Thèses sur le sujet « Il contratto di nexum »

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1

Illica, Magrini Elena <1980&gt. « Il contratto di logistica ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/752/1/Tesi_Illica_Magrini_Elena.pdf.

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2

Illica, Magrini Elena <1980&gt. « Il contratto di logistica ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/752/.

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3

Pottino, Simone Maria <1975&gt. « Il contratto di investimento ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2729/1/Pottino_Simone_Maria__Il_contratto_di_investimento.pdf.

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4

Pottino, Simone Maria <1975&gt. « Il contratto di investimento ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2729/.

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5

Guzzardi, Gaetano. « Il contratto di rete ». Doctoral thesis, Università di Catania, 2013. http://hdl.handle.net/10761/1361.

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Résumé :
Il presente lavoro mira a fornire una disamina delle ragioni che hanno indotto il legislatore a intervenire - per il tramite dell art. 3, co. 4-ter ss., l. n. 33/09 e successive modifiche - sul tema della cooperazione di tipo reticolare. Il contratto di rete nasce dalla avvertita necessità di dotare le imprese di uno strumento negoziale duttile, con cui poter perseguire lo scopo di accrescere, individualmente e collettivamente, la propria capacità innovativa e la propria competitività sul mercato . Esso appare come un nuovo modello di cooperazione, caratterizzato dalla comunione dello scopo e da un intenso rapporto fiduciario senza alcuna compromissione della autonomia e indipendenza delle imprese aderenti. Il contratto di rete, definito trans-tipico , riferibile cioè anche a modelli negoziali già esistenti, potrebbe presentarsi sia come un contratto normativo , con il quale convenire regole di condotta cui uniformare l attività delle imprese aderenti, sia quale vero e proprio "contratto operativo", con cui poter istaurare rapporti con i terzi e partecipare direttamente alla competizione internazionale. Alla luce di ciò, si è resa necessaria un analisi dei possibili rimedi risarcitori e di condivisione del rischio miranti a scongiurare e internalizzare le diverse tipologie di rischio a cui gli imprenditori in rete vanno incontro. Rimessa, altresì, all autonomia contrattuale delle parti per il tramite della novella di cui alla l. n. 134/12 è la scelta di attribuire soggettività giuridica alla rete di imprese, a testimonianza del fatto che elemento centrale del nuovo modello di cooperazione non è la struttura della rete quanto, piuttosto, il suo programma, per la cui realizzazione è possibile costituire un apposito patrimonio nella duplice forma del fondo comune (a cui applicare, in caso di compatibilità, le disposizioni di cui agli artt. 2614 e 2615, secondo comma c.c.) o dei patrimoni destinati ex art. 2447 bis. c.c.
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6

Zanetton, Elena <1992&gt. « IL CONTRATTO DI RETE ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9930.

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Résumé :
Il contratto di rete è un modello di collaborazione tra imprese che consente, pur mantenendo la propria indipendenza, autonomia e specialità, di realizzare progetti ed obiettivi condivisi, incrementando la capacità innovativa e la competitività sul mercato
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7

Borgato, Mattia <1991&gt. « Il contratto di leasing ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11485.

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Résumé :
Il lavoro svolto mira ad approfondire i principali aspetti relativi al contratto di leasing. Composto in tre capitoli, il primo inizia con un tono generale, iniziando da un excursus storico e toccando temi quali il quadro normativo che regola l’istituto, la diffusione del contratto e le principali tipologie di leasing. Il capitolo centrale si focalizza sul contratto vero e proprio, analizzando approfonditamente sia la fase precontrattuale sia i vari elementi che lo compongono, comprese le vicende che possono presentarsi in corso d’opera. Non manca la questione inerente alla problematica della causa e natura del contratto. Termina con la tematica dell’inadempimento e la risoluzione del contratto.
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8

Butera, Eleonora. « IL CONTRATTO DI RETE ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2017. http://hdl.handle.net/10447/221689.

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9

Beretta, A. M. « IL CONTRATTO DI RETE ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2015. http://hdl.handle.net/2434/270618.

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Résumé :
The paper aims to analyze the enterprise network contract, “contratto di rete”, which was introduced with Italian Law April 9, 2009 n. 33 and subsequent amendments. In particular, the author considers the changes recently introduced, with Laws 134/2012 and 221/2012, which have introduced a system of "optional subjectivity“ for enterprise networks, clarifying some doubts on the legal regulation of network contracts. However, these changes have lead to a fragmentation within the laws. With these regulatory changes, the paper aims to study the enterprise network contract legislation in the perspective of institutions and civil groups, in order to reconstruct a complete and consistent picture of the applicable regulations of the various types of business networks.
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10

OTTOLINA, ALESSANDRO MARIA. « Il contratto di convivenza ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2017. http://hdl.handle.net/10281/170835.

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Résumé :
La tesi ha ad oggetto il contratto di convivenza e ne analizza la natura e il contenuto sia durante il regime di atipicità che dopo l'introduzione della relativa figura tipica ad opera della L. 76/2016. Sommario: 1. LA CONVIVENZA E LA LEGGE N. 76/2016 - 2. IL CONTRATTO DI CONVIVENZA NELLA L. 76/2016: NATURA, FORMA E PUBBLICITA’ - 3. IL CONTENUTO DEL CONTRATTO DI CONVIVENZA - 4. Il DECESSO DEL CONVIVENTE E I MEZZI CONTRATTUALI PER LA REGOLAMENTAZIONE DELLA SUCCESSIONE - 5. INVALIDITA’ E SCIOGLIMENTO DEL CONTRATTO DI CONVIVENZA E CESSAZIONE DEL RAPPORTO - 6. CONTRATTO DI CONVIVENZA E DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO
The thesis analyses the cohabitation agreement ("contratto di convivenza") and deals with the nature and the content of such topic during the atypical regime as well as following the introduction of its typical form under Italian Law No.76/2016. Contents: 1. THE COHABITATION AND THE LAW No. 76/2016 - 2. THE AGREEMENT IN THE LIVING LAW No. 76/2016: NATURE, FORM AND PUBLICITY - 3. THE CONTENT OF THE COHABITATION AGREEMENT - 4. DEATH OF PARTNER CONTRACT AND MEANS FOR THE REGULATION OF SUCCESSION - 5. INVALIDITY AND TERMINATION OF COHABITATION CONTRACT - 6. COHABITATION CONTRACT AND PRIVATE INTERNATIONAL LAW
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Costa, Federica <1978&gt. « Il contratto di trasporto di energia elettrica ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/751/1/Tesi_Costa_Federica.pdf.

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Costa, Federica <1978&gt. « Il contratto di trasporto di energia elettrica ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/751/.

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MEIFFRET, FRANCESCO. « Codatorialità e contratto di rete di impresa ». Doctoral thesis, Università degli studi di Pavia, 2017. http://hdl.handle.net/11571/1203266.

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Résumé :
L'elaborato analizza lo sviluppo del principio della codatorialità all'interno dell'ordinamento giuridico italiano
L'elaborato analizza lo sviluppo del principio della codatorialità all'interno dell'ordinamento giuridico italiano
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14

MANZO, FABIO COSIMO. « Il contratto autonomo di garanzia ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2010. http://hdl.handle.net/2108/202063.

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Résumé :
La tesi prende avvio dall'analisi delle origini storiche della garanzia autonoma e dalla disamina della sua struttura, con particolare attenzione alla problematica della sua ammissibilità nel nostro ordinamento alla luce delle difformità rispetto alla fideiussione codificata. Viene altresì dedicata ampia riflessione in merito ai caratteri che il contratto autonomo assume nei principali ordinamenti europei e a come questo istituto è stato accolto e si è sviluppato in seno ai medesimi. Il lavoro analizza inoltre, la fattispecie del contratto autonomo di garanzia e le sue problematiche all’interno dell’ordinamento italiano con particolare riguardo al problema della causa. L’Autore ripercorre in particolare le principali soluzioni date dalla dottrina e dalla giurisprudenza all’ipotesi di abuso rappresentata dalla c.d. escussione fraudolenta. Il saggio mira, pertanto, a suggerire delle tecniche di tutela contro le più frequenti ipotesi di abuso, movendo dall’analisi del contratto autonomo di garanzia nella sua dimensione fisiologica Nell'ultima parte, vengono presi in considerazione i vari modelli di garanzia autonoma che sono stati elaborati dalla prassi commerciale ed avallati dalla giurisprudenza. A tal riguardo, l’autore analizza gli orientamenti giurisprudenziali maggioritari che ammettono le forme di garanzia autonoma evidenziandone i tratti distintivi rispetto a quelle di natura accessoria.
The thesis begins with the analysis of the historical origins of the autonomous guarantee and from the close examination of its structure, with particular attention to the problem of its admissibility in our regulation in the light of the discrepancy compared to the guarantee codified. It is also dedicated a broader reflection on the characters that the autonomous contract takes on in the main European regulations systems and how this institute was welcomed and has developed within the same. In addition the work analyzes the typology of the autonomous contract of guarantee and its issues within the Italian legal system with particular consideration to the problem of the cause. The author in particular traces the main solutions given by the doctrine and jurisprudence to the hypothesis of abuse represented by the c.d fraudulent summon. Thence the essay aims to advise some techniques of protection against the most frequent hypothesis of abuse, moving from the analysis of the autonomous contract of guarantee in its physiological dimension. In the last part, are taken into account various models of independent guarantee that were processed by the commercial routine and guaranteed by the law. In this regard, the author analyzes the main legal guidelines that allow forms of autonomous guarantee highlighting the distinctive strokes compared to those of secondary nature.
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Mangano, Fabio Salvatore. « Il contratto di gestione patrimoniale ». Doctoral thesis, Università di Catania, 2012. http://hdl.handle.net/10761/1134.

