Littérature scientifique sur le sujet « Gestione del progetto »

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Articles de revues sur le sujet "Gestione del progetto"

1

Costarelli, Igor. « Edilizia sociale e nuovi modelli di gestione inclusiva : selettività e responsabilizzazione ». SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no 125 (août 2021) : 133–55. http://dx.doi.org/10.3280/sur2021-125008.

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Résumé :
Il saggio prende in esame un nuovo modello di inclusione abitativa sperimentato in un progetto di edilizia sociale nei Paesi Bassi. Il progetto prevede un mix sociale fra giovani olandesi e giovani titolari di protezione internazionale e l'autogestione di tutti i servizi abitativi da parte degli stessi inquilini. Il saggio presenta e discute gli aspetti più innovativi di questo modello dal punto di vista dell'organizzazione che lo ha promosso e degli inquilini che fanno parte del progetto.
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Menesini, Ersilia, Giada Fiorentini et Annalaura Nocentini. « Le azioni indicate per la gestione dei casi di bullismo e vittimizzazione nella scuola. I risultati della sperimentazione del progetto PEBUC (Protocollo di Emergenza per i casi di bullismo e cyberbullismo) ». MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no 1 (mars 2021) : 65–88. http://dx.doi.org/10.3280/mal2021-001005.

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Résumé :
Il bullismo costituisce un problema rilevante nel contesto scolastico, tuttavia mancano a li-vello nazionale ed internazionale protocolli strutturati per la gestione del fenomeno. Lo stu-dio propone la valutazione del progetto PEBUC, protocollo standardizzato per le azioni in-dicate in caso di bullismo. Hanno partecipato al progetto 11 insegnanti di 2 scuole toscane. Il protocollo prevede strumenti di prima segnalazione, di valutazione approfondita, di moni-toraggio dell'intervento da parte degli insegnati. I risultati mostrano come gli insegnanti sia-no stati in grado di prendere in carico le segnalazioni attivando percorsi funzionali in rela-zione alla gravità del caso. Lo studio evidenzia l'importanza di dotare le scuole di sistemi di segnalazione e protocolli standardizzati per gestire episodi di bullismo e cyberbullismo.
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3

Manoni, Paola. « L’adozione del IIIF nell’ecosistema digitale della Biblioteca Apostolica Vaticana ». DigItalia 15, no 2 (décembre 2020) : 96–105. http://dx.doi.org/10.36181/digitalia-00017.

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Résumé :
L’implementazione del IIIF nell’ecosistema digitale della Biblioteca Apostolica Vaticana si avvia nel 2015 con la sperimentazione di un progetto pilota, a cui segue l’allestimento della biblioteca digitale (DVL), basata sull’adozione di standard per la gestione dei metadati e dei protocolli che consentono alle collezioni digitali di essere interoperabili. L’ecosistema successivamente si incrementa con software open source per la gestione di gallerie virtuali (Thematic Pathways on the Web) in cui selezioni di manoscritti, annotati secondo tecnica IIIF, offrono agli studiosi percorsi di ricerca tematici.
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Bianchizza, Chiara, et Simone Frigerio. « Il coinvolgimento dei cittadini nella gestione del territorio. Il laboratorio del progetto MAppERS ». Rendiconti online della Società Geologica Italiana 34 (mars 2015) : 110–13. http://dx.doi.org/10.3301/rol.2015.48.

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Nadin, Giancarlo. « La segmentazione della distribuzione tradizionale nel settore fashion : esperienze nel comparto del capospalla ». MERCATI & ; COMPETITIVITÀ, no 1 (mars 2011) : 115–38. http://dx.doi.org/10.3280/mc2011-001007.

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Résumé :
Il presente contributo intende approfondire il tema della utilitÀ di impiego delle logiche di segmentazione nei contesti di gestione dei canali distributivi tradizionali, ove si verifica una considerevole frammentazione del numero di operatori, e non sempre si assiste ad una continuitÀ relazionale nel tempo. Delineati i tratti fondamentali teorici come emergenti dalla letteratura in tema di segmentazione e gestione dei canali distributivi, viene proposto un modello applicativo finalizzato a facilitare l'adozione delle logiche di segmentazione nell'ampio contesto delle relazioni distributive. La disamina di un progetto realizzato in un'azienda che produce capo-spalla (giacche e giubbotti) aiuta ad analizzare e confermare alcune ipotesi sottese al modello.
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6

Njagi, Kaburu Francesco. « Nairobi. Il caro prezzo di un progetto metropolitano ». STORIA URBANA, no 126 (septembre 2010) : 37–65. http://dx.doi.org/10.3280/su2010-126003.

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Résumé :
Nell'agosto 2009 i cittadini kenyoti sono stati sottoposti al quinto censimento nazionale dall'anno dell'indipendenza (1964). Il rilevamento del 1999 aveva confermato come il Rift Valley e Nairobi (a cui dal punto di vista geo-demografico possiamo accorpare la provincia centrale) siano il principale polo d'attrazione nelle migrazioni interne al paese. In attesa dei risultati dell'ultimo censimento rimangono in sospeso alcune questioni cruciali: qual č stato l'impatto sul paesaggio urbano della capitale dell'immigrazione di piu' di un milione e mezzo di persone dal 1969 ad oggi? Come sono cambiate, nel tempo, le politiche locali e nazionali di gestione del fenomeno? Per rispondere a queste domande č stato necessario ripercorrere la storia della cittŕ a partire dalla sua fondazione come stazione ferroviaria nel 1899 e la successiva designazione del centro come capitale del Protettorato dell'Africa orientale prima e della Colonia Britannica poi. Le sperimentazioni urbanistiche che hanno contraddistinto Nairobi sin dai suoi esordi ne fanno oggi una cittŕ di grande interesse per delineare le possibili direzioni dello sviluppo urbano in Africa sub-sahariana.
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Di Fazio, Stella, et Costantino Landino. « Rappresentare i contesti nella descrizione delle risorse culturali : il Portal Entity Builder di MetaFAD ». DigItalia 17, no 1 (juin 2022) : 168–83. http://dx.doi.org/10.36181/digitalia-00046.

