Littérature scientifique sur le sujet « Impresa societaria »

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Articles de revues sur le sujet "Impresa societaria"

1

Mongillo, Vincenzo. « Imprese multinazionali, criminalità transfrontaliera ed estensione della giurisdizione penale nazionale : efficienza e garanzie "prese sul serio" ». GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no 170 (août 2021) : 179–213. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2021-170002.

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Résumé :
In un mondo in cui l'attività economica si è globalizzata e la dimensione transfrontaliera del crimine di impresa è esponenzialmente cresciuta, il tema dell'estensione spaziale delle leggi penali nazionali assume rilievo centrale. La parcellizzazione della produzione in gruppi societari, joint venture e catene di approvvigionamento globali, oltre a fomentare reati e violazioni di diritti umani da parte delle imprese multinazionali o transnazionali, erode la capacità di enforcement degli Stati. Il saggio si concentra, così, sulle nuove forme di giurisdizione extraterritoriale - sia autentiche che "mimetizzate" sotto una nozione di territorialità dilatata all'estremo - da una duplice prospettiva: efficacia della risposta punitiva e tutela dei diritti fondamentali dei soggetti (individui e società) sottoposti a procedimento penale da parte di molteplici autorità nazionali, nell'ottica di un equilibrio ragionevole.
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Salvioni, Cristina, Laura Aguglia et Patrizia Borsotto. « Assetti proprietari e organizzativi delle imprese agricole italiane ». QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no 1 (mars 2011) : 111–31. http://dx.doi.org/10.3280/qu2011-001005.

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Résumé :
Questo lavoro propone un'analisi dei cambiamenti che stanno interessando gli assetti proprietari e organizzativi delle aziende agricole italiane. Viene analizzata la recente evoluzione delle forme societarie nell'agricoltura italiana, evidenziando l'accelerazione del processo di transizione da imprese familiari verso forme societarie collettive. Attraverso i microdati Rica vengono individuate le principali combinazioni di assetti proprietari e di gestione attualmente utilizzati e si testa quali fattori influenzino la scelta della loro adozione. I risultati ottenuti confermano l'ipotesi che la crescita delle dimensioni aziendali e la specializzazione in produzioni ad alta intensitŕ di capitale favoriscano la transizione ad assetti complessi.
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Forni, Marcella. « ImprenditorialitÀ e gestione : la formazione del Gruppo Rizzoli dalle origini alla seconda guerra mondiale ». SOCIETÀ E STORIA, no 133 (octobre 2011) : 449–84. http://dx.doi.org/10.3280/ss2011-133004.

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Résumé :
L'articolo ripercorre il percorso di formazione e strutturazione del gruppo editoriale Rizzoli, tra le protagoniste dell'industrializzazione del settore, nel periodo compreso tra i primi anni del novecento, che vede la formazione di un primo nucleo tipografico, e la fine del secondo conflitto mondiale. Lo studio prende avvio da un esame della formazione tecnica e imprenditoriale del tipografo nella Milano dei primi del secolo, e prosegue in una valutazione dell'ambito specifico di inserimento delle prime societÀ a marchio Rizzoli. Fondamentale per comprendere l'evoluzione societaria e gestionale dell'impresa, sia sul breve che sul medio periodo, č ritenuta la ricostruzione delle partnerships instaurate dall'azienda fin dai primi anni di attivitÀ, alla base dell'attestazione della ditta a livello nazionale. Parallelamente, vengono seguite le operazioni di diversificazione produttiva che porteranno l'azienda ad un'espansione nel settore editoriale, principalmente orientata verso produzioni a grande tiratura, per le quali verranno studiate dopo la metÀ degli anni venti apposite politiche pubblicitarie/di marketing: l'autore si sofferma a questo proposito sulla forte compenetrazione tra le attivitÀ del gruppo, estese nel corso degli anni trenta alla produzione cinematografica. Un'analisi delle vicende societarie di questo periodo evidenzia come il successo economico dell'attivitÀ porti ad un'emancipazione del gruppo dai suoi primi finanziatori, con un rientro della gestione nell'ottica tipicamente italiana della conduzione familiare delle imprese.
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Genovino, Cinzia, et Rosa Maria Caprino. « Il ruolo della banca nel processo di innovazione del modello di business ». ESPERIENZE D'IMPRESA, no 2 (janvier 2021) : 69–105. http://dx.doi.org/10.3280/ei2018-002005.

