Littérature scientifique sur le sujet « Infrastruttura socia »

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Articles de revues sur le sujet "Infrastruttura socia"

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Gambino, Daniela, et Federico Zanfi. « Agricoltura multifunzionale e infrastrutture naturali nelle radure della Brianza centrale ». TERRITORIO, no 60 (mars 2012) : 92–96. http://dx.doi.org/10.3280/tr2012-060016.

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Résumé :
The outdoor spaces in central Brianza tend to assume the appearance of islands, now separated by portions of built-up land and they are subject to continuous processes of building and the compromise of the land. These processes are particularly risky because today the ‘clearings' of rural space not only fulfi l an agricultural function, but also play social and environmental roles connected in particular with the hydraulic equilibriums of the entire Milan urban region. A project for the redevelopment of the landscape in those spaces cannot be limited to adopting a perspective of protection associated with a generic idea of ‘park'. It must make an effort to develop new models of agricultural management that are capable of combining the economic sustainability of crop production with a more marked multifunctional role and activity to maintain and reclaim agricultural forms of landscape.
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Bertoni, Angelo, et Ornella Zaza. « L'infrastruttura ferroviaria come attore territoriale : strategie e tattiche di riuso nella valle della Roya ». SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no 128 (juillet 2022) : 47–58. http://dx.doi.org/10.3280/sur2022-128005.

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Résumé :
I violenti temporali dell'ottobre 2020 hanno causato gravi danni al territorio della valle della Roya, una zona transfrontaliera di media montagna tra Francia e Italia. La linea ferroviaria Nizza-Ventimiglia-Breil-Cuneo, che attraversa questo territorio, è stata l'unica infrastruttura in grado di rispondere all'emergenza e ha riaperto il dibattito sul riuso delle stazioni ferroviarie, un importante patrimonio del XX secolo, oggi in gran parte abbandonato. L'articolo si propone di analizzare e mettere in prospettiva le esperienze di innovazione socio-spaziale che permettono all'infrastruttura ferroviaria di rivelarsi come una risorsa territoriale, capace di proporre nuove pratiche di vita in armonia con l'ambiente costruito e naturale.
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Brachet, Julien. « Migrazioni (trans)sahariane. Territorialitŕ e socialitŕ dei migranti in transito nel Niger del nord ». MONDI MIGRANTI, no 2 (octobre 2009) : 31–46. http://dx.doi.org/10.3280/mm2009-002003.

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Résumé :
Nel Sahara, i migranti africani lungo la loro strada per la Libia o l'Europa sviluppano una forma specifica di territorialitŕ basata sulla paura della "diversitŕ" e dell'"esterioritŕ" dell'ambiente geografico che transitano. Le costruzioni territoriali che sono il risultato di questo contribuiscono alla trasformazione del modo in cui tali spazi di transito funzionano cosě come alle attivitŕ che hanno luogo in queste oasi e le infrastrutture che emergono come risposta al crescente traffico trans-sahariano. L'analisi della territorialitŕ e della socialitŕ dei migranti durante il loro arrivo e permanenza in Agadez e durante il loro passaggio successivo attraverso l'Erg del Ténéré permette di studiare come i flussi migratori che passano attraverso il Sahara lasciano la loro imprint socio-spaziale su queste oasi di transito.
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Arcidiacono, Caterina, Fortuna Procentese, Agostino Carbone, Maria Grazia Cerasuolo et Alfredo Natale. « Il modello ecologico come strumento di analisi di una comunitŕ di migranti in una realtŕ locale ». PSICOLOGIA DI COMUNITA', no 1 (septembre 2010) : 41–52. http://dx.doi.org/10.3280/psc2010-001004.

