Littérature scientifique sur le sujet « Giudicato civile »

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Articles de revues sur le sujet "Giudicato civile"

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Albertazzi, Gianluca, Giuseppe Vetrugno et Dario Sacchini. « La maternità surrogata – Riflessioni medico legali in tema di tutela dell’embrione, del nascituro, delle “due madri” e della dignità della persona umana ». Medicina e Morale 49, no 2 (30 avril 2000) : 261–318. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2000.756.

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Résumé :
Le moderne tecniche di fecondazione assistita ed in particolar modo la pratica della c.d. maternità surrogata, hanno, negli ultimi anni, determinato una serie di implicazioni morali, sociali e giuridiche che sono arrivate a coinvolgere non più soltanto il problema della paternità del figlio nato con procedimenti diversi da quelli naturali, ma anche quello della maternità. Il 14 febbraio 2000 un Giudice del Tribunale di Roma XI Sez. Civile ha emesso un’ordinanza con la quale ha autorizzato un medico ginecologico, nonostante il divieto previsto dal Codice Deontologico, a trasferire gli embrioni crio-conservati, ottenuti mediante fusione dei gameti dei due coniugi nell’utero di un’altra donna che si è offerta spontaneamente e gratuitamente di portare a termine la gravidanza. Contro questo ordinanza, hanno presentato ricorso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma e la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri. Il 30 marzo, tuttavia, il Tribunale di Roma XI sezione Civile ha giudicato inammissibili i ricorsi, confermando di fatto l’efficacia dell’ordinanza. Gli autori ripercorrono la vicenda giudiziaria per discutere la delicata problematica del fenomeno della surrogazione di utero, analizzando il contenuto dell’ordinanza e affrontando gli aspetti medico-legali, alla luce della dottrina, della giurisprudenza e della bioetica in materia, sia italiana che straniera.
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Lupoi, Maurizio. « Chancellors as civil lawyers – and the equitable notion of «fraud» ». settembre-ottobre, no 5 (6 octobre 2022) : 797–807. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.174.

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Résumé :
The author’s view Equity’s origin is traced back to Rome’s ius commune. Chancellors were doctors in civil law and until Henry VIII’s breach with Rome, were also Bishops. Their cultural and spiritual anchors were very distinct from those dispensing justice in common law courts. In the course of the fourteenth century common law courts surrendered their discretionary powers and disavowed any reliance on conscience and opted for rigor juris. Equitable doctrines, enacted by Chancellors and Masters who knew only Roman and canon law, prevented unconscientious exercise of a plaintiff’s rights at law. «Fraud» in English equity is identical to «fraus» in Roman law; whilst France, Germany and other countries of continental Europe squandered the Roman law inheritance, English equity holds the torch for Roman principles.Tesi I Cancellieri dell’età formativa dell’equity erano usualmente dottori di diritto civile e di diritto canonico, così anche i Master che li coadiuvavano, e ignoravano la common law. Inoltre, erano vescovi e in tale veste pronunciavano sentenze nelle corti ecclesiastiche. Quando si trovarono a giudicare per delega reale, applicarono l’unico diritto che conoscevano. La «fraud» elaborata nell’equity corrisponde precisamente alla «fraus» del diritto romano e la dottrina dell’equity in forza della quale non è consentito avvalersi di una legge per sostenere una «fraud» deriva direttamente dalle fonti romane.
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Romboli, Roberto. « Osservazioni sul disegno di legge costituzionale n. 4275/2011 ». QUESTIONE GIUSTIZIA, no 5 (décembre 2011) : 129–64. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-005011.