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Résumé :
Il contributo rappresenta un approfondimento del Rapporto MACREF Strategie di integrazione tra produzioni agroalimentari e turismo ed in particolar modo il ruolo della banca nei processi d'innovazione dei modelli di business per le PMI. Si è cercato di offrire un'analisi critica della letteratura sul tema della scelta relativa alla struttura finanziaria efficiente delle imprese, con particolare riguardo alla realtà delle piccole e medie imprese italiane, ed in particolar modo del settore agroalimentare, attraverso una visione della letteratura empirica sull'argomento. Le PMI si caratterizzano tradizionalmente per l'uso quasi esclusivo di capitale di debito nella copertura del fabbisogno finanziario e presentano di conseguenza una struttura finanziaria quanto mai semplificata, nella maggior parte dei casi composta dal debito bancario da una parte e dal capitale dei soci fondatori dall'altra. In questo momento di crisi e di particolare frammentazione del tessuto societario italiano, in particolar modo quello del comparto agroalimentare, un ruolo determinante è stato rivestito dagli istituti bancari anche come gestori di garanzie e contributi pubblici. La scarsa patrimonializzazione delle nostre aziende, spesso a carattere e proprietà familiare, è stata negli anni supplita con un forte ricorso al credito bancario, dal quale le imprese sono diventate dipendenti a scapito di un corretto equilibrio finanziario. L'intero sistema si trova difronte ad una rieducazione finanziaria, dunque sia le imprese che le banche, quest'ultime spinte dall'innovazione tecnologica e dalla ricerca di redditività, si accingono al superamento della loro tradizionale veste istituzionale legata alla erogazione di credito. Gli istituti di credito possono e stanno quindi trasformando in opportunità tale situazione rivedendo i propri modelli distributivi e di business per diversificare le proprie fonti di reddito concentrandosi sull'offerta di nuovi servizi ad alto valore aggiunto alle imprese, sostenendo lo sviluppo e la crescita economica del nostro paese. Oggi il ruolo trainante della ripresa è infatti rappresentato da quelle imprese che sono innovative, che sanno coniugare la produttività e la tecnologia, che si aggregano tra loro o che si internazionalizzano: è proprio a queste impr- se che il sistema bancario deve guardare offrendo loro un supporto non solo in termini finanziari ma in termini di esperienza, conoscenze, competenza e consulenza.
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Mendes, Henrique Alberto, et Maria do Socorro Furtado Veloso. « Documentar e ir a campo : aproximações com o jornalismo na produção romanesca de José Saramago ». Revista Mídia e Cotidiano 14, no 2 (28 mai 2020) : 65. http://dx.doi.org/10.22409/rmc.v14i2.41214.

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Résumé :
Este trabalho visa expor considerações sobre os modos de produção romanesca do escritor José Saramago (1922-2010) que suscitam aproximações com o campo do jornalismo, possivelmente advindas de passagens do autor de Memorial do convento por veículos da imprensa portuguesa. Saramago foi um escritor que assumiu a função social do narrador, no sentido benjaminiano, seja como intervencionista público, seja como literato. Há, portanto, neste trabalho, essa relação entre o papel social da narração e a necessidade de resgate do diálogo e da compreensão na intermediação das relações societais, onde evocaremos duas obras do autor, num encontro interdisciplinar entre a sociologia, o jornalismo e o literatura. Nesta leitura mais abrangente, nossa intenção é propor o resgate da dimensão do discurso criativo e interventivo na construção de narrativas.
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Moraes, Carlos Eduardo Mendes de, Amanda Mimoso Rodrigues Coelho et Alessandro Jocelito Beccari. « Epistolae Iapanicae : cartas dos primeiros jesuítas portugueses no Japão / Epistolae Iapanicae : The Letters of the First Portuguese Jesuits in Japan ». Caligrama : Revista de Estudos Românicos 24, no 3 (18 décembre 2019) : 67. http://dx.doi.org/10.17851/2238-3824.24.3.67-84.

