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Thèses sur le sujet « Informazione economica »

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1

Rizzato, Andrea <1990&gt. « Dati e opinioni : un’analisi empirica del ruolo di nuova informazione sulla percezione della situazione economica ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9859.

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Résumé :
Gli individui nel compiere scelte finanziarie non si comportano in maniera perfettamente razionale ma sembrano, piuttosto, vittime di errori cognitivi ed emozionali, i bias e le euristiche. Tra questi bias uno dei più diffusi è il confirmation bias, il quale è ravvisabile nella tendenza a cercare conferme alle proprie convinzioni e a rifiutare evidenze che le contraddicono. Il confirmation bias è la distorsione che sta alla base del “good news-bad news effect”: avremo che un soggetto ottimista di natura che riceve un’informazione positiva migliora la sua percezione più di un soggetto pessimista che riceve la medesima buona notizia. Viceversa, un’osservazione negativa influenzerà maggiormente un soggetto che per sua natura è pessimista rispetto ad un soggetto ottimista che ottiene la stessa informazione. Tutto ciò contribuisce alla polarizzazione dell’opinione pubblica. Informazioni che sembrano oggettive risultano non esserlo, infatti a seconda dell’attitudine di ogni individuo tali informazioni vengono interpretate in modo differente. Questo elaborato si pone l’obiettivo di verificare se il “good news-bad news effect”, fenomeno che in letteratura risulta essere molto pervasivo, trovi applicazione anche in ambito economico, un ambito - quello economico – caratterizzato dalla necessità di confrontarsi continuamente con l’opinione pubblica
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2

Baroffio, Michela <1989&gt. « turismo per tutti : informazioni sull'accessibilità e accessibilità delle informazioni. analisi del turismo accessibile e dell'importanza ricoperta dalle informazioni ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4349.

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Résumé :
Studio dell’Accessibilità nel settore turistico, integrato dall’analisi della domanda e dell’offerta accessibile. analisi dell'importanza che ricopre il sistema informativo nel settore turistico per le persone con disabilità, ed in particolar modo per le persone con disabilità visive
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3

Barbetta, Francesca <1987&gt. « IL BILANCIO COME STRUMENTO DI INFORMAZIONE VERSO L'ESTERNO ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2969.

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Résumé :
L’evoluzione informativa del bilancio ha subito negli anni notevoli modifiche; partendo dal periodo del medioevo che era caratterizzato da una mancanza totale di regolamentazione e dove erano in uso solo regole contabili, si è arrivati fino ad oggi, attraverso varie riforme iniziate con l’introduzione del Codice Civile nel 1942 e continuate nel tempo per adeguarsi all’esigenza di un bilancio veritiero e corretto a livello civilistico e fiscale. Tale processo è stato notevolmente influenzato, dai principi contabili nazionali ed internazionali oltre che dalla normativa fiscale. Oggigiorno il bilancio è divenuto uno dei principali strumenti informativi verso l’esterno in quanto l’esigenza di informare è notevolmente cresciuta. Per questo motivo le imprese sono state indotte a redigere altri documenti integrativi al bilancio d’esercizio, come ad esempio, il bilancio sociale su richiesta degli stakeholders interessati. È necessario sottolineare che questi documenti non sono regolamentati da una particolare normativa.
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4

DEPETRIS, ELENA. « La responsabilità delle agenzie di rating tra diritto europeo e soluzioni di diritto interno ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2014. http://hdl.handle.net/10281/50987.

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Résumé :
Il lavoro analizza il tema della responsabilità civile delle agenzie di rating del credito per i danni cagionati dalla diffusione di valutazioni non corrette. Dopo aver ripercorso l’evoluzione storica delle agenzie di rating, dalla loro nascita sino ai giorni nostri, ci si sofferma sulla nozione di rating del credito e sulla descrizione del procedimento attraverso il quale lo stesso viene assegnato. Si passa, quindi, ad analizzare quelli che sono i problemi principali sollevati dall’attività di classamento del merito creditizio e si esamina il passaggio dall’autoregolamentazione all’intervento normativo, con particolare attenzione all’ordinamento statunitense ed all’ordinamento europeo. Si affronta, infine, il tema della responsabilità civile delle agenzie di rating del credito. Dopo essersi soffermati sulla natura giuridica del rating del credito, vengono indagati i possibili profili di responsabilità delle agenzie di rating sia nei confronti degli investitori sia nei confronti degli emittenti, con riferimento tanto alla disciplina europea (art. 35 bis del Regolamento CE n. 1060/2009, introdotto dal Regolamento UE n. 462/2013) quanto alla disciplina di diritto interno.
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5

Tentori, Riccardo <1985&gt. « STRATEGIE DI DIFFERENZIAZIONE DEI SITI DI INFORMAZIONE : IL CASO PLAYBASKET.IT ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13472.

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Résumé :
La digitalizzazione dell'informazione ha portato a profondi cambiamenti nei media, portando di fatto ad una libera circolazione delle notizie e abbattendo moltissime barriere all'ingresso. In questo mercato infatti è il prodotto stesso ad essere oggetto della digitalizzazione, mutando quindi profondamente la sua stessa natura, aprendo a nuove occasioni d'uso e cambiando il processo nella scelta della fonte da parte del consumatore. Questo elaborato mira ad analizzare l'evoluzione storica di questo cambiamento, le nuove caratteristiche dell'informazione, le opportunità e le occasioni d'uso che si creano, non ultimo il coinvolgimento dell'utente stesso nella creazione dell'informazione. Saranno infine esaminati gli aspetti principali oggetto di possibile vantaggio competitivo e le strategie di differenziazione che possono quindi essere messe in atto dai vari attori dell'ambiente competitivo.
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6

Piccinato, Barbara <1969&gt. « L'uso delle informazioni economico-finanziarie nelle piccole imprese : alcuni significati alternativi ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2003. http://hdl.handle.net/10579/509.