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Résumé :
La ricerca ha voluto applicare il modello ecologico di Prilleltensky allo studio di una realtŕ locale. Lo scopo č stato individuare i fattori che caratterizzano la vita della comunitŕ di immigrati dell'agro aversano. La realtŕ presa in esame č San Marcellino, piccolo paese della periferia Casertana, terra di criminalitŕ, ingiustizia e immigrazione. Č in questo territorio che a trovare la propria dimora č la comunitŕ di musulmani maghrebini, che da anni risiede stabilmente in questi luoghi. Lo studio ha considerato molteplici livelli d'analisi, a partire da quello individuale a quello socio-ambientale, rintracciando i fattori promotori di benessere e all'opposto quelli di rischio. A tal fine, abbiamo utilizzato la Grounded Theory grazie alla quale siamo giunti a costruire teorie di riferimento a partire dalle interviste fornite dai partecipanti. Abbiamo poi considerato il ruolo del potere e della politica nell'informare il benessere di questa comunitŕ, rintracciando i fattori che ci permettono di analizzare questioni solitamente non indagate, come ad esempio, l'inaccessibilitŕ alle infrastrutture, una burocrazia rigida, assenza di tutele legislative. A fungere da supporto sociale č la presenza di associazioni di volontariato, e soprattutto, della moschea locale, luogo d'incontro, supporto e condivisione per eccellenza.
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Rigaux, Dominique. « Jean-François Bergier et Gauro Coppola (éd.) Vie di terra e d’acqua. Infrastrutture viarie e sistemi di relazioni in area alpina (secoli XIII-XVI) Bologne, II Mulino, 2007, 259 p. » Annales. Histoire, Sciences Sociales 66, no 3 (septembre 2011) : 889–91. http://dx.doi.org/10.1017/s0395264900011367.

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Salone, Carlo, et Francesco Arfò. « Città e grandi eventi : il programma Matera Capitale Europea della Cultura 2019 nella percezione dei residenti ». RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no 3 (septembre 2020) : 5–29. http://dx.doi.org/10.3280/rgi2020-003001.

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Résumé :
L'adozione di politiche di sviluppo urbano focalizzate sulla cultura, sia dal lato dell'offerta (realizzazione di infrastrutture e sostegno alle industrie culturali e creative) sia da quello della domanda (campagne di promozione turistica, programmazione di eventi) e prassi corrente nel capitalismo cognitivo. Intorno al nesso tra cultura e sviluppo economico si e coagulato un vasto dibattito scientifico che fa da sfondo e giustificazione per l'adozione di politiche pubbliche conseguenti, in particolare, ma non solo, alla scala urbana. In realta, la produzione e il consumo di cultura sono pero spesso associati a fenomeni tra loro molto diversi e non di rado conflittuali. Secondo alcuni autori (Bridge, 2006; Kaasa e Vadi, 2010; Scott, 2000), lo sviluppo del settore culturale contribuisce soprattutto alla crescita economica e al vantaggio competitivo urbano, attraverso la generazione di nuova conoscenza per l'innovazione e la creativita ma, anche, effetti positivi su altre attivita economiche correlate. Altri ne enfatizzano le potenzialita inclusive, adatte alla costruzione dei diritti di cittadinanza e alla promozione di una societa piu giusta e coesa (Stern e Seifert, 2007), altri ancora assumono una posizione intermedia, attribuendo alla cultura sia un vantaggio competitivo che un beneficio per l'inclusione sociale, senza pero riuscire a chiarire appieno il rapporto tra queste due dimensioni dello sviluppo (Sacco e Segre, 2009). In questo articolo si inquadra e analizza il caso di Matera 2019 all'interno del progetto di Capitale Europea della Cultura ed alla luce delle teorie legate allo sviluppo urbano trainato dalla cultura. L'analisi del caso di Matera 2019 si pone l'obiettivo di misurare gli impatti attualmente osservabili nella citta sotto il profilo socio-spaziale e di indagare le modalita con cui i cittadini materani hanno interagito con l'evento, attraverso un'analisi della loro opinione circa il percorso svolto e le possibilita future della citta.
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Delponte, Ilaria, et Paolo Rosasco. « Sustainable mobility and economic sustainability : the case of the new trolleybus line in Genoa ». Valori e Valutazioni 29 (janvier 2022) : 57–78. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20212906.