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Résumé :
Il Portal Entity Builder (PEB) è uno specifico modulo che consente un editing facilitato di ontologie in formato OWL, realizzato dall’Istituto centrale per gli archivi (ICAR) nell’ambito del progetto di reingegnerizzazione del Portale Rete degli Archivi per non dimenticare. Il PEB è stato sviluppato come un componente aggiuntivo del software open source MetaFAD, piattaforma destinata alla descrizione e alla catalogazione di materiale archivistico, bibliografico e storico-artistico in un unico ambiente integrato, dotata di Digital Asset Manager per la gestione e la fruizione di oggetti digitali. L’articolo richiama brevemente lo scenario che ha orientato l’Istituto in questa scelta operativa e descrive più analiticamente il progetto di realizzazione dello strumento e le sue caratteristiche applicate ad un caso reale.
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Careri, Francesco, Fabrizio Finucci et Danilo Marinelli. « Porto Fluviale RecHouse. » Revista Estado da Arte 3, no 1 (30 juin 2022) : 1–9. http://dx.doi.org/10.14393/eda-v3-n1-2022-63795.

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Résumé :
Questa è la descrizione della proposta del progetto Porto Fluvial RecHouse, per la rigenerazione di un edificio in via Porto Fluviale, nell'ex area industriale di Roma. Enti comunali, universitari, governativi e di base (ex residenti della zona) hanno collaborato al progetto, tra cui: ridurre il problema abitativo attraverso un processo di integrazione e occupazione sociale; dotare il quartiere di un nuovo spazio pubblico; utilizzare metodi di gestione innovativi; attivare un processo di partecipazione; aumentare il mix sociale come antidoto ai processi di gentrificazione in atto nella zona; migliorare la vicinanza sociale tra gruppi eterogenei.
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Poggi, Stefano. « Conflitti d'identità. Pratiche, gestione e controllo delle identità nell'Italia napoleonica ». SOCIETÀ E STORIA, no 172 (juin 2021) : 287–320. http://dx.doi.org/10.3280/ss2021-172003.

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Résumé :
Di fronte allo sviluppo dello Stato amministrativo, i governi delle repubbliche Cisalpine/Italiana e del regno d'Italia elaborarono un sistema identificatorio statale autonomo dal modello francese. Il caso studio della città di Vicenza - capoluogo del dipartimento del Bacchiglione - permette di verificare l'effettiva applicazione di questo progetto politico a livello locale. Attraverso lo studio sistematico dell'archivio del commissariato di polizia di Vicenza emerge così un insieme di pratiche popolari e strategie di controllo distante dal sistema uniforme previsto dalla legislazione nazionale. Un modello duale, in cui i sistemi identificatori tradizionale e statale convivevano intrecciandosi e integrandosi. Un modello che rispecchiava due diverse concezioni di identità: una, promossa dallo Stato, rigida ed esterna alla società; l'altra, radicata nella mentalità degli attori storici, fluida e costantemente ridefinita.
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Costa, Ottaviano. « La gestione del ciclo di vita di progetto : l'esperienza AM Teknostampi ». PROJECT MANAGER (IL), no 7 (août 2011) : 10–13. http://dx.doi.org/10.3280/pm2011-007004.

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Thèses sur le sujet "Gestione del progetto"

1

Acito, Mauro <1992&gt. « La capitale europea della cultura : la gestione del progetto Matera 2019 ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/9092.

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Résumé :
La Capitale Europea della Cultura (ECoC) è uno dei programmi comunitari di maggior successo. Attraverso la descrizione dell'evoluzione del titolo dal 1984 ad oggi, si definirà come abbia fatto la città di Matera a conquistare la nomina per il 2019 e quale può essere l'impatto economico, sociale, culturale e simbolico sul territorio, grazie anche alla comparazione con passate Capitali Europee della Cultura
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2

Di, Bernardo Silvia <1988&gt. « Valorizzazione turistica del territorio rurale. Un progetto di albergo diffuso ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4543.

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Résumé :
Il fenomeno del turismo rurale sostenibile emerge come risposta alle esigenze della nuova generazione di turisti, sempre più attenti verso offerte personalizzate e ricercate che comprendano prodotti autentici e rappresentativi delle culture locali. Il territorio, in questo contesto, assume una nuova centralità grazie alle sue specificità naturali e culturali in grado di renderlo un’unica risorsa anche economica, che richiede però costante impegno per il suo recupero e la sua valorizzazione (Primi, 2011). Diversi sono i segmenti in cui si sviluppa questo settore guidato dalla sostenibilità, uno dei quali è quello del turismo dei borghi, che non vengono più considerati come una mera proposta di integrazione rispetto ad una città culturale o ad una meta balneare limitrofa, ma vengono visti come risorse di richiamo e forte attrattiva turistica, in grado di ridare valore alle aree territoriali nelle quali si trovano (Dall’Ara, 2010). Il turismo dei borghi attualmente si espande su una rete che coinvolge numerosi piccoli borghi italiani, ma manifesta notevoli sviluppi anche all’estero, offrendo un importante strumento per sostenere la crescita economica di zone ed aree rurali oggetto di spopolamento, ridando vitalità attraverso l’offerta di un turismo di qualità. Come espressione di questo ruolo centrale che il territorio e le sue risorse assumono nella produzione di ricchezza e di vantaggi competitivi, emergono nuove formule di imprese turistiche, rappresentate soprattutto da esempi innovativi nel campo della ricettività: numerose sono le piccole organizzazioni sorte proprio per valorizzare i borghi storici o le comunità rurali e contadine, a testimoniare la crescita del settore e le ampie possibilità di miglioramento del comparto ricettivo in ottica sostenibile. Un esempio degno di nota è sicuramente quello dell’Albergo Diffuso, formula orizzontale di ospitalità che si caratterizza per garantire autenticità all’offerta di ospitalità, e sostegno all’economia delle piccole zone rurali. Oggetto di questa tesi è l’analisi di un progetto di realizzazione di un Albergo Diffuso nel borgo montano di Poffabro (PN) classificato come uno tra i Borghi Più Belli d’Italia, oggetto di fenomeni quali lo spopolamento e il limitato sviluppo economico. Il lavoro è organizzato in otto capitoli raggruppabili in due parti principali: nella prima verrà studiato l’ambito teorico di riferimento, ovvero il settore turistico e le sue evoluzioni; nella seconda si procederà con l’aspetto più pratico dell’indagine,ovvero il confronto tra alberghi diffusi a livello nazionale e regionale, la definizione del progetto e l'analisi della sua fattibilità economico-finanziaria attraverso la redazione di un business plan.
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Manfredini, Nicolò <1991&gt. « Comportamenti turistici nella popolazione LGBTQ+ : analisi del segmento e presentazione del progetto "Proud Travelers" ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17176.

