Littérature scientifique sur le sujet « Giussani, Luigi »

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Articles de revues sur le sujet "Giussani, Luigi"

1

Caldecott, Stratford. « The Religious Sense, by Luigi Giussani ; At the Origin of the Christian Claim, by Luigi Giussani ; Why the Church?, by Luigi Giussani ». Chesterton Review 27, no 4 (2001) : 521–24. http://dx.doi.org/10.5840/chesterton200127410.

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2

Klumpenhouwer, Samuel. « Luigi Giussani and Catholic Historiography ». Person and the Challenges. The Journal of Theology, Education, Canon Law and Social Studies Inspired by Pope John Paul II 8, no 2 (30 novembre 2018) : 195. http://dx.doi.org/10.15633/pch.2570.

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3

Briel, Matthew. « John Henry Newman and Luigi Giussani ». Newman Studies Journal 6, no 1 (2009) : 57–67. http://dx.doi.org/10.5840/nsj20096119.

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4

MAHFOUD, Miguel. « A estruturação da experiência segundo Luigi Giussani ». Estudos de Psicologia (Campinas) 33, no 3 (septembre 2016) : 395–401. http://dx.doi.org/10.1590/1982-02752016000300003.

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Résumé :
Resumo O presente artigo apresenta a noção de experiência em sua dinâmica própria de estruturação segundo o pensamento de Luigi Giussani, apontando sua originalidade. Experiência tomada como inteligência do sentido das coisas que viabiliza o emergir do real à consciência e que é examinada em sua característica de incrementar a capacidade da pessoa de compreender e amar, bem como de abrir-se à totalidade. A originalidade da noção giussaniana de experiência é identificada na ênfase no acontecimento ao invés da característica moderna e contemporânea do sujeito subjugar o real, podendo superar as reduções da experiência a sentimento, a fenômeno subjetivo ou efêmero.
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5

Lagos Liberato, David. « Curso básico de cristianismo, de Luigi Giussani ». Studium Veritatis 13, no 19 (11 septembre 2015) : 267–85. http://dx.doi.org/10.35626/sv.19.2015.79.

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6

Faggioli, Massimo. « The Life of Luigi Giussani by Alberto Savorana ». Catholic Historical Review 108, no 1 (janvier 2022) : 222–23. http://dx.doi.org/10.1353/cat.2022.0024.

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7

Ferrari, Américo. « El sentido religioso de Luigi Giussani visto por un literato ». Studium Veritatis 2, no 2-3 (21 septembre 2001) : 3–8. http://dx.doi.org/10.35626/sv.2-3.2001.213.

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Résumé :
El presente texto forma parte de una ponencia leída en el Seminario Internacional “El Sentido Religioso” de Luigi Giussani. Este evento se llevó a cabo el año 1998 en Lima. El autor afirmará que el libro de Luigi G1ussani no es un tratado de teología o una teodicea cuya finalidad consista fundamentalmente en estudiar la existencia de Dios y sus atributos, sino una reflexión que se centra más bien en la persona humana y su destino frente a la vida, el tiempo y la eternidad.
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8

Almeida, Ulisses Barres de. « What are these Sparks of Infinity Clarity ? And what am I ? So I pry.* ». Culture and Cosmos 16, no 1 and 2 (octobre 2012) : 19–29. http://dx.doi.org/10.46472/cc.01216.0207.

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Résumé :
I approach the question of human fascination for, and the inspiration of, astronomical phenomena, based in the concept of elementary experience developed in the work of Luigi Giussani. I follow Giussani’s ideas in some detail and argue that man’s attraction for the world around him is rooted in the most fundamental experience of wonder before the ‘otherliness’ of reality. In the process of discovery and confrontation with something that is ‘other’, a dynamic is set out in which man’s reason is provoked and inspired to question and to create. To emphasize man’s personal experience of wonder before the skies and its cultural impact, the discussion is guided by several extracts from the literature and arts. * Extract from Night-Song of a Wandering Shepherd of Asia, G. Leopardi, Canti, XXIII, free translation.
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9

Caldecott, Leonie. « Review of "Morality : Memory and Desire," by Luigi Giussani ». Chesterton Review 16, no 3 (1990) : 377–79. http://dx.doi.org/10.5840/chesterton1990163/4112.

