Thèses sur le sujet « Giudiziario »
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Mezzacapo, Arcangelo Maria. « Efficienza del sistema giudiziario italiano. Un'analisi di frontiera per gradi di giudizio ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2010. http://hdl.handle.net/10556/164.
Texte intégralLa tesi, dopo aver premesso la condizione di crisi in cui versa la giustizia italiana, propone una definizione di sistema giudiziario. Emergono tre principali dimensioni interessanti per ogni analisi, sia del sistema nel suo complesso, sia dei singoli aspetti. Viene proposta, inizialmente, una rassegna dei confronti internazionali tra sistemi giudiziari di diversi paesi. Seguono gli studi che si concentrano, esclusivamente, su di un singolo sistema giudiziario nazionale. A questo punto viene proposta un’analisi empirica del sistema giudiziario italiano. Dopo avere illustrato le particolarità del sistema italiano, si procede, mediante la Data Envelopment Analysis (DEA), alla misurazione dell'efficienza tecnica e di scala di corti d'appello e tribunali ordinari. Un primo obiettivo di questo studio è stato quello di sopperire alla carenza nella letteratura di uno studio relativo ai singoli uffici giudiziari italiani del primo e del secondo grado di giudizio. Oltre ad una disaggregazione più fine, l’analisi presenta, anche, una maggiore estensione temporale delle osservazioni. La scelta, anch’essa innovativa, di distinguere gli output in base a tre differenti tipologie di procedimenti giudiziari (penali, in materia di lavoro e previdenza e altri procedimenti civili), ha consentito di migliorare la significatività dei risultati. Emerge dalla DEA che le efficienze tecniche delle corti di appello, soprattutto, e dei tribunali, non sono molto differenziate geograficamente. Peraltro, vi è stato in tutti gli uffici giudiziari un significativo aumento dell'efficienza tecnica. Non vi è aumento invece per le efficienze di scala, che tuttavia risultano abbastanza elevate. Primo e secondo grado di giudizio vengono considerati congiuntamente, in un secondo step dell'analisi (a nostra conoscenza, mai prima considerato in letteratura) nel quale le misure di efficienza, insieme ad altre variabili, vengono messe in relazione, mediante opportune tecniche di regressione, con la durata media dei procedimenti. Inoltre, viene esaminata la significatività di alcune variabili per la determinazione dell’efficienza. Emerge chiaramente che la durata dei procedimenti dipende dalla litigiosità (ritardata di un anno), ma è ridotta da un aumento nella dotazione di input, o dell'efficienza tecnica. Conta poco anche qui l'efficienza di scala. Per le corti d'appello sono i magistrati a essere l'input più significativo, mentre questo ruolo è assunto dagli amministrativi per i tribunali ordinari. Non è infine possibile trovare alcuna variabile significativa per la determinazione dell'efficienza tecnica (compresa, per le corti d'appello, l'efficienza media dei tribunali del distretto), se si tiene conto del ruolo degli effetti individuali dati. [a cura dell'autore]
VII n.s.
Tumidei, Kusi Giada. « L'interprete giudiziario : verso un'identità professionale ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8217/.
Texte intégralCorona, Di Segni Mara <1995>. « Il sistema giudiziario giapponese : il caso Ghosn ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21017.
Texte intégralCiliberti, Anna. « Il sistema giudiziario italiano : un’analisi di efficienza ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2015. http://hdl.handle.net/10556/2142.
Texte intégralThe problem of the inefficiency of the judicial system is a very present in Italy. In Italy the average duration of a process is significantly higher than that of the Ocse countries. The excessive length of judgments has meant that the cost incurred by the Italian government for compensation for financial loss for the unreasonable length of the process has assumed alarming proportions. The Italian judicial system is characterized, respect to major European countries, for the high litigation and for the high number of lawyers working in the field of legal services respect to the population... [edited by author]
XIII n.s.
Fiorese, Martina <1988>. « I media, il giudiziario e la società civile in Cina ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2379.
Texte intégralModello, Maria. « Interpretare in ambito giuridico e giudiziario : guardare oltre la conoscenza linguistica ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9175/.
Texte intégralPeruzzi, Chiara. « L'interpretazione in ambito giuridico : un'indagine conoscitiva nella citta di Arezzo ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/12706/.
Texte intégralMocchegiani, Maria <1990>. « Potere giudiziario e sapere tecnico-scientifico : per un'interpretazione evolutiva dell'art. 101 Cost ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amsdottorato.unibo.it/8508/1/Mocchegiani_Maria_tesi.pdf.
Texte intégralThe present dissertation aims to investigate if and how the role of the judge is transformed due to the entry into the process of the expert knowledge. Assuming the art. 101 of the Constitution as the point of departure and arrival of the whole research, the intention of the writer is to reconstruct the complex relationship between judicial power and technical-scientific knowledge by adopting a perspective of analysis that allows to observe the phenomenon in the elective perimeter of the judge's action: the process. We have therefore chosen to divide the work into two parts: the first, dedicated to the study of the judicial function in its “sollen” according to a double directrix of historical-constitutionalist and dogmatic-proceduralist matrix; the second, addressed to the investigation of the “sein” and therefore to the empirical observation of the most emblematic and controversial manifestations of the interaction between the judge and the technical-scientific data in the single procedural contexts of our legal system, ie the criminal trial, the civil trial, the administrative trial and the constitutional trial. By adopting an inductive analysis method, we will try to propose a systematic reconstruction that allows us to identify the outcomes and the trends of our interdisciplinary research, and therefore to collect the distortions to which the role of the judge is exposed in the era of scientific-technological progress. Aware of the risk of yielding to simplifying temptations or to scientistic illusions, as well as to surrender to technocratic drifts, we will try to propose some solutions in order to preserve the most authentic meaning of art. 101 of the Constitution, which requires the judge both to administer justice "in the name of the people" and to be subjected "only to the law", in the tireless pursuit of truth and justice.
