Littérature scientifique sur le sujet « Infrastruttura economica »

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Articles de revues sur le sujet "Infrastruttura economica"

1

Boscacci, Flavio. « Valutazioni tecniche ed economiche delle infrastrutture di trasporto ». TERRITORIO, no 59 (novembre 2011) : 12–14. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-059002.

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Résumé :
I servizi che arricchiscono il funzionamento del sistema economico e sociale di un territorio traggono a loro volta efficienza e qualitŕ dall'esistenza di specifiche reti infrastrutturali, di norma interconnesse a livello internazionale e spesso al servizio l'una delle altre. Delle innumerevoli questioni - tecnologiche, tecniche, gestionali - che riguardano lo sviluppo delle reti si esamina qui l'aspetto delle valutazioni tecniche ed economiche delle infrastrutture di trasporto. Ciň perché i territori necessitano di sempre maggiore accessibilitŕ per le persone e per le merci, ma anche perché spesso le infrastrutture esistenti non sono adeguatamente sfruttate e una loro duplicazione č in genere assai costosa, in termini economici e ambientali. Dopo un sintetico richiamo alle categorie teoriche piů importanti per giudicare il ruolo delle reti infrastrutturali nell'economia di un territorio, il saggio introduttivo presenta i sette contributi esperti, organizzandoli secondo la loro natura scientifica e la finalitŕ valutativa.
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2

Balassone, Fabrizio, et Riccardo Crescenzi. « Economia e politica delle infrastrutture in Italia ». QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no 1 (mars 2012) : 7–18. http://dx.doi.org/10.3280/qu2012-001001.

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Résumé :
Economia e politica delle infrastrutture in Italia Il generalizzato rallentamento delle principali economie avanzate associato ai notevoli vincoli all'utilizzo di interventi di politica monetaria o fiscale ha sollecitato la (ri)valutazione dello sviluppo infrastrutturale come strumento di rilancio della crescita economica. Sia l'analisi critica della letteratura esistente che l'evidenza empirica prodotta nei saggi che compongono questa raccolta mettono in luce alcune criticitŕ legate agli investimenti in nuove infrastrutture in Italia, suggerendo la necessitŕ di ricondurre questi interventi in un mix bilanciato di politiche di sviluppo.
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Musiani, Francesca. « Infrastrutture digitali, governance e trasformazioni del lavoro ». SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no 163 (août 2022) : 70–89. http://dx.doi.org/10.3280/sl2022-163004.

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Résumé :
Nel corso dell'ultimo decennio, gli studi sociali della scienza e della tecnologia (science and technology studies o STS), in particolar modo gli infrastructure studies, hanno contribuito ad aprire nuovi orizzonti di ricerca relativi allo studio della governance delle tecnologie che strutturano le nostre società digitalizzate. Questi contributi suggeriscono che il potere e del controllo negli ambienti digitali si esercitano in modi spesso informali e poco codificati, nonché discreti o addirittura invisibili per numerosi attori sociali. Questo articolo si propone di fornire un panorama dei modi in cui gli infrastructure studies si stanno avvicinando alle tematiche delle trasformazioni del lavoro nell'era digitale e più specificamente alle ricerche sul digital labor. Dopo una parte introduttiva consacrata alla presentazione degli infrastructure studies come mezzo di analisi delle infrastrutture digitali come strumenti di governance, l'articolo discute tre campi di analisi in cui tali prospettive vengono ad incrociare gli studi interdisciplinari del lavoro digitale: la comprensione del digital labor come "infrastruttura umana", l'analisi dei fenomeni di "governance algoritmica" nelle trasformazioni del lavoro, e l'esame della "platform governance" in relazione al lavoro digitale. L'articolo conclude con qualche riflessione sulle evoluzioni attuali di Internet come "meta-infrastruttura" della maggior parte delle altre infrastrutture critiche, e sul legame tra questo fenomeno e trasformazioni del lavoro.
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TARDIVO, GIUSEPPE, BRESCIANI, STEFANO et CUGNO, MONICA. « Sviluppo economico ed infrastrutture : un’analisi empirica delle Province italiane ». Sinergie Italian Journal of Management, no 92 (2018) : 115–37. http://dx.doi.org/10.7433/s92.2013.07.

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5

Santagata, Alessandro. « Un contributo al "modello di sviluppo emiliano" La "sinistra cattolica modenese" di Ermanno Gorrieri ». ITALIA CONTEMPORANEA, no 263 (décembre 2011) : 271–96. http://dx.doi.org/10.3280/ic2011-263006.