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Resumo: As Cartas Japonesas (Epistolae Iapanicae) são documentos que registram a ação dos jesuítas portugueses em terras japonesas a partir do ano de 1549. Essas cartas tinham como finalidade comunicar à coroa as ações (e consequentemente, as dificuldades) das missões enviadas ao Oriente, tanto no tocante à condução da catequização, quanto da conversão, que eram os intuitos principais na promoção da expansão da religião católica, mas que traziam no seu bojo outras intenções, como o avanço econômico e político sobre aquela população. A obra em estudo resulta da reunião das mais significativas cartas enviadas a Portugal. Escritas originalmente em português, elas foram posteriormente traduzidas para o neolatim, sob o título Epistolae iapanicae, de multorum gentilium in uariis insulis ad Christi fidem, per Societas nominis Iesu Theologos Conuersione. A edição dessas cartas, neste formato, deu-se no ano de 1569, pelo editor Ruitger Velpius (1540-1615), pela Universidade de Lovaina, com prólogos e subtítulos de Hannardus Gameren Mosaeus (1530-1569) e o patrocínio de Alberto V, Duque da Baviera (1528-1579). A proposta deste artigo é discutir o processo de composição desta obra a partir das suas características enquanto trabalho resultante de compilação de documentos esparsos, aqui tratados como fontes primárias, em que se levam em conta aspectos contextuais como mecenato, intenções editoriais e os processos de adequação da difusão dos documentos inacianos aos propósitos de expansão religiosa, política e comercial, transformando um arquivo de cartas de circulação restrita em obra impressa de valor essencial para as intenções expansionistas de Portugal.Palavras-chave: historiografia linguística; retórica; jesuítas; Japão.Abstract: The Japanese Letters (Epistolae Iapanicae) are documents which record the activity of the Portuguese Jesuits in Japanese territory from 1549. These letters were intended to report to the crown the actions (and consequently the difficulties) of missions sent to the East, both in terms of conducting catechization and conversion, which were the main purposes for promoting the expansion of the Catholic religion, but which brought with it other intentions, such as economic and political advantages taken of that population. The work under study results from the gathering of the most significant letters sent to Portugal. Originally written in Portuguese, they were later translated into Neo-Latin, under the title Epistolae Iapanicae, de multorum gentilium in variis insulis ad Christi fidem per societatis nominis Iesu Theologos conuersione. These letters were edited in this format in 1569 by editor Ruitger Velpius (1540-1615), at the University of Leuven, with prologues and subtitles by Hannardus Gameren Mosaeus (1530-1569), sponsored by Alberto V, Duke of Bavaria (1528-1579). The purpose of this article is to discuss the process of composing this work considering its characteristics as a product resulting from the compilation of scattered documents, treated here as primary sources, which take into account contextual aspects such as patronage, editorial intentions and the processes of adaptation of the diffusion of Ignatian documents for religious, political and commercial expansion purposes, transforming an archive of restricted circulation letters into a printed work of great value to Portugal’s expansionist intentions.Keywords: Linguistic Historiography; Rhetoric; Jesuits; Japan.
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Di Lieto, Giovanni. « Guida al diritto societario australiano per fare impresa in Victoria (General Guide to the Australian Company Law for Italian Businesses) ». SSRN Electronic Journal, 2014. http://dx.doi.org/10.2139/ssrn.3266233.

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Thèses sur le sujet "Impresa societaria"

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Liace, Gianfranco. « Le operazioni con parti correlate ». Doctoral thesis, Luiss Guido Carli, 2008. http://hdl.handle.net/11385/200760.

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Résumé :
Le operazioni con parti correlate. Le operazioni con parti correlate nel regolamento emittenti e nel tub. I codici di autodisciplina. Il confine tra il conflitto di interessi e operazioni con parti correlate.
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2

Bianchi, Luca <1992&gt. « Analisi degli indicatori del dissesto societario ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16300.

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Résumé :
L'elaborato dopo un iniziale esposizione dell'evoluzione dei concetti crisi e insolvenza si sposterà sull'analisi dell'efficacia dei principali indicatori del dissesto societario. L'analisi si basa anche sulla nuova riforma della legge fallimentare (L.19 ottobre 2017, n. 155), il codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza, che espone quelli che saranno i parametri per riconoscere il dissesto e che entrerà definitivamente in vigore ad agosto 2020. Si prenderanno in esame i parametri che segnalano le possibili condizioni di dissesto anche in relazione alle responsabilità ed obblighi che verranno introdotte. Formulando ipotesi e applicando i termini di raffronto della riforma a serie storiche di campioni di società, italiane o estere, si potrà osservare l'adeguatezza dei valori scelti, traendone adeguate considerazioni.
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Pasquon, Federico <1998&gt. « Il Workers Buyout come caso di transizione di governance societaria : studio delle relative criticità dalla prospettiva dei lavoratori ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21837.