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Résumé :
Oggi si inizia ad avere un'idea più chiara dei diversi ruoli svolti dalle informazioni contabili all'interno dell'organizzazione, della loro capacità non solo di rappresentare ma anche di dar vita a fenomeni organizzativi. Tuttavia, siamo ancora lontani dall'aver delineato un'unica teoria sull'uso dell'informazione nel mondo aziendale. Molte sono le questioni rimaste ancora aperte e altrettanti sono i contesti non completamente esplorati. Uno di questi è rappresentato dalla realtà delle piccole e medie imprese (PMI). Per questo motivo si è deciso di fecalizzare l'attenzione sul ruolo che le informazioni di tipo economico-fìnanziario svolgono nelle PMI. La tesi si suddivide in due parti: la prima parte teorica e la seconda di analisi empirica. La parte teorica, da un lato, propone una revisione della letteratura riguardante le PMI e l'uso che in esse viene fatto dell'informazione e, dall'altro, definisce il quadro teorico di riferimento per l'analisi empirica. La revisione della letteratura sulle PMI riporta i risultati di diverse ricerche empiriche che hanno fecalizzato l'attenzione sull'uso delle informazioni in generale e delle informazioni contabili in particolare da parte del manager/imprenditore di una PMI. Nel secondo capitolo, invece, vengono messi in evidenza i diversi ruoli, identificati in letteratura, che le informazioni contabili e i sistemi di controllo di gestione svolgono all'interno delle organizzazioni. La sezione riguardante l'analisi empirica viene introdotta dalla presentazione della metodologia seguita nella ricerca. In particolare, vengono evidenziati i motivi che hanno indotto a scegliere una metodologia di tipo qualitativo, i criteri che sono stati seguiti per la selezione delle imprese, la procedura utilizzata nello svolgimento delle interviste e la prospettiva adottata per la raccolta dei dati. L'analisi empirica è stata sviluppata attraverso lo studio di quattro casi aziendali. L'obiettivo di analizzare i significati attribuiti dall'imprenditore alle informazioni economico-finanziarie, infatti, ha richiesto l'adozione di un approccio di tipo qualitativo che consentisse di cogliere il punto di vista dei soggetti intervistati. Dall'analisi emerge che l'informazione non funge solo da strumento di supporto al processo decisionale ma viene utilizzata dall'imprenditore anche per motivi sociali e istituzionali, per motivare i suoi collaboratori o per comunicare all'esterno i dati aziendali. In particolare, il ruolo istituzionale sembra emergere in presenza di maggiore incertezza nel processo di decisione. Dall'analisi emerge, inoltre, che informazioni di tipo economico-finanziario rappresentano solo una parte di un insieme più vasto di informazioni che vengono utilizzate dall'imprenditore per orientare le scelte. Egli, poi, ha il compito di metterle a sistema e di interpretarle perché è l'unico che ha le conoscenze per farlo (conoscenza dell'azienda, del settore, degli obiettivi strategici ecc.) e soprattutto è l'unico su cui ricade il rischio della scelta. In questo contesto, il disegno di un sistema di supporto alla gestione che consenta meccanismi di apprendimento tali da fornire informazioni sempre più efficaci nell'indirizzare le scelte non si risolve solo con l'aggiunta di informazioni di tipo competitivo e/o tecnico alle informazioni economico-finanziarie. Il sistema, infatti, dovrebbe mettere in risalto soprattutto la conoscenza dell'imprenditore, le relazioni che lui crea all'interno e all'esterno dell'impresa, in modo tale da arricchire le informazioni di cui già dispone. Nowdays we begin to have a clearer and deeper idea of the different roles accounting information play within organizations, of their ability both to represent and to give rise to organizational phenomena. Nevertheless, a complete and unique theory of the use of information within organizations is not available yet. Particularly with respect to small/medium enterprises (SME), only a little part of their behaviour have been explored. For this reason, I have decided to focus my attention on the role played by accounting information in SMEs. My thesis develops in two parts: a theoretical and an empirical one. The theoretical part, on one hand, summarizes the literature regarding the use of information within SMEs and, on the other hand, defines a reference theoretical framework for the empirical investigation. The analysis of the SME literature summaries the results of different empirical studies which have focused their attention both on the use of information in general and on the use of accounting information in particular in the decision making process of SME managers and entrepreneurs. In the second chapter, instead, I try to highlight the different roles of accounting information and management accounting systems within organizations identified in the literature. The second section devoted to the empirical analysis is introduced by the presentation of the case study methodology. In particular, I highlight the reasons for using a qualitative methodology, the criteria followed to select the enterprises investigated, the procedure used to perform each interview and the perspective adopted for data collection. The empirical analysis has been developed through the study of four enterprises. The objective to analyse the different meanings attached to accounting information by entrepreneurs has required the adoption of a qualitative methodology which allowed to discover the point of view of the participants. The results of my study highlight that information play multiple roles within SMEs: on one side, information is used to support decision making processes and, on the other side, it is used for social and institutional reasons, to motivate employees and to exchange enterprise data with the outside environment. In particular, the institutional role appears in presence of higher uncertainty of the decision making process. In addition, the investigation highlights that accounting information represent only one element of a bigger set of information used by the entrepreneur. He, in fact, has the task to put together and interpret them because he is the only one who has the sufficient knowledge to do it (knowledge of enterprise, sector, strategic objectives and so on) and, above all, he is the only one who bears the choice risk. hi this context, a management support system design which allows learning mechanisms appropriate to supply effective information to address choices has to consider the introduction of both competitive and technical information joined with accounting information. To enrich entrepreneur information, the system should enhance the entrepreneur knowledge and favour personal relationships he develops inside and outside the enterprise.
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7

Pettinato, Erika <1987&gt. « Trasformare i dati in informazioni : il caso Dever Srl ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3660.

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Résumé :
La tesi si propone di illustrare cos’è un database aziendale, spiegare come si crea e come organizzarlo al fine di estrarre informazioni utili per le decisioni aziendali. Verranno poi illustrati i metodi con cui interrogare il database e gli strumenti per svolgere l’analisi, passando per l’esposizione dell’analisi ABC e della RFM (Recency, Frequency, Monetary), per arrivare infine al caso pratico con l’analisi del database della Dever Srl, azienda padovana che commercializza prodotti per la pulizia professionale.
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8

Mazzonetto, Micaela <1993&gt. « LA COMUNICAZIONE OBBLIGATORIA D’IMPRESA VERSO L’INCLUSIONE DI INFORMAZIONI NON FINANZIARIE ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15151.

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Résumé :
La tesi approfondisce lo sviluppo informativo del sistema di bilancio verso l’inclusione di informazioni non finanziare nel seguente modo: nel Capitolo 1, partendo dall’assunto per il quale per operare l’impresa necessita di mettersi in relazione con diversi soggetti i quali al fine di porre in essere scelte ragionate necessitano di ricevere informazioni di varia natura, ma primariamente economico-finanziaria poiché gran parte delle relazioni si basano su una condivisione di rischio economico, si introdurrà al bilancio d’esercizio quale strumento principe di comunicazione di informazioni economico-finanziarie, delineandone destinatari e funzioni fino a sottolinearne i limiti. Nel Capitolo 2, invece, per giustificare la richiesta di informazioni inerenti gli impegni e i risultati dell’impresa in materia ambientale, sociale e più in generale di sostenibilità, verrà introdotto il concetto di CSR, di sostenibilità, di approccio agli Stakeholder e di SRI, e si vedranno i principali strumenti volontari di comunicazione di tali informazioni. Infine, il Capitolo 3 tratterà della nascita dell’obbligo di comunicazione di informazioni non finanziarie accennando al Dlgs 32/2007 ed analizzando più nel dettaglio il Dlgs 254/2016 che ha introdotto la DNF, vedendone i principi, il processo di redazione pubblicazione e controllo e le "integrazioni" del nostro legislatore rispetto alla direttiva UE, si concluderà con una breve analisi di come le società italiane hanno risposto al nuovo obbligo.
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9

Spolladore, Francesco <1989&gt. « LA RIDUZIONE DI VALORE DELL'AVVIAMENTO. Profili applicativi tra conformità allo standard e informazione esterna ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3743.

