Littérature scientifique sur le sujet « GOVERNO PARLAMENTARE »

Créez une référence correcte selon les styles APA, MLA, Chicago, Harvard et plusieurs autres

Choisissez une source :

Consultez les listes thématiques d’articles de revues, de livres, de thèses, de rapports de conférences et d’autres sources académiques sur le sujet « GOVERNO PARLAMENTARE ».

À côté de chaque source dans la liste de références il y a un bouton « Ajouter à la bibliographie ». Cliquez sur ce bouton, et nous générerons automatiquement la référence bibliographique pour la source choisie selon votre style de citation préféré : APA, MLA, Harvard, Vancouver, Chicago, etc.

Vous pouvez aussi télécharger le texte intégral de la publication scolaire au format pdf et consulter son résumé en ligne lorsque ces informations sont inclues dans les métadonnées.

Articles de revues sur le sujet "GOVERNO PARLAMENTARE"

1

D’Andrea, Antonio. « Il Parlamento e il Governo : le ragioni del rispettivo disallineamento costituzionale (sempre reversibile) ». DIRITTO COSTITUZIONALE, no 3 (novembre 2022) : 9–40. http://dx.doi.org/10.3280/dc2022-003002.

Texte intégral
Résumé :
Da circa trent'anni il sistema di governo parlamentare, in Italia, ha funzionato in modo poco rispettoso del ruolo centrale che la Costituzione riserva agli organi parlamentari, a cominciare dall'esercizio della funzione normativa. Nella prassi sono stati il Governo e il suo leader, insieme allo stesso Presidente della Repubblica, ad assumere, non solo la guida politica dello Stato, ma anche il pieno controllo della maggioranza parlamentare via via faticosamente costituita. Nell'articolo si ipotizzano alcune soluzioni istituzionali incentrate principalmente su nuovi meccanismi elettorali in grado di rivitalizzare il parlamenta-rismo italiano, ritenuto sempre preferibile ad altri sistemi di governo.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
2

Pasquino, Gianfranco. « VARIANTI DEI MODELLI DI GOVERNO PARLAMENTARE ». Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 33, no 2 (août 2003) : 295–315. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200027192.

Texte intégral
Résumé :
Introduzione«Chi conosce il diritto costituzionale classico e ignora la funzione dei partiti, ha un'idea sbagliata dei regimi politici contemporanei; chi conosce la funzione dei partiti e ignora il diritto costituzionale classico ha un'idea incompleta ma esatta dei regimi politici contemporanei» (Duverger 1961, p. 412) Alla luce di questa preziosa indicazione metodologica dell'autorevole politologo e costituzionalista francese, il dibattito italiano sul «premierato» appare immediatamente e sostanzialmente inadeguato perché incapace, tranne pochissime eccezioni, di tenere insieme il sistema dei partiti e il modello di governo. Certo, è innegabile che le regole e le attribuzioni di poteri costituzionali hanno anche una dinamica e una forza propria e specifica. Tuttavia, il modo e il grado di successo con il quale regole e poteri incidono sui rapporti governo/parlamento e governo/elettorato differiscono in maniera significativa a seconda del sistema di partiti sottostante sul quale si applicano e con il quale interagiscono. In questa sede, manterrò l'analisi focalizzata esclusivamente sui modelli parlamentari di governo, ma, naturalmente, anche qualsiasi tentativo di comprendere e di rendere conto del funzionamento dei modelli presidenziali di governo appare altrettanto inadeguato se, per l'appunto, non tiene conto dei diversi sistemi di partito sui quali viene innestato ciascun modello presidenziale (per le indispensabili differenziazioni fra presidenzialismi e parlamentarismi, si veda Sartori 2000; per un tentativo, peraltro piuttosto confuso poiché si perde in eccessive specificazioni che non conducono ad opportune generalizzazioni, Shugart e Carey 1992).
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
3

Cavaggion, Giovanni. « Minoranze e opposizioni in un Parlamento marginalizzato ». DIRITTO COSTITUZIONALE, no 3 (novembre 2022) : 95–124. http://dx.doi.org/10.3280/dc2022-003005.

Texte intégral
Résumé :
L'articolo studia il ruolo delle opposizioni e delle minoranze parlamentari alla luce delle trasformazioni in atto nella forma di governo italiana. A partire dalla stagione della "Se-conda Repubblica" il saldarsi dell'asse tra Governo e maggioranza parlamentare ha progressivamente ridotto i margini per la partecipazione dlle opposizioni e delle minoranze alla determinazione dell'indirizzo politico. La fine del bipolarismo e il ritorno a un sistema elettorale prevalentemente proporzionale sembrano avere aggravato anziché attenuare, le distorsioni in atto. L'articolo si interroga sui possibili rimedi, che potrebbero essere, alternativamente, la riaffermazione della centralità del Parlamento, ovvero l'introduzione di adeguati strumenti di tutela per le minoranze e le opposizioni parlamentari.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
4

Petrillo, Pier Luigi. « La perenne campagna elettorale dell'Opposizione parlamentare in Italia e in Gran Bretagna ». Quaderni dell'Osservatorio elettorale QOE - IJES 51, no 1 (30 juin 2004) : 81–118. http://dx.doi.org/10.36253/qoe-12736.

Texte intégral
Résumé :
Nei regolamenti di alcuni parlamenti europei, dove si vive una competizione tra due forze politiche prevalenti, una al governo e l’altra all’Opposizione, esistono diversi strumenti che, garantendo la funzione alternativa di quest’ultima, definisco un vero e proprio Statuto dell’Opposizione in quanto non si limitano a evitarne lo «schiacciamento» da parte del raccordo maggioranza-governo, ma ne assicurano la manifestazione in parlamento di un progetto politico alternativo. Tali garanzie, quindi, proprio per la loro natura, possono risolversi in strumenti di campagna elettorale in quanto permettono all’Opposizione di essere visibile all’esterno dell’aula. Di conseguenza il parlamento, rivitalizzato grazie alla presenza costante dell’Opposizione, diventa la sede di una perenne campagna elettorale intesa non già come un continuo conflitto politico a suon di ostruzionismi reciproci, ma come un costante dibattito, magari anche aspro ma legittimo, tra i due principali soggetti politici. Il dibattito, infatti, in questi sistemi, viene procedimentalizzato e si traduce in critica, confronto e proposta. È intorno a questa tesi che si ragiona nel lavoro che segue, puntando l’attenzione, ovviamente, alla realtà italiana e servendoci di quella britannica (ma non solo) come di un modello di sistema competitivo. Non si vuole, invece, analizzare l’informazione parlamentare tout court, cioè l’insieme di meccanismi che rendono pubblica l’attività comunque svolta in parlamento; né ci soffermeremo sul tema del giornalismo parlamentare e, quindi, di come l’informazione parlamentare è esternalizzata; né si cercherà di dimostrare quali siano i comportamenti politici che l’Opposizione deve tenere in parlamento per essere visibile al suo esterno. Più semplicemente, dopo aver definito che cosa intendere per Opposizione parlamentare e quale sia la sua funzione costituzionale, prendendo a modello la Gran Bretagna, si cercherà di comprendere in cosa si sostanzia la logica del parlamento in perenne campagna elettorale e come e perché questa stessa logica sia (stata?) assente in Italia. In secondo luogo analizzeremo alcune garanzie che la Costituzione italiana e i Regolamenti parlamentari pongono a favore dell’Opposizione, non già, però, per definirne lo status ma per capire come tali strumenti possano, da un lato, trasformarsi in meccanismi di campagna elettorale parlamentare e dall’altro definire il parlamento come il luogo privilegiato della comunicazione politica. È da qui che avvieremo le conclusioni del ragionamento.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
5

Sartori, Giovanni. « PREMIERATO FORTE E PREMIERATO ELETTIVO ». Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 33, no 2 (août 2003) : 285–93. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200027180.