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Résumé :
Una riforma costituzionale organica e di maggioranza che dimentica le "lezioni" tratte dalle precedenti esperienze di revisione / 2. In generale: il mutamento dell'epigrafe del titolo IV, l'eliminazione del termine "altro" dall'art. 104 Cost. e la diffusa decostituzionalizzazione delle garanzie dei magistrati / 3. Un giudizio liquidatorio sul ruolo del Csm: le modifiche inerenti la composizione / 4.: le modifiche inerenti le funzioni; lo sbilanciamento dei rapporti con il Ministro della giustizia e la costituzionalizzazione del potere di ispezione / 5. L'esclusione del pm dalla soggezione solo alla legge e dall'ordine giudiziario, la separazione delle carriere del giudice e del pm e l'eliminazione dell'indipendenza interna / 6. L'esercizio dell'azione penale non piů obbligatorio e la modificazione dei rapporti con la polizia giudiziaria / 7. La responsabilitŕ dei magistrati: la "Corte di disciplina" per giudicare sugli illeciti disciplinari e la responsabilitŕ civile diretta «al pari degli altri funzionari e dipendenti dello Stato». La mancata considerazione della specificitŕ dell'attivitŕ giurisdizionale / 8. Le "dimenticanze" della riforma: l'unicitŕ della giurisdizione e le garanzie dei giudici speciali (specie di quelli amministrativi); la modifica dell'art. 106 Cost. in assenza di un riordino della magistratura onoraria.
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Lewandowski, Piotr. « L’obiezione di coscienza al giuramento nella giurisprudenza della Corte Costituzionale della Repubblica Italiana ». Toruńskie Studia Polsko-Włoskie, 17 décembre 2020, 127–42. http://dx.doi.org/10.12775/tsp-w.2020.008.

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Résumé :
La libertà relativa alle proprie convinzioni, la libertà di coscienza e quella che permette di far propria una determinata concezione del mondo, nella sua dimensione interiore, è un diritto assoluto che non può essere soggetto a limitazione. La coscienza, intima essenza del soggetto, formata e costituita da valori spirituali, etici, soggettivamente consapevoli e inderogabili unita al valore insostituibile della vita della persona umana si colloca alla base del rifiuto di obbedire a un ordine, a una prescrizione giuridica ritenuta fortemente contrastante con la propria scelta. In diversi settori ed attività umane vi sono persone sottoposte a situazioni che vanno a determinare conflitti con la propria coscienza e spingono ad agire in conformità al diritto suggerito dalla coscienza stessa nell’esercizio della libertà dalla coercizione contro la propria coscienza. Il conflitto che maggiormente rappresenta l’essenza di scelte interiori e coinvolge la coscienza riguarda il giuramento che l’individuo è tenuto a prestare in specifiche circostanze previste dalla legge. L’oggetto di questa elaborazione è l’analisi dell’obiezione al giuramento nelle sentenze e nelle ordinanze della Corte costituzionale della Repubblica Italiana. La Corte ha giudicato la legittimità costituzionale del dovere del testimone di prestare giuramento nel processo civile quanto in quello penale. La Corte costituzionale ha dichiarato che la formula del giuramento deve essere modificata a causa dell’obiezione di coscienza di coloro i quali intendono negare il riferimento a Dio, sostituendola con un impegno a dire tutta la verità senza riferimenti religiosi.
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Thèses sur le sujet "Giudicato civile"

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Pacilli, Matteo <1979&gt. « Il giudicato implicito : profili teorici e questioni pratiche ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/5003/1/pacilli_matteo_tesi.pdf.