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Résumé :
Il presente lavoro analizza la fattispecie del contratto di gestione patrimoniale, meglio nota come contratto di gestione di portafogli di investimento, disciplinata dall'art. 24 del d.lgs. n. 58/1998. Muovendo dall'evoluzione normativa del fenomeno delle gestioni patrimoniali, ci si è soffermati sulla struttura e sul funzionamento del contratto di gestione di portafogli di investimento. Si è tentato, quindi, di inquadrare il modello negoziale nell¿ambito dei contratti aventi ad oggetto la prestazione di un servizio di investimento, onde verificarne i tratti comuni e le dovute differenze rispetto ai modelli contrattuali previsti dal codice civile e, in particolare, rispetto al contratto di mandato. In questo quadro sono state analizzate le diverse tesi adottate dalla dottrina e dalla giurisprudenza ed è stata proposta un'interpretazione dei rapporti tra contratto di investimento e singole operazioni attuative dello stesso con rilevanti ricadute in punto di tecniche di tutela azionabili dal contraente in ipotesi di inadempimento dell'intermediario finanziario.
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Guzzon, Cristina <1989&gt. « IL CONTRATTO DI APPALTO PRIVATO ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6752.

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Résumé :
Considerato che attualmente lavoro in un cantiere navale, mi sono appassionata ai rapporti lavorativi che caratterizzano questa tipologia di attività. Tratteremo in questo scritto il contratto di appalto e le sue peculiarità. nonostante nel diritto romano, esso non costituiva una singolare figura contrattuale, includendolo nella nozione di locazione, nell'attuale codice vigente è riuscito ad assumere una propria figura negoziale. Esso rappresenta un contrato tipico dove un soggetto, committente, commissione ad un altro, appaltatore, la realizzazione di un'opera o la prestazione di un servizio; l'appaltatore si impegna ad eseguirla con l'organizzazione dei propri mezzi e gestione a proprio rischio, dietro la liquidazione del corrispettivo. La tesi analizza i punti più salienti del rapporto che si instaura tra committente e appaltatore: dalle responsabilità di entrambi, fino ad arrivare alle cause di estinzione del contratto, siano esse, per esempio, per esatto adempimento che per morte dell'appaltatore.
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17

Cataldo, P. « IL CONTRATTO DI VENDITA INVERSA ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2015. http://hdl.handle.net/2434/269088.

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Résumé :
This thesis focuses on a type of contract, not expressly provided for by the Italian Civil Code but increasingly used, referred to as “reverse sale agreement”. The study arises from a practical transaction observed during a work experience within the legal department of an Italian company operating in the energy sector. Such transaction consisted of the transfer of an industrial premises, located in an area considered no longer strategic for the business plan of the owner and burdened by a decontamination order issued by the public authority. The owner undertook not only to transfer the ownership of the real estate to the assignee, but also to pay a consideration to him, upon the obligations of the latter to become owner of the real estate and to hold the assignor harmless from and indemnified against all liabilities arising from the presence of hazardous material in the property, including materials dating back to periods of time preceding the conclusion of the transfer of the real estate. In addition, the assignee undertook to use the consideration to carry out the decontamination of the land, where he wished to build a shopping center. The thesis analyses some issues connected to this type of agreement, including the admissibility of it within the Italian legal system along with the identification of its most relevant characteristics and the applicable legal framework. The final section illustrates two practical cases which may be subsumed within the scheme of the reverse sale agreement.
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Esposito, Antonella. « Sopravvenienze e contratto di appalto ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2011. http://hdl.handle.net/10556/165.

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Résumé :
2009 - 2010
L’indagine prende le mosse dallo studio da un lato dell’intreccio delle regole civilistiche e pubblicistiche, partendo dall’assunto che l’attività amministrativa, volta alla cura di interessi pubblici, ben può essere esercitata attraverso istituti di diritto privato, nella considerazione che l’autonomia negoziale debba necessariamente innestarsi nell’autonomia funzionale della quale l’amministrazione è portatrice, e dall’altro lato dallo studio del fatto che il perdurare nel tempo del rapporto contrattuale e delle relative situazioni giuridiche possa venire intralciato da accadimenti esterni che possono ostacolare l’attuazione e la realizzazione degli interessi sottesi. La scelta di esaminare proprio il contratto di appalto dipende dal fatto che trattasi di fattispecie in grado di coniugare i due momenti fondamentali della ricerca: per un verso infatti racchiude, quando si tratta di appalto pubblico, sia la fase pubblicistica contraddistinta dall’attività della pubblica amministrazione quale il soddisfacimento dell’interesse pubblico affidato alla sua cura, attraverso l’obbligato rispetto dei canoni fondamentali di trasparenza, efficienza, parità di condizioni nell’accesso al mercato ed economicità, sia la fase privatistica della stipulazione di un contratto, utilizzando tutti quegli strumenti posti a disposizione dei contraenti dal diritto civile e costituenti l’autonomia contrattuale (art. 1321 c.c.), secondo cui le parti sono libere di determinare il contenuto, ovviamente nei limiti imposti dalla legge e sempre che si realizzino interessi meritevoli di tutela secondo il nostro ordinamento. La stessa scelta del contraente dovrà avvenire secondo procedure di evidenza pubblica che, ai sensi dell’art 2, co. 1 d. lgs. 163/2006, dovranno “svolgersi nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza, di libera concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, pubblicità”. L’altro momento della ricerca riguarda un’analisi più strettamente privatistica dello schema negoziale del contratto di appalto, in cui l’interesse del committente e dell’appaltatore alla realizzazione del risultato pone in primo piano le vicende che intercorrono tra la conclusione del contratto di appalto ed il compimento dell’opera. Infatti l’appalto è suscettibile di subire nel corso del suo svolgimento una serie di trasformazioni mutamenti e alterazioni riconducibili alla nozione di modificazione. La ricerca analizza la fase successiva alla stipulazione contrattuale, perché è proprio in questa fase che si fondono i due temi della ricerca. La conclusione del contratto rappresenta il momento finale attraverso il quale si esprimono e si consolidano gli effetti dell'atto negoziale, a sua volta comprendente il bilanciamento delle opposte aspettative controfattuali degli stipulanti. Successivamente alla conclusione, ognuno dei contraenti beneficia della tranche favorevole della stipula, ponendo conseguentemente in essere i comportamenti che, da soli o in concorso con quelli della propria controparte, hanno la funzione di eseguire il contratto. Proprio dallo studio di questo momento si comprende come la stipulazione non sia idonea a cancellare il dna di autorità della pubblica amministrazione che, pur dopo la stipula del contratto, può tornare a valutare l’interesse pubblico per il quale si è determinata a contrarre, decidendo di annullare l’aggiudicazione per motivi di legittimità (entro un termine ragionevole e tenendo conto, ai sensi dell’art. 21 nonies, degli interessi dei destinatari e dei controinteressati) o di revocarla, ai sensi dell’art. 21 quinquies, per sopravvenuti motivi di pubblico interesse per mutamento della situazione di fatto o di nuova valutazione dell’interesse pubblico originario. Assumono, altresì, rilevanza giuridica quelle sopravvenienze in grado di alterare notevolmente sul piano qualitativo (impossibilità e presupposizione) o quantitativo (eccessiva onerosità) la prestazione. In linea di principio, secondo il diritto privato, non è in discussione che il contratto possa subire modifiche le quali possono intervenire o in esecuzione di una specifica clausola di rinegoziazione, inserita preventivamente nel contratto, oppure perché le parti si accordano per rivedere il regolamento contrattuale successivamente alla sua definizione. Dopo una panoramica sull’attività contrattuale della pubblica amministrazione, che conduce al riconoscimento per la pubblica amministrazione della piena soggettività giuridica e quindi la piena e generale possibilità di essere titolare di tutte le posizioni giuridiche tipiche del diritto privato; si analizza, brevemente, la procedura di aggiudicazione dei contratti di appalti pubblici al fine di ricostruire la stessa seguendo lo schema negoziale tipico del diritto privato. Da una siffatta analisi si deduce che soltanto la stipulazione e non l’aggiudicazione equivale ad accettazione dell’offerta, e per tali ragioni si affrontano le vicende modificative successive alla stipula del contratto. Particolare rilievo è dato alla cessione del contratto e al sub-appalto, istituti osservati spesso con sfavore perché in grado di incidere in profondità lo stretto rapporto fiduciario insito nel rapporto tra committente ed appaltatore; da tale sfiducia ne è derivata, infatti, l’impossibilità di disporre mutamenti nella figura del privato contraente senza apposita adesione della stazione appaltante, che autorizzi la modifica soggettiva del rapporto contrattuale. Da tener presente sono anche i casi di successione di un soggetto giuridico nella titolarità di un’impresa appaltatrice, in cui il principio cardine su cui ruota tale interpretazione è quello dell’immodificabilità del soggetto partecipante alla gara, in quanto “l’immutabilità della persona dell’esecutore delle opere ha sempre rivestito per l’amministrazione particolare importanza, se non altro per il fatto che lo stesso viene scelto o dovrebbe essere scelto di regola al termine di un complesso procedimento concorsuale volto innanzitutto a consentire la più ampia partecipazione di imprese e poi ad individuare il soggetto meglio qualificato”. Le modifiche contrattuali affrontate nel lavoro comprendono anche il fenomeno del cd. jus variandi dell’amministrazione sui progetti di opere pubbliche già posti in esecuzione. La relativa disciplina consente all’amministrazione, ove se ne verifichi il bisogno, di introdurre nei progetti di lavori, già in corso di esecuzione, “variazioni od aggiunte” che non siano previste dal contratto e di provvedere a tale scopo “mediante una perizia suppletiva che servirà di base ad una distinta sottomissione o ad un’appendice al contratto principale”. Nel caso di varianti e addizioni oltre i limiti consentiti, l’interesse dell’appaltatore è tutelato mediante il diritto potestativo allo scioglimento del contratto. E da qui parte lo studio circa le fattispecie di estinzione dell’appalto diverse dalle cause tipiche di estinzione dell’appalto comuni ai altri contratti, quali l’adempimento, la risoluzione per inadempimento o per impossibilità sopravvenuta della prestazione dell’appaltatore, il mutuo consenso, il decorso del tempo. Infine, non può mancare un considerevole riferimento alla sorte del contratto nel caso di annullamento dell’aggiudicazione, ed il correlato tema del risarcimento dei danni. Molti degli atti del procedimento amministrativo in tema di pubblici appalti sono infatti suscettibili di essere riguardati sia sotto l’angolo visuale del diritto pubblico, sia sotto quello del diritto privato. Si pensi, per esempio, al bando di gara, che può essere considerato come atto amministrativo, lex specialis della procedura selettiva, sia come invito a offrire; e così all’aggiudicazione, che può essere vista come l’atto conclusivo del procedimento amministrativo in cui la pubblica amministrazione esprime definitivamente la propria volontà (certamente impugnabile davanti al giudice amministrativo) o come accettazione della proposta contrattuale. Dall’analisi effettuata si evidenzia l’impossibilità di descrivere compiutamente il fenomeno rappresentandolo nella rigida contrapposizione di due distinte fasi, senza tener conto degli effetti che ciascuna produce sull’altra, facendone sfumare peraltro i connotati anche in ragione della frequente possibilità di qualificare sotto il profilo privatistico le medesime fattispecie a seconda del particolare caso concreto che di volta in volta occorre affrontare e risolvere. [a cura dell'autore]
IX n.s.
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Zampieri, Elisa <1988&gt. « CESSIONE DEL CONTRATTO DI LEASING E SCISSIONE IN PRESENZA DI UN CONTRATTO DI LOCAZIONE FINANZIARIA : OPERAZIONI A CONFRONTO ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2770.