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Résumé :
Il saggio illustra come, nella provincia di Modena, la pianificazione economica dell'amministrazione locale comunista e socialista, alla base della nascita dei distretti industriali, abbia beneficiato del contributo di una corrente locale della Dc: la "sinistra cattolica" guidata da Ermanno Gorrieri. L'azione di questo gruppo (che mirava principalmente all'industrializzazione delle zone depresse della Bassa padana, alla costruzione di infrastrutture e di attrezzature per il turismo nell'area appenninica) interagě con quella dell'amministrazione nell'elaborazione di un modello che sposava efficacemente sviluppo economico e sviluppo del welfare. Dopo aver ricostruito il percorso della "sinistra cattolica modenese" (dall'Azione cattolica alla Resistenza, al legame con la corrente di Dossetti) e la peculiaritŕ della sua cultura politica - ispirata a un'idea di "anticomunismo" democratico, concorrenziale rispetto al comunismo stesso -, l'autore ne analizza le vicende negli anni del boom economico e del primo centro-sinistra, segnati dalla discussione sulla programmazione economica. Il gruppo vi partecipň attivamente, costituendo un esempio di ricezione e rielaborazione "dal basso" della teoria dell'interventismo economico (filtrata attraverso le categorie di "Cronache sociali" e di Mario Romani).
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Renzoni, Cristina. « Il piano implicito : il territorio nazionale nella programmazione economica italiana 1946-'73 ». STORIA URBANA, no 126 (septembre 2010) : 139–68. http://dx.doi.org/10.3280/su2010-126007.

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Résumé :
A partire dal secondo dopoguerra l'Italia elabora un numero considerevole di piani nazionali a lungo termine a carattere per lo piů settoriale. Piani infrastrutturali, agricoli, energetici, piani pluriennali per l'edilizia economica e popolare e per l'edilizia scolastica, piani di sviluppo economico rendono conto di uno sforzo consistente di pianificazione teso ad affrontare la stagione di grandi cambiamenti economici e culturali in cui il paese si trova immerso. In totale assenza di un piano territoriale alla scala nazionale, la maggior parte dei programmi pluriennali prodotti in quegli anni si occupa, in maniera piů o meno esplicita, di cittŕ e territorio e ne mette in campo letture e ipotesi di trasformazione. Il presente saggio focalizza l'attenzione sui documenti della programmazione economica italiana elaborati tra il 1946 e il 1973, in cui vengono riconosciute quattro figure prevalenti che hanno informato le scelte di piano sia a livello teorico che operativo. Il territorio italiano viene a fasi alterne letto come risorsa, come supporto, come veicolo di progresso, o, infine, come sfera quotidiana: quattro immagini che costituiscono un possibile strumento di interpretazione per analizzare le forme e i modi in cui il discorso urbanistico entra nella politica nazionale tra anni Cinquanta e Sessanta.
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Fadda, Sebastiano. « Le istituzioni economiche : chiave per comprendere e per superare la crisi ». ARGOMENTI, no 30 (mars 2011) : 23–38. http://dx.doi.org/10.3280/arg2010-030002.

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Résumé :
L'articolo richiama la necessitŕ di utilizzare le categorie della "economia istituzionale" per capire meglio le radici dell'attuale crisi e per individuare le misure piů appropriate per il suo superamento. Questo approccio viene applicato con riferimento a tre campi: la natura della crisi, la debolezza della struttura produttiva italiana e il problema dello sviluppo economico del Mezzogiorno. Con riferimento al primo balzano in evidenza gli aspetti della regolamentazione dei mercati finanziari e delle variabili distributive. Con riferimento al secondo emerge l'importanza dell'estensione della concorrenza, dell'innovazione, dell'accumulazione del capitale umano, delle infrastrutture materiali e immateriali, degli assetti fiscali e distributivi, della flessibilitŕ congiunta con la sicurezza nel mercato del lavoro. Con riferimento al terzo, viene messo in evidenza il fatto che il problema dello sviluppo del Mezzogiorno sia principalmente un problema di "sviluppo istituzionale", a causa della presenza di modelli di comportamento degli agenti economici incompatibili con il funzionamento di una efficiente attivitŕ produttiva. Infine vengono proposte alcune considerazioni sul processo del cambiamento istituzionale, indicando l'importanza del progresso tecnologico, delle relazioni di potere e dei "valori".
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8

Pasquariello, Massimo, Michela Bia et Alberto Cassone. « Uno studio economico-territoriale del Nord-Ovest italiano tramite l'analisi delle componenti principali ». RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no 1 (mars 2011) : 43–81. http://dx.doi.org/10.3280/rest2011-001002.