Texte intégral
Résumé :
IntroduzioneLa dizione «premierato» indica un sistema parlamentare nel quale il potere esecutivo sovrasta il potere legislativo e nel quale il primo ministro comanda i suoi ministri. L'idea è di un governo sopra l'assemblea che ribalta il governo della assemblea (l'assemblearismo). Va da sé, pertanto, che il premierato sta per «governo forte» nel senso di governo efficiente, di governo in grado di governare. Dire «premierato forte» è pleonastico: se è premierato, è per definizione forte (strutturalmente parlando).
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
6

Cavino, Massimo. « UNA CONCEZIONE SVALUTATIVA DELLA RAPPRESENTANZA PARLAMENTARE : IL CONTRATTO DI GOVERNO ». Il Politico 251, no 2 (3 mars 2020) : 221–38. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2019.246.

Texte intégral
Résumé :
Durante la XVIII legislatura, i leader della maggioranza parlamentare italiana hanno accettato di formare un governo di coalizione attraverso il "Contratto per il governo del cambiamento". L'approvazione di questo documento ha rappresentato una novità significativa nella politica italiana e, di conseguenza, merita un'attenta considerazione. Il saggio si concentra sulla forma giuridica del "Contratto" e prende in considerazione i suoi effetti sul funzionamento del Parlamento e del Gabinetto italiano.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
7

Landoni, Enrico. « GOVERNO E GOVERNABILITÀ NEL DIBATTITO POLITICO-PARLAMENTARE SULLE RIFORME (1975-1988) ». Il Politico 256, no 1 (28 juin 2022) : 108–28. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2022.685.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
8

Urbani, Giuliano. « IL GOVERNO : PROBLEMI CONCETTUALI E VERIFICHE EMPIRICHE ». Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 17, no 2 (août 1987) : 233–39. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200016671.

Texte intégral
Résumé :
IntroduzioneInnanzitutto, una doverosa premessa. Credo che si debba riconoscere all'articolo di Mauro Calise il non trascurabile merito di aver messo in tutta evidenza la fertilità contenuta in alcuni fondamentali temi di ricerca, sui quali converrà proseguire con maggiore sistematicità lo scandaglio appena iniziato. Mi limito a ricordarne uno solo: l'importanza di riconsiderare l'intera problematica del processo di «istituzionalizzazione del governo» nel nostro paese alla luce dell'abbondantissima letteratura non strettamente politologica. Penso, ovviamente, al diritto costituzionale e parlamentare; ma anche alla stessa storia parlamentare, alla scienza dell'amministrazione, alle molte branche della sociologia politica fino alla moderna teoria economica delle strutture organizzative complesse (com'è nel caso, tanto per citare gli autori più potenzialmente rilevanti per il nostro problema, della produzione di un James G. March o di un Wilson o di un Williamson). La ragione è evidente. Non si tratta, infatti, di abdicare al nostro ruolo specialistico di politologi per vivere alle spalle di qualcun altro quanto di riconoscere apertamente che le altrui prospettive specialistiche possono consentirci di vedere in termini nuovi (e, a volte, notevolmente complicati) le nostre stesse questioni peculiari: come sono quelle attinenti alla specifica «logica politica» dei modi di essere dell'istituzione-governo. Limitiamoci anche qui a un solo esempio: il funzionamento del collegio «Consiglio dei ministri», considerato come la più tipica manifestazione delle coalizioni interpartitiche, ma anche — e allo stesso tempo — come un'organizzazione «economica» (finalizzata a massimizzare i possibili benefici, minimizzando i relativi costi), come un organo disciplinato da precise norme giuridiche, come una struttura sociale caratterizzata da una propria storia autonoma e così via. L'ipotesi è, infatti, che la comprensione dei «comportamenti coalizionali» all'interno del Consiglio dei ministri possa giovarsi grandemente di una simile considerazione interdisciplinare, sia pure impostata e finalizzata all'ottica esclusiva del lavoro politologico.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
9

Grimaldi, Angelo. « La forma di governo nella Costituzione Romana del 1849 ». Misión Jurídica, no 20 (1 juillet 2021) : 174–96. http://dx.doi.org/10.25058/1794600x.1916.

Texte intégral
Résumé :
Dalla Costituzione romana del 1849 emerge una forma istituzionale “quasi dualistica” o “dualismo zoppo”. Si prevede una separazione dei poteri che però non rende possibile l’influenza ex post di un organo sulla funzione dell’altro, uno dei due organi costituzionali è claudicante: il Presidente collegiale della Repubblica, pur partecipando direttamente alla funzione legislativa, non può esercitare il veto sospensivo (accompagnato dalle osservazioni presidenziali), ma può soltanto, “senza ritardo”, promulgare la legge. L’Assemblea nomina il Presidente collegiale della Repubblica; i tre consoli non possono essere scelti fra i parlamentari, quindi si stabilisce la separazione dei due più importanti attori costituzionali. Il Presidente collegiale della Repubblica era a capo del Governo, ad esso spettava la nomina e la revoca dei ministri, quindi i ministri erano legati al Consolato da un rapporto “interno” di fiducia, ma tale rapporto di fiducia non poteva instaurarsi tra il Consolato-Governo e l’Assemblea. I due poteri, Legislativo e Capo dello Stato-Esecutivo, si costituiscono in due centri di autorità distinti, congegnati in un modo tale ed unico da potersi definire forma “quasi dualistica”. L’istituto della controfirma stabilisce il principio della “non responsabilità dei Consoli”, ma in che modo la Costituzione avrebbe garantito la irresponsabilità del Presidente (collegiale) della Repubblica se si afferma l’esatto contrario negli articoli 43, 44, 45 e 55? Risulta difficile immaginare un’evoluzione al parlamentarismo, cioè la responsabilità giuridica avrebbe aperto la strada alla responsabilità politica e, di conseguenza, al sistema parlamentare?
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
10

Lupo, Nicola, et Giovanni Piccirilli. « Le recenti evoluzioni della forma di governo italiana : una conferma della sua natura parlamentare ». DEMOCRAZIA E DIRITTO, no 1 (octobre 2012) : 85–109. http://dx.doi.org/10.3280/ded2012-001006.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.

Thèses sur le sujet "GOVERNO PARLAMENTARE"

1

Matsuoka, Emiko Aparecida de Castro. « Discurso e representação política : estudo do comportamento político dos parlamentares integrantes da frente parlamentar mista pela igualdade racial e em defesa dos quilombolas ». reponame:Repositório Institucional da UnB, 2012. http://repositorio.unb.br/handle/10482/12880.

