Littérature scientifique sur le sujet « Giurisprudenza europea »
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Articles de revues sur le sujet "Giurisprudenza europea"
Balboni, Marco. « Diritto dell'Unione europea. Giurisprudenza ». DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no 2 (septembre 2011) : 111–27. http://dx.doi.org/10.3280/diri2011-002008.
Texte intégralGiordano, Filippo Maria. « Willem Adolph Visser't Hooft e il federalismo europeo. Dalla Resistenza alle iniziative per l'unitŕ europea nel dopoguerra ». CITTADINANZA EUROPEA (LA), no 2 (octobre 2011) : 93–110. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2011-002005.
Texte intégralCalzolaio, Ermanno. « Europa dei diritti e giudice europeo ». CITTADINANZA EUROPEA (LA), no 1 (mars 2011) : 85–113. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2011-001006.
Texte intégralStaiano, Fulvia. « Diritto dei minori rom all'istruzione in condizioni di non discriminazione : il caso Orsus e altri c. Croazia ». DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no 1 (mai 2011) : 93–103. http://dx.doi.org/10.3280/diri2011-001006.
Texte intégralGianfranco, Gilardi. « La responsabilitŕ patrimoniale dei magistrati ». QUESTIONE GIUSTIZIA, no 6 (février 2011) : 76–89. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-006007.
Texte intégralMaffei Alberti, Verónica. « Fashion Design : Libertà dello stilista e onere di differenziazione nella giurisprudenza europea ». REVISTA LEX MERCATORIA Doctrina, Praxis, Jurisprudencia y Legislación 5, no 1 (6 février 2018) : 71. http://dx.doi.org/10.21134/lex.v5i1.1438.
Texte intégralFasone, Cristina. « La condizionalità nella nuova governance postpandemica, tra rule of law e uso del dispositivo per la ripresa e la resilienza ». CITTADINANZA EUROPEA (LA), no 2 (décembre 2022) : 5–53. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2022-002001.
Texte intégralVuillermoz, Riccardo. « La disciplina dell'Unione europea in materia di aiuti di stato applicata al settore turistico-ricreativo ». RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no 2 (août 2011) : 27–44. http://dx.doi.org/10.3280/dt2011-002003.
Texte intégralMargiotta, Costanza, et Olivier Vonk. « Doppia cittadinanza e cittadinanza duale : normative degli Stati membri e cittadinanza europea ». DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no 4 (février 2011) : 13–34. http://dx.doi.org/10.3280/diri2010-004002.
Texte intégralOrlandini, Giovanni. « La tutela contro il licenziamento ingiustificato nell'ordinamento dell'unione europea ». GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no 136 (décembre 2012) : 619–60. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2012-136004.
Texte intégralThèses sur le sujet "Giurisprudenza europea"
Rosanò, Alessandro. « Principi penalistici e giurisprudenza della Corte di giustizia dell'Unione europea ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2016. http://hdl.handle.net/11577/3424753.
Texte intégralIl testo è così organizzato: Introduzione: nella quale si trattano le questioni relative al riconoscimento di una competenza in materia penale in favore dell'Unione europea alla luce dei problemi posti dal fenomeno della globalizzazione. Si provvede altresì all'illustrazione della metodologia della ricerca, basata sull'analisi delle sentenze della Corte di giustizia dell'Unione europea e, ove necessario, della Corte europea dei diritti dell'uomo. Capitolo I: dedicato al concetto di diritto penale come definito da parte degli avvocati generali nelle loro conclusioni e quindi adottato da parte della Corte di giustizia dell'Unione europea nelle proprie pronunce. Esso assume rilievo in quanto delimita l'orizzonte assiologico di riferimento, rappresentato, in un primo momento, dai valori fondamentali delle singole comunità statali, per essere individuato in seguito nella Convenzione europea dei diritti dell'uomo, in un'ottica di cross-fertilization fondata sul richiamo alla sentenza della Corte EDU Engel e altri c. Paesi Bassi (1976) e sulla giurisprudenza sviluppatasi successivamente. Capitolo II: nel quale è affrontato il tema del principio di legalità, considerato a partire dai diversi angoli prospettici dell'incidenza interpretativa delle fonti comunitarie / dell'Unione europea (regolamenti, direttive e decisioni quadro) sul diritto penale interno (soprattutto con riferimento al divieto di determinare o aggravare la responsabilità penale e l'obbligo di interpretazione conforme relativi alle direttive), dell'incidenza integratrice (il rapporto tra normativa interna e normativa dell'Unione quanto alla nozione di rifiuto), dell'incidenza disapplicatrice (la disapplicazione della normativa penale statale contrastante con quella europea con efficacia in bonam partem) e del principio di lex mitior, per quindi volgere l'attenzione al problematico rapporto tra legalità europea ed erosione della sovranità statale. Capitolo III: dedicato al principio di offensività, nel quale si analizzano due orientamenti giurisprudenziali. Il primo, a partire dal principio di leale cooperazione, ha condotto all'affermazione dell'obbligo per gli Stati membri di predisporre per gli interessi comunitari / dell'Unione europea una tutela analoga a quella stabilita per i corrispondenti interessi a livello statale, facendo ricorso a sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive (sentenze Amsterdam Bulb, Commissione c. Grecia); il secondo ha invece portato a escludere che scelte di criminalizzazione operate da parte dei legislatori nazionali possano impedire la realizzazione dell'effetto utile del diritto dell'Unione