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Peruzzetto, Alessandra <1990&gt. « Il contratto di rete in Italia ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/9290.

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Résumé :
L'elaborato si propone di analizzare lo strumento del contratto di rete, introdotto in Italia a partire dal 2009, il quale rientra nel fenomeno delle reti di impresa. Viene svolto un confronto con le principali forme di collaborazione contrattuali o che presentano analogie con la modalità di aggregazione in esame. Successivamente, sono stati esaminati gli aspetti dimensionali, territoriali, settoriali e gli obiettivi di tale contratto nel territorio italiano. Infine, è stato rivolto un particolare focus alla regione Veneto.
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PALADINO, FRANCESCO. « La causa nel contratto di lavoro ». Doctoral thesis, Università Bocconi, 2008. https://hdl.handle.net/11565/4051213.

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Vicenzi, Marcelo. « L'interpretazione delle condizioni generali di contratto ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2009. http://hdl.handle.net/11577/3426495.

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Résumé :
This thesis investigates the interpretation of ‘general conditions of contract’ within the context of the ‘massification’ of legally structured business relations. In particular, this discussion adopts the typical interpretation method, which is well-fitted for, and agreeable to the particularities of the relevant contractual mechanism. This mechanism integrates a general proposal aimed to potentially interested parties, rather than particular subjects, and as such should be objective and continuing. Given the circumstances surrounding the formation and execution of the relevant type of contract, which are not pliable to negotiations between the parties, it is desirable for the interpretative standards applicable to transactions entered into pursuant ‘general conditions of contract’ clauses to be typical and abstract in nature. A corollary of this is the impossibility of investigating the common intent of the parties, because the component in absent from these contracts. In addition, interpreting general conditions of contract entails giving consideration to coexisting sources of intelligence, from which an exchange stems between the civil code and in the consumer code. The presence of a significant area of interference between these two sources establishes mutually interdependent influences and joint application of disciplines and rules, either in complementary or in subsidiary cooperation. The plurality of sources for the interpretation of general conditions of contract provides open and pliable interpenetration solutions, but also solutions that provide better protection to the feeble party to the contractual relationship. From this work emerges an autonomous and exceptional interpretative system when compared to more traditions systems, evidencing that the ultimate goal is the protection of the feeble party to these contracts.
Il presente studio esamina l’interpretazione delle condizioni generali di contratto nel contesto della massificazione dei rapporti giuridici negoziali. In particolare, il percorso espositivo adottato si avvale dell’uso del metodo interpretativo tipico. Esso ben si attaglia alla peculiarità del meccanismo contrattuale de quo, che costituisce una proposta diretta alla generalità, e non già a soggetti determinati, ed in quanto tale deve essere oggettiva e costante. In ragione delle circostanze nelle quali ha luogo il raggiungimento dell’accordo, che rendono impossibile qualsiasi discussione o trattativa fra le parti, è desiderabile che i criteri interpretativi da applicare alla contrattazione per condizioni generali siano quelli connotati da tipicità ed astrattezza. Ciò ha come corollario l’impossibilità di indagare la comune intenzione delle parti, perché del tutto inesistente. Inoltre, in materia di interpretazione delle condizioni generali di contratto si osserva la coesistenza di più fonti, circostanza che fa sorgere un dialogo tra il codice civile e il codice del consumo. La presenza di una significativa area di interferenza tra questi ultimi determina una serie di influenze reciproche e l'applicazione congiunta di norme, a volte in modo complementare ed altre in modo sussidiario. La pluralità di fonti nell’interpretazione delle condizioni generali offre, insomma, soluzioni di compenetrazione flessibili e aperte, ma anche soluzioni di maggior tutela per i soggetti più deboli del rapporto contrattuale. Il lavoro svolto fa emergere un sistema interpretativo autonomo ed eccezionale rispetto a quello tradizionale, rilevando come obiettivo finale la tutela del contraente debole.
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CAJANI, LETIZIA. « SOPRAVVENIENZA DI NORMA IMPERATIVA E CONTRATTO ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2019. http://hdl.handle.net/2434/612479.

Texte intégral
Résumé :
Il presente lavoro prende in esame il tema delle sopravvenienze contrattuali e, significativamente, l’incidenza sul contratto della norma imperativa introdotta successivamente alla sua stipulazione. Una tale indagine non ha potuto non prendere avvio dall’analisi dei principi e delle norme che regolano l’efficacia nel tempo della legge civile, soprattutto al fine di verificare se l’applicazione immediata della norma sopravvenuta ai contratti ancora produttivi di effetti, costituisca una violazione del principio di irretroattività della legge di cui all’art. 11 delle disposizioni sulla legge in generale. Una volta escluso tale contrasto è stato necessario individuare il rimedio applicabile. Nonostante le principali tesi proposte in dottrina e giurisprudenza si siano concentrate sui rimedi invalidatori del negozio giuridico, in particolare sull’alternativa tra inefficacia e nullità sopravvenuta del contratto, si è voluta sottolineare l’importanza dei rimedi risolutori che appaiono i più adatti per risolvere il problema oggetto del presente studio. Invero l’adozione di una nuova norma non derogabile destinata ad incidere sul contratto già perfetto con questa confliggente, si presta ad integrare un’ipotesi di impossibilità sopravvenuta dell’oggetto, con conseguente applicabilità della risoluzione di cui agli articoli 1463 e seguenti del codice civile, ancorché con alcuni correttivi suggeriti dalla necessità di tutelare efficacemente l’interesse pubblico sotteso alla disposizione introdotta. Infine si è voluto affrontare il problema speculare, consistente nel determinare l’incidenza sul negozio giuridico dell’abrogazione di una norma imperativa, valutando l’ammissibilità di una validità sopravvenuta.
The present work examines the subject of contractual surpluses and, significantly, the impact on the contract of the mandatory rule introduced after its conclusion. Such investigation should start from the analysis of the principles and norms that regulate the effectiveness of the civil law over time, especially in order to verify if the immediate application of the rule that emerged from the contracts which are still producing effects, constituted a violation of the principle of non-retroactivity of the law pursuant to art. 11 of the provisions on the law in general. Once this contrast was excluded, it was necessary to identify the applicable remedy. Despite the main theses proposed in doctrine and jurisprudence have focused on the invalidating remedies of the legal transaction, in particular on the alternative between ineffective and invalidity of the contract, we wanted to underline the importance of resolving remedies that appear to be the most suitable to solve the problem of the present study. Indeed, the adoption of a new, non-derogable norm intended to affect the already perfect contract with this conflict, is liable to integrate a hypothesis of the impossibility of the object, with the consequent applicability of the resolution referred to articles 1463 and following of the Civil Code , although with some corrections suggested by the need to effectively protect the public interest underlying the provision introduced. Finally, we wanted to tackle the specular problem, consisting in determining the impact on the legal transaction of the repeal of an imperative norm, evaluating the admissibility of a validity.
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BONORA, CHIARA TERESA. « Il contratto di lavoro a progetto ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/213.

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Résumé :
L'autore analizza i punti salienti della nuova disciplina del lavoro a progetto introdotto con il D. Lgs. 10 settembre 2003, n. 276. L'analisi muove dall'individuazione delle ragioni sottese alla introduzione del lavoro a progetto che riguardano, l'inadeguatezza dei tradizionali modelli di subordinazione ed autonomia a rappresentare l'attuale mondo del lavoro e dell'impresa e l'incremento dell'abuso dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, sottolineando che il legislatore, con il D. lgs. 276/2003 si è concentrato principalmente sul problema di abuso della legalità e per fronteggiarlo, ha lavorato sulla fattispecie, configurando una specifica tipologia contrattuale, caratterizzata da un tenore letterale spesso incerto e discutibile. L'A. evidenzia come la scelta del legislatore si dimostra inefficace, in primo luogo, a causa dell'indeterminatezza dell'elemento del progetto, programma o fase di esso ed inoltre, perché il sistema sanzionatorio di conversione in rapporto di lavoro subordinato in caso di assenza del progetto, non può che essere interpretato nel senso di una presunzione relativa a causa dei palesi vizi di incostituzionalità che si presenterebbero in caso contrario. Inoltre il sistema di tutele predisposto per i collaboratori coordinati e continuative a progetto appare leggero.
The Author points out the new statutory features of self-employed project contract, introduced with the D. Lgs. September 10, 2003, No 276. The analysis begins from the identification of the reasons of the introduction of this contract, which concern, on one hand, the inadequacy of conventional patterns of subordination and autonomy within the current world of work and enterprise and, on the second hand, the increasing abuse of the collaboration coordinated and continuous contract. The A. underlines that the new statutory has been focused mainly on the issue of the abuse of law and, in order to face it, has worked on the legal case specification, setting up a specific type of contract, featured by a uncertain and questionable wording. The A. underlines that the choice of the legislature is ineffective anyway. First of all, because the "project, program or phase of it" is a too much generical expression and second of all, because the sanctionative system can only be interpreted as a refutable presumption. Moreover, the system of safeguards provided for the coordinated and continuous project workers is very light.
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BONORA, CHIARA TERESA. « Il contratto di lavoro a progetto ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/213.

