Littérature scientifique sur le sujet « Inammissibilità »

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Articles de revues sur le sujet "Inammissibilità"

1

La Rocca, Elvira Nadia. « Inammissibilità cedevole e favor impugnationis offuscato ». Archivio penale, no 3 (2018) : 745. http://dx.doi.org/10.12871/97888331804278.

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Dinacci, Filippo Raffaele. « Il valore costituzionale dell'obbligo di motivazione quale limite ad espansionismi operativi in tema di inammissibilità dell'impugnazione tra diritto interno e sensibilità europea ». Archivio penale, no 1 (2020) : 111–26. http://dx.doi.org/10.12871/97888331807319.

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Albertazzi, Gianluca, Giuseppe Vetrugno et Dario Sacchini. « La maternità surrogata – Riflessioni medico legali in tema di tutela dell’embrione, del nascituro, delle “due madri” e della dignità della persona umana ». Medicina e Morale 49, no 2 (30 avril 2000) : 261–318. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2000.756.

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Résumé :
Le moderne tecniche di fecondazione assistita ed in particolar modo la pratica della c.d. maternità surrogata, hanno, negli ultimi anni, determinato una serie di implicazioni morali, sociali e giuridiche che sono arrivate a coinvolgere non più soltanto il problema della paternità del figlio nato con procedimenti diversi da quelli naturali, ma anche quello della maternità. Il 14 febbraio 2000 un Giudice del Tribunale di Roma XI Sez. Civile ha emesso un’ordinanza con la quale ha autorizzato un medico ginecologico, nonostante il divieto previsto dal Codice Deontologico, a trasferire gli embrioni crio-conservati, ottenuti mediante fusione dei gameti dei due coniugi nell’utero di un’altra donna che si è offerta spontaneamente e gratuitamente di portare a termine la gravidanza. Contro questo ordinanza, hanno presentato ricorso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma e la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri. Il 30 marzo, tuttavia, il Tribunale di Roma XI sezione Civile ha giudicato inammissibili i ricorsi, confermando di fatto l’efficacia dell’ordinanza. Gli autori ripercorrono la vicenda giudiziaria per discutere la delicata problematica del fenomeno della surrogazione di utero, analizzando il contenuto dell’ordinanza e affrontando gli aspetti medico-legali, alla luce della dottrina, della giurisprudenza e della bioetica in materia, sia italiana che straniera.
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Armentano, Antonio. « JUVENTUS-NAPOLI TRA LE DIVERSE SFUMATURE DELLE DECISIONI FEDERALI, L’ANTINOMIA NON RILEVATA DAL COLLEGIO DI GARANZIA DELLO SPORT ED ALTRE SPIGOLATURE ». Diritto Dello Sport 2, no 1 - 2021 (juillet 2021). http://dx.doi.org/10.30682/disp0201f.

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Résumé :
L’incontro di calcio tra la Juventus FC e la SSC Napoli, in programma il 4 ottobre 2020, non si è disputato poiché le autorità sanitarie hanno vietato la trasferta della squadra partenopea a Torino a causa della positività al COVID-19 di due suoi calciatori. L’articolo esamina le decisioni della Giustizia Sportiva evidenziando alcune incongruenze e, soprattutto, il mancato rilievo, da parte del Collegio di Garanzia dello Sport, di un’antinomia ravvisabile nel contrasto dell’art. 30, comma 3, dello Statuto Federale con l’art. 54, comma 1, del Codice della Giustizia Sportiva del CONI. L’individuazione prima e la risoluzione poi di tale contrasto non è trascurabile perché avrebbe potuto portare ad una dichiarazione di inammissibilità del ricorso proposto dalla SSC Napoli.
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« Diritto italiano : Asilo ». DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no 2 (juillet 2010) : 141–49. http://dx.doi.org/10.3280/diri2010-002009.

