Littérature scientifique sur le sujet « Gloeophyllum odoratum »
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Articles de revues sur le sujet "Gloeophyllum odoratum"
Grienke, Ulrike, Julia Zwirchmayr, Ursula Peintner, Ernst Urban, Martin Zehl, Michaela Schmidtke et Judith Rollinger. « Lanostane Triterpenes from Gloeophyllum odoratum and Their Anti-Influenza Effects ». Planta Medica 85, no 03 (21 août 2018) : 195–202. http://dx.doi.org/10.1055/a-0690-9236.
Texte intégralCateni, F., V. Lucchini, M. Zacchigna, G. Procida, B. Doljak et M. Anderluh. « New Triterpenes from the Fungus Gloeophyllum odoratum ». Chemistry of Natural Compounds 51, no 1 (janvier 2015) : 74–80. http://dx.doi.org/10.1007/s10600-015-1207-x.
Texte intégralHanssen, Hans-Peter, Volker Sinnwell et Wolf-Rainer Abraham. « Volatile Fragrance Compounds from the Fungus Gloeophyllum odoratum (Basidiomycotina) ». Zeitschrift für Naturforschung C 41, no 9-10 (1 octobre 1986) : 825–29. http://dx.doi.org/10.1515/znc-1986-9-1005.
Texte intégralKahlos, Kirsti, Jari L. J. Kiviranta et Raimo V. K. Hiltunen. « Volatile constituents of wild and in vitro cultivated Gloeophyllum odoratum ». Phytochemistry 36, no 4 (juillet 1994) : 917–22. http://dx.doi.org/10.1016/s0031-9422(00)90463-1.
Texte intégralCateni, Francesca, Vittorio Lucchini, Marko Anderluh, Paolo Martinuzzi, Marina Zacchigna, Andrej Piltaver et Bojan Doljak. « Triterpenes from Gloeophyllum odoratum as Potential Leads Towards Potent Thrombin Inhibitors ». Letters in Drug Design & ; Discovery 7, no 7 (1 août 2010) : 521–27. http://dx.doi.org/10.2174/157018010791526340.
Texte intégralKahlos, Kirsti. « The characterization of some lipid metabolites of Gloeophyllum odoratum grown in vitro ». Mycological Research 100, no 1 (janvier 1996) : 23–26. http://dx.doi.org/10.1016/s0953-7562(96)80095-5.
Texte intégralCho, N. S., J. H. Nam, J. M. Park, C. D. Koo, S. S. Lee, N. Pashenova, S. Ohga et A. Leonowicz. « Transformation of Chlorophenols by White-Rot Fungi and their Laccase ». Holzforschung 55, no 6 (6 novembre 2001) : 579–84. http://dx.doi.org/10.1515/hf.2001.094.
Texte intégralStangerlin, Diego Martins, Alexandre Florian da Costa, Tereza Cristina Monteiro Pastore et Alencar Garlet. « Dureza Rockwell da madeira de três espécies amazônicas submetidas a ensaios de apodrecimento acelerado ». Ciência Rural 43, no 4 (15 mars 2013) : 623–30. http://dx.doi.org/10.1590/s0103-84782013005000022.
Texte intégralCarneiro, Jane Silveira, Luciano Emmert, Gerson H. Sternadt, Julio César Mendes et Getúlio F. Almeida. « Decay susceptibility of Amazon wood species from Brazil against white rot and brown rot decay fungi 10th EWLP, Stockholm, Sweden, August 25–28, 2008 ». Holzforschung 63, no 6 (1 novembre 2009). http://dx.doi.org/10.1515/hf.2009.119.
Texte intégralThèses sur le sujet "Gloeophyllum odoratum"
Martinuzzi, Paolo. « Isolamento e determinazione strutturale di composti ad attività inibitoria della trombina da gloeophyllum odoratum e amanita virosa ». Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2010. http://hdl.handle.net/10077/3736.