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Résumé :
La tesi intende offrire una disamina approfondita dell’istituto del giudicato implicito, di rito e di merito, sotto il duplice profilo dei recenti orientamenti della giurisprudenza di legittimità, da un lato, e dei rilievi critici della dottrina, dall’altro. Il candidato si sofferma, preliminarmente, sulla ratio delle recenti sentenze delle sezioni unite della Cassazione, le quali promuovono un’interpretazione restrittiva e residuale dell’art. 37 c.p.c. alla luce del principio costituzionale della ragionevole durata. Si pone, quindi, il problema del rapporto tra il giudicato implicito sulla giurisdizione e i principi processuali costituzionali, dedicando ampio spazio e rilievo alle riflessioni critiche della dottrina sulla teoria del giudicato implicito. Il candidato passa così all’esame del giudicato implicito sulle questioni preliminari di merito, dopo aver trattato il tema dell’ordine logico-giuridico delle questioni e della struttura della decisione. Nel corso di questa analisi, ravvisa nel principio della ragione più liquida la negazione dell’idea di giudicato implicito, sviluppando così alcune riflessioni critiche sul giudicato di merito implicito. A questo punto, il piano dell’indagine si incentra su un aspetto specifico dell’istituto in esame, particolarmente importante sotto il profilo dei risvolti applicativi: le implicazioni del giudicato implicito in sede di impugnazione. Segue, quindi, la parte conclusiva della tesi dedicata ai profili di criticità del recente orientamento delle sezioni unite, con particolare riguardo all’onere di appello incidentale della parte vittoriosa nel merito. La tesi mette in luce come la struttura degli istituti venga in qualche misura piegata ad esigenze di deflazione, che andrebbero però perseguite con altri e più coerenti strumenti.
The thesis aims at providing a thorough assessment of the institute of the implicit judgment, formal and substantial, in the dual perspective of the recent guidelines of the jurisprudence of legitimacy, on the one hand, and the criticisms of the doctrine, on the other hand. The analysis starts from the strict interpretation of the article 37 of the code of civil procedure promoted by the Court of Cassation and raises the question of the relation between implicit judgment on the jurisdiction and the constitutional procedural principles, identifying the operational limits of the mentioned institute. Then, the thesis examines the implicit judgment on the other prejudicial formal questions and on the preliminary substantial questions. The plan of the investigation focuses on a specific aspect of the institute examined: the effects of the implicit judgment on the impugnation, with particular attention to the procedural technique to use against the implicit decision. The final part of the thesis is dedicated to the analysis of the critical profiles of the recent orientation of the Supreme Court. The expositive plan is inspired evidently by the objective of providing a complete investigation, jurisprudential and doctrinal, of the institute of the implicit judgment.
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Pacilli, Matteo <1979&gt. « Il giudicato implicito : profili teorici e questioni pratiche ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/5003/.

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Résumé :
La tesi intende offrire una disamina approfondita dell’istituto del giudicato implicito, di rito e di merito, sotto il duplice profilo dei recenti orientamenti della giurisprudenza di legittimità, da un lato, e dei rilievi critici della dottrina, dall’altro. Il candidato si sofferma, preliminarmente, sulla ratio delle recenti sentenze delle sezioni unite della Cassazione, le quali promuovono un’interpretazione restrittiva e residuale dell’art. 37 c.p.c. alla luce del principio costituzionale della ragionevole durata. Si pone, quindi, il problema del rapporto tra il giudicato implicito sulla giurisdizione e i principi processuali costituzionali, dedicando ampio spazio e rilievo alle riflessioni critiche della dottrina sulla teoria del giudicato implicito. Il candidato passa così all’esame del giudicato implicito sulle questioni preliminari di merito, dopo aver trattato il tema dell’ordine logico-giuridico delle questioni e della struttura della decisione. Nel corso di questa analisi, ravvisa nel principio della ragione più liquida la negazione dell’idea di giudicato implicito, sviluppando così alcune riflessioni critiche sul giudicato di merito implicito. A questo punto, il piano dell’indagine si incentra su un aspetto specifico dell’istituto in esame, particolarmente importante sotto il profilo dei risvolti applicativi: le implicazioni del giudicato implicito in sede di impugnazione. Segue, quindi, la parte conclusiva della tesi dedicata ai profili di criticità del recente orientamento delle sezioni unite, con particolare riguardo all’onere di appello incidentale della parte vittoriosa nel merito. La tesi mette in luce come la struttura degli istituti venga in qualche misura piegata ad esigenze di deflazione, che andrebbero però perseguite con altri e più coerenti strumenti.
The thesis aims at providing a thorough assessment of the institute of the implicit judgment, formal and substantial, in the dual perspective of the recent guidelines of the jurisprudence of legitimacy, on the one hand, and the criticisms of the doctrine, on the other hand. The analysis starts from the strict interpretation of the article 37 of the code of civil procedure promoted by the Court of Cassation and raises the question of the relation between implicit judgment on the jurisdiction and the constitutional procedural principles, identifying the operational limits of the mentioned institute. Then, the thesis examines the implicit judgment on the other prejudicial formal questions and on the preliminary substantial questions. The plan of the investigation focuses on a specific aspect of the institute examined: the effects of the implicit judgment on the impugnation, with particular attention to the procedural technique to use against the implicit decision. The final part of the thesis is dedicated to the analysis of the critical profiles of the recent orientation of the Supreme Court. The expositive plan is inspired evidently by the objective of providing a complete investigation, jurisprudential and doctrinal, of the institute of the implicit judgment.
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DE, GIORGIS FRANCESCA. « IMPUGNATIVE CONTRATTUALI E LIMITI OGGETTIVI DEL GIUDICATO ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2020. http://hdl.handle.net/2434/712112.