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Résumé :
Negli ultimi tempi di difficoltà e crisi economiche, sta assumendo sempre maggiore rilevanza anche in Italia e in Veneto il fenomeno del workers buyout, attraverso il quale i dipendenti di un’azienda salvano la propria impresa in difficoltà acquisendone la proprietà. Questo tipo di operazioni si è dimostrato essere un’ottima soluzione per combattere la disoccupazione e permettere ai lavoratori di non perdere l’enorme patrimonio e bagaglio di esperienza situata, accumulati nel corso della loro vita lavorativa. Questo elaborato di tesi tratta la tematica del workers buyout, indagando la fase di transizione di governance societaria verso una maggiormente democratica e mira a studiare in particolare come fare tale transizione e quali siano le relative criticità dal punto di vista dei lavoratori coinvolti in questo processo e nel complesso cambio di mentalità necessario che può essere loro richiesto nel passaggio da lavoratori a imprenditori. Tale elaborato si struttura in tre capitoli che si focalizzano rispettivamente sul tema della corporate governance in generale e sulla sua relazione con la performance e sulla partecipazione dei dipendenti nel board, sulla tematica del workers buyout che verrà ampiamente analizzata e discussa e, infine, su un’analisi empirica atta a comprendere e spiegare come fare questa transizione e le sue criticità e passaggi chiave.
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DE, PAOLI AMBROSI ROBERTA. « LA SUCCESSIONE NELL¿ATTIVITÀ DI IMPRESA. ANALISI COMPARATA E INDAGINE SULLA (PRESUNTA) ESTRANEITÀ DELLA CAUSA SOCIETATIS AL FENOMENO SUCCESSORIO ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2015. http://hdl.handle.net/2434/265785.

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Résumé :
The scope of this work is to provide a comparative analysis on the relationship between the Law of Successions and Corporate Law. In each legal system the Law of Succession and the Corporate Law goals diverge. The Law of Successions is focused on transfer and divide among all of his/her heirs the estate that a testator has acquired during his or her life. In contrast, Corporate Law concerns the concentration. The research takes into account the crucial role that family firms played in European area. In particular, family firms contribute significantly in the economic growing implying long-term stability. First, this thesis considers as a priority for European Union the fact that citizens must be able to organise in advance their succession, in particular with respect to mortis causa successions in a context of their increasing mobility. To show whether and how Corporate law diverges to the law of succession, I analyse some fixed limits to one’s testamentary freedom as the prohibition of testamentary contract/agreement (“patti successori”) or as the right to a compulsory portion. England legal system embraces the rule of the testamentary freedom. In contrast, French and the Italian legal system establish the prohibition of testamentary contract/agreement (“patti successori”), in addition to the right to a compulsory portion rule of restriction. However the French legal system enacted in 2001 and 2006 two reforms, which implied a significant deviation from these rules. The study of these limitations helped the research about the provisions under the articles of association because there are a number of ways in which company law and inheritance law can work together, though Company Law must not constitute the way to evade Succession Law.
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5

Basso, Elisa <1992&gt. « LA CREAZIONE DI VALORE E MIGLIORAMENTO GESTIONALE DEL GRUPPO SOCIETARIO TRAMITE L’OPERAZIONE DI FUSIONE. IL CASO SPECIFICO : L’ANALISI DEL GRUPPO CEBI ITALY ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10691.

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DI, NOIA JLENIA. « Potere di Mercato, Innovazione e Finanziarizzazione ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2021. http://hdl.handle.net/10280/108954.