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10

Miró López, Susana. « “El sentido de nacer”, de TESTORI, Giovanni y GIUSSANI, Luigi. » Relectiones, no 2 (15 novembre 2015) : 179–81. http://dx.doi.org/10.32466/eufv-rel.2015.2.58.179-181.

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Thèses sur le sujet "Giussani, Luigi"

1

Imbimbo, Margherita. « La domanda educativa in Luigi Giussani ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2011. http://hdl.handle.net/10556/672.

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Résumé :
2009 - 2010
La questione educativa rappresenta la cifra riassuntiva della personalità e del pensiero di don Luigi Giussani: se è vero che fu illuminato pensatore e acuto studioso di questioni filosofiche e teologiche, il nodo focale del suo impegno ruotò intorno all’educazione, che egli concepì come percorso “sapienziale”1, atto a realizzare pienamente la sostanza della persona umana, ad aprirla alla libertà, alla responsabilità, alla comprensione integrale, perché integralmente sperimentata, dell’essere e del mondo, come “comunicazione di sé e del proprio modo di rapportarsi con il reale”2. Riprendendo e sviluppando originalmente la prospettiva del teologo austriaco Jungmann3, il sacerdote di Desio affrontò il problema dell’educazione nei termini di una “ introduzione alla realtà totale”4, ove la realtà è concepita come avvenimento che pro-voca, nel senso etimologico del termine, chiama, invita ad una ricerca inesausta del significato, sollecita all’interpretazione del “tutto in cui siamo immersi e che l’uomo è chiamato a identificare”5. Nel suo approccio, la necessità di recuperare le ragioni ed il fondamento dell’educazione affonda in una lucida ed ancora attualissima analisi della temperie socio-culturale dell’età moderna, che gli appare caratterizzata da una “antropologia della dissoluzione”: in altri termini, la riduzione e la mortificazione – compiute in nome di un’idea dell’uomo come “padrone del proprio destino” – delle categorie di ragione, libertà, coscienza, cultura, che sono state progressivamente svuotate del loro senso profondo. Indubbiamente, Giussani esprime compiutamente, in modo sistematico ed argomentato, la sua concezione dell’educazione nella sua opera forse più conosciuta, Il rischio educativo; tuttavia, per comprendere appieno la prospettiva delineata nel volume, è necessario da un lato collocarla all’interno delle coordinate fondamentali del suo pensiero, caratterizzato da un originale personalismo, dall’altro rintracciare le riflessioni sulla dinamica educativa che compaiono praticamente in tutta la sua produzione saggistica, oltre che nelle conversazioni con studenti raccolte in vari volumi e in testi di interviste comparsi su riviste e quotidiani. In primo luogo, ci è sembrato fondamentale chiarire gli aspetti portanti della riflessione di don Giussani sull’esperienza cristiana come avvenimento che illumina ogni spazio della vita individuale, 1 G. Chiosso, I significati dell’educazione. Teorie pedagogiche e della formazione contemporanee, Mondadori Università, Milano 2009, p. 126. 2 L. Giussani, Il rischio educativo. Come creazione di personalità e di storia, SEI, Torino 1995, p. 84. 3 Cfr. J.A. Jungmann, Christus als Mittelpunkt religiöser Erziehung, Freiburg i.B. 1939, p. 20. 4 L. Giussani, Introduzione alla realtà totale, Atti della Conferenza del 20 giugno 1985 a Milano, in “Quaderni di Tracce”, n. 2, febbraio 2006, p. 4. 5 G. Chiosso, I significati dell’educazione, cit., p. 126. 