Texte intégral
Résumé :
Dissertação (mestrado)—Universidade de Brasília, Instituto de Ciências Sociais, Centro de Pesquisa e Pós-Graduação sobre as Américas (CEPPAC), Programa de Pós-graduação em Estudos Comparados sobre as Américas, 2012.
Submitted by Tania Milca Carvalho Malheiros (tania@bce.unb.br) on 2013-04-22T13:11:15Z No. of bitstreams: 1 2012_EmikoAparecidadeCastroMatsuoka_Parcial.pdf: 3040386 bytes, checksum: 9beda60eaad6ae9cbce03094d532d6d8 (MD5)
Approved for entry into archive by Jaqueline Ferreira de Souza(jaquefs.braz@gmail.com) on 2013-04-24T13:48:48Z (GMT) No. of bitstreams: 1 2012_EmikoAparecidadeCastroMatsuoka_Parcial.pdf: 3040386 bytes, checksum: 9beda60eaad6ae9cbce03094d532d6d8 (MD5)
Made available in DSpace on 2013-04-24T13:48:48Z (GMT). No. of bitstreams: 1 2012_EmikoAparecidadeCastroMatsuoka_Parcial.pdf: 3040386 bytes, checksum: 9beda60eaad6ae9cbce03094d532d6d8 (MD5)
A história fascinante dos negros pelas lutas e persistências de heróis dos movimentos negros serviu como substrato ao desenvolvimento desta pesquisa. Ícones dessas lutas também propiciaram subsídios necessários à condução de uma reflexão quanto à criação no Brasil de mecanismos de ações afirmativas, imprescindíveis aos cidadãos negros, afrodescendentes e quilombolas no país. Referenciais teóricos tão constantes na história das lutas desse povo estiveram aqui presentes como facilitadores do entendimento atual quanto à responsividade do poder público frente ao grupo aqui pesquisado. Neste resgate historiográfico dos negros, esta pesquisa caminha no sentido da importância da criação de Frentes Parlamentares que atuam em defesa da causa negra e dos quilombolas, seguindo também no sentido de aprofundar o debate quanto ao interesse de uma Frente em se fazer representar diante de um grupo, hoje não mais minoria no Brasil, em termos populacionais. Levanta-se ainda neste estudo, o impacto das relações entre negros e/ou afrodescendentes e quilombolas, e parlamentares, diante das conquistas políticas e sociais hoje alcançadas pelos mesmos, enquanto melhoria na qualidade de vida. Traduz-se como pretensão nesta pesquisa, senão destacar o papel da Frente Parlamentar Mista pela Igualdade Racial e em Defesa dos Quilombolas no ano de 2011, proclamado pela Organização das Nações Unidas (ONU), como. Papel este, sob a perspectiva do compromisso legislativo assumido pelos parlamentares integrantes da mesma, tendo em vista o pressuposto de se pensar que esse sistema dinâmico de representatividade possui características específicas as quais se destacam: os próprios limites de atuação parlamentar, o fortalecimento da necessidade de sobrevivência na estrutura institucional e os princípios legais e institucionais aos quais se baseiam. Isso remete ao pensamento quanto às dificuldades de se fazer representar diante das demandas desse grupo populacional. ______________________________________________________________________________ ABSTRACT
The fascinating history of blacks concerning the struggles and the persistence of heroes of black movements served as a substrate for the development of this research. Icons of those struggles also provided necessary subsidies to conduct a debate in Brazil about the creation of mechanisms of affirmative action, essential to blacks and Afrodescendant citizens, as well as Quilombola communities in the country. Theoretical backgrounds so constant in the history of the struggles of that people were present in this research as facilitators on the current understanding of responsiveness vis-à-vis to the group studied here. In this historiographical rescue of black people, this research moves towards the importance of the creation of Parliamentary Fronts that act in defense of black and quilombola commun cause and also follows to deepen the debate about the interest of a Front to be represented before a group, now no longer a minority in Brazil, in terms of population. Furthermore, there is the question about the impact of the relations between blacks and/or Afrodescendant and quilombola communities, and parliamentarians, given the social and political accomplishments achieved by these ones nowadays, while the improvement of the quality of life. It is translate here as a claim on this research, but to emphasize the role of the Mixed Parliamentary Front for Racial Equality and in Defense of Quilombola Communities in 2011, proclaimed by the United Nations (UN) as the "International Year for People of African Descent." This role, from the perspective of the legislative commitment made by parliamentary members of the Front, given the assumption to think that this dynamic system of political representation, has specific characteristics which stand out: the own limits of parliamentary performance, strengthening of the need to survive on the institutional framework and the legal and institutional principles which are based on. That refers to the thought about the difficulties to be represented before the demands of this specific population.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
2

Shirado, Nayana. « Sistemas de governo x responsabilização política:o tratamento jurídico da responsabilidade política nas receitas de governo presidencial e parlamentar ». Universidade Presbiteriana Mackenzie, 2009. http://tede.mackenzie.br/jspui/handle/tede/1269.