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Résumé :
Obiettivo di questa tesi è quello di analizzare sia dal punto di vista teorico che applicativo il concetto di riduzione di valore delle attività immateriali ed in particolare dell'avviamento secondo i principi contabili internazionali e su un gruppo di aziende individuato. Nell'elaborato vengono illustrati criticamente i concetti generali relativi alla tematica della riduzione di valore dell'avviamento e si analizzano dottrina e prassi circa la definizione e il trattamento contabile dell'avviamento, per poi verificare attraverso casi di studio di aziende reali selezionate la conformità delle valutazioni operate e della disclosure al dettato degli standard contabili di riferimento.
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Dona', Dalle Rose Antonio <1993&gt. « Massimizzare i profitti con le informazioni di cliente : il caso Alì Supermercati ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12775.

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Résumé :
Durante questo elaborato sarà condotta una ricerca esplorativa su come l'insegna della distribuzione Alì Supermercati utilizza a suo favore le informazioni di cliente. L'elaborato comincerà con la presentazione delle più avanzate tecniche e approcci per l'analisi delle informazioni di cliente. Seguirà una letteratura sul settore "distribuzione" e sulle evoluzioni che lo stanno caratterizzando, considerando specialmente l'importanza che riveste il canale online e la peculiarità a cui viene messa davanti un'impresa a carattere locale. Infine ci sarà una discussione dei risultati con un'apertura per nuovi sviluppi.
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Donadel, Lorenzo <1996&gt. « Le informazioni non finanziarie e il D.Lgs. 254/2016 nel sistema bilancio ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/18056.

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Résumé :
E’ proprio dalla disamina storica riguardante il concetto stesso di sostenibilità e di sviluppo sostenibile, le discussioni e i trattati a livello internazionale che inizia questo lavoro, che ha come obiettivo ultimo quello di fare il punto sulla rendicontazione in ambito non finanziario all’interno del sistema bilancio, in Italia obbligatoria per alcune imprese ed gruppi di grandi dimensioni a partire dal 2017. Gli ultimi paragrafi del primo capitolo, riprendendo le priorità definite dall’ultimo importante documento pubblicato sul tema della sostenibilità rappresentato dall’Agenda 2030 e i suoi 17 Sustainable Development Goals, vuole fornire una breve panoramica sui dati odierni legati ai fondamenti dello sviluppo sostenibile e all’azioni che stanno trasformando l’ambito finanziario per aumentare l’attenzione e la consapevolezza verso le tematiche ESG (Environmental, Social and Governance). I successivi capitoli approcciano il tema andando ad approfondire a livello micro le problematiche analizzate in precedenza, individuando nelle imprese il vero motore del cambiamento, capaci con le loro azioni di spingere la politica ed i cittadini ad intraprendere più velocemente e nella maniera più concreta possibile i target previsti dall’Agenda 2030. Per potere intraprendere un processo serio di cambiamento è necessario partire dalla rendicontazione dei dati, che per quanto riguarda le tematiche di carattere non finanziario deve unire dati sia tipo quantitativa che, spesso, di tipo qualitativo. L’analisi del secondo capitolo si contrerà principalmente sull’utilizzo degli standard promossi dalla Global Reporting Iniziative e dello schema di report integrato sviluppato dall’IRCC che rappresentano i due più recenti e sviluppati modalità di rendicontazione in ambito non finanziario. Il focus di questo lavoro è rappresentato dal terzo capitolo, tramite l’introduzione e l’analisi del decreto legislativo n.254 del 30 dicembre 2016 che, recependo quanto richiesto dalla direttiva 2014/95/UE del Parlamento Europeo introduce, nel contesto italiano, l’obbligatorietà della rendicontazione sulle tematiche di carattere non finanziario e sulla diversità per alcune imprese e gruppi di grandi dimensioni. Una breve disamina sarà effettuata su come la direttiva europea sopracitata sia stata recepita all’interno del sistema legislativo spagnolo e francese, in un’ottica di integrazione dei sistemi di reporting a livello europeo. Infine, l’ultimo capitolo, vuole avere una valenza più applicativa, per capire a livello pratico come la rendicontazione obbligatoria prevista del decreto 254/2016 venga applicata dalle imprese. L’analisi ricade su quattro diverse imprese, due Società per Azioni quotate in borsa e due aziende che sono considerate Enti Pubblici di Interesse Rilevante e per questo obbligate a procedere con la rendicontazione delle informazioni di carattere non finanziario. La scelta del settore dell’energia è stata fatta poiché il tema di un’energia più pulita e rinnovabile è centrale per il raggiungimento di tutti gli obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda 2030.
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Franzon, Simone <1997&gt. « Le informazioni non-finanziarie e la loro rappresentazione all'interno dei report annuali ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19790.

Texte intégral
Résumé :
La tesi analizza le modalità impiegate dalle aziende, nel corso degli anni, nella rappresentazione delle informazioni non-finanziarie inserite all'interno dei propri report. Nello specifico, l'elaborato si concentra sulla rappresentazione di tipo visual, vale a dire tramite grafici, immagini, fotografie, allo scopo di determinare le ragioni alla base delle differenti modalità di presentazione. Dopo una disamina della letteratura sul tema, è previsto uno studio empirico basato su un campione di aziende italiane che adottano il report integrato come modalità di presentazione delle proprie performance finanziarie e non-finanziarie.
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Rossetto, Edoardo <1996&gt. « Le informazioni non finanziarie e il D.Lgs. 254/2016 nel sistema bilancio ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20341.

Texte intégral
Résumé :
In questo elaborato il punto di partenza è stata l'azienda nella sua accezione "classica" o economico-finanziaria e che ha influenzato i documenti contabili di bilancio e i principali metodi di valutazione. Sono state, poi, sviluppate, secondo un criterio temporale, le due maggiori "correnti" attraverso le quali si è cercato di andare oltre la prospettiva classica: la responsabilità e la sostenibilità di impresa. Sono state, quindi, definite le informazioni non finanziarie e le più importanti teorie a sostegno della loro rendicontazione. E in relazione a ciò, in un contesto di stakeholder sempre più attenti ad esse, si è posto l'accento sulla finanza sostenibile. La fonte maggiore di informazioni non finanziarie per il contesto esterno all'azienda è la dichiarazione non finanziaria. Si è approfondita la normativa in materia e mi sono soffermato sui principali aspetti del decreto che disciplinano la dichiarazione. Oggetto di ulteriore analisi è stata la relazione sulla gestione, che può contenere le informazioni oggetto della dichiarazione. Nell'ultima parte della tesi, ho voluto trattare nel loro funzionamento le due metodologie di rendicontazione non finanziaria più utilizzate, fornite dal Global Reporting Initiative (GRI) e dall'International Integrated Reporting Council (IIRC). Infine, sono stati evidenziati i principali impatti del decreto e l'avvento della nuova disciplina, sempre di derivazione comunitaria.
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Mestriner, Elena <1995&gt. « Il bilancio come mezzo di informazione verso l’esterno. Evidenze empiriche e Primary Financial Statements project ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15328.