3 ed esplorare le coordinate della sua antropologia, che mette al centro la persona umana come realtà sostanziale, caratterizzata dalle dimensioni della temporalità, della comunione e dell’incontro, della trascendentalità. Come si accennava più sopra, quello giussaniano è un personalismo che ha una sua cifra di originalità, giacché fonda la struttura antropologica della persona su quella che egli definisce l’esperienza elementare6: un’esperienza sorgiva, il cui nucleo è costituito da “un complesso di esigenze e di evidenze con cui l’uomo è proiettato dentro il confronto con tutto ciò che esiste”7 e che lo sostengono nella comprensione della realtà nella sua interezza, in primo luogo l’esigenza di giustizia, di verità, di bellezza, di amore. Se si connette tale concezione antropologica con la declinazione giussaniana dei concetti di ragione (che supera la concezione illuministica di verificabilità, misurabilità, controllabilità per configurarsi come “uno sguardo aperto, una finestra spalancata su una realtà nella quale esso non ha mai finito di entrare”8) e ragionevolezza, che delineano nella loro interrelazione una singolare prospettiva gnoseologica, risulta agevole comprendere la peculiare concezione dell’io “in azione”: la persona si forma come tale nell’impatto con la realtà, da cui si sprigiona un invito alla ricerca, una tensione all’interrogazione e alla decifrazione del senso nei segni del mondo e dell’esistenza. Di qui la particolare rivisitazione, nel pensiero di Giussani, del concetto di analogia, sul quale ha attirato l’attenzione soprattutto Angelo Scola, rintracciandone le ascendenze teoriche nella prospettiva di von Balthasar9. Di qui, soprattutto, l’idea, ricca di suggestioni, di mendicanza: il porsi del soggetto nei termini di autocoscienza sistematica e critica del reale, attraverso un impegno infaticabile di domanda, di ricerca, di curiosità, nel confronto continuo con le esigenze originarie, caratterizza l’uomo come mendicante, l’uomo cioè che chiede supplichevolmente la verità. Costitutivamente incompiuto e caratterizzato dalla mendicanza, l’uomo è però, nella sua sostanza di persona, libero: la libertà, nella interpretazione giussaniana, va intesa non come assenza di legami e quindi dominio dell’istinto ed autoaffermazione incondizionata, espressione di un atteggiamento relativista, ma come “energia di adesione al reale, all’essere, adesione ad altro da sé, che compie, fa crescere, costruisce e realizza la nostra persona”10. Lo sviluppo della persona è dunque, in sé, percorso di educazione e di auto-realizzazione: ed è alla luce delle categorie teoriche di riferimento identificate che è possibile approfondire la prospettiva pedagogica dell’Autore. 6 Cfr., L. Giussani, Il senso religioso. Vol. I del PerCorso, Rizzoli, Milano 1997, p. 8. 7 L. Giussani, Il senso religioso, cit., p. 8. 8 Ibidem. 9 Cfr. A. Scola, Un pensiero sorgivo, Marietti, Genova-Milano 2004, pp. 40 sgg. 10 L. Giussani, La coscienza religiosa dell’uomo moderno, Jaca Book, Milano 1985, p. 31. 4 Giussani identifica nel legame con la tradizione uno dei fattori originali delle dinamiche dell’evento educativo. Essa costituisce il punto di partenza per promuovere una potenzialità di giudizio e quindi di critica, per introdurre il giovane alla scoperta della realtà e al suo significato; si configura come “ipotesi esplicativa della realtà”11, vissuta in primis dall’educatore, che è chiamato incessantemente a renderne ragione, e poi offerta alla libertà dell’educando, che, nel paragone con il proprio cuore, verifica la corrispondenza e la ragionevolezza della proposta ricevuta. Il secondo fattore del processo educativo si identifica nell’autorità, che rappresenta il luogo e la condizione dello svolgersi della relazione educativa e dell’ipotesi offerta all’educando, giacché costituisce il “criterio di sperimentazione dei valori che la tradizione mi dà”12. Per Giussani il motore dell’educazione è il “maestro”, che attraverso la sua testimonianza, connotata dalla coerenza, dalla lealtà e dall’impegno, accompagna il giovane nel suo percorso esperienziale, offrendogli elementi per comprendere e giudicare la realtà. Condizione inevitabile di un’autentica educazione è la verifica personale dell’ipotesi esplicativa della realtà13: occorre sollecitare il giovane a paragonare personalmente la proposta ricevuta con la propria esperienza elementare, ovvero con il bisogno di significato, di bellezza, di verità, di giustizia, di felicità che abita il cuore di ciascuno; occorre introdurlo alla comprensione della realtà suscitando il lui il desiderio di indagarne il senso ed il valore in un percorso di avventura e di scoperta che lo vedono attivamente impegnato. Il giovane, dunque, ha la responsabilità