Grassi, Alessandro <1992>. « Misurare la complessità del sistema giudiziario in Italia. Esperienze nazionali ed internazionali a confronto ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11546.
Texte intégralDe, Luna Cristina. « Pratiche istituzionali di reclutamento di interpreti in ambito giuridico-giudiziario : Il caso del regno unito ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/9930/.
Texte intégralFeltre, Annalisa <1984>. « Il controllo giudiziario dei poteri dell’imprenditore : il ruolo delle clausole generali nel diritto del lavoro ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11967.
Texte intégralGrigoletto, Marta <1996>. « Yasukuni, la presa di posizione del potere giudiziario e del potere esecutivo : un’analisi giuridico-filosofica ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19622.
Texte intégralBerré, Alessio. « Alle origini del «romanzo giudiziario» italiano : la figura del delinquente tra letteratura, Diritto e scienze mediche ». Thesis, Paris 10, 2014. http://www.theses.fr/2014PA100038.
Texte intégralThis doctoral thesis aims to investigate the relations between literature, law, and medicine in the so-called “legal novel”—a genre that has developed in Italy between the national unification and the very beginning of the 20th century. My discussion examines the centrepiece of this interdisciplinary connection—namely, the literary construction of the figure of the criminal. Through this argument I show that the characterization of the criminal is central to several novels of the period following the unification. Turning then to the notion of genre, my thesis considers the long-standing debate surrounding the origins (and the existence itself) of the Italian detective novel. Finally, I suggest that the intersection between literature, law, and medicine sheds an important light on the role played by the legal novel in the construction of Italian national identity.My study falls into two parts. The first section is historical; it seeks to offer a new definition of the “legal” novelistic genre, building on—and partially questioning—the existing literature on the topic. The second part centres on two case studies, C. Dossi’s Colonia felice and E. Scarfoglio’s Romanzo di Misdea. These close readings enable me to further examine the characterization of different criminal figures, demonstrating the fruitfulness of this interdisciplinary methodology while placing a particular emphasis on Cesare Lombroso’s theories
Berre', Alessio <1985>. « Alle origini del «romanzo giudiziario» italiano : la figura del delinquente tra letteratura, diritto e scienze mediche ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amsdottorato.unibo.it/6388/1/berre%CC%80_alessio_tesi.pdf.
Texte intégralThis doctoral thesis aims to investigate the relations between literature, law, and medicine in the so-called “legal novel”—a genre that has developed in Italy between the national unification and the very beginning of the 20th century. My discussion examines the centrepiece of this interdisciplinary connection—namely, the literary construction of the figure of the criminal. Through this argument I show that the characterization of the criminal is central to several novels of the period following the unification. Turning then to the notion of genre, my thesis considers the long-standing debate surrounding the origins (and the existence itself) of the Italian detective novel. Finally, I suggest that the intersection between literature, law, and medicine sheds an important light on the role played by the legal novel in the construction of Italian national identity. My study falls into two parts. The first section is historical; it seeks to offer a new definition of the “legal” novelistic genre, building on—and partially questioning—the existing literature on the topic. The second part centres on two case studies, Carlo Dossi’s La colonia felice and Edoardo Scarfoglio’s Il romanzo di Misdea. These close readings enable me to further examine the characterization of different criminal figures, demonstrating the fruitfulness of this interdisciplinary methodology while placing a particular emphasis on Cesare Lombroso’s theories.
Berre', Alessio <1985>. « Alle origini del «romanzo giudiziario» italiano : la figura del delinquente tra letteratura, diritto e scienze mediche ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amsdottorato.unibo.it/6388/.
Texte intégralThis doctoral thesis aims to investigate the relations between literature, law, and medicine in the so-called “legal novel”—a genre that has developed in Italy between the national unification and the very beginning of the 20th century. My discussion examines the centrepiece of this interdisciplinary connection—namely, the literary construction of the figure of the criminal. Through this argument I show that the characterization of the criminal is central to several novels of the period following the unification. Turning then to the notion of genre, my thesis considers the long-standing debate surrounding the origins (and the existence itself) of the Italian detective novel. Finally, I suggest that the intersection between literature, law, and medicine sheds an important light on the role played by the legal novel in the construction of Italian national identity. My study falls into two parts. The first section is historical; it seeks to offer a new definition of the “legal” novelistic genre, building on—and partially questioning—the existing literature on the topic. The second part centres on two case studies, Carlo Dossi’s La colonia felice and Edoardo Scarfoglio’s Il romanzo di Misdea. These close readings enable me to further examine the characterization of different criminal figures, demonstrating the fruitfulness of this interdisciplinary methodology while placing a particular emphasis on Cesare Lombroso’s theories.
Cirillo, Adriano Carmelo <1970>. « Il controllo giudiziale sui licenziamenti ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2253.
Texte intégralIt deals with a systematic job of juridical investigation, having the objective to show the importance of the judicial sieve of the reasons that you/they legitimate the recess of the employer, also under an historical profile in which current of juridical thought extend to marginalize the role of the judge to advantage of a mere economic filter.
VIGNALI, GIULIA. « ANALISI STATISTICO-CRIMINOLOGICA DEGLI OMICIDI OCCORSI NEL DISTRETTO GIUDIZIARIO DI MILANO E MONZA NEGLI ANNI 2006-2021 ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2023. https://hdl.handle.net/2434/950355.
Texte intégralRuggieri, Ilaria. « Il ruolo dell’interprete in ambito giudiziario : divario tra codici deontologici, aspettative delle istituzioni e realtà della pratica interpretativa ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.
Trouver le texte intégralALTIERI, ATTILIO. « Sequestro di prevenzione di partecipazioni sociali : profili interpretativi e integrativi ». Doctoral thesis, Università di Foggia, 2020. https://hdl.handle.net/11369/424568.