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Résumé :
Il presente lavoro di tesi si propone di analizzare il comportamento turistico delle persone LGBTQ+ (lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer), rivolgendo meritata attenzione a ciascuna componente, evidenziando le lacune della ricerca e proponendo una soluzione, attraverso il nascente progetto “Proud Travelers”. Si tratta di un progetto di turismo inclusivo ove lo scopo è quello di agevolare l’accessibilità del prodotto turistico, lavorando sulle barriere fisiche o psicologiche che ne impediscono o rendono difficoltoso e stressante il godimento, per quanti appartengono ad una minoranza. L’elaborato consta di due distinte metà: la prima è volta ad esplorare le caratteristiche di uno dei target di Proud Travelers (la comunità LGBTQ+), ovvero i bisogni, i fattori di stress specifici e la relazione tra orientamento sessuale/identità transgender e i comportamenti turistici (quali le motivazioni di viaggio, la scelta della destinazione, la percezione della sicurezza, la messa in atto di pratiche di occultamento dell’identità, etc), attraverso una review letteraria e un'analisi dello stato dell'arte della ricerca. La seconda metà, invece, si concentra sui passi preparatori alla creazione di un progetto d’impresa turistica a vocazione sociale. Se ne presentano, dunque, le caratteristiche generali e le attività, l’impatto sociale e le strategie di realizzazione.
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Contarino, Luca <1996&gt. « La dimensione ecosistemica del turismo e la co-creazione di valore all'interno di una destinazione : il caso del progetto Sware dei Navigli ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19482.

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Résumé :
Il cambiamento avvenuto, negli ultimi decenni, nel modo di concepire il modo di far impresa ha portato ad una rivoluzione all’interno del settore turistico, ponendo in essere la necessità di cooperazione e collaborazione all’interno della filiera. Anche i consumatori abbracciano un modo di pianificare le proprie esperienze di viaggio completamente diverso e innovativo, fattore che influenza notevolmente il modo in cui le destinazioni si devono ripensare al fine di mantenere la propria posizione competitiva. Di Business Ecosystem se ne parla oramai da circa un trentennio, con numerosi studi di settore che hanno portato, nel corso degli anni, ad aggiornamenti e revisioni sempre più puntuali del concetto: si tratta dunque di una comunità che, analogamente ai sistemi biologici, è formata da soggetti membri che devono collaborare e tendersi la mano al fine di mantenere il sistema in vita, e di accrescerne il valore. Ogni parte del sistema ha la sua importanza all’interno di esso, che sia di leadership, di supporto o di mero eseguimento. L’obiettivo di questo lavoro è quello di analizzare il progetto Sware, fortemente voluto dalla Città Metropolitana di Milano e da alcuni governi, quali quelli olandese e norvegese, al fine di recuperare un elemento che sembra oramai perso e fuori da quello che è il grande immaginario turistico: i canali navigabili. Questi ultimi costituiscono, infatti, una fonte preziosissima per la sopravvivenza della metropoli lombarda stessa nonché per il recupero di alcuni elementi naturali, culturali e inerenti al settore primario oramai trascurati dai più. Dopo aver eseguito un’analisi sulle dinamiche che hanno caratterizzato turisticamente, da un punto di vista legislativo, operativo e competitivo, i canali navigabili dei Navigli, si proseguirà valutando la reputazione che essi hanno agli occhi dei visitatori, ed infine esaminando quelli che sono stati i principali processi di implementazione del progetto come Business Ecosystem, al fine di porre in essere una forte cooperazione tra gli stakeholder di un territorio che si riconduce, tradizionalmente, solo a Milano e ai suoi appena 2 km di Navigli, ma che offre molto di più: se ne mostreranno, poi, i risultati i punti di forza e debolezza ed eventuali potenzialità ed aggiustamenti da porre in atto.
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GAGLIARDI, ANNAMARIA FABRIZIA. « Le tre acque : la gestione delle risorse idriche nel progetto della citta e del territorio ». Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2004. http://hdl.handle.net/11578/278515.

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Vicino, Mara <1994&gt. « L'innovazione nell'offerta museale attraverso la collaborazione con le imprese creative. L'esperienza del progetto SACHE ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20551.