Texte intégralLe malattie cardiovascolari e specialmente le varie forme di trombosi rappresentano la principale causa di morte nelle società occidentali. La formazione di un trombo occlusivo può essere il risultato di disordini del normale flusso sanguigno o di un’eccessiva attivazione delle piastrine, o di un’attivazione fuori norma dei meccanismi di coagulazione del sangue. Il sistema emostatico è responsabile della prevenzione dell’eccessiva perdita di sangue e del ripristino nel minor tempo possibile del normale torrente circolatorio dopo un danno tissutale. Le reazioni a cascata che permettono il meccanismo della coagulazione del sangue coinvolgono delle reazioni di proteolisi catalizzate da diverse serino-proteasi che stanno alla base dell’equilibrio che permette l’emostasi. Si ritiene, quindi, che intervenendo sui meccanismi che presiedono l’azione di queste molecole si possa avere anche un maggior controllo sulle cause che spesso portano ad eventi patologici. La trombina è una glicoproteina appartenente alla classe delle serino-proteasi, che svolge un ruolo centrale nella fase plasmatica del processo di emostasi. Le serino-proteasi coinvolte nel complesso meccanismo di coagulazione del sangue, come la trombina e il fattore Xa sono emerse quindi come nuovi ed importanti target per un diverso approccio alla terapia antitrombotica. I funghi del phylum Basidiomycota, pur essendo oggetto di notevole interesse scientifico per le loro molteplici proprietà farmacologiche, sono stati finora scarsamente investigati quali inibitori della trombina. Uno studio preliminare, condotto su 95 specie selezionate di funghi, ha evidenziato che gli estratti dei funghi Gloeophyllum odoratum e Amanita virosa presentavano significativa attività inibitoria della trombina e della tripsina. Nell’ambito di uno studio volto ad isolare ed identificare nuovi composti ad attività inibitoria della trombina i funghi Gloeophyllum odoratum e Amanita virosa sono stati oggetto di approfondimento da un punto di vista fitochimico, ed a tale scopo sono stati sottoposti ad una serie di frazionamenti che prevedevano il parallelo monitoraggio dell’attività inibitoria (Bioassay oriented fractionation) . Nel caso del fungo Gloeophyllum odoratum, le procedure di purificazione hanno portato all’isolamento di quattro frazioni significativamente attive per quanto riguarda l’inibizione della trombina. Sulla base di dati spettroscopici (NMR ; FT-IR) e di spettrometria di massa sono state isolate ed identificate principalmente delle molecole a struttura triterpenica tetraciclica. Tra queste gli acidi 3α-idrossi-12β-acetossi-lanosta-8,24-dien-29-oico e l’acido3α-idrossi-12β-acetossi-lanosta-24-metilen-8-en-29-oico sono nuovi, mentre l’acido trametenolico (acido 3β-idrossi-lanosta-8,24-dien-21-oico) e l’acido 15α-idrossitrametenolico (acido 3β,15α-diidrossi-lanosta-8,24-dien-21-oico) sono già noti in letteratura. Gli acidi trametenolico, 3α-idrossi-12β-acetossi-lanosta-8,24-dien-29-oico e 3β,15α-diidrossi-lanosta-8,24-dien-21-oico sono stati poi considerati per il docking sulla trombina ed è stata valutata sperimentalmente, per ciascuno di essi, la costante di equilibrio per l’inibizione. Le energie libere stimate sono piuttosto simili e correlano con l’attività inibitoria osservata ed i valori di Ki . Sebbene la loro capacità di inibizione non sia così efficace, gli studi di docking suggeriscono come lo scheletro triterpenico potrebbe risultare un utile frammento per la progettazione e la sintesi di potenti inibitori della trombina. Nel caso del fungo Amanita virosa, le procedure di purificazione hanno portato all’isolamento di quattro frazioni, di cui tre con significativa attività inibitoria della trombina. Sempre sulla base di dati spettroscopici (NMR ; FT-IR) e di spettrometria di massa sono state isolate ed identificate delle miscele di trigliceridi, miscele di acidi grassi liberi e miscele di monoacilgliceroli. Inoltre è stato isolato ed identificato l’Ergosterolo, uno sterolo ubiquitario nei funghi, ancora caratterizzato da un’attività inibitoria nei confronti della trombina, sebbene non elevata.
1958
Chapitres de livres sur le sujet "Gloeophyllum odoratum"
Kahlos, K. « Gloeophyllum odoratum (Brown Rot Fungus) : In Vitro Culture, Growth, and Production of Volatiles, Sterols, and Triterpenes ». Dans Biotechnology in Agriculture and Forestry, 144–67. Berlin, Heidelberg : Springer Berlin Heidelberg, 1996. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-662-08618-6_10.
Texte intégral