Texte intégralThe doctoral thesis addresses the study of the interpretative and complementary criteria of the discipline about the sequestration of prevention of shareholdings (special proceedings similar to British Freezing Orders, but specifically against Mafia): it deals with the primary question of the investigation of a method within the sequestration of prevention of shareholdings, given the ordering importance of the regulations which attempt to rule the phenomenon. The specific discipline is faced and rebuilt where useful for the discovery of a comparative canon to be adapted to the matter of which the normative and doctrinal system is being reconstructed. The thesis is composed by an introduction and four chapters. In the introduction, the phenomenon and the interests involved in the sequestration of prevention of shareholdings (and, in general, in the measures of patrimonial prevention) are outlined , the concept of sequestration is delimited, the notion of "shareholdings" in use is pointed out and the regulatory framework of reference is summarized. The first chapter will regard the sequestration of shares in the companies, as tackled by the Italian Civil Code, since the classical approach to the problem uses the precepts of Articles 2352 and 2471-bis of the Civil Code to resolve the interpretative and complementary questions. In this regard, their ineffectiveness and incorrectness will be demonstrated from the point of view of literal, teleological and systematic data. The second chapter will discuss alternative theories to the recognition of interpretative and integrative criteria, which, with more or less intense levels of emancipation from the civil law discipline of sequestration of shareholdings, try to solve the problem in a private or public law way. After the critical examination of these theses, the theme of the classification of the sequestration of the prevention of shareholdings within the figure of the "compulsory management", demonstrating its systematic valence also with reference to other institutes "analogous" to the measures of patrimonial prevention. In conclusion, it is affirmed the necessity of searching "elsewhere" for the interpretative and complementary root of the discipline, given the inability of the classification in the compulsory management to answer the question of the investigation and shifting the attention from the sequestration to the judicial administration of shareholdings (which is a measure where the judge appoints a third person – like a trustee or an administrator – in order to manage the shareholding). The third chapter will develop the analysis in a comparative key, considering the relevance of the problem in a transnational context. It will take into account, in addition to the civil law regulation of the sequestration of shareholdings in France, Spain and Germany, also the solution chosen by the British system (which presents a model similar to the measures of patrimonial prevention) and by the German system (which has simply transposed the European Directive 2014/42/EU, without dealing with the management and administration of assets frozen and confiscated), revealing the absence of models comparable to the judicial administration of shareholdings. Finally, the fourth chapter elaborates a possible solution to the question posed at the beginning of the investigation, anticipating, by way of example, some consequences at the level of discipline and revealing, within the measures of prevention, a "micro-kósmos" capable of inserting itself in the folds of that "ordering fabric" in the continuous pursuit of a beginning.
Faverato, Eleonora <1993>. « DALLA “MATERNAL PREFERENCE” ALLA RIVALUTAZIONE DEL RUOLO DEL PADRE - MODIFICHE ALL’ORDINAMENTO GIUDIZIARIO E RIPERCUSSIONI NEL LAVORO DEI SERVIZI SOCIALI - ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16278.
Texte intégralCapozzolo, Michela. « La «libera circolazione» delle decisioni in materia civile e commerciale nello Spazio giudiziario europeo. Regime generale e settori specifici ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2017. http://hdl.handle.net/10556/3175.
Texte intégralThe doctoral thesis analyses the discipline of the “circulation” of judgments in civil and commercial matters within the European judicial area, comparing the evolution of the “general” regime - in the light of the amendments made by Regulation (EU) No. 1215/2012, which systematically reproduces and revises Regulation (EC) No 44/2001 (Brussels I) - with that of the sectoral regulations, which have to varying degrees been inspired by this regime. The work consists of two parts and has been structured in the form of a comparison between the general and sectoral regulations. The first part analyses the so-called Brussels I-bis system in order to highlight its innovations and its elements of continuity with the previous system, in particular by identifying the changes made to the system of recognition and enforcement of judgments. The second part is aimed at examining the rules governing the recognition and enforcement of judgments and extrajudicial decisions in specific areas of civil and commercial practice. Dealing with these pieces of legislation is far from easy, especially in relation to the sensitivity and transversality of the legislation at issue. Ultimately, the techniques of “automatic” recognition and enforcement, supported by the acquired equivalence between the procedural systems of the Member States and by a high degree of functional subsidiarity of their national law, are proving to be the most radical means to achieve the overriding objective of establishing and maintaining equivalent protection throughout the European judicial area. [edited by Author]
XXIX ciclo
Scire, Giulia. « Il diritto all'interprete e al traduttore nel procedimento penale italiano : indagine conoscitiva presso il Tribunale di Palermo ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14902/.
Texte intégralMarcolin, Francesca <1984>. « Processi penali celebrati a Padova in un periodo di transizione : 1797-1801. Inventario archivistico analitico delle bb. 469-493 del fondo "Archivio giudiziario criminale" ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6083.
Texte intégralSalsi, Valentina. « Interpretare in ambito penale : imparzialità e neutralità nella Causa Knox c. Italia ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18382/.
Texte intégralPollice, Alessia. « Portare la tecnologia in cabina : le nuove tecnologie a servizio dell'interprete e il caso della simultanea con testo ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/9840/.
Texte intégralAlessandrini, Jenni. « Audizioni di minori vittime o testimoni di reato mediate da un interprete : verso una prospettiva interdisciplinare ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10808/.
Texte intégralErvas, Elena <1988>. « La tutela della libertà religiosa da parte della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo e della Corte Suprema Statunitense : tra scelte politiche e tecniche di scrutinio giudiziario ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/12900.
Texte intégralKonrath, Magda Susel. « Adolescentes em conflito com a lei : remissão : ambiguidades e educação ». reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2013. http://hdl.handle.net/10183/78759.
