Articles de revues sur le sujet « Il cavaliere e la morte »

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Montante, Michela, Leonardo Sciascia et Leonardo Sciascia. « Il cavaliere e La Morte ». World Literature Today 64, no 4 (1990) : 625. http://dx.doi.org/10.2307/40146923.

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2

Schembari, Andrea. « Maestri del dissenso : Leonardo Sciascia e la lezione degli scrittori polacchi ». Poznańskie Studia Polonistyczne. Seria Literacka, no 39 (15 décembre 2020) : 39–59. http://dx.doi.org/10.14746/pspsl.2020.39.3.

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Résumé :
The article focuses on the intertextual presence of Polish writers in Leonardo Sciascia’s work. Highlighted in this context is the possible influence on the Sicilian writer of the peculiar expression of “dissent” by writers such as Sienkiewicz, Brandys and Lec. The article closes with a brief comparison between the protagonists of Il cavaliere e la morte by Sciascia and Odpocznij po biegu (Rest after run) by Terlecki, both restless investigators disobedient to the authorities.
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3

Stroppa, Sabrina. « Differire o uccidere : la morte tra i duelli del "Furioso" ». AOQU (Achilles Orlando Quixote Ulysses). Rivista di epica 2, no II (30 décembre 2021) : 93–113. http://dx.doi.org/10.54103/2724-3346/17259.

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Résumé :
In un genere, come quello cavalleresco, nel quale l’esercizio d’armi è la manifestazione più insigne del valore del cavaliere, una parte consistente della narrazione si risolve in una serie di duelli. Il Furioso si struttura fin dall’esordio come radicalmente diverso rispetto all’Innamorato: se la sequela di duelli che punteggiano il poema boiardesco culminano, già nel libro primo, nel lungo e mortale duello tra Orlando e Agricane, Ariosto oppone una struttura basata sul differimento e l’elusione. Il saggio mira a evidenziare come nella prima parte del Furioso i duelli siano più giochi d’arme che battaglie sanguinose, e come, procedendo con la narrazione, il romanzo si incupisca e vada verso una fine tragica.
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4

Serrano Puche, Javier. « Formas de intertextualidad en Il cavaliere e la morte de Leonardo Sciascia ». Quaderns d’Italià 15 (2 novembre 2010) : 155. http://dx.doi.org/10.5565/rev/qdi.282.

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5

Briziarelli, Susan. « Of Valiant Knights and Labyrinths : Leonardo Sciascia's Il cavaliere e la morte ». Italica 68, no 1 (1991) : 1. http://dx.doi.org/10.2307/479428.

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Tomasi, Franco. « «Questa che ’l vulgo appella morte» : il martirio (e la morte) degli eroi nella "Gerusalemme liberata" ». AOQU (Achilles Orlando Quixote Ulysses). Rivista di epica 2, no II (30 décembre 2021) : 183–204. http://dx.doi.org/10.54103/2724-3346/17267.

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Résumé :
Il pensiero della morte quale esito possibile del destino di un eroe costituisce un momento cruciale nella definizione etica dei cavalieri della Gerusalemme liberata. È in particolare la fortitudo di marca aristotelica a guidare alcuni cavalieri cristiani che dimostrano di affrontare la morte con piena consapevolezza in nome della logica del martirio: Sofronia, Goffredo e Sveno rappresentano tre diverse manifestazioni di questa ideologia in nome della quale la morte si configura come una vittoria. Anche i cavalieri pagani, soprattutto la figura di Solimano, illustrano spesso una visione pienamente consapevole della propria morte in nome di un valore collettivo, alternando così la partecipazione allo spettacolo orroroso della guerra con momenti di introspettiva riflessione.
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7

Fabbricotti, Emanuela. « Statuette in Calcare da Bu Senab ». Libyan Studies 25 (janvier 1994) : 219–30. http://dx.doi.org/10.1017/s0263718900006361.