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Résumé :
1. Tribunale di Torino 29.5.2009 n. 177 - impugnazione del diniego del riconoscimento dello status di rifugiato e protezione sussidiaria - carenza di legittimazione passiva del Ministero dell'interno - accertamento della verosimiglianza e attendibilità dei fatti allegati2. Tribunale di Palermo 31.8.2009 n. 187 - impugnazione del diniego del riconoscimento dello status di rifugiato e richiesta subordinata di protezione sussidiaria - accertamento di merito del giudice ordinario - onere probatorio del richiedente3. Tribunale amministrativo regionale Sicilia 23.10.2009 n. 1702 - impugnazione del silenzio rifiuto sulla istanza di permesso di soggiorno per motivi umanitari - accertamento di merito del giudice ordinario - inammissibilità del ricorso proposto avanti al Tar4. Tribunale amministrativo regionale Lazio 19.2.2010 n. 2596 - cittadino extracomunitario richiedente asilo - provvedimento di trasferimento in Grecia quale Stato membro di ingresso - violazione della raccomandazione UNHCR in merito alla carenza di tutela esistente in Grecia - carenza di motivazione in ordine alla individuazione del Paese terzo sicuro
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Licastro, Angelo. « “The icing on the cake”. Alla ricerca del giusto equilibrio tra libertà del pasticciere e divieto di discriminazione delle coppie omosessuali ». Stato, Chiese e pluralismo confessionale, 5 juillet 2022. http://dx.doi.org/10.54103/1971-8543/18206.

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Résumé :
SOMMARIO: 1. Considerazioni introduttive - 2. I casi di rifiuto opposto da pasticcieri per motivi religiosi di vendere torte commissionate da clienti omosessuali - 3. Libertà di contrarre e interessi contrapposti - 4. L’attuale assetto del quadro normativo in materia di diritto contrattuale antidiscriminatorio - 5. I tentativi della dottrina civilistica di ricondurre la materia all’interno di una cornice di coerenza sistematica - 6. Una inedita rappresentazione in ambito europeo del difficile equilibrio tra libertà di espressione e divieto di discriminazione a causa dell’orientamento sessuale - 7. Dalla libertà di espressione alla libertà di creazione “artistica” il passo è breve? - 8. La decisione di inammissibilità del ricorso presentato davanti alla Corte di Strasburgo dall’attivista di QueerSpace. “The Icing on the Cake”. Looking for the Right Balance between the Baker’s Freedom and the Prohibition of Discrimination of the Same-Sex Couples ABSTRACT: When a baker refuses to sell a cake for the wedding of a homosexual couple on religious grounds, a conflict arises between two fundamental rights, equality, and freedom of religion. In some cases, freedom of expression may also be involved. This article examines the question of whether these rights can be balanced, considering the doctrinal approach to anti-discrimination contract law and the most recent case law.
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« Diritto italiano. Diritti civili ». DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no 4 (février 2011) : 134–49. http://dx.doi.org/10.3280/diri2010-004011.

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Résumé :
1. Corte di cassazione S.U. 1.6.2010 n. 13332 - ricorso nell'interesse della legge - ricorso del Procuratore generale in relazione a decreto di idoneitŕ all'adozione internazionale - decreto di adozione internazionale - riferimenti o indicazioni all'etnia dei minori adottandi - inammissibilitŕ.2. Tribunale di Padova 30.7.2010 - azione civile contro la discriminazione - mancata attivazione da parte della scuola degli insegnamenti alternativi alla religione - condotta discriminatoria - danno liquidazione.
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8

« Diritto italiano. Cittadinanza ». DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no 1 (mai 2011) : 142–43. http://dx.doi.org/10.3280/diri2011-001011.

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Résumé :
1. Tribunale amministrativo regionale Campania 6.9.2010 n. 17315 - richiesta di cittadinanza per coniugio con cittadino italiano - dichiarata inammissibilitŕ per intervenuta modifica legislativa (requisito della durata del matrimonio) - difetto di giurisdizione del giudice amministrativo a favore del giudice ordinario - traslatio iudicii entro il termine decadenziale di 3 mesi; richiesta di cittadinanza italiana per coniugio con cittadino italiano - natura di diritto soggettivo - assenza di potere discrezionale se non nei casi eccezionali indicati nell'art. 6, co. 1 lett. c) legge 91/92.
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« Diritto italiano : Penale ». DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no 3 (septembre 2009) : 204–22. http://dx.doi.org/10.3280/diri2009-003016.

