AUTISMO E SCUOLA : DIMENSIONI EDUCATIVE DEL LAVORO DI RETE TRA ESPERIENZE LOCALI E PROSPETTIVE INTERNAZIONALI ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2015. http://hdl.handle.net/10280/6171.
Texte intégralHack, Cássia. « Formação de professores e professoras de educação física no Brasil e o embate de projetos no campo de conhecimento da saúde : contribuições da teoria pedagógica histórico-crítica ». Faculdade de Educação, 2017. http://repositorio.ufba.br/ri/handle/ri/25354.
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CAPES
Esta tese compõe o conjunto de estudos realizados na Universidade Federal da Bahia, a partir do Programa de Pós-Graduação em Educação, Linha de Pesquisa Educação, Cultura Corporal e Lazer. Insere-se especificamente nos estudos realizados pelo Grupo de Estudo e Pesquisa em Educação Física, Esporte e Lazer (LEPEL/PPGE/FACED/UFBA) e responde a perguntas científicas relacionadas à pesquisa matricial sobre “Problemáticas significativas do Trabalho Pedagógico, da Produção do Conhecimento, das Políticas Públicas e da Formação de Professores de Educação Física e Esporte”. Tem como objeto de estudo o trato com o conhecimento na formação de Professores de Educação Física. Delimita como pergunta de investigação quais as contribuições da Psicologia Histórico-Cultural, da Pedagogia Histórico-Crítica e, da Abordagem Crítico-Superadora do Ensino da Educação Física para enfrentar as contradições presentes no currículo de formação de professores referentes à negação do conhecimento e, o trato com o conhecimento a partir de abordagens biologicistas, naturalistas, mecanicistas, que fragmentam corpo-mente e teoria-prática. A hipótese tratou do enfrentamento do projeto de formação de professores que defende a divisão dos cursos de Educação Física, dando ênfase à questão da saúde, a partir das possíveis contribuições de um conjunto teórico baseado na referência marxista e, da experiência pedagógica no ensino da Biomecânica Aplicada à Educação Física, conteúdo do eixo dos Fundamentos, da área da Saúde relacionado com o Eixo do Conteúdo Específico da Cultura Corporal do Curso de Licenciatura em Educação Física, de caráter ampliado, da Faculdade de Educação da Universidade Federal da Bahia. Os dados levantados e sistematizados foram coletados: (a) na bibliografia sobre os pressupostos teóricos; (b) na legislação, nos bancos de dados do MEC e, em dissertações e teses; (c) in locus, na experiência pedagógica desenvolvida no ensino da disciplina Biomecânica Aplicada à Educação Física na FACED/UFBA. Os procedimentos de investigação foram: análises de conteúdo; descrição densa em relatórios de campo; e elaboração de sínteses estabelecendo nexos e relações que permitiram a conclusão da tese. A tese apresenta como pressupostos, epistemológico a teoria do conhecimento Materialista Histórico Dialético, do desenvolvimento humano a Teoria Histórico Cultural, pedagógico a Teoria Pedagogia Histórico-Crítica e, no ensino da Educação Física, a Abordagem Crítico-Superadora. O objetivo diz respeito às contribuições dos pressupostos teóricos no trato com o conhecimento, em especial da área da saúde, no currículo de formação de professores de Educação Física, na perspectiva da superação de contradições e, de contribuições para consolidar uma consistente formação teórica, fundamentada na teoria do conhecimento do Materialismo Histórico Dialético. Conclui-se, apresentando, a partir dos pressupostos de referência marxista, elementos teórico-práticos, em que destacamos os sistemas de complexos, no trato com o conhecimento, no currículo de formação de professores de Educação Física, no marco de um curso único, de licenciatura ampliada.
