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Littérature scientifique sur le sujet « Impronta ecologica »
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Articles de revues sur le sujet "Impronta ecologica"
Franz, Gianfranco. « Approssimandosi ai limiti : Impronte, Menti ecologiche e Culture della sostenibilità ». ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no 125 (août 2019) : 47–67. http://dx.doi.org/10.3280/asur2019-125003.
Texte intégralVillagómez Reséndiz, Radamés. « Los guardianes del agua : cosmopolítica y conservación del agua en los Altos de Morelos, México ». Letras Verdes. Revista Latinoamericana de Estudios Socioambientales, no 22 (29 septembre 2017) : 27. http://dx.doi.org/10.17141/letrasverdes.22.2017.2709.
Texte intégralGómez Vazquez, Rakel. « Monumentos y plagas biológicas. Una lectura del devenir colonial desde la investigación artística ». Arte y Políticas de Identidad 22 (24 juin 2020) : 35–55. http://dx.doi.org/10.6018/reapi.433891.
Texte intégralThèses sur le sujet "Impronta ecologica"
CALAFATI, LUCA. « How to make European cities work in the 21 century ? A comparison between radical and moderate approaches to urban sustainability ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2020. http://hdl.handle.net/10281/263134.
Texte intégralEuropean cities are often presented as a model of sustainability for their capacity to reconcile social cohesion with economic prosperity. However, high environmental impact and persistence in social inequalities raises questions about the capacity of European urbanism to be sustainable in the future. This work analyses moderate and radical approaches to urban sustainability in Europe with the aim of assessing which has the most potential making European cites social and environmentally sustainable. The analysis focuses on the UK using a nuanced empirical base at different spatial scales. The analysis includes national trends in environmental impact, regional trends in material welfare, a study of the development strategy the Swansea City Region and an experiment in neighbourhood regeneration. The main argument is that European cities require a structural transition – and not just strategic adjustment – to become truly sustainable.
Sustersic, Anna. « Valutazione dell'applicabilità di indicatori di sostenibilità a sistemi produttivi costieri ». Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2011. http://hdl.handle.net/10077/4579.
Texte intégralI concetti di sostenibilità e sviluppo sostenibile, introdotto per la prima volta nel testo del rapporto Brundtland (“Our Common future”, 1987) ha assunto nel tempo una importanza crescente, sino a diventare parte del linguaggio comune. Oggi lo sviluppo sostenibile è una delle priorità chiave dei programmi quadro di ricerca europei -il settimo recita: “crescita sostenibile: promuovere un’economia più efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva”, e molta è stata la ricerca volta a ricercare definizioni operative che permettessero di trasformare in enunciati di principio e concetti teorici in pratiche applicabili. In particolare molta attenzione è stata data alla necessità di monitorare costi ed effetti di diversi sistemi economici e modalità produttive, ed alla possibilità di implementare un’economia basata su impatti contenuti, possibilmente a fronte dell’utilizzo di risorse locali e rinnovabili, nei termini della sostenibilità. Parallelamente è andato formalizzandosi il quadro teorico di riferimento, con la definizione dei principi del “prelievo di risorse ad un tasso inferiore alla capacità di rigenero delle stesse” e di “generazione di scarti ad un tasso inferiori alla capacità del sistema ricevente di assorbirli” (Daly, 1992). Diversi indicatori sono stati progettati per valutare gli impatti e il livello di utilizzo di capitale naturale a scala di singolo individuo, di processo produttivo, di città, nazione e su scala Globale. L’applicazione di tali indicatori permette di individuare i punti critici, in termini di impatto ambientale, nei percorsi di produzione nonché di individuare strategie produttive per ridurre tali impatti. Questi indicatori, pur nelle loro criticità, conferiscono un valore al capitale naturale e danno un peso ai differenti livelli di utilizzo di tale capitale. L’Impronta Ecologica e l’analisi eMergetica sono due esempi di indicatori che, proposti rispettivamente negli anni ’90 e ’80, sono oggi ampiamente utilizzati nella valutazione di sostenibilità di sistemi a differente scala. L’applicazione di tali indicatori a sistemi marini ed in particolare ad attività di tipo estensivo è tuttavia non banale, e richiede alcuni approfondimenti metodologici. In qeust’ottica, il presente lavoro di dottorato si è posto come obiettivi: a) Valutare l’applicabilità degli indicatori di sostenibilità Impronta Ecologica e analisi energetica a sistemi tridimensionali marini, applicandoli al processo produttivo mitilicoltura nel Golfo di Trieste, e fornendo così un contributo alla valutazione di sostenibilità di questo comparto. Tale valutazione è stata fatta applicando le due metodologie secondo la loro formulazione standard (applicazione del metodo rilevato in letteratura) in maniera tale da far emergere da un lato eventuali problematicità metodologiche e dall’altro ottenere un risultato confrontabile con i risultati di studi analoghi condotti su differenti attività di maricoltura. b) Definire nuove metodologie di applicazione della metodologia di analisi eMergetica nella sua applicazione a sistemi tridimensionali marini, e quindi un contributo all’implementazione della metodologia di analisi emergetica c) Fornire per alcune prime zone i dati necessari alla creazione di una “mappa di sostenibilità”, secondo la metodologia implementata, per l’attività di mitilicoltura in differenti zone costiere del Nord Adriatico. La tesi è stata organizzata in cinque capitoli. Nel primo capitolo vengono introdotti i concetti di sostenibilità e sviluppo sostenibile. Nel secondo capitolo viene presentata la filiera della mitilicoltura in generale e la situazione del settore produttivo nel Golfo di Trieste. Il quadro del settore produttivo è stato costruito sulla base di un'approfondita raccolta dati provenienti da campagna in campo e fonti ufficiali. Nel terzo e quarto capitolo vengono descritti gli strumenti utilizzati nella valutazione di sostenibilità : Impronta ecologica ed Analisi eMergetica e l’applicazione di questi, secondo una metodologia definita standard derivata da studi di letteratura, al settore produttivo delle mitilicolture nel Golfo di Trieste. Nel quinto capitolo viene discussa l’implementazione di una nuova metodologia di analisi emergetica la sua prima applicazione alla maricoltura nel Golfo di Trieste e la sua estensione ad ulteriori zone del Nord Adriatico. Tale implementazione è stata messa a punto per adattare la metodologia, tipicamente applicata a sistemi terrestri, alle peculiarità del sistema marino.
XXIII Ciclo
1979
TARTUFERI, Emanuele. « L'impronta ecologica della Regione Marche ». Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251180.
Texte intégral