di verificare personalmente la proposta ricevuta dal maestro “nell’impegno esistenziale come condizione per una genuina esperienza di verità, e quindi per una convinzione”14. Al centro dell’esperienza educativa si collocano due persone, quella dell’educatore, come testimone di una cultura comunicata, e quella dell’educando come presenza che si impone nella sua unicità, nella sua singolarità e nella sua ricchezza, che vive la passione della ricerca della verità e, quindi, della libertà. Entrambi sono coinvolti in un rapporto, esito di un incontro fra due libertà che, nell’impegno continuo e incessante con la realtà, si espongono alla prova del rischio. Lo specifico pedagogico del pensiero di Giussani va rinvenuto, allora, in una categoria capace di sintetizzare dialetticamente gli altri fattori dell’avvenimento educativo, cioè la tradizione, l’autorità, la verifica: è ciò che l’Autore definisce rischio educativo, delineando, in questo senso, la posizione rischiosa dell’agire educativo a cui è esposto l’uomo nella sua essenziale libertà. Da un lato l’esperienza del rischio tocca la persona dell’educatore, che è chiamato in prima persona ad esporsi “prendendosi cura” dell’altro, mostrandogli innanzi tutto il proprio modo di 11 L. Giussani, Il rischio educativo, cit., p. 21. 12 Ivi, p. 29. 13 Ivi, p. 31. 14 Ivi, p. 32. 5 vivere il reale, incarnando nella sua persona l’ipotesi di senso offerta alla libertà dell’educando. Dall’altro il giovane, nell’incontro con il maestro, è provocato “all’incontro personale e sempre più autonomo con la realtà che lo circonda […], poiché è proprio dal rischio del confronto che si genera nel giovane una sua personalità nel rapporto con tutte le cose – che la sua libertà cioè ‘diviene’”15. L’originalità del contributo pedagogico offerto dal sacerdote di Desio è da ravvisare indubbiamente nell’aver delineato un metodo, nel senso etimologico del termine, non ridotto a tecnica o precettistica astratta ma per così dire “extrametodico”. Un metodo, egli amava ripetere, non è una tecnica, fatta di passaggi automatici, ma la strada per raggiungere la meta, i passi che bisogna compiere, e come bisogna farli, per arrivare a uno scopo”16. Tale metodo, che, come si è detto, trova nella dinamica autorità/tradizione/libertà il suo asse portante, funge da guida lungo la strada dell’introduzione alla realtà totale. La “totalità” è per così dire la parola-chiave del processo, in quanto ne indica la direzione ed il fine: come spiega don Giussani, totalità “significa lo sviluppo di tutte le strutture di un individuo fino alla loro realizzazione integrale e, nello stesso tempo, l’affermazione di tutte le possibilità di connessione attiva di quelle strutture con la realtà”17. È chiarissimo che si tratta non di due fenomeni distinti, uno riguardante l’uomo e le sue dimensioni, e l’altro riguardante il suo rapporto con il mondo: è il medesimo fenomeno che investe l’uomo in tutta la sua estensione, che sviluppa la totalità del suo essere nella relazione di scoperta e di esperienza del reale in vista del conseguimento della consapevolezza integrale di sé e del mondo. Educare significa accompagnare all’incontro con la realtà totale, sostenere l’altro nel percorso di costruzione della propria identità e della propria responsabile libertà, guidare nella scoperta dell’interrogazione quale senso dell’esistenza, indicare le tracce che svelano e insieme continuamente alimentano il mistero dell’essere. Ciò comporta per il “maestro” la capacità di mettersi integralmente in gioco nel rapporto con l’altro come relazione incarnata e vivente, nel pro-getto e nel rischio dell’educazione: un progetto ed un rischio per affrontare i quali sono necessarie “scienza”, cioè cultura e rapporto con la tradizione, e “coscienza”, una dimensione etica ed utopica che si sostanzia di gratuità, disponibilità, tensione all’ulteriorità, speranza. “La grande tenacia, o la grandezza d’animo, dell’educatore è questa indefatigabile, continua riproposta, ‘in spem contra spem’, sperando contro ogni evidenza”18. [a cura dell'autore]
IX n.s.
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2

