Articles de revues sur le sujet « Inglese medio »

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Soriano Flórez, Irene. « Review/Reseña : Paulsrud, BethAnne, Tian, Zhongfeng, & ; Toth, Jeanette. (Eds.). (2021). English-medium instruction and translanguaging. Multilingual Matters. » EuroAmerican Journal of Applied Linguistics and Languages 8, no 1 (31 mars 2021) : 82–86. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.13.239.

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Résumé :
EN This text reviews English-Medium Instruction and Translanguaging, edited by Paulsrud, Tian, and Toth, published this year (2021) by Multilingual Matters. The book comprises eleven empirical studies from across the globe, by different authors, raising awareness of the multiple possibilities, challenges, and considerations that emerge when addressing translanguaging in English-medium instruction (EMI) today. The authors of this volume inspire new research paths towards translanguaging theory, practice, and policy. Key words: TRANSLANGUAGING, ENGLISH-MEDIUM INSTRUCTION (EMI), LINGUISTIC REPERTOIRE, L1 USE ES Este texto es una reseña de English-Medium Instruction and Translanguaging de Paulsrud, Tian y Toth, publicado este año (2021) por Multilingual Matters. El libro recoge once estudios empíricos procedentes de todo el mundo y de distintos autores, que permiten conocer las múltiples posibilidades, consideraciones y retos que surgen al abordar el translenguaje en contextos de inglés como Medio de Instrucción (IMI) hoy en día. Los autores de este volumen abren nuevas vías de investigación sobre la teoría y la práctica asociadas al translenguaje y sobre políticas educativas que lo incorporen. Palabras clave: TRANSLENGUAJE, INGLÉS COMO MEDIO DE INSTRUCCIÓN (IMI), REPERTORIO LINGÜÍSTICO, USO DE LA L1 IT Questo testo recensisce English-Medium Instruction and Translanguaging di Paulsrud, Tian e Toth, pubblicato quest’anno (2021) da Multilingual Matters. Il libro, che raccoglie undici studi empirici di diversi autori provenienti da tutto il mondo, permette di conoscere le molteplici possibilità, le considerazioni e le sfide originate dall’occuparsi di translanguaging in un contesto di inglese come lingua d’istruzione (EMI). Le autrici e l’autore del volume indicano nuovi sentieri di ricerca sulla teoria e la pratica associate al translanguaging e sulle politiche educative che lo includono. Parole chiave: TRANSLANGUAGING, INGLESE COME LINGUA D’ISTRUZIONE (EMI), REPERTORIO LINGUISTICO, USO DELLA L1
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Martini, Angela. « Istruzione e diseguaglianze sociali nel Veneto ». ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no 1 (juin 2020) : 60–78. http://dx.doi.org/10.3280/es2020-001004.

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Résumé :
Il presente lavoro analizza l'effetto dell'indice di status socio-economico-culturale (Escs) dello studente sui risultati delle prove Invalsi di Italiano, Matematica e Inglese degli alunni veneti che hanno frequentato nel 2018-19 la quinta classe della scuola primaria, la terza classe della scuola secondaria inferiore e le classi seconda e quinta della scuola secondaria superiore. A tal fine una serie di analisi di regressione è stata effettuata sia tenendo conto del solo indice Escs come variabile indipendente sia controllando per altre variabili degli studenti che incidono sulle prestazioni nelle prove standardizzate di apprendimento, come il genere, la nazionalità, ecc. L'effetto dell'Escs diminuisce quando si tiene conto anche di queste variabili. Inoltre, più che l'Escs individuale dello studente, a pesare sui risultati delle prove è il contesto sociale della classe in cui è inserito, misurato dall'Escs medio degli alunni che la frequentano.
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Staggini, Giulia. « Recensione : Pavesi, Maria, & ; Ghia, Elisa (2020). Informal contact with English. A case study of Italian postgraduate students. Edizioni ETS. » EuroAmerican Journal of Applied Linguistics and Languages 8, no 1 (31 mars 2021) : 76–81. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.13.238.

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Résumé :
IT Informal Contact with English. A case study of Italian postgraduate students tratta dell’acquisizione informale della lingua inglese in contesto italiano. Il volume, infatti, dopo una rassegna dei principali studi acquisizionali attorno al tema, illustra e descrive i risultati dell’indagine condotta su studenti dell’Università di Pavia riguardo al loro rapporto con media e input in lingua inglese. Il testo presenta un focus specifico sui benefici e sull’impatto dei testi audiovisivi in generale, e dei testi audiovisivi sottotitolati in particolare. Parole chiave: ACQUISIZIONE INFORMALE, LINGUISTICA ACQUISIZIONALE, LINGUA INGLESE, INPUT AUDIOVISIVI EN Informal Contact with English. A case study of Italian postgraduate students examines informal English acquisition in the Italian context. After a review of major studies of informal acquisition, the volume describes the results of a study conducted with students at the Università di Pavia (Italy) regarding their engagement with English-language media. Specifically, the text focuses on the benefits and impact of input from audiovisual materials and, in particular, audiovisual materials with subtitles. Key words: INFORMAL ACQUISITION, ACQUISITIONAL LINGUISTICS, ENGLISH LANGUAGE, AUDIOVISUAL INPUT ES Informal Contact with English. A case study of Italian postgraduate students se ocupa de la adquisición informal de la lengua inglesa en el contexto italiano. Tras un análisis de los principales estudios adquisicionales sobre el tema, el volumen ilustra y describe los resultados de una investigación llevada a cabo con estudiantes de la Universidad de Pavía (Italia) sobre su relación con los medios y el input en lengua inglesa. El texto se centra especialmente en los beneficios y el impacto del input procedente de materiales audiovisuales y, en particular, de aquellos que incluyen subtítulos. Palabras clave: ADQUISICIÓN INFORMAL, LINGÜÍSTICA ADQUISICIONAL, LENGUA INGLESA, INPUT AUDIOVISUAL
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Leone, C. A., P. Capasso, D. Topazio et G. Russo. « Supracricoid laryngectomy for recurrent laryngeal cancer after chemoradiotherapy : a systematic review and meta-analysis ». Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no 6 (décembre 2016) : 439–49. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1063.

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Résumé :
La recidiva e la persistenza del cancro della laringe dopo radioterapia rappresentano eventi insidiosi, i cui tassi di incidenza variano dal 13% al 36%. L’intervento di laringectomia sopracricoidea (LSC), con cricoioidopessia (CIP) o cricoioidoepiglottopessia (CIEP), è in grado di garantire risultati oncologici e funzionali affidabili per i pazienti selezionati affetti da carcinoma glottico o sopraglottico, sia in caso di neoplasia primitiva che di recidiva. La presente metanalisi ha lo scopo di valutare i parametri oncologici e funzionali nei pazienti trattati con LSC per recidiva di carcinoma squamocellulare della laringe dopo fallimento di radioterapia. La ricerca è stata effettuata sui databases MEDLINE, PubMed ed EMBASE (da gennaio 1990 a dicembre 2015, solo in lingua inglese). Per la metanalisi è stato impiegato il metodo DerSimonian e Laird con effetto “midex random”; l’eterogeneicità è stata misurata mediante I. Sono stati inclusi nella ricerca 276 articoli, tra i quali ne sono stati selezionati 14 per la metanalisi, per un totale di 291 pazienti. L’analisi statistica ha mostrato una sopravvivenza globale (OS) a 5 anni del 80,2% (IC 0,719-0,885; I= 62%; p = 0,003) e una sopravvivenza libera da malattia (DFS) a 5 anni del 89,5% (IC 0,838-0,952; I= 52%; p = 0,022). Le indicazioni chirurgiche per una LSC dopo fallimento di radioterapia non cambiano rispetto a quelle adottate per pazienti con tumore primitivo. Pertanto, è stato ipotizzato che l’attenta valutazione dell’estensione del tumore, in caso di recidiva, potrebbe essere responsabile dell’alto tasso di OS e DFS a 5 anni. Per quanto riguarda i parametri di valutazione funzionale precoce postoperatoria, il tempo medio di decannulazione è stato di 35,6 giorni (IC 24,3-46,9; I= 95%; p < 0,001), mentre il tempo medio di rimozione del sondino naso-gastrico (SNG) o della gastrostrostomia percutanea endoscopica (PEG) è stato di 28,3 giorni (IC 22,7-33,8; I= 86%; p <= 0.001). Questi dati sono in accordo con gli Autori che preferiscono la rimozione precoce del sondino nasogastrico. In tal modo si può riprendere l’alimentazione orale quando è ancora presente il tubo endotracheale a protezione delle vie aree e permettere l’aspirazione degli eventuali residui alimentari.
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Maguire, Joseph. « A Construção do Brexit : Futebol, desastres desportivos e o fino verniz do inglesismo ». Mediapolis – Revista de Comunicação, Jornalismo e Espaço Público, no 15 (15 septembre 2022) : 9–26. http://dx.doi.org/10.14195/2183-6019_15_1.