europea, con un conseguente e tendenziale abbandono dello strumento di repressione penale nell'ambito del diritto dell'immigrazione (sentenze El Dridi, Achughbabian, Sagor). Capitolo IV: nel quale si tratta del principio di colpevolezza, dando conto di una giurisprudenza puntiforme che ha individuato la distinzione tra reati intenzionali e non intenzionali, definito i concetti di intenzionalità e negligenza grave, affermato e quindi superato la responsabilità penale oggettiva, cercato di valorizzare la regula iuris secondo cui ignorantia legis non excusat ed esplicitato una nozione di forza maggiore. Capitolo V: dedicato al principio di proporzionalità, nel quale si considera come la Corte di giustizia, posta dinanzi a situazioni caratterizzate da un contrasto tra la normativa penale interna, da un lato, e una delle quattro libertà fondamentali riconosciute nell'ordinamento dell'Unione europea, dall'altro, abbia valorizzato detto principio, in un senso non esclusivamente protezionistico, cercando anzi di individuare un punto di equilibrio tra valori tutelati, valori sacrificati e mezzi attraverso i quali realizzare la tutela dei primi e il sacrificio dei secondi. Conclusioni: nelle quali si sottolinea come l'Unione europea sia ormai diventata un soggetto avente natura costituzionale, dato che il processo di integrazione ha raggiunto il livello più autenticamente costituzionale, ossia la tutela dei diritti fondamentali, il quale rappresenta l'espressione più alta della sovranità e l'elemento principale di legittimazione di essa, cosa che sembra dunque militare a favore di una definitiva attribuzione di competenza penale alle istituzioni dell'Unione, almeno per quel che riguarda la protezione di beni giuridici propriamente europei.
POSTIGLIONE, MIRIAM. « IL VALORE DEL 'PRECEDENTE' NELLA GIURISPRUDENZA DEL GIUDICE DELL'UNIONE EUROPEA ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2020. http://hdl.handle.net/2434/789947.
Texte intégralPieragnolo, Matteo <1993>. « "Il principio del ne bis in idem tra ordinamento italiano e giurisprudenza europea" ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10208.
Texte intégralBERTARELLI, CHIARA. « TUTELA DEI DIRITTI E TIME LIMITS : UNO STUDIO ALLA LUCE DELLA GIURISPRUDENZA EUROPEA ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2014. http://hdl.handle.net/2434/233253.
Texte intégralPAGANUZZI, Marco. « La coerenza del sistema fiscale nazionale quale causa di giustificazione nella giurisprudenza della Corte di giustizia dell'Unione Europea ». Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2013. http://hdl.handle.net/10446/28804.
Texte intégralDE, PASQUAL LAURA. « L'Unione Europea e la sfida del post-secolarismo : un'analisi della giurisprudenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea in materia di discriminazione religiosa sul luogo di lavoro ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2022. http://hdl.handle.net/10280/122310.
Texte intégralThe aim of the present work is to analyse the approach that the institutions of the European Union have developed so far with regards to the management of religion, evaluating whether the concrete application of EU regulatory instruments in matters of religious discrimination in the workplace can be considered adequate to a post-secular and pluralistic context. In order to answer such question, after having discussed the emergence of post-secularism and having conducted a preliminary assessment of whether or not the EU normative instruments concerning religion can be considered appropriate to the contemporary post-secular context, the present work analyses and makes considerations on the CJEU judgments concerning both the exhibition of religious apparel in the workplace and the degree of autonomy left to Member States in organizing their relations with religious organizations in the occupational field. In addition, a thorough examination of the jurisprudence developed by the European Court of Human Rights on the use of religious symbols and apparel and on religious organizations’ autonomy will be conducted.
BOLDRIN, ALVISE. « LA TEORIA DELLA COMPENSAZIONE NELLA GIURISPRUDENZA DELLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO : UN NUOVO MODO DI CONCEPIRE LE GARANZIE NEL PROCESSO PENALE ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2021. https://hdl.handle.net/11577/3464426.
Texte intégralThe topic of the research concerns the jurisprudence of the European Court of Human Rights on the "right to a fair trial" enshrined in art. 6 ECHR. More specifically, the work aims to analyze the compensatory approach which the European judges seems to use with increasing frequency in this field. The so-called ‘counterbalancing test’ refers to an assessment which today seems to represent the fulcrum on which many of the decisions on procedural fairness pronounced by the Strasbourg Court are based. Infact more and more often the European Court does not stop its scrutiny by pronouncing the violation of the right to a fair trial when it ascertains the failure to comply with one of the guarantees protected by article 6, but goes on to examine the impact of that failure on the overall fairnees of the proceeding. To do so the Court verifies whether or not during the proceeding there were sufficient counterbalancing factors capable of compensating the prejudices deriving from the non-compliance with the specific guarantee listed in art. 6. After having examined origins and developments of this new way of managing guarantees in criminal trials, the work tries to highlight the criticalities and aporias that derive from it.