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Résumé :
With over 3.5 billion people currently residing in major cities around the world, the issue of urban mobility is a current issue and is particularly important in European countries where over 75% of the population is concentrated in urban areas. Even today, many of the daily journeys depend on cars and other private motorized vehicles, with a strong impact in terms of air pollution, noise and climate change as in the European Union transport is responsible for a quarter of greenhouse gas emissions. Reducing private transport and making urban transport systems greener and more efficient therefore has important benefits: for the health, climate and prosperity of cities. New models of transport and urban accessibility, increasingly oriented towards environmental sustainability, must therefore be adopted; the choice of the transport solution must be made in relation to not only technical but also economic, social and environmental feasibility. Taking a cue from the Call issued in 2018 by the Ministry of Infrastructure and Transport for the selection of urban mobility proposals that can access the economic resources intended for the enhancement and implementation of rapid mass transport systems provided for by Law no. 232/2016, this contribution deals with the evaluation of three transport proposals hypothesized for the connection between the city center of Genoa (Brignole station) and the district of Prato, along the Bisagno Valley, developed according to the indications contained in the Urban Mobility Plan of the Municipality. In particular, a Cost-Benefit Analysis (CBA) is developed according to the indications given in the Notice and in the Guidelines of the Ministry of Infrastructure and Transport for the evaluation of investments in public works. The objective is to verify the applicability of the CBA tool for assessing the economic and financial sustainability of the solutions analyzed - also in relation to the indications given in the legislation, the transport scenarios configured and the reliability of the results obtained, for the the choice of the transport solution to be adopted. Con oltre 3,5 miliardi di persone che risiedono attualmente nelle grandi città del mondo, il tema della mobilità urbana è una questione attuale ed è particolarmente importante nei paesi europei dove nelle aree urbane si concentra oltre il 75% della popolazione. Ancora oggi, molti degli spostamenti quotidiani dipendono dalle auto e da altri veicoli motorizzati privati, con un forte impatto in termini di inquinamento atmosferico, sonoro e sul cambiamento climatico visto che nell’Unione europea i trasporti sono responsabili di un quarto delle emissioni di gas serra. Ridurre il trasporto privato e rendere i sistemi di trasporto urbani più ecologici e più efficienti presenta quindi dei vantaggi importanti: per la salute, il clima e la prosperità delle città. Nuovi modelli di trasporto e di accessibilità urbana, sempre più orientati verso la sostenibilità ambientale, devono quindi essere adottati; la scelta della soluzione trasportistica deve essere fatta in relazione alla fattibilità non solo tecnica ma anche economica, sociale ed ambientale. Prendendo spunto dal Bando emesso nel 2018 dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la selezione delle proposte di mobilità urbana che possono accedere alle risorse economiche destinate al potenziamento e alla realizzazione di sistemi di trasporto rapido di massa previste dalla Legge n. 232/2016, il presente contributo tratta della valutazione di tre proposte trasportistiche ipotizzate per il collegamento tra il centro della città di Genova (Stazione Brignole) e il quartiere di Prato, lungo la Val Bisagno, sviluppate secondo le indicazioni contenute nel Piano Urbano di Mobilità del Comune. In particolare è sviluppata l’Analisi Costi-Benefici (ACB) secondo le indicazioni riportate nel Bando e nelle Linee Guida del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per la valutazione degli investimenti in opere pubbliche. L’obiettivo è quello di verificare l’applicabilità dello strumento dell’ACB per la valutazione della sostenibilità economica e finanziaria delle soluzioni analizzate anche in relazione alle indicazioni riportate nella normativa, agli scenari trasportistici configurati e all’attendibilità dei risultati ottenuti, ai fini della scelta della soluzione trasportistica da adottare.
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Vecchio, Giovanni, Paola Briata, Victoriano Sainz Gutiérrez et Vincenzo Gioffrè. « Percorsi. The urban roots of a social outbreak : reading Santiago de Chile / Ritorni a Roissy. Sguardi su Parigi dalla RER B / A new, selective and oriented history of urban planning / Spazio aperto come infrastruttura ecologica, sociale e culturale per la città contemporanea ». TERRITORIO, no 93 (janvier 2021) : 166–73. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-093024.