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Résumé :
Subjacente à construção e representação da identidade nacional inglesa estão os sentimentos de nostalgia e defesa étnica que são gerados, representados e incorporados. Os media desempenham um papel crucial nesse processo, assim como as práticas desportivas masculinas incorporadas na identidade inglesa. Deste modo, exploro como a identidade inglesa encontrou expressão na cobertura dos media britânicos/ingleses durante as competições futebolísticas masculinas anteriores e mais recentes ao Euro 2020. Inicialmente, descrevo aspetos desse processo, no longo prazo, com referência ao início dos anos 1990. Em seguida, faço uma breve revisão de trabalhos realizados no final da década de 1990 com referência específica ao futebol e indico como a pesquisa se desenvolveu posteriormente. A parte final explora as dinâmicas de continuidade e mudança em relação ao Euro 2020 e como as noções de inglesismo continuam em debate.
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ROBLES DELGADO, Alberto. « Un rey para el olvido : la figura de Alfredo el Grande a través de la pantalla ». Medievalismo, no 31 (23 décembre 2021) : 389–408. http://dx.doi.org/10.6018/medievalismo.505031.

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Résumé :
Alfred the Great is, without a doubt, an important figure not only in English history, but also in that of the European Middle Ages. His policies for dealing with the Nordic invasion of England, as well as his cultural, educational and legal reforms, have made this king a revered figure in English intellectual circles, especially in the 19th century. It is striking that, in spite of his popularity, this monarch does not have a more prominent presence within audiovisual media, which is the artistic mass media par excellence of the twentieth and twenty-first century. The objective of the present work is to investigate the historical popularity and audiovisual trajectory of this king, as well as to analyze his representation in the cinema and television productions that have dealt with him. Alfredo el Grande es, sin duda, una figura importante no solo de la historia inglesa, sino de la propia Edad Media europea. Sus políticas para hacer frente a la invasión nórdica de Inglaterra, así como sus reformas culturales, educativas y jurídicas, han convertido a este rey en un personaje reverenciado en los círculos intelectuales ingleses, sobre todo en el siglo XIX. Resulta llamativo que aun así este monarca no tenga una presencia mucho más destacada dentro de los medios cinematográficos y audiovisuales, los medios artísticos de masas por antonomasia del siglo XX y XXI. Es justo el objetivo del presente trabajo trazar la trayectoria mediática y popular de este rey, así como analizar su representación y construcción en las producciones audiovisuales que han tratado su figura.
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Chacón Prado, Mónica. « Ingles con fines especificos ». Revista Espiga 9, no 20 (1 juillet 2010) : 201. http://dx.doi.org/10.22458/re.v9i20.1036.

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Résumé :
El siguiente articulo resalta la importancia de crear on curso de ingles con fines especificos para los funcionarios de la Universidad Estatal a Distancia por medio de tma recopilacion de datos histOricos y estudios de casos en donde se comprueba los resultados favorables de esta modalidad de la ensefianza del ingles. Ademas, se describen los metodos mis comunes, asi como las ventajas y desventajas de los cursos de ingles con fines especificos en Costa Rica.
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Martínez Lirola, María. « Propuesta de actividades para fomentar la educación para la paz en la enseñanza superior ». Educatio Siglo XXI 34, no 2 Julio (29 juillet 2016) : 83. http://dx.doi.org/10.6018/j/263821.

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Résumé :
La enseñanza universitaria debe fomentar la formación integral del alumnado por medio de una formación basada en la adquisición de distintos tipos de competencias. En este artículo se presenta una propuesta de actividades cooperativas enmarcadas en un enfoque pedagógico<br />centrado en la educación para la paz en una asignatura de lengua inglesa en el Grado en Estudios Ingleses. Se explicará cómo dichas actividades contribuyen a desarrollar algunos de los principios de la educación para la paz en la enseñanza superior. Además, se pondrán de manifiesto las principales competencias sociales que el alumnado adquiere con las<br />actividades seleccionadas, entre las que destacan la comunicación, la cooperación o la escucha activa. Es decir, se trata de actividades que potencian la educación emocional y las relaciones interpersonales. Proponemos la realización de actividades cooperativas que potencian<br />la paz como ejemplo para trabajar temas sociales en la enseñanza universitaria de modo que el alumnado mejore su capacidad crítica al reflexionar sobre temas como la pobreza, la guerra, la globalización, el género, los derechos humanos o el racismo.
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Avila, Nicolle Ginary, Paula Requeijo, Mireya Baron Pulido et Harvey Murcia Quiñones. « COVID y Pandemia Desinformativa, Memes en lengua española e inglesa, Fake news ». Posibilidades 2, no 2 (22 décembre 2021) : 47–53. http://dx.doi.org/10.15765/p.v2i2.2867.

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Résumé :
Los niveles de desarrollo y subdesarrollo tanto económico como cultural hacia la prevención, autocuidado y vacunación Covid, se sugieren no sólo en los mass media, en las fake news rotadas en los mismos medios masivos de comunicación; sino que además han incursionado en un reciente texto mediático: EL MEME (Shifman, 2014; Hungtington, 2016) ¿Cuáles son los rasgos semióticos que caracterizan los contenidos de los memes publicados en twitter durante el proceso de vacunación Covid 2021, y que en lengua inglesa y española configuran niveles de verdad/mentira en diversos países del mundo?, es la pregunta de la investigación.
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Pitarch Santos, Miguel Angel. « Welsh Language Maintenance in Education Media ». Fòrum de Recerca, no 17 (2013) : 633–42. http://dx.doi.org/10.6035/forumrecerca.2012.17.40.

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Gallegos Londoño, César Marcelo, Mayra Alexandra Viscaíno Cuzco et Sergio Raúl Sergio Raúl. « Estudio de fiabilidad, mantenibilidad y disponibilidad aplicado a grupos electrógenos prime ». ConcienciaDigital 3, no 3 (3 juillet 2020) : 44–61. http://dx.doi.org/10.33262/concienciadigital.v3i3.1266.

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Résumé :
El presente estudio está enfocado en proporcionar una serie lógica de pasos necesarios para el cálculo de los indicadores de fiabilidad, mantenibilidad y disponibilidad, para el ejemplo se tomaron los registros de una base de datos de 51 generadores prime, se recolectaron los tiempos operativos entre fallos y los tiempos de reparación de dichos fallos por un período de 11 meses. La fiabilidad de un equipo depende de su diseño y construcción, para medir la fiabilidad es necesario registrar los tiempos operativos entre fallos, con estos tiempos calcular su tiempo medio, conocido por sus siglas en ingles MTBF (mean time between failure). El análisis de los tiempos de reparación de estos fallos y su media MTTR (mean time to repair) es la base de los estudios de la mantenibilidad. Las estrategias de mantenimiento deben enfocarse para extender los tiempos medios entre fallos y reducir los tiempos medios de reparación, con la finalidad de conservar la fiabilidad intrínseca de los equipos. Cabe mencionar que el mantenimiento preventivo no puede aumentar la fiabilidad por diseño de un dispositivo, si se realiza una buena planificación del mantenimiento podemos conservarla. Con la relación de estos indicadores mencionados se puede calcular la disponibilidad intrínseca. Otro aspecto importante es poder pronosticar la fiabilidad y la mantenibilidad, para ello es necesario tener un tratamiento estadístico con el estudio de funciones de distribución. El análisis de la fiabilidad, mantenibilidad y disponibilidad (análisis RAM por sus siglas en inglés) es una herramienta fundamental para predecir el rendimiento de equipos, provee información adecuada para anticiparnos a eventos de falla, esto proporcionará tiempo de reacción suficiente para tomar estrategias adecuadas. El pronóstico de la fiabilidad además es una herramienta muy útil cuando se requiere diseñar y construir equipos.
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Bryony Robins et Susana Monserrat-Revillo. « Rugby femenino, la pandemia del Covid-19 y la cultura andocéntrica en GB ». Revista Española de Educación Física y Deportes, no 434 (23 décembre 2021) : 11–18. http://dx.doi.org/10.55166/reefd.vi434.993.