Di, Pede Robert Joseph. « Luigi Giussani : a teacher in dialogue with modernity ». Thesis, University of Edinburgh, 2011. http://hdl.handle.net/1842/5470.

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Résumé :
This thesis submits Luigi Giussani’s theological writings to philosophical analysis. Giussani (born in Desio, 1922; died in Milan, 2005) was a prominent Italian author, public intellectual, university lecturer, and founder of the international Catholic lay movement Communion and Liberation (CL). My enquiry is motivated by the experience of readers who find Giussani’s texts marked by vagueness and seeming inconsistencies despite his attempt to respond decisively and sensitively to real human problems. It also presents ideas from those works available only in Italian to an English-language readership for the first time. Rather than criticize the author’s style of exposition, or restate his arguments in a manner more suited to my audience, I treat the texts’ burdens as symptomatic of the author’s deeper, unarticulated concerns. I reconstruct Giussani’s implicit concerns using history, intellectual biography, sources, and the logic of enquiry itself. I then re-read his texts in the light of the explicit rendering of those concerns and, where the texts’ burdens still persist, I suggest repairs corresponding to those concerns and to the errant behaviours his writings were generated to correct. Three themes are examined: judgement, freedom, and beauty. These were prominent in Giussani’s dialogue with students from the 1950s onward and integral to his idea of the religious education of youth. My analysis is conceived as a contribution to philosophical theology, rather than to the philosophy of education. The areas flagged for repair, however, may nonetheless serve educators. I conclude that Giussani’s account is indeed shaped by his implicit concerns; that their nature provokes the essentialist arguments he mounts; and that his attempt to expound intrinsic, universal, and timeless claims runs against the pragmatic thrust of his writing. My repairs call for a better account of 1) practical deliberation, 2) discursive reason, 3) obedience in relation to autonomy, and 4) habits related to the formation of virtues. I argue that the practical grounds of his project are best anchored in robust solutions to the problems of ordinary life formulated from the deepest sources of repair from Giussani’s tradition (sacred scripture and sacred tradition, including the liturgy) rather than what he calls the “needs and exigencies of the heart,” which address a different problem (namely Enlightenment rationality or Neo-Thomism).
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3

ROMAO, PAULO ALVES. « THE SACRAMENTAL STRUCTURE OF SALVIFIC HYSTORY : COMPARATIVE STUDY OF EDWARD SCHILLEBBECKX AND LUIGI GIUSSANI ». PONTIFÍCIA UNIVERSIDADE CATÓLICA DO RIO DE JANEIRO, 2012. http://www.maxwell.vrac.puc-rio.br/Busca_etds.php?strSecao=resultado&nrSeq=21324@1.