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Résumé :
L'autore analizza i punti salienti della nuova disciplina del lavoro a progetto introdotto con il D. Lgs. 10 settembre 2003, n. 276. L'analisi muove dall'individuazione delle ragioni sottese alla introduzione del lavoro a progetto che riguardano, l'inadeguatezza dei tradizionali modelli di subordinazione ed autonomia a rappresentare l'attuale mondo del lavoro e dell'impresa e l'incremento dell'abuso dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, sottolineando che il legislatore, con il D. lgs. 276/2003 si è concentrato principalmente sul problema di abuso della legalità e per fronteggiarlo, ha lavorato sulla fattispecie, configurando una specifica tipologia contrattuale, caratterizzata da un tenore letterale spesso incerto e discutibile. L'A. evidenzia come la scelta del legislatore si dimostra inefficace, in primo luogo, a causa dell'indeterminatezza dell'elemento del progetto, programma o fase di esso ed inoltre, perché il sistema sanzionatorio di conversione in rapporto di lavoro subordinato in caso di assenza del progetto, non può che essere interpretato nel senso di una presunzione relativa a causa dei palesi vizi di incostituzionalità che si presenterebbero in caso contrario. Inoltre il sistema di tutele predisposto per i collaboratori coordinati e continuative a progetto appare leggero.
The Author points out the new statutory features of self-employed project contract, introduced with the D. Lgs. September 10, 2003, No 276. The analysis begins from the identification of the reasons of the introduction of this contract, which concern, on one hand, the inadequacy of conventional patterns of subordination and autonomy within the current world of work and enterprise and, on the second hand, the increasing abuse of the collaboration coordinated and continuous contract. The A. underlines that the new statutory has been focused mainly on the issue of the abuse of law and, in order to face it, has worked on the legal case specification, setting up a specific type of contract, featured by a uncertain and questionable wording. The A. underlines that the choice of the legislature is ineffective anyway. First of all, because the "project, program or phase of it" is a too much generical expression and second of all, because the sanctionative system can only be interpreted as a refutable presumption. Moreover, the system of safeguards provided for the coordinated and continuous project workers is very light.
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Mammola, Paolo. « Le garanzie nel contratto di acquisizione di partecipazioni societarie ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2018. http://hdl.handle.net/10556/3118.

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2015 - 2016
The thesis at stake deals with the Share Purchase Agreement and the main issue of its warranties, including the implied ones. Namely, the problem lies in that transferring shares does not mean selling undertaking’s assets, hence the provisions of clauses−mainly in favour of the purchaser−concerning the company’s patrimony, since shares are only a second degree good: which means that securing the quality of some shares does not grant them−ex se−that quality. While jurisprudence prefers expressed business warranties in contracts, a doctrine is here developed−also referring to Common Law implication of terms−through the proposition of implied clauses and warranties, by having recourse to the good faith principle, which is deemed in force in Company Law relationships as well. [edited by Author]
XV n.s.
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NARDOZI, ELEONORA. « Il contratto preliminare di immobile da costruire ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2014. http://hdl.handle.net/2108/201797.

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Nesler, Francesca <1989&gt. « Contratto di locazione Traduzione e commento traduttologico ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3893.

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Résumé :
ABSTRACT The topic of this thesis was chosen because of my personal working experience. For the last couple of years I have worked in the PRC for a Wholly Foreign Owned Enterprise and I have had the chance to work both in the industrial and the commercial sector. Interpreting and translating being part of my daily tasks, I came across several contracts which I was asked to translate. Having experienced firsthand the difficulties and problems that translators face during legal translation and being attracted by the retail world, I have decided to choose the format of a lease contract provided by a shopping mall in Beijing as the object of this final paper. The thesis is divided into three sections. The first section consists of an introduction, which aims to provide general information and an overall understanding of three different fields related to the chosen text: the development of contract law in China starting from the 80s, the evolution and boom of Chinese retail buildings, especially shopping malls, during the last decades, and, finally, the increase in necessity and demand for professional legal translation services. The second section is a translation from Chinese into Italian of the selected text. The lease contract is divided into two parts, namely the lease contract itself and its main attachment; the translation presents the same division. The lease contract regulates all the general principles agreed upon by the parties, while the main attachment gives more specific indications about duties and responsibilities concerning matters like reconstruction projects, safety, running of the business, etc. The third and final section consists of an analysis of the source text, the main problems and difficulties faced during the translation process and the techniques and solutions adopted in order to produce the final Italian text. As part of this analysis, a glossary of the technical terms that can be found in the source text is included. The terms of the glossary are divided according to their different semantic field. A bibliography and webography can be found in the appendix at the end of this paper. 摘要 本论文主题的选择来源于本人在生活中所获得的实践经验。我在中国的一家外资企业工作了两年并且在这段工作时间里亲身实践到了工业领域和商业领域。因为口译和笔译作为我工作内容的一部分,所以我在工作期间需要经常做翻译合同的工作。由于本人经历了作为法律译者所面临的问题和困难并对零售行业很感兴趣,所以我决定选择由北京的一家商场提供的租约模式作为本文的主题。 本论文分成三部分。第一部分概括地介绍跟所选租约有关的三个领域,即80年代开始的中国合同法律的发展、最近几十年零售建筑物的蓬勃发展(特别是零售商场)、专业法律翻译服务的需要和要求的增加。 第二部分是所选租约从中文到意大利文的翻译。租约分成两部分,即租约和其最主要的附件,所以翻译也分成两部分。租约的内容为双方所协议的总则,附件的内容主要为双方所协议的跟装修工作、安全、经营等类似方面有关的详细义务和责任。 第三部分主要分析三个方面:从原文本、翻译中所面临的主要问题和困难、创作意大利目标文本所使用的策略和解决方式。第三部分里的注释词表包括从原文本里所使用的专业词汇,表里的词汇是按照语义分类的。 最后,本论文的参考书目、网站目在本文的附录里。
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Di, Maio Giacomo <1991&gt. « Il contratto di lavoro del calciatore professionista ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10698.

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Résumé :
L’elaborato è teso alla trattazione del contratto di lavoro del calciatore professionista. L’analisi inizia prendendo in considerazione i soggetti che regolano l’ordinamento sportivo in generale e la disciplina calcistica. Il CIO, il CONI, la FIFA, la UEFA e la FIGC sono le massime istituzioni alla base del calcio professionistico. Esse promuovono, disciplinano e coordinano il sistema calcio, fissando regole volte al suo buon funzionamento, mirando per lo più ai principi di solidarietà, uguaglianza ed integrazione. Non mancano riferimenti e articoli sui tornei, le leghe, il bilancio, e i singoli organi. Ma il calcio professionistico, ed in particolare la figura del calciatore, è regolata da specifiche fonti che vedono nella legge 91/1981 il suo principale riferimento. Tale legge, con i successivi aggiornamenti, insieme al Regolamento FIFA sullo status e sui trasferimenti dei calciatori e alle NOIF, consente di inserire il calciatore, e il suo contratto di lavoro, in una specifica normativa che ne abbraccia tutte le sfaccettature. Da qui l’approfondimento del contratto del calciatore e della relativa disciplina sulla tipologia lavorativa. Inoltre, come tutti i contratti, implica un accordo tra le parti (il calciatore e la società), e una menzione è dedicata al ruolo dell’agente sportivo. Sono presi in analisi obblighi, doveri, clausole, diritti del calciatore, considerando anche le relative tutele normative. Il contratto presenta le tipiche specificità di requisiti, durata, invalidità, e si conclude con risoluzione o cessione.
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Albertin, Lucia <1979&gt. « Il trasferimento dei diritti nel contratto di trasporto di cose ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2951/1/Albertin_Lucia_TESI.pdf.

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Résumé :
Nel trasporto di cose si registra l’intervento nella fase di riconsegna della merce di un soggetto diverso dall’originario contraente con il vettore: il destinatario. Tale contratto si caratterizza per uno sfasamento tra il momento della stipulazione del contratto tra mittente e vettore e quello della riconsegna delle merci, nel quale al destinatario viene riconosciuta facoltà di esercitare i diritti nascenti dal contratto di trasporto nei confronti del vettore; tale sfasamento temporale fra l’inizio e la fine della prestazione del vettore comporta una scissione in seno alla figura del creditore del trasporto nei confronti del vettore fra mittente e destinatario. Questo elemento crea una particolare situazione giuridica che è stata variamente inquadrata. Si verifica, infatti, un fenomeno di successione del destinatario al mittente nell’acquisto e nel conseguente esercizio dei diritti nascenti dal contratto di trasporto, ossia un trasferimento dei diritti dal mittente al destinatario, di portata apparentemente eversiva del principio della relatività degli effetti del contratto codificato dall’art. 1372 c.c. Si pone, dunque, il problema di individuare quali diritti nei confronti del vettore siano esercitabili dal destinatario, ossia quale sia il contenuto di tali diritti. In secondo luogo, si pone il problema di accertare con quali modalità temporali il destinatario acquisti tali diritti. Bisogna, poi, stabilire a quale titolo tale acquisto avvenga. Inoltre è necessario stabilire come si concili la legittimazione all’esercizio di tali diritti con i poteri di disposizione del carico e, in definitiva, di modifica del contratto del trasporto, riconosciuti al mittente e determinare a chi spetti la legittimazione ad esercitare le azioni derivanti dal contratto di trasporto verso il vettore. Questi quesiti toccano un problema di più ampia portata riguardante la configurazione giuridica della posizione negoziale assunta dal destinatario all’interno della complessa fattispecie contrattuale che vincola fra loro i tre soggetti e la determinazione del meccanismo giuridico che rende possibile il trasferimento dei diritti che nascono dal contratto di trasporto al destinatario, il quale si sostituisce al mittente nella titolarità degli stessi. La disciplina del trasporto non si presta ad una interpretazione univoca, ponendo problemi applicativi di non facile soluzione. Le esigenze di un’idonea configurazione giuridica del contratto di trasporto e dei rapporti intercorrenti fra i soggetti intorno ad esso interagiscono, quelle di un equo contemperamento degli interessi delle parti e quelle di una compiuta risposta ai problemi pratici connessi all’attuale realtà dei traffici non hanno trovato risposte condivise. La dottrina e la giurisprudenza hanno fornito diverse soluzioni, per lo più basate su un’interpretazione sistematica del contratto di trasporto, a margine del codice di commercio del 1882, prima, e del codice civile del 1942, poi. Si è dunque dato vita alla ricerca, all’interno delle norme generali in tema di obbligazioni e contratti, delle logiche e degli istituti ai quali può essere ricondotto l’acquisto da parte del destinatario del risultato della prestazione del vettore nella fase finale della riconsegna del carico. L’elaborato analizza tutte le teorie sviluppate dagli interpreti. In particolare viene esaminata la tesi accolta dalla dottrina e dalla giurisprudenza maggioritarie, volta a qualificare il trasporto come un contratto a favore a terzi, la tesi che qualifica tale contratto come un’ipotesi di indicazione o di delegazione di pagamento e la tesi che qualifica il trasporto come di cose come contratto naturalmente suscettibile di cessione al destinatario. Di tali teorie vengono indagate le conseguenze applicative, con particolare riferimento al contenuto dei diritti, delle azioni e delle eccezioni esercitabili dei soggetti che partecipano al contratto, per concludere che la teoria che fornisce il più ampio contemperamento degli interessi delle parti, alla luce dell’attuale realtà dei traffici, è quella che riconduce il trasferimento dei diritti inerenti al contratto di trasporto di cose all’istituto della cessione.
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Albertin, Lucia <1979&gt. « Il trasferimento dei diritti nel contratto di trasporto di cose ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2951/.