Texte intégral
Résumé :
Made available in DSpace on 2016-03-15T19:34:52Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Nayana Shirado.pdf: 464151 bytes, checksum: b6159009743afcfe1df72843abb43844 (MD5) Previous issue date: 2009-12-10
The question which arises and is usually revisited at all times and at different latitudes is to choose the best formula to provide the political organization of society, based mainly on the principle of separation of executive, legislative and judicial branches. This study will concentrate the focus of discussion in the steering system of "flexible" separation with mutual dependency between the Executive and the Legislative - parliamentary government and "hard" separation with mutual independence between these two powers, according to the mechanical of checks and balances - presidential government. Thinking of types of systems in a responsible and democratic way, that is, how the organs of power articulate tasks among themselves, is to think of political responsibility as a centerpiece of this mechanism. In this context, the scope of this paper is to point out a domestic and comparative study of political accountability relating parliamentary and presidential governments, against the rule of irresponsibility - "The King can do no wrong" - designed in the tradition of absolutist monarchies. The theoretical horizon outlined here moves through the spectrum from positivist responsibility and access the teleological content of this institute, delimiting the focus of responsibility in the subjective actions of the chief of executive and members of the legislative in our legal system and panoramas of British, Spanish, Italian, French and American governments. Despite the dogmatic contribution of le gal texts, we investigate the philosophical content in the idea of political responsibility, conceived as obligation (activity) and of a perspective of the value (outcome). From this scenario, three methodological precautions were taken to clear our path: the first looked after, within the concept of political responsibility, commitment of staff to respond by an act of political behavior or worthlessness in democratic sphere, the second took care to trace the features of cabinet government in the form of monarchy and republic, with the aim of investigating the tools for measuring the political responsibility of the king, the president of the republic and the prime minister and his cabinet, the third guided by researching in the presidential government the political responsibility of the president and the guarantors of this mechanisms, especially the responsibility of the Chief of Executive and members of Legislative, among us. In conclusion, the study refers to the measurement of political responsibility through a legal vehicle for direct control of political activity - the election - which provides enforcing the trust between elected and electorate, so as that through an act of the will of the citizens the choice of political representatives is made. The study indicates that the number of re-election and the renewal of the seats in parliament act as a thermometer to measure the degree of political accountability to the electorate. Admittedly, however, that the effectiveness of this mechanism requires the existence of a public awareness of the political events and able to influence this process.
A questão que se põe e que sói ser revisitada em todos os tempos e em diversas latitudes é a escolha da melhor fórmula política de prover à organização da sociedade, alicerçada, sobretudo, no princípio da separação dos poderes Executivo, Legislativo e Judiciário. Neste estudo concentraremos o foco da discussão nos sistemas de governo de separação flexível com dependência mútua entre Executivo e Legislativo, -- receita de governo parlamentar --, e de separação rígida com independência recíproca entre esses dois poderes, segundo a mecânica de checks and balances -- receita de governo presidencial. Pensar em tipologias de sistemas de governo de fundo democrático, que dizem com o modo como se dispõem os órgãos de poder e como articulam tarefas entre si, é pensar na responsabilidade política como trave mestra desse mecanismo. Nesse contexto, o escopo deste trabalho é pontuar, no cenário doméstico e comparado, o estudo da responsabilização política imbricado aos sistemas de governo parlamentar e presidencial, à revelia do postulado da irresponsabilidade - The King can do no wrong - projetado na tradição política absolutista. O horizonte teórico aqui delineado perpassa pelo espectro positivista da responsabilização política e alcança o conteúdo teleológico do instituto, delimitando o foco subjetivo da responsabilidade na atuação do Chefe do Executivo Federal e dos membros do Legislativo em nosso sistema jurídico e nos panoramas britânico, espanhol, italiano, francês e norte-americano. Não obstante a dogmática aportada com a pesquisa aos textos jurídicos, imprimimos ao trabalho o viés filosófico contido na idéia de responsabilidade política, seja sob o alicerce do dever (atividade), seja sob o prisma do valor (resultado). A partir desse cenário, três precauções metodológicas foram tomadas para aclarar nosso caminho: a primeira cuidou de identificar, no conceito de responsabilidade política, o comprometimento do agente em responder por um ato ou comportamento político desvalorado na esfera democrática; a segunda cuidou de traçar as características do governo de Gabinete sob a forma de monarquia e de república, com o fito de investigar-lhes os instrumentos de aferição da responsabilidade política do rei, do Presidente da República e do Primeiro-Ministro e seu Gabinete; a terceira pautou pela investigação do sistema de governo presidencial no que tange à responsabilidade do Presidente da República e aos mecanismos garantidores dessa responsabilização, com destaque para a responsabilidade do Chefe do Executivo e dos membros do Legislativo, entre nós. Em conclusão, o estudo remete à aferição da responsabilidade política por meio de um mecanismo jurídico de controle externo direto da atividade política -- a eleição -- que dá liga à relação de confiança entre governante e governados, na medida em que por meio de um ato de vontade dos cidadãos se faz a escolha dos representantes políticos. O estudo aponta que o número de reeleições e a taxa de renovação das cadeiras no Parlamento se traduzem num termômetro para aferição do grau de responsabilização política perante o corpo eleitoral. É certo, porém que a eficácia desse mecanismo requer a existência de um público atento aos acontecimentos políticos e capaz de influir nesse processo.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
3

Sousa, Smith Edgar Lemos de. « As implicações do sistema de governo presidencialista-parlamentar no sistema político angolano ». Master's thesis, Instituto Superior de Ciências Sociais e Políticas, 2018. http://hdl.handle.net/10400.5/15634.

Texte intégral
Résumé :
Dissertação de Mestrado em Ciência Política
Em Angola, o sistema de governo pela forte concentração de poderes no Presidente e o modelo eleitoral, levanta o problema sobre a separação de poderes e interdependência de funções entre os órgãos de soberania. A pesquisa, procura estudar como vai verter na política angolana o sistema de governo adoptado, o interesse é investigar a relação entre o sistema de governo e o sistema político. O trabalho tem como objectivo demonstrar as implicações do sistema de governo no sistema político angolano. É um contributo para a compreensão do sistema político angolano. A metodologia usada na investigação foi qualitativa com o cariz descritivo, sendo a técnica aplicada para a colecta de dados preferencialmente bibliográfica. A pesquisa mostra que o sistema político angolano mantem características próximas da do seu sistema de partido único, sem que o sistema de governo tivesse grandes influências, há, pois, uma partidarização do Estado, que influencia no normal funcionamento das instituições, marcada por uma relação vertical entre os órgãos de soberania sob o comando do poder executivo. Com esse estudo, chegou-se a conclusão que o sistema de governo presidencialista-parlamentar, além de não corresponder aos desafios políticos do país, permitiu o MPLA conservar o poder.
The system of government by the strong focus of powers in the President and the electoral model in Angola, raise the problem about the separation of powers and interdependence of functions between the sovereign organs. The research, seeks to explore how the system of government adopted in Angolan politics, the interest is to investigate the relationship between the system of government and the political system. The purpose of this research is to demonstrate the implications of the system of government in the Angolan political system. It is a contribution to the understanding of the Angolan political system. The methodology used in the research is qualitative with the descriptive character, being the technique applied to the data collection preferentially bibliographical. The research shows that the Angolan political system maintains characteristics similar to those of its single-party system, this system of government having no great influences, there is therefore a partisanization of the state, which influences the normal functioning of institutions, caracterized by upward relationship between the organs of sovereignty under the command of the executive power. With this study, it was concluded that the presidential-parliamentary system of government, besides not correspond the political challenges of the country, allowed MPLA to retain the power.
N/A
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
4

Machado, Neto Francisco Edilberto Menezes. « Poder Executivo e parlamentares : o caso do Ceará ». http://www.teses.ufc.br/, 2010. http://www.repositorio.ufc.br/handle/riufc/1265.