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Résumé :
L'analisi economica di contesti micro-territoriali č di grande interesse per le scienze sociali, in quanto capace di contribuire all'interpretazione di processi sociali ed economici complessi spesso sottostanti a dinamiche macro-economiche. Scopo di questo studio č descrivere e analizzare una realtŕ economica e sociale articolata, attraverso l'utilizzo di adeguati indicatori. In particolare il presente lavoro sviluppa un'analisi empirica dei Sistemi locali del lavoro. L'area geografica presa in considerazione č il Nord-Ovest dell'Italia (Piemonte, Liguria, Lombardia e Valle d'Aosta). Allo scopo di individuare i principali fattori economici descrittivi delle diverse realtŕ locali, applichiamo la tecnica dell'analisi delle componenti principali. In particolare i risultati ottenuti mettono in evidenza tre componenti che risultano meglio descrivere le aree studiate: la componente, la componentee la componente. La prima segnala la relazione positiva tra la numerositŕ delle imprese manifatturiere, livelli occupazionali piů elevati e infrastrutture piů diffuse nell'area oggetto di studio; la seconda individua una relazione positiva tra i settori dei servizi alle imprese, il commercio e piů alti tassi di disoccupazione; la terza rileva la correlazione positiva tra il valore aggiunto, il tasso di occupazione e la densitŕ imprenditoriale ma negativa se ci si condiziona alle strutture imprenditoriali di tipo micro. L'articolo pone in evidenza le relazioni esistenti tra il territorio, le specializzazioni produttive e il posizionamento geografico delle unitŕ di osservazione. Particolare attenzione č stata data all'aspetto geo-spaziale individuando aree di analisi omogenee che trascendono i meri confini amministrativi.
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9

Belloni, Eleonora. « Questione ambientale e paesaggio : i "tabù" della politica infrastrutturale. Voci critiche negli anni del miracolo economico ». ITALIA CONTEMPORANEA, no 295 (mai 2021) : 165–85. http://dx.doi.org/10.3280/ic2021-295008.

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Résumé :
Ogni modello di mobilità porta con sé delle criticità ambientali: i progressi nella mobilità rappresentano un superamento di alcuni ostacoli, ma al contempo ne creano altri. La questione, se si pone con evidenza già con la prima infrastrutturazione legata alla costruzione delle vie ferrate nell'Italia postunitaria, e si delinea poi con l'ampliamento della rete stradale negli anni tra le due guerre, assume tuttavia contorni più precisi nel secondo dopoguerra. Alla luce di questa nuova consapevolezza anche il dibattito sulle infrastrutture ha conosciuto un ampliamento di prospettiva, dove all'approccio dominato dall'idea del progresso tecnologico e del diritto alla mobilità a ogni costo se ne è affiancato un altro che ha aggiunto al dibattito temi quali la sostenibilità, la tutela del paesaggio e, in ultima analisi, l'idea di progresso come benessere sociale. Il saggio affronta queste tematiche ricostruendo il dibattito - animato da specialisti del settore ma anche da nuovi soggetti della scena culturale italiana, quali "Italia Nostra" - che ha portato alla formazione di una nuova consapevolezza delle ricadute ambientali delle strutture materiali della mobilità. Parole chiave: Mobilità, Sostenibilità, Strade, Infrastrutture, Paesaggio, Italia Nostra
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10

Bozzi, Silvia, Flavio Boscacci et Giuseppe Passoni. « Considerazioni tecnico-economiche per una idrovia Milano-Adriatico ». TERRITORIO, no 59 (novembre 2011) : 45–50. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-059007.

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Résumé :
Nello studio si paragonano due soluzioni per il trasporto merci via acqua nel bacino padano. La prospettata bacinizzazione dell'intero corso del fi ume Po da Piacenza al mare Adriatico viene confrontata con l'alternativa progettuale di prolungare l'esistente idrovia artificiale da Mantova sino a Cremona. Il confronto, condotto dal punto di vista dell'impresa di trasporto, fa emergere un consistente vantaggio competitivo dell' idrovia artificiale rispetto alla navigazione lungo l'alveo di Po, per la minore lunghezza del percorso navigabile e per le garanzie idrauliche che solo una via d'acqua artificiale puň offrire in termini di continuitŕ di esercizio della infrastruttura.
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Thèses sur le sujet "Infrastruttura economica"

1

Preziuso, Massimo. « Finanza e Private Equity : infrastrutture e sostenibilità ambientale ». Doctoral thesis, Luiss Guido Carli, 2009. http://hdl.handle.net/11385/200789.

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2

Lentola, Carlo Alberto <1988&gt. « Eurobond, infrastrutture e istituzioni europee per lo sviluppo ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3516.