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Résumé :
Objetivo: comprender las experiencias de las jugadoras de rugby inglesas de élite durante la pandemia COVID-19, con respecto a la jerarquía de género. Contexto: Durante la pandemia las jugadoras tuvieron un tratamiento diferenciado. La federación inglesa de Rugby implantó un programa de detec-ción de COVID-19 solo para los hombres, y cambió sólo el reglamento feme-nino para evitar la propagación del virus. Se cancelaron muchos partidos feme-ninos, se cambiaron horarios y el formato de diversos torneos internacionales, además de declararse nula la liga femenina de 2019-2020. Durante la pandemia de COVID-19, los clubes y los medios de comunicación priorizaron el juego masculino sobre el femenino. Recogida y análisis de datos: entrevistas semies-tructuradas online a 11 jugadoras en activo de la liga femenina de rugby inglesa (julio y agosto 2021), y posterior análisis temático (NVivo 12). Resultados: Du-rante la pandemia, las jugadoras vieron agravados los efectos de la cultura an-drocéntrica predominante en el deporte. Las participantes hicieron referencia a disparidades en la financiación, el uso de instalaciones deportivas, la equipa-ción, la formación, los recursos, la atención médica y la cobertura de los me-dios. Interpretación: Los resultados demuestran que la jerarquía patriarcal de género prevalece en el rugby de élite femenino, y fue reforzada durante la pan-demia, consolidando la posición de la mujer como "la otra" en el rugby inglés (Daddario, 2021; Van Pelt, 2000). Recomendaciones: Se recomienda la profe-sionalización del rugby femenino. Se propone aumentar la exposición y la co-bertura de los medios como la manera más eficaz de comenzar a cerrar la brecha de género en el rugby.
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España Reyes, Delia Glomary. « Ansiedad ante el aprendizaje del inglés como idioma extranjero y percepción de las actitudes del maestro de inglés en estudiantes salvadoreños de educación secundaria ». RIEE | Revista Internacional de Estudios en Educación 20, no 1 (6 juillet 2020) : 1–9. http://dx.doi.org/10.37354/riee.2020.196.

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Résumé :
Se analizó la relación entre la ansiedad de estudiantes frente al aprendizaje del inglés y la percepción de la actitud del maestro, en un colegio privado de Quezaltepeque, El Salvador, en un estudio descriptivo, correlacional, no experimental y transversal. Participaron 86 alumnos de educación media y se utilizaron dos instrumentos, la Foreign Language Classroom Anxiety Scale (FLCAS) y una subescala de Percepción de Actitudes del Maestro de Inglés. Los resultados del estudio muestran un nivel medio de ansiedad. La percepción de la actitud del docente de inglés también obtuvo un nivel medio. Además, se encontró una correlación negativa significativa, pero débil entre ambos constructos; cuanto mejor es la percepción que tiene el estudiante de las actitudes del docente, se observa un menor puntaje de ansiedad. Se observó que las actitudes del docente percibidas por el estudiante están mayormente relacionadas con la ansiedad hacia los procesos y situaciones de aprendizaje. También se observó que la ansiedad hacia el aprendizaje del inglés tiende a disminuir con el avance del estudiante en el nivel de estudios.
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Camargo, Martin. « Estudios literarios ingleses : Edad media. J. F. Galván Reula ». Speculum 63, no 2 (avril 1988) : 396–97. http://dx.doi.org/10.2307/2853250.

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Díaz Prieto, Petra. « La descripción en inglés : un medio de comunicación ». Estudios Humanísticos. Filología, no 19 (15 décembre 1997) : 143. http://dx.doi.org/10.18002/ehf.v0i19.4062.

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Ralli, G., C. Milella, R. Ralli, M. Fusconi et G. La Torre. « Quality of life measurements for patients with chronic suppurative otitis media : Italian adaptation of “Chronic Ear Survey” ». Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no 1 (février 2017) : 51–57. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1041.

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Résumé :
Il Chronic Ear Survey (CES) è una misura specifica della Qualità della Vita (QoL) nei pazienti affetti da Otite Media Suppurativa Cronica (CSOM). È un questionario composto da 13 domande che indagano frequenza, durata e severità dei sintomi associati a questa malattia. Il CES genera tre sottoscale con rispettivo punteggio che riguardano limitazioni nelle attività fisiche e sociali, sintomi e trattamento medico. Attraverso le risposte ottenute dai pazienti è possibile ricavare un punteggio che va da 0 a 100; il punteggio più alto indica una QoL migliore, mentre quello più basso indica una QoL peggiore. Il questionario è stato creato in lingua inglese. Lo scopo del lavoro è di validare in lingua italiana il CES. La traduzione è stata condotta seguendo le linee guida internazionali. La versione italiana del CES (CES-I) è stata proposta a 54 pazienti con CSOM. Nello stesso tempo, è stato somministrato a tutti i pazienti anche il questionario SF-36. Un modello trasversale è stato usato per esaminare la consistenza interna (Cronbach alpha) e la validità esterna (coefficiente di Pearson). Per confermare la validità esterna del CES-I è stato poi analizzato il test di correlazione di Pearson considerando il punteggio totale, le singole sottoscale del CES e le 8 scale dello Short Form Health Survey (SF-36). Il coefficiente di Cronbach è stato pari a 0.737. Il coefficiente di correlazione interno ha dato un risultato pari a 0.737 (95% CI: 0.600-0.835, p < 0.001) di media e 0.412 (95% CI: 0.237-0.559, p < 0.001) per le singole misure. Sulla base dei nostri risultati il questionario CES-I è risultato essere concorde con l’originale in lingua inglese e può essere considerato uno strumento adeguato per valutare la Qualità della Vita nei pazienti con CSOM di lingua italiana.
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Rodríguez Cuadrado, Beatriz, et Òscar Santos-Sopena. « Enfoque interdisciplinar del discurso periodístico sobre la cultura española : un estudio del corpus en la prensa digital inglesa ». Revista Comunicación 28, no 2-2019 (20 décembre 2019) : 38–50. http://dx.doi.org/10.18845/rc.v28i2-2019.4927.

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Résumé :
La relevancia en los medios de comunicación es un elemento poco cuestionado por la sociedad. En este estudio se analiza el poder que ejerce a la hora de determinar actitudes ante acontecimientos socioculturales. Para ello, se ha establecido una correspondencia entre las teorías lingüísticas y las comunicativas, tomando los postulados conversacionales de Grice (1975) y la teoría de la agenda setting (McCombs, 1992, 1994, 1996, 2006). Como corpus se han seleccionado las noticias culturales sobre España en la edición digital The Guardian (2013-2014), para comprobar si se ha producido algún mal uso de estas o si, por el contrario, se ha llevado a cabo una comunicación efectiva. Se ha realizado un análisis cuantitativo-cualitativo y los resultados dan a conocer la imagen, no siempre imparcial, que ofrece este medio durante un período de crisis. Este artículo contribuye a profundizar sobre las implicaciones del discurso y el posible efecto cognitivo de la cobertura temática.
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Diego Rodríguez, Irene, et Isabel de la Cruz Cabanillas. « Vocabulario químico en los manuscritos médicos del inglés medio ». Revista de Lenguas para Fines Específicos, no 27.1 (23 juin 2021) : 23–36. http://dx.doi.org/10.20420/rlfe.2021.386.

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Résumé :
Hunt (1990: 19) afirmó que en las recetas médicas los elementos químicos y minerales son inusuales. Aunque el número de elementos no puede compararse con los 1.800 nombres de plantas autentificados en inglés medio (Sauer 2011: 57), nuestra investigación revela que en manuscritos médicos escritos en inglés medio hay un abundante número de términos químicos que incluyen sustancias como metales y sus compuestos, extractos de plantas e ingredientes médicos sintéticos. Por ello, es necesario llevar a cabo un exhaustivo análisis lingüístico en manuscritos médicos medievales que contengan estas sustancias. Para llevar a cabo el estudio del léxico de ingredientes químicos, hemos recopilado un corpus formado por manuscritos de diferentes bibliotecas británicas de aproximadamente 215.000 palabras. Nuestro objetivo es llevar a cabo un análisis lingüístico del léxico de este campo en inglés medio, basado en los datos extraídos de fuentes auténticas, la mayoría de las cuales no han sido nunca publicadas. Hemos examinado la procedencia de los nombres según su etimología para comprobar cuándo se trataba de préstamos o de palabras nativas en el caso de los términos simples. También hemos analizado la estructura y constituyentes de los grupos nominales según las taxonomías de Bauer (1983 and 2017) y Norri (1991).
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Allsopp, Jeannette. « La contribución hindú al léxico del inglés caribeño ». Káñina 40, no 3 (19 avril 2017) : 23–34. http://dx.doi.org/10.15517/rk.v40i3.28592.