Texte intégral
Résumé :
MACHADO NETO, Francisco Edilberto Menezes. Poder Executivo e parlamentares: o caso do Ceará. 2010. 99f. Dissertação (Mestrado em Sociologia). Universidade Federal do Ceará, Departamento de Ciências Sociais, Programa de Pós-Graduação em Sociologia, Fortaleza-CE, 2010.
Submitted by GLAUBENILSON CAVALCANTE (glaubenilson@yahoo.com.br) on 2011-11-17T17:25:16Z No. of bitstreams: 1 2010_DIS_FEMMNeto.pdf: 1065431 bytes, checksum: 02ea0c573456e13b62933a6d3779a000 (MD5)
Approved for entry into archive by Maria Josineide Góis(josineide@ufc.br) on 2011-11-28T14:38:06Z (GMT) No. of bitstreams: 1 2010_DIS_FEMMNeto.pdf: 1065431 bytes, checksum: 02ea0c573456e13b62933a6d3779a000 (MD5)
Made available in DSpace on 2011-11-28T14:38:06Z (GMT). No. of bitstreams: 1 2010_DIS_FEMMNeto.pdf: 1065431 bytes, checksum: 02ea0c573456e13b62933a6d3779a000 (MD5) Previous issue date: 2010
The Brazilian Political Science presents an interesting debate around the concept of “Presidencialismo de coalizão” (coalition presidentialism). Concept emerged in the late 1980's to describe the institutional organization of Brazil, he is the subject of intense debate among scholars. On the one hand, researchers argue that the Brazilian presidentialism, by nature, is weak and based on agreements whose role reserved for party institutions is very small. In another position, some researchers argue that the institutional structure of Brazil is strong, has a clear role and is comparable to their European counterparts. A third possibility also proposes an intermediate view between the two, arguing that the presidential system in Brazil is now showing strong, sometimes weak. From this scenario, I investigate the positions involved in the debate, focusing on the benches and example of Ceará Federal Representatives. In addition to library research, interviews and data collected at sites comprised the field material, focusing mainly on data relating to elections to the period 1986- 2006, the distribution observed in partisan political stands of different compositions during this period and the individual amendments proposed by parliamentarians. Although not yet addressed by the current literature in depth, the coalition presidentialism has political aspects with local conjuncture that deserve to be unraveled. Not only the national stage appears to be relevant to think the parliamentary support, but state and local questions impose themselves also as a powerful source of influence on the work of parliamentarians from Ceará.
A Ciência Política brasileira apresenta um interessante debate em torno do conceito de “Presidencialismo de Coalizão”. Conceito surgido no final da década de 1980 para denominar a organização institucional do Brasil, ele é alvo de debates intensos entre estudiosos. De um lado, pesquisadores defendem que o presidencialismo brasileiro, por suas características, é débil, fraco e baseado em acordos cujo papel reservado às instituições partidárias é muito pequeno. Em outra posição, alguns pesquisadores afirmam que a estrutura institucional brasileira é forte, tem um papel bem definido e é comparável a suas congêneres européias. Uma terceira corrente ainda propõe uma visão intermediária entre as duas, defendendo que o presidencialismo no Brasil ora se mostra forte, ora fraco. A partir desse cenário, investigo as posições envolvidas no debate, tendo como foco e exemplo as bancadas de Deputados Federais cearenses. Além de pesquisas bibliográficas, entrevistas e dados coletados em sites compuseram o material de campo, focado principalmente nos dados relativos às eleições do período 1986-2006, a distribuição político-partidária observada nas diferentes composições das bancadas durante esse período e as emendas individuais propostas pelos parlamentares. Embora não seja ainda tratada pela literatura vigente em profundidade, o presidencialismo de coalizão apresenta aspectos ligados à conjuntura política local que merecem ser desvendados. Não somente o cenário nacional aparece como relevante para se pensar o apoio parlamentar, mas as questões estaduais e locais se impõem também como um forte centro de influência no trabalho dos parlamentares cearenses.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
5

Silva, Ivânia Simões da. « A emigração e a atividade parlamentar : uma análise longitudinal de 1985 a 2015 ». Master's thesis, Universidade de Aveiro, 2017. http://hdl.handle.net/10773/22853.

Texte intégral
Résumé :
Mestrado em Ciência Política
O fenómeno da emigração é uma constante da realidade portuguesa, independentemente das alterações políticas, económicas e sociais. Em 2010, Portugal apresentava uma taxa de emigração superior a 21 por cento, colocando o país entre os que registavam uma maior incidência do fenómeno, tanto a nível europeu como mundial. Embora as suas causas e consequências tenham sido amplamente documentadas na literatura existente, escassa atenção tem sido dedicada à atividade parlamentar sobre a emigração. A emigração, para além de ser um tema político, é igualmente uma fonte de apoio político necessária para que os partidos possam eleger deputados e governar. Neste contexto, esta dissertação pretende analisar a evolução da atividade parlamentar de todos os partidos com assento parlamentar desde 1985 até 2015. Em específico, esta dissertação baseia-se na análise de conteúdo da atividade parlamentar controlada pelos partidos (iniciativas legislativas) e a atividade não controlada (perguntas e requerimentos ao governo). Pretende-se conhecer não apenas a saliência do tema para os partidos; mas também o enfoque temático da atividade parlamentar, distinguindo entre as dimensões sociais, políticas, económicas e aspetos relacionados com o retorno dos emigrantes. Em geral, o tema da emigração não é muito saliente em termos da atividade parlamentar produzida durante o período considerado. A dimensão política tende a ser aquela que maior destaque recebe. Os partidos de esquerda tendem a destacar mais as questões sociais, enquanto os partidos da direita parlamentar focam mais a dimensão política.
The phenomenon of emigration is a Portuguese trait, regardless of the political, economic and social changes. In 2010, Portugal had an emigration rate higher than 21 per cent, placing the country amongst the countries with the highest incidence of emigration, both at European and worldwide level. Although its causes and consequences have been extensively documented in the existing literature, little attention has been devoted to partisan parliamentary activity on the issue of emigration. Beyond being a political issue, emigration is also a source of political support necessary for political parties to elect deputies and to govern. In this context, this thesis intends to analyse the evolution of partisan parliamentary activity of all political parties with parliamentary seat from 1985 to 2015. Specifically, this research is based on the content analysis of the parliamentary activity controlled by political parties (legislative initiatives) and the less partisan controlled activity (questions and requests to the government). The research aims at understanding the importance of emigration for political parties; as well as acknowledging the thematic focus of parliamentary activity, distinguishing between social, political, economic and aspects related to the homecoming of emigrants. In general, the issue of emigration is relatively residual in terms of the parliamentary activity produced during the period analysed. The political dimension tends to be the most prominent. Left-wing parties tend to highlight social issues, while right-wing parties tend to focus more on the political dimension.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
6

Fernandes, Renata Silva. « O governo das províncias do Império do Brasil : os conselhos de governo e os conselhos gerais de província nos debates parlamentares (1823-1834) ». Universidade Federal de Juiz de Fora, 2014. https://repositorio.ufjf.br/jspui/handle/ufjf/812.