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Résumé :
Nel Magazzino del Museo di Cirene vi sono numerose statuette in calcare, purtroppo acefale, rappresentanti uomini e forse donne con in mano offerte o attributi vari. Dovevano, quando intere, raggiungere un'altezza di circa cm. 50/60. Molte sono senza numero d'inventario e quindi senza indicazione della provenienza. Alcune sono immortalate in vecchie lastre fotografiche del magazzino-museo di Barce e provengono da Bu Senab. Riproducono i pezzi come erano dopo il ritrovamento, in condizioni notevolmente migliori. Di questi molti sono oggi scomparsi così come tutte le teste ed alcuni frammenti. Quelle conservate sono: (le descrizioni sono state fatte durante l'esame diretto delle statue e pertanto non sempre corrispondono alle fotografie eseguite dopo il ritrovamento).Nelle vecchie lastre di Barce vi erano altre statuette poi disperse: un togato (Fig. 14), un cavaliere a cavallo (Fig. 15), due personaggi maschili (Figg. 15 e 17) con mantello gettato dietro le spalle (uno dei quali con una pecora accanto), uno con il solito oggetto piegato ad angolo retto (Fig. 18), due con in mano un vitellino (Figg. 19 e 20), due frammenti della parte inferiore di personaggi panneggiati (Figg. 21 e 22), sette teste (Figg. 23–27) (otto con quella del n. 2), molti frammenti di basi con piedi umani (vedi Fig. 13) e zampe caprine ed altri poco leggibili.
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Cavaliere, Giuseppe, Luca De Angelis, Anders Rahbek et A. M. Robert Taylor. « DETERMINING THE COINTEGRATION RANK IN HETEROSKEDASTIC VAR MODELS OF UNKNOWN ORDER ». Econometric Theory 34, no 2 (20 septembre 2016) : 349–82. http://dx.doi.org/10.1017/s0266466616000335.

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Résumé :
We investigate the asymptotic and finite sample properties of a number of methods for estimating the cointegration rank in integrated vector autoregressive systems of unknown autoregressive order driven by heteroskedastic shocks. We allow for both conditional and unconditional heteroskedasticity of a very general form. We establish the conditions required on the penalty functions such that standard information criterion-based methods, such as the Bayesian information criterion [BIC], when employed either sequentially or jointly, can be used to consistently estimate both the cointegration rank and the autoregressive lag order. In doing so we also correct errors which appear in the proofs provided for the consistency of information-based estimators in the homoskedastic case by Aznar and Salvador (2002, Econometric Theory 18, 926–947). We also extend the corpus of available large sample theory for the conventional sequential approach of Johansen (1995, Likelihood-Based Inference in Cointegrated Vector Autoregressive Models. Oxford University Press) and the associated wild bootstrap implementation thereof of Cavaliere, Rahbek, and Taylor (2014, Econometric Reviews 33, 606–650) to the case where the lag order is unknown. In particular, we show that these methods remain valid under heteroskedasticity and an unknown lag length provided the lag length is first chosen by a consistent method, again such as the BIC. The relative finite sample properties of the different methods discussed are investigated in a Monte Carlo simulation study. The two best performing methods in this study are a wild bootstrap implementation of the Johansen (1995, Likelihood-Based Inference in Cointegrated Vector Autoregressive Models. Oxford University Press) procedure implemented with BIC selection of the lag length and joint IC approach (cf. Phillips, 1996, Econometrica 64, 763–812) which uses the BIC to jointly select the lag order and the cointegration rank.
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9

D'Achille, Paolo. « Qual è il femminile di cavaliere ? » XVII, 2021/2 (aprile-giugno), no 2 (20 avril 2021) : 15–17. http://dx.doi.org/10.35948/2532-9006/2021.7518.

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Résumé :
Sono arrivate varie domande sul femminile di cavaliere. Come si indica una ‘persona che va a cavallo’ o un ‘soldato a cavallo’ se di sesso femminile? E quando una donna viene insignita del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica è possibile rendere tale onorificenza al femminile?
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Montepaone, Claudia. « L'apologia di Alexidamos "L'avventura del cavaliere" ». Mètis. Anthropologie des mondes grecs anciens 1, no 2 (1986) : 219–35. http://dx.doi.org/10.3406/metis.1986.871.

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González-Villa, Javier, Marcos Cruz et Luis M. Cruz-Orive. « ON THE PRECISION OF THE ISOTROPIC CAVALIERI DESIGN ». Image Analysis & ; Stereology 37, no 3 (6 décembre 2018) : 225. http://dx.doi.org/10.5566/ias.1947.