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Résumé :
La recente crisi ha messo l'Europa di fronte a una grande sfida: scegliere se rimanere su posizioni difensive e conservatrici, concentrandosi sui problemi di breve periodo e limitandosi a curare i sintomi dei propri mali con rimedi provvisori, oppure cercare di affrontare i propri mali alla radice con una rinnovata visione di lungo periodo, inaugurando una road map di coraggiose riforme politiche, economiche e istituzionali. La presente trattazione propone una disamina di alcuni fattori che in questa sfida giocano un ruolo cruciale: le politiche di investimento infrastrutturali e le loro forme di finanziamento nei Quadri Finanziari Pluriennali; lo strumento degli Eurobond (in varie forme) in funzione della creazione di un mercato di titoli europei che sia forte, liquido, all'altezza degli omologhi asiatici e americani, nonché in grado di catalizzare la raccolta di risorse necessarie allo sviluppo delle infrastrutture; le istituzioni e politiche europee legate ai mercati finanziari e al sistema bancario, non ché la questione della “legittimità democratica” avanzata negli ultimi tempi a livello politico. L'introduzione degli Eurobond come strumento per andare verso una unione fiscale (almeno parziale) è uno degli elementi di cui la politica economico-finanziaria europea dell'immediato futuro non si potrà privare; tale introduzione, a sua volta, dovrà tuttavia essere accompagnata e sostenuta (se non preceduta) da un rafforzamento di quel processo di unificazione bancaria in materia di vigilanza che già è stato avviato dalla BCE, allo scopo di creare fino in fondo un mercato economico e finanziario unico e robusto, in grado di competere con le grandi realtà degli altri continenti e di produrre risorse da investire nel miglioramento del benessere comunitario in modo permanente e sostenibile.
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3

CARPINETI, CLAUDIO. « Infrastrutture verdi Un modello matematico per l'ottimizzazione economica e sostenibile degli investimenti pubblici in ambito urbano ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1953.

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Résumé :
In questo lavoro viene presentata una metodologia di analisi del sistema delle infrastrutture verdi/grigie degli ambienti urbani classificabili per la loro sostenibilità ambientale. Questa analisi, permette la costruzione di una matrice che può essere analizzata matematicamente. Il problema di knapsack a scelta multipla è la base dell'approccio dove viene proposto un algoritmo risolutivo efficiente per ottenere la soluzione ottima lineare al problema, e tale metodo algoritmico viene incorporato in un algoritmo di programmazione dinamica per il problema intero. Nel caso trattato la seconda funzione obiettivo è stata utilizzata per minimizzare la differenza complessiva tra gli stati di competenza di ciascuna infrastruttura. Un ulteriore set di vincoli è stato usato nelle due macroclassi contenenti rispettivamente le infrastrutture di tipo pubblico e di tipo privato. Il modello utilizzato in questo lavoro è stato sviluppato ad-hoc per rappresentare il problema decisionale considerato e tutte le sue caratteristiche peculiari. Il modello sviluppato presenta dunque elementi di originalità, al meglio della conoscenza dell'autore. A migliorare l'accettabilità delle scelte progettuali è stato introdotto anche il processo di progettazione partecipata attraverso l'electronic town meeting. Le risultanze di tale approccio metodologico ottimizza l’impiego di risorse economiche limitate verso una migliore qualità della vita negli ambienti urbani.
In this paper we present a methodology for analyzing the system of green/gray infrastructure urban environments classified for their environmental sustainability. This analysis, allows the construction of a matrix that can be analyzed mathematically. The knapsack problem of multiple choice is the basis of the approach is proposed where a resolutive efficient algorithm to obtain the optimal solution to the problem linear, and this algorithmic method is incorporated in a dynamic programming algorithm for the entire problem. In the case treated the second objective function has been used to minimize the overall difference between the states of competence of each infrastructure. A further set of constraints has been used in the two macroclasses containing respectively the infrastructure type of public and private type. The model used in this work was developed ad hoc to represent the decision problem under consideration and all its characteristics. The model developed thus presents elements of originality, to the best knowledge of the author. To improve the acceptability of the design choices is also introduced the process of participatory planning through the electronic town meeting. The results of this methodological approach optimizes the use of limited financial resources towards a better quality of life in urban environments.
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CARPINETI, CLAUDIO. « Infrastrutture verdi Un modello matematico per l'ottimizzazione economica e sostenibile degli investimenti pubblici in ambito urbano ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1953.