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Résumé :
L’elaborato avrà come focus centrale le informazioni che il bilancio trasmette agli users secondo i principi contabili internazionali, previo un brevio excursus storico e alcuni cenni circa le caratteristiche essenziali che il predetto documento deve possedere. In particolare, attraverso una valutazione empirica si andrà a dimostrare come i prospetti di bilancio non siano uniformi, con una conseguente difficoltà per gli stakeholder di assumere le proprie decisioni economiche. Infine, verrà introdotto un progetto realizzato dallo IASB congiuntamente al FASB (organismo statunitense che ha il compito di emanare i principi contabili US GAAP), il c.d. “Primary Financial Statements”, il quale si prefigge l’obiettivo di migliorare la qualità delle informazioni che il bilancio trasmette verso l’esterno.
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Paier, Stefania <1987&gt. « Il Marketing Virale e la diffusione delle informazioni all'interno di una rete sociale ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2367.

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Résumé :
Il seguente elaborato si propone l’obiettivo di illustrare il funzionamento di uno dei più recenti tipi di marketing: il Marketing Virale. Dopo una breve introduzione sulle varie tecnologie Web 2.0 che hanno reso possibile l’amplificazione del tradizionale passaparola, si ripercorrono brevemente le tappe più significative dell’evoluzione del marketing fino ad arrivare a quello non convenzionale. Nel secondo capitolo vengono approfonditi tutti gli aspetti del Viral Marketing e si cerca di dare una spiegazione del perché alcuni particolari messaggi hanno la propensione a diffondersi rapidamente tra le persone come un’epidemia. Ci si concentra quindi a studiare la propagazione di opinioni e informazioni all’interno di una rete sociale. Per fare ciò si fa riferimento a un autore in particolare, Noah Friedkin, che grazie alla sua Social Influence Network Theory ci ha permesso di elaborare un modello di diffusione virale mediante l’utilizzo di un linguaggio di programmazione chiamato Python.
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Girolametto, Agnese <1995&gt. « Le Informazioni non finanziarie e il Decreto Legislativo n. 254/2016 nel sistema di bilancio ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15334.

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Résumé :
In questa tesi vengono approfonditi i contenuti della relazione sulla gestione e della dichiarazione non finanziaria, con particolare attenzione alle informazioni sul personale e sull'ambiente. Dopo qualche nozione generale sulla relazione sulla gestione, ho approfondito i contenuti previsti dall'articolo 2428 del Codice Civile. In seguito all'emanazione del Decreto Legislativo numero 254 del 30/12/2016 (che recepisce la direttiva europea 2014/95/UE), gli enti di interesse pubblico rilevanti sono tenuti a presentare una dichiarazione non finanziaria. Ho analizzato tutti i dodici articoli di tale decreto e le disposizioni del regolamento attuativo emanato il 18/01/2018 dalla commissione nazionale per le società e la borsa. Le società sono libere di presentare la dichiarazione non finanziaria seguendo lo standard di rendicontazione che preferiscono o adottando una metodologia autonoma di rendicontazione. In questo elaborato vengono approfonditi solo gli standard emanati dal Global Reporting Initiative e dall’International Integrated Reporting Council. In seguito all'integrazione delle informazioni non finanziarie con le informazioni finanziarie contenute nel bilancio d'esercizio, ci si sta orientando sempre più verso il bilancio integrato. Nell’ultimo capitolo vengono analizzate le implicazioni dell’integrated thinking ed i vantaggi che scaturiscono dall’uso della reportistica integrata.
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Saccon, Veronica <1996&gt. « Informazioni di carattere non finanziario. Il D.Lgs. 254/2016 : introduzione alla disciplina e problematiche applicative ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17506.

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Résumé :
Il D.Lgs. 254/2016 introduce per la prima volta in Italia un obbligo di disclosure per l’informativa non finanziaria. Questo decreto legislativo recepisce nell’ordinamento italiano quanto previsto dalla Direttiva Europea n.95 del 22 ottobre 2014 (“Disclosure of non-financial and diversity information”) e supera le disposizioni previste nel D.Lgs. 32/2007. Sotto alcuni aspetti il D.Lgs. 254/2016 ha ampliato il contenuto della direttiva europea, producendo interessanti risultati in termini di informativa non finanziaria e promuovendo la diffusione di sistemi di rendicontazione sostenibile. L’elaborato esamina, in primo luogo, l’evoluzione normativa italiana ed europea inerente ai temi sulla reportistica non finanziaria e descrive in particolar modo il Decreto Legislativo n.254/2016 di recepimento della direttiva europea. L’esame dell’evoluzione normativa viene poi integrato con l’analisi della letteratura. Al fine di delineare il dibattito esistente nella letteratura scientifica più recente e sviluppare le ipotesi di ricerca, sono stati individuati, attraverso la banca dati Scopus, i contributi più recenti che hanno trattato la tematica oggetto di analisi. Utilizzando come metodologia di ricerca l’analisi del contenuto, sono state analizzate le relazioni consolidate sulla gestione e le dichiarazioni non finanziarie consolidate pubblicate da un campione di 22 gruppi di società italiane. L’analisi è stata effettuata per il periodo 2015-2018, cercando così di individuare gli effetti derivanti dall’introduzione della normativa che ha segnato il passaggio da un contesto volontario ad uno regolamentato. La ricerca si pone come obiettivo quello di verificare come è cambiata l’informativa fornita dalle imprese sia dal punto di vista della quantità delle informazioni fornite, sia dal punto di vista della qualità delle stesse, utilizzando alcune variabili volte ad indagare il volume di divulgazione, la completezza delle informazioni, la presenza di informazioni sfavorevoli e favorevoli all'impresa (bad/good news) e informazioni prospettiche.
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NOTARNICOLA, ELISABETTA. « Uso delle informazioni, decision making e strategie pubbliche : stato dell'arte e nuove traiettorie ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2019. http://hdl.handle.net/10280/57879.

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Résumé :
La tesi affronta il tema dell’utilizzo delle informazioni in ambito pubblico sulla scia di quanto avviato dalle teorie di (bounded) rationality, e di diversi filoni di (public) management che si sono occupati nel tempo di indagare i meccanismi attraverso i quali le informazioni vengono identificate, selezionate e utilizzate nei processi decisionali. Attraverso l’analisi delle politiche sociali nei comuni italiani, la tesi si occupa di indagare tre specifiche situazioni: la presentazione delle strategie e politiche pubbliche; la costruzione di piani strategici; la risoluzione di situazioni critiche e di trade-off complessi. La tesi mostra che le informazioni sono usate per presentare le decisioni tramite meccanismi di razionalità ed altri legati alla creazione di consenso per l’innovazione dei contenuti, governance e contesto di riferimento delle politiche sociali. Nella pianificazione strategica le informazioni vengono spesso solamente raccolte oppure utilizzate in modo strumentale. Nel caso di situazioni complesse e caratterizzate da trade-off, le informazioni di accounting hanno sia una valenza manageriale che politica di costruzione del consenso e delle motivazioni ad agire.
The PhD thesis deals with the issue of information use in the public sector. Building on (bounded) rationality theories and (public) management studies focusing on mechanisms through which information is identified, gathered and used in decision making processes, the thesis analysed what happens in Italian Municipalities, in the field of social care policies. Three different situations are analysed: public presentation of social care policies; social care strategic plans; wicked problems resolutions and trade off discussion. The thesis shows that information is used to present public strategies through rationality or by building consensus towards innovation in contents, governance and context of social care policies. In the case of strategic plans, information is often only presented or used instrumentally. In the case of trade-offs and wicked situation information is used both in a managerial perspective and in a political fashion so to build consensus and motivation for action.
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Cardi, Cristiana. « Il ruolo delle informazioni non finanziarie nei mercati : La performance delle IPO Italiane ». Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2016. http://hdl.handle.net/11566/243020.