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Résumé :
Il presente elaborato è dedicato allo studio dei limiti oggettivi che la res iudicata assume nell'ambito delle impugnative del contratto. Da tempo immemore le impugnative contrattuali, da un lato, e la conformazione oggettiva del giudicato, dall'altro, sono state oggetto di costante attenzione da parte sia della dottrina sia della giurisprudenza, con conseguente produzione di un’imponente mole di contributi scientifici e di provvedimenti giurisdizionali alle stesse relativi. Il mai sopito interesse si presenta, al giorno d’oggi, addirittura rinforzato e rinnovato, grazie ad alcuni recenti interventi della Corte di Cassazione (sez. un., 4 settembre 2012, n. 14828; sez. un., 12 dicembre 2014, n. 26242 e n. 26243): il fatto che le Sezioni Unite si siano trovate a discorrere, inter alia, di oggetto delle azioni di impugnativa contrattuale, di pregiudizialità logica e di giudicato implicito testimonia che la tematica affrontata è ancora estremamente attuale. Gli arresti della Suprema Corte offrono l’occasione per uno studio che si prefigge, anzitutto, un obiettivo di sistematizzazione delle poliedriche opinioni che si sono susseguite in materia e, in secondo luogo, lo scopo di individuare una soluzione che bilanci, nel miglior modo possibile, gli interessi in gioco. La trattazione prende le mosse dalla constatazione che, a fronte dell’impossibilità di reperire risposte univoche nel diritto positivo, tutte le ipotesi ricostruttive dei limiti oggettivi del giudicato non possono che essere condizionate da una scelta tra valori contrastanti: per un verso, l’economia processuale e l’esigenza di armonizzazione delle decisioni, che suggerirebbero di ampliare il più possibile l’area oggettiva della regiudicata; per altro verso, la tutela dei diritti di azione e difesa delle parti, il principio della domanda e il principio del contraddittorio, che porterebbero a lasciare alle parti il potere di fissare la materia su cui vogliono che il provvedimento giurisdizionale incida. Nell'Introduzione si compie la scelta tra tali valori, che costituisce il fil rouge dell’intero elaborato. Nel Capitolo Primo, l’indagine si incentra sulle azioni (nella prima sezione) e sulle eccezioni (nella seconda sezione) di impugnativa contrattuale, con l’intento di (i) individuare la modalità con cui gli effetti sostanziali di nullità, annullamento, rescissione e risoluzione fanno il proprio ingresso nel mondo giuridico e, in particolare, valutare se l’intervento giurisdizionale abbia un qualche ruolo in questo percorso, e di (ii) determinare, alla luce dei risultati ottenuti, la natura – dichiarativa o costitutiva – delle sentenze che definiscono i processi in cui tali effetti vengano in considerazione. Gettate così le basi per impostare correttamente il prosieguo dell’analisi, il Capitolo Secondo è dedicato all'esame dei limiti oggettivi del giudicato che scaturisce dalle sentenze che pronunciano su domande o eccezioni di impugnativa contrattuale. Lo studio è diviso in tre momenti, ciascuno corrispondente a una sezione. Nella prima, ci si concentra sui contorni che la res iudicata assume a fronte di azioni di nullità del contratto, oppure a fronte di azioni volte a far valere uno o più effetti derivanti da un contratto, ove la nullità sia eccepita dalla parte convenuta o rilevata d’ufficio dal giudice. Nella seconda, si volge l’attenzione al tema dell’oggetto del processo, prima, e del giudicato, poi, nell'ambito delle azioni di annullamento, rescissione e risoluzione del contratto, nonché nel contesto dei giudizi in cui si azionano uno o più diritti derivanti da un contratto, quando la controparte eccepisca l’annullabilità, la rescindibilità o la risoluzione dell’accordo negoziale. Infine, la terza e ultima sezione è deputata allo studio dei rapporti tra le azioni di annullamento, rescissione, risoluzione e la nullità del contratto.