Texte intégralA presente pesquisa tem o objetivo de averiguar o potencial educativo/socioeducativo das medidas associadas à remissão. A partir de considerações acerca da Doutrina da Proteção Integral analisa o referido instituto; seu conceito, natureza jurídica, critérios de aplicação; conformação ao sistema jurídico pátrio, à Constituição Federal, aos princípios constitucionais, ao sistema acusatório e ao Pacto de São José da Costa Rica. Coteja as práticas relacionadas à remissão com os conceitos da epistemologia genética de Jean Piaget e com as práticas pedagógicas defendidas por Paulo Freire em Pedagogia da Autonomia. Os resultados empíricos em cotejo com as bases teóricas mencionadas revelam o baixo potencial educativo das práticas adotadas no emprego da remissão.
Fabris, Francesca. « Sull'ermeneutica giudiziaria ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3421890.
Texte intégralSe consideriamo il termine ermeneutica nel significato dallo stesso assunto in epoca contemporanea, possiamo dire che, con ermeneutica, indichiamo di solito almeno tre cose. Innanzitutto possiamo riferirci a processi concreti di comprensione, all’esecuzione di compiti esegetici, cui alludiamo quando, ad esempio, diciamo che l’ermeneutica heideggeriana di Nietzsche privilegia gli scritti postumi, intendendo con ciò affermare che l’interpretazione di Heidegger si fonda soprattutto sugli scritti di Nietzsche pubblicati dopo la sua morte. Possiamo pero anche alludere all’elaborazione di regole per l’esercizio dell’interpretazione, per il concreto svolgimento di quella che venne in passato definita l’ars interpretandi. Ne sono un esempio i quattro canoni stabiliti d a Emilio Betti nella sua Teoria generale dell’interpretazione. Non da ultimo con il termine ermeneutica possiamo intendere, infine, quella dottrina filosofica che si propone di stabilire la natura, i caratteri, le condizioni e i limiti di ogni possibile comprendere cosi come tento nel secolo scorso Friedrich Schleiermacher e come dopo di lui fecero, sia pure in direzioni e con risultati diversi, Wilhelm Dilthey, Martin Heidegger, e, in tempi piu recenti, Hans Georg Gadamer. La tripartizione ora descritta non rende, purtroppo, pienamente l’intreccio che, nella concretezza del processo interpretativo, si realizza tra i diversi momenti, ma ci aiuta quantomeno ad evidenziare l’evoluzione che la riflessione ermeneutica incontra nel corso della sua storia. Solo muovendo dalla concretezza dell’esperienza interpretativa si porra il problema di elaborare una serie di regole per consentire di risolvere le difficolta dell’ars interpretandi, mentre per giungere all’elaborazione di teorie filosofiche che si propongano di dare conto sul piano teorico dei diversi aspetti del compito interpretativo occorrera attendere fino ad una fase gia abbastanza avanzata dell’eta moderna. L’ermeneutica come teoria e costantemente alla ricerca di una conferma, che pero puo venire solo dalla prassi, e piu precisamente da quel terreno esperienziale prodotto della giurisprudenza, della teologia e della filologia. La storia dell’ermeneutica e lunga. Gia Dilthey aveva osservato, all’inizio del Novecento, come essa presentasse un susseguirsi di fulgori e decadenze. L’ermeneutica si e sviluppata in modo significativo in alcune epoche storiche (nell’eta della Riforma o nel Romanticismo), per poi decadere in altre sino a scomparire dalla scena. E difficile ora dire se anche l’odierno ritorno in auge sia destinato ad essere presto soppiantato da altri interessi. E, tuttavia, importante notare che l’interesse odierno per l’ermeneutica risponde a sollecitazioni e bisogni di carattere fondamentalmente diverso da quelli che si imposero in altre epoche, venendo a configurare una situazione del tutto nuova. Innanzitutto l’odierno interesse per la tematica interpretativa non appare legato ne a specifiche motivazioni di carattere teologico- religioso, come nell’eta della Riforma, ne alla rinnovatrice esperienza della coscienza storica, avviata dal Romanticismo. Oggi l’interesse per l’interpretazione appare piuttosto connesso al nuovo ruolo assunto dal linguaggio nella cultura contemporanea. Nella filosofia della seconda meta del secolo scorso si e compiuta una “svolta linguistica” che sembra aver investito ogni aspetto ed ogni movimento teorico che abbia importanza nella riflessione attuale. La filosofia del nostro tempo sembra aver posto al centro dell’attenzione il fenomeno del linguaggio. Tale svolta ha determinato il rifiorire degli studi ermeneutici. Negli ultimi anni abbiamo assistito al rapido e progressivo imporsi del problema dell’interpretazione come nodo centrale della riflessione filosofica. L’orientamento ermeneutico non si e fermato, si e invece esteso in molti altri settori della cultura e del sapere, ben all’esterno degli studi e dell’indagine piu propriamente filosofici, cosicche non pare troppo azzardato asserire che il campo contemporaneo del pensabile si trova oggi in buona parte segnato dal problema ermeneutico. Il significato ristretto di ermeneutica, come sinonimo di metodologia interpretativa del testo, e indubbiamente rimasto nelle formulazioni contemporanee, ma ha subito una sensibile estensione, che ha condotto l’ermeneutica ad assumere una vera e propria generalita filosofica,dimostrando cosi di non essere una semplice arte sussidiaria. Cio che contraddistingue l'epoca moderna e la nuova consapevolezza che individua in modo chiaro il fulcro del problema ermeneutico: la necessita di colmare la distanza che separa passato e presente e futuro, ≪di legare nel compito interpretativo, immediatezza del presente e lontananza del