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Résumé :
Negli ultimi decenni, l’importanza relativa delle informazioni finanziarie contenute nei report e nei prospetti finanziari è diminuita, lasciando spazio all’interesse per gli asset intangibili che stanno crescendo di rilevanza nel processo di creazione del valore di un’impresa. La mentalità del partecipanti al mercato dei capitali continua ad essere dominata dai dati finanziari, anche a causa dei costi di comunicazione e dei rischi connessi ad una potenziale perdita di competitività percepita dalle aziende che forniscono informazioni qualitative, tuttavia, la divulgazione di tali informazioni può aiutare a risolvere il problema dei gap delle asimmetrie informative e facilitare una valutazione più precisa delle società, accrescendo il successo della quotazione. Allo scopo di indagare l’effetto della disclosure delle informazioni di capitale intellettuale sulla performance dell’IPO, si conduce l’analisi dei contenuti di un campione di 74 prospetti IPO di aziende quotate in Borsa Italiana tra il 2004 e il 2014. I dati raccolti sono sintetizzati tramite una analisi delle componenti principali (PCA), applicata ad 87 variabili suggerite da un lavoro di Cordazzo (2007). Le componenti estratte dalla PCA sono successivamente utilizzate come variabili indipendenti in due serie di regressioni allo scopo di studiare gli effetti di tali componenti sulla performance dell’IPO nel mercato primario e nel mercato secondario. I risultati mostrano che gli investitori istituzionali apprezzano le informazioni connesse alle risorse umane, mentre gli investitori del mercato secondario sono interessati, in particolare, alle informazioni concernenti le attività di ricerca e sviluppo. Tali evidenze dovrebbero facilitare le imprese nella compilazione di un prospetto dell’IPO esaustivo e sintetico, in modo da ridurre i costi. Tuttavia, le indicazioni suddette, potrebbero indurre l’emittente ad adottare comportamenti opportunistici, persuadendo gli investitori ad acquistare le azioni a condizioni largamente favorevoli per sé stessa. Ulteriori ricerche potrebbero interessare la performance di medio-lungo periodo delle aziende quotate in Borsa Italiana in relazione con le informazioni di CI, in modo da capire se le informazioni di CI effettivamente premiano gli interessi degli investitori in termini di buona performance di lungo periodo delle azioni che hanno acquistato, o se, al contrario, le informazioni di IC fornite sono usate dall’azienda solo come uno strumento di marketing per il brevissimo periodo.
Despite firm’s evaluation is still largely dominated by quantitative financial data, disclosing qualitative information about intangible assets is expected to enable a more precise evaluation of a company’s business thus reducing the information asymmetry between the firm and its stakeholders. The issue is particularly relevant when companies go public. In fact, IPOs provide a context in which information asymmetry is abnormally high: companies issuing IPOs are less known to investors and analysts because they are still new in the market, leading to greater uncertainty about their prospects. The disclosure of intellectual capital in an IPO prospectus thus provides an important opportunity to close this gap in information asymmetry, potentially lowering the cost of capital. The aim of this study is to investigate the effects produced by the intellectual capital information disclosed in the IPO prospectuses on the IPO performance. Content analysis is conducted on a sample of 74 IPO prospectuses of firms listed on Borsa Italiana between 2004 and 2014. The 87 evaluated variables are processed by principal component analysis, and the component revealed by the PCA are used as independent variables in two series of regressions, in order to study the effects of such elements on the IPO performance in both primary and secondary markets. Results indicate that the behavior of primary market investors is sensible to the information concerning human resources, while secondary market investors are sensitive to the information about research and development. Such empirical evidence provides reliable operative recommendation because the awareness about the IC information that are mostly interesting to investors could help firms to focus their efforts towards a specific disclosure. In fact, it is important for firms to understand that the disclosure of some of their non-financial information is a critical way to communicate their value to investors and often has a direct effect on their shares value. Future developments of this research might interest the long-run performance of the firms listed on the Italian stock exchange in order to examine whether the IC information disclosed actually rewards the interests of market investors in terms of good long-run performance of the shares they bought.
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Stragliotto, Ermenegildo <1965&gt. « "IL BILANCIAMENTO TRA DIRITTO ALLA PRIVACY E DIRITTO ALLE INFORMAZIONI NELL'ESERCIZIO DELL'ATTIVITA' D'IMPRESA : IL CASO "MANNI" (CGE C-398/15)" ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14564.

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Résumé :
Obiettivo di questo lavoro è quello di compiere una disamina sulla tematica del trattamento e della protezione dei dati personali alla luce delle limitazioni che tale diritto fondamentale può subire. L'attenuazione dello stesso può essere giustificata da esigenze di tipo economico o sociale nell'ambito dell'ordinaria attività sia di soggetti privati che pubblici. Particolare attenzione sarà posta a quelli che possono essere i contrasti tra diritti personali e diritti dei principali soggetti economici che rappresentano il motore di ogni sistema economico, le imprese, siano esse pubbliche o private.
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Bordoni, Matteo <1996&gt. « Il valore delle informazioni ESG per gli investitori. Analisi qualitativa delle tematiche di sostenibilità nel rapporto tra aziende e analisti finanziari ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/18038.

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Résumé :
In considerazione del crescente ruolo che i temi ESG stanno assumendo all'interno del mondo finanziario, la tesi si propone di indagare il rapporto tra sostenibilità e analisti finanziari, al fine di approfondire il valore di questa tipologia di informazioni all'interno della valutazione delle scelte di investimento. A seguito di una breve introduzione sull'evoluzione del concetto di sostenibilità e del rapporto tra azienda e stakeholder, verrà presentata una literature review atta a verificare preventivamente quanto già prodotto dal mondo accademico su questa specifica domanda di ricerca. Questa verrà poi indagata attraverso l’analisi qualitativa di diverse conference call intercorse tra i vertici aziendali e gli analisti finanziari, al fine di individuare, all'interno di esse, la rilevanza dei temi ambientali, sociali e di governance: il campione utilizzato è composto da 907 transcript, appartenenti ad un pool di 109 aziende europee. Al fine raccogliere informazioni di tipo field utili a commentare più accuratamente i risultati dell'analisi desk prima presentata, è stato inoltre realizzato un questionario, somministrato ai soci dell'Associazione Italiana per l'Analisi Finanziaria (AIAF), ed un'intervista con l'attuale Sustainability Manager di Enel.
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AFFINITO, LETIZIA. « EFFETTI DELLA RICERCA DI INFORMAZIONI DI SALUTE ONLINE SULLE AZIONI DEL MEDICO E DEL PAZIENTE ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1810.