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Résumé :
The isotropic Cavalieri design is based on a isotropically oriented set of parallel systematic sections a constant distance apart. Its advantage over the ordinary Cavalieri design is twofold - first, besides volume it allows the unbiased estimation of surface area, and second, the error variance predictor for the volume estimator is much simpler, involving only the surface area of the object, and the distance between sections. In an earlier paper, the two hemispheres of a rat brain were arranged perpendicular to each other before sectioning, aiming at reducing the error variance with respect to other arrangements (such as the aligned one) by exploiting an intuitively plausible antithetic effect. Because the total surface area of the objects is unchanged under any arrangements, however, the error variance predictor for the volume estimator does not depend on object shape, which looks intriguing. Using reconstructions of the mentioned hemispheres, we dilucidate the aparent paradox by means of automatic Monte Carlo replications of the relevant volume estimates under the antithetic and the aligned arrangements.
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Prosenc Šegula, Irena. « La perfezione cavalleresca e cortigiana in "Gyrone il Cortese" di Luigi Alamanni ». Acta Neophilologica 37, no 1-2 (1 décembre 2004) : 115–22. http://dx.doi.org/10.4312/an.37.1-2.115-122.

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Résumé :
Il poema Gyrone il Cortese di Luigi Alamanni risente tanto dell'influsso delle discussioni teoriche letterarie tardorinascimentali quanto del modello castiglionesco del perfetto cortigiano. L'autore si prefigge di serivere un poema ˝regolare˝ ponendo al centra del suo poema Girone, un eroe perfetto che e un modelio morale, cristiano, cavalleresco, e nel contempo un abile conoscitore di norme sociali. Pertanto, l'eroe di Alamanni oscilla tra l'essere un perfetto cavaliere e l'essere un perfetto cortigiano. Nel poema, l'amore ha una funzione duplice - nobilitante e al contempo degradante- tipica dei poemi cavallereschi rinascimentali italiani. In mancaiiza di una sintesi delle due tendenze contrastanti, la concezione dell'amore risulta incoerente, riflettendo una profonda incoerenza del concetto alamanniano dell'eroe, che esita tra i valori del cavaliere medievale, quelli del cortigiano rinascimentale e quelli dell'etica cristiana.
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Turčić, Lawrence. « A Drawing of Fame by the Cavaliere d'Arpino ». Metropolitan Museum Journal 22 (janvier 1987) : 93–95. http://dx.doi.org/10.2307/1512836.

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Obert, Judith. « L’écriture du corps dessiné dans Il cavaliere inesistente ». Italies, no 16 (1 juin 2012) : 49–76. http://dx.doi.org/10.4000/italies.4383.

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Cifarelli, Paola. « Marco Piccat, ‘Il libro del Cavaliere Errante’ : l’edizione ». Studi Francesi, no 159 (LIII | III) (1 décembre 2009) : 605. http://dx.doi.org/10.4000/studifrancesi.7484.

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Simoncelli (book author), Paolo, et Olga Zorzi Pugliese (review author). « Il cavaliere dimezzato : Paolo del Rosso "fiorentino e letterato" ». Quaderni d'italianistica 12, no 2 (1 octobre 1991) : 328. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v12i2.10496.

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Collina, Rosaria. « Un cippo con Cavaliere Trace a Pago Veiano (Benevento) ». Mélanges de l’École française de Rome. Antiquité 102, no 1 (1990) : 357–66. http://dx.doi.org/10.3406/mefr.1990.1671.

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Airaldi, Gabriella. « Memoria e memorie di un cavaliere : Caffaro di Genova ». Crusades 2, no 1 (31 décembre 2003) : 25–39. http://dx.doi.org/10.1080/28327861.2003.12219995.

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Lepargneur, Hubert. « Morte cerebral e morte cerebral ». Revista Eclesiástica Brasileira 53, no 209 (31 mars 1993) : 87–98. http://dx.doi.org/10.29386/reb.v53i209.2795.

