Littérature scientifique sur le sujet « Gruppoanalisi »

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Articles de revues sur le sujet "Gruppoanalisi"

1

Menarini, Raffaele. « Metapsicologia e gruppoanalisi ». RIVISTA ITALIANA DI GRUPPOANALISI, no 1 (décembre 2009) : 201–18. http://dx.doi.org/10.3280/rig2009-001008.

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2

Cofano, Luciano. « Gruppi e gruppoanalisi ». RIVISTA ITALIANA DI GRUPPOANALISI, no 1 (décembre 2009) : 219–32. http://dx.doi.org/10.3280/rig2009-001009.

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3

Napolitani, Diego. « Tracce. Psicoanalisi e gruppoanalisi (1981) ». PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no 3 (septembre 2013) : 489–94. http://dx.doi.org/10.3280/pu2013-003004.

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4

Cuomo, Giusy. « La funzione della Dramatis persona nella gruppoanalisi ». RIVISTA ITALIANA DI GRUPPOANALISI, no 1 (décembre 2009) : 115–23. http://dx.doi.org/10.3280/rig2009-001004.

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5

Gatti, Pertegato Edi. « Riscrittura della storia della gruppoanalisi. E la teoria ? » RIVISTA ITALIANA DI GRUPPOANALISI, no 1 (décembre 2009) : 81–113. http://dx.doi.org/10.3280/rig2009-001003.

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6

Grenci, Michelangelo, et Irene Fonti. « Riflessioni sull'Atlante Illustrato di Gruppoanalisi di Paola Marinelli e Fiorella Pezzoli ». GRUPPI, no 2 (février 2020) : 77–82. http://dx.doi.org/10.3280/gru2019-002006.

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7

Borino, Teresa, et Giuseppe Craparo. « La terapia di gruppo nella clinica contemporanea ». QUADERNI DI GESTALT, no 1 (septembre 2012) : 9–22. http://dx.doi.org/10.3280/gest2012-001002.

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Résumé :
Gli Autori invitano tre capiscuola di modelli psicoterapici diversi - Calogero Lo Piccolo per la gruppoanalisi, Giovanni Lo Castro per lo psicodramma freudiano e Margherita Spagnuolo Lobb, per la psicoterapia della Gestalt - a rispondere ad alcune domande cruciali per la terapia di gruppo nella clinica contemporanea. I temi affrontati trasversalmente dai tre approcci riguardano la definizione del setting gruppale, la dimensione del sentire corporeo, l'estetica dell'essere gruppo, le riflessioni sul concetto di autoregolazione e sull'antropologia sociale che animano l'intervento di gruppo, e infine valutazioni sul futuro della psicoterapia di gruppo in considerazione delle evoluzioni sociali e culturali degli ultimi anni. Un confronto tra epistemologie e prospettive di pensiero che forniscono un'opportunitŕ di riflessione e un'occasione per ampliare gli orizzonti di conoscenza sulla clinica dei gruppi.
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8

D'Andrea, Rita. « Sulla traccia di "Che cosa significa pensare?" ». RIVISTA ITALIANA DI GRUPPOANALISI, no 1 (juillet 2010) : 191–217. http://dx.doi.org/10.3280/rig2010-001010.

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Résumé :
Il richiamo al lavoro di Heidegger, fin dal titolo, č l'inevitabile punto di partenza per una riflessione sulla ricorsivitŕ tra la capacitŕ di ciascun individuo di andare oltre la rituale "autoriorganizzazione" del proprio rapporto con il mondo esterno attraverso lo sviluppo del "pensare" e quel "benessere" della societŕ che si fonda e si nutre del superamento mai scontato né continuo di quella forma di alienazione che impedisce una visione creativa e strettamente personale del senso delle proprie esperienze di vita, private, sociali e politiche, come Hannah Arendt ci insegna. Il rapporto che deve necessariamente svilupparsi tra la Gruppoanalisi e la Societŕ ai vari livelli č la sfida di questo nuovo secolo, e il presente lavoro vuole essere solo uno spunto, un cenno di premessa a questa "ricerca".
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9

Miglietta, Donata. « Un'esperienza tra passione e ragione ». GRUPPI, no 1 (mars 2013) : 29–41. http://dx.doi.org/10.3280/gru2012-001003.

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Résumé :
L'autrice ripercorre gli anni in cui la psicoterapia di gruppo stava consolidandosi in Italia grazie al lavoro pionieristico di Ferdinando Vanni, incontrato all'inizio della carriera e poi ritrovato come collega, e di altri psicoanalisti. Attraverso l'esperienza diretta dell'autore, il racconto ci porta dalla formazione psicodrammatica degli inizi all'incontro con la gruppoanalisi e con il gruppo a funzione analitica. In evidenza viene messa la nascita e la crescita del Centro Ricerche di Gruppo de "Il Pollaiolo" di Roma, ispirato al pensiero di Bion, e il gruppo di supervisione, condotto da Francesco Corrao con il nome di gruppo di modellizzazione, come luogo dove il pensiero e la conoscenza si generavano nella continua oscillazione tra passione e ragione. L'autrice racconta la sua partecipazione alla vita culturale e scientifica del CRG e ci trasmette l'immagine vivida di un altro importante maestro della psicoanalisi e della psicoanalisi applicata ai gruppi: Francesco Corrao, sapiente animatore del Centro "Il Pollaiolo" prima che lo stesso diventasse l'Istituto Italiano di Psicoanalisi di Gruppo. Le memorie personali e dirette dell'autrice vanno cosě dalla nascita del CRG di Roma a quello di Milano fondato nel 1994 e ci riportano infine al momento della nascita della COIRAG.
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10