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Résumé :
Penale1. Corte costituzionale ordinanza 6.5/19.5.2009 n. 156 - violazione del divieto di reingresso dello straniero espulso - questione di legittimitŕ costituzionale per violazione degli artt. 3, 27, co. 3, Cost. - manifesta inammissibilitŕ2. Corte di cassazione 14.1/6.2.2009 n. 5471 - risarcimento danni da lesione bene vita - familiari dello straniero conviventi o meno in Italia - irrilevanza SCHEDA di Filippo Corbetta3. Corte di cassazione 7.4/7.5.2009 n. 19171 - alloggio o cessione di bene immobile a straniero irregolare - dolo specifico - necessitŕSCHEDA di Carlo Renoldi
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« Diritto italiano ; Asilo ». DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no 2 (juin 2009) : 143–51. http://dx.doi.org/10.3280/diri2009-002012.

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Résumé :
Diritto italiano Asilo 1. Tribunale di Trieste 22.7.2008 n. 38 - cittadina della Costa di Avorio nata da genitori del Burkina Faso - richiesta di riconoscimento dello status di rifugiata o di protezione sussidiaria - diniego della Commissione territoriale - impugnazione - accoglimento; rigetto eccezione di inammissibilitŕ del Ministero dell'interno - carenza di motivazione del diniego della Commissione territoriale - onere probatorio pur attenuato a carico della ricorrente - applicazione dei canoni ermeneutici dettati dalla legge per la valutazione della situazione socio-politica del paese di provenienza2. Tribunale di Milano 24.10.2008 n. 12549 - cittadino nigeriano di religione cristiano-pentecostale - richiesta di riconoscimento dello status di rifugiato, del diritto di asilo o di protezione sussidiaria - azione ordinaria - onere probatorio pur attenuato a carico del ricorrente
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Thèses sur le sujet "Inammissibilità"

1

MEDDIS, DOMENICO FRANCESCO. « Il procedimento di esecuzione ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2012. http://hdl.handle.net/10281/36460.

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Résumé :
Oggetto d’indagine del presente lavoro è il procedimento di esecuzione disciplinato dall’art. 666 c.p.p., attraverso il quale il giudice dell’esecuzione statuisce sulle questioni attinenti al titolo esecutivo. L’analisi della procedura de qua – condotta mediante la costante verifica della tenuta costituzionale della disciplina codicistica, sotto il profilo della sua compatibilità con i canoni del “giusto processo” – è preceduta da un inquadramento storico-sistematico dell’esecuzione penale, volto a mettere in luce le tappe evolutive essenziali che hanno portato alla sua progressiva giurisdizionalizzazione. Segue, quindi, il vaglio delle cadenze procedurali del rito camerale: individuati i soggetti legittimati alla sua attivazione e i contenuti minimi della richiesta introduttiva, l’attenzione si sposta sulla fase preliminare all’udienza camerale, con specifico riguardo alla declaratoria d’inammissibilità della richiesta e alla forma e ai contenuti dell’avviso d’udienza. Particolare attenzione è poi riservata alla disciplina dell’udienza in camera di consiglio – che, specie sotto i profili della partecipazione dell’interessato e dell’assenza di pubblicità dell’udienza, è vagliata anche alla luce della giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo – e all’esame del procedimento probatorio, la cui frammentaria normativa – già ad una prima lettura – svela problematiche del tutto particolari, soprattutto con riferimento al ruolo che sembrerebbe essere riservato dalle disposizioni in materia al giudice, in punto di iniziativa probatoria, e alle prove precostituite, ai fini della decisione. Segue l’analisi della fase decisoria del procedimento – con particolare riferimento ai profili contenutistici dell’ordinanza conclusiva e a quelli, peculiari, che connotano il giudicato esecutivo – e del ricorso per cassazione, unico rimedio esperibile avverso il provvedimento emesso dal giudice all’esito del procedimento. Chiude la trattazione l’esame del rito de plano di cui all’art. 667 c.p.p., quale procedura a contraddittorio eventuale e differito – attivabile nei casi espressamente previsti dalla legge – che si affianca al procedimento tipico per soddisfare esigenze di economia e di celerità processuale.
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BIELLA, DANIELA. « Manipolazione e interpretazione della Corte costituzionale in due settori emblematici del diritto penale : la giustizia minorile e la giustizia militare ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2012. http://hdl.handle.net/10281/44435.