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Résumé :
A eutanásia constitui um dos capítulos mais discutidos da atual bioética por uma série de razões: a capacidade técnica de prolongar uma vida humana cuja média de duração já duplicou em meio século (por razões de alimentação e saneamento geral, sobretudo), a exigência comum de desfrutar a vivência terrestre com o mínimo de dor (perda da valorização religiosa do sofrimento), o declínio do sentimento do dever frente à sacralidade da vida declarada pelas religiões, o definhamento do status da velhice numa economia concorrencial que aloja as famílias em moradas muito pequenas...
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Gomes, Natalia Guerra Brisola, et Luciana Brito. « Paladinos e paródias : Agilulfo e Quixote ». Terra Roxa e Outras Terras : Revista de Estudos Literários 30 (5 décembre 2015) : 8. http://dx.doi.org/10.5433/1678-2054.2015v30p8.

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Résumé :
O que tornou El ingenioso hidalgo de la Mancha (1605, 1615) um dos títulos de maior destaque no cânone ocidental foi a união de um gênero literário então em decadência, a novela de cavalaria, e das questões enfrentadas pela burguesia emergente. A fórmula de se abordar a problemática de seu tempo com uma roupagem da literatura medieval é mais tarde retomada por Italo Calvino em Il cavaliere inesistente (1959). Além desse aspecto, esses romances dialogam entre si por meio de seus cavaleiros protagonistas, que vivem as dicotomias da essência e da aparência, da realidade e da ilusão.What made El ingenioso higalgo de la Mancha (1605, 1615) one of the most prominent titles in the occidental canon was the union of a literary genre that was in fall, the chivalric romance, and the problems faced by the emerging bourgeoisie. The formula of talking about his own time’s issues in a medieval literature garb is later retaken by Italo Calvino in Il cavaliere inesistente (1959). Apart from this, these novels speak between each other through their protagonist knights, who live the dichotomies of the essence and appearance, of reality and illusion.
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Barrett, Tracy. « The Narrator of Italo Calvino’s Il cavaliere inesistente ». Quaderni d'italianistica 13, no 1 (1 avril 1992) : 57–70. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v13i1.10074.

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Alberghina, Mario. « Se il cavaliere Gioeni avesse riletto Linneo e Dezallier d’Argenville ». Bullettin of the Gioenia Academy of Natural Sciences of Catania 54, no 384 (23 septembre 2021) : FP343—FP350. http://dx.doi.org/10.35352/gioenia.v54i384.95.

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Résumé :
Ultimamente si è accumulato un certo numero di articoli divulgativi e citazioni di letteratura che riferiscono il giudizio del matematico Charles Babbage sulla frode scientifica del cavaliere Giuseppe Gioeni nel 1783. Un articolo recente (2021) e un passo di una biografia celebrativa (1842) del personaggio hanno tentato di riabilitare un naturalista presunto fraudolento per la scoperta di una nuova specie di mollusco rinvenuto sul litorale di Catania, già nota come Scaphander lignarus o Bulla lignaria di Linneo. È presentata una rassegna di commenti demolitivi in proposito. Nelle vicissitudini culturali e nelle traversie della vita pubblica e privata di Gioeni può trovarsi l’origine di un errore scientifico mai riconosciuto dall’autore, così come appare nei documenti di archivio oggi noti. Inoltre sono riportati un altro non riconosciuto errore malacologico a carico del chimico Carmelo Maravigna e alcune approvazioni sulla tassonomia ottocentesca adottata dallo zoologo Andrea Aradas a riguardo di nuovi molluschi siciliani.
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Roccati, G. Matteo. « Audigier. Il cavaliere sul letamaio, a cura di Lucia Lazzerini ». Studi Francesi, no 143 (XLVIII | II) (1 décembre 2004) : 331. http://dx.doi.org/10.4000/studifrancesi.38883.

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이현경. « Gli elementi ariosteschi ne Il cavaliere inesistente di Italo Calvino ». Journal of Mediterranean Area Studies 14, no 4 (novembre 2012) : 63–85. http://dx.doi.org/10.18218/jmas.2012.14.4.63.

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Newell, James L. « Filosofia di Berlusconi : L'essere e il nulla nell'Italia del Cavaliere ». Journal of Modern Italian Studies 18, no 1 (janvier 2013) : 126–28. http://dx.doi.org/10.1080/1354571x.2013.730296.

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Hammel, Ilan, et David Lagunoff. « A Monte Carlo simulation of the determination of mean particle volume using the Cavalieri estimator ». Cytometry 47, no 2 (17 janvier 2002) : 138–41. http://dx.doi.org/10.1002/cyto.10054.