The thesis addresses the issue of the subject of res judicata in the context of proceedings where a contract is challenged, by way of claim or objection. Both the challenges to contracts and the subject of res judicata have always drawn the attention of doctrine and case law, and this led to an impressive number of papers and judgments on the matter. Nowadays, the interest in the topic has strengthen even more, due to some recent rulings of the Italian Supreme Court (Joint Chambers, 4 September 2012, no. 14828; Joint Chambers, 12 December 2014, no. 26242 and no. 26243): the fact that the mentioned issues are still intriguing is demonstrated by the circumstance that, only few years ago, the Joint Chambers of the Supreme Court have been discussing, inter alia, on the subject of the proceedings of challenges to contracts, on the so called “pregiudizialità logica” and on the so called implied res judicata (“giudicato implicito”). The paper aims at gathering and schematizing the different opinions which doctrine and case law have expressed on the matter, and at ultimately finding the solution that best balances the various interests at stake. The dissertation starts with the acknowledgement that the answers to the problem of the borders of res judicata always depend on an initial choice between contradictory values: on one hand, procedural efficiency and harmonization of judgments, which suggest to widen the res judicata effects as much as possible; on the other, the principle of party prosecution (“principio della domanda”) and the principle of the right to be heard (“principio del contraddittorio”), which recommend to give the parties the freedom to decide what to include in the sphere of res judicata. The choice between such opposite values is expressed in the Introduction and constitutes the leitmotif of the whole dissertation. The First Chapter investigates claims and objections of nullity (“nullità”), annulment (“annullamento”), rescission (“rescissione”) and termination (“risoluzione”) of contracts, with the purpose of determining: (i) how the legal effects of nullity, annulment, rescission and termination of contracts come into place and, in particular, whether the judicial intervention plays any role in such process; (ii) in light of the achieved results, whether the decisions rendered in proceedings that regard the mentioned effects have a declaratory (“dichiarativa”) or constitutive (“costitutiva”) nature. The answers to these questions represent the basis for the analysis conducted in the Second Chapter, devoted to the issue of the limits of res judicata that flows from judgments on challenges to contracts. The inquiry is divided in three sections: the first one focuses on the subject of res judicata in cases where claims or objections of nullity of contracts are brought before a judge; the second one explores the subject of res judicata in cases where claims or objections of annulment, rescission and termination of contracts are submitted to judicial authorities; the third one regards the relationship between annulment, rescission and termination of contracts, on one hand, and their nullity, on the other.
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Benincasa, Ilaria <1976&gt. « Premesse ad uno studio sui limiti soggettivi del giudicato nelle azioni collettive ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1140/1/Tesi_Benincasa_Ilaria.pdf.