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Résumé :
Esta ponencia trata la contribución hecha a la lengua y la cultura caribeñas por los inmigrantes hindúes, los cuales emigraron al Caribe por medio de contratos de aprendizaje con los colonizadores británicos durante las últimas cinco décadas del siglo XIX. La migración hindú se realizó después de la Emancipación de los esclavos africanos, quienes tradicionalente cultivaron el azúcar en las plantaciones de los varios territorios caribeños. Su contribución ha sido muy valiosa y sigue siéndolo, sobre todo en las áreas de la lengua, la cultura y la vida diaria caribeñas. La influencia de los hindúes se manifestó mucho en los más grandes territorios de habla inglesa a causa de que las plantaciones en aquellos países, como Guyana y Trinidad y Tobago y, también, hasta cierto punto Jamaica, fueron mucho más grandes que las de las islas más pequeñas como Barbados, Antigua y Santa Lucía, por ejemplo. Han influído significativamente en la demografía de los dos territorios, Guyana y Trinidad, donde han llegado a ser la mayor parte de la población y también en la vida política de todos los dos países. Para demostrar su gran influencia en el léxico, se presenta una muestra de las palabras que han introducido en las variedades del inglés de Guyana y Trinidad, en las áreas de la comida, la religión, las fiestas y la vida diaria.
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KIESSLING, Christopher Kurt, et Agustina PACHECO ALONSO. « Escuela inglesa y gobernanza climática global : un diálogo necesario ». Relaciones Internacionales, no 41 (10 juin 2019) : 53–72. http://dx.doi.org/10.15366/relacionesinternacionales2019.41.003.

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El objetivo del siguiente artículo es describir, caracterizar y analizar el ambientalismo liberal como contexto normativo en el cual se inscribe la gobernanza global del cambio climático, tomando como base los aportes teóricos de la Escuela Inglesa. El estudio se centra en el análisis de este complejo normativo, que ha tenido primacía desde la Conferencia de las Naciones Unidas sobre el Medio Ambiente y el Desarrollo a la fecha, y se caracteriza por aceptar la liberalización del comercio y de las finanzas como un programa consistente con, e incluso necesario para, la protección ambiental a nivel internacional.En el trabajo se argumenta que la gobernanza global del cambio climático puede interpretarse a la luz de estas ideas como un arreglo intermedio entre la sociedad internacional y la sociedad mundial. Aunque la propia Convención Marco de las Naciones Unidas sobre Cambio Climático establece el proceso de negociación internacional como un proceso eminentemente interestatal, la creciente regulación del tema a través de arreglos público-privados conformaría una institución primaria emergente de la sociedad mundial.
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Macías Torres, Adriana. « La tecnología como medio facilitador del aprendizaje del idioma inglés ». DOCERE, no 3 (17 décembre 2010) : 27–30. http://dx.doi.org/10.33064/2010docere32416.

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Résumé :
Aprender inglés... ¡una tarea fácil! Algunas personas podrían pensar que el aprendizaje de un idioma extranjero es un proceso sencillo de lograr. Por el contrario, otros podrían pensar que este proceso es complicado y que requiere muchas horas de estudio y esfuerzo para lograrlo. Pero... ¿a qué se deberá esta diferencia de opiniones?
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Adrianzén Segovia, Cyntia Sofía. « Influencia de la ansiedad en el aprendizaje del idioma inglés como lengua extranjera en estudiantes de educación superior ». INNOVA Research Journal 6, no 3 (10 septembre 2021) : 58–78. http://dx.doi.org/10.33890/innova.v6.n3.2021.1742.

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Résumé :
La presente investigación tuvo como objetivo determinar el nivel de ansiedad frente al aprendizaje de una lengua extranjera, como el caso del idioma inglés, por lo que se consideró como referencia a 37 estudiantes de un instituto de educación superior de Lima, Perú. La muestra la conformaron mujeres y varones. Los instrumentos utilizados fueron: The Foreign Language Classroom Anxiety Scale (FLCAS) para evaluar la ansiedad y un instrumento para medir la habilidad speaking como parte del aprendizaje del idioma inglés. Se observó un nivel de ansiedad medio y el principal componente fue la ansiedad ante los exámenes.
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Griffen-Foley, Bridget. « Inaugural KS Inglis address : making Australian media history ». Media International Australia 170, no 1 (12 octobre 2018) : 3–21. http://dx.doi.org/10.1177/1329878x18805089.

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Résumé :
This address considers the development of media history as a field of research in Australia. It takes the form of a historiographical excursion, beginning with a focus on the press, and then extending to broadcasting, and touching on the work of KS Inglis as a through line. After considering what I identify as a historiographical blossoming since the 1980s, I extend my gaze to the tools and institutions for media history that have emerged, including online resources, a conference series and a research centre. Finally, I use my own 1990s research into the Packer empire to illustrate how some of the techniques for doing media history have changed in the past 20 years. In doing so, I reflect on both the benefits, and the limitations, of digital tools and techniques for Australian media historians.
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Albergo, Jose Ignacio, German Luis Farfalli, Javier Ferraris, Miguel Angel Ayerza, Hernan Michelangelo, Fernan Gonzalez Bernaldo de Quiros et Luis Alberto Aponte-Tinao. « actividad científica en un centro de alta complejidad ». Revista de la Facultad de Ciencias Médicas de Córdoba 77, no 4 (1 décembre 2020) : 235–39. http://dx.doi.org/10.31053/1853.0605.v77.n4.28168.

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Introducción: El objetivo del trabajo fue revisar la actividad científica de nuestra institución, a través de las publicaciones indexadas en PUBMED y analizar: a) Número total de publicaciones; b) Tipo de publicaciones; c) Servicios participantes; d) Relación % publicaciones / % plantel medico hospitalario; e) Factor de impacto de las revistas. Metodología: Se realizó una búsqueda retrospectiva en la base de datos PUBMED entre 2013 y 2018 inclusive y todos los artículos que tenían en su afiliación "Hospital Italiano" (español) o "Italian Hospital" (ingles)” fueron revisados. De cada publicación se recopilo: autores, revista, factor de impacto, servicio involucrado, instituciones intervinientes e idioma de publicación. Resultados: Un total de 1421 publicaciones fueron incluidas para el análisis y se evidencio un aumento progresivo del 417% entre 2013 y 2018. 802 (56%) correspondían a trabajos propios de nuestra institución y 619 (44%) a trabajos multicéntricos. El servicio de Clínica Médica (341 – 23.99%) fue el que presento más publicaciones e Informática Médica el de mejor relación entre % de publicaciones y % plantel profesional (5.39). El 82% (1167) de las publicaciones fueron realizadas en el idioma ingles y el valor medio del factor de impacto fue 2,61 (rango: 0,01-29,78). Conclusión: La producción científica, medible por el número de publicaciones indexadas en PUBMED ha mostrado un aumento progresivo y sostenido en el tiempo desde 2013 a la fecha. Consideramos importante estimular y fomentar a los profesionales para continuar con la actividad científica sin descuidar los estándares de calidad de la actividad asistencial.
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Gaviño Rodríguez, Victoriano. « Prensa inglesa en español durante la primera mitad del siglo XIX ». Neuphilologische Mitteilungen 122, no 1-2 (3 janvier 2022) : 20–42. http://dx.doi.org/10.51814/nm.102474.

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Résumé :
Este trabajo pretende la identificación, selección y catalogación de los artículos lingüísticos publicados en la prensa inglesa en español por un grupo de exiliados españoles e hispanoamericanos que, durante la primera mitad del siglo XIX, encuentran en la actividad periodística una fuente de ingresos para satisfacer sus necesidades de sustento en el destierro. La sistematización de estas fuentes textuales permitirá el estudio posterior de toda esta producción sobre lingüística y lengua española, desconocida en su mayoría para la comunidad científica, y servirá, entre otras cuestiones para a) examinar la importancia de la prensa inglesa como medio de difusión de la cultura hispánica, b) ahondar en la facetas filológica de estos intelectuales emigrados, y c) analizar el valor de estas contribuciones para la configuración del pensamiento lingüístico hispánico de la época.
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Castillo, José Rodrigo. « Eureka o el paradigma romántico de la experiencia científica ». La Palabra y el Hombre, revista de la Universidad Veracruzana, no 51 (11 novembre 2020) : 39–43. http://dx.doi.org/10.25009/lpyh.v0i51.3102.