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Tekavčić, Pavao. « «Quaderni di Filologia e Lingue romanze», Ricerche svolte nell'Università di Macerata, Terza serie, volume 14 ; Macerata, 1999 ; 464 pp. + Indice ». Linguistica 40, no 2 (1 décembre 2000) : 363–65. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.40.2.363-365.

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Résumé :
Poiché le linee direttrici del periodico maceratese continuano ad essere queUe dei volumi precedenti, anche la presente recensione segue i principi finora adottati, con­ centrandosi sui contributi linguistici e/o filologici e abbreviando la presentazione degli altri. Gabriella Almanza Ciotti (Il cavaliere Perceval /Elementi per una rilettura/) (5-22): ad un'introduzione su Chrétien de Troyes e una breve rassegna dei suoi romanzi segue il resto dell'articolo che si dedica a Perceval.
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Fiori, Angelo, et Elio Sgreccia. « Morte cerebrale e morte della persona ». Medicina e Morale 42, no 5 (31 octobre 1993) : 885–87. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1993.1038.

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Monorchio (book author), Giuseppe, et Antonio Franceschetti (review author). « Lo specchio del cavaliere : il duello nella trattatistica e nell'epica rinascimentale ». Quaderni d'italianistica 19, no 1 (1 avril 1998) : 166–67. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v19i1.9630.

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Colombo Timelli, Maria. « Chrétien de Troyes – Godefroy de Leigni, Il Cavaliere della carretta (Lancillotto) ». Studi Francesi, no 147 (XLX | III) (1 décembre 2005) : 611–12. http://dx.doi.org/10.4000/studifrancesi.32778.

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Meliga, Walter. « Il Cavaliere del Pappagallo, Introduzione, traduzione e note di Eliana Creazzo ». Studi Francesi, no 174 (LVIII | III) (1 novembre 2014) : 567. http://dx.doi.org/10.4000/studifrancesi.1073.

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Damiao, John A., Leticia Agyapong, Sukhmjot Kaur, Lorraine Hernandez, Jessica Johnson et Catherine Cavaliere. « Expressive Writing and Relationships : Perspectives of Parents of Children With Autism Spectrum Disorder ». American Journal of Occupational Therapy 76, Supplement_1 (1 juillet 2022) : 7610505034p1. http://dx.doi.org/10.5014/ajot.2022.76s1-po34.

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Abstract Date Presented 03/31/2022 This phenomenological study examined the relationships between four mothers and their children with autism after starting expressive writing. Researchers identified the following four themes: understanding strengthens the mother-child relationship, recognizing greater insight into the child, quality of life through improved expression, and changes in mothers’ perspectives on their child’s identity. Primary Author and Speaker: John A. Damiao Additional Authors and Speakers: Leticia Agyapong, Sukhmjot Kaur, Lorraine Hernandez, Jessica Johnson, Catherine Cavaliere
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Andersen, Birgitte Bo, et Bente Pakkenberg. « Stereological quantitation in cerebella from people with schizophrenia ». British Journal of Psychiatry 182, no 4 (avril 2003) : 354–61. http://dx.doi.org/10.1192/bjp.182.4.354.

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Résumé :
BackgroundBehavioural and anatomical studies in schizophrenia have pointed to cerebellar involvement.AimsTo provide stereological estimations of volumes and cell number in the cerebella of people with schizophrenia and a control group using post-mortem material.MethodStereological methods were applied to cerebella taken from eight male patients with a DSM–III diagnosis of chronic schizophrenia with no neurological disorder (mean age 57.5 years) and ten male controls (mean age 56.2 years). The Cavalieri principle was used to provide estimates of volumes, the optical disector method to obtain estimates of the numerical density of Purkinje and granule cells, and a combination of the two to obtain estimates of total cell numbers in the cerebellum. The rotator method was applied to obtain estimates of mean Purkinje cell volume.ResultsNo global structural difference in major volumes, cell numbers or Purkinje cell volume was found between the groups.ConclusionsThe most frequently reported pathological finding in the cerebellum in schizophrenia is vermal atrophy, which was not found in this small group of heavily affected patients.
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Anciens, Maria Luiza. « Morte cerebral e o enigma da morte ». Cadernos Cajuína 2, no 1 (16 février 2017) : 156. http://dx.doi.org/10.52641/cadcaj.v2i1.127.