ABSTRACT This thesis composes the set of studies performed at the Federal University of Bahia, through the Graduate Program in Education, Research Line on Education, Body Culture and Leisure. It is specifically inserted in the studies performed by the Study and Research Group in Physical Education, Sport and Leisure (LEPEL/PPGE/FACED/UFBA), and answers scientific questions related to the matrix research on “Significant issues on Pedagogical Work, Knowledge Production, Public Policies, and Formation of Physical Education and Sport Teachers”. Its object of study is the treatment of knowledge in the formation of Physical Education Teachers. It delimits as its research question what are the contributions of the Historical-Cultural Psychology, the Historical-Critical Pedagogy, and the Critical-Overcoming Approach of Physical Education Teaching to face the contradictions present in the teacher formation curriculum that refer to the knowledge denial, and the treatment of knowledge through biological, naturalistic, mechanistic approaches that fragment body-mind and theory-practice. The hypothesis dealt with the confrontation of the teacher formation project that defends the division of the Physical Education undergraduate programs, emphasizing the health matter, through the possible contributions of a theoretical set based on the Marxist reference, and the pedagogical experience in the teaching of Biomechanics Applied to Physical Education, subject of the Fundamentals of the Health area axis, related to the Axis of the Specific Content of Body Culture of the Physical Education Undergraduate Program, with extended character, of the College of Education in the Federal University of Bahia. The systematized data were collected: (a) in the bibliography about the theoretical assumptions; (b) in legislation, in the MEC databases, and in dissertations and theses; (c) in locus, in the pedagogical experience developed in the teaching of the Biomechanics Applied to Physical Education course at FACED/UFBA. The investigation procedures were: content analysis; dense description in field reports; and elaboration of syntheses establishing links and relations that allowed the conclusion of the thesis. The thesis presents as its assumptions: epistemologically, the Historical Dialectical Materialism theory of knowledge; on human development, the Cultural Historical Theory; pedagogically, the Historical-Critical Pedagogy Theory; and on the teaching of Physical Education, the Critical-Overcoming Approach. The objective concerns the contributions of the theoretical assumptions to the treatment of the knowledge, especially of the health area, in the curriculum of Physical Education teachers’ formation, with the perspective of overcoming contradictions, and of contributions to consolidate a consistent theoretical formation, based on the Historical and Dialectical Materialism theory of knowledge. It was concluded, presenting, through the assumptions of Marxist reference, theoretical-practical elements, where we highlight the systems of complexes, in the treatment of knowledge, in the curriculum of Physical Education teachers’ formation, within the framework of a single, extended degree.
RESUMEN Esta tesis compone el conjunto de estudios realizados en la Universidad Federal de Bahía, a partir del Programa de Postgrado en Educación, Línea de Investigación Educación, Cultura Corporal y Ocio. Se inserta específicamente en los estudios realizados por el Grupo de Estudio e Investigación en Educación Física, Deporte y Ocio (LEPEL / PPGE / FACED / UFBA) y responde a preguntas científicas relacionadas con la investigación matricial sobre "Problemáticas significativas del trabajo pedagógico, de la producción del conocimiento, de las Políticas Públicas y de la Formación de Profesores de Educación Física y Deporte. Tiene como objeto de estudio el trato con el conocimiento en la formación de Profesores de Educación Física. En el caso de la enseñanza de la educación física, se debe tener en cuenta que las contribuciones de la Pscicología Histórico-Cultural, de la Pedagogía Histórico-Crítica y del Enfoque Crítico-Superadora de la Enseñanza de la Educación Física para enfrentar las contradicciones presentes en el currículo de formación de profesores referentes a la negación del conocimiento y, trato con el conocimiento a partir de enfoques biologicistas, naturalistas, mecanicistas, que fragmentan cuerpo-mente y teoría-práctica. La hipótesis trató del enfrentamiento del proyecto de formación de profesores que defiende la división de los cursos de Educación Física, dando énfasis a la cuestión de la salud, a partir de las posibles contribuciones de un conjunto teórico basado en la referencia marxista y de la experiencia pedagógica en la enseñanza de la Biomecánica Aplicada a la Educación Física, el contenido del eje de los Fundamentos, del área de la Salud relacionado con el Eje del Contenido Específico de la Cultura Corporal del Curso de Licenciatura en Educación Física, de carácter ampliado, de la Facultad de Educación de la Universidad Federal de Bahía. Los datos levantados y sistematizados fueron recolectados: (a) en la bibliografía sobre los presupuestos teóricos; (b) en la legislación, en los bancos de datos del MEC y en disertaciones y tesis; (c) in locus, en la experiencia pedagógica desarrollada en la enseñanza de la disciplina Biomecánica Aplicada a la Educación Física en la FACED/UFBA. Los procedimientos de investigación fueron: análisis de contenido; descripción densa en informes de campo; y elaboración de síntesis estableciendo nexos y relaciones que permitieron la conclusión de la tesis. La tesis presenta como presupuestos, epistemológico la teoría del conocimiento Materialista Histórico Dialéctico, del desarrollo humano la Teoría Histórico Cultural, pedagógica la Teoría Pedagogía Histórico-Crítica y, en la enseñanza de la Educación Física, el Enfoque Crítico-Superadora. El objetivo se refiere a las contribuciones de los presupuestos teóricos en el trato con el conocimiento, en especial del área de la salud, en el currículo de formación de profesores de Educación Física, en la perspectiva de la superación de contradicciones y de contribuciones para consolidar una consistente formación teórica, fundamentada en la teoría del conocimiento del materialismo histórico dialéctico. Se concluye, presentando, a partir de los presupuestos de referencia marxista, elementos teórico-prácticos, en que destacamos los sistemas de complejos, en el trato con el conocimiento, en el currículo de formación de profesores de Educación Física, en el marco de un curso único, de licenciatura ampliada.