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Résumé :
Nel trasporto di cose si registra l’intervento nella fase di riconsegna della merce di un soggetto diverso dall’originario contraente con il vettore: il destinatario. Tale contratto si caratterizza per uno sfasamento tra il momento della stipulazione del contratto tra mittente e vettore e quello della riconsegna delle merci, nel quale al destinatario viene riconosciuta facoltà di esercitare i diritti nascenti dal contratto di trasporto nei confronti del vettore; tale sfasamento temporale fra l’inizio e la fine della prestazione del vettore comporta una scissione in seno alla figura del creditore del trasporto nei confronti del vettore fra mittente e destinatario. Questo elemento crea una particolare situazione giuridica che è stata variamente inquadrata. Si verifica, infatti, un fenomeno di successione del destinatario al mittente nell’acquisto e nel conseguente esercizio dei diritti nascenti dal contratto di trasporto, ossia un trasferimento dei diritti dal mittente al destinatario, di portata apparentemente eversiva del principio della relatività degli effetti del contratto codificato dall’art. 1372 c.c. Si pone, dunque, il problema di individuare quali diritti nei confronti del vettore siano esercitabili dal destinatario, ossia quale sia il contenuto di tali diritti. In secondo luogo, si pone il problema di accertare con quali modalità temporali il destinatario acquisti tali diritti. Bisogna, poi, stabilire a quale titolo tale acquisto avvenga. Inoltre è necessario stabilire come si concili la legittimazione all’esercizio di tali diritti con i poteri di disposizione del carico e, in definitiva, di modifica del contratto del trasporto, riconosciuti al mittente e determinare a chi spetti la legittimazione ad esercitare le azioni derivanti dal contratto di trasporto verso il vettore. Questi quesiti toccano un problema di più ampia portata riguardante la configurazione giuridica della posizione negoziale assunta dal destinatario all’interno della complessa fattispecie contrattuale che vincola fra loro i tre soggetti e la determinazione del meccanismo giuridico che rende possibile il trasferimento dei diritti che nascono dal contratto di trasporto al destinatario, il quale si sostituisce al mittente nella titolarità degli stessi. La disciplina del trasporto non si presta ad una interpretazione univoca, ponendo problemi applicativi di non facile soluzione. Le esigenze di un’idonea configurazione giuridica del contratto di trasporto e dei rapporti intercorrenti fra i soggetti intorno ad esso interagiscono, quelle di un equo contemperamento degli interessi delle parti e quelle di una compiuta risposta ai problemi pratici connessi all’attuale realtà dei traffici non hanno trovato risposte condivise. La dottrina e la giurisprudenza hanno fornito diverse soluzioni, per lo più basate su un’interpretazione sistematica del contratto di trasporto, a margine del codice di commercio del 1882, prima, e del codice civile del 1942, poi. Si è dunque dato vita alla ricerca, all’interno delle norme generali in tema di obbligazioni e contratti, delle logiche e degli istituti ai quali può essere ricondotto l’acquisto da parte del destinatario del risultato della prestazione del vettore nella fase finale della riconsegna del carico. L’elaborato analizza tutte le teorie sviluppate dagli interpreti. In particolare viene esaminata la tesi accolta dalla dottrina e dalla giurisprudenza maggioritarie, volta a qualificare il trasporto come un contratto a favore a terzi, la tesi che qualifica tale contratto come un’ipotesi di indicazione o di delegazione di pagamento e la tesi che qualifica il trasporto come di cose come contratto naturalmente suscettibile di cessione al destinatario. Di tali teorie vengono indagate le conseguenze applicative, con particolare riferimento al contenuto dei diritti, delle azioni e delle eccezioni esercitabili dei soggetti che partecipano al contratto, per concludere che la teoria che fornisce il più ampio contemperamento degli interessi delle parti, alla luce dell’attuale realtà dei traffici, è quella che riconduce il trasferimento dei diritti inerenti al contratto di trasporto di cose all’istituto della cessione.
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Aquino, Marco <1979&gt. « L'affiliazione commerciale tra contratto, sistema di distribuzione e rete di imprese ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2008. http://hdl.handle.net/10579/414.

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De, Conto Samuele <1991&gt. « il regime di responsabilità e la soggettività nel contratto di rete ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6909.

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Résumé :
presentazione del contratto di rete e approfondimento sui temi della responsabilità sia interna che esterna alla rete e sulla possibilità di acquisizione della soggettività giuridica da parte delle reti di imprese
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D'Addio, Federico. « Contratto di lavoro, tutela della professionalità e formazione ». Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2019. http://hdl.handle.net/10446/128722.

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Résumé :
La ricerca analizza, da un punto di vista giuridico e di relazioni industriali, il contratto di lavoro subordinato con particolare riferimento alla tutela della professionalità del lavoratore e alla formazione.In particolare, sono state analizzate tutte quelle disposizioni costituzionali e di legge in materia di formazione e tutela della professionalità (art. 35 Cost., art. 2103 c.c., artt. 5-6 l. n. 53/2000, d.lgs. n. 13/2013, ecc.). Particolare attenzione è anche dedicata alla contrattazione collettiva e ai sistemi di classificazione e inquadramento del personale. A tal fine sono state analizzate, infatti, le soluzioni adottate nelle suddette materie dalla più recente contrattazione collettiva (2017-2018).
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Bettoli, Nicola <1986&gt. « Il contratto di apprendistato : caratteristiche ed elementi essenziali ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7709/1/Bettoli_Nicola_Tesi.pdf.

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Résumé :
L’elaborato si concentra sull’analisi delle dinamiche che muovono il mercato del lavoro in relazione ai soggetti “deboli” rientranti nella fascia di età inferiore ai 29 anni. Nel particolare, la ricerca viene incentrata sull’evoluzione nel tempo del contratto di apprendistato, partendo dalla prima disciplina organica dell’istituto contenuta nella legge 9 gennaio 1955, n. 25, fino ad arrivare alle recenti modifiche dell’articolo 1 del decreto legge 20 marzo 2014, n. 34 (c.d. decreto Poletti). Tale ricostruzione del contesto regolamentare dell’istituto viene svolta senza tralasciare il ruolo che la Corte Costituzionale ha assunto in materia e i conflitti in tema di competenze che sono sorti tra Stato e Regioni. In detto contesto, la ricerca non si limita a ricostruire il quadro normativo di riferimento nel corso del tempo, ma analizza aspetti legati alla causa del contratto di apprendistato, alla sua qualificazione di rapporto a tempo indeterminato nonché alla facoltà del datore di lavoro di recedere ad nutum al termine del periodo di formazione. Vengono altresì dibattuti ulteriori temi relativi al contratto di apprendistato che sono stati oggetti di attenzione da parte della dottrina nel corso degli ultimi anni, quali la possibilità di utilizzare l’apprendistato nella pubblica amministrazione, il ricorso all’istituto per l’accesso alle professioni ordinistiche e l’attuazione dell’apprendistato in Italia rispetto alle indicazione europee. In quest’ottica non mancano la ricostruzione del sistema incentivante creato dal legislatore, il riferimento alla recente riforma scolastica (c.d. Buona Scuola) e uno sguardo comparatistico verso gli altri Paesi membri dell’Unione Europea.
The thesis is focuses on the analysis of dynamics that move the Labour Market in relation to the "Weak" subject (which are under 29 years). In particular, the research exams the evolution over the time of the apprenticeship contract, starting from the first organic provisions under the law 9 January 1955, n. 2, to get to the recent changes set out in article 1 of Decree Law 20 March 2014, n. 34 (so-called decree Poletti). This reconstruction of the regulatory framework is performed considering the role that the Constitutional Court has taken in the past years and the conflicts have arisen between the State and Regions. In said context, the research isn't limited on a rebuild of the applicable legislation over time, but it analyzes aspects regarding the cause of the apprenticeship contract, the circumstance that the contract is classified as relationship of indefinite duration as well as the right to withdraw at the end of the training period. The thesis also study in-depth the incentive system created by the legislature, the recent reform as to school system and, at least, it takes a look at the other member of the EU.
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Fioretti, Serena <1987&gt. « IFRS 16 La contabilizzazione del contratto di leasing ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18495.