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Manganelli, Benedetto, Pierluigi Morano et Francesco Tajani. « The impact of studentification on the residential real estate market. analysis of external factors and dynamics of the phenomenon generated by the university campus of Potenza (Italy) ». Valori e Valutazioni 30 (août 2022) : 59–70. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20223004.

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Résumé :
The location of a university campus can generate a virtuous circle of economic effects on the territory, often not limited to the nearby neighborhoods. A frequent phenomenon associated with the construction of a University and which is widely studied in the scientific reference literature, is represented by studentification, namely, the process through which specific residential neighborhoods become dominated by student occupation. Even if studentification often produces beneficial effects on the dynamics of the local real estate market, it may happen that, when the starting point already has consolidated dynamics, the replacement of residents in neighborhoods close to the University with the new social class of students, can determine negative impacts in terms of urban segregation and reduction of real estate values. This research analyzes the effects of studentification on the real estate market when the University is located within a city already equipped with services for residents. The analysis is carried out on the city of Potenza (Southern Italy), by comparing the outputs obtained from a survey with those generated by the implementation of a Geographically Weighted Regression. The results highlight the importance to appropriately assess the economic spillovers that can be determined by new infrastructure investments on the urban territories. L’ubicazione di un campus universitario può generare un circolo virtuoso di effetti economici sul territorio, spesso non limitato ai quartieri vicini. Un fenomeno frequente legato alla costruzione di un Ateneo e ampiamente studiato nella letteratura scientifica di riferimento, è rappresentato dalla studentizzazione, ovvero il processo attraverso il quale determinati quartieri residenziali vengono dominati dall’occupazione studentesca. Anche se la studentizzazione produce spesso effetti benefici sulle dinamiche del mercato immobiliare locale, può accadere che, quando il punto di partenza ha già consolidate dinamiche, la sostituzione di residenti in quartieri vicini all’Ateneo con la nuova classe sociale di studenti, possa determinare impatti negativi in termini di segregazione urbana e riduzione dei valori immobiliari. Questa ricerca analizza gli effetti della studentizzazione sul mercato immobiliare quando l’Ateneo si trova all’interno di una città già dotata di servizi per i residenti. L’analisi è condotta sulla città di Potenza (Italia Meridionale), confrontando i risultati ottenuti da un sondaggio con quelli generati dall’implementazione di una Geographically Weighted Regression. Da essi emerge l’importanza di valutare adeguatamente le ricadute economiche che possono essere determinate da investimenti infrastrutturali in aree urbane.
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Bottero, Marta, Caterina Caprioli, Giulia Datola, Alessandra Oppio et Francesca Torrieri. « Regeneration of Rogoredo railway : a combined approach using multi-criteria and financial analysis [Un approccio integrato per la rigenerazione dello scalo ferroviario di Rogoredo] ». Valori e Valutazioni 31 (février 2023) : 89–102. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20223107.