SOMMARIO Questa tesi compone l'accumulo degli studi effettuati presso l'Università Federale di Bahia, a partire dal Programma Post-Laurea in Educazione, Linea di Ricerca, Educazione, Cultura Corporale e Ricreazione. E 'specificamente inserito nell'analisi del Gruppo di Studio i Ricerca sull'Educazione Fisica, Sport i Ricreazione (LEPEL / PPGE / FACED / UFBA) e risponde a domande scientifiche relative alla ricerca di base su i "Problemi significativi del Lavoro Pedagogico, Produzione della Conoscenza" , delle Politiche Pubbliche e della Formazione degli Insegnanti di Educazione Fisica e Sport ". Ha come oggetto di studio il contatto con la conoscenza nella formazione degli insegnanti di Educazione Fisica. Delimita come una domanda di analisi quali sono i contributi della Psicologia Storico-Culturale, della Pedagogia Storico-Critica e dell'Approccio Critico-Superadora dell'Insegnamento dell'Educazione Fisica per affrontare le contraddizioni presenti nel curriculum di formazione degli insegnanti relativo alla negazione della conoscenza e, al contatto con la conoscenza di approcci biologicisti, naturalistici, meccanicistiche, che frammentano mente-corpo e teoria-pratica. L'ipotesi ha esaminato il confronto del progetto di formazione degli insegnanti che difende la divisione dei corsi di Educazione Fisica, sottolineando il problema della salute, basato sui possibili contributi di uma compilazione teorica basata sul riferimento marxista e, dell'esperienza pedagogica nell'insegnamento della Biomeccanica Applicata all'Educazione Fisica, contenuto dell'asse dei Fondamenti, dell'area della Salute relativa all'Asse del Contenuto Specifico della Cultura Corporale del Corso di Laurea in Educazione Fisica, di carattere estensivo, della Facoltà di Educazione dell'Università Federale di Bahia. I dati raccolti e sistematizzati sono stati ripresi: (a) nella bibliografia sulle ipotesi teoriche; (b) nella legislazione, nelle banche dati MEC, nelle dissertazioni e nelle tesi; (c) in locus, nell'esperienza pedagogica sviluppata nell'insegnamento della disciplina Biomeccanica Applicata all'Educazione Fisic nel FACED/UFBA. Le procedure investigative erano: analisi del contenuto; descrizione spesse negli articoli di campo; ed elaborazione di sintesi che stabiliscono collegamenti e relazioni che hanno permesso la conclusione della tesi. La tesi presenta come presupposti, epistemologici la teoria della conoscenza Materialista Storica-Dialettica, dallo sviluppo umano alla Teoria Storica Culturale, pedagogica alla Teoria Pedagogica Storico-Critica e, nell'insegnamento dell'Educazione Fisica, l'Approccio Critico-Superadora. L'obiettivo è di contribuire ai presupposti teorici nel trattamento della conoscenza, specialmente nell'area della salute, nel curriculum per la formazione degli insegnanti di Educazione Fisica, al fine di superare le contraddizioni e contribuire a consolidare una coerente formazione teórica, basata sulla teoria della conoscenza del Materialismo Storico Dialettico. Si conclude, presentando, basato su presupposti di riferimento marxista, elementi teorico-pratici, in cui si evidenziano i sistemi di complessi, nel trattamento della conoscenza, nel curriculum per la formazione degli insegnanti di Educazione Fisica, nell'ambito di un corso di laurea unico e prolungato.
Perricone, Carmela, et Giuseppe Spadafora. « Professione insegnante : storia della formazione degli insegnanti in Italia dalla legge Casati alla S.S.I.S ». Thesis, 2012. http://hdl.handle.net/10955/108.
Texte intégralBOLASCO, CHIARA. « Formazione e sviluppo professionale online degli insegnanti. Studio di un gruppo di insegnanti su Facebook ». Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11573/1196431.
Texte intégralMICHELETTA, SILVIA. « Il video nella formazione degli insegnanti : bilanci e prospettive nel Web 2.0 ». Doctoral thesis, 2016. http://hdl.handle.net/2158/1035870.
Texte intégralMONACO, Annarita. « Problemi matematici e convinzioni degli insegnanti di scuola primaria ». Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11573/1213376.
Texte intégral