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Résumé :
Il presente elaborato indaga il tema dell’innovazione nell’offerta museale attraverso l’incontro e la collaborazione con le imprese creative e culturali, da una visione generale a una particolare. Per capire la direzione in cui si sta muovendo l’ambito culturale e le necessità a cui dovrà rispondere nel prossimo futuro, viene riportata un’esperienza pratica diretta di tale processo di innovazione, e dei suoi risultati, documentando lo sviluppo del progetto europeo SACHE – Smart Accelerator of Creative Heritage Enterpreneurship finanziato dal programma Interreg Central Europe 2014-2020 e guidato dalla CCIAA di Venezia e Rovigo, di cui il Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è partner. Il lavoro di analisi si sviluppa dalla seguente domanda di ricerca: può un’istituzione museale innovare la propria offerta tramite la contaminazione e la collaborazione con un’impresa creativa e culturale? Che tipo di driver di innovazione si ritrovano nei progetti risultanti? L’indagine si articola in tre partii: la prima dedicata all’inquadramento del concetto generale di innovazione, declinato poi in ambito culturale, e alla presentazione di alcune recenti buone pratiche e delle tematiche attorno alle quali le nuove tendenze innovative si sviluppano. La seconda parte viene dedicata alla definizione degli attori coinvolti nell’analisi, ossia istituti museali e imprese creative e culturali, di cui vengono delineate caratteristiche, funzioni ed evoluzione nel tempo, per fornire gli strumenti necessari alla comprensione della terza e ultima parte, dedicata al caso studio del progetto SACHE. Qui viene esposta in maniera dettagliata la metodologia seguita per accelerare il dialogo tra istituti museali, imprese creative e culturali e policy makers al fine di ideare progettualità innovative in ambito culturale. Vengono evidenziati in particolare i fabbisogni delle istituzioni culturali e le risposte a questi da parte delle ICC. L’obiettivo perseguito dal progetto è infatti quello di fornire strategie di sviluppo locale attraverso strumenti e approcci che accelerano l’imprenditorialità creativa legata al patrimonio culturale, grazie a una contaminazione reciproca di conoscenze e competenze. Infine, nella parte conclusiva, vengono analizzate le progettualità risultanti e confrontate con le politiche promosse a livello nazionale e internazionale per favorire l’innovazione culturale, al fine di verificare l’effettiva corrispondenza e il grado di pertinenza di queste ultime rispetto alle reali richieste e necessità degli operatori culturali. Particolare attenzione viene riservata alla valutazione del grado di innovazione digitale presente all’interno di ogni progetto.
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Masi, Elisabetta. « Progettazione e realizzazione del Sistema Informativo Gestione Progetto (SIGP) a supporto di attività di Project Management ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19121/.

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Résumé :
Con il progresso tecnologico, caratteristico degli ultimi anni, all’interno di ogni azienda cresce sempre più la necessità di una figura professionale in grado di organizzare e gestire le diverse fasi di sviluppo di un progetto informatico: il Project Manager in ambito ICT. Nel corso del tirocinio in azienda è stato effettuato un percorso di formazione per comprendere il ruolo ricoperto dal capo progetto, conoscere il progetto preso in carico dal cliente e gli strumenti utilizzati per gestirne le varie fasi. Tra le diverse attività svolte, ci si è soffermati sulla gestione delle risorse coinvolte nel progetto, la rendicontazione delle ore svolte da ognuno e la successiva analisi dei dati per la redazione dei documenti manageriali da consegnare al cliente. Grazie all’affiancamento con il tutor è stato possibile analizzare il sistema utilizzato ed evidenziare alcuni possibili aggiornamenti da effettuare. L’obiettivo della tesi è l’automazione dei processi di project management, sviluppando nuovi strumenti e modificando quelli presenti da includere in un sistema informativo. Il nuovo applicativo: Sistema Informativo Gestione Progetto (SIGP), è un piattaforma che supporta l’attività del project manager, offrendo gli strumenti di gestione necessari per il buon svolgimento delle sue attività. Grazie all’utilizzo degli applicativi Google, e delle funzionalità che questi offrono, il sistema supporta le attività del resource manager e scope manager, rendendone la gestione più
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Calzolari, Mattia <1992&gt. « Progetto di simulazione aziendale e futuro sostenibile del mercato dell'Automotive : il caso Tesla Motors Inc ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11589.

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Résumé :
Progetto di simulazione aziendale di durata trimestrale svolto presso l’università Northumbria di Newcastle Upon Tyne riguardante il mondo dell'automotive. Tale progetto si articola in 4 round, in cui gli studenti suddivisi in Team di 5 membri simulano l’andamento aziendale, attestando quanto appreso durante il ciclo di Laurea Magistrale in materie quali: Marketing, Risorse Umane, Finanza, Programmazione e controllo e Strategia. In sintesi, ogni azienda mediante l’uso delle proprie competenze impiegava 3 settimane per impostare l’anno aziendale, dopo di che un software restituiva l’andamento del mercato e dell’impresa in un contesto altamente competitivo e reale. Questo ha implicato che ogni Team dovesse utilizzare le proprie competenze, modelli e quanto appreso durante gli studi per impostare la propria strategia ed i propri obiettivi o risolvere eventuali problemi e andamenti negativi. In linea con l’argomento Automotive, la tesi svolge un’analisi approfondita della realtà Tesla Inc, la quale si trova sotto i riflettori da finanziatori, CEO e politici di tutti i paesi. Tale azienda infatti, pur essendo altamente indebitata, promette di cambiare il mondo dei veicoli a combustione, centrando il tema della Sostenibilità Ambientale e Sociale. Di fatti l’argomento principale di tale analisi risulta essere le variabili CRS (Corporate Social Responsability) sempre più al centro dei business più diffusi.
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Beccherle, Paola <1994&gt. « Il marketing di prossimità tra accessibilità e cultura : il caso del progetto VATE a Venezia ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13934.

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Résumé :
L’elaborato presenterà le nuove possibilità offerte dal proximity marketing per il fundraising a sostegno della cultura e delle città d’arte. Una volta introdotta la tecnologia su cui si appoggia questo tipo di marketing digitale, si procederà ad illustrare le funzionalità più interessanti che si possono sovrapporre alla stessa rete tecnologica: il wayfinding indoor e outdoor al servizio dei non vedenti e ipovedenti e l’inserimento di contenuti culturali per lo storytelling dei maggiori punti di interesse delle città. A supporto di tale concetto multiforme e innovativo, si procederà ad illustrare il caso del progetto VATE (Virtual Accessibility Tourism Evolution).
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Teodorani, Barbara <1969&gt. « Progetto e realizzazione del sistema di gestione autonoma del volo e controllo in remoto per un velivolo UAV ad ala rotante ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/439/1/Tesi_RUAV.pdf.pdf.