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Résumé :
PONTIFÍCIA UNIVERSIDADE CATÓLICA DO RIO DE JANEIRO
Esta tese elabora as visões teológico-sacramentais desses autores, colocando em relevo elementos centrais da sacramentalidade da Revelação e da Fé. Em tais visões, colocamos em realce que a sacramentalidade da história salvífica alcança a sua plena expressão na pessoa de Jesus Cristo, porque por meio dEle nos é manifestada a totalidade do Ser de Deus. Com a Revelação Deus entra em diálogo pessoal com o ser humano na história. Esse diálogo conhece seu cume e expressão definitiva em Cristo, graças à sua humanidade. No centro da história da revelaçãosalvação está o homem Jesus, que atua de forma verdadeiramente humana e histórica. O modo de revelar introduzido por Jesus é insuperável e, por conseguinte, normativo. Mas com a Sua morte, ressurreição e ascensão aos céus, não é mais possível encontrá-lo de forma física, corporal, ou seja, sacramental. Por isso ele fundou sua Igreja, sacramento da sua presença: de fato, a sacramentalidade da Igreja lança uma ponte sobre o afastamento ou desproporção que existe entre o Cristo celeste e a humanidade não glorificada, e torna possível o encontro humano recíproco entre Cristo e a humanidade, após a Sua ascensão. Isto porque a Igreja, plasmada no mistério pascal, recebe o sopro do Espírito no Pentecostes e, com isso, adquire estatura para a qual foi criada, podendo, assim, assumir a missão a ela destinada: tornar presente o mistério do Filho de Deus feito homem e convocar todos os homens para entrar na forma última e definitiva de communio-comunidade com Deus e entre si.
The theme develops the theological-sacramental views of both authors putting the accent on central elements of the sacramentality of Revelation and Faith. It emphasizes that the sacramentality of Savific History reaches it’s plenty expression in the person of Jesus Christ, for trough Him the totality of God’s being is us revealed. In the Revelation God enters in a personal dialog with the human being, in the history. This dialog finds it’s higher point and it’s definitive expression in Christ, due to His humanity. In the center of the history of salvation- Revelation in the man Jesus, who acts in a truly human and historic way. The way of acting Revelation introduced by Jesus is insuperable, and therefore, normative. But, with His death, resurrection and ascension in Heaven, it’s no longer possible to find him in a physical, corporal, in other words sacramental form. Therefore he had grounded His church, sacrament of His presence: in fact, the sacramenatlity of the church builds a bridge over the separation or disproportion that exists between the heavenly Christ and the not glorified Humanity, and makes it possible the reciprocal human encounter between Christ and the humanity after. The Church is shaped in the Paschal Mystery, it receives the blow of the Spirit in Pentecost and so it obtains the stature for which it was created and can finally assume the mission it was destined for: making present the mystery of the Son of God made man and inviting every man to enter in the last and definitive form of communiocommunity with God and one another.
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4

NASCIMENTO, JOAO CLAUDIO LOUREIRO DO. « JESUS CHRIST, FULL REALIZATION OF THE HUMAN LIFE : A PROPOST, FOLLOWING THE THOUGHT OF LUIGI GIUSSANI ». PONTIFÍCIA UNIVERSIDADE CATÓLICA DO RIO DE JANEIRO, 2005. http://www.maxwell.vrac.puc-rio.br/Busca_etds.php?strSecao=resultado&nrSeq=7757@1.