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Résumé :
Abandoned areas such as neglected railways and urban voids represent a suitable opportunity for the regeneration and requalification of cities, according to the paradigms of sustainability and resilience. Urban transformation and urban regeneration processes are characterized by a high level of complexity, a dynamic behavior over time and interactions between the various actors involved in the process. Within this context, the present paper proposes the application of a combined evaluation framework, based on the integration of Multi-Criteria Decision Analysis (MCDA) with a Financial Analysis (FA) to assess different strategic scenarios for the regeneration of the Rogoredo railways area (Milan, Italy). The purpose of this framework is to take into account the complexity of the decision- making process, considering both the qualitative (social and environmental) and quantitative (economic- financial) aspects. In detail, the railway yards in the Rogoredo area in Milan (Italy) represent an emblematic case. The city of Milan, within the Territory Governance Plan (PGT), has already proposed interventions in this site aimed at reconnecting the infrastructural node and making it an attractive and inclusive pole. The present paper demonstrates the usefulness of evaluation procedures in supporting the entire decision-making process and defining the most suitable scenario considering the initial objective and the stakeholders’ interests. The innovative value provided by this application is represented precisely by the possibility of considering both the developer point of view through FA and the broader public perspective through the support of MCDA. This approach allowed to build and evaluate transformation scenarios capable of both attracting potential investors and promoting sustainable mobility models, social inclusion, eco-sustainable development, improvement of environmental quality through the design of new public areas, green spaces, and services for citizens. I vuoti urbani, quali ex aree industriali ed ex scali ferro- viari, rappresentano oggi un’importante occasione di riconversione delle città, nell’ottica di uno sviluppo in chiave sostenibile, resiliente e circolare. Tuttavia, gli interventi di trasformazione e rigenerazione urbana sono caratterizzati da un elevato grado di complessità e dinamicità, così come da un’elevata interazione tra le diverse componenti urbane, quali gli aspetti economici, ambientali, sociali e tra i diversi attori coinvolti nel processo. In questo contesto, l’approccio metodologico proposto nel presente contributo combina le Analisi- Multicriteri (AMC) con l’analisi Analisi Finanziaria (AF). Questo modello permette di analizzare e supportare il processo decisionale nella sua complessità, considerando sia gli aspetti qualitativi (sociali e ambientali) sia quelli quantitativi (economico- finanziari). Il caso degli scali ferroviari dell’area di Rogoredo a Milano (Italia) rap- presenta un caso emblematico. La stessa città di Milano, già all’interno del Piano di Governo del Territorio (PGT), propone interventi volti alla riconnessione di questo nodo infrastrutturale per renderlo un polo attrattivo e inclusivo. L’obiettivo di questo contributo è quello di applicare le AMC con l’AF per la valutazione di scenari alternativi, volti alla riqualificazione dell’ex scalo ferroviario di Rogoredo. La valutazione diventa, quindi, parte integrante dell’intero processo decisionale, supportandone tutte le fasi, da quella iniziale fino alla definizione dello scenario più idoneo agli obiettivi prefissati e agli interessi degli stakeholder coinvolti. Il valore aggiunto fornito dalla presente applicazione è rappresentato proprio dalla possibilità di considerare sia il punto di vista degli investitori, attraverso l’AF, sia la più ampia prospettiva pubblica, attraverso il supporto delle AMC. In questo modo è stato possibile costruire e valutare scenari di trasformazione in grado di attrarre possibili investitori e al tempo stesso capaci di promuovere modelli di mobilita sostenibile, forme di inclusione sociale, sviluppo eco-sostenibile, miglioramento della qualità ambientale, attraverso la progettazione di nuove aree pubbliche, spazi verdi e servizi per i cittadini. In questo processo, la valutazione assume un ruolo essenziale in quanto consente di mettere in luce i diversi obiettivi perseguiti dall’intervento di rigenerazione e le loro eventuali conflittualità. Inoltre, la loro identificazione può supportare la definizione di scenari alternativi di sviluppo, rendendo partecipati sia il processo progettuale sia quello decisionale.
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Thèses sur le sujet "Infrastruttura socia"

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MACNEIL, JAMES PATRICK. « Uscire dal torre d'avorio : il ruolo della ricerca di comunità nella trasformazione e i cambiamenti sociali ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2020. http://hdl.handle.net/10281/263130.