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Résumé :
This PhD thesis presents the results, achieved at the Aerospace Engineering Department Laboratories of the University of Bologna, concerning the development of a small scale Rotary wing UAVs (RUAVs). In the first part of the work, a mission simulation environment for rotary wing UAVs was developed, as main outcome of the University of Bologna partnership in the CAPECON program (an EU funded research program aimed at studying the UAVs civil applications and economic effectiveness of the potential configuration solutions). The results achieved in cooperation with DLR (German Aerospace Centre) and with an helicopter industrial partners will be described. In the second part of the work, the set-up of a real small scale rotary wing platform was performed. The work was carried out following a series of subsequent logical steps from hardware selection and set-up to final autonomous flight tests. This thesis will focus mainly on the RUAV avionics package set-up, on the onboard software development and final experimental tests. The setup of the electronic package allowed recording of helicopter responses to pilot commands and provided deep insight into the small scale rotorcraft dynamics, facilitating the development of helicopter models and control systems in a Hardware In the Loop (HIL) simulator. A neested PI velocity controller1 was implemented on the onboard computer and autonomous flight tests were performed. Comparison between HIL simulation and experimental results showed good agreement.
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Livres sur le sujet "Gestione del progetto"

1

1947-, Norsa Aldo, dir. La gestione del costruire : Tra progetto, processo e contratto. Milano : FrancoAngeli, 2005.

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2

1947-, Norsa Aldo, dir. La gestione del costruire : Tra progetto, processo e contratto. Milano : FrancoAngeli, 2005.

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Adriano, Paolella, dir. Acqua piano progetto : Temi e problemi nella gestione del sistema delle acque. Cosenza : L.Pellegrini, 1994.

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4

Bartolomeis, Valter Luca De. Flessibilità, efficienza, spettacolarità : L'industrial design per la gestione del progetto e dei "tempi" dell'architettura. Napoli : Liguori, 2012.

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5

Il teatro romano di Ferento : Un progetto di gestione per la valorizzazione di un sito del Lazio. Roma : Gangemi editore, 2012.

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Masini, Emanuela, Laura Mugnai et Sergio Boncinelli, dir. Gestione della Continuità Operativa delle Strutture Ospedaliere in Condizione di Maxi-emergenza. Florence : Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-744-9.

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Résumé :
Il presente volume si propone di eseguire uno studio che, attraverso un set di indicatori da applicare a tre parametri (appropriatezza, efficienza e qualità dei servizi sanitari), valuti le eventuali debolezze dei servizi assistenziali, territoriali e ospedalieri in caso di disastri con ripercussioni sul medio-lungo periodo. Il progetto vuole identificare la vulnerabilità degli ospedali fiorentini nel caso in cui l’area del Comune di Firenze e le aree limitrofe siano interessate da una maxi-emergenza con parziale o totale compromissione della continuità assistenziale delle strutture ospedaliere. Si propongono, inoltre, strategie e piani per mantenere la continuità operativa anche in caso di maxi-emergenza.
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Ermini, Leonardo. Progetto di sistema informativo territoriale per la gestione, il monitoraggio e l'orientamento delle politiche del territorio, ambiente e agricoltura della provincia di Firenze. Milano : FrancoAngeli, 2004.

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Centro nazionale italiano tecnologie educative., Italy. Ministero del lavoro e della previdenza sociale. et European Social Fund, dir. Criteri di gestione : Progetto di formazione a distanza per quadri amministrativi delle piccole e medie imprese : promosso dal Ministero del lavoro e della previdenza sociale con il contributo del Fondo sociale europeo : rapporto finale. Roma : Centro nazionale italiano tecnologie educative, 1988.

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Nigro, Giampiero, dir. Le crisi finanziarie. Gestione, implicazioni sociali e conseguenze nell’età preindustriale / The Financial Crises. Their Management, Their Social Implications and Their Consequences in Pre-Industrial Times. Florence : Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-949-8.

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Résumé :
L'attuale crisi finanziaria e la crisi monetaria dell'Unione Europea degli ultimi anni hanno condotto a una serie di studi analitici e altre pubblicazioni con un quadro di riferimento storico che, tuttavia, raramente va oltre il XIX e il XX secolo. Studi analoghi che si occupano di crisi finanziarie in tempi premoderni sono rari, tanto più quando si tratta di strategie di gestione delle crisi, delle conseguenze sociali e dello sfondo di queste crisi. Il volume si articola dunque intorno a questi temi principali: l’analisi delle crisi finanziarie, il ruolo dei (re)attori, la gestione delle crisi e il ruolo delle istituzioni. Sono qui presentati i risultati di ricerca del progetto bandito dalla Fondazione Istituto di Storia Economica “F. Datini” nel 2013 che si era posto come obiettivo, partendo da un approccio teorico sulle cause e i percorsi delle crisi finanziarie e le loro conseguenze economiche e sociali nel contesto dello sviluppo economico, quello di dimostrare o negare la significatività delle "teorie sulle crisi" del periodo pre-industriale. Se le conseguenze economiche delle crisi finanziarie sono ben note (i fallimenti delle imprese, le crisi commerciali e la depressione, le inadempienze e i crolli nelle reti dei pagamenti senza contanti, e la loro influenza sull’intero ciclo economico delle economie prese in considerazione), più sfumata risulta la visione del comportamento dell'individuo, o dell’intera società, che agisce economicamente in tempi di crisi finanziaria. Negli ultimi anni, il dibattito scientifico si è concentrato sulla questione di come agiscono o reagiscono gli homines oeconomici durante le crisi finanziarie. Dal punto di vista di casi studio del periodo pre-industriale, diventa chiaro che il ruolo dell'individuo è sostanzialmente più importante e grave sia per l’occorrenza della crisi sia per i tentativi di superarla, più di quanto appaia (ammesso che appaia) da ricerche precedenti. Infine, i contributi hanno indagato sulla gestione delle crisi in tempi di turbolenze finanziarie. L'analisi della gestione delle crisi in epoca pre-industriale può costituire infatti un essenziale passo avanti nella nostra comprensione della gestione della crisi attuale.
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Archibald, Russell D. Project management : La gestione di progetti e programmi complessi. Milano : Franco Angeli, 2004.