passato≫. Per l’ermeneutica non si tratta tanto di vedere cio che e visibile, evidente, ma di scoprire cio che si cela dietro a quanto ci appare lapalissiano. Se questo e il presupposto, se ne deduce chiaramente che una comprensione immediata e esclusa. Ecco allora che si deve postulare il primato del fraintendimento. Il fraintendere, il non comprendere appieno e una condizione piu diffusa e normale dell’intendere. Esso costituisce un presupposto importante per l’universalizzazione dell’ermeneutica. Se, infatti, si assume che generalmente si capisce che cosa dicono gli altri, e che l’ermeneutica deve intervenire in casi dubbi, difficilmente si potrebbe sostenere che ogni nostro comprendere e anche interpretare. L’intera teoria ermeneutica dell’interpretazione si basa sulla relazione dialettica fondata sul linguaggio tra l’interprete e l’opera da interpretare. Assodata la forte presenza dell’ermeneutica nel pensiero contemporaneo, e qui opportuno limitare l’indagine ai presupposti essenziali che hanno maggiormente inciso sullo sviluppo dell’ermeneutica giuridica. Se si vogliono formulare riflessioni sul diritto non si puo prescindere dall’ermeneutica. L’uomo e un animale sociale e per vivere in societa deve regolare il proprio operato sulla base di regole, che da un lato limitano la sua liberta ma dall’altro ne costituiscono il fondamento. Tali regole devono essere generali, astratte e, inoltre, devono risolvere le inevitabili antinomie pratiche che si vengono a creare. Si comprende come siano indispensabili una buona tecnica giuridica che le concilii, ed una riflessione aperta al mutare delle circostanze sociali. L’ermeneutica e in grado di mostrare al metodo giuridico i suoi limiti e di consentirne il superamento indicando le condizioni generali del comprendere che lo producono e soprattutto il suo effettivo connettersi con la prassi. L’obiettivo dell’ermeneutica e proprio quello di ricomporre Sollen e Sein, teoria e prassi giuridica in un rapporto piu realistico e soddisfacente. E insopprimibile la distanza che separa la generalita della norma e la particolarita del caso concreto. Per concretizzare e quindi necessaria una continua integrazione del diritto.La norma generale ed astratta rivela una struttura necessariamente incompiuta e transitoria che puo essere interpretata solamente nel procedimento ermeneutico di concretizzazione della norma giuridica all’interno della decisione di un caso pratico. E evidente come sia decisivo il contributo di chi applica il diritto. L’ermeneutica giuridica e definita quindi dal riconoscimento che la norma generale e astratta rivela una struttura necessariamente incompleta. Il problema ermeneutico e un problema di richtig interpretazione della norma in vista del caso concreto. ≪La conoscenza del senso di un testo normativo e la sua applicazione al caso concreto non sono due atti separati ma un processo unico≫. Possiamo concludere che la realta giuridica e anche opera dell’interprete, essa e piu dinamica e complessa di qualunque precostituito schema normativo, essendo aperta alle aspettative ed alle esigenze di una societa in continua evoluzione. Si rivela pertanto insostituibile il ruolo ermeneutico del giudice che tende alla concretizzazione del diritto.
Wolf, Salome. « Rechtsirrtum im Privatrecht : Argument oder Anachronismus ? / ». Basel [u.a.] : Helbing & ; Lichtenhahn, 2003. http://www.gbv.de/dms/spk/sbb/recht/toc/374662673.pdf.
Texte intégralPerrone, Francesco. « La manifestazione del pensiero per i magistrati : un funambolico equilibrismo sospeso tra il legittimo esercizio di un diritto costituzionale inalienabile e le insidie tese dalla strumentalizzazione massmediatica ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2008. http://hdl.handle.net/11577/3426416.
Texte intégralL’attuale realtà istituzionale si caratterizza per il clima di straordinaria conflittualità che caratterizza i rapporti tra i poteri dello Stato. Nell’ambito di tale contesto di scontro si inserisce il fenomeno, amplificato dalla “cassa di risonanza” mass-mediatica, delle pubbliche esternazioni poste in essere da magistrati le quali concernano questioni giudiziarie, politiche o comunque inerenti alle funzioni di cui siano titolari. Con il presente lavoro si intende indagare quali siano le limitazioni che i soggetti appartenenti all’ordine giudiziario possano incontrare nell’esercizio del diritto costituzionalmente garantito alla libera manifestazione del pensiero in ragione del peculiare status che la Costituzione riconosce loro, caratterizzato da un lato dalle peculiari garanzie della subordinazione del giudice soltanto alla legge e dalla riserva di legge stabilita dalla Costituzione in materia di ordinamento giudiziario, dall’altro lato dal dovere di imparzialità nell’esercizio della giurisdizione sancito dall’art. 111 Cost.. Si tratta pertanto di individuare il punto di bilanciamento dei valori in gioco maggiormente compatibile con l’architettura della nostra Costituzione, in particolar modo alla luce delle recenti iniziative riformatrici con le quali il legislatore è ripetutamente intervenuto i materia di ordinamento giudiziario: il decreto legislativo n. 109 del 2006 (c.d. “riforma Castelli”), la legge n. 269 del 2006, il decreto legislativo n. 111 del 2007 (c.d. “riforma Mastella”).
Tessier, Margherita. « I rapporti tra le figure professionali giuridiche e mediche nel corso del procedimento giudiziario nei casi di maltrattamento ai minori Relations between legal and medical professional figures during proceedings in cases of child abuse ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2018. http://hdl.handle.net/11577/3423268.