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Résumé :
Lo que se busca con las siguientes líneas no es tanto poner de relieve adelantos y predicciones científicas de Poe, como se ha hecho en el mundo de lengua inglesa, sino elaborar un bosquejo sobre su modelo de experiencia científica compuesto por racionalidad, imaginación e intuición, tríada generadora de las condiciones para comprender los fenómenos materiales y espirituales del universo, por medio de un horizonte romántico.
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Collettivo, Infofreeflow. « #UkRiots ! Il web nei disordini inglesi dell'agosto 2011 ». HISTORIA MAGISTRA, no 8 (mars 2012) : 60–87. http://dx.doi.org/10.3280/hm2012-008006.

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Résumé :
The UkRiots - as the riots erupted in many areas of London and of other cities in the United Kingdom between 6th and 10th August 2011, following the death of Mark Duggan, were labelled in the global communication platforms - were an explosion of collective rage which came few months after another resounding warning, signalling an ever-expanding social discontent: the one expressed by the students autumn protests against increased university tuition fees, culminated in London on 25th November 2010, with the occupation of the Millbank Tower, the headquarters of the English tories. Two traits were shared by both revolts. Set in a frame of economic crisis, where even the most weak members of the middle class begin to be entangled in processes of impoverishment and proletarization, they represent a moment of opposition against the austerity measures enacted by the scheme of "Big Society" formulated by the Cameron cabinet. Nevertheless they find another linking point in the broad resort to digital technologies by all the parties involved. The purpose of this article is to probe the relation occurred between the UkRiots and the digital media platforms crossed, with different goals and objectives, by the different parties which clashed on either side of the barricade.
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Enriquez Luna, Cynthia. « Aprendizaje del inglés por medio de plataformas virtuales en el aula ». RECIE. Revista Electrónica Científica de Investigación Educativa 4, no 2 (7 janvier 2019) : 1209–21. http://dx.doi.org/10.33010/recie.v4i2.376.

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Résumé :
Recientemente, las plataformas virtuales se han incorporado como base de las estrategias de enseñanza que utilizan los docentes en el aula, pues han demostrado su impacto positivo en el proceso de aprendizaje de los estudiantes. Una de las razones más importantes para diseñar clases utilizando la tecnología es que los estudiantes puedan aprender y, al mismo tiempo, tener una experiencia interesante con el conocimiento, en la cual están compartiendo, generando y desarrollando habilidades significativas para la vida. Esta propuesta didáctica se enfoca en demostrar que como maestros, podemos planificar nuestras clases de una manera diferente, donde el estudiante es el centro de su proceso de aprendizaje, para desarrollar diferentes habilidades en una experiencia divertida y significativa, utilizando las Tecnologías de la Información en toda una fase de enseñanza-aprendizaje.
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Linares, Gabriel. « “New phoenix wings” : el soneto “A John Keats (1795-1821)” de Jorge Luis Borges ». Anuario de Letras Modernas 25, no 1 (28 mai 2022) : 60–73. http://dx.doi.org/10.22201/ffyl.01860526p.2022.25.1.1713.

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Résumé :
El presente artículo propone una lectura del soneto “A John Keats (1795-1821)” del poemario El oro de los tigres (1972) del escritor argentino Jorge Luis Borges (1899-1986). Dicho soneto fue escrito con motivo del ciento cincuenta aniversario de la muerte del último de los grandes románticos ingleses. Hasta ahora, las relaciones entre ambos autores se han centrado básicamente y de forma colateral en el ensayo “El ruiseñor de Keats”, del volumen Otras inquisiciones (1952). En este sentido, el artículo busca arrojar luz sobre un texto poco estudiado. La lectura ofrecida se centra en diversos aspectos del soneto. Para empezar, toma en cuenta la estructura métrica y argumentativa del poema en relación con su doble origen —el soneto en español y el soneto en inglés—. Estas consideraciones contribuyen a apreciar el poema en su complejidad estructural. Por otro lado, el artículo describe los medios de los que el soneto se vale para enunciar un elogio del individuo al que está dedicado. Dichos recursos, evidentemente, atañen a aspectos sintácticos y retóricos del texto, en primer lugar. No obstante, una parte importante de éstos es un rico conjunto de alusiones que recorren el poema de principio a fin y que vinculan el breve soneto no sólo con la obra de John Keats, sino con otros poetas británicos, como John Milton, George Gordon, Lord Byron o Matthew Arnold. En este sentido, el presente artículo es no sólo una contribución al estudio de las relaciones entre el autor argentino y el último romántico, sino una aproximación al análisis de las relaciones entre Borges y la lírica inglesa, tema poco trabajado hasta ahora.
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González Cruz, María Isabel. « Conciencia Sociolingüística e Hispanismos en un Corpus de Novela Rosa Inglesa ». Pragmática Sociocultural / Sociocultural Pragmatics 5, no 2 (27 novembre 2017) : 125–49. http://dx.doi.org/10.1515/soprag-2017-0014.

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Résumé :
ResumenEste artículo estudia desde una perspectiva sociolingüística una muestra de 14 novelas rosa inglesas que están ambientadas total o parcialmente en las islas Canarias (España). Las obras, que pertenecen a un corpus más amplio, están salpicadas, en mayor o menor medida, de palabras y expresiones en español, ya que algunos personajes son de habla hispana. El objetivo principal del trabajo es mostrar la conciencia sociolingüística de las autoras, mediante la identificación de los mecanismos que estas utilizan para recrear el contexto bilingüe de las novelas y construir la identidad lingüística de los personajes. Tras un análisis cuantitativo y cualitativo de los textos, los datos obtenidos parecen confirmar la existencia de una conciencia sociolingüística que se expresa por medio de estrategias de representación, que incluyen el uso del metalenguaje y del cambio de código. Además, con los hispanismos recopilados aquí iniciaremos las labores de elaboración de un futuro glosario, lo que nos llevará a plantearnos el posible papel de este tipo de textos como canales para la difusión internacional del vocabulario español, dado su gran número de lectores en todo el mundo.
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Gómez Pellón, Eloy. « Ars longa, vita brevis : en torno a la trayectoria personal de Carmelo Lisón Tolosana ». Revista Euroamericana de Antropología, no 11 (28 juillet 2021) : 51–68. http://dx.doi.org/10.14201/rea2021115168.

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Résumé :
El presente artículo repasa la trayectoria personal y académica de Carmelo Lisón Tolosana (1929-2020), autor de una rica y profunda producción antropológica, cuyas obras llenan el último medio siglo de la producción española en este ámbito académico y científico. Su intensa actividad científica no le impidió llevar a cabo otra, no menos intensa, actividad académica, que incluye su contribución a la institucionalización de una antropología social en España, de clara raigambre inglesa y europea. Esta antropología era acorde con su formación en la Universidad de Oxford, a la vera de un distinguido profesorado de adscripción funcionalista, cuyos miembros integraron la llamada escuela inglesa, que dio fama y esplendor, durante varias décadas a la antropología británica. El texto presta especial atención al itinerario intelectual y profesional de Carmelo Lisón, que se inicia en el medio rural de la provincia de Zaragoza (España), en un pequeño pueblo de agricultores, en el seno de una familia de artesanos, propia de una España pobre y con escasa apertura social. Sin embargo, ello no es obstáculo para que, utilizando hábilmente su inteligencia y los canales sociales que quedan abiertos, experimente una marcada progresión personal, simultáneamente con una pronunciada promoción social. Es así como se incardina primero en la universidad inglesa y, posteriormente, en la española, donde recorre en un corto espacio de tiempo todo el escalafón académico, al tiempo que su producción científica se convierte en una referencia inexcusable de la antropología interpretativista, tanto en Europa como fuera de nuestro continente. A pesar de todo, estamos ante una trayectoria análoga, en muchos aspectos, a la de otros profesores universitarios de su época, cuya diferencia sustancial se encuentra en la singular intensidad que imprime a su sorprendente trayectoria vital.
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González Sánchez, Mercedes Elizabeth, Estefanía Isabel González Sánchez et Fausto Francisco Arias Toapanta. « Metodología de aprendizaje para lengua extranjera. Área ingles ». RECIAMUC 6, no 2 (4 mai 2022) : 115–23. http://dx.doi.org/10.26820/reciamuc/6.(2).mayo.2022.115-123.