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Résumé :
Il 40 per cento degli intervistati afferma che non ha trovato informazioni esaustive sui rischi e benefici dei farmaci trovati, mentre il 52 per cento afferma che le informazioni trovate hanno aiutato a seguire le indicazioni e i consigli del medico. Tra i rispondenti che si sono sottoposti a visita medica e che hanno discusso le informazioni trovate online con il proprio medico di fiducia, l'84 per cento ha ricevuto la prescrizione di farmaci. Di questi, solo il 17 per cento riporta che il farmaco prescritto era lo stesso trovato online, il 74 per cento è stato inviato da uno specialista e l'80 per cento ha ricevuto una prescrizione per test diagnostici. Più della metà dei rispondenti ha anche riportato azioni intraprese dal medico diverse dalla prescrizione del farmaco trovato online. Il 20 per cento degli intervistati afferma che le informazioni trovate sul farmaco da prescrizione in Internet hanno ridotto il suo / la sua fiducia nel medico, mentre il 41 per cento afferma che lo ha aiutato ad avere una comunicazione migliore con il proprio medico di fiducia. Nonostante le preoccupazioni sulle conseguenze negative della comunicazione di salute online, non abbiamo riscontrato differenze in termini di effetti sulla salute tra i pazienti che hanno assunto i farmaci “menzionati” online e coloro che hanno preso altri farmaci da prescrizione.
We conducted a national online survey about health care experiences associated with digital communication of prescription drugs. 46 percent of the sample (265 adults) found information about prescription drugs during their online search in the last 12 months. 40 percent of respondents agreed they didn’t find exhaustive information about risks and benefits while 52 percent agreed it helped in following their physician’s indications and advise. Among the respondents who had a physician visit during which health information found online was discussed, 84 percent received a drug prescription with only 17 percent being the same drug found on internet, 74 percent was sent to a specialist and 80 percent received a diagnostic test prescription. More than half also reported actions taken by their physician other than prescribing the drug brand found online. 20 percent respondents states that info found on the prescription drug in Internet reduced his/her trust in the physician while 41 percent states it helped in his/her communication with physician. Despite concerns about online health communication’s negative consequences, we found no differences in health effects between patients who took “advocated”/”mentioned” drugs and those who took other prescription drugs.
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Cian, Fabio <1982&gt. « Social vulnerability and flood risk assessment using satellite remote sensing : a support for decision making in a changing climate scenario ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/10340.

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Résumé :
The aim of this research is to characterize social vulnerability and flood risk by means of satellite remote sensing as a support for decision makers in a context of climate change adaptation. The KULTURisk methodological framework was selected, which aims at assessing risk in monetary terms taking. It consider risk as a function of hazard, exposure and vulnerability and take into account coping and adaptive capacity. Each of these components have been considered with the aim of being characterized using remotely sensed data. For the hazard component, an innovative technique for flood mapping and flood depth estimation has been developed. The methodology is based on the multi-temporal statistical analysis of radar images for detecting changes between pre- and post-event images. From flood maps, depth is estimated using a high-resolution digital elevation model. In order to characterize exposure, an innovative technique of land cover classification has been used, which allowed the derivation of up to date land cover maps. Vulnerability has been tackled starting from land cover information and adding ancillary data concerning the economy and social aspect of the areas under investigation, Veneto and Malawi. Studying urban growth of the last 20 years, vulnerability indicators could be derived. Finally, flood risk has been assessed combining all the previous results. Future climate and socio-economic scenarios have been considered in order to assess the possible change in flood risk and possibly providing critical information for decision makers.
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BOSCO, DAVIDE. « ESSAYS IN COORDINATION WITH ENDOGENOUS INFORMATION ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2020. http://hdl.handle.net/10280/85461.

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Résumé :
Questa tesi si compone di due capitoli indipendenti, ciascuno dei quali analizza il ruolo giocato dall’informazione pubblica endogenamente determinata in situazioni caratterizzate da decision-making decentralizzato e da complementarietà strategica. Il primo capitolo analizza un regime-change game, in cui un governo autoritario può influenzare il consenso popolare attraverso l’implementazione di uno strumento di policy. A policy implementata, i cittadini possono tentare di destituire il governo in carica attraverso una rivolta popolare, la cui probabilità di successo è proporzionale al numero di partecipanti, quest’ultimo proporzionale al livello medio di malcontento. Per migliorare l’efficacia del policy-making, il governo necessita di informazioni affidabili sul consenso popolare, tipicamente difficili da reperire. Tali informazioni sono potenzialmente destabilizzanti, poiché aiutano i cittadini a coordinare meglio la loro azione collettiva. I risultati suggeriscono che maggiore trasparenza è desiderabile ex ante per quei regimi che, in equilibrio, hanno maggiore probabilità di implementare delle politiche di consensus-building. Maggiori livelli di libertà di informazione dovrebbero quindi essere osservati in regimi né troppo deboli, né troppo forti. Il secondo capitolo propone un modello di bank run, in cui la presenza di un mercato secondario efficiente dal punto di vista informativo destabilizza una istituzione a priori solida, tramutando uno shock temporaneo di liquidità in una spirale di fire-sales. Gli investitori di un fondo open-ended posso richiedere la liquidazione anticipata delle proprie quote dopo aver ricevuto informazioni private riguardo alla qualità degli asset in portafogli. Per rimborsare le quote, il fund manager vende una quota di asset sul mercato secondario. I potenziali acquirenti estraggono informazione dall’osservazione dell’offerta aggregata: maggiori volumi d’offerta corrispondono ad un maggior numero di investitori pessimisti, e suggeriscono quindi che gli asset potrebbero essere di scarsa qualità. Temendo una spirale discendente dei prezzi, anche gli investitori meno pessimisti sono indotti, ex ante, a liquidare le proprie quote, ulteriormente sostenendo il feedback negativo. Quando l’informazione privata è sufficientemente imprecisa, complementarietà strategica nelle azioni degli investitori del fondo emerge endogenamente.
This dissertation consists of two essays, aimed at providing a sound theoretical investigation of the signaling role of (observed) collective behavior in environments characterized by incomplete information and strategic complementarity. The effects of both endogenous signaling and (the disclosure of) exogenous public information on the degree of coordination failure that arises from decentralized decision-making are analyzed in-depth. In the first chapter I analyze a regime-change game, where an authoritarian government can influence popular support via the implementation of costly policies. Citizens can challenge the government via a riot, whose chances to succeed increase with the unknown average popular discontent. In order to fine-tune its policy-making, the regime needs reliable information about popular consensus. Such information, however, improves the ability of citizens to coordinate their revolt. I show that public information is ex ante beneficial for those regimes which are more likely to build consensus via policy-making in equilibrium. Higher levels of media freedom should therefore be observed in regimes that are neither too weak, nor too strong. In the second chapter I study a bank run model, where the informational efficiency of a (secondary) financial market pushes into insolvency an a priori solvent institution after a temporary, non-fundamental liquidity shock. The most pessimistic investors of an open-ended fund are allowed to ask for the early liquidation of their share after receiving private information about the economic fundamentals of the fund’s portfolio of assets. Some of the assets in portfolio are sold in the secondary market to meet those investors’ requests. Higher volumes of early redemptions decrease both the current price, via a standard law-of-demand effect, and the future price, by signaling bad news to the market. Anticipating such effect, less pessimistic investors, too, opt for early liquidation, thus further exacerbating the price spiral. Strategic complementarity arises endogenously when investors’ private information is sufficiently poor. In this case, a spiral of fire sales is observed in equilibrium.
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RAVAGLIA, PIETER. « Valorizzare le caratteristiche di sostenibilità dei prodotti agroalimentari italiani attraverso un approccio multidisciplinare che integra l'analisi Life Cycle Assessment con ulterriori informazioni che documentano gli impatti sociali, culturali ed economici delle attività produttive sul paesaggio e sulle comunità locali ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2018. http://hdl.handle.net/10280/53794.