Texte intégralIntroduzione L’interazione tra le figure giuridiche e mediche trova sempre più difficoltà nell’accertamento del fatto di reato nei processi complessi . Non solo la scienza condiziona il diritto, ma anche il giudice nella sua valutazione e controllo del metodo scientifico, incide sulla selezione dei metodi da ritenere scientificamente più validi nel caso concreto. È necessario comprendere, dunque, come scienza e diritto possano integrarsi e interfacciarsi nei casi di maltrattamento ai minori dove l’apporto multidisciplinare è imprescindibile. Obiettivi L’obiettivo del progetto è lo studio della percezione e conoscenza degli avvocati in materia di maltrattamento ai minori al fine di individuare i punti di forza, le criticità del sistema e le possibili soluzioni. Materiali e metodi È stato sottoposto un questionario agli avvocati aderenti alla Camera Penale di Padova tramite una un’e-mail di presentazione del progetto con in calce un link di indirizzamento ad una piattaforma online per la relativa compilazione di un questionario garantendo così l’anonimato delle risposte. I dati raccolti sono stati informatizzati mediante la creazione di un dataset utilizzando il programma Excel. È stato condotto poi uno studio osservazionale trasversale: sono state elaborate con analisi statistiche descrittive univariate, bivariate e multivariate, mediante il programma di elaborazione statistica SAS. Risultati I risultati vengono suddivisi sulla base degli ambiti indagati dal questionario: dell’esperienza, della conoscenza aspecifica e della conoscenza specifica, degli strumenti giudiziari e infine della disponibilità a frequentare un corso di formazione multidisciplinare sul maltrattamento. I rispondenti al questionario sono stati 48 pari al 31% della popolazione di riferimento (n. 156 avvocati). Gli avvocati che hanno avuto esperienza sul maltrattamento ai minori sono risultati 28 (58,3%). Gli avvocati presentano una conoscenza generica dell’argomento maggiore rispetto a quella specifica (‘medio-alta’: 72,9% vs 66,7%). La conoscenza medio-alta degli strumenti giudiziari nell’interesse del minore è del 52,1%. Il 58,3% dei rispondenti esprime la propria disponibilità a frequentare un corso di formazione multidisciplinare sul maltrattamento. Discussione I risultati hanno palesato in generale una conoscenza non approfondita dell’argomento e più ci si addentra nello specifico del maltrattamento in campo medico, più è carente la competenza multidisciplinare. Risulta una conoscenza frammentata e non coerente: chi ha un grado di conoscenza alto in un ambito non dimostra lo stesso grado negli altri settori. Inoltre non c’è percezione per chi ha avuto esperienza di maltrattamento di tener conto dell’interesse del minore. Indagando in merito ai soggetti (39,5%) che dichiarano che nella difesa del genitore maltrattante si deve tener conto anche dell’interesse del minore, risulta che le donne, gli avvocati più giovani, chi presenta una elevata conoscenza specifica dell’argomento e chi ha riconosciuto la possibilità del verificarsi di una forma di maltrattamento nel corso della separazione tra i genitori predilige l’interesse del minore rispetto a quello dell’adulto. Chi ha esperienza di maltrattamento e manifesta l’interesse del minore nella difesa dell’adulto esprime la disponibilità a frequentare un corso di formazione multidisciplinare sul maltrattamento ai minori. Chi dimostra, invece, maggior conoscenza specifica tende a non volere altra formazione. Tali risultati dimostrano che i giovani non hanno una miglior conoscenza rispetto a quelli che hanno più esperienza nella professione forense. Conclusioni Rilevato il grado complessivamente carente di conoscenza dimostrato nell’ambito medico del maltrattamento ai minori, risulta necessaria una formazione multidisciplinare oltre ad aggiornamenti che possono avvenire tramite convegni di ambito multidisciplinare organizzati quindi da figure professionali prevenienti dai diversi settori quali quello medico e giuridico. Considerata la sensibile tematica che riguarda i minori maltrattati e le possibili conseguenze fisiche e psichiche conseguenti, si richiede, oltre a un albo dei periti specializzati in maltrattamento ai minori a cui il Giudice o il Pubblico ministero potranno attingere per incarichi specifici diretti ad accertare in ambito medico l’esistenza o meno di maltrattamento, anche un albo con competenze specifiche in materia di minori degli avvocati. Vi è anche la necessità della costituzione di una sezione specializzata all’interno del Tribunale ordinario in tal modo accentrando tutte le competenze all’interno di un unico Tribunale al fine di evitare sovrapposizioni.
CAMONI, DANIELE. « L'opinione dissenziente. Una comparazione tra Spagna e Italia ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2021. http://hdl.handle.net/10281/311599.
Texte intégralThe present Ph.D. thesis wants to analyse the role of dissenting opinions in Spain and Italy, especially considering the functioning of their Constitutional Courts. The first Chapter will deal with the theoretical reasons both in favour of and against the dissenting opinions from a historical, legal, institutional and political point of view. In detail, it will consider how the presence or absence of dissent can influence other concrete topics, such as the public role of judges, the independence of the judiciary and the consequences on the way majorities are shaped and opinions of the Court are written. The second Chapter will explore the historical origins of the dissenting opinion in some legal systems that accept it (UK, United States, Germany), as well as in some international and supranational Courts (European Court of Human Rights and European Court of Justice). The third and fourth Chapter will reflect on the origins and development of the "voto particular" in the Spanish system of constitutional review, from the Tribunal de Garantías Constitucionales (created by the Republican Constitution of 1931) to the Tribunal Constitucional of the democratic (and post-dictatorial) Constitution of 1978. In detail, the thesis will deal with the jurisprudence of the Tribunal Constitucional in the last ten years (2009-2019), looking at the impact of the dissenting opinion on its judgments. The fifth (and final) Chapter will consider the history and activity of the Italian Constitutional Court, starting from the reflections written by some of the most brilliant legal scholars and the legislative proposals that were (unsuccessfully) made in order to introduce the dissenting opinion in the Constitution or in ordinary laws. Finally, some thoughts will be written about the possibility of introducing the dissenting opinion also in Italy, considering in a comparative perspective how the Spanish legal system has dealt with it in the last forty years.
ALUNNI, SIBILLA. « Gli interventi giudiziari ausiliari nell'arbitrato rituale ». Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2021. http://hdl.handle.net/11566/291091.