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Résumé :
La Corte costituzionale, sin dall’inizio della sua attività, ha ricoperto un ruolo molto significativo nei confronti del diritto penale. Principi fondamentali, quali quelli di legalità e di colpevolezza, attraverso l’apporto della giurisprudenza costituzionale, hanno acquisito nuovi contenuti, e lo stesso sistema sanzionatorio è stato sotto più profili coinvolto nell’opera di riconduzione della legislazione penale ai principi sanciti dalla Costituzione. La prospettiva che si intende adottare per l’analisi delle più importanti pronunce costituzionali è quella delle tecniche decisorie di cui il Giudice delle leggi si è servito, in oltre cinquant’anni, per svolgere il proprio controllo di legittimità sulle norme penali indiziate di porsi in contrasto con il sistema dei principi e delle regole contenute nella nostra Carta fondamentale. Anche nella materia penale, lo strumentario a disposizione dei giudici delle leggi si presenta quanto mai eterogeneo ed articolato, e le controverse formule espressive per contrassegnare le diverse decisioni della Consulta ne sono una prova. Le molteplici tipologie di pronunce elaborate dalla giurisprudenza costituzionale sono da anni oggetto di un’attenta analisi da parte della dottrina soprattutto costituzionalistica, da sempre alla ricerca di una (almeno percentualmente elevata) regolarità nelle scelte del tipo di pronuncia adottato dalla Consulta, sul presupposto che la individuazione di tipologie attraverso il consueto metodo della astrazione generalizzante possa assumere una vincolatività dogmatica. Ai nostri fini la ricerca ha lo scopo di individuare le tecniche maggiormente impiegate dalla Consulta, quando oggetto del suo sindacato sono le norme penali e in particolare quelle relative alla giustizia penale minorile e militare, settori particolarmente emblematici del ruolo di adeguamento ai principi costituzionali svolto dalla Corte costituzionale. La nostra attenzione riguarderà dunque quelle sentenze che, entrando nel merito della questione di costituzionalità di una norma, non si sono limitate a dichiararla infondata o ad accoglierla, ma si sono spinte sino al punto di dare della norma una interpretazione diversa da quella fatta propria dal giudice a quo, o sono intervenute direttamente sulla disposizione manipolandone, sempre in via interpretativa, il contenuto. Di qui i problemi circa l’ammissibilità di queste “invasioni” da parte della Corte costituzionale; “invasioni” che nella materia penale destano maggiori dubbi rispetto agli altri settori dell’ordinamento. Sarà altrettanto interessante approfondire quelle pronunce di natura processuale, di (manifesta) inammissibilità o infondatezza, che, pur non entrando nel merito dell’eccezione di legittimità costituzionale, aprono o, meglio, tentano di aprire, a seconda dei casi, un dialogo con i giudici comuni o con il legislatore. Proprio i rapporti del Giudice delle leggi con il potere giudiziario e con il potere legislativo saranno oggetto di alcune, seppur brevi, considerazioni. Da un lato, infatti, non si possono trascurare gli effetti delle pronunce costituzionali sull’operato della magistratura ordinaria, soprattutto laddove la Corte costituzionale li induce a dare, da soli, interpretazioni conformi a Costituzione. Dall’altro, non può negarsi importanza a tutti quei moniti, troppo spesso trascurati (o ignorati?), rivolti direttamente al legislatore perché metta mano a riforme più o meno sistematiche del diritto penale. L’analisi preliminare dei diversi strumenti adottati dalla Consulta, con il conseguente richiamo delle più rilevanti pronunce intervenute sul nostro codice penale, consente poi di approfondire il ruolo della giurisprudenza costituzionale nei due ambiti del diritto penale al centro della presente indagine: quello della giustizia minorile e quello della giustizia militare. La scelta di indagare il ruolo delle sentenze della Corte costituzionale in questi due settori nasce anzitutto dal notevole interesse che la Corte ha ad essi riservato. Nei riguardi del sistema penale minorile, come si vedrà, la Consulta è spesso intervenuta per supplire all’inerzia del legislatore ordinario che, nonostante i continui solleciti, non si è mai occupato di predisporre per il minore autore di reato una normativa organica e profondamente differenziata rispetto a quella prevista per l’adulto. Sul diritto penale militare, invece, l’opera della Corte si è rivelata pressoché l’esatto contrario: è infatti intervenuta su un ordinamento autonomo per denunciarne l’obsolescenza e per ricondurlo ai principi propri del diritto penale – per così dire – “comune”. In entrambi i settori, la maggior parte delle sentenze manipolative che vanno ad incidere direttamente sul testo legislativo, e che per questo segnano indelebilmente il sistema normativo, concernono la previsione delle sanzioni penali e la loro esecuzione. Come si avrà modo di precisare, i parametri alla luce dei quali il Giudice delle leggi interviene su queste materie, talvolta sino al punto di sostituire la cornice edittale stabilita dal legislatore, sono soprattutto il principio di eguaglianza di cui all’art. 3 Cost. ed il principio di rieducazione della pena di cui all’art. 27, comma 3, Cost.
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AGOSTINO, LORENZO. « Il giudizio di secondo grado. Garanzie dell’imputato ed efficienza processuale ». Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2022. http://hdl.handle.net/11567/1085242.