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Actes de conférences sur le sujet "Gestione del progetto"

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Fedeli, Raul Enzo, et Stefano Magaudda. « Il progetto rewetland : riqualificazione ambientale dell’Agro Pontino attraverso la valorizzazione ricostruzione del paesaggio storico ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8011.

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Résumé :
Il progetto “Rewetland” (programma LIFE+ 2008 – environment and governance. www.rewetland.eu) prevede la predisposizione di un Programma di Riqualificazione Ambientale (PRA) della Pianura Pontina attraverso la sperimentazione di tecniche di fitodepurazione diffusa. Il PRA si basa sull’analisi approfondita del paesaggio a partire da quello delle bonifiche dei Papi (XV–XVII sec.), fino ad arrivare ai giorni nostri. La finalità dell’analisi del paesaggio è stata quella di ricomporre gli elementi costituenti i diversi ambiti paesaggistici del territorio in quadri unitari, quanto più possibile coerenti al loro interno e confrontabili tra loro per valutarne le qualità paesaggistiche, le trasformazioni avvenute nel tempo o in atto, le necessità di processi di riqualificazione, le potenzialità di assorbire nuovi interventi progettuali. L’utilizzo di strumenti gis è stato indispensabile, sia per individuare le permanenze del paesaggio storico e rurale, sia per definire e valutare i possibili scenari di intervento. Le azioni, i progetti e gli interventi del PRA riguardano la rinaturalizzazione dei corsi d’acqua e la realizzazione di aree umide ed ecosistemi filtro e favoriscono l’attivazione di buone pratiche non solo per la gestione dei canali della bonifica ma anche per quella delle aziende agricole. La metodologia utilizzata ha permesso di interpretare le trasformazioni del paesaggio dell’Agro Pontino e nel contempo progettare interventi e azioni di riqualificazione ambientale che rispondano a molteplici esigenze/obiettivi: il miglioramento della qualità delle acque, il potenziamento della rete ecologica e della biodiversità, la rigenerazione dei paesaggi tipici delle zone umide (re-wetland) che rappresentano la memoria del territorio. "Rewetland" project (LIFE+ 2008 - environment and governance. www.rewetland.eu) requires the preparation of an Programma di Riqualificazione Ambientale (PRA) of the Pontine Plain through experimentation with techniques of widespread phytoremediation. The PRA is based on a thorough analysis of the landscape from those of the reclamation of the Popes (XV -XVII cent.), up to the present day. The aim of the landscape analysis has been to reconstruct the elements making up the different areas of the local landscape into unified framework, as much as possible internally coherent and comparable to each other in order to assess the quality of the landscape, the changes through time or now being implemented, the necessity of regeneration processes, the potentialities to absorb new project interventions. GIS software tools have been essential, both to identify the permanence of the historic and rural landscape, and to define and evaluate the possible intervention scenarios. PRA actions, projects and interventions regard the renaturalization of waterways and the creation of wetlands and ecosystem filters and promote the activation of good practices not only for the management of the drainage channels but also for the farms. The methodology used allowed us to read the changes in the landscape of the Pontine Plain and at the same time to design interventions and actions that respond to multiple environmental restoration needs and objectives: improvement of water quality, enhancement of biodiversity and the ecological network, regeneration of the typical landscapes of wetlands (re-wetland) that represent the memory of territory.
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Cedroni, Anna Rita. « Roadmap per una citta sostenibile : Vienna ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7915.

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Résumé :
Al di là di più di duemila anni di tradizione storica, l’Austria, ha mostrato con coraggio, fin dall’entrata nella Comunità Europea, il suo sviluppo economico così come la sua modernità e la sua apertura verso l’esterno. La dinamicità culturale e tecnologica della sua capitale, l’ha resa uno degli esempi più apprezzati da tutta l’Europa fin dall’inizio di questo secolo. In poco più 15 anni, Vienna è diventata di fatto la città europea con la migliore qualità della vita. Il merito di tale successo è dato sicuramente da due componenti fondamentali: la stabilità politica del Paese e il metodo di gestione dei processi di pianificazione territoriale e urbana. L’attuale sviluppo del territorio mostra come alla base di tale qualità i fattori prevalenti siano l’architettura, ma anche le politiche urbanistiche territoriali. Sta di fatto, spiega un recente rapporto del comune di Vienna sul tema risparmio energetico e sostenibilità, che per garantire e mantenere una tale qualità della vita, occorre tener conto di tre costanti essenziali nelle dinamiche dei processi di sviluppo urbano: il rinnovamento, la ristrutturazione e l’espansione. Tali elementi consentono poi il confronto con modelli europei culturalmente più avanzati. La tutela dell’ambiente e del patrimonio ambientale si inseriscono in questo processo come una delle sfide più importanti che scaturiscono da tale confronto. Questo paper si prefigge di trattare l’esperienza viennese, ripercorrendo il lungo, ma rapido processo di cambiamento cominciato all’inizio degli anni Ottanta. Strumento generale di pianificazione urbanistica, il Piano di Sviluppo della Città (Stadtentwicklungsplan), ha costituito e costituisce tuttora lo strumento decennale di previsione e di programmazione energetica a livello urbano e territoriale, stabilendo le direttrici strategiche di espansione, di ristrutturazione e di rinnovamento della Città e del suo hinterland. Ma l’esclusività di tale strumento, è da vedere nell’anticipazione di temi come il consumo energetico, la sostenibilità e nell’individuazione della tutela ambientale, come questione prioritaria da includere nei programmi d’intervento da attuare a breve termine. Infatti, con la formulazione del primo Programma KliP (Klimaschutzprogramm) (1999–2009) e, successivamente, del secondo Programma KliP (2010-2020), vengono elaborati dei “pacchetti” di provvedimenti con obiettivi ben definiti, come per esempio la riduzione del 21%, a persona, dei gas di emissione e di gas propellenti rispetto ai valori rilevati nel 1990. Gli strumenti con i quali raggiungere tali obiettivi sono: la riduzione del fabbisogno energetico, l’introduzione di fonti di energia ecosostenibile, l’uso di materiali biologici nell’edilizia pubblica e privata a grande e piccola scala, ma soprattutto, gli interventi sulla mobilità, sulla gestione dei rifiuti e sulla protezione del paesaggio. Accanto ai Piani di Sviluppo, Il Programma SEP (Städtische Energieeffizienz-Programm), definisce le linee generali da seguire nella gestione della politica dei consumi energetici a lungo termine, ovvero fino alla fine del 2015. I risultati portano già nel 2011 ad un aumento della quota di energia rinnovabile del 10% del volume totale del consumo di energia. Tra gli incentivi ci sono quelli rivolti alla realizzazione di centrali elettriche, inceneritori per il riciclo di materie dalle quali ricavare energia, mentre un ruolo sempre più importante è dato dall’uso della geotermia, e dell’energia solare. La continuità programmatica culmina nella formulazione di un progetto unitario, SMART CITY WIEN, che riunisce ben dieci gruppi differenti di interessi, istituzioni pubbliche, enti privati, centri universitari di ricerca, ecc., attorno ad una visione a lunga scadenza: Smart Energy vision 2050. Al centro della tavola rotonda le tematiche: lo sviluppo della popolazione, l’ambiente, i metodi di gestione, l’economia, l’energia e la mobilità. Accanto a queste, sostenibilità, partecipazione, diversità, efficienza di risorse, sviluppo regionale integrato come pure sviluppo economico equilibrato sono gli elementi fondamentali per la preparazione delle decisioni future.
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Faini, A., et Raffaello Giannini. « Progetto di ricerca : relazione tra gestione selvicolturale dei boschi e stabilità dei versanti ». Dans Terzo Congresso Nazionale di Selvicoltura. Accademia Italiana di Scienze Forestali, 2009. http://dx.doi.org/10.4129/cns2008.069.