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Résumé :
La normativa comunitaria ha favorito lo sviluppo di sistemi di qualità certificati. Oggi la CE sta guidando il sistema qualità verso un nuovo orizzonte: la valutazione delle prestazioni di sostenibilità di prodotti e organizzazioni, e lo sta facendo attraverso la metodologia dell'Impronta Ambientale (EF). A livello nazionale dal 2009 il Ministero dell'Ambiente sta promuovendo un intenso programma di valutazione delle prestazioni ambientali dei prodotti e di riduzione delle emissioni di gas serra delle imprese italiane. Una delle iniziative di maggior successo è il progetto VIVA "La Sostenibilità della vitivinicoltura in Italia". Con la pubblicazione del decreto Ministeriale n. 56 del marzo 2018 che approva lo schema volontario Made Green in Italy per l'applicazione della metodologia PEF in Italia, e con la pubblicazione del PEFCR per “Still and sparkling wine”. È chiaro che sia a livello nazionale che europeo la direzione intrapresa va verso la metodologia EF dalla Commissione Europea. Supponendo che il protocollo VIVA possa essere influenzato anche dall'evoluzione del metodo EF; sono state valutate le possibili implicazioni legate ad una futura transizione da VIVA alla PEF, effettuando anche uno studio PEF su 27 prodotti certificati VIVA con un confronto di prestazioni tra i prodotti VIVA e i benchmark europei.
EU regulations have favoured the development of certified quality schemes. Today the EC is driving the quality sector towards a new horizon; the evaluation of sustainability performance of product and organizations, and is doing it through the Environmental Footprint Methodology. At national level since 2009 the Italian Ministry for the Environment Land and Sea is promoting an intense programme for the evaluation of products’ environmental performances and for the reduction of Italian companies’ greenhouse gas emissions. One of the most successful initiative is the VIVA “Sustainability and Culture” project addressed to the wine sector. With the release of the IMELS decree n. 56 of march 2018 approving the Made Green in Italy Voluntary Scheme for PEF methodology application in Italy, and with the publication of the PEFCR for still and sparkling wine. Is clear that the direction taken at national and European level goes toward the EF methodology developed by the European Commission Assuming that the VIVA protocol may also be affected by EF evolution; possible implications linked to a future transition from VIVA to PEF were evaluated, also carrying out a PEF assessment of 27 VIVA certified products with a performance confrontation between the VIVA products and the European benchmarks.
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CURRELI, MARCO. « Integrazione tra digital intelligence e business intelligence : quali opportunità per le imprese della GDO. Il caso della Magazzini Gabrielli S.p.A ». Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2016. http://hdl.handle.net/11566/243092.

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Résumé :
Il mondo del retail ha subito dei cambiamenti radicali, con l’avvento dei primi canali di vendita online e con il costante ricorso a processi di digitalizzazione. Per fare fronte a tali cambiamenti, molte aziende del settore retail hanno iniziato a sviluppare strategie e modelli di business in grado di sfruttare al meglio le opportunità del “mondo digitale”, iniziando a ripensare le proprie strategie in un’ottica multicanale. Il lavoro di ricerca si focalizza sulla valutazione del livello di integrazione multi canale raggiunto da un retailer di piccole – medie dimensioni, cercando inoltre di fornire un prima analisi degli impatti sulle performance complessive dell’organizzazione considerata. In particolare si riscontra che l’efficacia di una strategia multicanale, si massimizza principalmente grazie all’incremento delle competenze in termini di information technology all’interno dell’azienda (Lih-Bin, Hock-Hai, & Vallabh, 2012). L’analisi empirica rileva, altresì, che l’IT risulta un attivatore fondamentale per avviare un processo di integrazione dei flussi informativi trasversalmente a diversi canali (o touchpoint) (Neslin et al. 2006), fornendo quindi una esperienza multicanale integrata. Si prospetta pertanto, una importante sfida competitiva che i retailer dovranno affrontare, e che richiede delle specifiche competenze in termini di innovazione e di management.
Retailing has undergone radical changes with the advent of online sales channels and the constant use of the digital technology. To face these changes, many retail companies have begun to develop new strategies and adapt their business models, in order to exploit opportunities of the new "digital world". They start to rethink their strategies in a multichannel view. The research focuses on the multichannel integration reached by a small and medium retailer; it also tries to understand which are the preliminary impacts on the overall performance. Particularly the effectiveness of a multi-channel strategy, has mainly maximized thanks to the IT competencies of the retailer (Lih-Bin, Hock-Hai, & Vallabh, 2012). The empirical analysis also highlights that IT competence is an important activator to start the information integration process, in order to share the same information through different channels (touchpoint) (Neslin et al. 2006), and to provide an integrated multichannel customer experience. So the small and medium retailers face a major competitive challenge, which requires specific skills in terms of innovation and management.
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IODICE, FILIPPO. « Pollution and climate changes. Feedback from space for sustainable cities and communities ». Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/11578/301641.