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Résumé :
In questo lavoro viene presentata una metodologia di analisi del sistema delle infrastrutture verdi/grigie degli ambienti urbani classificabili per la loro sostenibilità ambientale. Questa analisi, permette la costruzione di una matrice che può essere analizzata matematicamente. Il problema di knapsack a scelta multipla è la base dell'approccio dove viene proposto un algoritmo risolutivo efficiente per ottenere la soluzione ottima lineare al problema, e tale metodo algoritmico viene incorporato in un algoritmo di programmazione dinamica per il problema intero. Nel caso trattato la seconda funzione obiettivo è stata utilizzata per minimizzare la differenza complessiva tra gli stati di competenza di ciascuna infrastruttura. Un ulteriore set di vincoli è stato usato nelle due macroclassi contenenti rispettivamente le infrastrutture di tipo pubblico e di tipo privato. Il modello utilizzato in questo lavoro è stato sviluppato ad-hoc per rappresentare il problema decisionale considerato e tutte le sue caratteristiche peculiari. Il modello sviluppato presenta dunque elementi di originalità, al meglio della conoscenza dell'autore. A migliorare l'accettabilità delle scelte progettuali è stato introdotto anche il processo di progettazione partecipata attraverso l'electronic town meeting. Le risultanze di tale approccio metodologico ottimizza l’impiego di risorse economiche limitate verso una migliore qualità della vita negli ambienti urbani.
In this paper we present a methodology for analyzing the system of green/gray infrastructure urban environments classified for their environmental sustainability. This analysis, allows the construction of a matrix that can be analyzed mathematically. The knapsack problem of multiple choice is the basis of the approach is proposed where a resolutive efficient algorithm to obtain the optimal solution to the problem linear, and this algorithmic method is incorporated in a dynamic programming algorithm for the entire problem. In the case treated the second objective function has been used to minimize the overall difference between the states of competence of each infrastructure. A further set of constraints has been used in the two macroclasses containing respectively the infrastructure type of public and private type. The model used in this work was developed ad hoc to represent the decision problem under consideration and all its characteristics. The model developed thus presents elements of originality, to the best knowledge of the author. To improve the acceptability of the design choices is also introduced the process of participatory planning through the electronic town meeting. The results of this methodological approach optimizes the use of limited financial resources towards a better quality of life in urban environments.
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Biadene, Valentina <1986&gt. « Venezia tra laguna e terraferma. Il ruolo della Camera di Commercio nello sviluppo delle infrastrutture (1910 - 1960) ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1788.

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Résumé :
La tesi si ripropone di analizzare il ruolosvolto dalla Camera di Commercio di Venezia nello sviluppo e nella gestione delle infrastrutture, nel periodo che va dal 1910 al 1960. Dopo una prima analisi della peculiarità e particolarità del territorio veneziano, unico nel suo genere, verranno individuate le infrastrutture sviluppatesi e le necessità della costituzione delle stesse per lo sviluppo dell'economia proviciale, regionale e addirittura internazionale.Tale analisi verrà svolta consultando i verbali delle Sezioni e della Giunta della Camera di Commercio di Venezia.
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POZZI, RICCARDO. « Effetti delle infrastrutture e del capitale pubblico sulla produttività e sulla competitività di un sistema economico ». Doctoral thesis, Urbino, 2017. http://hdl.handle.net/11576/2648455.

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7

Saule, Francesca Romana. « Infrastrutture, prezzi e regolamentazione dei mercati del gas naturale ». Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2011. http://hdl.handle.net/10077/4562.

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Résumé :
2009/2010
Lo scopo della presente ricerca è quello di investigare le interdipendenze di prezzo tra i diversi mercati, con particolare attenzione agli impatti che le infrastrutture fisiche e il loro funzionamento hanno avuto sulla struttura di dipendenza della dinamica dei prezzi relativamente al caso Transitgas. A partire dall’analisi dei Day Ahead Prices sulle principali Borse Europee impattate dalla chiusura del gasdotto (APX-Olanda, EEX-Germania e PSV- Italia), e dalle simulazioni di possibili scenari di aumento di capacità gas per il PSV, sono state tracciate le principali problematiche del Sistema Gas Nazionale nell’ambito di organizzazione, regolamentazione e pricing, proponendo nel contempo alcune direttrici ed azioni di intervento per risolvere le principali criticità, attraverso: 1).la presentazione di un quadro completo e sistemico della letteratura; 2). la valutazione degli aspetti più importanti della regolamentazione del settore identificandone le principali fonti di rischio presenti nel mercato (AEEG, 2008); 3). l’analisi dei modelli esistenti della liberalizzazione nel mercato del gas (Fiorenzani, 2009) ed il relativo studio dei meccanismi di funzionamento dell’industria del gas naturale; 4). la comprensione delle modalità di determinazione delle tariffe e dei meccanismi di pricing all’interno della business supply chain del gas naturale (Portatadino, 2004); 5). l’individuazione e la scelta delle soluzioni idonee a dare liquidità, competitività e flessibilità al mercato scegliendo quale modalità di trasporto sia più efficiente ed efficace (AIEE, 2006). Sono state individuate alcune previsioni e prospettive sul mercato del gas Italia (possibili scenari e trend) per orientare gli investimenti e sapere come devono muoversi gli operatori per evidenziare quali sono gli elementi necessari per sviluppare il mercato, brevemente: a). presenza di un hub che sia in grado di concentrare la liquidità commerciale; b). presenza di una borsa del Gas Italiana (P-Gas) per aumentare la liquidità, la flessibilità di sistema e ridurre i prezzi; c). presenza di maggiori infrastrutture (potenziamento gasdotti o GNL); d). evoluzione dello stoccaggio strategico. Sono state formulate inoltre ipotesi di linee guida per operare con successo e sfruttare tutte le opportunità all’interno della complessa filiera gas: riduzione contratti take or pay con diversificazione delle fonti di approvvigionamento; assetto di mercato favorevole alla concorrenza; gas release pluriennali che inducano un comportamento di offerta concorrenziale condizione fondamentale perché la futura Borsa Gas possa produrre suoi benefici effetti.
XXII Ciclo
1981
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8

Vianello, Massimo <1981&gt. « Programmazione e finanziamento delle infrastrutture pubbliche alla luce delle modifiche introdotte dal nuovo codice dei contratti pubblici D.Lgs. 50/2016. Analisi e peculiarità del caso MO.S.E ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12285.