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Valese, E., et A. C. Held. « La gestione dei combustibili forestali e la difesa delle proprietà private dagli incendi boschivi : il progetto pilota Pianacci (Lastra a Signa - Firenze) ». Dans Terzo Congresso Nazionale di Selvicoltura. Accademia Italiana di Scienze Forestali, 2009. http://dx.doi.org/10.4129/cns2008.186.

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Cimino, Antonio, Giuseppe De Marco et Stefano Magaudda. « L’informatizzazione e la divulgazione del Catasto Gregoriano e della cartografia storica di Roma ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7993.

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Résumé :
Il progetto d’informatizzazione del Catasto Gregoriano Urbano di Roma è stato avviato circa dieci anni fa, grazie a un finanziamento della Fondazione Cariplo, ed è ora nella sua fase conclusiva. Il progetto è stato realizzato dal Dipartimento di Studi Urbani dell’università di Roma Tre, dall’Archivio di Stato di Roma, dalla Sovrintendenza Capitolina e dall’Archivio Capitolino e l’attività di ricerca ha permesso di ricostruire l'immagine urbana ed archeologica della Roma preunitaria e post-unitaria. Le mappe del Catasto Gregoriano e i relativi brogliardi costituiscono la base del Sistema Informativo Geografico (GIS) al quale sono stati collegati altri documenti cartografici e documentali: la pianta di Roma di G.B. Nolli del 1748; un consistente numero di schede relative a documenti di archivio in materia di architettura urbana e archeologia; documenti iconografici sulla architettura della città storica. Il progetto intende conseguire un duplice obiettivo: realizzare un sistema informativo geografico in grado di contenere, gestire e divulgare i dati sulla città storica provenienti da fonti diverse; creare uno strumento web a carattere partecipativo e didattico destinato ad un’ampia platea di utenti e non solo a ricercatori e studiosi del settore. La piattaforma web e la banca dati geografica sono state integralmente realizzate con prodotti e software Open Source. The digitization of the Gregorian Urban Cadastre of Rome (Catasto Gregoriano Urbano di Roma) has started about ten years ago thanks to the funding by the Cariplo Foundation, and it is now in its final stage. The project has been implemented by the Department of Urban Studies of the “Roma Tre” University, the Archivio di Stato di Roma, the Sovrintendenza Capitolina and the Archivio Capitolino. The research has allowed to reconstruct the archaeological and urban image of Rome in the pre- and post-unification periods. The maps and registers of the Gregorian Cadastre represent the basis of the Geographic Information System (GIS), which has been linked to maps and documents from other sources: the 1748 map of Rome by G. B. Nolli, a substantial number of datasheets from archive documents related to buildings and archeology, other iconographic documents concerning the architecture of the old town. The project has a dual purpose: on the one hand, the implementation of a GIS able to store, manage and disseminate data about the historic city from different sources; on the other, the activation of a participatory and educational web tool open to a wide audience, not only to researchers and scholars of this particular field. The web platform and the geographic database have been fully implemented with Open Source products and software.
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Bianchi, Livio, Orazio Ciancio, Piermaria Corona, Antonio Faini, Barbara Ferrari, Anna Luisa Freschi, Susanna Nocentini et Nicola Puletti. « progetto MOGFUS : nuove metodologie operative per la gestione sostenibile delle fustaie a prevalenza di pino nero e delle fustaie e dei cedui invecchiati di cerro della Toscana ». Dans Terzo Congresso Nazionale di Selvicoltura. Accademia Italiana di Scienze Forestali, 2009. http://dx.doi.org/10.4129/cns2008.162.

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Mininni, Mariavaleria, Luigi Guastamacchia et Teresa Pagnelli. « Rinaturalizzare/reinventare/riparare : azioni paesaggistiche per il riuso del paesaggio estrattivo : il caso studio della nuova provincia BAT ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8021.