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Résumé :
<span>O temor da morte sempre rodeou a humanidade que procura amenizar esse medo<span> buscando explicações em diferentes correntes culturais, religiosas, sociais. Mas a única certeza da<span> nossa existência é que vamos morrer e não conseguimos até hoje responder o que é a morte. A<span> Filosofia também tenta esclarecê-la através de diferentes correntes de pensamento. Dos pré-<span> socráticos aos contemporâneos a morte sempre foi uma temática filosófica, talvez mesmo o seu<span> questionamento original. No capítulo 10, “Morte cerebral e banco de órgãos humanos: sobre a<span> redefinição pragmática da morte” do livro “Técnica, Medicina e Ética” de Hans Jonas, ele analisa<span> e discute de maneira profundamente impactante os critérios de morte cerebral e sua utilização<span> para fins de doação de órgãos. A ciência evolui nos critérios da definição fisiológica da morte que<span> era o cessar da respiração e batimentos cardíacos para ausência total das funções celebrais sempre<span> ocasionando grande desconforto para os familiares que precisam autorizar a doação. Ao repensar<span> os critérios de morte cerebral e sua utilização para doação de órgãos, Hans Jonas nos faz rever<span> esse grande enigma da morte questionando até que ponto as novas tecnologias, aparentemente<span> em favor da vida, pode nos levar a questionar os critérios éticos sobre vida, morte e nossa própria<span> existência.<br /></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span>
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Berlinck, Manoel Tosta. « Morte sem futuro e morte com futuro : a questão do tempo na morte ». Revista Latinoamericana de Psicopatologia Fundamental 14, no 3 (septembre 2011) : 419–25. http://dx.doi.org/10.1590/s1415-47142011000300001.

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Meliga, Walter. « Andrea Fasso, Il sogno del cavaliere. Chrétien de Troyes e la regalità ». Studi Francesi, no 145 (XLIX | I) (1 juillet 2005) : 128. http://dx.doi.org/10.4000/studifrancesi.35662.

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Boulé-Basuyau, Anne. « L’image au pied de la lettre ? Il cavaliere inesistente de Pino Zac ». Italies, no 16 (1 juin 2012) : 493–515. http://dx.doi.org/10.4000/italies.4545.

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Rushing, Robert A. « “Tutto è zuppa!” : Making the Superego Enjoy in Calvino’s Il cavaliere inesistente ». Romanic Review 101, no 3 (1 mai 2010) : 561–77. http://dx.doi.org/10.1215/26885220-101.3.561.

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Coimbra, Cícero Galli. « Morte Encefálica ». Revista Neurociências 6, no 2 (30 juin 1998) : 58–68. http://dx.doi.org/10.34024/rnc.1998.v6.10334.

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Résumé :
A primeira parte deste texto oferece uma breve visão histórica da redefinição de morte como encefálica, com particular enfoque voltado para a crítica direcionada aos critérios correntemente utilizados para o seu diagnóstico, a qual tem sido freqüentemente desconsiderada em revisões pretensamente exaustivas do assunto. Na segunda parte, o autor discute a validade dos mesmos critérios, analisados à luz do fenômeno da penumbra isquêmica, propondo novos conceitos fisiopatológicos, designados como penumbra isquêmica regional e global. Segundo esses conceitos, os critérios em uso corrente não excluem do diagnóstico de morte encefálica os pacientes que se encontrem com o fluxo sangüíneo global ou regionalmente situado na faixa própria da penumbra isquêmica, em conseqüência dos níveis submáximos de hipertensão intracraniana ou de oclusão parcial da artéria basilar. Nesses pacientes, a aplicação do teste da apnéia, em razão da hipotensão arterial severa e do aumento da pressão intracraniana associados a ele, pode determinar colapso irreversível da circulação encefálica, induzindo a morte que deveria apenas diagnosticar. O valor terapêutico da hipotermia moderada e da trombólise intra-arterial, como alternativas éticas e eficientes ao teste da apnéia é discutido.
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De Freitas, Paulo Eduardo Peixoto. « Morte Cerebral ». JBNC - JORNAL BRASILEIRO DE NEUROCIRURGIA 2, no 3 (21 décembre 2017) : 88–90. http://dx.doi.org/10.22290/jbnc.v2i3.9.