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Résumé :
Il documento tratta delle nuove procedure di programmazione e di finanziamento delle infrastrutture alla luce del nuovo codice dei contratti pubblici. Vengono inizialmente definite e classificate le infrastrutture; successivamente vengono messe in evidenza le procedure di programmazione delle opere prioritarie nazionali e degli enti territoriali. Vengono poi analizzati i metodi di finanziamento delle infrastrutture classici ed innovativi. Infine viene analizzate le caratteristiche e le peculiarità del caso MO.S.E.
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9

DI, PILLO FRANCESCA. « La competizione nelle reti interconnesse : aspetti teorici ed applicativi nel settore della telefonia internazionale ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2005. http://hdl.handle.net/2108/191.

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Résumé :
L’evoluzione dei settori industriali caratterizzati dalla presenza di reti infrastrutturali verso contesti oligopolistici ha accresciuto la necessità dell’interconnessione e, nel contempo, ha aumentato la complessità delle interazioni strategiche fra imprese. Oggetto di ricerca della tesi è proprio l’analisi delle scelte strategiche di imprese concorrenti in reti interconnesse e lo studio delle loro interazioni. Tali interazioni strategiche rappresentano un fenomeno complesso. Infatti, la struttura delle reti interconnesse è complicata dalla modalità di accesso che è di tipo “two way”, largamente trattata in letteratura, tra gli altri, da Laffont, Tirole e Armstrong. Inoltre, le imprese appartenenti a reti interconnesse hanno a disposizione due variabili decisionali nella scelta delle loro strategie: il prezzo all’utenza finale e la tariffa d’interconnessione. Tra i settori che si caratterizzano per la presenza di reti infrastrutturali, principalmente quelli dei servizi di pubblica utilità, si è scelto, come oggetto di studio, quello della telefonia fissa internazionale, poiché presenta alcune rilevanti peculiarità. E’ interessante, infatti, l’analisi dell’interconnessione tra operatori appartenenti a due Stati che possono essere differenti sotto vari punti di vista: perché caratterizzati da diversi contesti di mercato, vincoli legislativi, dimensioni dei bacini d’utenza. E’ interessante, quindi, analizzare come i cambiamenti di una variabile microeconomica di un Paese derivanti sia dalle scelte strategiche dei singoli operatori sia da interventi di tipo regolatorio possano causare molteplici effetti nei confronti degli operatori del Paese ad esso interconnesso. Nel settore della telefonia internazionale la concorrenza si svolge su due stadi: a livello nazionale per conquistare gli utenti dei servizi telefonici internazionali, e a livello internazionale, per stipulare gli accordi più convenienti con gli operatori esteri relativi alla terminazione delle chiamate internazionali. Tale contesto competitivo è stato modellizzato al fine di indagare l’interazione economica tra gli operatori dei diversi Paesi e si sono analizzate le relazioni esistenti tra le scelte strategiche di operatori appartenenti a Paesi diversi. In particolare si è considerata una struttura di mercato asimmetrica poiché rispecchia l’evidenza empirica che caratterizza molti Paesi industrializzati, dove il contesto competitivo è rappresentato dalla presenza di un incumbent sul mercato (normalmente l’ex monopolista). Il lavoro di tesi si articola in diversi step. In primis, definite come variabili decisionali il prezzo all’utenza finale e la tariffa d’interconnessione, si individuano le possibili scelte strategiche adottabili dagli operatori di telefonia internazionale. In secondo luogo, si analizzano quali sono gli effetti, in termini di profitto e di quote di mercato, derivanti dalle strategie adottate dagli operatori aventi dimensioni relative diverse. Più nello specifico si analizzano le strategie che l’incumbent potrebbe attuare al fine di ostacolare la contendibilità del mercato, richiedendo di conseguenza un intervento regolatorio.
The evolution of the infrastructurial industries toward oligopolistic markets has increased the necessity of the interconnection and the complexity of the strategic interactions among enterprises. Object of this thesis is the analysis of the strategic choices of enterprises that operate in interconnected networks and the study of their interactions. Such strategic interactions represent a complex phenomenon. In fact, the interconnected networks are characterized by "two way" access that is largely treated in literature (Laffont, Tirole and Armstrong). Moreover, the interconnected networks have two key variables in the choice of their strategies: the retail price and the interconnection charge. Among the sectors of public utilities, I have chosen, as object of study, that of the international fixed telephony, since it has some important peculiarities. In fact it is interesting the analysis of the interconnection among networks belonging to two States different under various points of view: market contexts, legislative ties, catchment area dimensions. Therefore, it is interesting the analysis of the impact of microeconomic variables of a Country on network’s choices in the interconnected Country.
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Livres sur le sujet "Infrastruttura economica"

1

1965-, Ponticelli Loredana, Micheletti Cesare et Circolo trentino per l'architettura contemporanea., dir. Nuove infrastrutture per nuovi paesaggi. Milano : Skira, 2003.