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Résumé :
Le città e le società hanno subito grandi cambiamenti durante gli ultimi secoli, lasciando indietro alcune comunità, senza speranza per un futuro migliore. Crediamo che le università debbano assumere un ruolo più attivo non solo capendo i problemi presenti nei quartieri svantaggiati, ma proponendosi anche come attori di cambiamento, invece che attenersi ad un ruolo passivo tramite la ricerca. É necessario comprendere le dinamiche di mutamento in corso, nonché come facilitare uno sviluppo della comunità che sia favorevole ai quartieri che sono stati lasciati a sé stessi, dissuasi da ogni possibilità di sviluppo e miglioramento. Le università hanno la capacità per promuovere questo stile di ricerca-azione e apprendimento-azione, agendo come infrastruttura sociale potente, fornendo in aggiunta un’esperienza unica agli studenti coinvolti. Per i miei casi di studio ho svolto un’osservazione partecipante con Tesserae Urban Social Research, un società di ricerca indipendente situata a Berlino che si focalizza sulle politiche urbane, e Mapping San Siro, un gruppo di ricerca-azione associato al Politecnico di Milano che opera all’interno della città. Ho trascorso alcuni mesi con ciascun gruppo per comprendere i loro differenti approcci, i loro ruoli nel proprio contesto e le loro relazioni con differenti attori a livello pubblico e locale, conducendo interviste con tre livelli di attori diversi nel caso di Mapping San Siro. Applicando la teoria del cambiamento sociale di Margaret Archer e il Morphogenetic Approach, ho analizzato le attività di Mapping San Siro dal loro inizio ad oggi, esaminando come il suo ruolo nel quartiere si sia adatto durante tre fasi distinte, e come il gruppo abbia contribuito ad unire le realtà locali ed associazioni per dare forma alla rete locale di Sansheroes. La posizione unica di Mapping San Siro come attore all’interno della rete locale e al contempo come istituzione pubblica gli ha permesso agire da intermediato tra la città e le realtà locali, mettendo i suoi bisogni in risalto agli occhi della sfera pubblica. In più, ritengo chela mia esperienza con i due gruppi mi abbia portato beneficio, e che aver eseguito la ricerca all’interno di un quartiere svantaggiato osservandone la realtà quotidiana abbia contributo al mio sviluppo, dimostrando inoltre che i ricercatori non sono tenuti ad assumere un approccio imparziale e passivo nella loro ricerca.
Cities and societies have undergone major changes over the last several centuries, leaving certain communities lagging behind and without hope of a better future. I argue that universities need to take a more active role in not only understanding the problems that are faced by disadvantaged communities, but by becoming agents of change instead of taking a passive role to research. We need to understand the processes of change, how to facilitate community development that is beneficial to the communities that have been left discouraged and forgotten. Universities can actively promote this style of action-research and learning, acting as powerful community and social infrastructure while also providing a unique experience to the students involved. For my case studies I assumed the role of a participant observer with Tesserae Urban Social Research, an independent research organisation focused on urban policy located in Berlin, and Mapping San Siro, an action-research group affiliated with the Politecnico of Milan, located within the city. I stayed with both groups for several months to understand their diverse approaches, roles in the respective context and relationships with different actors at the local and city level, carrying out interviews with the three different level of actors in the case of Mapping San Siro. Using Margaret Archer’s theory of social change and Morphogenetic Approach, I carry out an analysis from Mapping San Siro’s inception to present day, examining how their role in the neighbourhood has adapted over three distinct periods, and how they brought together the local groups and associations to form the Sansheroes network. I conclude that Mapping San Siro’s unique position as an actor within the network and a public institution has allowed them to act as an intermediary between the city and the local associations, bringing the needs of the neighbourhood into the public eye. I also highlight my beneficial situating experience with the two groups, how carrying out research within a disadvantaged neighbourhood and the daily situations has contributed to my development and demonstrated that researchers do not need to take an objective, passive approach in their research.
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Livres sur le sujet "Infrastruttura socia"

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Balzani, Roberto. Un comune imprenditore : Pubblici servizi, infrastrutture urbane e società a Forlì (1860-1945). Milano, Italy : F. Angeli, 1991.

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1934-, Bernardi Roberto, Gamberoni Emanuela, Lazzarin Gianmarco et Società geografica italiana, dir. Strutture e infrastrutture per la qualità della vita : Atti del convegno, 13-15 maggio 2004. Roma : Società geografica italiana, 2007.

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(Project), VENTO. Ciclabili e cammini per narrare territori : Arte, design e bellezza dilatano il progetto di infrastrutture leggere = Cycle and walking lines narrating territories : art, design and beauty improving light infrastructure projects. Portogruaro (VE) : Ediciclo editore, 2018.

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Reti d'acqua : Infrastrutture idriche e ruolo socio-economico dell'acqua in Toscana dopo il Mille : atti della III Giornata di studio del Museo civico Guicciardini di Montopoli in Val d'Arno : Montopoli in Val d'Arno, 19 maggio 2007. San Giuliano Terme (Pisa) : Felici, 2008.

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Strutture e infrastrutture per la qualità della vita : Atti del convegno, 13-15 maggio 2004. Roma : Società geografica italiana, 2007.