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Résumé :
Raros são os temas tão complexos, e que envolvem tantos e tão diferentes aspectos, quanto a morte. Embora seja ela um fenômeno natural, inerente à própria vida, e o único acontecimento absolutamente certo em nosso futuro, sua ocorrência em um ser humano extrapola aos fatos estritamente biológicos e assume dimensões nas áreas da filosofia, religião psicologia, sociologia, cultura, economia, ética, moral e do direito. Tratar, pois, de tal assunto, não é tarefa fácil. Requer que se renuncie a conceituações metafísicas, que se abstraia dos tabus e medos de que somos tomados ao pensar na morte. Enfim, que a tratemos sob parâmetros puramente científicos, como um acontecimento biológico natual dentro do processo da vida.
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Ferracuti, Angelo. « Morte all'alba ». PRISMA Economia - Società - Lavoro, no 1 (avril 2009) : 126–32. http://dx.doi.org/10.3280/pri2009-001014.

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Vasconcellos, Pedro Jorge Lo Duca, et José Jairo Vieira. « Morte higienizada ». Resgate : Revista Interdisciplinar de Cultura 29 (10 juin 2021) : e021005. http://dx.doi.org/10.20396/resgate.v29i1.8661624.

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Résumé :
O objetivo do presente artigo é entender de que maneira os escritos de Nelson Rodrigues sobre as transformações da ideia de morte e dos ritos fúnebres na sociedade carioca do século XX dialogam com as discussões empreendidas por teóricos como Edgar Morin, Philippe Ariès e Norbert Elias. Com base em suas memórias e confissões, publicadas nos jornais Correio da Manhã e O Globo nos anos 1960, mais tarde compiladas em livros como A menina sem estrela (1993a), O óbvio ululante (1993b) e A cabra vadia (2007), o trabalho busca compreender a percepção rodriguiana sobre as transformações nas práticas e comportamentos sociais diante da morte no Rio de Janeiro, em que viveu ao longo de décadas.
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WRIGHT, CHARLES. « NATURA MORTE ». Yale Review 98, no 3 (2010) : 15. http://dx.doi.org/10.1353/tyr.2010.0055.

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Chaboudez, Gisèle. « Langue morte ». Essaim 43, no 2 (2019) : 7. http://dx.doi.org/10.3917/ess.043.0007.

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Nguyên, Đình-Hoà, et Linda Lê. « Lettre morte ». World Literature Today 74, no 1 (2000) : 249. http://dx.doi.org/10.2307/40155553.

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Baladier-Bloch, Isabelle. « Lettre morte ». Sigila N°46, no 2 (2020) : 119. http://dx.doi.org/10.3917/sigila.046.0119.

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Hurtado, Guillermo, LiDan et Nicole G. Albert. « Nature morte ». Diogène 263-264, no 3 (2018) : 119. http://dx.doi.org/10.3917/dio.263.0119.

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WRIGHT, CHARLES. « NATURA MORTE ». Yale Review 98, no 3 (10 juin 2010) : 15. http://dx.doi.org/10.1111/j.1467-9736.2010.00629.x.

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Caputo, Elieni. « Morte contemporânea ». Revista Galo 1, no 6 (30 décembre 2022) : 139. http://dx.doi.org/10.53919/g6m.

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Arieh, Léo. « A morte e a morte de Yossef Chayim ». Arquivo Maaravi : Revista Digital de Estudos Judaicos da UFMG 4, no 7 (30 octobre 2010) : 113–15. http://dx.doi.org/10.17851/1982-3053.4.7.113-115.

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Résumé :
E ele sonhou. Um anjo do senhor chegava em seu quarto trazendo dois falafels e o convidava para lanchar. Lancharam. Depois, sem qualquer prefácio, o anjo limpa as últimas migalhas de pita de sua longa bata e diz: "vive até completares os quarenta anos, pois um dia depois morrerás." O anjo some, ele acorda. Não achou estranho. Não sentiu medo. Não desesperou. Acatou o presságio. Agora era esperar.
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