Texte intégralIn this study, a series of tools provided by the ritual code were analyzed, aimed at facilitating and making the arbitration choice effective in compliance with the peculiarities and purposes of this alternative dispute resolution method where private autonomy plays the fundamental role, taking as a reference the ritual arbitration without, therefore, analyzing the same institutions with regard to free or informal arbitration. The reasons for the choice are purely theoretical in nature and based on the controversial nature of the non-ritual arbitration with the aim of verifying, through a detailed regulatory analysis and the general principles applied to ritual arbitration, whether our arbitration model is an adequate response. to that growing demand for alterative justice. The investigation was carried out, therefore, through the study of the rules concerning the procedure for the appointment of arbitrators (articles 809 and 810 of the Italian Civil Code), where the tension between private autonomy is evident as much as the will of the legislator to favor private choice while respecting of general principles of the state. The analysis of the mechanisms for appointing arbitrators and the underlying principles represent the basis for entering the heart of the discussion on judicial interventions auxiliary to arbitration. In particular, relevant space has been reserved for art. 810 c.p.c. which governs the procedure for the replacement appointment of arbitrators by the President of the Court, variously referred to by other regulations such as Articles 809, 811, 813ter, 815 and 816 ter c.p.c. These tools have the purpose of guaranteeing not only the celebration of the arbitration procedure, according to the will expressed by the parties with the arbitration agreement, but also to ensure that it is carried out without obstacles such as to affect its regular conduct, with effects prejudicial that can ex post affect the final ruling. The topic of auxiliary interventions also included the procedure for the liquidation of arbitration fees pursuant to art. 814 c.p.c., another piece that fits well into the economy of this work even if, in some way, "external" to the arbitration procedure. The topic of auxiliary interventions also included the procedure for the liquidation of arbitration fees pursuant to art. 814 c.p.c., another piece that fits well into the economy of this work even if, in some way, “external” to the arbitration procedure. Another institution that is absolutely worthy of attention due to its strong auxiliary character is the one outlined in accordance with art. 816 ter c.p.c. which governs the so-called preliminary investigation aid. From the analysis, it emerges that, in this case, it is a question of filling the lack of imperium of the arbitrators with respect to the ordinary judge who does not allow the former to issue coercive measures against the parties and, above all, third parties, but also to allow private justice to obtain as reliable a result as possible from the point of view of deciding the dispute.
Di, Carlo Marianna <1978>. « Le decisioni di regolazione e la verifica giudiziaria ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1825/1/Di_Carlo_Marianna_Le_decisioni_di_regolazione_e_la_verifica_giudiziaria.pdf.
Texte intégralDi, Carlo Marianna <1978>. « Le decisioni di regolazione e la verifica giudiziaria ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1825/.
Texte intégralMilanesi, Francesco Carlo <1979>. « Cooperazione giudiziaria in materia penale : il mandato d'arresto europeo ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1587/1/Tesi_Milanesi_FrancescoCarlo.pdf.
Texte intégralMilanesi, Francesco Carlo <1979>. « Cooperazione giudiziaria in materia penale : il mandato d'arresto europeo ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1587/.
Texte intégralLORUSSO, ARTEMISIA. « La cooperazione giudiziaria internazionale nella lotta agli illeciti economici ». Doctoral thesis, Università Bocconi, 2009. https://hdl.handle.net/11565/4053859.
Texte intégralDI, GIOVINE RAFFAELE. « LA TASSAZIONE DEGLI ATTI GIUDIZIARI AI FINI DELL’IMPOSTA DI REGISTRO ». Doctoral thesis, Università di Foggia, 2015. http://hdl.handle.net/11369/338201.
Texte intégralVilloresi, Giulia <1984>. « La funzione etica della tortura giudiziaria nel processo romano-canonico ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/8295.
Texte intégralCaverzan, Caterina <1992>. « L’Affaire Soranzo. Una vicenda giudiziaria nella Venezia di fine Cinquecento ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12442.
Texte intégralTiani, E. « LA CONFISCA DI PREVENZIONE E L'AMMINISTRAZIONE GIUDIZIARIA DI COMPLESSI AZIENDALI ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2016. http://hdl.handle.net/2434/380737.
Texte intégralPaiero, Sara <1983>. « La follia criminale. Appunti sul superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2588.
Texte intégralSanna, Giangiuseppe <1980>. « I princìpi generali e i canoni interpretativi nella cooperazione giudiziaria comunitaria ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2742/1/sanna_giangiuseppe_tesi.pdf.
Texte intégralSanna, Giangiuseppe <1980>. « I princìpi generali e i canoni interpretativi nella cooperazione giudiziaria comunitaria ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2742/.
Texte intégralSpina, S. « LA SENTENZA COME DECISIONE MOTIVATA. INDAGINE SULLE RAGIONI DELLA MOTIVAZIONE GIUDIZIARIA ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2017. http://hdl.handle.net/2434/465042.
Texte intégralThe subject of the present thesis is an articulated consideration on the various models of Court judgment, concretely identifiable in the juridical experience of Western Europe and of which the following types of sentence models are given: (a) the model of Court judgment where the grounds for the ruling are partially disclosed, specific to the Roman experience; (b) the model of Court judgment where the grounds for the ruling are not disclosed, specific to the pre-modern experience; (c) the model of Court judgment where the grounds for the ruling are disclosed, which points out the transition from pre-modern age to the modern age; (d) and its linked development, represented by the model of Court judgment where the grounds for the ruling are necessarily disclosed. The thesis focuses, in particular, on the analysis of two opposite models of Court judgment: (b) where the grounds for the ruling are not disclosed, specific to the pre-modern experience and (c) where the grounds for the ruling are disclosed. Within this scope, the corresponding reasons will be investigated to answer respectively these questions: “Why the grounds for the ruling should not be disclosed?” and “Why the grounds for the ruling should be disclosed?”. The purpose of the thesis is to introduce that the “reasons to give the grounds for the ruling” are opposite and specular to the “reasons not to give the grounds for the ruling”. In fact, the “reasons to give the grounds for the ruling” are identifiable in: (A) the principle of judge’s “technical” legitimacy; (B) the principle of the questionable (or controllable) nature of the Court judgment; (C) the principle of separation of powers. On the contrary, the “reasons not to give the grounds for the ruling” are identifiable in: (A) the principle of authority; (B) the principle of non-questionable (or non-controllable) nature of the Court judgment; (C) the principle of concentration of powers.