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2

Infra atlante : Forme insediative e infrastrutture. Venezia : Marsilio, 2002.

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3

Infra manuale : Forme insediative e infrastrutture. Venezia : Marsilio, 2002.

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4

Infrastrutture e trasformazioni urbane a Genova. Genova : De Ferrari, 2004.

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5

Alberini, Carlo. Infrastrutture e trasformazioni urbane a Genova. Genova : De Ferrari, 2004.

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6

Incontro dibattito su "Pianificazione regionale del territorio e infrastrutture" (2004 Udine, Italy). Pianificazione regionale del territorio e infrastrutture. Udine : Forum, 2006.

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7

Aimaro, Isola, Bazzanella Liliana et Solà-Morales i Rubió, Manuel de., dir. Infra esperienze : Forme insediative, ambiente e infrastrutture. [Venezia] : Marsilio, 2004.

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8

Ciorra, Pippo. Piccoli aeroporti : Infrastruttura, città e paesaggio nel territorio italiano. Venezia : Marsilio, 2008.

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Marone, Enrico, dir. Le grandi infrastrutture : approcci di ordine giuridico, economico ed estimativo. Florence : Firenze University Press, 2005. http://dx.doi.org/10.36253/8884533066.

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10

Manacorda, Paola M. I nodi delle reti : Infrastrutture, mercato e interesse pubblico. Firenze, Antella : Passigli, 2010.

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Actes de conférences sur le sujet "Infrastruttura economica"

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Mastronardi, Luigi, et Elena Battaglini. « Turismo sostenibile e tensioni urbane nel terzo millennio ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7990.

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Résumé :
Il processo di urbanizzazione è un fenomeno che, negli ultimi decenni, ha registrato notevoli cambiamenti, i quali hanno avuto delle ripercussioni sulla distribuzione della popolazione mondiale tra aree urbane e rurali. L’aumento di popolazione nei centri urbani sta già creando problemi relativi alla produzione e allo smaltimento dei rifiuti e alla disponibilità e qualità della risorsa idrica, come anche problemi di sicurezza sanitaria nelle periferie che continuano ad espandersi in assenza di infrastrutture e servizi. In relazione a ciò, il modello di sviluppo urbano sostenibile assume una valenza strategica in termini sociali, economici ed ambientali. Il turismo può, infatti, contribuire ad aumentare la vitalità economica delle città e a rafforzare il senso di identità urbana. Il turismo sostenibile contribuisce, inoltre, a mantenere l'integrità ambientale e culturale delle comunità, a conservare il patrimonio naturale e le zone ecologicamente sensibili. In questa Sessione dedicata al turismo è stata avviata una riflessione su ciò che il turismo può e deve fare per la sostenibilità del territorio, in maniera particolare di quello urbano. Diventa fondamentale comprendere in che modo il turismo può essere un elemento che può dare un contributo significativo allo sviluppo e all’innovazione sostenibile urbana, dato il suo impatto trasversale sulla società e le sue molteplici sfaccettature ambientali, economiche, sociali, culturali. In conclusione, sulla base degli spunti emersi è lecito affermare che il turismo rappresenti una opportunità di trasformazione delle città e dei territori circostanti, modificando gli equilibri sociali e culturali, economici e urbanistici, riuscendo persino a cambiare il modo di intendere e di vivere le città.
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2

Roselli, Claudia. « Geografie della memoria e zone di transizione : interpretare le possibilità future di salvaguardia dei legami territoriali a Delhi ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7959.