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Résumé :
En la actualidad, el inglés también llamado lengua franca, es una de las lenguas más habladas a nivel mundial, además es considerado como un medio principal de comunicación utilizado en diversos ámbitos. La metodología utilizada para el presente trabajo de investigación, se enmarca dentro de una revisión bibliográfica de tipo documental, ya que nos vamos a ocupar de temas planteados a nivel teórico como es Metodología de aprendizaje para lengua extranjera. Área inglés. La técnica para la recolección de datos está constituida por materiales electrónicos, estos últimos como Google Académico, entre otros, apoyándose para ello en el uso de descriptores certificados y avalados por el tesauro de la UNESCO. La información aquí obtenida será revisada para su posterior análisis. A medida que la humanidad a avanza, los métodos de aprendizaje del inglés, también lo han hecho, los primeros enfoques de enseñanza, que estuvieron disponibles hace muchos años y que en sus respectivas épocas lograron la enseñanza del idioma. Ya en la práctica no se utilizan, debido a la modernización de la enseñanza, gracias a las tecnologías de la comunicación e información, que han logrado que la enseñanza vía remota, le haya dado otro dinamismo al proceso – aprendizaje del inglés. Sin embargo, a pesar que lo remoto y virtual pueden de alguna manera desplazar lo presencial, no cabe la menor duda, que es indispensable la interrelación entre las personas, de manera directa y no nada mas desde una pantalla, el acercamiento, el poder observar a la persona, su lenguaje corporal, sus gestos a la hora de la práctica del inglés, es muy importante para acelerar esos procesos de enseñanza, que pueden logar un aprendizaje no tan estructurado y robotizado. Y esto ultimo se enmarca dentro de lo que proponen las nuevas metodologías y enfoques de enseñanza, que es el trabajo cooperativo, tanto en parejas como grupal, que no se enfocan solo en la guía o el libro, sino en los procesos hasta de improvisación para poder enseñar y proporcionar las habilidades necesarias para encarar cualquier situación en el idioma inglés.
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Alvez, Beatriz, et Maira Oropeza. « Efecto de Dicamba y de ácido 2,4 diclorofenoxiacético sobre la embriogénesis somática en caña de azúcar ». Revista Colombiana de Biotecnología 17, no 2 (1 novembre 2015) : 85–94. http://dx.doi.org/10.15446/rev.colomb.biote.v17n2.54280.

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Résumé :
<p><strong>Título en ingles</strong>: Efecto de Dicamba y de ácido 2,4 diclorofenoxiacético sobre la embriogénesis somática en caña de azúcar</p><p>El cultivo <em>in vitro</em> de la caña de azúcar ha sido establecido en muchas variedades comerciales con el propósito de producir material libre de enfermedades microbianas, conservar germoplasma, detectar resistencia a enfermedades y plagas, etc. En este sentido, el objetivo de este trabajo fue analizar la efectividad de las auxinas sintéticas ácido 2,4-diclorofenoxiacético (2,4D) y ácido 3,6-dicloro-2-metoxibenzoico (Dicamba), en la inducción del proceso de embriogénesis somática y la regeneración de vitroplántulas de distintas variedades de caña de azúcar (C26670, RB855546, V99245, V756, V781, V0050, CC8592, CC8475). Para esto se cultivaron discos de hojas en fase de macollamiento, de 1 cm de diámetro y 2 mm de grosor, en medio Murashige-Skoog, 1962 (MS) suplementado con 50 ml.l-1 agua de coco, 30 g.l-1 sacarosa y dos tratamientos diferentes: 3 mg.l-1 2,4-D ó 6.63 mg.l-1 Dicamba, ambos en completa oscuridad a 25ºC, durante 1 mes. Los callos obtenidos se colocaron en medio de regeneración, conteniendo ½ sales MS, 200 ml.l-1 agua de coco y 60 g.L-1 sacarosa, incubándose bajo luz continua, 25ºC, por 2 meses. El mayor porcentaje de callo embriogénico se obtuvo en medios suplementados con Dicamba un promedio de 70,83 % de callo embriogénico por variedad ; mientras que en los medios con 2,4D se obtuvo 62,08 % de callo embriogénico por variedad. Se obtuvo un promedio de 89,00 % de plantas regeneradas a partir de los callos obtenidos en medios con Dicamba y 66,12 % de plantas a partir de callos obtenidos en medios con 2,4D. Con el uso de Dicamba se estableció un sistema eficiente de embriogénesis somática para estas variedades de caña de azúcar.</p>
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Maíz Arevalo, Carmen. « Las preguntas en clases magistrales impartidas en inglés como medio de instrucción (EMI) frente a las clases no impartidas en inglés como medio de instrucción (non EMI) ». GiST Education and Learning Research Journal, no 14 (29 juin 2017) : 6–31. http://dx.doi.org/10.26817/16925777.366.

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Résumé :
La clase magistral sigue siendo el método más común de enseñanza en las universidades españolas. Sin embargo, se ha experimentado un giro hacia una transmisión de conocimientos más interactiva en los últimos tiempos. La participación y producción oral de los alumnos cobra mayor relevancia cuando las clases se imparten en una lengua diferente (L2) a la lengua materna de los alumnos (L1), ya que se les da la oportunidad de emplear dicha L2 en un contexto más oral. Una de las maneras en que se permite participar a los estudiantes es el uso de preguntas por parte del profesor. Este estudio tiene como objeto comparar el uso de tales preguntas por parte de un profesor en clases impartidas tanto en su L1 (español) como en la L2 (inglés). Más concretamente, mi objetivo es dar respuesta a la siguiente pregunta: ¿se ven la frecuencia y el tipo de preguntas afectadas por el idioma empleado para impartir la clase (L1 frente a L2)? Mi hipótesis es que las preguntas serán más frecuentes en L2 con el fin de potenciar la interacción verbal entre el docente y sus estudiantes, permitiéndoles una mayor producción oral en inglés. Para testar dicha hipótesis, se analizó un grupo de seis clases magistrales impartidas por la misma profesora (3 en inglés y 3 en español) y recibidas por dos grupos de alumnos que cursan la misma asignatura, pero en uno de estos dos idiomas. Los resultados muestran que, parcialmente de acuerdo con lo esperado, las clases en L2 despliegan una proporción de preguntas algo mayor que las impartidas en L1. Sin embargo, un análisis de tipo más cualitativo también refleja interesantes conclusiones sobre el tipo (y las características) de las preguntas en L2.
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Romero Rojas, Hugo Hernán, Marcela Patricia Gonzalez Robalino et Jacqueline Guadalupe Armijos Monar. « El estructuralismo en la enseñanza del idioma inglés ». Revista Boletín Redipe 8, no 8 (1 août 2019) : 101–6. http://dx.doi.org/10.36260/rbr.v8i8.804.

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Résumé :
El presente trabajo parte brevemente del concepto de paradigma, la adquisición de la lengua materna versus el inglés como segunda lengua; posteriormente, se plantea el estructuralismo en la enseñanza del idioma inglés por medio de una propuesta de análisis sintáctico (sujeto, predicado y sus modificadores), tomando en cuenta las combinaciones de las categorías gramaticales en oraciones simples con verbos transitivos. Finalmente se ejemplifica un ejercicio de sustitución.
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Gendron, Yves. « STAYING TRUE TO CONTEXT ». Sociedade, Contabilidade e Gestão 14, no 4 (2 janvier 2020) : 80–95. http://dx.doi.org/10.21446/scg_ufrj.v14i4.31345.

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Résumé :
Esse ensaio desenvolve o argumento de a cobrança/os ventos da internacionalização ameaçam a contextualidade e significado da pesquisa contábil qualitativa, especialmente quando internacionalização implica que pesquisadores e pesquisadoras de instituição não-anglófonas considerem ou são cobrados para publicarem seus trabalhos em periódicos de alto impacto de língua inglesa. Eu argumento que a ameaça da internacionalização opera por meio de três processos descontextualizantes – linguístico, cultural e epistemológico. Pesquisadores e pesquisadoras engajados em pesquisas qualitativas devem tomar cuidado antes de embarcar no movimento de internacionalização, visto que tal movimento representa um risco significativo para suas pesquisas – o de subestimar ou marginalizar maneiras de falar, pensar, pesquisar e escrever. Por fim, faço algumas sugestões que podem auxiliar a manter a internacionalização sob vigilância e, talvez, atenuar seus efeitos negativos na contextualidade dos esforços de pesquisa qualitativa.
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Musicco Nombela, Daniela. « La Aldea Global. La globalización, repensar McLuhan en el siglo XXI ». Comunicación y Hombre, no 18 (8 février 2022) : 13–15. http://dx.doi.org/10.32466/eufv-cyh.2022.18.722.13-15.