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Résumé :
L'elaborato ha l'obiettivo di esaminare il metodo di rilevazione e rappresentazione contabile delle operazioni di leasing previsto dall’IFRS 16 e di effettuare un’analisi dei possibili effetti provocati sui bilanci. Il nuovo principio contabile internazionale, entrato in vigore dall’1 gennaio 2019, ha modificato la precedente disciplina al fine di evidenziare la sostanza dei contratti di leasing e rendere i bilanci più comparabili, dando un’informativa più completa e trasparente. La prima parte della tesi è dedicata all'esposizione della nuova disciplina internazionale specificando l’ambito di applicazione, i criteri utilizzati per identificare un’operazione di leasing e la classificazione dei contratti. Viene descritto ed esemplificato il metodo di rilevazione e rappresentazione contabile delle operazioni di leasing nel bilancio del locatore e del locatario, mettendo in evidenza le differenze rispetto a quanto previsto dalla precedente disciplina dello IAS 17; inoltre viene fatto un confronto tra IFRS e quanto previsto dalla normativa italiana. Di seguito vengono analizzate le criticità dello standard e gli effetti di quest’ultimo sul bilancio, sia da un punto di vista contabile che fiscale, attraverso l’esposizione di esempi e lo studio di un caso pratico di una società italiana. L’ultima parte dell'elaborato riguarda l'esposizione delle regole di contabilizzazione previste per l'operazione straordinaria di affitto d'azienda e l’analisi dell'impatto dell'IFRS 16 su tale operazione.
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CORONA, FABIANA. « Contratto e reato (L'angolo di osservazione del civilista) ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2016. http://hdl.handle.net/11584/266657.

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Résumé :
This working paper explores the collateral consequences of committing a crime and more exactly more those consequences that occur under a civil standpoint. It should be noted that if, on one hand, It should be noted that if, on one hand, It should be noted that if, on one hand, It should be noted that if, on one hand, It should be noted that if, on one hand, It should be noted that if, on one hand, It should be noted that if, on one hand, It should be noted that if, on one hand, the law cannot enforce a contract that is made in violation of a criminal provision, on the other hand, not all cases of interference between contracts and crimes - ipso jure - to the contract's voidness.
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MORESCO, MATTEO GIOVANNI. « CONDIZIONI GENERALI DI CONTRATTO E TUTELA DELLA CONCORRENZA ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2020. http://hdl.handle.net/2434/701747.

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Résumé :
The present thesis seeks to inquire the possibility to operate a control on the content of standard contracts through the application of competition law: namely, it aims to identify in which cases an enterprise violates competition law by adopting standard terms and employing them in its contractual relationships; furthermore, it wishes to analyze which remedies are available to the enterprise’s contractual counterparties. The enquiry is particularly relevant in the current socio-economical context, in which new market powers are rising and seem able to defy traditional antitrust law tenets. The reference is to the so-called “Big Tech companies”, i.e. firms (such as Facebook, Google or Amazon) which, by offering apparently free services (which are actually paid for by the exploitation of users’ personal data), have hitherto managed to escape antitrust scrutiny. However, some recent investigations have reversed the trend and have found these firms guilty of infringing antitrust law by adopting terms and conditions particularly prejudicial to the user (especially with regards to protection of its privacy). From another point of view, the “antitrust control” on standard contracts may allow to identify the remedy available to the prejudiced party within contractual relationships where, despite the fact that both parties are technically “professional”, a significant imbalance of bargaining power exists, so that the weak party is forced to enter into a detrimental contract. In order to answer these questions, the thesis analyses the debate between scholars regarding the feasibility of a control of substance of standard contracts, whereas the Italian Civil Code only provides for a formal control; moreover, it examines the different doctrinal opinions on the matter of the relation between antitrust prohibitions and the contracts that the dominant enterprise stipulates with professionals and consumers alike.
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Annunziata, Alessia. « Le clausole claims-made nel contratto di assicurazione ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2017. http://hdl.handle.net/10556/3057.

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2015 - 2016
The practice of claims made insertion in insurence sphere causes curiosity between modern commentators, because of the general attention dedicated for long time to “socially typical” contracts. After all, this phenomenon’s evolution shows that we moved from an initial scepticism, owed to the reluctance of civil law system for everything that is not ex ante provided for by law, to its reception, explicitly declared by the renown judgement of Sezioni Unite n. 9140/16. In fact, the occurrence that even now law knows just an only one “type” of civil liability insurence contract, within the meaning of art. 1917, c. 1, c.c., based on loss occurrence (or act committed) model, has made difficult the framework for all contracts, that, as has happened in America and Great Britain, went common even in the rest of Europe and that grounded insurer obligation, not to the event that caused the damage or to its insurgence, but to the reparation claim from third party damaged. In contrast to other civil law system, where it was decided to solve the problem creating an appropriate law, in Italy, the lagislator remained silent on this issue, leaving to interprets tha task of verifying the nature of claims made insurence contracts. So, it is not surprising that there have been various interpretations, that, from time to time, deemed claims made clauses invalid, or valid, but atypical, ex art. 1322, c.c. However, Sezioni Unite, in the metioned judgement, decided that the insurence contract with claims made clause is, not only, totally valid, but even typical, because just the claims made clause is considered as atypical. But the solution couldn’t have been different: the increasing use of this clause by insurence companies would have made inadequate every other solutions. However, predictably, other questions have arisen on this phenomenon. In particular, we moved from the analysis of the clause’s physiology, to its pathology, that probably, is the most complex aspect. So, it is relevant the claims made clause interaction with legal arrangement, that are, in themselves, very difficult to analyze in the contest of private law. Good faith, nullity, harrassment clauses and, than, so-called “ibridazione dei rimedi” and “frammentazione del contratto” are just some of legal arrangement that we tried to relate with claims made clause, to include this important phenomenon in the modern private law. These issues have led to the identification of the real problem: the absence of a precise regulation that could balance the various competing interests in insurence contract, always on the line between contracts and torts law. So nullity like “immeritevolezza” is not a real problem, because it concerns every kind of contract, even if typical. The assessment regarding harrassment clauses dipends from applicability of “Codice del Consumo”, that concerns, in the same way, every kind of contract, whether the conditions for applicability of the same codice. So, the real problem remains the one concerning conctractual balance, tested by insurence contracts, that are not always respectful of contractual balance, because they usually are developed unilaterally, without any agreement to risize it. Various proposals have been put forward by Community case-law and legal writings, trying to find a way to resolve this problem, but it’s evident that every single case is unique and it is therefore necessary and useful, because of the astonishing variety of practice, that legislator should now act, to order the discipline and insert limitations and/or conditions to enter into an insurence contract with claims made clause, to resize the contractual imbalance and also to guide jurisprudence, that resembles now, more and more often, inevitably, an equity judgment. [edited by author]
XXIX n.s.
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Fusco, Federica. « I contratti internazionali : proposta di traduzione italiano-tedesco di un contratto di concessione di vendita ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9494/.

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Résumé :
Gegenstand der vorliegenden Masterarbeit ist die Übersetzung eines Alleinvertriebsvertrages zwischen einem italienischen Hersteller und einem deutschen Vertragshändler aus dem Italienischen ins Deutsche. Die Entscheidung für dieses Thema hat zwei Gründe: die Leidenschaft für das Recht und für die Rechtsübersetzung und die Möglichkeit, ein übliches Szenario in der heutigen Realität der Handelsbeziehungen zwischen Italien und Deutschland aufzuzeigen. Die Arbeit besteht aus sechs Kapiteln, an die sich drei Anhänge anschließen: Der erste enthält ein mit SDL MultiTerm erstelltes Termbase mit den aus übersetzerischer Sicht wichtigsten Termini, die im italienischen Vertrag gefunden wurden. Der zweite beinhaltet den Originaltext auf Italienisch. Der dritte Anhang schließlich besteht aus dem Fragebogen, der zwecks Analyse der Tendenz bezüglich der Abfassung und/oder Übersetzung internationaler Verträge erstellt und internationalen Anwaltskanzleien vorgelegt wurden, sowie die Antworten seitens der kontaktierten Kanzleien. Das erste Kapitel beinhaltet eine kontrastive Analyse betreffend die allgemeine Disziplin der Verträge in Italien und in Deutschland, mit der die Ähnlichkeiten und die Unterschiede zwischen den zwei Rechtsordnungen herausgearbeitet werden. Dieser Teil bietet auch einen Überblick über die Kategorie der Alleinvertriebsverträge, zu der der Originaltext gehört. Das zweite Kapitel behandelt das Thema der internationalen Verträge; insbesondere werden die hauptsächlichen Probleme bei der Abfassung dieser Verträge, sowie die zahlreichen Versuche im Bereich der Harmonisierung des europaischen und internationalen Privatrechts und die Ergebnisse des Fragebogens vorgestellt. Das dritte Kapitel enthält eine Einführung in die Rechtsübersetzung: Nach einer Beschreibung der Kompetenzen eines Rechtsübersetzers und der Merkmale der Rechtssprache werden die besonderen Faktoren, die die Übersetzung von Rechtstexten beeinflussen können, sowie die Unterscheidung zwischen Übersetzungsmethoden und -verfahren erläutert. Das vierte Kapitel beschäftigt sich mit der Analyse des Ausgangstexts im Hinblick auf die Ebenen der Makrostruktur, des Wortschatzes und der Morphosyntax. Nach der Übersetzung des Vertrages ins Deutsche werden im sechsten Kapitel die Übersetzungsschwierigkeiten und die Veränderungen vorgestellt, die bei der Übersetzung vorgenommen wurden.
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Tramontin, Alvise. « Contratto Didattico ed Effetti Correlati ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13550/.

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Questa tesi contiene uno studio di alcuni effetti del contratto didattico fatto su una classe prima della scuola primaria di primo grado. Contiene inoltre interessanti risultati su come si legano le clausole del contratto didattico al lavoro di gruppo
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DE, CHIARA RAFFAELE. « Il contratto di rete. Struttura e funzione nell’ordinamento attuale ». Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2015. http://hdl.handle.net/11566/242942.

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Atanasovska, Dushica <1981&gt. « L'adempimento del contratto di vendita internazionale secondo la CVIM ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/10286.