Texte intégral
Résumé :
Submitted by Renata Lopes (renatasil82@gmail.com) on 2016-02-22T10:40:14Z No. of bitstreams: 1 renatasilvafernandes.pdf: 1818384 bytes, checksum: 8379ff0ad2c5ef78b7ecf1d6662da4bd (MD5)
Approved for entry into archive by Adriana Oliveira (adriana.oliveira@ufjf.edu.br) on 2016-02-26T13:54:16Z (GMT) No. of bitstreams: 1 renatasilvafernandes.pdf: 1818384 bytes, checksum: 8379ff0ad2c5ef78b7ecf1d6662da4bd (MD5)
Made available in DSpace on 2016-02-26T13:54:16Z (GMT). No. of bitstreams: 1 renatasilvafernandes.pdf: 1818384 bytes, checksum: 8379ff0ad2c5ef78b7ecf1d6662da4bd (MD5) Previous issue date: 2014-11-22
CAPES - Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior
No período que se seguiu a emancipação política do Brasil, a questão da distribuição de poderes entre o centro, as províncias e as localidades, a estruturação de canais de diálogo entre os cidadãos e o Estado e entre as distintas esferas de poder converteram-se em pontos nodais para a elaboração e reorganização das instituições que, em meio a disputas entre distintos projetos políticos, vigorariam no Império. Neste âmbito insere-se a consagração das províncias como unidades político-administrativas, o que representava uma das maiores inovações do arranjo institucional que era traçado no contexto da década de vinte dos Oitocentos, e que ocuparia um papel de destaque nos debates políticos do período. Dentre as instituições estabelecidas a nível provincial no Brasil independente situam-se os Conselhos de Governo, órgãos eletivos vinculados diretamente aos Presidentes de província, criados por decreto de 20 de outubro de 1823, e os Conselhos Gerais de província, instituições também eletivas, previstas pela Constituição de 1824. Nesta pesquisa, propomos uma análise sobre o estabelecimento desta esfera de poder provincial na monarquia constitucional brasileira no Primeiro Reinado e nos anos inicias da Regência, considerando, sobretudo, a organização e definição de competências dos Conselhos de Governo e dos Conselhos Gerais de província. Estas instituições foram organismos com atribuições político-administrativas que desempenharam funções normativas essenciais para a organização dos poderes locais, regionais e central e de outras esferas da política e da administração. Em decorrência, para a própria edificação do Império, manutenção da unidade e constituição de um Estado independente via monarquia constitucional. Para tanto, analisamos o conjunto legislativo elaborado no Primeiro Reinado e nos anos iniciais da Regência que criaram ou que conferiram atribuições a estas instituições no processo de regulamentação de outras instâncias, assim como os debates parlamentares que lhes deram origem. Intensas negociações, disputas e acordos mobilizaram a elaboração da legislação que demarcava as possibilidades e os limites dos poderes político-administrativos dos Conselhos de Governo e dos Conselhos Gerais. Discussões estas que remetiam às possibilidades de autonomia provincial, de divisão entre os poderes legislativos, executivos, judiciários e moderador, de expansão do aparato estatal, de fiscalização de autoridades, de racionalização da administração, de atribuição de responsabilidades, de manutenção da ordem, de execução das leis, de hierarquização de instâncias, etc.
During Brazil's post-political emancipation period, the question of the distribution of powers between the center and the provinces and localities, as well as the structuring of channels for dialogue between citizens and the state and between the different spheres of power have become essential for the development and reorganization of institutions that experienced several disputes between different political projects to be introduced in the Empire. In this context, we can observe the consecration of the provinces as political-administrative units, which represented a major innovation in institutional arrangement that was outlined in the context of the twenties of the nineteenth century, which occupied a prominent role in the political debates of the period. Among the institutions established at the provincial level in Brazil are the independent "Conselhos de Governo", elected bodies directly linked to the Presidents of the province, created by decree dated of October 20, 1823, and the "Conselhos Gerais de Província", also elective institutions, provided by 1824 Constitution. In this research, we propose an analysis of the establishment of provincial power spheres in the Brazilian constitutional monarchy throughout the First Reign and in the initial years of the Regency, especially considering the organization and the development of specific roles for the Conselhos de Governo and Conselhos Gerais de Província. These institutions were organizations with political-administrative duties which played essential regulatory functions for the organization of local, regional and central authorities and other political and administrative spheres. In order to perform the analysis, we focused on the Legislative Assembly papers drafted during First Empire and the early years of the Regency that created or conferred powers to these institutions in the regulatory process in other instances as well as the parliamentary debates that gave rise to them. Intense negotiations, disputes and agreements mobilized the drafting of legislation that marked the possibilities and limits of political and administrative powers of the Conselhos de Governo and Conselhos Gerais de Província. These discussions mostly referred to the possibilities of provincial autonomy, the division between the legislative, executive, judicial and moderator powers, expansion of the state apparatus, supervisory authorities, rationalization of administration, assignment of responsibilities, maintenance of order, law enforcement, the hierarchy of instances, etc.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
7

Massonetto, Ana Paula. « Presidencialismo estadual em São Paulo : o que une os partidos na coalizão ». reponame:Repositório Institucional do FGV, 2014. http://hdl.handle.net/10438/12382.

Texte intégral
Résumé :
Submitted by ana massonetto (pmassonetto@yahoo.com.br) on 2014-11-11T11:39:18Z No. of bitstreams: 1 ANA PAULA MASSONETTO - TESE.pdf: 3647517 bytes, checksum: 5815327117194e55b11c40106a9c85a8 (MD5)
Approved for entry into archive by PAMELA BELTRAN TONSA (pamela.tonsa@fgv.br) on 2014-11-11T11:44:06Z (GMT) No. of bitstreams: 1 ANA PAULA MASSONETTO - TESE.pdf: 3647517 bytes, checksum: 5815327117194e55b11c40106a9c85a8 (MD5)
Made available in DSpace on 2014-11-11T13:30:06Z (GMT). No. of bitstreams: 1 ANA PAULA MASSONETTO - TESE.pdf: 3647517 bytes, checksum: 5815327117194e55b11c40106a9c85a8 (MD5) Previous issue date: 2014-10-13
The central theme of this thesis is inserted in the literature which investigates the logic of power relations between the executive and legislative powers in the sub-national sphere, and in particular, on how the paradox of governability is solved in Brazilian states. Seeking a better understanding on how parties unite in coalitions, the thesis analyses the assembly and the nature of government coalitions (Cabinet formations), investigating, in particular, the weight and role of cabinets in the formation and maintenance of executive support by the legislative chamber of the state of São Paulo, from 1995 to 2010. The empirical study finds that differently from the federal sphere, the formation of São Paulo’s cabinets aim mostly at electoral strategies and that the governors’ formed and maintained coalitions are not totally explained by the government focused coalitions. Government coalitions essentially represent minor parties, and generally only allieds are appointed as secretaries of state, not proportionally to the legislative support, with the majority of roles being offered to the governor’s party. The formation and management of legislative coalitions are accomplished through the offer of coalition tools and pork barrels, such as 2nd and 3rd tier appointments, monetary transfers, and investments in legislative members’ electoral districts. The legislative members’ governist behavior is justified by the lack of alternative for political survival, derived from the current conditions, which include restrictions or lack of institutional incentives, such as: Diminished state competencies, major matters being exclusive to the executive power, Legistative carrier strategy derived from the proportional open-list electoral system, among others. The thesis contributes to the stream of empirical studies about coalition presidentialism, bringing elements on the cabinet formation and long term coalition management.
O tema central desta Tese insere-se na preocupação da literatura acerca da lógica das relações de poder entre Executivo e legislativo na esfera subnacional, em particular, como é solucionado o dilema da governabilidade nos estados brasileiros. Buscando compreender o que une os partidos na coalizão, a Tese analisa a montagem e a natureza da coalizão de governo (formação dos gabinetes), investigando, em particular, seu peso e papel na construção e na gestão do apoio ao Executivo pela Assembleia Legislativa do Estado de São Paulo (coalizão legislativa), no caso do estado de São Paulo, de 1995 a 2010. O estudo empírico verifica que, diferentemente da esfera federal, a formação dos gabinetes paulistas visam prioritariamente estratégias eleitorais e as coalizões de governo não correspondem à totalidade das coalizões legislativas formadas e mantidas pelos governadores, já que, via de regra, os gabinetes são minoritários, geralmente somente os aliados coligados recebem Secretarias, sem observar a proporcionalidade do apoio oferecido no Legislativo, e as pastas são majoritariamente concentradas para o partido do governador. A formação e gestão da coalizão legislativa, por sua vez, é realizada mediante a oferta de moedas e políticas do tipo pork barrels, a exemplo de cargos do segundo e terceiro escalões, transferências e investimentos nos redutos eleitorais dos parlamentares, cujo comportamento governista se justifica pela falta de alternativa à sobrevivência política derivada das restrições ou incentivos institucionais: reduzidas competências estaduais; iniciativa exclusiva do Executivo nas principais matérias; e, lógica de carreira derivada do sistema eleitoral proporcional de lista aberta, dentre outras. A Tese contribui para a vertente de estudos empíricos sobre o presidencialismo de coalizão e ultrapresidencialismo estadual, trazendo elementos tanto sobre a formação dos gabinetes quanto sobre o gerenciamento da coalizão ao longo do tempo.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
8

Teixeira, Marcelo Resende. « Esporte, fundo público e pequena política : os reveses de um orçamento (r)emendado ». reponame:Repositório Institucional da UnB, 2016. http://repositorio.unb.br/handle/10482/21692.