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Résumé :
CONSELHO NACIONAL DE DESENVOLVIMENTO CIENTÍFICO E TECNOLÓGICO
Nesses últimos anos vemos uma retomada do sagrado e da religiosidade, ao mesmo tempo a vemos de forma autônoma, puramente subjetiva, sentimental, desaparecendo assim a cosmo visão sagrada dominante na sociedade tradicional e o catolicismo perdendo a hegemonia simbólica desfrutada no passado, enquanto fundamento último da cultura e da organização social. Mas podemos constatar também que a Igreja, sobretudo com o Concílio Vaticano II, apresenta a revelação de Deus na história, como um fato objetivo, um acontecimento e um encontro com Jesus Cristo, recolocando-o assim como centro da vida do homem. Ele (o Amor Criativo de Deus), realiza plenamente a vida humana. E é aí que o pensamento teológico-eclesial de Luigi Giussani é uma entre as vozes originais e consonante, ou seja, uma retomada segura desse espírito conciliar, um aprofundamento desse aspecto decisivo da revelação e da fé. O Evento Cristo, presente hoje na Igreja - o âmbito - no qual se dá a continuidade desse evento - é resposta plena e decisiva às esperas mais profundas do coração humano. Neste trabalho, através de seu carisma eclesial, dom de Deus, o autor apresenta suas principais influências na cristologia do século XX, os seus conteúdos centrais: Encarnação, Morte e Ressurreição e, finalmente, o percurso de Cristo com o homem, que se resume em seu método: do maravilhamento à convicção, um novo significado para a vida.
In the last few years, we assist to a reviewd attention to sacre and religion, while at the same time it appears in a more autonomous fashion purely subjective, emotional, thus losing the cosmological vision of the sacre which was dominat in the traditional society, while the catholicism is losing the symbolic ejemony that used to have an ultimate foundation of the cultre and of the social organization. At the same time, the Church especially with the Vatican II, presents the revelation of God within the history asan objective fact that actually happened, the security with Jesus Christ, putting him back in the center of humam life. It (the creative love of God) realize fully the humam life. The thought theological - Eclesiological of Luigi Giussani stands as one of the most original and alligued voice, i.e., strong recall of that conciliar spirit, a deepth of this important aspect of revelation and faith. The event Christ presents (existing) today in the Church, - the place where this fact continues happening - is full answer to the deepest hopes of the humam heart. In his work, through his eclesial carism, gift of God, the author presents his fundamental influences in the Christology of the XX century, his central topics: Encarnation, Death, and Ressurrection and finally the path of Christ with the humam being, which might be summarezed in its method: from the admiration till conviction, a new meaning for life.
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Carvalho, Alessandra Sterzi de. « O senso religioso e o homem contemporâneo : uma reflexão antropológica filosófica na obra de Luigi Giussani ». Pontifícia Universidade Católica de São Paulo, 2006. https://tede2.pucsp.br/handle/handle/2013.

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Résumé :
Made available in DSpace on 2016-04-25T19:20:44Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Alessandra Sterzi de Carvalho.pdf: 807801 bytes, checksum: 68f16b6d847a1659ee5c2d6a2aab176b (MD5) Previous issue date: 2006-11-17
The present work has, as his principal aim, to deepen the compheension of the concept of religious sense in Luigi Giussani s thought, as well as its importance to contemporary man. The research has been made considering biographic aspects relative to the author which were important to mature his concept of religious sense, a methodology considered by him adequate to the aproach of this question, in order to, then, make a deeper aproach about the religious sense as expression of the fundamental questions of the human being and the consequences of its reduction by contemporary culture, according to Luigi Giussani
O presente trabalho tem como objetivo aprofundar a compreensão do conceito de senso religioso no pensamento de Luigi Giussani, bem como a sua importância para o homem contemporâneo. A pesquisa foi feita levando em consideração aspectos biográficos relativos ao autor que foram importantes para o amadurecimento sobre o conceito de senso religioso, a metodologia por ele considerada adequada para a abordagem dessa questão para, em seguida, fazer uma abordagem mais aprofundada sobre o senso religioso enquanto expressão das perguntas fundamentais do ser humano e as conseqüências de sua redução por parte da cultura contemporânea, segundo Luigi Giussani
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Rodas, Quispe Cynthia Marjorie. « Programa, siguiendo la pedagogía de Luigi Giussani, para educar la libertad de estudiantes de una institución educativa secundaria de Carabayllo-Lima-2021 ». Bachelor's thesis, Universidad Católica Santo Toribio de Mogrovejo, 2021. http://hdl.handle.net/20.500.12423/3722.