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Résumé :
Il lavoro nel suo insieme costituisce un ampio studio sulla vendita internazionale con riferimento alle sue fonti internazionali (convenzioni, a-nazionali (lex mercatoria e Principi Unidroit sui contratti commerciali internazionali), nazionali (normative statali) e private (volontà delle parti, modelli contrattuali) ed alle sue applicazioni, con particolare riferimento ai Paesi dell’area balcanica (ex Yugoslavia).Si sofferma, oltre che sui vari tentativi, più o meno riusciti, di unificazione della disciplina della vendita, sulla successiva applicazione ed interpretazione uniforme, con particolare riferimento alla giurisprudenza dei Paesi della ex Jugoslavia, facenti interamente o parzialmente parte dei Balcani, ovvero, Croazia, Macedonia, Serbia, e Slovenia. In tutti questi Paesi, i casi che riguardano il contratto di vendita internazionale si caratterizzano per una certa oscurità, e la difficoltà di reperimento non è slegata dalle difficoltà applicative manifestate dal giudice interno. Ad ogni modo, il bilancio finale sulla base dei casi giurisprudenziali esaminati in lingua originale e complessivamente positivo. Nonostante gli errori occasionali nell'interpretazione della scelta della legge nella giurisprudenza di quegli Stati, si può affermare che nella stragrande maggioranza dei casi analizzati la CVIM è stata, soprattutto nel periodo più recente, correttamente applicata. In altre parole, l’applicazione della Convenzione di Vienna nella regione balcanica pur se inizialmente trascurata, soprattutto dai tribunali nazionali, ha dato origine, nella prassi recente, ad un’inversione di tendenza. Vengono esaminate anche le decisioni dei tribunali nazionali dell’ex Jugoslavia, ai tempi della sua esistenza prima del 1991. Con riferimento a questo periodo, la generale assenza di giurisprudenza relativa alla CVIM poteva essere attribuita al fatto che i giudici iugoslavi conoscevano assai raramente i contratti internazionali di vendita. Negli anni successivi, tuttavia, si segnala un aumento nel numero dei casi relativi alla CVIM decisi davanti ai tribunali nazionali, soprattutto con riferimento alla Serbia e alla Croazia. In Macedonia, fino a questo momento, non sono stati reperiti dati significativi. Nell'analisi svolta, particolare attenzione è stata data al tema dell’inadempimento essenziale, un concetto d’importanza centrale per il sistema dei rimedi della Convenzione, facendo un'analisi comparata della definizione e delle conseguenze di questo istituto giuridico nella disciplina convenzionale e negli ordinamenti nazionali.
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GIRGENTI, ALFIO LIVIO. « Il contratto di cooperazione nel codice dei contratti pubblici ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2017. http://hdl.handle.net/10281/152404.

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Il contratto di cooperazione è un istituto introdotto per la prima volta nel codice dei contratti pubblici, all’art. 5, comma 6, D.Lgs. n. 50/2016, in attuazione delle direttive europee sui contratti pubblici di quarta generazione. In particolare, tale tipo di contratto è finalizzato alla cooperazione nei servizi pubblici in comune attraverso la condivisione di attività esposte al mercato aperto, e si presenta come una fattispecie comune alle tre direttive europee in materia di concessioni (art. 17, par. 4, dir. 2014/23/UE), appalti pubblici nei settori ordinari (art. 12, par. 4, dir. 2014/24/UE) e nelle “utilities” (art. 28, par. 4, dir. 2014/25/UE), che hanno codificato la fattispecie elaborata dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Essenzialmente, tale cooperazione per via consensuale si configura, sul piano formale, sotto forma di (i) convenzione pubblicistica conclusa esclusivamente tra enti pubblici, (ii) esente dall’obbligo di gara. La ricerca si concentra su entrambe le caratteristiche di tale tipo di contratto e persegue un duplice obiettivo: da un lato criticare, sul piano strutturale, l’adeguatezza della nozione di accordo amministrativo ai fini della qualificazione della natura di tale contratto, e dall’altro lato estendere, sul piano funzionale, la portata dell’esenzione oltre la classica libertà di cooperare e di organizzare i servizi pubblici in forma aggregata, sancita dall’art. 2, par. 1, secondo periodo, dir. 2014/23/UE. Ciò implica le seguenti due questioni: se il contratto di cooperazione si risolve in sostanza nella codificazione nell’ambito del diritto europeo di una situazione meramente interna (l’accordo di collaborazione) e, se in caso contrario, tale tipo di contratto comporta l’esenzione dall’obbligo di gara di una fattispecie che comunque non ricade nell’ambito di applicazione dalle libertà fondamentali (in quanto strumento di autoproduzione in senso lato). A tale fine, prenderò in esame le origini giurisprudenziali della fattispecie, in modo da ricostruire il percorso logico e cronologico che ha portato a differenziare tale contratto di cooperazione dal partenariato pubblico-pubblico, dai contratti in house e, infine, dall’accordo di collaborazione, attraverso il confronto con le fattispecie previste dal diritto nazionale di accordo inter-amministrativo, che il diritto europeo prende sì in considerazione, ma senza armonizzarle. Alla luce di questa analisi, si cercherà di mettere in evidenza che la nozione codificata di contratto di cooperazione rappresenta la versione evoluta dell’accordo di collaborazione, con la quale sono esentati appalti pubblici e concessioni aventi ad oggetto attività economiche esposte al mercato aperto, finalizzate all’erogazione di servizi pubblici e scambiate in regime cooperazione pubblica. Al centro di tale interpretazione sta la previsione, introdotta in modo innovativo rispetto alla precedente giurisprudenza, che ammette lo svolgimento di attività esposta al mercato aperto, come previsto alla lettera c) dell'articolo citato. In sintesi, intendo sostenere che il contratto di cooperazione è formalmente un accordo inter-amministrativo e sostanzialmente un contratto pubblico quando, sotto il profilo strutturale, può riguardare attività accessorie al servizio pubblico, e non comporta alcun rapporto in house, nonché dimostrare che, sotto il profilo funzionale, l’esenzione di tale contratto va oltre la semplice aggregazione dei servizi ed è estesa ai casi in cui si verifica la condivisione delle risorse e delle prestazioni attraverso lo svolgimento di attività complementari.
The cooperation contract is a legal type common to the three European directives on concessions (art. 17, para 4, dir. 2014/23/EU), procurement in the public sector (art. 12, para 4, dir. 2014/24/EU) and utilities (art. 28, para 4, dir. 2014/25/EU), which never introduced before, but established by the case law. Essentially, such contract is aimed to the cooperation in the public services in common through the sharing of activities exposed to the open maket, and configures, at a formal level, (i) an arrangement concluded exclusively between public bodies, (ii) exempt from the obligation to follow the competitive procedures. The research focalizes both the characteristics of the legal type and aims a twofold objective: on the one hand -structurally-, criticizing the adequacy of the concept of public agreement in order to qualify the nature of that contract, and on the other hand -functionally-, extending the scope of that exemption beyond the classic freedom of cooperation and organization of public services in aggregate form, provided by art. 2, para 1, second sentence, dir. 2014/23/EU). This entails the following two questions: whether the cooperation contract resolves essentially in the codification of European law in the context of a purely internal situation (the cooperation agreement) and, if not, this type of contract involves the exemption from the obligation to follow the competitive procedures of a situation that in any case does not fall within the scope of the fundamental freedoms (as an instrument of in house providing in a broad sense). To this purpose, I will delve into the jurisprudential origins of the present legal type, in such a way to reconstruct the logical and chronological path which leads to differentiate such a cooperation contract from the public-public partnership, from the in-house contract and, finally, from the cooperation agreement, by means of the comparison with the legal types of inter-administrative arrangement provided by the domestic law, which the European law takes into account without a full harmonization. In the light of this analysis, I will seek to point out the codified notion of cooperation contract represents the evolved version of the collaboration agreement, with which are exempted public contracts and concessions relating to economic activities exposed to the open market, aimed to the provision of public services and exchanged in cooperation within the public sector. At the core of this interpretation is the provision, introduced in innovative way than the previous case law, that allows the performance in cooperation of activities exposed to the open market, as provided in subparagraph c) of the cited articles. Furthermore, with regard to structure yet, it will observe that the cooperation contract does not overlap or interfere with the in house providing in a narrow sense, even if this kind of contract is inserted in the same statutory package. Turning to the scope of the exemption from the functional point of view, it should be noted that as part of the contractual cooperation was allowed, in the recitals of the 2014 EU directives, the integration between public bodies to carry out complementary activities. In summary, I want to argue that the cooperation contract is formally an inter-administrative arrangement and essentially a public contract as, structurally, may relate to activities ancillary to the public service, and does not imply any in house relationship, and to demonstrate that, functionally, the exemption of that contract goes beyond simple service aggregation and is extended to cases where there is the sharing of performance by carrying out complementary activities.
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FAVA, CRICCI Priscila. « Le reti di imprese e il contratto di rete : profili problematici ed applicativi ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Camerino, 2013. http://hdl.handle.net/11581/401686.

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This thesis concerns the issues of contractual networks and inter-firm cooperation, in particular, their difficulties and solutions for implementation in countries such as Italy, where a law already exists concerning network contract; UK; Brazil; and Spain. The thesis particularly refers to recent Italian laws on Contractual Networks as modified by the ''Fiscal Package'' of summer of 2010 and subsequent amendments decree-law 83/2012, decree-law 179/2012 and Law of ''Stabilita'  2013''. This legislative initiative was deliberately aimed at SMEs and arose from the need to address the problems resulting from the fragmentation of ownership and relatively small size of Italian firms, particularly in light of the increasing number of EU requirements. This issue has received attention at European level with the passing of the Small Business Act of 2008. This Act was designed to incentivize and enable entrepreneurs (ie SMEs) to build themselves a better business environment by tightening cooperation networks and thus more fully exploit the potential of SMEs. There are many arrangements or networks amongst firms which allow goods to be produced or services to be provided that individual companies would not be able to do on their own or at least not as cost effectively. These arrangements are forms of co-ordination that have a contractual element between the parties and are particularly prevalent in SMEs that want to increase their critical mass and have more strength in the market, without having to merge or join under the control of a single legal entity. This new legislative initiative has helped define a new way of working called network contracts. It is important to underline that the term contractual networks comprise both multilateral contracts and networks of linked bilateral contracts. For this reason, this thesis will analyse the effectiveness of this new discipline together with similar constructs, both Italian and of other nations. These constructs will include consortium, subcontracting, franchising, the structure of a temporary enterprise ventures (known in Italy as associazione temporanea di impresa (ATI)) and the Joint Venture. The objectives of this thesis are: to understand why the Italian legislature created this new legislation in partial isolation of the existing contractual framework, to examine the purpose and possible advantages and/or disadvantages of the network contract, to propose a solution for its practical implementation and to propose how multilateral contracts among enterprises might be regulated. The study will also examine the antitrust perspective of network contracts because, as with all forms of cooperation, they may give rise to uncompetitive behaviour. In addition, in order to ensure a firm legal basis for any proposals to address potential legislative gaps, this thesis will also consider the ‘freedom of contract' and the general principles of contracting. In summary, after a general overview of inter-firm cooperation and policies in favour of small and medium-sized enterprises, this thesis will give a brief description of the essential elements of the network contract and propose possible solutions for implementation and will critically analyse some of the issues posed by this new form of contractual collaboration.
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NAITANA, MARTINA. « Il contratto di assicurazione sulla vita a favore di terzo : alternativa al testamento ? » Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2016. http://hdl.handle.net/11584/266660.