Texte intégral
Résumé :
Dissertação (mestrado)—Universidade de Brasília, Faculdade de Educação Física, Programa de Pós-Graduação Stricto-Sensu em Educação Física, 2016.
Submitted by Fernanda Percia França (fernandafranca@bce.unb.br) on 2016-09-09T16:50:58Z No. of bitstreams: 1 2016_MarceloResendeTeixeira.pdf: 1871771 bytes, checksum: e05e9e3128a1c11d070c38c9326f5152 (MD5)
Approved for entry into archive by Raquel Viana(raquelviana@bce.unb.br) on 2016-11-07T18:57:57Z (GMT) No. of bitstreams: 1 2016_MarceloResendeTeixeira.pdf: 1871771 bytes, checksum: e05e9e3128a1c11d070c38c9326f5152 (MD5)
Made available in DSpace on 2016-11-07T18:57:57Z (GMT). No. of bitstreams: 1 2016_MarceloResendeTeixeira.pdf: 1871771 bytes, checksum: e05e9e3128a1c11d070c38c9326f5152 (MD5)
O estudo abordou as imbricações entre Estado, fundo público e políticas esportivas, no que diz respeito ao financiamento das políticas públicas, notadamente por meio de uma análise orçamentária das emendas parlamentares vinculadas ao Ministério do Esporte. Seu objetivo foi verificar o papel destinado às emendas na constituição do orçamento deste órgão ministerial, do seu direcionamento, gasto e implicações nas políticas relativas ao setor no período de 2008 a 2015. A abordagem adotada foi de caráter quantitativo-qualitativo, apoiando-se em pesquisa bibliográfica, levantamento documental e levantamento junto ao SIGA Brasil, sistema de informações sobre orçamento público do Senado Federal. A pesquisa bibliográfica fundamentou um debate conceitual sobre Relações entre Estado, Fundo Público, Orçamento Público, Políticas Sociais, Clientelismo, Pequena Política, Emendas Parlamentares e Políticas Esportivas. Por sua vez, o levantamento documental permitiu o mapeamento dos dados das emendas parlamentares nos seguintes itens: 1) comparativo dos recursos do orçamento ME com das emendas vinculadas ao órgão; 2) tipos de emendas; 3) ações/objeto; 4) distribuição federativa (regiões); 5) distribuição federativa (estados); 6) Distribuição por coligação partidária; 7) Distribuição por parlamentar. Quanto à análise e discussão, essa foi iniciada pelo debate conceitual sobre Estado e a materialização da “pequena política” através de práticas clientelistas. Em seguida coube caracterizar o papel do fundo público, expresso por meio do orçamento público na implementação de políticas sociais. Soma-se a isso a apresentação do histórico das políticas esportivas, bem como as principais estratégias de seu financiamento. Por fim, mapearam-se as emendas parlamentares e o seu lugar no financiamento das políticas esportivas. Concluiu-se que as emendas parlamentares representaram no período de estudo cerca de 54% da composição orçamentária do Ministério do Esporte. Neste caso, foram utilizadas majoritariamente para atender interesses dos parlamentares em suas bases eleitorais, notadamente por meio de construção, ampliação e modernização de infraestrutura esportiva. Ao adotar lógica de favorecimento da pequena política, tais instrumentos acabam reproduzindo as práticas clientelistas tão presentes em nossa história de constituição estatal. Pouco contribuem para o desenvolvimento planejado e democrático do setor esportivo. Os gastos orçamentários para o esporte marcados via emenda parlamentares não estão sintonizados com as estratégias de ação para o setor definidas a partir da I e II Conferência Nacional do Esporte, pois geralmente responde a interesses eleitorais e clientelistas. Ao impactar e comprometerem significativamente o orçamento do esporte, tornam as políticas públicas organizadas para o setor refém da pequena política. _________________________________________________________________________________________________ ABSTRACT
The study addressed the overlaps between state, public fund and sports policies, as regards the financing of public policy, notably through a budget analysis of the parliamentary amendments linked to the Ministry of Sports. Their goal was to investigate the role for the amendments in the constitution of the budget of this ministerial body, its direction, spending and policy implications for the sector from 2008 to 2015. The approach was quantitative-qualitative, relying on bibliographical research, documental and survey by the SIGA Brazil, information system on public budget of the Federal Senate. The bibliographic research was based a conceptual debate on relations between the State, Public Fund, Public Budget, Social Policy, clientelism, Small Politics, Parliamentary Amendments and Sports Policies. In turn, the documentary survey allowed the mapping of the parliamentary amendments data in the following items: 1) comparison of the ME budget resources with the amendments linked to the organ; 2) types of amendments; 3) actions / object; 4) federative distribution (regions); 5) federative distribution (states); 6) Distribution by parties; 7) Distribution parliamentarian. The analysis and discussion that was initiated by the conceptual debate on the state and the realization of "small politics" through clientelistic practices. Then it fell to characterize the role of public fund, expressed through the public budget in the implementation of social policies. Added to that the presentation of the history of sports policies and major strategies for funding. Finally, if mapped-parliamentary amendments and its place in the financing of sports policies. It was concluded that the parliamentary amendments represented in the study period about 54% of the budget composition of the Ministry of Sports. In this case, mostly they were used to serve the interests of parliamentarians in their constituencies, notably through construction, expansion and modernization of sports infrastructure. By adopting the policy favoring small logic such instruments just playing clientelistic practices so present in our history of state constitution. Contribute little to the planned and democratic development of the sports sector. The budget expenditures for the sport marked via parliamentary amendment are not attuned to the action strategies for the sector set from the I and II National Sports Conference, it usually responds to political and private interests. The impact and significantly undermine the sport budget, make public policy organized for the hostage sector of small politics.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
9

Ferreira, Cláudio. « O julgamento das contas públicas e o sistema de controle parlamentar do governo na constituição brasileira de 1988 ». Universidade de São Paulo, 2011. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/2/2134/tde-16082012-154434/.

Texte intégral
Résumé :
No direito constitucional brasileiro, desde a primeira Constituição (1824), ainda sob o regime imperial, o Executivo é obrigado a prestar contas ao Legislativo, sobre as despesas públicas. A primeira Constituição republicana (1891) criou o Tribunal de Contas, como instituição auxiliar do Congresso, com a tarefa de elaborar um parecer prévio sobre as contas prestadas pelo Presidente da República ao Congresso, que faria o julgamento final. A Constituição de 1988 manteve para o Tribunal de Contas e para o Congresso as mesmas atribuições. O principal objetivo deste trabalho é examinar, no contexto do sistema de controle parlamentar de Governo instituído pela Constituição atual, os fundamentos pelos quais o Congresso pode aprovar ou rejeitar as contas do Executivo.
In the Brazilian constitutional law, since the first Constitution (1824), yet under the imperial regime, the Executive Branch is obliged to accounts for the Legislative Branch, about the public expenditures. The first Republican Constitution (1891) has created the Court of Accounts, as an auxiliary institution to the Congress, whit task to elaboration a previous analysis of the accounts rendered by the Brazilians Republics President to the Congress, who makes the final judgment. The Constitution of 1988 keeping to the Court of Accounts and to the Congress the same attributions. The main objective of this work is examine, in the context of Govern parliamentary control system established by actual Constitution, the fundaments by which the Congress can approve or reject the Executives counts.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
10

Bezerra, Gabriella Maria Lima. « A oposição nos governos FHC e Lula : um balanço da atuação parlamentar na Câmara dos Deputados ». reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2012. http://hdl.handle.net/10183/70701.