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Benincasa, Ilaria <1976&gt. « Premesse ad uno studio sui limiti soggettivi del giudicato nelle azioni collettive ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1140/.

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CASI, MICHELE. « L'EFFICACIA DEL GIUDICATO PENALE IN "ALTRI" GIUDIZI CIVILI EX ART. 654 C.P.P. PREMESSE PER UNO STUDIO ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2021. http://hdl.handle.net/2434/818623.

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Résumé :
1. – The title of the final dissertation is The limits of the res judicata effect of criminal judgments in “other” civil proceedings according to art. 654 c.p.p. Methodological foundations for a subsequent study. 2. – The research carried out during the doctoral cycle takes its roots in the discipline dedicated to the res judicata effect of the criminal judgement in “other” civil proceedings, as per art. 654 of the Italian code of criminal procedure [hereinafter “c.p.p.”]. The analysis of the law and of the doctrine has led to detect some critical interpretations, in particular in relation to its scope and to the subjective and objective limitations to the res judicata effect of the criminal judgement in subsequent civil proceedings. In addition, the analysis of the edited jurisprudence in relation to the rule in question has led to observe an incoherent application of the said discipline. The analysis of the most relevant doctrine and jurisprudence confirms the numerous interpretative perplexities that involve the discipline set in art. 654 c.p.p., in particular with regard to its divergence from the principles that govern the res judicata according to the traditional doctrine in civil procedural law. The same notes were also the subject of the recent XXXII National Conference of the Italian Association of Civil Procedural Law Scholars on The Statute of the Judge and the Assessment of Facts (Messina, 27-28 September 2019). 3. – At a methodological level, the research has been carried out by elaborating a complete bibliography on each of the main topics dealt with. The essays, the articles and the most relevant jurisprudence have been examined with scientific method in order to obtain a more complete vision of the topics covered by the dissertation. Specific consideration was given to the contribution ZUMPANO, Rapporti tra processo penale e processo civile, Turin, 2000, on the relationship between criminal and civil proceedings. Each issue developed in the dissertation has been addressed with the conceptual and dogmatic instruments of civil procedural law science; they have also been applied to the analysis of issues belonging to criminal procedural law. According to this, the author often found a difficulty in the translation, both terminological and conceptual, of the basic institutions between the two procedural law sciences. 4. – The primary result of the research was to redefine the object of the final work. It regards the logical and legal premises necessary for an analysis of art. 654 c.p.p., to be carried out later in time. In this way, the structure of the final report is divided into three chapters. (1) The introductory premises on the res judicata effect of the criminal judgement in other criminal judgements having the same object (artt. 648 and 649 c.p.p.). (2) The hypothesis of a positive and binding effect of the criminal res judicata in subsequent criminal judgements having a different object. (3) The res judicata effect of the criminal judgement in civil tort and damage judgements (artt. 651-652 c.p.p.) and the relative premises: (i) the right to compensation relating to crimes (art. 185 of the criminal code) and (ii) the damage claim in the criminal proceedings (artt. 74 ff. c.p.p.) and in the civil proceedings. 5. – Considering all the elements, the dissertation deals with some issues that constitute the leitmotiv of the work. They are, first, the typical object of a criminal judgement as a fact. Second, the classification of the notion of crime as a prejudicial element in a technical sense. Third, the definition of the right to compensation for damages related to a crime. Fourth, the scope of application of the discipline dedicated to the damage claim related to a crime. Fifth, the peculiarities of the discipline of the res judicata effect of criminal judgement in civil proceedings in relation to its scope of application and its subjective limitation.
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Livres sur le sujet "Giudicato civile"

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Dalfino, Domenico. Questioni di diritto e giudicato : Contributo allo studio dell'accertamento delle fattispecie preliminari. Torino : G. Giappichelli, 2008.

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Dalfino, Domenico. Questioni di diritto e giudicato : Contributo allo studio dell'accertamento delle fattispecie preliminari. Torino : G. Giappichelli, 2008.

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3

Nicoli, Antonio. La giurisdizione in Italia : Composizione e competenze degli organi giudicanti e requirenti. Bologna : Lo scarabeo, 2004.

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4

Signori e chiese : Potere civile e architettura religiosa nella Sardegna giudicale : XI-XIV secolo. Cagliari : AV, 2011.

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