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Life insurance contract is a well-fitted instrument to ensure wealth transmission as an alternative to last will and testament. The possibility to state or revoke the beneficiary indication by will and its effectiveness since the death of the insured, gives the opportunity to avoid the ban of succession agreements or necessary succession. In addition, the social security aim, which characterizes this kind of contract, allows guaranteeing the insured amount of money and a favourable tax application. These reasons are suitable to make it a reasonable choice to optimize wealth distribution despite of or in accordance to last will and testament. The synergic adoption of these two options, which show to compensate the respective disadvantages, allows guaranteeing an optimal wealth distribution, in the case that the judicial system would continue to recognize the reserved share of an estate, assigned by law, to a specific relative regardless of the content of the will.
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Formentin, Jessica <1991&gt. « Forme aggregative di competizione imprenditoriale : Il Contratto di Rete come tipizzazione normativa delle reti di imprese ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6840.

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Résumé :
L’elaborato di Tesi ha come oggetto il contratto di rete, disciplina normativa introdotta nel 2009 nella legislazione italiana, considerato uno strumento potenzialmente valido per sostenere la competitività di imprese che operano in forma reticolare. Nel primo capitolo si prende in considerazione il fenomeno delle forme di aggregazione interimprenditoriale alla luce delle caratteristiche del contesto economico competitivo attuale. La globalizzazione, la massimizzazione dell’efficienza economica, l’incremento della competitività attraverso la condivisione di conoscenze e la cooperazione su progetti di R&S sono solo alcune delle motivazioni alla base delle tendenze aggregative. Mediante una tassonomia delle aggregazioni aziendali, si introduce il concetto di rete di impresa, del quale si evidenziano i tratti distintivi, principali tipologie, vantaggi e svantaggi. Gli elementi costituitivi del contratto di rete sono presentati nel secondo capitolo, analizzando in dettaglio analisi della fattispecie giuridica, proponendo anche un’analisi economica sulle esperienze di contratto sin ora realizzate. Infine, limiti e opportunità di tale strumento sono presentati anche attraverso lo studio di un caso concreto presente nella realtà imprenditoriale veneta.
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Greto, Damiano. « Analisi del Contratto di Quartiere II "San Donato" a Bologna ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5975/.

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La tesi si occupa di tematiche legate alla rigenerazione e riqualificazione urbana, nello specifico viene approfondita la "metodologia" d'intervento dei "Contratti di Quartiere II" istituiti con la Lg. 21/2001. Viene poi studiato e analizzato il progetto del Contratto di Quartiere "San Donato" a Bologna nel quale vengono affrontate in maniera alquanto incisiva tutte le prerogative dello strumento di legge.
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NUNZIATA, MASSIMO. « Autorità e consenso nello scioglimento del contratto di appalto pubblico ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2013. http://hdl.handle.net/2108/201795.

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MITE, Francesca. « La prestazione sportiva dell'atleta professionista nel contratto di lavoro sportivo ». Doctoral thesis, Università degli studi del Molise, 2010. http://hdl.handle.net/11695/66329.

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Il lavoro svolto traccia i delicati profili della relazione tra sport e diritto, evidenziando i rilevanti aspetti giuridici del fenomeno sportivo. L’indagine parte dai profili istituzionali relativi ai rapporti tra ordinamento sportivo e ordinamento statale, per giungere ai profili civilistici della prestazione sportiva con particolare riferimento a quella resa dall’atleta professionista nel rapporto giuridico con la società sportiva. Con la Legge, 23 Marzo 1981 n. 91, recante “Norme in materia di rapporti tra società e sportivi professionisti” il rapporto di lavoro sportivo professionistico è passato dall’elaborazione dottrinaria e giurisprudenziale alla sistemazione normativa. Il fenomeno lavorativo viene così inquadrato nello sport, concentrando l’attenzione sul concetto di prestazione sportiva. Nella relativa autonomia ordinamentale da riconoscere allo sport, la prestazione sportiva è oggi giuridicamente caratterizzata solo in funzione del professionismo. Le specificità dello scambio tra prestazione sportiva e retribuzione rendono problematico l’inquadramento del contratto di lavoro sportivo attraverso le categorie giuslavoristiche comuni. Siamo di fronte ad nuova tipologia contrattuale che la legge “presume” di lavoro subordinato, ma che si caratterizza per un assoggettamento ad etero direzione più intenso di quanto avvenga nella generalità dei lavori subordinati. Da qui il dubbio che l’art. 2094 c.c. sia ancora in grado di individuare il “tipo” lavoro subordinato e, quindi, la necessità di valutare proposte di riforma volte ad introdurre nuove definizioni di contratto di lavoro subordinato, capaci di cogliere le nuove forme in cui si esprime l’attività lavorativa. Il tipo contrattuale, tuttavia, è pur sempre nell’art. 2094 c.c., per cui il contratto di lavoro sportivo è inquadrato anche come sottotipo rispetto allo schema generale del tipo di subordinazione di cui al codice civile. L’analisi evidenzia come sotto alcuni profili la legge che disciplina il rapporto tra società e sportivi professionisti ed il contratto di lavoro sportivo si presenta di dubbia legittimità costituzionale, lasciando preoccupanti zone d’ombra. Essa, infatti, è rivolta esclusivamente ai rapporti tra sportivi professionisti e società. Ai rapporti giuridici tra società e atleti dilettanti si applicherà, nei casi in cui ricorrano i requisiti di cui all’art. 2094 c.c., la normativa di diritto comune. L’indagine evidenzia profili critici della attuale legge sul professionismo sportivo, tanto più se confrontata con la disciplina comune. Quando l’attività sportiva è esercitata a livello professionistico, infatti, la decantata libertà dell’esercizio dell’attività sportiva è fortemente ridimensionata. Infatti, per conseguire lo status di sportivo professionista gli atleti devono ottenere la previa qualificazione da parte delle federazioni a cui appartengono; il contratto che essi stipulano con la società sportiva deve rivestire forma scritta, deve essere depositato presso la federazione competente e deve essere approvato; gli accordi individuali devono essere conformi ad un contratto tipo predisposto con accordi collettivi ad efficacia generalizzata anche in difetto dell’iscrizione alle associazioni stipulanti; non ultimo, il contratto può intercorrere esclusivamente con società sportive affiliate alle federazioni. Pur con le sue criticità si tratta in ogni caso di un testo normativo fondamentale a disposizione degli interpreti che si propongono di studiare la figura dell’atleta professionista nell’ambito dell’ordinamento giuridico, tuttavia, è auspicabile una riforma della legge non già per quanto attiene alla qualificazione del lavoro sportivo, ma per ridurre le zone d’incertezza ancora presenti nella regolamentazione dello stesso.
The essay realized outlines the delicate profiles of the connection between sport and law, emphasizing the considerable legal appearance of the sports phenomenon. From the institutional profiles related to the relations between sports regulation and state regulation, to the civil law profiles of the sports performance paying a particular attention to the professional athlete’s service and the legal relation with the sports society. The L. n. 91, dated 23 of March 1981, "Rules concerning relations between sports society and professional athletes", provides with a normative accommodation this field left to the doctrinal and the judges elaboration . The professional service in the sports is therefore organized by concentrating the attention on the sports concept of performance. In a relative autonomy of the system to be recognized to the sport’s one, the sports service is nowadays, from a juridical point of view, characterized exclusively in function of the professionalism. Peculiarities of the exchange between sports services and its remuneration makes quite complex the arrangement the sports labour contract by using the common categories of the labour law. It is a new contractual typology that the law assumes as a subordinate employment even though it is characterized by a subjection to a more intense etero direction compared to one exercised in a normal subordinated activity. Hence the doubt than the article 2094 c. c. is still able to indicate the category of subordinated work and the necessity of evaluating reforms proposals in order to introduce new definitions for the contract of subordinated employment, fit for catching new forms of the labour activity. The contractual type, nevertheless, is still elaborated thanks to the article 2094 c. c., so that the sports labour contract is arranged as a subtype of the general scheme of subordination outlined in the civil code. The analysis underlines that in some aspects the law that disciplines the relation between society and sports professionals and, therefore, the sports labour contract sporty let arise some doubts of constitutional legitimacy, leaving worrying zones of shadow. In fact, it is exclusively directed to the relationship between sports professionals and sports society. To the legal relationships between sports society and amateur athletes it is applied, if the requirements set in the article 2094 c. c. are satisfied, the general rules. The study emphasizes critical profiles of the present law concerning the sports professionalism, even more if it is compared with the general discipline. When the sports activity is exercised as a professional athlete, in fact, the freedom of exercising the activity itself is severely reduced. In order to achieve the status of sports professional the athletes should obtain a previous qualification by the federations to that they belong; the contract stipulated with the sports society must be in writing, must be deposited at the competent federation and must be approved; individual agreements must be similar to a contractual type arranged on the basis of the collective agreements effective towards the generality even in lack of a formal enrolment to the contracting associations; furthermore, the contract can exist only with sports societies affiliated to the federations. Even with its critical aspects the law has to be considered as a fundamental text on behalf of the interpreters aiming to study the professional athlete on our legal system, nevertheless, is desirable a law reform in order to reduce the shadows still present in the legislation.
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