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Résumé :
Fue Marshall McLuhan el primer teórico que en 1964 habló de la idea de Aldea Global en su ensayo “Understanding Media: The Extensions of Man”. Nacido en Canadá en 1911, estudió literatura inglesa en la Universidad de Manitoba y después en la de Cambridge. Fue profesor en la universidad de Wisconsin y en la Universidad de Saint Luis; se convirtió al catolicismo. Por sus intereses y estudios, pronto fue reconocido como una autoridad en el campo de los medios de comunicación y las tecnologías. Enseñó en el Assumption College, en el St Michael’ s College (46-79), University of Toronto, y en Fordham University, donde ocurrió el Famoso experimento de Fordham sobre los efectos de la televisión. Murió en Toronto en 1980. La idea de aldea global nace en McLuhan tras la observación de como los medios de comunicación, habían sido capaces de superar cualquier distancia física, acercando a los habitantes de la tierra, haciéndolos próximos, vecinos, convirtiendo la tierra en una gran aldea global. En esta nueva aldea global los aldeanos pueden conocer que hacen, como viven, que dicen los demás aldeanos; un aldeano en N.Y
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Musicco Nombela, Daniela. « La Aldea Global. La globalización, repensar McLuhan en el siglo XXI ». Comunicación y Hombre, no 18 (8 février 2022) : 13–15. http://dx.doi.org/10.32466/eufv-cyh.2022.18.722.13-15.

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Fue Marshall McLuhan el primer teórico que en 1964 habló de la idea de Aldea Global en su ensayo “Understanding Media: The Extensions of Man”. Nacido en Canadá en 1911, estudió literatura inglesa en la Universidad de Manitoba y después en la de Cambridge. Fue profesor en la universidad de Wisconsin y en la Universidad de Saint Luis; se convirtió al catolicismo. Por sus intereses y estudios, pronto fue reconocido como una autoridad en el campo de los medios de comunicación y las tecnologías. Enseñó en el Assumption College, en el St Michael’ s College (46-79), University of Toronto, y en Fordham University, donde ocurrió el Famoso experimento de Fordham sobre los efectos de la televisión. Murió en Toronto en 1980. La idea de aldea global nace en McLuhan tras la observación de como los medios de comunicación, habían sido capaces de superar cualquier distancia física, acercando a los habitantes de la tierra, haciéndolos próximos, vecinos, convirtiendo la tierra en una gran aldea global. En esta nueva aldea global los aldeanos pueden conocer que hacen, como viven, que dicen los demás aldeanos; un aldeano en N.Y
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Ayerbe Linares, Miguel. « ¿Qué verbos se utilizaban para «traducir» en alto alemán medio ? » Hermēneus. Revista de traducción e interpretación, no 19 (14 décembre 2017) : 18. http://dx.doi.org/10.24197/her.19.2017.18-59.

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La literatura alemana medieval ha sido frecuentemente calificada expresamente como Übersetzungsliteratur (Literatura de traducción), sobre todo su primera fase, conocida como antiguo alto alemán (750-1050). El periodo siguiente, el del alto alemán medio (1050-1350), también se caracterizó por una considerable labor traductora, si bien no tan conocida como la anterior. Ahora bien, dados estos antecedentes, llama la atención la ausencia de estudios terminológicos en torno a verbos empleados por los autores de esas traducciones para referirse a la acción de «traducir», que, sin embargo, sí están documentados en otras lenguas vernáculas como la inglesa o la francesa. El presente trabajo intenta ocuparse de esta cuestión en el alto alemán medio. Para ello, se ha procedido a reunir un corpus de textos consistentes en traducciones del latín, árabe o romance al alto alemán medio, documentando los verbos que los respectivos autores (conocidos o anónimos) empleaban para nombrar la acción de «traducir».
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Lau, Ana. « Reseña del libro : Fortunas familiares. Hombres y mujeres de la clase media inglesa. 1780-1850, Davidoff, Leonore ; Hall, Catherine ». Secuencia, no 39 (1 janvier 1997) : 187. http://dx.doi.org/10.18234/secuencia.v0i39.602.

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<p> Se comentan los supuestos teórico metodológicos y los recursos documentales a partir de los cuales se realiza este estudio, cuyo tema de análisis es el proceso histórico a través del cual se estableció al interior de la clase media inglesa un orden moral genéricamente diferenciado.</p>
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Ramírez Gutiérrez, Jesús Eduardo. « Scifaiku : la colisión de dos estéticas. » Nudos. Revista Transdisciplinar de Sociología, Teoría y Didáctica de la Literatura 2, no 1 (29 septembre 2018) : 17–35. http://dx.doi.org/10.24197/nrtstdl.1.2018.17-35.

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El haiku es una forma poética japonesa que ha fascinado desde la antigüedad hasta nuestros días. Desde inicios del siglo XX, fue asimilado por medio del modernismo en México, gracias a José Juan Tablada y, en el caso de la lengua inglesa, por medio del imaginismo y la generación Beat. En ese mismo siglo se instaura un género, para muchos un género periférico: la ciencia ficción, que aún denostado por la academia, tiene mucho que analizar, entre ello la existencia de poesía inscrita dentro de esta manifestación cultural. Justo allí es donde el haiku y la ciencia ficción se encuentran para engendrar un híbrido: scifaiku, que toma las mejores características de ambos.
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Jordán Enamorado, Miguel Ángel, et Alicia Ricart Vayá. « Let it go. ¿Déjalo ir o suéltalo ? » HUMAN REVIEW. International Humanities Review / Revista Internacional de Humanidades 11, Monográfico (20 décembre 2022) : 1–11. http://dx.doi.org/10.37467/revhuman.v11.4180.

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En el presente trabajo ofrecemos una metodología docente para mejorar la competencia comunicativa y las habilidades digitales de los estudiantes de lenguas extranjeras por medio de la traducción audiovisual de canciones con la ayuda de herramientas de traducción automática seguida de la posedición de los textos. Esta metodología se ha implementado de manera satisfactoria en la asignatura de inglés 3 de los grados de Estudios Ingleses y Traducción y Mediación Interlingüística de la Universitat de València.
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Balestrini, María Cristina. « Los escritores ricardianos y la consolidación de la literatura en inglés medio ». De Medio Aevo 15, no 1 (28 janvier 2021) : 169–79. http://dx.doi.org/10.5209/dmae.73946.

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Este artículo tiene por finalidad destacar las condiciones bajo las que desde las últimas décadas del siglo XIV tuvo lugar el reconocimiento de la poesía en inglés medio como práctica prestigiosa en un contexto todavía dominado por la literatura y la cultura francesa. Para ello, tomo en cuenta una serie de conceptos planteados por eruditos y hombes de letras que, desde principios del siglo XV en adelante, establecieron la noción de un canon literario temprano a partir de los nombres de poetas que estuvieron activos durante el periodo ricardiano, en especial a partir de John Gower y Geoffrey Chaucer, desde entonces identificados como fundadores de la literatura inglesa. A continuación señalo algunos de los rasgos comunes a la obra de estos escritores, y enfatizo la significación que le asignan a la literatura como vehículo de un sentido de pertenencia a una comunidad cultural, seguramente una de las razones que facilitaron su aceptación por parte de sus receptores presentes y futuros.
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Barrios, Leonardo, Maglynert Montero, Fatima Rojas Sánchez, Tomas Bonillo et Rodolfo Vargas. « Análisis del componente inorgánico del calculo dental proveniente de individuos adultos mediante difracción de rayos x y microscopia de fuerza atómica ». Revista de la Escuela de Física 8, no 1 (27 juillet 2020) : 1–10. http://dx.doi.org/10.5377/ref.v8i1.10090.

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Résumé :
El cálculo dental es producto de la mineralización de la biopelícula dental, dentro de los distintos componentes que lo conforman se encuentran compuestos inorgánicos, una matriz orgánica compuesta de proteínas salivales selectivamente absorbidas del medio bucal y varias especies de microorganismos. El objetivo del presente trabajo fue determinar la composición inorgánica del cálculo dental empleando difracción de rayos X (DRX por sus siglas en ingles) y Microscopía de Fuerza Atómica (MFA por sus siglas en ingles), así como también el análisis por Microscopia Electrónica de Barrido – Espectroscopia de Rayos X por Energía Dispersiva (SEM – EDX por sus siglas en ingles). Para ello, se recolectaron muestras de cálculo dental supragingival (material de desecho durante actividades de tartrectomía), proveniente de 4 muestras de pacientes adultos, seleccionados de manera no aleatoria, que asistieron voluntariamente a la Facultad de Odontología de la UCV. Cada muestra fue almacenada en tubos demicrocentrífuga hasta su procesamiento. Los estudios de DRX y MFA, fueron realizados en la Unidad de Estructura Molecular, del Instituto de Estudios Avanzados (IDEA). El análisis por EDX fue realizado en el Centro de Microscopía Electrónica de la UCV. Los resultados indicaron que el componente inorgánico principal del cálculo dental es la hidroxiapatita en todas las muestras analizadas, tanto por difracción de rayos X como del análisis por EDX.
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Siqueira, Alexandra Bujokas de. « Educação para a mídia : da inoculação à preparação ». Educação & ; Sociedade 29, no 105 (décembre 2008) : 1043–66. http://dx.doi.org/10.1590/s0101-73302008000400006.