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Résumé :
The thesis deals with the remedy of the appeal with the purpose of studying it in the light of the guarantees of the defendant and the need to reduce the length of the trial. In this prospective, the firts chapter aims to find the ratio of the appeal by analyzing its historical evolution and its role in the context of other systems, of the international Charters and of the Italian Constitution. After demonstrating the defensive nature of the remedy, the second chapter shows how the most recent reforms have emphasised its characteristics of tool of protection of the defendant, paving the way to a rethinking of the appeal as a means available only to the accused person. Lastly, the third chapter focuses on the strategies to follow in order to contain the workload of the courts of appeal.
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4

CICCARE, MICHELE. « Il provvedimento abnorme nel processo civile ». Doctoral thesis, 2017. http://hdl.handle.net/11573/940094.

Texte intégral
Résumé :
La tesi di dottorato è incentrata sull’indagine del provvedimento «abnorme» nel diritto processuale civile. Dopo aver tracciato la linea evolutiva del fenomeno - che ha avuto genesi nel campo del diritto processuale penale - nonché all'esito di un'analisi sistematica di tutte le delicate problematiche che questo fenomeno comporta, l'elaborato mira a raggiungere due fondamentali risultati: a) dal punto di vista statico, contestualizzare il vizio di abnormità nell’ambito delle fattispecie di invalidità dell’atto processuale, al fine di vagliarne l'eventuale rilevanza autonoma; b) dal punto di vista dinamico, riconnettere al tessuto normativo astratto la specificità di queste concrete evenienze patologiche, individuando, in armonia con l’impianto sistematico del codice di rito, il regime giuridico del provvedimento «abnorme» emanato.
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Livres sur le sujet "Inammissibilità"

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Morelli, Mario Rosario. L'incidente di costituzionalità : Come formulare le questioni di costituzionalità senza incorrere nella sanzione della inammissibilità : l'interpretazione adeguatrice della norma ordinaria, l'applicazione diretta della Costituzione. Milano : Giuffrè, 2004.

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