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Résumé :
Questa tesi studia le cause e le implicazioni di due fenomeni in particolare: la finanziarizzazione e la digitalizzazione. Nello specifico, il primo capitolo contiene un'analisi empirica sulle determinanti del Surplus Wealth delle società (una misura del potere di mercato) e dell’impatto degli investimenti finanziari sugli investimenti in capitale. Complessivamente, i risultati supportano l'evidenza sulla shareholders' value orientation; in media, i profitti finanziari sembrano favorire sia gli investimenti in capitale fisico che intangibile, mentre emerge un effetto trade-off tra questi ultimi e gli investimenti finanziari (non per i monopolisti operanti nel settore IT). Nel secondo capitolo viene sviluppato un modello teorico ad agenti eterogenei che combina la crescita endogena (modello K+S) alle frizioni finanziarie (modello CATS) ed introduce un mercato obbligazionario dove le imprese possono emettere/acquistare obbligazioni societarie. L'innovazione avviene per mezzo del capitale intangibile IT, le cui proprietà intrinseche legate all’intelligenza artificiale favoriscono l'accumulazione di liquidità, accentuata poi dai profitti finanziari. Da una prospettiva macroeconomica, le simulazioni suggeriscono che gli investimenti in obbligazioni da parte delle imprese impattano negativamente sull'occupazione, frenando il progresso tecnologico e la crescita economica, salvo che la liquidità investita in bonds superi un certo valore-soglia (omogeneo tra le imprese), ma al costo di un maggior rischio di fallimento e di un incremento delle posizioni Ponzi.
The present thesis deals with two main phenomena: financialization and digitalization. The first chapter aims at empirically investigating the determinants of corporations' Surplus Wealth (a measure of market power) and the impact of financial investments on capital investment decisions. Overall, additional evidence on shareholders' value orientation is provided; on average, realized financial profits seem to be beneficial to both physical and intangible capital investment, whilst current financial investments appear to generate a trade-off effect (not for monopolists operating in the IT sector). The second chapter develops a theoretical agent-based model combining endogenous growth (K+S model) and financial frictions (CATS model) together with a market for corporate bonds where firms can both issue and purchase bonds. IT intangible capital is assumed to be the channel through which innovation propagates and its specific advertising properties stemming from artificial intelligence are able to foster liquidity accumulation, which is boosted when financial investments begin to play a role. Simulations suggest that, from a macroeconomic perspective, companies' purchase of corporate bonds is not beneficial to employment, technological progress and growth, except for the case where liquidity invested in bonds is beyond a common threshold across firms but at the cost of higher bankruptcy risk and Ponzi positions.
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7

MENCARELLI, ENRICA. « Gruppi di imprese e soggettività passiva nell'imposta sul valore aggiunto ». Doctoral thesis, 2008. http://hdl.handle.net/11573/1070675.

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Résumé :
La Legge di Bilancio 2017 ha introdotto nell'ordinamento giuridico italiano il regime impositivo di matrice europea conosciuto come “gruppo i.v.a.”, che apporta interessanti innovazioni di carattere pratico e teorico nella concezione dei gruppi di imprese e nel relativo trattamento ai fini tributari. In particolare, la disciplina del gruppo i.v.a. prevede che, per effetto dell’esercizio di una specifica opzione, il gruppo di imprese – definito sulla base di peculiari legami di carattere finanziario, economico e organizzativo – assurga al ruolo di “soggetto passivo” dell’imposta sul valore aggiunto. Ciò costituisce una novità di assoluto rilievo nel nostro ordinamento, in quanto il gruppo di imprese, pur configurandosi quale entità economicamente unitaria, non era mai stato riconosciuto dotato di soggettività giuridica. La ricerca, dunque, ha perseguito l’obiettivo di esaminare compiutamente le caratteristiche, i presupposti e gli effetti del regime di gruppo, allo scopo di indagare l’attitudine del gruppo ad atteggiarsi quale “soggetto” (e – segnatamente – quale “soggetto passivo”) nel sistema dell’imposta sul valore aggiunto.
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SALTARELLI, SALVATORE. « Comunione legale tra coniugi e partecipazioni sociali : la posizione del coniuge non acquirente ». Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11573/1108199.