Brunori, Luisa, Giorgio Magnani et Chiara Bleve. « Microcredito e salute mentale ». RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no 2 (août 2009) : 127–41. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2009-002007.

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Résumé :
- Micro-credit, a Bengali invention of Professor Muhammad Yunus, is an innovative practice of credit, based on very small loans, given to people traditionally ignored by the banking system. These loans allow people to open small businesses or to support their current activities. Micro-credit is a tool that develops the potentials of marginal people and encourages autonomy. It represents a parallel welfare policy that holds back human passivity, supports self-recovery, and reprocesses the social dimension of relationship, the internal/external dialectic between individual and group. Micro-credit involves the "poorest of the poor", the people traditionally excluded from the banking system, because considered "not includable", or simply "not trustworthy" enough. This paper describes micro-credit practices, adopted by the mental health service of Carpi (a small town in northern Italy). The basic aim of this service is to counter the idea that people with psychiatric disorders, as the poor, are not worthy of trust, nor of receiving financial loans. Micro-credit enhances autonomy, initiative and shared responsibility. It is a basic tool of active citizenship. It represents an alternative model of welfare and of coconstructed care: a collaborative model built with different stakeholders. It is an important tool to keep in check public costs by promoting self-esteem and quality of life, by bringing people to become more autonomous and less dependent on services.Parole Chiave: microcredito, fiducia, gruppo, gruppoanalisi, riabilitazione, beni relazionali, salute mentale.Key Words: micro-credit, trust, group, group analysis, rehabilitation, relational goods, mental health.
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Thèses sur le sujet "Gruppoanalisi"

1

RONCHI, CARMELA. « Le dimensioni silenti del legame familiare come oggetto di riflessione pedagogica. L' esperienza dei giovani adulti tra culture di origine e processi di costruzione identitaria ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2010. http://hdl.handle.net/10281/16888.

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Résumé :
The topic of investigation belongs to the family as a training experience, inside which the process of transmitting cultural and social values and the structuring of personal identity, in the relationship with each other. The aim of this research is investigating, in particular, the elements underlying verbal communication and behavioural practices, as an affective and emotional level that seems to be instrumental in preserving the bond, even in moments of crisis and deep transformation that characterise family experience. After a first reconstruction of the current reality of the family through a historico-cultural horizon, mediated by contributions not only coming from pedagogy, but also sociology and psychology, we focused on studies about unconscious dynamics in the group by analysing works in group-analysis, which allowed us to formulate the hypothesis that the primordial experience of fusion in the context of family delivers a silent heritage to its members, comprising hidden signs related not only to the ways of living the relationships, but also to the ways of representing them. In order to investigate this issue, the research continued with the structuring of a qualitative fieldwork oriented to a constructivist perspective, choosing, as its methodological paradigms, micro- pedagogy and autobiographical approach, and selecting a sample of young adults, as privileged witnesses of a possible state of tension between membership in the original context and openness to new forms of relationship. The proposal directed to them consisted of an initial moment of writing about themselves, followed by a nondirective interview and, finally, an operation of symbolic representation. The two clinical ways of analysing the collected material, individual and comparative, were instrumental in showing that the unknown aspects of family experience tend to transmit values, rules about the relationship and the roles within the group, and affect the idea of future ties. The analysis of the material revealed the presence of silences designed to protect others, oneself or the relationship and, at the same time, it identified communication as a tool capable of bringing out the resources and potentials of the family and, therefore, of preserving the tie. In the accounts of young adults, however, the opportunity to access a deeper form of dialogue and exchange with each other, allowing the sharing of intimate feelings and emotional experiences, emerged as silent educational demand. This demand could be considered as an object of pedagogical design, identifying counselling as a tool promoting self-awareness in one’s ways of living the bond and in his transformation potential.
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Livres sur le sujet "Gruppoanalisi"

1

Simone, Bruschetta, et Giunta Serena, dir. Gruppoanalisi e comunità terapeutica : Uno strumento di lavoro basato su supervisione, valutazione e ricerca. Milano : Angeli, 2010.

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2

Burrow, Trigant, Edi Gatti Pertegato et Giorgio Orghe Pertegato. Dalla Psicoanalisi Alla Fondazione Della Gruppoanalisi. IPOC di Pietro Condemi, 2009.

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3

Nel nome del gruppo : Gruppoanalisi e società. Milano : F. Angeli, 1994.

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