Texte intégral
Résumé :
Esta pesquisa compara a atuação parlamentar da oposição na Câmara dos Deputados nos Governos FHC e Lula. O objetivo é revelar padrões e diferenciações nesses governos, revelando: a) quais estratégias de sobrevivência política predominaram, b) quais foram vitoriosas, c) qual o impacto eleitoral e político para os Partidos e d) se há mudanças entre o espectro esquerda e direita. Partiu-se da hipótese que apesar de semelhanças, dado o escopo constitucional, as atuações e objetivos não são iguais nos dois períodos. Por isso, definiram-se tipos ideais de oposição esperados. Do PT esperou-se uma posição sistemática, obstrutiva, fiscalizadora, punitiva e coesa, disciplinada e não migratória. Do PSDB-DEM esperouse posições programáticas, não sistemáticas e menos coesas. Para testá-la foram utilizados os seguintes dados do comportamento parlamentar: recursos procedimentais, votações nominais, propostas de fiscalização e controle, produção legislativa, representação eleitoral e o uso de Adins. A principal contribuição deste trabalho é revelar como sobrevivem as oposições num sistema de extrema competição de escassos recursos, ampliando, o entendimento do jogo partidário brasileiro e das relações entre Executivo e Legislativo, para além das preocupações dos estudos iniciais com a viabilidade governativa do sistema.
This research is about the parliamentary behavior of the opposition in the Brazilian Deputy Chamber during Cardoso and Lula administrations. The objective is to reveal patterns and differences between these two periods, showing: a) what political survival strategies prevail, b) which were successful, c) what is the electoral impact to the parties and d) if there is differences between right-wing and left-wing parties. The initial hypothesis is that despite some similarities, due to the institutional environment, the behavior and the objectives of the opposition are not identical in the two periods. So there are two types of expected behavior. From the leftist PT (Workers’ Party) is expected a systematic, obstructive, supervising behavior, punitive and disciplined. From the center-right parties PSDB and DEM, the expected behavior is programmatic, decided issue by issue, and there is less discipline. This idea is tested by the observation of the following data concerning the parliamentary behavior: procedural resources, roll-call votes, controlling and inspecting requirements, legislative production, electoral representation and ADINs The main contribution of this research is to reveal how opposition parties survive in a highly competitive system where resources (money and offices) are rare, so pushing the knowledge about the party system and Executive-Legislative relations in Brazil beyond the ordinary studies concerning the system governance.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.

Livres sur le sujet "GOVERNO PARLAMENTARE"

1

Bertolini, Francesco. Rappresentanza parlamentare e attività di governo. Napoli : Editoriale scientifica, 1997.

Trouver le texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
2

Ceccanti, Stefano. La forma di governo parlamentare in trasformazione. Bologna : Il Mulino, 1997.

Trouver le texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
3

Merlini, Stefano. Indirizzo politico e collegialità del governo : Miti e realtà nel governo parlamentare italiano. Torino : G. Giappichelli, 2011.

Trouver le texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
4

Il presidente della Repubblica parlamentare : Un'interpretazione della forma di governo italiana. Napoli, Italia : Jovene, 2010.

Trouver le texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
5

Chessa, Omar. Il presidente della Repubblica parlamentare : Un'interpretazione della forma di governo italiana. Napoli, Italia : Jovene, 2010.

Trouver le texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
6

Belletti, Michele. Forma di governo parlamentare e scioglimento delle camere : Dallo Statuto albertino alla Costituzione repubblicana. [Padova] : CEDAM, 2008.

Trouver le texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
7

Belice, Italy Parlamento Commissione parlamentare per il parere al governo sulla destinazione dei fondi per la ricostruzione del. Commissione parlamentare per il parere al governo sulla destinazione dei fondi per la ricostruzione del Belice : [resoconto stenografico]. [Roma] : Stab. tip. C. Colombo, 1996.

Trouver le texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
8

Banco do Estado de São Paulo., dir. Perfil parlamentar brasileiro. São Paulo, SP, Brasil : Arko Advice, 1991.

Trouver le texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
9

Regolamenti parlamentari e forma di governo : Ultimi quarant'anni. Milano : Giuffrè editore, 2013.

Trouver le texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
10

Rivosecchi, Guido. Regolamenti parlamentari e forma di governo nella XIII legislatura. Milano : A. Giuffrè, 2002.

Trouver le texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.

Actes de conférences sur le sujet "GOVERNO PARLAMENTARE"

1

Welter, Márcio, Lyvia Mendes Corrêa et João Bosco da Mota Alves. « EM DIREÇÃO AO PARLAMENTO COMO PLATAFORMA ». Dans Congresso Internacional de Conhecimento e Inovação (ciKi). Congresso Internacional de Conhecimento e Inovação (ciKi), 2022. http://dx.doi.org/10.48090/ciki.v1i1.1075.

Texte intégral
Résumé :
A transformação digital do setor público passa obrigatoriamente pela participação do cidadão no desenvolvimento da res publica. Inspirado pelo conceito de Government as a Platform (GaaP), com potencial para melhorar a forma como o governo opera, o propósito deste artigo foi estabelecer uma proposição de fundamentação do Parlamento como Plataforma – Parliament as a Platform (PaaP), agregando uma revisão sistemática da literatura científica, bem como, uma integrativa de trabalhos técnicos desenvolvidos pelas próprias instituições parlamentares no Brasil. Como resultado foi possível relacionar as atividades de um Parlamento com os conceitos de plataforma em setor público, assim sendo, foi exemplificado e demonstrado o potencial do conceito de PaaP, bem como um caminho para sua prática.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
2

Kačer, Branka. « MEDICINSKO ODŠTETNI ASPEKT OPĆE UREDBE EUROPSKOG PARLAMENTA I VIJEĆA (GDPR) ». Dans 14 Majsko savetovanje. University of Kragujevac, Faculty of Law, 2018. http://dx.doi.org/10.46793/xivmajsko.627k.

Texte intégral
Résumé :
This paper discovers and analyses one legal gap, which the Regulation did not fill in. Of course it is not necessary that the problem be settled by the Regulation, but it is a shame that it was not governed by the Regulation. The subject is related to personal data and its protection, but it is most certainly in the public interest to collect specific data and to store it properly as well as to protect it. It has been demonstrated that, in one particular, yet real case, general principles from the Regulation do not work. This leads to the conclusion that the gap needs to be filled in as soon as possible, because of legal safety and the rule of law.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
Nous offrons des réductions sur tous les plans premium pour les auteurs dont les œuvres sont incluses dans des sélections littéraires thématiques. Contactez-nous pour obtenir un code promo unique!

Vers la bibliographie