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Résumé :
Scopo della presente ricerca è indagare i rapporti tra il regime della comunione legale dei beni e le partecipazioni sociali, con particolare riguardo alla posizione del coniuge non acquirente. In particolare, si intende studiare: 1. se le partecipazioni sociali, o alcune di esse, possano essere oggetto della comunione legale; 2. quali siano gli effetti della eventuale applicazione della comunione. Tali questioni, ad ormai oltre quaranta anni dalla riforma del diritto di famiglia del 1975, rivestono ancora notevole interesse. Da un lato, infatti, il dibattito dottrinale e giurisprudenziale in merito è rimasto aperto: anche gli ultimi anni hanno visto contributi scientifici e sentenze di legittimità sposare orientamenti contrastanti. Dall’altro, gli stessi problemi presentano una notevole rilevanza pratica: i matrimoni in regime di comunione legale sono, come si avrà modo di meglio precisare, ancora numerosi, ed altrettanto frequenti sono i casi in cui alcuno dei coniugi detenga partecipazioni societarie. Nel presente lavoro, dopo una brevissima ricognizione dei caratteri fondamentali del regime della comunione legale, si illustrerà l’emersione del problema nella casistica giurisprudenziale. Ciò allo scopo di meglio chiarire la rilevanza concreta della ricerca ed individuare gli interessi contrastanti che devono trovare composizione nelle soluzioni da proporre. Quindi, si illustreranno le diverse opzioni interpretative proposte nel tempo dagli operatori del diritto, analizzandone i rispettivi argomenti. La ricostruzione che si sostiene è quella che distingue le partecipazioni sociali sulla base della loro destinazione. In particolare, nei casi in cui l’acquisto della partecipazione sia finalizzato all’esercizio di attività personale del coniuge acquirente, si ritiene applicabile l’art.178 c.c.. Detta norma assoggetta i beni destinati all’esercizio dell’impresa di uno dei coniugi costituita dopo il matrimonio ad una forma di comunione differita: gli stessi se ne considerano oggetto, infatti, solo se sussistono allo scioglimento della stessa. La ratio dell’art.178 è tutelare la libertà economica del singolo coniuge senza sacrificare del tutto la partecipazione dell’altro alle ricchezze accumulate durante il matrimonio. Tale esigenza ricorre sia quando l’attività è esercitata in forma individuale, sia quando è esercitata in forma associata con altri con un coinvolgimento personale del coniuge. La società è lo strumento per l’esercizio collettivo dell’impresa, all’interno del quale i soci possono essere più o meno personalmente coinvolti nell’attività che costituisce l’oggetto sociale a prescindere dal tipo utilizzato. Se attraverso la partecipazione societaria il coniuge svolge la propria attività personale, deve essergli riconosciuta la stessa tutela della libertà economica che il diritto di famiglia accorda all’imprenditore individuale. La partecipazione sarà dunque sottratta alla comunione immediata ai sensi dell’art.178, quale bene destinato all’esercizio dell’impresa. In caso contrario, invece, la partecipazione costituirà un acquisto suscettibile di cadere nella comunione immediata, a meno che non ricorra una causa di esclusione ai sensi dell’art.179. Assumeranno rilevanza, dunque il coinvolgimento personale del coniuge nella attività societaria e il fatto che egli tragga dalla stessa una rilevante porzione del suo reddito. Questo criterio, che ha trovato anche l’avallo della giurisprudenza di legittimità, è rispettoso del dato normativo e contempera adeguatamente gli opposti interessi alla compartecipazione agli acquisti e alla libertà di iniziativa economica. Si vedrà altresì che l’indagine sulla strumentalità della partecipazione ad attività personale del socio deve essere compiuta in concreto, e non sulla base di criteri rigidamente formali, quali il tipo di società interessato o la responsabilità connessa alla partecipazione. Tale soluzione è coerente con l’impianto normativo della riforma del 1975 e trae ulteriore forza sia dalle recenti evoluzioni del diritto societario, sia da un raffronto con la realtà economica del tessuto imprenditoriale italiano. Sul primo punto, si pensi, in particolare, alla società a responsabilità limitata, società di capitali dove grande rilievo è dato alla persona del socio e che la riforma del 2003 ha definitivamente “staccato” dalla società per azioni modellandola sulla figura dei “soci-imprenditori”. Ad oggi, su circa 850.000 società di capitali presenti in Italia, più di 815.000 sono proprio società a responsabilità limitata. Non può negarsi, dunque, che i tipi societari capitalistici, inclusa la società per azioni, vengono spesso utilizzati per lo svolgimento di attività in cui almeno alcuni dei soci sono personalmente coinvolti. I dati statistici mostrano un’amplissima prevalenza, tra le società di capitali, di compagini sociali molto ristrette, con presenza di singoli soci persone fisiche titolari di partecipazioni di controllo. Sul fronte opposto, la recente legislazione tributaria esplicitamente ammette società semplici “di mero godimento”, società personali che sicuramente non hanno la connotazione di strumento per l’attività personale dei soci. L’adozione del criterio basato sulla destinazione costituisce il punto di partenza per l’analisi delle diverse problematiche inerenti il rapporto tra la comunione legale e l’organizzazione sociale. Difatti, l’effetto della comunione, quando operante, è automatico, ma tutte le società sono caratterizzate da regole proprie concernenti la circolazione delle partecipazioni e l’esercizio dei diritti sociali. Occorre dunque analizzare dapprima se e in quali forme il coniuge non acquirente possa far valere la contitolarità nei confronti dell’organizzazione; e quindi come debba esser regolato l’esercizio dei diritti sociali relativi alla partecipazione cointestata. In particolare, su quest’ultimo punto, si indagherà se le regole della comunione legale siano “autosufficienti” ovvero se occorra fare in ogni caso riferimento alle norme sulla contitolarità di partecipazioni (art.2347 e 2468 c.c.). Dall’altro lato, si indagherà sulle conseguenze in tema di responsabilità per le obbligazioni sociali, ove prevista, e per l’esecuzione dei conferimenti, sia nel caso di partecipazione cointestata, sia nel caso di partecipazione rimasta intestata al solo coniuge acquirente. Inoltre, ci si dovrà soffermare sugli effetti della comunione differita ex art.178 c.c., sui quali si registrano posizioni contrastanti. Stanti le rilevanti differenze di disciplina, saranno analizzate separatamente le società di persone, le società di capitali, le società cooperative e le società tra professionisti.
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Livres sur le sujet "Impresa societaria"