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Résumé :
Il futuro delle metropoli sarà quello di continuare ad aumentare in dimensioni ed estensioni, fagocitando territorio, oppure ci sarà un momento in cui le cose cominceranno a cambiare, nella consapevolezza collettiva e politica, che è necessario assimilare i concetti di limite e di sostenibilità? Sembra che le svolte economiche globali abbiano già allertato le menti sensibili verso un necessario cambiamento di rotta nella governance urbana. Non è più possibile ignorare le trasformazioni, talvolta molto pericolose, in atto nelle nostre città, ed è piuttosto necessario tentare un loro indirizzamento verso passaggi temporali che considerino l'importanza della memoria collettiva, attivando l'engramma giusto per costruire nuove relazioni antropologiche, culturali e sociali. Nello specifico il paper vuole esaminare la realtà della città di Delhi, la capitale indiana, svelando l'esistenza nel suo corpo di zone di confine territoriali: zone dove ancora è possibile trovare e riconoscere tracce della sua antica origine rurale fatta di mestieri agricoli e artigiani, forni di argilla e terre coltivate. Questa anima della città, costituita da memorie, saperi e relazioni territoriali è stata minacciata, negli ultimi anni, dal desiderio cieco di espansione di imprenditori senza scrupoli e da decisioni non monitorate capillarmente relative ai piani di sviluppo urbanistico, le quali hanno avuto ricadute non prevedibili a spese del territorio e dell'ambiente. Negli ultimi anni, dopo la fine delle aspettative create dai Giochi del Commonwealth, la città ha sviluppato una rete infrastrutturale più veloce, promuovendo l'utilizzo dei mezzi pubblici e creando una rete metropolitana molto efficiente, presupposto iniziale per riconquistare la sua antica fama di città verde. Oltre a queste nuove potenzialità infrastrutturali anche i tessuti connettivi, tra area ed area e le grandi zone di verde urbano ( giardini, parchi e foreste ) potenziano l'ipotesi di trasformare Delhi in una delle più competitive capitali del futuro. Per realizzare questa visione è necessario creare vocabolari, strade e linguaggi, capaci di suggerire lo sviluppo di nuovi modelli di insediamenti urbani sopratutto nelle zone più sensibili ovvero laddove avviene l'incontro tra l'urbano ed il rurale. The future of the metropolis will be to increase in dimension and extension phagocyting territory, or it will be a moment where the things will start to change, in the collective and politic awareness, that it is necessary to absorb the concepts of limits and sustainability? It seems that the global economic turns have already alerted the sensitive minds towards a necessary change of the course of the urban governance. It is not possible to ignore longer, the transformations, sometime very dangerous, in our cities, todays. Rather it is necessary try to addressed them in a time crossing, capable of understanding the importance of the collective memory, attracting the proper engramma to build new anthropological, cultural and social relations. Specifically the paper would like analyze the reality of the city of Delhi, the Indian capital, disclosing the existences, on its body, of some territorial boundaries. Zones where it is possible to find and to recognize tracks of its ancient rural origins made by crafts and agricultural artisan, clay ovens and cultivated lands. This soul of the city, made by memories, knowledges and territorial relations was menaced, on the last years, from the blind wish of expansions of unscrupulous businessman and from decisions not capillary monitored relatively to urban development plans, which have had unpredictable consequences for the territory and for the environment. After the end of the expectations created from the Commonwealth Games, on 2010, the city developed an infrastructural net more quick, promoting the use of the public transports and creating an underground net very efficient, initial assumption to regain its former glory of green city. Over these new infrastructural potentialities also the connective tissues, between area and area and the big zones of urban green, like gardens, parks and forests, they had great potential in themselves to make Delhi one of the most competitive capital of the future.To realize this visions it is necessary to create vocabularies, roads and languages, capable of suggesting the development of new models of urban settlements mainly on the sensitive zones, where it will happen the encounter between urban and rural.
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3

Lutzoni, Leonardo. « Paesaggi in divenire : la territorialità attiva dei nuovi abitanti : il caso di Luogosanto in Alta Gallura ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7998.

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Résumé :
Il paesaggio urbano contemporaneo, governato dal movimento e dalla trasformazione, produce disorientamento. La velocità delle reti assorda la città, lacera e segmenta la campagna e il binomio oppositivo urbano/rurale non si presenta più in quanto tale. In diverse aree del nostro paese, però, in particolare lì, dove la rete dei flussi e delle infrastrutture, del mercato e dell'economia globale, che alterano la fisionomia locale della città e del territorio, si dirada, si nascondono dei territori meno illuminati, spazi aperti, di rallentamento, di silenzio, di sopravvivenza di campagna e agricoltura, di resistenza alla crescita lineare e senza senso dell'urbanizzazione (Lanzani, 2011, pag. 20). Sono territori densi di natura e di storia nei quali si stanno verificando fenomeni emergenti, indizi, che disegnano le traiettorie per una prospettiva di cammino differente, ormai necessario, anche per la pianificazione urbanistica contemporanea: nuove forme dell'abitare, dinamiche di insediamento neo rurali, nuove economie legate alla terra, processi di riterritorializzazione, rielaborazione del rapporto tra uomo e natura, una vera e propria svolta etico-culturale. Partendo dalla consapevolezza di vivere ed agire in un delicato equilibrio “sistema-mondo” a cui ogni realtà locale è connessa, nell’articolo si analizza il fenomeno dei nuovi abitanti a Luogosanto, piccolo Comune dell’Alta Gallura, in Sardegna. Fenomeno che richiede un'impostazione metodologica basata sull'osservazione attenta, infatti, si tratta, in buona sostanza, di associare un’analisi più generale a un’indagine di dettaglio che può arrivare addirittura alla ricerca della singola esperienza di vita, necessaria a tracciare le linee per il progetto di territorio.
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