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Résumé :
L’attività estrattiva ha costituito per la Puglia un importante motore di sviluppo economico e produttivo, uso del territorio legato alla sua tradizione storico-costruttiva. In particolare il bacino estrattivo della nuova provincia Barletta – Andria – Trani (BAT), a nord di Bari, in crisi ed in parte dismesso, è stato per la Regione uno dei riferimenti per l’ economia, non sempre sensibile verso le indotte trasformazioni sul paesaggio e territorio. Il presente contributo si propone di indagare quale possa essere il punto d’incontro tra il processo di pianificazione e quello produttivo, al fine di individuare strategie con cui operare il ripristino e la restituzione di usi, significati e valori a siti estrattivi ormai dismessi; attivando proattivamente e propositivamente processi virtuosi capaci di innescare da un lato una migliore gestione del paesaggio e dall’altro la necessaria innovazione nel sistema di gestione del comparto estrattivo risorse per il territorio. Partendo dall’atto di avvio del PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale), attento al recupero di cave esaurite ed abbandonate, si è cercato di definire un percorso metodologico e progettuale, nel quale il presupposto di riacquisire le cave esaurite in un processo di sviluppo sostenibile del territorio trova, attraverso azioni di paesaggio ripensate come le “3R”: Rinaturalizzare, Reinventare, Riparare, proposte strategiche di trasformazione territoriale in grado di delineare scenari futuri per il territorio e per i nuovi contesti di vita. Operativamente attraverso lo strumento delle linee guida sono state messe a sistema le tre azioni di paesaggio in risposta alle criticità che derivano dai processi e conflitti in atto individuati dai progetti territoriali di paesaggio regionale, con l’obiettivo di pensare al riuso delle cave esaurite per consolidare e valorizzare i caratteri di ciascun contesto di vita, e creare nuovi valori e risignificazione dei luoghi. The mining activity has been an important driver of economic and productive development for the Apulia region, representing a land use inextricably linked to its historical and constituting tradition. In particular, the mining basin of the comprehensive province Barletta - Andria - Trani (BAT), north of Bari, is now undergoing a crisis and has been partly dismissed. However, it has always been an important driving force for the local economy of the region. The consequent problems associated with landscape modification and alteration, land use,waste and sludge proper disposal have never been sufficiently taken into account This paper aims to investigate a possible meeting point between the planning and the production processes, in order to identify recovery and recycling strategies, as well as identifying how to return the dismissed extraction sites their former uses, meanings and values by proactively activating virtuous processes capable of triggering a better landscape management on the one hand and, on the other hand, the necessary innovation of the mining management system, allowing it to be a territorial resource again. Starting from the act of initiating the PTCP (Provincial Territorial Coordination Plan), attentive to the recovery of exhausted quarries and abandoned, we have tried to define a methodological and design, in which the assumption of regaining the exhausted quarries in the process of development sustainable land is, through actions of landscape rethought as the "3R" renaturalise, Reinvent, Repairing, policy proposals of territorial transformation can outline future scenarios for the region and for new life contexts. Operationally, through the instrument of the guidelines have been put in the system landscape of three actions in response to the issues that arise from the processes and ongoing conflicts as identified by the local projects of regional landscape, with the aim of thinking about the reuse of exhausted quarries for consolidate and enhance the characteristics of each context of life, and create new values and re-signification of places.
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Pultrone, Gabriella. « Turismo e centri urbani minori : possibili percorsi integrati verso frontiere innovative di sviluppo sostenibile ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8032.

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Résumé :
Il trend crescente del fenomeno turistico costituisce una sfida determinante nell’ambito delle questioni più ampie legate al paradigma della sostenibilità, in considerazione dei diversi effetti che le attività ad esso correlate producono su città e territori interessati. È un problema che va orientato nella giusta direzione come strumento privilegiato carico di valenze: capacità di sensibilizzare al rispetto dell’ambiente; elevate potenzialità di sostenere attività economiche tradizionali e innovative; capacità di contribuire al miglioramento della qualità della vita. Se correttamente programmato e gestito, esso può infatti giocare un ruolo chiave per il riequilibrio territoriale, attraverso la costruzione di sistemi turistici che comprendano destinazioni mature, emergenti ed aree marginali, in un’ottica di destagionalizzazione dei flussi e promozione delle economie locali, e in una logica in grado di coniugare stabilità e innovazione in un processo dialettico fra tradizione e creatività. Per molte città e regioni italiane, come la Calabria, la scelta di tutelare, valorizzare e gestire in modo integrato le risorse naturalistico-ambientali, paesaggistiche e storico-culturali attraverso la leva e il moltiplicatore del settore turismo può rappresentare, anche in momenti di crisi, un importante strumento per rivalutare il proprio patrimonio, sviluppare l’indotto a esso collegato, promuovere progetti strategici nel settore del turismo, stimolare la creazione di strutture ricettive e servizi complementari. Di fronte alle sfide della globalizzazione riscoprire i caratteri della propria specificità diviene quindi un’occasione imperdibile per ripensare il proprio sviluppo con intelligenza, laddove l’attributo smart si riferisca all’incontro creativo di tecnologie e capacità umane, che attraverso le comunità stesse diventano portatrici di innovazione. The growing trend of tourism is a key challenge in the context of broader issues related to the paradigm of sustainability, taking into account the different effects that the activities related to it produce on cities and regions concerned. This issue must be addressed in the right direction as a privileged instrument full of values: the ability to raise awareness of the environment; great potential to support innovative and traditional economic activities, the ability to contribute to improving the quality of life. If properly planned, it can play a key role in the territorial balance, through the construction of tourist facilities including mature destinations, emerging and marginal areas, with a seasonal adjustment of flows and promotion of local economies, that combines stability and innovation in a dialectical process between tradition and creativity. For many Italian cities and regions, such as Calabria, the choice to protect, enhance and manage the resources in an integrated natural-environmental, landscape and historical-cultural through the lever and the sector leverage tourism can be, even in times of crisis, an important tool to revalue its assets, develop the armature connected to it, to promote strategic projects in the tourism sector, to stimulate the creation of accommodation facilities and complementary services. Faced with the challenges of globalization, rediscover its own specificity then becomes a unique opportunity to rethink its own development with intelligence, where the smart attribute refers to the meeting of creative technology and human capabilities, through which the communities themselves become carriers of innovation.
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