PASSARELLA, CLAUDIA. « MAGISTRATURE PENALI E RITI GIUDIZIARI IN UN INEDITO MANOSCRITTO VENETO SETTECENTESCO ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2015. http://hdl.handle.net/2434/253824.
Texte intégralBarbosa, Paulo Roberto Fonseca. « O poder complementar dos juízes : instrumentos para o controle da expansão penal ». Universidade Federal de Sergipe, 2015. https://ri.ufs.br/handle/riufs/4369.
Texte intégralO direito penal é a forma mais drástica de intervenção estatal sobre a liberdade humana, trazendo-lhe marcas indeléveis. Razão disso, sua atuação deve ser comedida, limitandose a atuar de forma adequada e necessária. A presente dissertação insere-se nesse contexto, tendo em mira demonstrar especificamente a imposição constitucional direcionada ao Poder Judiciário brasileiro de impedir a utilização expansiva e, portanto, espúria do direito penal. Centra-se energia em atacar precisamente o problema denominado de administrativização do direito penal, traço marcante da sociedade de risco, caracterizada pela ampliação ilegítima do direito penal. Para tanto trata-se do neoconstitucionalismo no capítulo inaugural e todos os seus efeitos sobre a atuação do Poder Judiciário, mormente focando no poder de complementação judicial. No segundo capítulo, apresenta-se a teoria constitucional do garantismo como um dos marcos teóricos da dissertação, procurando-se demonstrar toda essência garantista da Constituição brasileira. No terceiro capítulo, busca-se delinear a nova estruturação social, agora pautada no risco, e suas repercussões no campo do direito penal. Discorrese, com olhar crítico, principalmente, sobre a antecipação da tutela penal, consubstanciada pelos crimes de perigo abstrato e delitos cumulativos, fazendo-se uma abordagem do direito nacional e estrangeiro. Por fim, diante do novo cenário apresentado, indica-se a forma de atuação judicial mais consentânea com o texto constitucional brasileiro, através da teoria dos instrumentos limitativos da expansão penal, acenando para a dignidade da pessoa humana, devido processo penal, o funcionalismo penal e a interpretação conforme a Constituição como mecanismos legítimos na atividade de contenção do processo de ampliação ilegítima do direito penal no Brasil. Adotaram-se principalmente as contribuições científicas de Mauro Cappelletti, Luigi Ferrajoli, Ulrich Beck e Jesús-Maria Silva Sánchez, sendo utilizado o método indutivo e a técnica de pesquisa bibliográfica, legislativa e jurisprudencial.
Oliveira, Adel Américo dias de. « Alguns fatores limitadores da celeridade da prestação jurisdicional no âmbito dos juizados especiais federais da 4ª região ». reponame:Repositório Institucional do FGV, 2010. http://hdl.handle.net/10438/6989.
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O presente trabalho aborda o tema dos Juizados Especiais Federais da Justiça Federal da 4ª Região como instrumento de acesso à Justiça, utilizando-se como paradigma a vara de juizado especial com competência exclusiva sobre a matéria. Examinam- se os aspectos teóricos sobre o princípio do acesso à Justiça e a efetividade jurisdicional como instrumento para alcançar a cidadania. É feito um breve histórico sobre a instituição dos Juizados Especiais no Brasil, situando o leitor quanto ao surgimento e desenvolvimento do instituto e apresentando a estrutura dos Juizados na 4ª Região nos seus vários aspectos administrativos. Destacam-se diversos fatores de ordem externa e interna ao Poder Judiciário que inibem uma maior presteza na prestação jurisdicional no âmbito deste subsistema. A figura do Juiz é vista como elemento essencial para a prestação jurisdicional, assim como as qualidades diferenciadas que se exigem do profissional que milita em vara de juizados especiais e a forma de investidura destes profissionais e a sua relação com a cidadania. Arrolam-se ferramentas disponíveis para facilitar a agilização processual como a utilização de processo eletrônico, conciliadores, padronização de rotinas cartorárias e relata-se a estrutura de funcionamento de uma vara federal como exemplo. Conclui-se o trabalho com a sugestão de criação de uma central de atendimento ao cidadão e a importância deste subsistema dos juizados federais como instrumento para a agilização da jurisdição.
Tratta la presente tesi il tema affrontato sono le Corti Speciali Federali della Giustizia Federale della 4ª Regione come strumento di accesso alla giustizia, utilizzando come paradigma la sezione della corte speciale con competenza esclusiva per la materia. Si esaminano gli aspetti teorici sul principio dell’accesso alla giustizia e l’effettività giurisdizionale come strumento per raggiungere la cittadinanza. Breve storico dell’istituzione delle Corti Speciali in Brasile cerca di orientare il lettore in relazione alla creazione e allo sviluppo dell’istituto. Si va avanti nel senso di presentare la strutturazione delle Corti nella 4ª Regione secondo i loro vari aspetti amministrativi.Si trattano i diversi fattori di ordine esterno e interno al Potere Giudiziario che inibiscono una maggior prontezza giurisdizionale nell’ambito di questo sottosistema. La figura del Giudice come elemento essenziale alla prestezza giurisdizionale e le qualità differenziate che si esigono dal professionista che lavora in sezione di Corti Speciali, la forma di investitura di questi professionisti e la loro relazione con la cittadinanza. Si dispongono gli strumenti disponibili per facilitare l’agevolazione processuale come l’utilizzazione del processo elettronico, conciliatori, standardizzazione delle routine notarili e si rapporta la struttura di funzionamento di una Corte federale modello. Si conclude la tesi con il suggerimento della creazione di una centrale di cura al cittadino e l’importanza di questo sottosistema delle Corti federali come strumento per l’agevolazione della giurisdizione.