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Actes de conférences sur le sujet "Infrastruttura socia"

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Roselli, Claudia. « Geografie della memoria e zone di transizione : interpretare le possibilità future di salvaguardia dei legami territoriali a Delhi ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7959.

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Résumé :
Il futuro delle metropoli sarà quello di continuare ad aumentare in dimensioni ed estensioni, fagocitando territorio, oppure ci sarà un momento in cui le cose cominceranno a cambiare, nella consapevolezza collettiva e politica, che è necessario assimilare i concetti di limite e di sostenibilità? Sembra che le svolte economiche globali abbiano già allertato le menti sensibili verso un necessario cambiamento di rotta nella governance urbana. Non è più possibile ignorare le trasformazioni, talvolta molto pericolose, in atto nelle nostre città, ed è piuttosto necessario tentare un loro indirizzamento verso passaggi temporali che considerino l'importanza della memoria collettiva, attivando l'engramma giusto per costruire nuove relazioni antropologiche, culturali e sociali. Nello specifico il paper vuole esaminare la realtà della città di Delhi, la capitale indiana, svelando l'esistenza nel suo corpo di zone di confine territoriali: zone dove ancora è possibile trovare e riconoscere tracce della sua antica origine rurale fatta di mestieri agricoli e artigiani, forni di argilla e terre coltivate. Questa anima della città, costituita da memorie, saperi e relazioni territoriali è stata minacciata, negli ultimi anni, dal desiderio cieco di espansione di imprenditori senza scrupoli e da decisioni non monitorate capillarmente relative ai piani di sviluppo urbanistico, le quali hanno avuto ricadute non prevedibili a spese del territorio e dell'ambiente. Negli ultimi anni, dopo la fine delle aspettative create dai Giochi del Commonwealth, la città ha sviluppato una rete infrastrutturale più veloce, promuovendo l'utilizzo dei mezzi pubblici e creando una rete metropolitana molto efficiente, presupposto iniziale per riconquistare la sua antica fama di città verde. Oltre a queste nuove potenzialità infrastrutturali anche i tessuti connettivi, tra area ed area e le grandi zone di verde urbano ( giardini, parchi e foreste ) potenziano l'ipotesi di trasformare Delhi in una delle più competitive capitali del futuro. Per realizzare questa visione è necessario creare vocabolari, strade e linguaggi, capaci di suggerire lo sviluppo di nuovi modelli di insediamenti urbani sopratutto nelle zone più sensibili ovvero laddove avviene l'incontro tra l'urbano ed il rurale. The future of the metropolis will be to increase in dimension and extension phagocyting territory, or it will be a moment where the things will start to change, in the collective and politic awareness, that it is necessary to absorb the concepts of limits and sustainability? It seems that the global economic turns have already alerted the sensitive minds towards a necessary change of the course of the urban governance. It is not possible to ignore longer, the transformations, sometime very dangerous, in our cities, todays. Rather it is necessary try to addressed them in a time crossing, capable of understanding the importance of the collective memory, attracting the proper engramma to build new anthropological, cultural and social relations. Specifically the paper would like analyze the reality of the city of Delhi, the Indian capital, disclosing the existences, on its body, of some territorial boundaries. Zones where it is possible to find and to recognize tracks of its ancient rural origins made by crafts and agricultural artisan, clay ovens and cultivated lands. This soul of the city, made by memories, knowledges and territorial relations was menaced, on the last years, from the blind wish of expansions of unscrupulous businessman and from decisions not capillary monitored relatively to urban development plans, which have had unpredictable consequences for the territory and for the environment. After the end of the expectations created from the Commonwealth Games, on 2010, the city developed an infrastructural net more quick, promoting the use of the public transports and creating an underground net very efficient, initial assumption to regain its former glory of green city. Over these new infrastructural potentialities also the connective tissues, between area and area and the big zones of urban green, like gardens, parks and forests, they had great potential in themselves to make Delhi one of the most competitive capital of the future.To realize this visions it is necessary to create vocabularies, roads and languages, capable of suggesting the development of new models of urban settlements mainly on the sensitive zones, where it will happen the encounter between urban and rural.
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