GIANNOTTE, ROBERTA PATRIZIA. « Giurisprudenza della Corte di Giustizia e Amministrazione nazionale : poteri, doveri e spunti per un’analisi comparata ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2015. http://hdl.handle.net/11584/266830.
Texte intégralImparato, Domenico <1989>. « Il "bis de eadem re ne sit actio" nel quadro del sistema sanzionatorio tributario italiano : impatto della giurisprudenza europea e comparazione con l'esperienza anglo-americana ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amsdottorato.unibo.it/8720/1/Imparato_Domenico_Tesi.pdf.
Texte intégralAlthough Europe seems to be moving towards a progressive fiscal harmonization (or a potential unification either), nevertheless it's still difficult to find out any consistency between the jurisprudence of central Courts (European Court of Justice and European Court of Human Rights) and that of National Courts upon the Double Jeopardy Clause/Ne Bis In Idem Principle's meaning inside the tax field. Latest rulings issued by both the Court of Justice (ECJ) and the European Court of Human Rights (ECtHR) are causing an evident clash among divergent beliefs, given that: European Courts have defined the notion of ‘sameness’ as “the same conduct by the same persons at the same date” whereby, with respect to the imposition of several sanctions for the same conduct, they have forbidden a second set of proceedings (the criminal case) once that the previous set (the tax penalty) concerned the same offence – ‘the same conduct’ – and the content of the relevant provisions was mainly identical (embedded the ‘same facts/essential elements’). On the other side, the criterion of the "legal classification" of acts is still relevant as a prerequisite for the applicability of the Double Jeopardy Clause/Ne Bis In Idem Principle according to the Italian Court of Cassation, so that the latter deems the imposition of tax surcharges and a conviction for tax fraud may not be been found as capable to violate such Clause/Principle. Therefore, this scenario does give rise to an ambiguity in the judicial process since many Tax Judges are not sure whether to follow up the European Courts' opinion or the alternative path set by the National Court of Cassation. Probably, the current difficulties to find out any compromise solution is the mirror of a "multi-directional legal system", the European one, where relations between various different Judges have not been well absorbed yet.
Quabin, Davide <1992>. « La giurisprudenza all'interno dei maggiori campionati professionistici europei ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10674.
Texte intégralLivres sur le sujet "Giurisprudenza europea"
Crivelli, Elisabetta. La tutela dell'orientamento sessuale nella giurisprudenza interna ed europea. Napoli : Edizioni scientifiche italiane, 2011.
Trouver le texte intégralRiondato, Silvio. Competenza penale della Comunità europea : Problemi di attribuzione attraverso la giurisprudenza. Padova : CEDAM, 1996.
Trouver le texte intégralVincenzo, Starace, dir. La giurisprudenza costituzionale in materia internazionale ed europea : 2001-2009, III. Napoli : Editoriale scientifica, 2010.
Trouver le texte intégralLa tutela dell'ambiente nella giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti Umani. Napoli : Jovene, 2011.
Trouver le texte intégralGiurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo e influenza sul diritto interno. Napoli [etc.] : Edizioni scientifiche italiane, 2009.
Trouver le texte intégralLa libera circolazione dei lavoratori e il diritto all'istruzione superiore nella Comunità europea. Padova : CEDAM, 1995.
Trouver le texte intégralBartone, Nicola. Diritto penale italiano : Sistema e valori : giurisprudenza e ottica europea : attuale e nuova codificazione. 2e éd. Padova : CEDAM, 2007.
Trouver le texte intégralNinatti, Stefania. Giudicare la democrazia ? : Processo politico e ideale democratico nella giurisprudenza della Corte di giustizia europea. Milano : A. Giuffrè, 2004.
Trouver le texte intégralPetti, Giovanni Battista. La Costituzione europea e la tutela civile dei diritti umani : Commento con dottrina e giurisprudenza. Santarcangelo di Romagna (Rimini) : Maggioli, 2006.
Trouver le texte intégralDefilippi, Claudio. Il diritto di proprietà ed alla vita privata e familiare nella giurisprudenza della Corte europea. Torino : G. Giappichelli, 2003.
Trouver le texte intégralChapitres de livres sur le sujet "Giurisprudenza europea"
Paola Costantini, Maria. « La donazione dei gameti tra giurisprudenza italiana e dimensione Europea : la pronuncia della corte costituzionale sulla fecondazione eterologa n. 162/2004 ». Dans Questioni di inizio vita, 235–50. Mimesis Edizioni, 2015. http://dx.doi.org/10.4000/books.mimesis.1523.
Texte intégralTrocker, Nicolò. « La metamorfosi della tutela risarcitoria per fatto illecito : itinerari della giurisprudenza italiana ». Dans Arbeits- und Sozialrecht für Europa, 907–20. Nomos Verlagsgesellschaft mbH & Co. KG, 2020. http://dx.doi.org/10.5771/9783748909231-907.
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