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Résumé :
Cities represent more than 50% of global population and are the main responsible of energy consumption in the world, accounting for more than 70% of CO² emissions deriving especially from energy and transportation sectors (Global Covenant of Mayors, 018). At the same time, also cities are negatively affected by Climate Change in terms of infrastructure, economy (e.g. agriculture), public services, urban planning and food security, all crucial dimensions for sustainable development. In this scenario, urban planners and policy makers are called to identify innovative solution against crucial challenges related to the evolution of city and environment planning and management. Based on the City Sensing [1, pp. 10-13] approach, the aim of this thesis is to identify innovative technological approach that can support citizens to monitor the level the air pollutants and carbon emissions through the interrelation of Copernicus satellites, big data and cognitive techniques, in order to improve inclusive and sustainable urbanization and management of human settlements. Satellites can help cities to become more resilient to climate change in terms of • prevention of climate change through the development of risk management plans based on satellite data series • adaptation to climate change thanks to the issue of ad hoc policies and interventions for each city • communication of climate change in order to develop an informed decision making which foresees in climate change an opportunity rather than a risk. The project will present how the combination of different technologies such as satellites, sensors, the internet drives the development of a new model of knowledge based on distributed acquisition of information whose combination with other already available data, provide a detailed, real time, dynamic and accessible framework for planning the future of a city. Moreover, the crystallization of these information within recorded blocks of blockchain can even create ‘shared value’ where certified data related to emissions and pollutants are associated with an economic value and resold on the market, in line with the carbon crediting system. In this way the pollutants stop being a problem to become for the cities and start being a solution.
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YEGHIKYAN, Gevorg. « Urban Structure and Mobility as Spatio-temporal complex Networks ». Doctoral thesis, Scuola Normale Superiore, 2020. http://hdl.handle.net/11384/94477.

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Contemporary urban life and functioning have become increasingly dependent on mobility. Having become an inherent constituent of urban dynamics, the role of urban moblity in influencing urban processes and morphology has increased dramat- ically. However, the relationship between urban mobility and spatial socio-economic structure has still not been thoroughly understood. This work will attempt to take a complex network theoretical approach to studying this intricate relationship through • the spatio-temporal evolution of ad-hoc developed network centralities based on the Google PageRank, • multilayer network regression with statistical random graphs respecting net- work structures for explaining urban mobility flows from urban socio-economic attributes, • and Graph Neural Networks for predicting mobility flows to or from a specific location in the city. Making both practical and theoretical contributions to urban science by offering methods for describing, monitoring, explaining, and predicting urban dynamics, this work will thus be aimed at providing a network theoretical framework for developing tools to facilitate better decision-making in urban planning and policy making.
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FRATI, GIANMARIA. « I quotidiani on-line a carattere locale : forme, sostenibilità economica e interazione con l’opinione pubblica ». Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11573/1079165.

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Résumé :
Disintermediazione, convergenza tecnologica e un rimodellamento del consumo di informazione hanno trasformato profondamente l’ecosistema dell’informazione, sia globale che locale. Mentre il mercato del lavoro giornalistico tradizionale non è più in grado di assorbire i nuovi professionisti o coloro che sono stati espulsi dalle redazioni a seguito di ristrutturazioni e crisi aziendali, le tecnologie consentono ad un costo estremamente basso di assemblare quotidiani on-line in grado di offrire contenuti di pari qualità al prodotto cartaceo. La presente ricerca mira proprio ad approfondire il tema dei quotidiani on-line, delimitandolo a quelli a carattere locale. Le forme organizzative, la sostenibilità economica e l’interazione con l’opinione pubblica sono stati i temi oggetto di indagine. Il primo capitolo è dedicato a un quadro generale sul giornalismo. Dopo una disamina della letteratura sociologica e dei journalism studies sull’evoluzione dei consumi culturali nel contesto italiano, il lavoro si focalizza su tendenze e statistiche. Seguendo la falsariga di tre studi di riferimento (Reuters’ Digital News Report, Rapporto Censis-Ucsi sulla Comunicazione e indagine Agcom sul giornalismo si sono cercati di individuare gli elementi caratterizzanti il lavoro giornalistico e l’accesso all’informazione. Tra gli aspetti approfonditi vi sono le modalità e tempi di fruizione, fasce d’età e tipologie di consumi, diffusione della pubblicità e reazione del pubblico, canali di accesso alle notizie, fruizione dei video e social network sites. Questi aspetti sono stati seguiti nella loro evoluzione triennale, fino al 2017 compreso. Agcom e Censis-Ucsi hanno offerto elementi di analisi per il contesto italiano sia da un punto di vista interno alla professione giornalistica che da quello dell’utenza finale. L’analisi dei consumi mediatici ha permesso di constatare come i tempi per una diffusione dell’informazione on-line siano ormai maturi. Prima di passare al disegno della ricerca era necessario però inquadrare la forma organizzativa del quotidiano on-line locale nelle sue specificità rispetto a quelle tradizionali. Il punto di partenza del secondo capitolo è stato un confronto tra offerta dell’informazione e sua fruizione a livello regionale e locale. Il quotidiano on-line è stato poi confrontato con gli altri attori mediali del territorio, nei suoi rapporti con le istituzioni e nelle sue routine. I modelli di funzionamento dei vari media locali e i rispettivi target hanno consentito di meglio delineare le caratteristiche strutturali del quotidiano on-line oggetto della ricerca. Il capitolo si sofferma poi sulla fidelizzazione del lettore e sugli aspetti di sostenibilità economica declinati sul piano teorico. Al momento di impostazione della ricerca erano già stati pubblicati due documenti rilevanti: la seconda edizione dell’Osservatorio sul giornalismo di Agcom e il Rapporto sul giornalismo digitale locale e Iperlocale di Anso (l’associazione di categoria). Alla luce di queste due documentazioni sarebbe stato pleonastico riproporre uno studio sugli stessi temi e agli stessi operatori, tanto più che era stato registrato un basso tasso di collaborazione. Si è scelto dunque di indagare il punto di vista di alcuni esponenti di spicco del giornalismo on-line italiano e di realizzare una serie di interviste semi-strutturate, basate su una traccia di domande aperte (Fideli, Marradi, 1996; Losito 2004; Tusini 2006; Frudà,Cannavò, 2007). Le tracce individuate sono state: “Forma organizzativa e contenuti dei quotidiani on-line locali”, “strategie per la sostenibilità economica”, “Azioni per la creazione di comunità” e “Interazione con l’opinione pubblica”. Dalle interviste è nata una quinta traccia residuale: gli elementi emersi dai colloqui non rientranti tra le prime quattro hanno creato i presupposti per “Elementi di valutazione aggiuntivi”. L’approccio non-standard, resosi in parte necessario per precedenti studi quantitativi, ha portato a raccogliere dati molto interessanti e in parte inaspettati, quali un ritorno alle origini del giornalismo analogico (reperimento delle notizie sul campo, rivalutazione delle relazioni) unito a un drastico posizionamento commerciale (orari da supermercato, estrema flessibilità). Alcune interviste mirate con esperti del settore hanno consentito di ricostruire le dinamiche di raccolta pubblicitaria attuali e di valutarne punti di forza e criticità a medio termine. La ricerca, pur non potendo fornire un format organizzativo di immediata applicazione per ciascuna delle frastagliate realtà italiane, è riuscita comunque ad individuare una serie di elementi base per la sostenibilità dei quotidiani on-line e alcune prassi (anche valoriali) per l’aggregazione di comunità e l’interazione con l’opinione pubblica.
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Pullano, Lucia. « Nuove forme di corporate governance e dell'informativa di bilancio : il ruolo del controllo nella responsabilità d'impresa ». Thesis, 2007. http://hdl.handle.net/10955/299.

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