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En la actualidad se evidencia que los adolescentes suelen estar involucrados en diversos problemas que tienen su raíz en el mal uso de su libertad. Frente a ello, la presente investigación tiene como propósito diseñar un programa, siguiendo la pedagogía de Luigi Giussani, para educar en la libertad a los estudiantes de tercer año de secundaria de una I. E. del distrito Carabayllo de Lima en el año 2021. Dicha investigación, será de enfoque cuantitativo de nivel descriptivo con un diseño no experimental, dirigida a una población de 176 estudiantes entre las edades de 13 y 14 años. Como resultados se espera identificar las características de la educación de la libertad en los estudiantes de tercer año de secundaria; analizar los fundamentos de la pedagogía de Luigi Guissani; proponer contenidos temáticos para educar en la libertad; y diseñar sesiones de aprendizaje, siguiendo la pedagogía de Luigi Giussani para educar en la libertad. En consecuencia, la investigación es de alto impacto educativo porque busca prevenir mediante un programa educativo los problemas en los cuales incurren con frecuencia los adolescentes.
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Livres sur le sujet "Giussani, Luigi"

1

Ventorino, Francesco. Luigi Giussani : La virtù dell'amicizia. Genova : Marietti, 2011.

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2

Luigi Giussani : La virtù dell'amicizia. Genova : Marietti, 2011.

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3

Luigi Giussani : La sfida alla modernità. Torino : Lindau, 2014.

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4

1960-, Bellandi Andrea, Cesana Giancarlo et Negri Luigi 1941-, dir. Luigi Giussani : Il coraggio della speranza. Genova : Marietti 1820, 2013.

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5

Ventorino, Francesco. Luigi Giussani : La virtù della fede. Genova : Marietti 1820, 2012.

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6

Scola, Angelo. Un pensiero sorgivo sugli scritti di Luigi Giussani. Genova : Marietti, 2004.

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7

Elisa, Buzzi, dir. A generative thought : An introduction to the works of Luigi Giussani. Montreal : McGill-Queen's University Press, 2003.

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8

Borghesi, Massimo. Luigi Giussani : Conoscenza amorosa ed esperienza del vero : un itinerario moderno. Bari : Edizioni di Pagina, 2015.

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9

Paolo, Sanna, Associazione volontari per il servizio internazionale. et Kenyatta University, dir. Education and reality : Reflections on Luigi Giussani's book The risk of education. Nairobi : Fondazione AVSI and Kenyatta University, 2008.

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10

Associazione volontari per il servizio internazionale et Kenyatta University, dir. Education and reality : Reflections on Luigi Giussani's book The risk of education. Nairobi : Fondazione AVSI and Kenyatta University, 2008.

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Chapitres de livres sur le sujet "Giussani, Luigi"

1

« Luigi Giussani : ». Dans The Risk of Education, 89–104. MQUP, 2019. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctvb4bt1k.9.

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2

Corbella, Caterina. « FYODOR DOSTOEVSKY IN THE CATHOLIC WORLD : MATERIALS ». Dans Dostoevsky’s Theology, 339–402. A.M. Gorky Institute of World Literature of the Russian Academy of Sciences, 2021. http://dx.doi.org/10.22455/978-5-9208-0663-5-339-402.

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Résumé :
The chapter presents different sections addressing the reception of Fyodor Dostoevsky’s work by Catholic thinkers in 20th and 21st centuries (Romano Guardini, Divo Barsotti, Luigi Giussani, partly Henri De Lubac). The aim of the work is not only to present some “Catholic” interpretations of Dostoevsky’s novels but, most particularly, to analyze them as a vivid dialogue that leads to the question of the interaction between literature and theology and offers an example of the capacity of Dostoevsky’s text to witness and pass on an experience of faith. To Catholic authors, the relationship of Dostoevsky with Christ appears to be the most interesting yet most elusive factor in the work of the Russian writer and it is highlighted as one of the most intriguing questions for further research.
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