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Résumé :
Este texto parte da experiência inglesa no campo da educação para a mídia e analisa as duas abordagens pedagógicas predominantes: inoculação e preparação. Para tanto, localiza tais abordagens conceitualmente nos campos da educação e da comunicação e da cultura, descreve técnicas pedagógicas e propostas de trabalho sintonizadas com a abordagem atual, a da preparação, também chamada de media literacy.
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Clavero Agustín, Luna. « Reinterpretación y adaptación de la poética de Catulo en la literatura en lengua inglesa ». Salduie, no 18-19 (31 décembre 2019) : 299–303. http://dx.doi.org/10.26754/ojs_salduie/sald.201918-196733.

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Résumé :
Esta investigación pretende estudiar la pervivencia de autores latinos en la literatura en lengua inglesa del siglo XX y XXI a través del acercamiento a la obra de Catulo.De esta manera, se analizará el valor de la tradición clásica y su reflejo en las sociedades de lengua inglesa, poniendo el acento en Inglaterra y Estados Unidos que dará paso a la ejemplificación en diferentes ámbitos, como el académico, la enseñanza media o el cultural. Este análisis enmarcará el estudio central de este proyecto, es decir, la presencia de tópicos y referentes de la poética de Catulo en torno a diferentes temáticas presentes en autores y autoras que nos permitirán considerar la relevancia y la universalización de sus poemas a modo de conclusiones.
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Ospina, Sonia. « Biopolímeros y su aplicación en medio ambiente ». Revista Colombiana de Biotecnología 17, no 2 (1 novembre 2015) : 5–6. http://dx.doi.org/10.15446/rev.colomb.biote.v17n2.54295.

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Résumé :
<p>Título en ingles: Biopolymers and its aplication on environment</p><p>El uso de empaques desechables ha hecho que en el mundo se generen millones de toneladas de desechos no biodegradables. Durante muchos años utilizamos empaques plásticos no degradables, derivados del petróleo. Tardíamente nos hemos dado cuenta de que de continuar con este ritmo de contaminación, muy pronto ocasionaremos daños irreparables al medio ambiente. Es por ello que todos los esfuerzos en torno a buscar alternativas al uso de empaques no biodegradables, son de gran importancia, con el fin de recuperar el medio ambiente dañado hasta ahora, así como prevenir el deterioro en adelante. En este sentido, la investigación en distintas áreas de la biotecnología ha permitido la obtención de empaques biodegradables producidos a partir de biopolímeros microbianos.</p><p>Los biopolímeros por su biodegradabilidad, procesos de manufactura ecoamigables y su vasto rango de aplicación, son alternativas importantes a productos no sustentables y pueden ser producidos a través de biorefinerías como parte de bioprocesos integrados (1). El desarrollo de los procesos fermentativos, junto con la obtención de microorganismos recombinantes sobre-productores de este tipo de compuestos, así como los adelantos en procesos de purificación, han permitido llevar a nivel industrial diferentes procesos para la obtención de biopolímeros.</p>
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Castillo, Rigoberto, et Maria del Pilar Rojas. « Sensibilización Ambiental para Jóvenes Aprendientes del Idioma Inglés ». GiST Education and Learning Research Journal, no 9 JUL-DEC (17 décembre 2014) : 179–95. http://dx.doi.org/10.26817/16925777.150.

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Résumé :
Este artículo reporta un estudio de investigación acción cuyo propósito fue entender cómo sensibilizar a los estudiantes de quinto grado sobre el cuidado y la protección del medio ambiente. Se incentivó a los estudiantes a expresar sus ideas usando estrategias de escritura creativa. La intervención pedagógica siguió tres etapas: reconocimiento de los hechos, reflexión para finalmente plantear una solución al problema ambiental identificado. Los avances logrados en cada etapa fueron analizados y los resultados indican que a partir de las oportunidades de auto-expresión y de debate, los estudiantes avanzaron significativamente en el desarrollo del lenguaje y en la conciencia ambiental.
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Millán Rojas, Edwin Eduardo, Mayra Alejandra Bustos Rodríguez et Cristian Andrés Cañón Recalde. « Aprendizaje idioma inglés mediado por subtítulos presentados en medios audiovisuales ». Inclusión & ; Desarrollo 6, no 2 (4 juillet 2019) : 58–68. http://dx.doi.org/10.26620/uniminuto.inclusion.6.2.2019.58-68.

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Résumé :
Objetivo. Desarrollar actividades de aprendizaje del idioma inglés a partir de subtítulos por herramientas audiovisuales, para medir el grado de traducción e interpretación de los estudiantes durante la actividad del aprendizaje. Diseño. Utilizando los métodos exploratorio y proyectivo de manera conjunta con el propósito de establecer una metodología para lograr los objetivos propuestos en la investigación. Metodología. A partir de los métodos seleccionados se definió una muestra con 55 estudiantes en tres grupos del programa de ingeniería de sistemas en la Universidad de la Amazonia en el semestre quinto, sexto y séptimo, con la colaboración de los docentes de Sistema Operativo, Ciencia y Tecnología de la Información I y Cibernética II. Resultados. Los resultados presentaron la efectividad para el uso de subtítulos en el aprendizaje del idioma inglés, de acuerdo a los resultados, los estudiantes aprecian los medios de aprendizaje usando las nuevas tecnologías para los procesos de enseñanza. Limitaciones. Resistencia por parte de los estudiantes al aprendizaje de una segunda lengua, requiriendo mayor atención y dedicación a partes audiovisuales de la herramienta. Conclusión. El análisis de la efectividad para el uso de subtítulos en el aprendizaje del idioma inglés tiene viabilidad, pero se necesita tiempo, los estudiantes y docentes lo requieren para realizar las diferentes actividades, de monitoreo o seguimiento. Así mismo, se identificaron las ventajas en el uso de subtítulos como estrategia para el aprendizaje del idioma inglés, las cuales influyen por la edad, motivación, tiempo de dedicación, estrategia de enseñanza y aprendizaje, capacidad intelectual, tipos de recursos didácticos y el uso de la tecnología como apoyo en el proceso de enseñanza del aprendizaje.
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Valenzuela Giovanett, Ezia. « “Microenseñanza entre estudiantes universitarios : vinculación entre alumnos de primer y tercer año de pedagogía en inglés y reflexión de desempeño a través del video” ». Zona Próxima 35 (30 mars 2022) : 86–105. http://dx.doi.org/10.14482/zp.35.378.19.

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Résumé :
La presente investigación se enmarca en un paradigma cualitativo, con un método de investigación acción. Esta experiencia describe el uso de la filmación de clase como herramienta pedagógica para desarrollar autorreflexión de desempeño de los estudiantes de Pedagogía en inglés para enseñanza básica y media. El uso pedagógico del video ha permitido que los estudiantes logren identificar elementos esenciales de su desempeño profesional a lo largo de su formación docente, entregando evidencias significativas de reconocimiento de sus fortalezas y necesidades de mejora. Esta identificación y toma de conciencia de aspectos relevantes de su docencia ha permitido que los estudiantes sean capaces de producir cambios sustanciales en su quehacer pedagógico, promoviendo de este modo la construcción de su identidad profesional y desarrollando en ellos el hábito reflexivo en torno al impacto de su práctica pedagógica en el aprendizaje de sus alumnos. La investigación se sitúa en la carrera de pedagogía en inglés para enseñanza básica y media de la Universidad Mayor (Santiago, Chile). Algunos estudiantes de la asignatura Didáctica de la Especialidad. Media realizan una micro clase de inglés (10- 15 minutos) a sus compañeros de carrera (I o II año) en la asignatura de Lengua y Comunicación en inglés y, además, graban esta instancia pedagógica para luego realizar un exhaustivo análisis de su desempeño, y una autorreflexión por medio de una pauta de evaluación específica para este propósito.
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