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Bucelli, Andrea, et Gianni Galli, dir. Impresa e successioni. Florence : Firenze University Press, 2008. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-8453-767-6.

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Résumé :
Con particolare attenzione al nuovo istituto del patto di famiglia, il volume considera le implicazioni civilistiche, fiscali e aziendali del passaggio generazionale di aziende e partecipazioni societarie. Con sensibilità teoriche e pratiche, i sei contributi costituiscono per lo più la rielaborazione delle relazioni presentate nel recente Convegno sul «Patto di famiglia», organizzato congiuntamente dalla Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Firenze e dalla Fondazione dei Dottori commercialisti ed Esperti contabili di Firenze.
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2

Vella, Francesco. Gli statuti delle imprese cooperative dopo la riforma del diritto societario. Torino : G. Giappichelli, 2004.

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Paolone, Giuseppe. Il bilancio di esercizio delle imprese in funzionamento e dei gruppi societari. Torino : G. Giappichelli, 1992.

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4

Raffaele, Perna. Public company e democrazia societaria : Voto per delega e governo delle imprese nel capitalismo statunitense. Bologna : Il Mulino, 1998.

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De Nigris, Maria Teresa, Gloria Ludovisi et Matteo Paoletti, dir. La Società Teatrale Internazionale 1908-1931. Archivio e storia di una grande impresa teatrale. Viella editrice, 2016. http://dx.doi.org/10.52056/9788867288236.

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Résumé :
La Società Teatrale Internazionale (STIn) rappresenta un caso di studio eccezionale nel panorama italiano. Fondata nel 1908 da un gruppo di speculatori convinti di risolvere la crisi del teatro attraverso i mezzi propri della grande industria, la STIn è nazionalizzata nel 1926 dal Governatorato fascista di Roma e liquidata nel 1931. Nei suoi 23 anni di vita la STIn gestisce i maggiori teatri italiani, dal Costanzi di Roma al Regio di Torino, stringe accordi con numerose sale internazionali e coinvolge i principali artisti, impresari e compositori della sua epoca, da Mascagni, che della società sarà azionista e direttore, all’editore Sonzogno. La complessa ed entusiasmante parabola della STIn può essere ricostruita attingendo ai numerosi fascicoli dell’archivio societario che, conservato presso l’Archivio Storico Capitolino di Roma, rappresenta uno dei pochi archivi di società teatrale giunto a noi integralmente per ampi tratti della sua storia. Dell’Archivio STIn, recentemente riordinato, questo volume pubblica l’inventario.
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6

Scappaticci, Gabriele. Fusioni Societarie Nelle Imprese Di Telecomunicazione : Raccolta e Commento Alle Più Importanti Fusioni Societarie Del Settore Dal 1989 Al 2015. Independently Published, 2017.

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